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Dialoghi con i cittadini e consultazioni dei cittadini Conclusioni principali 30 aprile 2019

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Dialoghi con i cittadini

e consultazioni dei

cittadini

Conclusioni principali

30 aprile 2019

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Indice

Un'Unione dei cittadini ...................................................................................................................... 4

Un appello per un'Europa prospera ........................................................................................... 7

1. Un'Europa che protegge ................................................................................................... 10

2. Affrontare la migrazione ................................................................................................. 11

3. Un'economia dinamica ...................................................................................................... 12

4. Lotta ai cambiamenti climatici, tutela dell'ambiente ....................................... 13

5. Un'Europa dei valori ........................................................................................................... 14

6. Una prospettiva per le giovani generazioni ........................................................... 15

7. Un'Europa più forte nel mondo .................................................................................... 16

Impegno dei cittadini e definizione delle politiche .......................................................... 17

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"L'Europa è anzitutto un'Unione dei cittadini,

che sono il cuore, l'anima e la forza trainante del

nostro progetto." Jean-Claude Juncker, 11 dicembre 2018

La presente relazione si fonda sui contributi di centinaia di migliaia di cittadini che hanno

espresso la loro opinione in occasione di circa 1 600 dialoghi e mediante la consultazione online sul

futuro dell'Europa.

L'intento è di alimentare la riflessione dei leader dell'UE a 27 in occasione del loro incontro

informale a Sibiu. L'interazione con i cittadini e i loro pareri hanno arricchito anche il contributo della

Commissione all'agenda strategica che i leader adotteranno nel giugno 2019 (L'Europa a maggio

2019 – Allestire un'Unione più unita, più forte e più democratica in un mondo sempre più incerto).

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Un'Unione dei cittadini

Coinvolgere i cittadini e dare ascolto alle loro aspettative, preoccupazioni e idee è fin dall'inizio

parte integrante del lavoro di questa Commissione europea. Le lettere d'incarico inviate ai

Commissari all'inizio del mandato li esortavano esplicitamente a "svolgere un ruolo politicamente

attivo negli Stati membri, promuovere il dialogo con i cittadini, illustrare e chiarire il programma

comune, aprirsi a nuove idee e coinvolgere le parti interessate". Il libro bianco sul futuro

dell'Europa1, presentato dal Presidente Juncker il 1º marzo 2017, ha lanciato una nuova fase

costituita da una serie di possibili forme di evoluzione futura dell'Unione, incoraggiando così un

dibattito senza precedenti in tutto il continente.

"Questo libro bianco dovrebbe avviare un dibattito onesto e di ampio respiro con i cittadini sull'evoluzione dell'Europa negli anni a venire. La Commissione europea, insieme al Parlamento europeo e agli Stati membri, ospiterà una serie di dibattiti sul futuro dell'Europa che avranno luogo nei parlamenti nazionali, nelle città e nelle regioni del continente. Le idee e la determinazione di centinaia di milioni di europei saranno il catalizzatore del nostro progresso."

Dall'avvio della Commissione Juncker si sono tenuti 1 572 dialoghi con i cittadini2 in 583 località. Il

9 maggio 2018 la Commissione ha inoltre lanciato una consultazione online sul futuro dell'Europa,

le cui domande sono state elaborate da un gruppo di cittadini che rispecchia nella sua composizione

la diversità europea.

La Commissione europea ha partecipato a 20 dibattiti di alto livello organizzati dal Parlamento

europeo con i leader nazionali, ha accolto con favore i grandi progetti del Comitato economico e

sociale europeo e del Comitato europeo delle regioni3 e ha sostenuto attivamente le consultazioni

dei cittadini avviate dagli Stati membri. Tutte queste iniziative, come anche quelle organizzate da

altre istituzioni politiche o dalla società civile, sono pienamente complementari.

Nel dicembre 2018 la Commissione ha presentato al Consiglio europeo una relazione

sull'avanzamento dei dialoghi e delle consultazioni con i cittadini4, individuando sette ambiti chiave

nei quali gli europei si aspettano molto dall'Unione. Per la prima volta le conclusioni del Consiglio

europeo hanno accolto con favore i dialoghi e le consultazioni e hanno stabilito un filo diretto con

l'elaborazione dell'agenda strategica.

1 https://ec.europa.eu/commission/sites/beta-political/files/libro_bianco_sul_futuro_dell_europa_it.pdf.

2 I dialoghi con i cittadini sono dibattiti di tipo civico. Il primo in assoluto si è tenuto il 27 settembre 2012 nella città portuale spagnola di

Cadice con l'allora vicepresidente Viviane Reding. Dal 2013 in poi tali dialoghi sono stati portati avanti e sviluppati dalla Commissione

europea.

3 https://cor.europa.eu/it/engage/Pages/Reflecting-on-Europe.aspx.

4 https://ec.europa.eu/commission/sites/beta-political/files/eu-progress-report-consultations-111218_it.pdf.

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Il libro bianco sul futuro dell'Europa

Il Libro bianco presentato dal Presidente Juncker il 1° marzo 2017 proponeva cinque scenari

possibili per il futuro dell'Unione a 27, i quali non erano prescrittivi o esaurienti, né si escludevano

reciprocamente, ma erano piuttosto concepiti per alimentare un dibattito approfondito.

SC

EN

AR

I

Avanti così Solo il mercato

unico

Chi vuole di più

fa di più

Fare meno in

modo più

efficiente

Fare molto di

più insieme

CO

SA

CO

MPO

RTA

?

L'UE a 27 realizza e

aggiorna l'attuale

programma di

riforme. Le priorità

sono aggiornate

periodicamente, i

problemi vengono

affrontati nel

momento in cui si

presentano e la

normativa viene

aggiornata di

conseguenza.

L'UE a 27 si limita

ad approfondire

aspetti

fondamentali del

mercato unico.

L'UE a 27 consente

agli Stati membri

che lo desiderano di

fare di più insieme

in ambiti specifici. In

questo modo gli

Stati membri

possono definire

accordi specifici di

tipo giuridico o

finanziario per

intensificare la

cooperazione. Altri

Stati membri

potranno aderire in

una fase successiva.

Il consenso sulla

necessità di

affrontare meglio

certe priorità

insieme induce l'UE

a 27 a concentrare

l'attenzione e le

risorse per produrre

risultati maggiori in

tempi più rapidi in

determinati settori,

mentre in altri

cesserà o ridurrà gli

interventi.

Gli Stati membri

condividono in

misura maggiore

poteri, risorse e

processi decisionali

in tutti i settori,

l'euro è rafforzato e

le decisioni a livello

di UE vengono

applicate

rapidamente.

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I dialoghi con i cittadini

194 000 partecipanti 1,6 milioni di spettatori

raggiunti tramite streaming

La consultazione online

Una consultazione

multilingue

paneuropea

12 domande

(a risposta chiusa e aperta)

agevolata dalle attività dei media

sociali

87 000 partecipanti

201553

2016

126

2017443

2018

1 263

2019fino al

30 aprile

1 572

Numero totale dei dialoghi con i cittdinidall'inizio della commissione Juncker

Libro bianco sul futuro dell'Europa

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Un appello per

un'Europa prospera

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Le conclusioni dei dialoghi con i cittadini e della consultazione online sul futuro dell'Europa sono

essenzialmente convergenti e in linea con quelle che gli Stati membri hanno tratto a livello

nazionale, nonostante la diversità dei formati.

Nel complesso i partecipanti tendono a percepire l'Unione europea in modo positivo. I sondaggi di

opinione portano a conclusioni analoghe. Secondo un'indagine Eurobarometro su campioni

rappresentativi della popolazione, il 62% degli europei, il livello più alto degli ultimi 27 anni,

considera l'appartenenza del proprio paese all'Unione europea come un elemento positivo. Solo

l'11% considera l'appartenenza all'Unione negativa, mentre la percentuale rimanente è neutra.

L'indagine Eurobarometro mostra inoltre che tra la primavera 2014 e l'autunno 2018 la fiducia

nell'Unione è aumentata di 11 punti percentuali (dal 31% al 42%), probabilmente a seguito del

nuovo approccio che concentra le iniziative europee sulle preoccupazioni dei cittadini. La fiducia nel

Parlamento europeo e nella Commissione europea è aumentata di 11 punti percentuali, passando

rispettivamente al 48% e al 43%. Nello stesso periodo, la fiducia nei governi nazionali è aumentata

di 8 punti percentuali, raggiungendo il 32%.

L'Unione europea è vista come l'istanza legittima e più efficace per affrontare le sfide globali.

Quando è stato loro chiesto quali decisioni europee li rendessero fieri di appartenere all'Unione, i

cittadini che hanno partecipanti alla consultazione online hanno citato questioni quali ambiente e

clima, migrazione e rifugiati, affari esteri e difesa.

Consultazione online

"Quali decisioni adottate a livello dell'Unione europea la renderebbero più orgoglioso/a di appartenere

all'Unione?"

(domanda aperta)

Le risposte sono state aggregate per tema usando tecniche di analisi testuale. La dimensione dei cerchi è proporzionale

alla frequenza delle parole in essi contenute e la loro posizione rispetto agli altri ne riflette la prossimità tematica.

Migranti Rifugiati

Governance

Lotta alla corruzione

Difesa

Affari esteri

Ambiente

Diritti sociali

Fiscalità

Clima Energia

Libertà di parola Diritti umani

Scambi Cultura

Società digitale

Benessere degli animali

Adesione all'UE

Responsabilità verso i cittadini Sviluppo

Cooperazione

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L'indagine Eurobarometro standard condotta nel novembre 2018 conferma che quando gli

intervistati sono invitati a selezionare le due principali problematiche che l'Europa deve affrontare

(su un elenco di quattordici) le questioni globali si collocano ai primi posti. La migrazione è ancora il

tema più citato, sebbene molto meno rispetto al 2015 e la gestione dei flussi migratori sta dando i

suoi frutti. Questo dato è coerente con il fatto che sono state poste meno domande al riguardo

durante i dialoghi con i cittadini organizzati nel 2019. Il terrorismo emerge come seconda priorità.

Per la prima volta, i cambiamenti climatici figurano tra i cinque temi più citati.

Eurobarometro standard, autunno 2018.

"Quali sono secondo lei le due questioni più importanti che l'UE deve affrontare in questo momento?"

(massimo due risposte su un elenco di quattordici proposte)

Nel grafico sono riportate solo le sei risposte scelte con più frequenza.

Poiché l'Europa è passata dalla ripresa economica all'espansione negli ultimi anni, le questioni

economiche e sociali svolgono ora un ruolo meno importante rispetto all'inizio della Commissione

Juncker. Tuttavia la necessità di un'economia dinamica, incentrata sulla digitalizzazione, la ricerca e

l'innovazione, e di una zona euro stabile è un tema molto presente, così come l'evidente desiderio di

un elevato livello di equità e protezione sociale.

L'Europa è anche percepita come un continente di valori, in cui lo Stato di diritto, la lotta alla

corruzione e la non discriminazione devono essere sostenuti.

Negli ultimi mesi si è discusso regolarmente della Brexit, ma nel complesso i partecipanti ai dialoghi

e alla consultazione online erano interessati a discutere il futuro dell'UE a 27.

In maniera generale, i partecipanti al dibattito sul futuro dell'Europa vorrebbero che l'Unione

europea si concentrasse su temi che sono già al centro dell'agenda europea, in particolare le

dieci priorità politiche della Commissione Juncker. Anche il contributo della Commissione all'agenda

strategica e le proposte della Commissione per il bilancio a lungo termine dell'Unione europea

rispecchiano le aspettative dei cittadini.

14 8

58

15

4

44

5

46

59

21

34

27

38

2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018

40% IMMIGRAZIONE

20% TERRORISMO

16% CAMBIAMENTI CLIMATICI18% SITUAZIONE ECONOMICA

19% FINANZE PUBBLICHE

13% DISOCCUPAZIONE

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1. Un'Europa che protegge

I partecipanti al dibattito sul futuro dell'Europa tendono ad aspettarsi che l'Unione europea

garantisca il loro benessere e protegga i loro diritti sociali. Spesso chiedono diritti sociali più forti

e sollevano interrogativi sul divario retributivo di genere, sul congedo parentale e su altre questioni

sociali tra cui la salute. Molti esprimono preoccupazione per l'aumento delle disuguaglianze e

generalmente chiedono la protezione dei più deboli nella società, come gli anziani e i lavoratori

scarsamente qualificati.

I diritti dei consumatori costituiscono una parte importante di questo appello alla protezione. La

sicurezza alimentare e la qualità dei prodotti alimentari sono menzionati con regolarità: i cittadini

si aspettano che gli accordi commerciali rispettino standard elevati, anche a livello sociale e

ambientale. Molti si preoccupano per ciò che viene percepito come fiscalità iniqua, in particolar

modo a vantaggio delle grandi imprese.

Ma la necessità di una maggiore protezione da parte dell'Europa viene espressa in primo luogo in

relazione alla criminalità e alla sicurezza, con un'attenzione speciale al terrorismo. Anche la lotta

alla corruzione viene spesso citata.

Per potere accedere all'UE, i prodotti provenienti da paesi terzi dovrebbero rispettarne gli standard di qualità. Partecipante online dalla Spagna

È necessaria un'armonizzazione sociale e fiscale per eliminare la concorrenza sleale in Europa. Partecipante online dalla Francia

L'UE dovrebbe aiutare le persone che vivono in condizioni di povertà. Dialogo con i cittadini a Lubiana, Slovenia

Dall'inizio del mandato della Commissione Juncker sono stati creati più di 12,5 milioni di posti di lavoro nell'UE.

Nel negoziare gli accordi commerciali, la Commissione europea protegge i settori sensibili e non scende a compromessi sulle norme in materia di sicurezza. I diritti umani, il lavoro e i diritti fondamentali sono al centro delle nostre politiche commerciali, così come la sostenibilità.

Tra il 2014 e il 2020 l'Unione europea ha messo a disposizione 86,4 miliardi di euro per il Fondo sociale europeo.

La revisione delle norme sul distacco dei lavoratori proposta dalla Commissione ha sancito il principio della "parità di retribuzione a parità di lavoro nello stesso luogo".

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2. Affrontare la migrazione

La migrazione continua a destare preoccupazione in molti cittadini, ma negli ultimi mesi la questione è stata

sollevata meno frequentemente dai partecipanti.

I punti di vista espressi attraverso la consultazione online sono polarizzati e rispecchiano la diversità delle

opinioni degli europei in materia di migrazione e asilo. Un numero significativo di partecipanti chiede di porre

fine alla migrazione irregolare o di rimpatriare i migranti che non hanno diritto di rimanere nell'UE.

Molti auspicano un'Unione europea più accogliente o chiedono interventi per fermare la perdita di vite

umane nel Mediterraneo. Si discute inoltre dell'integrazione dei migranti e della cooperazione con i paesi

terzi, in particolare in Africa. Molti chiedono solidarietà tra i paesi UE o sottolineano la necessità di controlli

armonizzati delle frontiere marittime e terrestri. Molti partecipanti ai dialoghi sono preoccupati per la

manipolazione e l'eccessiva semplificazione retorica usate quando si parla di tali questioni.

Al di fuori dell'Europa ci sono persone che hanno bisogno di aiuto, a causa della guerra nel loro paese o perché muoiono di fame. Noi possiamo aiutarli. Partecipante online dall'Austria

Oltre ai rifugiati, in altre parti del mondo ci sono persone che fuggono dalla povertà. L'UE sta collaborando con tali paesi per contribuire al loro sviluppo? Dialogo con i cittadini a Msida, Malta

Concepire e attuare una politica europea per la gestione congiunta e la protezione delle frontiere terrestri e marittime. Partecipante online da Cipro

Il tasso di ingressi irregolari nell'Unione europea è rientrato ai livelli pre-crisi.

Dal 2015 le operazioni dell'Unione europea hanno contribuito a salvare oltre 730 000 vite.

La guardia di frontiera e costiera europea dispiega circa 900 guardie per integrare le capacità esistenti degli Stati membri e potrebbe essere rafforzata in futuro fino a un massimo di 10 000 guardie di frontiera.

L'Unione europea finanzia nei paesi terzi programmi che affrontano le cause profonde della migrazione irregolare.

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3. Un'economia dinamica

I partecipanti al dibattito sul futuro dell'Europa sono sempre più interessati alle nuove tendenze che

plasmano attualmente l'economia del futuro. Molti esprimono preoccupazioni riguardo al modo in cui

l'Europa nel suo insieme e i singoli individui si adegueranno a un'economia dinamica.

Numerose domande riguardano l'economia digitale e le sue implicazioni nell'acquisizione di

competenze, nella creazione di nuovi posti di lavoro e nella protezione dei dati personali, e sono

accompagnate da numerose richieste di regolamentare la posizione di forza dei giganti del mercato

digitale. L'intelligenza artificiale e la robotica si collocano anch'esse tra i principali temi di interesse dei

partecipanti, secondo i quali l'Europa dovrebbe sia coglierne le opportunità sia limitarne i rischi.

Un altro tema di grande interesse è l'economia circolare con i suoi potenziali benefici.

La necessità di dare priorità alla ricerca e all'innovazione e di incentivarle è spesso citata, così come

il modo per migliorare l'accesso a finanziamenti e investimenti, in particolare per le piccole e medie

imprese. I benefici dell'esistenza di un bilancio europeo sono particolarmente dibattuti nelle regioni.

La libera circolazione all'interno dell'Unione europea è ampiamente percepita come una risorsa per

l'economia e per i cittadini stessi. L'euro, il mercato unico e il commercio internazionale sono

ampiamente considerati come opportunità per le imprese e i consumatori, anche se alcuni temono che

nell'Unione siano importati prodotti di bassa qualità.

Investire nella ricerca e nell'innovazione, nonché nell'istruzione. Partecipante online dalla Germania Quando avremo campioni digitali di livello mondiale nell'Unione europea? Dialogo con i cittadini a Lussemburgo

Dovremmo colmare il divario tra le zone rurali e le grandi città nella disponibilità di internet ad alta velocità. Dialogo con i cittadini a Jasionka, Polonia

L'Unione europea è in fase di crescita da sei anni consecutivi.

Il piano Juncker, avviato nel novembre 2014, ha mobilitato investimenti aggiuntivi per 400 miliardi di euro, a beneficio di quasi 1 milione di piccole e medie imprese.

La Commissione europea propone di aumentare gli investimenti nella ricerca e nell'innovazione del 50% nel prossimo bilancio a lungo termine.

L'Unione europea sta attuando una strategia per sviluppare l'economia digitale.

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4. Lotta ai cambiamenti climatici, tutela

dell'ambiente

I cambiamenti climatici e la protezione dell'ambiente sono fonte di crescente preoccupazione.

Nel complesso, gli europei hanno pochi dubbi sul fatto che i cambiamenti climatici siano almeno in

parte dovuti alle attività umane. I partecipanti ai dialoghi con i cittadini vogliono saperne di più

non solo sul modo in cui l'Unione europea affronta questa sfida globale, ma anche su come

contribuire in prima persona.

I piani per ridurre le emissioni di gas a effetto serra figurano tra le priorità dei cittadini.

Nonostante le forti preoccupazioni, vi sono anche commenti fiduciosi sullo sviluppo delle energie

rinnovabili, sugli investimenti nell'economia verde e sull'innovazione per contribuire a preservare

l'ambiente.

Durante i dialoghi con i cittadini, vengono sollevate molte domande sulla gestione dei rifiuti (in

particolare la plastica), i pesticidi, la biodiversità e il benessere degli animali.

La lotta ai cambiamenti climatici dovrebbe diventare la priorità assoluta delle politiche pubbliche. Dialogo con i cittadini a Lisbona, Portogallo L'UE dovrebbe adottare misure drastiche per proteggere i nostri oceani. Dialogo con i cittadini a Nicosia, Cipro

I prodotti chimici che incidono negativamente sulla salute umana dovrebbero essere eliminati. Partecipante online dalla Croazia

L'Unione europea è l'unica grande economia che sta recependo pienamente gli impegni assunti con l'accordo di Parigi nelle legislazioni nazionali.

Tra il 1990 e il 2016 le emissioni di gas a effetto serra sono state ridotte del 22%, mentre l'economia dell'Unione è cresciuta del 54%.

La Commissione europea ha presentato la prima strategia globale per la plastica a livello mondiale, contenente misure concrete per vietare i principali articoli di plastica monouso.

Limitando l'esposizione alle sostanze chimiche cancerogene sul luogo di lavoro, la Commissione salverà oltre 100 000 vite umane nei prossimi 50 anni.

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5. Un'Europa dei valori

I valori e l'identità europei continuano a essere essenziali per molti partecipanti. L'Unione europea è

ampiamente percepita come un progetto di pace e come uno spazio di libertà e di diritti

fondamentali. Molti partecipanti esprimono preoccupazioni in merito alla corruzione e alla situazione

dello Stato di diritto in alcuni Stati membri, e chiedono all'Unione europea di reagire.

Il concetto di solidarietà è sempre tra le priorità e la parità di genere e la non discriminazione

sono considerate importanti pilastri della nostra società.

Sebbene la fiducia nelle istituzioni europee sia in aumento dal 2014, molti partecipanti continuano a

percepirle come troppo distanti e si aspettano che siano più efficienti e trasparenti.

Alcuni partecipanti chiedono misure volte ad avvicinare l'Unione europea ai suoi cittadini, citando non

solo gli scambi culturali, l'apprendimento di altre lingue, l'insegnamento dell'Europa a scuola ma anche

l'impiego di simboli quali la bandiera e la giornata dell'Europa.

A pochi mesi delle elezioni europee, alcuni partecipanti temono che la disinformazione possa

compromettere il processo democratico. I cittadini apprezzerebbero maggiori informazioni sull'Unione

per poter comprendere meglio e influenzare le decisioni.

Le minoranze sessuali hanno diritto alla sicurezza e a una vita senza violenze. Partecipante online dalla Spagna

Gli attacchi all'informazione provenienti dall'esterno, come i profili falsi sui media sociali e i troll, dovrebbero essere affrontati dai governi, dalle istituzioni dell'UE e da tutti i cittadini. Dialogo con i cittadini a Tallinn, Estonia

Si parla troppo di un'UE lontana e distante. Tuttavia l'UE siamo noi e se non ci impegniamo, se non partecipiamo alle politiche e al dibattito, non possiamo aspettarci che l'UE si avvicini. Dialogo con i cittadini a Lubiana, Slovenia

L'Unione europea è una delle regioni più avanzate al mondo in materia di parità di genere e di lotta contro la discriminazione.

Il nuovo codice di condotta per i membri della Commissione ha garantito le più elevate norme etiche per i titolari di cariche in Europa e altrove.

La riforma delle norme in materia di protezione dei dati, entrata in vigore nel maggio 2018, costituisce un importante passo avanti verso il rafforzamento dei diritti fondamentali dei cittadini nell'era digitale.

Sono state adottate nuove norme per aumentare la trasparenza delle campagne elettorali, con possibili sanzioni in caso di mancato rispetto.

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6. Una prospettiva per le giovani generazioni

I dialoghi con i cittadini vedono la partecipazione di molti studenti e giovani, che chiedono di potere

influenzare maggiormente l'elaborazione delle politiche, come indica il recente aumento

dell'attivismo giovanile nell'ambito dei cambiamenti climatici.

I cittadini associano tale richiesta a temi quali la mobilità, l'istruzione e i programmi di scambio.

Uno degli esempi citati regolarmente ed esplicitamente è l'Erasmus, che in molti auspicherebbero

dotato di un bilancio più elevato. La disoccupazione giovanile rimane una delle principali

preoccupazioni per i giovani, e molti attribuiscono all'Unione europea un ruolo fondamentale nel

contribuire ad adeguare l'offerta formativa alle nuove tendenze come l'economia digitale.

Oltre alle proposte relative a programmi di studio comuni e al reciproco riconoscimento dei diplomi,

molti considerano la scuola come il luogo in cui bisognerebbe insegnare l'Europa e dove i giovani

possono imparare a conoscere i valori comuni europei.

Sviluppare gli scambi con le scuole attraverso progetti di lavoro congiunti che si servono di tecnologie come le classi virtuali potrebbe essere un modo per scoprire altri metodi di lavoro e altre culture. Partecipante online dalla Francia

Sviluppare e attuare un corso di educazione civica sulle norme etiche di base, sulla tolleranza e sulla comprensione della governance a livello UE, nazionale e locale. Partecipante online dall'Irlanda

L'Erasmus ha già offerto a più di 9 milioni di persone l'opportunità di studiare, formarsi, viaggiare, fare volontariato o acquisire esperienza all'estero. La Commissione propone di raddoppiarne la dotazione, portandola a 30 miliardi di euro tra il 2021 e il 2027.

A seguito delle proposte presentate dalla Commissione, gli Stati membri si sono impegnati a promuovere il reciproco riconoscimento dei diplomi, a rafforzare le competenze fondamentali come quelle imprenditoriali e digitali, e a rafforzare un'istruzione inclusiva, la promozione dei valori comuni europei e la dimensione europea dell'insegnamento.

Con un bilancio di quasi 9 miliardi di euro tra il 2014 e il 2020, l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile sostiene i giovani che non hanno avuto la possibilità di accedere all'istruzione, all'occupazione o alla formazione.

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7. Un'Europa più forte nel mondo

Molti cittadini chiedono un ulteriore coordinamento e consolidamento delle azioni esterne

dell'Unione europea. Vorrebbero sia una politica estera sia una politica di difesa comuni.

Parlano di aggregazione delle risorse per la ricerca e l'innovazione e alcuni suggeriscono anche un

esercito europeo.

L'Unione europea è spesso messa a confronto con il resto del mondo e i partecipanti elogiano il

ruolo dell'Unione sulla scena internazionale. Secondo un'indagine Eurobarometro condotta nel

novembre 2018, il 76% dei cittadini pensa che l'Unione sia un luogo di stabilità in un mondo in

difficoltà.

I partecipanti fanno spesso riferimento ad altre potenze mondiali come la Russia, la Cina e gli

Stati Uniti, a volte in relazione alle preoccupazioni in fatto di cibersicurezza o commercio ed

auspicano chiaramente che l'Europa assuma un ruolo altrettanto forte nell'arena geopolitica

mondiale, in nome dei propri principi. Molti esprimono il bisogno di una "voce comune", mentre altri

propongono l'"unificazione" delle politiche estere.

Spero che l'UE riuscirà a costituire un fronte unito in grado di rappresentare la solidarietà, la diversità culturale, lo stato di diritto e la tutela dell'ambiente. Partecipante online dalla Francia

L'armonizzazione degli obiettivi della politica di difesa e degli affari esteri consentirebbe all'Unione europea di parlare con una capacità di rappresentanza politica degna del suo peso economico. Partecipante online dall'Ungheria

Per risparmiare denaro e usarlo in maniera più efficiente abbiamo bisogno di norme tecniche comuni nel settore della difesa. Dialogo su Facebook live

L'Unione europea rappresenta un partner affidabile per la difesa di un ordine internazionale basato su regole.

L'Unione e i suoi Stati membri finanziano oltre la metà della cooperazione allo sviluppo nel mondo. Ogni anno l'assistenza umanitaria dell'UE raggiunge oltre 120 milioni di persone.

L'Unione europea conta attualmente 16 missioni militari e civili in tutto il mondo.

La Commissione europea ha adottato programmi di lavoro volti a cofinanziare progetti industriali comuni nel settore della difesa nel periodo 2019-2020. Per il prossimo bilancio a lungo termine dell'UE, la Commissione ha proposto un Fondo europeo per la difesa con una dotazione di 13 miliardi di euro.

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DITE LA VOSTRA

Potete partecipare al dibattito sul futuro dell'Europa.

https://ec.europa.eu/commission/future-europe_it

Impegno dei cittadini e definizione delle

politiche

In un mondo in rapida evoluzione, i cittadini europei sono consapevoli delle sfide globali che

l'Europa deve affrontare, ma anche delle sue risorse.

Si aspettano molto dall'Unione europea che, insieme agli Stati membri, dovrebbe difendere i propri

valori, proteggere i suoi cittadini ed essere ascoltata sulla scena internazionale. Le loro

preoccupazioni sono già al cuore delle azioni della Commissione europea.

Il dibattito ha dimostrato che i partecipanti possono essere in prima linea nel cambiamento: sono

interessati alle economie circolari e digitali e ai nuovi metodi di partecipazione democratica.

I cittadini vogliono un'Europa competitiva, equa e protettiva, che svolga pienamente il

suo ruolo nel mondo, in particolare per quanto riguarda la lotta ai cambiamenti climatici

e la protezione dell'ambiente. È tenendo presente questo appello per un'Europa prospera

che l'attuale Commissione ha avviato iniziative dal 2014 e ha preparato il suo contributo

all'agenda strategica che verrà adottata dai leader europei nel giugno 2019.

Il dibattito sul futuro dell'Europa ha anche mostrato che molti cittadini sono desiderosi di esprimere

il loro punto di vista e diventare più attivi nel processo politico. Vi sono molti strumenti che

consentono loro di farlo, comprese le consultazioni pubbliche e le Iniziative dei cittadini europei. Il

Comitato economico e sociale europeo e il Comitato europeo delle regioni svolgono anch'essi un

ruolo fondamentale nel garantire che tutte le voci siano ascoltate. È responsabilità di tutte le

istituzioni, a livello europeo, nazionale, regionale e locale, ma anche della società civile stessa,

organizzare dialoghi e consultazioni. La democrazia rappresentativa è insostituibile, ma può trarre

grandi benefici dallo sviluppo di nuove forme di impegno dei cittadini.

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