dì - scuolamezzini.net · Nato per tutti Terminata la sua canzone, e il suo bagno solitario,...

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((Ne {si{enzio de{{a Santa notte Nata{e si yrova un gaudio indescrivibi{e, si gustano momenti di 'Paradiso". :M.aare Orso{a :M.ezzini Scuola primaria e dell'Infanzia Madre OrsaIa Mezzini Anno 2010-2011

Transcript of dì - scuolamezzini.net · Nato per tutti Terminata la sua canzone, e il suo bagno solitario,...

((Ne{si{enzio de{{a Santa notte dì Nata{e

si yrova un gaudioindescrivibi{e,

si gustano momenti di 'Paradiso".

:M.aare Orso{a :M.ezzini

Scuola primaria e dell'Infanzia Madre OrsaIa MezziniAnno 2010-2011

Nella notte improwisa una luce

A Betlemme dove nessuno è escluso

L'oca Giuliva cantava a squarciagola una

canzoncina facendo il bagno in quello stagno tra le candele in cui

era rimasta sola: " Sono l'oca Giuliva/, mi do arie da diva/

dappertutto mi caccio/ e scusate non taccio/ ch son degna

apparire/ e voi tutti dovreste gioire/ di così alta presenza/ di

cultura e di scienza/tra voi poveri esseri mortali/ tra voi squallidi

e normali/se c'è lavoro questo è per voi/ per comparire arrivo io

poi/mi glorio e mi compiaccio di me/dott., prof., esperta, e altro

che". Così piena di boria e malata di protagonismo ormai si eracondannata alla solitudine. Tutti si erano stufati del suo voler

essere al centro dell'attenzione, di sentirle enumerare titoli di

studio, cariche, onorificenze, riconoscimenti pubblici. Fin da

piccola Giuliva aveva voluto emergere e ci era riuscita

impegnandosi non poco a raggiungere una certa istruzione. Ne era

fiera e guardava dall'alto in basso i suoi genitori di cui si

vergognava non poco, gli amici, i compagni di studio, gli altri che

non erano al suo livello! Ben lontana dall'atteggiamento umile delle

vere persone colte che riconoscono sempre di saper poco e di

aver molto da imparare, continuava a sbandierare con tutti

qualifiche, a pensare di dover essere in ogni campo la prescelta a

presiedere e soprattutto ad apparire. Il vile lavoro spettava agli

altri naturalmente e, ogni volta che c'era da darsi da fare, ecco

una scusa pronta per defilarsi... Ma, quando si arrivava a

conclusione di un progetto, eccola riapparire come per magia e far

mostra di sé a prendere complimenti per meriti non suoi, in prima fila

con smaglianti sorrisi e sfacciata insolenza. Povera cara! Diventava

verde di bile se non veniva coinvolta per tutto, di tutto messa al

corrente, in tutto riconosciuta nel ruolo preminente. E se doveva subire

sconfitte ... lacrime, tragedie, e musi lunghi senza fine! Anche nella vita

sentimentale non aveva avuto grande fortuna! I maschietti, si sa, a

qualunque specie appartengano, non amano essere prevaricati; tanto

meno strumentalizzati da una femmina che li usi per mettersi in vista!

Ed era ciò che sempre Giuliva faceva; identificato il maschio

predominante gli si incollava addosso cercando di attirare il suo

interesse; o almeno di brillare di fronte al branco di luce riflessa. Così,

dopo un po' compreso il giochetto, il prescelto la scaricava; e lei, ad una

non più tenera età, si ritrovava sola.

Nato per tutti

Terminata la sua canzone, e il suo bagno solitario, usciva dallo stagno,

mentre si rassettava le piume, sentì rumori provenienti dal vicino

sentiero. Di corsa ( si fa per dire ... come può un 'oca dalle tozze

zampe!) si diresse verso quelle voci e qui passi. " Cosa succede?" chiese

ad una compagna oca che si affacciava con la testa da una cesta al

braccio di una pastorella. " Non ho capito bene - rispose qUella- la mia

padrona mi ha scelta come dono da portare ad un bambino. Una luce

nella notte, un angelo forse, ha detto che a Betlemme è nato il Messia

promesso! Ma io sono un'oca, non so se ho capito". "Come!? Gli angeli

danno un annuncio ai pastori che non sanno nulla e a me che come loro ho

le ali - perché a me hanno detto gli angeli ha,,!nole ali! - nessuno dice

nulla?" protestò Giuliva e continuò: " Se un così importante

avvenimento succede in questi luoghi io devo esserci ....in prima

fila!". Così esclamando cercò una comoda sistemazione nella gerla

di un pastore e anche lei andò verso Betlemme. Intanto pensava:

"Dawero strano questo Salvatore! Chissà perché nascere in un posto

così sperduto come Betlemme! Se fossi stata al posto suo in una reggia

avrei voluto nascere! E attorniato da bella gente, da signori, venerato

dai grandi della terra e non da puzzolenti pastori! Se fossi stato io al

posto suo..,". L'oca sognava e parevano troppa poca cosa gli onori avuti

fino allora. E pensava a come avrebbe potuto, arrivata al villaggio,

mettersi in mostra, attirare l'attenzione di questo Messia. Quale fu la

sua delusione quando si accorse che tutti si erano fermati davanti ad

una stalla. Ma no, non poteva essere! Eppure tutti davano doni ad una

fanciulla in poveri vestiti, ad un uomosemplice e dalle mani callose e si

inchinavanoad un bimbo deposto in una mangiatoia. Giuliva ebbe un moto

di rifiuto ...:a poi la curiosità prevalse e si awicinò. Era tanta la

semplicità e l'umiltà di quegli sguardi che sentì come essere fuori luogo

la sua boria! Un po' provò vergogna per ogni volta che a sgomitate e

anche facendo del male ad altri era riuscita a primeggiare. Piano piano,

senza far rumore si accucciò ai piedi del bambino. Era la prima volta

che cercava di essere ignorata, di scomparire, di farsi dono gratuito. In

silenzio pianse. Chissà se, quando molti anni dopo Gesù disse: " Chi sivanta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato" ricordava l'oca Giuliva

diventata semplice e umile ai suoi piedi?

Mi lIy EmmanuelGastaldi