Di mostri e di paure: la proposta narrativa di David Almond · L’infanzia di David Almond ... •...

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Di mostri e di paure: analisi di alcune opere di David Almond Donatella Lombello Padova agosto 2018 SEZIONE DI PADOVA

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Di mostri e di paure: analisi di alcune

opere di David Almond

Donatella Lombello

Padova agosto 2018

SEZIONE DI PADOVA

Io ho incominciato a crescere veramente, come scrittore, solo quando ho iniziato a scrivere per ragazzi (Discorso al Premio «H.C. Andersen», 2010)

«Quando io ero un bambino vivevo in una cittadina adagiata sul pendio di una collina sul fiume Tyne, con in cima un campo alto e ventoso da cui si poteva vedere lo scuro mare del nord a est e la brughiera di bacini carboniferi di Durham a ovest. Lassù, ricordo come le allodole scendessero in picchiata verso terra e risalissero, per poi rimanere sospese a riempire l'aria del Ioro canto, e come ci fossero cani e gatti semiselvatici, e il porcile puzzolente di Lasky, e il barbone della città che viveva la sua esistenza semiselvatica in quelle regioni - fino a che non arrivavo alle Heather Hills vere e proprie…..»

L’infanzia di David Almond (Felling on Tyne, 15 maggio 1951)

«….fino a che non arrivavo alle Heather Hills vere e proprie, una piccola area trascurata e incolta in cima all'altura, con i suoi stagni e i solchi minerali abbandonati, il luogo dove noi scavavamo le nostre tane, accendevamo i nostri fuochi, reinscenavamo antiche battaglie e correvamo, urlavamo, ululavamo, ridevamo, sussurravamo e in generale trascorrevamo pomeriggi fantastici sotto il cielo immenso, il tramonto rosseggiante e le prime stelle[…]»

Contare le stelle (Counting Stars, 2000), tr. it. di

Carola Proto, Milano, Mondadori, 2002.

• Il titolo sembra neutro- indicando una continuità (possibile) nell’azione

• Si riferisce alla narrazione autobiografia, fatta di memorie infantili, racconti di altri racconti, … «invenzione», sogni (p.135) , credenze, rituali di sapore autobiografico, misteri, peccati, superstizioni lutti ( tema della morte)

• La religione vissuta nella sua dimensione di limitazione «annichilimento» (p .17 «Quel vecchio prete irlandese…»)

• L’autoritarismo del passato (Tom Law lasciato alla neve finché non ha imparato il catechismo)

• Una chiave per conoscere un po’ meglio Almond, la sua infanzia, la sua famiglia, ma anche per capire l’Autore, le sue tematiche.

Contare le stelle (Counting Stars, 2000), tr. it. di

Carola Proto, Milano, Mondadori, 2002.

• «Cosa c’è al centro di Margaret? – chiese. – Il tuo cuore – rispose Mary. E lei scrisse: il Mio Cuore. – E al centro del Cuore? – La tua anima – disse Catherine. E lei scrisse: la Mia Anima. Nostra madre si chinò verso Margaret e, alzandole la maglietta, le mise un dito sull’ombelico. – Ecco il centro di Margaret – disse. – Ecco il punto del tuo corpo dove c’era qualcosa che ti teneva attaccata a me. Margaret disegnò una fila di persone. A ognuna di loro era attaccato un filo che andava a finire in un cerchio. – Qual è il vero centro del mondo? – domandò» (p.7)

• Al cimitero: cosa ci lega al dopo…al prima?

Aspetti ricorrenti nella narrativa di Almond

• Ambientazione in luoghi selvaggi, abbandonati, caratterizzati da rovine, luoghi fatiscenti, resti di distruzioni, capanni, rimesse cadenti: su di essi incombe il mistero, l’occulto-inconoscibile, sono luogo di confine tra reale e immaginario, sogno-realtà

• Sinestesia: sollecitazioni visive, tattili, olfattive: odori delle persone, puzza dei porcili (Il selvaggio), delle miniere,

di vecchi complessi industriali/artigianali (Occhi di Cielo) ; contatto con materiali naturali ma inusuali, che creano straniamento: piume di uccelli, boli di rigurgito di allocchi-gufi, argilla, fango

• Animali diurni e notturni: gatti, topi, civette gufi, uccelli (La vera storia del mostro Billy Dean; Skellig) • Tematiche: morte, orfanezza, bullismo, soprusi (inflitti e subiti) ; Vita-morte- aspirazione al suicidio; religione;

occulto/esoterismo/aldilà

• Qualità ricorrente dei protagonisti : ferinità, stato selvaggio come luogo dell’elaborazione, del cambiamento; sdoppiamento/doppio (Occhi di Cielo; Il grande gioco), magia nera ( Argilla) ; aspetti teratologici( Occhi di Cielo; Skellig)

• Linguaggio: inceppato, difficile da esprimere e da intendere, specie se è scritto (Il selvaggio, Billy Dean, Skellig) , mutismo: “- Barbara! – esclamai. – Barbara. - Mi allungai e l’afferrai, e sulle sue spalle sentii il battito veloce delle piccole ali. Lei mi mise le braccia intorno al collo e mi chiamò per nome. Avrei voluto dire tante cose. Avrei voluto gridare tante cose. Ma ero rimasto senza parole”(Contare le stelle, p. 158) «Ora andate a casa-gracchiò» (Skellig, p.101)

• Caratteristiche della narrazione : il nonsenso; l’assurdo; lo scomposto; l’illogico: ermeneutica sempre inconclusa

Il bambino che si arrampicò fino alla luna ( The boy vho climbed into the moon ),

tr. it. di Guia Risari, ill. di Federico Appel, Milano, Salani, 2012.

• È tutto sviluppato su situazioni assurde, equivoci, scambi d’identità e «doppi», sul «senso altro» del «nonsenso», sul valore polisemico delle espressioni e il non «dare per scontato» : sullo scambio di ragionamenti «illogici» alla ricerca della loro profonda (occulta) logica. È un viaggio verso la luna, ma è un viaggio di formazione, di conquista di autostima, di fiducia, di solidarietà.

• S’intravede il tema dell’emarginazione: il protagonista Paul è un ragazzo «piuttosto solitario» (p.7) che vive con i suoi genitori in un appartamento nel seminterrato di un grande condominio «sopra la sua testa c’erano piani su piani e famiglie su famiglie» (ibidem)

Il bambino che si arrampicò fino alla luna

“Ero solo un tipo che aveva passato la vita con un sacchetto sulla testa. Vennero da me e dissero: ‘Se togli quel sacchetto, ti radi la barba, ti tagli i capelli e t’irrobustisci, avrai una vita eccitante, ragazzo mio’. Sembrava divertente. Sembrava proprio il tipo di cosa che non avevo mai provato. Perché gli ho creduto? Perché, ragazzo mio, non conoscevo niente di meglio! Conosci qualcosa di meglio, ragazzo?”. “Meglio di cosa?” chiese Paul. “Per l’amor del cielo! Meglio di andare in guerra, naturalmente!” disse Benjamin. Paul rifletté. Non ci aveva mai pensato sul serio, ma di certo tutto era meglio che andare in guerra. […] “Salsicce” disse Paul. Guardò Benjamin negli occhi. Stava migliorando nel parlare, migliorando e diventando più coraggioso. “Mangiare salsicce” dichiarò, “ è molto meglio che andare in guerra” (si veda la p.8, in cui Paul, salendo le scale, sente il mattutino chiacchiericcio delle famiglie e il profumo delle salsicce cucinate). “Geniale!” commentò Benjamin (pp.47-48).

Il selvaggio ( The savage, 2008 )

tr. it. di Ivano Bariani, ill.di Dave McKean, Milano, Edizioni BD, 2009.

Tra le rovine del bosco di Burgess, vicino a Saltwell (p.12) [dunque nei luoghi dell’infanzia di Almond] in una grotta presso una chiesetta abbandonata (p.53) «fra i massi[…]nella caverna nascosta»(p.73)abitava un ragazzino…selvatico… Commiste sono la scrittura convenzionale dell’io narrante, e protagonista della storia, e la scrittura approssimativa e sgrammaticata che accompagna immagini inquietanti (graphic novel) in verde e nero. Difficoltà nel parlare, del selvaggio; difficoltà nello scrivere, del protagonista: la lingua interrotta, la comunicazione disarticolata. Gli stessi bitorzoli della lingua –scritta e impronunciata- sono espressi nei bitorzoli e nel corpo contorto-animalesco del selvaggio. • mancanza della vista -la cecità- assume nell'antichità connotazione sacrale ed è

simbolo di saggezza, di capacità di preveggenza, la • mancanza della parola – pur cercata ma non espressa- che valore? (p. 63: il

selvaggio prova a recitare delle poesie: ma fa solo dei grugniti: agh-ugh-agh)

Il selvaggio

Il selvaggio: la parte primitiva-animale- di Blue, il suo doppio.

Puer diabolicus o puer angelicus ovvero forza «ferina» primigenia ancestrale

Forza liberatrice- protettrice

Il selvaggio è personaggio liminale, proiezione del desiderio di mettere in azione forze altre-occulte-istintuali-

Il selvaggio «in un certo senso la tristezza ci ha aiutati a ritornare felici» (p.78)

Aspetti significativi: • L’amore in famiglia e del padre per Blue • Il bullismo di Hopper contro Blue (15-16-17) • La morte del papà di Blue e l’intervento della psicologa della scuola • La scrittura de Il selvaggio • Il doppio • La «lezione» a Hopper: lo scontro verbale di Blue con Hopper p.65 (la permeabilità del mondo reale

col mondo del sogno-del desiderio: cfr Hoffmann: Il signor Gluck; Guy De Maupassant: Apparizione ne I racconti della beccaccia).

• «L’ho mandato io, Hopper.[…] Sono stato io a fargli fare quello che ha fatto. Mi credi?» (p.66) • «Scoprii i denti e le ringhiai contro come avrebbe fatto il selvaggio» (p.68) • L’«agnizione»: «lui era esattamente come me, solo più strano e selvatico e più simile di me a certe

magie e certe tenebre e certi sogni» p.73 • Speculare a Il selvaggio sulle pareti della caverna c’è istoriata la sequenza dei fatti più importanti

della vita di Blue (p.74) • …ma questa vita disegnata dal selvaggio incomincia molto prima dei disegni di Blue (p.75): c’è una

famiglia felice • Sinestesia: Il buio della caverna, la fiaccola che illumina i disegni, l’abbraccio del selvaggio , le parole

del papà: «-Blue-disse-Blue. Sii felice, ragazzo. Io sono sempre con te-» (p. 76) l’odore del selvaggio, l’uscita fuori dalla caverna con le piume in testa (« e non avrei saputo come trovare l’entrata» (p. 76).

Topo Uccello Serpente Lupo ( Mouse Bird Snake Wolf, 2013),

tr. it. di Elisa Finocchiaro, ill. di Dave McKean, Milano, Edizioni BD, 2014

• In un tempo primordiale, gli dei stanno creando la terra con tutte le sue meraviglie. L’opera non è ancora completata: ci sono ancora «buchi e spazi vuoti» (p.7)

• Tre ragazzini -Harry, Sue e il Piccolo Ben- si sostituiscono agli dei che, indifferenti, grassi e sempre più torpidi, ogni tanto occhieggiano verso la terra

• Celebrazione della creatività, dell’immaginazione «quando si guarda dentro uno spazio vuoto, ci si può vedere qualcosa» (il Piccolo Ben)

Topo

Topo Uccello Serpente Lupo

Ciascun animale è pensato, immaginato, «costruito» con i materiali presi dalla natura da ciascuno dei ragazzi • Topo: animale ctonio, può rappresentare «l’aspetto

sotterraneo della comunicazione col sacro» (Dizionario dei simboli). Generalmente repellente, è amato dai bambini ( Alice, Billy Dean, Occhi di Cielo…): «una divertente cosina che squittisce e zampetta in giro» «allora è proprio come te»

• Uccello: simbolo del rapporto tra cielo e terra, della leggerezza, la liberazione della pesantezza terrena/spiritualità/distrazione/messaggero/anima/

Uccello creato da Sue: meravigliosamente canta e vola

Serpente

• Serpente: opposto all’uomo, lo «sforzo genetico» al contrario, sono i complementari, i Rivali: : creatura fredda, senza zampe, né peli, né piume/incarna la psiche inferiore, lo psichismo oscuro…incomprensibile, misterioso/ indifferenziato primordiale, riserva di tutte le latenze/manifestazione del sacro –ierofania del sacro naturale/principio che abita gli strati profondi della coscienza e della terra/complesso archetipale legato alla «fredda vischiosa e sotterranea notte delle origini»/ vivificante, dio primevo/doppio simbolo: anima e libido (Dizionario dei simboli) /urobòro

• «provò a sentire quello che gli dèi sentono quando creano le cose. Provò a sentire quello che un serpente sente quando viene creato»

Lupo

• Lupo: simbolismo duplice: feroce, satanico/benefico; violenza selvaggio/licenziosità/ simbolo di luce perché vede nel buio. Almond lo connota negativamente

• «Questo è un lavoro per gli dei- li ammonì- Non per sciocchi ragazzini come voi»

• «E infine, sì, il lupo si mosse. E sì, si sollevò! E sì, cominciò a ululare! E sì, cominciò a correre». Divora Harry e Sue. Il dio, pur impassibile, disapprova.

• Il Piccolo Ben «disfa» il processo, e salva i due amici. • Gli dei si risvegliano [il sonno della ragione produce mostri] • Il lupo «permane» nei ragazzi, e anche negli dei (pronto a

ritornare).

La vera storia del mostro Billy Dean

(The true tale of the monster Billy Dean telt by hisself,2011)

tr. it. di Guido Calza, Milano, Salani, 2014.

Come nel caso de Il Selvaggio , anche qui la parola scritta è una traccia «urgente», assimilata a traccia «fisica»-impronta di animale. Ecco l’incipit : «Chi racconta cuesta storia è 1 cheè morto sul nascere, 1 cheè venuto al mondo nei giorni duna guerra infinita e nel momento del disastro. Cheè cresciuto apparte mentre nel cèlo volavano le macchine della distruzione e sulle città salzava il fumo e perilmondo crescevano le lande incolte e desolate».

Skellig (Skellig,1998), tr. it. di Paolo Antonio Livorati,

Milano, Salani, 2009

• Skellig: creatura non «catalogabile», che rompe tutti gli schemi (circa

scapole-ali: si veda l’anteprima in Contare le stelle a p. 159) • «Era l’alito di un animale che mangiava la carne di altri esseri viventi: un

cane, una volpe, un merlo, un gufo» (p 100) «per un attimo vidi ali fantasma sulla schiena di Mina, sentii piume e ossa fragili alzarsi dalle mie stesse spalle e con lei e Skellig mi sollevai da terra» (p.101)

• «Ci toccò la testa.- Ora andate a casa-gracchiò […]Si mise un dito sulle labbra per zittirmi, poi sussurrò:- I gufi e gli angeli. Ricorda questa notte» (p.101)

• «Era freddo [il Dottor Morte], secco , pallido come la morte. Dalla sua schiena non sarebbero mai uscite le ali» (p.104) «-Dice che devi continuare ad andare a trovarlo» (p.111).

• «scrissi […] di un barbone [si veda il Discorso…] puzzolente […]aveva le ali» (p.108)

LE OPERE DI DAVID ALMOND

Per data di pubblicazione in traduzione italiana • Il grande gioco (Kit’s Wilderness,1999), tr. it. di Antonella Borghi, Milano, Mondadori, 2001. • Contare le stelle (Counting Stars, 2000), tr. it. di Carola Proto, Milano, Mondadori, 2002. • Occhi di Cielo (Heaven Eyes, 2000), tr. it. di Nicoletta Zapponi, ill. di Vanna Vinci, Milano,

Mondadori, 2004. • Skellig (Skellig,1998), tr. it. di Paolo Antonio Livorati, Milano, Salani, 2009. • Il selvaggio ( The savage, 2008 ), tr. it. di Ivano Bariani, ill.di Dave McKean, Milano, Edizioni BD,

2009. • Argilla (Clay,2005), tr. it. di Maurizio Bartocci, Milano, Salani, 2010. • La storia di Mina ( My name is Mina, 2010 ), tr. It. degli studenti della Scuola di specializzazione in

Traduzione Editoriale TuttoEuropa, Torino-corso 2009-10 lingua inglese, Milano, Salani, 2011. • Il bambino che si arrampicò fino alla luna (The boy vho climbed into the moon, 2010), tr. it. di Guia

Risari, ill. di Federico Appel, Milano, Salani, 2012. • La vera storia del mostro Billy Dean (The true tale of the monster Billy Dean telt by hisself,2011), tr.

it. di Guido Calza, Milano, Salani, 2014. • Topo Uccello Serpente Lupo ( Mouse Bird Snake Wolf, 2013), tr. it. di Elisa Finocchiaro, ill. di Dave

McKean, Milano, Edizioni BD, 2014.

LE OPERE DI DAVID ALMOND

In ordine di apparizione in inglese : • • 1.Skellig (Skellig,1998). • 2.Il grande gioco (Kit’s Wilderness,1999). • 3.Contare le stelle (Counting Stars, 2000). • 4.Occhi di Cielo (Heaven Eyes, 2000). • 5.Argilla (Clay,2005). • 6.Il selvaggio ( The savage, 2008 ). • 7.La storia di Mina ( My name is Mina, 2010). • 8.Il bambino che si arrampicò fino alla luna (The boy vho climbed into the moon, 2010). • 9.La vera storia del vero mostro Billy Dean (The true tale of the monster Billy Dean telt by • hisself, 2011). • 10.Topo Uccello Serpente Lupo ( Mouse Bird Snake Wolf, 2013). • •

Bibliografia critica

• Almond D. , Libri e bambini non si addomesticano, «Infanzia», n. 3, maggio-giugno 2011, pp. 195-198.

• Filograsso I., Prestare la voce. Rapporti di potere nella letteratura per l’infanzia, «MeTis» , anno IV, n.2, 12/2014( http://metis.progedit.com/anno-iv-numero-2-

122014-suggestioni-montessoriane-ripensare-lumanita-a-partire-dallinfanzia/133-saggi/623-prestare-la-voce-rapporti-di-potere-nella-letteratura-per-linfanzia.html )

• Lombello D., Quando Almond si diverte. Una scrittura fuori dalle regole , «Il pepeverde», n.64, 2015, pp.34-35.

• Varrà E., Cucire medaglioni: l’opera di David Almond, « Hamelin» n. 11, Contare le stelle. Grandi scrittori per ragazzi, nov.2004, pp. 24-29 ( http://hamelin.net/wp-content/uploads/2014/07/N11-Contare-le-stelle- Almond.pdf ).