Devotismo. L'attrazione per la disabilità

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Devotismo l’attrazione sessuale per la disabilità Anna Carderi Psicoterapeuta Sessuologo Psicologo www.annacarderi.it

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Devotismo l’attrazione sessuale per la

disabilità

Anna Carderi

Psicoterapeuta

Sessuologo

Psicologo

www.annacarderi.it

Disabilità e sessualità

sono un binomio culturalmente sanzionato

Quando si parla di disabili si parla sempre di barriere architettoniche, assistenza medica, e se fino a ieri veniva evitato ogni riferimento alla sessualità negli ultimi tempi il “virale” dibattito circa l’assistenza sessuale è diventato la lente di ingrandimento che ha messo in evidenza:

QUANDO LA DISABILITÀ DIVENTA OGGETTO DEL DESIDERIO

Provare attrazione erotica o affettiva verso una persona con disabilità non ha di per sé nulla di patologico o di anomalo, ma nel caso del devotismo l’interesse è indirizzato esclusivamente verso la parte amputata o la disabilità e solo raramente verso la persona e le sue qualità umane.

Nel devotismo, sessualità e disabilità non solo sono congiunte, ma anzi è la disabilità a diventare il punto centrale dell’investimento erotico.

IL FENOMENO DEL DEVOTISMO

“Devotismo” è la traduzione culturale della categoria diagnostica “acrotomophilia,” che John Money esplora scientificamente negli anni ’80.

Ovvero la capacità di provare interesse o eccitazione sessuale solo al cospetto di persone che hanno deformazioni o amputazioni agli arti (Mian, 2008) o come nell’abasophilia per gli ausili come le carrozzine, i gessi, le protesi, etc.

La componente patologica di questo fenomeno dei devotee risiede e prende consistenza nel fatto che l’interesse è indirizzato solo verso la parte amputata o l’handicap e raramente verso la persona e le sue qualità umane.

Il devotismo nei dettagli

Spesso è compromessa l’area sociale, lavorativa, o di altre aree importanti del funzionamento.

La capacità di un’intimità emotiva e sessuale affettuosa e reciproca con un partner è generalmente compromessa o inesistente,

Questo tipo di parafilia si avvicina al feticismo, come pulsione sessuale diretta verso un oggetto inanimato.

Come nel feticismo, l’oggetto è indispensabile e imprescindibile per l’eccitamento e l’attività sessuale.

Il Devoto tende ad evitare la relazione intima col partner.

Il devoto rende erotico non uno stivale ma gli ausili di cui il disabile si serve o l’arto menomato.

Nel devotismo le persone chiedono di poterti toccare le gambe, di poterti guardare mentre mangi, oppure darti da mangiare loro … chiedono di poterti pettinare o di accompagnarti in bagno … ti trattano come una bambola!

Le sue condotte sessuali sono egosintoniche

ossia il soggetto ha un assoluto bisogno delle pratiche o fantasie sessuali e le giustifica come normali.

LE CATEGORIE

La maggioranza dei devotee appartiene al gruppo degli "AMPLOVERS o amanti degli amputati". L’attrazione sessuale può risiedere nel

moncherino vero e proprio, nella protesi, oppure nell’immaginario di quanto esiste sotto di essa.

Taluni si eccitano nel cogliere la difficoltà di deambulazione dovuta alla mancanza di uno o di entrambi gli arti inferiori; altri nel riscontrare, durante lo svolgimento di normali azioni, la malagevolezza tipica di chi è privo di una o ambedue le braccia. Altri ancora focalizzano l’interesse esclusivamente sulla "parte mancante" del portatore di handicap e nel tentativo d’immaginare le sue sembianze.

Tipologie di devotee

Admirer: ha un alto grado di ammirazione e rispetto per le persone disabili.

Non presenta aspetti di tipo ossessivo, il suo comportamento è congruo, non bizzarro ed è conforme alle norme sociali.

Generalmente l’admirer frequenta associazioni di disabili come volontario.

Pretender : persone che pur non essendo disabili fingono di esserlo.

Wannabe: persone che non essendo disabili desiderano diventarlo. E arrivano ad auto-amputarsi. I membri di quest’ultimo gruppo possono avere quella che è chiamata apotemnofilia, o Body Integrity Identity Disorder, ovvero un istinto incontrollabile ad amputarsi qualche parte del corpo.

Alcuni ritengono che ci sia un grave problema di “schema” corporeo alterato.

Fra le quattro tipologie è considerata quella a più grave rischio psicologico.

Si tenga presente che i confini fra le varie categorie non sono mai netti e definiti.

cercasi disperatamente

donna in sedia a rotelle,

mutilata e disabile.

La natura ossessiva del devotismo

Molti credono che la loro vita sarà completa se trovano una donna con una mano, un braccio, una gambe, ecc., mancante.

Le loro fissazioni possono essere molto specifiche come “una donna con il braccio destro mancante sotto il gomito” o “donna con due gambe mancanti ".

È questo livello di oggettivazione che indica la natura ossessiva della loro ricerca.

Sono persone all’apparenza normalissime …

in molti casi hanno una loro famiglia, hanno dei figli, una moglie che non presenta nessuna disabilità e che però girano su facebook, su internet, in cerca di una ragazza disabile.

La ricerca della disabilità diventa così grande che domina la vita quotidiana di un individuo.

Molti devoti hanno ampie raccolte di video, foto, libri,costituite in tanti anni di ricerca.

Alcuni devoti per soddisfare il loro bisogno ripiegano sull’ES o chirurgia elettronica che consente di modificare elettronicamente immagini di persone non disabili, anche Vip, aggiungendo loro una disabilità.

Il loro bisogno di stabilire un contatto è così grande che alcuni adottano falsi profili su Facebook o millantano false disabilità.

I devoti utilizzano i social media in una varietà di modi, ma la loro motivazione principale è quello di:

Incontrare e stringere relazioni con le donne con deficienza degli arti

Accedere non autorizzato alle immagini fotografiche di persone in cui gli arti colpiti sono visibili

Fare rete con altri devoti per condividere immagini e mantenere un gruppo sociale

Normalizzare i loro comportamenti sostenendo l'accettabilità sociale dei devoti

Esistono forum e siti di incontri come ad esempio ASCOT-world, DisabledPlanet, GESSO & STAMPELLE, che consentono ad amputati (amputee) e ammiratori (devotee) di conoscersi.

DisabledPlanet

ASCOT WORLD: Amputato e Disability Support Group & Social Club

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In realtà, solo una piccola minoranza (21%) di acrotomophilies hanno avuto

relazioni a lungo termine con

gli amputati

Q

Questo comportamento sembra essere una forma di caccia trofeo e visualizzazione

Parte de esta sensación, de esta sed por ver, oír o saber de las mujeres con discapacidad se agudiza conforme pasan los días, necesito tener contacto con ellas, quizás mucho piensen que soy algo raro o hasta perturbado pero es una sensación real como comer o descansar, una sed que solo se sacia con la búsqueda, con la caza lo llamo yo, ya sea en la calle por la ciudad o cuando esto no es posible lo hago navegando por Internet.

Parte di questo sentimento, questa sete di vedere, sentire o sapere di donne con disabilità aumenta col passare dei giorni, ho bisogno di avere contatti con loro!

… forse molti pensano che io sia strano o persino disturbato ma è un vero e proprio bisogno, una sete che può essere saziata solamente con la ricerca, la caccia come la chiamo io, per la strada o quando questo non è possibile faccio la navigazione in Internet.

Nella scarsa letteratura sociologica che analizza il fenomeno, circola una caratterizzazione dei devoti come predatori sessuali, in particolare quando il devoto è un uomo e l’oggetto del desiderio è una donna disabile;

ci sono stati casi negli Stati Uniti e in Europa dove le donne sono state vittime di stalking.

Impatto dei devotee nei disabili

Le comunità virtuali di disabili che si incontrano su internet, in chat e nei forum, non di rado si interrogano se accettare o meno le attenzioni dei devotee. Alcuni, non solo le rifuggono, ma le criticano aspramente perché consci di essere desiderati per null’altro che per la loro "disabilità".

Altri, invece, anche se a conoscenza della natura "malata" delle loro attenzioni, si dicono propensi ad assecondarle perché desiderosi di rapporti sessuali a prescindere dai termini.

Per alcuni disabili il desiderio dei devoti, può rappresentare uno strumento di consolidamento della propria soggettività sessuata.

Il devotismo diventa così un’occasione per appropriarsi del proprio corpo.

Vista la generica privazione della sovranità sul corpo a cui molti disabili sono soggetti, questa pratica può essere considerata uno spazio vitale per ridare dignità e valore al proprio corpo.

Pur essendo stata descritta da più di un secolo, non c'è comprensione dell'origine delle attrazioni, desideri e comportamenti dei devoti, pretendenti e aspiranti (DPW di).

Conclusioni

È importante considerare che i devoti per sedare la loro ossessione svolgono

attività di volontariato o di lavoro dove il contatto con persone disabili è

assicurato, per esempio, come protesisti, tecnici ortopedici e, eventualmente,

come personali assistenti di cura.

È importante strutturare strategie di tutela da persone non corrette, che

possono approfittare della situazione di debolezza fisica o di eventuale

fragilità psicologica della persona con disabilità fisica.

Per prevenire l’abuso e le sue conseguenze, è importante creare servizi che

diano contemporaneamente informazioni di educazione sessuale alle persone

disabili, ai loro familiari e agli operatori. Un processo di educazione sessuale

questo inscindibile dall’elaborazione dei vissuti emotivi legati alla disabilità e

alla sessualità.

GRAZIE PER L’ATTENZIONE

Bibliografia

Mian E., Lacalamita C. Devoti. Viaggio all'interno di un fenomeno inesplorato. Phasar 2007.

Bruno, Richard L. "Devotees, Pretenders, and Wannabes: Two Cases of Factitious Disability Disorder." Sexuality and Disability. 15.4 (Winter 1997): 243-260.

Elman, R. Amy. "Disability Pornography: The Fetishization of Women's Vulnerabilities." Violence Against Women. 3.3 (June 1997): 257-270.

Money J., SimcoeK W. "Acrotomophilia, Sex, and Disability: New Concepts and Case Report." Sexuality and Disability. 7 (1984-1986): 43-50.