delle idee concorso Barca lariana La “Lucia” del terzo millennio...54 BARCHE dicembre 2012...

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53 ARCHE B 52 dicembre 2012 concorso Barca lariana la fabbrica delle idee Si è conclusa la prima fase del concorso di idee rivolto a designer, architetti, ingegneri e imprese per la creazione di un mezzo destinato al trasporto pubblico/turistico e caratterizzato da un approccio sostenibile nei confronti del- l’ambiente. È stato lanciato dalle Camere di commercio di Como e di Lecco e promosso dai firmatari del Patto per lo svi- luppo della nautica lariana. L’iniziativa si inserisce nell’ambito dello sviluppo di sinergie di progettazione, produzione, ricerca, innovazione e internazionalizzazione tra le imprese del territorio puntando sulla cr eatività e sull’ecosostenibilità. I progetti com- prendevano il design della sovrastruttura e delle linee stilistiche, degli interni, degli elementi caratterizzanti di un’imbarcazione e la progettazione della motorizzazione, della trasmissione e del- l’impiantistica. Il vincitore ora passa alla fase di prototipazione che prevede la collaborazione di una rete d’imprese lariane, da identificare attraverso una ulteriore procedura di selezione. Il sostegno finanziario degli Enti camerali di Como e Lecco è quantificato in 50.000 euro per ciascuna Camera di commercio, per un tota- le di 100.000 euro. La commissione giudicatrice era composta da Salvatore Amura, presidente e amministratore delegato dell’Accademia di Belle arti Aldo Galli di Como, Silvia Piardi (presidente di giu- ria), professore ordinario di Disegno industriale e direttore del master in Yacht design presso il Politecnico di Milano, direttore del corso di laura magistrale interateneo in Design navale e nau- tico, e da Franco Michienzi. I premi sono stati assegnati come segue. PRIMO PREMIO ( 7.000): Misultin di Simona Strazzullo di Napoli. Motivazione della giuria: «È stato premiato come vincitore in quanto, attraverso il rigore formale e l’utilizzo di scelte archi- tettoniche e di design originali, rappresenta in modo esempla- re la tradizione e la creatività del sistema lariano. Si distingue per la grande attenzione agli aspetti tecnologici, con soluzioni di La “Lucia” del terzo millennio Durante il Salone di Genova,presso lo stand di Barche, si è svolta la cerimonia di premiazione per il Concorso di idee per il design della barca lariana. Esposti, per tutta la durata della manifestazione, i progetti vincitori e quelli oggetto di menzione di Diana Merlino Scheda tecnica indicativa della Barca lariana Lunghezza ft m 9-11 • larghezza m 3,30-3,70 • carena planante a V profonda • materiale composito • riserva carburante min. lt 1.000 • riserva acqua min. lt 200 • velocità min. a vuoto 32 nodi • motori 2 (diesel o ibrida o migliorativa rispetto l’ecosostenibilità • trasmissione Pod, Ips, pedi poppieri, linea d’asse diretta o V-drive carena e di propulsione adatti ai molteplici usi e alle condizioni del lago». SECONDO PREMIO ( 5.000): Lariocab di Stefano Rossi di Viareggio. Motivazione della giuria: «Si distingue per l’eleganza formale, il recupero delle tradizioni costruttive tipiche del territorio e l’at- tenzione ai costi di gestione e dell’ecocompatibilità». TERZO PREMIO ( 3.000): Seta di Nicolò Aliverti di Como. Motivazione della giuria: «Interpreta la tradizione nautica lariana, evidenziata soprattutto attraverso la proposta stilistica dei tre archi caratteristici del “batell”. Il progetto si propone come un oggetto particolarmente lussuoso, in grado di valorizzare le lavo- razioni artigianali presenti sul territorio. MENZIONI SPECIALI Lariana 33 di Nicola Nasini di Milano: «Attraverso le sue linee classiche esprime il perfetto equilibrio tra l’oggetto e il contesto in cui è inserito». Batèll di Alessandro Incognito di Cantù: «Si caratterizza per la funzionalità e la flessibilità degli spazi che permettono diverse modalità d’uso». Il concorso era finalizzato alla progettazione di un moderno taxi boat che reinterpreta la tradizione artigiana della nautica del territorio coniugando qualità, design, innovazione e sostenibilità ambientale. >

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    ARCHEB52 dicembre 2012

    concorso Barca lariana la fabbricadelle idee

    Si è conclusa la prima fase del concorso di ideerivolto a designer, architetti, ingegneri e imprese per lacreazione di un mezzo destinato al trasporto pubblico/turisticoe caratterizzato da un approccio sostenibile nei confronti del-l’ambiente. È stato lanciato dalle Camere di commercio diComo e di Lecco e promosso dai firmatari del Patto per lo svi-luppo della nautica lariana. L’iniziativa si inserisce nell’ambitodello sviluppo di sinergie di progettazione, produzione, ricerca,innovazione e internazionalizzazione tra le imprese del territoriopuntando sulla creatività e sull’ecosostenibilità. I progetti com-prendevano il design della sovrastruttura e delle linee stilistiche,degli interni, degli elementi caratterizzanti di un’imbarcazione ela progettazione della motorizzazione, della trasmissione e del-l’impiantistica.Il vincitore ora passa alla fase di prototipazione che prevedela collaborazione di una rete d’imprese lariane, da identificareattraverso una ulteriore procedura di selezione. Il sostegnofinanziario degli Enti camerali di Como e Lecco è quantificato in50.000 euro per ciascuna Camera di commercio, per un tota-le di 100.000 euro. La commissione giudicatrice era composta da SalvatoreAmura, presidente e amministratore delegato dell’Accademiadi Belle arti Aldo Galli di Como, Silvia Piardi (presidente di giu-ria), professore ordinario di Disegno industriale e direttore delmaster in Yacht design presso il Politecnico di Milano, direttoredel corso di laura magistrale interateneo in Design navale e nau-tico, e da Franco Michienzi. I premi sono stati assegnati come segue.PRIMO PREMIO (€ 7.000): Misultin di Simona Strazzullo diNapoli.Motivazione della giuria: «È stato premiato come vincitore inquanto, attraverso il rigore formale e l’utilizzo di scelte archi-tettoniche e di design originali, rappresenta in modo esempla-re la tradizione e la creatività del sistema lariano. Si distingue perla grande attenzione agli aspetti tecnologici, con soluzioni di

    La “Lucia” del terzo millennioDurante il Salone di Genova, presso lo stand di Barche, si è svolta la cerimonia di premiazioneper il Concorso di idee per il design della barca lariana. Esposti, per tutta

    la durata della manifestazione, i progetti vincitori e quelli oggetto di menzionedi Diana Merlino

    Scheda tecnica indicativa della BarcalarianaLunghezza ft m 9-11 • larghezza m 3,30-3,70 • carenaplanante a V profonda • materiale composito • riservacarburante min. lt 1.000 • riserva acqua min. lt 200 • velocitàmin. a vuoto 32 nodi • motori 2 (diesel o ibrida o migliorativarispetto l’ecosostenibilità • trasmissione Pod, Ips, pedipoppieri, linea d’asse diretta o V-drive

    carena e di propulsione adatti ai molteplici usi e alle condizionidel lago».

    SECONDO PREMIO (€ 5.000): Lariocab di Stefano Rossi diViareggio.Motivazione della giuria: «Si distingue per l’eleganza formale, ilrecupero delle tradizioni costruttive tipiche del territorio e l’at-tenzione ai costi di gestione e dell’ecocompatibilità».

    TERZO PREMIO (€3.000):Seta di Nicolò Aliverti di Como.Motivazione della giuria: «Interpreta la tradizione nautica lariana,evidenziata soprattutto attraverso la proposta stilistica dei trearchi caratteristici del “batell”. Il progetto si propone come unoggetto particolarmente lussuoso, in grado di valorizzare le lavo-razioni artigianali presenti sul territorio.

    MENZIONI SPECIALILariana 33 di Nicola Nasini di Milano: «Attraverso le sue lineeclassiche esprime il perfetto equilibrio tra l’oggetto e il contestoin cui è inserito».Batèll di Alessandro Incognito di Cantù: «Si caratterizza per lafunzionalità e la flessibilità degli spazi che permettono diversemodalità d’uso».

    Il concorso erafinalizzato allaprogettazione di

    un moderno taxiboat chereinterpreta latradizione artigianadella nautica delterritorio coniugandoqualità, design,innovazione esostenibilitàambientale.

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  • ARCHEB54 dicembre 2012

    concorso Barca lariana la fabbricadelle idee

    Lariana 33 di Nicola Nasini (menzione speciale)

    Il progetto ha ridefinito uno “styling” della coperta che,recuperando alcuni elementi stilistici e funzionali del passato,sfrutta al meglio le dimensioni massime consentite a un natante.La lunghezza dello scafo (992 cm), la notevole larghezzasoprattutto della zona poppiera (360 cm, derivata dai moderniscafi a vela) e la prua quasi verticale permettono di trasportare2255--3300 ppaasssseeggggeerrii.. Il gruppo di lavoro ha preferito, rispettoalla carena indicativa fornita dal comitato organizzatore,progettare una nuova carena, ottimizzata per una propulsione ditipo elettrico/ibrido e con una velocità di crociera intorno ai 18nodi con una di punta di 22. Il piano di calpestio è statoprogettato senza alcun gradino, da poppa sino a prua. Il sistemapropulsivo è costituito da due motori, uno termico e uno elettricouniti tra loro da una frizione meccanica che determina lamodalità di funzionamento del sistema; l’accumulo di energia el’alimentazione del motore elettrico è assicurata da batterie aipolimeri di Litio e sono previste 6 batterie da 7,77 KWh sia per lapropulsione che per i servizi.

    Seta di Nicolò Aliverti (terzo premio)Alcuni elementi stilistici la legano alla storia nau-tica del Lario: i cerchi in castagno ricordano le antiche bar-che da pesca e da lavoro, la tonalità dello scafo è la medesi-ma che si ritrova sulle Lucia oggi ancora in uso, la prua drit-ta. Un altro elemento stilistico che emerge è il rivestimentoesterno del vano motore e dell’abitacolo: il materiale è l’acciaio

    satinato che richiama il parabordo delle barche classiche. Ilparabrezza è in vetro termoformato stratificato e ha una formamoderna. All’interno gli arredamenti hanno un design minimal.Le sedute sono disposte lateralmente e sono separate da untavolo estensibile, adibito a bar. I materiali sono tutti di originenaturale e lo scafo è in fibra di basalto. La propulsione è affida-ta a due gruppi Volvo Penta Ips 500: i due motoriD6 370 permettono all’imbarcazionedi raggiungere una veloci-tà superioreai 35 nodi.

    Batèll di Alessandro Incognito(menzione speciale)Il progetto vuole sintetizzare efondere le due caratteristichedescrittive e caratterizzanti del lago di Comoe del suo territorio: la Lucia, di cui è stato

    ripreso il nome storico Batèll e i trecerchi, e il razionalismo

    comasco con let i p i -

    che geometrie, i pieni e i vuoti, gli effetti dichiaroscuro e di trasparenza. Lo scafo è invetroresina dalla linea essenziale in colorverde bottiglia e sono presenti ampie vetra-te; la copertura è composta da sezioni incarbonio che ruotano contemporaneamen-te di 120°. Sono stati individuati tre tipi ditrasporto, che determinano altrettanti alle-stimenti interni: trasporto di turisti, di ospitidegli hotel, pubblico/privato. Il sistema pro-pulsivo dell’imbarcazione è costituito da duemotori entrofuoribordo Steyr Motors Paral-lel Hybrid MO286 Hybrid equipaggiati contrasmissioni a piedi poppieri Mercury BravoIII. Nella progettazione sono stati individuatialcuni elementi e materiali che permettonodi raggiungere alti livelli di eco-sostenibilità.

    Misultin di Simona Strazzullo (primo premio)Il nome è stato preso a prestito da un pescedi lago, il Missoltino, o “misultitt” in dialetto comasco. Illimitato uso del legno è mitigato dall’impiego di colori con-soni all’ambiente ed allineati con la tradizione. È possibileinstallare un apparato macchine ibrido diesel/elettrico pernavigare sia in piena planata che in dislocamento senzagenerare alcuna emissione di gas o acustica, quando pro-pulso dai motori elettrici calettati agli invertitori. L’imbarca-

    zione è indicativamente munita di duemotori Volvo Penta D3-220 da

    162 kW. Mantiene valori distellatura ideali dell’opera

    viva, un monoedricoche non cede a

    retrogra-de ten-

    denze di appiattimento a poppa (warped bottom), mache integra una forte stellatura del corpo prodiero emantiene la massima lunghezza al galleggiamento(Dwl). La superficie planante garantisce un cari-co ottimale, mentre sono stati rimossi i pattinilongitudinali, per diminuire le accelerazionie rendere la navigazione confortevole.

    Lariocab di Stefano Rossi (secondo premio)Per la costruzione si è pensato al “lamellaresandwich” (si tratta di utilizzare la costruzione classica inlamellare, nella quale i maestri d’ascia lariani sono indiscussiinterpreti, con l’uso di una struttura a sandwich). Il Corecork èstato il materiale prescelto, costituito da granuli di sughero adensità controllata. Per quanto riguarda la sistemazione dei pas-seggeri, è stata preferita la classica e ampiamente sperimenta-ta con guidatore frontale e accesso passeggeri vicino al postodi guida. La motorizzazione comprende l’Ips e, dopo un’atten-ta analisi, si è pensato che una propulsione “full electric” o ibri-da per un servizio taxi non fosse una scelta corretta. La primaper una impossibilità fisica di realizzazione, la seconda perchénecessiterebbe comunque di propulsori a combustione interna

    e avrebbe una autonomia molto bassa, a bassavelocità. Come carena è stata scelta una forma conlinee d’acqua che garantissero una ottima penetrazio-ne nelle onde “corte” tipiche del lago.

  • ARCHEB56 dicembre 2012

    concorso Barca lariana la fabbricadelle idee

    Per consentirne un utilizzo durante ogniperiodo dell’anno Dulza Vita è stata progettatacon una tuga chiusa dotata di capote e unimpianto di climatizzazione caldo/freddo; latuga presenta ampie vetrate e una grandecapote in tela. Durante la bella stagione èpossibile anche fruire del pozzetto poppiero,che presenta due sedute a L per quattropersone. Il layout interno prevede dueversioni, Pullman (con più capacità) e Lounge

    (turistico). La motorizzazione permette lanavigazione anche su specchi d’acqua conrestrizioni come i laghi svizzeri e austriaci e inmodalità elettrica si hanno 14,5 kW di potenzaper raggiungere 6 nodi, mentre la durata dellacarica è in funzione delle batterie. Per quelche riguarda i processi produttivi, percontenere le emissioni derivanti dallalaminazione manuale si è preferito il metododell’infusione.

    H-Eel di Antonio Nenno“H” come Hybrid e “Eel” in omaggio a una specieche si muove rapida e sinuosa in acque dolci producendoelettricità. Il design di questo moderno taxi boat vuoleconiugare una linea apparentemente classica, ma con taglidecisi, a una propulsione ibrida di ultima generazione rispet-tosa dell’ambiente lariano. Scafo planante a V profondain materiale composito, pattini di sostengo, murate verticalie poppa rastremata conferiscono a questa imbarcazioneuno stile vagamente rétro. Per i materiali si utilizzano resinedi derivazione vegetale (Biresin CR 83) combinate con pan-nelli in sughero e fibre di lino (Corecork, Face-Fibre), e lapropulsione è ibrida. L’accesso laterale su entrambi i lati èstato pensato per una più facile salita/discesa dei passeg-geri e per un più rapido ormeggio laterale. Il layout internolascia grande libertà al conducente sia in manovra che incrociera, soprattutto in fase di planata. La motorizzazioneè costituita da due unità della Steyr Motors HybridSE306J38.

    Dulza Vita di Matteo Maj

    Ario di Valerio MarcoI materiali visivamente preponde-ranti nel progetto sono il legno, uti-lizzato come rivestimento sia all’interno cheall’esterno, emblema della tradizione, e ilvetro. Quest’ultimo ha lo scopo di trasmette-re un senso di apertura e libertà en plein airtipico di una barca aperta. Abbinato a questoelemento si vuole evidenziare il ruolo del solegrazie a un prototipo di pellicola solare tra-sparente in grado di raccoglierne la lucecome un qualsiasi pannello fotovoltaico. Pro-

    dotta dalla multinazionale americana 3M, que-sta nuova pellicola solare si presenta in sotti-li strisce verdi, distanziate tra loro, da incolla-re alle finestre così da formare un grande“cerotto”. L’energia elettrica prodotta sarà soloil 20% di quella che produrrebbe un tradizio-nale pannello solare in silicio ma la pellicolacosterà almeno la metà. I motori sono entro-fuoribordo Steyr Motors Parallel HybridMO286 Hybrid, la carena è in Kevlar unidire-zionale, realizzata con tecnica del sottovuoto,e il gelcoat è di tipo ecologico.

    Larietta di Sebastiano Prolo

    Il progetto prende spunto dalle storiche taxi-boatveneziane e dai primi scafi della tradizione Riva,reinterpretandole in chiave moderna. La ricerca formale siè concentrata sull’obiettivo di ridurre il più possibilel’impatto visivo dei volumi della tuga per rendere gliesterni filanti e con linee basse sul livello dell’acqua,senza compromettere la fruibilità e il comfort degli spaziinterni. Il look generale è volutamente di ispirazione rétroe sportivo allo stesso tempo. È equipaggiato conmotorizzazione ibrida diesel-elettrica per un totale di 410kW (alimentazione diesel) o 14 kW (alimentazioneelettrica), ripartita su due motori Steyr SE286E40 da 286cavalli ciascuno. Per i materiali si è pensato a un mix difibre di lino e carbonio nel processo di laminazione deicompositi, che renderebbe il processo produttivo piùsostenibile a livello ambientale, anche se più oneroso daun punto di vista economico.

    Tvl 32 di Gaetano Maria FranchiniÈ stata ideata abbattendo le barriere architettoniche: i pas-saggi sono larghi 85 cm, ha due spazi di rotazione di una car-rozzina con diametro 150 cm e l’altezza interna del natantevaria da 185 cm a prua a 205 cm a poppa. La visibilità nellacabina di pilotaggio è molto ampia in tutte le direzioni e ci sonotre sedute per l’equipaggio. La barca può portare massimo 20persone. Lo stile è molto pulito e alcune parti sono state ripre-

    se dal campo dell’automotive, come le prese d’aria, iltrattamento delle superficie nella murata dello scafo ole aperture ad ali di gabbiano. Lo scafo è stato proget-tato peresserecostrui-to inmater ia lec o m p o s i t ocon struttura asandwich. L’anima,Divinycell H80 da 80kg/mc, unita alle pelliesterne in unidirezionali e bias-siali di vetro E con densità tra i 600g/mq ed i 450 g/mq a seconda delle zonedi interesse, permettono di ottenere uno scafo leg-gero con elevate proprietà meccaniche. La motorizza-zione risulta essere una coppia di Volvo Penta Ips 350 di 248cavalli.

    Lucibus di Roberto VitaliLa morfologia finale risulta con-dizionata soprattutto da due fat-tori: la panoramicità, con precise apertu-re nelle varie direzioni, e la mobilità siainterna che esterna, con particolare atten-zione agli spazi di manovra. Per i materialisi è scelto uno stratificato resina/tessutimisti, che consiste nell’impiego di tessuti(ordito/trama/mat) misti (kevlar/vetro) delpeso complessivo di circa 600 gr/mq. Peri dettagli (struttura aerea, bottazzo, paglio-

    lato interno e passavanti) il materiale auspi-cato è il legno (teak).Per la motorizzazione, partendo dalla velocitàrichiesta (32 nodi) e dal peso totale dell’imbar-cazione a pieno carico (circa 9.000 kg) corri-spondente al dislocamento, la potenza neces-saria risulta di circa 700 cavalli complessivi,ripartiti su due gruppi motore. Il sistema di tra-smissione è a piede poppiero (power trim). C’èla possibilità di sfruttare la parte centrale dellatuga per installare 4 o 5 mq di pannelli solari o“pelli fotovoltaiche“.

    PLANIMETRIA

    serbatoio carburante (x 2) serbatoio acqua (x 2)

    0.90

    motore 1

    motore 2

    paratia di collisione

  • ARCHEB58 dicembre 2012

    concorso Barca lariana la fabbricadelle idee

    Tivan di Emiliano Capponi

    Questo natante gioca sul contrasto tra legno e vetroresina.Esternamente gli elementi in legno riprendono il concetto delletre strutture tipiche delle barche lariane tradizionali, rivisitatenella posizione, nelle dimensioni e nella forma. Fungono dasostegno alle finestrature e al tettuccio e da elementoarchitettonico contrastando con lo scafo in vetroresina a pruadritta. All’interno ci sono 16 + 1 posti con sedute chiudibilirealizzate da una pelle esterna in teak che ingloba il cuscino.La motorizzazione è ibrida, con upgrade elettrico provenientedal tteettttiinnoo aa ppaannnneellllii ssoollaarrii e l’illuminazione interna usagli O-led. La plancia ha strumentazione touchscreen.

    Fenice di Alvise NasonNel disegno della carena si è cercato di realizzare uno scafoenergeticamente efficiente. Nell’ottica del trasporto pubblico siè cercato di spingere sulla fruibilità del mezzo in tutti i periodidell’anno e per tutte le categorie sociali, compresi anziani e di-sabili. Ampie superfici vetrate consentono di godere dei pano-rami del lago. Il tetto che ricopre la tuga può essere raccoltoliberando completamente la parte alta della cabina.

    Tra le tradizionali imbarcazioni del luogo c’è il Vapo-

    rino: un motoscafo di fine ’800 impiegato per trasporto perso-ne, caratterizzato da un dritto di prua quasi verticale, un rappor-to L/B piuttosto elevato e da un motore di potenza modesta(10/15 hp). È a questo tipo di imbarcazione che si è fatto riferi-mento nel design: tuga con ampie trasparenze, tettuccio sco-perchiabile, prua dritta, murate basse ecc. La motorizzazionestandard qui proposta è una coppia di motori Cummins Mer-cruiser Diesel da 4,2 lt, che sviluppano 275 cavalli a 3.600 rpm,accoppiati con trasmissioni a piede poppiero con doppia elicacontrorotante.

    Ltd di Michael DolinskiL’idea dietro questo progetto è di disegna-re una barca semplice e polivalente chepuò rispondere a diverse esigenze. Il moto-scafo trasporta circa 20 persone e unaspetto importante è dare una buonavisuale verso l’esterno per godere il pano-rama lacustre. La pianta mostra lo schemainteriore con posto di comandi a prua, fuorici sono le sedute che diventano contenito-ri di zattere di salvataggio per le emergen-ze. Un altro ruolo che può assumere èquello di taxi “point to point” con un interno

    più ristrettoe lussuoso. Imbar-

    co e sbarco saranno preva-lentemente dalla prua. Il sistema di motoreproposto consiste in due motori elettrici, ali-mentati da batterie di ultima generazione, eun gruppo elettrogeno diesel che lavorereb-be solo per tenerle in carico. Oppure percontenere i costi iniziali potrebbero esseremontati normali propulsori diesel. Il sistemadi trasmissione è la linea d’asse. Un mate-riale possibile è l’alluminio, altamente rici-clabile, strutturalmente forte e leggero.