della Tavola La brigata...elio e si produrrà una grossa quantità di energia. Questo avverrà tra...
Transcript of della Tavola La brigata...elio e si produrrà una grossa quantità di energia. Questo avverrà tra...
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In occasione dell’open day: la
cerimonia per i 150 anni della
Tavola periodica di Mendeleev
La brigata
I 150 anni
della Tavola
periodica
L’evento per i
150 anni
della tavola
periodica
1-2-3
-4-5-
6
Le interviste
alla cena
dell’associazi
one diabetici
7-8-9
Il
receptionist
fa rivivere il
Granduca di
Toscana
10-
11
La ricetta della felicità del Prof
Palagi.
12
SOMMARIO
Notizie di rilievo:
La cena dell’associazione
diabettici
novembre 2019
Volume VII, numero
III
Molibdeno, carbonio, idrogeno, argento…la tavola periodica degli elementi
racchiude tante cose: chimica, storia, presente, passato, futuro, filosofia e
addirittura poesia. Cosa c’entrano la poesia e la filosofia con la tavola
periodica degli elementi? Lo si è capito sabato 30 novembre presso la sede
centrale dell’IPSSEOA G. Minuto. Qui, gli alunni delle classi 2E, 2F, 5 SC,
5PA, 4AA, coordinati dal prof. Giacomino, hanno dato vita ad un originale
contributo, inserito nell’evento internazionale UNESCO, per il 150°
anniversario della stesura della Tavola periodica degli elementi. Per capire la
portata dell’evento, si pensi che la cerimonia di apertura si è svolta a Parigi
presso il padiglione delle conferenze UNESCO e quella di chiusura si terrà
in Giappone.
Il prof. Giacomino, coadiuvato dai
proff. Stefano Giorgi del corso
pasticceria, Mauro Angelini e Cesarina
Ceragioli del corso Sala e vendita e dal
prof. Maurizio Vaira per la parte
grafica, ha organizzato una festa intesa
in senso tradizionale; così la
p a r t e c i p a z i o n e a l l ’ e v e n t o
internazionale è diventata ‘ufficiale’ e
all’IPSSEOA G: Minuto è stata
dedicata, dall’organizzazione centrale,
la menzione nella cartina geografica
internazionale delle manifestazioni.
L’evento durerà un
anno e coinvolgerà
tutto il mondo con
prestigiosi dibattiti e
c o n f e r e n z e .
(continua…)
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Pagina 2 LA BRIGATA
Indagando nella vita del chimico, sono emerse figure straordinarie:
1) la figlia Liuba,. una donna bellissima ma soprattutto molto affascinante, che andò in sposa ad uno dei
maggiori poeti russi del 900, Blok, e che, amante della recitazione e dell’arte, lasciò il poeta per viaggiare,
ispirando in lui poesie strazianti.
2) Primo Levi, che ha scritto ‘Il sistema periodico’, nel quale spiega ad un amico come la tavola di
Mendelev consenta di vincere la materia e comprenderla, cosa necessaria per comprendere l’universo e
se stessi e come, quindi, essa rappresenti la più alta e la più solenne di tutte le poesie digerite al liceo,
dotata perfino di rime.
3) Stanislao Cannizzaro, un chimico ma anche grande politico italiano che partecipò ai moti siciliani, e che
abbracciò completamente l’idea di Avocado e il cui assistente, durante un congresso internazionale,
distribuì a tutti i presenti delle dispense sulla teoria della singolarità degli elementi, lasciandoli folgorati da
queste letture e accelerando le conoscenze scientifiche.
3) Borodin che, insieme a Mendelev, faticò molto per affermare le nuove teorie e modernizzare la Russia
rurale e tecnologicamente poco avanzata, e che apprezzò molto la scienza italiana definita generosa nel
mettere a disposizione i suoi laboratori, a differenza di Germania e Francia.
Per quanto riguarda la tavola periodica, sono emerse molte curiosità:
1) la prima tavola di Mendelev aveva 62 elementi con due elementi mancanti: l’elemento con peso
atomico 68 e quello con peso atomico 65 e questo fatto è essenziale perché permise di porre la domanda
giusta, dove, un ricercatore deve sempre porsi la domanda giusta per poter risolvere il problema. Con la
tavola di Mendelev, appunto, si pose la domanda giusta: qui manca questo elemento che deve avere delle
caratteristiche simili a quello di sopra; a quel punto lo scienziato sa dove cercare e infatti nel giro di due o
tre anni dei ricercatori francesi riuscirono ad individuare gli elementi mancanti e così si diede una
definitiva consacrazione a questo sistema e Mendelev iniziò ad essere considerato il più grande chimico
dell’era moderna.
2) La grandezza di Mendelev fu di dare un senso a tutte le sostanze allora conosciute, facendo notare che
c’era una periodicità nelle proprietà di questi elementi. Cioè gli elementi non erano uno diverso dagli altri,
ma ad un certo punto si assomigliavano. Mendelev, che era un giocatore, disegnò, sulle carte da gioco, i
simboli degli elementi e cominciò a metterle in ordine. La leggenda vuole che una volta in sogno vide
un’organizzazione tra gli elementi e l’organizzazione consiste nel metterli in ordine secondo il peso
atomico o massa crescente. 3) Una meditazione particolare è quello che ci dice ancora la tavola periodica: organizzando tutti gli
elementi in base al peso atomico, i primi elementi sono l’idrogeno e l’elio e noi adesso sappiamo,
attraverso degli studi di astrofisica, quando e come sono stati generati questi elementi. Ebbene, in base
alla teoria del big bang, che ormai viene universalmente accettata, l’origine degli elementi idrogeno ed elio
è avvenuta 13, 7 miliardi di anni fa, con la primordiale esplosione. Cioè nel giro di un secondo sono stati
generati questi due elementi e basta. Poi si sono formati degli agglomerati dei due elementi che hanno
dato origine a delle stelle gigantesche che poi sono esplose e sono nati i primi elementi: il carbonio,
l’ossigeno, l’azoto; poi, nei primi 100 milioni di anni, questi elementi si sono ancora aggregati tra loro e
hanno dato origine a tutto il resto degli elementi. Questo processo continua ancora ma l’idrogeno e l’elio
hanno avuto origine in quel momento là. A questo punto si sfocia nella filosofia, per cui se si chiede ad una
persona: quando sei nato? Quella può rispondere, per esempio, il 12 marzo 1955, però se si chiede al suo
dito:’ e tu quando sei nato?’ E si va dentro e si trova l’atomo di idrogeno che si è legato alla molecola del
glucosio, per esempio, quell’idrogeno risponderà: io sono nato 13,7 miliardi di anni fa. Questo dà da
pensare e questo ce lo dice la tavola periodica.
4) Attualmente nella Francia meridionale si sta organizzando il progetto ITER, con reattori nucleari che
realizzeranno la fusione dell’atomo cioè quello che è successo 13,7 miliardi di anni fa e che succede
continuamente nel nostro sole. La fusione nucleare verrà realizzata dal reattore ITER con idrogeno ed
elio e si produrrà una grossa quantità di energia. Questo avverrà tra una ventina d’anni e, mentre la
scissione nucleare, come dimostrano Hiroshima e Nagasaki, crea sostanze radioattive, con la fusione,
invece, non si creano sostanze radioattive e si risolverebbero tutti i problemi energetici. Anche questa
straordinaria frontiera ci è stata indicata dalla Tavola periodica.
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Ecco la scansione della cerimonia: introduzione del prof. Giacomino, lettura delle lettere a Cannizzaro, in
francese, dalle quali emerge un rapporto abbastanza stretto tra la cultura scientifica russa e quella italiana;
addirittura Mendelev chiede del materiale a Cannizzaro da poter studiare per poter introdurre in Russia il
sistema di misura internazionale (a cura delle alunne Dalle Luche Rebecca 4 AA e Zocco Chiara 4AA);
Lettura di un estratto del ‘Il sistema periodico’ di Primo Levi (a cura di Iachetta Sara 2 E, Isolani Martina
2E); lettura, in russo e poi in italiano, delle poesie di Blok per Liuba (a cura Giulia Shupen, Davide Ribolini
e Davide Bennati V SC); magie sul tema tavola periodica (a cura di Mago Luca Funzione); degustazione dei
cocktail ‘Ljuba’ e ‘Mendelev’ (a cura degli alunni della classe VSC) e della torta con la riproduzione della
Tavola periodica realizzata dalla V pasticceria.
Alla cerimonia hanno partecipato la dirigente scolastica prof.ssa Sonia Casaburo e il segretario dell’Ordine
dei chimici della Toscana Dott. Patrizio Gracci, il quale, intervistato dagli alunni Davide Bennati e Nadia
Bogazzi del progetto Laboratorio multimediale La Brigata, si è detto fiero ed orgoglioso di aver
partecipato all’iniziativa. Il dott. Gracci ha sottolineato che l’invito alla partecipazione non è stato accolto
neanche da istituti tecnici importanti come quello di Prato o di Empoli, mentre un istituto alberghiero, in
cui la chimica per fortuna è presente, noma è una materia sicuramente meno importante che negli istituti
tecnici, ha realizzato un’iniziativa veramente interessante.
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Come è stata
progettata la torta
ispirata alla Tavola
Periodica?
L’idea della torta ispirata
alla tavola periodica è
v e nu t a d a l p r o f
Giacomino . abbiamo
pensato di fare un pan di
s p a g n a c h e , i n
pasticceria, è la cosa più
semplice da modellare ,
gli abbiamo dato la
forma di tavola periodica
sulla quale abbiamo
messo tutti gli elementi,
cercando anche di
essere fedeli nella riproduzione dei colori, per dare l’idea della Tavola periodica che tutti conosciamo.
La torta, il prof. Giorgi con Nadia e il dott. Gracci con Davide
L’intervista al prof. Stefano Giorgi.
A cura di Nadia Bozzi della classe VSC
L’intervista al segretario dell’ordine dei chimici
dott. Pietro Gracci.
Cosa pensa di questa iniziativa?
Sono fiero ed orgoglioso di aver partecipato alla
vostra iniziativa. Io mi sono dato fare per queste
manifestazioni ma l’invito non è stato accolto
neanche da assessori alla cultura molto
importanti, non ci hanno risposto istituti tecnici
importanti come quello di Prato o di Empoli ed è
assolutamente interessante e curioso che un
istituto alberghiero in cui la chimica per fortuna
c’è ma è una materia sicuramente meno
importante che negli istituti tecnici, abbia preso
questa iniziativa. Quindi vi faccio i complimenti
dal più profondo del cuore.
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Altra prelibatezza: in esclusiva il cocktail
progettato dagli alunni con i proff. Ceragioli
Cesarina e Mauro Angelini
PASSIONE DI LJUBA
Long drink
4 cl the aromatizzato alla cannella, cardamomo
e zenzero
3 cl purea di passion fruit
1,5 cl succo di mirtillo
2 cl sciroppo di zucchero
2,5 cl ginger ale
Decorazione 1/2 frutto della passione, ribes,
menta fresca
cannucce
Il gioco ideato dal
prof. Giacomino:
pesca la carta
dell’elemento e
prendi il pezzo di
t o r t a
corrispondente.
I giochi di fumo dei
tecnici di sala e
cucina
L’ideatore dell’evento prof. Rocco Giacomino
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Un po’ di gossip: il look dei vip
presenti
Il sempre elegante prof. Piccini non si smentisce, nei toni del blu. La scatenata prof.ssa
Ferrari con look leopardato in pandant
Le interviste
realizzate in
occasione della
c e n a
dell’associazion
e diabetici
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Intervista al professor Barontini a cura di Nadia Bogazzi
Sappiamo che lei fa parte della giuria ed è un maestro in questo mestiere, può raccontarci
delle esperienze che ha avuto?
Le mie esperienze sono iniziate in questa scuola, come voi. Sono stato studente di questa scuola dal 1982
al 1987, poi sono stato insegnante in questa scuola dal 1996 al 2011, per poi trasferirmi a Bagnone. Sono
stato un allievo del professor Caldana e del professor Mecatti, sono stato un collega del professor
Angelini; abbiamo lavorato anche insieme in Versilia, poi ho fatto le mie esperienze all’estero e poi ho
iniziato l’insegnamento e ormai sono più di 20 anni che insegno.
Intervista al professor Paganini a cura di Diego Ferulli
Visto che lei è un maestro di questo settore e questa sera fa parte della nostra giuria, ci
piaceva sapere qualche curiosità sulla sua storia e il suo mestiere.
Questo è un mestiere che si impara con il tempo, però c’è una curiosità: io ho iniziato a fare questo
lavoro dopo aver fatto un’altra scuola; più precisamente, prima ho fatto il ‘chimico’, poi, finito il chimico,
avevo questa passione per la cucina e ho ricominciato a studiare all’alberghiero. Poi nel 1980 ho iniziato
ad insegnare. Ora ho finito anche di insegnare e faccio altre cose, naturalmente.
Michelen intervista a cura di Diego Ferulli e Filippo Bertonelli
Sappiamo che lei ha una stella Michelin e vorremmo sapere come si è formato e le sue
esperienze lavorative.
Tutto nasce da questa scuola, la scuola alberghiera è una base importante su cui far forza per andare
avanti in questo lavoro, con tanta passione e dedizione ed impegno perché in questo lavoro queste sono
cose molto importanti, ho iniziato tutto con il professor Paganini al Byron e poi ‘Il carpaccio’ di Paraccucci
a Parigi, il San Domenico ad Imola, ‘Alen Ducas’ a Parigi, l’’Enoteca Pinchiorri’, poi sono tornato a casa e
tutto procede. Però la cosa fondamentale sono l’impegno, la dedizione e la passione per un lavoro ed un
settore che comporta tanto tempo e tanto impegno. Senza passione non si fa nulla; però tutto parte dalla
scuola
Un ricordo della nostra scuola
Il ricordo della scuola è molto importante; al di là del rapporto che mi lega al professor Paganini che va oltre il rapporto da alunno a professore, avendo, poi, lavorato insieme e con il professor Caldana, la
scuola è una base importante perché senza fondamenta non si costruisce nulla e la scuola è un momento
importante per la professionalità e la vita lavorativa di tutti i giorni.
Gli alunni Bogazzi, Frulli, Alberini, Bertonelli con i proff. Paganini e Barontini e con il
ristoratore con stella Michelin.
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Durante la cena sono state
girate le ultime scene del
filmato ‘Safety, quality.
Delivery’ che parteciperà
al concorso della Baker
Hughes e che mostra il
rispetto della normativa di
sicurezza nei settori
cucina, sala, accoglienza
Intervista al sign. Bosoni. A cura di Diego Ferulli della VSC e di Filippo Bertonelli della
classe IVSC.
Sappiamo che lei stasera ha portato il suo vino, quali caratteristiche ha?
È un vino nero in purezza, viene macerato per 24 ore sulle bucce, nasce dalla selezione di uve tutte di
collina. È il nostro vino di
maggior pregio.
Per me questa sera è un
onore che questo vino
venga servito in questa
scuola alberghiera che
penso sia la numero uno
nel nostro territorio
toscano ligure. I ragazzi
della scuola alberghiera
sono il futuro anche per
l ’ agr ico ltura perché
l ’ a g r i c o l t u r a è
enogastronomia. Un
domani voi sarete futuri
r i s t o r a t o r i , f u t u r i
sommelier, coloro che
daranno valore ai nostri
prodotti, sia vini, che olio e prodotti della terra.
Stasera avere qui il mio vino, l’’Etichetta nera’ che quest’anno ha vinto il premio di vino migliore d’Italia,
che io ho dedicato a mio padre che mi ha trasmesso la passione per la terra e soprattutto l’amore per il
vino. Salire sul palco per ritirare il premio è stata un’emozione immensa e questa sera è un’emozione
che voi presentiate questo vino e poi darete un giudizio, voi che un domani sarete coloro che
presenterete ai clienti dei ristoranti dove lavorerete i vini del nostro territorio. Voi avete una ricchezza
in mano, il nostro territorio è ricco di vini, di prodotti della terra, sta a voi presentarli e valorizzarli.
Prima di tutto dovete presentare il vino dei produttori della zona e valorizzare quelli, come fanno in Trentino; in Trentino è difficile trovare un vino toscano o un vino ligure e anche noi dovremmo essere
forti e presentare prima di tutto i nostri vini, poi avere, come corredo, anche prodotti che vengano da
fuori.
Io vengo dall’Accademia della vanga’ cioè non ho studiato, ma ho solo vangato
Quanto lavoro c’è dietro un vino come questo?
Ogni volta che facciamo un vino è come una donna quando partorisce: una donna per arrivare al parto
impiega 9 mesi, io considero un vino un parto di 2 anni, perché un vino è pronto dopo 2 anni; ogni volta
che arriva la vendemmia per me è come un parto, un parto che si prepara quando stacchi l’uva poi ci
sono le ‘doglie’ e viene fuori il vino ed inizio ad allattare questo bambino che è il vino, che io curo come
se fosse un figlio, forse anche di più. Viva le donne e viva il vino.
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Manfredi propone agli amici di dire le loro idee in merito alla sicurezza del proprio reparto e di come curare la qualità
, in relazione alle attività che si svolgeranno per preparare e servire la cena.
comicia , Bertonelli di sala:
Dobbiamo controllare le sedie, i tavoli, gli infissi, vedere se ci sono degli intonaci scrostati e se i soffitti non presentano
distacchi di intonaci che potrebbero cadere sui tavoli e sulle persone.
Interviene Bracciotti, sempre di sala e ricorda che bisognerà calzare scarpe antiscivolo, controllare gli estintori della
sala, vedere se sono stati controllati ogni sei mesi, vedere se le uscite di emergenze sono aperte e sgombre da
impedimenti. Controllare tutto il percorso fino all’uscita esterna.
Storico aggiunge che bisogna aver pronto tutta l’attrezzatura per asciugare liquidi che potrebbero versarsi sul
pavimento , compreso il cartello di indicazione pavimento sdrucciolevole.
Bertonelli riprende la parola e dice che è necessario avere a portata di mano e pronto all’uso il defibrillatore ed
assicurarsi che alla cena ,tra il personale, sia presente qualcuno che lo sappia usare.
Grilli di accoglienza dice che al defibrillatore ci pensa lui e controllerà anche la cassetta di pronto soccorso. Inoltre, sia
postazione di accoglienza ed il guardaroba dovranno essere ordinati e non creare possibilità di scambio di indumenti
consegnati all’arrivo.
Spataro: Stiamo andando bene. Vediamo in cucina.
Rocchi alza la mano e chiede di parlare:
Innanzitutto bisognerà controllare se tutti gli impianti e le apparecchiature sono in buono stato e ben funzionanti, se è
tutto pulito, se le prese ed i fili sono in buono stato, se le valvole generali del gas sono ben segnalate, se gli estintori
sono al loro posto e sono stati controllati ogni sei mesi, se le porte REI della compartimentazione antincendio sono
funzionanti.
Spataro: come fai a ricordarti tutte queste cose?
Rocchi: sono stato attento quando abbiamo fatto i corsi sulla sicurezza.
Del Francia: Bisognerà pulire tutto perfettamente, dobbiamo adoperare lo sgrassante e l’igienizzante e seguire
l’HACCP; adoperare guanti e mascherine.
Vignali: il pavimento dovrà essere perfettamente asciutto, dobbiamo essere pronti ad intervenire se si versa dell’acqua
e tenere sempre le scarpe antiscivolo.
Con il puntale rinforzato, precisa Yazay.
Le mie scarpe sono un po’ strette, interviene Bracciotti, lo devo dire al Professore.
Yazay continua: le uscite di emergenza dovranno essere apribili immediatamente e bisognerà fare attenzione a non
lasciare nulla davanti o lungo i percorsi di evacuazione.
Giusto, dice Bertonelli: controlliamo anche se le piantine con le vie di fuga sono presenti nei nostri locali, in cucina , in
sala e nella zona accoglienza. Ci dovranno essere anche le indicazioni dei percorsi da seguire in caso di evacuazione ed il
cartello delle istruzioni per i comportamenti in caso di terremoto , incendio o altro. Anzi, agli ospiti, potremmo fargli
fare una bella esercitazione antisismica, come quella che facciamo ogni mese in classe e nei laboratori, dicendogli di
mettersi sotto i tavoli, al via dello Chef.
Spataro: Sarebbe bello ma non esageriamo, l’importante è sapere cosa fare in caso di pericolo e dare le istruzioni
corrette, con calma e precisione.
Va bene, aggiunge sorridendo Bertonelli , divertito per la sua battuta provocatoria.
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Perché ha deciso di abolire la pena di morte?
Perché ognuno abbia una seconda chance.
Lo sa che grazie a lei la Festa della Toscana si celebra il 30 novembre?
Si, ma perché la scuola non era chiusa? C’era la scuola aperta e doveva essere chiusa perché io ho abolito
la pena di
morte e
questo va
festeggiato
Il receptionist più grande di tutti i tempi fa
rivivere il Granduca di Toscana Pietro
Leopoldo, che abolì la pena di morte.
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Dopo la celebratissima cerimonia per i 150
anni della Tavola periodica, la fama del prof.
Giacomino ha travalicato i confini nazionali e
ora il prof (ma questo titolo appare ormai
riduttivo) attende la conferma per la star of
fame ad Hollywood, mentre Melissa e Belen
rosicano.
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La ricetta della felicità.
Del prof. Palagi
Date un’occhiata alla classifica di serie A.
Un estratto della sceneggiatura ideata dal
prof. Giacomino per il concorso della Baker
Hughes
1^ scena. Di Nello: Spataro, dobbiamo preparare una cena per ottanta persone, la faremo tra cinque giorni; sarà
a base di pesce ed il menù l'ho ben definito. Tu dovrai occuparti di organizzare il coordinamento tra le
operazioni di cucina, sala e ricevimento , dovrai fare in modo che ogni attività sia fatta in totale
sicurezza senza perdere d'occhio la qualità degli interventi e dell'intero evento. tra due giorni mi
presenterai una relazione particolareggiata di come pensi sia possibile operare . Dovrai organizzare la
squadra completa e controllare le operazioni.
(S.G.) Va bene Chef ( Gaetano accetta per dovere ma è visibilmente preoccupato) .
2^ scena.
Spataro.Gaetano. è in classe, chiaramente preoccupato e pensa a come risolvere la faccenda. Viene
visto da Manfredi Filippo (M.F.) che gli chiede che problemi ha. S.G. gli spiega il fatto e cioè che deve
organizzare la grossa cena studiando e controllando l'aspetto totale della sicurezza e della qualità e gli
confessa che non ha la più pallida idea di come operare .
Manfredi.Filippo.: Non ti preoccupare Gaetano, so come fare. ( in modo deciso e convinto)
S.G: Davvero ? e dimmi un po.
M.F.: Ti ricordi della visita che abbiamo fatto al Nuovo Pignone?
S.G : Certo, innanzitutto non si chiama Nuovo Pignone ma Baker Hughes e poi che c'entra con la
nostra cena?
M.F. : C'entra , c'entra. Loro costruiscono e revisionano grosse turbine a gas però ,ricordi che in ogni
reparto , all'entrata, c'era un grosso tabellone in cui l'operazione che veniva effettuata era controllata
sotto l'aspetto della sicurezza, qualità e consegna. Noi potremmo fare nello stesso modo: la cena potrà
essere studiata sotto l'aspetto della sicurezza, della qualità e della consegna e questo, lo possiamo fare
per le attività di cucina, di sala e di ricevimento.
S.G. appare ancora perplesso ma subito dopo si illumina e dice: hai ragione, Filippo, può funzionare.
Raduno la squadra e studiamo tutte le operazioni , quelle in cucina, in sala ed al ricevimento, sotto
l'aspetto della sicurezza, della qualità e della consegna che poi sarebbe l'evento.
I due amici si separano salutandosi evidentemente soddisfatti.