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Dott. Eugenio Sclauzero: Variazioni elasticità muscolare con magliette impregnate di Biominerale S+ability 1 Dott. Eugenio Sclauzero Medico Chirurgo, Psicoterapeuta, Specialista in Ostetricia e Ginecologia Docente di Nutraceutica, Omotossicologia e Floriterapia Consulente U. S. Città di Palermo Via Palmada 3, 33050 BAGNARIA ARSA (UD) Tel. 0432 929692; Cell. 338 9301335; Sito Web: www.psichenaturale.it E-mail: [email protected] Studio clinico sperimentale di valutazione della elasticità muscolare mediante esercizi di stretching e variazioni ottenute sulla stessa mediante l’utilizzo di magliette impregnate con BIOMINARALE S+ABILITY® Parole chiave: Biominerale S+ABILITY ® , Acidosi, Stress Ossidativo, Matrice Extracellulare, Prassi Alimentare Alcalinizzante, Capacità aerobica, Elasticità muscolare, Raggi Infrarossi, Lontano Infrarosso, Biofotoni, Corpo Nero, RIASSUNTO Questa ricerca sperimentale è stata condotta per valutare, in doppio cieco, le possibili influenze che l’utilizzo di magliette impregnate con Biominerale CH3-S+ability poteva determinare sui risultati di alcuni esercizi di stretching in atleti professionisti (Calcio serie A). L’utilizzo delle magliette ha significativamente migliorato la performance degli atleti nei vari esercizi eseguiti consentendo un miglior allungamento dei muscoli interessati durante le varie serie di esercizi di stretching proposti indipendentemente dall’effetto di memoria muscolare.

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Dott. Eugenio Sclauzero: Variazioni elasticità muscolare con magliette impregnate di Biominerale S+ability

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Dott. Eugenio Sclauzero Medico Chirurgo, Psicoterapeuta, Specialista in Ostetricia e Ginecologia

Docente di Nutraceutica, Omotossicologia e Floriterapia

Consulente U. S. Città di Palermo Via Palmada 3, 33050 BAGNARIA ARSA (UD)

Tel. 0432 929692; Cell. 338 9301335;

Sito Web: www.psichenaturale.it

E-mail: [email protected]

Studio clinico sperimentale

di valutazione

della elasticità muscolare

mediante esercizi di stretching

e variazioni ottenute sulla stessa

mediante l’utilizzo di magliette impregnate

con BIOMINARALE S+ABILITY®

Parole chiave: Biominerale S+ABILITY®, Acidosi, Stress Ossidativo, Matrice Extracellulare,

Prassi Alimentare Alcalinizzante, Capacità aerobica, Elasticità muscolare, Raggi Infrarossi,

Lontano Infrarosso, Biofotoni, Corpo Nero,

RIASSUNTO

Questa ricerca sperimentale è stata condotta per valutare, in doppio cieco, le possibili influenze che l’utilizzo di magliette impregnate con Biominerale CH3-S+ability poteva determinare sui risultati di alcuni esercizi di stretching in atleti professionisti (Calcio serie A).

L’utilizzo delle magliette ha significativamente migliorato la performance degli atleti nei vari esercizi eseguiti consentendo un miglior allungamento dei muscoli interessati durante le varie serie di esercizi di stretching proposti indipendentemente dall’effetto di memoria muscolare.

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INTRODUZIONE

È ormai ampiamente documentato in letteratura il dato che in caso di aumento dell’acidosi tessutale la percentuale gelificata della componente acquosa della Matrice Extracellulare aumenta proporzionalmente e parallelamente al livello di acidosi: questo comporta un significativo rallentamento degli scambi sia biochimico-metabolici che bio-fisico-informazionali alla base di un corretto equilibrio omeostatico e di una valida funzionalità della complessa rete di scambio bio-cibernetica tra ambiente e cellula rappresentata dalla Matrice Extracellulare e dalle sue capacità di comunicazione Psico-Neuro-Endocrino-Immuno-Metabolica.

Affinché l’equilibrio vitale delle cellule si possa mantenere è fondamentale un corretto apporto di ossigeno che permetta all’organismo una glicolisi aerobica, che permette la massima resa energetica ed il massimo livello di differenziale di potenziale di membrana che a sua volta ottimizza gli scambi nutritivi ed informazionali. Il nucleo della cellula deve presentare una reazione acida ed il citoplasma basica o alcalina: questa differenza è fondamentale, in quanto permette lo scambio di nutrimenti e informazioni tra nucleo e citoplasma in quanto solo in presenza di una differenza di potenziale può avvenire uno scambio; la batteria fornisce corrente perché i suoi poli hanno un diverso potenziale elettrico. Se l’ambiente in cui vivono le cellule diventa molto acido questa acidità penetrerà all’interno delle cellule (alterando pH e potenziale di membrana) creando i presupposti metabolici per quei fenomeni irrecuperabili che vengono comunemente definiti “malattie da degenerazione cellulare”.

L’acidosi tessutale cronica si ripercuote sul trasporto dell’ossigeno e sulla nutrizione delle cellule, creando i presupposti tossici per l’insorgenza di infiammazione e malattie. I sintomi precoci di questa acidificazione sono: mancanza di concentrazione, riduzione della forza muscolare, notevole faticabilità, aumento dei tempi di recupero dalla stanchezza post-sforzo fisico, disturbi del sonno, stipsi, sudorazione di piedi e mani, astenia, pelle grassa, sbalzi del tono dell’umore, insonnia, freddolosità, alitosi, emicranie, ansia, osteoporosi, minor resistenza alle infezioni.

Per ridurre il danno dato dagli squilibri endocrini correlati allo stato di acidosi tessutale è di fondamentale importanza poter recuperare una situazione di alcalosi notturna che favorisca il ripristino della funzionalità del sistema immune e la sua capacità di drenaggio-pulizia delle tossine. Generalmente il fegato, insieme ai reni, si attiva per eliminare i rifiuti metabolici acidi accumulati negli stress psico-fisici e grazie all’azione di enzimi che liberano gli acidi nel torrente circolatorio, questi possono essere portati a livello renale ed infine escreti dall’organismo (per questa ragione le prime urine del mattino sono fortemente acide). Pertanto la matrice extracellulare costituisce un sistema di transito e di deposito nel quale avvengono gli scambi fra le cellule metabolicamente attive ed il circolo. Come nei sistemi tampone respiratorio ed ematico, anche in questa sede, lo smaltimento dei cataboliti acidi è condizionato da un’adeguata presenza di bicarbonati. Oltre ad una prassi alimentare alcalinizzante, quindi, estrema importanza riveste anche il drenaggio del mesenchima dato che alla fase di deposito extracellulare degli scarti del metabolismo segue quella della impregnazione cellulare assai più pericolosa e destruente.

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BIOFOTONI, SPORT E PERFORMANCE

Queste affermazioni sono ancor più significative in ambiti particolari come quelli degli sport professionistici dove l’accumulo di acidosi lattica è strettamente e proporzionalmente correlato al livello e alla durata dello sforzo fisico profuso durante le gare: tali accumuli sono oltremodo dannosi quanto più vanno ad interferire nelle capacità trasmissione a distanza delle informazioni fotoniche che percorrono il nostro organismo nei matrisomi (i Meridiani della M.T.C.) e che sono alla base di una corretta organizzazione energetico-posturale del corpo.

Lo scienziato tedesco F. A. Popp ha dedicato i propri studi soprattutto a verificare l’ipotesi per cui le cellule comunichino tra loro, specie nelle trasmissioni a distanza mediante energia luminosa (biofotoni) e solo sussidiariamente e localmente tramite la biochimica. Le cellule comunicano nel campo di frequenze che va dai raggi infrarossi ai raggi ultravioletti: cioè lunghezze d’onda (λ) della luce visibile che vanno da 200 a 800 nm. I biofotoni non sono nient’altro che un sofisticato linguaggio di comunicazione basato sulla frequenza, sulla intensità, sulla dimensione e sulla forma d’onda: tutte queste caratteristiche servono a specificare il contenuto dell’informazione, la sua provenienza e la sua funzione attraverso un sistema di risonanza tra strutture simili.

I biofotoni sono diversi fra loro in funzione dell’accorpamento delle frequenze dei singoli atomi da cui derivano (somma delle interferenze costruttive e distruttive dell’insieme) e dell’intensità di emissione data dal livello energetico correlato ai componenti di quel tessuto od organo.

Come ogni strumento ha un’onda caratteristica per forma e dimensione tale da farci riconoscere l’origine strumentale di un suono, così ogni organo nel nostro corpo emette particolari fotoni assimilabili ad onde elettromagnetiche specifiche per forma, frequenza e dimensione tali da far riconoscere al resto dell’organismo la loro provenienza: il Biofotone è caratterizzato da una estrema specificità data dalla frequenza ed dal tipo di curva diversa ed unica per ogni tipo di cellula o tessuto. La base della sua forza è data dalla coerenza di fase che gli permette di spostarsi alla velocità della luce, ma molto più efficacemente, attraverso i matrisomi (o Meridiani della Medicina Tradizionale Cinese), distribuendo a tutto il corpo le informazioni che gli sono proprie: nel caso di frequenze esattamente definite si riscontreranno chiaramente risonanze con determinate biomolecole, con strutture cellulari, di organi e di apparati, rafforzate tramite la proprietà di coerenza della luce laser.

I biofotoni, opportunamente elaborati dal nostro DNA, che ne irradia il 90%, garantiscono la polarizzazione delle membrane cellulari: un ridotto o scarso apporto di biofotoni riduce la polarizzazione cellulare e porta alla malattia. Le alterazioni dei parametri biofisici, ma soprattutto elettrofisici, si comunicano rapidamente a lunghe distanze nei liquidi biologici lungo vie di superconduttività che corrispondono approssimativamente alle vie dei meridiani dell'agopuntura cinese [Gerber, 1988; Kroy, 1989, Popp 2005-2007].

Essendo elettricamente conduttivi, con le moderne apparecchiature, il percorso dei “meridiani” può essere misurato nei punti terminali e in determinati altri punti del corpo lungo il loro tragitto (misurazioni della resistenza o della capacitanza elettrica dei punti di agopuntura).

La medicina bioenergetica è un ramo della medicina quantistica e appartiene al campo della biofisica non-lineare. Gli organismi superiori reagiscono a singoli quanti di energia elettromagnetica ed entrano in risonanza con specifiche e determinate frequenze: tali segnali si propagano nell’organismo, lungo microtubuli, nella Medicina Tradizionale Cinese chiamati Meridiani, formati da filamenti costituiti da catene di macromolecole (reticoli di catene peptidiche), come onde polarizzate (onde solitarie = solitoni).

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La moderna biocibernetica e la scienza della biorisonanza permettono, attraverso la misurazione e il condizionamento dei meccanismi regolatori preposti ai processi biochimici, sia una diagnosi personalizzata che una terapia causale permettendo di eliminare gradualmente tutti i blocchi che impediscono il recupero dell’armonia/equilibrio dell’entità mente/corpo (FORMIGONI B., 1998). Tale armonia è mantenuta da sistemi di controllo basati su oscillazioni elettromagnetiche di diversa durata, intensità, frequenza e forma d’onda (MARTRA P. 1997).

Ogni organo nel corpo genera una sua propria frequenza e forma d’onda elettromagnetica: tale tonalità e pulsatilità sono caratteristiche e specifiche all’interno del corpo e con queste entreranno in risonanza le informazioni biofotoniche che noi diamo utilizzando i mezzi più vari.

Il campo magnetico cellulare è strettamente legato alla massa-forma della cellula: una dimostrazione pratica di questa realtà ci è data dalla RMN (Risonanza Magnetica Nucleare) che evidenzia la diversità dei tessuti discriminando il diverso campo magnetico endogeno prodotto da ogni singola unità cellulare. In magnetoterapia di risonanza le cellule del tessuto bersaglio vengono sollecitate con campi magnetici esogeni che presentano le stesse caratteristiche fisiche di quelli cellulari endogeni mettendoli in risonanza.

Quando entriamo nel merito dell’applicazione dei campi magnetici nella terapia dobbiamo ricordarci che stiamo agendo su tessuti viventi e quindi che le caratteristiche dei campi magnetici cellulari mutano continuamente, seguendo il progetto di salute o di malattia dell’organismo (omeostasi biochimico/energetica correlata al Sistema P.N.E.I.M.: Psico-Neuro-Endocrino-Immuno-Metabolico).

Gli effetti più importanti indotti dai campi magnetici pulsati particolarmente interessanti in terapia sono:

effetto anti-infiammatorio con riduzione sia in termini di tempo che di intensità dell’edema; azione angiogenetica che accelera i processi riparativi. effetto drenante sulla matrice con detossificazione tessutale e minor ritenzione idrica e

linfatica tessutale; effetto di riparazione dei tessuti ed in particolare sul tessuto osseo o nei tessuti danneggiati da

radiazioni; effetto di ossigenazione tessutale con miglior resa energetica dei tessuti e miglior potenziale

di membrana;

Nella vita quotidiana il nostro corpo è immerso in campi elettromagnetici, non sempre salutari (smog elettromagnetico).

I raggi infrarossi e la loro interazione con il corpo

umano.

Un normale raggio infrarosso è un tipo di onda elettromagnetica, che ha una lunghezza d'onda che va da 760 a 1000 nanometri (10-6

m), ed è al di fuori del campo visibile. I raggi al lontano infrarosso si riferiscono a quella parte di radiazione che ha una lunghezza d'onda superiore ai 4-5 μ (micron) che hanno un maggiore potere di penetrazione nel corpo umano. Tali tipi di energie rientrano nella finestra d’azione delle frequenza dei Biofotoni che possono attivare la vitalità di DNA e di RNA nelle cellule, aumentare la produzione del ATP (Adenosin-trifosfato) ossia la capacità di produrre energia del corpo umano, facilitare ed accelerare il ripristino e la duplicazione cellulari in presenza di danni alla struttura cellulare ed organica.

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Per comprendere appieno tali meccanismi d’azione occorre prendere in considerazione tre aspetti basilari nelle interazioni tra materia ed energia:

1. Il corpo umano è costituito da circa il 70 % di acqua e da molecole organiche e inorganiche. 2. Il corpo umano assorbe facilmente i raggi infrarossi. 3. Il corpo umano si comporta come un corpo nero con le onde del lontano infrarosso:

trattiene le onde da cui è irradiato e ne emette di nuove.

Quando un’onda elettromagnetica colpisce il nostro corpo, i raggi di alcune lunghezze d’onda vengono riflessi, altri lo attraversano indisturbati ed altri, di una particolare lunghezza d’onda, come il lontano infrarosso, vengono assorbiti.

Il nostro corpo assorbe e contemporaneamente irradia onde del lontano infrarosso: la naturale frequenza dei picchi di assorbimento dell’acqua e delle proteine costituenti il corpo umano cade infatti proprio nel lontano infrarosso e ciò spiega perchè il corpo umano assorba con facilità le onde elettromagnetiche a frequenza compresa tra 4 e 16 μ (lontano infrarosso).

Per comprenderne il funzionamento nel corpo umano è necessario assimilare il nostro corpo ad un corpo nero. Le leggi che governano la fisica del corpo nero (leggi di Planck, Wien e Stefan- Boltzmann) sono applicabili con buona approssimazione a molti oggetti del mondo reale tra cui il corpo umano.

IL CORPO NERO

È un corpo che assorbe tutta la radiazione incidente. Per tale ragione viene chiamato “nero”. Esso comunque può emettere una nuova radiazione, fino a diventare visibile. Ad esempio, il sole si comporta come un corpo nero. A quale frequenza si ha il massimo di emissione? Ricorrendo alla legge di Wien sopracitata, la frequenza a cui

si ha il massimo di emissione è 9,5 micron, regione intermedia del lontano infrarosso (4-16 μ).

Una rappresentazione grafica di quanto è enunciato da queste leggi è rappresentato dal grafico a lato; si osserva che aumentando la temperatura del corpo nero si ha un aumento dell’energia totale emessa ed un abbassamento della lunghezza d’onda alla quale si ha il massimo di emissione.

Se considerassimo il corpo umano che ha una temperatura di circa 30 gradi, la curva avrebbe il picco ad una lunghezza d’onda compresa i tra 4 e 16 μ.

• Temperatura corpo umano = 305 K (gradi Kelvin) circa 32°C

• Temperatura ambiente = 293 K (gradi Kelvin) circa 20°C

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Si ottiene che la Potenza netta emessa dal corpo umano è pari a 95 watts. Ciò significa che il corpo umano si comporta come se fosse una lampadina da 100 W con l’unica differenza che non si ha emissione nel visibile (il corpo umano non fa luce!) ma nell’infrarosso.

Ora si può affermare che il corpo umano assorbe ed emette radiazioni nel lontano infrarosso (FIR) il quale risulta determinante per il bilancio energetico globale, fenomeno ben visibile con una fotografia ad infrarossi.

Possiamo notare qui a fianco la naturale emissione del corpo umano in una immagine a IR (scala della temperatura da 73.6 K - 23°C a 93.4 K - 35°C ). Gli scienziati sono tutti d’accordo nel ritenere che i raggi del lontano infrarosso presenti nei raggi solari siano essenziali per ogni forma di vita animale o vegetale.

Il ritmo della vita moderna e la stessa attività umana dei giorni nostri hanno notevolmente ridotto l’apporto di energia solare diretta al nostro corpo. Viviamo e lavoriamo in edifici chiusi; viviamo tra il cemento e l’asfalto, non camminiamo

più a diretto contatto con la terra.

Le radiazioni del lontano infrarosso che assorbiamo sono alquanto inferiori a quelle minime necessarie per l’armonia ed il benessere generale del nostro corpo.

I raggi del lontano infrarosso (FIR) posseggono delle proprietà fondamentali per il benessere fisiologico.

Le più interessanti sono:

Riflessione: I raggi infrarossi generano calore irradiando direttamente i corpi e vengono in parte riflessi dai corpi stessi.

Penetrazione: I raggi del lontano infrarosso penetrano profondamente nei tessuti organici.

Risonanza: Penetrando nei tessuti viventi i raggi appartenenti al lontano infrarosso attivano (entrano in risonanza con) le molecole d’acqua producendo movimenti di tipo rotatorio e un aumento globale della temperatura corporea.

L’uomo dunque produce calore che si disperde nell’ambiente. La pelle funziona da interfaccia tra la produzione di calore e l’ambiente. Questo organo dinamico si adegua costantemente per bilanciare le condizioni interne ed esterne, rispondendo alle esigenze fisiologiche del corpo e alle sollecitazioni esterne. Parecchi studi hanno accertato che i raggi del lontano infrarosso (che entrano in risonanza con le molecole d’acqua costituenti il corpo umano) sono in grado di generare calore producendo un lieve e piacevole innalzamento della temperatura cutanea e sottocutanea.

Il risultato immediato di tutto ciò è, innanzitutto, una naturale dilatazione dei vasi capillari con conseguente miglioramento della circolazione sanguigna. Sotto l’esposizione dei raggi del lontano infrarosso il corpo risente quindi di una particolare sensazione di benessere, ma oltre al miglioramento della circolazione sanguigna, l’esposizione al lontano infrarosso produce un’ulteriore serie di effetti benefici:

• Stimola il sistema immunitario; • Normalizza il livello di ossigeno nel sangue; • Attiva il metabolismo; • Riduce la stanchezza e allevia lo stress; • Migliora il sistema di sudorazione e previene lo sviluppo batterico.

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Le spiccate proprietà analgesiche e antinfiammatorie delle onde del lontano infrarosso si esplicano grazie al loro elevato potere penetrante: ciò produce un’accelerazione nell’assorbimento cutaneo di creme, gel o unguenti curativi permettendo di ottenere un effetto più rapido.

Altro importante aspetto correlato alla irradiazione del lontano infrarosso è quello di incrementare l’equilibrio posturale della persona sia statico che dinamico. I risultati hanno evidenziato un aumento della propriocezione, ovvero la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, senza il supporto della vista.

Per la loro lunghezza d’onda i raggi del Lontano Infrarosso penetrano in profondità nella cute e nei muscoli (fino a 5/7 cm). A seconda del quantitativo di raggi infrarossi, l’interno del corpo si riscalderà, innescando meccanismi di termoregolazione che vedono una dilatazione dei vasi sanguigni e dei pori sudoriferi cutanei. Le tossine, che sono principalmente contenute negli strati grassi vengono contemporaneamente rilasciate e fuoriescono più facilmente. Questo fenomeno favorisce inoltre la guarigione da ferite ed infezioni. A livelli più bassi i raggi infrarossi provocano uno stimolo nervoso verso l’ipotalamo, una parte del cervello responsabile della produzione di una moltitudine di sostanze neurochimiche-ormonali, che regolano a loro volta la pressione sanguigna, il sistema immunitario, il dolore, il sonno, addirittura l’umore. Sono inoltre capaci di frantumare i cluster (aggregati di molte molecole) di acqua che si formano naturalmente all’interno del corpo umano e che possono imprigionare sia sostanze nutritive, che tossine e sostanze grasse. Rompendo i legami di queste macromolecole, favoriscono l’assorbimento da parte delle cellule delle sostanze nutritive, una migliore circolazione dei fluidi e l’eliminazione delle tossine e dell’acido lattico accumulato negli spazi della Matrice Extracellulare.

In ogni pratica sportiva il corpo suda come conseguenza della necessità di riequilibrare la temperatura interna. Con clima caldo ed in presenza di sforzo elevato, la produzione di sudore può raggiungere anche i 2 litri per ora. È comunque normale che anche d’inverno il corpo in attività sportiva intensa arrivi a produrre anche 1 litro di sudore all’ora; da qui la necessità di indossare un abbigliamento tecnico-sanitario specifico in grado di smaltire velocemente il sudore in eccesso e mantenere la superficie della pelle asciutta e a temperatura costante, considerando che un rapido raffreddamento muscolare porta le fibre muscolari in miogelosi.

Il BIOMINERALE S+ABILITY® è un materiale ceramico costituito da una miscela di minerali e terre rare che, dopo un particolare trattamento, assumono la proprietà di assorbire energia luminosa e calorifica ed emettere a temperatura ambiente i raggi del Lontano Infrarosso.

La possibilità di utilizzare ed applicare su tessuti specifici delle particolari miscele di minerali e trasmettere con questi l'energia magnetica dell'onda del lontano infrarosso al corpo ha potenzialmente aperto nuovi scenari terapeutici e di prevenzione sanitaria dando la possibilità di smuovere, indossando una maglietta, le sostanze tossiche dalla matrice veicolandole nel torrente sanguigno dal quale vengono poi eliminate tramite sudore, urine e feci, donando un immediato benessere psicofisico, ma soprattutto migliorando la stabilità.

Di tutti i fenomeni legati al Lontano Infrarosso quest’ultimo è quello meno conosciuto. Si ritiene che le frequenze del lontano Infrarosso, entrando in risonanza con quelle naturalmente utilizzate dal cervello, nel sistema nervoso per controllare i movimenti muscolari, ne amplifichino e ottimizzino il segnale, permettendo uno sfruttamento ottimale delle proprie capacità, con risultati che si avvicinano a quelli che gli atleti professionisti perseguono con il più duro allenamento.

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Il biominerale S+ABILITY® si attiva naturalmente in presenza di luce e/o di calore. Può disattivarsi temporaneamente se lasciato in luogo buio e freddo, ma ricomincerà ad emettere raggi del lontano infrarosso non appena stimolato. È sufficiente il calore del corpo umano mentre si esercita o anche la luce filtrata attraverso gli abiti sovrastanti il capo S+ABILITY®. Naturalmente quantità maggiori di luce e calore provocheranno un’attivazione più rapida e potente. La migliore efficacia si avrà con S+ABILITY® a contatto con la pelle. Per quanto riguarda l’effetto di stabilità posturale S+ABILITY® è l’unico materiale capace di essere efficace anche a 5/10 cm di distanza (variabile a seconda del capo e degli individui).

Proprietà delle Magliette, dei Pantaloncini e dei Calzettoni S+ability

La miscela di questi minerali applicata alla maglietta S+ability, finchè c’è una temperatura corporea che l’attiva, libererà l'energia magnetica dell'onda dei raggi infrarossi lontani che fornisce calore per promuovere il metabolismo e la circolazione sanguigna, come pure l’escrezione degli scarti metabolici e l’acidosi corporea veicolandoli dai depositi della Matrice Extracellulare al torrente Circolatorio.

Maglietta e Pantaloncini: Proteggono il corpo dal freddo e dal caldo. Ideati per migliorare le prestazioni grazie al rivoluzionario ed innovativo biominerale S+ability apportano equilibrio ed energia ai muscoli. Studi scientifici hanno dimostrato che i prodotti S+ability aiutano il corpo a mantenersi stabile in ogni situazione, sprigionando un raggio infrarosso con una particolare lunghezza d'onda, il lontano infrarosso, che porta visibili benefici alla stabilità posturale. S+ability agisce concentrando verso il baricentro le onde del lontano infrarosso racchiuse nella luce e nel calore ed innesca gli effetti benefici entrando in risonanza con le molecole d'acqua, che costituiscono circa il 70 % del corpo umano.

Calzini: Un piede sotto sforzo produce sudore in quantità elevata ed è importante che a contatto con la pelle (pianta in particolare) ci sia una fibra in grado di spingere verso l'esterno il sudore con velocità da 4 a 5 volte superiori alle altre fibre sintetiche, poliestere e poliammide in particolare, mantenendo la superficie del piede costantemente asciutto. Le calze della linea Outdoor impiegano la fibra in PP cavo Dfens in percentuali diverse ed in maniera differenziata a seconda delle caratteristiche tecnico-funzionali previste per i vari modelli.

Anche studi scientifici hanno dimostrato come questi biominerali possano garantire all’atleta una posizione più salda e stabile; infatti sono in grado di portare, grazie alle onde nel Lontano Infrarosso, visibili benefici alla stabilità posturale del corpo umano, riducendo notevolmente le oscillazioni del suo baricentro. Sono inoltre da tempo provati altri benefici che il Lontano Infrarosso può apportare, li riassumiano in maggiore equilibrio, maggiore energia, maggiore comfort. A fianco possiamo vedere un capo intimo sportivo estivo realizzato combinando le caratteristiche della tecnologia rivoluzionaria con inserti di S+ABILITY® e polipropilene traforato D.Fens®.

1 Polipropilene traforato D.Fens®

2 Polipropilene rinforzato D.Fens®

3 Inserti di S+ABILITY® S+ABILITY® TEST

Affiancarsi al soggetto per eseguire il test della stabilità. I piedi del soggetto devono rimanere uniti, braccia tese lungo i fianchi, palmi delle mani aperti. Esercitare pressione verso il basso spingendo col pugno chiuso sul palmo della sua mano. Assicurarsi che opponga resistenza fino alla perdita di equilibrio. Ripetere il test facendogli indossare S+ABILITY®.

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Il polipropilene è la fibra più leggera che esista, ma la fibra D.Fens®, grazie al fatto di essere cava, è ancora più leggera. La fibra D.Fens® è più termica della lana nonché la più termica di tutte le fibre sintetiche, e ancor più termica in assoluto grazie all’aria contenuta nelle cavità. La fibra D.Fens® non assorbe umidità (solo lo 0,05%) e quindi espelle velocemente il sudore verso gli strati esterni. I più esperti sanno che non è il peso che isola termicamente, ma è la struttura del tessuto che fa la differenza in base al volume d’aria che è in grado di imprigionare. Più aria significa più isolamento e viceversa. In presenza di sudore è però necessario che la termicità si combini anche con la capacità di espellere il sudore velocemente. Una pelle bagnata infatti rimarrebbe sempre fredda per troppo tempo. Ed in più occorre considerare i fattori ambientali esterni che l’atleta si trova di volta in volta ad affrontare che possono condizionare pesantemente la pratica sportiva. Ecco perché la collezione di capi da intimo D.Fenstec® si sviluppa su 4 linee di modelli ciascuna caratterizzata da tessuti a volumi crescenti per le diverse stagioni e condizioni di temperature esterne proprio per permettere anche in condizioni ambientali diverse: estrema leggerezza, nessun assorbimento del sudore, anallergicità, batteriostaticità, asciugamento rapido.

RICERCA CLINICA

MATERIALE E METODI

I test di valutazione dell’elasticità muscolare sono stati effettuati, durante il ritiro precampionato, su 30 atleti professionisti (Calcio Serie A) che venivano sottoposti ad una batteria di vari tipi di test per le valutazioni antropobiometriche e della rispettiva condizione atletica e psicofisica. L’utilizzo delle magliette veniva motivato dalla preoccupazione di non sottoporre a stress termico gli atleti tra un test e l’altro e non è stato inizialmente spiegato e motivato nelle sue finalità per non condizionare in qualsivoglia maniera la performance dell’atleta.

La presente ricerca per ottenere la massima significatività possibile è stata inoltre condotta in doppio cieco (due magliette del tutto simili dal punto di vista del modello e delle inserzioni: una placebo, che identificheremo con A, con le scritte senza impregnazione di minerali e l’altra, che chiameremo B, impregnata nelle scritte con le ceramiche attive del BIOMINERALE S+ABILITY®) e per evitare anche l’influenza di un possibile «effetto memoria muscolare» (oltre a ripetere gli esercizi dopo altri tipi di misurazioni antropobiometriche e quindi a distanza di circa 30 minuti dagli stessi precedentemente svolti) le magliette sono state anche somministrate in modo alternato: al primo turno di valutazione veniva data una volta la maglietta A (placebo, senza minerali) e all’atleta successivo la maglietta B (con impregnazione di minerali), continuando poi in alternanza, senza che i calciatori ne conoscessero le proprietà e le rispettive diversità.

Chiameremo Serie1 il primo set di test effettuati dal singolo atleta con un tipo di maglia (alternativamente A o B) e Serie 2 la seconda sequenza di esercizi di stretching, simili ai primi, ma effettuati dopo le batterie di test antropobiometrici e dopo il cambio di maglia: chi partiva con la maglia A (gruppo rosa di 15 atleti) metteva poi la B e, viceversa, chi partiva con la maglia B (gruppo azzurro di altri 15 atleti) metteva nella seconda serie la maglia A.

Per i test di significatività è stata utilizzata l’Analisi Sequenziale per la valutazione degli eventuali miglioramenti nella performance di ogni esercizio eseguito dal singolo soggetto; mentre il test del χ2 è stato utilizzato per la valutazione delle tabelle che riportavano i risultati dei cm di

miglioramento totalizzati nelle singole prove fatte.

Analisi Sequenziale: le linee rosse sono i confini di validità per un test speculare triangolare e sequenziale con una probabilità di errore p<0.05, una probabilità dell'evento dell'80% ed un rischio relativo di 0.75. Z è il n° osservato di eventi nel gruppo di controllo meno il n° atteso di eventi dato da un trattamento equivalente. V è approssimativamente uguale a un quarto del numero di eventi osservato.

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TEST 1:

STRETCHING DEI PETTORALI: ESTENSIONE DEL BRACCIO E TORSIONE DEL BUSTO

Modalità di esecuzione del test:

l’atleta è posto in piedi e a piedi uniti, di fronte ad un palo, con le punte dei piedi ed il torace uniti allo stesso e con il braccio sinistro che può eventualmente cingerlo per rimanere più aderenti. Attaccato al palo, all’altezza della testa dell’omero del braccio destro, viene collocato un metro a nastro che deve essere fatto scorrere, tirandolo quanto più possibile, con estensione ed extra-rotazione del braccio destro.

Nella valutazione particolareggiata dei cm di allungamento ottenuti nelle singole prove nelle rispettive classi possiamo notare come un “effetto memoria muscolare” pur potendo essere chiamato in causa nel gruppo rosa non è presente nel gruppo azzurro. Possiamo quindi affermare che pur potendo ipotizzare un “effetto

memoria muscolare” l’allungamento e l’elasticità dei muscoli pettorali è maggiormente influenzato ed in modo statisticamente significativo dal tipo di maglietta indossata dall’atleta. Infatti, per questo tipo di esercizio, con l’utilizzo della Maglietta B, impregnata nelle scritte con le ceramiche attive del BIOMINERALE S+ABILITY®, si è ottenuto un maggior allungamento totale di 128 cm con una media/atleta di 4,27 cm a testa.

L’analisi sequenziale evidenzia come nelle 30 prove effettuate la maglietta B ha ottenuto un miglior risultato in 25 atleti ossia nell’83,3% dei casi, mentre è peggiorato in 5 atleti ossia nel 16,7% dei casi (il trattino blu sale se il risultato è migliore, rimane allo stesso livello se in risultato è invariato e scende se il risultato è peggiore: la significatività statistica si ottiene nel momento in cui la linea sfora rispettivamente o la linea verde = test positivo o la linea rossa = test negativo).

Il miglioramento della prestazione “estensione del braccio e torsione del busto”, ottenuto con l’utilizzo delle magliette B, impregnate nelle scritte con le ceramiche attive del BIOMINERALE S+ABILITY®, è risultato statisticamente significativo (χ2=5,701 con p<0,02).

Tab. 1b: STRETCHING DEI PETTORALI ESTENSIONE BRACCIO E TORSIONE BUSTO

(Miglioramento in cm nelle rispettive classi)

Cm Serie1 Cm Serie2 Statistica

Maglia A 0 18 χ2=5,701

Maglia B 38 116 p<0,02

Tab. 1a: STRETCHING DEI PETTORALI ESTENSIONE BRACCIO E TORSIONE BUSTO

(Totale allungamenti in cm su 30 calciatori)

Cm Serie1 Cm Serie2 Totale cm

Maglia A 1551 1629 3180

Maglia B 1641 1667 3308

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TEST 2:

STRETCHING DEGLI ADDUTTORI: SPACCATA SAGITTALE

Modalità di esecuzione del test:

l’atleta è posto in piedi e divarica le gambe quanto più possibile rimanendo, in spaccata sagittale, per almeno 10 secondi nella posizione di massima apertura delle

gambe, ma senza sorreggersi, una volta raggiunta, con l’ausilio delle mani. Viene rilevata la distanza massima

raggiunta rispetto alla parte esterna dei rispettivi piedi.

Nella valutazione particolareggiata dei cm di allungamento ottenuti nelle singole prove nelle rispettive classi possiamo notare come un “effetto memoria muscolare” pur potendo essere chiamato in causa nel gruppo rosa non è invece minimamente presente nel gruppo azzurro.

Possiamo quindi affermare che pur potendo ipotizzare un “effetto memoria muscolare” l’allungamento e l’elasticità dei muscoli adduttori della coscia è maggiormente influenzato ed in modo statisticamente significativo dal tipo di maglietta indossata dall’atleta. Infatti, per questo tipo di esercizio, con l’utilizzo della Maglietta B, impregnata nelle scritte con le ceramiche attive del BIOMINERALE S+ABILITY®, si è ottenuto un maggior allungamento totale di 116 cm con una media/atleta di 3,87 cm a testa.

La seguente analisi sequenziale evidenzia poi come nelle 30 prove effettuate con la maglietta B, questa ha ottenuto un miglior risultato in ben 26 atleti, ossia nell’86,7% dei casi, mentre il risultato è peggiorato in soli tre atleti, ossia nel 10% dei casi, ed è rimasto invariato in 1 atleta che corrisponde al 3,3% dei casi.

Ne consegue che, nella prestazione “estensione degli adduttori in spaccata sagittale”, il miglioramento ottenuto con l’utilizzo delle magliette B, impregnate nelle scritte con le ceramiche attive del BIOMINERALE S+ABILITY®, è risultato statisticamente significativo (χ2=6,681 con p<0,01).

Tab. 2a: STRETCHING DEGLI ADDUTTORI SPACCATA SAGITTALE

(Totale allungamenti in cm su 30 calciatori)

Cm Serie1 Cm Serie2 Totale cm

Maglia A 2552 2541 5093

Maglia B 2576 2633 5209

Tab. 2b: STRETCHING DEGLI ADDUTTORI SPACCATA SAGITTALE

(Miglioramento in cm nelle rispettive classi)

Cm Serie1 Cm Serie2 Totale cm

Maglia A 0 10 χ2=6,681

Maglia B 54 77 p<0,01

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TEST 3:

STRETCHING FLESSORI COSCIA e DORSALI: SIT & REACH TEST

Modalità di esecuzione del test:

l’atleta si pone seduto per terra, con le gambe ben estese e fra loro unite, quindi senza compiere flessioni parziali nella regione del ginocchio; da questa posizione si esegue una flessione in avanti del busto, mantenendo distese le braccia, parallele al suolo. Saranno portate le mani in direzione della pianta dei piedi, misurando se superano la linea immaginaria che cade perpendicolare a terra passando per la pianta dei

piedi, o se si resta distanti da tale linea. In entrambi i casi si misura i cm di separazione tra l’estremità della mano e la pianta del piede (valore in negativo), o di quanti cm si è superato tale limite. La misurazione viene fatta dopo 5 secondi dall’aver raggiunto la posizione di massimo allungamento.

Nella valutazione particolareggiata dei cm di allungamento ottenuti nelle singole prove nelle rispettive classi possiamo notare come un “effetto memoria muscolare” pur potendo essere chiamato in causa nel gruppo rosa non è così evidente nel gruppo azzurro. Possiamo quindi affermare che pur potendo ipotizzare un “effetto memoria muscolare” l’allungamento e l’elasticità dei muscoli adduttori della coscia è maggiormente influenzato anche se per poco in maniera non statisticamente significativa dal tipo di maglietta indossata dall’atleta. Pur tuttavia per questo tipo di esercizio, con l’utilizzo della Maglietta B, impregnata nelle scritte con le ceramiche attive del BIOMINERALE S+ABILITY®, si è ottenuto un maggior allungamento totale di 40 cm con un miglioramento in media/atleta di 1,33 cm a testa.

Dall’analisi sequenziale, pur non significativa da un punto di vista statistico, si evidenzia comunque la tendenza positiva del fenomeno: nelle 30 prove effettuate con la maglietta B, questa ha ottenuto un miglior risultato in 18 atleti, ossia nel 60% dei casi, mentre il risultato è peggiorato in 8 atleti, 26,7% dei casi, ed è rimasto invariato in 4 atleti, 13,3% dei casi.

Ne consegue che, nella prestazione “estensione dei flessori della coscia e dei dorsali del Sit & Reach Test”, il miglioramento ottenuto con l’utilizzo delle magliette B, impregnate nelle scritte con le ceramiche attive del BIOMINERALE S+ABILITY®, è risultato di poco non statisticamente significativo (χ2=3,559 con p<0,06).

Tab. 3a: STRETCHING FLESSORI e DORSALI SIT & REACH TEST

(Totale allungamenti in cm su 30 calciatori)

Cm Serie1 Cm Serie2 Totale cm

Maglia A 187 195 382

Maglia B 199 223 422

Tab. 3b: STRETCHING FLESSORI e DORSALI SIT & REACH TEST

(Miglioramento in cm nelle rispettive classi)

Cm Serie1 Cm Serie2 Totale cm

Maglia A 1 13 χ2=3,559

Maglia B 15 31 p<0,06

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CONCLUSIONI

Dai test di stabilità svolti (S+ABILITY® TEST) sugli atleti e alla luce dei dati ricavati dalla ricerca e precedentemente esposti possiamo affermare che l’utilizzo delle magliette, impregnate nelle scritte con le ceramiche attive del BIOMINERALE S+ABILITY®, è destinato a migliorare l’elasticità del corpo con indubbio benessere di chi pratica una qualsivoglia attività fisica, sia a livello agonistico, sia amatoriale, aiutando il corpo a mantenere il proprio baricentro in asse, aumentandone la stabilità e l’equilibrio in ogni situazione, migliorando e rendendo più armonioso ed agevole qualsiasi movimento.

Oltre ai risultati dei test gli stessi atleti affermano di ottenere dei visibili benefici sulla stabilità posturale, di percepire notevolmente ridotte le oscillazioni del proprio baricentro e, come si suole dire, di sentirsi ben piantati per terra durante la corsa ed i cambi repentini di movimento e direzione.

Inoltre, sempre per quanto riguarda l’ambito sportivo, è da tempo appurato che il lontano infrarosso ha numerosi benefici sul corpo umano. Questo biominerale ha il potere di stimolare la rigenerazione cellulare e migliorare la circolazione sanguigna, rendendo così più veloce il recupero fisico dallo sforzo della prestazione sportiva.

Infine le ceramiche contenute negli accessori della S+ABILITY® accelerano il naturale smaltimento dell’acido lattico e hanno un effetto analgesico e antinfiammatorio sul sistema muscolare e rendono tali supporti particolarmente utili, specie se abbinati ad una prassi alimentare alcalinizzante, in quegli sport agonistici dove si devono sostenere ritmi e carichi di lavoro particolarmente intensi.

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