Deleuze Ari Emma

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7/23/2019 Deleuze Ari Emma http://slidepdf.com/reader/full/deleuze-ari-emma 1/5 Kainos - numero 7: fame/sazieta'  Iconofagia. Da Deleuze a Burroughs di Tommaso Ariemma 1. Qualcosa di oscuro nell’anima Suggestive quanto complesse sono le pagine ce !eleuze dedica a "ei#niz nel suo testo  La  piega$ cos% intricate e dense da rendere quasi irriconosci#ile la sua filosofia. Tuttavia diversi interventi ce !eleuze opera sul corpo degli scritti lei#niziani sono per noi preziosi per avvicinarci a quanto di oscuro vi & nellanima. !i particolare interesse ci sem#ra la deduzione morale ce !eleuze rintraccia nellesigenza$ per "ei#niz$ ce lanima a##ia un corpo.  Io devo avere un corpo  perché c’è qualcosa di oscuro in me: & questo per !eleuze il primo argomento circa la deduzione morale: (o devo avere un corpo: & una necessit) morale$ un*esigenza+. ,$ per prima cosa$ devo avere un corpo perc c& qualcosa di oscuro in me. i) questo primo argomento mostra la grande originalit) di "ei#niz. ,gli non dice ce solo il corpo spiega quanto c& doscuro nello spirito. Al contrario$ lo spirito & oscuro$ il fondo dello spirito & scuro$ ed & proprio questa natura scura ce spiega ed esige il corpo. 0 2on c& delloscuro in noi perc a##iamo un corpo$ ma noi do##iamo avere un corpo perc c& delloscuro in noi: allinduzione fisica cartesiana$ "ei#niz sostituisce una deduzione morale del corpo. 1 Tuttavia ci pare ce$ nel momento in cui viene individuata$ la deduzione morale venga su#ito a##andonata per una causalit) inversa: lanima oscura spiega il corpo$ non il contrario 3 . !ov& la moralit) del corpo4 5erc & #ene$ & giusto$ & meglio avere un corpo4 !eleuze non ci pare porre in questi termini la questione$ optando per un discorso causale$ senza ce intervenga il minimo discorso sulla #ont) dellavere un corpo. (n fondo$ !eleuze non pu6 avanzare una deduzione morale  perc aggira il pro#lema dell appetitus in "ei#niz. curioso: una monografia su "ei#niz$ in cui$ in maniera puntuale e precisa$ ogni concetto viene descritto e quasi riscritto$ la parola 8appetito9$ concetto fondamentale in "ei#niz$ vi compare una sola volta$ allinterno di una sola proposizione$ velocissima . !a #uoni investigatori$ ormai sulle tracce di qualcosa ce sem#ra mancare$ ce sem#ra mancato$ si & certi di essere sul luogo in cui in cui si & consumata pi; di una omissione.  2ella pagina <delledizione italiana= in cui accenna allappetito$ !eleuze fa un rapido riferimento alla fame$ ma il modo in cui questa viene introdotta nel testo$ non solo la separa dallappetito$ ma fa apparire la fame un mero esempio. Scrive !eleuze: 5er quanto #rusca sia la #astonata al cane ce mangia$ questi avr) comunque avuto tante piccole  percezioni del mio arrivo furtivo$ del mio odore ostile$ dellalzarsi del #astone > tutte percezioni soggiacenti alla conversione del piacere in dolore. (n ce modo la fame potre##e seguire la saziet) 1  . !eleuze$ La piega$ a cura di !. Tarizzo$ Torino$ ,inaudi 3??@$ p. 1. 3  Bfr. ibidem$ p. 1@?.   Ibidem$ p. 1@3.

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Kainos - numero 7: fame/sazieta'

 Iconofagia. Da Deleuze a Burroughs

di Tommaso Ariemma

1. Qualcosa di oscuro nell’anima

Suggestive quanto complesse sono le pagine ce !eleuze dedica a "ei#niz nel suo testo  La piega$ cos% intricate e dense da rendere quasi irriconosci#ile la sua filosofia. Tuttavia diversiinterventi ce !eleuze opera sul corpo degli scritti lei#niziani sono per noi preziosi per avvicinarcia quanto di oscuro vi & nellanima. !i particolare interesse ci sem#ra la deduzione morale ce!eleuze rintraccia nellesigenza$ per "ei#niz$ ce lanima a##ia un corpo. Io devo avere un corpo

 perché c’è qualcosa di oscuro in me: & questo per !eleuze il primo argomento circa la deduzionemorale:

(o devo avere un corpo: & una necessit) morale$ un*esigenza+. ,$ per prima cosa$ devo avere uncorpo perc c& qualcosa di oscuro in me. i) questo primo argomento mostra la grandeoriginalit) di "ei#niz. ,gli non dice ce solo il corpo spiega quanto c& doscuro nello spirito. Al

contrario$ lo spirito & oscuro$ il fondo dello spirito & scuro$ ed & proprio questa natura scura cespiega ed esige il corpo. 0 2on c& delloscuro in noi perc a##iamo un corpo$ ma noido##iamo avere un corpo perc c& delloscuro in noi: allinduzione fisica cartesiana$ "ei#nizsostituisce una deduzione morale del corpo.1

Tuttavia ci pare ce$ nel momento in cui viene individuata$ la deduzione morale venga su#itoa##andonata per una causalit) inversa: lanima oscura spiega il corpo$ non il contrario3. !ov& lamoralit) del corpo4 5erc & #ene$ & giusto$ & meglio avere un corpo4 !eleuze non ci pare porre inquesti termini la questione$ optando per un discorso causale$ senza ce intervenga il minimodiscorso sulla #ont) dellavere un corpo. (n fondo$ !eleuze non pu6 avanzare una deduzione morale

 perc aggira il pro#lema dellappetitus in "ei#niz. curioso: una monografia su "ei#niz$ in cui$ in

maniera puntuale e precisa$ ogni concetto viene descritto e quasi riscritto$ la parola 8appetito9$concetto fondamentale in "ei#niz$ vi compare una sola volta$ allinterno di una sola proposizione$velocissima. !a #uoni investigatori$ ormai sulle tracce di qualcosa ce sem#ra mancare$ cesem#ra mancato$ si & certi di essere sul luogo in cui in cui si & consumata pi; di una omissione.

 2ella pagina <delledizione italiana= in cui accenna allappetito$ !eleuze fa un rapido riferimentoalla fame$ ma il modo in cui questa viene introdotta nel testo$ non solo la separa dallappetito$ ma faapparire la fame un mero esempio. Scrive !eleuze:

5er quanto #rusca sia la #astonata al cane ce mangia$ questi avr) comunque avuto tante piccole percezioni del mio arrivo furtivo$ del mio odore ostile$ dellalzarsi del #astone > tutte percezionisoggiacenti alla conversione del piacere in dolore. (n ce modo la fame potre##e seguire la saziet)

1 . !eleuze$ La piega$ a cura di !. Tarizzo$ Torino$ ,inaudi 3??@$ p. 1.3 Bfr. ibidem$ p. 1@?.  Ibidem$ p. 1@3.

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se tante piccole fami elementari <di sali$ di zucceri$ di grassi$ ecc.= non insorgessero a ritmialternati e avvertiti4@

Bi sem#ra pertanto opportuno recuperare ci6 ce in questa pagina & stato espunto$rintracciandolo nei corsi preparatori a La piega ce !eleuze a dedicato a "ei#niz. Bome affermanella seduta del 3/?@/1C?:

0 secondo "ei#niz$ lanima a due facolt) fondamentali: lappercezione cosciente ce &composta da piccole percezioni incoscienti$ e ci6 ce ciama lappetizione$ lappetito$ il desiderio., noi saremmo fatti di desiderio e di percezioni. Dra$ lappetizione & lappetito cosciente. Se le percezioni glo#ali sono fatte di uninfinit) di piccole percezioni$ le appetizioni o grossi appetitisono fatti di uninfinit) di piccole appetizioni. Bome potete vedere le appetizioni sono i vettoricorrispondenti delle piccole percezioni$ diventa un inconscio molto strano. "a goccia del mare allaquale corrisponde la goccia dacqua$ alla quale corrisponde una piccola appetizione presso coluice a sete. , quando io dico: 8Dddio$ o sete$ o sete9$ ce cosa faccio4 ,sprimo grossolanamente

un risultato glo#ale delle mille e mille piccole percezioni ce mi attraversano$ e delle mille e milleappetizioni ce mi attraversano. Be cosa vuol dire4 Allinizio del ventesimo secolo$ un grande #iologo spagnolo caduto nello#lio$ si ciamava Turr6$ fece un li#ro col titolo in francese: 8"esorigines de la connaissance9 <11@ -"e origini della conoscenza= ed & un li#ro straordinario. Turr6diceva ce quando diciamo 8io o fame9 > aveva una formazione puramente #iologica >$ e cidiciamo ce & "ei#niz ce si & svegliato$ & un vero risultato glo#ale$ ci6 ce egli ciama unasensazione glo#ale. (mpiega i suoi concetti: la fame glo#ale e le piccole fami specifice. !ice cela fame come fenomeno glo#ale & un effetto statistico. !i cosa & composta la fame come sostanzaglo#ale4 !i mille piccole fami: fame di sali$ fame di sostanze proteice$ fame di grassi$ fame di saliminerali$ ecc0 Euando dico 8io o fame9$ io faccio alla lettera$ dice Turr6$ lintegrale olintegrazione di queste mille piccole fami specifice. "e piccole differenziali sono le differenzialidella percezione cosciente$ la percezione cosciente & lintegrazione delle piccole percezioni. Folto

 #ene. Gedete #ene ce le mille piccole appetizioni sono le mille fami specifice. , Turr6 continua$ perc c& tuttavia qualcosa di strano a livello animale: come fa lanimale a sapere di cosa a #isogno4 "animale vede delle qualit) sensi#ili$ ci si getta sopra e le mangia$ tutti mangiamo dellequalit) sensi#ili. "a mucca mangia del verde. ,ssa non mangia deller#a$ e tuttavia non mangia unverde qualsiasi poic riconosce il verde deller#a e non mangia soltanto il verde deller#a. (lcarnivoro non mangia delle proteine$ mangia la cosa ce a visto$ non vede delle proteine. (l pro#lema dellistinto$ al livello pi; semplice$ &: come si spiega il fatto ce le #estie mangiano pressappoco ci6 ce gli conviene4 (n effetti$ le #estie per il loro pasto mangiano la quantit) digrassi$ la quantit) di sale$ la quantit) di proteine necessaria allequili#rio del loro 8am#iente9<milieu= interiore. , il loro am#iente interiore ce cos&4 "am#iente interiore & il luogo di tutte le piccole percezioni e le piccole appetizioni. H 

(l lungo #rano riportato pone$ rispetto al passo de  La piega diversi pro#lemi: in primo luogo$!eleuze collega$ come fa "ei#niz$ lappetizione al desiderio. Ii#adisce$ seguendo "ei#niz ecoerentemente con tutta la sua filosofia$ ce noi siamo fatti di percezioni e di desiderio$ desiderio ceinveste le percezioni e le coordinaJ. 2e La piega  scompare ogni riferimento al desiderio$ e$ comea##iamo gi) detto$ non dedica allappetizione ce un solo rigo. 2el #rano della sua lezione$ inoltre$collega lappetizione alla fame$ esplicitamente. , fa un importante riferimento al #iologo spagnoloTurr6$ ce scompare nel testo dedicato a "ei#niz. Traccia di quanto il riferimento alla fame e allanutrizione sia comunque implicito e decisivo nellespressione dellanima$ & il sottolineare di!eleuze$ ne La piega$ 8il #rulicio digestivo delle piccole percezioni9.7

@  (vi.H  "ezione del 3/?@/1C?$ disponi#ile su .e#deleuze.com < traduzione lievemente modificata=J  (vi.7 . !eleuze$ La piega$ cit.$ p. 1H1.

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"anima a appetiti$ cio& delle inquietudini. La la necessit) di passare da una piccola percezioneallaltra - in questo consiste lappetizione - ma sopratutto$ e qui fa il suo ingresso il corpo$ queste

 piccole percezioni devono essere trattenute$ assor#ite$ tenute insieme$ nel movimento

dellappetizione. "anima fa l’integrale di queste piccole appetizioni ce il corpo sem#ra soddisfare.(l corpo & #uono$ la sua esistenza & #uona$ perc & capace di soddisfare e di sviluppare gliappetiti$ i desideri$ dellanima. ,ssi non si ciariscono ce mediante il corpo$ poic attraverso ilcorpo lanima si rappresenta il mondo: Mcos% si conoscono i satelliti di Saturno e di iove solo per ilmovimento ce si fa nei nostri occiM$ scrive "ei#niz ad ArnauldC.

Nnanima senza corpo sare##e unanima incapace di avere appetiti e dei desideri nitidi e distinti.!esidero quella donna$ perc il corpo a permesso ce la sua immagine mi si chiarisse$ nel fondooscuro dellanima$ assor#endo odori$ rilasci ormonali$ percorrendo con gli occi le sue forme$toccandole. (l risultato di questo pasto oscuro & il tingersi progressivo nellanima di unimmagine.!eleuze dice ce lanima lei#niziana & tappezzata di dipinti trompe!l’oeil  e nello stesso tempo ce &fatta come una camera oscura. Allora$ quando si tratter) di sviluppare la proposizione 8io devo

avere un corpo$ perc& c& qualcosa di oscuro in me9$ secondo una deduzione morale$ #isogner)affermare ce vi & unesigenza morale del corpo nella stessa misura in cui davanti a una tela vi &lesigenza morale del pittore.

". #vere o fare l’immagine

"oscurit) dellanima a aperto la strada$ implicitamente$ seguendo il non detto di !eleuze$ a unaesigenza morale dellimmagine. Tuttavia$ in relazione al pro#lema della sua realt$  lesigenzadellimmagine diviene su#ito un pro#lema complesso. 5ur necessitando di tutte le piccole percezionie di tutte le piccole appetizioni$ essa non & la somma di queste$ ma lintegrale$ una sorta d’uno$

ovvero qualcosa di pi; di un semplice composto. 2on essendo raggiunta per lassociazione atomistica di tutti i piccoli elementi consumati

attraverso il corpo$ si dire##e ce a fare limmagine sia stata lanima. Nna soluzione di comodo$questa. Semplificante e degna del romanticismo pi; sfrenato. (n verit)$ & indecidi#ile se lanimaa##ia fatto limmagine o a##ia colto ancessa attraverso il corpo.  L’immagine le è venuta$

 potremmo dire$ esprimendo con questa proposizione$ dal senso am#iguo$ lindecidi#ilit) tra lavere eil fare. Tale am#iguit) permea gi) il  De anima  <((($ = di Aristotele$ fino al cele#re dilemma diSamuel OecPett ce conclude le due versioni di un suo cele#re testo <la cui seconda versione non acaso intitolata  L’image  = ora con lespressione c’est fait %’ai fait l’image  <& fatta o fattolimmagine=$ ora con c’est fait %’ai eu l’image <& fatta o avuto limmagine=1?.

Ad unanalisi genetica$ per6$ lindecidi#ilit) pare s#ilanciarsi dal lato dellavere$ perc non vi &desiderio o appetito$ ci6 ce fare##e limmagine nellanima$ senza a sua volta unimmagine ce loinvesta. Bi6 ce ciamiamo immaginazione esprimere##e proprio linquietudine dellanima ceoscilla tra lavere e il fare limmagine.

5arafrasando Aristotele$ non vi & desiderio privo dellimmagine ce lo renda possi#ile. 2ella suamonografia su Oacon$ !eleuze accenna a qualcosa di singolare ce accade al pittore$ ovvero al fattoce egli non trova mai dinanzi a s una tela #ianca: 

un errore credere ce il pittore si trovi dinanzi a una superficie #ianca. Allorigine della credenzanella figurazione c& questo errore: se infatti il pittore fosse dinanzi a una superficie #ianca$

C  Bfr. I. Qa##ricesi "eo$ Leibniz& monade e armonia$ Buem$ Filano 1C.  Ibidem$ p. @J.1? Bfr. O. Blment$ #vere o fare l’immagine'$ in AA. GG.$ #i limiti dell’immagine$ Euodli#et$ Facerata 3??H$ pp. 1H?-1H.

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 potre##e riprodurvi un oggetto esterno$ ce quindi fungere##e da modello. Fa non & cos%. (l pittorea molte cose nella testa$ intorno a s o nellatelier.11

A questo punto$ ciamiamo iconofagia il processo attraverso il quale$ mediante il corpo$ non soloassumiamo in modo oscuro dati sensi#ili$ ma altrettante immagini. Bome a sottolineato !eleuze in

 Logica del senso13$ il corpo non fa ce mangiare$ ma c& un momento$ una sorta di #eatitudine$ in cuiil corpo perde la sua profondit) e raggiunge la superficie$ fino a mangiare ci6 ce si dire##eincommesti#ile. (n questo caso$ proprio limmagine.

(. Baci e morsi

Si pu6 o#iettare ce ci6 ce qui si sta avanzando sia un consumo sim#olico$ ce tutto ci6 cea##iamo detto & metaforico. (nvece$ non si sta parlando di un consumo fittizio$ ma del consumo

reale del sim#olico. Senza questo consumo$ senza la dinamica dell iconofagia$ non si potre##e parlare$ come oggi si fa$ di un consumo delle immagini1. il consumo a cui siamo condannati$ a cuiance lanoressica$ ce sem#ra non mangiar nulla$ non pu6 sottrarsi.

B& un consumo reale dellimmagine$ nei confronti della quale si pu6 provare nausea$ piacere$ossessione. "a fame dellimmagine$ lungi dunque dallessere qualcosa di metaforico$ investe aspettifondamentali della nostra esistenza. Bome quello dellamore$ dove non si pu6 non ci#arsi diimmagini.

8Euanto o detto della fame si pu6 facilmente estendere al #isogno damore9 1@: sono parole diGalrR$ mentre tenta il paragone classico$ ma mai opportunamente tematizzato$ tra il mangiare elamare. Si a un #el paragonare$ come fa Sartre1H$ il desiderio a un divorare laltro$ senza notare ceesso & realmente un ci#arsi dellaltro$ dellaltro in effigie$ ovvero in quella virtualit) irriduci#ile$ di

cui pure si costituisce lesperienza del mondo.(n uno dei suo ultimi racconti$ (talo Balvino$ forse perc agisce gi) nella sfera dellimmaginario$sem#ra prendere sul serio questo consumo <del= sim#olico$ proprio a proposito dellesperienzaamorosa:

Sotto la pergola di paglia dun ristorante in riva a un fiume$ dove Dlivia mi aveva atteso$ inostri denti presero a muoversi lentamente con pari ritmo e i nostri sguardi si fissarono lunonellaltro con intensit) di serpenti. Serpenti immedesimati nello spasimo di ingiottirci avicenda$ coscienti dessere a nostra volta ingiottiti dal serpente ce tutti ci digerisce e assimilaincessantemente nel processo di ingestione e digestione del canni#alismo universale ceimpronta di s ogni rapporto amoroso e annulla i confini tra i nostri corpi.1J

Fa & nella )entesilea di Kleist ce il nodo mangiare/amare viene ad esplicarsi per via negativa:5entesilea$ lamazzone protagonista dellopera$ ce uccide$ s#ranandolo$ Acille$ confonde ilconsumo dellimmagine dellamato con il consumo del suo corpo organico. (n questo consiste la suafollia: nellaver scam#iato la presenza corporea con la realt) dellimmagine. ci6 ce si evince dalsuo famoso monologo:

11 . !eleuze$ *rancis Bacon. Logica della sensazione$ trad. it. di S. Gerdiccio$ Euodli#et$ Facerata 1H$ p. 1H7.13 Bfr. . !eleuze$ Logica del senso$ trad. it. di S. !e Ficelis$ Qeltrinelli$ Filano 3??H$ p. 1JH.1 Bfr. Q. Barmagnola$ Il consumo delle immagini. +stetica e beni simbolici nella fiction econom,$ Oruno Fondadori$

Filano 3??J.1@ 5. GalrR$ -critti sull’arte$ trad. it. di G. "amarque$ uanda$ Filano 1C@$ p. 1HH.1H Bfr. . -5. Sartre$ L’essere e il nulla$ trad. it. di . del Oo$ (l saggiatore$ Filano 17$ p. @H?.1J (. Balvino$ -otto il sole giaguaro$ Fondadori$ Filano 1H$ pp. @7- @C.

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Amore$ orrore letteralmente: #aci$ morsi fa rima$ e ci ama di cuore pu6 scam#iare luno conlaltro. 0 Euante$ attaccate al collo dellamante$ ripetono di continuo queste parole: celamano$ o$ lamano cos% tanto$ ce per amore potre##ero ance mangiarlo.17

@. Il morso dell’immagine. # partire da Burroughs

 2on vi & distinzione reale  tra il consumo dellimmagine$ ovvero il consumo spettrale$ e ilconsumo fisiologico$ ma distinzione modale: lassunzione dellimmagine non passere##esemplicemente per la #occa o per i sensi$ intesi organicisticamente. 2on passere##e neance inmodo esclusivo per la visione$ perc$ come nota Aristotele <cfr. De anima @3@ aH-3?=$ c& immagineance ad occi ciusi: la visione non le & essenziale. A far precipitare il consumo dellimmagine nelmetaforico & certo la centralit) data alla #occa$ al consumo orale. Fa$ come giustamente fa notare!errida:

"introiezione o lincorporazione dellaltro$ si sa$ a tante risorse$ riusi e sotterfugi0 ,ssa pu6inventare tanti orifizi$ al di l) di quelli di cui si crede di disporre naturalmente$ come per esempio la #occa.1C

stato lo scrittore illiam S. Ourrougs a svincolarsi da questo primato$ soprattutto nella suaopera pi; cele#re$ non a caso intitolata a/ed Lunch 0 )asto udo$ parlando di organi ce diventano

 #occe$ a cominciare dalla pelle$ dagli occi. Scrive:

 2el posto dove regna il #uio assoluto la #occa e gli occi sono un organo solo ce #alza avanti per mordere con denti trasparenti01

 2ella sua spietata analisi del corpo del drogato$ egli non manca di parlare di una fame di

immagini$ pi; accentuata nel suo corpo3?. Nn corpo$ quello narrato da Ourrougs$ intrinsecamentefamelico$ del quale non manca di ela#orare unalge#ra del Oisogno e del 2utrimento$ svincolata daogni riduzione organicistica e ce$ ovviamente$ permette di pensare la distinzione modale delconsumo dellimmagine.

Tale distinzione prevede$ inoltre$ la non assimilazione dellimmagine rispetto agli altri ci#i. (lconsumo dellimmagine sare##e il consumo di ci6 ce$ ance se introiettato$ restere##e indigeri#ile.

Iestere##e$ semplicemente. Iientrere##e nella sfera di ci6 ce !errida a ciamato il morso$ o il #occone31$ come qualcosa ce$ #enc mangiato$ resta nella #occa$ e il suo consumo sare##elimpossi#ile consumo delleterogeneo$ un consumo non assimilante. 5iuttosto$ un consumo

costituente$ un consumo ce non mira al mantenimento di un s$ ma precisamente ad introdurredellaltro in s$ secondo unestensione non omogenea dellanima.

17 L. Kleist$ )entesilea$ trad. it. di ,. Qilippini$ ,inaudi$ Torino 1C$ pp. C-?.1C . !errida$ 1etorica della droga$ trad. it di B. Ger#aro$ Teoria$ Ioma-2apoli 1$ p. @3.1 . S. Ourrougs$ )asto nudo$ trad. it. di Q. Bamagnoli$ Adelpi$ Filano 3??H$ p. .3? Bfr. . S. Ourrougs$ 2hecca$ trad. it. di K. Oagnoli$ Adelpi$ Filano 1C$ 5refazione.31 Bfr. . !errida$ La verit$ in pittura$ trad. it. di . 5ozzi$ 2eton-Bompton$ Ioma 3??H$ p. 1@.