DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · nella stessa natura dell'uomo. Tale crescita, però, è...

16
DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE TASSA PAGATA TAX PAID TAXE RESÇUE Poste Italiane spa - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Benevento PERIODICO MARIANO Luglio - Agosto 2006 Anno 77 - N° 4 4 2006

Transcript of DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · nella stessa natura dell'uomo. Tale crescita, però, è...

Page 1: DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · nella stessa natura dell'uomo. Tale crescita, però, è anche un effetto della presenza nel mondo del cristianesimo, che sempre di nuovo

DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIETASSA PAGATATAX PAIDTAXE RESÇUE

Poste Italiane spa - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv.

in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Benevento

PERIODICO

MARIANO

Luglio - Agosto 2006

Anno 77 - N° 4

42006

Page 2: DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · nella stessa natura dell'uomo. Tale crescita, però, è anche un effetto della presenza nel mondo del cristianesimo, che sempre di nuovo

Ente proprietario«Provincia di Napoli dei Frati Minori Cappuccini»

con sede in Benevento - via Meomartini, 202Responsabile Carmine Giugliano

SOMMARIO

La carità nella Chiesa

Festività Maria SS. delle Grazie

Se gli angeli potessero essere gelosi

P. Marzio Piccirillo

Sotto la Protezione di Maria

Breve corrispondenza

Sacramento del matrimonio

Segno di gratitudine

Consacrati alla Madonna - Bimbi in Santo

Cronaca dal Santuario

Cronaca Locale

Valle Telesina e dintorni

Da Orta di Atella in visita alla Madonna

Risorgeranno nella luce di Cristo

3

5

6

7

8

9

10

11

11

12

13

13

14

15

Cari amici del Santuario di Cerreto,anch'io, come voi, vivo il ricordo del due luglio con nostalgia.Da secoli i nostri padri hanno dedicato questo giorno allaMadonna delle Grazie. E' commovente vedere l'arrivo alSantuario di tante persone, piccoli, giovani ed anziani. Chiviene a piedi dal proprio paese, chi con l'auto fino a Cerretoper poi proseguire a piedi la irta rampa. Molti vengonoscalzi, qualcuno percorre in ginocchio gli ultimi metri. Chicanta, chi sta in silenzio, tutti pregano. L'avanguardia dipellegrini, partiti dai paesi della Valle Telesina fin dalle due-tre di notte, arriva all'alba per partecipare alla Messa dellecinque. Fino alla tarda mattinata arrivano fedeli organizzatiin pellegrinaggio, od a gruppi di amici e familiari. Nelle orepiù calde, al massimo a mezzogiorno, vengono fedeli isolati.Nel pomeriggio la strada al Santuario è inaccessibile alleauto, per cui non sono molti quelli che nelle ore più caldesono presenti all'inizio della processione; invece quando laStatua lignea della Madonna giunge alla Tinta, c'è tantagente ad aspettare ed è ansiosa di accompagnarLa fino allospiazzale del Santuario. Qui la Messa concelebrata da piùSacerdoti, presieduta dal Vescovo della Diocesi Mons. Mi-chele De Rosa ed animata dal coro della Cattedrale diCerreto, è seguita da tutti con particolare attenzione edevozione. Alcuni fedeli dicono: “Non sappiamo comeavviene, ma quassù si respira aria sacra!”. La festa religiosanon è festa, se non si respira aria sacra. I fuochi pirotecniciaccesi al termine della Messa ed i canti profani non riesconoad attutire la fede dei devoti che vengono al Santuario pernutrirsi della Grazia, Gesù, tenuto stretto nella braccia diMaria, Madre sua e nostra. Purificati dai nostri errori odistrazioni mondane, stanchi ma felici, Maria ci presentaa Gesù più puri, più docili, più belli. Ella intercede per noipresso il Padre celeste per ottenere la gioia di sentirci figlidi Dio, fratelli di Gesù e tra di noi.

Fra Mariano Parente

AUT. TRIBUNALE DI BENEVENTO 21/09/1994

Poste Italiane spa - Sped. in A.P.D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)

art. 1, comma 2, DCB Benevento

caudiprint

S. Maria a Vico (CE)tel. 0823.808569

LA VOCE DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE

PERIODICO MARIANO - ANNO 77°

Conto Corrente Postale n ° 1 3 0 6 7 8 2 2intestato a: Santuario Madonna delle Grazie - 82032 Cerreto Sannita (BN)

Direzione e Amministrazione: Convento PP. Cappuccini - 82032 Cerreto Sannita (BN) - Tel. 0824.861332

Orario delle Messe al Santuario

Orario per le confessioni: tutti i giorni ore 7,15-12,00; 15,00-18,30

Periodo invernale-solare:

Periodo estivo o legale:

Festivo 8,30 - 10,30 - 17,00. Feriale 7,30 - 17,00

Festivo 8,30 - 10,30 - 18,30. Feriale 7,30 - 18,30

Page 3: DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · nella stessa natura dell'uomo. Tale crescita, però, è anche un effetto della presenza nel mondo del cristianesimo, che sempre di nuovo

3 / 51

“Se vedi la carità, vedi la Trinità” scrive Sant'Agostino [.].L'amore del prossimo nell'amore di Dio è anzitutto uncompito per ogni singolo fedele, ma è anche un compitoper l'intera comunità ecclesiale, e questo a tutti i suoi livelli:dalla comunità locale alla Chiesa particolare fino alla Chiesauniversale nella sua globalità. Anche la Chiesa in quantocomunità deve praticare l'amore [.]. La Chiesa non puòtrascurare il servizio della carità così come non può tralasciarei Sacramenti e la Parola [.]. L'intima natura della Chiesa siesprime in un triplice compito: annuncio della Parola diDio, celebrazione dei Sacramenti, servizio della carità. Sonocompiti che si presuppongono a vicenda e non possonoessere separati l'uno dall'altro. La carità non è per la Chiesauna specie di attività di assistenza sociale che si potrebbeanche lasciare ad altri, ma appartiene alla sua natura, èespressione irrinunciabile della sua stessa essenza. La Chiesaè famiglia di Dio nel mondo. In questa famiglia non deveesserci nessuno che soffra per mancanza del necessario. Alcontempo però la carità-agàpe travalica le frontiere dellaChiesa; la parabola del buon samaritano rimane come criteriodi misura, impone l'universalità dell'amore che si svolgeverso il bisognoso incontrato “per caso” [.].

Giustizia e caritàLa società giusta non può essere opera della Chiesa, madeve essere realizzata dalla politica. Tuttavia l'adoperarsiper la giustizia lavorando per l'apertura dell'intelligenza edella volontà alle esigenze del bene la interessa profonda-mente. L'amore sarà sempre necessario, anche nella societàpiù giusta. Non c'è nessun ordinamento statale giusto chepossa rendere superfluo il servizio dell'amore. Chi vuolesbarazzarsi dell'amore si dispone a sbarazzarsi dell'uomoin quanto uomo. Ci sarà sempre sofferenza che necessita diconsolazione e di aiuto. Sempre ci sarà solitudine. Sempreci saranno anche situazioni di necessità materiale nelle qualiè indispensabile un aiuto in linea di un concreto amore peril prossimo. [.]. La Chiesa non può mai essere dispensatadall'esercizio della carità come attività organizzata deicredenti; e d'altra parte non ci sarà mai una situazione nellaquale non occorra la carità di ciascun singolo cristiano,perché l'uomo, al di là della giustizia, ha e avrà semprebisogno dell'amore [.]. Le istanze ecclesiali, con la trasparenzadel loro operare e la fedeltà al dovere di testimoniare l'amore,potranno animare cristianamente anche le istanze civili,favorendo un coordinamento vicendevole che non mancheràdi giovare all'efficacia del servizio caritativo [.].

Il volontariato cultura per la vitaUn fenomeno importante del nostro tempo è il sorgere e ildiffondersi di diverse forme di volontariato, che si fannocarico di una molteplicità di servizi. Vorrei qui indirizzareuna particolare parola di apprezzamento e di ringraziamentoa tutti coloro che partecipano in vario modo a queste attività.Tale impegno diffuso costituisce per i giovani una scuola

LA CARITÀ NELLA CHIESAdi vita che educa alla solidarietà e alla disponibilità a darenon semplicemente qualcosa, ma se stessi. All'anti-culturadella morte, che si esprime per esempio nella droga, sicontrappone così l'amore che non cerca se stesso, ma cheproprio nella disponibilità a “perdere se stesso” per l'altro,si rivela come cultura della vita. [.].

Elementi specifici della carità cristianaL'impegno per l'amore del prossimo è iscritto dal Creatorenella stessa natura dell'uomo. Tale crescita, però, è ancheun effetto della presenza nel mondo del cristianesimo, chesempre di nuovo risveglia e rende efficace questo impera-tivo, spesso profondamente oscurato nel corso della storia[.]. E' perciò molto importante che l'attività cristiana dellaChiesa mantenga tuttavia il suo splendore e non si dissolvanella comune organizzazione assistenziale, diventandoneuna semplice variante. Ma quali sono, ora, gli elementicostitutivi che formano l'essenza della carità cristiana edecclesiale? (a) Secondo il modello offerto dalla paraboladel buon samaritano, la carità cristiana è dapprima sempli-cemente la risposta a ciò che, in una determinata situazione,costituisce la necessità immediata: gli affamati devonoessere saziati, i nudi vestiti, i malati curati in vista dellaguarigione, i carcerati visitati, ecc. [.]. (b) L'attività caritativacristiana deve essere indipendente da partiti ed ideologie.Non è un mezzo per cambiare il mondo in modo ideologicoe non sta al servizio di strategie mondane, ma è attualizza-zione qui ed ora dell'amore di cui l'uomo ha sempre bisogno[.]. (c) La carità, inoltre, non deve essere un mezzo infunzione di ciò che oggi viene indicato come proselitismo.L'amore è gratuito; non viene esercitato per raggiungerealtri scopi. Ma questo non significa che l'azione caritativadebba, per così dire, lasciare Dio e Cristo da parte. E' ingioco sempre tutto l'uomo. Spesso è proprio l'assenza diDio la radice più profonda della sofferenza. Chi esercitala carità in nome della Chiesa non cercherà mai di imporreagli altri la fede della Chiesa. Egli sa che l'amore nella suapurezza e nella sua gratuità è la migliore testimonianzadel Dio nel quale crediamo e dal quale siamo spinti adamare. Il cristiano sa quando è tempo di parlare e quandoè giusto tacere di Lui e lasciar parlare solamente l'amore.Egli sa che Dio è amore e si rende presente proprio neimomenti in cui nient'altro viene fatto fuorché amare. Eglisa che il vilipendio dell'amore è vilipendio di Dio edell'uomo, è il tentativo di fare a meno di Dio. Di conse-guenza, la miglior difesa di Dio e dell'uomo consiste proprionell'amore [.].

Cristo sorgente d'amoreIl contatto vivo con Cristo è l'aiuto decisivo per restaresulla retta via: né cadere in una superbia che disprezzal'uomo e non costruisce in realtà nulla ma piuttosto distrugge;né abbandonarsi alla rassegnazione che impedirebbe dilasciarsi guidare dall'amore e così servire l'uomo. La

Page 4: DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · nella stessa natura dell'uomo. Tale crescita, però, è anche un effetto della presenza nel mondo del cristianesimo, che sempre di nuovo

4 / 52

preghiera come mezzo per attingere sempre di nuovo forzada Cristo, diventa qui urgenza del tutto concreta. Chi preganon spreca il suo tempo, anche se la situazione ha tuttele caratteristiche dell'emergenza e sembra spingere unica-mente all'azione. La pietà non indebolisce la lotta controla povertà o addirittura contro la miseria del prossimo. Labeata Teresa di Calcutta è un esempio molto evidente delfatto che il tempo dedicato a Dio nella preghiera non solonon nuoce all'efficacia ed all'operosità dell'amore verso ilprossimo, ma ne è in realtà l'inesauribile sorgente [.]. E'venuto il momento di riaffermare l'importanza della pre-ghiera di fronte all'attivismo e all'incombente secolarismodi molti cristiani impegnati nel lavoro caritativo. Ovvia-mente, il cristiano che prega non pretende di cambiare ipiani di Dio o di correggere quanto Dio ha previsto. Eglicerca piuttosto l'incontro con il Padre di Gesù Cristo,chiedendo che Egli sia presente con il conforto del suoSpirito in lui e nella sua opera. La familiarità col Diopersonale e l'abbandono alla sua volontà impediscono ildegrado dell'uomo, lo salvano dalla prigionia di dottrinefanatiche e terroristiche. Un atteggiamento autenticamentereligioso evita che l'uomo si eriga a giudice di Dio, accu-sandolo di permettere la miseria senza provar compassioneper le sue creature [.]. I cristiani infatti continuano a credere,malgrado tutte le incomprensioni e confusioni del mondocircostante, nella “bontà di Dio” e nel “suo amore miseri-cordioso per gli uomini”. Essi, pure immersi come gli altriuomini nella drammatica complessità delle vicende dellastoria, rimangono saldi nella certezza che Dio è Padre e ciama, anche se il suo silenzio rimane incomprensibile pernoi [.].

L'amore negli Uomini e nelle Donne di fedeGuardiamo infine ai Santi, a coloro che hanno esercitatoin modo esemplare la carità [.]. I Santi sono i veri portatoridi luce all'interno della storia, perché sono uomini e donnedi fede, di speranza e di amore. Tra i Santi eccelle Maria,Madre del Signore e specchio di ogni santità. Nel Vangelodi Luca la troviamo impegnata in un servizio di carità allacugina Elisabetta, presso la quale resta “circa tre mesi” perassisterla nella fase terminale della gravidanza. Dice inquesta occasione: “L'anima mia rende grande il Signore”,il Magificat, ed esprime con ciò tutto il programma dellasua vita: non mettere se stessa al centro, ma fare spazio aDio incontrato sia nella preghiera che nel servizio alprossimo.Maria è grande proprio perché non vuolerendere grande se stessa, ma Dio. Ella è umile: non vuoleessere nient'altro che l'ancella del Signore. Ella sa dicontribuire alla salvezza del mondo non compiendo unasua opera, ma solo mettendosi a piena disposizione delleiniziative di Dio. E' una donna di speranza. Solo perchécrede alle promesse di Dio e attende la salvezza d'Israele,l'angelo può venire da lei e chiamarla al servizio decisivodi queste promesse. Essa è una donna di fede. “Beata seitu che hai creduto”, le dice Elisabetta. Il Magnificat èinteramente tessuto di fili della sacra Scrittura, di fili trattidalla Parola di Dio. Così si rivela che lei nella Parola diDio è veramente a casa sua, ne esce e vi entra con natura-lezza. Ella parla e pensa con la Parola di Dio. La Paroladi Dio diventa parola sua, e la sua parola nasce dalla Parola

di Dio. Così si rivela, inoltre, che i suoi pensieri sono insintonia con i pensieri di Dio, che il suo volere è un volereinsieme con Dio. Essendo intimamente penetrata dallaParola di Dio, ella può diventare madre della Parola incar-nata. Infine, Maria è una donna che ama. Come potrebbeessere diversamente? In quanto credente, che nella fedepensa con i pensieri di Dio e vuole con la volontà di Dio,ella non può essere che una donna che ama. Noi lo intuiamonei gesti silenziosi di cui ci riferiscono i racconti evangelicidell'infanzia. Lo vediamo nella delicatezza con la quale aCana percepisce la necessità in cui versano gli sposi e lapresenta a Gesù. Lo vediamo nell'umiltà con cui accettadi essere trascurata nel periodo della vita pubblica di Gesù,sapendo che il Figlio deve fondare una nuova famiglia eche l'ora della Madre arriverà soltanto nel momento dellacroce, che sarà la vera ora di Gesù. Allora, quando i discepolisaranno fuggiti, lei resterà sotto la croce. Più tardi, nell'oradi Pentecoste, saranno loro a stringersi intorno a lei nell'attesadello Spirito Santo.

L'amore non ha fineAlla vita dei Santi non appartiene solo la loro biografiaterrena, ma anche il loro vivere ed operare in Dio dopo lamorte. Nei Santi diventa ovvio: chi va verso Dio non siallontana dagli uomini, ma si rende invece ad essi veramentevicino. In nessuno lo vediamo meglio che in Maria. Laparola del Crocifisso al discepolo - a Giovanni e attraversodi lui a tutti i discepoli di Gesù, “ecco tua madre” - diventanel corso delle generazioni sempre nuovamente vera. Mariaè diventata, di fatto, Madre di tutti i credenti. Alla sua bontàmaterna, come alla sua purezza e bellezza verginale, sirivolgono gli uomini di tutti i tempi e di tutte le parti delmondo nelle loro necessità e speranze, nelle loro gioie esofferenze, nelle loro solitudini, come anche nella condi-visione comunitaria. E sempre sperimentano il dono dellasua bontà, sperimentano l'amore inesauribile che ella riversadal profondo del suo cuore. Le testimonianze di gratitudinea lei tributate in tutti i continenti e in tutte le culture, sonoil riconoscimento di quell'amore puro che non cerca sestesso, ma semplicemente vuole il bene. La devozione deifedeli mostra, al contempo, l'intuizione infallibile di comeun tale amore sia possibile: lo diventa grazie alla più intimaunione con Dio, in virtù della quale si è totalmente pervasida Lui, una condizione che permette a chi ha bevuto allafonte dell'amore di Dio di diventare egli stesso una sorgente“da cui sgorgano fiumi di acqua viva”. Maria, la Vergine,la Madre, ci mostra che cos'è l'amore e da dove essotrae la sua origine, la sua forza sempre rinnovata. A leiaffidiamo la Chiesa, la sua missione a servizio dell'amore:

Santa Maria, Madre di Dio,tu hai donato al mondo la vera luce,

Gesù, tuo Figlio, Figlio di Dio.Ti sei consegnata completamente alla chiamata di Dio

e sei così diventata sorgente della bontà che sgorga da Lui.Mostraci Gesù. Guidaci a Lui.

Insegnaci a conoscerlo ed ad amarlo,perché possiamo anche noi diventare capaci di vero amore

ed essere sorgenti di acqua viva in mezzo al mondo assetato.

Benedetto XVI

Page 5: DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · nella stessa natura dell'uomo. Tale crescita, però, è anche un effetto della presenza nel mondo del cristianesimo, che sempre di nuovo

5 / 53

PROGRAMMA RELIGIOSO23 giugno / 1° luglio 2006 - Novenario per tutti i devoti della Madonna

Ogni giorno ore 18,00 Rosario, Novena e S. Messa con omelia di P. Claudio Della Peruta23 giugno: Pellegrini di S. Lorenzo Maggiore con il parroco D. Pino Di Santo24 giugno: Pellegrini di Auduni , Caselle, Curti e Crisci col parroco D. Alfonso L. Salomone25 giugno: Sante messe ore 8,30; 10,30; 11,45; 18,3026 giugno: Pellegrini di San Salvatore Telesino con l'A. parrocchiale D. Augusto Di Mezza27 giugno: Pellegrini di Faicchio con il parroco Don Gaetano Ciaburri28 giugno: Pellegrini di Castelvenere con il parroco D. Filippo Figliola29 giugno: Pellegrini di Amorosi con il Gruppo di Preghiera “San Pio da Pietrelcina”30 giugno: Pellegrini di Telese Terme con il parroco Don Gerardo Piscitelli1° luglio: Pellegrini di Gioia Sannitica col parroco Don Giuseppe Oropallo

2 luglio - Festa della Madonna delle GrazieTradizionale arrivo dei pellegrini, a piedi, da tutta la Diocesi

Sante Messe ore: 05,00; 06,00; 07,00; 08,00; 09,00; 10,00; 11,00; 12,00.Ore 19,00 Processione della statua lignea della Madonna dal Santuario fino alla Tinta, accompagnata dalla banda musicale Città di Casapulla.Ore 19,45 Concelebrazione presieduta dal Vescovo della Diocesi Mons. Michele De Rosa

FESTIVITA'

MARIA SS.DELLE GRAZIE

Patrona della Diocesi di

Cerreto - Telese - Sant'Agata dei Goti

CERRETO SANNITA, 2 LUGLIO 2006Affidiamoci alla Madonna! Percorriamo la via privilegiata, secondo quanto ci insegna il Papa Benedetto XVI: “Dovegiunge Maria è presente Gesù. Chi apre il suo cuore alla Madre incontra ed accoglie il Figlio ed è invaso dalla suagioia. Mai la vera devozione mariana offusca o diminuisce la fede e l'amore per Gesù Cristo nostro Salvatore, unicomediatore tra Dio e gli uomini. Al contrario, l'affidamento alla Madonna è una via privilegiata, sperimentata da tantisanti, per una più fedele sequela del Signore. A Lei dunque affidiamoci con filiale abbandono”.

PROGRAMMA CIVILE1°luglio ore 21,00: ORIENT EXPRESS con la partecipazione di THOMAS , della trasmissione RAI: "La sai l'ultima?".2 luglio ore 21,00: Fuochi pirotecnici offerti dalla Famiglia De Libero in Venezuela ed accesi dalla Ditta PANNELLA di Ponte. ore 22,00: FRANCO SIMONE IN CONCERTO ore 24,00: Estrazione biglietto della Lotteria

Il Comitato della Festa I Frati Cappuccini

Si ringrazia quanti collaborano all'onore della Madonna delle Grazie

Page 6: DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · nella stessa natura dell'uomo. Tale crescita, però, è anche un effetto della presenza nel mondo del cristianesimo, che sempre di nuovo

6 / 54

Quando si parla di miracoli, quasisempre si pensa ad una statua chelacrima o ad un’apparizione dellaMadonna. Meno conosciuti sono imiracoli eucaristici che, come inse-gnano i teologi, sono “Eventi pre-ternaturali che hanno per causa oper oggetto l’Eucarestia”. Tutta lastoria della Chiesa ne è ricca, nellevarie nazioni e nelle varie epoche.Il Duomo di Orvieto, ad esempio,è connesso al famoso miracolo diBolsena, secondo cui un monacoboemo, di nome don Pietro, prove-niente da Praga e diretto a Roma inpellegrinaggio, dubitando della re-ale presenza di Gesù nell’ostia con-sacrata, “ogni giorno supplicavaDio che si degnasse di mostrargliun qualche segno che gli avesserimosso dall’animo ogni dubbio”.Durante una sosta a Bolsena, mentrecelebrava, al momento della consa-crazione, “quell’ostia apparve inmodo visibile, vera carne e aspersadi rosso sangue, eccetto quella solaparticella, che era tenuta dalle ditadi lui”. Inutilmente don Pietro cercòdi nascondere l’accaduto, perché ilsangue macchiò non solo il corpo-rale, ma anche i lini dell’altare e ilpavimento. Tutto questo alla pre-senza di numerosi fedeli che assi-stevano alla messa (1263). L’alloraPapa Urbano IV, dopo numerosiaccertamenti, fece trasferire il cor-porale intriso di sangue, i lini del-

l’altare e l’Ostia insanguinata adOrvieto, nella chiesa di S. MariaPrisca, dove, successivamente, èstato costruito il Duomo che custo-disce ancora le suddette reliquie.Un caso più sconvolgente e signifi-cativo ha per protagonista una veg-gente della Corea del Sud, cono-sciuta come Madre Julia. LaMadonna le è apparsa ben 145volte; dodici volte, durante la co-munione, l’Ostia si è tramutata inCarne e Sangue. La prima volta,mentre pregava con alcuni sacerdo-ti: “un’Ostia scende dalla volta dellacappella, oltrepassa la statua dellaMadonna dell’altare, e si fermadavanti a lei, all’altezza dellabocca”. Nel 1996, la suora fu rice-vuta in Vaticano, in udienza privatada Papa Wojtyla. Mentre assisteva-no alla Santa Messa, nella Cappellaprivata del Papa, l’Ostia si trasfor-mò in Carne e Sangue.Secondo una cartina geografica,custodita a Paray–le–Monial, inFrancia, nel mondo vi sono cento-trentadue luoghi dove si sono veri-ficati eventi prodigiosi. In verità, imiracoli eucaristici, sotto varie for-me e modalità, sono certamentemolti di più.In Italia se ne contano 17, tra i quali,i più noti sono: quello di Trani(1000); quello di Ferrara (1171);quelli di Firenze (1230 e 1595);quello di Siena (1330); quello di

Torino (1453); quello di Veroli(1570); quello di Paterno (1772)…Il più antico è certamente quello diLanciano, avvenuto nel 750. Unmonaco basiliano ebbe il dubbio“se nell’Ostia consacrata fosse ve-ramente il Corpo di nostro Signoree nel vino il suo Sangue”. Durantela messa, alla consacrazione,“Vidde fatta Carne l’Hostia e San-gue il Vino” (Epigrafe). Chi va aLanciano, può ancora oggi ammi-rare nel Santuario del MiracoloEucaristico l’Ostensorio contenentel’Ostia mutata in Carne e il calicedi cristallo contenente il vino mu-tato in Sangue.“La Carne è ancora intiera et ilSangue diviso in cinque parti disu-guali, che tanto pesano tutte unitequanto ciascuna separata” (Epigra-fe). In concreto, i miracoli eucari-stici non sono fatti per sbalordire:Dio interviene nella trama dellevicende umane secondo il suo pro-getto di salvezza e dà manifestazio-ni reali e concrete del suo grandeamore per le sue creature.“L’Eucarestia - dice S. TommasoD’Aquino - è la più grande di tuttele meraviglie operate da Cristo”.Molto più semplicemente, SanMassimiliano Kolbe ha detto: “Segli angeli potessero essere gelosi,lo sarebbero degli uomini per unasola cosa: la Santa Comunione”.

SE GLI ANGELI POTESSEROESSERE GELOSI

di Erino Eugenio Carlo

Page 7: DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · nella stessa natura dell'uomo. Tale crescita, però, è anche un effetto della presenza nel mondo del cristianesimo, che sempre di nuovo

7 / 55

P. MARZIO PICCIRILLOIl Fondatore dei Filippini di Guardia

Marzio Piccirillo è nato agli inizi del1598 a Guardia Sanframondi, duranteil dominio feudale di Marzio Carafa,duca di Maddaloni, mentre il PonteficeClemente VIII faceva da intermediariotra la Francia e la Spagna per firmare,proprio in quest’anno, la pace di Ver-vius.All’età di 12 anni perse il papà Lucan-tonio, che aveva avuto altri figli dalledue mogli prematuramente decedute.Sua madre Laudonia Fiore lo tirò sucon tenerezza ed energia. Gli insegnòad essere umile, ad amare Dio e i fra-telli, e lo educò ad una devozione filialealla Vergine Assunta.Laudonia sopportò fatiche incredibilied anche il distacco, per permettere alfiglio di studiare a Napoli e poter con-seguire la laurea in Diritto civile ecanonico.La laurea lo portò nel 1623 prima aMarsico Nuovo, dal compaesano ilVescovo domenicano fra Timoteo Ca-sillo, e poi a Roma dove fu accolto daiPadri Filippini. Iniziò un lavoro diricerca dei per i famosi Annales delCardinale Cesare Baronio sotto la guidadi Padre Cesare Bacilli.Padre Marzio ritorò a Guardia il 1625,prete fresco di 27 anni con il titolo diArciprete, dopo la rinuncia del suopredecessore Bartolomeo Piccinini. IlPiccirillo, uomo saggio, d’animo buonoe caritatevole, si rese conto della mise-ria umana fatta di superstizione ed’ignoranza: i poveri rassegnati a sop-portare in silenzio le angherie dei ricchie potenti, i ragazzi che vagabondavano,le famiglie disgregate, le ragazze datein moglie non per amore, la piaga del-l’alcolismo e alcuni preti non adegua-tamente preparati. Bisognava trovaresubito e per tutti nuove forme di apo-stolato.Il 1626 san Filippo viene proclamatopatrono di Guardia Sanframondi. Nel1628 nasce prima l’Oratorio Secolareper gli uomini, che dall’ascolto assiduoe familiare della parola di Dio traggonoispirazione per una vita cristiana piùintensa. Segue l’istituzione delle Ver-gini Filippine, per le donne nubili chevolevano servire, fra le mura domesti-

che, il Signore e consacrarsi a Lui.Il suo apostolato generoso porta il fra-tello Orazio a seguire l’esempio, maanche alcuni sacerdoti diocesani inco-minciano a vivere con lui nella casaattigua alla chiesa matrice. E’ così chenasce, il 30 giugno 1636, la Congrega-zione dell’Oratorio di san Filippo Nericon approvazione del Vescovo Dioce-sano Mons. Sigismondo Gambacorta.Il fervore religioso dei Padri Filippiniinfluì positivamente non solo nellacomunità guardiense e nella Diocesidi Telese ma anche nell’Arcidiocesi diBenevento guidata dall’ArcivescovoGiovanbattista Foppa, padre filippino,conosciuto dal Piccirillo durante la suapermanenza a Roma e divenuto suogrande amico.Come sempre, chi opera, lascia e su-scita dietro di sé un vivo contrasto diapprezzamenti e opposti giudizi. Il P.Marzio sopportò umiliazioni e persinoil carcere senza mai lamentarsi mafacendo fino alla fine la volontà di Dio.Il 17 agosto 1655 il Papa AlessandroVII con la Bolla “Sub Plumbo” univain perpetuo la Parrocchia Santa MariaAssunta di Guardia Sanframondi allaCongregazione dell’Oratorio di SanFilippo Neri.Il 16 maggio 1656, i Padri genuflessifecero il giuramento ed elessero il PadreMarzio Preposito e Curato in perpetuo.

La pesteIl 1656 è ricordato dalla storia comel’anno della peste introdotta a Napolida un vascello proveniente dalla Sar-degna: “co’ soldati, che avevano daandare sopra i Francesi in Milano”. Ilmorbo si diffuse anche a Guardia e iPadri accorrevano dai malati confor-tandoli nel corpo e nello spirito. PadreMarzio, notte e giorno, con la parola el’esempio, incoraggiava e soccorreva,non pensava mai a se stesso, al puntoche la sera del 29 agosto 1656, tornandodalle visite agli appesati, non ebbeneanche la forza di salire nella suastanza: in angolo del refettorio gli pre-pararono un lettuccio. Vero pastore chedona la vita per le sue pecore, anche

lui era stato contagiato dal morbo pe-stifero.Ai Padri che lo vegliano, preoccupatiper la febbre alta, con il suo solitosorriso sussurrava: “Un po’ di febbre.Cosa da nulla. Servite il Signore nellagioia. Siate allegri... Paradiso,paradiso”. Prima di morire ricevettei sacramenti.Padre Marzio Piccirillo morì all’auroradel 30 agosto 1656. Le sue ultimeparole sono tratte dalla Scrittura:“Dimitte me, aurora est”, “Lasciamiandare, perché è spuntata l’aurora”(Genesi 32,27).Il suono delle campane annunciò alpopolo di Guardia la notizia. Tuttiaccorsero per salutare il Padre: “il suovolto sembrava di un angelo”.Era morto, in odore di santità, un degnofiglio di San Filippo. Per rispettare lasua volontà, la sua profonda umiltà, ilsuo desiderio di nascondimento, nonsi fece nessun ritratto né effige di gesso.Solo in un secondo momento fu chia-mato un pittore che, su descrizione deiPadri, fece un ritratto somigliante sutela per i posteri.Padre Marzio fu sacerdote, umile efedele, secondo il cuore di Dio, amantedel Crocefisso, dell’Eucaristia e dellaChiesa, figlio devoto della VergineAssunta.Possiamo sintetizzare la spiritualità dipadre Marzio in quattro parole chiave:umiltà, carità, preghiera e gioia.

P. MARZIO PICCIRILLO(1598 - 1656)

Page 8: DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · nella stessa natura dell'uomo. Tale crescita, però, è anche un effetto della presenza nel mondo del cristianesimo, che sempre di nuovo

8 / 56

Sotto la Protezione di MariaDi PaolaEnzo(31/12/05)di Antonioe Teresa(Cerreto)

DavideDupresne.I nonniCastaldo(USA)

Di PaolaLidia

con il fratellino

AlessandroAgostino

figli di Mario eMichelaMorelli

(Cerreto)

CrafaFrancesca

(Benevento2/3/05)

di Andreae Titty Albano

Ragosta IsabellaAngela

diChristofer

e Janet(USA)

Tosco Gianmaria(18/1/05)

di Angelo ed AnnaPalmieri (Cassino).La bisnonna Maria

Carmina Petrillo ed inonni Angelo e Rosa

di Faicchio

Da sinistra a destra: Annalise, Alex, Katia e Alyssa.I nonni Lucia e Armando Guarnieri (Australia).

Da sinistra a

destra:Leanna,Amanda,Daniele RobertoBoscarino.I nonni Anna edEmanuele (USA).

ParenteAbbey eCarleydi Johne Stavey.I nonniPellegrinoe Nicoletta(USA).

BoscarinoDilan

Thomas.I nonni

Emanuele edAnna

Boscarino(USA)

Iuliani Matthewe Danielle.I nonni Pietro

e Joanna Iuliani (USA)

Page 9: DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · nella stessa natura dell'uomo. Tale crescita, però, è anche un effetto della presenza nel mondo del cristianesimo, che sempre di nuovo

9 / 57

* Pisa 10/4/06Gradirei preghiere alla Madonnaper un giovane in difficoltà.

Antonina Tommaselli

Volentieri ci associamo alle vostrepreghiere per chiedere alla Madonnaun aiuto speciale per il "giovane indifficoltà". Non conosco le motivazionidi tale richiesta. Potrebbe essere unapatologia fisica o pisichica, ed allorachiediamo al Signore che illumini imedici perché tutto si risolva in meglio.Se invece le cause sono altre, come misembra di capire, il discorso diventapiù articolato. Purtroppo non si puòattribuire alla responsabilità dei giovanise qualcosa è carente. Il loro modo dicomportarsi è frutto delle molterelazioni con cui devono confrontarsiogni giorno per le testimonianzecontrastanti di compagni, docenti efamiliari. Con l'avanzare della civiltàe dei mezzi di comunicazione (TV,cinema, radio e stampa), l'umanità sitrova davanti al bivio di dover sceglierenon più alla luce dei costumi del propriopaese, ma su una platea molto più vasta,quasi universale. Purtroppo in ognitempo la scelta è stata problematica,cominciando dai nostri progenitori chepreferirono soddisfare i loro capriccianziché ubbidire a Dio e alla lorocoscienza. Anche ora sembra che ilmale prevalga sul Bene. Il male è statoe sarà sempre di moda; cambia forma,mezzi e persone, ma non la sostanza.Scrivendo queste cose a voi chechiedete aiuto per "un giovane indiff icoltà" potrebbe sembrarerassegnazione o fatalismo. Invece -almeno questa è la mia intenzione - èun incoraggiamento, un invito a lottare,ad andare contro corrente, a smuoveretutte le nostre potenzialità terrene ecelesti per migliorare noi stessi e glialtri. Siamo cristiani e dobbiamo essereottimisti. Il Signore Gesù ha vintoperfino la morte, ultimo ed irriducibilenemico ad arrendersi. La riflessionepertanto deve svilupparsi sul ruolopersonale di ciascuno di noi. Dobbiamoammettere che non facciamo tutto quelche umanamente è possibile perché il

BREVE CORRISPONDENZA

Bene prevalga sul male. Almeno io chescrivo, povero frate sacerdote, sento ilrimprovero di Gesù: “I figli di questomondo sono più avveduti dei figli dellaluce” (Lc 16, 8). Ed ancora disse Gesù:“La luce è venuta nel mondo, e gliuomini hanno amato più le tenebre dellaluce, perché le loro opere eranomalvage” (Gv 3, 19). Poveri giovani!Nella loro inesperienza sono preda deipiù furbi, non dei più bravi. Ademotivarli, a farli scendere acompromessi è facile, a risalire la chinaè difficile. Additiamo ai giovani metesuperlative, e ne facciamo degli eroi.Con la preghiera e la testimonianza dinoi adulti i giovani possono riscoprireCristo, l'Unico che è salito più in altodi tutti, perché era disceso dall'alto. Sei giovani scoprissero Gesù Cristo,sognerebbero una famiglia sana e santa,gusterebbero la felicità vera del cuorein modo più profondo ed intimo. Quiin terra, e lassù in cielo per chi crede.

* Valle Telesina 8 maggio 2006L'unica cosa che vorrei adesso èil non aver più paura, non averemotivi di aver paura; nonimmaginare più il mio voltosfigurato e il mio corpo stravolto.Desidero certezze, non domande.Vorrei essere qualcun'altra. Evorrei non sentirmi più unaincapace.

Fiorella

Il contenuto del biglietto che oraavete letto non è come tanti altri. E' unapreghiera rivolta per iscritto alla Madredi Dio e messa nella buca delle "Letterealla Madonna". Chi ha scritto tali paroledeve essere una ragazza scoraggiata,perché troppo introversa. Invece divedere gli altri, le gioie e le sofferenzeche la circondano, si racchiude nelproprio “io”, sforzandosi di controllarei pensieri che frullano senza meta. Perfortuna non ci siamo fatti da soli.Nessuno di noi può rimproverare Dioperché sono bianco o nero, alto o basso.Nessuno può aumentare la propriastatura di un centimetro. Paura di chi?e di che cosa? Il futuro non è nelle

nostre mani. Neppure il passato. Soloil presente è nostro, e non facciamolosfuggire come un sogno. La realtà èpiù bella della fantasia. Perché essereun altro/a e non se stessi? Lapersonalità che Dio ci ha dato, e di cuiabbiamo preso coscienza al momentodell'uso di ragione, ce la porteremoaddosso per tutta la vita. Perchécambiare? Il mio “io” è il compagnopiù bello, più utile e indispensabileche mi segue per tutta la vita, anzi perl'eternità. Il mio “io” è irrepitibile,come il mio volto, le mie improntedigitali. La vita è bella, se la si accettacosì come è. Non è l'ombra che deveprevalere in me, ma la realtà vissutain ogni istante con coerenza. Siamotutti figli di Dio. Non poteva capitarciuna sorte più bella di questa. E Diovuole che i suoi figli siano belli, nonbrutti; ottimisti, non autolesionisti;intel l igent i , non superf ic ial i .Sant'Agostino prima di essere santoera un giovane senza meta. Vedeva ilbene, ma preferiva compiere il male.Non riusciva a scuotersi cattiveabitudini. Era "inacapace" di vincerese stesso. Poi pensò: che cosa gli altrihanno più di me? “Se altri ed altresono più belli di me, perché io nonposso riuscirci?”. Imitò le virtù, nonla fatua esteriorità, pregò a lungo, siautoconvinse, vinse se stesso, ed ebberagione del proprio “io” troppo carnale.La sua anima divenne così bella cheancora oggi affascina, dopo quindicisecoli. Auguro ai miei pochi lettori diimitare i campioni veri, quelli dellospirito. La loro eredità non ha fine.Come Madre Terresa di Calcutta, nonbella esteriormente, ma bellissima nelcuore e nelle opere.

* Winterthur 11 maggio 2006Vi ringrazio del bollettino che miarriva regolarmente. Vi comunicoil nuovo indirizzo di mio marito.Purtroppo da agosto 2005 siamoseparati, nonostante che per lungotempo siamo stati insieme. Non èmio diritto giudicare, ma peramore di mio figlio ho dovutosepararmi. Credo in Dio e solo

Page 10: DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · nella stessa natura dell'uomo. Tale crescita, però, è anche un effetto della presenza nel mondo del cristianesimo, che sempre di nuovo

10 / 58

Giorno di matrimonioMinatore Giampaolo di Napoli e Fadda Viviana di Pietraroia

(27/5/06)

Goglia Raffaele di Castelvenere e Marzano Margheritadi Amorosi (10/6/06)

Conte Francesco ePace Valentina di Telese(12/6/06)

25° di matrimonioDi Stefano Giuseppe e Maria Pisano

di San Salvatore Telesino

Velardi Pasquale Antonio ed Angela Racciodi Cusano Mutri

Di Lauro Giuseppe e Giugliano Maria Rosariadi Cerreto Sannita

Celella Angelo e De Luca Francadi Amorosi

50° di matrimonioNatillo Raffaele e Concetta Mattei

di San Salvatore Telesino

Sacramento del matrimonio

Lui sa quello che stiamo passando.Mio marito ed io abbiamo uncolloquio amichevole. Sono delparere che non serve litigare.

M.A.S. (lettera firmata)

La vostra lettera è molto serena,scritta con equilibrio e rassegnazione.Mentre lodo la serenità e l'equilibrio(doti eccezionali anche per i cristianiimpegnati), non condivido larassegnazione. Dal modo come avetescritto si nota che amate ancora vostromarito. E questo vi fa onore. Ma lungida voi rassegnarvi, come se non ci fossenient'altro da fare. Poiché siete cristianae vi siete sposati in chiesa, accogliendoe vivendo i l sacramento delmatrimonio, ricorderete l'espressionebiblica: "Ciò che Dio unisce, l'uomonon separi". Tutti conosciamo iproblemi familiari odierni, i carattericambiati in peggio, l'autopersonalismoesasperato, tante scelte insipide e senzavalori. Parlo della società odierna, nondella vostra famiglia. Però il vostrodovere non è quello di separarvi davostro marito "per amore del figlio". Ilvostro caro figlio fra qualche anno èlibero di sposarsi con chi vuole, espiccare il volo dove vuole, realizzarecioè la sua la vita come vuole. Egli sitrova nell'età in cui ogni anno cambiaqualcosa. Voi no, vi trovate nell'etàdell'equilibrio, del non ritorno e forsedella solitudine. Vostro figlio si salva,se vuole, voi non più. Pur continuandoad amare al massimo vostro figlio, nondovete trascurare vostro marito. Nonvi siete sposato con il figlio, ma convostro marito. Avete giurato di stareinsieme con vostro marito per tutta lavita, non con vostro figlio. Anzi costuinon trarrà nessun giovamento dallaseparazione. Lui sarà felice di vederei suoi genitori uniti, anche se tante voltein disaccordo. La vostra separazione èun cattivo esempio per vostro figlio.Forse oggi non lo capisce, ma nel futurolo capirà. Ed il vostro errore di oggipotrebbe essere anche la condanna delsuo futuro matrimonio. Come i genitori,tali i figli. Vostro marito avrà tutte leresponsabilità che volete, però nessunosi comporta da incosciente. Ci sarannopure delle ragioni per soffrire una crisi.Talvolta per far crollare anche gli alberirobusti basta un forte vento. Purtroppo

è la fragilità odierna a indebolire tutti.Forse vostro marito sta al culmine diuna crisi che viene da lontano; forse ilsuo stato di salute fisico o psichico nonè ottimale. Ma il vostro posto è accantoa lui, nella "buona e nella cattiva sorte",come avete giurato nel giorno dimatrimonio. La gioia e la pace familiarenon derivano da ciò che è giusto o daciò che non lo è, ma dalla bontà delcuore, dalla misericordia, dallapazienza, dalla speranza che con iltempo tutto si aggiusta. La nostra vitala gustiamo non perché il presente èsenza sofferenza, ma nella misura incui speriamo in un futuro più bello. Lasperanza è una virtù teologale, come lafede e l'amore. Vi consiglio di pregaremolto. Voi amate la Madonna. Non sose avete fatto la vostra scelta dietro Suoconsiglio, oppure vi siete dimenticatadel tutto di interpellarLa. Anche Leisoffrì una forte crisi matrimoniale. Erail suo fidanzato-sposo a dubitare di lei.La Madonna non si turbò. Sicuramente

soffrì molto. Non chiese al Signore ditrovargli un altro compagno, oppurevivere da sola come una ragazzamadre. Pregò e chiese aiuto a Dio,mettendosi nelle sue mani. E Diointervenne per far tornare sui suoi passiil povero Giuseppe. Io non so quel chevoi ora potete fare. Vi auguro dicontinuare ad amare vostro marito,dialogare con lui, chiarire quel che èpossibi le chiarire, soprattuttocontinuare a volervi bene e ad abitareinsieme. Perché dovete pagare dueabitazioni, con due indirizzi? Avetemolti soldi da sprecare? Faccio appelloai devoti della Madonna delle Graziedi pregare per voi affinché possiateraggiungere, come tante altre coppiecon gli stessi problemi, un puntod'incontro per salvare la vostra famigliabenedetta da Dio e dalla Madonna. Lavostra gioia di ritornare a vivereinsieme, sarà anche la nostra.

Fra MARIANO PARENTE

Page 11: DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · nella stessa natura dell'uomo. Tale crescita, però, è anche un effetto della presenza nel mondo del cristianesimo, che sempre di nuovo

SEGNO DI GRATITUDINE

11 / 59

Petriccione Anna Luisa (18/4/05)di Michele e Maria Carmina Di Santo (Caserta)

Zoccolillo Francesco (14/1/06)di Daniele e Giovanna Masella (Cerreto)

Di Palma Alessandro Agostino (12/8/05)di Mario e Michela Morelli (Cerreto)

D'Amico Alessia (24/7/2001)di Silvio e Giuseppina Fappiano (Catania)

Di Nola Laura (16/1/06)di Fulvio e Giuseppina Parente (San Lorenzello)

Ciarleglio Matteo (2/10/05)di Franco e Kiross Haimanot (Firenze)

Di Nardo Sonia (8/7/1999) e Alessandra (14/12/02)di Alfonso e Angela Giammetta (Pagani)

Cerreto 20 maggio 2006

Ringraz io mo l to laMadonna perché in un incidentestradale in cui l'auto si è del tuttocapovolta, sono uscita illesa. Inquel momento di grave pericoloper me e per gli altri l'ho invocatacon fede e non sono rimasta delusa.

Pelosi Caterina in Baldino

* Cranston 4 maggio 2006

Insieme alla mia famiglia ringraziola Madonna, ed a Lei mi affido,perché ho sentito il suo aiutod u r a n t e u n i n c i d e n t eautomobilistico in cui sono statoferito, ed ora perfettamente guarito.

Italo Pelosi (USA)

* Una mamma rimasta anonima edarrivata al Santuario, lasciando unagenerosa offerta senza farsi notare, hascritto il seguente biglietto digratitudine: “Cara Mamma celeste,sono una mamma che Ti ringrazia pergli ostacoli superati e per le graziericevute. Madonnina mia, aiutami nellabuona salute dei miei cari e porta lapace in tutte le case. Grazie, Madonninamia. 4/4/2006”.

* Cerreto Sannita 13/6/2006Sono venuta scalza al Santuario e offro

un ex voto perché la Madonna haascoltata la mia fervente preghiera. Conla professionalità di bravi medici edun'assistenza ospedaliera ottima, unmio stretto congiunto ha superato senzacomplicazione un delicato interventodi trapianto. E' andato tutto bene.

Raffaela R.

* Cara Mamma celeste, sono venuta aituoi piedi per ringraziarti. L'interventocon il tuo aiuto è andato bene. Ti pregodi aiutarmi ancora negli altri mieibisogni. Prega anche per mio figlio.Grazie.

Teresa di Como

* Mancavo dal Santuario da cinqueanni. Cara Madonna, ti ringrazio peravermi aiutata e protetta sempresopratutto nei tempi difficili, in terralontana dove mi trovo. Grazie, Mamma.

Talia Federico

* Reanding - Berks 2/4/06

Ringrazio molto la Madonna peravermi aiutata a superare alcunidisturbi fisici. Confido nel suoaiuto per sopportarne altri,purtroppo legati alla mia età.Metto tutti i miei cari sotto la suaprotezione.

P. Rabuano

CONSACRATI ALLA MADONNA

Bimbi in Santo

Page 12: DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · nella stessa natura dell'uomo. Tale crescita, però, è anche un effetto della presenza nel mondo del cristianesimo, che sempre di nuovo

12 / 60

* Nei mesi di maggio - giugno 2006 si è procedutoai restauri generali della chiesa e dell'antico coroligneo, nascosto da tinteggiatura forse secolare. E'stato realizzato il nuovo impianto elettrico, secondole norme vigenti. E' stato realizzato pure un nuovotabernacolo a muro, per sostituire quello provvisorioed antiestetico. Circa dieci tecnici hanno eseguito illoro intenso lavoro dalla mattina fino a sera, senzaaltro refrigerio che quello dell'entusiasmo di contri-buire all'onore della Madonna. Nella “Casa delPellegrino” sono stati sostituiti i vecchi ed inutiliz-zabili infissi. C'è ancora molto da fare, ma grazie aDio qualcosa è stato possibile realizzarlo in pocotempo. Il Santuario ha acquistato un volto più belloed accogliente. Si ringrazia tutti gli amici professionistiche ci hanno consigliato e sollecitato a promuovereil culto alla Madonna nel genuino stile francescano,con sobrietà, delicatezza e gusto artistico. Il sacrificioeconomico è sostenuto dai nostri benefattori chemostrano particolare spirito di sacrificio, collabora-zione e buona volontà.

* Il 9 maggio 2006 sono venuti al Santuario circa40 pellegrini da Licola, guidati dal parroco DonGiuseppe Guida. Dopo la celebrazione della santamessa si sono rifocillati al ristorante Masella e poihanno proseguito per Pietrelcina.

* Il 15 maggio 06 P. Valentino ha accompagnato aSan Giovanni Rotondi oltre cento pellegrini di Amo-rosi. Sulla tomba di P. Pio hanno pregato per tutti idevoti della Madonna delle Grazie, a cui da secoli èintitolata anche quell'antica chiesa conventuale.

* Il 16 maggio 06 finalmente torna a casa la statuadi San Francesco, dopo circa due anni di restauropresso il laboratorio della Sopraintendenza di Bene-vento. Il colore dell'abito è cenerino, secondo latradizione francescana seguita nei secoli XIII-XIX.

* Il 20 maggio 06 arrivano al Santuario una cinquan-tina di ragazzi di Orta di Atella accompagnati dailoro catechisti. Prima avevano visitato il centro storicodi Cerreto e le botteghe di ceramica.

* Nel pomeriggio del 20 maggio 06 un gruppo diragazzi di Gioia, con i loro genitori ed il parroco D.Giuseppe Oropallo, hanno fatto un ritiro spirituale alSantuario per meglio prepararsi alla prima comunione.Il gruppo dei cresimandi, pure di Gioia, è venuto il

3 giugno 2006.

* Il 28 maggio 06 sono stati ospiti nella "Casa delpellegrino" del Santuario oltre sessanta ragazzidell'Oratorio filippino intestato a "Padre MarzioPiccirillo" (1598-1656) di Guardia Sanframondi. Hochiesto al loro presidente Massimo Russo Del Vecchiouna scheda sull'Oratorio. Ecco la sua risposta:“L'Oratorio è uno spazio aperto a tutti, è un progetto,una particolare forma di carità che si esprimenell'aggregare i ragazzi, i giovani e adolescenti pereducarli con la preghiera, il gioco, il teatro, il turismo,il canto ecc. ed aiutarli a a divenire bravi cittadini,consapevoli dei propri valori civili e religiosi. In unasocietà frenetica, come la nostra, può verificarsi lamancanza di ascolto e di attenzione ai bisogni altrui.

L'Oratorio vuol essere un ponte tra la strada e lachiesa per percorrere insieme, con gioia, il medesimopercorso, senza aver paura degli inevitabili sacrifici”.

* Il 30 maggio 06 vengono al Santuario di Cerretoi superiori locali di tutti i conventi della Provincianapoletana dei Cappuccini, guidati dal ProvincialeP. Nunzio Giugliano. Dopo la preghiera e la riflessione,ci si ritrova alla mensa comune nell'antico refettorio.

* Il 31 maggio 2006, seguendo una tradizione col-laudata da molti anni, si conclude al Santuario il mesemariano. I parroci Don Antonio Di Meo (cattedrale)e D. Edoardo Viscosi (S. Martino di Cerreto), con D.Giustino Di Santo (Civitella), hanno voluto personal-mente accompagnare i loro fedeli con grande sacrificioed entuasiamo. La maggior parte sono arrivati a piedidalle loro contrade seguendo la croce, recitandopreghiere e cantando inni antichi e nuovi alla Madredi Dio. Molti recavano in mano una candela di cerae/o qualche fiore raccolto nei proprio giardino. Nonpochi sono arrivati a piedi scalzi in segno di penitenza.E' stato un incontro devoto e gioioso. La Madonnaha gradito tale omaggio e sicuramente sparge legrazie in abbondanza nei loro cuori.

Cronaca dal Santuario

Page 13: DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · nella stessa natura dell'uomo. Tale crescita, però, è anche un effetto della presenza nel mondo del cristianesimo, che sempre di nuovo

Il 20 maggio 2006 i bambini dellaprima e seconda classe di catechi-smo di Orta di Atella (CE), a chiu-sura dell'anno catechistico, sonoandati in gita al Santuario dellaMadonna delle Grazie. Il viaggioè stato piacevole e divertente; ibambini hanno mostrato educazio-ne e correttezza sia durante il viag-gio che al Santuario.A Cerreto abbiamo avuto qualchedisagio perché il ponte della Tinta,presso l'ex mulino sul torrente dei"cappuccini", è in ristrutturazione.Il vecchio ponte era troppo strettoper passare con il grande pullman,ed il nuovo ponte non è prontoancora. Il Sindaco di Cerreto Avv.Antonio Barbieri gentilmente hamesso a nostra disposizione unpullmino delle scuole per poterarrivare al Santuario senza affati-care troppo i bambini.

L'impressione dell'antica chiesa edella Statua lignea della Madonnaè stata notevole. Come è bella laMadonna! E che sguardo materno!Infatti una bambina appena uscitadalla chiesa mi ha detto: “E' unaMadonna particolare”.Padre Mariano, il frate cappuccinodel Santuario, ha accolto tutto ilgruppo dei bambini con la cortesiae la dolcezza che lo contraddistin-guono. I bambini hanno apprezza-to la semplicità con cui ha illustra-to la storia del Santuario ed hannoaccolto con gioia il suo invito apregare la Beata Vergine delle Gra-zie. La giornata si è conclusa consoddisfazione e felicità da partedi tutti e con l'augurio di ritornareancora insieme in qualche altraoccasione.Sento l'obbligo pure di ringraziareil Prof. Tommaso Giannetti per la

viva e simpatica accoglienza dalui mostrata ai piccoli ospiti ortesidurante la visita in città.Infine trascrivo un biglietto con-segnatomi il giorno dopo dallapiccola Enza Serra: “Sabato 20maggio è stata una bella giornata.Le nostre catechiste ci hanno ac-compagnato a Cerreto Sannita,dove abbiamo visitato posti bel-lissimi e interessanti. Al Santuariodella Madonna delle Grazie ci haaccolti P. Mariano, che ci ha par-lato un pò, e poi abbiamo pregatoinsieme. Lì abbiamo potuto anchemangiare e giocare tutti insieme.Ci siamo proprio divertiti. Quan-do siamo ripartiti, guardando P.Mariano che continuava a salutar-ci con la mano, tutti abbiamo det-to: Vogliamo ritornare!”.

Maria Francesca Iacobelli

Da Orta di Atella in visita

alla Madonna di Cerreto

Da Orta di Atella in visita

alla Madonna di Cerreto

Bambini di Orta di Atella con le loro catechiste e Fra Luigi accanto a Fra Mariano.

13 / 61

Page 14: DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · nella stessa natura dell'uomo. Tale crescita, però, è anche un effetto della presenza nel mondo del cristianesimo, che sempre di nuovo

29.04.’06: Presso la Galleria Giamaartdi VITULANO è stata allestita la mo-stra di opere pittoriche e di animazionePittura Elettrica, con la partecipazionedi noti artisti contemporanei.

05.05.’06: Festa di San Michele inLAIANO - Sant’ Agata de’ Goti. Du-rante i riti è stato acceso il tradizionaleMajo in onore del santo. Ancora, lostesso patrono, è stato venerato in GIO-IA SANNITICA .

05.05.’06: E’ partito il progetto ideatodall’ Arci Campania e l’ Arci Beneventoin collaborazione con il comune diSAN SALVATORE e Arci Pagus diSOLOPACA che ha come obiettivo latutela della donna migrante dal puntodi vista socio-sanitario e occupazionale.

13.05.’06: Festa di San Giuseppe inCUSANO MUTRI .

13.05.’06: Giornata Diocesana dei Gio-vani in CERRETO SANNITA .

19.05.’06: “Prospettive interessanti perincrementare lo sviluppo turistico delcomune di FAICCHIO ” così ha affer-mato il sindaco della piccola cittadinaBorrelli, riferendosi al progetto I Cam-mini dell’ Europa. Tale progetto portaalla riscoperta di una sorta di Via Fran-cigena del Sud, un prolungamento del-l’itinerario della via di Sigerico che,da Roma guiderebbe i pellegrini delterzo millennio fino a Gerusalemme.

19-21.05.’06: Si è svolta in CERRE-TO SANNITA , con l’ allestimento dinumerosi stands, la Sagra degli Aspa-ragi.

21.05.’06: Festa di San Pasquale pressoil Convento SS. Salvatore in FAIC-CHIO .

25-28.05.’06: Ancora una volta inCERRETO SANNITA ha preso il via,ottenendo un meritato successo, la tra-dizionaleSagra dei Funghi.

27-8.05.’06: La Pro Loco di MASSAdi Faicchio ha organizzato la manife-stazioneVini Masserie e Massa.2-4.06.’06: Ha preso il via in LIMA-TOLA la manifestazione Il Borgo deiMestieri, che ha raccolto le tradizioni

artigianali, la musica e l’ arte all’ ombradel castello medievale.

03.06.’06: Festa di San Sancio in FON-TANAVECCHIA in Faicchio.

10.06.’06: Manifestazione cicloturisticaPaesi In Bici organizzata da SpeadyTeam in SAN SALVATORE .

11.06.’06: Pubblico incontro per il pro-getto di sistemazione - illuminazione e

ripristino a cura della Soprintendenzadi Piazza San Martino in CERRETOSANNITA .

16-18.06.06: Si è svolta in BAGNOLI -Sant’ Agata de’ Goti- la Sagra delle Ciliegie.

18.06.’06: In occasione della solennitàdel Corpus Domini, la cittadina diCUSANO MUTRI ha allestito la ce-lebreInfiorata annuale, lungo le viedella comunità

* Il 7 maggio 2006, nella cattedraledi Cerreto si è celebrata la giornatadiocesana dell’ammalato; la santa Mes-sa è stata presieduta dal nostro Vescovo,Michele De Rosa, con la presenza dinumerosi fedeli.

* Il 13 maggio la Diocesi ha celebratola giornata dei giovani a Cerreto San-nita. La manifestazione si è svolta invari momenti: accoglienza in piazza S.Martino e conoscenza dei gruppi; minitorneo di calcio sul campetto del Semi-nario; in serata veglia di preghiera incattedrale con il Vescovo e i sacerdotipresenti; tutto si è concluso con cantie balli in piazza.

* Il 14 maggio nella cattedrale diCerreto, 8 giovani e non, hanno ricevutoil sacramento dell’iniziazione cristiana.

* Il 21 maggio il Nunzio Apostolicoin Italia, S. E. Mons. Paolo Romeo, hacelebrato la Messa nella parrocchia diSanta Generosa, in Ponte, durante laquale ha conferito la Cresima ad ungruppo di giovani.

* Dal 21 al 28 maggio la parrocchiadi san Michele Arcangelo in Capitone(Sant’Agata dei Goti) ha ricevuto invisita pastorale mons. Vescovo.

* Il 26 maggio su iniziativa della scuoladi formazione teologico-pastorale, si ètenuto nell’aula magna del Seminario

diocesano un convegno sul tema: for-mare la coscienza oggi. Etica, veritàe pluralismo.

* Il 3 giugno il sig. Benito Viscosi,sposato e padre di figli, della comunitàparrocchiale di santa Giuliana in Gras-so Telesino, ha ricevuto l’Ordine delDiaconato Permanente

* Il 13 giugno, solennità di S. Antoniodi Padova. Solenni festeggiamenti aCerreto Sannita in onore del patrono,con tradizionale processione e fuochipirotecnici. Imponente l’illuminazione.

* Il 19 giugno in S. Agata dei Gotiè deceduto Mons. Vincenzo Della Rat-ta, già Vicario Generale della Diocesi.Ha presieduto la concelebrazione ilvescovo Michele De Rosa, presenti ilvescovo emerito Felice Leonardo, mol-ti sacerdoti e numerosi fedeli.

* Il 19 giugno, su iniziativa dell’Azio-ne Cattolica Diocesana, si è tenutonell’aula magna del Seminario dioce-sano, un convegno sul tema: “la Re-pubblica plurale”.

* Il 23 giugno, festa del sacro Cuoredi Gesù, è stata celebrata la giornatadi santificazione sacerdotale. Il Vesco-vo con tutti i sacerdoti della diocesi,ha vissuto una giornata di preghierapresso il ritiro di san Sosio Martire inFalvaterra (Fr).

Diocesi di Cerreto - Telese - Sant’Agata dei Goti- di Ionut Pirtac -

Valle Telesina e dintorni di Giovanni Giletta

Cronaca Locale14 / 62

Page 15: DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · nella stessa natura dell'uomo. Tale crescita, però, è anche un effetto della presenza nel mondo del cristianesimo, che sempre di nuovo

15 / 63

Risorgeranno nella luce di Cristo

Carmela Carforadi Arienzo

* 5/3/1924 + 13/3/2006

Velardi Teresadi San Lorenzello

* 27/12/1914 + 5/3/2006

Valente Angela Rosadi Cerreto

* 10/6/1911 + 24/3/2006

Tebano Michelinadi Puglianello

* 8/5/1913 + 30/4/2005

Del Nigro Emiliodi Cerreto

* 9/1/1923 + 8/4/2006

Calabrese Mariadi Telese

* 24/4/1929 + 10/4/2006

Mastroianni Antoniodi Cerreto

* 1/8/1933 + 2/1/2006

Simone Rosariadi S. Lorenzello

* 9/4/1924 + 26/4/2006

Don Antonio Tetadi Cerreto

* 20/12/1923 +10/4/2006

Mongillo Mariadi Cerreto

* 9/7/1903 - 5/6/2005

Sagnella Rosadi S. Salvatore

* 6/8/1936 + 28/5/2006

Di Libero Luisadi S. Lorenzo M.

* 1/5/1929 + 24/5/2006

Pascale Antonietta* Gioia San. 1/7/1925

+ Cerreto 3/6/2006

Gismondi Di PaolaConcetta

di Providence (USA)* 2/2/1905 + 26/4/2006

Pelosi Giuseppedi Cerreto

* 29/1/1931 +24/5/2006

Di Paola Andreadi Cerreto

20/1/1922 + 16/12/2005

Don Angelo Di Santodi Guardia S.

* Benevento 26/7/1952+ Telese 27/3/2006

Page 16: DEL SANTUARIO DI MARIA SS. DELLE GRAZIE · nella stessa natura dell'uomo. Tale crescita, però, è anche un effetto della presenza nel mondo del cristianesimo, che sempre di nuovo

Santuario Maria SS. delle Grazie e Convento dei PP. CappucciniCerreto Sannita (BN)

Di Bruno Domenico e Di Brino Ersiliacon i loro figli nel 50° di matrimonio

(Morcone 11/12/05)

Gruppo di preghiera "San Pio da Pietrelcina" di Amorosi in visita a San Giovanni Rotondo (15/5/06)

Foto ricordo dell'ordinazione sacerdotale di Father John Luigi Lavorgnae dei suoi familiari residente ad Hamden (USA). L'ordinazione è avvenutail 20 maggio 2006 nella cattedrale di S. Giuseppe in Hartford. Don Giovanniè figlio di Lavorgna Egidio e Palma, nati a Massa di Faicchio ed emigratinegli Stati Uniti. Esprimiamo a Don Giovanni gli auguri più belli dei nostrilettori e degli amici di Massa di Faicchio.