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DEFINIZIONE DI ARMA Dal punto di vista tecnico-giuridico per “arma” si intende uno strumento costruito dall’uomo allo scopo si offendere o difendere, la cui funzione naturale è prioritariamente quella di arrecare un danno fisico ad altri esseri viventi

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DEFINIZIONE DI ARMA

Dal punto di vista tecnico-giuridico per

“arma” si intende uno strumento

costruito dall’uomo allo scopo si

offendere o difendere, la cui funzione

naturale è prioritariamente quella di

arrecare un danno fisico ad altri esseri

viventi

CLASSIFICAZIONE DELLE ARMI

Le armi vengono classificate in :

- armi e munizioni da guerra

- armi e munizioni comuni (da sparo e bianche)

dette anche “armi proprie”

- strumenti atti ad offendere detti “armi

improprie”

la nostra trattazione verterà principalmente sulle

armi in uso per l’esercizio della caccia

ARMI CONSENTITE PER L’ESERCIZIO DELL’ATTIVITA’

VENATORIA

L’attività venatoria è consentita con l’uso del fucile

ad anima liscia fino a due colpi,a ripetizione e

semiautomatico, con contenitore contenente non

più di due cartucce, di calibro non superiore al 12,

nonché con fucile con canna ad anima rigata a

caricamento singolo manuale o a ripetizione

semiautomatica di calibro non inferiore a millimetri

5,6 con bossolo a vuoto di altezza non inferiore a

millimetri 40

- i caricatori dei fucili ad anima rigata a ripetizione

semiautomatica non possono contenere più di due

cartucce durante l’attività venatoria e fino a cinque

cartucce limitatamente la caccia al cinghiale.

- è consentito l’uso di fucili a due o tre canne (combinati)

- nella zona faunistica delle Alpi è vietato l’uso di fucili

semiautomatici ad anima liscia salvo che il relativo

caricatore sia adattato da contenere non più di una

cartuccia

- il titolare di licenza di porto di fucile uso caccia è

autorizzato a portare , oltre all’arma, utensili da taglio o

da punta atti alle esigenze venatorie

Art. 13, L. 157/92 e smi

ARMI E MUNIZIONI DA CACCIA

• L’arma è uno strumento in grado di proiettare a distanza e ad altissima velocità una palla unica, o una serie di pallini, in grado di colpire un bersaglio

• Nell’attività venatoria il fucile ha prioritariamente lo scopo di colpire ed abbattere istantaneamente l’animale selvatico oggetto di prelievo venatorio

• I fucili da caccia si suddividono in tre categorie :

- fucili con canna o canne “ad anima liscia”

- fucili con canna o canne “ad anima rigata”

- fucili combinati, provvisti cioè di canna/e ad anima liscia e canna/e ad anima rigata

I FUCILI AD ANIMA LISCIA

• Caratterizzati per l’interno delle canne totalmente

levigato, usati per sparare a pallini (munizione

spezzata) o a palla unica (palla franca)

• I fucili di questo tipo più conosciuti sono:

- la “doppietta” con canne giustapposte

- il “sovrapposto” con canne sovrapposte

- l’ “automatico” con una sola canna.

I primi due fucili sono armi “basculanti” nel senso che

all’apertura dell’arma le canne basculano (ruotano)

verso il basso attorno ad un perno in acciaio al quale

le canne sono vincolate, detto “rampone” .

• L’ automatico (da definirsi più correttamente come

semiautomatico) è dotato di una sola canna ed è

caratterizzato da un sistema fisso di tenuta della

canna e da un sistema d’armamento determinato da:

- il recupero del gas prodotto dall’esplosione della

polvere

- il rinculo determinato dalla forza contraria alla

fuoriuscita del proietto determinata dai gas di

combustione

- un’azione manuale a pompa

che consente di espellere il bossolo della cartuccia

sparata nonchè di recuperare una nuova cartuccia

dal serbatoio e inserirla nella camera di scoppio.

IL CALIBRO DEI FUCILI AD ANIMA LISCIA

Il calibro dei fucili ad anima liscia rappresenta un valore

numerico nominale (12, 16, 20, etc) universalmente

riconosciuto.

Tale valore, che cresce progressivamente con il ridursi

del diametro della canna, indica il numero delle palle

piene, sferiche ed uguali, che si ricavano da una

libbra di piombo di prima fusione (gr. 453,6), in grado

di passare in perfetta aderenza dal “vivo di volata”

(foro di uscita) di una canna cilindrica

LA CARTUCCIA DEI FUCILI A CANNA LISCIA

Durante l’esercizio si tende ad usare la cartuccia che

per caratteristiche tecniche abbia maggiori

probabilità di abbattere istantaneamente l’animale

che si caccia.

L’ efficacia della cartuccia prescelta contribuisce a

determinare la portata utile di tiro cioè quella

distanza alla quale i proiettili sparati abbattono

sicuramente un bersaglio centrato.

Le altre variabili che incidono sulla postata utile di

un’arma sono : il calibro della stessa, la strozzatura

delle canne e le dimensioni e la carica di piombo

rispetto alle dimensioni del selvatico.

• Altro aspetto importante da tenere in considerazione è la gittata massima dell’arma intesa quale distanza che intercorre tra il punto di sparo e il punto di caduta per inerzia del proiettile che non ha incontrato il bersaglio.

Essa è condizionata, a parità di arma, oltre che dalla carica di polvere da sparo, dal peso del singolo pallino e dall’angolo formato dalla linea di tiro rispetto a quella del terreno (tale angolo con valore di circa 36° determina la gittata massima).

La dimensione dei pallini, e conseguentemente il peso unitario, è inversamente proporzionale alla numerazione che li distingue.

I FUCILI AD ANIMA RIGATA

Sono usati prevalentemente per la caccia alla selvaggina

ungulata.

Hanno l’interno della canna percorso, per tutta la sua

lunghezza, da rigature equamente intervallate, con

andamento elicoidale, che servono a conferire al

proiettile sparato un movimento rotatorio inteso a

stabilizzarne la traiettoria.

CALIBRO E MUNIZIONI DELLE CARABINE

Il calibro dei fucili ad anima rigata rappresenta

la distanza che intercorre tra i “pieni” di due

righe diametralmente opposte.

Le terminologie dei valori comunemente usate

possono generare confusione perché alcuni

espressi in “calibri nominali”, altri in millimetri,

altri ancora in millesimi di pollice (misura

anglosassone pari a 2,54 cm)

LA CARTUCCIA PER CARABINA

SCHEMATIZZAZIONE DI TRE TIPI DI BOSSOLO

ACQUISTO, VENDITA E CESSIONE DELLE ARMI DA

CACCIA

• l’acquisto e la detenzione di un’arma sono consentiti solo a persone maggiorenni in possesso di licenza di porto d’armi o di nulla osta (esclusivamente per la detenzione) rilasciato dal Questore

• l’acquisto può essere effettuato presso rivenditori autorizzati o privati che detengano legittimamente l’arma

• chi vende o cede l’arma deve eccertarsi che l’acquisente sia in possesso di idoneo titolo

• della vendita o cessione va dato immediato avviso (cedente e acquirente) all’autorità di Pubblica Sicurezza (Questura e/o Stazione Carabinieri)

DETENZIONE ARMI E MUNIZIONI• la “detenzione” crea una relazione di fatto tra persona

fisica e l’arma indipendentemente dalla collocazione materiale e spaziale

• la detenzione è legittima quando l’acquirente fa, dopo l’acquisto, immediata denuncia di possesso (non deve intercorrere un lasso di tempo ingiustificato) all’ autoritàdi P.S.

• ogni qualvolta venga trasferito il luogo di detenzione occorre ripetere la denuncia

• il detentore ha l’obbligo di custodire l’arma “con ogni diligenza” e non consegnarla, anche se scarica, a minori, a persona incapace, tossicodipendente o inesperta (art.20,L.

110/1975 e smi)

• per le armi da caccia è ammessa la locazione o il

comodato purché il conduttore o l’accomandatario

siano in possesso dei prescritti titoli

• non esiste limite per l’acquisto e detenzione delle armi

utilizzate per l’esercizio dell’attività venatoria di cui

all’art 13 ,L. 157/92

• ogni singolo cacciatore può detenere , senza specifica

denuncia all’autorità di P.S., non più di 1000 cartucce

a munizione spezzata. Sono invece soggette a

denuncia :

- le cartucce a m.s. qualora superino le 1000 unità

- le cartucce per fucile ad anima rigata

- le cartucce con piombo superiore allo “0”

- le cartucce a palla unica

PORTARE ARMI DA CACCIA

• Il porto d’armi uso caccia, quale documento autorizzativo cartaceo, è composto da un “libretto” e da una “licenza”, il primo con funzione identificativa del titolare, la seconda con funzione abilitativa dello specifico uso a fine caccia

• Abilita il titolare a:

- esercitare l’attività venatoria (fermi restando gli altri titoli necessari e indispensabili)

- trasportare le armi lunghe da caccia e coltelli fuori dall’abitazione abituale

- acquistare le armi

• il “portare” un’arma si realizza quando una

persona fisica ha in disponibilità l’arma e la

possibilità di un suo uso immediato fuori dalla

propria abitazione

• si configura il porto di un’arma anche nel caso

di trasporto nell’autoveicolo o nello zaino,

non necessariamente sulla persona

• l’arma non deve mai essere abbandonata

incustodita allorquando viene prelevata dal

luogo di detenzione

CUSTODIA DELLE ARMI

• la normativa prevede che il proprietario detenga le

armi e le munizioni con “diligenza”, intesa come in

luogo sicuro e non alla portata di altre persone,

compresi i famigliari

• l’incauta custodia (così delineata dalla

giurisprudenza) , es. lasciare delle armi in un veicolo

incustodito o in spazi abitativi alla portata di tutti, si

configura quale reato