Decreto legislativo 28 maggio 2010, n. 85 Attribuzione a comuni, province, città metropolitane e...
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Decreto legislativo 28 maggio 2010, n. 85Attribuzione a comuni, province, città metropolitane e regioni di un proprio patrimonio, in
attuazione dell'articolo 19 della legge 5 maggio 2009, n. 42.
www.federalismodemaniale.anci.it
ANCI - Area Infrastrutture Sicurezza e Attività Produttive
Sintesi della tempistica per l’attuazione federalismo demaniale
singolarmenteo per gruppi
Entro il 23 dicembre 2010 , ossia 180 gg. dall’entrata in vigore del D. 85
previa intesa in Conferenza Unificata
con corredo dei seguenti elementi informativi:
• stato giuridico
• consistenza
• valore
• entrate
• costi gestione
con corredo dei seguenti elementi informativi:
• stato giuridico
• consistenza
• valore
• entrate
• costi gestione
entro 60 gg. dalla pubblicazione in GU dei DPCM di individuazione
con allegata una relazione contenente:
• finalità e modalità di utilizzazione del bene
• tempistica
• economicità
• destinazione
con allegata una relazione contenente:
• finalità e modalità di utilizzazione del bene
• tempistica
• economicità
• destinazione
entro 24 settembre 2010, le Amministrazioni e gli altri Enti usuari di immobili statali ne trasmettono gli elenchi all’Agenzia del Demanio per richiederne l’esclusione con adeguata motivazione.
Entro 8 novembre 2010 l’agenzia del demanio pubblicherà sul sito internet l’elenco complessivo dei beni esclusi dal trasferimento gratuito
entro 24 settembre 2010, le Amministrazioni e gli altri Enti usuari di immobili statali ne trasmettono gli elenchi all’Agenzia del Demanio per richiederne l’esclusione con adeguata motivazione.
Entro 8 novembre 2010 l’agenzia del demanio pubblicherà sul sito internet l’elenco complessivo dei beni esclusi dal trasferimento gratuito
secondo criteri di:
• sussidiarietà, adeguatezza, territorialità
• semplificazione
• capacità finanziaria
• correlazione con competenze e funzioni
• valorizzazione ambientale
secondo criteri di:
• sussidiarietà, adeguatezza, territorialità
• semplificazione
• capacità finanziaria
• correlazione con competenze e funzioni
• valorizzazione ambientale
INDIVIDUAZIONE IMMOBILI
INSERIMENTO ELENCHI IN UNO O PIÙ DPCM
DPCM di individuazione beni ex Ministero Difesa
entro 26 giugno 2011, ossia 1 anno dall’entrata in vigore del D. Lgs. 85 – comma 4 art.5
DPCM DI ATTRIBUZIONE
sentite le Regioni e gli Enti localial fine di garantire la massima valorizzazione funzionale dei beni
ove i beni siano individuati dai DPCM in gruppi, le domande devono riguardare tutti i beni compresi in ciascun gruppo e la relazione deve indicare finalità e modalità prevalenti di utilizzazione
ove i beni siano individuati dai DPCM in gruppi, le domande devono riguardare tutti i beni compresi in ciascun gruppo e la relazione deve indicare finalità e modalità prevalenti di utilizzazione
possibilità di attribuire ulteriori beni, mediante successivi DPCM adottati ogni due anni, su richiesta motivata di Regioni ed Enti locali
possibilità di attribuire ulteriori beni, mediante successivi DPCM adottati ogni due anni, su richiesta motivata di Regioni ed Enti locali
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PRESENTAZIONE DOMANDE DI ATTRIBUZIONE
previa intesa in Conferenza Unificata
entro 60 gg. dalla presentazione delle domande di attribuzione
Con apposito DPCM sono individuati i beni immobili in uso al Ministero della Difesa non più utilizzati per le funzioni di difesa e sicurezza nazionale,e non interessati dalle procedure:
• di cui all’art. 14-bis del D.L. n. 112 del 2008,
• di cui all’art. 2, comma 628, della legge 244 del 2007
•di cui alla legge n. 191 del 2009,
Con apposito DPCM sono individuati i beni immobili in uso al Ministero della Difesa non più utilizzati per le funzioni di difesa e sicurezza nazionale,e non interessati dalle procedure:
• di cui all’art. 14-bis del D.L. n. 112 del 2008,
• di cui all’art. 2, comma 628, della legge 244 del 2007
•di cui alla legge n. 191 del 2009,
Questioni di particolare rilevanza
I BENI TRASFERITI ENTRANO A FAR PARTE DEL PATRIMONIO DISPONIBILE DEGLI ENTI TERRITORIALI, SALVO IL DEMANIO MARITTIMO, IDRICO E AEROPORTUALE E GLI ALTRI BENI PER I QUALI IL DPCM DI ATTRIBUZIONE NE DISPONGA IL MANTENIMENTO NEL DEMANIO O NEL PATRIMONIO INDISPONIBILE
I BENI TRASFERITI ENTRANO A FAR PARTE DEL PATRIMONIO DISPONIBILE DEGLI ENTI TERRITORIALI, SALVO IL DEMANIO MARITTIMO, IDRICO E AEROPORTUALE E GLI ALTRI BENI PER I QUALI IL DPCM DI ATTRIBUZIONE NE DISPONGA IL MANTENIMENTO NEL DEMANIO O NEL PATRIMONIO INDISPONIBILE
I BENI TRASFERITI POSSONO ESSERE ALIENATI SOLO PREVIA VALORIZZAZIONE, MEDIANTE CAMBIO DI DESTINAZIONE URBANISTICA (CON LE PROCEDURE DI CUI ALL’ART. 58 DEL DL N. 112/2008, COSI’ COME INTEGRATE DAL D.LGS.) E A SEGUITO DI ATTESTAZIONE DI CONGRUITA’ DA PARTE DI AGENZIA DEL DEMANIO O AGENZIA DEL TERRITORIO
I BENI TRASFERITI POSSONO ESSERE ALIENATI SOLO PREVIA VALORIZZAZIONE, MEDIANTE CAMBIO DI DESTINAZIONE URBANISTICA (CON LE PROCEDURE DI CUI ALL’ART. 58 DEL DL N. 112/2008, COSI’ COME INTEGRATE DAL D.LGS.) E A SEGUITO DI ATTESTAZIONE DI CONGRUITA’ DA PARTE DI AGENZIA DEL DEMANIO O AGENZIA DEL TERRITORIO
I BENI NON RICHIESTI CONFLUISCONO CON DPCM IN UN PATRIMONIO VINCOLATO AFFIDATO ALL’AGENZIA DEL DEMANIO O ALL’AMMINISTRAZIONE CHE NE CURA LA GESTIONE, CHE PROVVEDONO ALLA VALORIZZAZIONE E ALIENAZIONE, SULLA BASE DI APPOSITI ACCORDI DI PROGRAMMA O PROTOCOLLI D’INTESA
I BENI NON RICHIESTI CONFLUISCONO CON DPCM IN UN PATRIMONIO VINCOLATO AFFIDATO ALL’AGENZIA DEL DEMANIO O ALL’AMMINISTRAZIONE CHE NE CURA LA GESTIONE, CHE PROVVEDONO ALLA VALORIZZAZIONE E ALIENAZIONE, SULLA BASE DI APPOSITI ACCORDI DI PROGRAMMA O PROTOCOLLI D’INTESA
L’ENTE TERRITORIALE DISPONE DEI BENI TRASFERITI NELL’INTERESSE DELLA COLLETTIVITA’ ED E’ TENUTO A FAVORIRNE LA MASSIMA VALORIZZAZIONE FUNZIONALE, A VANTAGGIO DIRETTO E INDIRETTO DELLA MEDESIMA COLLETTIVITA’, VERSO CUI DEVONO ESSERE ASSICURATE IDONEE FORME DI INFORMAZIONE E CONSULTAZIONE
L’ENTE TERRITORIALE DISPONE DEI BENI TRASFERITI NELL’INTERESSE DELLA COLLETTIVITA’ ED E’ TENUTO A FAVORIRNE LA MASSIMA VALORIZZAZIONE FUNZIONALE, A VANTAGGIO DIRETTO E INDIRETTO DELLA MEDESIMA COLLETTIVITA’, VERSO CUI DEVONO ESSERE ASSICURATE IDONEE FORME DI INFORMAZIONE E CONSULTAZIONE
GLI ENTI LOCALI IN STATO DI DISSESTO FINANZIARIO NON POSSONO ALIENARE I BENI TRASFERITI, FINCHE’ IL DISSESTO PERDURA
GLI ENTI LOCALI IN STATO DI DISSESTO FINANZIARIO NON POSSONO ALIENARE I BENI TRASFERITI, FINCHE’ IL DISSESTO PERDURA
CON SUCCESSIVI DPCM SONO DETERMINATE LE MODALITA’ PER RIDURRE LE RISORSE A QUALSIASI TITOLO SPETTANTI AGLI ENTI TERRITORIALI, CONTESTUALMENTE E IN MISURA PARI ALLA RIDUZIONE DELLE ENTRATE ERARIALI
CON SUCCESSIVI DPCM SONO DETERMINATE LE MODALITA’ PER RIDURRE LE RISORSE A QUALSIASI TITOLO SPETTANTI AGLI ENTI TERRITORIALI, CONTESTUALMENTE E IN MISURA PARI ALLA RIDUZIONE DELLE ENTRATE ERARIALI
ALLE PROCEDURE DI SPESA RELATIVE AI BENI TRASFERITI NON SI APPLICANO I VINCOLI DEL PATTO DI STABILITA’ INTERNO, IN MISURA CORRISPONDENTE ALLE SPESE DI GESTIONE E MANUTENZIONE GIA’ SOSTENUTE DALLO STATO
ALLE PROCEDURE DI SPESA RELATIVE AI BENI TRASFERITI NON SI APPLICANO I VINCOLI DEL PATTO DI STABILITA’ INTERNO, IN MISURA CORRISPONDENTE ALLE SPESE DI GESTIONE E MANUTENZIONE GIA’ SOSTENUTE DALLO STATO
LE RISORSE DERIVANTI DALL’EVENTUALE ALIENAZIONE DEI BENI TRASFERITI O DALLA CESSIONE DI QUOTE DI FONDI IMMOBILIARI SONO DESTINATE PER IL 75% ALLA RIDUZIONE DEL DEBITO DELL’ENTE E PER IL 25% AL FONDO PER L’AMMORTAMENTO DEI TITOLI DI STATO
LE RISORSE DERIVANTI DALL’EVENTUALE ALIENAZIONE DEI BENI TRASFERITI O DALLA CESSIONE DI QUOTE DI FONDI IMMOBILIARI SONO DESTINATE PER IL 75% ALLA RIDUZIONE DEL DEBITO DELL’ENTE E PER IL 25% AL FONDO PER L’AMMORTAMENTO DEI TITOLI DI STATO
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IMMOBILI ESCLUSI
BENI IN USO GOVERNATIVO ad
Amministrazioni dello Stato, Enti pubblici e Agenzie fiscali
BENI IN USO GOVERNATIVO ad
Amministrazioni dello Stato, Enti pubblici e Agenzie fiscali
PORTI E AEROPORTI di rilevanza economica
nazionale e internazionale
PORTI E AEROPORTI di rilevanza economica
nazionale e internazionale
Beni appartenenti al PATRIMONIO CULTURALE
Beni appartenenti al PATRIMONIO CULTURALE
BENI OGGETTO DI ACCORDI E INTESE già sottoscritti con gli
Enti territoriali per la razionalizzazione e
valorizzazione
BENI OGGETTO DI ACCORDI E INTESE già sottoscritti con gli
Enti territoriali per la razionalizzazione e
valorizzazione
RETI (stradali ed energetiche) di interesse
statale
RETI (stradali ed energetiche) di interesse
stataleSTRADE FERRATE in uso di proprietà dello
Stato
STRADE FERRATE in uso di proprietà dello
Stato
PARCHI NAZIONALI e RISERVE NATURALI
STATALI
PARCHI NAZIONALI e RISERVE NATURALI
STATALI
BENI UTILIZZATI per le funzioni di DIFESA e SICUREZZA
NAZIONALE, ovvero oggetto delle procedure di cui all’art. 14-
bis del D.L. n. 112/2008, art. 2, c. 268 della L. n. 244/2007, L. n. 191/2009, ovvero funzionali ai programmi di riorganizzazione
dello strumento militare
BENI UTILIZZATI per le funzioni di DIFESA e SICUREZZA
NAZIONALE, ovvero oggetto delle procedure di cui all’art. 14-
bis del D.L. n. 112/2008, art. 2, c. 268 della L. n. 244/2007, L. n. 191/2009, ovvero funzionali ai programmi di riorganizzazione
dello strumento militare
DOTAZIONE PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DOTAZIONE PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
BENI IN USO AGLI ORGANI DI RILEVANZA COSTITUZIONALE
(Senato, Camera, Corte Costituzionale, etc.)
BENI IN USO AGLI ORGANI DI RILEVANZA COSTITUZIONALE
(Senato, Camera, Corte Costituzionale, etc.)
4
Procedure speciali
Comma 4 dell’art. 5
Entro il 26 giugno 2011, ad un anno dall’entrata in vigore del D.Lgs. 85, con apposito DPCM sono individuati e attribuiti i beni immobili comunque in uso al Ministero della Difesa:
• non utilizzati per le funzioni di difesa e sicurezza nazionale
• non oggetto delle procedure di cui all’art. 14-bis del D.L. n. 112/20008, conv. dalla L. n. 133/2008
• non oggetto delle procedure di cui all’art. 2, c. 268 della L. n. 244/2007
• non oggetto delle procedure di cui all’art. 2, cc. 189-194 della L. n. 191/2009
• non funzionali alla realizzazione dei programmi di riorganizzazione dello strumento militare, attraverso gli specifici strumenti riconosciuti al Ministero della Difesa dalla normativa vigente
Comma 4 dell’art. 5
Entro il 26 giugno 2011, ad un anno dall’entrata in vigore del D.Lgs. 85, con apposito DPCM sono individuati e attribuiti i beni immobili comunque in uso al Ministero della Difesa:
• non utilizzati per le funzioni di difesa e sicurezza nazionale
• non oggetto delle procedure di cui all’art. 14-bis del D.L. n. 112/20008, conv. dalla L. n. 133/2008
• non oggetto delle procedure di cui all’art. 2, c. 268 della L. n. 244/2007
• non oggetto delle procedure di cui all’art. 2, cc. 189-194 della L. n. 191/2009
• non funzionali alla realizzazione dei programmi di riorganizzazione dello strumento militare, attraverso gli specifici strumenti riconosciuti al Ministero della Difesa dalla normativa vigente
Comma 5 dell’art. 5
In sede di prima applicazione del D.Lgs.85,
nell’ambito di specifici accordi di valorizzazione
e dei conseguenti programmi e piani strategici
di sviluppo culturale, definiti ai sensi e con i
contenuti di cui all’art. 112, comma 4, del Codice
dei Beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. N.
42/2004), lo Stato provvede – entro il 26 giugno
2011, ossia ad un anno dall’entrata in vigore del
D.Lgs. – al trasferimento alle Regioni e agli altri
Enti territoriali, ai sensi dell’art. 54, comma 3, del
citato Codice, dei beni e delle cose indicati nei
suddetti accordi di valorizzazione
Comma 5 dell’art. 5
In sede di prima applicazione del D.Lgs.85,
nell’ambito di specifici accordi di valorizzazione
e dei conseguenti programmi e piani strategici
di sviluppo culturale, definiti ai sensi e con i
contenuti di cui all’art. 112, comma 4, del Codice
dei Beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. N.
42/2004), lo Stato provvede – entro il 26 giugno
2011, ossia ad un anno dall’entrata in vigore del
D.Lgs. – al trasferimento alle Regioni e agli altri
Enti territoriali, ai sensi dell’art. 54, comma 3, del
citato Codice, dei beni e delle cose indicati nei
suddetti accordi di valorizzazione
BENI DIFESA
PATRIMONIO CULTURALE
5
Entro il 26 giugno 2011
Principali adempimenti a carico degli Enti Locali
PRESENTAZIONE DOMANDE DI ATTRIBUZIONE DEI BENI
I Comuni presentano all’Agenzia del demanio domanda di attribuzione a titolo gratuito di uno o più beni (o gruppi di beni) tra quelli individuati nei DPCM pubblicati in G.U.Alla domanda è allegata una relazione tecnica contenente:
1)Requisiti di ammissibilitàin cui attestare il possesso dei requisiti rispondenti ai criteri previsti dalla legge per l’attribuzione a titolo non oneroso dei beni, con particolare riferimento a:
2)Motivazioni richiestain cui indicare, finalità e modalità di utilizzazione del bene, nuova destinazione, tempistica ed economicità,
• sussidiarietà, adeguatezza e territorialità, al fine di verificare la correlazione tra le esigenze di tutela, gestione e valorizzazione dei beni e le effettive competenze e funzioni di ciascun livello istituzionale, anche sulla base di consultazioni interistituzionali appositamente attivate
• capacità finanziaria, al fine di verificare l’eventuale stato di dissesto e di attestare l’idoneità a farsi carico delle esigenze di tutela, gestione e valorizzazione dei beni (comprese le spese di manutenzione, custodia e vigilanza) nelle more della dismissione
• sussidiarietà, adeguatezza e territorialità, al fine di verificare la correlazione tra le esigenze di tutela, gestione e valorizzazione dei beni e le effettive competenze e funzioni di ciascun livello istituzionale, anche sulla base di consultazioni interistituzionali appositamente attivate
• capacità finanziaria, al fine di verificare l’eventuale stato di dissesto e di attestare l’idoneità a farsi carico delle esigenze di tutela, gestione e valorizzazione dei beni (comprese le spese di manutenzione, custodia e vigilanza) nelle more della dismissione
• Attenzione
• ove l’Ente territoriale non utilizzi il bene nel rispetto delle finalità e dei tempi indicati nella relazione allegata alla domanda di attribuzione, il Governo esercita il potere sostitutivo, anche attraverso il conferimento al patrimonio vincolato
• Attenzione
• ove l’Ente territoriale non utilizzi il bene nel rispetto delle finalità e dei tempi indicati nella relazione allegata alla domanda di attribuzione, il Governo esercita il potere sostitutivo, anche attraverso il conferimento al patrimonio vincolato
CAMBIO DI DESTINAZIONE URBANISTICA DEI BENI ATTRIBUITI
• ove necessario, gli Enti territoriali provvedono a rendere coerenti le destinazioni urbanistiche dei beni attribuiti con le finalità indicate nella domanda di attribuzione
• in caso di alienazione, possono essere utilizzate le procedure semplificate di cui all’art. 58 del D.L. n. 112/2008, prevedendo che il piano delle alienazioni e valorizzazioni sia trasmesso ad apposita Conferenza di Servizi, con la partecipazione di Regione ed Enti locali, le cui determinazioni finali costituiscono provvedimento unico di autorizzazione delle varianti agli strumenti urbanistici vigenti, fissandone limiti e vincoli
• ove necessario, gli Enti territoriali provvedono a rendere coerenti le destinazioni urbanistiche dei beni attribuiti con le finalità indicate nella domanda di attribuzione
• in caso di alienazione, possono essere utilizzate le procedure semplificate di cui all’art. 58 del D.L. n. 112/2008, prevedendo che il piano delle alienazioni e valorizzazioni sia trasmesso ad apposita Conferenza di Servizi, con la partecipazione di Regione ed Enti locali, le cui determinazioni finali costituiscono provvedimento unico di autorizzazione delle varianti agli strumenti urbanistici vigenti, fissandone limiti e vincoli
DPCM DI ATTRIBUZIONE DEI BENI
ALIENAZIONE/DISMISSIONE DEI BENI ATTRIBUITI
• i beni attribuiti possono essere alienati solo previa valorizzazione urbanistica e a seguito di attestazione di congruità del valore rilasciata – entro 30 gg. dalla richiesta – dall’Agenzia del Demanio o dall’Agenzia del Territorio
• previa valorizzazione urbanistica, i beni attribuiti possono altresì essere conferiti a fondi immobiliari istituiti ex art. 37 D.Lgs. n. 58/1998, ovvero ex art. 14-bis L. n. 86/1994, cui può partecipare la Cassa DD.PP.
• i beni attribuiti possono essere alienati solo previa valorizzazione urbanistica e a seguito di attestazione di congruità del valore rilasciata – entro 30 gg. dalla richiesta – dall’Agenzia del Demanio o dall’Agenzia del Territorio
• previa valorizzazione urbanistica, i beni attribuiti possono altresì essere conferiti a fondi immobiliari istituiti ex art. 37 D.Lgs. n. 58/1998, ovvero ex art. 14-bis L. n. 86/1994, cui può partecipare la Cassa DD.PP.
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Informatizzazione del procedimento di presentazione delle domande di attribuzione
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PRESENTAZIONE DOMANDE DI ATTRIBUZIONE DEI BENI
Regioni ed EE.LL. presentano all’Agenzia del demanio domanda di attribuzione a titolo gratuito di uno o più beni (o gruppi di beni) tra quelli individuati nei DPCM pubblicati in G.U.Alla domanda è allegata una relazione tecnica contenente:
PARTE 1Requisiti di ammissibilitàin cui attestare il possesso dei requisiti rispondenti ai criteri previsti dalla legge per l’attribuzione a titolo non oneroso dei beni, con particolare riferimento a:
PARTE 2Motivazioni richiestain cui indicare finalità e modalità di utilizzazione del bene, nuova destinazione, tempistica ed economicità, secondo la seguente possibile articolazione
• sussidiarietà, adeguatezza e territorialità, al fine di verificare la correlazione tra le esigenze di tutela, gestione e valorizzazione dei beni e le effettive competenze e funzioni di ciascun livello istituzionale, anche sulla base di consultazioni interistituzionali appositamente attivate
• capacità finanziaria, al fine di verificare l’eventuale stato di dissesto e di attestare l’idoneità a farsi carico delle esigenze di tutela, gestione e valorizzazione dei beni (comprese le spese di manutenzione, custodia e vigilanza) nelle more della dismissione
• sussidiarietà, adeguatezza e territorialità, al fine di verificare la correlazione tra le esigenze di tutela, gestione e valorizzazione dei beni e le effettive competenze e funzioni di ciascun livello istituzionale, anche sulla base di consultazioni interistituzionali appositamente attivate
• capacità finanziaria, al fine di verificare l’eventuale stato di dissesto e di attestare l’idoneità a farsi carico delle esigenze di tutela, gestione e valorizzazione dei beni (comprese le spese di manutenzione, custodia e vigilanza) nelle more della dismissione
• linee guida della valorizzazione, con specifica indicazione se le finalità siano istituzionali o commerciali (con successiva alienazione del bene) e delle forme di consultazione popolare assicurate
• analisi di sostenibilità tecnica del progetto di valorizzazione, con indicazione delle destinazioni urbanistiche previste
• analisi di sostenibilità socio-economica e finanziaria del progetto di valorizzazione
• analisi di sostenibilità giuridico-amministrativa del progetto di valorizzazione, con specifica indicazione della necessità di procedere ad una variante agli strumenti urbanistici vigenti
• cronoprogramma attuativo del progetto di valorizzazione
• linee guida della valorizzazione, con specifica indicazione se le finalità siano istituzionali o commerciali (con successiva alienazione del bene) e delle forme di consultazione popolare assicurate
• analisi di sostenibilità tecnica del progetto di valorizzazione, con indicazione delle destinazioni urbanistiche previste
• analisi di sostenibilità socio-economica e finanziaria del progetto di valorizzazione
• analisi di sostenibilità giuridico-amministrativa del progetto di valorizzazione, con specifica indicazione della necessità di procedere ad una variante agli strumenti urbanistici vigenti
• cronoprogramma attuativo del progetto di valorizzazione
CAMBIO DI DESTINAZIONE URBANISTICA DEI BENI ATTRIBUITI
• ove necessario, gli Enti territoriali provvedono a rendere coerenti le destinazioni urbanistiche dei beni attribuiti con le finalità indicate nella domanda di attribuzione
• in caso di alienazione, possono essere utilizzate le procedure semplificate di cui all’art. 58 del D.L. n. 112/2008, prevedendo che il piano delle alienazioni e valorizzazioni sia trasmesso ad apposi ta Conferenza di Servizi, con la partecipazione di Regione ed Enti locali, le cui determinazioni finali costituiscono provvedimento unico di autorizzazione delle varianti agli strumenti urbanistici vigenti, fissandone limiti e vincoli
• ove necessario, gli Enti territoriali provvedono a rendere coerenti le destinazioni urbanistiche dei beni attribuiti con le finalità indicate nella domanda di attribuzione
• in caso di alienazione, possono essere utilizzate le procedure semplificate di cui all’art. 58 del D.L. n. 112/2008, prevedendo che il piano delle alienazioni e valorizzazioni sia trasmesso ad apposita Conferenza di Servizi, con la partecipazione di Regione ed Enti locali, le cui determinazioni finali costituiscono provvedimento unico di autorizzazione delle varianti agli strumenti urbanistici vigenti, fissandone limiti e vincoli
DPCM DI ATTRIBUZIONE DEI BENI
ALIENAZIONE/DISMISSIONE DEI BENI ATTRIBUITI
• i beni attribuiti possono essere alienati solo previa valorizzazione urbanistica e a seguito di attestazione di congruità del valore rilasciata – entro 30 gg. dalla richiesta – dall’Agenzia del Demanio o dall’Agenzia del Territorio
• previa valorizzazione urbanistica, i beni attribuiti possono altresìessere conferiti a fondi immobiliari istituiti ex art. 37 D.Lgs. n. 58/1998, ovvero ex art. 14-bis L. n. 86/1994, cui può partecipare la Cassa DD.PP.
• i beni attribuiti possono essere alienati solo previa valorizzazione urbanistica e a seguito di attestazione di congruità del valore rilasciata – entro 30 gg. dalla richiesta – dall’Agenzia del Demanio o dall’Agenzia del Territorio
• previa valorizzazione urbanistica, i beni attribuiti possono altresìessere conferiti a fondi immobiliari istituiti ex art. 37 D.Lgs. n. 58/1998, ovvero ex art. 14-bis L. n. 86/1994, cui può partecipare la Cassa DD.PP.
• ove l’Ente territoriale non utilizzi il bene nel rispetto delle finali tà e dei tempi indicati nella domanda di attribuzione, il Governo esercita il potere sostitutivo, anche attraverso il conferimento al patrimonio vincolato
• ove l’Ente territoriale non utilizzi il bene nel rispetto delle finali tà e dei tempi indicati nella domanda di attribuzione, il Governo esercita il potere sostitutivo, anche attraverso il conferimento al patrimonio vincolato