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Pag. 1 Decreto della Presidente n. 46 del 20/04/2017 Provincia di Ancona DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA N. 46 DEL 20/04/2017 OGGETTO: APPROVAZIONE PROPOSTA DEL P.T.P.C. 2017/2019 DA SOTTOPORRE ALL'APPROVAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE AI SENSI DEL PARAGRAFO 5.1 DEL P.N.A. 2016. L’anno 2017 il giorno 20 del mese di aprile alle ore 10:35, nella sede della Provincia, la Presidente, dott.ssa SERRANI LIANA con la partecipazione del Segretario Generale, dott. BITONTO PASQUALE, ai sensi dell'art. 97, comma 2 del D.Lgs. n. 267/2000, richiamato dall'art. 13, comma 4, del regolamento sul "Sistema dei controlli interni" della Provincia di Ancona. ADOTTA il decreto di seguito riportato.

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Pag. 1 Decreto della Presidente n. 46 del 20/04/2017

Provincia di Ancona

DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

N. 46 DEL 20/04/2017

OGGETTO: APPROVAZIONE PROPOSTA DEL P.T.P.C. 2017/2019 DA SOTTOPORRE ALL'APPROVAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE AI SENSI DEL PARAGRAFO 5.1 DEL P.N.A. 2016.

L’anno 2017 il giorno 20 del mese di aprile alle ore 10:35, nella sede della Provincia, la Presidente,

dott.ssa SERRANI LIANA con la partecipazione del Segretario Generale, dott. BITONTO

PASQUALE, ai sensi dell'art. 97, comma 2 del D.Lgs. n. 267/2000, richiamato dall'art. 13, comma

4, del regolamento sul "Sistema dei controlli interni" della Provincia di Ancona.

ADOTTA

il decreto di seguito riportato.

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Pag. 2 Decreto della Presidente n. 46 del 20/04/2017

LA PRESIDENTE

Vista la seguente proposta del Segretario Generale – RPCT in data 20/04/2017:

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Alla Sig.ra Presidente Oggetto: Approvazione proposta del PTPC 2017-2019 da sottoporre all’approvazione del Consiglio provinciale ai sensi del paragrafo 5.1 del PNA 2016. VISTO il D.Lgs. n. 25/05/2016 n. 97 ad oggetto: “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell'articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, il cui art. 41, comma 1, lettera g), ha modificato l’art. 1, comma 8, della legge 6/11/2012 n. 190; VISTO l’art. 1, comma 8, della legge 6/11/2012 n. 190 che nella nuova formulazione così dispone: «8. L'organo di indirizzo definisce gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione e trasparenza, che costituiscono contenuto necessario dei documenti di programmazione strategico-gestionale e del Piano triennale per la prevenzione della corruzione. L'organo di indirizzo adotta il Piano triennale per la prevenzione della corruzione su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza entro il 31 gennaio di ogni anno e ne cura la trasmissione all'Autorità nazionale anticorruzione. Negli enti locali il piano è approvato dalla giunta. L'attività di elaborazione del piano non può essere affidata a soggetti estranei all'amministrazione. Il responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza, entro lo stesso termine, definisce procedure appropriate per selezionare e formare, ai sensi del comma 10, i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione. Le attività a rischio di corruzione devono essere svolte, ove possibile, dal personale di cui al comma 11.»; TENUTO PRESENTE che con tale disposizione legislativa è stato individuato nella Giunta l’organo deputato all’approvazione, entro il 31 gennaio di ogni anno, del Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione proposto dal Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza; VISTO il Piano Nazionale Anticorruzione 2016 approvato dall’ANAC con deliberazione n.831 del 3/8/2016 che al paragrafo 5.1 della “Premessa” (e con riferimento all’organo deputato all’approvazione del PTPC, che come sopra riportato è stato individuato per gli Enti Locali nella Giunta), ha stabilito per le Province quanto segue: ““Per quanto riguarda le Province, la legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, nel ridefinire la forma di governo provinciale (cui sono dedicati i commi da 54 a 56)non prevede più la “giunta”, a favore di una gestione collegiale di “presidente” e “consiglio delle funzioni provinciali”. Si ritiene, pertanto, che nelle Province, attesa l’assenza di Giunta, l’adozione del PTPC debba, di norma, prevedere un doppio passaggio: l’approvazione da parte del Consiglio provinciale di un documento di carattere generale sul contenuto del PTPC e l’adozione da parte del Presidente, fatta salva una diversa previsione statutaria. Ne consegue che la responsabilità in caso di “omessa adozione” si configura in capo all’organo competente all’adozione finale, individuato, salvo diversa disposizione statutaria, nel Presidente.”; TENUTO PRESENTE che il PTPC assume un valore strategico e programmatico come si desume da numerose citazioni contenute nel PNA 2016 e, tra tutte, quella citata al paragrafo 4 “Ulteriori contenuti dei PTPC alla luce delle recenti modifiche normative” (pag. 15) che di seguito si riporta: “Oltre ai contenuti evidenziati nel PNA 2013 e nella determinazione 12/2015, si evidenzia che il d.lgs. 97/2016, nel modificare il d.lgs. 33/2013 e la l. 190/2012, ha fornito ulteriori indicazioni sul contenuto del PTPC. In particolare, il Piano assume un valore programmatico ancora più incisivo, dovendo necessariamente prevedere gli obiettivi strategici per il contrasto alla corruzione fissati dall’organo di indirizzo”;

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Pag. 3 Decreto della Presidente n. 46 del 20/04/2017

CONSIDERATO inoltre che nel PNA 2016 in più parti è “previsto un maggiore coinvolgimento degli organi di indirizzo nella formazione e attuazione dei Piani” (pag. 1) ovvero un “effettivo coinvolgimento degli organi di indirizzo nella impostazione della strategia di prevenzione della corruzione” (pag 17) e che in tale ottica appare quanto mai opportuno inserire nello Statuto la previsione della competenza del Consiglio provinciale all’approvazione del PTPC e quella del Presidente della Provincia nell’approvazione degli atti normativi secondari attuativi del PTPC; TENUTO PRESENTE, con riferimento alla citata disposizione del PNA 2016 riportata al paragrafo 5.1 della “Premessa” (pag. 16) relativa all’individuazione nella fonte statutaria dell’organo provinciale deputato all’approvazione del PTPC, che questa Amministrazione ha ritenuto opportuno inserire nello Statuto provinciale delle integrazioni atte a confermare le previsioni contenute negli artt. 11 e 12 dell’attuale PTPC, ritenuto uno strumento strategico catalogabile tra gli strumenti programmatici generali necessari dell’Ente previsti dall’art. 42, comma 2, lettera b) del DLgs n. 267/2000 e, conseguentemente, in considerazione di tale sua qualificazione, individuando nel Consiglio provinciale l’organo competente all’approvazione del Piano e delle sue modifiche e integrazioni; VISTA la deliberazione consiliare n. 45 del 29/11/2016 ad oggetto “Modifica dello Statuto provinciale per adeguamento alla legge 23/11/2012 n. 215 e al PNA 2016”; CONSIDERATO che con la suddetta deliberazione n. 45/2016 si è integrato il vigente Statuto provinciale con l’inserimento dell’art. 65 bis che è del tenore seguente: Art. 65 bis “Approvazione del Piano Triennale di prevenzione della corruzione” 1. Il Consiglio provinciale, nell’ambito della più generale competenza in materia di programmazione, approva il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e i suoi aggiornamenti annuali, redatti dal Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza e proposti dal Presidente della Provincia, stante la sua natura di strumento strategico e come tale catalogabile tra gli strumenti programmatici generali necessari dell’ente previsti dall’art. 42, comma 2, lettera b) del D.Lgs. n. 267/2000. 2. Sono di competenza del Presidente della provincia gli atti normativi secondari attuativi del PTPC ivi compresi quelli di natura regolamentare inquadrabili tra i Regolamenti sull’ordinamento generale degli uffici e dei servizi di cui all’art. 48, ultimo comma, del DLgs. n. 267/2000 e i decreti di nomina. TENUTO PRESENTE che le modifiche statutarie disposte con la suddetta deliberazione consiliare n. 45/2016 diventeranno operative con la definitiva adozione da parte dell’Assemblea dei Sindaci ai sensi dell’art. 1, comma 55, della legge 7/4/2014 n. 56 che testualmente recita: “…omissis.. L'assemblea dei sindaci adotta o respinge lo statuto proposto dal consiglio e le sue successive modificazioni.” RITENUTO, nelle more dell’approvazione da parte dell’Assemblea dei Sindaci delle modifiche allo Statuto provinciale con propria deliberazione n. 45/2016, di approvare la proposta del PTPC 2017-2019 predisposta dal Segretario Generale-RPCT, Comm. Dott. Pasquale Bitonto, ai sensi dell’art. 1, comma 8, della legge n. 190/2012, al fine di avviare la fase di consultazione da parte degli stakeholder mediante la pubblicazione della proposta del nuovo PTPC 2017-2019 nella Sezione “Amministrazione trasparente del proprio sito istituzionale con invito a presentare proposte e/o osservazioni pertinenti con specifico riferimento alla citata proposta del nuovo PTPC 2017-2019 di cui l’amministrazione provinciale potrà tenere conto sentito il RPCT in sede di adozione definitiva del proprio PTCP per il triennio 2017-2019; TENUTO PRESENTE che in attuazione della legge 6/11/2012 n. 190 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”, entrata in vigore dal 28/11/2012 e della Circolare n. 1 del 25/1/2013 del Dipartimento della Funzione Pubblica e del Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) si è proceduto:

a) all’approvazione del PNA 2013 da parte della CIVIT (oggi ANAC) con deliberazione n. 72 del 11/09/2013; b) alla formulazione di indicazioni in merito all’obbligo di aggiornamento annuale del PTPC dell’anno 2015 del

Presidente dell’ANAC, dott. Raffaele Cantone, del 13/07/2015; c) all’approvazione dell’“aggiornamento 2015 al PNA” disposta dall’ANAC con determinazione n. 12 del

28/10/2015; d) all’approvazione del “PNA 2016” disposta dall’ANAC con deliberazione n. 831 del 3/08/2016;

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Pag. 4 Decreto della Presidente n. 46 del 20/04/2017

VISTO che la Provincia di Ancona al fine di declinare a livello decentrato le disposizioni contenute nel PNA e nei relativi aggiornamenti ha proceduto per competenza propria ad approvare il proprio PTPC e i conseguenti aggiornamenti con i seguenti atti deliberativi:

a) PTPC (originario) per il triennio 2014-2016 approvato con deliberazione del commissario straordinario nell’esercizio dei poteri del Consiglio provinciale n. 2 del 24/01/2014;\

b) per il triennio 2015-2017 con deliberazione consiliare n. 66 del 28/09/2015 in attuazione delle indicazioni fornite dal Presidente dell’ANAC Raffaele Cantone, con comunicato del 13/07/2015 in merito alle modalità operative da seguire nell’aggiornamento dei PTPC;

c) per il triennio 2016-2018 con deliberazione consiliare n. 5 del 29/01/2016 la Provincia di Ancona ha proceduto alla prima fase dell’aggiornamento del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione (P.T.P.C.) della Provincia di Ancona ai sensi della determinazione dell’ANAC n. 12 del 28/10/2015; TENUTO PRESENTE che a seguito dell’entrata in vigore del PNA 2016 approvato dall’ANAC, per competenza propria, dopo il trasferimento delle competenze in materia di prevenzione della corruzione e della promozione della trasparenza nelle pubbliche amministrazioni disposto dall’art. 19 del D.L. 24/06/2014 n. 90, la Provincia di Ancona deve approvare un nuovo testo del proprio PTPC che integrando il PTPC originario contiene le modifiche apportate con i precedenti aggiornamenti e recepisce gli indirizzi vincolanti contenuti nel PNA 2016; CONSIDERATO che con il P.T.P.C., la Provincia di Ancona contribuisce al sistema organico di prevenzione della corruzione articolato su un primo livello, quello nazionale, e su un secondo livello, quello decentrato, di cui fanno parte le amministrazioni pubbliche periferiche e territoriali; EVIDENZIATO che il P.T.P.C. rappresenta il documento fondamentale della Provincia di Ancona per la definizione della sua strategia di prevenzione della corruzione; TENUTO PRESENTE che, in relazione a quanto sopra l’Amministrazione di questo Ente, recependo le indicazioni formulate dal Segretario generale- Responsabile della Prevenzione della Corruzione, ha sempre considerato il P.T.P.C. un documento di natura programmatica che ingloba tutte le misure di prevenzione obbligatorie per legge, suddivise in misure trasversali e specifiche, e, ove ritenuto opportuno, sulla base delle risultanze del “risk management”, quelle ulteriori, coordinandone gli interventi; PRESO ATTO che la denominazione di dette misure è stata modificata da ANAC con la determinazione n. 12 del 28/10/2015 in “misure generali” e “misure specifiche” in sostituzione di quelle “obbligatorie” e “ulteriori”, ferme restando le misure trasversali; VISTA la proposta del PTPC della Provincia di Ancona per il triennio 2017-2019 dal Segretario Generale – RPCT, Comm dott. Pasquale Bitonto, quale documento unitario e organico articolato nelle seguenti cinque sezioni: 1) Sezione I: Disposizioni normative che disciplina tutti gli aspetti del P.T.P.C. (ruolo e funzioni), destinatari, azioni, contenuti e misure per la prevenzione della corruzione a livello decentrato e i criteri per la sua trasmissione al Dipartimento Funzione Pubblica. La Sezione I è proceduta da una Relazione introduttivo del Segretario Generale – RPCT contenente le tappe dell’aggiornamento dinamico del PTPC della Provincia di Ancona nel periodo 2014-2016, in attuazione delle direttive dell’ANAC prevalentemente contenute nei PNA 2013, 2015 e 2016; 2) Sezione II: Misure organizzative per l’attuazione effettiva degli obblighi di trasparenza (già P.T.T.I.). Identificazione dei responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei dati, dei documenti e delle informazioni – di seguito “Misure per la Trasparenza” (già Programma Triennale della Trasparenza e Integrità -P.T.T.I.), quale strumento di attuazione delle disposizioni contenute nel D.Lgs. n. 33 del 14/3/2013 ad oggetto: “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”, che costituiscono parte integrante del P.T.P.C. come apposita Sezione ai sensi di quanto previsto dall’art. 10, comma 1, del D.Lgs n. 33/2013 e dal PNA 2016 - paragrafo 4 (pag. 15). Inclusa nella Sezione II è l’esplicita identificazione, ai sensi del citato art. 10, comma 1, del DLgs n. 33/2013, dei “responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei documenti, delle informazioni e dei dati” per l’attuazione effettiva degli obblighi di trasparenza espressamente prevista tra l’altro, dal PNA che, per l’appunto, al citato paragrafo 4, (pag. 15) al riguardo così recita: “Altro contenuto indefettibile del PTPC riguarda la definizione delle misure organizzative per l’attuazione effettiva degli obblighi di trasparenza. La soppressione del riferimento esplicito al Programma triennale per la trasparenza e l’integrità, per effetto della nuova disciplina, comporta che l’individuazione delle modalità di attuazione della trasparenza non sia oggetto di un separato atto, ma sia parte

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Pag. 5 Decreto della Presidente n. 46 del 20/04/2017

integrante del PTPC come “apposita sezione”. Quest’ultima deve contenere, dunque, le soluzioni organizzative idonee ad assicurare l’adempimento degli obblighi di pubblicazione di dati e informazioni previsti dalla normativa vigente. In essa devono anche essere chiaramente identificati i responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei dati, dei documenti e delle informazioni.” Al riguardo va precisato che la Sezione II del presente PTPC non effettuerà l’identificazione nominativa di tali responsabili ma solamente la qualifica e la categoria di appartenenza nelle varie strutture di vario grado dell’Ente rinviando ad un separato atto del RPCT la loro individuazione nominativa. Anche la Sezione II è preceduta da una Relazione introduttiva redatta dal Segretario Generale – RPCT contenete l’analisi delle modifiche apportate dall’art. 10, comma 1, lett. b) del D.Lgs n. 25/5/2016 n. 97 all’art. 10, comma 1, del D.Lgs. n.33/2013; 3) Sezione III: Risk management: strumento di analisi e valutazione dei rischi (Risk assessment) e di individuazione degli strumenti di prevenzione miranti a ridurre la possibilità che la corruzione si possa concretizzare in questo Ente, notoriamente conosciuto come un Ente caratterizzato da trasparenza e legalità (trattamento del rischio). Nello specifico, il Risk management è stato elaborato sin dal PTPC 2014-2016 dalla struttura dirigenziale dell’Ente, coordinata dal Segretario Generale, dott. Pasquale Bitonto, nel suo ruolo di Responsabile della prevenzione della corruzione, quale obiettivo di performance organizzativa dell’esercizio 2013, in coerenza con quanto previsto e auspicato ai paragrafi 3.1.1. (pagg. 24-25) e B.1.1.4 (pagg. 15-16) dell’allegato 1 del P.N.A., ove testualmente si fornisce come segue l’indirizzo alle Amministrazioni decentrate: “Al fine di realizzare una efficace strategia di prevenzione del rischio di corruzione, il P.T.P.C. va coordinato con gli altri strumenti di programmazione presenti nell’amministrazione e, innanzitutto, con il Piano della Performance (P.P.), e deve essere strutturato come documento di programmazione con l’individuazione di obiettivi, indicatori, misure, responsabili, tempistica e risorse.” In proposito la Sezione III relativa al Risk management per il PTPC 2017-2019 è stata integrata con una parte illustrativa ampliata, con riferimento alla metodologia suggerita dal PNA 2013, recepita dalla normativa UNI ISO 31000-2010 con riguardo:

a) alla specificazione del Risk management quale processo per la gestione del rischio; b) alla terminologia di riferimento al processo di gestione del rischio; c) all’analisi delle varie fasi in cui si articola il processo di gestione del rischio, tra cui la fase di Risk assessment; d) al percorso seguito per giungere all’elaborazione di un “Risk rating” a conclusione della fase di “stima del

rischio” e propedeutica all’individuazione delle azioni da porre in essere per la prevenzione del rischio; e) alla diversa definizione della matrice di Probabilità/Impatto (più articolata rispetto a quella presente nel PTPC

2014-2017 e riconfermata nei successivi aggiornamenti -PTPC 2015-2016 e PTPC 2016-2018-) al fine di differenziare maggiormente i rischi corruttivi monitorati, analizzati e valutati;

f) alla specifica esplicitazione della metodologia di analisi e valutazione dei rischi suggerita nel PNA 2013, in merito alla quale l’ANAC ha ritenuto di “confermare le indicazione già date con il PNA 2013 e con l’Aggiornamento 2015 al PNA per quel che concerne la metodologia di analisi e valutazione dei rischi.” (PNA 2016, paragrafo 6, pag . 23);

g) all’ampliamento del numero delle aree di attività, dei processi e dei rischi specifici in considerazione delle indicazioni integrative contenute nella determinazione ANAC n. 12 del 28/10/2015 e del PNA 2016.

Il Risk Management, nel pieno rispetto delle criticità evidenziato dall’ANAC a seguito del monitoraggio compiuto su 1911 PTPC esaminati, viene caratterizzato nel PTPC per il triennio 2017-2019 da un’analisi puntuale e dettagliata, secondo i “desiderata” dell’ANAC, raggiungendo un livello di analiticità e di dettaglio piuttosto consistente che ha incluso l’analisi del contesto esterno ed interno ed ha interessato una rivisitazione delle Aree, dei macro processi, dei processi e dei rischi specifici analizzati. Dalla seguente tabella di confronto si evidenziano le differenze sintomatiche di un considerevole lavoro portato avanti dal Segretario Generale RPCT nella completa rivisitazione del PTPC della Provincia di Ancona: PNA 2013 PTPC 2014 PTPC 2017 Aree di attività 4 6 11 Macro processi 0 0 43 Processi 25 155 Rischi specifici 19 87 573 Metodologicamente la Sezione III relativa al Risk management è stata articolata come segue:

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Pag. 6 Decreto della Presidente n. 46 del 20/04/2017

A) Relazione introduttiva del RPCT in ordine alla sezione III del PTPC 2017/2019 relativa al Risk Management; B) Analisi del Contesto Esterno C) Analisi del Contesto Interno D) La metodologia del Risk Management e la sua applicazione al PTPC 2017-2019 E) Analisi e valutazione dei rischi:

a) scheda n.1: (allegato 1): mappatura dei processi e dei rischi specifici (catalogo dei processi e dei rischi specifici) ed individuazione delle strutture organizzative deputate alla gestione dei potenziali rischi corruttivi

b) scheda n. 1 bis (allegato 1 bis): elenco dei macro processi censiti c) scheda n. 2 (allegato 2): analisi e valutazione dei processi soggetti a rischio di corruzione d) scheda n. 2 bis (allegato 3): tabella riassuntiva della valutazione della probabilità e dell’impatto dei processi

sensibili a rischio di corruzione e) scheda n. 3 (allegato 4): analisi e valutazione dei rischi specifici f) scheda n. 3 bis (allegato 5): tabella riassuntiva della valutazione della probabilità e dell’impatto dei rischi

specifici sensibili a rischio di corruzione g) scheda n. 4 (allegato 6): Trattamento del rischio e misure per neutralizzarlo

Va in ogni caso precisato che le fasi di analisi, valutazione e trattamento dei processi e dei rischi specifici sono state effettuate dal Segretario Generale-RPCT nel pieno rispetto della metodologia suggerita dal PNA 2013, recepita dalla normativa UNI ISO 31000-2010 e adattata alle esigenze specifiche di questo Ente. 4) Sezione IV: Codice di comportamento dell’Amministrazione, approvato con deliberazione del Commissario straordinario nell’esercizio dei poteri della Giunta provinciale n. 216 del 17/07/2014, previa procedura aperta e acquisizione del parere favorevole da parte del N.I.Va.P. (verbale n. 4 del 3/07/2014), ai sensi dell’art. 1, comma 44, della L. n. 190/2012 che ha modificato l’art. 54 del D.Lgs. 30/03/2001, n, 165. Il Codice di comportamento dei dipendenti della Provincia di Ancona è elemento essenziale (ed integrante) del P.T.P.C., al pari delle “Misure organizzative per l’attuazione effettiva degli obblighi di trasparenza” (già P.T.T.I.) secondo le previsioni della delibera ANAC n. 75/2013 “Linee guida in materia di codici di comportamento delle pubbliche amministrazioni (art.54, comma 5, D.lgs. n. 165/2001)” con cui si è precisato che “il codice costituisce elemento essenziale del Piano triennale per la prevenzione della corruzione di ogni amministrazione”evidenziando, nell’apposito paragrafo di detta delibera, la rilevanza del suo “collegamento con il Piano triennale per la prevenzione della corruzione”. Va detto che il Codice di comportamento dovrà subire una operazione di restyling in relazione alla genericità emersa a seguito del monitoraggio compiuto a livello nazionale da ANAC che ha evidenziato la necessità di una diversificazione dei codici di comportamento approvati dalle pubbliche amministrazioni in relazione alle specificità di ciascun Ente preannunciando l’adozione di “linee guida di carattere generale” e “linee guida diverse per tipologia di amministrazioni ed enti” nonché di modifiche alla deliberazione CIVIT n. 75 del 24/10/2013 (PNA 2016 paragrafo 7, pag 24). 5) Sezione V: Iniziative e misure intraprese dall’Ente durante l’anno 2013 e nel triennio 2014-2016 per la prevenzione del rischio di corruzione. L’integrazione di questa Sezione si è resa quanto mai opportuna in quanto essa era stata inserita nell’originario PTPC (2014-2016) in conformità a quanto indicato nel PNA 2013 che, per l’appunto, aveva precisato che, poiché l’arco temporale di riferimento dell’originario P.T.P.C. era il periodo 2014-2016 e il P.N.A. al paragrafo 3.1.1. (pag. 32) prescriveva che in fase di prima applicazione il P.T.P.C. doveva coprire anche l’anno 2013, in tale Sezione erano state indicate le iniziative e misure intraprese dall’Ente durante l’anno 2013 per la prevenzione del rischio di corruzione. La Sezione V (nel PTPC (2017-2019) viene integrata anche con riferimento alle iniziative e alle misure intraprese dalla Provincia di Ancona nel triennio 2014-2016 in base al principio del coordinamento tra il Sistema di prevenzione della corruzione e il Sistema di performance management, quest’ultimo “creato” in attuazione sia del D.Lgs. n. 150/2009 che delle Linee guida diramate dalla CiVIT (oggi ANAC) con deliberazione n. 6/2013 con cui si è delineato l’obiettivo di un ciclo delle performance integrato. Nella Sezione V inoltre è stata inserita la scheda sinottica contenente l’analisi compiuta dal Segretario Generale-RPCT sul P.T.P.C. aggiornato della Provincia di Ancona (2015-2017) in relazione al monitoraggio ANAC e alle criticità rilevate ai fini di eventuali correzioni e/o integrazioni (Allegato B alla deliberazione consiliare n. 5 del 29/01/2016). PRESO ATTO che con il presente P.T.P.C. 2017-2019 la Provincia di Ancona prosegue in questa azione di continuo aggiornamento del proprio strumento di prevenzione della corruzione, stante la sua natura di documento dinamico, recependo le ulteriori indicazioni contenute nel PNA 2016 approvato con delibera n. 831 del 03/08/2016 dall’ANAC per competenza propria ai sensi dell’art. 19 del D.L. 24/06/2014 n. 90.

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Pag. 7 Decreto della Presidente n. 46 del 20/04/2017

VISTO che, in merito all’allegata proposta del P.T.P.C. della Provincia di Ancona per il triennio 2017/2019, il N.I.Va.P. (Nucleo Indipendente per la Valutazione della Performance) organo di valutazione alternativo all’OIV con proprio verbale n. 4 in data 20/4/2017 ha espresso parere favorevole ai sensi dell’art. 43, lett. E) del vigente P.T.P.C.;

Si propone quanto segue

1) di approvare la proposta del PTPC 2017-2019 da sottoporre all’approvazione del Consiglio provinciale ai sensi del paragrafo 5.1 del PNA 2016 così come redatta dal Segretario generale RPCT della Provincia di Ancona, Comm. Dott. Pasquale Bitonto, ai sensi dell’art. 1, comma 8, alinea 2, della legge 6//11/2012 n. 190;

2) di dare atto che il PTPC 2017-2019, secondo la proposta predisposta dal Segretario generale RPCT, strutturato quale documento unitario e organico, è articolato nelle seguenti cinque sezioni: a) Sezione I: Disposizioni normative b) Sezione II: Misure organizzative per l’attuazione effettiva degli obblighi di trasparenza (già P.T.T.I.).

Identificazione dei responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei dati, dei documenti e delle informazioni (Misure per la trasparenza)

c) Sezione III: Risk management d) Sezione IV: Codice di comportamento dell’Amministrazione e) Sezione V: Iniziative e misure intraprese dall’Ente durante l’anno 2013 e nel triennio 2014-2016 per la

prevenzione del rischio di corruzione 3) di sottoporre il PTPC 2017-2019, la cui proposta è approvata con il presente decreto, al Consiglio provinciale

per la definitiva adozione; 4) di dare atto che il PTPC 2017-2019, una volta adottato dovrà essere pubblicato sul sito istituzionale

www.provincia.ancona.it nella Sezione Amministrazione Trasparente- Disposizioni generali – Piano Triennale per prevenzione della corruzione e della trasparenza;

5) di dare atto che il Responsabile del procedimento è individuato nel Segretario generale RPCT Comm. Dott. Pasquale Bitonto;

6) di pubblicare il presente decreto all’albo pretorio on line per 15 giorni consecutivi, per il combinato disposto degli artt. 124, comma 1, e 134, comma 3, del TUEL;

7) di dichiarare il presente decreto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 38, comma 3, dello Statuto provinciale che ha recepito l’art. 134, comma 4, del TUEL, applicabile in virtù della deroga di cui all’art. 21 quater della Legge n. 241/1990, al fine di consentire al Consiglio provinciale di procedere all’adozione del PTPC 2017-2019 una volta deliberata dall’Assemblea dei Sindaci la definitiva modifica allo Statuto della Provincia di Ancona disposta con deliberazione n. 45 del 29/11/2016.

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Ritenuto di condividere il documento per le motivazioni riportate in premessa e pertanto di poter far

propria la proposta presentata;

Visto che la stessa riporta il parere di regolarità tecnica del Dirigente del Settore I;

DECRETA

1) di approvare la proposta del PTPC 2017-2019 da sottoporre all’approvazione del Consiglio provinciale ai sensi del paragrafo 5.1 del PNA 2016 così come redatta dal Segretario generale RPCT della Provincia di Ancona, Comm. Dott. Pasquale Bitonto, ai sensi dell’art. 1, comma 8, alinea 2, della legge 6//11/2012 n. 190;

2) di dare atto che il PTPC 2017-2019, secondo la proposta predisposta dal Segretario generale RPCT, strutturato quale documento unitario e organico, è articolato nelle seguenti cinque sezioni:

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Pag. 8 Decreto della Presidente n. 46 del 20/04/2017

a) Sezione I: Disposizioni normative b) Sezione II: Misure organizzative per l’attuazione effettiva degli obblighi di trasparenza

(già P.T.T.I.). Identificazione dei responsabili della trasmissione e della pubblicazione dei dati, dei documenti e delle informazioni (Misure per la trasparenza)

c) Sezione III: Risk management d) Sezione IV: Codice di comportamento dell’Amministrazione e) Sezione V: Iniziative e misure intraprese dall’Ente durante l’anno 2013 e nel triennio

2014-2016 per la prevenzione del rischio di corruzione 3) di sottoporre il PTPC 2017-2019, la cui proposta è approvata con il presente decreto, al

Consiglio provinciale per la definitiva adozione; 4) di dare atto che il PTPC 2017-2019, una volta adottato dovrà essere pubblicato sul sito

istituzionale www.provincia.ancona.it nella Sezione Amministrazione Trasparente- Disposizioni generali – Piano Triennale per prevenzione della corruzione e della trasparenza;

5) di dare atto che il Responsabile del procedimento è individuato nel Segretario generale RPCT Comm. Dott. Pasquale Bitonto;

6) di pubblicare il presente decreto all’albo pretorio on line per 15 giorni consecutivi, per il combinato disposto degli artt. 124, comma 1, e 134, comma 3, del TUEL;

7) di dichiarare il presente decreto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 38, comma 3, dello Statuto provinciale che ha recepito l’art. 134, comma 4, del TUEL, applicabile in virtù della deroga di cui all’art. 21 quater della Legge n. 241/1990, al fine di consentire al Consiglio provinciale di procedere all’adozione del PTPC 2017-2019 una volta deliberata dall’Assemblea dei Sindaci la definitiva modifica allo Statuto della Provincia di Ancona disposta con deliberazione n. 45 del 29/11/2016.

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Pag. 9 Decreto della Presidente n. 46 del 20/04/2017

PARERE DI REGOLARITA' TECNICA

(di cui all’art. 49 T.U. D.Lgs. 18.8.2000, n. 267 e s.m.i.)

PROPOSTA DI DECRETO

N. 596/2017

OGGETTO: APPROVAZIONE PROPOSTA DEL P.T.P.C. 2017/2019 DA SOTTOPORRE

ALL'APPROVAZIONE DEL CONSIGLIO PROVINCIALE AI SENSI DEL PARAGRAFO 5.1

DEL P.N.A. 2016.

Si esprime parere FAVOREVOLE sulla proposta di decreto indicata in oggetto in ordine alla

regolarità tecnica.

Ancona, 20/04/2017 IL DIRIGENTE DEL SETTORE

BASSO FABRIZIO

(sottoscritto digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.Lgs. n. 82/2005 e s.m.i.)

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Pag. 10 Decreto della Presidente n. 46 del 20/04/2017

Letto, approvato e sottoscritto digitalmente ai sensi dell'art. 21 D.Lgs. n. 82/2005 e s.m.i.

IL SEGRETARIO GENERALE LA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA BITONTO PASQUALE

SERRANI LIANA