Data 25/04/2018 · Stefania Minnucci Parma, 25 aprile 2018. Data 26/04/2018 ... fortemente voluta...

36
WWW.CENTROITALIANODIPOESIA.IT Data 25/04/2018 Il terzo giorno Mostra sui temi del rapporto uomo - Natura, sostenibilità e ambiente Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno. Libro della Genesi -1- 9/13 Tramite queste parole è accolto e avvolto il visitatore nell’atmosfera di una Mostra che nelle intenzioni del suo curatore Didi Bozzini “facesse dell’ecologia estetica” mettendo insieme “una sorta di biodiversità estetica” per mezzo di forme artistiche molteplici: pittura, grafica, fotografia, scultura, installazioni che sinergicamente contribuiscono a tracciare un itinerario guidato per condurre, attraverso un percorso emozionale articolato che si snoda a partire da un sentimento di stupore, incanto, meraviglia, senso di inadeguatezza, ad approdare poi a quello di onnipotenza, violenza e conseguente sgomento al cospetto degli effetti catastrofici determinati da tanta rovinosa supponenza. Così l’arroganza prepotente con la quale l’uomo si è rapportato con la Natura, evocata inizialmente come Eden, si palesa in un percorso di distruzione con effetti devastanti ed esiti inaspettati benché inevitabili. Questo evidenzia potentemente una Mostra ricchissima di opere di numerosi artisti internazionali distribuite in sale tematiche su tre piani espositivi; un monito visionario ed evocativo, un invito ad una ritrovata armonia, a un ricongiungimento solidale con tutte le forme che fanno di questa nostra

Transcript of Data 25/04/2018 · Stefania Minnucci Parma, 25 aprile 2018. Data 26/04/2018 ... fortemente voluta...

WWW.CENTROITALIANODIPOESIA.IT

Data

25/04/2018

Il terzo giorno

Mostra sui temi del rapporto uomo - Natura, sostenibilità e ambiente Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l'asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l'asciutto terra e la massa delle acque mare. E Dio vide che era cosa buona. E Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno. Libro della Genesi -1- 9/13 Tramite queste parole è accolto e avvolto il visitatore nell’atmosfera di una Mostra che nelle intenzioni del suo curatore Didi Bozzini “facesse dell’ecologia estetica” mettendo insieme “una sorta di biodiversità estetica” per mezzo di forme artistiche molteplici: pittura, grafica, fotografia, scultura, installazioni che sinergicamente contribuiscono a tracciare un itinerario guidato per condurre, attraverso un percorso emozionale articolato che si snoda a partire da un sentimento di stupore, incanto, meraviglia, senso di inadeguatezza, ad approdare poi a quello di onnipotenza, violenza e conseguente sgomento al cospetto degli effetti catastrofici determinati da tanta rovinosa supponenza. Così l’arroganza prepotente con la quale l’uomo si è rapportato con la Natura, evocata inizialmente come Eden, si palesa in un percorso di distruzione con effetti devastanti ed esiti inaspettati benché inevitabili. Questo evidenzia potentemente una Mostra ricchissima di opere di numerosi artisti internazionali distribuite in sale tematiche su tre piani espositivi; un monito visionario ed evocativo, un invito ad una ritrovata armonia, a un ricongiungimento solidale con tutte le forme che fanno di questa nostra

Terra il prodigio di equilibri che ne hanno determinato la creazione, offrendo “uno sguardo nuovo e inaspettato sul tema della sostenibilità”. Illuminante nella sua sintesi la poesia di Sandro Penna che campeggia sul sito dell’evento: “Il mondo che vi pare di catene / tutto è tessuto d’armonie profonde.” Inaugurata il 20 aprile, resterà aperta fino al 1° luglio 2018. Parma si prepara, ricca di Eventi e curatissima nella sua offerta, al ruolo di capitale italiana della cultura 2020. Stefania Minnucci Parma, 25 aprile 2018

WWW.GHIGLIOTTINA.INFO

Data

26/04/2018

Il Terzo Giorno: a Parma la prima mostra for benefit DI GLORIA FREZZA · 26 APRILE 2018

Inaugurata Il Terzo Giorno, la prima mostra “for benefit” che devolverà metà del proprio ricavato alla realizzazione del progetto comunale “Km verde”. L’esposizione è promossa dal Comune di Parma e Arkage, la prima agenzia di comunicazione a cimentarsi in un progetto simile. Quaranta artisti contemporanei e oltre cento opere diverse tra fotografie, dipinti e installazioni che parleranno del rapporto tra uomo e natura, dell’eterno ciclo che indissolubilmente li lega

“Frontier with ghost”, Jane Alexander

“La Natura, lettera maiuscola, come creazione e bellezza. Come massima espressione del mondo in movimento e in mutazione. Per quanto lunga e instabile possa essere la strada che ci porta al progresso, la Natura rimane davanti ai nostri occhi un elemento eterno e vivo”. Con queste parole il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, apre la strada ad una mostra intelligente e contemporaneamente ad un’idea rivoluzionaria che unisce cultura e gratitudine. Parliamo de Il Terzo Giorno, che inaugurata lo scorso 20 aprile sarà ospitata fino al 1° luglio al Palazzo del Governatore, al centro della città emiliana. Curata da Didi Bozzini e promossa dal Comune, la mostra coglie l’occasione per riflettere sulla sostenibilità e sul rapporto tra uomo e natura, in questo costante girotondo di

gratitudine che è la vita sul nostro pianeta. C’è, però, un’ulteriore particolarità. Si tratta della prima mostra in Italia con un approccio “for benefit”: il 50% degli incassi della biglietteria saranno, infatti, restituiti al Comune di Parma al fine di finanziare il “Km verde”. Questo progetto innovativo punta alla mitigazione ambientale dell’Autostrada del Sole, con la realizzazione di un parco alberato di undici chilometri lungo l’arteria stradale dal fiume Enza al Taro. A rendere tutto questo possibile c’è Arkage, che cura tutti gli aspetti organizzativi della mostra ed è la prima agenzia di comunicazione in Italia a diventare Società Benefit e B Corp certificata.

“Bodyssimo Express”, Bodys Isek Kingelez

“La comunicazione può fare molto per sensibilizzare il pubblico sul tema della sostenibilità – ha dichiarato l’Ad di Arkage, Pasquale Borriello –. L’arte è una forma di comunicazione senza intermediari che arriva subito al cuore. Questa mostra ci fa capire perché, se non ci preoccupiamo subito, con urgenza e serietà, del nostro pianeta, un giorno non troppo lontano non ci saranno più mostre da andare a vedere”. Il Terzo Giorno è l’evento apripista della città di Parma come Capitale italiana della Cultura 2020 e propone un racconto del mondo attraverso finestre sempre diverse, che sono gli sguardi degli artisti coinvolti. Ognuno di loro si affaccia sulla Terra dal proprio punto di vista, riuscendo a catturare uno tra i milioni di aspetti con cui la Natura la caratterizza. Tra i 40 occhi fugaci, quelli di Marina Abramović, Jane Alexander, Richard Long, Andrea Marescalchi e Ryan Mendoza. Oltre cento opere tra fotografie, installazioni e dipinti che puntano a ricreare quel terzo giorno in cui “Dio disse: ‘La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi’”. Mentre i due piani dell’antico palazzo parmense sono divisi in “Creazione” e “Distruzione”, riassumendo in maniera suggestiva una dualità che è da sempre parte di Uomo e Natura. Da non perdere le sculture coloratissime di Bodys Isek Kingelez, artista congolese dallo sguardo infantile e decadente, a cui il MOMA dedica da maggio una retrospettiva.

“The Diefenbach Chronicles, Capri #003”, Francesco Jodice

Ma Il Terzo Giorno ha anche un corrispettivo notturno. Il 26 maggio avrà luogo “La Notte del Terzo Giorno”, un evento che comprenderà concerti, video mapping, performance e un’apertura straordinaria della mostra. Il tema in questo caso sarà la luna piena, considerata la controparte celeste della nostra Terra e il doppio eterno della Natura universale. A tutto ciò si aggiunge l’Atelier dei bambini, laboratorio immaginifico dentro il quale i più piccoli potranno contribuire a creare un’opera unica in 1.500 pezzi, aggiungendo all’insieme un semplice elemento naturale (un ramo, una foglia, un sasso) e constatando che alla fine “tutto ha un senso”. Di fronte alla riproposizione dell’armonia di mondo, sposiamo le parole della creatrice Didi Bozzini: “Oggi il rischio della catastrofe è concreto, quotidianamente tangibile. Forse è giunto il tempo di chiedersi se non sia possibile trovare la strada per un nuovo Eden solamente grazie allo sguardo meravigliato degli artisti, di coloro che provano a esprimere la qualità della natura senza pesarne la mera quantità. La strada per un giardino dove l’immaginazione sostituisca il calcolo, il bello prenda il posto dell’utile ed il buono quello del molto”. Il Terzo Giorno Parma, fino al 1° luglio 2018 Palazzo del Governatore, Piazza Garibaldi 19 lunedì e martedì chiuso mercoledì e giovedì 12-20 venerdì 12-23 sabato, domenica e festivi 10-20 Il servizio di biglietteria e l’accesso alla mostra terminano un’ora prima dell’orario di chiusura

Gloria Frezza

WWW.PARMADAILY.IT

Data

26/04/2018

Il filo rosso dei recenti successi della nostra città (di Andrea Marsiletti)

Mostra "Il Terzo Giorno"

La mostra de “Il Terzo Giorno” che è stata inaugurata nei giorni scorsi al Palazzo del Governatore e fortemente voluta dall’industriale Davide Bollati è solo la più recente collaborazione di successo tra il pubblico e il privato.

Se facciamo mente locale, tutti i più grandi risultati ottenuti dalla nostra città negli ultimi anni passano sotto questa formula, Parma Capitale della Cultura 2020 e Parma città Unesco della Gastronomia in primis: il pubblico che programma e fa il regista, il privato che mette idee, risorse e concretezza.

Se è vero che l’assessore alla cultura Michele Guerra si sta rivelando un fuoriclasse della politica cittadina, è altrettanto vero che se l’associazione “Parma io ci sto” del Presidente Alessandro Chiesi e l’Unione parmense degli Industriali (oltre che il senatore Giorgio Pagliari) non lo avessero supportato in fase di progetto probabilmente oggi Parma non sarebbe Capitale della Cultura.

Noto una svolta degli industriali di Parma, che mai come in questa fase hanno compreso che il successo della città può essere anche quello delle loro aziende e viceversa e che lo scambio tra aziende e territorio non deve essere solo quello, pur prioritario, occupazionale. Penso, ad esempio, a una realtà innovativa come quella di Davines che a maggio inaugurerà la nuova sede produttiva iper tecnologica e iper sostenibile e porterà a Parma 3.500 “top client” provenienti da tutto il mondo che visiteranno le nostre bellezze culturali e scopriranno le nostre eccellenze alimentari. Un’operazione di marketing senza precedenti, un’opportunità straordinaria di promozione del territorio.

Cito la florida esperienza delle Fiere di Parma che vede nella propria compagine sociale il pubblico e il privato e l’aeroporto di Parma, sul quale si può avere qualsiasi opinione, ma è indubbio e apprezzabile l’impegno diretto economico dell’UPI per non fare perdere alla città un’altra infrastruttura. “Prima parlava strano ma io non lo capivo, però il fumo con lui lo dividevo, e il padrone non sembrava poi così cattivo” cantava Francesco De Gregori in “Hanno ammazzato Pablo”.

Per non parlare del Parma Calcio: senza Barilla, Pizzarotti, Dallara, Delrio e Gandolfi che hanno rilevato la società fallita in serie D oggi il Parma non sarebbe in zona promozione per tornare in serie A. Senza di loro, con ogni probabilità, ci sarebbero stati i Manenti.

Questa Amministrazione comunale ha saputo valorizzare il privato anche nei servizi, e se oggi i servizi educativi e sociali erogati dal Comune sono classificati dal Sole 24 ore come un’eccellenza nazionale il merito è anche delle cooperative parmigiane Proges e Auroradomus e degli amministratori che, più di dieci anni fa, hanno ritenuto che il mix pubblico-privato (sotto la doverosa regia del pubblico) fosse la soluzione più efficace per garantire qualità e sostenibilità.

E’ in questo mix oggi il modello Parma. Il modello vincente per l’economia della città.

Andrea Marsiletti

1 / 3

Data

Pagina

Foglio

27-04-201814

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Quotidiano

2 / 3

Data

Pagina

Foglio

27-04-201814

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Quotidiano

3 / 3

Data

Pagina

Foglio

27-04-201814

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Quotidiano

.

1

Data

Pagina

Foglio

27-04-201813

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Quotidiano

WWW.PARMADAILY.IT

Data

27/04/2018

“Il Terzo Giorno”, all’Orto Botanico parte “Adotta un’opera”

Prende il via mercoledì 2 maggio “Adotta un’opera”, la prima delle iniziative collaterali alla mostra “Il Terzo Giorno” firmate dall’Università di Parma. Un ciclo di quattro appuntamenti, organizzato dall’Ateneo con la collaborazione del Comune di Parma, per riflettere sui temi del “Terzo Giorno” (ambiente, sostenibilità, rapporto uomo – natura) a partire da alcune delle opere esposte.

L’iniziativa, curata dai docenti dell’Università di Parma Cristina Casero, Davide Colombo e Rita Messori, si svolgerà dal 2 al 22 maggio all’Orto Botanico dell’Ateneo (via Farini, 90): un luogo scelto non a caso, non solo per il suo fascino suggestivo ma anche per l’alto valore simbolico legato ai temi su cui verte la mostra in corso fino al 1° luglio al Palazzo del Governatore.

Gli incontri di “Adotta un’opera” avranno la forma della conversazione tra due o più studiosi intorno a una delle opere esposte in mostra e rientrano nelle attività di “Terza missione” dell’Ateneo, nell’ottica di apertura al territorio, e di piena sinergia con esso, che costituisce uno degli assi strategici dell’Università di Parma.

Si parte mercoledì 2 maggio: a proposito di “Benako Camp – Tanzania” (1994) di Sebastiao Salgado il filosofo Mauro Carbone e Vittorio Gallese, docente di Arti e neuroscienze cognitive all’Università di Parma, dialogheranno con Cristina Casero, docente di Storia dell’arte e della comunicazione visiva e contemporanea.

Giovedì 10 maggio al centro dell’incontro ci sarà “Hotel de Ville de Kinshasa” (1993) di Bodys Isek Kingelez: Carlo Mambriani, docente di Storia dell’Architettura all’Università di Parma, ne parlerà con Davide Colombo, docente di Storia dell’arte contemporanea.

Martedì 15 maggio si discuterà invece della mostra “Il Terzo Giorno”: si confronteranno con il pubblico l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra e il curatore Didi Bozzini.

Ultimo appuntamento martedì 22 maggio: a proposito di “A fior d’acqua” (2002) di Serse, Dario Costi, docente di Progettazione architettonica e urbana all’Università di Parma, dialogherà con Rita Messori, docente di Estetica.

Tutti gli incontri inizieranno alle 16.30. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

“Adotta un’opera” apre le iniziative collaterali alla mostra “Il Terzo Giorno” promosse dell’Università di Parma. A metà maggio partirà anche la seconda iniziativa collaterale, un ciclo di tre “Caffè scientifici”, di cui sarà data comunicazione a breve

WWW.PARMATODAY.IT

Data

27/04/2018

“Il Terzo Giorno”, all’Orto Botanico dell’Università parte “Adotta un’opera” Al via la prima delle iniziative collaterali alla mostra realizzate dall’Ateneo: 4 incontri fino al 22 maggio

Prende il via mercoledì 2 maggio “Adotta un’opera”, la prima delle iniziative collaterali alla mostra “Il Terzo Giorno” firmate dall’Università di Parma. Un ciclo di quattro appuntamenti, organizzato dall’Ateneo con la collaborazione del Comune di Parma, per riflettere sui temi del “Terzo Giorno” (ambiente, sostenibilità, rapporto uomo – natura) a partire da alcune delle opere esposte.

L’iniziativa, curata dai docenti dell’Università di Parma Cristina Casero, Davide Colombo e Rita Messori, si svolgeràdal 2 al 22 maggio all’Orto Botanico dell’Ateneo (via Farini, 90): un luogo scelto non a caso, non solo per il suo fascino suggestivo ma anche per l’alto valore simbolico legato ai temi su cui verte la mostra in corso fino al 1° luglio al Palazzo del Governatore.

Gli incontri di “Adotta un’opera” avranno la forma della conversazione tra due o più studiosi intorno a una delle opere esposte in mostra e rientrano nelle attività di “Terza missione” dell’Ateneo, nell’ottica di apertura al territorio, e di piena sinergia con esso, che costituisce uno degli assi strategici dell’Università di Parma.

Si parte mercoledì 2 maggio: a proposito di Benako Camp - Tanzania (1994) di Sebastiao Salgado il filosofo Mauro Carbone e Vittorio Gallese, docente di Arti e neuroscienze cognitive all’Università di Parma, dialogheranno con Cristina Casero, docente di Storia dell’arte e della comunicazione visiva e contemporanea.Giovedì 10 maggio al centro dell’incontro ci sarà Hotel de Ville de Kinshasa (1993) di Bodys Isek Kingelez: Carlo Mambriani, docente di Storia dell’Architettura all’Università di Parma, ne parlerà conDavide Colombo, docente di Storia dell’arte contemporanea. Martedì 15 maggio si discuterà invece della mostra “Il Terzo Giorno”: si confronteranno con il pubblico l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra e il curatore Didi Bozzini. Ultimo appuntamento martedì 22 maggio: a proposito di A fior d'acqua(2002) di Serse, Dario Costi, docente di Progettazione architettonica e urbana all’Università di Parma, dialogherà con Rita Messori, docente di Estetica.

Gli incontri si svolgono alle 16.30. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

“Adotta un’opera” apre le iniziative collaterali alla mostra “Il Terzo Giorno” promosse dell’Università di Parma. A metà maggio partirà anche la seconda iniziativa collaterale, un ciclo di tre “Caffè scientifici”, di cui sarà data comunicazione a breve.

WWW.ILCAFFEQUOTIDIANO.COM

Data

28/04/2018

“Il Terzo Giorno”- All’Orto Botanico dell’Università il 2 maggio parte “Adotta un’opera” 28 aprile 2018

Al via la prima delle iniziative collaterali alla mostra realizzate dall’Ateneo: 4 incontri fino al 22 maggio Prende il via mercoledì 2 maggio “Adotta un’opera”, la prima delle iniziative collaterali alla mostra “Il Terzo Giorno” firmate dall’Università di Parma. Un ciclo di quattro appuntamenti, organizzato dall’Ateneo con la collaborazione del Comune di Parma, per riflettere sui temi del “Terzo Giorno” (ambiente, sostenibilità, rapporto uomo – natura) a partire da alcune delle opere esposte. L’iniziativa, curata dai docenti dell’Università di Parma Cristina Casero, Davide Colombo e Rita Messori, si svolgerà dal 2 al 22 maggio all’Orto Botanico dell’Ateneo (via Farini, 90): un luogo scelto non a caso, non solo per il suo fascino suggestivo ma anche per l’alto valore simbolico legato ai temi su cui verte la mostra in corso fino al 1° luglio al Palazzo del Governatore. Gli incontri di “Adotta un’opera” avranno la forma della conversazione tra due o più studiosi intorno a una delle opere esposte in mostra e rientrano nelle attività di “Terza missione” dell’Ateneo, nell’ottica di apertura al territorio, e di piena sinergia con esso, che costituisce uno degli assi strategici dell’Università di Parma. Si parte mercoledì 2 maggio: a proposito di “Benako Camp – Tanzania” (1994) di Sebastiao Salgado il filosofo Mauro Carbone e Vittorio Gallese, docente di Arti e neuroscienze cognitive all’Università di Parma, dialogheranno con Cristina Casero, docente di Storia dell’arte e della comunicazione visiva e contemporanea. Giovedì 10 maggio al centro dell’incontro ci sarà “Hotel de Ville de Kinshasa” (1993) di Bodys Isek Kingelez: Carlo Mambriani, docente di Storia dell’Architettura all’Università di Parma, ne parlerà con Davide Colombo, docente di Storia dell’arte contemporanea. Martedì 15 maggio si discuterà invece della mostra “Il Terzo Giorno”: si confronteranno con il pubblico l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra e il curatore Didi Bozzini. Ultimo appuntamento martedì 22 maggio: a proposito di “A fior d’acqua” (2002) di Serse, Dario Costi, docente di Progettazione architettonica e urbana all’Università di Parma, dialogherà con Rita Messori, docente di Estetica. Tutti gli incontri inizieranno alle 16.30. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili. “Adotta un’opera” apre le iniziative collaterali alla mostra “Il Terzo Giorno” promosse dell’Università di Parma. A metà maggio partirà anche la seconda iniziativa collaterale, un ciclo di tre “Caffè scientifici”, di cui sarà data comunicazione a breve.

WWW.EXIBART.COM

Data

Dal 30/04/2018

Il Terzo Giorno, Parma. La mostra raccontata da Didi Bozzini Il Terzo Giorno 20.04.18 / 01.07.18 Parma - Palazzo dell’Imperatore Piazza Garibaldi, 16 Didi Bozzini, curatore di Il Terzo Giorno, presenta la mostra. La rassegna è stata promossa dal Comune di Parma nell’ambito di una serie di eventi legati ai temi dell’ambiente, della sostenibilità e del rapporto uomo – natura. L'esposizione si colloca nel Palazzo dell'Imperatore e offre alla città uno sguardo nuovo e inaspettato sul tema della sostenibilità. A una denuncia scientifico ecologistica sostituisce una narrazione evocativa e poetica. Accompagna lo spettatore attraverso un percorso catartico che inizia con Il Terzo Giorno della Genesi, la nascita della natura e delle specie vegetali (Genesi 1:9), attraversa la creazione, la distruzione, il superamento, il nichilismo, fino a un ritorno alla natura, in un andamento palingenetico sull’onda della sensazione. Video: Giovanni Sannino Audio: Two Pianos by Stefan Kartenberg (c) copyright 2018 Licensed under a Creative Commons Attribution (3.0) license. http://dig.ccmixter.org/files/JeffSpe... Ft: Admiral Bob (admiralbob77)

1 / 4

Data

Pagina

Foglio

   05-2018236/39

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Mensile

2 / 4

Data

Pagina

Foglio

   05-2018236/39

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Mensile

3 / 4

Data

Pagina

Foglio

   05-2018236/39

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Mensile

4 / 4

Data

Pagina

Foglio

   05-2018236/39

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Mensile

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Quotidiano

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Quotidiano

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Quotidiano

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Quotidiano

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Quotidiano

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Quotidiano

1 / 5

Data

Pagina

Foglio

   05-201876/80

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Mensile

2 / 5

Data

Pagina

Foglio

   05-201876/80

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Mensile

3 / 5

Data

Pagina

Foglio

   05-201876/80

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Mensile

4 / 5

Data

Pagina

Foglio

   05-201876/80

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Mensile

5 / 5

Data

Pagina

Foglio

   05-201876/80

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Mensile

WWW.EMILIAROMAGNANEWS24.IT

Data

01/05/2018

“Il Terzo Giorno”, all’Orto Botanico dell’Università il 2 maggio parte “Adotta un’opera” Da Roberto Di Biase - 1 maggio 2018

Al via la prima delle iniziative collaterali alla mostra realizzate dall’Ateneo: 4 incontri fino al 22 maggio

PARMA – Prende il via mercoledì 2 maggio “Adotta un’opera”, la prima delle iniziative collaterali alla mostra “Il Terzo Giorno” firmate dall’Università di Parma. Un ciclo di quattro appuntamenti, organizzato dall’Ateneo con la collaborazione del Comune di Parma, per riflettere sui temi del “Terzo Giorno” (ambiente, sostenibilità, rapporto uomo – natura) a partire da alcune delle opere esposte. L’iniziativa, curata dai docenti dell’Università di Parma Cristina Casero, Davide Colombo e Rita Messori, si svolgerà dal 2 al 22 maggio all’Orto Botanico dell’Ateneo (via Farini, 90): un luogo scelto non a caso, non solo per il suo fascino suggestivo ma anche per l’alto valore simbolico legato ai temi su cui verte la mostra in corso fino al 1° luglio al Palazzo del Governatore.

Gli incontri di “Adotta un’opera” avranno la forma della conversazione tra due o più studiosi intorno a una delle opere esposte in mostra e rientrano nelle attività di “Terza missione” dell’Ateneo, nell’ottica di apertura al territorio, e di piena sinergia con esso, che costituisce uno degli assi strategici dell’Università di Parma. Si parte mercoledì 2 maggio: a proposito di “Benako Camp – Tanzania” (1994) di Sebastiao Salgado il filosofo Mauro Carbone e Vittorio Gallese, docente di Arti e neuroscienze cognitive all’Università di Parma, dialogheranno con Cristina Casero, docente di Storia dell’arte e della comunicazione visiva e contemporanea. Giovedì 10 maggio al centro dell’incontro ci sarà “Hotel de Ville de Kinshasa” (1993) di Bodys Isek Kingelez: Carlo Mambriani, docente di Storia dell’Architettura all’Università di Parma, ne parlerà con Davide Colombo, docente di Storia dell’arte contemporanea. Martedì 15 maggio si discuterà invece della mostra “Il Terzo Giorno”: si confronteranno con il pubblico l’Assessore alla Cultura del Comune di Parma Michele Guerra e il curatore Didi Bozzini. Ultimo appuntamento martedì 22 maggio: a proposito di “A fior d’acqua” (2002) di Serse, Dario Costi, docente di Progettazione architettonica e urbana all’Università di Parma, dialogherà con Rita Messori, docente di Estetica. Tutti gli incontri inizieranno alle 16.30. L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili. “Adotta un’opera” apre le iniziative collaterali alla mostra “Il Terzo Giorno” promosse dell’Università di Parma. A metà maggio partirà anche la seconda iniziativa collaterale, un ciclo di tre “Caffè scientifici”, di cui sarà data comunicazione a breve

NEWSLETTER_EXIBART.COM

Data

02/05/2018

1

Data

Pagina

Foglio

03-05-2018160

Codi

ce a

bbon

amen

to:

1507

66

Settimanale