DANILO DONATI E LA SARTORIA FARANI - Istituto Roli · Nelle diciotto stanze sono presenti...

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Danilo Donati (Suzzara, 1926 - Roma, 2001), formatosi all’Accademia d’Arte a Firenze dove ebbe come maestro il pittore Rosai, nel 1954 iniziò a lavorare con Luchino Visconti al Teatro alla Scala. Nel 1959, Mario Monicelli lo chiamò per i costumi de La grande guerra. Negli anni Sessanta ebbe inizio il sodalizio artistico tra Pier Paolo Pasolini e Donati che lavorò anche con Franco Zeffirelli. Nel 1968 per Romeo e Giulietta ricevette l’Oscar. Dal 1969 Federico Fellini gli affidò il triplice ruolo di costumista, scenografo ed arredatore. Nel 1977 per Il Casanova di Federico Fellini vinse il suo secondo Oscar. Ha collaborato con Roberto Benigni nel 1997, per La vita è bella, e per Pinocchio, uscito nel 2002; inoltre si è dedicato alla pittura e alla scrittura pubblicando il romanzo Coprilfuoco, edito da Newton & Compton, finalista al Premio Strega 2001. Piero Farani, a metà degli anni Cinquanta, seguì l’amico Danilo Donati nella sartoria Anna Mode, dove lavorò per alcuni anni come direttore, fino al 1962, quando decise di mettersi in proprio. Nella storica sede di Viale Mazzini, i primi costumi realizzati furono quelli per l’Amleto di Donati, con la coppia Albertazzi - Proclemer e la regia di Zeffirelli. In quegli anni collaborò con Pasolini, per dieci film, con Fellini e Zeffirelli, ma anche con Vadim per Barbarella. In seguito la sartoria si orientò anche verso il mondo della lirica e furono frequenti le incursioni nel campo della moda, come nel caso delle collaborazioni con Capucci e con Maurizio Galante. Nel 1982 Farani scelse Luigi Piccolo come continuatore ideale della sartoria che nel 1985 si trasferì nell’odierna sede di Trastevere. DANILO DONATI E LA SARTORIA FARANI COSTUMI DAI FILM DI CITTI, FAENZA, FELLINI, LATTUADA, PASOLINI E ZEFFIRELLI 9 MARZO > 22 GIUGNO 2014 VILLA MANIN PASSARIANO (UDINE) ORARIO Da martedì a venerdì 10.00-13.00 / 15.00-19.00 Sabato, domenica e festivi 10.00-20.00 Lunedì chiuso INGRESSI 8,00 intero, 5,00 ridotto, 4,00 gruppi Biglietti acquistabili fino a 45 minuti prima della chiusura della mostra INFORMAZIONI 0432 821211 [email protected] www.villamanin.it DANILO DONATI E LA SARTORIA FARANI XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX VILLA MANIN PASSARIANO CODROIPO / UD 9 MARZO 22 GIUGNO 2014 XXXXXXXXXXPARTNERXXXXXXXXXXX XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX Foto di Mustafa Sabbagh

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Danilo Donati (Suzzara, 1926 - Roma, 2001), formatosi all’Accademia d’Arte a Firenze dove ebbe come maestro il pittore Rosai, nel 1954 iniziò a lavorare con Luchino Visconti al Teatro alla Scala. Nel 1959, Mario Monicelli lo chiamò per i costumi de La grande guerra. Negli anni Sessanta ebbe inizio il sodalizio artistico tra Pier Paolo Pasolini e Donati che lavorò anche con Franco Zeffirelli. Nel 1968 per Romeo e Giulietta ricevette l’Oscar. Dal 1969 Federico Fellini gli affidò il triplice ruolo di costumista, scenografo ed arredatore. Nel 1977 per Il Casanova di Federico Fellini vinse il suo secondo Oscar. Ha collaborato con Roberto Benigni nel 1997, per La vita è bella, e per Pinocchio, uscito nel 2002; inoltre si è dedicato alla pittura e alla scrittura pubblicando il romanzo Coprilfuoco, edito da Newton & Compton, finalista al Premio Strega 2001.

Piero Farani, a metà degli anni Cinquanta, seguì l’amico Danilo Donati nella sartoria Anna Mode, dove lavorò per alcuni anni come direttore, fino al 1962, quando decise di mettersi in proprio. Nella storica sede di Viale Mazzini, i primi costumi realizzati furono quelli per l’Amleto di Donati, con la coppia Albertazzi - Proclemer e la regia di Zeffirelli.In quegli anni collaborò con Pasolini, per dieci film, con Fellini e Zeffirelli, ma anche con Vadim per Barbarella. In seguito la sartoria si orientò anche verso il mondo della lirica e furono frequenti le incursioni nel campo della moda, come nel caso delle collaborazioni con Capucci e con Maurizio Galante. Nel 1982 Farani scelse Luigi Piccolo come continuatore ideale della sartoria che nel 1985 si trasferì nell’odierna sede di Trastevere.

DANILO DONATIE LA SARTORIA FARANI

COSTUMI DAI FILM DI CITTI, FAENZA, FELLINI, LATTUADA, PASOLINI E ZEFFIRELLI

9 MARZO > 22 GIUGNO 2014VILLA MANIN PASSARIANO (UDINE)

ORARIO

Da martedì a venerdì 10.00-13.00 / 15.00-19.00Sabato, domenica e festivi 10.00-20.00Lunedì chiuso

INGRESSI

€ 8,00 intero, € 5,00 ridotto, € 4,00 gruppi Biglietti acquistabili fino a 45 minuti prima della chiusura della mostra

INFORMAZIONI

0432 [email protected]

DANILO DONATI E LA SARTORIA FARANI

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E LA SARTORIA FARANI

COSTUMI DAI FILM DI CITTI, FAENZA, FELLINI, LATTUADA, PASOLINI E ZEFFIRELLI

9 MARZO > 22 GIUGNO 2014VILLA MANIN PASSARIANO (UDINE)

ORARIO

Da martedì a venerdì 10.00-13.00 / 15.00-19.00Sabato, domenica e festivi 10.00-20.00Lunedì chiuso

INGRESSI

€ 8,00 intero, € 5,00 ridotto, € 4,00 gruppi Biglietti acquistabili fino a 45 minuti prima della chiusura della mostra

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VILLA MANINPASSARIANOCODROIPO / UD9 MARZO 22 GIUGNO 2014

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La mostra ospita la straordinaria collezione di costumi disegnati da Danilo Donati, nel corso della sua carriera di scenografo e costumista, e realizzati dalla storica Sartoria Farani, oggi diretta dal friulano Luigi Piccolo.Nelle diciotto stanze sono presenti centoundici abiti, perfettamente restaurati, commissionati da alcuni dei più importanti maestri del cinema italiano, da Federico Fellini a Pier Paolo Pasolini, da Franco Zeffi relli a Alberto Lattuada, da Sergio Citti a Roberto Faenza. Le voci dei registi, le colonne sonore e una selezione di testi accompagnano il visitatore in un viaggio nei set ricostruiti con ingrandimenti fotografi ci e con la proiezione di

sequenze dei fi lm. Il lavoro dell’offi cina Donati/Farani è inoltre documentato dai bozzetti preparatori del costumista e dalle immagini del lavoroquotidiano all’interno della sartoria di via Dandolo a Roma.I fi lm che costituiscono il fi l rouge di questa avventura sono alcuni dei capolavori di Federico Fellini da Fellini-Satyricon (1969) a I Clowns (1970), da Amarcord (1973), con l’abito dell’indimenticabile Gradisca, a Intervista (1987), fi no a Il Casanova di Federico Fellini (1976), con il costume del protagonista Donald Sutherland. De La mandragola (1965) di Alberto Lattuada si potranno ammirare gli abiti indossati da Philippe Leroy, mentre per

La bisbetica domata (1967) di Franco Zeffi relli ci saranno quelli indossati da Richard Burton. Di Storie scellerate (1973) diretto da Sergio Citti, allievo prediletto di Pier Paolo Pasolini, si potranno ammirare i costumi carnevaleschi, assieme a quelli di Marianna Ucrìa (1997) di Roberto Faenza.Grande spazio è dedicato ai costumi realizzati nell’ambito del sodalizio di Danilo Donati con Pier Paolo Pasolini iniziato nel 1963 con La ricotta. Dalla giacchetta di lana indossata da Totò in Uccellacci e uccellini (1966), ai costumi dei sacerdoti, dei magi e degli apostoli de Il Vangelo secondo Matteo (1964), per i quali la fonte d’ispirazione fu la

pittura di Piero Della Francesca, agli abiti dei soldati protagonisti del sogno del martirio in Porcile (1969), a quelli “di arcaica bellezza”, indossati da Silvana Mangano/Giocasta e dagli altri protagonisti di Edipo re (1967). Il salone centrale è dedicato alla Trilogia della vita: da Il Decameron (1971), ancora con il costume di Silvana Mangano che interpreta la Madonna, a I racconti di Canterbury (1972) con quello indossato dallo stesso Pasolini, al Il fi ore delle mille e una notte (1974) dove gli elmi, le lance, le tuniche e i mantelli tessuti a mano rivelano la grande capacità inventiva di Danilo Donati. La mostra si chiude con i costumi di Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975).

IL DECAMERON DI PIER PAOLO PASOLINI

IL CASANOVA DI FEDERICO FELLINI

STORIE SCELLERATE DI SERGIO CITTI AMARCORD DI FEDERICO FELLINI I RACCONTI DI CANTERBURY DI PIERPAOLO PASOLINI

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I SUOI COSTUMI SONO VERE E PROPRIE SCULTURE REALIZZATE ADDOSSO AI PERSONAGGI