Daniela binelli giovani adulti

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Convegno GIOVANI ADULTI E DISABILITA’: NUOVI PERCORSI DI INCLUSIONE E DI CRESCITA La Spezia,31 Maggio 2013 - Sala Convegni CAMeC “Giovani adulti: un progetto pilota” Percorsi di autonomia e di inclusione Dott.ssa Daniela Binelli

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Convegno

GIOVANI ADULTI E DISABILITA’: NUOVI

PERCORSI DI INCLUSIONE E DI CRESCITA

La Spezia,31 Maggio 2013 - Sala Convegni CAMeC

“Giovani adulti: un progetto pilota” Percorsi di autonomia e di inclusione

Dott.ssa Daniela Binelli

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Il progetto “Una casa, una palestra di vita” nasce per

accompagnare ragazzi con disturbi dello spettro

autistico o con difficoltà comunicative e relazionali, in

procinto di terminare il percorso scolastico, nella

costruzione del loro progetto di vita.

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Progetto pilota per l’organizzazione di servizi per le disabilità cognitive a medio funzionamento. Più flessibile ed economicamente più sostenibile rispetto al Centro Diurno.

Progetto globale, più funzionale alla necessità di intervenire in maniera globale su tutte le aree delle abilità adattive rispetto a tradizionali dispositivi di avvicinamento al mondo del lavoro e/o di inclusione sociale.

Progetto flessibile, perché gli utenti possono scegliere di partecipare anche a singole attività, per potenziare aree specifiche.

Snodo fra età evolutiva ed età adulta che potrebbe facilitare il passaggio fra i servizi di NPI e Servizio Disabili.

PUNTI DI FORZA

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Destinatari:

Quattordici ragazzi di età compresa tra i 18 ed i 25 anni, a

medio funzionamento, con diagnosi che rientrano nei Disturbi

dello Spettro Autistico o con difficoltà nella comunicazione e

nella relazione.

Il progetto è stato articolato su due moduli (mattino e

pomeriggio), per rispondere alle esigenze individuali dei ragazzi.

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I PROTAGONISTI DELLA RETE

Istituzioni

Comune di La Spezia (mette a disposizione l’appartamento in cui allenare autonomie di vita quotidiana ed abilità lavorative)

Provincia di la Spezia (il progetto ha partecipato ad un bando per la presentazione di progetti finalizzati all’inclusione sociale attraverso l’ agenzia di formazione ISFORCOOP. Il finanziamento ha coperto i costi per 3 educatori professionali di area sociale: 1 a tempo pieno e 2 part-time)

ASL 5 (finanzia il coordinamento da parte di un educatore professionale di area sanitaria)

Scuola (somministrazione scala scolastica AAPEP, collaborazione Liceo Mazzini sottoprogetto Laboratorio di Fisica, prossima collaborazione con IT Fossati)

Associazione familiari

Associazione AGAPO (si fa carico delle spese relative al canone di affitto, utenze e spese varie inerenti l’appartamento e soprattutto sostiene e promuove il progetto)

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LE BASI DEL PROGETTO

Centralità del gruppo dei pari (per età anagrafica e livello di

funzionamento) come motore trainante il cambiamento. Il

piacere di stare insieme e condividere le esperienze motiva

all’apprendimento.

Sostegno e sviluppo abilità adattive e competenze

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AREE DELL’INTERVENTO

Abilità lavorative

Autonomie di vita quotidiana

Comunicazione

Relazione

Inclusione sociale

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LA CASA LUOGO DI ALLENAMENTO DELLE AUTONOMIE

Gli spazi dell’appartamento sono organizzati per aiutare la comprensione e l’interiorizzazione dei compiti.

L’appartamento che ospita il progetto è composto da una cucina , una camera da letto, uno studio e due laboratori protetti (informatica ed assemblaggio).

I problemi che i ragazzi incontrano nell’organizzare le

principali attività inerenti le autonomie di vita quotidiane

o le abilità lavorative, dipendono in buona parte

dalla difficoltà nel definire un obiettivo e strutturare

le sequenza di azione per il suo raggiungimento

sequenza di azione. Le difficoltà possono essere ridotte

con un’organizzazione strutturata delle attività ed

utilizzando schemi in PCS che scompongono le fasi

delle varie azioni.

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LE ATTIVITÀ

LABORATORIO DI CUCINA

Attraverso un’attività gratificante vengono potenziate

autonomie funzionali, capacità di collaborare con gli altri e

funzioni cognitive.

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LABORATORIO DI AUTONOMIA DOMESTICA

Nel Laboratorio i ragazzi imparano a prendersi cura del

proprio ambiente di vita.

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PRENDERSI CURA

Prendersi cura di una pianta, e successivamente di

un animale domestico, aumenta il senso di

responsabilità e l’autostima.

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LABORATORIO DI ROBOTICA EDUCATIVA Lo scopo del laboratorio non è insegnare la robotica, ma

insegnare attraverso l’uso della robotica, proponendo

un’attività che permetta di migliorare le relazioni, di esercitare

ed incrementare orientamento spaziale e funzioni esecutive.

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Il laboratorio introduce, attraverso la realizzazione di semplici

esperimenti, alcuni principi di base delle scienze fisiche,

stimolando nei ragazzi lo spirito di osservazione l’attenzione, la

riflessione e la capacità di problem – solving.

L’attività è stata svolta in collaborazione con il Liceo Mazzini, per

favorire l’inclusione nel gruppo dei pari

LABORATORIO DI FISICA

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ARTETERAPIA

Per il terzo anno è stato attivato un Laboratorio di

Arteterapia all’interno della sala didattica del CAMeC

(Centro di Arte Moderna e Contemporanea di La Spezia).

Lavorare all’interno del museo, oltre a permettere la

fruizione delle opere d’arte, ha anche la funzione di

rafforzare il legame fra il contesto e l’attività svolta: fare

arte all’interno di un ambiente dedicato valorizza l’attività e

dà ad essa un valore aggiunto.

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LABORATORIO DI ORIENTAMENTO AL

LAVORO

All’interno del laboratorio saranno acquisite e consolidate

abilità da generalizzare successivamente in ambiente

esterno.

Luogo di transizione verso il modo del lavoro, o come

opportunità di autorealizzazione per persone che

necessitano stabilmente di un ambiente protetto in cui

svolgere l’attività lavorativa.

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LABORATORIO “CUOR DI CONFETTO”

Il laboratorio di orientamento al lavoro si colloca a metà

strada fra il laboratorio educativo-riabilitativo ed il

laboratorio protetto.

Il laboratorio risponde alla necessità di

costruire le basi per un’autorealizzazione

nella dimensione lavorativa.

Il laboratorio produce su commissione

bomboniere ed oggettistica per tutte

le occasioni.

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INCLUSIONE SOCIALE

Alla fine del percorso scolastico le occasioni di inclusione

nel mondo dei pari subiscono spesso una drastica battuta

d’arresto.

Per ridurre l’isolamento è stata attivata la collaborazione

con il Liceo Psicopedagogico Mazzini e sono in cantiere

nuovi progetti con l’Istituto Tecnico Fossati

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Sostenere il progetto di vita significa utilizzare strategie e risorse,

adattare l’ambiente in modo da facilitare la massima

espressione delle potenzialità, riducendo al minimo il divario tra

capacità (il più alto livello probabile di funzionamento in un

ambiente standard) e performances (ciò che un individuo fa nel

suo ambiente).

PAROLA CHIAVE: SOSTEGNO

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E POI?

Il Progetto “una casa, una palestra di vita”, vuole

essere un luogo di transizione all’interno del quale i

ragazzi implementano e consolidano abilità che

dovranno portarli ad assumere un ruolo lavorativo ed

all’autonomia di vita quotidiana.

E’necessario quindi progettare fin da ora i successivi

passaggi di sostegno al progetto di vita.

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ABILITÀ LAVORATIVE

Laboratori Protetti

Laboratorio di orientamento Inserimenti

lavorativi in

piccolo gruppo

Inserimenti lavorativi individuali

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AUTONOMIE DI VITA QUOTIDIANA

Residenzialità

indipendente con minimo sostegno

Residenzialità condivisa

Casa famiglia

Progetto “Una casa,una

palestra di vita”

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VALUTAZIONE DEI RISULTATI FASE

SPERIMENTALE

All’inizio del progetto è stato somministrato ad ogni ragazzo il test di valutazione funzionale AAPEP (Luglio 2012)

Alla fine della prima fase del progetto, il test è stato riproposto come indicatore di verifica di efficacia (Aprile 2013)

I risultati delle due somministrazioni della sezione “Osservazione diretta” sono stati sintetizzati nei grafici seguenti

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CONCLUSIONI

Fondamentale spostare il focus dal servizio alla persona, permettendo la

costruzione di una struttura a rete efficace.

Per realizzare una struttura a rete che si occupi davvero del progetto di vita è

essenziale il raccordo e coordinamento non solo fra i settori socio-sanitari

coinvolti: dobbiamo lavorare per rendere sempre più efficace l’integrazione con

i servizi scolastici ed educativi, con le famiglie e le loro associazioni.

Per un’efficace programmazione dell’intervento è importante effettuare

periodicamente una ricerca epidemiologica, sulla base della quale pianificare ed

organizzare l’erogazione dei servizi.

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Grazie per l’attenzione !