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Dalle guerre persiane ad Alessandro Magno Il periodo storico che viene trattato in questa unità didattica va dagli inizi del V secolo a.C. alla fine del I secolo a.C. e riguarda la Grecia, la Macedonia e tutti territori conquistati dal re macedone Alessandro Magno che si estendevano dal mediterraneo orientale fino alla Persia e all’India nord-occidentale. Nel tempo: V secolo IV secolo III secolo II secolo I secolo dal 499 al 400 a.C. dal 399 al 300 a.C. dal 299 al 200 a.C. dal 199 al 100 a.C. dal 99 all’1 a.C. Nello spazio: Grecia Macedonia Territori conquistati da Alessandro Magno Egitto Asia Minore 1

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Dalle guerre persiane ad Alessandro Magno

Il periodo storico che viene trattato in questa unità didattica va dagli inizi del V secolo a.C. alla fine del I secolo a.C. e riguarda la Grecia, la Macedonia e tutti territori conquistati dal re macedone Alessandro Magno che si estendevano dal mediterraneo orientale fino alla Persia e all’India nord-occidentale.

Nel tempo: V

secolo IV

secolo III

secolo II

secolo I

secolo

dal 499 al 400 a.C. dal 399 al 300 a.C.

dal 299 al 200 a.C.

dal 199 al 100 a.C.

dal 99 all’1 a.C.

Nello spazio:

Grecia

Macedonia

Territori conquistati da Alessandro Magno

Egitto

Asia Minore

1

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All’origine degli eventi accaduti in questo periodo c’è, nel VI secolo a.C., la conquista delle poleis greche dell’Asia Minore da parte dell’Impero Persiano. Alcune di queste città, nel 499 a.C., decisero infatti di ribellarsi al dominio persiano e chiesero aiuto alle città greche della Grecia vera e propria. Solo Atene ed Eretria (una polis dell’isola di Eubea) decisero però di aiutare i greci dell’Asia Minore che finirono così con l’essere sconfitti e sottomessi dal Gran re persiano Dario I. Dopo aver sconfitto i greci dell’Asia Minore nel 494 a.C., il re Dario, per vendicarsi dell’aiuto loro fornito da Atene ed Eretria, decise di attaccare la Grecia. Iniziò così la Prima Guerra Persiana (che durò dal 494 al 490 a.C.) Concetti chiave: • VI secolo a.C.: va dal 599 al 500 a.C. • Asia Minore: è il nome antico del territorio oggi appartenente alla Turchia (vedi la cartina nella pagina precedente) • Poleis greche dell’Asia Minore: sono le più antiche colonie fondate dai greci. Esse si trovavano lungo le coste dell’Asia

Minore affacciate sul mar Egeo (il mare dominato dai greci e che si estendeva a est del loro paese). Le più importanti erano Mileto e Alicarnasso.

• Impero Persiano: era un grande stato esteso dalle coste del mediterraneo fino ai confini dell’India. I persiani avevano conquistato questo vastissimo territorio partendo dalla Persia vera e propria, loro patria d’origine situata nella regione dell’attuale Iran (vedi la cartina nella pagina precedente). Le loro città più importanti erano Susa e Persepoli. A differenza dei greci i persiani non erano divisi in città-stato (che i greci chiamavano poleis) ma uniti in un unico grande stato governato da un sovrano che era chiamato Gran re.

• Rivolta ionica: i grecidell’Asia Minore che si ribellarono ai persiani appartenevano alla stirpe greca degli Ioni. Per questo la loro rivolta scoppiata nel 494 a.C. viene chiamata rivolta ionica.

La fine della Prima Guerra Persiana Nel 490 a.C. l’esercito persiano di Dario I attaccò e conquistò Eretria. Subito dopo il Gran Re sbarcò in Attica, la regione dove sorgeva Atene, e schierò il suo esercito di 30.000 soldati nella piana di Maratona a soli 42 km dalla città. Per affrontarlo gli ateniesi avevano a disposizione un esercito molto più piccolo (circa 11.000 soldati). Nonostante ciò e grazie alla scelta di schierare i propri soldati sulle colline circostanti in posizione dominante rispetto ai nemici, gli ateniesi riuscirono a vincere e a scacciare i persiani dall’Attica. Questa vittoria inaspettata diede ad Atene grande fama e un grande prestigio su tutti gli altri greci.

La Prima guerra persiana (494-490 a.C.)

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Avevano inviato aiuti ai ribelli greci dell’Asia

Minore

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• Eretria

• Atene Rivolta Ionica

(499 a.C.)

IMPERO PERSIANO

Temi di ricerca: • L’oplita • Filippide e la «maratona»

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Dieci anni dopo la battaglia di Maratona Serse I, figlio e successore di Dario I, tentò di vendicare la sconfitta e attaccò nuovamente la Grecia. Il Gran re occupò con il suo esercito il Nord della Grecia e i greci, per resistere all’attacco persiano, si unirono in una grande alleanza fra tutte le poleis ancora libere. Questa alleanza venne chiamata Lega panellenica (cioè «alleanza di tutti gli elleni=greci») ed il comando militare supremo fu affidato al re spartano Leonida. Per attaccare e conquistare la Grecia meridionale dove si trovavano le poleis ancora libere, l’esercito di Serse I era costretto ad attraversare le Termopili, uno stretto passaggio tra il mare e le montagne. Con il suo esercito Leonida decise di schierarsi in quel punto per affrontare e bloccare il potente esercito persiano. La sproporzione tra i due eserciti era grande e le possibilità di vittoria per Leonida e i suoi soldati era praticamente nulla. Ma l’obiettivo del re spartano era quello di rallentare l’avanzata dei persiani per permettere alle poleis greche del sud di organizzare le proprie difese. Il re decide di rimandare a Sparta gran parte dell’esercito e resto a difesa delle Termopili con un contingente di soli 300 Spartiati. In effetti Leonida e i suoi furono sconfitti ma, grazie al loro sacrificio, molte città greche ebbero il tempo di pianificare le successive mosse a difesa delle proprie mura. Gli ateniesi decisero di trasferire la popolazione sull’isola di Salamina, a largo dell’Attica, lasciando Atene nelle mani dei persiani che la saccheggiarono e la diedero alle fiamme. Ma proprio di fronte alle coste di Salamina gli ateniesi riuscirono a schierare una flotta formata dalle nuove, veloci e agili navi triremi grazie alle quali sconfissero le forze navali persiane. Persa la loro flotta ai persiani non restavano altro che le truppe di terra. Ma anche queste furono sconfitte presso la città di Platea da un esercito formato da Spartani e Ateniesi. Si concluse così anche la Seconda guerra persiana. Ancora una volta il grande Impero persiano fu respinto dai greci che, pur potendo contare su forze militari inferiori, seppero utilizzarle al meglio.

La Seconda guerra persiana (480-479 a.C.)

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Tema di ricerca: • Nave trireme

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Dopo la vittoria sui persiani l’importanza di Atene e Sparta rispetto alle altre poleis crebbe notevolmente. Le principali città della Grecia si unirono in due diverse alleanze: • Lega delio-attica: era un’alleanza tra poleis capeggiate da Atene. Le città che aderirono a questa lega

organizzarono una flotta e un esercito comuni. Inoltre, per finanziare le spese militari, iniziarono a mettere in comune parte del denaro raccolto tramite i tributi. Questo denaro venne depositato presso l’Acropoli di Atene.

• Lega peloponnesiaca: era un’alleanza tra le poleis del Peloponneso, regione della Grecia Meridionale in cui sorgeva anche Sparta che ne divenne la guida.

In questo periodo Atene conobbe il suo momento di massimo splendore grazie a: • L’importanza riconosciutagli da tutte le citta della Lega delio-attica • La guida di Pericle che per circa trent’anni fu a capo dello Stato ateniese attuando una serie di riforme

che rafforzarono la democrazia ateniese. In particolare Pericle stabilì che tutti i cittadini che venivano eletti per ricoprire una carica pubblica dovevano ricevere un’indennità in denaro. In questo modo anche i cittadini meno ricchi potevano permettersi di lasciare per qualche tempo il loro lavoro per dedicarsi alla politica, cosa che, prima di allora, era possibile solo ai ricchi. Pericle inoltre abbellì la città con numerose costruzioni, monumenti e templi.

Ma con il passare del tempo molte città della Lega delio-attica iniziarono ad essere scontente della supremazia di Atene. Tra i motivi di questa insoddisfazione i principali furono: • I ripetuti tentativi di Atene di intromettersi nella politica interna delle poleis sue alleate • L’uso di molti dei soldi della lega per costruire nuovi monumenti ad Atene Molte città allora uscirono dalla lega e si formò una nuova alleanza tra città ostili ad Atene. A capo di questa alleanza si pose la città di Sparta. Ebbe così inizio la guerra tra Atene e le altre città (Guerra del Peloponneso). Nel 405 a.C. gli spartani conquistarono Atene e così Sparta divenne per un breve periodo la città più potente della Grecia. Ma ben presto il suo posto venne preso da un’altra città, Tebe, che si ribellò agli spartani e li sconfisse nel 371 a.C.

La Guerra del Peloponneso

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La Guerra del Peloponneso

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La Guerra del Peloponneso e i successivi conflitti tra Sparta e Tebe causarono l’indebolimento e la decadenza delle città greche. Per questo motivo Filippo II, sovrano del regno di Macedonia (una regione montuosa posta a nord della Grecia), pensò di approfittarne: nel 338 a.C. l’esercito macedone sconfisse un’alleanza di città greche nella battaglia di Cheronea e la Grecia fu così sottomessa dal regno di Macedonia. Nel 338 a.C. però Filippo II fu assassinato e suo figlio Alessandro, allora ventenne, ne prese il posto. Il nuovo sovrano era ambizioso e desideroso d’avventura e in seguito, grazie alle sue imprese eccezionali, fu soprannominato Magno (il Grande). Alessandro decise di attaccare il grande Impero persiano. Sconfisse ripetutamente il Gran re Dario III e sottomise una ad una tutte le regioni e le citta precedentemente controllate dai persiani (Asia Minore, Egitto, Palestina, Mesopotamia, Persia). Il suo vasto dominio si estese così dalla Macedonia fino alle sponde del fiume Indo. L’impero di Alessandro Magno aveva delle caratteristiche nuove e particolari: • Era un grande stato governato da un re come lo era stato quello persiano • Ma la cultura dominante (arte, lingua, istituzioni politiche) all’interno di questo vasto dominio era

quella greca che i macedoni fecero propria e diffusero in tutti i territori che erano stati sotto il dominio persiano. La cultura greca non fu più solo patrimonio delle singole poleis ma divenne internazionale ed estesa su uno spazio vastissimo.

• Alessandro fondò numerose nuove città tra cui Alessandria d’Egitto, che divenne ben presto, e fino all’espansione di Roma, il più importante centro culturale dell’antichità

Alessandro morì a Babilonia nel 323 a.C., forse per una febbre malarica.

Alessandro Magno

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Tema di ricerca: • Alessandria d’Egitto

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Alessandro Magno

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Dopo la morte di Alessandro e per circa cinquant’anni i suoi generali iniziarono a farsi la guerra tra loro per il controllo del nuovo grande impero che intorno al 275 d.C. finì con l’essere suddiviso in vari regni tra i quali i più importanti furono: • Regno d’Egitto • Regno di Siria • Regno di Macedonia • Regno di Pergamo

La civiltà ellenistica

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Questi regni sopravvissero fino al I secolo a.C. quando anche l’ultimo rimasto, quello d’Egitto, fu conquistato dai romani nel 30 a.C. Il periodo compreso tra la morte di Alessandro (323 a.C.) e il 30 a.C. è chiamato Ellenismo. Fu allora che la cultura greca si diffuse ancor di più a partire dalle corti dei vari sovrani di questi regni. Il greco divenne una lingua internazionale nella diplomazia, nella letteratura e nella scienza; lo stile artistico, la letteratura e l’urbanistica greca si diffusero ampiamente.