Dalle frittelle ai galani LE MASCHERE DELLA TRADIZIONE ... 07.02_AL… · Ballata delle Maschere....

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LE MASCHERE DELLA TRADIZIONE Il Veneto rappresenta una delle regioni nella quale le tradizioni carnevalesche sono più radicate e, di conseguenza, si rivela molto ricco il campionario di maschere rappresentate tuttora. Sono due, in particolare, i protagonisti assoluti del carnevale di Venezia: Pantalone e Colombina. Il primo, più nel dettaglio, è un anziano e avaro mercante, sbeffeggiato dal popolo per il suo carattere, che si rivela piuttosto incline alle lamentele. Colombina, nella tradizione, è invece una servetta astuta e maliziosa, fidanzata con Arlecchino. Quest’ultimo prova una grande gelosia per lei, a causa delle attenzioni che le rivolge il padrone Pantalone. Ma sono tante altre le figure caratteristiche che si possono ritrovare nella cultura veneziana. È sufficiente menzionare la Bauta, costume indossato dai nobili comprendente una mascherina bianca, un mantello nero e un cappello a tricorno. Tra le rappresentazioni più particolari, poi, ci sono il Bernardone, il Pitocco e la Moretta (molto amata dalle donne). Molto originale, infine, il Medico della peste, dotato di un lungo naso a becco. Dalle frittelle ai galani I grandi dolci da gustare Tradizione e gastronomia, nel periodo carnevalesco, vanno sempre di pari passo. Sono numerose le specialità tipiche della festività che non possono assolutamente mancare sulle tavole dei veneti. In particolare, all’interno della ricca offerta culinaria, un posto di rilievo è occupato dai dolci. Sono immancabili, in primis, le frittelle: si tratta di una delizia che vanta un’origine antica, derivante dalla sapiente arte dei “fritoleri” veneziani. Secondo la tradizione, questi abili artigiani realizzavano le frittelle impastando uova, farina, zucchero, uvetta e pinoli, friggendo poi il tutto. Hanno lunghe radici nel passato anche i galani - chiamati anche chiacchiere - i quali venivano preparati già ai tempi dei Romani, che friggevano la pasta nell’olio di maiale. Un’altra grande specialità carnevalesca sono le castagnole, alimento diffuso su tutto il territorio italiano e molto amato anche nel Veneto. Gli ingredienti basilari, in questo caso, sono uova, farina e grappa. Una tradizione che si perde nei secoli e che si rinnova ogni anno, accomunan- do adulti e bambini in momenti all’in- segna dell’allegria e della spensieratez- za. È questa l’essenza del carnevale, una celebrazione che prende origine dai sa- turnali romani e - ancor prima - dai culti dionisiaci greci. In queste feste religiose, dal forte valore simbolico, i partecipanti utilizzavano specifici travestimenti, che si propongono come gli “antenati” degli attuali costumi carnevaleschi. Da sottolineare come questa tradizione fosse diffusa anche all’interno della cul- tura degli antichi Egizi nella quale - in occasione dei riti dedicati alla dea Isi- de - si tenevano feste alle quali parte- cipavano persone mascherate. Il signi- ficato originario del carnevale, analiz- zando le sue lontane origini, era dun- que quello magico e rituale. Oltre a fa- vorire un ideale “avvicinamento” alle di- vinità - come accadeva nel culto di Dio- niso - il mascheramento e i festeggia- menti servivano anche a scacciare gli spiriti maligni. Il termine carnevale, tuttavia, deriva dall’espressione latina “carnem levare”, che vuol dire letteralmente “togliere la carne”. Il motivo di questa locuzione è da ricercare nell’abitudine di celebrare un banchetto che si teneva - tradizio- nalmente - il giorno del martedì grasso, ovvero prima dell’ingresso nel periodo della Quaresima cristiana. Nel carnevale, quindi, si fondono aspet- ti antichi e moderni, che contribuiscono a rendere speciale questa grande festa. L’essenza Nel carnevale si fondono aspetti rituali e allegria popolare Origine e significato di una festa speciale speciale A cura di Piemme Spa

Transcript of Dalle frittelle ai galani LE MASCHERE DELLA TRADIZIONE ... 07.02_AL… · Ballata delle Maschere....

  • LE MASCHERE DELLA TRADIZIONE

    Il Veneto rappresenta una delle regioni nella quale le tradizioni carnevalesche sono più radicate e, di conseguenza, si rivela molto ricco il campionario di maschere rappresentate tuttora. Sono due, in particolare, i protagonisti assoluti del carnevale di Venezia: Pantalone e Colombina. Il primo, più nel dettaglio, è un anziano e avaro mercante, sbe� eggiato dal popolo per il suo carattere, che si rivela piuttosto incline alle lamentele. Colombina, nella tradizione, è invece una servetta astuta e maliziosa, fi danzata con Arlecchino. Quest’ultimo prova una grande gelosia per lei, a causa delle attenzioni che le rivolge il padrone Pantalone.Ma sono tante altre le fi gure caratteristiche che si possono ritrovare nella cultura veneziana. È su� ciente menzionare la Bauta, costume indossato dai nobili comprendente una mascherina bianca, un mantello nero e un cappello a tricorno. Tra le rappresentazioni più particolari, poi, ci sono il Bernardone, il Pitocco e la Moretta (molto amata dalle donne). Molto originale, infi ne, il Medico della peste, dotato di un lungo naso a becco.

    Dalle frittelle ai galaniI grandi dolci da gustareTradizione e gastronomia, nel periodo carnevalesco, vanno sempre di pari passo. Sono numerose le specialità tipiche della festività che non possono assolutamente mancare sulle tavole dei veneti. In particolare, all’interno della ricca o� erta culinaria, un posto di rilievo è occupato dai dolci. Sono immancabili, in primis, le frittelle: si tratta di una delizia che vanta un’origine antica, derivante dalla sapiente arte dei “fritoleri” veneziani. Secondo la tradizione, questi abili artigiani realizzavano le frittelle impastando uova, farina, zucchero, uvetta e pinoli, friggendo poi il tutto. Hanno lunghe radici nel passato anche i galani - chiamati anche chiacchiere - i quali venivano preparati già ai tempi dei Romani, che friggevano la pasta nell’olio di maiale. Un’altra grande specialità carnevalesca sono le castagnole, alimento di� uso su tutto il territorio italiano e molto amato anche nel Veneto. Gli ingredienti basilari, in questo caso, sono uova, farina e grappa.

    Una tradizione che si perde nei secoli e che si rinnova ogni anno, accomunan-do adulti e bambini in momenti all’in-segna dell’allegria e della spensieratez-za. È questa l’essenza del carnevale, una celebrazione che prende origine dai sa-turnali romani e - ancor prima - dai culti dionisiaci greci. In queste feste religiose, dal forte valore simbolico, i partecipanti utilizzavano specifi ci travestimenti, che si propongono come gli “antenati” degli attuali costumi carnevaleschi.Da sottolineare come questa tradizione fosse di� usa anche all’interno della cul-tura degli antichi Egizi nella quale - in occasione dei riti dedicati alla dea Isi-de - si tenevano feste alle quali parte-cipavano persone mascherate. Il signi-fi cato originario del carnevale, analiz-

    zando le sue lontane origini, era dun-que quello magico e rituale. Oltre a fa-vorire un ideale “avvicinamento” alle di-vinità - come accadeva nel culto di Dio-niso - il mascheramento e i festeggia-menti servivano anche a scacciare gli spiriti maligni.Il termine carnevale, tuttavia, deriva dall’espressione latina “carnem levare”, che vuol dire letteralmente “togliere la carne”. Il motivo di questa locuzione è da ricercare nell’abitudine di celebrare un banchetto che si teneva - tradizio-nalmente - il giorno del martedì grasso, ovvero prima dell’ingresso nel periodo della Quaresima cristiana. Nel carnevale, quindi, si fondono aspet-ti antichi e moderni, che contribuiscono a rendere speciale questa grande festa.

    L’essenza Nel

    carnevale si fondono

    aspetti rituali e allegria

    popolare

    Origine e signifi catodi una festa speciale

    specialeA cura di Piemme Spa

  • Durante il carnevale di Venezia, la sto-ria si mescola alla fantasia, dando vita a un’a� ascinante alchimia. Tradizional-mente il giovedì grasso - che quest’an-no cade l’8 febbraio - è dominato dalla Ballata delle Maschere. L’edizione 2018 è curata dall’associazione “Compagnia L’Arte dei Mascareri”.La ricorrenza nasce da un evento stori-co legato al glorioso passato della Se-renissima. Nel 1162, Ulrico, patriarca di Aquileia, approfi ttando della guerra che vedeva impegnati i veneziani contro gli acerrimi nemici padovani e ferraresi, co-stituì un’armata composta da 12 feuda-tari ribelli per assalire la città di Grado, che faceva parte del territorio di Vene-zia. Il doge Vitale Michiel II reagì all’ol-traggio sconfi ggendo le forze di Ulrico, che fu catturato insieme ai 12 e portato prigioniero nella città lagunare proprio nel giorno del giovedì grasso. La Serenissima liberò Ulrico solo dopo il pagamento di un riscatto. Inoltre, per ri-cordare e ridicolizzare i ribelli, fu deciso che ogni anno, in occasione del carne-

    vale, un toro, 12 maiali e 12 pani doves-sero essere inviati a Palazzo Ducale. Qui si celebrava una festa in cui gli anima-li, simbolo dei vinti (il toro-patriarca e i 12 porci-feudatari), venivano esposti al pubblico ludibrio, subivano un proces-so sommario e venivano giustiziati. Da questa macabra ricorrenza nacque an-che il detto “tagliare la testa al toro”, in-dicato per chiudere una questione.Giovedì 8 febbraio, l’evento storico ver-rà celebrato attraverso una spettacolare manifestazione, con protagonisti le ma-schere ra� guranti, appunto, gli animali. L’appuntamento è a campo Sant’Ange-lo alle 15. Dopo un breve prologo d’in-trattenimento, il corteo si sposta a cam-po Santo Stefano, campo San Maurizio e calle Larga XXII Marzo. Durante il per-corso sono previsti momenti di spet-tacolo. Il festante arrivo in piazza San Marco è alle 16.30. Tra gli ospiti del cor-teo, Le Marie, che porteranno i 12 pani, la Funkasin Street Band, i Tamburi della Scuola di Conegliano, i Trampolieri e la Scuola di Danza Grazia La Naia.

    per informazioni www.carnevale.venezia.it

    8 FEBBRAIOVenezia

    Ecco il giovedì grasso, tra storia e tradizione

    L’evento In arrivo la Ballata

    delle Maschere

    8 FEBBRAIORovigo

    per informazioni www.comune.rovigo.it

    Il gran galà in mascheraarriva al Teatro Sociale Quest’anno il carnevale di Rovigo si arricchisce di un’importante novità. Con il giovedì grasso, l’8 febbraio, il Teatro Sociale di piazza Garibaldi 14 si trasformerà, infatti, in una meravigliosa sala da ballo per ospitare una festa di gran galà in maschera. L’evento è organizzato dal Comune in collaborazione con la Fondazione Rovigo Cultura. Per l’occasione, il teatro metterà a disposizione dei partecipanti graziosi costumi dell’epoca utilizzati per le opere.La festa sarà suddivisa in due momenti. Il primo, a partire dalle 19.30, prevede una cena allietata da musica jazz dal vivo. Il secondo, invece, sarà caratterizzato da una sfi lata in maschera e dalla presenza di un deejay set. Per consentire a tutti di divertirsi a ritmo di musica, la platea del teatro sarà liberata dalle poltroncine.L’evento rappresenta, inoltre, una preziosa occasione per scoprire le opportunità o� erte dal Teatro Sociale. Al termine della sfi lata, le maschere più belle saranno premiate con biglietti gratuiti per la ricca stagione di lirica di prosa. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il botteghino del teatro.

    DAL 10 FINO AL 25 FEBBRAIOEste

    per informazioni www.comune.este.pd.it

    Il divertimento e le sfi latedel carnevale estenseCresce l’attesa per l’arrivo del carnevale di Este. L’edizione di quest’anno si preannuncia ricca di eventi: sfi late, intrattenimento e spettacoli o� riranno a grandi e piccoli l’occasione di trascorrere giornate di sano divertimento e relax. Si parte sabato 10 febbraio con il carnevale dei ragazzi presso la sala parrocchiale di Schiavonia. L’evento sarà impreziosito da un divertente show ispirato al mondo dei Flinstones. La rappresentazione teatrale è curata dal gruppo di catechisti, animatori e genitori della parrocchia. A margine della commedia, giochi e frittelle per tutti. I festeggiamenti proseguiranno, poi, domenica 11 febbraio. Dalle 15, nel centro storico, sfi lerà il meraviglioso corteo di carri allegorici arricchito da fi guranti e gruppi mascherati. La manifestazione sarà accompagnata dalla Banda cittadina e dalle Majorettes di Villa Estense. Per i più piccoli, invece, spettacoli di animazione e intrattenimento. Il carnevale atestino proseguirà martedì “grasso” 13 febbraio, il pomeriggio, presso il Patronato Ss. Redentore con giochi e tanta musica, e il 25 febbraio a Deserto, con la gara di frittelle.

    A cura di Piemme Spaspeciale

  • Jesolo, una delle capitali tradizionali del turismo veneziano, conferma la sua vi-vacità anche nel periodo carnevalesco. È iniziata da poco, infatti, l’edizione nu-mero 64 del carnevale jesolano, un ap-puntamento di grande successo - con circa 50.000 partecipanti l’anno passa-to - all’interno del quale si fondono tra-dizione, allegria e ottima gastronomia.Dopo il primo appuntamento della ras-segna - svoltosi il 27 gennaio a Cortel-lazzo - la kermesse entrerà nel vivo nel prossimo weekend. Da sabato 10 feb-braio a lunedì 12 febbraio si svolgerà il Mangia Street Food Festival, ospita-to dalle 10 alle 22 in via Cesare Battisti. Per l’occasione si potranno assaggiare le migliori versioni dei tradizionali “ci-bi di strada”, tra i quali panini, hambur-ger, piadine.Sabato 10 febbraio, dalle 18 alle 24, in piazza I Maggio verrà anche allestito un palco sul quale si esibiranno apprezza-ti dj. Sarà molto intenso anche il pro-gramma di domenica 11 quando, oltre alla seconda giornata del Mangia Stre-et Food Festival, verrà proposta anche una festa di carnevale dedicata ai bam-bini, con musica, giochi gonfi abili e de-liziose frittelle. L’appuntamento si svol-gerà in piazza I Maggio dalle 14.30 al-le 18 mentre, dalle 18.30 alle 24, i par-tecipanti potranno scatenarsi sulle no-te dell’intrattenimento musicale o� erto dai dj presenti sul palco. Lunedì 12 feb-

    braio, data conclusiva del Mangia Stre-et Food Festival, piazza I Maggio darà a tutti la possibilità di cimentarsi - dal-le 10 alle 18 - nei giochi tradizionali di una volta. Saranno presenti ancora una volta grandi dj, che suoneranno dal vivo nella piazza di Jesolo.Il giorno seguente, martedì 13 febbraio, i bambini potranno invece partecipare alla festa di carnevale allestita all’inter-no del parco Grifone, in piazza Milano, dalle 14 alle 18.30.La grande conclusione della kermes-se jesolana sarà domenica 18 febbraio, con la sfi lata dei carri allegorici. La pa-rata prenderà il via alle 14.30 da piazza Aurora per concludersi in piazza Marco-ni. In questo sito, al termine dell’allegra rassegna, verranno infi ne e� ettuate l’e-strazione dei biglietti vincenti della lot-teria carnevalesca e le premiazioni.

    per informazioni www.comune.jesolo.ve.it

    Jesolo

    Jesolo si veste a festa con un’edizione superdel classico carnevale

    Monselice

    per informazioni www.prolocomonselice.it

    Le celebrazioni venezianefanno tappa a MonseliceDomenica 11 febbraio, a Monselice, la protagonista assoluta sarà l’eleganza. Per l’occasione nella cittadina padovana verrà infatti organizzato il gran carnevale veneziano, in cui saranno presenti anche un mercatino con golosità e artigianato creativo. Il programma prevede, alle 15, il volo della Colombina dalla torre di piazza Mazzini, seguito da danze del Settecento veneziano e dalla parata con doge, dama e cavaliere. Grande spazio verrà riservato anche ai bambini, con giochi e animazione.

    I numeriNel 2017 50.000 le presenze

    stimate

    Treviso

    per informazioni www.marcadoc.com

    Appuntamenti imperdibilinel territorio della MarcaTreviso, in questo periodo dell’anno, fa davvero rima con carnevale. All’interno del territorio della Marca, infatti, sono numerosi gli eventi programmati per l’occasione, che vedranno sfi lare i carri allegorici e i tradizionali gruppi mascherati. Il ricco calendario del carnevale trevigiano, iniziato già il 21 gennaio, proseguirà con la sfi lata di sabato 10 febbraio a Sernaglia della Battaglia e con le due parate in programma il giorno successivo a Vittorio Veneto e a Cornuda.Il programma delle manifestazioni della Marca, poi, prevede un interessante appuntamento a Conegliano martedì 13 febbraio bissato, nella stessa giornata, da uno degli eventi più attesi: il carnevale trevigiano, organizzato nella città capoluogo. È poi importante ricordare come lo stesso 13 febbraio, martedì grasso, si terrà anche la sfi lata di Cornuda.L’ultimo ritrovo, per quanto concerne il 2018, verrà organizzato domenica 18 febbraio a Sernaglia della Battaglia, andando a chiudere una kermesse da non perdere, che stimola divertimento e aggregazione, andando anche a valorizzare un territorio davvero unico.

    A cura di Piemme Spaspeciale

  • per informazioni www.comune.bovolenta.pd.it

    BALLI IN MASCHERA E BUONA MUSICA

    10 E 17 FEBBRAIOBovolenta

    Tutto pronto per la manifestazione “Ballo in maschera”, in programma il 10 febbraio, organizzata dal comune di Bovolenta. La serata sarà allietata dal duo Simonetta e Michele dell’Orchestra Simonetta e Believe. Per domenica 11 sono previste sfi late e concorsi.

    per informazioni www.procittadella.it/carnevale/

    IL DIVERTIMENTO PER I PIÙ PICCOLI

    8 FEBBRAIOCittadella

    La festa più spensierata dell’anno arriva fi nalmente a Cittadella: l’appuntamento per l’apertura è giovedì 8 febbraio con il Carnevale del bambino. Dalle 15.30, piazza Pierobon sarà travolta dall’allegria di “Chilli Peperoncino Rosso” che animerà il pomeriggio.

    9, 10 E 13 FEBBRAIOVenezia

    per informazioni www.hotelgabrielli.it

    Carnevale indimenticabileal Palazzo Hotel GabrielliIl Palazzo Hotel Gabrielli in Riva degli Schiavoni organizza un’a� ascinante festa di carnevale per venerdì 9, sabato 10 e martedì 13 febbraio. La location è Palazzo Gabrielli, un meraviglioso edifi cio del XIII secolo. Il programma si preannuncia ricco di momenti speciali. All’entrata, alle 18.30, gli ospiti sono accolti da hostess in costumi veneziani. Per l’aperitivo, è possibile passeggiare nei cortili del Palazzo, nel giardino accogliente e illuminato o sulla terrazza con vista mozzafi ato sulla laguna. Alle ore 19.30 ci si ritrova nelle sale decorate, seduti a tavoli riccamente preparati a lume di candela. La cucina propone un menu esclusivo a quattro portate con antipasti, aperitivi e piatti principali, seguito da un bu� et di dessert veneziano “Biscotti & Frivolezze” costituito da Tiramisu, Panna Cotta, Biscotti Buranelli e Vin Santo. La serata è accompagnata da artisti, cantanti lirici e musicisti. L’antico Palazzo, con i suoi grandi lampadari in vetro di Murano, le decorazioni in marmo e il so� tto in legno ornato, crea un ambiente unico per una felice e indimenticabile serata nella città lagunare di Venezia.

    Spesso si corre il rischio di identifi care il carnevale veneto con la città di Vene-zia: il pericolo è lasciarsi sfuggire l’oc-casione per conoscere le ricche sfuma-ture che questa festa assume su tutto il territorio. All’interno del ricco panora-ma di festeggiamenti, si distingue per la qualità d’intrattenimento il carnevale di Ceggia, in provincia di Venezia. Giunto ormai alla 64° edizione, la celebrazio-ne ha raggiunto passo dopo passo im-portanti traguardi. L’edizione del 2018, in particolare, si preannuncia densa di eventi speciali. Uno dei tratti distintivi della festa è la capacità di unire alle sfi -late di carri allegorici progetti ed even-ti collaterali volti a impreziosire la ma-nifestazione. Si parte, quindi, giovedì 8 febbraio alle 21, presso il Teatro G. To-niolo di viale Duca d’Aosta con lo spet-tacolo “Tutti matti per Gloria”, comme-dia in due atti di Loris Burigotto e Omar Cagnato nata dalla collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura e Pro Loco di Ceggia e l’Associazione Culturale Com-pagnia Teatrale “I Tipitosti”. Il giorno

    successivo è la volta del cabaret “Dado Canta la Notizia” con protagonista il ce-lebre comico romano Dado. Le spettacolari sfi late con carri allegori-ci e gruppi mascherati si terranno, inve-ce, nei pomeriggi di domenica 11 e mar-tedì 13 febbraio. È in queste occasioni che il lavoro fantasioso, tenace e spesso oscuro degli artigiani carristi di Ceggia viene fi nalmente alla luce. Tra i carri più attesi del 2018 spiccano “Music is life”, “Questioni di tempo”, “Un mondo a co-lori”, “Il mito della fenice” e “Facciamo-ci traghettare dall’inferno al carnevale”. Nel corso dei festeggiamenti ci sarà an-che spazio per lo sport. Domenica 11 al-le 9.15 si terrà “La Corsa dei Coriandoli”, gara podistica non competitiva e, per la prima volta, la corsa cronometrata “La 10 Miglia dei Coriandoli”. Entrambe le manifestazioni sono organizzate dal “Runners Club Agggredire”. Il consiglio per coloro che desiderano trascorrere giornate di divertimento e spensiera-tezza all’insegna della qualità è scopri-re le ricchezze del carnevale di Ceggia.

    per informazioni www.carnevalediceggia.it

    FINO AL 13 FEBBRAIOCeggia

    Una festa di qualità tra sfi late ed eventi

    A cura di Piemme Spaspeciale

    L’agenda Tante le

    occasioni da non

    perdere