Dall’autovalutazione al miglioramento · Questo strumento parte dall'assunto che per il...

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Francesca Rossi – Antonella Turchi INDIRE Altopiano Laceno, 16 luglio 2015 Dall’autovalutazione al miglioramento

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Francesca Rossi – Antonella Turchi

INDIRE

Altopiano Laceno, 16 luglio 2015

Dall’autovalutazione al miglioramento

Garantire la qualitGarantire la qualitGarantire la qualitGarantire la qualitàààà nellnellnellnell’’’’educazioneeducazioneeducazioneeducazione

Il potenziamento/miglioramento della qualitàdell’istruzione e della formazione è oggetto di costante interesse nel dibattito politico sull’istruzione a livello nazionale e a livello europeo. Rappresenta, infatti, uno dei quattro maggiori obiettivi dei sistemi di istruzione nell’ambito del Quadro di riferimento strategico per la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione (ET 2020)

La valutazione esternaLa valutazione esternaLa valutazione esternaLa valutazione esterna

E’ presente in 31 sistemi di istruzione, distribuiti in 26 paesi.

Ampiamente utilizzata già dai primi anni 2000 come processo di garanzia della qualità (Eurydice, 2004), da allora è stata introdotta o è in fase di introduzione in pochi altri paesi:

- nel 2007 e nel 2009, rispettivamente, le Comunità francese e tedesca del Belgio hanno ampliato il focus dei loro sistemi di valutazione, precedentemente centrati sui singoli insegnanti;- nel 2006 la Danimarca e nel 2003 la Svezia hanno rafforzato il ruolo delle autorità centrali nella valutazione esterna della scuola; - negli ultimi anni in Italia e in Ungheria, dove la valutazione della scuola non era un elemento rilevante di garanzia della qualità dell'istruzione, sono stati introdotti approcci più globali su base sperimentale.

Status della valutazione esterna Status della valutazione esterna Status della valutazione esterna Status della valutazione esterna

In sette sistemi di istruzione (Norvegia, Finlandia, Bulgaria, Croazia, Grecia, Cipro,

Lussemburgo) non vi sono disposizioni centrali per la valutazione esterna della scuola.

La valutazione internaLa valutazione internaLa valutazione internaLa valutazione interna

La valutazione interna delle scuole è un processo che viene avviato e svolto dalle scuole stesse per valutare la qualità del proprio istituto e dell’educazione che offrono. Principalmente, viene svolta da membri del personale scolastico e, in alcuni casi, in collaborazione con altri soggetti interessati, come gli studenti, i genitori o i membri della comunità locale. La valutazione interna delle scuole può riguardare ogni aspetto della vita scolastica, dall’approccio pedagogico della scuola alla sua amministrazione. Negli ultimi decenni, un certo numero di paesi è passato dal raccomandare la valutazione interna delle scuole al renderla obbligatoria.

Status della valutazione interna delle scuole in

base a regolamenti emanati a livello centrale

La valutazione interna delle scuole è attualmente obbligatoria in 27 sistemi di istruzione (due terzi dei sistemi di istruzione). Laddove non è obbligatoria (10 sistemi di istruzione), viene generalmente raccomandata, con l’eccezione di Bulgaria e Francia (livello primario) dove non è né raccomandata néobbligatoria.

Laddove la valutazione interna è obbligatoria, deve essere eseguita ogni anno.

Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in

materia di istruzione e formazionemateria di istruzione e formazionemateria di istruzione e formazionemateria di istruzione e formazione. . . .

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Ai fini del miglioramento della qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti, l'S.N.V. valuta l'efficienza e l'efficacia del

sistema educativo di istruzione e formazione.

Esso si compone dell'Invalsi, che ne assume il coordinamento funzionale, dell'INDIRE e del contingente ispettivo.

ART. 2 ART. 2 ART. 2 ART. 2 ---- Obiettivi e organizzazione dell'S.N.VObiettivi e organizzazione dell'S.N.VObiettivi e organizzazione dell'S.N.VObiettivi e organizzazione dell'S.N.V

ART. 4 - INDIRE

Fornisce il supporto alle istituzioni scolastiche nella definizione e attuazione dei piani di miglioramento della qualitàdell'offerta formativa e dei risultati degli apprendimenti deglistudenti, autonomamente adottati dalle stesse.

A tale fine, cura il sostegno ai processi di innovazione centrati sulla diffusione e sull'utilizzo delle nuove tecnologie, attivando coerenti progetti di ricerca tesi al miglioramento della didattica, nonché interventi di consulenza e di formazione in servizio del personale della scuola, anche sulla base di richieste specifiche delle istituzioni scolastiche.

La Circolare n°47 del 21 ottobre 2014

(trasmissione della Direttiva n°11 - 2014)

� La valutazione è oggi collocata tra le priorità del Governo per il suo valore strategico.

� la Direttiva è stata adottata non solo per dare, nell'immediato, attuazione ad una previsione normativa, ma anche al fine di completare, dopo quasi quindici anni, il disegno tracciato dal regolamento sull'autonomia scolastica adottato con il DPR n. 275/1999.

Direttiva Ministeriale n°11 del 18

settembre 2014

(Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli a.s. 2014/15, 2015/16 e 2016/17)

Il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) è “finalizzato al miglioramento della qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti”.

Priorità strategiche della direttiva

� Riduzione della dispersione e dell’insuccesso

� Riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche

� Rafforzamento delle competenze di base

� Valorizzazione degli esiti a distanza (Università, lavoro)

� L'idea di base della Direttiva è quella di favorire, in ogni fase della valutazione, un coinvolgimento attivo e responsabile delle scuole, fuori da logiche di mero adempimento formale.

� Un buon processo valutativo, infatti, consente a ciascuna istituzione scolastica di regolare e qualificare il proprio servizio educativo.

Fasi e attori dell’SNV

N. Fasi

Attori A.S. 2014/2015 A.S. 2015/2016 A.S. 2016/2017

1.a. Autovalutazione

Tutte le scuole x x x

1.b. Valutazione esterna

10% delle scuole x x

1.c.

Azioni di miglioramento

Tutte le scuole x x

1.d.

Rendicontazione sociale

Tutte le scuole x

Il miglioramentoIl miglioramentoIl miglioramentoIl miglioramentoIn tutti i paesi in cui ha luogo la valutazione esterna, le scuole sono invitate a intraprendere azioni volte al miglioramento della qualità dell'istruzione offerta o rimediare alle carenze rilevate dai valutatori:

o in 12 sistemi di istruzione (Belgio (lingua tedesca e Comunità fiamminga), Spagna, Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo, Regno Unito (Galles e Irlanda del Nord), Islanda, l'ex Repubblica iugoslava di Macedonia e Turchia), le procedure di valutazione esterna prevedono l'obbligo per le scuole di fornire un piano di miglioramento che affronta in modo specifico le carenze individuate.

In molti paesi sono a disposizione delle scuole misure di supporto:

o in 15 sistemi di istruzione (Belgio (Comunità fiamminga), Germania, Irlanda, Spagna, Francia, Italia (fase pilota), Ungheria (solo per il sistema 'pedagogico / professionale' in fase di sperimentazione), Cipro , la Lituania, Malta, Austria, Regno Unito (Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord), e l'ex jugoslava Repubblica di Macedonia) una formazione supplementare;

o In 14 sistemi educativi (Belgio (francese e tedesca Comunità), la Germania (Alcuni Länder), Irlanda, Francia, Italia (fase pilota), Ungheria (solo per il sistema 'pedagogica -professionale 'in fase di sperimentazione), Cipro, Lituania, Malta e Regno Unito (Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord), ed ex Repubblica iugoslava di Macedonia, risorse supplementari:

� Italia (fase pilota) e Lituania: supporto professionale

� Lituania: sostegno finanziario

� Francia, Cipro, e Malta: aumento del personale

� Regno unito (Inghilterra): gemellaggio con scuole non particolarmente performanti con quelle più forti

Il miglioramento

� L’INDIRE mette a disposizione strumenti ed esperti qualificati per predisporre i Piani di Miglioramento (PdM);

� Le scuole, per lo sviluppo dei PdM possono avvalersi di INDIRE o di università, centri di ricerca, associazioni professionali e culturali.

Il supporto di INDIRE alle scuole

BB

ESITI FORMATIVI E EDUCATIVI

PRATICHE

EDUCATIVE E DIDATTICHE

AMBIENTE ORGANIZZATIVO

PER L’APPRENDIMENTO

IN

OUT

NI

OUT

VINCOLI E OPPORTUNITA’

IMPATTI SULL’AMBIENTE ESTERNO

CONTESTO SOCIO-AMBIENTALE E RISORSE

Una “buona scuolabuona scuolabuona scuolabuona scuola” è una scuola che riesce a porre in essere un

modus operandi e, quindi, dei processi organizzativi, che, tenuto conto

del contesto concreto in cui essa opera, consentano di perseguire

determinati esiti. I processi sono perciò importanti proprio per la loro I processi sono perciò importanti proprio per la loro I processi sono perciò importanti proprio per la loro I processi sono perciò importanti proprio per la loro

capacitcapacitcapacitcapacitàààà, pi, pi, pi, piùùùù o meno immediata, di influire positivamente sugli esitio meno immediata, di influire positivamente sugli esitio meno immediata, di influire positivamente sugli esitio meno immediata, di influire positivamente sugli esiti.

Il ciclo continuo del miglioramento

Il ciclo PDCA” (Plan-Do-Check-Act – Ciclo di Deming):

una bussola che guida

� Il ciclo di Deming è un modello studiato per il miglioramento continuo della qualità in un'ottica di lungo periodo

� Serve per promuovere una cultura della qualità tesa al miglioramento continuo dei processi e all'utilizzo ottimale delle risorse

� Questo strumento parte dall'assunto che per il raggiungimento del massimo della qualità sia necessaria la costante interazione tra ricerca, progettazione, test, attuazione e verifica

� Per migliorare la qualità, le quattro fasi PDCA devono ruotare costantemente, tenendo come criterio principale il miglioramento delle performance

Il ciclo PDCA” (Plan-Do-Check-Act – Ciclo di Deming):

una bussola che guida

� La sequenza delle attività del Ciclo prevede:

� 1. Una chiara definizione degli obiettivi che si vuole raggiungere, partendo dalle

esigenze dei destinatari cui tali obiettivi si riferiscono. (Fase P, “Plan-

Pianificazione”);

� 2. L’esecuzione delle attività pianificate attraverso una corretta progettazione e

gestione dei processi, monitorata attraverso opportuni indicatori. (Fase D, “Do-

Esecuzione”);

� 3. La verifica del risultato della pianificazione ed esecuzione, sulla base dei

riferimenti scelti (obiettivi, confronti con gli altri). (Fase C “Check- Verifica” );

� 4. Le eventuali correzioni, miglioramenti, stabilizzazione sui nuovi livelli di

performance. (Fase A, “Act-Azioni””).

Due modelli di riferimento: Due modelli di riferimento: Due modelli di riferimento: Due modelli di riferimento:

1. CAF (Common Assessment Framework)

2. DASI (Dynamic Approach to School Improvement).

1. CAF (Common Assessment Framework):Questa Griglia Comune di Autovalutazione è uno strumento

di Total Quality Management, ispirato dal modello di eccellenza EFQM della European Foundation for Quality Management (EFQM).

Il CAF si fonda sul principio che risultati eccellenti relativi alla performance organizzativa e al personale si ottengono attraverso una leadership che guidi le politiche e le strategie, la gestione del personale, delle partnership, delle risorse e dei processi.

Il CAF considera l’organizzazione da diversi punti di vista contemporaneamente, secondo l’approccio olistico di

analisi delle performance organizzative.

1.

2. DASI (Dynamic Approach to School Improvement)

Il Modello dinamico del miglioramento scolastico (DASI) prevede interventi a quattro livelli dell’organizzazione scolastica: gli studenti, la classe, la scuola ed il contesto/sistema

CAF: strumenti manageriali che aiutano a gestire la qualitCAF: strumenti manageriali che aiutano a gestire la qualitCAF: strumenti manageriali che aiutano a gestire la qualitCAF: strumenti manageriali che aiutano a gestire la qualitàààà

delldelldelldell’’’’intera organizzazioneintera organizzazioneintera organizzazioneintera organizzazione

Dal CAF è stato ripreso:

� il lessico;

� gli strumenti;

� l’ispirazione ai principi del Total Quality Management (TQM)� il miglioramento continuo dell’organizzazione; il coinvolgimento del team di vertice nella programmazione e progettazione del miglioramento; centralità della definizione della vision e della missiondell’organizzazione.

� Gli obiettivi del miglioramento devono essere chiari e condivisi per poter influire sia sull’insegnamento sia sull’apprendimento.

� I dati della valutazione sono fonti utili per l’individuazione delle priorità di miglioramento;

� La progettazione delle azioni di miglioramento deve essere svolta sulla base di obiettivi condivisi all’interno della scuola;

� Durante il processo di miglioramento è necessario monitorare la realizzazione

delle azioni di miglioramento, attraverso azioni di valutazione.� Alla fine delle azioni di valutazione deve essere prevista una valutazione

sommativa che possa essere utilizzata per la creazione di nuovi piani di miglioramento.

Assunzioni tratte dal DASI Assunzioni tratte dal DASI Assunzioni tratte dal DASI Assunzioni tratte dal DASI

(Creemers and Kyriakides, 2012).(Creemers and Kyriakides, 2012).(Creemers and Kyriakides, 2012).(Creemers and Kyriakides, 2012).

Aspetti condivisi del CAF e del DASI:

• tutti gli elementi considerati nel modello di miglioramento hanno un impatto reciproco l’uno sull’altro;

• il miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti degli studenti sono l’obiettivo primario da raggiungere per l’organizzazione stessa.

E’ importante avere presente che:� Il nodo centrale diventa dunque il collegamento tra la valutazione e il decision making (Allulli, 2010).

� Il piano di miglioramento non è una “somma di progetti”quanto piuttosto una scelta strategica. Ogni azione progettata deve perciò rientrare in un “disegno complessivo” che sfrutti il “sostegno reciproco” tra le varie iniziative.

� La progettazione del Piano di Miglioramento parte da dove si è conclusa l’azione di autovalutazione.

Le parole del Piano di Miglioramento

� priorità;

� integrazione;

� responsabilità;

� collaborazione;

� diffusione.

(decreto legislativo del 27 ottobre 2009, numero 150)

Corso di laurea in

TUTTI I MODELLI CONDIVIDONO L’IDEA CHE….e tecniche delle

(Cristanini 2013)

L’accompagnamento esterno- Le sperimentazioni del modello di accompagnamento esterno finalizzate ad attivare processi di valutazione e miglioramento dell'organizzazione scolastica:

� PQM (Piano Qualità e Merito) 2009-13;

�VSQ (Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle scuole) 2012-13;

�VALES (2012-2015).

�Differenze e linee comuni

Risorse per docenti

Sezione dedicata al progetto PQM

Per il miglioramento in PQM Indire ha promosso :

• la formazione di figure di supporto in grado di seguire e accompagnare le scuole nella pianificazione e realizzazione delle attività di miglioramento;

• la creazione di strumenti in grado di supportare le scuole ad attivare azioni di riflessione e di autoanalisi alla luce delle valutazioni esterne ricevute.

• la progettazione e la sperimentazione di un modello di miglioramento coerente con il quadro di riferimento utilizzato per la valutazione e con i modelli nazionali ed internazionali di valutazione e miglioramento

L’esperienza di VSQ e Vales� Principali evidenze dal monitoraggio su attori coinvolti e processi centrali:

� Importanza del coinvolgimento del DS nel processo di miglioramento;

� Importanza dell’accompagnamento esterno come “amico critico alla pari”;

�Difficoltà nel disseminare la cultura del miglioramento continuo.

• supporta dal punto di vista metodologico, i processi di preparazione del piano di miglioramento e di promozione di “azioni riflessive”, al fine di attivare il ciclo virtuoso del miglioramento continuo all’interno dell’organizzazione scolastica;

• segue le differenti fasi progettuali garantendo un supporto costante alle scuole;

•accompagna la scuola nella individuazione di azioni coerenti con il piano di miglioramento,

• orienta la scuola nell’adozione di percorsi di formazione e nell’uso delle altre risorse messe a disposizione da INDIRE anche nell’ambito di azioni finanziate es. Erasmus +, Avanguardie Educative, ecc..

Il consulente per il miglioramento: Il consulente per il miglioramento: Il consulente per il miglioramento: Il consulente per il miglioramento:

una figura cheuna figura cheuna figura cheuna figura che…………

• svolge il ruolo di mentor, attento e presente nel rispondere alle diverse esigenze e problematiche che le scuole potrebbero trovarsi ad affrontare e quello di coach, che accompagna il team nel riconoscimento e nello sviluppo delle potenzialità, nella definizione delle priorità e degli obiettivi da raggiungere;

• cura il rapporto con il DS e il suo staff, secondo le modalità con cui viene organizzata e distribuita la leadership interna;

• fornisce supporto alla “comunità professionale” della scuola suggerendo soluzioni adatte ad affrontare le diverse situazioni problematiche che emergono nel contesto in cui si trova a operare.

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• svolge il ruolo di mentor, attento e presente nel rispondere alle diverse esigenze e problematiche che le scuole potrebbero trovarsi ad affrontare e quello di coach, che accompagna il team nel riconoscimento e nello sviluppo delle potenzialità, nella definizione delle priorità e degli obiettivi da raggiungere;

• cura il rapporto con il DS e il suo staff, secondo le modalità con cui viene organizzata e distribuita la leadership interna;

• fornisce supporto alla “comunità professionale” della scuola suggerendo soluzioni adatte ad affrontare le diverse situazioni problematiche che emergono nel contesto in cui si trova a operare.

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Il Piano di Miglioramento

Il Piano di Miglioramento cosIl Piano di Miglioramento cosIl Piano di Miglioramento cosIl Piano di Miglioramento cos’è’è’è’è

D.L.G.S. 27 ottobre 2009, n.150 (misurazione, valutazione, trasparenza della performance nelle PA) parla di “Piani della performance” per migliorare i propri risultati, basati sul ciclo di gestione della performance e sul ciclo di Deming (1986).

E’ il documento attraverso cui la scuola:

• esplicita le azioni di miglioramento che intende realizzare in un determinato periodo di tempo per raggiungere gli obiettivi che si prefigge in un’ottica di miglioramento potenziale e continuo del proprio funzionamento;• dettaglia i motivi delle scelte;• progetta i singoli interventi.

• una visione strategica del miglioramento, non la semplice sommatoria di progetti (ogni azione inserita in una visione sistemica, in un disegno complessivo, in linea con i modelli di Totale Quality Management);• un insieme di interventi coerenti e collegati tra loro (il PdM concepito dal CAF);• una analisi e selezione strategica tra alternative;• una individuazione delle priorità.

Il Piano di Miglioramento come: Il Piano di Miglioramento come: Il Piano di Miglioramento come: Il Piano di Miglioramento come:

L’efficacia di un buon PdM è legata:

• considerare il processo di miglioramento in un’ottica strategica (processo di apprendimento continuo)

• a quanto il processo di miglioramento viene condiviso e comunicato in modo costante e partecipato nell’arco di tutto il suo svolgimento tra tutti i soggetti interessati.

Gli strumenti dell’INDIRE per il miglioramento

�Pubblicazione di un sito per il miglioramento

�Modello del Piano di Miglioramento;

�Elenchi regionali dei Consulenti per il Miglioramento

�Strumenti a supporto del processo di miglioramento.

Il piano di miglioramentoIl Piano di Miglioramento è articolato in 4 sezioni:

� 1) La prima sezione riguarda la scelta degli obiettivi strategici alla luce delle priorità scelte nella sezione 5 del RAV e di una valutazione sulla rilevanza dell’intervento.

� 2) La seconda sezione riguarda la pianificazione delle attivitànecessarie per raggiungere gli obiettivi previsti.

� 3) La terza sezione è dedicata alle azioni complessive del Piano di Miglioramento: la valutazione dello sviluppo del Piano di Miglioramento, le azioni di condivisione interna e le azioni di diffusione esterna.

� 4) La quarta sezione riguarda la composizione e le modalitàdi funzionamento dell’Unità di Autovalutazione.

• Messa a sistema e diffusione di modelli innovativi praticati dalle scuole• Innovazione attraverso le tecnologie (Fab-Lab, uso stampanti 3d, coding, e-book, gaming education, ambienti virtuali, ecc.)• Riorganizzazione dello spazio e del tempo (Future Classroom Lab e Movimento delle Avanguardie Educative [Flipped classroom, Debate, TEAL, Didattica per scenari, Aule laboratori disciplinari, Spazio Flessibile, Compattazione del calendario scolastico…])• Attività di formazione degli insegnanti sulla didattica disciplinare attraverso modelli MOOC ed Albi Nazionali di formatori (selezionati formati e valutati)• Raccordo delle scuole italiane verso le opportunità offerte dall’Europa• Sviluppo e diffusione di modelli di didattica laboratoriale e di scuola lavoro per l’Istruzione Tecnica e Professionale

Il sostegno di INDIRE allo sviluppo dei contenuti Il sostegno di INDIRE allo sviluppo dei contenuti Il sostegno di INDIRE allo sviluppo dei contenuti Il sostegno di INDIRE allo sviluppo dei contenuti

dei Piani di Miglioramento dei Piani di Miglioramento dei Piani di Miglioramento dei Piani di Miglioramento

Biblio-sitografia di riferimento

- Massimo Faggioli (a cura di), Migliorare la scuola, Spaggiari Edizioni, Parma, 2014;

- J. Scheerens, S.Mosca, R.Bolletta (a cura di), Valutare per gestire la scuola, Bruno Mondadori, Milano-Torino, 2011

- Il modello EFQM per l’Eccellenza nella Scuola, EFQM, Brussels, 2004

- CAF, The Common Assessment Framework. Improving Public Organisations through Self-Assessment, CAF Resource Center, EIPA, UPAN, 2013.

- Creemers, B.P.M., & Kyriakides, L. Using the dynamic model to develop an evidence-based and theory-driven approach to school improvement. Irish Educational Studies, 29, 5-23, 2010.

- Creemers, B.P.M, & Kyriakides, L. Improving Quality in Education: Dynamic Approaches to School Improvement. London: Routledge. 2012.

- B.P.M. Creemers, Developing, testing and using theoretical models for promoting quality and equity in education

- Il Sistema Nazionale di Valutazione

Grazie per l’attenzione!

Francesca Rossi Antonella Turchi

[email protected] [email protected]