DALLA RESTAURAZIONE AI MOTI DEL...
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IL CONGRESSO DI VIENNA
1814-1815: i sovrani e i ministri degli stati europei si riuniscono a Vienna per “ridisegnare” l’Europa.
A decidere sono soprattutto i ministri di Gran Bretagna, Russia, Prussia e Austria (ministro Metternich) ma viene ammesso anche il rappresentante della Francia sconfitta.
I DUE PRINCIPI FONDAMENTALI
Principio di legittimità Principio di equilibrio
Non si tiene conto delle aspirazioni
all’unificazione o alla indipendenza di vari popoli.
L’obiettivo è “restaurare” la situazione precedente a Napoleone → Età della Restaurazione.
Carta: Europa dopo il Congresso di Vienna
ALLEANZE
Per tutelare la sistemazione nata dal Congresso, Austria, Prussia e Russia strinsero un patto chiamato Santa Alleanza (ispirazione cristiana).
La Gran Bretagna propone agli stessi tre stati un’alleanza più operativa (Quadruplice Alleanza) per convocare periodicamente congressi tra le potenze.
NON TUTTO COME PRIMA
Non è possibile riportare del tutto la società alla situazione dell’Antico Regime:
- restano molte innovazioni giuridiche introdotte da Napoleone nel codice civile;
- la borghesia mantiene una certa libertà economica;
- si sono ormai diffuse le idee di libertà, uguaglianza e indipendenza →
nazionalismo.
L’indipendenza greca
La società segreta Eteria vuole l’indipendenza dall’oppressivo dominio turco.
1821: inizio rivolta contro l’Impero Ottomano.
Aiuti da Francia, Gran Bretagna e Russia, interessate ad indebolire gli ottomani.
1829: pace di Adrianopoli → Grecia
indipendente.
L’America Latina
Prima metà dell’Ottocento: indipendenza delle colonie spagnole in Sud America.
Motivi:
troppe tasse
idee liberali dell’illuminismo
esempio degli Stati Uniti
sostegno della Gran Bretagna, che vuole sostituirsi alla Spagna nel commercio con quelle terre
Molti nuovi stati (Argentina, Cile, Messico, Venezuela …)
Indipendenza dell’America latina
La carta mostra i nuovi stati nati all’inizio dell’Ottocento in Sud America. Uno dei principali artefici dell’indipendenza dell’America Latina fu Simon Bolivar.
Una grande fragilità
La Gran Bretagna alimenta rivalità tra i nuovi stati sudamericani per evitare che nascano dei nuovi “Stati Uniti”.
- Dittature militari dei caudillos
- Grandi latifondi in mano a poche famiglie
- Influenza della Gran Bretagna e (nel ‘900) degli USA
scarso sviluppo
I motivi del fallimento
Tutti i moti europei del 1920-21 falliscono (Grecia a parte).
Motivo esterno: intervento degli eserciti di Austria, Francia, Russia.
Motivo interno: le società segrete non coinvolgono la popolazione. I moti erano stati organizzati da grandi borghesi e ufficiali dell’esercito.
I MOTI DEL’30 E DEL’31
Carlo X, ultimo dei fratelli di Luigi XVI, è troppo conservatore
1830: leggi che limitano la libertà di stampa e di riunione
27-28- 29 luglio: insurrezione del popolo di Parigi (“gloriose giornate”) diventa re Luigi Filippo d’Orleans
fine della dinastia dei Borbone più libertà al parlamento e diritto di voto allargato “Re dei francesi” (voluto dal popolo)
I MOTI DEL’30 E DEL’31
Belgio: cattolico e di lingua francese, ottiene l’indipendenza dall’Olanda (protestante e di lingua fiamminga) nasce il regno del Belgio sotto il principe Leopoldo di Sassonia.
Tentativo fallito di indipendenza della Polonia che era stata divisa tra Austria, Prussia e Russia l’esercito zarista reprime la ribellione
I MOTI DEL’30 E DEL’31 Durante il Congresso di Vienna
viene creata la Confederazione tedesca: 39 stati indipendenti, posti sotto la presidenza dell’Imperatore d’Austria.
Lo stato più importante è la Prussia (re Federico Guglielmo III).
Rivolte in Sassonia e altri stati tedeschi per chiedere riforme → concessa l’unione doganale (Zollverein)
Problema dell’unificazione nazionale
LA GRAN BRETAGNA
Nessun moto rivoluzionario: da secoli la monarchia è bilanciata dal parlamento.
Problema differente: miseria degli operai.
Piena espansione coloniale (Australia, Canada, India).
Nell’Età Vittoriana (1837-1901) l’impero coloniale si espanderà in Africa e nel resto dell’Asia.
LIBERALI E ASSOLUTISTI
Il successo dei moti del 1830 in Belgio e a Parigi crea una divisione in Europa:
- paesi occidentali → liberalismo, prevale la borghesia
- paesi orientali (Austria, Prussia, Russia) → assolutismo, esigenza dell’indipendenza dei popoli
La Gran Bretagna, scontenta dei metodi repressivi della Quadruplice Alleanza, se ne allontana e si avvicina alla Francia
IL 1848, «PRIMAVERA DEI POPOLI»
Novità rispetto alle rivoluzioni precedenti: non più solo élites borghesi, ma anche classe artigiana e operaia richieste più radicali.
22 febbraio 1848: insurrezione a Parigi proclamazione della Repubblica, Assemblea Costituente eletta a suffragio universale, influenze socialiste.
Napoleone III, imperatore dei
Francesi I moderati, preoccupati per idee troppo estremiste, sconfiggono i socialisti.
Dicembre 1848: eletto presidente Luigi Napoleone Bonaparte.
Dicembre 1852: Napoleone III eletto imperatore inizia il Secondo Impero.
Vari popoli chiedono indipendenza , costituzione e maggiori libertà all’imperatore
Ferdinando I
- marzo 1848: rivolta a Vienna; - Ungheria si proclama indipendente; - insorgono anche Praga, Milano e Venezia, ma gli Austriaci reprimono rivolte; - anche gli Ungheresi soccombono nell’agosto 1849, grazie all’intervento della Russia.
10 marzo 1848: rivolta a Berlino, capitale della Prussia patrioti costringono Federico Guglielmo IV a concedere costituzione moderata;
maggio 1848-maggio 1849:
assemblea di Francoforte, membri chiedono a Federico Guglielmo di unire Germania e diventarne capo, ma l’imperatore rifiuta.