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DALLA RESTAURAZIONE AI MOTI DEL 1848 Il Congresso di Vienna e le insurrezioni in Europa

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DALLA RESTAURAZIONE AI MOTI DEL 1848

Il Congresso di Vienna e le insurrezioni in Europa

IL CONGRESSO DI VIENNA

1814-1815: i sovrani e i ministri degli stati europei si riuniscono a Vienna per “ridisegnare” l’Europa.

A decidere sono soprattutto i ministri di Gran Bretagna, Russia, Prussia e Austria (ministro Metternich) ma viene ammesso anche il rappresentante della Francia sconfitta.

Il Congresso di Vienna

ALLEANZE

Per tutelare la sistemazione nata dal Congresso, Austria, Prussia e Russia strinsero un patto chiamato Santa Alleanza (ispirazione cristiana).

La Gran Bretagna propone agli stessi tre stati un’alleanza più operativa (Quadruplice Alleanza) per convocare periodicamente congressi tra le potenze.

NON TUTTO COME PRIMA

Non è possibile riportare del tutto la società alla situazione dell’Antico Regime:

- restano molte innovazioni giuridiche introdotte da Napoleone nel codice civile;

- la borghesia mantiene una certa libertà economica;

- si sono ormai diffuse le idee di libertà, uguaglianza e indipendenza →

nazionalismo.

I MOTI DEL ‘20 E DEL 21

Parte da un gruppo di militari

L’indipendenza greca

La società segreta Eteria vuole l’indipendenza dall’oppressivo dominio turco.

1821: inizio rivolta contro l’Impero Ottomano.

Aiuti da Francia, Gran Bretagna e Russia, interessate ad indebolire gli ottomani.

1829: pace di Adrianopoli → Grecia

indipendente.

L’America Latina

Prima metà dell’Ottocento: indipendenza delle colonie spagnole in Sud America.

Motivi:

troppe tasse

idee liberali dell’illuminismo

esempio degli Stati Uniti

sostegno della Gran Bretagna, che vuole sostituirsi alla Spagna nel commercio con quelle terre

Molti nuovi stati (Argentina, Cile, Messico, Venezuela …)

Indipendenza dell’America latina

La carta mostra i nuovi stati nati all’inizio dell’Ottocento in Sud America. Uno dei principali artefici dell’indipendenza dell’America Latina fu Simon Bolivar.

Una grande fragilità

La Gran Bretagna alimenta rivalità tra i nuovi stati sudamericani per evitare che nascano dei nuovi “Stati Uniti”.

- Dittature militari dei caudillos

- Grandi latifondi in mano a poche famiglie

- Influenza della Gran Bretagna e (nel ‘900) degli USA

scarso sviluppo

I motivi del fallimento

Tutti i moti europei del 1920-21 falliscono (Grecia a parte).

Motivo esterno: intervento degli eserciti di Austria, Francia, Russia.

Motivo interno: le società segrete non coinvolgono la popolazione. I moti erano stati organizzati da grandi borghesi e ufficiali dell’esercito.

I MOTI DEL’30 E DEL’31

Carlo X, ultimo dei fratelli di Luigi XVI, è troppo conservatore

1830: leggi che limitano la libertà di stampa e di riunione

27-28- 29 luglio: insurrezione del popolo di Parigi (“gloriose giornate”) diventa re Luigi Filippo d’Orleans

fine della dinastia dei Borbone più libertà al parlamento e diritto di voto allargato “Re dei francesi” (voluto dal popolo)

Luigi Filippo d’Orléans,

re di Francia dal 1830 al 1848

Delacroix, La libertà che guida il popolo

I MOTI DEL’30 E DEL’31

Belgio: cattolico e di lingua francese, ottiene l’indipendenza dall’Olanda (protestante e di lingua fiamminga) nasce il regno del Belgio sotto il principe Leopoldo di Sassonia.

Tentativo fallito di indipendenza della Polonia che era stata divisa tra Austria, Prussia e Russia l’esercito zarista reprime la ribellione

I MOTI DEL’30 E DEL’31 Durante il Congresso di Vienna

viene creata la Confederazione tedesca: 39 stati indipendenti, posti sotto la presidenza dell’Imperatore d’Austria.

Lo stato più importante è la Prussia (re Federico Guglielmo III).

Rivolte in Sassonia e altri stati tedeschi per chiedere riforme → concessa l’unione doganale (Zollverein)

Problema dell’unificazione nazionale

LA GRAN BRETAGNA

Nessun moto rivoluzionario: da secoli la monarchia è bilanciata dal parlamento.

Problema differente: miseria degli operai.

Piena espansione coloniale (Australia, Canada, India).

Nell’Età Vittoriana (1837-1901) l’impero coloniale si espanderà in Africa e nel resto dell’Asia.

LIBERALI E ASSOLUTISTI

Il successo dei moti del 1830 in Belgio e a Parigi crea una divisione in Europa:

- paesi occidentali → liberalismo, prevale la borghesia

- paesi orientali (Austria, Prussia, Russia) → assolutismo, esigenza dell’indipendenza dei popoli

La Gran Bretagna, scontenta dei metodi repressivi della Quadruplice Alleanza, se ne allontana e si avvicina alla Francia

IL 1848, «PRIMAVERA DEI POPOLI»

Novità rispetto alle rivoluzioni precedenti: non più solo élites borghesi, ma anche classe artigiana e operaia richieste più radicali.

22 febbraio 1848: insurrezione a Parigi proclamazione della Repubblica, Assemblea Costituente eletta a suffragio universale, influenze socialiste.

Napoleone III, imperatore dei

Francesi I moderati, preoccupati per idee troppo estremiste, sconfiggono i socialisti.

Dicembre 1848: eletto presidente Luigi Napoleone Bonaparte.

Dicembre 1852: Napoleone III eletto imperatore inizia il Secondo Impero.

Vari popoli chiedono indipendenza , costituzione e maggiori libertà all’imperatore

Ferdinando I

- marzo 1848: rivolta a Vienna; - Ungheria si proclama indipendente; - insorgono anche Praga, Milano e Venezia, ma gli Austriaci reprimono rivolte; - anche gli Ungheresi soccombono nell’agosto 1849, grazie all’intervento della Russia.

10 marzo 1848: rivolta a Berlino, capitale della Prussia patrioti costringono Federico Guglielmo IV a concedere costituzione moderata;

maggio 1848-maggio 1849:

assemblea di Francoforte, membri chiedono a Federico Guglielmo di unire Germania e diventarne capo, ma l’imperatore rifiuta.

1848: ventata rivoluzionaria che attraversò tutta l’Europa, anche se, ad eccezione della Francia, i moti fallirono;

Coinvolgimento dei ceti popolari;

Processo politico destinato a proseguire e a portare all’unificazione di Italia e Germania.