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Dalla diagnosi energetica alla riduzione dei costi energetici nell’industria Brescia, 23 ottobre 2015

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Dalla diagnosi energetica alla riduzionedei costi energetici nell’industria

Brescia, 23 ottobre 2015

Ing. Davide Rizzinelli Asso EGE

[email protected]

La diagnosi energetica passo dopo passo

I REQUISITI DELLA DIAGNOSI ENERGETICA DI QUALITA’

Brescia, 23 ottobre 2015

ASSOEGE

Associazione degli Esperti Gestione Energia certificati ai sensi della UNI CEI 11339 da un ente terzo accreditato, iscritta nell’elenco del

Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi della legge 4-2013 per le professioni in ordini o collegi professionali.

L’Esperto Gestione Energia è una persona che possiede le conoscenze, l’esperienza e la capacità necessarie per gestire l’uso

dell’energia in modo efficiente.

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ASSOEGE

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Principali obiettivi dell’Associazione:

1.  Promuovere la figura dell’EGE

2.  Creare e mantenere un network tra gli associati 3.  Favorire e diffondere lo sviluppo della cultura dell’efficienza

energetica

4.  Garantire le regole deontologiche a tutela degli utenti degli EGE

CHI È L’EGE ?

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Ø  L’EGE è una persona che ha già una consolidata esperienza in ambito di gestione dell’energia.

Ø Libero professionista

Ø Dipendente/titolare di società di servizi energetici (es. ESCO) Ø Dipendente presso un soggetto utilizzatore finale di energia (es. Energy

Manager) Ø  L’EGE certificato da un ente terzo accreditato è una persona che ha deciso di farsi valutare da un soggetto che possiede le caratteristiche riconosciute

secondo criteri ben definiti e comuni a tutti gli organi di certificazione (7 OdC in Italia). Ø L’EGE è un soggetto che fa (anche) le diagnosi energetiche!

CHI È L’EGE ?

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LA DIAGNOSI ENERGETICA – Riferimenti normativi

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o  DIRETTIVA 2012/27/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012 sull'efficienza energetica – modifica delle direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abrogazione delle direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE

o  Decreto Legislativo 4 luglio 2014, n. 102 - Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE

o  Circolare del Ministero dello Sviluppo Economico del 18/12/2014 (ENERGY MANAGER) o  LINEE GUIDA del Ministero dello Sviluppo Economico del 19/05/2015 o  UNI CEI EN 16247-1:2012 Diagnosi energetiche – Aspetti generali o  UNI CEI EN 16247-2:2014 Diagnosi energetiche – Edifici o  UNI CEI EN 16247-3:2014 Diagnosi energetiche – Processi o  UNI CEI EN 16247-4:2014 Diagnosi energetiche – Trasporti o  UNI CEI/TR 11428:2011 Gestione dell'energia - Diagnosi energetiche - Requisiti generali

del servizio di diagnosi energetica o  Reference Document on Best Available Techniques for Energy Efficiency - February 2009

I REQUISITI DELLA DIAGNOSI DI QUALITA’

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I REQUISITI DELLA DIAGNOSI DI QUALITA’

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COMPLETEZZA Ø  La diagnosi deve considerare tutti i vettori energetici.

o Quando l’acqua è un vettore energetico?

o  I gas tecnici (CO2, azoto ecc…) sono da considerare come vettori energetici?

o  Casi complessi: il pet-coke in cementifico è sia vettore sia materia prima secondaria…

o  Ambiti che si prestano ad interpretazioni (navale, flotte aziendali)

Ø L’approccio deve essere basato su criteri di significatività condivisi con il committente

o  Il livello di dettaglio ed approfondimento della diagnosi deve essere coerente con lo stato del

sistema energetico e i criteri di policy aziendale

o  ENEA/MISE indicano il 5% di incidenza sui consumi energetici globali (espressi in TEP) come

soglia di significatività oltre la quale eseguire l’analisi di dettaglio (approccio TOP-DOWN con

“zoom” sugli usi energetici rilevanti)

o  ISO 50001 indica il potenziale di energy efficiency (gestionale o tecnologico) come criterio da

affiancare all’intensità energetica nell’analisi di significatività

I REQUISITI DELLA DIAGNOSI DI QUALITA’

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ATTENDIBILITA’ Ø  Separare dati effettivi (fatture/bollette) da dati operativi (misure, stime, calcoli ecc…)

o  Stimare degli usi energetici per differenza con le fatture è un errore metodologico in quanto si

va ad inglobare l’errore del modello

Ø  L’attendibilità dipende da diversi fattori: la tipologia/complessità del ciclo produttivo e dalla disponibilità di dati energetici misurati in continuo.

Ø  Validare il modello energetico con un controllo di coerenza (scostamento tra dati effettivi e operativi)

o  ENEA/MISE indicano come livello di attendibilità minimo il 95%

o  Esperienza: tale livello è raggiungibile sul vettore energia elettrica ma risulta di difficile gestione

su altri vettori complessi (es: vapore) in assenza di sistemi di misura.

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FOGLIO ENEA

Accuratezza

Completezza

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ANALISI DI DETTAGLIO

L’All. 2 del documento “Chiarimenti in materia di diagnosi energetica nelle imprese ai sensi dell’articolo 8 del D.Lgs. n. 102 del 2014” emanato lo scorso maggio da parte del Ministero dello Sviluppo Economico recita: «Il livello di dettaglio della struttura energetica aziendale, ovvero la suddivisione in aree funzionali, dipende dalla dimensione energetica della specifica area funzionale. In altri termini l’analisi di dettaglio si ferma quando la dimensione energetica dell’area funzionale in esame è inferiore al 5% dei consumi energetici totali dell’azienda».   L’analisi di dettaglio prevede: 1. descrizione dell’area funzionale (uso energetico): mappatura dei macchinari e degli impianti che la caratterizzano; 2. indicatore specifico IPS: analisi correlazione con l’energy driver adottato; 3. confronto delle tecnologie utilizzate con lo standard di mercato (BAT) Nel caso di mancanza di riferimenti tecnologi, la diagnosi avrà come riferimento la situazione ex ante.

I REQUISITI DELLA DIAGNOSI DI QUALITA’

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TRACCIABILITA’ Ø  Inventario energetico completo Ø  Tracciare i dati operativi e le ipotesi/assunzioni adottate

o  DATI MISURATI IN CONTINUO

o  MISURE SPEDITIVE/SPOT

o  CALCOLI DA DATI DI TARGA, TERMOTECNICI ECC

o  STIME

VERIFICABILITA’

Ø  Devono essere definite in maniera esplicita le modalità di verifica del raggiungimento dei risultati di efficienza energetica

o  La verifica è problematica in assenza di sistemi di monitoraggio in continuo dei dati energetici

o  La diagnosi deve prevedere l’analisi di correlazione tra consumo energetico e energy driver

(fattori di aggiustamento)

o  ISO 50001: baseline, indicatori di performance energetica (ENPI)

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VERIFICABILITA’

BASELINE

Modello energetico

Consumo

vs

Energy driver

ENPI

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UTILITA’ Ø  La DE deve rispondere alle aspettative e richieste del committente compatibilmente con i requisiti minimi di legge (Allegato 2 – D. Lgs. 102/14)

Ø La DE deve far emergere opportunità concrete e fattibili che si traducono in riduzione dei costi industriali

Ø  Analisi costi-benefici basata su criteri concordati e definiti a priori (esempi)

o  PAY-BACK TIME, VAN, TIR

o  VINCOLI DI BUDGET/INVESTIMENTO

o  TEMPISTICHE REALIZZATIVE E INTERFERENZE CON LA PRODUZIONE/QUALITA’

o  POLICY AZIENDALE IN MATERIA DI SICUREZZA, SOSTENIBILITA’, FOOD SAFETY

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EFFICACIA NELLA COMUNICAZIONE

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RIFERIMENTI ASSOEGE

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http://www.assoege.it

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