Dal tramonto all'alba storia di un campione - giovanni ronco

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Quando un tramonto... può divenire un'alba!!! (Storie di sport... a lieto fine!) Quella che vorrei raccontare, senza allungarla troppo per non tediare i lettori, è la storia di un anziano uomo che, abituato ad affrontare le difficoltà a testa alta, era deciso a provare ad opporsi allo scorrere del tempo, non per fermarlo o riavvolgerlo, ma quantomeno per rallentarne il corso! Egli, avendo sulle sue spalle una bella azienda e conseguentemente il destino di molti dipendenti, alla "tenera" età di 70 anni, iniziò a percepire il venire meno delle rapide facoltà di ragionamento di cui era abituato a disporre e, pur di provare a mantenerle. decise di indossare due scarpette da running e tentare di correre nel piccolo piazzale antistante la sua azienda (un giro che, tutto compreso, sviluppava poco meno di 130 metri). In breve, con la giusta costanza, frutto dalla sua ferrea volontà e della consapevolezza dei tanti kilometri percorsi ben 50 anni prima durante il suo servizio di leva (con marce e corse forzate fino a 40km e con fucile in mano ed anche cantando), i suoi giri del piazzale iniziarono a divenire sempre più numerosi... Tanto strana è la mente umana nei suoi risvolti più irrazionali che, girando per quel piazzale, come nel più inconsueto dei sogni che uno possa fare, egli si immaginava a correre "nientepopodimeno" che la regina delle gare podistiche: La Maratona di New York!!! Un bel giorno, quasi per caso, questo "vecchietto" venne avvicinato da un runner che gli propose di entrare a correre nel gruppo podistico del paese, chiaramente la proposta fu da lui gentilmente declinata perché ritenuta impensabile: non si sentiva assolutamente all'altezza! Poco tempo dopo, riprovandoci, due "amici del running" lo convinsero a fare una semplice prova, giusto per capire di cosa si trattasse, giusto per mostrargli quanto più gradevole potesse essere la corsa se fatta in compagnia... Non gli era ben chiaro che si corresse per categoria, ovvero per fasce di età che vanno di 5 in 5 anni, ne tantomeno era immaginabile quanto lontano la sua perseveranza lo avrebbe portato ma sta di fatto che, alla sua prima gara, il nostro vecchietto si trasformò in un atleta arrivando ,tra lo stupore generale, sul terzo gradino del suo primo podio. Il suo carattere determinato, che gli aveva permesso di costruire, dal nulla, una splendida azienda di successo, si delineò subito, tanto che, consacrata oramai la Domenica mattina alle gare podistiche, in una delle tante 10km cadde rovinosamente; nonostante la caduta, però, col volto sanguinante, egli si rialzò e raggiunse, sotto gli occhi stupiti del pubblico, l'arrivo. Fu così che, nei pochi mesi successivi, il neofita atleta si trasformò in un campione in grado di collezionare non solo "semplici" podi ma, in brevissimo tempo, anche i titoli di Campione Regionale delle 10km e delle 21km (Mezza Maratona) nonché, poco dopo (ma così poco da sembrare impossibile) e chiaramente non senza gli enormi sacrifici che esso comportava, il Campione

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Quando  un  tramonto...  può  divenire  un'alba!!!  (Storie  di  sport...  a  lieto  fine!)  

 Quella  che  vorrei  raccontare,  senza  allungarla  troppo  per  non  tediare  i  lettori,  è  la  storia  di  un  anziano  uomo  che,  abituato  ad  affrontare  le  difficoltà  a  testa  alta,  era   deciso   a   provare   ad   opporsi   allo   scorrere   del   tempo,   non   per   fermarlo   o  riavvolgerlo,  ma  quantomeno  per  rallentarne  il  corso!    Egli,  avendo  sulle  sue  spalle  una  bella  azienda  e  conseguentemente  il  destino  di  molti  dipendenti,  alla   "tenera"  età  di  70  anni,   iniziò  a  percepire   il  venire  meno  delle   rapide   facoltà   di   ragionamento   di   cui   era   abituato   a   disporre   e,   pur   di  provare  a  mantenerle.  decise  di  indossare  due  scarpette  da  running  e  tentare  di  correre   nel   piccolo   piazzale   antistante   la   sua   azienda   (un   giro   che,   tutto  compreso,  sviluppava  poco  meno  di  130  metri).  In   breve,   con   la   giusta   costanza,   frutto   dalla   sua   ferrea   volontà   e   della  consapevolezza   dei   tanti   kilometri   percorsi   ben   50   anni   prima   durante   il   suo  servizio  di  leva  (con  marce  e  corse  forzate  fino  a  40km  e  con  fucile  in  mano  ed  anche   cantando),   i   suoi   giri   del   piazzale   iniziarono   a   divenire   sempre   più  numerosi...    Tanto  strana  è  la  mente  umana  nei  suoi  risvolti  più  irrazionali  che,  girando  per  quel   piazzale,   come   nel   più   inconsueto   dei   sogni   che   uno   possa   fare,   egli   si  immaginava  a  correre  "nientepopodimeno"  che   la   regina  delle  gare  podistiche:  La  Maratona  di  New  York!!!  Un  bel  giorno,  quasi  per  caso,  questo  "vecchietto"  venne  avvicinato  da  un  runner  che  gli  propose  di  entrare  a  correre  nel  gruppo  podistico  del  paese,  chiaramente  la  proposta   fu  da   lui  gentilmente  declinata  perché  ritenuta   impensabile:  non  si  sentiva  assolutamente  all'altezza!  Poco  tempo  dopo,  riprovandoci,  due  "amici  del  running"  lo  convinsero  a  fare  una  semplice   prova,   giusto   per   capire   di   cosa   si   trattasse,   giusto   per   mostrargli  quanto  più  gradevole  potesse  essere  la  corsa  se  fatta  in  compagnia...  Non  gli  era  ben  chiaro  che  si  corresse  per  categoria,  ovvero  per  fasce  di  età  che  vanno   di   5   in   5   anni,   ne   tantomeno   era   immaginabile   quanto   lontano   la   sua  perseveranza   lo   avrebbe   portato   ma   sta   di   fatto   che,   alla   sua   prima   gara,   il  nostro  vecchietto  si  trasformò  in  un  atleta  arrivando  ,tra  lo  stupore  generale,  sul  terzo  gradino  del  suo  primo  podio.  Il  suo  carattere  determinato,  che  gli  aveva  permesso  di  costruire,  dal  nulla,  una  splendida  azienda  di  successo,  si  delineò  subito,  tanto  che,  consacrata  oramai  la  Domenica   mattina   alle   gare   podistiche,   in   una   delle   tante   10km   cadde  rovinosamente;  nonostante  la  caduta,  però,  col  volto  sanguinante,  egli    si  rialzò  e  raggiunse,  sotto  gli  occhi  stupiti  del  pubblico,  l'arrivo.  Fu   così   che,   nei   pochi   mesi   successivi,   il   neofita   atleta   si   trasformò   in   un  campione   in   grado   di   collezionare   non   solo   "semplici"   podi  ma,   in   brevissimo  tempo,   anche   i   titoli   di   Campione   Regionale   delle   10km   e   delle   21km   (Mezza  Maratona)   nonché,   poco   dopo   (ma   così   poco   da   sembrare   impossibile)   e  chiaramente   non   senza   gli   enormi   sacrifici   che   esso   comportava,   il   Campione  

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volò  via  per  inseguire  il  suo  sogno,  quel  sogno  immaginato  lì,  quasi  per  follia,  in  un   piccolo   piazzale   di   pochi   metri   quando,   del   podismo,   non   aveva   neanche  lontana  idea...  Fu  così  che,  quella  che  sembrava  la  fase  del  tramonto  di  una  vita...  si  trasformò,  come  per  incanto,  in  una  nuova  alba!  Fu   così   che,   quella   che   era   sembrata   non   più   che   una   favola   di   altri   tempi   da  leggere   ai   nostri   bimbi   prima   di   dormire   o   da   rivedere   nei  migliori   film   o   nei  cartoni   Disney,   solo   pochi   giorni   fa,   Domenica   2   Novembre   2014,   oltre  l'immenso     oceano,   proprio   nella   Grande   Mela,     si   è   trasformata   in   una  INCREDIBILE  REALTA':   Il   nostro  GIOVANNI  RONCO  ha  portato   a   compimento,  nonostante   una   temperatura   bassissima   ed   un   fortissimo   vento   spesso  contrario,  in  sole  4  ore  e  7  minuti,  la  Maratona  di  New  York!!!    In  conclusione,  cari  lettori  e  lettrici,  l'unica  e  sola  certezza  che  da  questa  bellissima  storia  di  vita  vissuta  si  può  trarre  è  CHE  NON  SI  DEVE  MAI  "NEANCHE  PENSARE"  DI  ESSERE  TROPPO  VECCHI  PER  LO  SPORT!!!  In   conclusione,   cari   amici,   sebbene   in   ognuno   di   noi   potrebbe   nascondersi   un  campione,   poco   importa   che   alla   fine   un   campione   venga   fuori   o  meno,   ciò   che  conta  davvero  è  che  ognuno  di  noi  può,  per  certo  ed  in  qualsiasi  momento,  decidere  di  ritrovare...  una  nuova  alba!!!    Dedicato   ad   un   caro   amico   ed   a   tutti   coloro   che   con   la   corsa   hanno  riscoperto  se  stessi!!  Sportivamente...  e  con  tutto  il  cuore!                                          Pennarola  Fabio