Dal RAV al PdM - Basile · Dal RAV al PdM La DISSEMINAZIONE Dicembre 2017 ... di portare a...

41
Dal RAV al PdM Dal RAV al PdM La DISSEMINAZIONE Dicembre 2017 Corso erogato c/o ISTITUTO SUPERIORE “G. MINUTOLI” - MESSINA Via 38 A -Contrada Fucile - 98147 Messina Tf: 090/685800 - Fax: 090/686195 - C.F. 97061930836 - P. IVA: 02569990837 e-mail: [email protected] - Pec: [email protected] - web: www.istitutosuperioreminutoli.it

Transcript of Dal RAV al PdM - Basile · Dal RAV al PdM La DISSEMINAZIONE Dicembre 2017 ... di portare a...

Dal RAV al PdMDal RAV al PdMLa DISSEMINAZIONE

Dicembre 2017

Corso erogato c/o

ISTITUTO SUPERIORE “G. MINUTOLI” - MESSINAVia 38 A -Contrada Fucile - 98147 Messina

Tf: 090/685800 - Fax: 090/686195 - C.F. 97061930836 - P. IVA: 02569990837e-mail: [email protected] - Pec: [email protected] - web: www.istitutosuperioreminutoli.it

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Obiettivi:

QUALITY

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

1) Alta considerazione umana del personaleNei rapporti di produzione la persona è al centro. Tale centralità deve diventare un “credo” a cui seguano comportamenti concreti.

2) Priorità data alla qualitàla qualità è intesa come scelta prioritaria su cui orientare gli sforzi di tutto il personale per soddisfare il cliente con un prodotto/servizio adeguato.prodotto/servizio adeguato.

3) Volontà di aumentare il contatto tra azienda e mercatoCiò consente una trasformazione aziendale verso moderne unità di servizio, più “visibili” per il mercato.

4) Creazione di catene interne produttore/clienteOgni reparto a valle viene considerato un cliente dal quale ricevere indicazioni e al quale fornire un prodotto semilavorato che lo soddisfi.

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

5) Scelta di lavorare con i datiPrivilegiare i metodi scientifici e l’attitudine a fare analisi e scelte con elementi concreti.

6) Capacità di individuazione delle prioritàLa consapevolezza che alcune importanti scelte o azioni condizionano la maggioranza dei risultati deve orientare il lavoro dei dirigenti e degli operatori per meglio utilizzare le risorse tempo, mezzi ed energie personali verso le attività veramente significative per l’azienda/organizzazione.significative per l’azienda/organizzazione.

7) Controllo dei processiLo spostamento dell’attenzione dai prodotti ai processi è uno dei cardini della Qualità Totale. “Come” si realizzano le attività diviene l’aspetto cui fanno riferimento le scelte e le azioni di miglioramento dell’azienda.

8) Lealtà organizzativaPresenza di una cultura positiva nei rapporti interpersonali.

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

LivelloStrategico - OrganizzativoStrategico - Organizzativo

LivelloTattico - Operativo

LivelloRevisione - Riavvio

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

I Circoli della Qualità

Piccoli gruppi di colleghi (8-10) della stessa area operativa che si riuniscono periodicamente e volontariamente per la discussione e la risoluzione di problemi inerenti la loro attività.

20%

80%

Problematiche di tipo operativo

È compito del management:

• lo stanziamento di fondi;

• la predisposizione dei locali;

• la preparazione del leader;

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

• la preparazione del leader;

• l’informazione del personale riguardo le

motivazioni dei circoli e la preparazione alla

partecipazione, che è assolutamente

volontaria.

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Ha un ruolo fondamentale per la riuscita delle riunioni e deve possedere le seguenti caratteristiche:

• capacità di coinvolgimento delle persone;

• saper dare spazio alla creatività;• saper dare spazio alla creatività;

• fornire dei criteri per la scelta dei problemi da trattare;

• personalità spiccata, tale da saper ottenere il rispetto dei partecipanti.

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Il circolo elabora le proposte di miglioramento corredate da un’analisi economica completa di un confronto costi/benefici

DirezioneSI NO

Il management elabora un piano d’intervento per attuare le proposte e fa in modo che tutti in azienda vengano a conoscenza di tale intervento e da quale circolo è pervenuto il suggerimento

Il management deve chiarire pubblicamente il motivo del rifiuto

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

• sviluppo delle capacità;

• aumento dell’autostima;

• sviluppo delle potenzialità;

Effetti sulle caratteristiche dei dipendenti

• aumento del rispetto dei capi verso i loro collaboratori;

• aumento di stima da parte della direzione verso chi opera ai livelli inferiori;

• aumento dei contatti fra le persone.

Effetti sui rapporti interpersonali

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Il PdM visto dai vari Istituti

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

analisi dei punti di forza di un PDM:

1) valorizzazione delle risorse umane - aumenta il senso di appartenenza

2) standardizzare il processo e condividere le «buone pratiche»:-tra i vari indirizzi- tra classi parallele

3) creazione di un archivio on-line di prove esperte munite di rubriche valutative

4) migliorare il successo scolastico: INCLUSIONE – RIDUZIONE DELLA DISPERSIONE ED ABBADONO- riduzione sospensione del giudizio – aumento del n° di alunni diplomati con voti medio alti – valorizzazione ed aumento delle delleeccellenze

5) maggiore trasparenza e rendicontabilita’

6) raggiungere le otto competenze chiave europee (2006)

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

ANALISI DEI PUNTI DI DEBOLEZZA DI UN Pdm:

1) difficolta’ di condivisione e di promozione delle iniziative di miglioramento

2) difficolta’ di esecuzione nel processo : A) contesto socio ambientale e risorseB) ambiente organizzativo C) pratiche educativo didatticheD) esiti educativi e formativi

3) OCCASIONALITA’ DELLA REALIZZAZIONE DI BUONE PRATICHE (VISSUTE COME ADEMPIMENTI)

4) utilizzo formale ed asettico degli strumenti

5) poco coinvolgimento nell’esecuzione delle prove invalsi

6) «diffidenza» della valutazione esterna

7) verifiche e monitoraggio : iniziali-in itinere-finali degli obiettivi prefissati

8) difficolta’ di monitoraggio dei risultati post-scolastici

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Sintesi La pianificazione di qualsivoglia azione costruttiva nel settore scolastico dellaformazioneimplica la raccolta di dati oggettivi da analizzare e interpretare. Il Rav eil PdM rappresentano i documenti in cui tali dati confluisconoper tradursi in azione.Infatti, elaborando una visione d’insieme delle attività svolte, degli obiettiviraggiunti e delle criticità emerse, tali documenti consentono la misurazione delleattività poste in essere e la riflessione sui bisogni dell’utenza e del territorio,sull’efficienza e l’efficacia dei processi, nonché sull’eventuale rimodulazionedeglistessi per il raggiungimento della qualità del servizio reso all’utenza.

L’approccio L’approccio per processi,basatosu evidenzeoggettive,comportauna costruttiva

Positività PdM

L’approccio per processi

L’approccio per processi,basatosu evidenzeoggettive,comportauna costruttivariflessioneche coinvolge gli attori interessati (personale) e li sensibilizza versoobiettivi comuni, mediante la condivisione di esperienze, materialididattici estrumentimetodologici.

Flessibilità-Concretezza

Il principio posto a fondamento del PdM è la creazione concertata di un piano dimiglioramento che, pur ricercando soluzioni risolutive a problemi di contesto,muoveda presupposti di flessibilità, fattibilità e progressività.

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Qualità La celerità dei cambiamenti storici, la globalizzazione dei mercati e la pluralità delleagenzie formative costituisce una sfida per la scuola contemporanea non solo atenersi al passo coi tempi, ma a trovare un proprio ruolo e un’identità forte.Pertanto, la qualità non rappresenta solo l’obiettivo ultimo dell’articolato processoformativo, ma il fondamento sul quale gli studenti, grazie al percorso scolastico,diventeranno costruttori attivi della propria vita sia nelruolo di cittadini attenti,partecipi e propositivi allo sviluppo e alla crescita sociale sia nella dimensionedellarealizzazione personale. La scuola, quindi, si propone di promuovere lacrescitapersonalee umanadegli studentimediantel’offerta di una pluralità di strumentipersonalee umanadegli studentimediantel’offerta di una pluralità di strumentimetodologici, competenze e conoscenze spendibili anche sul mercato. E’ opportunoche il PDM non perda mai l’obiettivo della concretezza dell’azione che si prefiggedi portare a compimento legata ai processi finalizzati agliesiti e adeguataal contesto.

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Riflessione costruttiva

Senzauna visione d’insieme delle attività che ogni istituzione scolastica pone inessere, un’attenta lettura delle informazioni sulle ricadute di taleattività sull’utenza e sul territorio e, non ultimo senza un confronto del propriooperatocon la realtà esterna locale, regionale e nazionale, non si avrebbero glistrumentisu cui organizzare una solida ed efficace pianificazione del complessosistemascolastico, volta al miglioramento delle prestazioni e deirisultati interminidi prodotto sociale.

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Condivisione La condivisione del piano di miglioramento costituisce un punto nevralgico delprocessoa vari livelli: docenti e utenza.

I docenti, pur impegnandosi nelle attività, risentono di unascarsa motivazionedeterminatadalla mancanza di riconoscimenti effettivi dell’operato profuso e daimpegnisempre più gravosi a cui sono chiamati a rispondere. La complessità delsistemascolastico e le problematiche ad esso connesse sempre più raramentetrovano un dialogo costruttivo con le istituzioni centrali. Tale distacco tralegislatore,proiettatoal livello europeoe operatorevincolato ai contesti realilegislatore,proiettatoal livello europeoe operatorevincolato ai contesti realimina o comunque rallenta la condivisione di intenti. Ciò non toglie valore allanecessitàdi cambiamento, che viene percepito da tutti gli attori, ma non faconvergerele istanze sulle priorità.

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Condivisione In merito all’utenza, costituita da alunni e famiglie, si può,a ragione, sostenereche essa abbia acquisito solo in parte la necessità del cambiamento e nonsempre sembra in grado di sostenere l’istituzione scolastica nelle scelteprogrammatiche. Infatti, l’atteggiamento delle famiglie risulta ancora limitato aduna modalità di una presenza “delegante” alla scuola le responsabilità, pococooperantee dialogante con essa. Infine, la percezione dei cambiamenti sociali e,soprattuttoeconomici e di mercato, da parte degli studenti sembra non avermaturatodel tutto, in ragione anche dell’età evolutiva, la problematicità delcontesto storico contemporaneoe solo lentamenteprende coscienzadellacontesto storico contemporaneoe solo lentamenteprende coscienzadellacompetitività e della flessibilità presente nel mondo del lavoro. La rispostapositiva alle richieste sociali ed economiche ricade prioritariamentenell’acquisizione delle competenze di cittadinanza attiva come sono statedeclinatedalla comunità europea. Per tali motivi è fondamentale che il PdM sianon sbilanciato sulle proposte operative dell’istituzione scolastica, ma condivisoconl’utenza e il territorio.

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Risorse economiche

L’effettiva realizzazione del PdM è subordinata alle risorse finanziarie, che ormaidaanni sono sempre più limitate ed insufficienti a risponderealla complessità deisistemigestionali demandati alla scuola. L’Italia, infatti, risulta essere tra i Paesiche meno investono nella formazione delle nuovegenerazioni. Qualsivoglia piano di miglioramento, dunque, deve tenerepresentiin modo vincolante le risorse a disposizione perché possa tradurre in attole azioni programmate specie in relazione alla formazione docente (implica uncontrattodi docenza esterna) e nella dotazione strumentale e di servizio.

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

ASPETTI NEGATIVI:SE SI RAGIONA IN TERMINI DI INDICATORI DI QUALITA’,DI AUTOVALUTAZIONE E DI AUTOMIGLIORAMENTO,NON ESISTONO IN ASSOLUTO ASPETTI NEGATIVI DELPDM, SEMMAI RISCHI:

•Di scarsa coerenza e chiarezza (contesto,•Di scarsa coerenza e chiarezza (contesto,autovalutazione, definizione dei processi, indicatorimisurabili)•Di scarsa condivisione con le componenti dellascuola

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

ASPETTI POSITIVIIL DOCUMENTO CONSENTE DI MONITORARE IN MODO SISTEMATICO TUTTI I PROCESSI MESSI IN ATTO, IN SEGUITO ALL’INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI DI FORZA E DEI PUNTI CRITICI DI UNA SCUOLA, IN TUTTE LE SUE DIMENSIONI.DIMENSIONI.

FACILITA LA COLLABORAZIONE E CONSENTE DI GESTIRE E TRACCIARE I DATI TECNICI

PERMETTE IL RIUTILIZZO DI PROGETTUALITA’ ESISTENTI

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

PROGETTAZIONE:

• SETTORIALITA’ NELL’ELABORAZIONE DELLA PROGETTAZIONE TRA I VARI ORDINI DI SCUOLA

• PERSONALIZZAZIONE DEGLI OBIETTIVI

VALUTAZIONE:

• MANCANZA DI SISTEMATICA ELABORAZIONE E CONDIVISIONE DEGLI STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE NEGLI ANNI PONTE (INFANZIA E PRIMARIA)

• PREVALENZA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI RISPETTO A QUELLA DELLA VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

INSUCCESSO

DIMENSIONE METODOLOGICA:

• IMPOSTAZIONE TRASMISSIVA DEL SAPERE

• MODESTA PRECENTUALE DI DOCENTI CHE APPLICANO LE STRATEGIE INNOVATIVE ANCHE APPLICATE AL DIGITALE

• FORMAZIONE DOCENTI

DIMENSIONE ORGANIZZATIVA:

• RIGIDITÀ DEL SETTING

• STRUMENTI TECNOLOGICI INSUFFICIENTI AL NUMERO DI UTENTI

• WIFI LIMITATO

DIMENSIONE RELAZIONALE:

• COMPETIVITÀ • CHIUSURA

INSUCCESSO SCOLASTICO

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Eventuali CRITICITÀ nell’elaborazione e uso dei PDM

PER CHI LO USA

• Non sempre i Piani di Miglioramento sono di facile lettura e interpretazione; la comprensione di alcuni termini non può essere caratterizzata da approssimazione e superficialità.

• Chi usa il PDM a volte non ha partecipato all’autovalutazione di istituto, parte propedeutica ma fondamentale per la redazione del piano di miglioramento.

• Scarsa fiducia nel progetto di • Scarsa fiducia nel progetto di miglioramento redatto da altri.

• La scelta delle priorità può risultare difficoltosa quando il processo di autovalutazione ha messo in luce molteplici punti di debolezza del sistema.

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

• La scelta delle priorità può risultare difficoltosa quando il processo di autovalutazione ha messo in luce molteplici punti di debolezza del sistema.

• Poca esperienza nell’iter di costruzione e di utilizzo di un sistema di misura e monitoraggio: � individuare gli indicatori più adatt i a

mantenere monitorato il sistema richiede riflessione consapevolezza;

� la capacità di lettura dei dati forniti PER CHI LO REDIGE

� la capacità di lettura dei dati forniti dagli indicatori a volte non è adeguata

• Prendere delle decisioni volte al miglioramento del sistema crea ansia.

• La scelta delle priorità potrebbe essere “strategicamente” mirata al raggiungimento di facili obiett ivi di processo.

• Essere guidati da un’idea di miglioramento semplicemente “incrementale” (innalzare il livello di una performance) e non come cambiamento sostanziale e innovativo (che comporta l’acquisizione di nuove competenze)

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

FATTORI IMPRESCINDIBILI per un PDM come strumento di successo

• Lettura attenta dei risultati dell’autovalutazione e ricerca delle cause delle criticità.

• Formazione necessaria al NIV e anche per decentrare le responsabilità (definendo i rispettivi compiti nel processo di miglioramento).

• Istituzione dei sistemi di feedback che • Istituzione dei sistemi di feedback che permettano di comunicare eventuali aree di ulteriore miglioramento.

• Coinvolgimento della comunità scolastica, motivandola ad analizzare i risultati e a pianificare il miglioramento.

• Promozione della fiducia nel progetto rendendo noti i vantaggi che la gestione della qualità apporterà nel sistema

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

ELEMENTI NEGATIVI •Format PDM non uniforme nella struttura.•Le strutture esistenti si presentano poco sinottiche al fine della condivisione.

UTILITA’ DEL PDM•Consente l’analisi di funzionamento•Chiarezza e consapevolezza della complessità dell’attività della scuolascuola•Colloca il problema nel contesto•Classifica i problemi•Priorità di sviluppo •Saggia la capacità di progettare strategicamente le azioni•E‘ manifestazione e affermazione di coerenza interna•Stimola la riflessione, operando scelte autonome e rispondenti alle specificità di cui è espressione•Permette di progettare il miglioramento

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Aspetti negativi riscontrati nella realizzazione del piano di miglioramento:Difficoltà a coinvolgere l’intero corpo docenteDifficoltà a scardinare abitudini consolidateDifficoltà per alcuni a lavorare in teamDifficoltà ad accettare una standardizzazione valutativa e una eccessiva burocratizzazione

Aspetti positivi:Riflettere e cogliere la relazione tra azioni e risultati Ottimizzare risorse, tempi. Convergere verso obiettivi comuni Imparare facendoCondividere esperienze

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

DESTABILIZZAZIONE -TRANSIZIONE-INNOVAZIONEDestabilizzazione: riflettere e mettere in discussione le praticheconsolidate, ricercarne e sperimentarne di nuove evitando di rimanereancorati ad un sapere basato sull’esperienza e su saperi codificati.Comportamenti di resistenza al cambiamento

Transizione: “costretti” ad “applicare” la legge, che si considera comeuna perdita di identità e di competenze perché lo scenario vieneimmaginato imprevedibile e, dunque, minaccioso, si aprono opportunitàdi sviluppo, di crescita e di arricchimento.Innovazione: il sentimento di “spaesamento” viene superato attraverso laInnovazione: il sentimento di “spaesamento” viene superato attraverso lapiena consapevolezza dei processi messi in atto nell’azione educativa.La fase di realizzazione chiama a responsabilità tutti gli attori,ovvero tutti i docenti, richiede un coinvolgimento a 360° che può (edeve) essere esercitato proprio dal dirigente scolastico (che ne èresponsabile!) e ciò attraverso:•la sua capacità di leadership educativa da esercitare day by day,nei contesti formali e in quelli informali;•atti amministrativi connessi all’attività dirigenziale, tenuta aguidare, coordinare, valorizzare, promuovere, indirizzare.

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Punti critici nella progettazione di un buon piano dimiglioramento:

•La stesura di questo tipo di percorsi viene spesso vista come unaformalità dovuta, non come una reale opportunità dimiglioramento;•persiste di base una certa resistenza al cambiamento;•coinvolgere l’intera comunità scolastica nel processo di•coinvolgere l’intera comunità scolastica nel processo dimiglioramento, motivandola e responsabilizzandola, rappresentauna sfida ardua perché richiede a priori, o almeno di pari passo, ladiffusione di una “cultura della qualità”;•mancanza di un’adeguata formazione e di esperienze pregresse;•rischio che il mezzo venga scambiato per il fine;•limitate risorse finanziarie;•Mancanza di un modello o format fissato a livello centrale.

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Aspetti positivi•La pianificazione insiste sulla multidimensionalità dei vari problemi organizzativi aprendo alla possibilità di un insieme di interventi convergenti e sinergici: dal momento che spesso le problematiche da affrontare per ottenere risultati migliori si articolano su diversi livelli è possibile far collidere azioni diverse affinché concorrano a dare l’esito prefissato.•Consente di individuare soluzioni mirate al problema, operando al contempo una selezione di buone pratiche e permettendo un raffronto tra costi e benefici.•Permette la definizione di una priorità temporale degli interventi da attuare: in questo senso pianificare vuol dire analizzare gli elementi del progetto in base al loro grado di priorità, della disponibilità di risorse alla sua attuazione, ecc.grado di priorità, della disponibilità di risorse alla sua attuazione, ecc.•È di fatto il documento che dà potere operazionale alle priorità indicate nel RAV.

Aspetti imprescindibili•Congruenza con gli obiettivi di miglioramento già presenti nel Rapporto di autovalutazione (RAV);•ottimizzare le risorse interne, identificando, riconoscendo e responsabilizzando le competenze professionali;•pianificare, monitorare e valutare adeguatamente gli interventicentralità di scelte e azioni rispetto ai problemi stessi.

Elemento che rappresenta il PdM: la dinamicità.

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

RISULTATI

SCOLASTICI

Esiti degli scrutini,

trasferimenti e

abbandoni.

Tranne alcuni casi

giustificati la scuola

non perde studenti

nel passaggio tra le

classi e gli ordini.

RISULTATI PROVE

INVALSI

Risultati degli

studenti nelle prove

di Italiano e

Matematica.

Livelli di

apprendimento degli

studenti:

Variabili dei risultati

I risultati raggiunti

hanno un lieve

scostamento dalla

media nazionale.

Potenziamento di

Matematica e Italiano

per il raggiungimento

degli obiettivi pari alla

media nazionale.

AREE INDICATORI PUNTI DI FORZA PUNTI DI

DEBOLEZZA

PRIORITA’

MIGLIORAMENTO

Variabili dei risultati

fra le classi.

COMPETENZE

CHIAVE

Comunicazione nella

lingua madre.

Comunicazione nelle

lingue straniere

Ampliamento del

curricolo con

introduzione della

terza lingua.

Soddisfacenti risultati

anche nella lingua

madre.

RISULTATI A

DISTANZA

Prosecuzione negli

studi.

Successo negli studi.

Raggiunto l’obiettivo

del 98% delle

frequenze alla

Secondaria di II grado.

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

Per me il PDM è…

COS’E’ IMPRESCINDIBILENEL PDM NON PUO’ MANCARE IL LEGAME DI COERENZA E CONSEQUENZIALITA’ CON IL RAV, NON PUO’MANCARE LA CORRISPONDENZA DI SIGNIFICATO ALLA TERMINOLOGIA UTILIZZATA.COS’E’ RAPPRESENTATIVO DEL PDMLA FACILE LETTURA DEL DOCUMENTO, IN QUANTO CHIARO, FATTIBILE E COERENTE L’INDIVIDUAZIONE DI AZIONI E STRATEGIE E DI STRUMENTI DIMONITORAGGIO ACCESSIBILI A TUTTI.

Per me il PDM è…

� la responsabilità del cambiamento � un incentivo per trovare una strada migliore � uno strumento di etica professionale.

E per tutti Voi il PDM è…..

Dal RAV al PdM - La DISSEMINAZIONE

QUALITY FAMILY