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Dal produttore al consumatoreLa filiera delle statistiche ufficiali
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
Perché oggi si parla tanto di “diluvio dei dati”?
La quantità di statistiche in circolazione è impressionante
Open data Big Data
Titolo titolo titolo titoloTitolo titolo titolo titoloTitolo titolo titolo titoloNavigare nel diluvio dei dati
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
A cosa servono le statistiche
• aiutano a capire la realtà in cui viviamo misurandone i fenomeni (inflazione, produzione, matrimoni, nascite, ecc.)
Da prodotto di élite a commodity
Titolo titolo titolo titoloTitolo titolo titolo titoloLa filiera delle statistiche ufficiali
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
ieri: consumo anoressico
La filiera delle statistiche ufficiali
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
Oggi: “consumo bulimico” (statistica a ogni costo) ma..
le statistiche
non sono tutte uguali!
La filiera delle statistiche ufficialil bene prodotto bene prodotto
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
Produttori di statistiche ufficiali
Oltre all’Istat, Uffici di statistica di soggetti pubblici e privati (Ministeri, enti locali, Ferrovie dello stato, Aci, Cnr, Enea, Coni, Inps, Unioncamere) che fanno parte del Sistan (Sistema statistico nazionale). Nel Sistan, l’Istat è il “socio di maggioranza”, con funzioni di indirizzo coordinamento promozione e assistenza tecnica alle attività statistiche.
Altri grandi enti nazionali e sovranazionali(Bankitalia, Eurostat, FMI, Ocse, ILO, ecc).
Soggetti con strutture scientifiche (Censis, università, centri studi di organizzazioni sindacali e imprenditoriali, altri istituti privati di ricerca).
Zona grigia
Sondaggisti Società private che svolgono, su committenza, sondaggi di opinione e ricerche di mercato. Sotto la vigilanza dell’Agcom
Gli attori nella filiera: i produttori
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
Gli attori nella filiera: i produttori
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
Gli attori nella filiera: i produttori
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
La filiera delle statistiche ufficiali
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
“… rilevanza e qualità delle informazioni, ecco ciò che ci servirà fra 5 anni ...”
Biz Stone, 18 ottobre 2012
La filiera delle statistiche ufficiali
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
I metadati, caposaldo della qualità e della trasparenza
La filiera delle statistiche ufficiali
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
La filiera delle statistiche ufficiali: i consumatori
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
La filiera delle statistiche ufficiali: gli operatori dell’informazione
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
Il circuito virtuoso delle statistiche
La filiera della delle statistiche ufficiali
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
Come si realizza il circuito virtuoso
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
Come si realizza il circuito virtuoso
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
Dal lato dei media:Ilvo Diamanti: “per ragioni diverse il mercato politico e il mercato della comunicazione fanno uso di dati statistici, da una parte c’è il dato e dall’altra c’è l’uso che se ne fa …i numeri possono essere anche
corretti ma poi tutto dipende da
come vengono usati, presentati e proposti”
Come si realizza il circuito virtuoso
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
I media in una figura a tre dimensioni
Come si realizza il circuito virtuoso
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
Come si realizza il circuito virtuoso
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
Rispetto al rischio semplificazione l’uso dei dati è corretto se:
- le cifre corrispondono a quelle effettivamente diffuse
- la dimensione reale del fenomeno non viene distorta dalla mediazione degli addetti ai lavori
Come si realizza il circuito virtuoso
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
Semplificazione fattore di rischio
Il tasso di disoccupazione giovanileNel III trimestre 2012 è al 32,1%. I mezzi di informazione da molti mesi semplificano in:
1 giovane su 3 è senza lavoro. Non è così perché:
Occupati 15-24 1.163.000 (19,2% popolazione 15-24)
In cerca 551.000 (9,1% “ “ )
Inattivi 15-24 4.327.000 (71,4% “ “ )
studenti 3.396.000 (78,5% degli inattivi 15-24)
Totale 15-24enni 6.041.000 (100% popolazione 15-24)
Come si realizza il circuito virtuoso
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
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Milano, 13 dicembre 2012
Come si realizza il circuito virtuoso
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
Dai tre tassi emerge che:•lavorano due 15-24enni ogni 10
•è in cerca di lavoro un 15-24enne su tre interessati al lavoro (occupati + in cerca) ma è disoccupato meno di un 15-24enne ogni 10 ragazzi di quella classe di età, non 32 su cento
•fra i 15-24enni sette giovani su dieci non partecipano al mercato del lavoro
Come si realizza il circuito virtuoso
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
Come si realizza il circuito virtuoso
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
Semplificazione fattore di rischioEsempio: % di italiani che va al lavoro in macchina passa dal 45,2 al 43,9%.
Poiché si tratta di un confronto fra due grandezze % si fa la differenza. Questa differenza è espressa in punti percentuali
45,2 – 43,9 = - 1,3 punti
Altro risultato fornisce la variazione percentuale:
43,9/45,2 x 100 – 100= -2,9%
Come si realizza il circuito virtuoso
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
I media filtro dell’informazione: la spettacolarizzazionedei dati
Come si realizza il circuito virtuoso
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
La spettacolarizzazione dei dati può assumere diverse nuances:
•enfasi eccessiva (soprattutto nei titoli) spesso accompagnata da analisi superficiale
•ampio risalto a statistiche «usa e getta»
• la «bufala» statistica
:
Come si realizza il circuito virtuoso
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
I media interpreti dei dati: la strumentalizzazione
Come si realizza il circuito virtuoso
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
La strumentalizzazione dei dati
• la selezione dei dati avviene secondo criteri ideologici, politici o di mera opportunità
• viene mossa una critica alla qualità o alla utilità di quei dati che non corrispondono alle attese di chi scrive (e della sua parte politica)
:
Se la mediazione non è corretta
Come si realizza il circuito virtuoso
Milano, 13 dicembre 2012
Se i dati non sono di qualità
Come si modifica il circuito virtuoso
Milano, 13 dicembre 2012
La produzione dell’Istat
Anna Maria Tononi Milano, 13 dicembre 2012
Il punto su … l’economia italiana …… attraverso i principali dati congiunturali
• Produzione industriale, delle costruzioni;• Fatturato dell’industria, del commercio, dei servizi;• Commercio estero (esportazioni e importazioni di
beni)• Prezzi (alla produzione, al consumo)• Lavoro (occupati, disoccupati, grandi imprese, ore
lavorate)• Retribuzioni (contrattuali, di fatto)• Conti economici trimestrali (Pil)• Conti pubblici trimestrali• Pil e indebitamento AP
espansione/recessione/recessione tecnica
:
i dati congiunturali possono essere espressi:
Leggere la congiuntura
Milano, 13 dicembre 2012
Milano, 13 dicembre 2012
INDICE
Variazionicongiunturali
Variazionitendenziali
Ott 12Set 12
Ago-Ott 12Mag-Lug12
Ott 12Ott 11
Gen-Ott 12Gen-Ott11
Dati destagionalizzati 81,8 -1,1 -0,5 - -
Dati corretti per gli effetti di calendario
88,6 - - -6,2 -6,5
Dati grezzi 91,2 - - -0,3 -5,8
Leggere la congiuntura Leggere la congiuntura
PRODUZIONE INDUSTRIALEOttobre 2012, indici e variazioni percentuali (base 2005=100)
Milano, 13 dicembre 2012
Il livello dell’indice serve per confrontare il valore attuale con quello dell’anno base
a ottobre 2012 il livello della produzione industriale (corretto per gli effetti di calendario) è sceso dell’11,4% rispetto al 2005
Leggere la congiunturaLeggere la congiuntura
Milano, 13 dicembre 2012
Indice della produzione industriale (base 2005= 100) grezzo, corretto e destagionalizzato
Leggere la congiunturaLeggere la congiuntura
40
50
60
70
80
90
100
110
120
130
2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
grezzo destagionalizzato corretto
Milano, 13 dicembre 2012
Produzione industriale – variazioni congiunturali e tendenziali
su dati corretti e destagionalizzati
Leggere la congiuntura
Milano 13 dicembre 2012
Due informazioni complementari:
• le variazioni congiunturali mostrano la dinamica più recente (mese su mese) ma sono molto volatili (e la volatilità oscura
il segnale);
• le variazioni tendenziali mettono in evidenza l’andamento su un periodo più lungo e quindi possono coprire gli sviluppi dei mesi più recenti.
Leggere la congiuntura
L'inflazione è un processo di aumento continuo e generalizzato dei prezzi dei beni e servizi destinati al consumo delle famiglie
Se la spesa complessiva rimane invariata si possono
comprare meno beni e servizi
Un aumento dell'inflazione corrisponde a una situazione in cui aumenta la velocità di crescita dei prezzi
Una riduzione dell'inflazione si verifica nel caso in cui i prezzi, pur in aumento, crescono a una velocità minore
Se l’inflazione scende, non significa che i prezzi calano
Milano 13 dicembre 2012
Leggere la congiuntura
L’inflazione viene calcolata attraverso l’indice dei prezzi al consumo, che misura le variazioni nel tempo dei prezzi di un
insieme di beni e servizi, chiamato paniere, rappresentativo degli effettivi consumi delle famiglie in un certo anno
Nel paniere non c’è la spesa della casa, perché l’acquisto dell’abitazione viene considerato un investimento e non un consumo
È difficile, per il singolo consumatore, riconoscere nelle variazioni dell’indice generale, che ingloba le variazioni di prezzo della spesa complessiva dell'intera popolazione, quelle della propria spesa quotidiana
Lo scarto fra inflazione ufficiale e inflazione percepita
Milano, 13 dicembre 2012
Leggere la congiuntura
Milano, 13 dicembre 2012
INDICI VARIAZIONI %
ottobre ott-12 ott -122012 set-12 ott -11
Indice nazionale per l’intera collettività NIC (a) 106,5 0,0 2,6
Indice per le famiglie di operai e impiegati FOI (senza tabacchi) (a) 106,4 0,0 2,7
Indice armonizzato IPCA (b) 119,2 0,3 2,8
INDICI DEI PREZZI AL CONSUMOottobre 2012
(a) indice in base 2010=100
(b) indice in base 2005=100
Leggere la congiuntura
Il paniere e i suoi pesi
Beni e servizi inclusi nel paniere non hanno la stessa importanza nei consumi della popolazione
Così nel paniere ogni prodotto ha un peso, attribuito in base alla sua rilevanza sulla spesa complessiva delle famiglie per consumi
I rincari, anche a due cifre, dei prodotti che pesano poco nel paniere, hanno un impatto limitato sul calcolo dell'indice generale
Milano, 13 dicembre 2012
Leggere la congiuntura
Milano, 13 dicembre 2012
Leggere la congiuntura
Due criticità comunicative molto frequenti sui pesi
Affitti (l’80% della popolazione ha casa di proprietà)
RC mezzi di trasporto (il peso è dato dalla differenza fra premi e indennizzi)
Milano, 13 dicembre 2012
Leggere la congiuntura
Milano, 13 dicembre 2012
FIGURA 4. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER CAPOLUOGO DI REGIONEOttobre 2012, graduatoria delle variazioni percentuali tendenziali e variazioni congiunturali
Leggere la congiuntura
Milano, 13 dicembre 2012
FIGURA 7. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER PRODOTTI A DIVERSA
FREQUENZA DI ACQUISTO. Variazioni percentuali rispetto allo stesso mese dell’anno precedente
Leggere la congiuntura
-1,0
0,0
1,0
2,0
3,0
4,0
5,0
6,0
7,0
ott-07 apr-08 ott-08 apr-09 ott-09 apr-10 ott-10 apr-11 ott-11 apr-12 ott-12
Alta frequenza Media frequenza Bassa frequenza
FIGURA 7. INDICI DEI PREZZI AL CONSUMO NIC, PER PRODOTTI A DIVERSA
Variazioni percentuali rispetto allo stesso mese dell’anno precedente
Milano, 13 dicembre 2012
Il potere d’acquisto
L’inflazione non è il potere d’acquisto
Se il valore dell’indice generale dei prezzi viene confrontato con altro indicatore (retribuzioni contrattuali)
si ha una misura grezza dell’andamento del potere d’acquisto
Leggere la congiuntura
Milano , 13 dicembre 2012
Come leggere la congiuntura
Il potere d’acquistoLa misura ufficiale è quella espressa dal reddito disponibile reale delle famiglie consumatrici(trimestrale)
Milano, 13 dicembre 2012
Conti economici trimestrali il Pil Lo schema di base è il conto risorse e impieghi
Leggere la congiuntura
Milano 13 dicembre 2012
Pil, valori concatenati, dati destagionalizzati e corretti (numero indice 2000=100). III trimestre 2000- I trimestre 2012
Leggere la congiuntura
Milano, 13 dicembre 2012
CONTO ECONOMICO RISORSE E IMPIEGHI Anno 2011, valori in milioni di euro
Aggregati Valori a Variazioni Valori Variazioni prezzi % 2011/2010 concatenati % 2011/2010
correnti
Pil ai prezzi di mercato 1.579.659 1,7 1.425.792 0,4 Importazioni 478.983 8,2 402.471 0,6 Consumi finali 1.292.360 1,9 1.152.618 -0,1 Spesa famiglie 962.465 2,9 853.561 0,1 Spesa AP 323.397 -1,2 293.408 -0,8 Spesa delle ISP 6.498 2,5 5.819 0,4 Investimenti fissi lordi 308.908 1,4 269.720 -1,8 Variazione delle scorte -625 - - - Oggetti di valore 2.436 4,2 1.101 1,2 Esportazioni 455.563 10,4 405.501 6,0
Consumi interni pesano per l’81%, gli investimenti per oltre il 20. Domanda interna consuma più di quanto si produce
Leggere i conti nazionali
Milano, 13 dicembre 2012
Leggere i conti nazionali
Milano, 13 dicembre 2012
Leggere i conti nazionali
Milano, 13 dicembre 2012
Le misure dell’occupazione in CN
Ula (Unità lavoro a tempo pieno) + Posizioni lavorative a tempo parziale (lavoro part time e seconde attività)
Misura convenzionale
Serve per fare confronti nel tempo e nello spazio
Le Ula possono essere dipendenti o indipendenti, sono al netto della CIG (i cassintegrati non sono conteggiati)
Come leggere i conti nazionali
Milano, 13 dicembre 2012
Le misure dell’occupazione in CN
Posizioni lavorative (posti di lavoro)
Occupati (full and part time)
una Ula più occupati part time
un occupato più posizioni lavorative
Come leggere i conti nazionali
Milano, 13 dicembre 2012
Leggere i conti delle AP
Milano, 13 dicembre 2012
Saldi di finanza pubblicaI trimestre 2008-II trimestre 2012, valori percentuali sul Pil
Leggere i conti delle AP
Milano, 13 dicembre 2012
I conti annuali delle AP AGGREGATI DI FINANZA PUBBLICA Anni 2008-2011, milioni di euro a prezzi correnti e valori percentuali
2008 2009 2010 2011
Indebitamento netto -42.700 -82.752 -69.270 -61.758
Indebitamento netto/Pil ) -2,7 -5,4 -4,5 -3,9
Saldo primario 38.612 -11.889 1.843 16.467
Saldo primario/Pil (%) 2,5 -0,8 0,1 1,0
Pressione fiscale/Pil (%) 42,6 43,0 42,6 42,6
Debito 1.670.993 1.769.226 1.851.217 1.906.738
Debito/Pil (%) 106,1 116,4 119,2 120,7
Leggere i conti delle AP
Milano, 13 dicembre 2012
Attenzione alle revisioni dei dati!
Leggere i dati