Dal passato al presente - Dioniso

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... al presente Dal passato... Dioniso

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Percorso figurativo di arte e cultura dell'antica Grecia

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... al presenteDal passato...

Dioniso

Ermes e DionisoDal passato...

E sul monte Dracano, luogo del parto,

Ermes, figlio di Maia, vola giù dal cielo per prendere il bambino.

Nel rifugio delle sue braccia. Dà a Lieo appena nato

un appellativo che ricordi il parto del padre,

chiamandolo Dioniso, perché, portando il fardello in una gamba,

il Cronide [Zeus] camminava zoppicando per la coscia cosìappesantita.

Nonno di Panopoli, Le Dionisiache, canto IX, vv. 16-21, tratto da Nonno di Panopoli Le Dionisiache, canti I-XII, vol 1, trad. di Daria Gigli

Piccardi, BUR, Milano, 2003.

Prassitele, Ermes con Dioniso bambino, 350-340 a.C.; marmo. Olimpia, Museo Archeologico.

L’infanzia di DionisoDal passato...

Comincio a cantare Dioniso coronato di edera, dagli alti

Clamori,

nobile figlio di Zeus e di Semele gloriosa;

che le ninfe dalle belle chiome nutrirono, dal dio, suo padre,

avendolo ricevuto fra le braccia, e allevato con ogni cura

nelle valli di Nisa: ed egli crebbe per volontà del padre,

nell’antro odoroso, annoverato fra gli immortali [...]

Inno Omerico XXVI, A Dioniso, tratto da Cassola F. (a cura di), Inni Omerici, Mondadori, Milano, 1988

Sileno che tiene in braccio Dioniso fanciullo, Città del Vaticano, Musei Vaticani.

Dioniso e i piratiDal passato...

Desiderando poi essere portato dall’Icaria a Nasso [Dioniso] affittò una nave pirata dei Tirreni. Ma dopo che fu fatto salire a bordo non si diressero a Nasso ma in Asia, con l’intenzione di venderlo come schiavo. Allora, trasformò l’albero maestro e i remi in serpenti, e riempì la nave di edera e di suoni di flauto. E i pirati impazzirono, si buttarono a mare e si trasformarono in delfini. Capirono allora che egli era un dio e lo venerarono.Dopo aver portato su la madre di lui dall’Ade la chiamarono Thyone, egli ascese con lei in cielo.

Apollodoro, Biblioteca, III, 6, tratto da Guidorizzi G.-Frazer J. G. (a cura), Apollodoro, Biblioteca, Adelphi, Milano 1995.

Interno di una kylix attica raffigurante Dioniso su una barca a vela circondato dai delfini. Monaco, Antikensammlungen.

Il dio venuto da lontanoDal passato...

Dopo aver combattuto sulla terra, [Dioniso] si unirà alla corsa delle stelle,

dopo la guerra contro i Terrigeni e il conflitto contro gli Indiani

lo accoglierà il cielo scintillante perché risplenda accanto a Zeus.

Nonno di Panopoli, Le Dionisiache, canto VII, vv. 97-99, tratto da Nonno di Panopoli, Le Dionisiache, canti I-XII, vol 1, trad. di Daria Gigli

Piccardi, BUR, Milano, 2003.

Dioniso lotta con gli Indiani, mosaico pavimentale della Villa della Ruffinella, IV secolo d.C., Roma, Museo Nazionale Romano.

Dioniso, nato due volte... al presente

Lo serbava nel grembo [Dioniso], un giorno, la madre tra doglie di parto fatali. Poi a volo piombò il tuono di Zeus, lei lo espulse dal ventre, e schiantata dal fulmine lasciò la vita. Subito Zeus, figlio di Crono, lo accolse nella guaina segreta della sua coscia cucita con fibbie dorate, all’oscuro da Hera. E lo partorì, dio cranio di toro, quando le Moire compirono il tempo, e lo coronò di corone di serpi [...].

Antistrofe 1 in Euripide, Baccanti, 89-101, tratto da Euripide, Baccanti, trad. di Ettore Romagnoli Zanichelli, Bologna, 1950

Giulio Romano, La nascita di Bacco, 1530 circa, Los Angeles, The J. Paul Getty Museum.

Il giovane Bacco... al presente

Alcuni narratori di miti parlano dell’esistenza di un altro

Dioniso, precedente a questo di molti anni. [...] Dicono che egli

si distinse per intelligenza e che per primo abbia tentato di

aggiogare i buoi e di compiere con il loro aiuto la seminagione

delle semenze; perciò lo rappresentano anche cornuto. Dicono

che il figlio di Semele, nato in tempi più recenti, fosse

effeminato e molto delicato (…).

Diodoro Siculo, Biblioteca, IV 23 e 24, tratto da: Canfora L.(a cura di), Diodoro Siculo, Biblioteca Storica, trad. di Labriola I., Sellerio, Palermo,

1986

Leonardo da Vinci, Giovane Bacco, XV secolo, Venezia, Gallerie dell'Accademia.

L’inventore del vino... al presente

[...] poi venne Dionìso, il figlio di Sèmele, suo complemento [di Demetra]:

inventò l’umore liquido del grappolo e lo portò

ai mortali: il vino tronca il dolore degli uomini infelici

quando son pieni del succo della vite,

dona il sonno e fa dimenticare i mali di ogni giorno,

e per le pene – credi – non c’è altro rimedio.

Lui, che è un dio, viene versato in libagione agli altri dèi

e gli uomini gli sono debitori di ogni bene.

Tiresia a Penteo, in Euripide, Baccanti, 277-285, tratto da Euripide, Baccanti, trad. di Ettore Romagnoli Zanichelli, Bologna, 1950

Caravaggio, Bacco, 1593-1594, Firenze, Galleria degli Uffizi.

Dioniso e Arianna... al presente

Errava folle per ignote spiagge la fanciulla di Cnosso [Arianna], dove Dia [l'isola di Nasso] sente sul lido flagellato l'onda, e come s'era scossa dal suo sonno, velata appena dalla veste e ancora tutta discinta, a piedi nudi, sciolte le bionde chiome, il nome di Teseo gridava al mare... Quando udì intorno i cembali sonanti rimbombar sulla spiaggia e rintronar sotto mani frenetiche i tamburi. Per il terrore s'accasciò sul lido, lasciando a mezzo l'ultime parole esanime restò, senza più sangue.

Ovidio, Ars Amatoria, I vv. 788-795; 805-810, tratto da www.iconos.it

Tiziano, Bacco e Arianna, 1520-1523, Londra, The National Gallery.

Liriche ispirate da Dioniso... al presente

O signore, col quale Eros giovencoe le Ninfe occhi azzurrie Afrodite purpurea giocano, per le balzealte dei monti ti aggiri:vieni – ti supplico –a noi, e gradita ascolta la mia preghiera:a Cleobulo dà buoniconsigli; egli accetti,o Dioniso, il mio amore.

Anacreonte, 2, tratto da Lirici greci, trad. di Francesco Sisti, Garzanti, Milano, 1999

Jean-Léon Gerome, Anacreonte, Bacco e Amore, 1848, Tolosa, Musée des Augustins.

Ebbrezza dionisiaca... al presente

... E mi loderai, quando vedrairosseggiare la vite di succo vinoso, messaggero di gioia e i contadini nel torchioschiacciano l’uva facendo pressione con i piedie la schiera delle Bassaridi che alle grida di evoè scuotonosulle spalle con folli movimenti i capelli sciolti al vento.

Nonno di Panopoli, Le Dionisiache, canto VII, vv. 88-93, tratto da Nonno di Panopoli, Le Dionisiache, canti I-XII, vol 1, trad. di Daria

Gigli Piccardi, BUR, Milano, 2003.

Plinia Nomellini, Piccolo Bacco, XIX secolo, Firenze, Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti.