dal 1991 al servizio dei Clienti

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dal 1991 al servizio dei Clienti Monografia realizzata da Novembre 2021

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dal 1991 al servizio dei Clienti

Monografia realizzata da

Novembre 2021

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INDICE

De Bettin prova a dare la scossa digitale alle banchine italiane

Intesa hi-tech ‘al verde’ contro il nero di fumo in porto

Livorno rinnova la fiducia a DBA Group

Acquisizione nell’ingegneria portuale e logistica per DBA Group

DBA Group chiude il 2017 pensando alle prossime acquisizioni

L’italiana DBA scrive le regole del porto di Aqaba

DBA Group si fa largo nei Balcani

Automatizzazione spinta per il terminal di Parisi a Trieste

Prima uscita ufficiale per DBA a Livorno

DBA Lab rileva la slovena ACTUAL IT

DBA rivoluziona le dichiarazioni doganali

DBA Group dà ‘fondo’ alla crescita

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TABLE OF CONTENTS

INTRO

INTRODUZIONE

5HISTORY

LA STORIA

9ICT FOR THE TRANSPORT AND LOGISTICS SECTOR

ICT PER IL SETTORE TRASPORT & LOGISTICS

10FROM 2015 ON: SAVONA, ANCONA, LIVORNO...

DAL 2015 AD OGGI: SAVONA, ANCONA, LIVORNO...

11DBA GROUP ALONG THE LOGISTICS CHAIN

DBA GROUP LUNGO LA CATENA LOGISTICA

11INTERMODAL TRANSPORT

IL TRASPORTO INTERMODALE

144.0 TECHNOLOGIES

TECNOLOGIE 4.0

17DBA GROUP AND THE CIRCULAR ECONOMY

DBA GROUP E L’ECONOMIA CIRCOLARE

Cronistoria degli ultimi 10 anni di DBA Goup attraverso le pagine della stampa specializzata

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Trenta anni di attività possono sembrare un traguardo di medio corso per una società in Italia, peraltro senza scordare che il nostro sarà certo il ‘Paese più bello del mondo’, ma fare qui impresa è talvolta una vera ‘impresa’. La differenza, rispetto anche ad aziende più storiche, con due zeri dopo la prima cifra dalla fondazione, nel caso di DBA Group la fa la ‘qualità’, ovvero la maniera in cui questi tre decenni sono stati vissuti: da agnelli o da leoni?Senza ombra di dubbio la società di Villorba (Treviso) ha saputo ruggire in maniera vigorosa man mano che cresceva, illuminando il suo percorso di crescita costante e di sviluppo articolato di tante significative tappe. Dunque il termometro della DBA ha sempre segnato una febbre positiva, quella di un gruppo ‘in temperatura’.Non è nel DNA dell’azienda, fondata il 1° giugno 1991 dai laboriosi fratelli De Bettin, la caratteristica di ‘fare troppo rumore’, di ‘strombazzare’ i propri achievement, seppure numerosi e di rilievo, specie quelli conquistati all’estero – a dimostrazione che spesso nemo proheta in patria anche nel settore dell’ICT – perché il tempo, una volta raggiunto un traguardo, non viene sprecato in celebrazioni fini a se stesse, ma va immediatamente dedicato a puntare all’obiettivo successivo. D’altro canto, siamo o non siamo nell’operoso Nord Est, di cui la Marca Trevigiana è un distretto industriale e di servizi emblematico?Nondimeno, ogni tanto anche in casa De Bettin ci si prende il tempo per rifiatare un momento e, guardandosi alle spalle, per apprezzare quanto di buono si è ‘combinato’ nei primi 30 anni di lavoro, che fa seguito ad un evento privato la scorsa estate, quello a cui i quattro azionisti e imprenditori, i fratelli Francesco, Raffaele, Stefano e Daniele De Bettin, hanno invitato solo i dipendenti e gli intimi per ringraziare del supporto loro dato in questa finora straordinaria cavalcata. Ed ecco il senso di questa pubblicazione: festeggiare con la sobrietà

INTRODUZIONE

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Thirty years of activity may seem a medium-term goal for a company in Italy, which is labelled as the ‘most beautiful country in the world’, although it is renown that doing business is sometimes a real ‘affair’. The difference, compared to more historic companies, those with two zeros after the first figure since its foundation, in the case of DBA Group is the ‘quality’, the way in which the three decades have been lived: as lambs or as lions?Without a doubt, the company from Villorba (Treviso) was able to roar vigorously as it grew up, spreading along its path of constant growth and articulated development many significant stages. In essence, the DBA’s thermometer has always marked a positive fever, that of a group always ‘in high temperature’.The characteristic of ‘making too much noise’, of ‘trumpeting’ its results, albeit numerous and important, is not in the DNA of the company founded on June 1st, 1991 by the hard-working De Bettin brothers - demonstrating that ‘nobody can be a prophet at home’ also in the ICT sector - because time, once a goal has been reached, is not wasted in celebrations for their own sake but must be immediately dedicated to achieving the next goal. Such an attitude is geographically consistent: we are in the busy North East, of which the ‘Marca Trevigiana’ is an emblematic industrial and service district.Nonetheless, sometimes even at De Bettin’s they take the time to breath and, looking back, to appreciate how many good things they have done in the first 30 years of work, following a private event last summer to which the four shareholders and entrepreneurs - brothers Francesco, Raffaele, Stefano and Daniele De Bettin - invited only their employees and close friends to thank for the support received in this extraordinary ride. And here is the meaning of this publication: to celebrate

INTROIND

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e la concretezza tipica del gruppo trevigiano il trentesimo anniversario di attività: 30 anni di lavoro caratterizzati da obiettivi mirati, scelte e cambiamenti, impegno costante, fatica e soddisfazioni in egual misura.Come affermano i quattro titolari, questo anniversario rappresenta solo una tappa intermedia di un percorso intrapreso sin dall’inizio con quell’entusiasmo e quella tenacia che da sempre contraddistinguono la filosofia di questa impresa di famiglia; quel mantra intrinseco che sprona e che guida tutti i 670 collaboratori del vertice aziendale a prodigarsi esprimendo tutte le proprie forze e capacità tecniche ed organizzative per ‘bruciare’ le numerose tappe ancora da raggiungere, perchè il traguardo finale, se vogliamo, è posto dai De Bettin a +infinito.E non c’è pandemia che tenga quando la tempra è questa: un rinnovato spirito e la stessa qualità di sempre hanno permesso al gruppo, solido e compatto, di proseguire la propria attività con determinazione anche in un periodo così complicato come quello che ci si è appena, auspicabilmente, messo alle spalle, uno ‘tsunami’ imprevedibile che ha imposto una traumatica rivoluzione nelle vite e nel lavoro di tutti, ma che non ha sconvolto né rimandato i piani di crescita di DBA, il cui personale ha saputo impegnarsi al massimo per assistere i clienti da remoto (nel salvaguardare incolumità e salute personale) con splendida tempestività, all’occorrenza anche trasformando la propria casa in un ufficio per garantire la propria presenza e il proprio supporto al lavoro di un team affiatato.Oggi la società è serena nel guardare con entusiasmo al futuro, con la consapevolezza, suffragata non solo dal sentiment generale ma anche da fatti solidi e numeri robusti, che tale ricorrenza sarà un ulteriore stimolo, un nuovo punto di partenza verso orizzonti di espansione oggi forse inimmaginabili anche per i fratelli De Bettin.

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the thirtieth anniversary of activity with the sobriety and concreteness typical of the Treviso-based group: 30 years of work with targeted objectives, choices and changes, constant commitment, effort and satisfaction in equal measure.As the four owners like to state, this anniversary represents only an intermediate stage of a path undertaken since the beginning with the enthusiasm and tenacity that have always distinguished the philosophy of this family business; an inner mantra that spurs and guides all the 670 employees supporting the top management to do their utmost by expressing all their strengths as well as their technical and organizational skills to ‘burn’ the steps yet to be reached, because the final goal is set by the De Bettins at the infinity.In such framework, there is no pandemic to stop such a temper: a new spirit and the usual quality have allowed the group, intrinsically solid and compact, to continue its activity with determination even in a period as complicated as the one we are experiencing (hopefully to be forgotten soon); an unpredictable ‘tsunami’ that has imposed a traumatic revolution in the lives and work of everybody in the world, but that has not upset nor postponed the growth plans of DBA, whose staff do their utmost to support customers remotely (thus keeping their personal safety and health) with perfect timeliness, if necessary also transforming one’s home into an office to guarantee their presence and the support of a close-knit team.At present the company is calm in looking to the future with some enthusiasm, showing the awareness, supported not only by the general sentiment but also by solid facts and robust figures, that this anniversary will be a further stimulus, a new starting point towards an expansion of their horizons to limits that today perhaps are unimaginable even for the De Bettin brothers.

Angelo ScorzaDirettore Responsabile | Editor in Chief, Ship2Shore

Genoa, November 2021

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DBA Group S.p.A., holding indipendente specializzata nell’erogazione di servizi di Consulenza, Architettura, Ingegneria, Project Management e soluzioni ICT focalizzati sulla gestione del ciclo di vita di opere e infrastrutture mission-critical, compie 30 anni. Il Gruppo nasce dall’esperienza maturata dai suoi soci fondatori, i fratelli Francesco, Raffaele, Stefano e Daniele De Bettin, a partire dalla costituzione, il 1° giugno 1991, del loro primo Studio Associato di Architettura ed Ingegneria.

Negli anni successivi le operazioni societarie condotte dai fratelli De Bettin furono tese ad ampliare l’offerta di servizi classici di ingegneria (tramite la fondazione di DBA Progetti S.p.A. oggi DBA PRO.), affiancando ad essi le specialità di Project Management Office ed ICT applicata alle infrastrutture (DBA LAB S.p.A. oggi fusa in DBA PRO.). Per disporre di una ‘cabina di regia’ comune e multidisciplinare, in grado di gestire la crescita dell’attività in modo ordinato e per accedere con maggiore elasticità e libertà d’azione alle opportunità di business, i fratelli De Bettin fondarono DBA Group S.p.A. Il DNA del Gruppo andò sempre più definendosi, diventando quello di un Gruppo industriale privato ed indipendente, unico nel suo genere in Italia, attivo nell’erogazione di servizi tecnici, tecnologici e ICT

LA STORIA

Francesco, Raffaele, Stefano and Daniele De Bettin

HISTORYDBA Group S.p.A., an independent holding specialized in the provision of Consulting, Architecture, Engineering, Project Management and ICT solutions focused on the management of the life cycle of mission-critical works and infrastructures, turns 30.The Group was born from the experience gained by its founding partners, brothers Francesco, Raffaele, Stefano and Daniele De Bettin, starting with the establishment, on June 1ST, 1991, of their first Associate Studio of Architecture and Engineering.

In the following years the corporate operations conducted by the De Bettin brothers were aimed at expanding the offer of classic engineering services (through the foundation of DBA Progetti SpA today DBA PRO.), adding the specialties of Project Management Office and ICT applied to infrastructures (DBA LAB SpA now merged into DBA PRO.). To have a common and multidisciplinary "control room", able to manage the growth of the business in an orderly manner and to access business opportunities with greater flexibility and freedom of action, the De Bettin brothers founded DBA Group S.p.A.The DNA of the Group was increasingly defined: becoming a private and independent industrial group, the only one of its kind in Italy, active in the provision of technical, technological and ICT services in support of Infrastructure Lifecycle Management activities. The mix of skills generated by the combination of the expertise of the

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a supporto delle attività di Infrastructure Lifecycle Management. Il mix di competenze generato dall’unione dell’expertise delle società controllate consentì al Gruppo di proporsi e cimentarsi dal 2006 in poi in molti ambiti, caratterizzati dalla necessità di approcci scientifici, tecnici ed industriali multidisciplinari ed integrati. Nel 2006, contestualmente alla sottoscrizione a San Pietroburgo del contratto per la progettazione del sistema di esazione, gestione e controllo dell’autostrada Federale Russa M10, nacque la società DBA Proekt OOO, che consentì l’accesso al mercato della Federazione Russa.

Nel triennio successivo il Gruppo sviluppò le prime piattaforme software web-based a servizio della gestione dei data base delle reti infrastrutturali di alcuni tra i principali leader di mercato nel settore delle telecomunicazioni. Nel 2010, il Gruppo venne scelto dal principale general contractor impegnato nella costruzione del Mo.S.E. di Venezia per la progettazione di variante dei sistemi di automazione e controllo e la progettazione degli impianti elettrici, meccanici e antincendio per la logistica e la mobilità stradale. Questi incarichi, conclusi nel 2011, consentirono di accelerare l’evoluzione del Gruppo nell’ambito delle tecnologie e dell’ICT finalizzati all’automazione e al controllo di processi, all’asset management e all’efficientamento telematico delle catene logistiche, con particolare attenzione a quelle esistenti nei nodi portuali (come il Terminal delle Autostrade del Mare di Fusina) e interportuali. In ragione dei positivi trend di crescita medi registrati nel biennio 2010-2011, DBA Group intraprese la ricerca di un socio disponibile a supportare finanziariamente le ulteriori fasi di crescita del Gruppo. Nel 2011 il Fondo Italiano d’Investimento entrò a far parte del capitale sociale di DBA Group. Nel 2015 fu, poi, perfezionata l’acquisizione del Gruppo di Information Technology Actual IT dd in Slovenia che operava nell’ambito delle tecnologie hardware, software e telematiche attraverso tre Strategic Business Unit specializzate nella digitalizzazione ed informatizzazione

subsidiaries allowed the Group to propose and engage in many areas from 2006 onwards, characterized by the need for multidisciplinary and integrated scientific, technical and industrial approaches.In 2006, at the same time as the signing in St. Petersburg of the contract for the design of the toll collection, management and control system of the Russian Federal Highway M10, the company DBA Proekt OOO was born, allowing access to the Russian Federation market. In the following three years, the Group developed the first web-based software platforms at the service of managing the databases of the infrastructural networks of some of the main market leaders in the telecommunications sector.In 2010 the Group was chosen by the main general contractor involved in the construction of the Mo.S.E. of Venice for the design of variant automation and control systems and the design of electrical, mechanical and fire prevention systems for logistics and road mobility. These assignments, concluded in 2011, made it possible to accelerate the evolution of the Group in the field of technologies and ICT aimed at the automation and control of processes, asset management and the telematic efficiency of logistic chains, with particular attention to those existing in port nodes (such as the Terminal of the Motorways of the Sea of Fusina, Venice) and inland ports.Due to the positive growth trends recorded in the 2010-2011 two-year period, DBA Group undertook the search for a partner willing to financially support the further development phases of the Group. In 2011, Fondo Italiano d’Investimento became part of the share capital of DBA Group.

In 2015 the acquisition of the Slovenian Information Technology Group Actual IT dd in Slovenia was completed; this company operates in the field of hardware, software and telematics technologies through three Strategic Business Units specialized in the digitization and computerization of the port and inland Supply Chain in Adriatic ports of the Balkans (Koper in Slovenia, Ploce in Croatia, Bar in Montenegro), in the hardware and software computerization of oil and gasoline distribution networks and Non-Oil services for transport and in the verticalization

DBA Group headquarter

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della Supply Chain portuale ed interportuale nei porti adriatici dei Balcani (Koper in Slovenia, Ploce in Croazia, Bar in Montenegro), nell’informatizzazione hardware e software di reti di distribuzione di Oli e Benzine e servizi Non Oil per l’autotrazione e nella verticalizzazione del sistema informativo ERP prodotto della società tedesca SAP. Nel 2016 DBA Group estese il proprio raggio d’azione sul mercato della cosiddetta ‘nuova via della seta’, costituendo la società di diritto azero LISy Logistic, per la fornitura di servizi di architettura, ingegneria ed ICT allo strategico hub logistico e al porto di Baku in Azerbaijan e di progettazione della piattaforma ICT, Port Management Information System, per il porto di Aqaba in Giordania. Nel 2017 DBA Group si quotò sul segmento AIM di Borsa Italiana e negli anni successivi continuarono il percorso di crescita e gli investimenti R&D del Gruppo: prese vita il progetto ISMAEL (Integrated SysteM for the Assessment impacts in transport Logistics), finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, con l’obiettivo di realizzare un sistema integrato per la valutazione, il monitoraggio ed il miglioramento delle prestazioni ambientali di filiere di trasporto e movimentazione delle merci in area portuale. Nell’ottica di rafforzare la propria presenza nel settore Transport and Logistics e continuare la crescita per linee esterne, nel 2018 venne acquisita la società SJS Engineering di Roma, specializzata nei servizi di Ingegneria e Direzioni Lavori per Porti e Interporti e che annovera tra i suoi Clienti i maggiori gruppi della logistica mondiale (TO DELTA, HPH, MSC, Evergreen).

of the ERP information system produced by the German company SAP.In 2016 DBA Group extended its range of action on the so-called New Silk Road market, establishing the Azerbaijani company LISy Logistic, for the supply of architecture, engineering and ICT services to the strategic logistics hub and port of Baku in Azerbaijan and design of the ICT platform, Port Management Information System, for the port of Aqaba in Jordan. In 2017 DBA Group got listed on the AIM segment of the Italian Stock Exchange and in the following years the Group's growth path and R&D investments continued: the ISMAEL project (Integrated SysteM for the Assessment impacts in transport Logistics) was born, financed by the Puglia Region within the framework of European Fund for Regional Development, with the aim of creating an integrated system for the assessment, monitoring and improvement of the environmental performance of the transport and handling supply chain in the port area.With a view to strengthening its presence in the Transport and Logistics sector and continuing growth through external lines, in 2018 the company SJS Engineering of Rome was acquired. This is specialized in Engineering and Works Management services for Ports and Inland Ports and has among its Customers major global logistics groups (TO DELTA, HPH, MSC, Evergreen). During 2019, the path of technological diversification in the IT and Cybersecurity fields led to the acquisition of the Slovenian companies UNISTAR Pro and Proastec.Today the Group reports 71.9 million in turnover, operates in Italy and abroad with 21 operational offices and 700 people for over 400 customers, in the Telco & Media, Energy & Utilities, Buildings, Alternative Fuels & Oil,

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Nel corso del 2019 il percorso di diversificazione tecnologica in ambito IT e Cybersecurity portò all’acquisizione delle società slovene UNISTAR Pro e Proastec.Oggi il Gruppo sviluppa 71,9 milioni di fatturato, opera in Italia e all’estero con 21 sedi operative grazie a 700 persone per oltre 400 clienti, nei settori Telco & Media, Energy & Utilities, Buildings, Alternative Fuels & OIL, Transport & Logistics. La coesistenza al suo interno di Aree Strategiche di Affari tra loro complementari consente una costante ‘cross-fertilisation’ reciproca, ovvero abilita un virtuoso scambio di idee, concetti e tecnologie in grado di generare elevati benefici per tutte le Aree Strategiche, per i loro clienti e per il Gruppo stesso.Il 10 giugno 2021 DBA Group ha festeggiato il 30° anno di attività: “Questo anniversario rappresenta solo una tappa del percorso che abbiamo intrapreso con quell’entusiasmo e quella tenacia che da sempre ci contraddistinguono e che ci guideranno verso le numerose tappe ancora da raggiungere. Un rinnovato spirito e la stessa qualità di sempre hanno permesso al nostro Gruppo, solido e compatto, di proseguire la propria attività con determinazione anche in un periodo complicato, come quello pandemico, che ha imposto una rivoluzione nelle nostre vite, sul piano lavorativo e soprattutto personale. Un traguardo significativo raggiunto grazie alle persone di DBA che si sono impegnate al massimo per assistere e supportare i clienti” dicono i Fratelli De Bettin.DBA Group S.p.A. è un classico esempio di ‘Italian Self Family Venture Capital’, evolutosi da una Start Up famigliare nata trent’anni fa senza capitali nelle Dolomiti venete, dapprima in industria del progetto, poi in erogatore di servizi di Project Management e di ICT a supporto della realizzazione o della manutenzione ordinaria ed evolutiva di Infrastrutture a rete e, infine, soprattutto grazie al supporto del Private Equity Fondo Italiano di Investimento, trasformatosi in Gruppo di ingegneria multidisciplinare, capace di operare a 360° in Italia e all’estero nei servizi di supporto ad alto valore aggiunto tecnico, tecnologico e ICT nell’ambito dell’Infrastructure Lifecycle Management. La diversificazione ‘coerente’ e l’espansione per linee esterne, realizzata attraverso operazioni di Merge and Acquisition sia in Italia sia all’estero (perseguite con spirito pioneristico, buonsenso, massima attenzione e valutazione di ogni possibile rischio), hanno consentito la trasformazione della Start Up del 1991 in una piccola ‘multinazionale tascabile’, capace di competere in Italia ed all’estero con i principali gruppi di ingegneria del mondo.

DBA Group headquarter’s offices

Transport & Logistics. The coexistence of complementary Strategic Business Areas allows a constant reciprocal "cross-fertilization" to enable a virtuous exchange of ideas, concepts and technologies capable of generating high benefits for all Strategic Areas, for their customers and for the Group itself.On June 10, 2021, DBA Group celebrated its 30th year of activity: "this anniversary represents only one stage of the path we have undertaken with that enthusiasm and tenacity that have always distinguished us and that will guide us towards the many stages yet to be reached. A renewed spirit and the usual quality have allowed our Group, solid and compact, to continue its business with determination even in a complicated period, such as the pandemic, which has imposed a revolution in our lives, at work and above all personal. A significant milestone achieved thanks to the people of DBA who have done their utmost to assist and support customers” say altogether the De Bettin brothers.DBA Group S.p.A. is a classic example of "Italian Self Family Venture Capital", which evolved from a family Start Up born thirty years ago without capital in the Veneto Dolomites, first as project industry, then as a provider of Project Management and ICT services to support construction or ordinary and evolutionary maintenance of network infrastructures and finally, above all thanks to the support of the Fondo Italiano di Investimento, which has become a multidisciplinary engineering group, capable of operating at 360° in Italy and abroad supporting services for high technical, technological and ICT added value in the context of Infrastructure Lifecycle Management.The "consistent" diversification and expansion by external lines, achieved through Merge and Acquisition operations both in Italy and abroad (pursued with a pioneering spirit, common sense, maximum attention and evaluation of every possible risk), have allowed the transformation of the Start Up in 1991 in a small “pocket multinational”, capable of competing in Italy and abroad with the main engineering groups in the world.

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Nel 2011 DBA Group ha deciso di portare nel settore logistico e portuale italiano il know how che aveva maturato negli altri mercati di riferimento e investire nella digitalizzazione dei processi logistici di porti e interporti: dalla progettazione alla manutenzione e messa in servizio.Dal 2015 e negli anni a seguire il Gruppo ha toccato, poi, i porti del Balcani, è arrivato a Baku, in Azerbaigian, e poi a Burgas e Varna in Bulgaria con l’idea di digitalizzare le Vie della Seta e fornire soluzioni per l’analisi, l’ottimizzazione e la digitalizzazione dei processi e di tutte le attività di gestione di un porto.Oggi i maggiori porti mondiali sono nel mezzo di una grande trasformazione nel porto ‘digitale’, ‘connesso’, ‘smart’: definizioni che evidenziano aspetti diversi della complessità che la portualità deve oggi governare e rispetto alla quale l’uso di tecnologie ICT è condizione necessaria, ma non sufficiente.

Mentre il commercio globale impone ai porti di innovarsi con velocità sempre accelerata, la sfida è mettere in campo soluzioni e sistemi adatti alle esigenze dei diversi soggetti che compongono la ‘port community estesa’, ma soprattutto far sì che queste soluzioni siano pienamente integrate e connesse lungo tutta la catena logistica, attraverso il paradigma delle soluzioni standard ed aperte.DBA Group fin dall’inizio delle sue attività nel settore Transport & Logistics ha interpretato queste esigenze formando le sue risorse sul duplice fronte della conoscenza e dell’analisi dei processi portuali e logistici intermodali, così come sulle tecnologie abilitanti attraverso lo sviluppo di piattaforme telematiche sicure, aperte ed interoperabili con altri sistemi.

Baku Vista Terminal Passeggeri Porto Alat

Baku Terminal passeggeri Porto Alat e uffici direzionali

ICT PER IL SETTORE TRANSPORT & LOGISTICS

ICT FOR THE TRANSPORT AND LOGISTICS SECTOR

In 2011 DBA Group decided to bring the know-how it had gained in other reference markets to the Italian logistics and port sector and to invest in the digitization of the logistic processes of ports and inland ports: from design to maintenance and commissioning.From 2015 and in the following years the Group directed towards the ports of the Balkans, arrived in Baku, Azerbaijan, and in Burgas and Varna, Bulgaria with the idea of digitizing the Silk Roads and providing solutions for the analysis, optimization and digitization of the processes and of all the management activities of a port.Today the major world ports are in the midst of a great transformation into “digital”, “connected”, “smart” ports: definitions that highlight different aspects of the complexity that ports must rule today and with respect to which the use of ICT technologies is necessary, although not sufficient.While global trade requires ports to innovate with ever accelerated speed, the challenge is to implement solutions and systems suited to the needs of the various subjects that make up the “extended port community”, but above all to ensure that these solutions are fully integrated and connected throughout the logistics chain, through the paradigm of standard and open solutions.DBA Group from the beginning of its activities in the Transport & Logistics sector has interpreted these needs by training its resources on the dual front of knowledge and analysis of port and intermodal logistic processes as well as on enabling technologies through the development of secure telematic platforms, open and interoperable with other systems.

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In Italia dal 2015 ad oggi DBA ha investito nella realizzazione di piattaforme digitali di ‘Port Community System (PCS)’ per la gestione collaborativa fra tutti gli stakeholder portuali per la gestione dei processi di import ed export delle merci che attraversano il porto. DBA Group è presente con le proprie soluzioni PCS nei porti di Savona ed Ancona e sviluppa il sistema TPCS di Livorno. A Savona è stato sviluppato per l’allora Autorità Portuale il sistema per la gestione amministrativa dei permessi di accesso in porto integrato con i sistemi di varco, software antesignano dell’attuale Sportello Unico Amministrativo (SUA). Il sistema ad oggi è pianamente operativo ed integrato con i sistemi di varco di Savona e del nuovo terminal portuale di APMT di Vado Ligure.Nel 2015 viene sviluppato il sistema PCS per l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Centrale che fornisce per Ancona e gli altri porti dell’ADSP servizi di raccolta dati sui traffici portuali, dichiarazioni ISTAT, connessione al sistema PMIS per i dati certificati del traffico marittimo, servizi doganali a supporto dell’import delle merci.Nel porto di Livorno, ed oggi in tutti i porti dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, DBA Group sviluppa e mantiene il sistema Tuscan Port Community System (TPCS), il servizio di Port Community System dell’ADSP che permette di gestire le informazioni relative alle procedure di importazione/esportazione della merce, nonché le informazioni logistiche legate all’arrivo dei camion (annuncio camion) e all’arrivo dei treni (annuncio treno). Il TPCS è, inoltre, dotato di una funzionalità per la condivisione del dato VGM, necessario per l’imbarco del contenitore sulla nave. Il TPCS è integrato con il sistema di GATE AUTOMATION (GTS3), così da rilevare opportunamente tutti i transiti dei mezzi/della merce in entrata/uscita dal nodo portuale ed abilitare correttamente l’automazione della sbarra presso i gate.Il sistema TCPS è di proprietà dell’Autorità Portuale, che con grande lungimiranza ha pensato ad un sistema informativo unico per l’Intera Port Community.

DAL 2015 AD OGGI SAVONA, ANCONA, LIVORNO...

FROM 2015 ON: SAVONA, ANCONA, LIVORNO...

In Italy, from 2015 to date, DBA has invested in the creation of “Port Community System (PCS)” digital platforms for the collaborative management of all port stakeholders for the management of the import and export processes of goods that cross the port.DBA Group is present with its PCS solutions in the ports of Savona and Ancona and develops the TPCS system of Livorno. In Savona, the system for the administrative management of access permits to the port integrated with the gate systems was developed for the then Port Authority of Savona, software forerunner of the current Single Administrative Desk (SUA). The system is now fully operational and integrated with the gate systems of Savona and the new port terminal of APMT in Vado Ligure.In 2015 the PCS system was developed for the Central Adriatic Sea Port System Authority (AdSP) which provides data collection services on port traffic, ISTAT declarations, connection to the PMIS system for certified traffic data for Ancona and the other ports of the AdSP maritime, customs services to support the import of goods. In the port of Livorno, and today in all the ports of the Port System Authority of the Northern Tyrrhenian Sea, DBA Group develops and maintains the Tuscan Port Community System (TPCS), the Port Community System service of the AdSP that allows to manage information relating to the procedures for importing / exporting goods, as well as logistical information relating to the arrival of trucks (truck announcement) and the arrival of trains (train announcement). The TPCS is also equipped with a feature for sharing the VGM data, necessary for loading the container on the ship. The TPCS is integrated with the GATE AUTOMATION system (GTS3), so as to appropriately detect all transits of vehicles/goods entering/exiting the port node and correctly enable the automation of the barrier at the gates. The TPCS is owned by the Port Authority which, with great foresight, has created a single information system for the entire Port Community.

Porto di Livorno

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Uscendo dal contesto portuale, con l’obiettivo di efficientare l’intera catena logistica, nel 2018 DBA Group ha sviluppato il software VBS (Vehicle Booking System), una soluzione software per la gestione dell’appuntamento intermodale della merce al terminal via gomma, che consente al camionista di prenotare un ingresso nel porto per poi essere servito dal terminal senza perdite di tempo e con un controllo preventivo della regolarità e completezza della documentazione richiesta. Il software VBS permette di eseguire il pre-gate (appuntamento intermodale) con verifica anticipata delle prenotazioni, ordini di carico/scarico per varie tipologie di merce (container, merce in colli, merce sfusa), autorizzazioni e permessi. DBA Group ha fornito nel 2018 il software VBS per la gestione degli accessi dei camion nei terminal presso i porti di Koper (Slovenia) e Baku (Azerbaijan), nel 2019 per l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale e nei terminal del porto di Livorno.Attualmente, nell’ambito del progetto finanziato CEF FENIX, è stata avviata presso il Porto di Trieste l’integrazione del sistema VBS di prenotazione degli accessi con un terminal portuale.

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DBA GROUP LUNGO LA CATENA LOGISTICA

DBA GROUP ALONG THE LOGISTICS CHAINLeaving the port context, with the aim of making the entire logistics chain more efficient, in 2018 DBA Group developed the VBS (Vehicle Booking System) software, a solution for managing the intermodal appointment of goods at the terminal by road, which allows the truck driver to book an entrance to the port and then be served by the terminal without wasting time and with a preventive check of the regularity and completeness of the required documentation.The VBS software allows to perform the pre-gate (intermodal appointment) with advance booking verification, loading/unloading orders for various types of goods (containers, packaged goods, bulk cargo), authorizations and permits.DBA Group supplied in 2018 the VBS software for the management of the accesses of trucks in the terminals at the ports of Koper (Slovenia) and Baku (Azerbaijan), in 2019 for the Port System Authority of the Northern Tyrrhenian Sea and in the terminals of the port of Livorno, and currently, as part of the CEF FENIX funded project, the integration of the VBS access booking system with a new terminal which has just started in the port of Trieste.

In Italia il trasporto su strada rappresenta il 75% del trasporto interno di merci: una parte significativa di questa percentuale dovrebbe essere convertita in trasporto ferroviario o di navigazione interna per ridurre le emissioni del settore. Attualmente in Italia solo il 13% delle merci viaggia su ferrovia contro una media UE è di circa il 18%. L’UE, entro il 2030 intende spostare almeno il 30% del traffico merci su ferrovia per servizi oltre i 350 km. Uno dei punti cruciali per lo sviluppo della ferrovia nei moderni sistemi di trasporto è l’utilizzo di modalità intermodali combinate basate sull’uso di Unità di Trasporto Intermodali (UTI) senza trasbordo della merce nei cambi modali: oggi il requisito essenziale resta l’adeguamento del parco veicolare dei trasportatori e il superamento delle difficoltà operative nella gestione dei servizi intermodali.Per digitalizzare e ottimizzare i servizi di gestione nei terminal intermodali (nave-gomma-ferro), DBA Group ha sviluppato il software I-TOS (Intermodal - Terminal

In Italy, road transport represents 75% of internal freight transport: a significant part of this share should be converted into rail or inland waterway transport to reduce emissions. Currently only 13% of goods travel by rail against an EU average of 18%. The EU, by 2030, intends to move at least 30% of rail freight traffic for services over 350 km.One of the crucial points for the development of the railway in modern transport systems is the use of combined intermodal modes based on the use of Intermodal Transport Units (ICUs) without transhipment of goods in modal changes: today the essential requirement remains the adaptation of the vehicle fleet of transporters and overcoming the operational difficulties in the management of intermodal services.To digitalize and optimize the management services in intermodal terminals (ship-road-rail), DBA Group has developed the I-TOS (Intermodal - Terminal Operating System) software that allows to manage all the processes of an intermodal terminal, tracing the UTI who enter and

IL TRASPORTO INTERMODALE INTERMODAL TRANSPORT

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leave the terminal, to provide the terminal operational staff with tools to perform, even on the move, the activities more efficiently, to provide real-time evidence of the logistics situation in the terminal of units and goods on the apron and to automate the exchange of data with other information systems of external users (Shippers, Railway Companies).In 2014 DBA supplied EMT Trieste with the I-TOS software for the management of EMT multimodal terminal and for the automation of daily practices connected to the scheduled service of ro-ro ships with routes to and from Turkey and Greece and connections by train to Northern Europe. The project involved all the players participating in the terminal business cycle: the Port System Authorities, the Customs Agency, the Maritime Authority, railway and maritime operators, road hauliers, carriers and freight forwarders. I-TOS has made available to EMT staff all the necessary information related to the arrival of the ship, train and road vehicles well in advance, in order to allow optimized planning for the use of personnel and vehicles. The software contributes to reducing the time required for the delivery and collection of goods, avoiding queues at the gate, consisting of automated tracks equipped with the most modern optical technologies for automatic recognition and reading of license plates.The commitment of DBA Group in the intermodal field is confirmed by the activities carried out for Quadrante Servizi for the supply of I-TOS for the management of Interterminal of Verona which currently manages 38 pairs of trains per week: the software guarantees the digitization of the main terminal processes, facilitating relations with freight forwarders and MTOs, road hauliers and railway

Operating System) che permette di gestire tutti i processi di un terminal intermodale, tracciando le UTI che entrano ed escono dal terminal, di fornire agli addetti operativi del terminal strumenti per svolgere, anche in mobilità, le attività in modo più efficiente, di fornire in real-time evidenza della situazione logistica nel terminal di unità e merci a piazzale e di automatizzare lo scambio di dati con altri sistemi informativi di utenti esterni (Caricatori, Imprese Ferroviarie). Nel 2014 DBA ha fornito per EMT di Trieste il software I-TOS per la gestione del Terminal multimodale EMT e per l’automazione delle pratiche quotidiane connesse al servizio di linea di navi Ro-Ro con rotte da e per la Turchia e la Grecia e i collegamenti via treno con destinazione Nord Europa. Il progetto ha coinvolto tutti gli attori che partecipano al ciclo di business del terminal: le Autorità di sistema Portuale, l’Agenzia delle Dogane, la Capitaneria di Porto, gli operatori ferroviari e marittimi, gli autotrasportatori, i vettori e gli spedizionieri. I-TOS ha messo a disposizione del personale di EMT tutte le necessarie informazioni connesse all’arrivo della nave, del treno e dei mezzi via strada con largo anticipo, in maniera da consentire una pianificazione ottimizzata per l’impiego di personale e mezzi. Il software contribuisce anche alla riduzione dei tempi necessari per la consegna ed il ritiro della merce, evitando code al gate, costituito da piste automatizzate dotate delle più moderne tecnologie ottiche di riconoscimento automatico e di lettura targhe.L’impegno del Gruppo DBA nell’ambito dell’intermodalità viene confermato, anche dalle attività svolta per Quadrante Servizi per la fornitura di I-TOS per la gestione di Interterminal di Verona che ad oggi

Terminal intermodale Verona

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companies. The composition of the trains, the booking of the load, the notifications in real time for taking charge of the goods are some of the functions that will increase the performance of the railway terminal as well as the security of entrances and operations in the yard. I-TOS is structured in functional modules that share the database, a document archive, authentication services and user access management and activity tracking and logs, making available the connectors for the management of EDIGES messages to and from the European MTOs.To facilitate last-mile operations for the transport of goods to the port by rail, in 2017 DBA Group developed the SIMA system, the information system for ERF (Esercizi Raccordi Ferroviari) of the Port Authority of Venice for the management of railway shunting and the active monitoring of all the phases concerning the shunting and the positioning of the railway wagons inside the Port of Venice. SIMA, used to manage at least 10,000 railway wagons per year, supports the Single Shunting, as well as additional services such as weighing, calibration and shipping. The system includes a synoptic panel that reports the position of the railway locomotives in real time, as well as the occupation status of the managed track bundle. To this end, SIMA receives, through devices mounted on the locomotives, the GPS position of the vehicles operating on the ERF railway network and represents them on the synoptic panel for use by the Operator’s offices. The system is also interfaced, via mobile devices, with the work teams operating in the field, which can receive and record the start and end of the assigned movements. Through reporting, the system produces the data necessary for billing the shunting and services provided to customers.Starting from the SIMA project, in 2019 DBA Group re-engineered the software for the management of railway shunting, creating a new software called RSS (Rail Shunting System). The software was supplied to Bulgarian terminal group BMF Burgas which, through its company Port RAIL LTD, manages the primary and secondary railway shunting not only of the multipurpose terminal of Burgas, but also for the industrial site of Pirdop, connected by rail to the sea. RSS is now the software solution for the management and monitoring in real time of the shunting and positioning phases of railway wagons within the port and industrial area that manages the trains of the 16 railway companies acting in Bulgaria for Burgas.

gestisce 38 coppie di treni settimanali: il software garantisce la digitalizzazione dei principali processi del terminal, facilitando i rapporti con gli spedizionieri e MTO, gli autotrasportatori e le imprese ferroviarie. La composizione dei treni, la prenotazione del carico, le notifiche in tempo reale per la presa in carico della merce sono alcune delle funzioni che aumenteranno le performance del terminal ferroviario così come la sicurezza degli ingressi e delle operazioni a piazzale. I-TOS è strutturato a moduli funzionali che condividono la base dati, un archivio documentale, servizi di autenticazione e gestione degli accessi utente e di tracciamento e log delle attività, rendendo disponibile i connettori per la gestione dei messaggi EDIGES da e verso gli MTO europei.Per favorire le operazioni di ultimo miglio per il trasporto delle merci in porto via ferrovia, nel 2017 DBA Group ha sviluppato il sistema SIMA, il sistema informativo per ERF (Esercizi Raccordi Ferroviari) dell’Autorità Portuale di Venezia per la gestione delle manovre ferroviarie e il monitoraggio attivo di tutte le fasi riguardanti le manovre ed il posizionamento dei carri ferroviari all’interno del Porto di Venezia. SIMA, utilizzato per gestire almeno 10.000 carri ferroviari all’anno, supporta la Manovra Unica, nonché i servizi aggiuntivi come pesatura, taratura e spedizione. Il sistema include un quadro sinottico che riporta la posizione dei locomotori ferroviari in tempo reale, nonché lo stato di occupazione del fascio di binari gestiti. A tal fine, SIMA riceve, attraverso dispositivi montati a bordo dei locomotori, la posizione GPS dei mezzi che operano sulla rete ferroviaria di ERF e li rappresenta sul quadro sinottico ad uso degli uffici del Gestore. Al sistema sono anche interfacciate, attraverso dispositivi mobile, le squadre di lavoro che operano in campo, che possono ricevere e registrare l’inizio e la fine dei movimenti assegnati. Attraverso la reportistica, il sistema produce i dati necessari per la fatturazione delle manovre e dei servizi erogati ai Clienti.A partire dal progetto SIMA, DBA Group nel 2019 ha reingegnerizzato il software per la gestione della manovra ferroviaria, realizzando un nuovo software denominato RSS (Rail Shunting System). Il software è stato fornito al gruppo terminalistico bulgaro BMF Burgas che, tramite la propria società Port RAIL LTD, gestisce la manovra ferroviaria primaria e secondaria non solo del terminal multipurpose di Burgas, ma anche per il sito industriale di Pirdop, collegato via ferrovia al mare. RSS è oggi la soluzione software per la gestione e il monitoraggio in tempo reale delle fasi di manovra e di posizionamento dei carri ferroviari all’interno dell’area portuale e industriale che per Burgas gestisce i treni delle 16 imprese ferroviarie presenti in Bulgaria.

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Le tecnologie 4.0 offrono una grande opportunità di innovazione e possono essere leve chiave per lo sviluppo dell’ecosistema portuale, nella direzione dell’efficienza e della sostenibilità, sociale, economica e ambientale. DBA Group applica queste tecnologie nell’integrazione di sistemi e nella sensoristica avanzata.

Lo scope of work di DBA Group si è nel tempo evoluto cercando di sovrapporre e ‘sposare’ le tipologie di servizi erogati a supporto della gestione del ciclo di vita delle infrastrutture ai criteri dello sviluppo sostenibile. Nel mondo delle infrastrutture ciò porta inevitabilmente alla coerenza con i concetti di SMART INFRASTRUCTURE, la cui concezione e gestione persegue gli obiettivi di minimo impatto ambientale, massima efficienza energetica, esercizio a basse emissioni in atmosfera, revamping o decomissioning finalizzati al rispetto di luoghi, spazi e bilancio ambientale. La coerenza a questi principi, apparentemente intangibili nel breve in termini di creazione di valore, ma fondamentali nell’ambito di una evoluzione sostenibile e possibile sul medio periodo, è dimostrata in DBA Group dai filoni di investimento che caratterizzano le attività di Ricerca & Sviluppo e dalle condizioni al contorno assunte come ipotesi di lavoro di ogni Feasibility Study o di ogni Progetto di infrastrutture oggetto di intervento.Nell’ambito dei Green Ports, DBA Group ha sviluppato la piattaforma software DBA Green+ per il monitoraggio ambientale in ambito portuale, sulla scorta di quanto realizzato per il progetto ISMAEL presso il Porto di Bari. ISMAEL nasceva con l’obiettivo di contribuire alla

TECNOLOGIE 4.0 4.0 TECHNOLOGIES4.0 technologies offer a great opportunity for innovation and can be key levers for the development of the port ecosystem, in the direction of efficiency and sustainability, social, economic and environmental. DBA Group applies these technologies in system integration and advanced sensors.

The scope of work of the DBA Group has evolved over time trying to overlap and “marry” the types of services provided to support the management of the life cycle of infrastructures with the criteria of sustainable development. In the world of infrastructures this inevitably leads to consistency with the concepts of SMART INFRASTRUCTURE, whose conception and management pursues the objectives of minimum environmental impact, maximum energy efficiency, operation with low atmospheric emissions, revamping or decomissioning aimed at respecting places, spaces and environmental balance. The consistency with these principles, apparently intangible in the short term in terms of value creation, but fundamental in the context of a sustainable and possible medium-term evolution, is demonstrated in DBA Group by the investment trends that characterize Research & Development and from the boundary conditions assumed as working hypotheses of each Feasibility Study or of each Infrastructure Project subject to intervention.As part of the Green Ports, DBA Group has developed the DBA Green+ software platform for environmental monitoring in the port area, on the basis of what has been achieved for the ISMAEL project at the Port of Bari. ISMAEL was born with the aim of contributing to the

Green+ Progetto Ismael Simulazione arrivo navi porto Bari

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Progetto ISMAEL Porto di Bari DecisionSupportSystem

risoluzione delle problematiche ambientali all’interno del contesto delle aree portuali, attraverso lo sviluppo di una piattaforma di monitoraggio e di supporto alle decisioni (DSS), basata sulla valutazione predittiva dei parametri ambientali relativi alla qualità dell’aria, dell’acqua e dell’impronta di carbonio e su strumenti di valutazione degli impatti di filiere di trasporto e di movimentazione delle merci anche attraverso l’uso di sistemi ITS.Attraverso l’utilizzo di smart glasses, DBA Group ha, poi, realizzato un’integrazione di sistema e un software per la gestione di varco di tipo mobile in grado di supportare le esigenze degli operatori della catena del trasporto operanti in ambito portuale ed intermodale, mirando sia all’ottimizzazione dello scambio di informazioni sia al controllo delle merci in transito ai fini della security. Il software è stato fornito nel 2020 all’Autorità di Sistema Portuale del Mar di Sardegna oltre che all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale per una

resolution of environmental issues within the context of port areas, through the development of a monitoring and decision support platform (DSS), based on the predictive assessment of environmental parameters relating to air quality, water and the footprint of carbon and on tools for assessing the impacts of transport and goods handling chains also through the use of ITS systems.Through the use of smart glasses, DBA Group then created a system integration and software for the management of mobile gates capable of supporting the needs of transport chain operators operating in the port and intermodal sector, aiming both at the optimization of the exchange of information and at the control of goods in transit for security purposes. The software was provided in 2020 to the Port System Authority of the Sea of Sardinia as well as to the Port System Authority of the Northern Tyrrhenian Sea for an experiment that saw the use of smart glasses by quay operators of the shipping lines and of the operators assigned to port security. In the ports of Olbia and Piombino it was possible to acquire and control, using advanced ANPR (Automatic Number Plate Recognition) software, the embarking/disembarking vehicles through the automatic reading of the number plates of trucks, trailers and cars and of dangerous goods codes.During 2018 DBA Group designed and developed a new open technological architecture and a new application framework, named Seahorse, which favors the secure exchange of data through standard interfaces and which promotes interoperability with other land and sea systems in the logistics chain. One of the founding principles of the architecture is the complete decoupling between the data layer and the application layer, with the aim of favoring granular access control perfectly tailored to the different needs and peculiarities of the assets at stake. The designed solution is not directly dependent on the hardware structure on

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Smart Glasses sperimentazione

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sperimentazione che ha visto l’uso degli smart glasses da parte dei caricatori delle linee di navigazione e degli operatori addetti alla security portuale. Nei porti di Olbia e di Piombino è stato possibile acquisire e controllare, tramite software avanzati di tipo ANPR (Automatic Number Plate Recognition), i mezzi in imbarco/sbarco attraverso la lettura automatica delle targhe di camion, rimorchi e auto e di codici merci pericolose.Nel corso del 2018 DBA Group ha progettato e sviluppato una nuova architettura tecnologica aperta e un nuovo framework applicativo, Seahorse, che favorisce lo scambio sicuro di dati attraverso interfacce standard e che promuove l’interoperabilità con altri sistemi terrestri e marittimi della catena logistica. Uno dei principi fondanti dell’architettura è il disaccoppiamento completo tra il livello dati ed il livello applicativo, con l’obiettivo di favorire un controllo degli accessi granulare e perfettamente cucito sulle diverse esigenze e peculiarità degli asset in gioco. La soluzione progettata non è direttamente dipendente dalla struttura hardware sulla quale viene ospitata: grazie alla scalabilità della soluzione, l’intera architettura può trovare collocazione in una singola macchina oppure, più propriamente, su molteplici macchine dedicate, garantendo così una migliore tolleranza al fault ed una migliore prestazione. Alcuni elementi chiave del sistema possono inoltre essere oggetto di ridondanza e clustering, allo scopo di evitare situazioni di single-point-of-failure su elementi che risultano vitali per la comunicazione dei componenti e quindi potenzialmente cruciali per la sua resilienza. Le componenti della nuova architettura possono essere sfruttate sia per nuovi servizi ancora da implementare (nella logica appunto a microservizi), sia per attivare quel processo di armonizzazione e corretta integrazione dei sistemi informativi esistenti, soprattutto nella logica multi-porto.

which it is hosted: thanks to the scalability of the solution, the entire architecture can be placed in a single machine or, more properly, on multiple dedicated machines, thus ensuring a better tolerance to the fault and better performance. Some key elements of the system can also be subject to redundancy and clustering, in order to avoid single-point-of-failure situations on elements that are vital for the communication of the components and therefore potentially crucial for its resilience. The components of the new architecture can be exploited both for new services still to be implemented (in the logic of microservices), and to activate that process of harmonization and correct integration of existing information systems, especially in the multi-port logic.

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Smart Glasses

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Il 7 ottobre 2021 DBA Group ha preso parte all’evento di presentazione del CEWMS, il Centro studi sull’economia circolare (Circular economy of waste, materials and sustainability) dell’Università di Padova fra le aziende del territorio per raccontare il suo approccio ai temi legati all’ Economia Circolare.“È stato un momento di discussione prezioso sui temi legati all’Economia Circolare, alla Sostenibilità e ai nuovi Modelli Economici possibili: istituzioni, aziende, società di servizi, docenti di altissimo livello chiamati intorno ad un unico tavolo per un approccio multidisciplinare alla materia con l’obiettivo di dare un concreto contributo alla nuova fase dello sviluppo economico del Veneto.Abbiamo preso nota di un flusso efficace e trasparente di informazioni e di scambio di esperienze tra il mondo della Ricerca e il mondo della Produzione. L’alta formazione e l’aggiornamento tecnico-scientifico, nell’ottica di questo scambio circolare tra Università e Impresa, possono avere delle ricadute importantissime sul sistema produttivo italiano”.DBA Group si è occupata quasi “inconsapevolmente” di Economia Circolare dal 2005, quando ha legato i software web based ai servizi classici di ingegneria e poi, nel 2017, la società si è quotata anche grazie alla visione legata ai paradigmi dell’Economia Circolare: i nostri servizi sono interconnessi al ciclo di vita di opere ed infrastrutture, dalla loro progettazione alla loro dismissione. Anche il nostro approccio come Gruppo può essere considerano circolare ed interconnesso: la coesistenza al nostro interno di realtà differenti ma perfettamente congruenti, caratterizzate da elevati contenuti di Know How tecnici tra loro complementari, consente una costante cross-fertilisation reciproca ovvero abilita un virtuoso (e spesso vorticoso) scambio di idee, concetti e tecnologie in grado di generare elevati benefici per tutte le Aree Strategiche, per i loro clienti e per il Gruppo stesso.Lo scope of work di DBA Group si è nel tempo evoluto cercando di sovrapporre e “sposare” le tipologie di servizi erogati a supporto della gestione del ciclo di vita delle infrastrutture ai criteri dello sviluppo sostenibile. Nel mondo delle infrastrutture ciò porta inevitabilmente alla coerenza con i concetti di SMART INFRASTRUCTURE, la cui concezione e gestione persegue gli obiettivi di minimo impatto ambientale, massima efficienza energetica, esercizio a basse emissioni in atmosfera, revamping o decomissioning finalizzati al rispetto di luoghi, spazi e bilancio ambientale.La coerenza a questi principi, apparentemente intangibili nel breve in termini di creazione di valore, ma fondamentali nell’ambito di un’evoluzione sostenibile e possibile sul medio periodo, è dimostrata in DBA Group dai filoni di

DBA GROUP E L’ECONOMIA CIRCOLARE

DBA GROUP AND THE CIRCULAR ECONOMYOn 7 October 2021 DBA Group took part in the presentation event of CEWMS, the University of Padua’s Center for studies on the circular economy (Circular economy of waste, materials and sustainability) among the companies in the area to tell its approach to issues related to the Circular Economy.“It was a precious moment of discussion on issues related to Circular Economy, Sustainability and the new possible Economic Models: institutions, companies, service companies, top-level teachers called around a single table for a multidisciplinary approach to the subject with the goal of making a concrete contribution to the new phase of economic development in the Veneto region.We took note of an effective and transparent flow of information and exchange of experiences between the world of Research and the world of Production. Higher training and technical-scientific updating, in view of this circular exchange between universities and businesses, can have very important impact on the Italian production system”.DBA Group has been dealing almost “unconsciously” with Circular Economy since 2005, when it linked web based software to classic engineering services; then, in 2017, the company went to public listing also thanks to the vision linked to the paradigms of the Circular Economy: our services are interconnected to the life cycle of works and infrastructures, from their design to their disposal. Even our approach as a Group can be considered circular and interconnected: the coexistence within us of different but perfectly congruent realities, characterized by high contents of complementary technical know-how, allows a constant mutual cross-fertilization or enables a virtuous (often whirling) exchange of ideas, concepts and technologies capable of generating high benefits for all Strategic Areas, for customers and for the Group itself.The scope of work of the DBA Group has evolved over time trying to overlap and “marry” the types of services provided to support the management of the life cycle of infrastructures with the criteria of sustainable development. In the world of infrastructures this inevitably leads to consistency with the concepts of SMART INFRASTRUCTURE, whose conception and management pursues the objectives of minimum environmental impact, maximum energy efficiency, operation with low atmospheric emissions, revamping or decomissioning aimed at respecting places, spaces and environmental balance.The consistency with these principles, apparently intangible in the short term in terms of value creation, but fundamental in the context of a sustainable and possible medium-term evolution, is demonstrated in DBA Group by the investment lines that characterize Research & Development activities and the conditions assumed around as the working hypothesis of

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investimento che caratterizzano le attività di Ricerca & Sviluppo e dalle condizioni al contorno assunte come ipotesi di lavoro di ogni Feasibility Study o di ogni Progetto di infrastrutture oggetto di intervento.Oggi, grazie anche a questo confronto con i fondatori del CEWMS, abbiamo messo a fuoco, ancora meglio, che possiamo declinare più precisamente l’interazione delle nostre attività di erogazione di servizi a supporto del Lifecycle Management Infrastrutturale nel contesto dell’Economia Circolare. Il nostro usuale approccio multidisciplinare al problema si sposa perfettamente con una visione dell’Economia Circolare in tre dimensioni, in luogo delle due usualmente utilizzate nella sua descrizione settoriale. L’interazione di più circoli di energia circolare settoriali, attraverso la multidisciplinarietà, si riassume in un’unica “sfera ad economia ottimizzata”, tesa, nel medio lungo periodo, a riequilibrare ambiente, territori e attività antropica in modo sostenibile e a scarto limitato. Il “collante” necessario ma non sufficiente al raggiungimento di questo nuovo ed indispensabile equilibrio stabile è il Know How, che è alla base di ogni attività svolta da chi fa il nostro lavoro. Plaudiamo all’iniziativa CEWMS perché innovativa e tesa ad approfondire temi scientificamente importanti ed attuali e a formare professionalità adeguate ad affrontare con scienza e coscienza il futuro impegnativo che ci separa dal 2050, entro il quale la sfida vera sarà salvare il Pianeta.

each Feasibility Study or each Infrastructure Project, object of the intervention.Today, thanks also to this discussion with the founders of the CEWMS, we have focused, even better, more precisely on the interaction of our service delivery activities in support of Infrastructural Lifecycle Management in the context of the Circular Economy. Our usual multidisciplinary approach to the problem fits perfectly with a vision of the Circular Economy in three dimensions, instead of the two usually used in its sectoral description.The interaction of multiple sectoral circular energy circles, through multidisciplinarity, is summed up in a single “optimized economy sphere”, aimed, in the medium to long term, to rebalance the environment, territories and anthropic activities in a sustainable and limited-waste way. The “glue”, necessary though not sufficient, to achieve this new and indispensable stable balance is the Know How, which is the basis of every activity carried out by those who do our work. We congratulate the CEWMS initiative because it is innovative and aimed at investigating scientifically important and current issues and at training appropriate professionals to face with science and awareness the challenging future that separates us from 2050, within which the real challenge will be to save the planet.

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Villorba (Treviso) – Una multinazionale dell’ICT Information e Communication Technology a tutto tondo, cresciuta a vista d’occhio nei suoi 30 anni di attività festeggiati di recente (con sobrio party aziendale), che continua a mietere successi (internazionali, soprattutto).L’ultimo achievement di DBA Group è freschissimo: la filiale di Genova DBAPRO, il cui team è esperto nel settore degli impianti a servizio di infrastrutture di trasporto (strade, autostrade e gallerie, porti, aeroporti e ferrovie), si è infatti aggiudicata l’affidamento del servizio di Progettazione Esecutiva e Coordinamento della Sicurezza in fase di Progettazione dei lavori di realizzazione dell’Infrastruttura Ottica della Autostrada A7 nel tratto Serravalle Scrivia – Direzione di Tronco 1 Genova per conto di Autostrade per l’Italia (ASPI).Questa commessa succede di pochi giorni un’altra di rilievo, ma colta all’estero: la consociata Unistar PRO si è aggiudicata la gara per disegnare la nuova infrastruttura informatica atta alla digitalizzazione dei fascicoli della Magistratura della Serbia.Malgrado questi ripetuti ‘colpi’, che hanno fatto incrementare in maniera portentosa i numeri aziendali – nel 1991 erano attivi i soci fondatori, i tre fratelli De Bettin (Francesco, Raffaele, Stefano, cui successivamente si aggiungerà il quarto fratello Daniele, il minore); oggi si parla di quasi 700 addetti – la società trevigiana (che ha addentellati anche a Belluno) continua a vestire i panni semplici, e agisce con la giusta modestia di chi è sempre disposto ad imparare dagli altri per migliorarsi ancora professionalmente, valori questi perfettamente incarnati dal suo Presidente Francesco De

Bettin, ingegnere ‘umanista’, che si concede ‘a cuore aperto’ in una lunga chiacchierata, anche un po’ fuori dai denti.“Siamo entrati nel settore portuale quasi in punta di piedi una decina di anni fa, cercando di portare nel settore il know how che avevamo maturato quale holding indipendente specializzata nell’erogazione di servizi di consulenza, architettura, ingegneria, project management e soluzioni ICT focalizzati sulla gestione del ciclo di vita di opere e infrastrutture mission-critical, occupandoci di cinque mercati principali: telecomunicazioni, oil & gas, transport & logistic, energy, real estate.Nel 2011 abbiamo dunque deciso, col socio appena subentrato allora Fondo Italiano d’Investimento Spa (che faceva capo a CDP Cassa Depositi Prestiti), di investire nella digitalizzazione dei processi logistici di porti e interporti: dalla progettazione

De Bettin prova a dare la scossa digitale alle banchine italiane

Il leader di DBA Group – che ha appena vinto una commessa da ASPI ed un’altra in Serbia – rimarca le persistenti carenze informatiche del settore portuale nostrano

09/09/2021

Francesco De Bettin

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Cronistoria degli ultimi 10 anni di DBA Goup attraverso le pagine della stampa specializzata

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alla manutenzione e messa in servizio, entrando dalla porta principale, con obiettivi ben precisi grazie al fatto che stavamo allora progettando il cold ironing per conto della società Venice Ro Port Mos. Tutto quello che abbiamo riscontrato su quel progetto veneziano, dall’ingegneria alla digitalizzazione, questo è il modello da seguire” spiega De Bettin, che arriva presto al dunque. “Ci siamo trovati alle prese con un settore primitivo, burocratizzato e non alfabetizzato, nel senso che ignora molte cose; magagne che purtroppo mi sembra persistano. UIRNet è un esempio negativo di questa situazione, così come per converso Hub Telematica ne è l’esempio positivo, per due motivi principali: perché nella compagine consortile associa gli stakeholders, e perché sviluppa piattaforme telematiche assistite da call center che agiscono sulla alfabetizzazione della filiera.Un modello virtuoso, questo di Genova, che purtroppo non si è potuto reiterare in altre realtà portuali. Livorno ha una sua piattaforma telematica notevole anche dal punto di vista tecnico; anche a Trieste si lavora bene, grazie a Circle, che ha realizzato una bella operazione industriale; a Bari c’è il progetto GAIA finanziato dall’UE, come quasi tutti lo sono. Ma per il resto d’Italia?” si chiede, retoricamente, il leader di DBA, che ravvisa “un difetto generale del sistema Italia la burocratizzazione per avere fondi. Noi per evitare tutto ciò abbiamo scavalcato il problema: a Koper la software house Actual IT ce la siamo comprata (nel 2015).

Così siamo partiti dalla Slovenia per discendere la penisola balcanica: Rijeka e Ploce in Croazia, Bar in Montenegro, e poi Malta, Baku in Azerbaigian e infine Burgas e Varna in Bulgaria con l’idea di digitalizzare le Vie della Seta. Infatti stiamo dialogando con China Merchant Holding Ports che, come noto, hanno un ufficio europeo a Ravenna. L’obiettivo dovrebbe essere l’informatizzazione del corridoio digitale tra porto e porto, in tutto il network. I cinesi mettendo le mani sul Pireo hanno fatto un grosso affare come geopolitica perché ora possono arrivare ovunque”.Intanto DBA si fa forza dei suoi 664 dipendenti a libro paga (di cui 450 in Italia), quasi tutti laureati (per la maggior parte ingegneri civili e di progettazione impianti, oltre a ingegneri informatici), e pur restando sempre come sede nell’originaria Villorba, ai margini cittadini di Treviso, nel frattempo ha costituito 22 sedi tra Italia ed estero dove realizza complessivamente 72 milioni di euro di fatturato (di cui metà in Italia e il resto nei Balcani e nel Caucaso).“Siamo tra le prime 10 società private indipendenti del nostro ambito in Italia, e abbiamo questa forte vocazione alla digitalizzazione delle infrastrutture. Il che ci mette in pole position perché tale attitudine sarà indispensabile nell’immediato futuro del Paese, come anche previsto dal PNRR. Faccio un esempio molto banale ma chiaro: se avessero ‘ascoltato’ i segnali dei sensori, il Ponte Morandi non sarebbe crollato”. Il processo di crescita aziendale è costante, come detto, ma non spregiudicato.“Siamo quotati in Borsa all’AIM dal 2017, come peraltro i colleghi genovesi di Circle, altri ‘piccoli’ esempi virtuosi come noi: da 16 milioni di euro del 2011 abbiamo quasi quintuplicato i servizi prodotti. Abbiamo deciso di collocare il 49% sul listino, il resto delle quote azionarie è ripartito tra noi 4 fratelli (41%) e il Fondo Italiano d’Investimento (10%).

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Dunque non ci costa fatica essere scesi sotto il 50% perché restiamo comunque l’azionista di riferimento, è stata una scelta coraggiosa ma stimolante ed anche un segnale al mercato. Anzi, dirò di più: siamo disponibili a valutare ‘merger’, perché il problema di questo mestiere è proprio quello di creare della massa critica. Noi siamo forse grossi in Italia ma una pulce all’estero dove per poter essere competitivi occorre pesare 350 milioni di euro di fatturato. All’estero siamo molti ambiti, ci chiedono di continuo di fare alleanze e ci propongono anche uno scambio azionario, specie nei Balcani: nei paesi extra UE come Serbia, Bosnia e Montenegro siamo molto ben visti, come dimostra anche la gara da 10 milioni di euro vinta la settimana scorsa a Belgrado per gli uffici giudiziari. Abbiamo provato a sbarcare in Spagna trattando con il Porto di Barcellona per acquisire la società IRT della port authority catalana, quello iberico è un mercato interessante ma già ben presidiato.Ora stiamo ragionando sul Nord Africa, dove abbiamo vinto (tramite la controllata SJS Engineering, acquisita nel 2018) una bella commessa di ingegneria da 3 anni di durata e 5 milioni di dollari di valore ad Alexandria d’Egitto come project manager del nuovo terminal container da 2 milioni di TEUs di Abu Qir, con committente la prestigiosa Hutchinson Ports.Stiamo monitorando i porto africani sia atlantici che quelli che sboccano su Suez, dove abbiamo un confronto con il forte presidio cinese, ma ci stiamo lavorando”.Una commessa aggiudicata in chiusura di 2020 nell’Est Europa ha aperto un nuovo filone d’attività.DBA PRO ha implementato rapporti in Bulgaria con il gruppo BMF Burgas e con la sua società ferroviaria, Port RAIL LTD per la gestione della manovra ferroviaria del porto e del sito industriale di Pirdop, collegato via ferrovia al mare.De Bettin confida anche di essere presto profeta in patria, finalmente.“Le opportunità del PNRR ci riportano in Italia, se questo governo riesce a restare in carica 2 o 3 anni abbiamo veramente la possibilità di rivoluzionare questo paese con le innovazioni sulle reti e sulle infrastrutture.Insomma, possiamo intravvedere ottime prospettive. Siamo stati i primi in Italia a progettare il cold ironing per i porti dopo avere comprato una società di ingegneria genovese, la IGM, marchio adesso sparito e inglobato in DBA, ma con ufficio a Genova di 25 persone.Registriamo un fiorire di iniziative di cold ironing finanziate dal PNRR, tuttavia anche qua vi sono criticità: il problema è che le navi non sono sempre pronte per attaccare la spina, circa l’80% della flotta in navigazione sono navi inadeguate a spegnere il motore in porto, ci sarà dunque un lungo periodo di transizione pari alla durate utile di vita economica di questa flotta obsoleta”.Per finire, una società ‘stato dell’arte’ nel suo campo come DBA non poteva non essere ‘sul pezzo’ più attuale, la sostenibilità, anche col concorso di una omologa società svizzera, DSP di Manno.“La nostra expertise ci ha portato a sviluppare Green+, un modello virtuale che simula le ricadute sul territorio: il fall out delle emissioni va confrontato con le normative vigenti.Il nostro tool è un portale di monitoraggio energetico e ambientale delle infrastrutture, che si interfaccia con le centraline di monitoraggio del terminal o del porto; grazie ad esso è possibile ricevere allerte, controllare e fare analisi predittive o di correlazione delle prestazioni energetiche e dei parametri ambientali offrendo un concreto supporto nelle decisioni strategiche di gestione energia e degli impatti dell’operatività sull’ambiente. La prima applicazione è stata fatta al porto di Bari. Il problema si ravvisa principalmente sui porti dove non ci sono grandi ricambi d’aria naturali, come in genere quelli del Meridione, tipo Bari, Gioia Tauro e Taranto, dove vi sono poche correnti d’aria” conclude De Bettin.

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Francesco De Bettin

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Intesa hi-tech ‘al verde’ contro il nero di fumo in portoLa svizzera DSP e la veneta DBA PRO. uniscono le forze per il monitoraggio

ambientale ed energetico dei terminal portuali e degli hub logisticiInedita alleanza aziendale sull’asse ticino-veneto con sfondo sostenibile per applicazioni IT. DSP Data and System Planning SA (DSP), azienda di Manno (Lugano) attiva nel settore dei terminal contenitori e logistica intermodale da oltre 30 anni, e DBA PRO. SPA, società di DBA Group di Villorba (Treviso) che offre servizi di progettazione, architettura, PMO e ICT per la gestione del ciclo di vita di opere ed infrastrutture avviano una collaborazione sul mercato internazionale per supportare le aziende nella sfida sempre più attuale dell’efficientamento energetico e della salvaguardia ambientale. Questa alleanza fra due società di servizi altamente innovative e già attive da anni in più di 100 porti italiani ed internazionali si pone come obiettivo

di supportare la crescita sostenibile dei terminalisti e l’attenzione dei carriers alla sostenibilità ambientale ed energetica.Due sono gli strumenti approntati all’uopo.GREEN+ by DBA è un portale di monitoraggio energetico e ambientale delle infrastrutture, che si interfaccia con le centraline di monitoraggio del terminal o del porto; grazie ad esso è possibile ricevere allerte, controllare e fare analisi predittive o di correlazione delle prestazioni energetiche e dei parametri ambientali offrendo un concreto supporto alle decisioni nelle decisioni strategiche di gestione energia e degli impatti dell’operatività sull’ambiente.POWERGY+ by DBA é una piattaforma web che misura, allerta, correla e utilizza la gestione intelligente di tutte le informazioni energetiche e ambientali, consentendo un uso efficiente dell’energia elettrica per gli impianti industriali gli immobili e i building in generale; basata sulla tecnologia IoT, è modulare e personalizzabile, ha una base dati aperta per interfacciarsi con altri sistemi al fine di recuperare ed inviare le informazioni e permette di individuare gli sprechi e ridurre i consumi energetici, effettuando il monitoraggio energetico e ambientale dell’intera infrastruttura.I nuovi prodotti proposti da DSP sono la verticalizzazione per il mercato portuale e terminalistico internazionale di DBA POWERGY+ e DBA GREEN+, che sono stati sviluppati dall’ASA ICT di DBA PRO. a supporto della gestione del ciclo di vita di opere ed infrastrutture, sono frutto dell’esperienza nel settore dell’ingegneria e sono già utilizzati presso clienti industriali e pubblici. “Il terminalista avrà uno strumento per dialogare con le istituzioni e la comunità civile, mostrando in maniera trasparente i suoi piani di riduzione del rumore, dell’inquinamento ambientale, luminoso e verificare in anticipo l’impatto di scelte operative o dell’adozione di nuove soluzioni innovative, quali l’automazione” spiega una nota congiunta. “GREEN+ e POWERGY+ by DBA potranno infatti integrarsi con il Terminal Operating System e con sistemi di business intelligence quali DATAVIEW della stessa DSP”.Il monitoraggio energetico proposto dai due partner inoltre si inserisce come strumento fondamentale in un quadro normativo per le grandi aziende che sono obbligate a fare una diagnosi energetica (audit energetico) o a certificare un Sistema di Gestione dell’Energia (ISO 50001).“La gestione dei consumi energetici e il relativo monitoraggio sono strumenti preziosi per definire in tempo reale la propria ‘carbon footprint’ e quindi tendere a centrare gli obiettivi posti dall’Accordo di Parigi che prevede la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra; in termini di efficienza energetica il target posto dall’Unione Europea è del 32.5% da raggiungere entro il 2030” precisano ancora i due partner che, a corollario delle piattaforme informatiche di cui sopra, possono supportare le aziende nella stesura dei piani energetici ed ambientali e per disegnare e configurare l’impianto di monitoraggio stesso; i dati rilevati dalle piattaforme di monitoraggio consentono di ottimizzare le risorse energetiche e ambientali e agiscono su vari target aziendali: efficientamento energetico, riduzione dei costi operativi, gestione del rischio ambientale, salute e sicurezza.“Con questo importante accordo vogliamo essere per i nostri clienti un partner trasversale ai diversi reparti aziendali e rafforzare la visione di terminal logistico come un complesso ecosistema dove persone, pianificazione, infrastrutture, energia ed ambiente debbano essere valorizzate ed ottimizzate nel loro insieme” afferma Marco Fehmer, AD di DSP SA. “L’intesa rafforza le sinergie tra i due gruppo. La solida e professionale conoscenza del mercato da parte di DSP è una grande occasione di crescita per noi. L’auspicio è continuare ad operare in tutto il mondo con autorità pubbliche e con operatori privati su un ampio portafoglio clienti” conclude Raffaele De Bettin, Amministratore Delegato di DBA Group SPA.

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11/12/2020

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Livorno rinnova la fiducia a DBA GroupIl gruppo trevigiano continuerà a gestire i servizi legati al

Port Community System, e li fornirà anche al porto croato di Ploče

Resterà affidato a DBA Group il servizio di manutenzione evolutiva, assistenza all’utenza con help-desk dedicato, manutenzione correttiva e back-up di Tuscan Port Community System, la piattaforma digitale realizzata dal porto di Livorno in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane per semplificare le procedure di import/export e per lo sdoganamento delle merci.Il gruppo dei fratelli De Bettin ha comunicato oggi infatti il rinnovo del relativo accordo da parte della da parte dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, e di avere ricevuto una commessa analoga dal porto di Ploče (Tolero) in Croazia. Il valore totale dei due incarichi, entrambi della durata di un anno, è di circa 200.000 euro.“È un importante riconoscimento delle competenze del gruppo DBA nella creazione di strumenti digitali per la gestione smart dei porti”, ha commentato il presidente Francesco De Bettin, aggiungendo poi che grazie ai due “grazie a questi sistemi, che sono ideati e implementati per le specifiche esigenze dei due scali, potremo contribuire ad aumentare l’efficienza e la velocita delle operazioni portuali, e con esse la competitività dei due porti, fino al 30%”.Fondata dai fratelli De Bettin nel 1991, DBA Group conta ha oggi sedi in Italia, Russia, Montenegro, Slovenia, Serbia, Croazia, Bosnia Erzegovina e Azerbaijan e impiega 470 dipendenti.

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13/06/2018

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Acquisizione nell’ingegneria portuale e logistica per DBA Group

Non si è fatta attendere a lungo la prima acquisizione del 2018 di DBA Group.La società dei fratelli De Bettin, che in occasione della comunicazione del bilancio del 2017 aveva parlato delle sue mire espansionistiche dicendo di avere già individuato dei possibili “target”, ha comunicato oggi di avere rilevato il 51% della società di ingegneria romana SJS Engineering per un controvalore di 3,6 milioni di euro, operazione effettuata attraverso la controllata DBA Progetti.Fondata da Michelangelo Lentini - che in base all’accordo entrerà a far parte del CdA di DBA Group e andrà inoltre a guidarne la business unit Transport & Logistic – Sea and Dry Port – SJS Engineering fornisce servizi di ingegneria integrata e ha un ricco curriculum nei settori marittimo e logistico, avendo curato tra gli altri progetti per i porti di Taranto, Civitavecchia, Gioia Tauro e Trieste, scalo dove in particolare aveva seguito il progetto di espansione del terminal container sul molo VII. Tra i clienti già nel suo portafoglio, spiega la nota di DBA, figurano i gruppi TO Delta, Hutchison Port Holdings, MSC e Evergreen, mentre per quanto riguarda le attività in corso, tra queste si segnalano quelle relative alla progettazione, assistenza al procurement e direzione lavori del porto di Dammam, in Arabia Saudita, oltre a vari progetti per Autorità Portuali italiane.L’accordo raggiunto tra le due società prevede anche che DBA Progetti rilevi dagli attuali soci di SJS, e dopo il bilancio del 2021, il restante 49% pagandolo in azioni ordinarie proprie, corrispondentiad una quota del capitale sociale che sarà “compresa tra l’8% e il 12%”.“È la naturale prosecuzione della collaborazione già esistente tra le due società” ha commentato Raffaele De Bettin, presidente di DBA Progetti. Parlando dell’intesa appena raggiunta il manager ha spiegato inoltre che questa accelererà “l’attuazione del nostro piano industriale, integrando queste competenze a quelle già presenti” e permetterà a DBA “di completare la propria filiera e diventa l’unico soggetto nazionale in grado di offrire ai propri clienti del settore portuale l’insieme completo dei servizi di ICT, project management ed engineering a supporto del ciclo di vita delle infrastrutture”.Soddisfatto anche Lentini, che si è detto lieto di entrare a far parte di un gruppo che consentirà a SJS di “fare un ulteriore passo verso l’integrazione tra l’ingegneria tradizionale e la Innovation Tecnology”.Il closing dell’operazione, soggetto alla conclusione positiva della due diligence nonché alla verifica di alcune condizioni (tra cui lo scorporo dalla SJS Engineering Srl della parte immobiliare), è atteso entro la metà dell’anno. SJS Engineering, sottolinea DBA, nel 2016 ha sviluppato un fatturato di oltre 3 milioni di euro, con un EBITDA Adjusted di circa euro 800 mila. Congiuntamente, DBA Progetti e SJS Engineering “sviluppano come somma un fatturato di 23 milioni di euro, 33 porti clienti, sono presenti in 10 Paesi, contano su un complessivo di 510 professionisti qualificati e condividono un patrimonio di 30 anni di esperienza” conclude la nota della società trevigiana.

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Rilevata la SJS Engineering di Michelangelo Lentini, che andrà a guidare la business unit Transport & Logistic – Sea and Dry Port del gruppo trevigiano. La società romana intanto

si è aggiudicata (con altri) la gara per la progettazione del PRP di Monfalcone

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24/04/2018

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DBA Group chiude il 2017 pensando alle prossime acquisizioni

Il gruppo trevigiano, da poco quotato sul segmento AIM, archivia l’anno con ricavi per oltre 42 milioni di euro e utili netti per circa 1 milione

Si è chiuso con ricavi superiori ai 42 milioni di euro e un utile netto di circa 1 milione il 2017 di DBA Group Spa, società italiana di consulenza tecnologica, specializzata nella connettività delle reti e nelle soluzioni a supporto del ciclo di vita delle infrastrutture, fondata dai fratelli De Bettin nel 1991 e dallo scorso dicembre è quotata sul segmento AIM di Borsa Italiana.La quotazione – ha commentato il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Francesco De Bettin – “ha fornito un’ulteriore spinta alla crescita, rafforzando il posizionamento sui mercati internazionali di riferimento. Le strategie del Piano Industriale 2017-2021 sono in corso di implementazione e i risultati ottenuti

confermano che stiamo proseguendo nella giusta direzione” Il gruppo, ha poi aggiunto De Bettin, ha intenzione “di crescere per linee esterne” e a questo scopo ha già identificato “alcune società target”.Nel dettaglio, la trevigiana (di Villorba) DBA Group Spa, sotto la quale operano diverse società operative, al 31 dicembre 2017 aveva ottenuto ricavi consolidati per circa 42,175 milioni di euro (dei quali 21,366 riconducibili all’area Ingegneria e Architettura, altri 12,876 a quella Information & Communication Technology e infine 7,933 milioni all’area strategica Project Management office).L’EBITDA Adjusted è di 4,874 milioni di euro (+1,3% sui 4,81 del 2016) al netto dei costi (311mila) legati alla quotazione. Il dato, si legge nella nota di DBA, “seppure apparentemente costante rispetto all’esercizio precedente, è da considerare positivo in quanto sconta investimenti nello start up di importanti commesse nel Settore delle Telecomunicazioni a Banda Ultra Larga ed il finanziamento dello sviluppo di piattaforme tecnologiche Hardware e Software di Decision Support System, della Supply Chain e della fornitura di energia per la mobilità di cose e persone”. Gli investimenti in Ricerca Applicata (Area Strategica Innovation) sono stati pari a circa il 6% del valore della produzione.L’utile netto consolidato è stato 1,009 milioni di euro, inferiore rispetto al 2016 per via delle spese spese sostenute per la quotazione che ammontano a 636 mila (somma tra i costi spesati nell’esercizio e la quota di ammortamento di quelli capitalizzati). Senza tali costi straordinari, rileva la società, l’utile sarebbe stato superiore a quello del 2016. Il patrimonio netto è pari a 24,641 milioni, in crescita sugli 11,62 del 2016 anche per via dell’aumento di capitale effettuato ai fini della quotazione. A fine 2017 la posizione finanziaria netta vedeva una cassa pari a 13,02 milioni e indebitamento per 10,345 milioni.Quanto al bilancio d’esercizio di DBA Group Spa, questo vede ricavi per 3,317 milioni, relativi ai servizi erogati alle società operative, tra cui amministrazione e finanza, controllo di gestione, comunicazione, marketing, commerciale, HR, ufficio acquisti. L’EBITDA Adjusted è negativo per 111 migliaia, al netto dei costi (311mila euro) per la quotazione del gruppo. Relativamente alla perdita di esercizio, pari a 615mila euro, il Consiglio di Amministrazione, conclude la nota di DBA, proporrà all’Assemblea di rinviarla a nuovo.

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03/04/2018

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L’italiana DBA scrive le regole del porto di Aqaba

Attivata in Giordania una joint-venture con il partner locale Associated Consulting Engineers per la nuova commessa da mezzo milione di euro

“Una commessa dalla Giordania che vale anche più del compenso assegnato”. Il Gruppo DBA-Actual di Villorba (Treviso) definisce così la commessa da mezzo milione di euro ricevuta per la redazione del capitolato di gara per il nuovo porto di Aqaba. “Questo incarico apre una nuova direttrice nella penetrazione verso i mercati esteri di DBA Group stabilita nel piano strategico del 2012” ha detto Marco Politi, direttore commerciale del gruppo fondato dai fratelli De Bettin. “Nostre aziende sono infatti presenti nei Balcani, nel Mar Nero e nel Mar Caspio, e ora in Medio Oriente con una commessa per il nuovo porto sul Mar Rosso. Questo contratto rafforza il nostro gruppo anche in Italia, confermandolo tra gli interlocutori tecnologici importanti nell’ambito della digitalizzazione e gestione delle informazioni che consentono alle merci di spostarsi su nave, ferro e gomma attraverso la loro fruizione da parte degli utenti con Single Window interoperabili”.La commessa, assegnata dall’autorità pubblica della Giordania ad Actual It (DBA Group) in joint-venture con il partner locale Associated Consulting Engineers (ACE), è relativa all’analisi dei processi portuali e alla preparazione di un capitolato di gara per il nuovo porto multifunzione di Aqaba. Il tempo concesso per la consegna del lavoro è di quattro mesi e vi lavoreranno una dozzina di esperti nelle diverse discipline.Da questa commessa prenderà forma il Port Management System e l’infrastruttura ICT del nuovo porto. “Siamo presenti per la prima volta in Medio Oriente e sul Mar Rosso e ci siamo arrivati in collaborazione con partner locali, confermando così la nostra vocazione a quel ‘know how transfer’ che mira a mantenere la nostra presenza temporale nei Paesi esteri ben oltre l’orizzonte della singola commessa” ha detto Francesco De Bettin, presidente del gruppo. “Si aggiunge un nuovo nodo alla nostra rete di porti in gestione nel Mediterraneo a Koper e a Ploce in Croazia, e a Livorno, Savona, Ancona, Venezia, Trieste in Italia, e ciò anche a servizio della nuova Via della Seta e di Suez. Aqaba è un punto strategico per l’ingresso e l’uscita delle merci in Medio Oriente e consente alla nostra rete di intercettare e gestire informazioni digitali potenzialmente utili anche ai traffici mercantili mediterranei ed italiani, nell’ottica di essere, in nuce, uno dei potenziali Hub Community System”.

Il porto di Aqaba

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28/02/2017

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DBA Group si fa largo nei BalcaniLa società trevigiana ha acquisito la slovena Itelis

proseguendo la propria avanzata verso est

La strategia di crescita di DBA Group continua a puntare verso est. La società fondata dai fratelli De Bettin e attiva nella progettazione e sviluppo di applicativi e piattaforme software web based per la gestione di opere ed infrastrutture ha rilevato la società Itelis di Lubiana attraverso la propria controllata Actual IT dd di Capodistria. Quest’ultima era stata a sua volta acquisita nel febbraio 2015 da DBA Group con la finalità di estendere le proprie attività nei servizi ITC per i settori Maritime, Supply Chain, Oil&nonOIL e ERP/SAP in particolare nei Balcani e nei Paesi affacciati sul Mar Nero e sul Mar Caspio.Itelis, piccola società con 20 addetti e ricavi 2016 per 1,5 milioni di euro, è attiva nel settore del Business Information Systems e in particolare nella vendita ed erogazione di servizi post installazione del software ERP prodotto dalla multinazionale tedesca SAP. Il contratto per l’acquisizione dell’intero capitale sociale di Itelis è stato firmato da Gregor Veselko, ceo della controllante Actual Italia srl e presidente esecutivo di Actual IT dd. “L’ingresso di Actual IT in DBA si è rivelato un’operazione premiante per le parti e alla società slovena sono state affidate mission e risorse per crescere nell’area dei Balcani e per consolidarsi all’interno di una multinazionale tascabile molto dinamica” ha detto Francesco De Bettin, presidente di DBA Group.

Con l’operazione Itelis che ha un valore di circa 800 mila euro, il gruppo dei fratelli De Bettin allarga il portafoglio clienti verso le small CAP e acquisisce competenze e consulenti specialistici, rafforzando in tal modo la massa critica e l’incremento del peso negoziale verso Sap.

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08/02/2017

Francesco De Bettin

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Automatizzazione spinta per il terminal di Parisi a TriesteDba Lab sta completando l’installazione di un Terminal Operating System che consentirà

all’Europa Multipurpose Terminal di migliorare l’efficienza operativa delle attività di piazzale

L’Europa Multipurpose Terminal che sorge al Molo V del porto di Trieste sarà presto completamente automatizzato. È infatti in via di completamento l’installazione da parte di Dba Lab di un software che, tramite una piattaforma web, consentirà di ‘guidare’ da remoto la movimentazione dei carichi a piazzali e l’arrivo e partenza di navi, treni e camion.Una nota di Dba Group spiega che gli obiettivi sono principalmente due: “Sostituire la documentazione cartacea con sistemi 4.0 e portare in un unico contenitore informatico tutte le informazioni di navi in arrivo e in partenza, camion, treni, documenti doganali, carico e scarico delle merci che vengono movimentate all’interno dell’unico spazio fisico che è il piazzale del molo”. Tutto il software è stato realizzato per moduli: “Quello che gestisce i treni è già in funzione a Trieste da aprile, quello per le navi è in fase di collaudo, quello per il piazzale e gli operatori verrà consegnato a fine anno. Altri moduli sono previsti per i magazzini e il booking”.In pratica questo nuovo Terminal Operating System (TOS) studiato per il terminal al Molo VI coordina le pratiche quotidiane di gestione del servizio di linea di navi ro-ro con rotte da e per la Turchia e la Grecia, e i collegamenti via treno con destinazione Nord e Centro Europa. “Mette a disposizione del personale che opera in EMT con largo anticipo tutte le necessarie informazioni relative all’arrivo della nave e del treno, in maniera da consentire una pianificazione ottimizzata per l’impiego di personale e mezzi” spiega più nel dettaglio la nota di Dba. “Il software contribuisce così alla riduzione dei tempi necessari per la consegna e il ritiro della merce, evitando ingorghi o errori al gate, su piste automatizzate dotate delle più moderne tecnologie ottiche di riconoscimento automatico e lettura targhe. Sul versante delle Istituzioni, il sistema è in grado di interfacciarsi ai siti dell’agenzia delle Dogane e dell’Autorità Portuale di Trieste, per ricevere le necessarie autorizzazioni specifiche per destino e per provenienza, attraverso sia l’interrogazione che la trasmissione dei dati e dei documenti accompagnatori della merce”.Francesco De Bettin, presidente di Dba Group, ha commentato questo lavoro precisando che “le operazioni saranno gestite via web con porte di accesso a tutte le figure coinvolte nell’attività, dagli operatori ferroviari e marittimi, autotrasportatori, vettori e spedizionieri, dall’Autorità Portuale alle Dogane”.Francesco Stanislao Parisi, Presidente di EMT, a sua volta ha aggiunto: “Volevamo imprimere un salto tecnologico alla gestione del terminal e Dba Group con le sue società specializzate ha saputo ascoltarci. Volevamo uno strumento su misura alla nostra realtà e propulsore dei nostri programmi di sviluppo. Ne vediamo i primi risultati e ne trarrà grande beneficio anche il sistema di operazioni costanti con le istituzioni del porto e delle Dogane”.

Europa Multipurpose Terminal (Parisi) Trieste

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20/10/2016

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Prima uscita ufficiale per DBA a LivornoIl gruppo guidato da De Bettin si è presentato al Propeller Club a poche

settimane dalla aggiudicazione del bando per il sistema informatico portuale

Livorno - Parte subito “sulla notizia” l’anno sociale del Propeller Club labronico.La presidente Maria Gloria Giani ha chiamato infatti ad inaugurare la serie di incontri proprio Francesco De Bettin e la sua DBA Group. L’azienda con sede a Villorba (Treviso) si infatti è aggiudicata a fine luglio, tramite una sua controllata, il bando di gara per la manutenzione del sistema informatico della comunità portuale. Una vittoria - DBA Lab vi ha partecipato tramite un’associazione temporanea di impresa insieme a Multi Consult Srl, e M2R2 Sas - che non sembra essere andata giù ad alcuni, tanto che nell’ambiente portuale si vocifera di un possibile contenzioso legale.Nell’occasione la società trevigiana si è presentata al cluster portuale sottolineando la crescita e gli ultimi lavori incentrati anche sulle tecnologie per il Port Community System (PCS).L’apertura dell’incontro, dopo i saluti della presidente Giani, non poteva non aprirsi con l’introduzione di Giuliano Alberghini, (consulente indipendente, con esperienze in Lloyd Triestino, NAI, Contship Italia e Gruppo Parisi). Il legame tra Alberghini e De Bettin è molto forte. Il consulente non solo è da sempre – come racconta il presidente di DBA – una guida, ma è anche colui che ha consigliato nel 2011 al Fondo Italiano di Investimento di scommettere su DBA. Una scommessa che ha ben pagato: il fatturato del gruppo – che vede una partecipazione del fondo alla holding con il 22,8% delle quote – è più che raddoppiato e dovrebbe toccare a fine 2015 i 42 milioni di euro. L’avventura imprenditoriale nasce nel 1991 con l’apertura di uno studio professionale composto dai quattro fratelli De Bettin, due ingegneri e due architetti. Ad oggi il gruppo – nel quale l’elemento umano è molto valorizzato - impiega 350 ingegneri in società che operano nei campi dell’ingegneria, dell’architettura, del project management e dello sviluppo software. Se sul fronte ingegneristico l’opera più importante è l’autostrada Mosca-San Pietroburgo e il suo sistema di esazione, sul fronte software il mercato di riferimento è quello portuale.DBA Group sta sviluppando da diversi anni una piattaforma software accessibile da Internet e dedicata alla gestione del flusso di dati, informazioni e documenti tra tutti gli operatori del comparto portuale. La piattaforma è destinata a seguire tutta la supply chain portuale (carico/scarico nave, sdoganamento e trasporto), integrandola poi con gli altri sistemi informatici istituzionali (PMIS II della Guardia Costiera, AIDA dell’Agenzia delle Dogane, Piattaforma Logistica Nazionale e PIL di FS) e con il controllo degli accessi e tracciamento successivo. Da questa ricerca sono uscite commesse per la progettazione e manutenzione dei PCS di varie realtà portuali: Venezia (sviluppo di una piattaforma per l’import-export), Ancona (fornitura e manutenzione del PCS con compilazione moduli ISTAT), Koper e Ploče (tramite la controllata slovena Actual). Ma il fiore all’occhiello è Trieste, con la sua autostrada del mare con la Turchia. DBA ha realizzato per il terminal ro-ro un sistema di gestione (insieme a soluzioni per la manovra primaria e secondaria del ferroviario con tracciamento in tempo reale) grazie al quale la sinergia tra la compagnia turca e l’ottimizzazione hanno portato al record di produttività di 4 TEUs per metro quadro. Per il porto di Livorno, invece, il bando di gara prevede la “manutenzione correttiva, evolutiva, preventiva e backup della preesistente piattaforma TPCS, Tuscan Port Community System”.Quali gli elementi strategici per un PCS a larga diffusione? Per De Bettin la scommessa principale sta nei corridoi telematici di PCS tra porti di origine e destinazione, ma anche su una diversa modalità di fornitura dei servizi, non più su acquisto licenza software, ma tramite pay-per-use.

Alberghini, Gajo (DBA Group), Giani (Propeller), De Bettin

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25/09/2015

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DBA Lab rileva la slovena ACTUAL ITCon questo investimento da 8 milioni di euro la società di ICT mira a crescere nei porti balcanici

DBA Lab Spa, società ICT che sviluppa piattaforme software a supporto dell’ingegneria, del project e asset management, della sicurezza e del controllo dell’automazione industriale che fa capo alla holding DBA Group (partecipata dai soci fondatori e dal Fondo Italiano d’Investimento SGR Spa), ha annunciato l’acquisizione dell’intero capitale di ACTUAL IT, società slovena con sede a Koper e attiva da vent’anni nello sviluppo di soluzioni IT. L’operazione, che vale 8 milioni di euro, conferma le linee strategiche di DBA Group e l’intervento del Fondo Italiano di Investimento per lo sviluppo internazionale del gruppo attraverso l’acquisizione di realtà industriali sinergiche al core business.Questa operazione si inquadra nell’ambizioso progetto di creare un soggetto privato e indipendente nell’informatica e nella telematica a supporto della logistica portuale nei porti balcanici (ove ACTUAL è già fortemente presente) nell’intero bacino del Mar Mediterraneo e del Mar Nero. L’acquisizione, eseguita parte in equity e parte a debito, si è resa possibile grazie alla sottoscrizione di un ulteriore aumento di capitale dedicato in DBA Group da parte del Fondo Italiano di Investimenti e al supporto di Unicredit e Sace. Nel corso dell’operazione DBA Lab è stata inoltre assistita dallo Studio Legale Pedersoli e Associati e da NCTM Studio Legale Associati.La società acquisita ha sede a Koper, filiali operative in Croazia, Serbia e Bosnia Erzegovina e partnership commerciali in tutti i Paesi Balcanici; impiega direttamente oltre cento dipendenti (in gran parte laureati in ingegneria ed informatica), attraverso i quali ha sviluppato nel 2013 un volume d’affari di circa 12 milioni di euro con un Ebitda di circa 2,5 milioni.In una nota si legge che la sinergia tra le società di DBA Group e ACTUAL IT permetterà di creare nel settore della logistica portuale un operatore referenziato in grado di erogare soluzioni IT sia verticali sia trasversali a tutti gli operatori; faciliterà la creazione nel settore della distribuzione di carburanti e di servizi alla mobilità stradale ed autostradale di un polo di forti competenze finalizzate alla forniture di servizi integrati di ingegneria e ICT; arricchirà la gamma dei servizi IT già offerti da DBA Lab nel settore della Logistica e dell’Intelligent Transport System e consentirà al gruppo di mettere a frutto il know how e i brevetti tecnologici rispettivamente maturati e sviluppati nell’ambito dei nuovi paradigmi tecnologici della Smart City.DBA Group ha sedi in Italia (Santo Stefano di Cadore - BL, Villorba - TV, Milano, Roma, Napoli, Oristano), in Russia (a San Pietroburgo) e in Montenegro (a Podgorica). Il fatturato 2014 ammonterà a circa 23 ml di euro.

Koper container terminal

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12/02/2015

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DBA rivoluziona le dichiarazioni doganaliLanciato il nuovo software LISy DAU che consente di gestire on-line tutte le procedure

A poche settimane di distanza dall’acquisto della società genovese IGM Engineering Impianti, DBA Group mette a segno un altro colpo lanciando un nuovo software di bollettazione doganale in cloud (il primo disponibile sul mercato italiano) che le consente di fare il suo ingresso trionfale nel mondo dei trasporti e della logistica. Si tratta di uno strumento informatico definito dal presidente di DBA Holding, Stefano De Bettin, “deflagrante” per il mercato delle spedizioni e che consentirà alle aziende di risparmiare investimenti in tecnologie hardware e software perché potranno servirsene secondo lo schema ‘pay per use’. LISy DAU, questo il nome del nuovo prodotto lanciato da

DBA Group, è un servizio web-based che consente di gestire in modo semplice ed intuitivo tutte la attività di redazione, controllo e presentazione delle dichiarazioni doganali e la relativa amministrazione tributaria e fiscale. La platea di potenziali clienti è enorme dal momento che si rivolge a quelle figure professionali coinvolte nell’espletamento di tutte le formalità doganali per lo scambio internazionale: spedizionieri doganali, case di spedizione, Centri di Assistenza Doganale, esportatori ed importatori. Attraverso il modello telematico di LISy (Logistic Information System), ogni operatore invia informazioni ad un server centrale che, a sua volta, riceve e rilascia le informazioni agli altri attori in funzione dei processi da gestire e delle necessità specifiche. Prima del lancio di quest’ultimo prodotto, DBA Progetti, società specializzata in servizi di ingegneria, architettura e di project management per la realizzazione e gestione di opere e infrastrutture, aveva da poco portato a termine l’acquisizione dell’azienda genovese IGM Engineering. Quest’ultima è una società di ingegneria specializzata in servizi di progettazione di impianti idraulici ed antincendio, di illuminazione, di ventilazione di tunnel e gallerie stradali e ferroviarie. L’operazione s’inquadra nella strategia di ampliamento dei servizi di ingegneria nel settore delle grandi infrastrutture, in particolare nell’ambito degli impianti speciali, dell’automazione e del telecontrollo. Ma i programmi futuri di DBA Group, holding partecipata al 77,2% dai soci fondatori (la famiglia De Bettin) e al 22,8% dal Fondo Italiano d’Investimento SGR Spa, sono rivolti verso nuovi importanti traguardi di sviluppo che guardano anche ad una possibile quotazione. Non è un caso che l’azienda sia fra le prime 30 società italiane entrate a far parte del progetto Elite, un’iniziativa di Borsa Italiana per il sostegno e la crescita delle PMI. Su questo punto Stefano De Bettin, presidente di DBA Holding, ha spiegato: “Seppure abbiamo già migliorato molto la struttura del nostro Gruppo in termini organizzativi e di trasparenza amministrativa e finanziaria, al momento non siamo ancora pronti per una quotazione perché tutti i nostri sforzi sono concentrati sul piano industriale concordato con il nostro nuovo socio. Guardiamo però con molta attenzione all’ipotesi di un’eventuale futura quotazione perché potrebbe fornirci ulteriori mezzi per accelerare la nostra crescita e la nostra internazionalizzazione”. L’esercizio 2012 dovrebbe confermare una crescita in linea con quella dell’anno passato e il valore della produzione salirà a circa 23 milioni di euro (era 19,5 milioni nel 2011), mentre l’Ebitda calerà lievemente (dai 3 milioni dell’anno passato) per effetto della crisi e della contrazione dei prezzi. “L’ottima notizia – aggiunge De Bettin - è che continuiamo a crescere assumendo giovani ingegneri (da 180 a 230 dipendenti) e a mantenere un buon portafoglio ordini già acquisiti”. I progetti di Ricerca & Sviluppo proseguono con investimenti autofinanziati almeno al 90% e per importi pari a circa il 5% del fatturato.

Stefano De Bettin

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DBA Group dà ‘fondo’ alla crescitaIl Fondo Italiano d’Investimento è entrato nel capitale

della società impegnata a sviluppare il software trasportistico LISyLa finanza supporta il programma di crescita di DBA Group.Il Fondo Italiano di Investimento è entrato nel capitale della holding cui fanno capo le società DBA Progetti, DBA Proekt, Weez e DBA Lab, attive nei comparti dell’ingegneria civile, dell’impiantistica, del project management e dello sviluppo di piattaforme software web based dedicate alla gestione del ciclo di vita e dei processi di esercizio operativo di opere e infrastrutture. L’operazione prevede un investimento da parte del Fondo Italiano di Investimento, in termini di equity, di 4 milioni di euro, a fronte della sottoscrizione di una quota di minoranza.Il Fondo, capitanato da Gabriele Cappellini, vuole supportare DBA facendo crescere il gruppo (200 dipendenti per un fatturato pari a circa 18 milioni di euro) soprattutto attraverso un percorso basato sull’internazionalizzazione, ma i nuovi capitali permetteranno anche di crescere sul fronte delle nuove acquisizioni.Il Fondo Italiano di Investimento è un progetto nato nel 2009 con “l’obiettivo di creare nel medio termine una fascia più ampia di aziende di media dimensione, incentivando i processi di aggregazione tra le imprese minori, al fine di renderle maggiormente competitive anche sui mercati internazionali. Gli interventi vengono effettuati essenzialmente attraverso investimenti nel capitale di rischio (private equity) di società di piccole e medie dimensioni operanti nei settori dell’industria, commercio e servizi, per accompagnarle, con coerenza e professionalità, lungo il loro percorso di crescita”. Il fondo è partecipato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze oltre che da alcune banche sponsor (UniCredit Group, Intesa Sanpaolo, Banca Monte dei Paschi di Siena e Cassa Depositi e Prestiti), Confindustria e l’Associazione Bancaria Italiana (ABI).I settori in cui DBA opera sono principalmente le infrastrutture per le telecomunicazioni, le reti di distribuzione carburanti, le infrastrutture per la produzione e il trasporto dell’energia e la realizzazione di immobili con qualsiasi tipo di destinazione d’uso. La combinazione delle competenze acquisite nella comprensione, gestione e implementazione dei processi legati all’ingegneria, al ciclo di vita e all’esercizio operativo di opere e infrastrutture, declinato nello sviluppo di piattaforme web based, ha consentito a DBA Group di espandere la propria attività nell’Intelligent Transportation Systems (ITS) e nella gestione telematica dei processi legati alla movimentazione di persone e merci e alla logistica.DBA Group sta sviluppando infatti nel settore dei trasporti e della portualità una piattaforma software ribattezzata LISy (Logistic Information System) accessibile da internet e dedicata alla gestione del flusso di dati, informazioni e documenti tra tutti gli operatori del comparto. Studiato specificatamente per l’informatizzazione e la gestione telematica delle esigenze operative delle comunità portuali, LISy è un software integrato che garantirà flessibilità, velocità ed efficacia ai processi portuali e alla logistica intermodale, aggregando tutti gli operatori coinvolti in un’unica community. Raffaele De Bettin, uno dei quattro fondatori del Gruppo DBA, ha detto che “’l’accordo raggiunto con Fondo Italiano completa per DBA Group un percorso imprenditoriale intrapreso molti anni fa e rappresenta il primo e propedeutico passo per una crescita ulteriore, in grado di garantire l’internazionalizzazione delle attività, lo sviluppo e l’offerta di servizi di ingegneria di processo innovativi, basati sull’intenso uso delle nuove tecnologie. Con questo accordo Fondo Italiano ha messo a disposizione di DBA Group gli strumenti per consentire ad una realtà imprenditoriale in forte evoluzione di divenire ‘impresa vera’, di rafforzarsi e consolidarsi, contribuendo, nel contempo, a riaffermare le eccezionalità del nostro Paese nelle competizioni globali”.

Raffaele De Bettin

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12/12/2011

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DBANELMONDOIl Gruppo opera attraverso12 sedi in Italia e 9 estere

Italia, Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia ed Erzegovina,Montenegro, Azerbaijan

Russia, Romania, Bulgaria, Albania, Grecia, Turchia, Georgia, Armenia, Kirghizistan, Tagikistan, Giordania, KSA, Spagna, Portogallo, Marocco, Liberia, Angola, Messico, Venezuela, Thailandia

SEDI DBA PROGETTI