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Dagli antichi Miti suggerimenti per ben coltivare e far crescere la nostra psiche. Corso Unitrè Mariano Comense 2017 -2018 Perché ? L’idea di attingere agli antichi miti greci per ottenere suggerimenti e riflessioni utili per la nostra psiche mi è stata suggerita da una corsista al termine delle lezioni dello scorso anno. Questo suggerimento ha cominciato piano piano a muoversi nella mia mente concretizzandosi sempre più. Alcuni miti antichi hanno cominciato a rivivere in me vivificando alcuni ricordi liceali e studi universitari. Così eccoci qui a cercare di trarre qualche insegnamento per la nostra crescita da questi racconti primordiali . I miti non sono un insieme di racconti e di leggende: essi costituiscono in realtà il cuore della saggezza antica. Nella mitologia vi è una rappresentazione della vita passata dei popoli e della loro storia,con imprese ed eroi rappresentati simbolicamente al livello degli dei e delle loro avventure. La parola greca mythologia non contiene solo le “storie”, i mythoi stessi, ma anche il “raccontare” (legein): un raccontare che originariamente era anche un suscitare risonanza,intima risonanza,in quanto si destava anche l’idea che la storia raccontata riguardava personalmente il narratore e gli ascoltatori. Il mito può essere considerato un racconto sacro che svela dei misteri e che dà la risposta a molti interrogativi degli uomini: come sono nati l'universo e l'uomo, come hanno avuto origine gli astri e la terra, le piante e gli animali e spiega come si sono formate le società civili con l'aiuto degli eroi. “L’interesse mitologico è proprio così insito nella psicologia,come l’interesse psicologico è insito in ogni attività poetica”. Sono parole di Thomas Mann che, nel 1936, commenta un testo di Freud. Lo sforzo della psicologia del profondo,di risalire all’infanzia della psiche del singolo è, nello stesso tempo anche uno sforzo fatto per penetrare nell’infanzia dell’umanità,nel primitivo, nel mitico. Il mito è fondazione di vita; è lo schema atemporale durante il quale si è formato il mondo e l’uomo. Per Jung esiste una mitologia individuale e una mitologia collettiva : ma oggetto dei miti è sempre qualcosa che sta al di sopra del narratore e di tutti gli uomini. Il narratore del mito non inventa il mito : è come se qualcosa di obiettivo scaturisca d una sorgente superindividuale. Gli antichi miti sopravvivono anche oggi nel nostro linguaggio quotidiano e in una infinità di metafore,immagini ed espressioni che derivano dai miti e di cui non ci rendiamo neppure conto. Ad esempio: “prendere il toro per le corna” “trovarsi tra Scilla e Cariddi”, “il filo di Arianna”, “avere un tallone d’Achille”, “il pomo della discordia”, “il supplizio di Tantalo”, “perdersi in un labirinto”, “cadere tra le braccia di Morfeo”, “il complesso di Edipo”, “Chimere” “Megere”…. Dr. Giuseppe Fojeni psicologo psicoterapeuta 1

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Dagli antichi Miti suggerimenti per ben coltivare e farcrescere la nostra psiche

Corso Unitregrave Mariano Comense 2017 -2018

Percheacute Lrsquoidea di attingere agli antichi miti greci per ottenere suggerimenti e riflessioni utili per lanostra psiche mi egrave stata suggerita da una corsista al termine delle lezioni dello scorsoannoQuesto suggerimento ha cominciato piano piano a muoversi nella mia menteconcretizzandosi sempre piugraveAlcuni miti antichi hanno cominciato a rivivere in me vivificando alcuni ricordi liceali e studiuniversitariCosigrave eccoci qui a cercare di trarre qualche insegnamento per la nostra crescita da questiracconti primordiali I miti non sono un insieme di racconti e di leggende essi costituiscono in realtagrave il cuoredella saggezza anticaNella mitologia vi egrave una rappresentazione della vita passata dei popoli e della lorostoriacon imprese ed eroi rappresentati simbolicamente al livello degli dei e delle loroavventureLa parola greca mythologia non contiene solo le ldquostorierdquo i mythoi stessi ma anche illdquoraccontarerdquo (legein) un raccontare che originariamente era anche un suscitarerisonanzaintima risonanzain quanto si destava anche lrsquoidea che la storia raccontatariguardava personalmente il narratore e gli ascoltatori Il mito puograve essere considerato un racconto sacro che svela dei misteri e che dagrave la rispostaa molti interrogativi degli uomini come sono nati luniverso e luomo come hanno avutoorigine gli astri e la terra le piante e gli animali e spiega come si sono formate le societagravecivili con laiuto degli eroildquoLrsquointeresse mitologico egrave proprio cosigrave insito nella psicologiacome lrsquointeresse psicologico egraveinsito in ogni attivitagrave poeticardquoSono parole di Thomas Mann che nel 1936 commenta un testo di FreudLo sforzo della psicologia del profondodi risalire allrsquoinfanzia della psiche del singolo egravenello stesso tempo anche uno sforzo fatto per penetrare nellrsquoinfanzia dellrsquoumanitagravenelprimitivo nel miticoIl mito egrave fondazione di vita egrave lo schema atemporale durante il quale si egrave formato il mondoe lrsquouomoPer Jung esiste una mitologia individuale e una mitologia collettiva ma oggetto dei miti egravesempre qualcosa che sta al di sopra del narratore e di tutti gli uominiIl narratore del mito non inventa il mito egrave come se qualcosa di obiettivo scaturisca d unasorgente superindividualeGli antichi miti sopravvivono anche oggi nel nostro linguaggio quotidiano e in una infinitagrave dimetaforeimmagini ed espressioni che derivano dai miti e di cui non ci rendiamo neppurecontoAd esempio ldquoprendere il toro per le cornardquo ldquotrovarsi tra Scilla e Cariddirdquo ldquoil filo di Ariannardquoldquoavere un tallone drsquoAchillerdquo ldquoil pomo della discordiardquo ldquoil supplizio di Tantalordquo ldquoperdersi inun labirintordquo ldquocadere tra le braccia di Morfeordquo ldquoil complesso di Edipordquo ldquoChimererdquoldquoMegererdquohellip

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I racconti mitici sono stati tramandati a noi da narratori poetiscrittori filosofi lungo ben 12secoli grosso modo dallrsquoVIII secolo aC al V secolo dC Senza contare le molteplicitradizioni orali di cui abbiamo scarse notizie Inoltre la mitologia egrave anche ldquouna filosofia ancora in forma di raccontoun tentativograndioso che mira a rispondere in maniera laica alla questione della vita buonadandolezioni di saggezza vive e concreterivestite di letteraturapoesia ed epopee e nonformulate con argomentazioni astratterdquo(Luc Ferry)Da questo punto di vista la mitologia ldquoci lascia messaggi di una profonditagravesconvolgenteprospettive che aprono agli esseri umani le vie di una vita buona unamaniera di affrontare la finitezza dellrsquouomordquo (Luc Ferry)

I piugrave grandi miti greci appaiono profondamente ispirati da cinque interrogativi fondamentali

1 lrsquoorigine del mondo e degli uomini tutta la mitologia ha inizio con un racconto delle origini del cosmo e degli esseri umaniQuesto resoconto viene narrato per la prima volta da Esiodo nel VII secolo aC nei suoidue poemi fondamentali la Teogonia (= la nascita degli dei) e Le opere e i giorni I due racconti hanno come argomento la prima apparizione del mondodegli dei e degliuomini La ricostruzione delle origini non ha alcuna pretesa scientifica Con un raccontoche si perde nella notte dei tempi cerca di offrire a noi mortali i mezzi con i quali dareun senso al mondo in cui viviamo Il loro scopo non egrave tanto quello di giungere a unaveritagraveoggettivaquanto quello di fornire possibili significati allrsquoesistenza umana Qual egrave una vita buona per individui come gli umaniche sanno di essere destinati a moriree piugrave di tutti sono capaci di agire nel modo sbagliato e di perdersi in maniera tragica Qual egrave unrsquoesistenza riuscita per esseri cosigrave effimeri e che a differenza degli animali e dellepiantehanno una chiara consapevolezza della loro ldquofinitezzardquoNei primi racconti si insiste percheacute nel cosmo vincano le forze dellrsquoordine contro ildisordine e tali narrazioni sono quasi tutte scritti ponendosi dal punto di vista degli dei odella natura (che egrave poi la stessa cosa)

2 che posto hanno gli uomini in questo universo degli dei che non sembraassolutamente fatto per loro Non dimentichiamo che non sono stati gli dei a inventare questi racconti ma gli uoministessi Pensiamo alla figura di Ulisse e a tutte le difficoltagrave che ha incontrato per affrontare illungo viaggio verso Itaca Ulisse incarna lrsquoarchetipo della ricerca di una vita buona intesacome tentativo per ciascuno di noidi individuare il posto che ci spetta allrsquointerno dellrsquoordinecosmico voluto dagli deiLeggendo i miti assistiamo a unrsquoumanizzazione progressiva degli dei e a unadivinizzazione progressiva degli uomini infatti le prime divinitagrave sono impersonali eastratte come il Caos o Tartaro che non hanno volto neacute personalitagrave e rappresentano solole forze cosmiche Poco per volta perograve emergono gli dei Olimpi con personalitagrave e tipologiedifferenti Gli dei si umanizzanosono sempre piugrave coscienti e sempre piugrave distanti dallanatura Lrsquoorganizzazione dellrsquouniverso richiede molta intelligenza e non solo forzaGli uomini invece piano piano capiscono che il loro interesse piugrave profondo egrave adattarsiallrsquouniverso divino rappresentato dallrsquoordine cosmicoLa vita buona egrave quella riconciliata con la realtagrave in armonia con il proprio luogo naturalenellrsquoordine cosmico e ciascuno ha il compito di trovare questo luogo e compiere questopercorso se un giorno vuole giungere alla saggezzaserenitagrave

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3 cosa accade una volta che gli uomini sono stati generati e inseriti nel cosmo aquelli di loro che non vi si adattano e per orgoglio arroganza per ldquohybrisrdquo sirivoltano contro lrsquoordine cosmico che egrave stato ottenuto dopo la guerra degli deiLrsquohybris egrave presso gli antichi Greci lorgogliosa tracotanza che porta luomo a presumere della propria potenza e fortuna e a ribellarsi contro lordine costituito sia divino che umano immancabilmente seguita dalla vendetta o punizione divina Il messaggio che proviene dai miti egrave abbastanza chiaro se la saggezza consiste nel raggiungere il proprio luogo naturale nellrsquouniverso divino ed eterno per vivere finalmente inpace con il presentela follia dellrsquohybris risiede nellrsquoatteggiamento opposto La rivolta orgogliosa contro la propria condizione di semplice mortale

4 Come collocare gli esseri fuori dal comuneeroi eo semideiche popolano quasi tutti i miti greci In tutti i miti ci sono queste figure che lottano contro le forze del caos che rinascono continuamenteaffincheacute lrsquoordine prevalga sul disordineil cosmo e lrsquoarmonia sulla discordia Pensiamo a TeseoGiasone Perseo Eracle eroi che continueranno insieme e dopo Zeus a dare la caccia e a sgominare la razza delle entitagrave malefiche e mostruose che simboleggiano la rinascita sempre possibile delle ancestrali forze del caos

5 come spiegare che un mondo considerato armoniosoun cosmo di cui vienenarrato che egrave giusto e buonocustodito da dei olimpi bellissimilascia che il malecolpisca indifferentemente i buoni e i cattiviQuesto ultimo interrogativo nasce nel momento in cui vediamo che da un lato abbiamo il cosmodallrsquoaltro uomini come Ulisse che aiutano gli dei a ristabilire lrsquoordine e diventano eroi altri che rifiutano questa legge cosmica e vivono nellrsquohybrise poi milioni di personesemplici umani che non sono saggi neacute cattivi e che si vedono continuamente bersagliati da catastrofi imprevedibiliTenteremo una risposta affrontando il mito di Edipo

PSICOLOGIA E MITI

ldquoLrsquoultima incarnazione di Edipola storia drsquoamore infinita tra la Bella e la Bestia oggi pomeriggio sono ferme allrsquoangolo tra la Quarantaduesima e la Quinta stradain attesa che il semaforo diventi verderdquo (Joseph Campbell)

I miti sono per loro natura transpersonali e sono costituiti da temi universali ma diventano ldquopersonalirdquo ogni volta che ciascuno di noi si trasforma in un eroe in un drago in una principessa Quando ciograve accade la personalitagrave si dissolve in un archetipounrsquoidentitagrave piugrave grande di noi Oggi noi partecipiamo ancora ai temi mitici pensiamo a quanti Narcisi o a quanti Edipo e Medee esistono ancora oggiLrsquouomo moderno partecipa ancora ai temi miticildquoI simboli mitologici colpisconostimolandoli centri vitali che le terminologie della religione e la forza della coercizione non possono raggiungererdquo (Joseph Campbell)ldquoIl mito egrave come ebbe a dire un Padre della Chiesaquod semperquod ubiquequod ab omnibus creditur (ciograve che egrave creduto sempredovunqueda tutti) quindi colui che crede di vivere senza mito o al di fuori di essocostituisce unrsquoeccezione Di piugrave un tale uomo non ha radicinon ha un vero rapporto con il passatocon la vita degli antenati ((che pure continua in lui) e con la societagrave umana del suo tempordquo (Joseph Campbell)Jung era convinto che solo comprendendo i miti si puograve capire davvero la psicologia e viceversa

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I miti che viviamo sono strutture potenti che influiscono sulla salutesulla vitalitagrave e sul benessere psicologico Possono avere effetti sia positivi sia negativi sulla nostra vitaJung ha dimostrato che sebbene il nostro senso di identitagrave personale possa rischiare di dissolversi negli archetipi mitici dellrsquoinconscio collettivo una volta che accettiamo questo paradosso della nostra naturaabbiamo la possibilitagrave di costruire un seacute autentico ( processo di Individuazione)ldquoLrsquouomo non deve dissolversi nella contraddittoria molteplicitagrave delle possibilitagrave e delle tendenze che gli prescrive lrsquoinconscioma trasformarsi in unrsquounitagrave che le comprenda tutterdquo (Jung)ldquoI miti sono storie che tutti conosciamoo che ci pare di conoscereda sempre Anche se li dimentichiamoessi restano in noi dimenticati e basta un nulla a riportarli in superficieSono nellrsquoariaaleggianoabitano il mondo E abitano anche al fondo di noi Ersquo come se qualcuno in un tempo remoto li avesse affondati negli abissi e assicurati a qualche macignoDa ligrave continuano a parlarci Leacutevi-Strauss ha scritto che i miti diventano pensiero nellrsquouomo a sua insaputahellipA un certo punto gli dei ci hanno abbandonati O noi abbiamo abbandonato lorodecidendo di non crederci piugraveMa loroforsenon sono mai andati viasi sono solo messi un porsquo da parte Aspettano E ci guardano Continuanoin qualche modo che ci egrave invisibilea occuparsi di noiancora con passionehellipRaccontare i miti egrave un tentativo di richiamarli Riportare il divino in noi Ripopolare di dei il mondoin modo che le cose abbiano anche un altro sensosi rivelino anche in unrsquoaltra formagli alberi non sono solo alberi Cosigrave il marele aquilele nuvole le cime dei montii fiorii cervile fontane I girasoli le stellerdquo (Paola Mastrocola Lrsquoamore prima di noi Einaudi 2016)

1 LA NASCITA DEGLI DEI E DEL MONDO (tratto da ldquoImparare a vivere la saggezza degli dei di Luc FerryGarzanti)

A Inizialmente vi sono i primi sei deidai quali tutti gli altri discenderanno

CAOSlrsquoabisso tenebroso e disordinatoGEA la terra madresolida e affidabileEROS lrsquoamore che fa venire gli esseri alla luceTARTARO divinitagrave terribile e luogo infernaleposto nellrsquoabisso piugrave profondo di Gealuogo pieno di oscuritagrave e di muffaURANO il cielo e PONTO il mare che Gea crea a partire da se sessasenza lrsquoaiuto di un amante o di un marito

Ad eccezione di Gea che comincia ad assumere tratti umaniquesti primi dei non sono ancora veri individui dotati di coscienza ma piuttosto forze della naturaelementi naturali del cosmo

B I figli di Gea e di Urano

I TITANI e le loro sorelle OceanoCeoCrioIperioneGiapeto e CronoTiaReaTemiMnemosineFebe e Teti

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i tre CICLOPI BronteSteropeArge essi saranno rinchiusi sotto terra da Crono e sono loro che quando Zeus li

libereragrave gli doneranno il tuonoil lampo e il fulmine

i Centimani o Ecatonchiri CottoBriareo e Gige

C I figli nati dai genitali tagliati di Urano cadendo sulla terra (GEA) o in mare (PONTO)

Sono fratelli e sorelle dei Titanidei Ciclopi e dei Centimanile ERINNI divinitagrave della vendetta sappiamo dai poeti che sono tre elrsquoultima si chiama MEGERAle NINFE MELIEE o MELIADI divinitagrave che regnano su frassinialberi che forniscono il legno con cui allora si fabbricavano le armi da guerrai GIGANTI che escono dalla terra armati di tutto puntoAFRODITE dea della bellezza e dellrsquoamoreche nasce anchrsquoessa dai genitali di Urano ma uniti allrsquoacqua e non alla terra

D I figli di CRONO e di sua sorella la Titanessa REAQui nascono i primi dei olimpii

ESTIA dea del focolareDEMETRA dea delle stagioni e delle messiERA lrsquoimperatriceultima sposa di ZeusPOSEIDONEdio del mare e dei fiumiADEdio degli inferiZeus re degli dei

E Gli olimpii della seconda generazione

EFESTO dio dei fabbrifiglio di Zeus e di EraARESdio della guerrafratello di Efesto figlio Zeus e di EraATENA dea della guerradellrsquoastuziadelle arti e delle tecniche figlio di Zeus e di MetiAPOLLO e ARTEMIDE due gemelli lui dio della bellezza e dellrsquointelligenza lei dea della caccianati dallrsquoamore di Zeus e LatonaERMESfiglio e messaggero di Zeus la cui madre egrave MaiaDIONISOdio del vino e della festafiglio di Zeus e di una mortale Semele

Dai racconti delle origini possiamo trarre Le seguenti osservazioni

- dal caos dallrsquooscuritagrave viene lrsquoordine e la luce per stare bene bisogna essere in ordine in armonia e bisogna essere nella luce cioegrave avere coscienza

- Zeus il signore degli dei egrave brutale ma anche saggio egrave questa saggezza che lo porteragrave a praticarea differenza di suo nonno Urano e del padre Cronola piugrave grandegiustizia nellrsquoorganizzazione del neonato cosmo e nella ripartizione degli onori e delle cariche che toccano a ciascuno di quelli che lrsquohanno aiutato a vincere la generazione dei primi dei quella dei TitaniLrsquoingiustizia egrave sempre provvisoria solo lrsquoordine puograve durare

- la vita buonaanche per gli deipuograve definirsi come una vita in armonia con lrsquoordine cosmico La giustizia in greco dikeacuteegrave in primo luogo essere in accordo con il mondoorganizzato Niente poi egrave stabilenulla acquisito per sempre il disordine egrave una continua minaccia Ecco percheacute i acconti mitologici sono potenzialmente infiniti Crsquoegrave

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sempre un disordine da sistemareun mostro da combattereunrsquoingiustizia (= un disaccordo con il cosmo) da correggere

- lrsquoerrore piugrave grande che si possa commettere egrave la famosa hybris cioegrave lrsquoorgoglio che incita gli esseri mortali e anche quelli immortali a non saper restare al proprio posto in seno allrsquouniverso La hybris altro non egrave che un ritorno delle forze oscure del caoso come diciamo noi oggi crimine contro la natura (Mito di Tantalo)

- la virtugrave piugrave grande egrave dikeacutela giustiziache egrave lrsquoaccordo con lrsquoordine cosmico per lrsquouomo lrsquohybris piugrave grande consiste nello sfidare gli dei o peggio ancora considerarsi sul loro stesso piano

- Cosmo lrsquoordine armoniosodikeacute la giustizia (= lrsquoaccordo con il cosmo) e hybrisil disaccordo sono le tre parole chiavi che scaturiscono dal racconto delle origini

Vediamo insieme due miti che riprendono queste osservazioniIl mito di Tantalo e quello di Mida

MITO DI TANTALO Fonti

larr Esiodo Teogonia 355

larr Pausania Libro II 224

larr Pindaro Olimpica III 41

larr Igino Fabulae 8283 e 124

TANTALO (Τάνταλος Tantălus) - Insieme a Sisifo e a Tizio egrave uno dei punitinelloltretomba omerico (Odiss XI 582-592)

Odisseo lo incontra negli Inferi ldquoVidi Tantalo che pene gravose soffriva ritto dentro unostagno lacqua lambiva il suo mento Pareva sempre assetato e non poteva attingere ebere ogni volta che bramoso di bere quel vecchio si curvava lacqua risucchiata sparivala nera terra appariva ai suoi piedi Un degravemone la prosciugava Alberi dallalto fogliame glispargevano frutti sul capo peri e granati e meli con splendidi frutti fichi dolcissimi e pianterigogliose dulivo ma appena il vecchio tendeva le mani a sfiorarli il vento glieli lanciavaalle nuvole ombroserdquo

Tantalo figlio di Zeus e di Pluto era benvoluto dagli dei che spesso lo onoravanosedendosi alla sua mensa ma fu autore di diverse offese nei loro confronti consistentisostanzialmente in violazioni delle regole dellrsquoospitalitagrave tra esse il ratto di Ganimede ilfurto del nettare e dellambrosia per distribuirlo ai suoi sudditi Inoltre vi fu lepisodio delfurto del cane doro custode di un tempio di Zeus situato a Creta In tale mito lartefice delfurto era in realtagrave Pandareo che lo affidograve al ragazzo con limpegno che lo nascondesseagli occhi divini Hermes giunse con il chiaro intento di riavere il sacro animale ma Tantalogiurograve il falso Tantalo per aver compiuto tutti questi misfatti era stato umiliato dagli dei ederiso dai suoi stessi figli perciograve decise di vendicarsi Prese dei ragazzi e li fece uccidere(alcune versioni dicono che si trattograve dei figli di Tantalo altri che fossero invece dei servi)facendone poi cucinare le carni ed invitograve gli dei alla sua mensa convinto che i suoi ospitinon avrebbero mai subdorato un simile abominio e che avrebbero mangiato carne umanaTuttavia quando i piatti vennero scoperti gli degravei capirono immediatamente cosa Tantaloaveva fatto furioso per un simile oltraggio e per limmensa crudeltagrave del suo anfitrione

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Zeus lo fulminograve allistante uccidendolo e scagliandolo nellAde facendo poi riportare invita le vittime della sua follia

Il supplizio

Tantalo a memoria eterna del suo misfatto sebbene sia oramai unombra avvertecostantemente il bisogno di mangiare e bere ma nonostante sia circondato da cibo eacqua non puograve neacute nutrirsi neacute dissetarsi Egrave legato ad un albero da frutto carico di ogniqualitagrave di frutti ed immerso fino al collo in un lago dacqua dolce tuttavia appena Tantaloprova a bere il lago si asciuga e non appena prova a prendere un frutto i rami siallontanano o un alito di vento improvviso li fa volare via lontano dalle sue mani Inoltre ungrosso macigno incombe su di lui minacciando di schiacciargli il cranio e facendolo cosigravevivere in uno stato di terrore perenne Secondo unaltra versione la morte viene collegataad un supplizio in cui deve sostenere un monte intero sulla sua testa

Questa impossibilitagrave di raggiungere uno scopo che pure sembra a portata di mano ha datoorigine allespressione proverbiale il supplizio di Tantalo

Il mito di Tantalo viene successivamente ripreso da Arthur Schopenhauer come esempio della eterna insoddisfazione della volontagrave per cui contro un desiderio che viene appagato ne rimangono almeno dieci insoddisfatti inoltre la brama dura a lungo le esigenze vanno allinfinito lappagamento egrave breverdquo

Il mito di Tantalo egrave stato ripreso da Primo Levi in Se questo egrave un uomo Sigrave sentono i dormienti respirare e russare qualcuno geme e parla Molti schioccano le labbra e dimenano le mascelle Sognano di mangiare () Egrave un sogno spietato chi ha creato il mito di Tantalo doveva conoscerlo

LA SINDROME DI TANTALO

LrsquoAmore il Lavoro e la Conoscenza sono i bisogni fondamentali di ogni vivente umanodopo che sono stati soddisfatti quelli primari Chiunque raggiunga nel campo dellrsquoamoredel lavoro della conoscenza una condizione soddisfacente sente la minaccia che questopossa venirgli sottratto o che semplicemente possa venir perduto La sindrome di Tantaloegrave caratterizzata sul piano anamnestico da un allattamento soddisfacente per quantitagrave maeccessivamente protratto o prematuramente interrotto Sul piano psicologico il vissuto egraveduplice la persona a cui egrave stato tolto prematuramente il cibo soffre della mancanza diqualcosa che egrave considerato fondamentale per la vita si tratta dunque di un bisogno (anchese solo nel vissuto della persona) Si stabilisce dunque una tensione verso loggettodesiderato che mira a soddisfarlo Chi ha avuto invece una protrazione dellrsquoallattamentonon ne ha mai abbastanza

Questi vissuti psichici provocano ansia alternata a cadute depressive (vuoto nellapancia) Dopo la realizzazione del desideriobisogno il vissuto diventa quello della pauradella perdita di quanto realizzato (la frase tipica mi pare troppo bello per essere vero) ela persona si aspetta continuamente che come accadeva a Tantalo ciograve che ha ottenuto glivenga tolto

Il copione di coloro i quali non riescono mai a raggiungere i loro obiettivi e a soddisfare leloro ambizioni presenta chiari punti di contatto con il mito di Tantalo

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Dobbiamo imparare che i nostri limiti sono le nostre possibilitagrave i nostri ldquodifettirdquo diventano lenostre potenzialitagrave

MITO DEL RE MIDA re della Frigia figlio del re Gordio e della dea Cibele

FONTI Ovidio (Metamorfosi Libro XI)

Narra il mito che un giorno Mida ritrovograve il vecchio satiro Sileno precettore del dio Dioniso ea lui molto caro mentre vagava ubriaco nei suoi giardini Avendolo riconosciuto edessendo un seguace del culto di Dioniso lo accolse a braccia aperte e diede per lui unafesta come non se ne vedevano da tanto tempo Alla fine della festa lo stesso re Midariaccompagnograve personalmente Sileno da Dioniso che al rivederlo avendolo dato per mortonon stava in se dalla gioia Dioniso per ricompensare Mida gli chiese di esprimere undesiderio e lui lavrebbe esaudito Mida ci pensograve un attimo e alla fine decise di chiedere aldio la facoltagrave di tramutare in oro ogni cosa che toccasse Grande fu la gioia di Mida mentresperimentava il suo dono mentre faceva sogni di gloria e di potere Ecco cosa Ovidio ci racconta (Metamorfosi Libro XI) laquo() Bacco esaudigrave il desideriosdebitandosi con quel dono presto fonte di guai ma allo stesso tempo si rammaricograve dellascelta fatta da Mida Lieto godendo a suo danno se ne andograve via leroe di Frigia e iniziograve atoccare ogni cosa per saggiare il suo dono Quasi non credendo a se stesso staccograve unrametto verdeggiante dal ramo di un basso leccio e quello diventograve doro Prese un sassoda terra e anche quello divenne colore delloro Tocca allora una zolla di terra al suomagico tocco diventa una pepita doro raccoglie aride spighe di grano un raccolto dorostringe un frutto raccolto da un albero lo si direbbe un dono delle Espegraveridi se poi avvicinale dita in cima a uno stipite e quello appare tutto sfolgorante Persino mentre si lava lemani nellacqua limpida quellacqua fluendo dalle sue mani potrebbe ingannare DagravenaeImmaginando doro ogni cosa Mida non riesciva piugrave a nascondere le sue speranze ()raquo Quando arrivograve a casa e venne lora di cena i servi iniziarono ad apparecchiare la tavola efu a quel punto che Mida si rese conto del vero significato di quel dono Ecco come Ovidioci narra quello che successe laquo () E mentre esulta i servi apparecchiavano la tavolaimbandendola di vivande e pane tostato Ma ahimegrave ora come tocca i doni di Cerere conla mano quei doni diventano rigidi se poi con aviditagrave cerca di lacerare con i dentiqualcosa appena laddenta una lamina doro ricopre la pietanza mischia ad acqua pura ilvino del suo benefattore Bacco oro liquido gli avresti visto colare dalla bocca terrorizzatoper linaspettata sciagura ricco e povero insieme vuol sottrarsi allopulenza e odia ciograve cheaveva un tempo tanto sognato Tanta abbondanza non puograve calmargli la fame arida disete gli arde la gola e come egrave giusto inizia a odiare loro ()raquo Grande fu lo sgomento e il terrore tanto che corse da Dioniso per pregarlo di togliergli ildono nefasto Il dio mosso a compassione disse a Mida di andare a bagnarsi alle sorgenti del fiumePattolo che sgorgavano dal monte Tmolo perchegrave le acque avrebbero portato via il suodono E cosigrave fu Da allora la leggenda vuole che le acque di quel fiume si arricchirono disabbie aurifereMa le disavventure di Mida non finiscono qui Accadde infatti un giorno che il dio Pan sitrovasse sul monte Tmolo intento a suonare Trasportato dalle dolci note osograve sfidare il dioApollo dicendo che le sue melodie non potevano competere con le note del suo flautoScese allora Apollo dallOlimpo per gareggiare con Pan invitando lo stesso Tmolo il diodel monte a fare da giudice alla sfidaDapprima suonograve Pan ma quando Apollo iniziograve a toccare la sua lira ogni cosa sembrogravefermarsi alle sue note tanto che Tmolo senza esitare lo dichiarograve vincitore e lo stesso Pan

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si inchinograve a tanta grazia e armonia Solo Mida che per caso passava da quelle parti eaveva assistito allesibizione iniziograve a protestare dicendo che doveva essere Pan ilvincitore A quel punto Apollo per punire Mida della sua arroganza decise di trasformarglile orecchie in quelle di un asino e cosigrave fuEcco come Ovidio ricorda lepisodio laquoSoffia Pan nelle sue agresti canne e con la suamusica delizia Mida che per caso assisteva alla gara Poi il dio Tmolo rivolse il suo visoverso quello di Febo questi cinta la bionda cresta del lauro Parnaso teneva con lasinistra la lira ornata di gemme e davorio indiano nella destra teneva il plettro Quindicon mano esperta iniziograve a far vibrare le corde e Tmolo rapito dalla dolcezza del suonoordinograve a Pan di inchinare di fronte alla cetra del dio la sua zampogna Il giudizio del dioTmolo fu accolto da tutti solo Mida lo disapprovograve invece considerandolo ingiusto Allora ilnume di Delo decise di non permettere che quelle stolte orecchie continuassero aconservare una forma umana tanto che le allungograve ricoprendole di pelo grigio e le reseflessibili alla base in modo da poterle scuotere Tutto il resto del corpo rimase umanosoltanto le orecchie furono punite assumendo la forma di un tardo asinello Linfelicepieno di vergogna tentograve di nasconderle ricoprendole con una tiara purpurearaquoMida pieno di vergogna e non sapendo come fare perchegrave in quel modo non poteva certopresentarsi al suo popolo nascose a tutti le sue orecchie dasino sotto una tiara rossaUna sola persona perograve non riuscigrave a ingannare il barbiere che era solito tagliargli i capelliche non appena lo vide iniziograve a ridere tanto forte che Mida dovette minacciarlo di morteper farlo smettere e con la promessa di non raccontare a nessuno quanto vistoIl poveretto perograve una volta ritornato a casa non riusciva a darsi pace perchegrave volevaparlare con qualcuno ma temeva per la sua vita Cosigrave si recograve sulla riva del fiume scavograveuna buca nel terreno e dentro tale buca disse quanto aveva visto Una volta fatto ricoprigrave labuca e soddisfatto e in pace sicuro che il segreto del re fosse al sicuro si avviograve versocasa Ma accadde che poco dopo in quella stessa buca spuntassero delle canne chevibrando al vento portavano sulle onde della brezza le parole del servo e in questo modotutti seppero che re Mida aveva le orecchie dasino Mida appresa la notizia fece uccidereil servo ma nulla potegrave fare contro il pubblico schermo e la sorte a lui toccata

I temi del Mito che attirano maggiormente lattenzione sono tre

- lavido potere che permette al re Mida di trasformare in oro tutto ciograve che tocca - la punizione nella quale egli incorre per aver osato contrastare il dio Apollo - lincapacitagrave del suo barbiere di serbare un segreto

Tre aspetti che per quanto emergano da un racconto antico sono ancora molto attuali esoprattutto sono riferibili agli uomini di ogni tempoLoro di Mida la metallificazione del commestibile egrave apparire senza essere vivere delmorire Richiede ravvedimento implora salvezza esige purificazione percheacute lessere torniad essere la ricchezza ad arricchire la pienezza a riempirsi la veritagrave a consistere la vitaa vivere Mida ha considerato essenziale ciograve che egrave superficiale ha creduto che la ricchezzalrsquooroilpotere e le proprietagrave che esso procura costituissero lo scopo ultimo della vita umana Haconfuso lrsquoessere con lrsquoavere la veritagrave con lrsquoapparenzaMida minaccia lrsquointero ordine cosmicotutto ciograve che tocca muoreegrave lrsquoopposto di un diocreatore del mondoMida ha voluto attribuirsi con il ldquotocco drsquoorordquo un potere divinouna capacitagrave che va ben oltreogni saggezza umanaCosigrave luomo contemporaneo va perdendo se stesso ottusamente proteso verso un piacereinappagante preferito al pervadente e sereno appagamento di seacute

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Vuole rimanere nel principio del piacere e rifiuta quello di realtagraveUn altro contenuto del mito riguarda la tiara che copre le orecchie dasino Per quanto re -e lalto copricapo ne egrave linequivocabile segno - Mida soccombe a un potere a lui superioread una sovranitagrave che egli ha avuto lardire di sfidare mai contraddire un dio soprattutto senon crsquoegrave vero motivoUn terzo soggetto merita riflessione attenta quello del segreto Il barbiere che per forza di cose egrave lunico che viene a conoscenza della sventura toccata alRe Mida patisce il supplizio del silenzio cui lo costringe la minaccia di morte Cegraveuninclinazione dellanimo umano che non riesce a sottrarsi al bisogno della condivisionedelle novitagrave (e non solo) soprattutto quando il contenuto da spartire egrave clamoroso o hacaratteristiche adatte al pettegolezzo

Alessandro Manzoni tratta il tema del segreto confidato Una delle piugrave gran consolazioni di questa vita egrave lamicizia e una delle consolazionidellamicizia egrave quellavere a cui confidare un segreto Ora gli amici non sono a due a duecome gli sposi ognuno generalmente parlando ne ha piugrave duno il che forma una catenadi cui nessuno potrebbe trovar la fine Quando dunque un amico si procura quellaconsolazione di deporre un segreto nel seno dun altro dagrave a costui la voglia di procurarsila stessa consolazione anche lui Lo prega egrave vero di non dir nulla a nessuno e una talcondizione chi la prendesse nel senso rigoroso delle parole troncherebbeimmediatamente il corso delle consolazioni Ma la pratica generale ha voluto che obblighisoltanto a non confidare il segreto se non a chi sia un amico ugualmente fidato eimponendogli la stessa condizione Cosigrave damico fidato in amico fidato il segreto gira egira per quellimmensa catena tanto che arriva allorecchio di colui o di coloro a cui ilprimo che ha parlato intendeva appunto di non lasciarlo arrivar mai Avrebbe perograveordinariamente a stare un gran pezzo in cammino se ognuno non avesse che due amiciquello che gli dice e quello a cui ridice la cosa da tacersi Ma ci son degli uominiprivilegiati che li contano a centinaia e quando il segreto egrave venuto a uno di questi uomini igiri divengon sigrave rapidi e sigrave moltiplici che non egrave piugrave possibile di seguirne la traccia Il nostroautore non ha potuto accertarsi per quante bocche fosse passato il segreto che il Grisoaveva ordine di scovare il fatto sta che il buon uomo da cui erano state scortate le donnea Monza tornando verso le ventitre col suo baroccio a Pescarenico sabbatteacute primadarrivare a casa in un amico fidato al quale raccontograve in gran confidenza lopera buonache aveva fatta e il rimanente e il fatto sta che il Griso poteacute due ore dopo correre alpalazzotto a riferire a don Rodrigo che Lucia e sua madre seran ricoverate in unconvento di Monza e che Renzo aveva seguitata la sua strada fino a Milano

(Alessandro Manzoni I Promessi Sposi Cap XI) Il motivo del segreto apre anche la riflessione sulla pericolositagrave del ldquonon dettordquo la correntetransgenerazionale della psicologiaAnne Ancelin Schutzenberger ha approfondito per piugrave di 40 anni questa tematica dimostrando con numerosi esempi clinici come tutti siamo anelli in una catena di generazioni e spesso diveniamo vittime di eventi e traumi giagrave vissuti dai nostri antenati (riprenderemo questa riflessione quando affronteremo il tema edipico) in maniera a volte del tutto inconsapevolei nostri genitori i nostri nonnii nostri avi ci lasciano in ereditagrave problemi non risoltitraumi non ldquodigeritirdquo segreti indicibiliQuando le cose non vengono dette il corpo deve per forza esprimerle questa egrave la somatizzazione Cosigrave puograve accadere che il corpo del figlio bambino nipote o pronipotesi trasforma nella vece dellrsquoantenato ferito nella ldquoparolardquo del suo trauma Diventa necessario

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allora ldquotirare fuori lo scheletro dallrsquoarmadiordquo decodificare le ferite non rimarginate e occuparsene per liberarsi e stare meglio

Chi egrave interessato puograve leggereAnne Ancelin Schutzenberger Il piacere di vivere Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerLa sindrome degli antenati Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerUna malattia chiamata genitori Di renzo Editore2019

Altre riflessioni

1 Re Mida a Wall Street Debito desiderio e distruzione tra psicoanalisi economiafilosofia (Mimesis 2015)

2 ldquonel momento in cui il denaro egrave feticizzato a ricchezza come avviene allrsquointerno delsistema capitalistico e lrsquouomo aliena da seacute la ricchezza riponendola nel denaro come altroda seacute il desiderio di arricchimento diviene brama di ricchezza e il bisogno di relazionequale fonte di arricchimento diviene bisogno di possesso del denaro che per soddisfarsistrumentalizza la relazione cosigrave mentre i rapporti umani si fanno strumento perlrsquoaccumulazione del denarodiventano cioegrave rapporti tra cose e quindi merci il soggettoumano perde il significato della relazione quale luogo di produzione di scambi divaloreiessenziali alla sua realizzazione come al suo arricchimentoE viene a trovarsi nella condizione di Re Mida arrivando a morire di fame relativamente alsenso dellrsquoesistenza Lrsquouomo infatti si nutre della sua creativitagrave che si dagrave soltanto nellarelazione e quindi nella socialitagraverdquo

( Silvia Montefoschi Il senso della psicanalisi da Freud a Jung e oltre Feltrinelli)

3 Dan Lok Joe Vitale Ivan Nossa Come Re Mida ogni cosa che tocchi puograve trasformarsi in oro in gioia e realizzazioneMacrolibrarsi

I bambini nascono senza limiti Non conoscono il concetto dellrsquoespressione ldquonon possordquoLe limitazioni e le false credenze vengono apprese e poi portate nella vita adulta Immaginate che potenza potrebbe avere un bambino se fosse in grado di crescere senza limitazioni e programmazioni

DAGLI DEI AI MORTALI COME E PERCHErsquorsquoUMANITArsquo Ersquo STATACREATA

Ersquo sempre Esiodo che ci parla delle cinque etagrave dellrsquouomo Egli ci descrive cinque umanitagrave differenticinque tipi umani che si sarebbero succeduti nel corso del tempo In questo suo racconto crsquoegrave sempre la presenza di esistenze umane in armonia con la giustizia e il cosmoe altre caratterizzate dalla hybris cioegrave dallrsquoorgoglioEsiodo parla innanzitutto dellrsquoetagrave dellrsquooro A questa segue lrsquoetagrave dellrsquoargento in cui regna una razza di uomini puerili e malvagisegue quella del bronzopopolata di esseri terrificanti e crudeli Appaiono poi gli eroiguerrieri ma valorosi e nobili che finiranno i loro giorni sullrsquoisola dei beatidove la loro vita egrave paragonabile in tutto a quella dellrsquoetagrave dellrsquooro

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Lrsquoultima etagrave egrave quella del ferro che corrisponde alla nostra epoca e alla nostra umanitagrave quiEsiodo egrave molto apocalittico e ce la descrive come lrsquoetagrave peggiore In questa etagrave gli uomininon cessano di penare e di soffrirenon esiste una sola gioia che non venga seguita dauna pena Non solo gli uomini invecchiano molto velocementema devono lavorare duroper guadagnarsi da vivere Percheacute La risposta egrave che si tratta di unrsquoumanitagrave che vivenellrsquohybris Gli ultimi dei abbandonano gli uomini ed essi si incamminano verso lacatastrofe Appaiono cosigrave i misfatti ultimi e devastanti di una vita in preda allrsquohybris indisaccordo con lrsquoordine cosmico ossia unrsquoesistenza senza rispetto degli dei

Per quale motivo crsquoegrave stato questo passaggio dallrsquoetagrave dellrsquooro a quella del ferro Comespiegare questa caduta fuori dal paradiso

Il tentativo di risposta viene dai miti di Prometeo e di Pandora

Leggiamo il mito come ce lo racconta Platone nel dialogo PROTAGORA (IV sec aC)

Ci fu un tempo in cui esistevano gli dei ma non le stirpi mortali Quando giunse anche per queste il

momento fatale della nascita gli dei le plasmarono nel cuore della terra mescolando terra fuoco e

tutto ciograve che si amalgama con terra e fuoco Quando le stirpi mortali stavano per venire alla luce

gli dei ordinarono a Prometeo e a Epimeteo di dare con misura e distribuire in modo opportuno a

ciascuno le facoltagrave naturali Epimeteo chiese a Prometeo di poter fare da solo la distribuzione

Dopo che avrograve distribuito - disse - tu controllerai Cosigrave persuaso Prometeo iniziograve a distribuire

Nella distribuzione ad alcuni dava forza senza velocitagrave mentre donava velocitagrave ai piugrave deboli

alcuni forniva di armi mentre per altri privi di difese naturali escogitava diversi espedienti per la

sopravvivenza [321] Ad esempio agli esseri di piccole dimensioni forniva una possibilitagrave di fuga

attraverso il volo o una dimora sotterranea a quelli di grandi dimensioni invece assegnava

proprio la grandezza come mezzo di salvezza Secondo questo stesso criterio distribuiva tutto il

resto con equilibrio Escogitava mezzi di salvezza in modo tale che nessuna specie potesse

estinguersi Procurograve agli esseri viventi possibilitagrave di fuga dalle reciproche minacce e poi escogitograve

per loro facili espedienti contro le intemperie stagionali che provengono da Zeus Li avvolse

infatti di folti peli e di dure pelli per difenderli dal freddo e dal caldo eccessivo Peli e pelli

costituivano inoltre una naturale coperta per ciascuno al momento di andare a dormire Sotto i

piedi di alcuni mise poi zoccoli sotto altri unghie e pelli dure e prive di sangue In seguito procurograve

agli animali vari tipi di nutrimento per alcuni erba per altri frutti degli alberi per altri radici

Alcuni fece in modo che si nutrissero di altri animali concesse loro perograve scarsa prolificitagrave che

diede invece in abbondanza alle loro prede offrendo cosigrave un mezzo di sopravvivenza alla specie

Ma Epimeteo non si rivelograve bravo fino in fondo senza accorgersene aveva consumato tutte le

facoltagrave per gli esseri privi di ragione Il genere umano era rimasto dunque senza mezzi e lui non

sapeva cosa fare In quel momento giunse Prometeo per controllare la distribuzione e vide gli altri

esseri viventi forniti di tutto il necessario mentre lrsquouomo era nudo scalzo privo di giaciglio e di

armi Intanto era giunto il giorno fatale in cui anche lrsquouomo doveva venire alla luce Allora

Prometeo non sapendo quale mezzo di salvezza procurare allrsquouomo rubograve a Efesto e ad Atena la

perizia tecnica insieme al fuoco - infatti era impossibile per chiunque ottenerla o usarla senza

fuoco - e li donograve allrsquouomo Allrsquouomo fu concessa in tal modo la perizia tecnica necessaria per la

vita ma non la virtugrave politica [322] Questa si trovava presso Zeus e a Prometeo non era piugrave

possibile accedere allrsquoAcropoli la dimora di Zeus protetta da temibili guardie Entrograve allora di

nascosto nella casa comune di Atena ed Efesto dove i due lavoravano insieme Rubograve quindi la

scienza del fuoco di Efesto e la perizia tecnica di Atena e le donograve allrsquouomo Da questo dono derivograve

allrsquouomo abbondanza di risorse per la vita ma come si narra in seguito la pena del furto colpigrave

Prometeo per colpa di Epimeteo Allorcheacute lrsquouomo divenne partecipe della sorte divina in primo

luogo per la parentela con gli dei unico fra gli esseri viventi cominciograve a credere in loro e innalzograve

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altari e statue di dei Poi subito attraverso la tecnica articolograve la voce con parole e inventograve case

vestiti calzari giacigli e lrsquoagricoltura Con questi mezzi in origine gli uomini vivevano sparsi qua e

lagrave non crsquoerano cittagrave perciograve erano preda di animali selvatici essendo in tutto piugrave deboli di loro La

perizia pratica era di aiuto sufficiente per procurarsi il cibo ma era inadeguata alla lotta contro le

belve (infatti gli uomini non possedevano ancora lrsquoarte politica che comprende anche quella

bellica) Cercarono allora di unirsi e di salvarsi costruendo cittagrave ogni volta che stavano insieme

perograve commettevano ingiustizie gli uni contro gli altri non conoscendo ancora la politica perciograve

disperdendosi di nuovo morivano Zeus dunque temendo che la nostra specie si estinguesse del

tutto inviograve Ermes per portare agli uomini rispetto e giustizia affincheacute fossero fondamenti

dellrsquoordine delle cittagrave e vincoli drsquoamicizia Ermes chiese a Zeus in quale modo dovesse distribuire

rispetto e giustizia agli uomini laquoDevo distribuirli come sono state distribuite le arti Per queste

infatti ci si egrave regolati cosigrave se uno solo conosce la medicina basta per molti che non la conoscono

e questo vale anche per gli altri artigiani Mi devo regolare allo stesso modo per rispetto e

giustizia o posso distribuirli a tutti gli uominilaquo laquoA tutti - rispose Zeus - e tutti ne siano partecipi

infatti non esisterebbero cittagrave se pochi fossero partecipi di rispetto e giustizia come succede per le

arti Istituisci inoltre a nome mio una legge in base alla quale si uccida come peste della cittagrave chi

non sia partecipe di rispetto e giustiziaraquo

Prometeofiglio di Titani egrave ldquocolui che pensa primardquo mentre suo fratello Epimeteo egrave ldquocoluiche pensa dopordquo che agisce senza riflettere

Siamo ancora nellrsquoetagrave dellrsquooro quando uomini e dei vivono in perfetta armonia Esiodoscrive che un giorno per un motivo non chiaro Zeus decide di sistemare una contesa tradei ed esseri umani Zeus ha assegnato agli dei il loro posto nel cosmo e ora stapensando a quale parte del cosmo assegnare allrsquouomo Zeus chiede a Prometeo disacrificare un bue e dividerlo equamente cosigrave che questa divisione divenga in qualchemisura modello per le relazioni future

Prometeocredendo di aiutare gli uominitende una trappola a Zeus divide il due in duepartipoi mette i pezzi di carne migliori sotto la pelle dellrsquoanimale e nello stomaco cosigrave cheappaia immangiabile e non venga scelto da Zeus mette invece le ossa dentro uno stratodi grasso lucido e appetitoso Zeus si accorge di tutto ecieco di rabbiafinge di cascarenella trappola e sceglie lrsquoammasso di ossa bianche lasciando i pezzi di carne migliore agliumani A lui non costa molto perchegrave gli dei non si nutrono di carnema di miele e diambrosia Gli dei si nutrono per divertimento mentre lrsquouomo deve farlo per necessitagrave Zeusper punire gli uomini cessa di concedere loro il fuoco

Ecco percheacute Prometeo commetteragrave un altro furto che saragrave nuovamente di lesa maestagrave aZeus ruba a Zeus il fuoco e lo restituisce agli uomini

A questo punto Zeus egrave davvero furioso e darsquo ordine ad Efesto di fabbricareimmediatamentemescolando acqua e terrala statua di una fanciulla ldquooggetto didesideriordquouna donna di cui gli esseri umani cadranno follemente innamorati Si tratta diPANDORA ldquocolei che ha tutti i donirdquo ma che nello stesso tempo avrebbe procurato alrovina agli esseri umani

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Leggiamo il mito raccontato da Esiodo ne Le opere e i giorni

PROMETEO E PANDORA1

Sappi che tengono i Numi nascosto ogni bene che valga

a sostentar la vita Se no col travaglio drsquoun giorno

agevolmente un anno campare oziumlando potresti

45staccar presto il timone potresti ed appenderlo al fumo

dei buoi nulla varrebbe dei muli ostinati il lavoro

ma Giove i beni ascose per lrsquoira concetta nel cuore

percheacute Promegraveteo mente sottile lo trasse in inganno

Per questo egli tramograve luttuosi cordogli ai mortali

50nascose il fuoco e il figlio sottil di Giapegraveto di nuovo

a Giove lo rapigrave per darlo ai mortali celato

entro una ferula cava tenendolo a Giove che avventa

fulmini e irato il Nume che i nuvoli aduna gli disse

laquoO di Giapegraveto figlio maestro di tutte le astuzie

55trsquoallegri tu che il fuoco mrsquohai preso mrsquohai tesa la frode

ma gran cordoglio per te saragrave fra le genti venture

chrsquoio darograve loro in cambio del fuoco un malanno che tutti

accoglieranno con gioia gran festa facendo al malannoraquo2

E cosigrave detto rise degli uomini il padre e dei Numi

60ed ordinograve chrsquoEfegravesto lrsquoartefice insigne al piuacute presto

terra mescesse con acqua vigore ed umana favella

poi vrsquoinfondesse e forma di vergine amabile e bella

pari alle Dive immortali le desse ed Atena maestra

drsquoogni lavoro a lei fosse di stare allrsquoindustre telaio

65ed Afrodite a lei sul capo infondesse la grazia

la tormentosa brama le languide pene drsquoamore

e lrsquoargiciacuteda Ermegravete che lrsquoanime guida dispose

che in lei mente infondesse di cagna e costumi di frode

Disse e ubbidirono tutti di Crono al possente figliuolo

70Sugravebito il Nume ambidestro famoso foggiograve dalla terra

come voleva il Croniacutede la forma di vergine bella

la cinse lrsquoadornograve la Diva dagli occhi azzurrini

le dive Grazie e Dea veneranda Suada monili

drsquooro alle membra intorno le strinsero lrsquoOre dai vaghi

75crini le cinser la fronte coi fiori che dagrave Primavera

Pagravellade Atena tutti dispose in bellrsquoordine i doni

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e il Nume chrsquoArgo uccise che lrsquoanime guida nel petto

menzogne e furbi detti le infuse e costumi di frode

per volontagrave di Giove che tuona profondo e facondia

80lrsquoaraldo dei Celesti le diede E chiamograve questa donna

Pandogravera percheacute quanti Celesti han soggiorno in Olimpo

a lei diedero un dono che fosse cordoglio ai mortali

Compiuto or questo inganno sottil senza scampo il Croniacutede

mandograve lrsquoaraldo pronto dei Numi lrsquoinsigne Argiciacuteda

85a Epimetegraveo cheacute il dono gli offrisse neacute quegli ricordo

ebbe che Prometegraveo predetto gli aveva che doni

non accettasse mai dal Sire drsquoOlimpo ma invece

li respingesse cheacute poi non toccassero danni ai mortali

lrsquoaccolse e poi comprese che aveva accattato il malanno

90Cheacute pria vivean le stirpi degli uomini sopra la terra

dai mali immuni senza gravosi travagli lontano

dai tormentosi morbi che gli uomini adducono a morte

cheacute tra i malanni presto vecchiaia colpisce i mortali

Ma quella femmina il grande coperchio del doglio dischiuse

95con luttuoso cuore fra gli uomini e i mali vi sparse

Solo il Timor del futuro3 restograve sotto lrsquoorlo del doglio

nellrsquoinfrangibile casa neacute fuori volograve dalla porta

percheacute prima Pandora del vaso il coperchio rinchiuse

come lrsquoegiacuteoco Giove che i nuvoli aduna le impose

100Ma vanno gli altri mali fra gli uomini innumeri errando

percheacute piena egrave la terra di triboli il pelago egrave pieno

E vagolano morbi di giorno sugli uomini ed altri

giungon di notte improvvisi recando cordoglio ai mortali

muti cheacute ad essi tolse la voce lrsquoaccorto Croniacutede

105siccheacute modo non crsquoegrave di sfuggire ai voleri di Giove

Zeus chiede ad Ermes di condurla da Epimeteo Prometeo aveva messo in guardia il

fratello affinchegrave non accettasse alcun dono da parte degli dei ma Epimeteo si innamora di

Pandora Costei che saragrave la capostipite del genere femminile solleveragrave il coperchio di uno

strano ldquoorciordquo ( il famoso vaso di Pandora) nel quale Zes si egrave premurato di riporre tutti i

mali tutte le sventure e le sofferenze che si abbatteranno sullrsquoumanitagrave Soltanto la

speranza resteragrave rinchiusa in fondo a questo recipiente Forse percheacute gli umani non

avranno piugrave alcuna speranza oppure che egrave rimasta loro la speranza

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Ecco a causa di Pandora lrsquouomo ha lasciato lrsquoetagrave dellrsquooro

Prometeo saragrave incatenato con catene dolorose in cima ad una montagna e Zeus gli lanciacontro unrsquoaquila gigantescache ogni giorno gli divora il fegato Molto tempo dopo egliverragrave liberato da Eracle

Da questo mito possiamo rilevare

A allrsquoepoca dellrsquoetagrave dellrsquooro gli uomini vivevano senza donne esistevano le divinitagravefemminili ma i mortali erano esclusivamente maschi Essi non nascevanodallrsquounione di un uomo e di una donna ma solamente per volontagrave degli deidirettamente dalla terra (come altri racconti mitologici ci narrano)

B lrsquoarrivo di Pandora rende i mortali veramente tali con lrsquoarrivo delle sofferenze e deimali egrave come se si introducesse il tempo ( non dimentichiamo che le prime divinitagravedivoravano i figli proprio percheacute non esistesse il tempo)

C lrsquouscita dallrsquoetagrave dellrsquooro porta con segrave una calamitagrave molto funesta il lavoro Gli uominisaranno drsquoora in avanti costretti a guadagnare il pane con il sudore della fronte

D la morte che prima avveniva come un sonno ora egrave preceduta da malattia esofferenza

E la specie umana diventa la sola specie tra quelle mortali capace di hybrisla sola apoter sfidare gli dei e sconvolgereo persino distruggere la natura

IL MITO DI PROMETEO NEL VISSUTO PSICOLOGICO

ALCUNE RIFLESSIONI

bull Simbiosi e separazionebull Crescita ed evoluzione della coscienza

bull Coscienza ed istinto

bull Senso di colpa e depressione nel processo trasformativi

Simbiosi e separazione

Gli antichi pensavano che gli dei e gli esseri umani avessero avuto la medesima origine

ldquohellipdella stessa origine sono gli dei e gli uomini mortalirdquo

(EsiodoLe opere e i giorni108)

Come se lrsquoumanitagrave non avesse avuto coscienza di seacute come di qualcosa disgiunto dalla natura

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Prometeo egrave il racconto dellrsquoiniziale consapevolezza della distinzione tra esseri umani e mondo degli dei

Infatti egli egrave un dio ma non sta nellrsquoOlimpobensigrave sulla terra tra gli uomini

Ersquo come un messaggero che stabilisce un contatto tra due mondi Ma nel momento in cui i due mondi vengono in contatto lrsquouomo si rende conto che crsquoegrave una differenza tra la sua natura e il divino eche questa differenza crea una separazione che porta con seacute progresso ma anche sofferenza

La sofferenza nasce dalla nostalgia di quella totalitagrave indivisibile ormai perduta

Nel mito simbolo di questo dinamismo egrave IL GIUDIZIO DI MEKONE questa era una cittagrave del Peloponneso dedicata al culto della Grande Madre cioegrave della Natura nel suo duplice aspetto di protettrice e distruttrice In greco inoltre il termine mekon significa papavero e il papavero era il fiore che si offriva a Demetradea della feconditagrave della terra con il suo ciclo di morte e rinascita Inoltre il papavero nasconde lrsquooppio che offre il sonno e lrsquooblio e si apre al mondo dei sogni luogo psichico dove si incontra una diversa conoscenza di seacute e dove agiscono e si muovono le energie trasformative

Gli uomini accettavano la Grande Madre sia nelle sue manifestazioni protettive sia in quelle devastanti sia quando dava la vita sia quando la toglieva quando maturava il grano e quando mandava la tempesta a distruggerlohellip

Come il bambino piccolo si affida completamente alla madre e si identifica con lei in una unitagrave funzionalecosigrave lrsquouomo si identificava nella Natura

Non crsquoera un Io percheacute non crsquoera un Tu

A Mekone lrsquoessere umano dice ldquoIordquo la divinitagrave non egrave piugrave quellrsquoenergia materna nella quale essere contenuti ora diventa ldquoaltro da noirdquo con un atteggiamento distante e talvolta ostile

Nella vita psichica di ognuno prima o poi giunge ldquonecessariamenterdquo il momento di Mekone questo momento egrave narrato nei miti e nelle fiabe quando si racconta che il protagonista lascia la casa e il mondo familiare per avventurarsi nellrsquoignoto del bosco del mare

Quando un trauma o un forte disagio psichico bloccano questa fase evolutiva si affaccia una nevrosi

Percheacute un uomo possa diventare COSCIENTECONSAPEVOLE della vita sembrano necessari due dinamismi

bull un sacrificio e una divisione nel mito ciograve egrave simboleggiato dal sacrificio del bue e della sua divisione in due sacche

bull un atto di trasgressione la disubbidienza a un ordine datoallo scopo di costruirne uno nuovo piugrave rispondente alla situazione

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Zeus sa che sta per essere ingannato e tuttavia subisce la frode ldquopercheacute cosigrave deve accadererdquo (cfr Javhegrave con Adamo ed Eva cfr fiaba della Bella Addormentata nel bosco quando il re e la regina lasciano sola la principessahellip)

Lrsquoarchetipo del Padre deve essere trasgredito percheacute dal vecchio ordine possa nascereun nuovo ordine

Crescita ed evoluzione della coscienza

Scrive Jung

ldquoCon il suo furto (Prometeo) si egrave appropriato di qualcosa di prezioso e ha arrecato ingiuria agli dei Chiunque conosca il timore del primitivo di fronte alle innovazioni e alle loro imprevedibili conseguenze puograve facilmente immaginare la sua insicurezza e la sua cattiva coscienza al cospetto di questa scoperta Questa esperienza primordiale trova unrsquoeco nel motivo del ratto (degli armenti del sole dei pomi delle Esperididellrsquoerba dellrsquoimmortalitagravehelliprdquo) (OCGJ 5p172)

Il furto egrave legato anche l tema della disubbidienza e a una proibizione ndashAdamo ed Eva mangiano la melala moglie di Barbablugrave entra nella stanza proibita

Nella Veglia pasqualelrsquoazione commessa da Adamo ed Eva viene chiamata ldquofelix culpardquocioegrave una colpa felice percheacute porta allo sviluppoalla crescita della coscienza

Il fuoco assurge dunque ad archetipo di conoscenza e di energia spirituale che opera una trasformazione

Infatti quando la coscienza di una persona si illumina (= ecco il fuoco) allora tutta la personalitagrave si trasforma e progredisce

Ogni volta che un uomo progredisce nella conoscenza egrave come se facesse riemergerein lui Prometeo come se rubasse nuovamente una scintilla divina agli deiPerograve questo dinamismo di conoscenza si ritorce contro lrsquouomonon si puograve fare a menodi andare avanti (nella conoscenza)ma non si puograve neppure fare a meno di soffrire

Oltre allrsquoacquisizione di maggior coscienza di seacute con il furto del fuoco si manifesta contemporaneamente ldquoil sentimento di seacuterdquo come se non si potesse veramente sapere senza amare

Appare evidente dal mito raccontato che crsquoegrave una scelta importante da fare stare col Padre allrsquointerno dellrsquoordine dato o ribellarsi e cercarne uno nuovo

Prometeo mette luomo di fronte a delle scelte

bull accettare il carcere per le proprie idee o dissentire in silenziobull Abbandonare il posto di lavoro per non tradire la propria coscienza o rimanerci

dentro

bull Spezzare un matrimonio ormai privo di senso o mantenerlo in vita per conservare status e sicurezza

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Trasgredire come ha fatto Prometeo significa andare oltre il consuetotrasformare qualcosa di conosciuto in altro La trasformazione illumina la coscienza ma porta con seacute la sofferenza di aver violato lrsquoordine naturale originario in cui gli uominicomegli altri animali erano esclusi dalla conoscenza

Il sapere e la sofferenza sono dunque due aspetti complementari dellrsquouomo cosigrave comeavviene in Prometeo

Prometeo egrave simile a un IO che si sbilancia troppoegrave come se ci fosse in lui unrsquoinflazione della coscienza

ldquoTu non sei un diodevi mediarerdquo dice Ermes a Prometeo incatenato

In questo modo Ermes sembra suggerire la cura la terapia di fronte ad una personalitagraveprevalentemente prometeica

Prometeo non lo vuole ascoltare e cosigrave egrave sprofondato nel Tartaro cioegrave nellrsquoinconscio

Coscienza ed istinto (Il vaso di Pandora)

Osserviamonel racconto di Prometeo come uno sdoppiamento della divinitagrave in una figura alleata (=Prometeo) e in una figura ostile (= Zeus)

Scegliendo lrsquouomo Prometeo egrave come se accendesse nellrsquoessere umano la scintilla della coscienza e questa egrave lrsquointeriorizzazione dellrsquoaspetto divino alleato dentro la psicheumana

Ma questo dinamismo non piace alla parte ostile della divinitagrave che manda tra gli uomini Pandora

Percheacute Pandora

Ci aiuta a comprenderlo Neumann in ldquoStoria delle origini della coscienzardquo

ldquoPer ragioni comprensibili proprio il femminile viene esperito come il vaso per eccellenzahellipse fondiamo lrsquoequazione corpo-mondo dellrsquouomo primitivo nella sua primaforma aspecifica con lrsquoequazione simbolica fondamentale del femminiledonna=corpo=vasogiungiamo ad una formula simbolica universaleche suona cosigrave donna=corpo=vaso=mondo

Questa egrave la formula fondamentale degli stadi di vita patriarcalecioegrave di una fase umanain cui lrsquoArchetipo del femminile predomina sul maschile e lrsquoinconscio predomina sullrsquoIO e sulla coscienza ldquo (Neumann ldquoStoria delle origini della coscienza)

Il vaso e Pandora sono entrambi simboli dellrsquoAnima e dunque quando si diventa consapevoli di Pandora si diventa consapevoli anche del contenuto del vaso Pandora egrave ldquocolei che dona tuttordquotutto e il contrario di tutto E quando gli uomini cominciano a sapere e a ricordare allora si accorgono anche dei mali la vita egrave anche faticadepressionemalattia e morte

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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I racconti mitici sono stati tramandati a noi da narratori poetiscrittori filosofi lungo ben 12secoli grosso modo dallrsquoVIII secolo aC al V secolo dC Senza contare le molteplicitradizioni orali di cui abbiamo scarse notizie Inoltre la mitologia egrave anche ldquouna filosofia ancora in forma di raccontoun tentativograndioso che mira a rispondere in maniera laica alla questione della vita buonadandolezioni di saggezza vive e concreterivestite di letteraturapoesia ed epopee e nonformulate con argomentazioni astratterdquo(Luc Ferry)Da questo punto di vista la mitologia ldquoci lascia messaggi di una profonditagravesconvolgenteprospettive che aprono agli esseri umani le vie di una vita buona unamaniera di affrontare la finitezza dellrsquouomordquo (Luc Ferry)

I piugrave grandi miti greci appaiono profondamente ispirati da cinque interrogativi fondamentali

1 lrsquoorigine del mondo e degli uomini tutta la mitologia ha inizio con un racconto delle origini del cosmo e degli esseri umaniQuesto resoconto viene narrato per la prima volta da Esiodo nel VII secolo aC nei suoidue poemi fondamentali la Teogonia (= la nascita degli dei) e Le opere e i giorni I due racconti hanno come argomento la prima apparizione del mondodegli dei e degliuomini La ricostruzione delle origini non ha alcuna pretesa scientifica Con un raccontoche si perde nella notte dei tempi cerca di offrire a noi mortali i mezzi con i quali dareun senso al mondo in cui viviamo Il loro scopo non egrave tanto quello di giungere a unaveritagraveoggettivaquanto quello di fornire possibili significati allrsquoesistenza umana Qual egrave una vita buona per individui come gli umaniche sanno di essere destinati a moriree piugrave di tutti sono capaci di agire nel modo sbagliato e di perdersi in maniera tragica Qual egrave unrsquoesistenza riuscita per esseri cosigrave effimeri e che a differenza degli animali e dellepiantehanno una chiara consapevolezza della loro ldquofinitezzardquoNei primi racconti si insiste percheacute nel cosmo vincano le forze dellrsquoordine contro ildisordine e tali narrazioni sono quasi tutte scritti ponendosi dal punto di vista degli dei odella natura (che egrave poi la stessa cosa)

2 che posto hanno gli uomini in questo universo degli dei che non sembraassolutamente fatto per loro Non dimentichiamo che non sono stati gli dei a inventare questi racconti ma gli uoministessi Pensiamo alla figura di Ulisse e a tutte le difficoltagrave che ha incontrato per affrontare illungo viaggio verso Itaca Ulisse incarna lrsquoarchetipo della ricerca di una vita buona intesacome tentativo per ciascuno di noidi individuare il posto che ci spetta allrsquointerno dellrsquoordinecosmico voluto dagli deiLeggendo i miti assistiamo a unrsquoumanizzazione progressiva degli dei e a unadivinizzazione progressiva degli uomini infatti le prime divinitagrave sono impersonali eastratte come il Caos o Tartaro che non hanno volto neacute personalitagrave e rappresentano solole forze cosmiche Poco per volta perograve emergono gli dei Olimpi con personalitagrave e tipologiedifferenti Gli dei si umanizzanosono sempre piugrave coscienti e sempre piugrave distanti dallanatura Lrsquoorganizzazione dellrsquouniverso richiede molta intelligenza e non solo forzaGli uomini invece piano piano capiscono che il loro interesse piugrave profondo egrave adattarsiallrsquouniverso divino rappresentato dallrsquoordine cosmicoLa vita buona egrave quella riconciliata con la realtagrave in armonia con il proprio luogo naturalenellrsquoordine cosmico e ciascuno ha il compito di trovare questo luogo e compiere questopercorso se un giorno vuole giungere alla saggezzaserenitagrave

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3 cosa accade una volta che gli uomini sono stati generati e inseriti nel cosmo aquelli di loro che non vi si adattano e per orgoglio arroganza per ldquohybrisrdquo sirivoltano contro lrsquoordine cosmico che egrave stato ottenuto dopo la guerra degli deiLrsquohybris egrave presso gli antichi Greci lorgogliosa tracotanza che porta luomo a presumere della propria potenza e fortuna e a ribellarsi contro lordine costituito sia divino che umano immancabilmente seguita dalla vendetta o punizione divina Il messaggio che proviene dai miti egrave abbastanza chiaro se la saggezza consiste nel raggiungere il proprio luogo naturale nellrsquouniverso divino ed eterno per vivere finalmente inpace con il presentela follia dellrsquohybris risiede nellrsquoatteggiamento opposto La rivolta orgogliosa contro la propria condizione di semplice mortale

4 Come collocare gli esseri fuori dal comuneeroi eo semideiche popolano quasi tutti i miti greci In tutti i miti ci sono queste figure che lottano contro le forze del caos che rinascono continuamenteaffincheacute lrsquoordine prevalga sul disordineil cosmo e lrsquoarmonia sulla discordia Pensiamo a TeseoGiasone Perseo Eracle eroi che continueranno insieme e dopo Zeus a dare la caccia e a sgominare la razza delle entitagrave malefiche e mostruose che simboleggiano la rinascita sempre possibile delle ancestrali forze del caos

5 come spiegare che un mondo considerato armoniosoun cosmo di cui vienenarrato che egrave giusto e buonocustodito da dei olimpi bellissimilascia che il malecolpisca indifferentemente i buoni e i cattiviQuesto ultimo interrogativo nasce nel momento in cui vediamo che da un lato abbiamo il cosmodallrsquoaltro uomini come Ulisse che aiutano gli dei a ristabilire lrsquoordine e diventano eroi altri che rifiutano questa legge cosmica e vivono nellrsquohybrise poi milioni di personesemplici umani che non sono saggi neacute cattivi e che si vedono continuamente bersagliati da catastrofi imprevedibiliTenteremo una risposta affrontando il mito di Edipo

PSICOLOGIA E MITI

ldquoLrsquoultima incarnazione di Edipola storia drsquoamore infinita tra la Bella e la Bestia oggi pomeriggio sono ferme allrsquoangolo tra la Quarantaduesima e la Quinta stradain attesa che il semaforo diventi verderdquo (Joseph Campbell)

I miti sono per loro natura transpersonali e sono costituiti da temi universali ma diventano ldquopersonalirdquo ogni volta che ciascuno di noi si trasforma in un eroe in un drago in una principessa Quando ciograve accade la personalitagrave si dissolve in un archetipounrsquoidentitagrave piugrave grande di noi Oggi noi partecipiamo ancora ai temi mitici pensiamo a quanti Narcisi o a quanti Edipo e Medee esistono ancora oggiLrsquouomo moderno partecipa ancora ai temi miticildquoI simboli mitologici colpisconostimolandoli centri vitali che le terminologie della religione e la forza della coercizione non possono raggiungererdquo (Joseph Campbell)ldquoIl mito egrave come ebbe a dire un Padre della Chiesaquod semperquod ubiquequod ab omnibus creditur (ciograve che egrave creduto sempredovunqueda tutti) quindi colui che crede di vivere senza mito o al di fuori di essocostituisce unrsquoeccezione Di piugrave un tale uomo non ha radicinon ha un vero rapporto con il passatocon la vita degli antenati ((che pure continua in lui) e con la societagrave umana del suo tempordquo (Joseph Campbell)Jung era convinto che solo comprendendo i miti si puograve capire davvero la psicologia e viceversa

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I miti che viviamo sono strutture potenti che influiscono sulla salutesulla vitalitagrave e sul benessere psicologico Possono avere effetti sia positivi sia negativi sulla nostra vitaJung ha dimostrato che sebbene il nostro senso di identitagrave personale possa rischiare di dissolversi negli archetipi mitici dellrsquoinconscio collettivo una volta che accettiamo questo paradosso della nostra naturaabbiamo la possibilitagrave di costruire un seacute autentico ( processo di Individuazione)ldquoLrsquouomo non deve dissolversi nella contraddittoria molteplicitagrave delle possibilitagrave e delle tendenze che gli prescrive lrsquoinconscioma trasformarsi in unrsquounitagrave che le comprenda tutterdquo (Jung)ldquoI miti sono storie che tutti conosciamoo che ci pare di conoscereda sempre Anche se li dimentichiamoessi restano in noi dimenticati e basta un nulla a riportarli in superficieSono nellrsquoariaaleggianoabitano il mondo E abitano anche al fondo di noi Ersquo come se qualcuno in un tempo remoto li avesse affondati negli abissi e assicurati a qualche macignoDa ligrave continuano a parlarci Leacutevi-Strauss ha scritto che i miti diventano pensiero nellrsquouomo a sua insaputahellipA un certo punto gli dei ci hanno abbandonati O noi abbiamo abbandonato lorodecidendo di non crederci piugraveMa loroforsenon sono mai andati viasi sono solo messi un porsquo da parte Aspettano E ci guardano Continuanoin qualche modo che ci egrave invisibilea occuparsi di noiancora con passionehellipRaccontare i miti egrave un tentativo di richiamarli Riportare il divino in noi Ripopolare di dei il mondoin modo che le cose abbiano anche un altro sensosi rivelino anche in unrsquoaltra formagli alberi non sono solo alberi Cosigrave il marele aquilele nuvole le cime dei montii fiorii cervile fontane I girasoli le stellerdquo (Paola Mastrocola Lrsquoamore prima di noi Einaudi 2016)

1 LA NASCITA DEGLI DEI E DEL MONDO (tratto da ldquoImparare a vivere la saggezza degli dei di Luc FerryGarzanti)

A Inizialmente vi sono i primi sei deidai quali tutti gli altri discenderanno

CAOSlrsquoabisso tenebroso e disordinatoGEA la terra madresolida e affidabileEROS lrsquoamore che fa venire gli esseri alla luceTARTARO divinitagrave terribile e luogo infernaleposto nellrsquoabisso piugrave profondo di Gealuogo pieno di oscuritagrave e di muffaURANO il cielo e PONTO il mare che Gea crea a partire da se sessasenza lrsquoaiuto di un amante o di un marito

Ad eccezione di Gea che comincia ad assumere tratti umaniquesti primi dei non sono ancora veri individui dotati di coscienza ma piuttosto forze della naturaelementi naturali del cosmo

B I figli di Gea e di Urano

I TITANI e le loro sorelle OceanoCeoCrioIperioneGiapeto e CronoTiaReaTemiMnemosineFebe e Teti

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i tre CICLOPI BronteSteropeArge essi saranno rinchiusi sotto terra da Crono e sono loro che quando Zeus li

libereragrave gli doneranno il tuonoil lampo e il fulmine

i Centimani o Ecatonchiri CottoBriareo e Gige

C I figli nati dai genitali tagliati di Urano cadendo sulla terra (GEA) o in mare (PONTO)

Sono fratelli e sorelle dei Titanidei Ciclopi e dei Centimanile ERINNI divinitagrave della vendetta sappiamo dai poeti che sono tre elrsquoultima si chiama MEGERAle NINFE MELIEE o MELIADI divinitagrave che regnano su frassinialberi che forniscono il legno con cui allora si fabbricavano le armi da guerrai GIGANTI che escono dalla terra armati di tutto puntoAFRODITE dea della bellezza e dellrsquoamoreche nasce anchrsquoessa dai genitali di Urano ma uniti allrsquoacqua e non alla terra

D I figli di CRONO e di sua sorella la Titanessa REAQui nascono i primi dei olimpii

ESTIA dea del focolareDEMETRA dea delle stagioni e delle messiERA lrsquoimperatriceultima sposa di ZeusPOSEIDONEdio del mare e dei fiumiADEdio degli inferiZeus re degli dei

E Gli olimpii della seconda generazione

EFESTO dio dei fabbrifiglio di Zeus e di EraARESdio della guerrafratello di Efesto figlio Zeus e di EraATENA dea della guerradellrsquoastuziadelle arti e delle tecniche figlio di Zeus e di MetiAPOLLO e ARTEMIDE due gemelli lui dio della bellezza e dellrsquointelligenza lei dea della caccianati dallrsquoamore di Zeus e LatonaERMESfiglio e messaggero di Zeus la cui madre egrave MaiaDIONISOdio del vino e della festafiglio di Zeus e di una mortale Semele

Dai racconti delle origini possiamo trarre Le seguenti osservazioni

- dal caos dallrsquooscuritagrave viene lrsquoordine e la luce per stare bene bisogna essere in ordine in armonia e bisogna essere nella luce cioegrave avere coscienza

- Zeus il signore degli dei egrave brutale ma anche saggio egrave questa saggezza che lo porteragrave a praticarea differenza di suo nonno Urano e del padre Cronola piugrave grandegiustizia nellrsquoorganizzazione del neonato cosmo e nella ripartizione degli onori e delle cariche che toccano a ciascuno di quelli che lrsquohanno aiutato a vincere la generazione dei primi dei quella dei TitaniLrsquoingiustizia egrave sempre provvisoria solo lrsquoordine puograve durare

- la vita buonaanche per gli deipuograve definirsi come una vita in armonia con lrsquoordine cosmico La giustizia in greco dikeacuteegrave in primo luogo essere in accordo con il mondoorganizzato Niente poi egrave stabilenulla acquisito per sempre il disordine egrave una continua minaccia Ecco percheacute i acconti mitologici sono potenzialmente infiniti Crsquoegrave

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sempre un disordine da sistemareun mostro da combattereunrsquoingiustizia (= un disaccordo con il cosmo) da correggere

- lrsquoerrore piugrave grande che si possa commettere egrave la famosa hybris cioegrave lrsquoorgoglio che incita gli esseri mortali e anche quelli immortali a non saper restare al proprio posto in seno allrsquouniverso La hybris altro non egrave che un ritorno delle forze oscure del caoso come diciamo noi oggi crimine contro la natura (Mito di Tantalo)

- la virtugrave piugrave grande egrave dikeacutela giustiziache egrave lrsquoaccordo con lrsquoordine cosmico per lrsquouomo lrsquohybris piugrave grande consiste nello sfidare gli dei o peggio ancora considerarsi sul loro stesso piano

- Cosmo lrsquoordine armoniosodikeacute la giustizia (= lrsquoaccordo con il cosmo) e hybrisil disaccordo sono le tre parole chiavi che scaturiscono dal racconto delle origini

Vediamo insieme due miti che riprendono queste osservazioniIl mito di Tantalo e quello di Mida

MITO DI TANTALO Fonti

larr Esiodo Teogonia 355

larr Pausania Libro II 224

larr Pindaro Olimpica III 41

larr Igino Fabulae 8283 e 124

TANTALO (Τάνταλος Tantălus) - Insieme a Sisifo e a Tizio egrave uno dei punitinelloltretomba omerico (Odiss XI 582-592)

Odisseo lo incontra negli Inferi ldquoVidi Tantalo che pene gravose soffriva ritto dentro unostagno lacqua lambiva il suo mento Pareva sempre assetato e non poteva attingere ebere ogni volta che bramoso di bere quel vecchio si curvava lacqua risucchiata sparivala nera terra appariva ai suoi piedi Un degravemone la prosciugava Alberi dallalto fogliame glispargevano frutti sul capo peri e granati e meli con splendidi frutti fichi dolcissimi e pianterigogliose dulivo ma appena il vecchio tendeva le mani a sfiorarli il vento glieli lanciavaalle nuvole ombroserdquo

Tantalo figlio di Zeus e di Pluto era benvoluto dagli dei che spesso lo onoravanosedendosi alla sua mensa ma fu autore di diverse offese nei loro confronti consistentisostanzialmente in violazioni delle regole dellrsquoospitalitagrave tra esse il ratto di Ganimede ilfurto del nettare e dellambrosia per distribuirlo ai suoi sudditi Inoltre vi fu lepisodio delfurto del cane doro custode di un tempio di Zeus situato a Creta In tale mito lartefice delfurto era in realtagrave Pandareo che lo affidograve al ragazzo con limpegno che lo nascondesseagli occhi divini Hermes giunse con il chiaro intento di riavere il sacro animale ma Tantalogiurograve il falso Tantalo per aver compiuto tutti questi misfatti era stato umiliato dagli dei ederiso dai suoi stessi figli perciograve decise di vendicarsi Prese dei ragazzi e li fece uccidere(alcune versioni dicono che si trattograve dei figli di Tantalo altri che fossero invece dei servi)facendone poi cucinare le carni ed invitograve gli dei alla sua mensa convinto che i suoi ospitinon avrebbero mai subdorato un simile abominio e che avrebbero mangiato carne umanaTuttavia quando i piatti vennero scoperti gli degravei capirono immediatamente cosa Tantaloaveva fatto furioso per un simile oltraggio e per limmensa crudeltagrave del suo anfitrione

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Zeus lo fulminograve allistante uccidendolo e scagliandolo nellAde facendo poi riportare invita le vittime della sua follia

Il supplizio

Tantalo a memoria eterna del suo misfatto sebbene sia oramai unombra avvertecostantemente il bisogno di mangiare e bere ma nonostante sia circondato da cibo eacqua non puograve neacute nutrirsi neacute dissetarsi Egrave legato ad un albero da frutto carico di ogniqualitagrave di frutti ed immerso fino al collo in un lago dacqua dolce tuttavia appena Tantaloprova a bere il lago si asciuga e non appena prova a prendere un frutto i rami siallontanano o un alito di vento improvviso li fa volare via lontano dalle sue mani Inoltre ungrosso macigno incombe su di lui minacciando di schiacciargli il cranio e facendolo cosigravevivere in uno stato di terrore perenne Secondo unaltra versione la morte viene collegataad un supplizio in cui deve sostenere un monte intero sulla sua testa

Questa impossibilitagrave di raggiungere uno scopo che pure sembra a portata di mano ha datoorigine allespressione proverbiale il supplizio di Tantalo

Il mito di Tantalo viene successivamente ripreso da Arthur Schopenhauer come esempio della eterna insoddisfazione della volontagrave per cui contro un desiderio che viene appagato ne rimangono almeno dieci insoddisfatti inoltre la brama dura a lungo le esigenze vanno allinfinito lappagamento egrave breverdquo

Il mito di Tantalo egrave stato ripreso da Primo Levi in Se questo egrave un uomo Sigrave sentono i dormienti respirare e russare qualcuno geme e parla Molti schioccano le labbra e dimenano le mascelle Sognano di mangiare () Egrave un sogno spietato chi ha creato il mito di Tantalo doveva conoscerlo

LA SINDROME DI TANTALO

LrsquoAmore il Lavoro e la Conoscenza sono i bisogni fondamentali di ogni vivente umanodopo che sono stati soddisfatti quelli primari Chiunque raggiunga nel campo dellrsquoamoredel lavoro della conoscenza una condizione soddisfacente sente la minaccia che questopossa venirgli sottratto o che semplicemente possa venir perduto La sindrome di Tantaloegrave caratterizzata sul piano anamnestico da un allattamento soddisfacente per quantitagrave maeccessivamente protratto o prematuramente interrotto Sul piano psicologico il vissuto egraveduplice la persona a cui egrave stato tolto prematuramente il cibo soffre della mancanza diqualcosa che egrave considerato fondamentale per la vita si tratta dunque di un bisogno (anchese solo nel vissuto della persona) Si stabilisce dunque una tensione verso loggettodesiderato che mira a soddisfarlo Chi ha avuto invece una protrazione dellrsquoallattamentonon ne ha mai abbastanza

Questi vissuti psichici provocano ansia alternata a cadute depressive (vuoto nellapancia) Dopo la realizzazione del desideriobisogno il vissuto diventa quello della pauradella perdita di quanto realizzato (la frase tipica mi pare troppo bello per essere vero) ela persona si aspetta continuamente che come accadeva a Tantalo ciograve che ha ottenuto glivenga tolto

Il copione di coloro i quali non riescono mai a raggiungere i loro obiettivi e a soddisfare leloro ambizioni presenta chiari punti di contatto con il mito di Tantalo

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Dobbiamo imparare che i nostri limiti sono le nostre possibilitagrave i nostri ldquodifettirdquo diventano lenostre potenzialitagrave

MITO DEL RE MIDA re della Frigia figlio del re Gordio e della dea Cibele

FONTI Ovidio (Metamorfosi Libro XI)

Narra il mito che un giorno Mida ritrovograve il vecchio satiro Sileno precettore del dio Dioniso ea lui molto caro mentre vagava ubriaco nei suoi giardini Avendolo riconosciuto edessendo un seguace del culto di Dioniso lo accolse a braccia aperte e diede per lui unafesta come non se ne vedevano da tanto tempo Alla fine della festa lo stesso re Midariaccompagnograve personalmente Sileno da Dioniso che al rivederlo avendolo dato per mortonon stava in se dalla gioia Dioniso per ricompensare Mida gli chiese di esprimere undesiderio e lui lavrebbe esaudito Mida ci pensograve un attimo e alla fine decise di chiedere aldio la facoltagrave di tramutare in oro ogni cosa che toccasse Grande fu la gioia di Mida mentresperimentava il suo dono mentre faceva sogni di gloria e di potere Ecco cosa Ovidio ci racconta (Metamorfosi Libro XI) laquo() Bacco esaudigrave il desideriosdebitandosi con quel dono presto fonte di guai ma allo stesso tempo si rammaricograve dellascelta fatta da Mida Lieto godendo a suo danno se ne andograve via leroe di Frigia e iniziograve atoccare ogni cosa per saggiare il suo dono Quasi non credendo a se stesso staccograve unrametto verdeggiante dal ramo di un basso leccio e quello diventograve doro Prese un sassoda terra e anche quello divenne colore delloro Tocca allora una zolla di terra al suomagico tocco diventa una pepita doro raccoglie aride spighe di grano un raccolto dorostringe un frutto raccolto da un albero lo si direbbe un dono delle Espegraveridi se poi avvicinale dita in cima a uno stipite e quello appare tutto sfolgorante Persino mentre si lava lemani nellacqua limpida quellacqua fluendo dalle sue mani potrebbe ingannare DagravenaeImmaginando doro ogni cosa Mida non riesciva piugrave a nascondere le sue speranze ()raquo Quando arrivograve a casa e venne lora di cena i servi iniziarono ad apparecchiare la tavola efu a quel punto che Mida si rese conto del vero significato di quel dono Ecco come Ovidioci narra quello che successe laquo () E mentre esulta i servi apparecchiavano la tavolaimbandendola di vivande e pane tostato Ma ahimegrave ora come tocca i doni di Cerere conla mano quei doni diventano rigidi se poi con aviditagrave cerca di lacerare con i dentiqualcosa appena laddenta una lamina doro ricopre la pietanza mischia ad acqua pura ilvino del suo benefattore Bacco oro liquido gli avresti visto colare dalla bocca terrorizzatoper linaspettata sciagura ricco e povero insieme vuol sottrarsi allopulenza e odia ciograve cheaveva un tempo tanto sognato Tanta abbondanza non puograve calmargli la fame arida disete gli arde la gola e come egrave giusto inizia a odiare loro ()raquo Grande fu lo sgomento e il terrore tanto che corse da Dioniso per pregarlo di togliergli ildono nefasto Il dio mosso a compassione disse a Mida di andare a bagnarsi alle sorgenti del fiumePattolo che sgorgavano dal monte Tmolo perchegrave le acque avrebbero portato via il suodono E cosigrave fu Da allora la leggenda vuole che le acque di quel fiume si arricchirono disabbie aurifereMa le disavventure di Mida non finiscono qui Accadde infatti un giorno che il dio Pan sitrovasse sul monte Tmolo intento a suonare Trasportato dalle dolci note osograve sfidare il dioApollo dicendo che le sue melodie non potevano competere con le note del suo flautoScese allora Apollo dallOlimpo per gareggiare con Pan invitando lo stesso Tmolo il diodel monte a fare da giudice alla sfidaDapprima suonograve Pan ma quando Apollo iniziograve a toccare la sua lira ogni cosa sembrogravefermarsi alle sue note tanto che Tmolo senza esitare lo dichiarograve vincitore e lo stesso Pan

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si inchinograve a tanta grazia e armonia Solo Mida che per caso passava da quelle parti eaveva assistito allesibizione iniziograve a protestare dicendo che doveva essere Pan ilvincitore A quel punto Apollo per punire Mida della sua arroganza decise di trasformarglile orecchie in quelle di un asino e cosigrave fuEcco come Ovidio ricorda lepisodio laquoSoffia Pan nelle sue agresti canne e con la suamusica delizia Mida che per caso assisteva alla gara Poi il dio Tmolo rivolse il suo visoverso quello di Febo questi cinta la bionda cresta del lauro Parnaso teneva con lasinistra la lira ornata di gemme e davorio indiano nella destra teneva il plettro Quindicon mano esperta iniziograve a far vibrare le corde e Tmolo rapito dalla dolcezza del suonoordinograve a Pan di inchinare di fronte alla cetra del dio la sua zampogna Il giudizio del dioTmolo fu accolto da tutti solo Mida lo disapprovograve invece considerandolo ingiusto Allora ilnume di Delo decise di non permettere che quelle stolte orecchie continuassero aconservare una forma umana tanto che le allungograve ricoprendole di pelo grigio e le reseflessibili alla base in modo da poterle scuotere Tutto il resto del corpo rimase umanosoltanto le orecchie furono punite assumendo la forma di un tardo asinello Linfelicepieno di vergogna tentograve di nasconderle ricoprendole con una tiara purpurearaquoMida pieno di vergogna e non sapendo come fare perchegrave in quel modo non poteva certopresentarsi al suo popolo nascose a tutti le sue orecchie dasino sotto una tiara rossaUna sola persona perograve non riuscigrave a ingannare il barbiere che era solito tagliargli i capelliche non appena lo vide iniziograve a ridere tanto forte che Mida dovette minacciarlo di morteper farlo smettere e con la promessa di non raccontare a nessuno quanto vistoIl poveretto perograve una volta ritornato a casa non riusciva a darsi pace perchegrave volevaparlare con qualcuno ma temeva per la sua vita Cosigrave si recograve sulla riva del fiume scavograveuna buca nel terreno e dentro tale buca disse quanto aveva visto Una volta fatto ricoprigrave labuca e soddisfatto e in pace sicuro che il segreto del re fosse al sicuro si avviograve versocasa Ma accadde che poco dopo in quella stessa buca spuntassero delle canne chevibrando al vento portavano sulle onde della brezza le parole del servo e in questo modotutti seppero che re Mida aveva le orecchie dasino Mida appresa la notizia fece uccidereil servo ma nulla potegrave fare contro il pubblico schermo e la sorte a lui toccata

I temi del Mito che attirano maggiormente lattenzione sono tre

- lavido potere che permette al re Mida di trasformare in oro tutto ciograve che tocca - la punizione nella quale egli incorre per aver osato contrastare il dio Apollo - lincapacitagrave del suo barbiere di serbare un segreto

Tre aspetti che per quanto emergano da un racconto antico sono ancora molto attuali esoprattutto sono riferibili agli uomini di ogni tempoLoro di Mida la metallificazione del commestibile egrave apparire senza essere vivere delmorire Richiede ravvedimento implora salvezza esige purificazione percheacute lessere torniad essere la ricchezza ad arricchire la pienezza a riempirsi la veritagrave a consistere la vitaa vivere Mida ha considerato essenziale ciograve che egrave superficiale ha creduto che la ricchezzalrsquooroilpotere e le proprietagrave che esso procura costituissero lo scopo ultimo della vita umana Haconfuso lrsquoessere con lrsquoavere la veritagrave con lrsquoapparenzaMida minaccia lrsquointero ordine cosmicotutto ciograve che tocca muoreegrave lrsquoopposto di un diocreatore del mondoMida ha voluto attribuirsi con il ldquotocco drsquoorordquo un potere divinouna capacitagrave che va ben oltreogni saggezza umanaCosigrave luomo contemporaneo va perdendo se stesso ottusamente proteso verso un piacereinappagante preferito al pervadente e sereno appagamento di seacute

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Vuole rimanere nel principio del piacere e rifiuta quello di realtagraveUn altro contenuto del mito riguarda la tiara che copre le orecchie dasino Per quanto re -e lalto copricapo ne egrave linequivocabile segno - Mida soccombe a un potere a lui superioread una sovranitagrave che egli ha avuto lardire di sfidare mai contraddire un dio soprattutto senon crsquoegrave vero motivoUn terzo soggetto merita riflessione attenta quello del segreto Il barbiere che per forza di cose egrave lunico che viene a conoscenza della sventura toccata alRe Mida patisce il supplizio del silenzio cui lo costringe la minaccia di morte Cegraveuninclinazione dellanimo umano che non riesce a sottrarsi al bisogno della condivisionedelle novitagrave (e non solo) soprattutto quando il contenuto da spartire egrave clamoroso o hacaratteristiche adatte al pettegolezzo

Alessandro Manzoni tratta il tema del segreto confidato Una delle piugrave gran consolazioni di questa vita egrave lamicizia e una delle consolazionidellamicizia egrave quellavere a cui confidare un segreto Ora gli amici non sono a due a duecome gli sposi ognuno generalmente parlando ne ha piugrave duno il che forma una catenadi cui nessuno potrebbe trovar la fine Quando dunque un amico si procura quellaconsolazione di deporre un segreto nel seno dun altro dagrave a costui la voglia di procurarsila stessa consolazione anche lui Lo prega egrave vero di non dir nulla a nessuno e una talcondizione chi la prendesse nel senso rigoroso delle parole troncherebbeimmediatamente il corso delle consolazioni Ma la pratica generale ha voluto che obblighisoltanto a non confidare il segreto se non a chi sia un amico ugualmente fidato eimponendogli la stessa condizione Cosigrave damico fidato in amico fidato il segreto gira egira per quellimmensa catena tanto che arriva allorecchio di colui o di coloro a cui ilprimo che ha parlato intendeva appunto di non lasciarlo arrivar mai Avrebbe perograveordinariamente a stare un gran pezzo in cammino se ognuno non avesse che due amiciquello che gli dice e quello a cui ridice la cosa da tacersi Ma ci son degli uominiprivilegiati che li contano a centinaia e quando il segreto egrave venuto a uno di questi uomini igiri divengon sigrave rapidi e sigrave moltiplici che non egrave piugrave possibile di seguirne la traccia Il nostroautore non ha potuto accertarsi per quante bocche fosse passato il segreto che il Grisoaveva ordine di scovare il fatto sta che il buon uomo da cui erano state scortate le donnea Monza tornando verso le ventitre col suo baroccio a Pescarenico sabbatteacute primadarrivare a casa in un amico fidato al quale raccontograve in gran confidenza lopera buonache aveva fatta e il rimanente e il fatto sta che il Griso poteacute due ore dopo correre alpalazzotto a riferire a don Rodrigo che Lucia e sua madre seran ricoverate in unconvento di Monza e che Renzo aveva seguitata la sua strada fino a Milano

(Alessandro Manzoni I Promessi Sposi Cap XI) Il motivo del segreto apre anche la riflessione sulla pericolositagrave del ldquonon dettordquo la correntetransgenerazionale della psicologiaAnne Ancelin Schutzenberger ha approfondito per piugrave di 40 anni questa tematica dimostrando con numerosi esempi clinici come tutti siamo anelli in una catena di generazioni e spesso diveniamo vittime di eventi e traumi giagrave vissuti dai nostri antenati (riprenderemo questa riflessione quando affronteremo il tema edipico) in maniera a volte del tutto inconsapevolei nostri genitori i nostri nonnii nostri avi ci lasciano in ereditagrave problemi non risoltitraumi non ldquodigeritirdquo segreti indicibiliQuando le cose non vengono dette il corpo deve per forza esprimerle questa egrave la somatizzazione Cosigrave puograve accadere che il corpo del figlio bambino nipote o pronipotesi trasforma nella vece dellrsquoantenato ferito nella ldquoparolardquo del suo trauma Diventa necessario

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allora ldquotirare fuori lo scheletro dallrsquoarmadiordquo decodificare le ferite non rimarginate e occuparsene per liberarsi e stare meglio

Chi egrave interessato puograve leggereAnne Ancelin Schutzenberger Il piacere di vivere Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerLa sindrome degli antenati Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerUna malattia chiamata genitori Di renzo Editore2019

Altre riflessioni

1 Re Mida a Wall Street Debito desiderio e distruzione tra psicoanalisi economiafilosofia (Mimesis 2015)

2 ldquonel momento in cui il denaro egrave feticizzato a ricchezza come avviene allrsquointerno delsistema capitalistico e lrsquouomo aliena da seacute la ricchezza riponendola nel denaro come altroda seacute il desiderio di arricchimento diviene brama di ricchezza e il bisogno di relazionequale fonte di arricchimento diviene bisogno di possesso del denaro che per soddisfarsistrumentalizza la relazione cosigrave mentre i rapporti umani si fanno strumento perlrsquoaccumulazione del denarodiventano cioegrave rapporti tra cose e quindi merci il soggettoumano perde il significato della relazione quale luogo di produzione di scambi divaloreiessenziali alla sua realizzazione come al suo arricchimentoE viene a trovarsi nella condizione di Re Mida arrivando a morire di fame relativamente alsenso dellrsquoesistenza Lrsquouomo infatti si nutre della sua creativitagrave che si dagrave soltanto nellarelazione e quindi nella socialitagraverdquo

( Silvia Montefoschi Il senso della psicanalisi da Freud a Jung e oltre Feltrinelli)

3 Dan Lok Joe Vitale Ivan Nossa Come Re Mida ogni cosa che tocchi puograve trasformarsi in oro in gioia e realizzazioneMacrolibrarsi

I bambini nascono senza limiti Non conoscono il concetto dellrsquoespressione ldquonon possordquoLe limitazioni e le false credenze vengono apprese e poi portate nella vita adulta Immaginate che potenza potrebbe avere un bambino se fosse in grado di crescere senza limitazioni e programmazioni

DAGLI DEI AI MORTALI COME E PERCHErsquorsquoUMANITArsquo Ersquo STATACREATA

Ersquo sempre Esiodo che ci parla delle cinque etagrave dellrsquouomo Egli ci descrive cinque umanitagrave differenticinque tipi umani che si sarebbero succeduti nel corso del tempo In questo suo racconto crsquoegrave sempre la presenza di esistenze umane in armonia con la giustizia e il cosmoe altre caratterizzate dalla hybris cioegrave dallrsquoorgoglioEsiodo parla innanzitutto dellrsquoetagrave dellrsquooro A questa segue lrsquoetagrave dellrsquoargento in cui regna una razza di uomini puerili e malvagisegue quella del bronzopopolata di esseri terrificanti e crudeli Appaiono poi gli eroiguerrieri ma valorosi e nobili che finiranno i loro giorni sullrsquoisola dei beatidove la loro vita egrave paragonabile in tutto a quella dellrsquoetagrave dellrsquooro

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Lrsquoultima etagrave egrave quella del ferro che corrisponde alla nostra epoca e alla nostra umanitagrave quiEsiodo egrave molto apocalittico e ce la descrive come lrsquoetagrave peggiore In questa etagrave gli uomininon cessano di penare e di soffrirenon esiste una sola gioia che non venga seguita dauna pena Non solo gli uomini invecchiano molto velocementema devono lavorare duroper guadagnarsi da vivere Percheacute La risposta egrave che si tratta di unrsquoumanitagrave che vivenellrsquohybris Gli ultimi dei abbandonano gli uomini ed essi si incamminano verso lacatastrofe Appaiono cosigrave i misfatti ultimi e devastanti di una vita in preda allrsquohybris indisaccordo con lrsquoordine cosmico ossia unrsquoesistenza senza rispetto degli dei

Per quale motivo crsquoegrave stato questo passaggio dallrsquoetagrave dellrsquooro a quella del ferro Comespiegare questa caduta fuori dal paradiso

Il tentativo di risposta viene dai miti di Prometeo e di Pandora

Leggiamo il mito come ce lo racconta Platone nel dialogo PROTAGORA (IV sec aC)

Ci fu un tempo in cui esistevano gli dei ma non le stirpi mortali Quando giunse anche per queste il

momento fatale della nascita gli dei le plasmarono nel cuore della terra mescolando terra fuoco e

tutto ciograve che si amalgama con terra e fuoco Quando le stirpi mortali stavano per venire alla luce

gli dei ordinarono a Prometeo e a Epimeteo di dare con misura e distribuire in modo opportuno a

ciascuno le facoltagrave naturali Epimeteo chiese a Prometeo di poter fare da solo la distribuzione

Dopo che avrograve distribuito - disse - tu controllerai Cosigrave persuaso Prometeo iniziograve a distribuire

Nella distribuzione ad alcuni dava forza senza velocitagrave mentre donava velocitagrave ai piugrave deboli

alcuni forniva di armi mentre per altri privi di difese naturali escogitava diversi espedienti per la

sopravvivenza [321] Ad esempio agli esseri di piccole dimensioni forniva una possibilitagrave di fuga

attraverso il volo o una dimora sotterranea a quelli di grandi dimensioni invece assegnava

proprio la grandezza come mezzo di salvezza Secondo questo stesso criterio distribuiva tutto il

resto con equilibrio Escogitava mezzi di salvezza in modo tale che nessuna specie potesse

estinguersi Procurograve agli esseri viventi possibilitagrave di fuga dalle reciproche minacce e poi escogitograve

per loro facili espedienti contro le intemperie stagionali che provengono da Zeus Li avvolse

infatti di folti peli e di dure pelli per difenderli dal freddo e dal caldo eccessivo Peli e pelli

costituivano inoltre una naturale coperta per ciascuno al momento di andare a dormire Sotto i

piedi di alcuni mise poi zoccoli sotto altri unghie e pelli dure e prive di sangue In seguito procurograve

agli animali vari tipi di nutrimento per alcuni erba per altri frutti degli alberi per altri radici

Alcuni fece in modo che si nutrissero di altri animali concesse loro perograve scarsa prolificitagrave che

diede invece in abbondanza alle loro prede offrendo cosigrave un mezzo di sopravvivenza alla specie

Ma Epimeteo non si rivelograve bravo fino in fondo senza accorgersene aveva consumato tutte le

facoltagrave per gli esseri privi di ragione Il genere umano era rimasto dunque senza mezzi e lui non

sapeva cosa fare In quel momento giunse Prometeo per controllare la distribuzione e vide gli altri

esseri viventi forniti di tutto il necessario mentre lrsquouomo era nudo scalzo privo di giaciglio e di

armi Intanto era giunto il giorno fatale in cui anche lrsquouomo doveva venire alla luce Allora

Prometeo non sapendo quale mezzo di salvezza procurare allrsquouomo rubograve a Efesto e ad Atena la

perizia tecnica insieme al fuoco - infatti era impossibile per chiunque ottenerla o usarla senza

fuoco - e li donograve allrsquouomo Allrsquouomo fu concessa in tal modo la perizia tecnica necessaria per la

vita ma non la virtugrave politica [322] Questa si trovava presso Zeus e a Prometeo non era piugrave

possibile accedere allrsquoAcropoli la dimora di Zeus protetta da temibili guardie Entrograve allora di

nascosto nella casa comune di Atena ed Efesto dove i due lavoravano insieme Rubograve quindi la

scienza del fuoco di Efesto e la perizia tecnica di Atena e le donograve allrsquouomo Da questo dono derivograve

allrsquouomo abbondanza di risorse per la vita ma come si narra in seguito la pena del furto colpigrave

Prometeo per colpa di Epimeteo Allorcheacute lrsquouomo divenne partecipe della sorte divina in primo

luogo per la parentela con gli dei unico fra gli esseri viventi cominciograve a credere in loro e innalzograve

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altari e statue di dei Poi subito attraverso la tecnica articolograve la voce con parole e inventograve case

vestiti calzari giacigli e lrsquoagricoltura Con questi mezzi in origine gli uomini vivevano sparsi qua e

lagrave non crsquoerano cittagrave perciograve erano preda di animali selvatici essendo in tutto piugrave deboli di loro La

perizia pratica era di aiuto sufficiente per procurarsi il cibo ma era inadeguata alla lotta contro le

belve (infatti gli uomini non possedevano ancora lrsquoarte politica che comprende anche quella

bellica) Cercarono allora di unirsi e di salvarsi costruendo cittagrave ogni volta che stavano insieme

perograve commettevano ingiustizie gli uni contro gli altri non conoscendo ancora la politica perciograve

disperdendosi di nuovo morivano Zeus dunque temendo che la nostra specie si estinguesse del

tutto inviograve Ermes per portare agli uomini rispetto e giustizia affincheacute fossero fondamenti

dellrsquoordine delle cittagrave e vincoli drsquoamicizia Ermes chiese a Zeus in quale modo dovesse distribuire

rispetto e giustizia agli uomini laquoDevo distribuirli come sono state distribuite le arti Per queste

infatti ci si egrave regolati cosigrave se uno solo conosce la medicina basta per molti che non la conoscono

e questo vale anche per gli altri artigiani Mi devo regolare allo stesso modo per rispetto e

giustizia o posso distribuirli a tutti gli uominilaquo laquoA tutti - rispose Zeus - e tutti ne siano partecipi

infatti non esisterebbero cittagrave se pochi fossero partecipi di rispetto e giustizia come succede per le

arti Istituisci inoltre a nome mio una legge in base alla quale si uccida come peste della cittagrave chi

non sia partecipe di rispetto e giustiziaraquo

Prometeofiglio di Titani egrave ldquocolui che pensa primardquo mentre suo fratello Epimeteo egrave ldquocoluiche pensa dopordquo che agisce senza riflettere

Siamo ancora nellrsquoetagrave dellrsquooro quando uomini e dei vivono in perfetta armonia Esiodoscrive che un giorno per un motivo non chiaro Zeus decide di sistemare una contesa tradei ed esseri umani Zeus ha assegnato agli dei il loro posto nel cosmo e ora stapensando a quale parte del cosmo assegnare allrsquouomo Zeus chiede a Prometeo disacrificare un bue e dividerlo equamente cosigrave che questa divisione divenga in qualchemisura modello per le relazioni future

Prometeocredendo di aiutare gli uominitende una trappola a Zeus divide il due in duepartipoi mette i pezzi di carne migliori sotto la pelle dellrsquoanimale e nello stomaco cosigrave cheappaia immangiabile e non venga scelto da Zeus mette invece le ossa dentro uno stratodi grasso lucido e appetitoso Zeus si accorge di tutto ecieco di rabbiafinge di cascarenella trappola e sceglie lrsquoammasso di ossa bianche lasciando i pezzi di carne migliore agliumani A lui non costa molto perchegrave gli dei non si nutrono di carnema di miele e diambrosia Gli dei si nutrono per divertimento mentre lrsquouomo deve farlo per necessitagrave Zeusper punire gli uomini cessa di concedere loro il fuoco

Ecco percheacute Prometeo commetteragrave un altro furto che saragrave nuovamente di lesa maestagrave aZeus ruba a Zeus il fuoco e lo restituisce agli uomini

A questo punto Zeus egrave davvero furioso e darsquo ordine ad Efesto di fabbricareimmediatamentemescolando acqua e terrala statua di una fanciulla ldquooggetto didesideriordquouna donna di cui gli esseri umani cadranno follemente innamorati Si tratta diPANDORA ldquocolei che ha tutti i donirdquo ma che nello stesso tempo avrebbe procurato alrovina agli esseri umani

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Leggiamo il mito raccontato da Esiodo ne Le opere e i giorni

PROMETEO E PANDORA1

Sappi che tengono i Numi nascosto ogni bene che valga

a sostentar la vita Se no col travaglio drsquoun giorno

agevolmente un anno campare oziumlando potresti

45staccar presto il timone potresti ed appenderlo al fumo

dei buoi nulla varrebbe dei muli ostinati il lavoro

ma Giove i beni ascose per lrsquoira concetta nel cuore

percheacute Promegraveteo mente sottile lo trasse in inganno

Per questo egli tramograve luttuosi cordogli ai mortali

50nascose il fuoco e il figlio sottil di Giapegraveto di nuovo

a Giove lo rapigrave per darlo ai mortali celato

entro una ferula cava tenendolo a Giove che avventa

fulmini e irato il Nume che i nuvoli aduna gli disse

laquoO di Giapegraveto figlio maestro di tutte le astuzie

55trsquoallegri tu che il fuoco mrsquohai preso mrsquohai tesa la frode

ma gran cordoglio per te saragrave fra le genti venture

chrsquoio darograve loro in cambio del fuoco un malanno che tutti

accoglieranno con gioia gran festa facendo al malannoraquo2

E cosigrave detto rise degli uomini il padre e dei Numi

60ed ordinograve chrsquoEfegravesto lrsquoartefice insigne al piuacute presto

terra mescesse con acqua vigore ed umana favella

poi vrsquoinfondesse e forma di vergine amabile e bella

pari alle Dive immortali le desse ed Atena maestra

drsquoogni lavoro a lei fosse di stare allrsquoindustre telaio

65ed Afrodite a lei sul capo infondesse la grazia

la tormentosa brama le languide pene drsquoamore

e lrsquoargiciacuteda Ermegravete che lrsquoanime guida dispose

che in lei mente infondesse di cagna e costumi di frode

Disse e ubbidirono tutti di Crono al possente figliuolo

70Sugravebito il Nume ambidestro famoso foggiograve dalla terra

come voleva il Croniacutede la forma di vergine bella

la cinse lrsquoadornograve la Diva dagli occhi azzurrini

le dive Grazie e Dea veneranda Suada monili

drsquooro alle membra intorno le strinsero lrsquoOre dai vaghi

75crini le cinser la fronte coi fiori che dagrave Primavera

Pagravellade Atena tutti dispose in bellrsquoordine i doni

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e il Nume chrsquoArgo uccise che lrsquoanime guida nel petto

menzogne e furbi detti le infuse e costumi di frode

per volontagrave di Giove che tuona profondo e facondia

80lrsquoaraldo dei Celesti le diede E chiamograve questa donna

Pandogravera percheacute quanti Celesti han soggiorno in Olimpo

a lei diedero un dono che fosse cordoglio ai mortali

Compiuto or questo inganno sottil senza scampo il Croniacutede

mandograve lrsquoaraldo pronto dei Numi lrsquoinsigne Argiciacuteda

85a Epimetegraveo cheacute il dono gli offrisse neacute quegli ricordo

ebbe che Prometegraveo predetto gli aveva che doni

non accettasse mai dal Sire drsquoOlimpo ma invece

li respingesse cheacute poi non toccassero danni ai mortali

lrsquoaccolse e poi comprese che aveva accattato il malanno

90Cheacute pria vivean le stirpi degli uomini sopra la terra

dai mali immuni senza gravosi travagli lontano

dai tormentosi morbi che gli uomini adducono a morte

cheacute tra i malanni presto vecchiaia colpisce i mortali

Ma quella femmina il grande coperchio del doglio dischiuse

95con luttuoso cuore fra gli uomini e i mali vi sparse

Solo il Timor del futuro3 restograve sotto lrsquoorlo del doglio

nellrsquoinfrangibile casa neacute fuori volograve dalla porta

percheacute prima Pandora del vaso il coperchio rinchiuse

come lrsquoegiacuteoco Giove che i nuvoli aduna le impose

100Ma vanno gli altri mali fra gli uomini innumeri errando

percheacute piena egrave la terra di triboli il pelago egrave pieno

E vagolano morbi di giorno sugli uomini ed altri

giungon di notte improvvisi recando cordoglio ai mortali

muti cheacute ad essi tolse la voce lrsquoaccorto Croniacutede

105siccheacute modo non crsquoegrave di sfuggire ai voleri di Giove

Zeus chiede ad Ermes di condurla da Epimeteo Prometeo aveva messo in guardia il

fratello affinchegrave non accettasse alcun dono da parte degli dei ma Epimeteo si innamora di

Pandora Costei che saragrave la capostipite del genere femminile solleveragrave il coperchio di uno

strano ldquoorciordquo ( il famoso vaso di Pandora) nel quale Zes si egrave premurato di riporre tutti i

mali tutte le sventure e le sofferenze che si abbatteranno sullrsquoumanitagrave Soltanto la

speranza resteragrave rinchiusa in fondo a questo recipiente Forse percheacute gli umani non

avranno piugrave alcuna speranza oppure che egrave rimasta loro la speranza

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Ecco a causa di Pandora lrsquouomo ha lasciato lrsquoetagrave dellrsquooro

Prometeo saragrave incatenato con catene dolorose in cima ad una montagna e Zeus gli lanciacontro unrsquoaquila gigantescache ogni giorno gli divora il fegato Molto tempo dopo egliverragrave liberato da Eracle

Da questo mito possiamo rilevare

A allrsquoepoca dellrsquoetagrave dellrsquooro gli uomini vivevano senza donne esistevano le divinitagravefemminili ma i mortali erano esclusivamente maschi Essi non nascevanodallrsquounione di un uomo e di una donna ma solamente per volontagrave degli deidirettamente dalla terra (come altri racconti mitologici ci narrano)

B lrsquoarrivo di Pandora rende i mortali veramente tali con lrsquoarrivo delle sofferenze e deimali egrave come se si introducesse il tempo ( non dimentichiamo che le prime divinitagravedivoravano i figli proprio percheacute non esistesse il tempo)

C lrsquouscita dallrsquoetagrave dellrsquooro porta con segrave una calamitagrave molto funesta il lavoro Gli uominisaranno drsquoora in avanti costretti a guadagnare il pane con il sudore della fronte

D la morte che prima avveniva come un sonno ora egrave preceduta da malattia esofferenza

E la specie umana diventa la sola specie tra quelle mortali capace di hybrisla sola apoter sfidare gli dei e sconvolgereo persino distruggere la natura

IL MITO DI PROMETEO NEL VISSUTO PSICOLOGICO

ALCUNE RIFLESSIONI

bull Simbiosi e separazionebull Crescita ed evoluzione della coscienza

bull Coscienza ed istinto

bull Senso di colpa e depressione nel processo trasformativi

Simbiosi e separazione

Gli antichi pensavano che gli dei e gli esseri umani avessero avuto la medesima origine

ldquohellipdella stessa origine sono gli dei e gli uomini mortalirdquo

(EsiodoLe opere e i giorni108)

Come se lrsquoumanitagrave non avesse avuto coscienza di seacute come di qualcosa disgiunto dalla natura

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Prometeo egrave il racconto dellrsquoiniziale consapevolezza della distinzione tra esseri umani e mondo degli dei

Infatti egli egrave un dio ma non sta nellrsquoOlimpobensigrave sulla terra tra gli uomini

Ersquo come un messaggero che stabilisce un contatto tra due mondi Ma nel momento in cui i due mondi vengono in contatto lrsquouomo si rende conto che crsquoegrave una differenza tra la sua natura e il divino eche questa differenza crea una separazione che porta con seacute progresso ma anche sofferenza

La sofferenza nasce dalla nostalgia di quella totalitagrave indivisibile ormai perduta

Nel mito simbolo di questo dinamismo egrave IL GIUDIZIO DI MEKONE questa era una cittagrave del Peloponneso dedicata al culto della Grande Madre cioegrave della Natura nel suo duplice aspetto di protettrice e distruttrice In greco inoltre il termine mekon significa papavero e il papavero era il fiore che si offriva a Demetradea della feconditagrave della terra con il suo ciclo di morte e rinascita Inoltre il papavero nasconde lrsquooppio che offre il sonno e lrsquooblio e si apre al mondo dei sogni luogo psichico dove si incontra una diversa conoscenza di seacute e dove agiscono e si muovono le energie trasformative

Gli uomini accettavano la Grande Madre sia nelle sue manifestazioni protettive sia in quelle devastanti sia quando dava la vita sia quando la toglieva quando maturava il grano e quando mandava la tempesta a distruggerlohellip

Come il bambino piccolo si affida completamente alla madre e si identifica con lei in una unitagrave funzionalecosigrave lrsquouomo si identificava nella Natura

Non crsquoera un Io percheacute non crsquoera un Tu

A Mekone lrsquoessere umano dice ldquoIordquo la divinitagrave non egrave piugrave quellrsquoenergia materna nella quale essere contenuti ora diventa ldquoaltro da noirdquo con un atteggiamento distante e talvolta ostile

Nella vita psichica di ognuno prima o poi giunge ldquonecessariamenterdquo il momento di Mekone questo momento egrave narrato nei miti e nelle fiabe quando si racconta che il protagonista lascia la casa e il mondo familiare per avventurarsi nellrsquoignoto del bosco del mare

Quando un trauma o un forte disagio psichico bloccano questa fase evolutiva si affaccia una nevrosi

Percheacute un uomo possa diventare COSCIENTECONSAPEVOLE della vita sembrano necessari due dinamismi

bull un sacrificio e una divisione nel mito ciograve egrave simboleggiato dal sacrificio del bue e della sua divisione in due sacche

bull un atto di trasgressione la disubbidienza a un ordine datoallo scopo di costruirne uno nuovo piugrave rispondente alla situazione

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Zeus sa che sta per essere ingannato e tuttavia subisce la frode ldquopercheacute cosigrave deve accadererdquo (cfr Javhegrave con Adamo ed Eva cfr fiaba della Bella Addormentata nel bosco quando il re e la regina lasciano sola la principessahellip)

Lrsquoarchetipo del Padre deve essere trasgredito percheacute dal vecchio ordine possa nascereun nuovo ordine

Crescita ed evoluzione della coscienza

Scrive Jung

ldquoCon il suo furto (Prometeo) si egrave appropriato di qualcosa di prezioso e ha arrecato ingiuria agli dei Chiunque conosca il timore del primitivo di fronte alle innovazioni e alle loro imprevedibili conseguenze puograve facilmente immaginare la sua insicurezza e la sua cattiva coscienza al cospetto di questa scoperta Questa esperienza primordiale trova unrsquoeco nel motivo del ratto (degli armenti del sole dei pomi delle Esperididellrsquoerba dellrsquoimmortalitagravehelliprdquo) (OCGJ 5p172)

Il furto egrave legato anche l tema della disubbidienza e a una proibizione ndashAdamo ed Eva mangiano la melala moglie di Barbablugrave entra nella stanza proibita

Nella Veglia pasqualelrsquoazione commessa da Adamo ed Eva viene chiamata ldquofelix culpardquocioegrave una colpa felice percheacute porta allo sviluppoalla crescita della coscienza

Il fuoco assurge dunque ad archetipo di conoscenza e di energia spirituale che opera una trasformazione

Infatti quando la coscienza di una persona si illumina (= ecco il fuoco) allora tutta la personalitagrave si trasforma e progredisce

Ogni volta che un uomo progredisce nella conoscenza egrave come se facesse riemergerein lui Prometeo come se rubasse nuovamente una scintilla divina agli deiPerograve questo dinamismo di conoscenza si ritorce contro lrsquouomonon si puograve fare a menodi andare avanti (nella conoscenza)ma non si puograve neppure fare a meno di soffrire

Oltre allrsquoacquisizione di maggior coscienza di seacute con il furto del fuoco si manifesta contemporaneamente ldquoil sentimento di seacuterdquo come se non si potesse veramente sapere senza amare

Appare evidente dal mito raccontato che crsquoegrave una scelta importante da fare stare col Padre allrsquointerno dellrsquoordine dato o ribellarsi e cercarne uno nuovo

Prometeo mette luomo di fronte a delle scelte

bull accettare il carcere per le proprie idee o dissentire in silenziobull Abbandonare il posto di lavoro per non tradire la propria coscienza o rimanerci

dentro

bull Spezzare un matrimonio ormai privo di senso o mantenerlo in vita per conservare status e sicurezza

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Trasgredire come ha fatto Prometeo significa andare oltre il consuetotrasformare qualcosa di conosciuto in altro La trasformazione illumina la coscienza ma porta con seacute la sofferenza di aver violato lrsquoordine naturale originario in cui gli uominicomegli altri animali erano esclusi dalla conoscenza

Il sapere e la sofferenza sono dunque due aspetti complementari dellrsquouomo cosigrave comeavviene in Prometeo

Prometeo egrave simile a un IO che si sbilancia troppoegrave come se ci fosse in lui unrsquoinflazione della coscienza

ldquoTu non sei un diodevi mediarerdquo dice Ermes a Prometeo incatenato

In questo modo Ermes sembra suggerire la cura la terapia di fronte ad una personalitagraveprevalentemente prometeica

Prometeo non lo vuole ascoltare e cosigrave egrave sprofondato nel Tartaro cioegrave nellrsquoinconscio

Coscienza ed istinto (Il vaso di Pandora)

Osserviamonel racconto di Prometeo come uno sdoppiamento della divinitagrave in una figura alleata (=Prometeo) e in una figura ostile (= Zeus)

Scegliendo lrsquouomo Prometeo egrave come se accendesse nellrsquoessere umano la scintilla della coscienza e questa egrave lrsquointeriorizzazione dellrsquoaspetto divino alleato dentro la psicheumana

Ma questo dinamismo non piace alla parte ostile della divinitagrave che manda tra gli uomini Pandora

Percheacute Pandora

Ci aiuta a comprenderlo Neumann in ldquoStoria delle origini della coscienzardquo

ldquoPer ragioni comprensibili proprio il femminile viene esperito come il vaso per eccellenzahellipse fondiamo lrsquoequazione corpo-mondo dellrsquouomo primitivo nella sua primaforma aspecifica con lrsquoequazione simbolica fondamentale del femminiledonna=corpo=vasogiungiamo ad una formula simbolica universaleche suona cosigrave donna=corpo=vaso=mondo

Questa egrave la formula fondamentale degli stadi di vita patriarcalecioegrave di una fase umanain cui lrsquoArchetipo del femminile predomina sul maschile e lrsquoinconscio predomina sullrsquoIO e sulla coscienza ldquo (Neumann ldquoStoria delle origini della coscienza)

Il vaso e Pandora sono entrambi simboli dellrsquoAnima e dunque quando si diventa consapevoli di Pandora si diventa consapevoli anche del contenuto del vaso Pandora egrave ldquocolei che dona tuttordquotutto e il contrario di tutto E quando gli uomini cominciano a sapere e a ricordare allora si accorgono anche dei mali la vita egrave anche faticadepressionemalattia e morte

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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3 cosa accade una volta che gli uomini sono stati generati e inseriti nel cosmo aquelli di loro che non vi si adattano e per orgoglio arroganza per ldquohybrisrdquo sirivoltano contro lrsquoordine cosmico che egrave stato ottenuto dopo la guerra degli deiLrsquohybris egrave presso gli antichi Greci lorgogliosa tracotanza che porta luomo a presumere della propria potenza e fortuna e a ribellarsi contro lordine costituito sia divino che umano immancabilmente seguita dalla vendetta o punizione divina Il messaggio che proviene dai miti egrave abbastanza chiaro se la saggezza consiste nel raggiungere il proprio luogo naturale nellrsquouniverso divino ed eterno per vivere finalmente inpace con il presentela follia dellrsquohybris risiede nellrsquoatteggiamento opposto La rivolta orgogliosa contro la propria condizione di semplice mortale

4 Come collocare gli esseri fuori dal comuneeroi eo semideiche popolano quasi tutti i miti greci In tutti i miti ci sono queste figure che lottano contro le forze del caos che rinascono continuamenteaffincheacute lrsquoordine prevalga sul disordineil cosmo e lrsquoarmonia sulla discordia Pensiamo a TeseoGiasone Perseo Eracle eroi che continueranno insieme e dopo Zeus a dare la caccia e a sgominare la razza delle entitagrave malefiche e mostruose che simboleggiano la rinascita sempre possibile delle ancestrali forze del caos

5 come spiegare che un mondo considerato armoniosoun cosmo di cui vienenarrato che egrave giusto e buonocustodito da dei olimpi bellissimilascia che il malecolpisca indifferentemente i buoni e i cattiviQuesto ultimo interrogativo nasce nel momento in cui vediamo che da un lato abbiamo il cosmodallrsquoaltro uomini come Ulisse che aiutano gli dei a ristabilire lrsquoordine e diventano eroi altri che rifiutano questa legge cosmica e vivono nellrsquohybrise poi milioni di personesemplici umani che non sono saggi neacute cattivi e che si vedono continuamente bersagliati da catastrofi imprevedibiliTenteremo una risposta affrontando il mito di Edipo

PSICOLOGIA E MITI

ldquoLrsquoultima incarnazione di Edipola storia drsquoamore infinita tra la Bella e la Bestia oggi pomeriggio sono ferme allrsquoangolo tra la Quarantaduesima e la Quinta stradain attesa che il semaforo diventi verderdquo (Joseph Campbell)

I miti sono per loro natura transpersonali e sono costituiti da temi universali ma diventano ldquopersonalirdquo ogni volta che ciascuno di noi si trasforma in un eroe in un drago in una principessa Quando ciograve accade la personalitagrave si dissolve in un archetipounrsquoidentitagrave piugrave grande di noi Oggi noi partecipiamo ancora ai temi mitici pensiamo a quanti Narcisi o a quanti Edipo e Medee esistono ancora oggiLrsquouomo moderno partecipa ancora ai temi miticildquoI simboli mitologici colpisconostimolandoli centri vitali che le terminologie della religione e la forza della coercizione non possono raggiungererdquo (Joseph Campbell)ldquoIl mito egrave come ebbe a dire un Padre della Chiesaquod semperquod ubiquequod ab omnibus creditur (ciograve che egrave creduto sempredovunqueda tutti) quindi colui che crede di vivere senza mito o al di fuori di essocostituisce unrsquoeccezione Di piugrave un tale uomo non ha radicinon ha un vero rapporto con il passatocon la vita degli antenati ((che pure continua in lui) e con la societagrave umana del suo tempordquo (Joseph Campbell)Jung era convinto che solo comprendendo i miti si puograve capire davvero la psicologia e viceversa

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I miti che viviamo sono strutture potenti che influiscono sulla salutesulla vitalitagrave e sul benessere psicologico Possono avere effetti sia positivi sia negativi sulla nostra vitaJung ha dimostrato che sebbene il nostro senso di identitagrave personale possa rischiare di dissolversi negli archetipi mitici dellrsquoinconscio collettivo una volta che accettiamo questo paradosso della nostra naturaabbiamo la possibilitagrave di costruire un seacute autentico ( processo di Individuazione)ldquoLrsquouomo non deve dissolversi nella contraddittoria molteplicitagrave delle possibilitagrave e delle tendenze che gli prescrive lrsquoinconscioma trasformarsi in unrsquounitagrave che le comprenda tutterdquo (Jung)ldquoI miti sono storie che tutti conosciamoo che ci pare di conoscereda sempre Anche se li dimentichiamoessi restano in noi dimenticati e basta un nulla a riportarli in superficieSono nellrsquoariaaleggianoabitano il mondo E abitano anche al fondo di noi Ersquo come se qualcuno in un tempo remoto li avesse affondati negli abissi e assicurati a qualche macignoDa ligrave continuano a parlarci Leacutevi-Strauss ha scritto che i miti diventano pensiero nellrsquouomo a sua insaputahellipA un certo punto gli dei ci hanno abbandonati O noi abbiamo abbandonato lorodecidendo di non crederci piugraveMa loroforsenon sono mai andati viasi sono solo messi un porsquo da parte Aspettano E ci guardano Continuanoin qualche modo che ci egrave invisibilea occuparsi di noiancora con passionehellipRaccontare i miti egrave un tentativo di richiamarli Riportare il divino in noi Ripopolare di dei il mondoin modo che le cose abbiano anche un altro sensosi rivelino anche in unrsquoaltra formagli alberi non sono solo alberi Cosigrave il marele aquilele nuvole le cime dei montii fiorii cervile fontane I girasoli le stellerdquo (Paola Mastrocola Lrsquoamore prima di noi Einaudi 2016)

1 LA NASCITA DEGLI DEI E DEL MONDO (tratto da ldquoImparare a vivere la saggezza degli dei di Luc FerryGarzanti)

A Inizialmente vi sono i primi sei deidai quali tutti gli altri discenderanno

CAOSlrsquoabisso tenebroso e disordinatoGEA la terra madresolida e affidabileEROS lrsquoamore che fa venire gli esseri alla luceTARTARO divinitagrave terribile e luogo infernaleposto nellrsquoabisso piugrave profondo di Gealuogo pieno di oscuritagrave e di muffaURANO il cielo e PONTO il mare che Gea crea a partire da se sessasenza lrsquoaiuto di un amante o di un marito

Ad eccezione di Gea che comincia ad assumere tratti umaniquesti primi dei non sono ancora veri individui dotati di coscienza ma piuttosto forze della naturaelementi naturali del cosmo

B I figli di Gea e di Urano

I TITANI e le loro sorelle OceanoCeoCrioIperioneGiapeto e CronoTiaReaTemiMnemosineFebe e Teti

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i tre CICLOPI BronteSteropeArge essi saranno rinchiusi sotto terra da Crono e sono loro che quando Zeus li

libereragrave gli doneranno il tuonoil lampo e il fulmine

i Centimani o Ecatonchiri CottoBriareo e Gige

C I figli nati dai genitali tagliati di Urano cadendo sulla terra (GEA) o in mare (PONTO)

Sono fratelli e sorelle dei Titanidei Ciclopi e dei Centimanile ERINNI divinitagrave della vendetta sappiamo dai poeti che sono tre elrsquoultima si chiama MEGERAle NINFE MELIEE o MELIADI divinitagrave che regnano su frassinialberi che forniscono il legno con cui allora si fabbricavano le armi da guerrai GIGANTI che escono dalla terra armati di tutto puntoAFRODITE dea della bellezza e dellrsquoamoreche nasce anchrsquoessa dai genitali di Urano ma uniti allrsquoacqua e non alla terra

D I figli di CRONO e di sua sorella la Titanessa REAQui nascono i primi dei olimpii

ESTIA dea del focolareDEMETRA dea delle stagioni e delle messiERA lrsquoimperatriceultima sposa di ZeusPOSEIDONEdio del mare e dei fiumiADEdio degli inferiZeus re degli dei

E Gli olimpii della seconda generazione

EFESTO dio dei fabbrifiglio di Zeus e di EraARESdio della guerrafratello di Efesto figlio Zeus e di EraATENA dea della guerradellrsquoastuziadelle arti e delle tecniche figlio di Zeus e di MetiAPOLLO e ARTEMIDE due gemelli lui dio della bellezza e dellrsquointelligenza lei dea della caccianati dallrsquoamore di Zeus e LatonaERMESfiglio e messaggero di Zeus la cui madre egrave MaiaDIONISOdio del vino e della festafiglio di Zeus e di una mortale Semele

Dai racconti delle origini possiamo trarre Le seguenti osservazioni

- dal caos dallrsquooscuritagrave viene lrsquoordine e la luce per stare bene bisogna essere in ordine in armonia e bisogna essere nella luce cioegrave avere coscienza

- Zeus il signore degli dei egrave brutale ma anche saggio egrave questa saggezza che lo porteragrave a praticarea differenza di suo nonno Urano e del padre Cronola piugrave grandegiustizia nellrsquoorganizzazione del neonato cosmo e nella ripartizione degli onori e delle cariche che toccano a ciascuno di quelli che lrsquohanno aiutato a vincere la generazione dei primi dei quella dei TitaniLrsquoingiustizia egrave sempre provvisoria solo lrsquoordine puograve durare

- la vita buonaanche per gli deipuograve definirsi come una vita in armonia con lrsquoordine cosmico La giustizia in greco dikeacuteegrave in primo luogo essere in accordo con il mondoorganizzato Niente poi egrave stabilenulla acquisito per sempre il disordine egrave una continua minaccia Ecco percheacute i acconti mitologici sono potenzialmente infiniti Crsquoegrave

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sempre un disordine da sistemareun mostro da combattereunrsquoingiustizia (= un disaccordo con il cosmo) da correggere

- lrsquoerrore piugrave grande che si possa commettere egrave la famosa hybris cioegrave lrsquoorgoglio che incita gli esseri mortali e anche quelli immortali a non saper restare al proprio posto in seno allrsquouniverso La hybris altro non egrave che un ritorno delle forze oscure del caoso come diciamo noi oggi crimine contro la natura (Mito di Tantalo)

- la virtugrave piugrave grande egrave dikeacutela giustiziache egrave lrsquoaccordo con lrsquoordine cosmico per lrsquouomo lrsquohybris piugrave grande consiste nello sfidare gli dei o peggio ancora considerarsi sul loro stesso piano

- Cosmo lrsquoordine armoniosodikeacute la giustizia (= lrsquoaccordo con il cosmo) e hybrisil disaccordo sono le tre parole chiavi che scaturiscono dal racconto delle origini

Vediamo insieme due miti che riprendono queste osservazioniIl mito di Tantalo e quello di Mida

MITO DI TANTALO Fonti

larr Esiodo Teogonia 355

larr Pausania Libro II 224

larr Pindaro Olimpica III 41

larr Igino Fabulae 8283 e 124

TANTALO (Τάνταλος Tantălus) - Insieme a Sisifo e a Tizio egrave uno dei punitinelloltretomba omerico (Odiss XI 582-592)

Odisseo lo incontra negli Inferi ldquoVidi Tantalo che pene gravose soffriva ritto dentro unostagno lacqua lambiva il suo mento Pareva sempre assetato e non poteva attingere ebere ogni volta che bramoso di bere quel vecchio si curvava lacqua risucchiata sparivala nera terra appariva ai suoi piedi Un degravemone la prosciugava Alberi dallalto fogliame glispargevano frutti sul capo peri e granati e meli con splendidi frutti fichi dolcissimi e pianterigogliose dulivo ma appena il vecchio tendeva le mani a sfiorarli il vento glieli lanciavaalle nuvole ombroserdquo

Tantalo figlio di Zeus e di Pluto era benvoluto dagli dei che spesso lo onoravanosedendosi alla sua mensa ma fu autore di diverse offese nei loro confronti consistentisostanzialmente in violazioni delle regole dellrsquoospitalitagrave tra esse il ratto di Ganimede ilfurto del nettare e dellambrosia per distribuirlo ai suoi sudditi Inoltre vi fu lepisodio delfurto del cane doro custode di un tempio di Zeus situato a Creta In tale mito lartefice delfurto era in realtagrave Pandareo che lo affidograve al ragazzo con limpegno che lo nascondesseagli occhi divini Hermes giunse con il chiaro intento di riavere il sacro animale ma Tantalogiurograve il falso Tantalo per aver compiuto tutti questi misfatti era stato umiliato dagli dei ederiso dai suoi stessi figli perciograve decise di vendicarsi Prese dei ragazzi e li fece uccidere(alcune versioni dicono che si trattograve dei figli di Tantalo altri che fossero invece dei servi)facendone poi cucinare le carni ed invitograve gli dei alla sua mensa convinto che i suoi ospitinon avrebbero mai subdorato un simile abominio e che avrebbero mangiato carne umanaTuttavia quando i piatti vennero scoperti gli degravei capirono immediatamente cosa Tantaloaveva fatto furioso per un simile oltraggio e per limmensa crudeltagrave del suo anfitrione

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Zeus lo fulminograve allistante uccidendolo e scagliandolo nellAde facendo poi riportare invita le vittime della sua follia

Il supplizio

Tantalo a memoria eterna del suo misfatto sebbene sia oramai unombra avvertecostantemente il bisogno di mangiare e bere ma nonostante sia circondato da cibo eacqua non puograve neacute nutrirsi neacute dissetarsi Egrave legato ad un albero da frutto carico di ogniqualitagrave di frutti ed immerso fino al collo in un lago dacqua dolce tuttavia appena Tantaloprova a bere il lago si asciuga e non appena prova a prendere un frutto i rami siallontanano o un alito di vento improvviso li fa volare via lontano dalle sue mani Inoltre ungrosso macigno incombe su di lui minacciando di schiacciargli il cranio e facendolo cosigravevivere in uno stato di terrore perenne Secondo unaltra versione la morte viene collegataad un supplizio in cui deve sostenere un monte intero sulla sua testa

Questa impossibilitagrave di raggiungere uno scopo che pure sembra a portata di mano ha datoorigine allespressione proverbiale il supplizio di Tantalo

Il mito di Tantalo viene successivamente ripreso da Arthur Schopenhauer come esempio della eterna insoddisfazione della volontagrave per cui contro un desiderio che viene appagato ne rimangono almeno dieci insoddisfatti inoltre la brama dura a lungo le esigenze vanno allinfinito lappagamento egrave breverdquo

Il mito di Tantalo egrave stato ripreso da Primo Levi in Se questo egrave un uomo Sigrave sentono i dormienti respirare e russare qualcuno geme e parla Molti schioccano le labbra e dimenano le mascelle Sognano di mangiare () Egrave un sogno spietato chi ha creato il mito di Tantalo doveva conoscerlo

LA SINDROME DI TANTALO

LrsquoAmore il Lavoro e la Conoscenza sono i bisogni fondamentali di ogni vivente umanodopo che sono stati soddisfatti quelli primari Chiunque raggiunga nel campo dellrsquoamoredel lavoro della conoscenza una condizione soddisfacente sente la minaccia che questopossa venirgli sottratto o che semplicemente possa venir perduto La sindrome di Tantaloegrave caratterizzata sul piano anamnestico da un allattamento soddisfacente per quantitagrave maeccessivamente protratto o prematuramente interrotto Sul piano psicologico il vissuto egraveduplice la persona a cui egrave stato tolto prematuramente il cibo soffre della mancanza diqualcosa che egrave considerato fondamentale per la vita si tratta dunque di un bisogno (anchese solo nel vissuto della persona) Si stabilisce dunque una tensione verso loggettodesiderato che mira a soddisfarlo Chi ha avuto invece una protrazione dellrsquoallattamentonon ne ha mai abbastanza

Questi vissuti psichici provocano ansia alternata a cadute depressive (vuoto nellapancia) Dopo la realizzazione del desideriobisogno il vissuto diventa quello della pauradella perdita di quanto realizzato (la frase tipica mi pare troppo bello per essere vero) ela persona si aspetta continuamente che come accadeva a Tantalo ciograve che ha ottenuto glivenga tolto

Il copione di coloro i quali non riescono mai a raggiungere i loro obiettivi e a soddisfare leloro ambizioni presenta chiari punti di contatto con il mito di Tantalo

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Dobbiamo imparare che i nostri limiti sono le nostre possibilitagrave i nostri ldquodifettirdquo diventano lenostre potenzialitagrave

MITO DEL RE MIDA re della Frigia figlio del re Gordio e della dea Cibele

FONTI Ovidio (Metamorfosi Libro XI)

Narra il mito che un giorno Mida ritrovograve il vecchio satiro Sileno precettore del dio Dioniso ea lui molto caro mentre vagava ubriaco nei suoi giardini Avendolo riconosciuto edessendo un seguace del culto di Dioniso lo accolse a braccia aperte e diede per lui unafesta come non se ne vedevano da tanto tempo Alla fine della festa lo stesso re Midariaccompagnograve personalmente Sileno da Dioniso che al rivederlo avendolo dato per mortonon stava in se dalla gioia Dioniso per ricompensare Mida gli chiese di esprimere undesiderio e lui lavrebbe esaudito Mida ci pensograve un attimo e alla fine decise di chiedere aldio la facoltagrave di tramutare in oro ogni cosa che toccasse Grande fu la gioia di Mida mentresperimentava il suo dono mentre faceva sogni di gloria e di potere Ecco cosa Ovidio ci racconta (Metamorfosi Libro XI) laquo() Bacco esaudigrave il desideriosdebitandosi con quel dono presto fonte di guai ma allo stesso tempo si rammaricograve dellascelta fatta da Mida Lieto godendo a suo danno se ne andograve via leroe di Frigia e iniziograve atoccare ogni cosa per saggiare il suo dono Quasi non credendo a se stesso staccograve unrametto verdeggiante dal ramo di un basso leccio e quello diventograve doro Prese un sassoda terra e anche quello divenne colore delloro Tocca allora una zolla di terra al suomagico tocco diventa una pepita doro raccoglie aride spighe di grano un raccolto dorostringe un frutto raccolto da un albero lo si direbbe un dono delle Espegraveridi se poi avvicinale dita in cima a uno stipite e quello appare tutto sfolgorante Persino mentre si lava lemani nellacqua limpida quellacqua fluendo dalle sue mani potrebbe ingannare DagravenaeImmaginando doro ogni cosa Mida non riesciva piugrave a nascondere le sue speranze ()raquo Quando arrivograve a casa e venne lora di cena i servi iniziarono ad apparecchiare la tavola efu a quel punto che Mida si rese conto del vero significato di quel dono Ecco come Ovidioci narra quello che successe laquo () E mentre esulta i servi apparecchiavano la tavolaimbandendola di vivande e pane tostato Ma ahimegrave ora come tocca i doni di Cerere conla mano quei doni diventano rigidi se poi con aviditagrave cerca di lacerare con i dentiqualcosa appena laddenta una lamina doro ricopre la pietanza mischia ad acqua pura ilvino del suo benefattore Bacco oro liquido gli avresti visto colare dalla bocca terrorizzatoper linaspettata sciagura ricco e povero insieme vuol sottrarsi allopulenza e odia ciograve cheaveva un tempo tanto sognato Tanta abbondanza non puograve calmargli la fame arida disete gli arde la gola e come egrave giusto inizia a odiare loro ()raquo Grande fu lo sgomento e il terrore tanto che corse da Dioniso per pregarlo di togliergli ildono nefasto Il dio mosso a compassione disse a Mida di andare a bagnarsi alle sorgenti del fiumePattolo che sgorgavano dal monte Tmolo perchegrave le acque avrebbero portato via il suodono E cosigrave fu Da allora la leggenda vuole che le acque di quel fiume si arricchirono disabbie aurifereMa le disavventure di Mida non finiscono qui Accadde infatti un giorno che il dio Pan sitrovasse sul monte Tmolo intento a suonare Trasportato dalle dolci note osograve sfidare il dioApollo dicendo che le sue melodie non potevano competere con le note del suo flautoScese allora Apollo dallOlimpo per gareggiare con Pan invitando lo stesso Tmolo il diodel monte a fare da giudice alla sfidaDapprima suonograve Pan ma quando Apollo iniziograve a toccare la sua lira ogni cosa sembrogravefermarsi alle sue note tanto che Tmolo senza esitare lo dichiarograve vincitore e lo stesso Pan

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si inchinograve a tanta grazia e armonia Solo Mida che per caso passava da quelle parti eaveva assistito allesibizione iniziograve a protestare dicendo che doveva essere Pan ilvincitore A quel punto Apollo per punire Mida della sua arroganza decise di trasformarglile orecchie in quelle di un asino e cosigrave fuEcco come Ovidio ricorda lepisodio laquoSoffia Pan nelle sue agresti canne e con la suamusica delizia Mida che per caso assisteva alla gara Poi il dio Tmolo rivolse il suo visoverso quello di Febo questi cinta la bionda cresta del lauro Parnaso teneva con lasinistra la lira ornata di gemme e davorio indiano nella destra teneva il plettro Quindicon mano esperta iniziograve a far vibrare le corde e Tmolo rapito dalla dolcezza del suonoordinograve a Pan di inchinare di fronte alla cetra del dio la sua zampogna Il giudizio del dioTmolo fu accolto da tutti solo Mida lo disapprovograve invece considerandolo ingiusto Allora ilnume di Delo decise di non permettere che quelle stolte orecchie continuassero aconservare una forma umana tanto che le allungograve ricoprendole di pelo grigio e le reseflessibili alla base in modo da poterle scuotere Tutto il resto del corpo rimase umanosoltanto le orecchie furono punite assumendo la forma di un tardo asinello Linfelicepieno di vergogna tentograve di nasconderle ricoprendole con una tiara purpurearaquoMida pieno di vergogna e non sapendo come fare perchegrave in quel modo non poteva certopresentarsi al suo popolo nascose a tutti le sue orecchie dasino sotto una tiara rossaUna sola persona perograve non riuscigrave a ingannare il barbiere che era solito tagliargli i capelliche non appena lo vide iniziograve a ridere tanto forte che Mida dovette minacciarlo di morteper farlo smettere e con la promessa di non raccontare a nessuno quanto vistoIl poveretto perograve una volta ritornato a casa non riusciva a darsi pace perchegrave volevaparlare con qualcuno ma temeva per la sua vita Cosigrave si recograve sulla riva del fiume scavograveuna buca nel terreno e dentro tale buca disse quanto aveva visto Una volta fatto ricoprigrave labuca e soddisfatto e in pace sicuro che il segreto del re fosse al sicuro si avviograve versocasa Ma accadde che poco dopo in quella stessa buca spuntassero delle canne chevibrando al vento portavano sulle onde della brezza le parole del servo e in questo modotutti seppero che re Mida aveva le orecchie dasino Mida appresa la notizia fece uccidereil servo ma nulla potegrave fare contro il pubblico schermo e la sorte a lui toccata

I temi del Mito che attirano maggiormente lattenzione sono tre

- lavido potere che permette al re Mida di trasformare in oro tutto ciograve che tocca - la punizione nella quale egli incorre per aver osato contrastare il dio Apollo - lincapacitagrave del suo barbiere di serbare un segreto

Tre aspetti che per quanto emergano da un racconto antico sono ancora molto attuali esoprattutto sono riferibili agli uomini di ogni tempoLoro di Mida la metallificazione del commestibile egrave apparire senza essere vivere delmorire Richiede ravvedimento implora salvezza esige purificazione percheacute lessere torniad essere la ricchezza ad arricchire la pienezza a riempirsi la veritagrave a consistere la vitaa vivere Mida ha considerato essenziale ciograve che egrave superficiale ha creduto che la ricchezzalrsquooroilpotere e le proprietagrave che esso procura costituissero lo scopo ultimo della vita umana Haconfuso lrsquoessere con lrsquoavere la veritagrave con lrsquoapparenzaMida minaccia lrsquointero ordine cosmicotutto ciograve che tocca muoreegrave lrsquoopposto di un diocreatore del mondoMida ha voluto attribuirsi con il ldquotocco drsquoorordquo un potere divinouna capacitagrave che va ben oltreogni saggezza umanaCosigrave luomo contemporaneo va perdendo se stesso ottusamente proteso verso un piacereinappagante preferito al pervadente e sereno appagamento di seacute

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Vuole rimanere nel principio del piacere e rifiuta quello di realtagraveUn altro contenuto del mito riguarda la tiara che copre le orecchie dasino Per quanto re -e lalto copricapo ne egrave linequivocabile segno - Mida soccombe a un potere a lui superioread una sovranitagrave che egli ha avuto lardire di sfidare mai contraddire un dio soprattutto senon crsquoegrave vero motivoUn terzo soggetto merita riflessione attenta quello del segreto Il barbiere che per forza di cose egrave lunico che viene a conoscenza della sventura toccata alRe Mida patisce il supplizio del silenzio cui lo costringe la minaccia di morte Cegraveuninclinazione dellanimo umano che non riesce a sottrarsi al bisogno della condivisionedelle novitagrave (e non solo) soprattutto quando il contenuto da spartire egrave clamoroso o hacaratteristiche adatte al pettegolezzo

Alessandro Manzoni tratta il tema del segreto confidato Una delle piugrave gran consolazioni di questa vita egrave lamicizia e una delle consolazionidellamicizia egrave quellavere a cui confidare un segreto Ora gli amici non sono a due a duecome gli sposi ognuno generalmente parlando ne ha piugrave duno il che forma una catenadi cui nessuno potrebbe trovar la fine Quando dunque un amico si procura quellaconsolazione di deporre un segreto nel seno dun altro dagrave a costui la voglia di procurarsila stessa consolazione anche lui Lo prega egrave vero di non dir nulla a nessuno e una talcondizione chi la prendesse nel senso rigoroso delle parole troncherebbeimmediatamente il corso delle consolazioni Ma la pratica generale ha voluto che obblighisoltanto a non confidare il segreto se non a chi sia un amico ugualmente fidato eimponendogli la stessa condizione Cosigrave damico fidato in amico fidato il segreto gira egira per quellimmensa catena tanto che arriva allorecchio di colui o di coloro a cui ilprimo che ha parlato intendeva appunto di non lasciarlo arrivar mai Avrebbe perograveordinariamente a stare un gran pezzo in cammino se ognuno non avesse che due amiciquello che gli dice e quello a cui ridice la cosa da tacersi Ma ci son degli uominiprivilegiati che li contano a centinaia e quando il segreto egrave venuto a uno di questi uomini igiri divengon sigrave rapidi e sigrave moltiplici che non egrave piugrave possibile di seguirne la traccia Il nostroautore non ha potuto accertarsi per quante bocche fosse passato il segreto che il Grisoaveva ordine di scovare il fatto sta che il buon uomo da cui erano state scortate le donnea Monza tornando verso le ventitre col suo baroccio a Pescarenico sabbatteacute primadarrivare a casa in un amico fidato al quale raccontograve in gran confidenza lopera buonache aveva fatta e il rimanente e il fatto sta che il Griso poteacute due ore dopo correre alpalazzotto a riferire a don Rodrigo che Lucia e sua madre seran ricoverate in unconvento di Monza e che Renzo aveva seguitata la sua strada fino a Milano

(Alessandro Manzoni I Promessi Sposi Cap XI) Il motivo del segreto apre anche la riflessione sulla pericolositagrave del ldquonon dettordquo la correntetransgenerazionale della psicologiaAnne Ancelin Schutzenberger ha approfondito per piugrave di 40 anni questa tematica dimostrando con numerosi esempi clinici come tutti siamo anelli in una catena di generazioni e spesso diveniamo vittime di eventi e traumi giagrave vissuti dai nostri antenati (riprenderemo questa riflessione quando affronteremo il tema edipico) in maniera a volte del tutto inconsapevolei nostri genitori i nostri nonnii nostri avi ci lasciano in ereditagrave problemi non risoltitraumi non ldquodigeritirdquo segreti indicibiliQuando le cose non vengono dette il corpo deve per forza esprimerle questa egrave la somatizzazione Cosigrave puograve accadere che il corpo del figlio bambino nipote o pronipotesi trasforma nella vece dellrsquoantenato ferito nella ldquoparolardquo del suo trauma Diventa necessario

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allora ldquotirare fuori lo scheletro dallrsquoarmadiordquo decodificare le ferite non rimarginate e occuparsene per liberarsi e stare meglio

Chi egrave interessato puograve leggereAnne Ancelin Schutzenberger Il piacere di vivere Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerLa sindrome degli antenati Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerUna malattia chiamata genitori Di renzo Editore2019

Altre riflessioni

1 Re Mida a Wall Street Debito desiderio e distruzione tra psicoanalisi economiafilosofia (Mimesis 2015)

2 ldquonel momento in cui il denaro egrave feticizzato a ricchezza come avviene allrsquointerno delsistema capitalistico e lrsquouomo aliena da seacute la ricchezza riponendola nel denaro come altroda seacute il desiderio di arricchimento diviene brama di ricchezza e il bisogno di relazionequale fonte di arricchimento diviene bisogno di possesso del denaro che per soddisfarsistrumentalizza la relazione cosigrave mentre i rapporti umani si fanno strumento perlrsquoaccumulazione del denarodiventano cioegrave rapporti tra cose e quindi merci il soggettoumano perde il significato della relazione quale luogo di produzione di scambi divaloreiessenziali alla sua realizzazione come al suo arricchimentoE viene a trovarsi nella condizione di Re Mida arrivando a morire di fame relativamente alsenso dellrsquoesistenza Lrsquouomo infatti si nutre della sua creativitagrave che si dagrave soltanto nellarelazione e quindi nella socialitagraverdquo

( Silvia Montefoschi Il senso della psicanalisi da Freud a Jung e oltre Feltrinelli)

3 Dan Lok Joe Vitale Ivan Nossa Come Re Mida ogni cosa che tocchi puograve trasformarsi in oro in gioia e realizzazioneMacrolibrarsi

I bambini nascono senza limiti Non conoscono il concetto dellrsquoespressione ldquonon possordquoLe limitazioni e le false credenze vengono apprese e poi portate nella vita adulta Immaginate che potenza potrebbe avere un bambino se fosse in grado di crescere senza limitazioni e programmazioni

DAGLI DEI AI MORTALI COME E PERCHErsquorsquoUMANITArsquo Ersquo STATACREATA

Ersquo sempre Esiodo che ci parla delle cinque etagrave dellrsquouomo Egli ci descrive cinque umanitagrave differenticinque tipi umani che si sarebbero succeduti nel corso del tempo In questo suo racconto crsquoegrave sempre la presenza di esistenze umane in armonia con la giustizia e il cosmoe altre caratterizzate dalla hybris cioegrave dallrsquoorgoglioEsiodo parla innanzitutto dellrsquoetagrave dellrsquooro A questa segue lrsquoetagrave dellrsquoargento in cui regna una razza di uomini puerili e malvagisegue quella del bronzopopolata di esseri terrificanti e crudeli Appaiono poi gli eroiguerrieri ma valorosi e nobili che finiranno i loro giorni sullrsquoisola dei beatidove la loro vita egrave paragonabile in tutto a quella dellrsquoetagrave dellrsquooro

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Lrsquoultima etagrave egrave quella del ferro che corrisponde alla nostra epoca e alla nostra umanitagrave quiEsiodo egrave molto apocalittico e ce la descrive come lrsquoetagrave peggiore In questa etagrave gli uomininon cessano di penare e di soffrirenon esiste una sola gioia che non venga seguita dauna pena Non solo gli uomini invecchiano molto velocementema devono lavorare duroper guadagnarsi da vivere Percheacute La risposta egrave che si tratta di unrsquoumanitagrave che vivenellrsquohybris Gli ultimi dei abbandonano gli uomini ed essi si incamminano verso lacatastrofe Appaiono cosigrave i misfatti ultimi e devastanti di una vita in preda allrsquohybris indisaccordo con lrsquoordine cosmico ossia unrsquoesistenza senza rispetto degli dei

Per quale motivo crsquoegrave stato questo passaggio dallrsquoetagrave dellrsquooro a quella del ferro Comespiegare questa caduta fuori dal paradiso

Il tentativo di risposta viene dai miti di Prometeo e di Pandora

Leggiamo il mito come ce lo racconta Platone nel dialogo PROTAGORA (IV sec aC)

Ci fu un tempo in cui esistevano gli dei ma non le stirpi mortali Quando giunse anche per queste il

momento fatale della nascita gli dei le plasmarono nel cuore della terra mescolando terra fuoco e

tutto ciograve che si amalgama con terra e fuoco Quando le stirpi mortali stavano per venire alla luce

gli dei ordinarono a Prometeo e a Epimeteo di dare con misura e distribuire in modo opportuno a

ciascuno le facoltagrave naturali Epimeteo chiese a Prometeo di poter fare da solo la distribuzione

Dopo che avrograve distribuito - disse - tu controllerai Cosigrave persuaso Prometeo iniziograve a distribuire

Nella distribuzione ad alcuni dava forza senza velocitagrave mentre donava velocitagrave ai piugrave deboli

alcuni forniva di armi mentre per altri privi di difese naturali escogitava diversi espedienti per la

sopravvivenza [321] Ad esempio agli esseri di piccole dimensioni forniva una possibilitagrave di fuga

attraverso il volo o una dimora sotterranea a quelli di grandi dimensioni invece assegnava

proprio la grandezza come mezzo di salvezza Secondo questo stesso criterio distribuiva tutto il

resto con equilibrio Escogitava mezzi di salvezza in modo tale che nessuna specie potesse

estinguersi Procurograve agli esseri viventi possibilitagrave di fuga dalle reciproche minacce e poi escogitograve

per loro facili espedienti contro le intemperie stagionali che provengono da Zeus Li avvolse

infatti di folti peli e di dure pelli per difenderli dal freddo e dal caldo eccessivo Peli e pelli

costituivano inoltre una naturale coperta per ciascuno al momento di andare a dormire Sotto i

piedi di alcuni mise poi zoccoli sotto altri unghie e pelli dure e prive di sangue In seguito procurograve

agli animali vari tipi di nutrimento per alcuni erba per altri frutti degli alberi per altri radici

Alcuni fece in modo che si nutrissero di altri animali concesse loro perograve scarsa prolificitagrave che

diede invece in abbondanza alle loro prede offrendo cosigrave un mezzo di sopravvivenza alla specie

Ma Epimeteo non si rivelograve bravo fino in fondo senza accorgersene aveva consumato tutte le

facoltagrave per gli esseri privi di ragione Il genere umano era rimasto dunque senza mezzi e lui non

sapeva cosa fare In quel momento giunse Prometeo per controllare la distribuzione e vide gli altri

esseri viventi forniti di tutto il necessario mentre lrsquouomo era nudo scalzo privo di giaciglio e di

armi Intanto era giunto il giorno fatale in cui anche lrsquouomo doveva venire alla luce Allora

Prometeo non sapendo quale mezzo di salvezza procurare allrsquouomo rubograve a Efesto e ad Atena la

perizia tecnica insieme al fuoco - infatti era impossibile per chiunque ottenerla o usarla senza

fuoco - e li donograve allrsquouomo Allrsquouomo fu concessa in tal modo la perizia tecnica necessaria per la

vita ma non la virtugrave politica [322] Questa si trovava presso Zeus e a Prometeo non era piugrave

possibile accedere allrsquoAcropoli la dimora di Zeus protetta da temibili guardie Entrograve allora di

nascosto nella casa comune di Atena ed Efesto dove i due lavoravano insieme Rubograve quindi la

scienza del fuoco di Efesto e la perizia tecnica di Atena e le donograve allrsquouomo Da questo dono derivograve

allrsquouomo abbondanza di risorse per la vita ma come si narra in seguito la pena del furto colpigrave

Prometeo per colpa di Epimeteo Allorcheacute lrsquouomo divenne partecipe della sorte divina in primo

luogo per la parentela con gli dei unico fra gli esseri viventi cominciograve a credere in loro e innalzograve

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altari e statue di dei Poi subito attraverso la tecnica articolograve la voce con parole e inventograve case

vestiti calzari giacigli e lrsquoagricoltura Con questi mezzi in origine gli uomini vivevano sparsi qua e

lagrave non crsquoerano cittagrave perciograve erano preda di animali selvatici essendo in tutto piugrave deboli di loro La

perizia pratica era di aiuto sufficiente per procurarsi il cibo ma era inadeguata alla lotta contro le

belve (infatti gli uomini non possedevano ancora lrsquoarte politica che comprende anche quella

bellica) Cercarono allora di unirsi e di salvarsi costruendo cittagrave ogni volta che stavano insieme

perograve commettevano ingiustizie gli uni contro gli altri non conoscendo ancora la politica perciograve

disperdendosi di nuovo morivano Zeus dunque temendo che la nostra specie si estinguesse del

tutto inviograve Ermes per portare agli uomini rispetto e giustizia affincheacute fossero fondamenti

dellrsquoordine delle cittagrave e vincoli drsquoamicizia Ermes chiese a Zeus in quale modo dovesse distribuire

rispetto e giustizia agli uomini laquoDevo distribuirli come sono state distribuite le arti Per queste

infatti ci si egrave regolati cosigrave se uno solo conosce la medicina basta per molti che non la conoscono

e questo vale anche per gli altri artigiani Mi devo regolare allo stesso modo per rispetto e

giustizia o posso distribuirli a tutti gli uominilaquo laquoA tutti - rispose Zeus - e tutti ne siano partecipi

infatti non esisterebbero cittagrave se pochi fossero partecipi di rispetto e giustizia come succede per le

arti Istituisci inoltre a nome mio una legge in base alla quale si uccida come peste della cittagrave chi

non sia partecipe di rispetto e giustiziaraquo

Prometeofiglio di Titani egrave ldquocolui che pensa primardquo mentre suo fratello Epimeteo egrave ldquocoluiche pensa dopordquo che agisce senza riflettere

Siamo ancora nellrsquoetagrave dellrsquooro quando uomini e dei vivono in perfetta armonia Esiodoscrive che un giorno per un motivo non chiaro Zeus decide di sistemare una contesa tradei ed esseri umani Zeus ha assegnato agli dei il loro posto nel cosmo e ora stapensando a quale parte del cosmo assegnare allrsquouomo Zeus chiede a Prometeo disacrificare un bue e dividerlo equamente cosigrave che questa divisione divenga in qualchemisura modello per le relazioni future

Prometeocredendo di aiutare gli uominitende una trappola a Zeus divide il due in duepartipoi mette i pezzi di carne migliori sotto la pelle dellrsquoanimale e nello stomaco cosigrave cheappaia immangiabile e non venga scelto da Zeus mette invece le ossa dentro uno stratodi grasso lucido e appetitoso Zeus si accorge di tutto ecieco di rabbiafinge di cascarenella trappola e sceglie lrsquoammasso di ossa bianche lasciando i pezzi di carne migliore agliumani A lui non costa molto perchegrave gli dei non si nutrono di carnema di miele e diambrosia Gli dei si nutrono per divertimento mentre lrsquouomo deve farlo per necessitagrave Zeusper punire gli uomini cessa di concedere loro il fuoco

Ecco percheacute Prometeo commetteragrave un altro furto che saragrave nuovamente di lesa maestagrave aZeus ruba a Zeus il fuoco e lo restituisce agli uomini

A questo punto Zeus egrave davvero furioso e darsquo ordine ad Efesto di fabbricareimmediatamentemescolando acqua e terrala statua di una fanciulla ldquooggetto didesideriordquouna donna di cui gli esseri umani cadranno follemente innamorati Si tratta diPANDORA ldquocolei che ha tutti i donirdquo ma che nello stesso tempo avrebbe procurato alrovina agli esseri umani

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Leggiamo il mito raccontato da Esiodo ne Le opere e i giorni

PROMETEO E PANDORA1

Sappi che tengono i Numi nascosto ogni bene che valga

a sostentar la vita Se no col travaglio drsquoun giorno

agevolmente un anno campare oziumlando potresti

45staccar presto il timone potresti ed appenderlo al fumo

dei buoi nulla varrebbe dei muli ostinati il lavoro

ma Giove i beni ascose per lrsquoira concetta nel cuore

percheacute Promegraveteo mente sottile lo trasse in inganno

Per questo egli tramograve luttuosi cordogli ai mortali

50nascose il fuoco e il figlio sottil di Giapegraveto di nuovo

a Giove lo rapigrave per darlo ai mortali celato

entro una ferula cava tenendolo a Giove che avventa

fulmini e irato il Nume che i nuvoli aduna gli disse

laquoO di Giapegraveto figlio maestro di tutte le astuzie

55trsquoallegri tu che il fuoco mrsquohai preso mrsquohai tesa la frode

ma gran cordoglio per te saragrave fra le genti venture

chrsquoio darograve loro in cambio del fuoco un malanno che tutti

accoglieranno con gioia gran festa facendo al malannoraquo2

E cosigrave detto rise degli uomini il padre e dei Numi

60ed ordinograve chrsquoEfegravesto lrsquoartefice insigne al piuacute presto

terra mescesse con acqua vigore ed umana favella

poi vrsquoinfondesse e forma di vergine amabile e bella

pari alle Dive immortali le desse ed Atena maestra

drsquoogni lavoro a lei fosse di stare allrsquoindustre telaio

65ed Afrodite a lei sul capo infondesse la grazia

la tormentosa brama le languide pene drsquoamore

e lrsquoargiciacuteda Ermegravete che lrsquoanime guida dispose

che in lei mente infondesse di cagna e costumi di frode

Disse e ubbidirono tutti di Crono al possente figliuolo

70Sugravebito il Nume ambidestro famoso foggiograve dalla terra

come voleva il Croniacutede la forma di vergine bella

la cinse lrsquoadornograve la Diva dagli occhi azzurrini

le dive Grazie e Dea veneranda Suada monili

drsquooro alle membra intorno le strinsero lrsquoOre dai vaghi

75crini le cinser la fronte coi fiori che dagrave Primavera

Pagravellade Atena tutti dispose in bellrsquoordine i doni

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e il Nume chrsquoArgo uccise che lrsquoanime guida nel petto

menzogne e furbi detti le infuse e costumi di frode

per volontagrave di Giove che tuona profondo e facondia

80lrsquoaraldo dei Celesti le diede E chiamograve questa donna

Pandogravera percheacute quanti Celesti han soggiorno in Olimpo

a lei diedero un dono che fosse cordoglio ai mortali

Compiuto or questo inganno sottil senza scampo il Croniacutede

mandograve lrsquoaraldo pronto dei Numi lrsquoinsigne Argiciacuteda

85a Epimetegraveo cheacute il dono gli offrisse neacute quegli ricordo

ebbe che Prometegraveo predetto gli aveva che doni

non accettasse mai dal Sire drsquoOlimpo ma invece

li respingesse cheacute poi non toccassero danni ai mortali

lrsquoaccolse e poi comprese che aveva accattato il malanno

90Cheacute pria vivean le stirpi degli uomini sopra la terra

dai mali immuni senza gravosi travagli lontano

dai tormentosi morbi che gli uomini adducono a morte

cheacute tra i malanni presto vecchiaia colpisce i mortali

Ma quella femmina il grande coperchio del doglio dischiuse

95con luttuoso cuore fra gli uomini e i mali vi sparse

Solo il Timor del futuro3 restograve sotto lrsquoorlo del doglio

nellrsquoinfrangibile casa neacute fuori volograve dalla porta

percheacute prima Pandora del vaso il coperchio rinchiuse

come lrsquoegiacuteoco Giove che i nuvoli aduna le impose

100Ma vanno gli altri mali fra gli uomini innumeri errando

percheacute piena egrave la terra di triboli il pelago egrave pieno

E vagolano morbi di giorno sugli uomini ed altri

giungon di notte improvvisi recando cordoglio ai mortali

muti cheacute ad essi tolse la voce lrsquoaccorto Croniacutede

105siccheacute modo non crsquoegrave di sfuggire ai voleri di Giove

Zeus chiede ad Ermes di condurla da Epimeteo Prometeo aveva messo in guardia il

fratello affinchegrave non accettasse alcun dono da parte degli dei ma Epimeteo si innamora di

Pandora Costei che saragrave la capostipite del genere femminile solleveragrave il coperchio di uno

strano ldquoorciordquo ( il famoso vaso di Pandora) nel quale Zes si egrave premurato di riporre tutti i

mali tutte le sventure e le sofferenze che si abbatteranno sullrsquoumanitagrave Soltanto la

speranza resteragrave rinchiusa in fondo a questo recipiente Forse percheacute gli umani non

avranno piugrave alcuna speranza oppure che egrave rimasta loro la speranza

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Ecco a causa di Pandora lrsquouomo ha lasciato lrsquoetagrave dellrsquooro

Prometeo saragrave incatenato con catene dolorose in cima ad una montagna e Zeus gli lanciacontro unrsquoaquila gigantescache ogni giorno gli divora il fegato Molto tempo dopo egliverragrave liberato da Eracle

Da questo mito possiamo rilevare

A allrsquoepoca dellrsquoetagrave dellrsquooro gli uomini vivevano senza donne esistevano le divinitagravefemminili ma i mortali erano esclusivamente maschi Essi non nascevanodallrsquounione di un uomo e di una donna ma solamente per volontagrave degli deidirettamente dalla terra (come altri racconti mitologici ci narrano)

B lrsquoarrivo di Pandora rende i mortali veramente tali con lrsquoarrivo delle sofferenze e deimali egrave come se si introducesse il tempo ( non dimentichiamo che le prime divinitagravedivoravano i figli proprio percheacute non esistesse il tempo)

C lrsquouscita dallrsquoetagrave dellrsquooro porta con segrave una calamitagrave molto funesta il lavoro Gli uominisaranno drsquoora in avanti costretti a guadagnare il pane con il sudore della fronte

D la morte che prima avveniva come un sonno ora egrave preceduta da malattia esofferenza

E la specie umana diventa la sola specie tra quelle mortali capace di hybrisla sola apoter sfidare gli dei e sconvolgereo persino distruggere la natura

IL MITO DI PROMETEO NEL VISSUTO PSICOLOGICO

ALCUNE RIFLESSIONI

bull Simbiosi e separazionebull Crescita ed evoluzione della coscienza

bull Coscienza ed istinto

bull Senso di colpa e depressione nel processo trasformativi

Simbiosi e separazione

Gli antichi pensavano che gli dei e gli esseri umani avessero avuto la medesima origine

ldquohellipdella stessa origine sono gli dei e gli uomini mortalirdquo

(EsiodoLe opere e i giorni108)

Come se lrsquoumanitagrave non avesse avuto coscienza di seacute come di qualcosa disgiunto dalla natura

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Prometeo egrave il racconto dellrsquoiniziale consapevolezza della distinzione tra esseri umani e mondo degli dei

Infatti egli egrave un dio ma non sta nellrsquoOlimpobensigrave sulla terra tra gli uomini

Ersquo come un messaggero che stabilisce un contatto tra due mondi Ma nel momento in cui i due mondi vengono in contatto lrsquouomo si rende conto che crsquoegrave una differenza tra la sua natura e il divino eche questa differenza crea una separazione che porta con seacute progresso ma anche sofferenza

La sofferenza nasce dalla nostalgia di quella totalitagrave indivisibile ormai perduta

Nel mito simbolo di questo dinamismo egrave IL GIUDIZIO DI MEKONE questa era una cittagrave del Peloponneso dedicata al culto della Grande Madre cioegrave della Natura nel suo duplice aspetto di protettrice e distruttrice In greco inoltre il termine mekon significa papavero e il papavero era il fiore che si offriva a Demetradea della feconditagrave della terra con il suo ciclo di morte e rinascita Inoltre il papavero nasconde lrsquooppio che offre il sonno e lrsquooblio e si apre al mondo dei sogni luogo psichico dove si incontra una diversa conoscenza di seacute e dove agiscono e si muovono le energie trasformative

Gli uomini accettavano la Grande Madre sia nelle sue manifestazioni protettive sia in quelle devastanti sia quando dava la vita sia quando la toglieva quando maturava il grano e quando mandava la tempesta a distruggerlohellip

Come il bambino piccolo si affida completamente alla madre e si identifica con lei in una unitagrave funzionalecosigrave lrsquouomo si identificava nella Natura

Non crsquoera un Io percheacute non crsquoera un Tu

A Mekone lrsquoessere umano dice ldquoIordquo la divinitagrave non egrave piugrave quellrsquoenergia materna nella quale essere contenuti ora diventa ldquoaltro da noirdquo con un atteggiamento distante e talvolta ostile

Nella vita psichica di ognuno prima o poi giunge ldquonecessariamenterdquo il momento di Mekone questo momento egrave narrato nei miti e nelle fiabe quando si racconta che il protagonista lascia la casa e il mondo familiare per avventurarsi nellrsquoignoto del bosco del mare

Quando un trauma o un forte disagio psichico bloccano questa fase evolutiva si affaccia una nevrosi

Percheacute un uomo possa diventare COSCIENTECONSAPEVOLE della vita sembrano necessari due dinamismi

bull un sacrificio e una divisione nel mito ciograve egrave simboleggiato dal sacrificio del bue e della sua divisione in due sacche

bull un atto di trasgressione la disubbidienza a un ordine datoallo scopo di costruirne uno nuovo piugrave rispondente alla situazione

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Zeus sa che sta per essere ingannato e tuttavia subisce la frode ldquopercheacute cosigrave deve accadererdquo (cfr Javhegrave con Adamo ed Eva cfr fiaba della Bella Addormentata nel bosco quando il re e la regina lasciano sola la principessahellip)

Lrsquoarchetipo del Padre deve essere trasgredito percheacute dal vecchio ordine possa nascereun nuovo ordine

Crescita ed evoluzione della coscienza

Scrive Jung

ldquoCon il suo furto (Prometeo) si egrave appropriato di qualcosa di prezioso e ha arrecato ingiuria agli dei Chiunque conosca il timore del primitivo di fronte alle innovazioni e alle loro imprevedibili conseguenze puograve facilmente immaginare la sua insicurezza e la sua cattiva coscienza al cospetto di questa scoperta Questa esperienza primordiale trova unrsquoeco nel motivo del ratto (degli armenti del sole dei pomi delle Esperididellrsquoerba dellrsquoimmortalitagravehelliprdquo) (OCGJ 5p172)

Il furto egrave legato anche l tema della disubbidienza e a una proibizione ndashAdamo ed Eva mangiano la melala moglie di Barbablugrave entra nella stanza proibita

Nella Veglia pasqualelrsquoazione commessa da Adamo ed Eva viene chiamata ldquofelix culpardquocioegrave una colpa felice percheacute porta allo sviluppoalla crescita della coscienza

Il fuoco assurge dunque ad archetipo di conoscenza e di energia spirituale che opera una trasformazione

Infatti quando la coscienza di una persona si illumina (= ecco il fuoco) allora tutta la personalitagrave si trasforma e progredisce

Ogni volta che un uomo progredisce nella conoscenza egrave come se facesse riemergerein lui Prometeo come se rubasse nuovamente una scintilla divina agli deiPerograve questo dinamismo di conoscenza si ritorce contro lrsquouomonon si puograve fare a menodi andare avanti (nella conoscenza)ma non si puograve neppure fare a meno di soffrire

Oltre allrsquoacquisizione di maggior coscienza di seacute con il furto del fuoco si manifesta contemporaneamente ldquoil sentimento di seacuterdquo come se non si potesse veramente sapere senza amare

Appare evidente dal mito raccontato che crsquoegrave una scelta importante da fare stare col Padre allrsquointerno dellrsquoordine dato o ribellarsi e cercarne uno nuovo

Prometeo mette luomo di fronte a delle scelte

bull accettare il carcere per le proprie idee o dissentire in silenziobull Abbandonare il posto di lavoro per non tradire la propria coscienza o rimanerci

dentro

bull Spezzare un matrimonio ormai privo di senso o mantenerlo in vita per conservare status e sicurezza

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Trasgredire come ha fatto Prometeo significa andare oltre il consuetotrasformare qualcosa di conosciuto in altro La trasformazione illumina la coscienza ma porta con seacute la sofferenza di aver violato lrsquoordine naturale originario in cui gli uominicomegli altri animali erano esclusi dalla conoscenza

Il sapere e la sofferenza sono dunque due aspetti complementari dellrsquouomo cosigrave comeavviene in Prometeo

Prometeo egrave simile a un IO che si sbilancia troppoegrave come se ci fosse in lui unrsquoinflazione della coscienza

ldquoTu non sei un diodevi mediarerdquo dice Ermes a Prometeo incatenato

In questo modo Ermes sembra suggerire la cura la terapia di fronte ad una personalitagraveprevalentemente prometeica

Prometeo non lo vuole ascoltare e cosigrave egrave sprofondato nel Tartaro cioegrave nellrsquoinconscio

Coscienza ed istinto (Il vaso di Pandora)

Osserviamonel racconto di Prometeo come uno sdoppiamento della divinitagrave in una figura alleata (=Prometeo) e in una figura ostile (= Zeus)

Scegliendo lrsquouomo Prometeo egrave come se accendesse nellrsquoessere umano la scintilla della coscienza e questa egrave lrsquointeriorizzazione dellrsquoaspetto divino alleato dentro la psicheumana

Ma questo dinamismo non piace alla parte ostile della divinitagrave che manda tra gli uomini Pandora

Percheacute Pandora

Ci aiuta a comprenderlo Neumann in ldquoStoria delle origini della coscienzardquo

ldquoPer ragioni comprensibili proprio il femminile viene esperito come il vaso per eccellenzahellipse fondiamo lrsquoequazione corpo-mondo dellrsquouomo primitivo nella sua primaforma aspecifica con lrsquoequazione simbolica fondamentale del femminiledonna=corpo=vasogiungiamo ad una formula simbolica universaleche suona cosigrave donna=corpo=vaso=mondo

Questa egrave la formula fondamentale degli stadi di vita patriarcalecioegrave di una fase umanain cui lrsquoArchetipo del femminile predomina sul maschile e lrsquoinconscio predomina sullrsquoIO e sulla coscienza ldquo (Neumann ldquoStoria delle origini della coscienza)

Il vaso e Pandora sono entrambi simboli dellrsquoAnima e dunque quando si diventa consapevoli di Pandora si diventa consapevoli anche del contenuto del vaso Pandora egrave ldquocolei che dona tuttordquotutto e il contrario di tutto E quando gli uomini cominciano a sapere e a ricordare allora si accorgono anche dei mali la vita egrave anche faticadepressionemalattia e morte

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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I miti che viviamo sono strutture potenti che influiscono sulla salutesulla vitalitagrave e sul benessere psicologico Possono avere effetti sia positivi sia negativi sulla nostra vitaJung ha dimostrato che sebbene il nostro senso di identitagrave personale possa rischiare di dissolversi negli archetipi mitici dellrsquoinconscio collettivo una volta che accettiamo questo paradosso della nostra naturaabbiamo la possibilitagrave di costruire un seacute autentico ( processo di Individuazione)ldquoLrsquouomo non deve dissolversi nella contraddittoria molteplicitagrave delle possibilitagrave e delle tendenze che gli prescrive lrsquoinconscioma trasformarsi in unrsquounitagrave che le comprenda tutterdquo (Jung)ldquoI miti sono storie che tutti conosciamoo che ci pare di conoscereda sempre Anche se li dimentichiamoessi restano in noi dimenticati e basta un nulla a riportarli in superficieSono nellrsquoariaaleggianoabitano il mondo E abitano anche al fondo di noi Ersquo come se qualcuno in un tempo remoto li avesse affondati negli abissi e assicurati a qualche macignoDa ligrave continuano a parlarci Leacutevi-Strauss ha scritto che i miti diventano pensiero nellrsquouomo a sua insaputahellipA un certo punto gli dei ci hanno abbandonati O noi abbiamo abbandonato lorodecidendo di non crederci piugraveMa loroforsenon sono mai andati viasi sono solo messi un porsquo da parte Aspettano E ci guardano Continuanoin qualche modo che ci egrave invisibilea occuparsi di noiancora con passionehellipRaccontare i miti egrave un tentativo di richiamarli Riportare il divino in noi Ripopolare di dei il mondoin modo che le cose abbiano anche un altro sensosi rivelino anche in unrsquoaltra formagli alberi non sono solo alberi Cosigrave il marele aquilele nuvole le cime dei montii fiorii cervile fontane I girasoli le stellerdquo (Paola Mastrocola Lrsquoamore prima di noi Einaudi 2016)

1 LA NASCITA DEGLI DEI E DEL MONDO (tratto da ldquoImparare a vivere la saggezza degli dei di Luc FerryGarzanti)

A Inizialmente vi sono i primi sei deidai quali tutti gli altri discenderanno

CAOSlrsquoabisso tenebroso e disordinatoGEA la terra madresolida e affidabileEROS lrsquoamore che fa venire gli esseri alla luceTARTARO divinitagrave terribile e luogo infernaleposto nellrsquoabisso piugrave profondo di Gealuogo pieno di oscuritagrave e di muffaURANO il cielo e PONTO il mare che Gea crea a partire da se sessasenza lrsquoaiuto di un amante o di un marito

Ad eccezione di Gea che comincia ad assumere tratti umaniquesti primi dei non sono ancora veri individui dotati di coscienza ma piuttosto forze della naturaelementi naturali del cosmo

B I figli di Gea e di Urano

I TITANI e le loro sorelle OceanoCeoCrioIperioneGiapeto e CronoTiaReaTemiMnemosineFebe e Teti

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i tre CICLOPI BronteSteropeArge essi saranno rinchiusi sotto terra da Crono e sono loro che quando Zeus li

libereragrave gli doneranno il tuonoil lampo e il fulmine

i Centimani o Ecatonchiri CottoBriareo e Gige

C I figli nati dai genitali tagliati di Urano cadendo sulla terra (GEA) o in mare (PONTO)

Sono fratelli e sorelle dei Titanidei Ciclopi e dei Centimanile ERINNI divinitagrave della vendetta sappiamo dai poeti che sono tre elrsquoultima si chiama MEGERAle NINFE MELIEE o MELIADI divinitagrave che regnano su frassinialberi che forniscono il legno con cui allora si fabbricavano le armi da guerrai GIGANTI che escono dalla terra armati di tutto puntoAFRODITE dea della bellezza e dellrsquoamoreche nasce anchrsquoessa dai genitali di Urano ma uniti allrsquoacqua e non alla terra

D I figli di CRONO e di sua sorella la Titanessa REAQui nascono i primi dei olimpii

ESTIA dea del focolareDEMETRA dea delle stagioni e delle messiERA lrsquoimperatriceultima sposa di ZeusPOSEIDONEdio del mare e dei fiumiADEdio degli inferiZeus re degli dei

E Gli olimpii della seconda generazione

EFESTO dio dei fabbrifiglio di Zeus e di EraARESdio della guerrafratello di Efesto figlio Zeus e di EraATENA dea della guerradellrsquoastuziadelle arti e delle tecniche figlio di Zeus e di MetiAPOLLO e ARTEMIDE due gemelli lui dio della bellezza e dellrsquointelligenza lei dea della caccianati dallrsquoamore di Zeus e LatonaERMESfiglio e messaggero di Zeus la cui madre egrave MaiaDIONISOdio del vino e della festafiglio di Zeus e di una mortale Semele

Dai racconti delle origini possiamo trarre Le seguenti osservazioni

- dal caos dallrsquooscuritagrave viene lrsquoordine e la luce per stare bene bisogna essere in ordine in armonia e bisogna essere nella luce cioegrave avere coscienza

- Zeus il signore degli dei egrave brutale ma anche saggio egrave questa saggezza che lo porteragrave a praticarea differenza di suo nonno Urano e del padre Cronola piugrave grandegiustizia nellrsquoorganizzazione del neonato cosmo e nella ripartizione degli onori e delle cariche che toccano a ciascuno di quelli che lrsquohanno aiutato a vincere la generazione dei primi dei quella dei TitaniLrsquoingiustizia egrave sempre provvisoria solo lrsquoordine puograve durare

- la vita buonaanche per gli deipuograve definirsi come una vita in armonia con lrsquoordine cosmico La giustizia in greco dikeacuteegrave in primo luogo essere in accordo con il mondoorganizzato Niente poi egrave stabilenulla acquisito per sempre il disordine egrave una continua minaccia Ecco percheacute i acconti mitologici sono potenzialmente infiniti Crsquoegrave

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sempre un disordine da sistemareun mostro da combattereunrsquoingiustizia (= un disaccordo con il cosmo) da correggere

- lrsquoerrore piugrave grande che si possa commettere egrave la famosa hybris cioegrave lrsquoorgoglio che incita gli esseri mortali e anche quelli immortali a non saper restare al proprio posto in seno allrsquouniverso La hybris altro non egrave che un ritorno delle forze oscure del caoso come diciamo noi oggi crimine contro la natura (Mito di Tantalo)

- la virtugrave piugrave grande egrave dikeacutela giustiziache egrave lrsquoaccordo con lrsquoordine cosmico per lrsquouomo lrsquohybris piugrave grande consiste nello sfidare gli dei o peggio ancora considerarsi sul loro stesso piano

- Cosmo lrsquoordine armoniosodikeacute la giustizia (= lrsquoaccordo con il cosmo) e hybrisil disaccordo sono le tre parole chiavi che scaturiscono dal racconto delle origini

Vediamo insieme due miti che riprendono queste osservazioniIl mito di Tantalo e quello di Mida

MITO DI TANTALO Fonti

larr Esiodo Teogonia 355

larr Pausania Libro II 224

larr Pindaro Olimpica III 41

larr Igino Fabulae 8283 e 124

TANTALO (Τάνταλος Tantălus) - Insieme a Sisifo e a Tizio egrave uno dei punitinelloltretomba omerico (Odiss XI 582-592)

Odisseo lo incontra negli Inferi ldquoVidi Tantalo che pene gravose soffriva ritto dentro unostagno lacqua lambiva il suo mento Pareva sempre assetato e non poteva attingere ebere ogni volta che bramoso di bere quel vecchio si curvava lacqua risucchiata sparivala nera terra appariva ai suoi piedi Un degravemone la prosciugava Alberi dallalto fogliame glispargevano frutti sul capo peri e granati e meli con splendidi frutti fichi dolcissimi e pianterigogliose dulivo ma appena il vecchio tendeva le mani a sfiorarli il vento glieli lanciavaalle nuvole ombroserdquo

Tantalo figlio di Zeus e di Pluto era benvoluto dagli dei che spesso lo onoravanosedendosi alla sua mensa ma fu autore di diverse offese nei loro confronti consistentisostanzialmente in violazioni delle regole dellrsquoospitalitagrave tra esse il ratto di Ganimede ilfurto del nettare e dellambrosia per distribuirlo ai suoi sudditi Inoltre vi fu lepisodio delfurto del cane doro custode di un tempio di Zeus situato a Creta In tale mito lartefice delfurto era in realtagrave Pandareo che lo affidograve al ragazzo con limpegno che lo nascondesseagli occhi divini Hermes giunse con il chiaro intento di riavere il sacro animale ma Tantalogiurograve il falso Tantalo per aver compiuto tutti questi misfatti era stato umiliato dagli dei ederiso dai suoi stessi figli perciograve decise di vendicarsi Prese dei ragazzi e li fece uccidere(alcune versioni dicono che si trattograve dei figli di Tantalo altri che fossero invece dei servi)facendone poi cucinare le carni ed invitograve gli dei alla sua mensa convinto che i suoi ospitinon avrebbero mai subdorato un simile abominio e che avrebbero mangiato carne umanaTuttavia quando i piatti vennero scoperti gli degravei capirono immediatamente cosa Tantaloaveva fatto furioso per un simile oltraggio e per limmensa crudeltagrave del suo anfitrione

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Zeus lo fulminograve allistante uccidendolo e scagliandolo nellAde facendo poi riportare invita le vittime della sua follia

Il supplizio

Tantalo a memoria eterna del suo misfatto sebbene sia oramai unombra avvertecostantemente il bisogno di mangiare e bere ma nonostante sia circondato da cibo eacqua non puograve neacute nutrirsi neacute dissetarsi Egrave legato ad un albero da frutto carico di ogniqualitagrave di frutti ed immerso fino al collo in un lago dacqua dolce tuttavia appena Tantaloprova a bere il lago si asciuga e non appena prova a prendere un frutto i rami siallontanano o un alito di vento improvviso li fa volare via lontano dalle sue mani Inoltre ungrosso macigno incombe su di lui minacciando di schiacciargli il cranio e facendolo cosigravevivere in uno stato di terrore perenne Secondo unaltra versione la morte viene collegataad un supplizio in cui deve sostenere un monte intero sulla sua testa

Questa impossibilitagrave di raggiungere uno scopo che pure sembra a portata di mano ha datoorigine allespressione proverbiale il supplizio di Tantalo

Il mito di Tantalo viene successivamente ripreso da Arthur Schopenhauer come esempio della eterna insoddisfazione della volontagrave per cui contro un desiderio che viene appagato ne rimangono almeno dieci insoddisfatti inoltre la brama dura a lungo le esigenze vanno allinfinito lappagamento egrave breverdquo

Il mito di Tantalo egrave stato ripreso da Primo Levi in Se questo egrave un uomo Sigrave sentono i dormienti respirare e russare qualcuno geme e parla Molti schioccano le labbra e dimenano le mascelle Sognano di mangiare () Egrave un sogno spietato chi ha creato il mito di Tantalo doveva conoscerlo

LA SINDROME DI TANTALO

LrsquoAmore il Lavoro e la Conoscenza sono i bisogni fondamentali di ogni vivente umanodopo che sono stati soddisfatti quelli primari Chiunque raggiunga nel campo dellrsquoamoredel lavoro della conoscenza una condizione soddisfacente sente la minaccia che questopossa venirgli sottratto o che semplicemente possa venir perduto La sindrome di Tantaloegrave caratterizzata sul piano anamnestico da un allattamento soddisfacente per quantitagrave maeccessivamente protratto o prematuramente interrotto Sul piano psicologico il vissuto egraveduplice la persona a cui egrave stato tolto prematuramente il cibo soffre della mancanza diqualcosa che egrave considerato fondamentale per la vita si tratta dunque di un bisogno (anchese solo nel vissuto della persona) Si stabilisce dunque una tensione verso loggettodesiderato che mira a soddisfarlo Chi ha avuto invece una protrazione dellrsquoallattamentonon ne ha mai abbastanza

Questi vissuti psichici provocano ansia alternata a cadute depressive (vuoto nellapancia) Dopo la realizzazione del desideriobisogno il vissuto diventa quello della pauradella perdita di quanto realizzato (la frase tipica mi pare troppo bello per essere vero) ela persona si aspetta continuamente che come accadeva a Tantalo ciograve che ha ottenuto glivenga tolto

Il copione di coloro i quali non riescono mai a raggiungere i loro obiettivi e a soddisfare leloro ambizioni presenta chiari punti di contatto con il mito di Tantalo

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Dobbiamo imparare che i nostri limiti sono le nostre possibilitagrave i nostri ldquodifettirdquo diventano lenostre potenzialitagrave

MITO DEL RE MIDA re della Frigia figlio del re Gordio e della dea Cibele

FONTI Ovidio (Metamorfosi Libro XI)

Narra il mito che un giorno Mida ritrovograve il vecchio satiro Sileno precettore del dio Dioniso ea lui molto caro mentre vagava ubriaco nei suoi giardini Avendolo riconosciuto edessendo un seguace del culto di Dioniso lo accolse a braccia aperte e diede per lui unafesta come non se ne vedevano da tanto tempo Alla fine della festa lo stesso re Midariaccompagnograve personalmente Sileno da Dioniso che al rivederlo avendolo dato per mortonon stava in se dalla gioia Dioniso per ricompensare Mida gli chiese di esprimere undesiderio e lui lavrebbe esaudito Mida ci pensograve un attimo e alla fine decise di chiedere aldio la facoltagrave di tramutare in oro ogni cosa che toccasse Grande fu la gioia di Mida mentresperimentava il suo dono mentre faceva sogni di gloria e di potere Ecco cosa Ovidio ci racconta (Metamorfosi Libro XI) laquo() Bacco esaudigrave il desideriosdebitandosi con quel dono presto fonte di guai ma allo stesso tempo si rammaricograve dellascelta fatta da Mida Lieto godendo a suo danno se ne andograve via leroe di Frigia e iniziograve atoccare ogni cosa per saggiare il suo dono Quasi non credendo a se stesso staccograve unrametto verdeggiante dal ramo di un basso leccio e quello diventograve doro Prese un sassoda terra e anche quello divenne colore delloro Tocca allora una zolla di terra al suomagico tocco diventa una pepita doro raccoglie aride spighe di grano un raccolto dorostringe un frutto raccolto da un albero lo si direbbe un dono delle Espegraveridi se poi avvicinale dita in cima a uno stipite e quello appare tutto sfolgorante Persino mentre si lava lemani nellacqua limpida quellacqua fluendo dalle sue mani potrebbe ingannare DagravenaeImmaginando doro ogni cosa Mida non riesciva piugrave a nascondere le sue speranze ()raquo Quando arrivograve a casa e venne lora di cena i servi iniziarono ad apparecchiare la tavola efu a quel punto che Mida si rese conto del vero significato di quel dono Ecco come Ovidioci narra quello che successe laquo () E mentre esulta i servi apparecchiavano la tavolaimbandendola di vivande e pane tostato Ma ahimegrave ora come tocca i doni di Cerere conla mano quei doni diventano rigidi se poi con aviditagrave cerca di lacerare con i dentiqualcosa appena laddenta una lamina doro ricopre la pietanza mischia ad acqua pura ilvino del suo benefattore Bacco oro liquido gli avresti visto colare dalla bocca terrorizzatoper linaspettata sciagura ricco e povero insieme vuol sottrarsi allopulenza e odia ciograve cheaveva un tempo tanto sognato Tanta abbondanza non puograve calmargli la fame arida disete gli arde la gola e come egrave giusto inizia a odiare loro ()raquo Grande fu lo sgomento e il terrore tanto che corse da Dioniso per pregarlo di togliergli ildono nefasto Il dio mosso a compassione disse a Mida di andare a bagnarsi alle sorgenti del fiumePattolo che sgorgavano dal monte Tmolo perchegrave le acque avrebbero portato via il suodono E cosigrave fu Da allora la leggenda vuole che le acque di quel fiume si arricchirono disabbie aurifereMa le disavventure di Mida non finiscono qui Accadde infatti un giorno che il dio Pan sitrovasse sul monte Tmolo intento a suonare Trasportato dalle dolci note osograve sfidare il dioApollo dicendo che le sue melodie non potevano competere con le note del suo flautoScese allora Apollo dallOlimpo per gareggiare con Pan invitando lo stesso Tmolo il diodel monte a fare da giudice alla sfidaDapprima suonograve Pan ma quando Apollo iniziograve a toccare la sua lira ogni cosa sembrogravefermarsi alle sue note tanto che Tmolo senza esitare lo dichiarograve vincitore e lo stesso Pan

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si inchinograve a tanta grazia e armonia Solo Mida che per caso passava da quelle parti eaveva assistito allesibizione iniziograve a protestare dicendo che doveva essere Pan ilvincitore A quel punto Apollo per punire Mida della sua arroganza decise di trasformarglile orecchie in quelle di un asino e cosigrave fuEcco come Ovidio ricorda lepisodio laquoSoffia Pan nelle sue agresti canne e con la suamusica delizia Mida che per caso assisteva alla gara Poi il dio Tmolo rivolse il suo visoverso quello di Febo questi cinta la bionda cresta del lauro Parnaso teneva con lasinistra la lira ornata di gemme e davorio indiano nella destra teneva il plettro Quindicon mano esperta iniziograve a far vibrare le corde e Tmolo rapito dalla dolcezza del suonoordinograve a Pan di inchinare di fronte alla cetra del dio la sua zampogna Il giudizio del dioTmolo fu accolto da tutti solo Mida lo disapprovograve invece considerandolo ingiusto Allora ilnume di Delo decise di non permettere che quelle stolte orecchie continuassero aconservare una forma umana tanto che le allungograve ricoprendole di pelo grigio e le reseflessibili alla base in modo da poterle scuotere Tutto il resto del corpo rimase umanosoltanto le orecchie furono punite assumendo la forma di un tardo asinello Linfelicepieno di vergogna tentograve di nasconderle ricoprendole con una tiara purpurearaquoMida pieno di vergogna e non sapendo come fare perchegrave in quel modo non poteva certopresentarsi al suo popolo nascose a tutti le sue orecchie dasino sotto una tiara rossaUna sola persona perograve non riuscigrave a ingannare il barbiere che era solito tagliargli i capelliche non appena lo vide iniziograve a ridere tanto forte che Mida dovette minacciarlo di morteper farlo smettere e con la promessa di non raccontare a nessuno quanto vistoIl poveretto perograve una volta ritornato a casa non riusciva a darsi pace perchegrave volevaparlare con qualcuno ma temeva per la sua vita Cosigrave si recograve sulla riva del fiume scavograveuna buca nel terreno e dentro tale buca disse quanto aveva visto Una volta fatto ricoprigrave labuca e soddisfatto e in pace sicuro che il segreto del re fosse al sicuro si avviograve versocasa Ma accadde che poco dopo in quella stessa buca spuntassero delle canne chevibrando al vento portavano sulle onde della brezza le parole del servo e in questo modotutti seppero che re Mida aveva le orecchie dasino Mida appresa la notizia fece uccidereil servo ma nulla potegrave fare contro il pubblico schermo e la sorte a lui toccata

I temi del Mito che attirano maggiormente lattenzione sono tre

- lavido potere che permette al re Mida di trasformare in oro tutto ciograve che tocca - la punizione nella quale egli incorre per aver osato contrastare il dio Apollo - lincapacitagrave del suo barbiere di serbare un segreto

Tre aspetti che per quanto emergano da un racconto antico sono ancora molto attuali esoprattutto sono riferibili agli uomini di ogni tempoLoro di Mida la metallificazione del commestibile egrave apparire senza essere vivere delmorire Richiede ravvedimento implora salvezza esige purificazione percheacute lessere torniad essere la ricchezza ad arricchire la pienezza a riempirsi la veritagrave a consistere la vitaa vivere Mida ha considerato essenziale ciograve che egrave superficiale ha creduto che la ricchezzalrsquooroilpotere e le proprietagrave che esso procura costituissero lo scopo ultimo della vita umana Haconfuso lrsquoessere con lrsquoavere la veritagrave con lrsquoapparenzaMida minaccia lrsquointero ordine cosmicotutto ciograve che tocca muoreegrave lrsquoopposto di un diocreatore del mondoMida ha voluto attribuirsi con il ldquotocco drsquoorordquo un potere divinouna capacitagrave che va ben oltreogni saggezza umanaCosigrave luomo contemporaneo va perdendo se stesso ottusamente proteso verso un piacereinappagante preferito al pervadente e sereno appagamento di seacute

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Vuole rimanere nel principio del piacere e rifiuta quello di realtagraveUn altro contenuto del mito riguarda la tiara che copre le orecchie dasino Per quanto re -e lalto copricapo ne egrave linequivocabile segno - Mida soccombe a un potere a lui superioread una sovranitagrave che egli ha avuto lardire di sfidare mai contraddire un dio soprattutto senon crsquoegrave vero motivoUn terzo soggetto merita riflessione attenta quello del segreto Il barbiere che per forza di cose egrave lunico che viene a conoscenza della sventura toccata alRe Mida patisce il supplizio del silenzio cui lo costringe la minaccia di morte Cegraveuninclinazione dellanimo umano che non riesce a sottrarsi al bisogno della condivisionedelle novitagrave (e non solo) soprattutto quando il contenuto da spartire egrave clamoroso o hacaratteristiche adatte al pettegolezzo

Alessandro Manzoni tratta il tema del segreto confidato Una delle piugrave gran consolazioni di questa vita egrave lamicizia e una delle consolazionidellamicizia egrave quellavere a cui confidare un segreto Ora gli amici non sono a due a duecome gli sposi ognuno generalmente parlando ne ha piugrave duno il che forma una catenadi cui nessuno potrebbe trovar la fine Quando dunque un amico si procura quellaconsolazione di deporre un segreto nel seno dun altro dagrave a costui la voglia di procurarsila stessa consolazione anche lui Lo prega egrave vero di non dir nulla a nessuno e una talcondizione chi la prendesse nel senso rigoroso delle parole troncherebbeimmediatamente il corso delle consolazioni Ma la pratica generale ha voluto che obblighisoltanto a non confidare il segreto se non a chi sia un amico ugualmente fidato eimponendogli la stessa condizione Cosigrave damico fidato in amico fidato il segreto gira egira per quellimmensa catena tanto che arriva allorecchio di colui o di coloro a cui ilprimo che ha parlato intendeva appunto di non lasciarlo arrivar mai Avrebbe perograveordinariamente a stare un gran pezzo in cammino se ognuno non avesse che due amiciquello che gli dice e quello a cui ridice la cosa da tacersi Ma ci son degli uominiprivilegiati che li contano a centinaia e quando il segreto egrave venuto a uno di questi uomini igiri divengon sigrave rapidi e sigrave moltiplici che non egrave piugrave possibile di seguirne la traccia Il nostroautore non ha potuto accertarsi per quante bocche fosse passato il segreto che il Grisoaveva ordine di scovare il fatto sta che il buon uomo da cui erano state scortate le donnea Monza tornando verso le ventitre col suo baroccio a Pescarenico sabbatteacute primadarrivare a casa in un amico fidato al quale raccontograve in gran confidenza lopera buonache aveva fatta e il rimanente e il fatto sta che il Griso poteacute due ore dopo correre alpalazzotto a riferire a don Rodrigo che Lucia e sua madre seran ricoverate in unconvento di Monza e che Renzo aveva seguitata la sua strada fino a Milano

(Alessandro Manzoni I Promessi Sposi Cap XI) Il motivo del segreto apre anche la riflessione sulla pericolositagrave del ldquonon dettordquo la correntetransgenerazionale della psicologiaAnne Ancelin Schutzenberger ha approfondito per piugrave di 40 anni questa tematica dimostrando con numerosi esempi clinici come tutti siamo anelli in una catena di generazioni e spesso diveniamo vittime di eventi e traumi giagrave vissuti dai nostri antenati (riprenderemo questa riflessione quando affronteremo il tema edipico) in maniera a volte del tutto inconsapevolei nostri genitori i nostri nonnii nostri avi ci lasciano in ereditagrave problemi non risoltitraumi non ldquodigeritirdquo segreti indicibiliQuando le cose non vengono dette il corpo deve per forza esprimerle questa egrave la somatizzazione Cosigrave puograve accadere che il corpo del figlio bambino nipote o pronipotesi trasforma nella vece dellrsquoantenato ferito nella ldquoparolardquo del suo trauma Diventa necessario

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allora ldquotirare fuori lo scheletro dallrsquoarmadiordquo decodificare le ferite non rimarginate e occuparsene per liberarsi e stare meglio

Chi egrave interessato puograve leggereAnne Ancelin Schutzenberger Il piacere di vivere Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerLa sindrome degli antenati Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerUna malattia chiamata genitori Di renzo Editore2019

Altre riflessioni

1 Re Mida a Wall Street Debito desiderio e distruzione tra psicoanalisi economiafilosofia (Mimesis 2015)

2 ldquonel momento in cui il denaro egrave feticizzato a ricchezza come avviene allrsquointerno delsistema capitalistico e lrsquouomo aliena da seacute la ricchezza riponendola nel denaro come altroda seacute il desiderio di arricchimento diviene brama di ricchezza e il bisogno di relazionequale fonte di arricchimento diviene bisogno di possesso del denaro che per soddisfarsistrumentalizza la relazione cosigrave mentre i rapporti umani si fanno strumento perlrsquoaccumulazione del denarodiventano cioegrave rapporti tra cose e quindi merci il soggettoumano perde il significato della relazione quale luogo di produzione di scambi divaloreiessenziali alla sua realizzazione come al suo arricchimentoE viene a trovarsi nella condizione di Re Mida arrivando a morire di fame relativamente alsenso dellrsquoesistenza Lrsquouomo infatti si nutre della sua creativitagrave che si dagrave soltanto nellarelazione e quindi nella socialitagraverdquo

( Silvia Montefoschi Il senso della psicanalisi da Freud a Jung e oltre Feltrinelli)

3 Dan Lok Joe Vitale Ivan Nossa Come Re Mida ogni cosa che tocchi puograve trasformarsi in oro in gioia e realizzazioneMacrolibrarsi

I bambini nascono senza limiti Non conoscono il concetto dellrsquoespressione ldquonon possordquoLe limitazioni e le false credenze vengono apprese e poi portate nella vita adulta Immaginate che potenza potrebbe avere un bambino se fosse in grado di crescere senza limitazioni e programmazioni

DAGLI DEI AI MORTALI COME E PERCHErsquorsquoUMANITArsquo Ersquo STATACREATA

Ersquo sempre Esiodo che ci parla delle cinque etagrave dellrsquouomo Egli ci descrive cinque umanitagrave differenticinque tipi umani che si sarebbero succeduti nel corso del tempo In questo suo racconto crsquoegrave sempre la presenza di esistenze umane in armonia con la giustizia e il cosmoe altre caratterizzate dalla hybris cioegrave dallrsquoorgoglioEsiodo parla innanzitutto dellrsquoetagrave dellrsquooro A questa segue lrsquoetagrave dellrsquoargento in cui regna una razza di uomini puerili e malvagisegue quella del bronzopopolata di esseri terrificanti e crudeli Appaiono poi gli eroiguerrieri ma valorosi e nobili che finiranno i loro giorni sullrsquoisola dei beatidove la loro vita egrave paragonabile in tutto a quella dellrsquoetagrave dellrsquooro

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Lrsquoultima etagrave egrave quella del ferro che corrisponde alla nostra epoca e alla nostra umanitagrave quiEsiodo egrave molto apocalittico e ce la descrive come lrsquoetagrave peggiore In questa etagrave gli uomininon cessano di penare e di soffrirenon esiste una sola gioia che non venga seguita dauna pena Non solo gli uomini invecchiano molto velocementema devono lavorare duroper guadagnarsi da vivere Percheacute La risposta egrave che si tratta di unrsquoumanitagrave che vivenellrsquohybris Gli ultimi dei abbandonano gli uomini ed essi si incamminano verso lacatastrofe Appaiono cosigrave i misfatti ultimi e devastanti di una vita in preda allrsquohybris indisaccordo con lrsquoordine cosmico ossia unrsquoesistenza senza rispetto degli dei

Per quale motivo crsquoegrave stato questo passaggio dallrsquoetagrave dellrsquooro a quella del ferro Comespiegare questa caduta fuori dal paradiso

Il tentativo di risposta viene dai miti di Prometeo e di Pandora

Leggiamo il mito come ce lo racconta Platone nel dialogo PROTAGORA (IV sec aC)

Ci fu un tempo in cui esistevano gli dei ma non le stirpi mortali Quando giunse anche per queste il

momento fatale della nascita gli dei le plasmarono nel cuore della terra mescolando terra fuoco e

tutto ciograve che si amalgama con terra e fuoco Quando le stirpi mortali stavano per venire alla luce

gli dei ordinarono a Prometeo e a Epimeteo di dare con misura e distribuire in modo opportuno a

ciascuno le facoltagrave naturali Epimeteo chiese a Prometeo di poter fare da solo la distribuzione

Dopo che avrograve distribuito - disse - tu controllerai Cosigrave persuaso Prometeo iniziograve a distribuire

Nella distribuzione ad alcuni dava forza senza velocitagrave mentre donava velocitagrave ai piugrave deboli

alcuni forniva di armi mentre per altri privi di difese naturali escogitava diversi espedienti per la

sopravvivenza [321] Ad esempio agli esseri di piccole dimensioni forniva una possibilitagrave di fuga

attraverso il volo o una dimora sotterranea a quelli di grandi dimensioni invece assegnava

proprio la grandezza come mezzo di salvezza Secondo questo stesso criterio distribuiva tutto il

resto con equilibrio Escogitava mezzi di salvezza in modo tale che nessuna specie potesse

estinguersi Procurograve agli esseri viventi possibilitagrave di fuga dalle reciproche minacce e poi escogitograve

per loro facili espedienti contro le intemperie stagionali che provengono da Zeus Li avvolse

infatti di folti peli e di dure pelli per difenderli dal freddo e dal caldo eccessivo Peli e pelli

costituivano inoltre una naturale coperta per ciascuno al momento di andare a dormire Sotto i

piedi di alcuni mise poi zoccoli sotto altri unghie e pelli dure e prive di sangue In seguito procurograve

agli animali vari tipi di nutrimento per alcuni erba per altri frutti degli alberi per altri radici

Alcuni fece in modo che si nutrissero di altri animali concesse loro perograve scarsa prolificitagrave che

diede invece in abbondanza alle loro prede offrendo cosigrave un mezzo di sopravvivenza alla specie

Ma Epimeteo non si rivelograve bravo fino in fondo senza accorgersene aveva consumato tutte le

facoltagrave per gli esseri privi di ragione Il genere umano era rimasto dunque senza mezzi e lui non

sapeva cosa fare In quel momento giunse Prometeo per controllare la distribuzione e vide gli altri

esseri viventi forniti di tutto il necessario mentre lrsquouomo era nudo scalzo privo di giaciglio e di

armi Intanto era giunto il giorno fatale in cui anche lrsquouomo doveva venire alla luce Allora

Prometeo non sapendo quale mezzo di salvezza procurare allrsquouomo rubograve a Efesto e ad Atena la

perizia tecnica insieme al fuoco - infatti era impossibile per chiunque ottenerla o usarla senza

fuoco - e li donograve allrsquouomo Allrsquouomo fu concessa in tal modo la perizia tecnica necessaria per la

vita ma non la virtugrave politica [322] Questa si trovava presso Zeus e a Prometeo non era piugrave

possibile accedere allrsquoAcropoli la dimora di Zeus protetta da temibili guardie Entrograve allora di

nascosto nella casa comune di Atena ed Efesto dove i due lavoravano insieme Rubograve quindi la

scienza del fuoco di Efesto e la perizia tecnica di Atena e le donograve allrsquouomo Da questo dono derivograve

allrsquouomo abbondanza di risorse per la vita ma come si narra in seguito la pena del furto colpigrave

Prometeo per colpa di Epimeteo Allorcheacute lrsquouomo divenne partecipe della sorte divina in primo

luogo per la parentela con gli dei unico fra gli esseri viventi cominciograve a credere in loro e innalzograve

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altari e statue di dei Poi subito attraverso la tecnica articolograve la voce con parole e inventograve case

vestiti calzari giacigli e lrsquoagricoltura Con questi mezzi in origine gli uomini vivevano sparsi qua e

lagrave non crsquoerano cittagrave perciograve erano preda di animali selvatici essendo in tutto piugrave deboli di loro La

perizia pratica era di aiuto sufficiente per procurarsi il cibo ma era inadeguata alla lotta contro le

belve (infatti gli uomini non possedevano ancora lrsquoarte politica che comprende anche quella

bellica) Cercarono allora di unirsi e di salvarsi costruendo cittagrave ogni volta che stavano insieme

perograve commettevano ingiustizie gli uni contro gli altri non conoscendo ancora la politica perciograve

disperdendosi di nuovo morivano Zeus dunque temendo che la nostra specie si estinguesse del

tutto inviograve Ermes per portare agli uomini rispetto e giustizia affincheacute fossero fondamenti

dellrsquoordine delle cittagrave e vincoli drsquoamicizia Ermes chiese a Zeus in quale modo dovesse distribuire

rispetto e giustizia agli uomini laquoDevo distribuirli come sono state distribuite le arti Per queste

infatti ci si egrave regolati cosigrave se uno solo conosce la medicina basta per molti che non la conoscono

e questo vale anche per gli altri artigiani Mi devo regolare allo stesso modo per rispetto e

giustizia o posso distribuirli a tutti gli uominilaquo laquoA tutti - rispose Zeus - e tutti ne siano partecipi

infatti non esisterebbero cittagrave se pochi fossero partecipi di rispetto e giustizia come succede per le

arti Istituisci inoltre a nome mio una legge in base alla quale si uccida come peste della cittagrave chi

non sia partecipe di rispetto e giustiziaraquo

Prometeofiglio di Titani egrave ldquocolui che pensa primardquo mentre suo fratello Epimeteo egrave ldquocoluiche pensa dopordquo che agisce senza riflettere

Siamo ancora nellrsquoetagrave dellrsquooro quando uomini e dei vivono in perfetta armonia Esiodoscrive che un giorno per un motivo non chiaro Zeus decide di sistemare una contesa tradei ed esseri umani Zeus ha assegnato agli dei il loro posto nel cosmo e ora stapensando a quale parte del cosmo assegnare allrsquouomo Zeus chiede a Prometeo disacrificare un bue e dividerlo equamente cosigrave che questa divisione divenga in qualchemisura modello per le relazioni future

Prometeocredendo di aiutare gli uominitende una trappola a Zeus divide il due in duepartipoi mette i pezzi di carne migliori sotto la pelle dellrsquoanimale e nello stomaco cosigrave cheappaia immangiabile e non venga scelto da Zeus mette invece le ossa dentro uno stratodi grasso lucido e appetitoso Zeus si accorge di tutto ecieco di rabbiafinge di cascarenella trappola e sceglie lrsquoammasso di ossa bianche lasciando i pezzi di carne migliore agliumani A lui non costa molto perchegrave gli dei non si nutrono di carnema di miele e diambrosia Gli dei si nutrono per divertimento mentre lrsquouomo deve farlo per necessitagrave Zeusper punire gli uomini cessa di concedere loro il fuoco

Ecco percheacute Prometeo commetteragrave un altro furto che saragrave nuovamente di lesa maestagrave aZeus ruba a Zeus il fuoco e lo restituisce agli uomini

A questo punto Zeus egrave davvero furioso e darsquo ordine ad Efesto di fabbricareimmediatamentemescolando acqua e terrala statua di una fanciulla ldquooggetto didesideriordquouna donna di cui gli esseri umani cadranno follemente innamorati Si tratta diPANDORA ldquocolei che ha tutti i donirdquo ma che nello stesso tempo avrebbe procurato alrovina agli esseri umani

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Leggiamo il mito raccontato da Esiodo ne Le opere e i giorni

PROMETEO E PANDORA1

Sappi che tengono i Numi nascosto ogni bene che valga

a sostentar la vita Se no col travaglio drsquoun giorno

agevolmente un anno campare oziumlando potresti

45staccar presto il timone potresti ed appenderlo al fumo

dei buoi nulla varrebbe dei muli ostinati il lavoro

ma Giove i beni ascose per lrsquoira concetta nel cuore

percheacute Promegraveteo mente sottile lo trasse in inganno

Per questo egli tramograve luttuosi cordogli ai mortali

50nascose il fuoco e il figlio sottil di Giapegraveto di nuovo

a Giove lo rapigrave per darlo ai mortali celato

entro una ferula cava tenendolo a Giove che avventa

fulmini e irato il Nume che i nuvoli aduna gli disse

laquoO di Giapegraveto figlio maestro di tutte le astuzie

55trsquoallegri tu che il fuoco mrsquohai preso mrsquohai tesa la frode

ma gran cordoglio per te saragrave fra le genti venture

chrsquoio darograve loro in cambio del fuoco un malanno che tutti

accoglieranno con gioia gran festa facendo al malannoraquo2

E cosigrave detto rise degli uomini il padre e dei Numi

60ed ordinograve chrsquoEfegravesto lrsquoartefice insigne al piuacute presto

terra mescesse con acqua vigore ed umana favella

poi vrsquoinfondesse e forma di vergine amabile e bella

pari alle Dive immortali le desse ed Atena maestra

drsquoogni lavoro a lei fosse di stare allrsquoindustre telaio

65ed Afrodite a lei sul capo infondesse la grazia

la tormentosa brama le languide pene drsquoamore

e lrsquoargiciacuteda Ermegravete che lrsquoanime guida dispose

che in lei mente infondesse di cagna e costumi di frode

Disse e ubbidirono tutti di Crono al possente figliuolo

70Sugravebito il Nume ambidestro famoso foggiograve dalla terra

come voleva il Croniacutede la forma di vergine bella

la cinse lrsquoadornograve la Diva dagli occhi azzurrini

le dive Grazie e Dea veneranda Suada monili

drsquooro alle membra intorno le strinsero lrsquoOre dai vaghi

75crini le cinser la fronte coi fiori che dagrave Primavera

Pagravellade Atena tutti dispose in bellrsquoordine i doni

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e il Nume chrsquoArgo uccise che lrsquoanime guida nel petto

menzogne e furbi detti le infuse e costumi di frode

per volontagrave di Giove che tuona profondo e facondia

80lrsquoaraldo dei Celesti le diede E chiamograve questa donna

Pandogravera percheacute quanti Celesti han soggiorno in Olimpo

a lei diedero un dono che fosse cordoglio ai mortali

Compiuto or questo inganno sottil senza scampo il Croniacutede

mandograve lrsquoaraldo pronto dei Numi lrsquoinsigne Argiciacuteda

85a Epimetegraveo cheacute il dono gli offrisse neacute quegli ricordo

ebbe che Prometegraveo predetto gli aveva che doni

non accettasse mai dal Sire drsquoOlimpo ma invece

li respingesse cheacute poi non toccassero danni ai mortali

lrsquoaccolse e poi comprese che aveva accattato il malanno

90Cheacute pria vivean le stirpi degli uomini sopra la terra

dai mali immuni senza gravosi travagli lontano

dai tormentosi morbi che gli uomini adducono a morte

cheacute tra i malanni presto vecchiaia colpisce i mortali

Ma quella femmina il grande coperchio del doglio dischiuse

95con luttuoso cuore fra gli uomini e i mali vi sparse

Solo il Timor del futuro3 restograve sotto lrsquoorlo del doglio

nellrsquoinfrangibile casa neacute fuori volograve dalla porta

percheacute prima Pandora del vaso il coperchio rinchiuse

come lrsquoegiacuteoco Giove che i nuvoli aduna le impose

100Ma vanno gli altri mali fra gli uomini innumeri errando

percheacute piena egrave la terra di triboli il pelago egrave pieno

E vagolano morbi di giorno sugli uomini ed altri

giungon di notte improvvisi recando cordoglio ai mortali

muti cheacute ad essi tolse la voce lrsquoaccorto Croniacutede

105siccheacute modo non crsquoegrave di sfuggire ai voleri di Giove

Zeus chiede ad Ermes di condurla da Epimeteo Prometeo aveva messo in guardia il

fratello affinchegrave non accettasse alcun dono da parte degli dei ma Epimeteo si innamora di

Pandora Costei che saragrave la capostipite del genere femminile solleveragrave il coperchio di uno

strano ldquoorciordquo ( il famoso vaso di Pandora) nel quale Zes si egrave premurato di riporre tutti i

mali tutte le sventure e le sofferenze che si abbatteranno sullrsquoumanitagrave Soltanto la

speranza resteragrave rinchiusa in fondo a questo recipiente Forse percheacute gli umani non

avranno piugrave alcuna speranza oppure che egrave rimasta loro la speranza

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Ecco a causa di Pandora lrsquouomo ha lasciato lrsquoetagrave dellrsquooro

Prometeo saragrave incatenato con catene dolorose in cima ad una montagna e Zeus gli lanciacontro unrsquoaquila gigantescache ogni giorno gli divora il fegato Molto tempo dopo egliverragrave liberato da Eracle

Da questo mito possiamo rilevare

A allrsquoepoca dellrsquoetagrave dellrsquooro gli uomini vivevano senza donne esistevano le divinitagravefemminili ma i mortali erano esclusivamente maschi Essi non nascevanodallrsquounione di un uomo e di una donna ma solamente per volontagrave degli deidirettamente dalla terra (come altri racconti mitologici ci narrano)

B lrsquoarrivo di Pandora rende i mortali veramente tali con lrsquoarrivo delle sofferenze e deimali egrave come se si introducesse il tempo ( non dimentichiamo che le prime divinitagravedivoravano i figli proprio percheacute non esistesse il tempo)

C lrsquouscita dallrsquoetagrave dellrsquooro porta con segrave una calamitagrave molto funesta il lavoro Gli uominisaranno drsquoora in avanti costretti a guadagnare il pane con il sudore della fronte

D la morte che prima avveniva come un sonno ora egrave preceduta da malattia esofferenza

E la specie umana diventa la sola specie tra quelle mortali capace di hybrisla sola apoter sfidare gli dei e sconvolgereo persino distruggere la natura

IL MITO DI PROMETEO NEL VISSUTO PSICOLOGICO

ALCUNE RIFLESSIONI

bull Simbiosi e separazionebull Crescita ed evoluzione della coscienza

bull Coscienza ed istinto

bull Senso di colpa e depressione nel processo trasformativi

Simbiosi e separazione

Gli antichi pensavano che gli dei e gli esseri umani avessero avuto la medesima origine

ldquohellipdella stessa origine sono gli dei e gli uomini mortalirdquo

(EsiodoLe opere e i giorni108)

Come se lrsquoumanitagrave non avesse avuto coscienza di seacute come di qualcosa disgiunto dalla natura

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Prometeo egrave il racconto dellrsquoiniziale consapevolezza della distinzione tra esseri umani e mondo degli dei

Infatti egli egrave un dio ma non sta nellrsquoOlimpobensigrave sulla terra tra gli uomini

Ersquo come un messaggero che stabilisce un contatto tra due mondi Ma nel momento in cui i due mondi vengono in contatto lrsquouomo si rende conto che crsquoegrave una differenza tra la sua natura e il divino eche questa differenza crea una separazione che porta con seacute progresso ma anche sofferenza

La sofferenza nasce dalla nostalgia di quella totalitagrave indivisibile ormai perduta

Nel mito simbolo di questo dinamismo egrave IL GIUDIZIO DI MEKONE questa era una cittagrave del Peloponneso dedicata al culto della Grande Madre cioegrave della Natura nel suo duplice aspetto di protettrice e distruttrice In greco inoltre il termine mekon significa papavero e il papavero era il fiore che si offriva a Demetradea della feconditagrave della terra con il suo ciclo di morte e rinascita Inoltre il papavero nasconde lrsquooppio che offre il sonno e lrsquooblio e si apre al mondo dei sogni luogo psichico dove si incontra una diversa conoscenza di seacute e dove agiscono e si muovono le energie trasformative

Gli uomini accettavano la Grande Madre sia nelle sue manifestazioni protettive sia in quelle devastanti sia quando dava la vita sia quando la toglieva quando maturava il grano e quando mandava la tempesta a distruggerlohellip

Come il bambino piccolo si affida completamente alla madre e si identifica con lei in una unitagrave funzionalecosigrave lrsquouomo si identificava nella Natura

Non crsquoera un Io percheacute non crsquoera un Tu

A Mekone lrsquoessere umano dice ldquoIordquo la divinitagrave non egrave piugrave quellrsquoenergia materna nella quale essere contenuti ora diventa ldquoaltro da noirdquo con un atteggiamento distante e talvolta ostile

Nella vita psichica di ognuno prima o poi giunge ldquonecessariamenterdquo il momento di Mekone questo momento egrave narrato nei miti e nelle fiabe quando si racconta che il protagonista lascia la casa e il mondo familiare per avventurarsi nellrsquoignoto del bosco del mare

Quando un trauma o un forte disagio psichico bloccano questa fase evolutiva si affaccia una nevrosi

Percheacute un uomo possa diventare COSCIENTECONSAPEVOLE della vita sembrano necessari due dinamismi

bull un sacrificio e una divisione nel mito ciograve egrave simboleggiato dal sacrificio del bue e della sua divisione in due sacche

bull un atto di trasgressione la disubbidienza a un ordine datoallo scopo di costruirne uno nuovo piugrave rispondente alla situazione

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Zeus sa che sta per essere ingannato e tuttavia subisce la frode ldquopercheacute cosigrave deve accadererdquo (cfr Javhegrave con Adamo ed Eva cfr fiaba della Bella Addormentata nel bosco quando il re e la regina lasciano sola la principessahellip)

Lrsquoarchetipo del Padre deve essere trasgredito percheacute dal vecchio ordine possa nascereun nuovo ordine

Crescita ed evoluzione della coscienza

Scrive Jung

ldquoCon il suo furto (Prometeo) si egrave appropriato di qualcosa di prezioso e ha arrecato ingiuria agli dei Chiunque conosca il timore del primitivo di fronte alle innovazioni e alle loro imprevedibili conseguenze puograve facilmente immaginare la sua insicurezza e la sua cattiva coscienza al cospetto di questa scoperta Questa esperienza primordiale trova unrsquoeco nel motivo del ratto (degli armenti del sole dei pomi delle Esperididellrsquoerba dellrsquoimmortalitagravehelliprdquo) (OCGJ 5p172)

Il furto egrave legato anche l tema della disubbidienza e a una proibizione ndashAdamo ed Eva mangiano la melala moglie di Barbablugrave entra nella stanza proibita

Nella Veglia pasqualelrsquoazione commessa da Adamo ed Eva viene chiamata ldquofelix culpardquocioegrave una colpa felice percheacute porta allo sviluppoalla crescita della coscienza

Il fuoco assurge dunque ad archetipo di conoscenza e di energia spirituale che opera una trasformazione

Infatti quando la coscienza di una persona si illumina (= ecco il fuoco) allora tutta la personalitagrave si trasforma e progredisce

Ogni volta che un uomo progredisce nella conoscenza egrave come se facesse riemergerein lui Prometeo come se rubasse nuovamente una scintilla divina agli deiPerograve questo dinamismo di conoscenza si ritorce contro lrsquouomonon si puograve fare a menodi andare avanti (nella conoscenza)ma non si puograve neppure fare a meno di soffrire

Oltre allrsquoacquisizione di maggior coscienza di seacute con il furto del fuoco si manifesta contemporaneamente ldquoil sentimento di seacuterdquo come se non si potesse veramente sapere senza amare

Appare evidente dal mito raccontato che crsquoegrave una scelta importante da fare stare col Padre allrsquointerno dellrsquoordine dato o ribellarsi e cercarne uno nuovo

Prometeo mette luomo di fronte a delle scelte

bull accettare il carcere per le proprie idee o dissentire in silenziobull Abbandonare il posto di lavoro per non tradire la propria coscienza o rimanerci

dentro

bull Spezzare un matrimonio ormai privo di senso o mantenerlo in vita per conservare status e sicurezza

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Trasgredire come ha fatto Prometeo significa andare oltre il consuetotrasformare qualcosa di conosciuto in altro La trasformazione illumina la coscienza ma porta con seacute la sofferenza di aver violato lrsquoordine naturale originario in cui gli uominicomegli altri animali erano esclusi dalla conoscenza

Il sapere e la sofferenza sono dunque due aspetti complementari dellrsquouomo cosigrave comeavviene in Prometeo

Prometeo egrave simile a un IO che si sbilancia troppoegrave come se ci fosse in lui unrsquoinflazione della coscienza

ldquoTu non sei un diodevi mediarerdquo dice Ermes a Prometeo incatenato

In questo modo Ermes sembra suggerire la cura la terapia di fronte ad una personalitagraveprevalentemente prometeica

Prometeo non lo vuole ascoltare e cosigrave egrave sprofondato nel Tartaro cioegrave nellrsquoinconscio

Coscienza ed istinto (Il vaso di Pandora)

Osserviamonel racconto di Prometeo come uno sdoppiamento della divinitagrave in una figura alleata (=Prometeo) e in una figura ostile (= Zeus)

Scegliendo lrsquouomo Prometeo egrave come se accendesse nellrsquoessere umano la scintilla della coscienza e questa egrave lrsquointeriorizzazione dellrsquoaspetto divino alleato dentro la psicheumana

Ma questo dinamismo non piace alla parte ostile della divinitagrave che manda tra gli uomini Pandora

Percheacute Pandora

Ci aiuta a comprenderlo Neumann in ldquoStoria delle origini della coscienzardquo

ldquoPer ragioni comprensibili proprio il femminile viene esperito come il vaso per eccellenzahellipse fondiamo lrsquoequazione corpo-mondo dellrsquouomo primitivo nella sua primaforma aspecifica con lrsquoequazione simbolica fondamentale del femminiledonna=corpo=vasogiungiamo ad una formula simbolica universaleche suona cosigrave donna=corpo=vaso=mondo

Questa egrave la formula fondamentale degli stadi di vita patriarcalecioegrave di una fase umanain cui lrsquoArchetipo del femminile predomina sul maschile e lrsquoinconscio predomina sullrsquoIO e sulla coscienza ldquo (Neumann ldquoStoria delle origini della coscienza)

Il vaso e Pandora sono entrambi simboli dellrsquoAnima e dunque quando si diventa consapevoli di Pandora si diventa consapevoli anche del contenuto del vaso Pandora egrave ldquocolei che dona tuttordquotutto e il contrario di tutto E quando gli uomini cominciano a sapere e a ricordare allora si accorgono anche dei mali la vita egrave anche faticadepressionemalattia e morte

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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i tre CICLOPI BronteSteropeArge essi saranno rinchiusi sotto terra da Crono e sono loro che quando Zeus li

libereragrave gli doneranno il tuonoil lampo e il fulmine

i Centimani o Ecatonchiri CottoBriareo e Gige

C I figli nati dai genitali tagliati di Urano cadendo sulla terra (GEA) o in mare (PONTO)

Sono fratelli e sorelle dei Titanidei Ciclopi e dei Centimanile ERINNI divinitagrave della vendetta sappiamo dai poeti che sono tre elrsquoultima si chiama MEGERAle NINFE MELIEE o MELIADI divinitagrave che regnano su frassinialberi che forniscono il legno con cui allora si fabbricavano le armi da guerrai GIGANTI che escono dalla terra armati di tutto puntoAFRODITE dea della bellezza e dellrsquoamoreche nasce anchrsquoessa dai genitali di Urano ma uniti allrsquoacqua e non alla terra

D I figli di CRONO e di sua sorella la Titanessa REAQui nascono i primi dei olimpii

ESTIA dea del focolareDEMETRA dea delle stagioni e delle messiERA lrsquoimperatriceultima sposa di ZeusPOSEIDONEdio del mare e dei fiumiADEdio degli inferiZeus re degli dei

E Gli olimpii della seconda generazione

EFESTO dio dei fabbrifiglio di Zeus e di EraARESdio della guerrafratello di Efesto figlio Zeus e di EraATENA dea della guerradellrsquoastuziadelle arti e delle tecniche figlio di Zeus e di MetiAPOLLO e ARTEMIDE due gemelli lui dio della bellezza e dellrsquointelligenza lei dea della caccianati dallrsquoamore di Zeus e LatonaERMESfiglio e messaggero di Zeus la cui madre egrave MaiaDIONISOdio del vino e della festafiglio di Zeus e di una mortale Semele

Dai racconti delle origini possiamo trarre Le seguenti osservazioni

- dal caos dallrsquooscuritagrave viene lrsquoordine e la luce per stare bene bisogna essere in ordine in armonia e bisogna essere nella luce cioegrave avere coscienza

- Zeus il signore degli dei egrave brutale ma anche saggio egrave questa saggezza che lo porteragrave a praticarea differenza di suo nonno Urano e del padre Cronola piugrave grandegiustizia nellrsquoorganizzazione del neonato cosmo e nella ripartizione degli onori e delle cariche che toccano a ciascuno di quelli che lrsquohanno aiutato a vincere la generazione dei primi dei quella dei TitaniLrsquoingiustizia egrave sempre provvisoria solo lrsquoordine puograve durare

- la vita buonaanche per gli deipuograve definirsi come una vita in armonia con lrsquoordine cosmico La giustizia in greco dikeacuteegrave in primo luogo essere in accordo con il mondoorganizzato Niente poi egrave stabilenulla acquisito per sempre il disordine egrave una continua minaccia Ecco percheacute i acconti mitologici sono potenzialmente infiniti Crsquoegrave

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sempre un disordine da sistemareun mostro da combattereunrsquoingiustizia (= un disaccordo con il cosmo) da correggere

- lrsquoerrore piugrave grande che si possa commettere egrave la famosa hybris cioegrave lrsquoorgoglio che incita gli esseri mortali e anche quelli immortali a non saper restare al proprio posto in seno allrsquouniverso La hybris altro non egrave che un ritorno delle forze oscure del caoso come diciamo noi oggi crimine contro la natura (Mito di Tantalo)

- la virtugrave piugrave grande egrave dikeacutela giustiziache egrave lrsquoaccordo con lrsquoordine cosmico per lrsquouomo lrsquohybris piugrave grande consiste nello sfidare gli dei o peggio ancora considerarsi sul loro stesso piano

- Cosmo lrsquoordine armoniosodikeacute la giustizia (= lrsquoaccordo con il cosmo) e hybrisil disaccordo sono le tre parole chiavi che scaturiscono dal racconto delle origini

Vediamo insieme due miti che riprendono queste osservazioniIl mito di Tantalo e quello di Mida

MITO DI TANTALO Fonti

larr Esiodo Teogonia 355

larr Pausania Libro II 224

larr Pindaro Olimpica III 41

larr Igino Fabulae 8283 e 124

TANTALO (Τάνταλος Tantălus) - Insieme a Sisifo e a Tizio egrave uno dei punitinelloltretomba omerico (Odiss XI 582-592)

Odisseo lo incontra negli Inferi ldquoVidi Tantalo che pene gravose soffriva ritto dentro unostagno lacqua lambiva il suo mento Pareva sempre assetato e non poteva attingere ebere ogni volta che bramoso di bere quel vecchio si curvava lacqua risucchiata sparivala nera terra appariva ai suoi piedi Un degravemone la prosciugava Alberi dallalto fogliame glispargevano frutti sul capo peri e granati e meli con splendidi frutti fichi dolcissimi e pianterigogliose dulivo ma appena il vecchio tendeva le mani a sfiorarli il vento glieli lanciavaalle nuvole ombroserdquo

Tantalo figlio di Zeus e di Pluto era benvoluto dagli dei che spesso lo onoravanosedendosi alla sua mensa ma fu autore di diverse offese nei loro confronti consistentisostanzialmente in violazioni delle regole dellrsquoospitalitagrave tra esse il ratto di Ganimede ilfurto del nettare e dellambrosia per distribuirlo ai suoi sudditi Inoltre vi fu lepisodio delfurto del cane doro custode di un tempio di Zeus situato a Creta In tale mito lartefice delfurto era in realtagrave Pandareo che lo affidograve al ragazzo con limpegno che lo nascondesseagli occhi divini Hermes giunse con il chiaro intento di riavere il sacro animale ma Tantalogiurograve il falso Tantalo per aver compiuto tutti questi misfatti era stato umiliato dagli dei ederiso dai suoi stessi figli perciograve decise di vendicarsi Prese dei ragazzi e li fece uccidere(alcune versioni dicono che si trattograve dei figli di Tantalo altri che fossero invece dei servi)facendone poi cucinare le carni ed invitograve gli dei alla sua mensa convinto che i suoi ospitinon avrebbero mai subdorato un simile abominio e che avrebbero mangiato carne umanaTuttavia quando i piatti vennero scoperti gli degravei capirono immediatamente cosa Tantaloaveva fatto furioso per un simile oltraggio e per limmensa crudeltagrave del suo anfitrione

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Zeus lo fulminograve allistante uccidendolo e scagliandolo nellAde facendo poi riportare invita le vittime della sua follia

Il supplizio

Tantalo a memoria eterna del suo misfatto sebbene sia oramai unombra avvertecostantemente il bisogno di mangiare e bere ma nonostante sia circondato da cibo eacqua non puograve neacute nutrirsi neacute dissetarsi Egrave legato ad un albero da frutto carico di ogniqualitagrave di frutti ed immerso fino al collo in un lago dacqua dolce tuttavia appena Tantaloprova a bere il lago si asciuga e non appena prova a prendere un frutto i rami siallontanano o un alito di vento improvviso li fa volare via lontano dalle sue mani Inoltre ungrosso macigno incombe su di lui minacciando di schiacciargli il cranio e facendolo cosigravevivere in uno stato di terrore perenne Secondo unaltra versione la morte viene collegataad un supplizio in cui deve sostenere un monte intero sulla sua testa

Questa impossibilitagrave di raggiungere uno scopo che pure sembra a portata di mano ha datoorigine allespressione proverbiale il supplizio di Tantalo

Il mito di Tantalo viene successivamente ripreso da Arthur Schopenhauer come esempio della eterna insoddisfazione della volontagrave per cui contro un desiderio che viene appagato ne rimangono almeno dieci insoddisfatti inoltre la brama dura a lungo le esigenze vanno allinfinito lappagamento egrave breverdquo

Il mito di Tantalo egrave stato ripreso da Primo Levi in Se questo egrave un uomo Sigrave sentono i dormienti respirare e russare qualcuno geme e parla Molti schioccano le labbra e dimenano le mascelle Sognano di mangiare () Egrave un sogno spietato chi ha creato il mito di Tantalo doveva conoscerlo

LA SINDROME DI TANTALO

LrsquoAmore il Lavoro e la Conoscenza sono i bisogni fondamentali di ogni vivente umanodopo che sono stati soddisfatti quelli primari Chiunque raggiunga nel campo dellrsquoamoredel lavoro della conoscenza una condizione soddisfacente sente la minaccia che questopossa venirgli sottratto o che semplicemente possa venir perduto La sindrome di Tantaloegrave caratterizzata sul piano anamnestico da un allattamento soddisfacente per quantitagrave maeccessivamente protratto o prematuramente interrotto Sul piano psicologico il vissuto egraveduplice la persona a cui egrave stato tolto prematuramente il cibo soffre della mancanza diqualcosa che egrave considerato fondamentale per la vita si tratta dunque di un bisogno (anchese solo nel vissuto della persona) Si stabilisce dunque una tensione verso loggettodesiderato che mira a soddisfarlo Chi ha avuto invece una protrazione dellrsquoallattamentonon ne ha mai abbastanza

Questi vissuti psichici provocano ansia alternata a cadute depressive (vuoto nellapancia) Dopo la realizzazione del desideriobisogno il vissuto diventa quello della pauradella perdita di quanto realizzato (la frase tipica mi pare troppo bello per essere vero) ela persona si aspetta continuamente che come accadeva a Tantalo ciograve che ha ottenuto glivenga tolto

Il copione di coloro i quali non riescono mai a raggiungere i loro obiettivi e a soddisfare leloro ambizioni presenta chiari punti di contatto con il mito di Tantalo

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Dobbiamo imparare che i nostri limiti sono le nostre possibilitagrave i nostri ldquodifettirdquo diventano lenostre potenzialitagrave

MITO DEL RE MIDA re della Frigia figlio del re Gordio e della dea Cibele

FONTI Ovidio (Metamorfosi Libro XI)

Narra il mito che un giorno Mida ritrovograve il vecchio satiro Sileno precettore del dio Dioniso ea lui molto caro mentre vagava ubriaco nei suoi giardini Avendolo riconosciuto edessendo un seguace del culto di Dioniso lo accolse a braccia aperte e diede per lui unafesta come non se ne vedevano da tanto tempo Alla fine della festa lo stesso re Midariaccompagnograve personalmente Sileno da Dioniso che al rivederlo avendolo dato per mortonon stava in se dalla gioia Dioniso per ricompensare Mida gli chiese di esprimere undesiderio e lui lavrebbe esaudito Mida ci pensograve un attimo e alla fine decise di chiedere aldio la facoltagrave di tramutare in oro ogni cosa che toccasse Grande fu la gioia di Mida mentresperimentava il suo dono mentre faceva sogni di gloria e di potere Ecco cosa Ovidio ci racconta (Metamorfosi Libro XI) laquo() Bacco esaudigrave il desideriosdebitandosi con quel dono presto fonte di guai ma allo stesso tempo si rammaricograve dellascelta fatta da Mida Lieto godendo a suo danno se ne andograve via leroe di Frigia e iniziograve atoccare ogni cosa per saggiare il suo dono Quasi non credendo a se stesso staccograve unrametto verdeggiante dal ramo di un basso leccio e quello diventograve doro Prese un sassoda terra e anche quello divenne colore delloro Tocca allora una zolla di terra al suomagico tocco diventa una pepita doro raccoglie aride spighe di grano un raccolto dorostringe un frutto raccolto da un albero lo si direbbe un dono delle Espegraveridi se poi avvicinale dita in cima a uno stipite e quello appare tutto sfolgorante Persino mentre si lava lemani nellacqua limpida quellacqua fluendo dalle sue mani potrebbe ingannare DagravenaeImmaginando doro ogni cosa Mida non riesciva piugrave a nascondere le sue speranze ()raquo Quando arrivograve a casa e venne lora di cena i servi iniziarono ad apparecchiare la tavola efu a quel punto che Mida si rese conto del vero significato di quel dono Ecco come Ovidioci narra quello che successe laquo () E mentre esulta i servi apparecchiavano la tavolaimbandendola di vivande e pane tostato Ma ahimegrave ora come tocca i doni di Cerere conla mano quei doni diventano rigidi se poi con aviditagrave cerca di lacerare con i dentiqualcosa appena laddenta una lamina doro ricopre la pietanza mischia ad acqua pura ilvino del suo benefattore Bacco oro liquido gli avresti visto colare dalla bocca terrorizzatoper linaspettata sciagura ricco e povero insieme vuol sottrarsi allopulenza e odia ciograve cheaveva un tempo tanto sognato Tanta abbondanza non puograve calmargli la fame arida disete gli arde la gola e come egrave giusto inizia a odiare loro ()raquo Grande fu lo sgomento e il terrore tanto che corse da Dioniso per pregarlo di togliergli ildono nefasto Il dio mosso a compassione disse a Mida di andare a bagnarsi alle sorgenti del fiumePattolo che sgorgavano dal monte Tmolo perchegrave le acque avrebbero portato via il suodono E cosigrave fu Da allora la leggenda vuole che le acque di quel fiume si arricchirono disabbie aurifereMa le disavventure di Mida non finiscono qui Accadde infatti un giorno che il dio Pan sitrovasse sul monte Tmolo intento a suonare Trasportato dalle dolci note osograve sfidare il dioApollo dicendo che le sue melodie non potevano competere con le note del suo flautoScese allora Apollo dallOlimpo per gareggiare con Pan invitando lo stesso Tmolo il diodel monte a fare da giudice alla sfidaDapprima suonograve Pan ma quando Apollo iniziograve a toccare la sua lira ogni cosa sembrogravefermarsi alle sue note tanto che Tmolo senza esitare lo dichiarograve vincitore e lo stesso Pan

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si inchinograve a tanta grazia e armonia Solo Mida che per caso passava da quelle parti eaveva assistito allesibizione iniziograve a protestare dicendo che doveva essere Pan ilvincitore A quel punto Apollo per punire Mida della sua arroganza decise di trasformarglile orecchie in quelle di un asino e cosigrave fuEcco come Ovidio ricorda lepisodio laquoSoffia Pan nelle sue agresti canne e con la suamusica delizia Mida che per caso assisteva alla gara Poi il dio Tmolo rivolse il suo visoverso quello di Febo questi cinta la bionda cresta del lauro Parnaso teneva con lasinistra la lira ornata di gemme e davorio indiano nella destra teneva il plettro Quindicon mano esperta iniziograve a far vibrare le corde e Tmolo rapito dalla dolcezza del suonoordinograve a Pan di inchinare di fronte alla cetra del dio la sua zampogna Il giudizio del dioTmolo fu accolto da tutti solo Mida lo disapprovograve invece considerandolo ingiusto Allora ilnume di Delo decise di non permettere che quelle stolte orecchie continuassero aconservare una forma umana tanto che le allungograve ricoprendole di pelo grigio e le reseflessibili alla base in modo da poterle scuotere Tutto il resto del corpo rimase umanosoltanto le orecchie furono punite assumendo la forma di un tardo asinello Linfelicepieno di vergogna tentograve di nasconderle ricoprendole con una tiara purpurearaquoMida pieno di vergogna e non sapendo come fare perchegrave in quel modo non poteva certopresentarsi al suo popolo nascose a tutti le sue orecchie dasino sotto una tiara rossaUna sola persona perograve non riuscigrave a ingannare il barbiere che era solito tagliargli i capelliche non appena lo vide iniziograve a ridere tanto forte che Mida dovette minacciarlo di morteper farlo smettere e con la promessa di non raccontare a nessuno quanto vistoIl poveretto perograve una volta ritornato a casa non riusciva a darsi pace perchegrave volevaparlare con qualcuno ma temeva per la sua vita Cosigrave si recograve sulla riva del fiume scavograveuna buca nel terreno e dentro tale buca disse quanto aveva visto Una volta fatto ricoprigrave labuca e soddisfatto e in pace sicuro che il segreto del re fosse al sicuro si avviograve versocasa Ma accadde che poco dopo in quella stessa buca spuntassero delle canne chevibrando al vento portavano sulle onde della brezza le parole del servo e in questo modotutti seppero che re Mida aveva le orecchie dasino Mida appresa la notizia fece uccidereil servo ma nulla potegrave fare contro il pubblico schermo e la sorte a lui toccata

I temi del Mito che attirano maggiormente lattenzione sono tre

- lavido potere che permette al re Mida di trasformare in oro tutto ciograve che tocca - la punizione nella quale egli incorre per aver osato contrastare il dio Apollo - lincapacitagrave del suo barbiere di serbare un segreto

Tre aspetti che per quanto emergano da un racconto antico sono ancora molto attuali esoprattutto sono riferibili agli uomini di ogni tempoLoro di Mida la metallificazione del commestibile egrave apparire senza essere vivere delmorire Richiede ravvedimento implora salvezza esige purificazione percheacute lessere torniad essere la ricchezza ad arricchire la pienezza a riempirsi la veritagrave a consistere la vitaa vivere Mida ha considerato essenziale ciograve che egrave superficiale ha creduto che la ricchezzalrsquooroilpotere e le proprietagrave che esso procura costituissero lo scopo ultimo della vita umana Haconfuso lrsquoessere con lrsquoavere la veritagrave con lrsquoapparenzaMida minaccia lrsquointero ordine cosmicotutto ciograve che tocca muoreegrave lrsquoopposto di un diocreatore del mondoMida ha voluto attribuirsi con il ldquotocco drsquoorordquo un potere divinouna capacitagrave che va ben oltreogni saggezza umanaCosigrave luomo contemporaneo va perdendo se stesso ottusamente proteso verso un piacereinappagante preferito al pervadente e sereno appagamento di seacute

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Vuole rimanere nel principio del piacere e rifiuta quello di realtagraveUn altro contenuto del mito riguarda la tiara che copre le orecchie dasino Per quanto re -e lalto copricapo ne egrave linequivocabile segno - Mida soccombe a un potere a lui superioread una sovranitagrave che egli ha avuto lardire di sfidare mai contraddire un dio soprattutto senon crsquoegrave vero motivoUn terzo soggetto merita riflessione attenta quello del segreto Il barbiere che per forza di cose egrave lunico che viene a conoscenza della sventura toccata alRe Mida patisce il supplizio del silenzio cui lo costringe la minaccia di morte Cegraveuninclinazione dellanimo umano che non riesce a sottrarsi al bisogno della condivisionedelle novitagrave (e non solo) soprattutto quando il contenuto da spartire egrave clamoroso o hacaratteristiche adatte al pettegolezzo

Alessandro Manzoni tratta il tema del segreto confidato Una delle piugrave gran consolazioni di questa vita egrave lamicizia e una delle consolazionidellamicizia egrave quellavere a cui confidare un segreto Ora gli amici non sono a due a duecome gli sposi ognuno generalmente parlando ne ha piugrave duno il che forma una catenadi cui nessuno potrebbe trovar la fine Quando dunque un amico si procura quellaconsolazione di deporre un segreto nel seno dun altro dagrave a costui la voglia di procurarsila stessa consolazione anche lui Lo prega egrave vero di non dir nulla a nessuno e una talcondizione chi la prendesse nel senso rigoroso delle parole troncherebbeimmediatamente il corso delle consolazioni Ma la pratica generale ha voluto che obblighisoltanto a non confidare il segreto se non a chi sia un amico ugualmente fidato eimponendogli la stessa condizione Cosigrave damico fidato in amico fidato il segreto gira egira per quellimmensa catena tanto che arriva allorecchio di colui o di coloro a cui ilprimo che ha parlato intendeva appunto di non lasciarlo arrivar mai Avrebbe perograveordinariamente a stare un gran pezzo in cammino se ognuno non avesse che due amiciquello che gli dice e quello a cui ridice la cosa da tacersi Ma ci son degli uominiprivilegiati che li contano a centinaia e quando il segreto egrave venuto a uno di questi uomini igiri divengon sigrave rapidi e sigrave moltiplici che non egrave piugrave possibile di seguirne la traccia Il nostroautore non ha potuto accertarsi per quante bocche fosse passato il segreto che il Grisoaveva ordine di scovare il fatto sta che il buon uomo da cui erano state scortate le donnea Monza tornando verso le ventitre col suo baroccio a Pescarenico sabbatteacute primadarrivare a casa in un amico fidato al quale raccontograve in gran confidenza lopera buonache aveva fatta e il rimanente e il fatto sta che il Griso poteacute due ore dopo correre alpalazzotto a riferire a don Rodrigo che Lucia e sua madre seran ricoverate in unconvento di Monza e che Renzo aveva seguitata la sua strada fino a Milano

(Alessandro Manzoni I Promessi Sposi Cap XI) Il motivo del segreto apre anche la riflessione sulla pericolositagrave del ldquonon dettordquo la correntetransgenerazionale della psicologiaAnne Ancelin Schutzenberger ha approfondito per piugrave di 40 anni questa tematica dimostrando con numerosi esempi clinici come tutti siamo anelli in una catena di generazioni e spesso diveniamo vittime di eventi e traumi giagrave vissuti dai nostri antenati (riprenderemo questa riflessione quando affronteremo il tema edipico) in maniera a volte del tutto inconsapevolei nostri genitori i nostri nonnii nostri avi ci lasciano in ereditagrave problemi non risoltitraumi non ldquodigeritirdquo segreti indicibiliQuando le cose non vengono dette il corpo deve per forza esprimerle questa egrave la somatizzazione Cosigrave puograve accadere che il corpo del figlio bambino nipote o pronipotesi trasforma nella vece dellrsquoantenato ferito nella ldquoparolardquo del suo trauma Diventa necessario

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allora ldquotirare fuori lo scheletro dallrsquoarmadiordquo decodificare le ferite non rimarginate e occuparsene per liberarsi e stare meglio

Chi egrave interessato puograve leggereAnne Ancelin Schutzenberger Il piacere di vivere Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerLa sindrome degli antenati Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerUna malattia chiamata genitori Di renzo Editore2019

Altre riflessioni

1 Re Mida a Wall Street Debito desiderio e distruzione tra psicoanalisi economiafilosofia (Mimesis 2015)

2 ldquonel momento in cui il denaro egrave feticizzato a ricchezza come avviene allrsquointerno delsistema capitalistico e lrsquouomo aliena da seacute la ricchezza riponendola nel denaro come altroda seacute il desiderio di arricchimento diviene brama di ricchezza e il bisogno di relazionequale fonte di arricchimento diviene bisogno di possesso del denaro che per soddisfarsistrumentalizza la relazione cosigrave mentre i rapporti umani si fanno strumento perlrsquoaccumulazione del denarodiventano cioegrave rapporti tra cose e quindi merci il soggettoumano perde il significato della relazione quale luogo di produzione di scambi divaloreiessenziali alla sua realizzazione come al suo arricchimentoE viene a trovarsi nella condizione di Re Mida arrivando a morire di fame relativamente alsenso dellrsquoesistenza Lrsquouomo infatti si nutre della sua creativitagrave che si dagrave soltanto nellarelazione e quindi nella socialitagraverdquo

( Silvia Montefoschi Il senso della psicanalisi da Freud a Jung e oltre Feltrinelli)

3 Dan Lok Joe Vitale Ivan Nossa Come Re Mida ogni cosa che tocchi puograve trasformarsi in oro in gioia e realizzazioneMacrolibrarsi

I bambini nascono senza limiti Non conoscono il concetto dellrsquoespressione ldquonon possordquoLe limitazioni e le false credenze vengono apprese e poi portate nella vita adulta Immaginate che potenza potrebbe avere un bambino se fosse in grado di crescere senza limitazioni e programmazioni

DAGLI DEI AI MORTALI COME E PERCHErsquorsquoUMANITArsquo Ersquo STATACREATA

Ersquo sempre Esiodo che ci parla delle cinque etagrave dellrsquouomo Egli ci descrive cinque umanitagrave differenticinque tipi umani che si sarebbero succeduti nel corso del tempo In questo suo racconto crsquoegrave sempre la presenza di esistenze umane in armonia con la giustizia e il cosmoe altre caratterizzate dalla hybris cioegrave dallrsquoorgoglioEsiodo parla innanzitutto dellrsquoetagrave dellrsquooro A questa segue lrsquoetagrave dellrsquoargento in cui regna una razza di uomini puerili e malvagisegue quella del bronzopopolata di esseri terrificanti e crudeli Appaiono poi gli eroiguerrieri ma valorosi e nobili che finiranno i loro giorni sullrsquoisola dei beatidove la loro vita egrave paragonabile in tutto a quella dellrsquoetagrave dellrsquooro

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Lrsquoultima etagrave egrave quella del ferro che corrisponde alla nostra epoca e alla nostra umanitagrave quiEsiodo egrave molto apocalittico e ce la descrive come lrsquoetagrave peggiore In questa etagrave gli uomininon cessano di penare e di soffrirenon esiste una sola gioia che non venga seguita dauna pena Non solo gli uomini invecchiano molto velocementema devono lavorare duroper guadagnarsi da vivere Percheacute La risposta egrave che si tratta di unrsquoumanitagrave che vivenellrsquohybris Gli ultimi dei abbandonano gli uomini ed essi si incamminano verso lacatastrofe Appaiono cosigrave i misfatti ultimi e devastanti di una vita in preda allrsquohybris indisaccordo con lrsquoordine cosmico ossia unrsquoesistenza senza rispetto degli dei

Per quale motivo crsquoegrave stato questo passaggio dallrsquoetagrave dellrsquooro a quella del ferro Comespiegare questa caduta fuori dal paradiso

Il tentativo di risposta viene dai miti di Prometeo e di Pandora

Leggiamo il mito come ce lo racconta Platone nel dialogo PROTAGORA (IV sec aC)

Ci fu un tempo in cui esistevano gli dei ma non le stirpi mortali Quando giunse anche per queste il

momento fatale della nascita gli dei le plasmarono nel cuore della terra mescolando terra fuoco e

tutto ciograve che si amalgama con terra e fuoco Quando le stirpi mortali stavano per venire alla luce

gli dei ordinarono a Prometeo e a Epimeteo di dare con misura e distribuire in modo opportuno a

ciascuno le facoltagrave naturali Epimeteo chiese a Prometeo di poter fare da solo la distribuzione

Dopo che avrograve distribuito - disse - tu controllerai Cosigrave persuaso Prometeo iniziograve a distribuire

Nella distribuzione ad alcuni dava forza senza velocitagrave mentre donava velocitagrave ai piugrave deboli

alcuni forniva di armi mentre per altri privi di difese naturali escogitava diversi espedienti per la

sopravvivenza [321] Ad esempio agli esseri di piccole dimensioni forniva una possibilitagrave di fuga

attraverso il volo o una dimora sotterranea a quelli di grandi dimensioni invece assegnava

proprio la grandezza come mezzo di salvezza Secondo questo stesso criterio distribuiva tutto il

resto con equilibrio Escogitava mezzi di salvezza in modo tale che nessuna specie potesse

estinguersi Procurograve agli esseri viventi possibilitagrave di fuga dalle reciproche minacce e poi escogitograve

per loro facili espedienti contro le intemperie stagionali che provengono da Zeus Li avvolse

infatti di folti peli e di dure pelli per difenderli dal freddo e dal caldo eccessivo Peli e pelli

costituivano inoltre una naturale coperta per ciascuno al momento di andare a dormire Sotto i

piedi di alcuni mise poi zoccoli sotto altri unghie e pelli dure e prive di sangue In seguito procurograve

agli animali vari tipi di nutrimento per alcuni erba per altri frutti degli alberi per altri radici

Alcuni fece in modo che si nutrissero di altri animali concesse loro perograve scarsa prolificitagrave che

diede invece in abbondanza alle loro prede offrendo cosigrave un mezzo di sopravvivenza alla specie

Ma Epimeteo non si rivelograve bravo fino in fondo senza accorgersene aveva consumato tutte le

facoltagrave per gli esseri privi di ragione Il genere umano era rimasto dunque senza mezzi e lui non

sapeva cosa fare In quel momento giunse Prometeo per controllare la distribuzione e vide gli altri

esseri viventi forniti di tutto il necessario mentre lrsquouomo era nudo scalzo privo di giaciglio e di

armi Intanto era giunto il giorno fatale in cui anche lrsquouomo doveva venire alla luce Allora

Prometeo non sapendo quale mezzo di salvezza procurare allrsquouomo rubograve a Efesto e ad Atena la

perizia tecnica insieme al fuoco - infatti era impossibile per chiunque ottenerla o usarla senza

fuoco - e li donograve allrsquouomo Allrsquouomo fu concessa in tal modo la perizia tecnica necessaria per la

vita ma non la virtugrave politica [322] Questa si trovava presso Zeus e a Prometeo non era piugrave

possibile accedere allrsquoAcropoli la dimora di Zeus protetta da temibili guardie Entrograve allora di

nascosto nella casa comune di Atena ed Efesto dove i due lavoravano insieme Rubograve quindi la

scienza del fuoco di Efesto e la perizia tecnica di Atena e le donograve allrsquouomo Da questo dono derivograve

allrsquouomo abbondanza di risorse per la vita ma come si narra in seguito la pena del furto colpigrave

Prometeo per colpa di Epimeteo Allorcheacute lrsquouomo divenne partecipe della sorte divina in primo

luogo per la parentela con gli dei unico fra gli esseri viventi cominciograve a credere in loro e innalzograve

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altari e statue di dei Poi subito attraverso la tecnica articolograve la voce con parole e inventograve case

vestiti calzari giacigli e lrsquoagricoltura Con questi mezzi in origine gli uomini vivevano sparsi qua e

lagrave non crsquoerano cittagrave perciograve erano preda di animali selvatici essendo in tutto piugrave deboli di loro La

perizia pratica era di aiuto sufficiente per procurarsi il cibo ma era inadeguata alla lotta contro le

belve (infatti gli uomini non possedevano ancora lrsquoarte politica che comprende anche quella

bellica) Cercarono allora di unirsi e di salvarsi costruendo cittagrave ogni volta che stavano insieme

perograve commettevano ingiustizie gli uni contro gli altri non conoscendo ancora la politica perciograve

disperdendosi di nuovo morivano Zeus dunque temendo che la nostra specie si estinguesse del

tutto inviograve Ermes per portare agli uomini rispetto e giustizia affincheacute fossero fondamenti

dellrsquoordine delle cittagrave e vincoli drsquoamicizia Ermes chiese a Zeus in quale modo dovesse distribuire

rispetto e giustizia agli uomini laquoDevo distribuirli come sono state distribuite le arti Per queste

infatti ci si egrave regolati cosigrave se uno solo conosce la medicina basta per molti che non la conoscono

e questo vale anche per gli altri artigiani Mi devo regolare allo stesso modo per rispetto e

giustizia o posso distribuirli a tutti gli uominilaquo laquoA tutti - rispose Zeus - e tutti ne siano partecipi

infatti non esisterebbero cittagrave se pochi fossero partecipi di rispetto e giustizia come succede per le

arti Istituisci inoltre a nome mio una legge in base alla quale si uccida come peste della cittagrave chi

non sia partecipe di rispetto e giustiziaraquo

Prometeofiglio di Titani egrave ldquocolui che pensa primardquo mentre suo fratello Epimeteo egrave ldquocoluiche pensa dopordquo che agisce senza riflettere

Siamo ancora nellrsquoetagrave dellrsquooro quando uomini e dei vivono in perfetta armonia Esiodoscrive che un giorno per un motivo non chiaro Zeus decide di sistemare una contesa tradei ed esseri umani Zeus ha assegnato agli dei il loro posto nel cosmo e ora stapensando a quale parte del cosmo assegnare allrsquouomo Zeus chiede a Prometeo disacrificare un bue e dividerlo equamente cosigrave che questa divisione divenga in qualchemisura modello per le relazioni future

Prometeocredendo di aiutare gli uominitende una trappola a Zeus divide il due in duepartipoi mette i pezzi di carne migliori sotto la pelle dellrsquoanimale e nello stomaco cosigrave cheappaia immangiabile e non venga scelto da Zeus mette invece le ossa dentro uno stratodi grasso lucido e appetitoso Zeus si accorge di tutto ecieco di rabbiafinge di cascarenella trappola e sceglie lrsquoammasso di ossa bianche lasciando i pezzi di carne migliore agliumani A lui non costa molto perchegrave gli dei non si nutrono di carnema di miele e diambrosia Gli dei si nutrono per divertimento mentre lrsquouomo deve farlo per necessitagrave Zeusper punire gli uomini cessa di concedere loro il fuoco

Ecco percheacute Prometeo commetteragrave un altro furto che saragrave nuovamente di lesa maestagrave aZeus ruba a Zeus il fuoco e lo restituisce agli uomini

A questo punto Zeus egrave davvero furioso e darsquo ordine ad Efesto di fabbricareimmediatamentemescolando acqua e terrala statua di una fanciulla ldquooggetto didesideriordquouna donna di cui gli esseri umani cadranno follemente innamorati Si tratta diPANDORA ldquocolei che ha tutti i donirdquo ma che nello stesso tempo avrebbe procurato alrovina agli esseri umani

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Leggiamo il mito raccontato da Esiodo ne Le opere e i giorni

PROMETEO E PANDORA1

Sappi che tengono i Numi nascosto ogni bene che valga

a sostentar la vita Se no col travaglio drsquoun giorno

agevolmente un anno campare oziumlando potresti

45staccar presto il timone potresti ed appenderlo al fumo

dei buoi nulla varrebbe dei muli ostinati il lavoro

ma Giove i beni ascose per lrsquoira concetta nel cuore

percheacute Promegraveteo mente sottile lo trasse in inganno

Per questo egli tramograve luttuosi cordogli ai mortali

50nascose il fuoco e il figlio sottil di Giapegraveto di nuovo

a Giove lo rapigrave per darlo ai mortali celato

entro una ferula cava tenendolo a Giove che avventa

fulmini e irato il Nume che i nuvoli aduna gli disse

laquoO di Giapegraveto figlio maestro di tutte le astuzie

55trsquoallegri tu che il fuoco mrsquohai preso mrsquohai tesa la frode

ma gran cordoglio per te saragrave fra le genti venture

chrsquoio darograve loro in cambio del fuoco un malanno che tutti

accoglieranno con gioia gran festa facendo al malannoraquo2

E cosigrave detto rise degli uomini il padre e dei Numi

60ed ordinograve chrsquoEfegravesto lrsquoartefice insigne al piuacute presto

terra mescesse con acqua vigore ed umana favella

poi vrsquoinfondesse e forma di vergine amabile e bella

pari alle Dive immortali le desse ed Atena maestra

drsquoogni lavoro a lei fosse di stare allrsquoindustre telaio

65ed Afrodite a lei sul capo infondesse la grazia

la tormentosa brama le languide pene drsquoamore

e lrsquoargiciacuteda Ermegravete che lrsquoanime guida dispose

che in lei mente infondesse di cagna e costumi di frode

Disse e ubbidirono tutti di Crono al possente figliuolo

70Sugravebito il Nume ambidestro famoso foggiograve dalla terra

come voleva il Croniacutede la forma di vergine bella

la cinse lrsquoadornograve la Diva dagli occhi azzurrini

le dive Grazie e Dea veneranda Suada monili

drsquooro alle membra intorno le strinsero lrsquoOre dai vaghi

75crini le cinser la fronte coi fiori che dagrave Primavera

Pagravellade Atena tutti dispose in bellrsquoordine i doni

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e il Nume chrsquoArgo uccise che lrsquoanime guida nel petto

menzogne e furbi detti le infuse e costumi di frode

per volontagrave di Giove che tuona profondo e facondia

80lrsquoaraldo dei Celesti le diede E chiamograve questa donna

Pandogravera percheacute quanti Celesti han soggiorno in Olimpo

a lei diedero un dono che fosse cordoglio ai mortali

Compiuto or questo inganno sottil senza scampo il Croniacutede

mandograve lrsquoaraldo pronto dei Numi lrsquoinsigne Argiciacuteda

85a Epimetegraveo cheacute il dono gli offrisse neacute quegli ricordo

ebbe che Prometegraveo predetto gli aveva che doni

non accettasse mai dal Sire drsquoOlimpo ma invece

li respingesse cheacute poi non toccassero danni ai mortali

lrsquoaccolse e poi comprese che aveva accattato il malanno

90Cheacute pria vivean le stirpi degli uomini sopra la terra

dai mali immuni senza gravosi travagli lontano

dai tormentosi morbi che gli uomini adducono a morte

cheacute tra i malanni presto vecchiaia colpisce i mortali

Ma quella femmina il grande coperchio del doglio dischiuse

95con luttuoso cuore fra gli uomini e i mali vi sparse

Solo il Timor del futuro3 restograve sotto lrsquoorlo del doglio

nellrsquoinfrangibile casa neacute fuori volograve dalla porta

percheacute prima Pandora del vaso il coperchio rinchiuse

come lrsquoegiacuteoco Giove che i nuvoli aduna le impose

100Ma vanno gli altri mali fra gli uomini innumeri errando

percheacute piena egrave la terra di triboli il pelago egrave pieno

E vagolano morbi di giorno sugli uomini ed altri

giungon di notte improvvisi recando cordoglio ai mortali

muti cheacute ad essi tolse la voce lrsquoaccorto Croniacutede

105siccheacute modo non crsquoegrave di sfuggire ai voleri di Giove

Zeus chiede ad Ermes di condurla da Epimeteo Prometeo aveva messo in guardia il

fratello affinchegrave non accettasse alcun dono da parte degli dei ma Epimeteo si innamora di

Pandora Costei che saragrave la capostipite del genere femminile solleveragrave il coperchio di uno

strano ldquoorciordquo ( il famoso vaso di Pandora) nel quale Zes si egrave premurato di riporre tutti i

mali tutte le sventure e le sofferenze che si abbatteranno sullrsquoumanitagrave Soltanto la

speranza resteragrave rinchiusa in fondo a questo recipiente Forse percheacute gli umani non

avranno piugrave alcuna speranza oppure che egrave rimasta loro la speranza

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Ecco a causa di Pandora lrsquouomo ha lasciato lrsquoetagrave dellrsquooro

Prometeo saragrave incatenato con catene dolorose in cima ad una montagna e Zeus gli lanciacontro unrsquoaquila gigantescache ogni giorno gli divora il fegato Molto tempo dopo egliverragrave liberato da Eracle

Da questo mito possiamo rilevare

A allrsquoepoca dellrsquoetagrave dellrsquooro gli uomini vivevano senza donne esistevano le divinitagravefemminili ma i mortali erano esclusivamente maschi Essi non nascevanodallrsquounione di un uomo e di una donna ma solamente per volontagrave degli deidirettamente dalla terra (come altri racconti mitologici ci narrano)

B lrsquoarrivo di Pandora rende i mortali veramente tali con lrsquoarrivo delle sofferenze e deimali egrave come se si introducesse il tempo ( non dimentichiamo che le prime divinitagravedivoravano i figli proprio percheacute non esistesse il tempo)

C lrsquouscita dallrsquoetagrave dellrsquooro porta con segrave una calamitagrave molto funesta il lavoro Gli uominisaranno drsquoora in avanti costretti a guadagnare il pane con il sudore della fronte

D la morte che prima avveniva come un sonno ora egrave preceduta da malattia esofferenza

E la specie umana diventa la sola specie tra quelle mortali capace di hybrisla sola apoter sfidare gli dei e sconvolgereo persino distruggere la natura

IL MITO DI PROMETEO NEL VISSUTO PSICOLOGICO

ALCUNE RIFLESSIONI

bull Simbiosi e separazionebull Crescita ed evoluzione della coscienza

bull Coscienza ed istinto

bull Senso di colpa e depressione nel processo trasformativi

Simbiosi e separazione

Gli antichi pensavano che gli dei e gli esseri umani avessero avuto la medesima origine

ldquohellipdella stessa origine sono gli dei e gli uomini mortalirdquo

(EsiodoLe opere e i giorni108)

Come se lrsquoumanitagrave non avesse avuto coscienza di seacute come di qualcosa disgiunto dalla natura

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Prometeo egrave il racconto dellrsquoiniziale consapevolezza della distinzione tra esseri umani e mondo degli dei

Infatti egli egrave un dio ma non sta nellrsquoOlimpobensigrave sulla terra tra gli uomini

Ersquo come un messaggero che stabilisce un contatto tra due mondi Ma nel momento in cui i due mondi vengono in contatto lrsquouomo si rende conto che crsquoegrave una differenza tra la sua natura e il divino eche questa differenza crea una separazione che porta con seacute progresso ma anche sofferenza

La sofferenza nasce dalla nostalgia di quella totalitagrave indivisibile ormai perduta

Nel mito simbolo di questo dinamismo egrave IL GIUDIZIO DI MEKONE questa era una cittagrave del Peloponneso dedicata al culto della Grande Madre cioegrave della Natura nel suo duplice aspetto di protettrice e distruttrice In greco inoltre il termine mekon significa papavero e il papavero era il fiore che si offriva a Demetradea della feconditagrave della terra con il suo ciclo di morte e rinascita Inoltre il papavero nasconde lrsquooppio che offre il sonno e lrsquooblio e si apre al mondo dei sogni luogo psichico dove si incontra una diversa conoscenza di seacute e dove agiscono e si muovono le energie trasformative

Gli uomini accettavano la Grande Madre sia nelle sue manifestazioni protettive sia in quelle devastanti sia quando dava la vita sia quando la toglieva quando maturava il grano e quando mandava la tempesta a distruggerlohellip

Come il bambino piccolo si affida completamente alla madre e si identifica con lei in una unitagrave funzionalecosigrave lrsquouomo si identificava nella Natura

Non crsquoera un Io percheacute non crsquoera un Tu

A Mekone lrsquoessere umano dice ldquoIordquo la divinitagrave non egrave piugrave quellrsquoenergia materna nella quale essere contenuti ora diventa ldquoaltro da noirdquo con un atteggiamento distante e talvolta ostile

Nella vita psichica di ognuno prima o poi giunge ldquonecessariamenterdquo il momento di Mekone questo momento egrave narrato nei miti e nelle fiabe quando si racconta che il protagonista lascia la casa e il mondo familiare per avventurarsi nellrsquoignoto del bosco del mare

Quando un trauma o un forte disagio psichico bloccano questa fase evolutiva si affaccia una nevrosi

Percheacute un uomo possa diventare COSCIENTECONSAPEVOLE della vita sembrano necessari due dinamismi

bull un sacrificio e una divisione nel mito ciograve egrave simboleggiato dal sacrificio del bue e della sua divisione in due sacche

bull un atto di trasgressione la disubbidienza a un ordine datoallo scopo di costruirne uno nuovo piugrave rispondente alla situazione

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Zeus sa che sta per essere ingannato e tuttavia subisce la frode ldquopercheacute cosigrave deve accadererdquo (cfr Javhegrave con Adamo ed Eva cfr fiaba della Bella Addormentata nel bosco quando il re e la regina lasciano sola la principessahellip)

Lrsquoarchetipo del Padre deve essere trasgredito percheacute dal vecchio ordine possa nascereun nuovo ordine

Crescita ed evoluzione della coscienza

Scrive Jung

ldquoCon il suo furto (Prometeo) si egrave appropriato di qualcosa di prezioso e ha arrecato ingiuria agli dei Chiunque conosca il timore del primitivo di fronte alle innovazioni e alle loro imprevedibili conseguenze puograve facilmente immaginare la sua insicurezza e la sua cattiva coscienza al cospetto di questa scoperta Questa esperienza primordiale trova unrsquoeco nel motivo del ratto (degli armenti del sole dei pomi delle Esperididellrsquoerba dellrsquoimmortalitagravehelliprdquo) (OCGJ 5p172)

Il furto egrave legato anche l tema della disubbidienza e a una proibizione ndashAdamo ed Eva mangiano la melala moglie di Barbablugrave entra nella stanza proibita

Nella Veglia pasqualelrsquoazione commessa da Adamo ed Eva viene chiamata ldquofelix culpardquocioegrave una colpa felice percheacute porta allo sviluppoalla crescita della coscienza

Il fuoco assurge dunque ad archetipo di conoscenza e di energia spirituale che opera una trasformazione

Infatti quando la coscienza di una persona si illumina (= ecco il fuoco) allora tutta la personalitagrave si trasforma e progredisce

Ogni volta che un uomo progredisce nella conoscenza egrave come se facesse riemergerein lui Prometeo come se rubasse nuovamente una scintilla divina agli deiPerograve questo dinamismo di conoscenza si ritorce contro lrsquouomonon si puograve fare a menodi andare avanti (nella conoscenza)ma non si puograve neppure fare a meno di soffrire

Oltre allrsquoacquisizione di maggior coscienza di seacute con il furto del fuoco si manifesta contemporaneamente ldquoil sentimento di seacuterdquo come se non si potesse veramente sapere senza amare

Appare evidente dal mito raccontato che crsquoegrave una scelta importante da fare stare col Padre allrsquointerno dellrsquoordine dato o ribellarsi e cercarne uno nuovo

Prometeo mette luomo di fronte a delle scelte

bull accettare il carcere per le proprie idee o dissentire in silenziobull Abbandonare il posto di lavoro per non tradire la propria coscienza o rimanerci

dentro

bull Spezzare un matrimonio ormai privo di senso o mantenerlo in vita per conservare status e sicurezza

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Trasgredire come ha fatto Prometeo significa andare oltre il consuetotrasformare qualcosa di conosciuto in altro La trasformazione illumina la coscienza ma porta con seacute la sofferenza di aver violato lrsquoordine naturale originario in cui gli uominicomegli altri animali erano esclusi dalla conoscenza

Il sapere e la sofferenza sono dunque due aspetti complementari dellrsquouomo cosigrave comeavviene in Prometeo

Prometeo egrave simile a un IO che si sbilancia troppoegrave come se ci fosse in lui unrsquoinflazione della coscienza

ldquoTu non sei un diodevi mediarerdquo dice Ermes a Prometeo incatenato

In questo modo Ermes sembra suggerire la cura la terapia di fronte ad una personalitagraveprevalentemente prometeica

Prometeo non lo vuole ascoltare e cosigrave egrave sprofondato nel Tartaro cioegrave nellrsquoinconscio

Coscienza ed istinto (Il vaso di Pandora)

Osserviamonel racconto di Prometeo come uno sdoppiamento della divinitagrave in una figura alleata (=Prometeo) e in una figura ostile (= Zeus)

Scegliendo lrsquouomo Prometeo egrave come se accendesse nellrsquoessere umano la scintilla della coscienza e questa egrave lrsquointeriorizzazione dellrsquoaspetto divino alleato dentro la psicheumana

Ma questo dinamismo non piace alla parte ostile della divinitagrave che manda tra gli uomini Pandora

Percheacute Pandora

Ci aiuta a comprenderlo Neumann in ldquoStoria delle origini della coscienzardquo

ldquoPer ragioni comprensibili proprio il femminile viene esperito come il vaso per eccellenzahellipse fondiamo lrsquoequazione corpo-mondo dellrsquouomo primitivo nella sua primaforma aspecifica con lrsquoequazione simbolica fondamentale del femminiledonna=corpo=vasogiungiamo ad una formula simbolica universaleche suona cosigrave donna=corpo=vaso=mondo

Questa egrave la formula fondamentale degli stadi di vita patriarcalecioegrave di una fase umanain cui lrsquoArchetipo del femminile predomina sul maschile e lrsquoinconscio predomina sullrsquoIO e sulla coscienza ldquo (Neumann ldquoStoria delle origini della coscienza)

Il vaso e Pandora sono entrambi simboli dellrsquoAnima e dunque quando si diventa consapevoli di Pandora si diventa consapevoli anche del contenuto del vaso Pandora egrave ldquocolei che dona tuttordquotutto e il contrario di tutto E quando gli uomini cominciano a sapere e a ricordare allora si accorgono anche dei mali la vita egrave anche faticadepressionemalattia e morte

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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sempre un disordine da sistemareun mostro da combattereunrsquoingiustizia (= un disaccordo con il cosmo) da correggere

- lrsquoerrore piugrave grande che si possa commettere egrave la famosa hybris cioegrave lrsquoorgoglio che incita gli esseri mortali e anche quelli immortali a non saper restare al proprio posto in seno allrsquouniverso La hybris altro non egrave che un ritorno delle forze oscure del caoso come diciamo noi oggi crimine contro la natura (Mito di Tantalo)

- la virtugrave piugrave grande egrave dikeacutela giustiziache egrave lrsquoaccordo con lrsquoordine cosmico per lrsquouomo lrsquohybris piugrave grande consiste nello sfidare gli dei o peggio ancora considerarsi sul loro stesso piano

- Cosmo lrsquoordine armoniosodikeacute la giustizia (= lrsquoaccordo con il cosmo) e hybrisil disaccordo sono le tre parole chiavi che scaturiscono dal racconto delle origini

Vediamo insieme due miti che riprendono queste osservazioniIl mito di Tantalo e quello di Mida

MITO DI TANTALO Fonti

larr Esiodo Teogonia 355

larr Pausania Libro II 224

larr Pindaro Olimpica III 41

larr Igino Fabulae 8283 e 124

TANTALO (Τάνταλος Tantălus) - Insieme a Sisifo e a Tizio egrave uno dei punitinelloltretomba omerico (Odiss XI 582-592)

Odisseo lo incontra negli Inferi ldquoVidi Tantalo che pene gravose soffriva ritto dentro unostagno lacqua lambiva il suo mento Pareva sempre assetato e non poteva attingere ebere ogni volta che bramoso di bere quel vecchio si curvava lacqua risucchiata sparivala nera terra appariva ai suoi piedi Un degravemone la prosciugava Alberi dallalto fogliame glispargevano frutti sul capo peri e granati e meli con splendidi frutti fichi dolcissimi e pianterigogliose dulivo ma appena il vecchio tendeva le mani a sfiorarli il vento glieli lanciavaalle nuvole ombroserdquo

Tantalo figlio di Zeus e di Pluto era benvoluto dagli dei che spesso lo onoravanosedendosi alla sua mensa ma fu autore di diverse offese nei loro confronti consistentisostanzialmente in violazioni delle regole dellrsquoospitalitagrave tra esse il ratto di Ganimede ilfurto del nettare e dellambrosia per distribuirlo ai suoi sudditi Inoltre vi fu lepisodio delfurto del cane doro custode di un tempio di Zeus situato a Creta In tale mito lartefice delfurto era in realtagrave Pandareo che lo affidograve al ragazzo con limpegno che lo nascondesseagli occhi divini Hermes giunse con il chiaro intento di riavere il sacro animale ma Tantalogiurograve il falso Tantalo per aver compiuto tutti questi misfatti era stato umiliato dagli dei ederiso dai suoi stessi figli perciograve decise di vendicarsi Prese dei ragazzi e li fece uccidere(alcune versioni dicono che si trattograve dei figli di Tantalo altri che fossero invece dei servi)facendone poi cucinare le carni ed invitograve gli dei alla sua mensa convinto che i suoi ospitinon avrebbero mai subdorato un simile abominio e che avrebbero mangiato carne umanaTuttavia quando i piatti vennero scoperti gli degravei capirono immediatamente cosa Tantaloaveva fatto furioso per un simile oltraggio e per limmensa crudeltagrave del suo anfitrione

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Zeus lo fulminograve allistante uccidendolo e scagliandolo nellAde facendo poi riportare invita le vittime della sua follia

Il supplizio

Tantalo a memoria eterna del suo misfatto sebbene sia oramai unombra avvertecostantemente il bisogno di mangiare e bere ma nonostante sia circondato da cibo eacqua non puograve neacute nutrirsi neacute dissetarsi Egrave legato ad un albero da frutto carico di ogniqualitagrave di frutti ed immerso fino al collo in un lago dacqua dolce tuttavia appena Tantaloprova a bere il lago si asciuga e non appena prova a prendere un frutto i rami siallontanano o un alito di vento improvviso li fa volare via lontano dalle sue mani Inoltre ungrosso macigno incombe su di lui minacciando di schiacciargli il cranio e facendolo cosigravevivere in uno stato di terrore perenne Secondo unaltra versione la morte viene collegataad un supplizio in cui deve sostenere un monte intero sulla sua testa

Questa impossibilitagrave di raggiungere uno scopo che pure sembra a portata di mano ha datoorigine allespressione proverbiale il supplizio di Tantalo

Il mito di Tantalo viene successivamente ripreso da Arthur Schopenhauer come esempio della eterna insoddisfazione della volontagrave per cui contro un desiderio che viene appagato ne rimangono almeno dieci insoddisfatti inoltre la brama dura a lungo le esigenze vanno allinfinito lappagamento egrave breverdquo

Il mito di Tantalo egrave stato ripreso da Primo Levi in Se questo egrave un uomo Sigrave sentono i dormienti respirare e russare qualcuno geme e parla Molti schioccano le labbra e dimenano le mascelle Sognano di mangiare () Egrave un sogno spietato chi ha creato il mito di Tantalo doveva conoscerlo

LA SINDROME DI TANTALO

LrsquoAmore il Lavoro e la Conoscenza sono i bisogni fondamentali di ogni vivente umanodopo che sono stati soddisfatti quelli primari Chiunque raggiunga nel campo dellrsquoamoredel lavoro della conoscenza una condizione soddisfacente sente la minaccia che questopossa venirgli sottratto o che semplicemente possa venir perduto La sindrome di Tantaloegrave caratterizzata sul piano anamnestico da un allattamento soddisfacente per quantitagrave maeccessivamente protratto o prematuramente interrotto Sul piano psicologico il vissuto egraveduplice la persona a cui egrave stato tolto prematuramente il cibo soffre della mancanza diqualcosa che egrave considerato fondamentale per la vita si tratta dunque di un bisogno (anchese solo nel vissuto della persona) Si stabilisce dunque una tensione verso loggettodesiderato che mira a soddisfarlo Chi ha avuto invece una protrazione dellrsquoallattamentonon ne ha mai abbastanza

Questi vissuti psichici provocano ansia alternata a cadute depressive (vuoto nellapancia) Dopo la realizzazione del desideriobisogno il vissuto diventa quello della pauradella perdita di quanto realizzato (la frase tipica mi pare troppo bello per essere vero) ela persona si aspetta continuamente che come accadeva a Tantalo ciograve che ha ottenuto glivenga tolto

Il copione di coloro i quali non riescono mai a raggiungere i loro obiettivi e a soddisfare leloro ambizioni presenta chiari punti di contatto con il mito di Tantalo

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Dobbiamo imparare che i nostri limiti sono le nostre possibilitagrave i nostri ldquodifettirdquo diventano lenostre potenzialitagrave

MITO DEL RE MIDA re della Frigia figlio del re Gordio e della dea Cibele

FONTI Ovidio (Metamorfosi Libro XI)

Narra il mito che un giorno Mida ritrovograve il vecchio satiro Sileno precettore del dio Dioniso ea lui molto caro mentre vagava ubriaco nei suoi giardini Avendolo riconosciuto edessendo un seguace del culto di Dioniso lo accolse a braccia aperte e diede per lui unafesta come non se ne vedevano da tanto tempo Alla fine della festa lo stesso re Midariaccompagnograve personalmente Sileno da Dioniso che al rivederlo avendolo dato per mortonon stava in se dalla gioia Dioniso per ricompensare Mida gli chiese di esprimere undesiderio e lui lavrebbe esaudito Mida ci pensograve un attimo e alla fine decise di chiedere aldio la facoltagrave di tramutare in oro ogni cosa che toccasse Grande fu la gioia di Mida mentresperimentava il suo dono mentre faceva sogni di gloria e di potere Ecco cosa Ovidio ci racconta (Metamorfosi Libro XI) laquo() Bacco esaudigrave il desideriosdebitandosi con quel dono presto fonte di guai ma allo stesso tempo si rammaricograve dellascelta fatta da Mida Lieto godendo a suo danno se ne andograve via leroe di Frigia e iniziograve atoccare ogni cosa per saggiare il suo dono Quasi non credendo a se stesso staccograve unrametto verdeggiante dal ramo di un basso leccio e quello diventograve doro Prese un sassoda terra e anche quello divenne colore delloro Tocca allora una zolla di terra al suomagico tocco diventa una pepita doro raccoglie aride spighe di grano un raccolto dorostringe un frutto raccolto da un albero lo si direbbe un dono delle Espegraveridi se poi avvicinale dita in cima a uno stipite e quello appare tutto sfolgorante Persino mentre si lava lemani nellacqua limpida quellacqua fluendo dalle sue mani potrebbe ingannare DagravenaeImmaginando doro ogni cosa Mida non riesciva piugrave a nascondere le sue speranze ()raquo Quando arrivograve a casa e venne lora di cena i servi iniziarono ad apparecchiare la tavola efu a quel punto che Mida si rese conto del vero significato di quel dono Ecco come Ovidioci narra quello che successe laquo () E mentre esulta i servi apparecchiavano la tavolaimbandendola di vivande e pane tostato Ma ahimegrave ora come tocca i doni di Cerere conla mano quei doni diventano rigidi se poi con aviditagrave cerca di lacerare con i dentiqualcosa appena laddenta una lamina doro ricopre la pietanza mischia ad acqua pura ilvino del suo benefattore Bacco oro liquido gli avresti visto colare dalla bocca terrorizzatoper linaspettata sciagura ricco e povero insieme vuol sottrarsi allopulenza e odia ciograve cheaveva un tempo tanto sognato Tanta abbondanza non puograve calmargli la fame arida disete gli arde la gola e come egrave giusto inizia a odiare loro ()raquo Grande fu lo sgomento e il terrore tanto che corse da Dioniso per pregarlo di togliergli ildono nefasto Il dio mosso a compassione disse a Mida di andare a bagnarsi alle sorgenti del fiumePattolo che sgorgavano dal monte Tmolo perchegrave le acque avrebbero portato via il suodono E cosigrave fu Da allora la leggenda vuole che le acque di quel fiume si arricchirono disabbie aurifereMa le disavventure di Mida non finiscono qui Accadde infatti un giorno che il dio Pan sitrovasse sul monte Tmolo intento a suonare Trasportato dalle dolci note osograve sfidare il dioApollo dicendo che le sue melodie non potevano competere con le note del suo flautoScese allora Apollo dallOlimpo per gareggiare con Pan invitando lo stesso Tmolo il diodel monte a fare da giudice alla sfidaDapprima suonograve Pan ma quando Apollo iniziograve a toccare la sua lira ogni cosa sembrogravefermarsi alle sue note tanto che Tmolo senza esitare lo dichiarograve vincitore e lo stesso Pan

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si inchinograve a tanta grazia e armonia Solo Mida che per caso passava da quelle parti eaveva assistito allesibizione iniziograve a protestare dicendo che doveva essere Pan ilvincitore A quel punto Apollo per punire Mida della sua arroganza decise di trasformarglile orecchie in quelle di un asino e cosigrave fuEcco come Ovidio ricorda lepisodio laquoSoffia Pan nelle sue agresti canne e con la suamusica delizia Mida che per caso assisteva alla gara Poi il dio Tmolo rivolse il suo visoverso quello di Febo questi cinta la bionda cresta del lauro Parnaso teneva con lasinistra la lira ornata di gemme e davorio indiano nella destra teneva il plettro Quindicon mano esperta iniziograve a far vibrare le corde e Tmolo rapito dalla dolcezza del suonoordinograve a Pan di inchinare di fronte alla cetra del dio la sua zampogna Il giudizio del dioTmolo fu accolto da tutti solo Mida lo disapprovograve invece considerandolo ingiusto Allora ilnume di Delo decise di non permettere che quelle stolte orecchie continuassero aconservare una forma umana tanto che le allungograve ricoprendole di pelo grigio e le reseflessibili alla base in modo da poterle scuotere Tutto il resto del corpo rimase umanosoltanto le orecchie furono punite assumendo la forma di un tardo asinello Linfelicepieno di vergogna tentograve di nasconderle ricoprendole con una tiara purpurearaquoMida pieno di vergogna e non sapendo come fare perchegrave in quel modo non poteva certopresentarsi al suo popolo nascose a tutti le sue orecchie dasino sotto una tiara rossaUna sola persona perograve non riuscigrave a ingannare il barbiere che era solito tagliargli i capelliche non appena lo vide iniziograve a ridere tanto forte che Mida dovette minacciarlo di morteper farlo smettere e con la promessa di non raccontare a nessuno quanto vistoIl poveretto perograve una volta ritornato a casa non riusciva a darsi pace perchegrave volevaparlare con qualcuno ma temeva per la sua vita Cosigrave si recograve sulla riva del fiume scavograveuna buca nel terreno e dentro tale buca disse quanto aveva visto Una volta fatto ricoprigrave labuca e soddisfatto e in pace sicuro che il segreto del re fosse al sicuro si avviograve versocasa Ma accadde che poco dopo in quella stessa buca spuntassero delle canne chevibrando al vento portavano sulle onde della brezza le parole del servo e in questo modotutti seppero che re Mida aveva le orecchie dasino Mida appresa la notizia fece uccidereil servo ma nulla potegrave fare contro il pubblico schermo e la sorte a lui toccata

I temi del Mito che attirano maggiormente lattenzione sono tre

- lavido potere che permette al re Mida di trasformare in oro tutto ciograve che tocca - la punizione nella quale egli incorre per aver osato contrastare il dio Apollo - lincapacitagrave del suo barbiere di serbare un segreto

Tre aspetti che per quanto emergano da un racconto antico sono ancora molto attuali esoprattutto sono riferibili agli uomini di ogni tempoLoro di Mida la metallificazione del commestibile egrave apparire senza essere vivere delmorire Richiede ravvedimento implora salvezza esige purificazione percheacute lessere torniad essere la ricchezza ad arricchire la pienezza a riempirsi la veritagrave a consistere la vitaa vivere Mida ha considerato essenziale ciograve che egrave superficiale ha creduto che la ricchezzalrsquooroilpotere e le proprietagrave che esso procura costituissero lo scopo ultimo della vita umana Haconfuso lrsquoessere con lrsquoavere la veritagrave con lrsquoapparenzaMida minaccia lrsquointero ordine cosmicotutto ciograve che tocca muoreegrave lrsquoopposto di un diocreatore del mondoMida ha voluto attribuirsi con il ldquotocco drsquoorordquo un potere divinouna capacitagrave che va ben oltreogni saggezza umanaCosigrave luomo contemporaneo va perdendo se stesso ottusamente proteso verso un piacereinappagante preferito al pervadente e sereno appagamento di seacute

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Vuole rimanere nel principio del piacere e rifiuta quello di realtagraveUn altro contenuto del mito riguarda la tiara che copre le orecchie dasino Per quanto re -e lalto copricapo ne egrave linequivocabile segno - Mida soccombe a un potere a lui superioread una sovranitagrave che egli ha avuto lardire di sfidare mai contraddire un dio soprattutto senon crsquoegrave vero motivoUn terzo soggetto merita riflessione attenta quello del segreto Il barbiere che per forza di cose egrave lunico che viene a conoscenza della sventura toccata alRe Mida patisce il supplizio del silenzio cui lo costringe la minaccia di morte Cegraveuninclinazione dellanimo umano che non riesce a sottrarsi al bisogno della condivisionedelle novitagrave (e non solo) soprattutto quando il contenuto da spartire egrave clamoroso o hacaratteristiche adatte al pettegolezzo

Alessandro Manzoni tratta il tema del segreto confidato Una delle piugrave gran consolazioni di questa vita egrave lamicizia e una delle consolazionidellamicizia egrave quellavere a cui confidare un segreto Ora gli amici non sono a due a duecome gli sposi ognuno generalmente parlando ne ha piugrave duno il che forma una catenadi cui nessuno potrebbe trovar la fine Quando dunque un amico si procura quellaconsolazione di deporre un segreto nel seno dun altro dagrave a costui la voglia di procurarsila stessa consolazione anche lui Lo prega egrave vero di non dir nulla a nessuno e una talcondizione chi la prendesse nel senso rigoroso delle parole troncherebbeimmediatamente il corso delle consolazioni Ma la pratica generale ha voluto che obblighisoltanto a non confidare il segreto se non a chi sia un amico ugualmente fidato eimponendogli la stessa condizione Cosigrave damico fidato in amico fidato il segreto gira egira per quellimmensa catena tanto che arriva allorecchio di colui o di coloro a cui ilprimo che ha parlato intendeva appunto di non lasciarlo arrivar mai Avrebbe perograveordinariamente a stare un gran pezzo in cammino se ognuno non avesse che due amiciquello che gli dice e quello a cui ridice la cosa da tacersi Ma ci son degli uominiprivilegiati che li contano a centinaia e quando il segreto egrave venuto a uno di questi uomini igiri divengon sigrave rapidi e sigrave moltiplici che non egrave piugrave possibile di seguirne la traccia Il nostroautore non ha potuto accertarsi per quante bocche fosse passato il segreto che il Grisoaveva ordine di scovare il fatto sta che il buon uomo da cui erano state scortate le donnea Monza tornando verso le ventitre col suo baroccio a Pescarenico sabbatteacute primadarrivare a casa in un amico fidato al quale raccontograve in gran confidenza lopera buonache aveva fatta e il rimanente e il fatto sta che il Griso poteacute due ore dopo correre alpalazzotto a riferire a don Rodrigo che Lucia e sua madre seran ricoverate in unconvento di Monza e che Renzo aveva seguitata la sua strada fino a Milano

(Alessandro Manzoni I Promessi Sposi Cap XI) Il motivo del segreto apre anche la riflessione sulla pericolositagrave del ldquonon dettordquo la correntetransgenerazionale della psicologiaAnne Ancelin Schutzenberger ha approfondito per piugrave di 40 anni questa tematica dimostrando con numerosi esempi clinici come tutti siamo anelli in una catena di generazioni e spesso diveniamo vittime di eventi e traumi giagrave vissuti dai nostri antenati (riprenderemo questa riflessione quando affronteremo il tema edipico) in maniera a volte del tutto inconsapevolei nostri genitori i nostri nonnii nostri avi ci lasciano in ereditagrave problemi non risoltitraumi non ldquodigeritirdquo segreti indicibiliQuando le cose non vengono dette il corpo deve per forza esprimerle questa egrave la somatizzazione Cosigrave puograve accadere che il corpo del figlio bambino nipote o pronipotesi trasforma nella vece dellrsquoantenato ferito nella ldquoparolardquo del suo trauma Diventa necessario

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allora ldquotirare fuori lo scheletro dallrsquoarmadiordquo decodificare le ferite non rimarginate e occuparsene per liberarsi e stare meglio

Chi egrave interessato puograve leggereAnne Ancelin Schutzenberger Il piacere di vivere Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerLa sindrome degli antenati Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerUna malattia chiamata genitori Di renzo Editore2019

Altre riflessioni

1 Re Mida a Wall Street Debito desiderio e distruzione tra psicoanalisi economiafilosofia (Mimesis 2015)

2 ldquonel momento in cui il denaro egrave feticizzato a ricchezza come avviene allrsquointerno delsistema capitalistico e lrsquouomo aliena da seacute la ricchezza riponendola nel denaro come altroda seacute il desiderio di arricchimento diviene brama di ricchezza e il bisogno di relazionequale fonte di arricchimento diviene bisogno di possesso del denaro che per soddisfarsistrumentalizza la relazione cosigrave mentre i rapporti umani si fanno strumento perlrsquoaccumulazione del denarodiventano cioegrave rapporti tra cose e quindi merci il soggettoumano perde il significato della relazione quale luogo di produzione di scambi divaloreiessenziali alla sua realizzazione come al suo arricchimentoE viene a trovarsi nella condizione di Re Mida arrivando a morire di fame relativamente alsenso dellrsquoesistenza Lrsquouomo infatti si nutre della sua creativitagrave che si dagrave soltanto nellarelazione e quindi nella socialitagraverdquo

( Silvia Montefoschi Il senso della psicanalisi da Freud a Jung e oltre Feltrinelli)

3 Dan Lok Joe Vitale Ivan Nossa Come Re Mida ogni cosa che tocchi puograve trasformarsi in oro in gioia e realizzazioneMacrolibrarsi

I bambini nascono senza limiti Non conoscono il concetto dellrsquoespressione ldquonon possordquoLe limitazioni e le false credenze vengono apprese e poi portate nella vita adulta Immaginate che potenza potrebbe avere un bambino se fosse in grado di crescere senza limitazioni e programmazioni

DAGLI DEI AI MORTALI COME E PERCHErsquorsquoUMANITArsquo Ersquo STATACREATA

Ersquo sempre Esiodo che ci parla delle cinque etagrave dellrsquouomo Egli ci descrive cinque umanitagrave differenticinque tipi umani che si sarebbero succeduti nel corso del tempo In questo suo racconto crsquoegrave sempre la presenza di esistenze umane in armonia con la giustizia e il cosmoe altre caratterizzate dalla hybris cioegrave dallrsquoorgoglioEsiodo parla innanzitutto dellrsquoetagrave dellrsquooro A questa segue lrsquoetagrave dellrsquoargento in cui regna una razza di uomini puerili e malvagisegue quella del bronzopopolata di esseri terrificanti e crudeli Appaiono poi gli eroiguerrieri ma valorosi e nobili che finiranno i loro giorni sullrsquoisola dei beatidove la loro vita egrave paragonabile in tutto a quella dellrsquoetagrave dellrsquooro

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Lrsquoultima etagrave egrave quella del ferro che corrisponde alla nostra epoca e alla nostra umanitagrave quiEsiodo egrave molto apocalittico e ce la descrive come lrsquoetagrave peggiore In questa etagrave gli uomininon cessano di penare e di soffrirenon esiste una sola gioia che non venga seguita dauna pena Non solo gli uomini invecchiano molto velocementema devono lavorare duroper guadagnarsi da vivere Percheacute La risposta egrave che si tratta di unrsquoumanitagrave che vivenellrsquohybris Gli ultimi dei abbandonano gli uomini ed essi si incamminano verso lacatastrofe Appaiono cosigrave i misfatti ultimi e devastanti di una vita in preda allrsquohybris indisaccordo con lrsquoordine cosmico ossia unrsquoesistenza senza rispetto degli dei

Per quale motivo crsquoegrave stato questo passaggio dallrsquoetagrave dellrsquooro a quella del ferro Comespiegare questa caduta fuori dal paradiso

Il tentativo di risposta viene dai miti di Prometeo e di Pandora

Leggiamo il mito come ce lo racconta Platone nel dialogo PROTAGORA (IV sec aC)

Ci fu un tempo in cui esistevano gli dei ma non le stirpi mortali Quando giunse anche per queste il

momento fatale della nascita gli dei le plasmarono nel cuore della terra mescolando terra fuoco e

tutto ciograve che si amalgama con terra e fuoco Quando le stirpi mortali stavano per venire alla luce

gli dei ordinarono a Prometeo e a Epimeteo di dare con misura e distribuire in modo opportuno a

ciascuno le facoltagrave naturali Epimeteo chiese a Prometeo di poter fare da solo la distribuzione

Dopo che avrograve distribuito - disse - tu controllerai Cosigrave persuaso Prometeo iniziograve a distribuire

Nella distribuzione ad alcuni dava forza senza velocitagrave mentre donava velocitagrave ai piugrave deboli

alcuni forniva di armi mentre per altri privi di difese naturali escogitava diversi espedienti per la

sopravvivenza [321] Ad esempio agli esseri di piccole dimensioni forniva una possibilitagrave di fuga

attraverso il volo o una dimora sotterranea a quelli di grandi dimensioni invece assegnava

proprio la grandezza come mezzo di salvezza Secondo questo stesso criterio distribuiva tutto il

resto con equilibrio Escogitava mezzi di salvezza in modo tale che nessuna specie potesse

estinguersi Procurograve agli esseri viventi possibilitagrave di fuga dalle reciproche minacce e poi escogitograve

per loro facili espedienti contro le intemperie stagionali che provengono da Zeus Li avvolse

infatti di folti peli e di dure pelli per difenderli dal freddo e dal caldo eccessivo Peli e pelli

costituivano inoltre una naturale coperta per ciascuno al momento di andare a dormire Sotto i

piedi di alcuni mise poi zoccoli sotto altri unghie e pelli dure e prive di sangue In seguito procurograve

agli animali vari tipi di nutrimento per alcuni erba per altri frutti degli alberi per altri radici

Alcuni fece in modo che si nutrissero di altri animali concesse loro perograve scarsa prolificitagrave che

diede invece in abbondanza alle loro prede offrendo cosigrave un mezzo di sopravvivenza alla specie

Ma Epimeteo non si rivelograve bravo fino in fondo senza accorgersene aveva consumato tutte le

facoltagrave per gli esseri privi di ragione Il genere umano era rimasto dunque senza mezzi e lui non

sapeva cosa fare In quel momento giunse Prometeo per controllare la distribuzione e vide gli altri

esseri viventi forniti di tutto il necessario mentre lrsquouomo era nudo scalzo privo di giaciglio e di

armi Intanto era giunto il giorno fatale in cui anche lrsquouomo doveva venire alla luce Allora

Prometeo non sapendo quale mezzo di salvezza procurare allrsquouomo rubograve a Efesto e ad Atena la

perizia tecnica insieme al fuoco - infatti era impossibile per chiunque ottenerla o usarla senza

fuoco - e li donograve allrsquouomo Allrsquouomo fu concessa in tal modo la perizia tecnica necessaria per la

vita ma non la virtugrave politica [322] Questa si trovava presso Zeus e a Prometeo non era piugrave

possibile accedere allrsquoAcropoli la dimora di Zeus protetta da temibili guardie Entrograve allora di

nascosto nella casa comune di Atena ed Efesto dove i due lavoravano insieme Rubograve quindi la

scienza del fuoco di Efesto e la perizia tecnica di Atena e le donograve allrsquouomo Da questo dono derivograve

allrsquouomo abbondanza di risorse per la vita ma come si narra in seguito la pena del furto colpigrave

Prometeo per colpa di Epimeteo Allorcheacute lrsquouomo divenne partecipe della sorte divina in primo

luogo per la parentela con gli dei unico fra gli esseri viventi cominciograve a credere in loro e innalzograve

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altari e statue di dei Poi subito attraverso la tecnica articolograve la voce con parole e inventograve case

vestiti calzari giacigli e lrsquoagricoltura Con questi mezzi in origine gli uomini vivevano sparsi qua e

lagrave non crsquoerano cittagrave perciograve erano preda di animali selvatici essendo in tutto piugrave deboli di loro La

perizia pratica era di aiuto sufficiente per procurarsi il cibo ma era inadeguata alla lotta contro le

belve (infatti gli uomini non possedevano ancora lrsquoarte politica che comprende anche quella

bellica) Cercarono allora di unirsi e di salvarsi costruendo cittagrave ogni volta che stavano insieme

perograve commettevano ingiustizie gli uni contro gli altri non conoscendo ancora la politica perciograve

disperdendosi di nuovo morivano Zeus dunque temendo che la nostra specie si estinguesse del

tutto inviograve Ermes per portare agli uomini rispetto e giustizia affincheacute fossero fondamenti

dellrsquoordine delle cittagrave e vincoli drsquoamicizia Ermes chiese a Zeus in quale modo dovesse distribuire

rispetto e giustizia agli uomini laquoDevo distribuirli come sono state distribuite le arti Per queste

infatti ci si egrave regolati cosigrave se uno solo conosce la medicina basta per molti che non la conoscono

e questo vale anche per gli altri artigiani Mi devo regolare allo stesso modo per rispetto e

giustizia o posso distribuirli a tutti gli uominilaquo laquoA tutti - rispose Zeus - e tutti ne siano partecipi

infatti non esisterebbero cittagrave se pochi fossero partecipi di rispetto e giustizia come succede per le

arti Istituisci inoltre a nome mio una legge in base alla quale si uccida come peste della cittagrave chi

non sia partecipe di rispetto e giustiziaraquo

Prometeofiglio di Titani egrave ldquocolui che pensa primardquo mentre suo fratello Epimeteo egrave ldquocoluiche pensa dopordquo che agisce senza riflettere

Siamo ancora nellrsquoetagrave dellrsquooro quando uomini e dei vivono in perfetta armonia Esiodoscrive che un giorno per un motivo non chiaro Zeus decide di sistemare una contesa tradei ed esseri umani Zeus ha assegnato agli dei il loro posto nel cosmo e ora stapensando a quale parte del cosmo assegnare allrsquouomo Zeus chiede a Prometeo disacrificare un bue e dividerlo equamente cosigrave che questa divisione divenga in qualchemisura modello per le relazioni future

Prometeocredendo di aiutare gli uominitende una trappola a Zeus divide il due in duepartipoi mette i pezzi di carne migliori sotto la pelle dellrsquoanimale e nello stomaco cosigrave cheappaia immangiabile e non venga scelto da Zeus mette invece le ossa dentro uno stratodi grasso lucido e appetitoso Zeus si accorge di tutto ecieco di rabbiafinge di cascarenella trappola e sceglie lrsquoammasso di ossa bianche lasciando i pezzi di carne migliore agliumani A lui non costa molto perchegrave gli dei non si nutrono di carnema di miele e diambrosia Gli dei si nutrono per divertimento mentre lrsquouomo deve farlo per necessitagrave Zeusper punire gli uomini cessa di concedere loro il fuoco

Ecco percheacute Prometeo commetteragrave un altro furto che saragrave nuovamente di lesa maestagrave aZeus ruba a Zeus il fuoco e lo restituisce agli uomini

A questo punto Zeus egrave davvero furioso e darsquo ordine ad Efesto di fabbricareimmediatamentemescolando acqua e terrala statua di una fanciulla ldquooggetto didesideriordquouna donna di cui gli esseri umani cadranno follemente innamorati Si tratta diPANDORA ldquocolei che ha tutti i donirdquo ma che nello stesso tempo avrebbe procurato alrovina agli esseri umani

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Leggiamo il mito raccontato da Esiodo ne Le opere e i giorni

PROMETEO E PANDORA1

Sappi che tengono i Numi nascosto ogni bene che valga

a sostentar la vita Se no col travaglio drsquoun giorno

agevolmente un anno campare oziumlando potresti

45staccar presto il timone potresti ed appenderlo al fumo

dei buoi nulla varrebbe dei muli ostinati il lavoro

ma Giove i beni ascose per lrsquoira concetta nel cuore

percheacute Promegraveteo mente sottile lo trasse in inganno

Per questo egli tramograve luttuosi cordogli ai mortali

50nascose il fuoco e il figlio sottil di Giapegraveto di nuovo

a Giove lo rapigrave per darlo ai mortali celato

entro una ferula cava tenendolo a Giove che avventa

fulmini e irato il Nume che i nuvoli aduna gli disse

laquoO di Giapegraveto figlio maestro di tutte le astuzie

55trsquoallegri tu che il fuoco mrsquohai preso mrsquohai tesa la frode

ma gran cordoglio per te saragrave fra le genti venture

chrsquoio darograve loro in cambio del fuoco un malanno che tutti

accoglieranno con gioia gran festa facendo al malannoraquo2

E cosigrave detto rise degli uomini il padre e dei Numi

60ed ordinograve chrsquoEfegravesto lrsquoartefice insigne al piuacute presto

terra mescesse con acqua vigore ed umana favella

poi vrsquoinfondesse e forma di vergine amabile e bella

pari alle Dive immortali le desse ed Atena maestra

drsquoogni lavoro a lei fosse di stare allrsquoindustre telaio

65ed Afrodite a lei sul capo infondesse la grazia

la tormentosa brama le languide pene drsquoamore

e lrsquoargiciacuteda Ermegravete che lrsquoanime guida dispose

che in lei mente infondesse di cagna e costumi di frode

Disse e ubbidirono tutti di Crono al possente figliuolo

70Sugravebito il Nume ambidestro famoso foggiograve dalla terra

come voleva il Croniacutede la forma di vergine bella

la cinse lrsquoadornograve la Diva dagli occhi azzurrini

le dive Grazie e Dea veneranda Suada monili

drsquooro alle membra intorno le strinsero lrsquoOre dai vaghi

75crini le cinser la fronte coi fiori che dagrave Primavera

Pagravellade Atena tutti dispose in bellrsquoordine i doni

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e il Nume chrsquoArgo uccise che lrsquoanime guida nel petto

menzogne e furbi detti le infuse e costumi di frode

per volontagrave di Giove che tuona profondo e facondia

80lrsquoaraldo dei Celesti le diede E chiamograve questa donna

Pandogravera percheacute quanti Celesti han soggiorno in Olimpo

a lei diedero un dono che fosse cordoglio ai mortali

Compiuto or questo inganno sottil senza scampo il Croniacutede

mandograve lrsquoaraldo pronto dei Numi lrsquoinsigne Argiciacuteda

85a Epimetegraveo cheacute il dono gli offrisse neacute quegli ricordo

ebbe che Prometegraveo predetto gli aveva che doni

non accettasse mai dal Sire drsquoOlimpo ma invece

li respingesse cheacute poi non toccassero danni ai mortali

lrsquoaccolse e poi comprese che aveva accattato il malanno

90Cheacute pria vivean le stirpi degli uomini sopra la terra

dai mali immuni senza gravosi travagli lontano

dai tormentosi morbi che gli uomini adducono a morte

cheacute tra i malanni presto vecchiaia colpisce i mortali

Ma quella femmina il grande coperchio del doglio dischiuse

95con luttuoso cuore fra gli uomini e i mali vi sparse

Solo il Timor del futuro3 restograve sotto lrsquoorlo del doglio

nellrsquoinfrangibile casa neacute fuori volograve dalla porta

percheacute prima Pandora del vaso il coperchio rinchiuse

come lrsquoegiacuteoco Giove che i nuvoli aduna le impose

100Ma vanno gli altri mali fra gli uomini innumeri errando

percheacute piena egrave la terra di triboli il pelago egrave pieno

E vagolano morbi di giorno sugli uomini ed altri

giungon di notte improvvisi recando cordoglio ai mortali

muti cheacute ad essi tolse la voce lrsquoaccorto Croniacutede

105siccheacute modo non crsquoegrave di sfuggire ai voleri di Giove

Zeus chiede ad Ermes di condurla da Epimeteo Prometeo aveva messo in guardia il

fratello affinchegrave non accettasse alcun dono da parte degli dei ma Epimeteo si innamora di

Pandora Costei che saragrave la capostipite del genere femminile solleveragrave il coperchio di uno

strano ldquoorciordquo ( il famoso vaso di Pandora) nel quale Zes si egrave premurato di riporre tutti i

mali tutte le sventure e le sofferenze che si abbatteranno sullrsquoumanitagrave Soltanto la

speranza resteragrave rinchiusa in fondo a questo recipiente Forse percheacute gli umani non

avranno piugrave alcuna speranza oppure che egrave rimasta loro la speranza

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Ecco a causa di Pandora lrsquouomo ha lasciato lrsquoetagrave dellrsquooro

Prometeo saragrave incatenato con catene dolorose in cima ad una montagna e Zeus gli lanciacontro unrsquoaquila gigantescache ogni giorno gli divora il fegato Molto tempo dopo egliverragrave liberato da Eracle

Da questo mito possiamo rilevare

A allrsquoepoca dellrsquoetagrave dellrsquooro gli uomini vivevano senza donne esistevano le divinitagravefemminili ma i mortali erano esclusivamente maschi Essi non nascevanodallrsquounione di un uomo e di una donna ma solamente per volontagrave degli deidirettamente dalla terra (come altri racconti mitologici ci narrano)

B lrsquoarrivo di Pandora rende i mortali veramente tali con lrsquoarrivo delle sofferenze e deimali egrave come se si introducesse il tempo ( non dimentichiamo che le prime divinitagravedivoravano i figli proprio percheacute non esistesse il tempo)

C lrsquouscita dallrsquoetagrave dellrsquooro porta con segrave una calamitagrave molto funesta il lavoro Gli uominisaranno drsquoora in avanti costretti a guadagnare il pane con il sudore della fronte

D la morte che prima avveniva come un sonno ora egrave preceduta da malattia esofferenza

E la specie umana diventa la sola specie tra quelle mortali capace di hybrisla sola apoter sfidare gli dei e sconvolgereo persino distruggere la natura

IL MITO DI PROMETEO NEL VISSUTO PSICOLOGICO

ALCUNE RIFLESSIONI

bull Simbiosi e separazionebull Crescita ed evoluzione della coscienza

bull Coscienza ed istinto

bull Senso di colpa e depressione nel processo trasformativi

Simbiosi e separazione

Gli antichi pensavano che gli dei e gli esseri umani avessero avuto la medesima origine

ldquohellipdella stessa origine sono gli dei e gli uomini mortalirdquo

(EsiodoLe opere e i giorni108)

Come se lrsquoumanitagrave non avesse avuto coscienza di seacute come di qualcosa disgiunto dalla natura

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Prometeo egrave il racconto dellrsquoiniziale consapevolezza della distinzione tra esseri umani e mondo degli dei

Infatti egli egrave un dio ma non sta nellrsquoOlimpobensigrave sulla terra tra gli uomini

Ersquo come un messaggero che stabilisce un contatto tra due mondi Ma nel momento in cui i due mondi vengono in contatto lrsquouomo si rende conto che crsquoegrave una differenza tra la sua natura e il divino eche questa differenza crea una separazione che porta con seacute progresso ma anche sofferenza

La sofferenza nasce dalla nostalgia di quella totalitagrave indivisibile ormai perduta

Nel mito simbolo di questo dinamismo egrave IL GIUDIZIO DI MEKONE questa era una cittagrave del Peloponneso dedicata al culto della Grande Madre cioegrave della Natura nel suo duplice aspetto di protettrice e distruttrice In greco inoltre il termine mekon significa papavero e il papavero era il fiore che si offriva a Demetradea della feconditagrave della terra con il suo ciclo di morte e rinascita Inoltre il papavero nasconde lrsquooppio che offre il sonno e lrsquooblio e si apre al mondo dei sogni luogo psichico dove si incontra una diversa conoscenza di seacute e dove agiscono e si muovono le energie trasformative

Gli uomini accettavano la Grande Madre sia nelle sue manifestazioni protettive sia in quelle devastanti sia quando dava la vita sia quando la toglieva quando maturava il grano e quando mandava la tempesta a distruggerlohellip

Come il bambino piccolo si affida completamente alla madre e si identifica con lei in una unitagrave funzionalecosigrave lrsquouomo si identificava nella Natura

Non crsquoera un Io percheacute non crsquoera un Tu

A Mekone lrsquoessere umano dice ldquoIordquo la divinitagrave non egrave piugrave quellrsquoenergia materna nella quale essere contenuti ora diventa ldquoaltro da noirdquo con un atteggiamento distante e talvolta ostile

Nella vita psichica di ognuno prima o poi giunge ldquonecessariamenterdquo il momento di Mekone questo momento egrave narrato nei miti e nelle fiabe quando si racconta che il protagonista lascia la casa e il mondo familiare per avventurarsi nellrsquoignoto del bosco del mare

Quando un trauma o un forte disagio psichico bloccano questa fase evolutiva si affaccia una nevrosi

Percheacute un uomo possa diventare COSCIENTECONSAPEVOLE della vita sembrano necessari due dinamismi

bull un sacrificio e una divisione nel mito ciograve egrave simboleggiato dal sacrificio del bue e della sua divisione in due sacche

bull un atto di trasgressione la disubbidienza a un ordine datoallo scopo di costruirne uno nuovo piugrave rispondente alla situazione

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Zeus sa che sta per essere ingannato e tuttavia subisce la frode ldquopercheacute cosigrave deve accadererdquo (cfr Javhegrave con Adamo ed Eva cfr fiaba della Bella Addormentata nel bosco quando il re e la regina lasciano sola la principessahellip)

Lrsquoarchetipo del Padre deve essere trasgredito percheacute dal vecchio ordine possa nascereun nuovo ordine

Crescita ed evoluzione della coscienza

Scrive Jung

ldquoCon il suo furto (Prometeo) si egrave appropriato di qualcosa di prezioso e ha arrecato ingiuria agli dei Chiunque conosca il timore del primitivo di fronte alle innovazioni e alle loro imprevedibili conseguenze puograve facilmente immaginare la sua insicurezza e la sua cattiva coscienza al cospetto di questa scoperta Questa esperienza primordiale trova unrsquoeco nel motivo del ratto (degli armenti del sole dei pomi delle Esperididellrsquoerba dellrsquoimmortalitagravehelliprdquo) (OCGJ 5p172)

Il furto egrave legato anche l tema della disubbidienza e a una proibizione ndashAdamo ed Eva mangiano la melala moglie di Barbablugrave entra nella stanza proibita

Nella Veglia pasqualelrsquoazione commessa da Adamo ed Eva viene chiamata ldquofelix culpardquocioegrave una colpa felice percheacute porta allo sviluppoalla crescita della coscienza

Il fuoco assurge dunque ad archetipo di conoscenza e di energia spirituale che opera una trasformazione

Infatti quando la coscienza di una persona si illumina (= ecco il fuoco) allora tutta la personalitagrave si trasforma e progredisce

Ogni volta che un uomo progredisce nella conoscenza egrave come se facesse riemergerein lui Prometeo come se rubasse nuovamente una scintilla divina agli deiPerograve questo dinamismo di conoscenza si ritorce contro lrsquouomonon si puograve fare a menodi andare avanti (nella conoscenza)ma non si puograve neppure fare a meno di soffrire

Oltre allrsquoacquisizione di maggior coscienza di seacute con il furto del fuoco si manifesta contemporaneamente ldquoil sentimento di seacuterdquo come se non si potesse veramente sapere senza amare

Appare evidente dal mito raccontato che crsquoegrave una scelta importante da fare stare col Padre allrsquointerno dellrsquoordine dato o ribellarsi e cercarne uno nuovo

Prometeo mette luomo di fronte a delle scelte

bull accettare il carcere per le proprie idee o dissentire in silenziobull Abbandonare il posto di lavoro per non tradire la propria coscienza o rimanerci

dentro

bull Spezzare un matrimonio ormai privo di senso o mantenerlo in vita per conservare status e sicurezza

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Trasgredire come ha fatto Prometeo significa andare oltre il consuetotrasformare qualcosa di conosciuto in altro La trasformazione illumina la coscienza ma porta con seacute la sofferenza di aver violato lrsquoordine naturale originario in cui gli uominicomegli altri animali erano esclusi dalla conoscenza

Il sapere e la sofferenza sono dunque due aspetti complementari dellrsquouomo cosigrave comeavviene in Prometeo

Prometeo egrave simile a un IO che si sbilancia troppoegrave come se ci fosse in lui unrsquoinflazione della coscienza

ldquoTu non sei un diodevi mediarerdquo dice Ermes a Prometeo incatenato

In questo modo Ermes sembra suggerire la cura la terapia di fronte ad una personalitagraveprevalentemente prometeica

Prometeo non lo vuole ascoltare e cosigrave egrave sprofondato nel Tartaro cioegrave nellrsquoinconscio

Coscienza ed istinto (Il vaso di Pandora)

Osserviamonel racconto di Prometeo come uno sdoppiamento della divinitagrave in una figura alleata (=Prometeo) e in una figura ostile (= Zeus)

Scegliendo lrsquouomo Prometeo egrave come se accendesse nellrsquoessere umano la scintilla della coscienza e questa egrave lrsquointeriorizzazione dellrsquoaspetto divino alleato dentro la psicheumana

Ma questo dinamismo non piace alla parte ostile della divinitagrave che manda tra gli uomini Pandora

Percheacute Pandora

Ci aiuta a comprenderlo Neumann in ldquoStoria delle origini della coscienzardquo

ldquoPer ragioni comprensibili proprio il femminile viene esperito come il vaso per eccellenzahellipse fondiamo lrsquoequazione corpo-mondo dellrsquouomo primitivo nella sua primaforma aspecifica con lrsquoequazione simbolica fondamentale del femminiledonna=corpo=vasogiungiamo ad una formula simbolica universaleche suona cosigrave donna=corpo=vaso=mondo

Questa egrave la formula fondamentale degli stadi di vita patriarcalecioegrave di una fase umanain cui lrsquoArchetipo del femminile predomina sul maschile e lrsquoinconscio predomina sullrsquoIO e sulla coscienza ldquo (Neumann ldquoStoria delle origini della coscienza)

Il vaso e Pandora sono entrambi simboli dellrsquoAnima e dunque quando si diventa consapevoli di Pandora si diventa consapevoli anche del contenuto del vaso Pandora egrave ldquocolei che dona tuttordquotutto e il contrario di tutto E quando gli uomini cominciano a sapere e a ricordare allora si accorgono anche dei mali la vita egrave anche faticadepressionemalattia e morte

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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Zeus lo fulminograve allistante uccidendolo e scagliandolo nellAde facendo poi riportare invita le vittime della sua follia

Il supplizio

Tantalo a memoria eterna del suo misfatto sebbene sia oramai unombra avvertecostantemente il bisogno di mangiare e bere ma nonostante sia circondato da cibo eacqua non puograve neacute nutrirsi neacute dissetarsi Egrave legato ad un albero da frutto carico di ogniqualitagrave di frutti ed immerso fino al collo in un lago dacqua dolce tuttavia appena Tantaloprova a bere il lago si asciuga e non appena prova a prendere un frutto i rami siallontanano o un alito di vento improvviso li fa volare via lontano dalle sue mani Inoltre ungrosso macigno incombe su di lui minacciando di schiacciargli il cranio e facendolo cosigravevivere in uno stato di terrore perenne Secondo unaltra versione la morte viene collegataad un supplizio in cui deve sostenere un monte intero sulla sua testa

Questa impossibilitagrave di raggiungere uno scopo che pure sembra a portata di mano ha datoorigine allespressione proverbiale il supplizio di Tantalo

Il mito di Tantalo viene successivamente ripreso da Arthur Schopenhauer come esempio della eterna insoddisfazione della volontagrave per cui contro un desiderio che viene appagato ne rimangono almeno dieci insoddisfatti inoltre la brama dura a lungo le esigenze vanno allinfinito lappagamento egrave breverdquo

Il mito di Tantalo egrave stato ripreso da Primo Levi in Se questo egrave un uomo Sigrave sentono i dormienti respirare e russare qualcuno geme e parla Molti schioccano le labbra e dimenano le mascelle Sognano di mangiare () Egrave un sogno spietato chi ha creato il mito di Tantalo doveva conoscerlo

LA SINDROME DI TANTALO

LrsquoAmore il Lavoro e la Conoscenza sono i bisogni fondamentali di ogni vivente umanodopo che sono stati soddisfatti quelli primari Chiunque raggiunga nel campo dellrsquoamoredel lavoro della conoscenza una condizione soddisfacente sente la minaccia che questopossa venirgli sottratto o che semplicemente possa venir perduto La sindrome di Tantaloegrave caratterizzata sul piano anamnestico da un allattamento soddisfacente per quantitagrave maeccessivamente protratto o prematuramente interrotto Sul piano psicologico il vissuto egraveduplice la persona a cui egrave stato tolto prematuramente il cibo soffre della mancanza diqualcosa che egrave considerato fondamentale per la vita si tratta dunque di un bisogno (anchese solo nel vissuto della persona) Si stabilisce dunque una tensione verso loggettodesiderato che mira a soddisfarlo Chi ha avuto invece una protrazione dellrsquoallattamentonon ne ha mai abbastanza

Questi vissuti psichici provocano ansia alternata a cadute depressive (vuoto nellapancia) Dopo la realizzazione del desideriobisogno il vissuto diventa quello della pauradella perdita di quanto realizzato (la frase tipica mi pare troppo bello per essere vero) ela persona si aspetta continuamente che come accadeva a Tantalo ciograve che ha ottenuto glivenga tolto

Il copione di coloro i quali non riescono mai a raggiungere i loro obiettivi e a soddisfare leloro ambizioni presenta chiari punti di contatto con il mito di Tantalo

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Dobbiamo imparare che i nostri limiti sono le nostre possibilitagrave i nostri ldquodifettirdquo diventano lenostre potenzialitagrave

MITO DEL RE MIDA re della Frigia figlio del re Gordio e della dea Cibele

FONTI Ovidio (Metamorfosi Libro XI)

Narra il mito che un giorno Mida ritrovograve il vecchio satiro Sileno precettore del dio Dioniso ea lui molto caro mentre vagava ubriaco nei suoi giardini Avendolo riconosciuto edessendo un seguace del culto di Dioniso lo accolse a braccia aperte e diede per lui unafesta come non se ne vedevano da tanto tempo Alla fine della festa lo stesso re Midariaccompagnograve personalmente Sileno da Dioniso che al rivederlo avendolo dato per mortonon stava in se dalla gioia Dioniso per ricompensare Mida gli chiese di esprimere undesiderio e lui lavrebbe esaudito Mida ci pensograve un attimo e alla fine decise di chiedere aldio la facoltagrave di tramutare in oro ogni cosa che toccasse Grande fu la gioia di Mida mentresperimentava il suo dono mentre faceva sogni di gloria e di potere Ecco cosa Ovidio ci racconta (Metamorfosi Libro XI) laquo() Bacco esaudigrave il desideriosdebitandosi con quel dono presto fonte di guai ma allo stesso tempo si rammaricograve dellascelta fatta da Mida Lieto godendo a suo danno se ne andograve via leroe di Frigia e iniziograve atoccare ogni cosa per saggiare il suo dono Quasi non credendo a se stesso staccograve unrametto verdeggiante dal ramo di un basso leccio e quello diventograve doro Prese un sassoda terra e anche quello divenne colore delloro Tocca allora una zolla di terra al suomagico tocco diventa una pepita doro raccoglie aride spighe di grano un raccolto dorostringe un frutto raccolto da un albero lo si direbbe un dono delle Espegraveridi se poi avvicinale dita in cima a uno stipite e quello appare tutto sfolgorante Persino mentre si lava lemani nellacqua limpida quellacqua fluendo dalle sue mani potrebbe ingannare DagravenaeImmaginando doro ogni cosa Mida non riesciva piugrave a nascondere le sue speranze ()raquo Quando arrivograve a casa e venne lora di cena i servi iniziarono ad apparecchiare la tavola efu a quel punto che Mida si rese conto del vero significato di quel dono Ecco come Ovidioci narra quello che successe laquo () E mentre esulta i servi apparecchiavano la tavolaimbandendola di vivande e pane tostato Ma ahimegrave ora come tocca i doni di Cerere conla mano quei doni diventano rigidi se poi con aviditagrave cerca di lacerare con i dentiqualcosa appena laddenta una lamina doro ricopre la pietanza mischia ad acqua pura ilvino del suo benefattore Bacco oro liquido gli avresti visto colare dalla bocca terrorizzatoper linaspettata sciagura ricco e povero insieme vuol sottrarsi allopulenza e odia ciograve cheaveva un tempo tanto sognato Tanta abbondanza non puograve calmargli la fame arida disete gli arde la gola e come egrave giusto inizia a odiare loro ()raquo Grande fu lo sgomento e il terrore tanto che corse da Dioniso per pregarlo di togliergli ildono nefasto Il dio mosso a compassione disse a Mida di andare a bagnarsi alle sorgenti del fiumePattolo che sgorgavano dal monte Tmolo perchegrave le acque avrebbero portato via il suodono E cosigrave fu Da allora la leggenda vuole che le acque di quel fiume si arricchirono disabbie aurifereMa le disavventure di Mida non finiscono qui Accadde infatti un giorno che il dio Pan sitrovasse sul monte Tmolo intento a suonare Trasportato dalle dolci note osograve sfidare il dioApollo dicendo che le sue melodie non potevano competere con le note del suo flautoScese allora Apollo dallOlimpo per gareggiare con Pan invitando lo stesso Tmolo il diodel monte a fare da giudice alla sfidaDapprima suonograve Pan ma quando Apollo iniziograve a toccare la sua lira ogni cosa sembrogravefermarsi alle sue note tanto che Tmolo senza esitare lo dichiarograve vincitore e lo stesso Pan

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si inchinograve a tanta grazia e armonia Solo Mida che per caso passava da quelle parti eaveva assistito allesibizione iniziograve a protestare dicendo che doveva essere Pan ilvincitore A quel punto Apollo per punire Mida della sua arroganza decise di trasformarglile orecchie in quelle di un asino e cosigrave fuEcco come Ovidio ricorda lepisodio laquoSoffia Pan nelle sue agresti canne e con la suamusica delizia Mida che per caso assisteva alla gara Poi il dio Tmolo rivolse il suo visoverso quello di Febo questi cinta la bionda cresta del lauro Parnaso teneva con lasinistra la lira ornata di gemme e davorio indiano nella destra teneva il plettro Quindicon mano esperta iniziograve a far vibrare le corde e Tmolo rapito dalla dolcezza del suonoordinograve a Pan di inchinare di fronte alla cetra del dio la sua zampogna Il giudizio del dioTmolo fu accolto da tutti solo Mida lo disapprovograve invece considerandolo ingiusto Allora ilnume di Delo decise di non permettere che quelle stolte orecchie continuassero aconservare una forma umana tanto che le allungograve ricoprendole di pelo grigio e le reseflessibili alla base in modo da poterle scuotere Tutto il resto del corpo rimase umanosoltanto le orecchie furono punite assumendo la forma di un tardo asinello Linfelicepieno di vergogna tentograve di nasconderle ricoprendole con una tiara purpurearaquoMida pieno di vergogna e non sapendo come fare perchegrave in quel modo non poteva certopresentarsi al suo popolo nascose a tutti le sue orecchie dasino sotto una tiara rossaUna sola persona perograve non riuscigrave a ingannare il barbiere che era solito tagliargli i capelliche non appena lo vide iniziograve a ridere tanto forte che Mida dovette minacciarlo di morteper farlo smettere e con la promessa di non raccontare a nessuno quanto vistoIl poveretto perograve una volta ritornato a casa non riusciva a darsi pace perchegrave volevaparlare con qualcuno ma temeva per la sua vita Cosigrave si recograve sulla riva del fiume scavograveuna buca nel terreno e dentro tale buca disse quanto aveva visto Una volta fatto ricoprigrave labuca e soddisfatto e in pace sicuro che il segreto del re fosse al sicuro si avviograve versocasa Ma accadde che poco dopo in quella stessa buca spuntassero delle canne chevibrando al vento portavano sulle onde della brezza le parole del servo e in questo modotutti seppero che re Mida aveva le orecchie dasino Mida appresa la notizia fece uccidereil servo ma nulla potegrave fare contro il pubblico schermo e la sorte a lui toccata

I temi del Mito che attirano maggiormente lattenzione sono tre

- lavido potere che permette al re Mida di trasformare in oro tutto ciograve che tocca - la punizione nella quale egli incorre per aver osato contrastare il dio Apollo - lincapacitagrave del suo barbiere di serbare un segreto

Tre aspetti che per quanto emergano da un racconto antico sono ancora molto attuali esoprattutto sono riferibili agli uomini di ogni tempoLoro di Mida la metallificazione del commestibile egrave apparire senza essere vivere delmorire Richiede ravvedimento implora salvezza esige purificazione percheacute lessere torniad essere la ricchezza ad arricchire la pienezza a riempirsi la veritagrave a consistere la vitaa vivere Mida ha considerato essenziale ciograve che egrave superficiale ha creduto che la ricchezzalrsquooroilpotere e le proprietagrave che esso procura costituissero lo scopo ultimo della vita umana Haconfuso lrsquoessere con lrsquoavere la veritagrave con lrsquoapparenzaMida minaccia lrsquointero ordine cosmicotutto ciograve che tocca muoreegrave lrsquoopposto di un diocreatore del mondoMida ha voluto attribuirsi con il ldquotocco drsquoorordquo un potere divinouna capacitagrave che va ben oltreogni saggezza umanaCosigrave luomo contemporaneo va perdendo se stesso ottusamente proteso verso un piacereinappagante preferito al pervadente e sereno appagamento di seacute

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Vuole rimanere nel principio del piacere e rifiuta quello di realtagraveUn altro contenuto del mito riguarda la tiara che copre le orecchie dasino Per quanto re -e lalto copricapo ne egrave linequivocabile segno - Mida soccombe a un potere a lui superioread una sovranitagrave che egli ha avuto lardire di sfidare mai contraddire un dio soprattutto senon crsquoegrave vero motivoUn terzo soggetto merita riflessione attenta quello del segreto Il barbiere che per forza di cose egrave lunico che viene a conoscenza della sventura toccata alRe Mida patisce il supplizio del silenzio cui lo costringe la minaccia di morte Cegraveuninclinazione dellanimo umano che non riesce a sottrarsi al bisogno della condivisionedelle novitagrave (e non solo) soprattutto quando il contenuto da spartire egrave clamoroso o hacaratteristiche adatte al pettegolezzo

Alessandro Manzoni tratta il tema del segreto confidato Una delle piugrave gran consolazioni di questa vita egrave lamicizia e una delle consolazionidellamicizia egrave quellavere a cui confidare un segreto Ora gli amici non sono a due a duecome gli sposi ognuno generalmente parlando ne ha piugrave duno il che forma una catenadi cui nessuno potrebbe trovar la fine Quando dunque un amico si procura quellaconsolazione di deporre un segreto nel seno dun altro dagrave a costui la voglia di procurarsila stessa consolazione anche lui Lo prega egrave vero di non dir nulla a nessuno e una talcondizione chi la prendesse nel senso rigoroso delle parole troncherebbeimmediatamente il corso delle consolazioni Ma la pratica generale ha voluto che obblighisoltanto a non confidare il segreto se non a chi sia un amico ugualmente fidato eimponendogli la stessa condizione Cosigrave damico fidato in amico fidato il segreto gira egira per quellimmensa catena tanto che arriva allorecchio di colui o di coloro a cui ilprimo che ha parlato intendeva appunto di non lasciarlo arrivar mai Avrebbe perograveordinariamente a stare un gran pezzo in cammino se ognuno non avesse che due amiciquello che gli dice e quello a cui ridice la cosa da tacersi Ma ci son degli uominiprivilegiati che li contano a centinaia e quando il segreto egrave venuto a uno di questi uomini igiri divengon sigrave rapidi e sigrave moltiplici che non egrave piugrave possibile di seguirne la traccia Il nostroautore non ha potuto accertarsi per quante bocche fosse passato il segreto che il Grisoaveva ordine di scovare il fatto sta che il buon uomo da cui erano state scortate le donnea Monza tornando verso le ventitre col suo baroccio a Pescarenico sabbatteacute primadarrivare a casa in un amico fidato al quale raccontograve in gran confidenza lopera buonache aveva fatta e il rimanente e il fatto sta che il Griso poteacute due ore dopo correre alpalazzotto a riferire a don Rodrigo che Lucia e sua madre seran ricoverate in unconvento di Monza e che Renzo aveva seguitata la sua strada fino a Milano

(Alessandro Manzoni I Promessi Sposi Cap XI) Il motivo del segreto apre anche la riflessione sulla pericolositagrave del ldquonon dettordquo la correntetransgenerazionale della psicologiaAnne Ancelin Schutzenberger ha approfondito per piugrave di 40 anni questa tematica dimostrando con numerosi esempi clinici come tutti siamo anelli in una catena di generazioni e spesso diveniamo vittime di eventi e traumi giagrave vissuti dai nostri antenati (riprenderemo questa riflessione quando affronteremo il tema edipico) in maniera a volte del tutto inconsapevolei nostri genitori i nostri nonnii nostri avi ci lasciano in ereditagrave problemi non risoltitraumi non ldquodigeritirdquo segreti indicibiliQuando le cose non vengono dette il corpo deve per forza esprimerle questa egrave la somatizzazione Cosigrave puograve accadere che il corpo del figlio bambino nipote o pronipotesi trasforma nella vece dellrsquoantenato ferito nella ldquoparolardquo del suo trauma Diventa necessario

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allora ldquotirare fuori lo scheletro dallrsquoarmadiordquo decodificare le ferite non rimarginate e occuparsene per liberarsi e stare meglio

Chi egrave interessato puograve leggereAnne Ancelin Schutzenberger Il piacere di vivere Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerLa sindrome degli antenati Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerUna malattia chiamata genitori Di renzo Editore2019

Altre riflessioni

1 Re Mida a Wall Street Debito desiderio e distruzione tra psicoanalisi economiafilosofia (Mimesis 2015)

2 ldquonel momento in cui il denaro egrave feticizzato a ricchezza come avviene allrsquointerno delsistema capitalistico e lrsquouomo aliena da seacute la ricchezza riponendola nel denaro come altroda seacute il desiderio di arricchimento diviene brama di ricchezza e il bisogno di relazionequale fonte di arricchimento diviene bisogno di possesso del denaro che per soddisfarsistrumentalizza la relazione cosigrave mentre i rapporti umani si fanno strumento perlrsquoaccumulazione del denarodiventano cioegrave rapporti tra cose e quindi merci il soggettoumano perde il significato della relazione quale luogo di produzione di scambi divaloreiessenziali alla sua realizzazione come al suo arricchimentoE viene a trovarsi nella condizione di Re Mida arrivando a morire di fame relativamente alsenso dellrsquoesistenza Lrsquouomo infatti si nutre della sua creativitagrave che si dagrave soltanto nellarelazione e quindi nella socialitagraverdquo

( Silvia Montefoschi Il senso della psicanalisi da Freud a Jung e oltre Feltrinelli)

3 Dan Lok Joe Vitale Ivan Nossa Come Re Mida ogni cosa che tocchi puograve trasformarsi in oro in gioia e realizzazioneMacrolibrarsi

I bambini nascono senza limiti Non conoscono il concetto dellrsquoespressione ldquonon possordquoLe limitazioni e le false credenze vengono apprese e poi portate nella vita adulta Immaginate che potenza potrebbe avere un bambino se fosse in grado di crescere senza limitazioni e programmazioni

DAGLI DEI AI MORTALI COME E PERCHErsquorsquoUMANITArsquo Ersquo STATACREATA

Ersquo sempre Esiodo che ci parla delle cinque etagrave dellrsquouomo Egli ci descrive cinque umanitagrave differenticinque tipi umani che si sarebbero succeduti nel corso del tempo In questo suo racconto crsquoegrave sempre la presenza di esistenze umane in armonia con la giustizia e il cosmoe altre caratterizzate dalla hybris cioegrave dallrsquoorgoglioEsiodo parla innanzitutto dellrsquoetagrave dellrsquooro A questa segue lrsquoetagrave dellrsquoargento in cui regna una razza di uomini puerili e malvagisegue quella del bronzopopolata di esseri terrificanti e crudeli Appaiono poi gli eroiguerrieri ma valorosi e nobili che finiranno i loro giorni sullrsquoisola dei beatidove la loro vita egrave paragonabile in tutto a quella dellrsquoetagrave dellrsquooro

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Lrsquoultima etagrave egrave quella del ferro che corrisponde alla nostra epoca e alla nostra umanitagrave quiEsiodo egrave molto apocalittico e ce la descrive come lrsquoetagrave peggiore In questa etagrave gli uomininon cessano di penare e di soffrirenon esiste una sola gioia che non venga seguita dauna pena Non solo gli uomini invecchiano molto velocementema devono lavorare duroper guadagnarsi da vivere Percheacute La risposta egrave che si tratta di unrsquoumanitagrave che vivenellrsquohybris Gli ultimi dei abbandonano gli uomini ed essi si incamminano verso lacatastrofe Appaiono cosigrave i misfatti ultimi e devastanti di una vita in preda allrsquohybris indisaccordo con lrsquoordine cosmico ossia unrsquoesistenza senza rispetto degli dei

Per quale motivo crsquoegrave stato questo passaggio dallrsquoetagrave dellrsquooro a quella del ferro Comespiegare questa caduta fuori dal paradiso

Il tentativo di risposta viene dai miti di Prometeo e di Pandora

Leggiamo il mito come ce lo racconta Platone nel dialogo PROTAGORA (IV sec aC)

Ci fu un tempo in cui esistevano gli dei ma non le stirpi mortali Quando giunse anche per queste il

momento fatale della nascita gli dei le plasmarono nel cuore della terra mescolando terra fuoco e

tutto ciograve che si amalgama con terra e fuoco Quando le stirpi mortali stavano per venire alla luce

gli dei ordinarono a Prometeo e a Epimeteo di dare con misura e distribuire in modo opportuno a

ciascuno le facoltagrave naturali Epimeteo chiese a Prometeo di poter fare da solo la distribuzione

Dopo che avrograve distribuito - disse - tu controllerai Cosigrave persuaso Prometeo iniziograve a distribuire

Nella distribuzione ad alcuni dava forza senza velocitagrave mentre donava velocitagrave ai piugrave deboli

alcuni forniva di armi mentre per altri privi di difese naturali escogitava diversi espedienti per la

sopravvivenza [321] Ad esempio agli esseri di piccole dimensioni forniva una possibilitagrave di fuga

attraverso il volo o una dimora sotterranea a quelli di grandi dimensioni invece assegnava

proprio la grandezza come mezzo di salvezza Secondo questo stesso criterio distribuiva tutto il

resto con equilibrio Escogitava mezzi di salvezza in modo tale che nessuna specie potesse

estinguersi Procurograve agli esseri viventi possibilitagrave di fuga dalle reciproche minacce e poi escogitograve

per loro facili espedienti contro le intemperie stagionali che provengono da Zeus Li avvolse

infatti di folti peli e di dure pelli per difenderli dal freddo e dal caldo eccessivo Peli e pelli

costituivano inoltre una naturale coperta per ciascuno al momento di andare a dormire Sotto i

piedi di alcuni mise poi zoccoli sotto altri unghie e pelli dure e prive di sangue In seguito procurograve

agli animali vari tipi di nutrimento per alcuni erba per altri frutti degli alberi per altri radici

Alcuni fece in modo che si nutrissero di altri animali concesse loro perograve scarsa prolificitagrave che

diede invece in abbondanza alle loro prede offrendo cosigrave un mezzo di sopravvivenza alla specie

Ma Epimeteo non si rivelograve bravo fino in fondo senza accorgersene aveva consumato tutte le

facoltagrave per gli esseri privi di ragione Il genere umano era rimasto dunque senza mezzi e lui non

sapeva cosa fare In quel momento giunse Prometeo per controllare la distribuzione e vide gli altri

esseri viventi forniti di tutto il necessario mentre lrsquouomo era nudo scalzo privo di giaciglio e di

armi Intanto era giunto il giorno fatale in cui anche lrsquouomo doveva venire alla luce Allora

Prometeo non sapendo quale mezzo di salvezza procurare allrsquouomo rubograve a Efesto e ad Atena la

perizia tecnica insieme al fuoco - infatti era impossibile per chiunque ottenerla o usarla senza

fuoco - e li donograve allrsquouomo Allrsquouomo fu concessa in tal modo la perizia tecnica necessaria per la

vita ma non la virtugrave politica [322] Questa si trovava presso Zeus e a Prometeo non era piugrave

possibile accedere allrsquoAcropoli la dimora di Zeus protetta da temibili guardie Entrograve allora di

nascosto nella casa comune di Atena ed Efesto dove i due lavoravano insieme Rubograve quindi la

scienza del fuoco di Efesto e la perizia tecnica di Atena e le donograve allrsquouomo Da questo dono derivograve

allrsquouomo abbondanza di risorse per la vita ma come si narra in seguito la pena del furto colpigrave

Prometeo per colpa di Epimeteo Allorcheacute lrsquouomo divenne partecipe della sorte divina in primo

luogo per la parentela con gli dei unico fra gli esseri viventi cominciograve a credere in loro e innalzograve

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altari e statue di dei Poi subito attraverso la tecnica articolograve la voce con parole e inventograve case

vestiti calzari giacigli e lrsquoagricoltura Con questi mezzi in origine gli uomini vivevano sparsi qua e

lagrave non crsquoerano cittagrave perciograve erano preda di animali selvatici essendo in tutto piugrave deboli di loro La

perizia pratica era di aiuto sufficiente per procurarsi il cibo ma era inadeguata alla lotta contro le

belve (infatti gli uomini non possedevano ancora lrsquoarte politica che comprende anche quella

bellica) Cercarono allora di unirsi e di salvarsi costruendo cittagrave ogni volta che stavano insieme

perograve commettevano ingiustizie gli uni contro gli altri non conoscendo ancora la politica perciograve

disperdendosi di nuovo morivano Zeus dunque temendo che la nostra specie si estinguesse del

tutto inviograve Ermes per portare agli uomini rispetto e giustizia affincheacute fossero fondamenti

dellrsquoordine delle cittagrave e vincoli drsquoamicizia Ermes chiese a Zeus in quale modo dovesse distribuire

rispetto e giustizia agli uomini laquoDevo distribuirli come sono state distribuite le arti Per queste

infatti ci si egrave regolati cosigrave se uno solo conosce la medicina basta per molti che non la conoscono

e questo vale anche per gli altri artigiani Mi devo regolare allo stesso modo per rispetto e

giustizia o posso distribuirli a tutti gli uominilaquo laquoA tutti - rispose Zeus - e tutti ne siano partecipi

infatti non esisterebbero cittagrave se pochi fossero partecipi di rispetto e giustizia come succede per le

arti Istituisci inoltre a nome mio una legge in base alla quale si uccida come peste della cittagrave chi

non sia partecipe di rispetto e giustiziaraquo

Prometeofiglio di Titani egrave ldquocolui che pensa primardquo mentre suo fratello Epimeteo egrave ldquocoluiche pensa dopordquo che agisce senza riflettere

Siamo ancora nellrsquoetagrave dellrsquooro quando uomini e dei vivono in perfetta armonia Esiodoscrive che un giorno per un motivo non chiaro Zeus decide di sistemare una contesa tradei ed esseri umani Zeus ha assegnato agli dei il loro posto nel cosmo e ora stapensando a quale parte del cosmo assegnare allrsquouomo Zeus chiede a Prometeo disacrificare un bue e dividerlo equamente cosigrave che questa divisione divenga in qualchemisura modello per le relazioni future

Prometeocredendo di aiutare gli uominitende una trappola a Zeus divide il due in duepartipoi mette i pezzi di carne migliori sotto la pelle dellrsquoanimale e nello stomaco cosigrave cheappaia immangiabile e non venga scelto da Zeus mette invece le ossa dentro uno stratodi grasso lucido e appetitoso Zeus si accorge di tutto ecieco di rabbiafinge di cascarenella trappola e sceglie lrsquoammasso di ossa bianche lasciando i pezzi di carne migliore agliumani A lui non costa molto perchegrave gli dei non si nutrono di carnema di miele e diambrosia Gli dei si nutrono per divertimento mentre lrsquouomo deve farlo per necessitagrave Zeusper punire gli uomini cessa di concedere loro il fuoco

Ecco percheacute Prometeo commetteragrave un altro furto che saragrave nuovamente di lesa maestagrave aZeus ruba a Zeus il fuoco e lo restituisce agli uomini

A questo punto Zeus egrave davvero furioso e darsquo ordine ad Efesto di fabbricareimmediatamentemescolando acqua e terrala statua di una fanciulla ldquooggetto didesideriordquouna donna di cui gli esseri umani cadranno follemente innamorati Si tratta diPANDORA ldquocolei che ha tutti i donirdquo ma che nello stesso tempo avrebbe procurato alrovina agli esseri umani

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Leggiamo il mito raccontato da Esiodo ne Le opere e i giorni

PROMETEO E PANDORA1

Sappi che tengono i Numi nascosto ogni bene che valga

a sostentar la vita Se no col travaglio drsquoun giorno

agevolmente un anno campare oziumlando potresti

45staccar presto il timone potresti ed appenderlo al fumo

dei buoi nulla varrebbe dei muli ostinati il lavoro

ma Giove i beni ascose per lrsquoira concetta nel cuore

percheacute Promegraveteo mente sottile lo trasse in inganno

Per questo egli tramograve luttuosi cordogli ai mortali

50nascose il fuoco e il figlio sottil di Giapegraveto di nuovo

a Giove lo rapigrave per darlo ai mortali celato

entro una ferula cava tenendolo a Giove che avventa

fulmini e irato il Nume che i nuvoli aduna gli disse

laquoO di Giapegraveto figlio maestro di tutte le astuzie

55trsquoallegri tu che il fuoco mrsquohai preso mrsquohai tesa la frode

ma gran cordoglio per te saragrave fra le genti venture

chrsquoio darograve loro in cambio del fuoco un malanno che tutti

accoglieranno con gioia gran festa facendo al malannoraquo2

E cosigrave detto rise degli uomini il padre e dei Numi

60ed ordinograve chrsquoEfegravesto lrsquoartefice insigne al piuacute presto

terra mescesse con acqua vigore ed umana favella

poi vrsquoinfondesse e forma di vergine amabile e bella

pari alle Dive immortali le desse ed Atena maestra

drsquoogni lavoro a lei fosse di stare allrsquoindustre telaio

65ed Afrodite a lei sul capo infondesse la grazia

la tormentosa brama le languide pene drsquoamore

e lrsquoargiciacuteda Ermegravete che lrsquoanime guida dispose

che in lei mente infondesse di cagna e costumi di frode

Disse e ubbidirono tutti di Crono al possente figliuolo

70Sugravebito il Nume ambidestro famoso foggiograve dalla terra

come voleva il Croniacutede la forma di vergine bella

la cinse lrsquoadornograve la Diva dagli occhi azzurrini

le dive Grazie e Dea veneranda Suada monili

drsquooro alle membra intorno le strinsero lrsquoOre dai vaghi

75crini le cinser la fronte coi fiori che dagrave Primavera

Pagravellade Atena tutti dispose in bellrsquoordine i doni

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e il Nume chrsquoArgo uccise che lrsquoanime guida nel petto

menzogne e furbi detti le infuse e costumi di frode

per volontagrave di Giove che tuona profondo e facondia

80lrsquoaraldo dei Celesti le diede E chiamograve questa donna

Pandogravera percheacute quanti Celesti han soggiorno in Olimpo

a lei diedero un dono che fosse cordoglio ai mortali

Compiuto or questo inganno sottil senza scampo il Croniacutede

mandograve lrsquoaraldo pronto dei Numi lrsquoinsigne Argiciacuteda

85a Epimetegraveo cheacute il dono gli offrisse neacute quegli ricordo

ebbe che Prometegraveo predetto gli aveva che doni

non accettasse mai dal Sire drsquoOlimpo ma invece

li respingesse cheacute poi non toccassero danni ai mortali

lrsquoaccolse e poi comprese che aveva accattato il malanno

90Cheacute pria vivean le stirpi degli uomini sopra la terra

dai mali immuni senza gravosi travagli lontano

dai tormentosi morbi che gli uomini adducono a morte

cheacute tra i malanni presto vecchiaia colpisce i mortali

Ma quella femmina il grande coperchio del doglio dischiuse

95con luttuoso cuore fra gli uomini e i mali vi sparse

Solo il Timor del futuro3 restograve sotto lrsquoorlo del doglio

nellrsquoinfrangibile casa neacute fuori volograve dalla porta

percheacute prima Pandora del vaso il coperchio rinchiuse

come lrsquoegiacuteoco Giove che i nuvoli aduna le impose

100Ma vanno gli altri mali fra gli uomini innumeri errando

percheacute piena egrave la terra di triboli il pelago egrave pieno

E vagolano morbi di giorno sugli uomini ed altri

giungon di notte improvvisi recando cordoglio ai mortali

muti cheacute ad essi tolse la voce lrsquoaccorto Croniacutede

105siccheacute modo non crsquoegrave di sfuggire ai voleri di Giove

Zeus chiede ad Ermes di condurla da Epimeteo Prometeo aveva messo in guardia il

fratello affinchegrave non accettasse alcun dono da parte degli dei ma Epimeteo si innamora di

Pandora Costei che saragrave la capostipite del genere femminile solleveragrave il coperchio di uno

strano ldquoorciordquo ( il famoso vaso di Pandora) nel quale Zes si egrave premurato di riporre tutti i

mali tutte le sventure e le sofferenze che si abbatteranno sullrsquoumanitagrave Soltanto la

speranza resteragrave rinchiusa in fondo a questo recipiente Forse percheacute gli umani non

avranno piugrave alcuna speranza oppure che egrave rimasta loro la speranza

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Ecco a causa di Pandora lrsquouomo ha lasciato lrsquoetagrave dellrsquooro

Prometeo saragrave incatenato con catene dolorose in cima ad una montagna e Zeus gli lanciacontro unrsquoaquila gigantescache ogni giorno gli divora il fegato Molto tempo dopo egliverragrave liberato da Eracle

Da questo mito possiamo rilevare

A allrsquoepoca dellrsquoetagrave dellrsquooro gli uomini vivevano senza donne esistevano le divinitagravefemminili ma i mortali erano esclusivamente maschi Essi non nascevanodallrsquounione di un uomo e di una donna ma solamente per volontagrave degli deidirettamente dalla terra (come altri racconti mitologici ci narrano)

B lrsquoarrivo di Pandora rende i mortali veramente tali con lrsquoarrivo delle sofferenze e deimali egrave come se si introducesse il tempo ( non dimentichiamo che le prime divinitagravedivoravano i figli proprio percheacute non esistesse il tempo)

C lrsquouscita dallrsquoetagrave dellrsquooro porta con segrave una calamitagrave molto funesta il lavoro Gli uominisaranno drsquoora in avanti costretti a guadagnare il pane con il sudore della fronte

D la morte che prima avveniva come un sonno ora egrave preceduta da malattia esofferenza

E la specie umana diventa la sola specie tra quelle mortali capace di hybrisla sola apoter sfidare gli dei e sconvolgereo persino distruggere la natura

IL MITO DI PROMETEO NEL VISSUTO PSICOLOGICO

ALCUNE RIFLESSIONI

bull Simbiosi e separazionebull Crescita ed evoluzione della coscienza

bull Coscienza ed istinto

bull Senso di colpa e depressione nel processo trasformativi

Simbiosi e separazione

Gli antichi pensavano che gli dei e gli esseri umani avessero avuto la medesima origine

ldquohellipdella stessa origine sono gli dei e gli uomini mortalirdquo

(EsiodoLe opere e i giorni108)

Come se lrsquoumanitagrave non avesse avuto coscienza di seacute come di qualcosa disgiunto dalla natura

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Prometeo egrave il racconto dellrsquoiniziale consapevolezza della distinzione tra esseri umani e mondo degli dei

Infatti egli egrave un dio ma non sta nellrsquoOlimpobensigrave sulla terra tra gli uomini

Ersquo come un messaggero che stabilisce un contatto tra due mondi Ma nel momento in cui i due mondi vengono in contatto lrsquouomo si rende conto che crsquoegrave una differenza tra la sua natura e il divino eche questa differenza crea una separazione che porta con seacute progresso ma anche sofferenza

La sofferenza nasce dalla nostalgia di quella totalitagrave indivisibile ormai perduta

Nel mito simbolo di questo dinamismo egrave IL GIUDIZIO DI MEKONE questa era una cittagrave del Peloponneso dedicata al culto della Grande Madre cioegrave della Natura nel suo duplice aspetto di protettrice e distruttrice In greco inoltre il termine mekon significa papavero e il papavero era il fiore che si offriva a Demetradea della feconditagrave della terra con il suo ciclo di morte e rinascita Inoltre il papavero nasconde lrsquooppio che offre il sonno e lrsquooblio e si apre al mondo dei sogni luogo psichico dove si incontra una diversa conoscenza di seacute e dove agiscono e si muovono le energie trasformative

Gli uomini accettavano la Grande Madre sia nelle sue manifestazioni protettive sia in quelle devastanti sia quando dava la vita sia quando la toglieva quando maturava il grano e quando mandava la tempesta a distruggerlohellip

Come il bambino piccolo si affida completamente alla madre e si identifica con lei in una unitagrave funzionalecosigrave lrsquouomo si identificava nella Natura

Non crsquoera un Io percheacute non crsquoera un Tu

A Mekone lrsquoessere umano dice ldquoIordquo la divinitagrave non egrave piugrave quellrsquoenergia materna nella quale essere contenuti ora diventa ldquoaltro da noirdquo con un atteggiamento distante e talvolta ostile

Nella vita psichica di ognuno prima o poi giunge ldquonecessariamenterdquo il momento di Mekone questo momento egrave narrato nei miti e nelle fiabe quando si racconta che il protagonista lascia la casa e il mondo familiare per avventurarsi nellrsquoignoto del bosco del mare

Quando un trauma o un forte disagio psichico bloccano questa fase evolutiva si affaccia una nevrosi

Percheacute un uomo possa diventare COSCIENTECONSAPEVOLE della vita sembrano necessari due dinamismi

bull un sacrificio e una divisione nel mito ciograve egrave simboleggiato dal sacrificio del bue e della sua divisione in due sacche

bull un atto di trasgressione la disubbidienza a un ordine datoallo scopo di costruirne uno nuovo piugrave rispondente alla situazione

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Zeus sa che sta per essere ingannato e tuttavia subisce la frode ldquopercheacute cosigrave deve accadererdquo (cfr Javhegrave con Adamo ed Eva cfr fiaba della Bella Addormentata nel bosco quando il re e la regina lasciano sola la principessahellip)

Lrsquoarchetipo del Padre deve essere trasgredito percheacute dal vecchio ordine possa nascereun nuovo ordine

Crescita ed evoluzione della coscienza

Scrive Jung

ldquoCon il suo furto (Prometeo) si egrave appropriato di qualcosa di prezioso e ha arrecato ingiuria agli dei Chiunque conosca il timore del primitivo di fronte alle innovazioni e alle loro imprevedibili conseguenze puograve facilmente immaginare la sua insicurezza e la sua cattiva coscienza al cospetto di questa scoperta Questa esperienza primordiale trova unrsquoeco nel motivo del ratto (degli armenti del sole dei pomi delle Esperididellrsquoerba dellrsquoimmortalitagravehelliprdquo) (OCGJ 5p172)

Il furto egrave legato anche l tema della disubbidienza e a una proibizione ndashAdamo ed Eva mangiano la melala moglie di Barbablugrave entra nella stanza proibita

Nella Veglia pasqualelrsquoazione commessa da Adamo ed Eva viene chiamata ldquofelix culpardquocioegrave una colpa felice percheacute porta allo sviluppoalla crescita della coscienza

Il fuoco assurge dunque ad archetipo di conoscenza e di energia spirituale che opera una trasformazione

Infatti quando la coscienza di una persona si illumina (= ecco il fuoco) allora tutta la personalitagrave si trasforma e progredisce

Ogni volta che un uomo progredisce nella conoscenza egrave come se facesse riemergerein lui Prometeo come se rubasse nuovamente una scintilla divina agli deiPerograve questo dinamismo di conoscenza si ritorce contro lrsquouomonon si puograve fare a menodi andare avanti (nella conoscenza)ma non si puograve neppure fare a meno di soffrire

Oltre allrsquoacquisizione di maggior coscienza di seacute con il furto del fuoco si manifesta contemporaneamente ldquoil sentimento di seacuterdquo come se non si potesse veramente sapere senza amare

Appare evidente dal mito raccontato che crsquoegrave una scelta importante da fare stare col Padre allrsquointerno dellrsquoordine dato o ribellarsi e cercarne uno nuovo

Prometeo mette luomo di fronte a delle scelte

bull accettare il carcere per le proprie idee o dissentire in silenziobull Abbandonare il posto di lavoro per non tradire la propria coscienza o rimanerci

dentro

bull Spezzare un matrimonio ormai privo di senso o mantenerlo in vita per conservare status e sicurezza

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Trasgredire come ha fatto Prometeo significa andare oltre il consuetotrasformare qualcosa di conosciuto in altro La trasformazione illumina la coscienza ma porta con seacute la sofferenza di aver violato lrsquoordine naturale originario in cui gli uominicomegli altri animali erano esclusi dalla conoscenza

Il sapere e la sofferenza sono dunque due aspetti complementari dellrsquouomo cosigrave comeavviene in Prometeo

Prometeo egrave simile a un IO che si sbilancia troppoegrave come se ci fosse in lui unrsquoinflazione della coscienza

ldquoTu non sei un diodevi mediarerdquo dice Ermes a Prometeo incatenato

In questo modo Ermes sembra suggerire la cura la terapia di fronte ad una personalitagraveprevalentemente prometeica

Prometeo non lo vuole ascoltare e cosigrave egrave sprofondato nel Tartaro cioegrave nellrsquoinconscio

Coscienza ed istinto (Il vaso di Pandora)

Osserviamonel racconto di Prometeo come uno sdoppiamento della divinitagrave in una figura alleata (=Prometeo) e in una figura ostile (= Zeus)

Scegliendo lrsquouomo Prometeo egrave come se accendesse nellrsquoessere umano la scintilla della coscienza e questa egrave lrsquointeriorizzazione dellrsquoaspetto divino alleato dentro la psicheumana

Ma questo dinamismo non piace alla parte ostile della divinitagrave che manda tra gli uomini Pandora

Percheacute Pandora

Ci aiuta a comprenderlo Neumann in ldquoStoria delle origini della coscienzardquo

ldquoPer ragioni comprensibili proprio il femminile viene esperito come il vaso per eccellenzahellipse fondiamo lrsquoequazione corpo-mondo dellrsquouomo primitivo nella sua primaforma aspecifica con lrsquoequazione simbolica fondamentale del femminiledonna=corpo=vasogiungiamo ad una formula simbolica universaleche suona cosigrave donna=corpo=vaso=mondo

Questa egrave la formula fondamentale degli stadi di vita patriarcalecioegrave di una fase umanain cui lrsquoArchetipo del femminile predomina sul maschile e lrsquoinconscio predomina sullrsquoIO e sulla coscienza ldquo (Neumann ldquoStoria delle origini della coscienza)

Il vaso e Pandora sono entrambi simboli dellrsquoAnima e dunque quando si diventa consapevoli di Pandora si diventa consapevoli anche del contenuto del vaso Pandora egrave ldquocolei che dona tuttordquotutto e il contrario di tutto E quando gli uomini cominciano a sapere e a ricordare allora si accorgono anche dei mali la vita egrave anche faticadepressionemalattia e morte

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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Dobbiamo imparare che i nostri limiti sono le nostre possibilitagrave i nostri ldquodifettirdquo diventano lenostre potenzialitagrave

MITO DEL RE MIDA re della Frigia figlio del re Gordio e della dea Cibele

FONTI Ovidio (Metamorfosi Libro XI)

Narra il mito che un giorno Mida ritrovograve il vecchio satiro Sileno precettore del dio Dioniso ea lui molto caro mentre vagava ubriaco nei suoi giardini Avendolo riconosciuto edessendo un seguace del culto di Dioniso lo accolse a braccia aperte e diede per lui unafesta come non se ne vedevano da tanto tempo Alla fine della festa lo stesso re Midariaccompagnograve personalmente Sileno da Dioniso che al rivederlo avendolo dato per mortonon stava in se dalla gioia Dioniso per ricompensare Mida gli chiese di esprimere undesiderio e lui lavrebbe esaudito Mida ci pensograve un attimo e alla fine decise di chiedere aldio la facoltagrave di tramutare in oro ogni cosa che toccasse Grande fu la gioia di Mida mentresperimentava il suo dono mentre faceva sogni di gloria e di potere Ecco cosa Ovidio ci racconta (Metamorfosi Libro XI) laquo() Bacco esaudigrave il desideriosdebitandosi con quel dono presto fonte di guai ma allo stesso tempo si rammaricograve dellascelta fatta da Mida Lieto godendo a suo danno se ne andograve via leroe di Frigia e iniziograve atoccare ogni cosa per saggiare il suo dono Quasi non credendo a se stesso staccograve unrametto verdeggiante dal ramo di un basso leccio e quello diventograve doro Prese un sassoda terra e anche quello divenne colore delloro Tocca allora una zolla di terra al suomagico tocco diventa una pepita doro raccoglie aride spighe di grano un raccolto dorostringe un frutto raccolto da un albero lo si direbbe un dono delle Espegraveridi se poi avvicinale dita in cima a uno stipite e quello appare tutto sfolgorante Persino mentre si lava lemani nellacqua limpida quellacqua fluendo dalle sue mani potrebbe ingannare DagravenaeImmaginando doro ogni cosa Mida non riesciva piugrave a nascondere le sue speranze ()raquo Quando arrivograve a casa e venne lora di cena i servi iniziarono ad apparecchiare la tavola efu a quel punto che Mida si rese conto del vero significato di quel dono Ecco come Ovidioci narra quello che successe laquo () E mentre esulta i servi apparecchiavano la tavolaimbandendola di vivande e pane tostato Ma ahimegrave ora come tocca i doni di Cerere conla mano quei doni diventano rigidi se poi con aviditagrave cerca di lacerare con i dentiqualcosa appena laddenta una lamina doro ricopre la pietanza mischia ad acqua pura ilvino del suo benefattore Bacco oro liquido gli avresti visto colare dalla bocca terrorizzatoper linaspettata sciagura ricco e povero insieme vuol sottrarsi allopulenza e odia ciograve cheaveva un tempo tanto sognato Tanta abbondanza non puograve calmargli la fame arida disete gli arde la gola e come egrave giusto inizia a odiare loro ()raquo Grande fu lo sgomento e il terrore tanto che corse da Dioniso per pregarlo di togliergli ildono nefasto Il dio mosso a compassione disse a Mida di andare a bagnarsi alle sorgenti del fiumePattolo che sgorgavano dal monte Tmolo perchegrave le acque avrebbero portato via il suodono E cosigrave fu Da allora la leggenda vuole che le acque di quel fiume si arricchirono disabbie aurifereMa le disavventure di Mida non finiscono qui Accadde infatti un giorno che il dio Pan sitrovasse sul monte Tmolo intento a suonare Trasportato dalle dolci note osograve sfidare il dioApollo dicendo che le sue melodie non potevano competere con le note del suo flautoScese allora Apollo dallOlimpo per gareggiare con Pan invitando lo stesso Tmolo il diodel monte a fare da giudice alla sfidaDapprima suonograve Pan ma quando Apollo iniziograve a toccare la sua lira ogni cosa sembrogravefermarsi alle sue note tanto che Tmolo senza esitare lo dichiarograve vincitore e lo stesso Pan

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si inchinograve a tanta grazia e armonia Solo Mida che per caso passava da quelle parti eaveva assistito allesibizione iniziograve a protestare dicendo che doveva essere Pan ilvincitore A quel punto Apollo per punire Mida della sua arroganza decise di trasformarglile orecchie in quelle di un asino e cosigrave fuEcco come Ovidio ricorda lepisodio laquoSoffia Pan nelle sue agresti canne e con la suamusica delizia Mida che per caso assisteva alla gara Poi il dio Tmolo rivolse il suo visoverso quello di Febo questi cinta la bionda cresta del lauro Parnaso teneva con lasinistra la lira ornata di gemme e davorio indiano nella destra teneva il plettro Quindicon mano esperta iniziograve a far vibrare le corde e Tmolo rapito dalla dolcezza del suonoordinograve a Pan di inchinare di fronte alla cetra del dio la sua zampogna Il giudizio del dioTmolo fu accolto da tutti solo Mida lo disapprovograve invece considerandolo ingiusto Allora ilnume di Delo decise di non permettere che quelle stolte orecchie continuassero aconservare una forma umana tanto che le allungograve ricoprendole di pelo grigio e le reseflessibili alla base in modo da poterle scuotere Tutto il resto del corpo rimase umanosoltanto le orecchie furono punite assumendo la forma di un tardo asinello Linfelicepieno di vergogna tentograve di nasconderle ricoprendole con una tiara purpurearaquoMida pieno di vergogna e non sapendo come fare perchegrave in quel modo non poteva certopresentarsi al suo popolo nascose a tutti le sue orecchie dasino sotto una tiara rossaUna sola persona perograve non riuscigrave a ingannare il barbiere che era solito tagliargli i capelliche non appena lo vide iniziograve a ridere tanto forte che Mida dovette minacciarlo di morteper farlo smettere e con la promessa di non raccontare a nessuno quanto vistoIl poveretto perograve una volta ritornato a casa non riusciva a darsi pace perchegrave volevaparlare con qualcuno ma temeva per la sua vita Cosigrave si recograve sulla riva del fiume scavograveuna buca nel terreno e dentro tale buca disse quanto aveva visto Una volta fatto ricoprigrave labuca e soddisfatto e in pace sicuro che il segreto del re fosse al sicuro si avviograve versocasa Ma accadde che poco dopo in quella stessa buca spuntassero delle canne chevibrando al vento portavano sulle onde della brezza le parole del servo e in questo modotutti seppero che re Mida aveva le orecchie dasino Mida appresa la notizia fece uccidereil servo ma nulla potegrave fare contro il pubblico schermo e la sorte a lui toccata

I temi del Mito che attirano maggiormente lattenzione sono tre

- lavido potere che permette al re Mida di trasformare in oro tutto ciograve che tocca - la punizione nella quale egli incorre per aver osato contrastare il dio Apollo - lincapacitagrave del suo barbiere di serbare un segreto

Tre aspetti che per quanto emergano da un racconto antico sono ancora molto attuali esoprattutto sono riferibili agli uomini di ogni tempoLoro di Mida la metallificazione del commestibile egrave apparire senza essere vivere delmorire Richiede ravvedimento implora salvezza esige purificazione percheacute lessere torniad essere la ricchezza ad arricchire la pienezza a riempirsi la veritagrave a consistere la vitaa vivere Mida ha considerato essenziale ciograve che egrave superficiale ha creduto che la ricchezzalrsquooroilpotere e le proprietagrave che esso procura costituissero lo scopo ultimo della vita umana Haconfuso lrsquoessere con lrsquoavere la veritagrave con lrsquoapparenzaMida minaccia lrsquointero ordine cosmicotutto ciograve che tocca muoreegrave lrsquoopposto di un diocreatore del mondoMida ha voluto attribuirsi con il ldquotocco drsquoorordquo un potere divinouna capacitagrave che va ben oltreogni saggezza umanaCosigrave luomo contemporaneo va perdendo se stesso ottusamente proteso verso un piacereinappagante preferito al pervadente e sereno appagamento di seacute

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Vuole rimanere nel principio del piacere e rifiuta quello di realtagraveUn altro contenuto del mito riguarda la tiara che copre le orecchie dasino Per quanto re -e lalto copricapo ne egrave linequivocabile segno - Mida soccombe a un potere a lui superioread una sovranitagrave che egli ha avuto lardire di sfidare mai contraddire un dio soprattutto senon crsquoegrave vero motivoUn terzo soggetto merita riflessione attenta quello del segreto Il barbiere che per forza di cose egrave lunico che viene a conoscenza della sventura toccata alRe Mida patisce il supplizio del silenzio cui lo costringe la minaccia di morte Cegraveuninclinazione dellanimo umano che non riesce a sottrarsi al bisogno della condivisionedelle novitagrave (e non solo) soprattutto quando il contenuto da spartire egrave clamoroso o hacaratteristiche adatte al pettegolezzo

Alessandro Manzoni tratta il tema del segreto confidato Una delle piugrave gran consolazioni di questa vita egrave lamicizia e una delle consolazionidellamicizia egrave quellavere a cui confidare un segreto Ora gli amici non sono a due a duecome gli sposi ognuno generalmente parlando ne ha piugrave duno il che forma una catenadi cui nessuno potrebbe trovar la fine Quando dunque un amico si procura quellaconsolazione di deporre un segreto nel seno dun altro dagrave a costui la voglia di procurarsila stessa consolazione anche lui Lo prega egrave vero di non dir nulla a nessuno e una talcondizione chi la prendesse nel senso rigoroso delle parole troncherebbeimmediatamente il corso delle consolazioni Ma la pratica generale ha voluto che obblighisoltanto a non confidare il segreto se non a chi sia un amico ugualmente fidato eimponendogli la stessa condizione Cosigrave damico fidato in amico fidato il segreto gira egira per quellimmensa catena tanto che arriva allorecchio di colui o di coloro a cui ilprimo che ha parlato intendeva appunto di non lasciarlo arrivar mai Avrebbe perograveordinariamente a stare un gran pezzo in cammino se ognuno non avesse che due amiciquello che gli dice e quello a cui ridice la cosa da tacersi Ma ci son degli uominiprivilegiati che li contano a centinaia e quando il segreto egrave venuto a uno di questi uomini igiri divengon sigrave rapidi e sigrave moltiplici che non egrave piugrave possibile di seguirne la traccia Il nostroautore non ha potuto accertarsi per quante bocche fosse passato il segreto che il Grisoaveva ordine di scovare il fatto sta che il buon uomo da cui erano state scortate le donnea Monza tornando verso le ventitre col suo baroccio a Pescarenico sabbatteacute primadarrivare a casa in un amico fidato al quale raccontograve in gran confidenza lopera buonache aveva fatta e il rimanente e il fatto sta che il Griso poteacute due ore dopo correre alpalazzotto a riferire a don Rodrigo che Lucia e sua madre seran ricoverate in unconvento di Monza e che Renzo aveva seguitata la sua strada fino a Milano

(Alessandro Manzoni I Promessi Sposi Cap XI) Il motivo del segreto apre anche la riflessione sulla pericolositagrave del ldquonon dettordquo la correntetransgenerazionale della psicologiaAnne Ancelin Schutzenberger ha approfondito per piugrave di 40 anni questa tematica dimostrando con numerosi esempi clinici come tutti siamo anelli in una catena di generazioni e spesso diveniamo vittime di eventi e traumi giagrave vissuti dai nostri antenati (riprenderemo questa riflessione quando affronteremo il tema edipico) in maniera a volte del tutto inconsapevolei nostri genitori i nostri nonnii nostri avi ci lasciano in ereditagrave problemi non risoltitraumi non ldquodigeritirdquo segreti indicibiliQuando le cose non vengono dette il corpo deve per forza esprimerle questa egrave la somatizzazione Cosigrave puograve accadere che il corpo del figlio bambino nipote o pronipotesi trasforma nella vece dellrsquoantenato ferito nella ldquoparolardquo del suo trauma Diventa necessario

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allora ldquotirare fuori lo scheletro dallrsquoarmadiordquo decodificare le ferite non rimarginate e occuparsene per liberarsi e stare meglio

Chi egrave interessato puograve leggereAnne Ancelin Schutzenberger Il piacere di vivere Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerLa sindrome degli antenati Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerUna malattia chiamata genitori Di renzo Editore2019

Altre riflessioni

1 Re Mida a Wall Street Debito desiderio e distruzione tra psicoanalisi economiafilosofia (Mimesis 2015)

2 ldquonel momento in cui il denaro egrave feticizzato a ricchezza come avviene allrsquointerno delsistema capitalistico e lrsquouomo aliena da seacute la ricchezza riponendola nel denaro come altroda seacute il desiderio di arricchimento diviene brama di ricchezza e il bisogno di relazionequale fonte di arricchimento diviene bisogno di possesso del denaro che per soddisfarsistrumentalizza la relazione cosigrave mentre i rapporti umani si fanno strumento perlrsquoaccumulazione del denarodiventano cioegrave rapporti tra cose e quindi merci il soggettoumano perde il significato della relazione quale luogo di produzione di scambi divaloreiessenziali alla sua realizzazione come al suo arricchimentoE viene a trovarsi nella condizione di Re Mida arrivando a morire di fame relativamente alsenso dellrsquoesistenza Lrsquouomo infatti si nutre della sua creativitagrave che si dagrave soltanto nellarelazione e quindi nella socialitagraverdquo

( Silvia Montefoschi Il senso della psicanalisi da Freud a Jung e oltre Feltrinelli)

3 Dan Lok Joe Vitale Ivan Nossa Come Re Mida ogni cosa che tocchi puograve trasformarsi in oro in gioia e realizzazioneMacrolibrarsi

I bambini nascono senza limiti Non conoscono il concetto dellrsquoespressione ldquonon possordquoLe limitazioni e le false credenze vengono apprese e poi portate nella vita adulta Immaginate che potenza potrebbe avere un bambino se fosse in grado di crescere senza limitazioni e programmazioni

DAGLI DEI AI MORTALI COME E PERCHErsquorsquoUMANITArsquo Ersquo STATACREATA

Ersquo sempre Esiodo che ci parla delle cinque etagrave dellrsquouomo Egli ci descrive cinque umanitagrave differenticinque tipi umani che si sarebbero succeduti nel corso del tempo In questo suo racconto crsquoegrave sempre la presenza di esistenze umane in armonia con la giustizia e il cosmoe altre caratterizzate dalla hybris cioegrave dallrsquoorgoglioEsiodo parla innanzitutto dellrsquoetagrave dellrsquooro A questa segue lrsquoetagrave dellrsquoargento in cui regna una razza di uomini puerili e malvagisegue quella del bronzopopolata di esseri terrificanti e crudeli Appaiono poi gli eroiguerrieri ma valorosi e nobili che finiranno i loro giorni sullrsquoisola dei beatidove la loro vita egrave paragonabile in tutto a quella dellrsquoetagrave dellrsquooro

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Lrsquoultima etagrave egrave quella del ferro che corrisponde alla nostra epoca e alla nostra umanitagrave quiEsiodo egrave molto apocalittico e ce la descrive come lrsquoetagrave peggiore In questa etagrave gli uomininon cessano di penare e di soffrirenon esiste una sola gioia che non venga seguita dauna pena Non solo gli uomini invecchiano molto velocementema devono lavorare duroper guadagnarsi da vivere Percheacute La risposta egrave che si tratta di unrsquoumanitagrave che vivenellrsquohybris Gli ultimi dei abbandonano gli uomini ed essi si incamminano verso lacatastrofe Appaiono cosigrave i misfatti ultimi e devastanti di una vita in preda allrsquohybris indisaccordo con lrsquoordine cosmico ossia unrsquoesistenza senza rispetto degli dei

Per quale motivo crsquoegrave stato questo passaggio dallrsquoetagrave dellrsquooro a quella del ferro Comespiegare questa caduta fuori dal paradiso

Il tentativo di risposta viene dai miti di Prometeo e di Pandora

Leggiamo il mito come ce lo racconta Platone nel dialogo PROTAGORA (IV sec aC)

Ci fu un tempo in cui esistevano gli dei ma non le stirpi mortali Quando giunse anche per queste il

momento fatale della nascita gli dei le plasmarono nel cuore della terra mescolando terra fuoco e

tutto ciograve che si amalgama con terra e fuoco Quando le stirpi mortali stavano per venire alla luce

gli dei ordinarono a Prometeo e a Epimeteo di dare con misura e distribuire in modo opportuno a

ciascuno le facoltagrave naturali Epimeteo chiese a Prometeo di poter fare da solo la distribuzione

Dopo che avrograve distribuito - disse - tu controllerai Cosigrave persuaso Prometeo iniziograve a distribuire

Nella distribuzione ad alcuni dava forza senza velocitagrave mentre donava velocitagrave ai piugrave deboli

alcuni forniva di armi mentre per altri privi di difese naturali escogitava diversi espedienti per la

sopravvivenza [321] Ad esempio agli esseri di piccole dimensioni forniva una possibilitagrave di fuga

attraverso il volo o una dimora sotterranea a quelli di grandi dimensioni invece assegnava

proprio la grandezza come mezzo di salvezza Secondo questo stesso criterio distribuiva tutto il

resto con equilibrio Escogitava mezzi di salvezza in modo tale che nessuna specie potesse

estinguersi Procurograve agli esseri viventi possibilitagrave di fuga dalle reciproche minacce e poi escogitograve

per loro facili espedienti contro le intemperie stagionali che provengono da Zeus Li avvolse

infatti di folti peli e di dure pelli per difenderli dal freddo e dal caldo eccessivo Peli e pelli

costituivano inoltre una naturale coperta per ciascuno al momento di andare a dormire Sotto i

piedi di alcuni mise poi zoccoli sotto altri unghie e pelli dure e prive di sangue In seguito procurograve

agli animali vari tipi di nutrimento per alcuni erba per altri frutti degli alberi per altri radici

Alcuni fece in modo che si nutrissero di altri animali concesse loro perograve scarsa prolificitagrave che

diede invece in abbondanza alle loro prede offrendo cosigrave un mezzo di sopravvivenza alla specie

Ma Epimeteo non si rivelograve bravo fino in fondo senza accorgersene aveva consumato tutte le

facoltagrave per gli esseri privi di ragione Il genere umano era rimasto dunque senza mezzi e lui non

sapeva cosa fare In quel momento giunse Prometeo per controllare la distribuzione e vide gli altri

esseri viventi forniti di tutto il necessario mentre lrsquouomo era nudo scalzo privo di giaciglio e di

armi Intanto era giunto il giorno fatale in cui anche lrsquouomo doveva venire alla luce Allora

Prometeo non sapendo quale mezzo di salvezza procurare allrsquouomo rubograve a Efesto e ad Atena la

perizia tecnica insieme al fuoco - infatti era impossibile per chiunque ottenerla o usarla senza

fuoco - e li donograve allrsquouomo Allrsquouomo fu concessa in tal modo la perizia tecnica necessaria per la

vita ma non la virtugrave politica [322] Questa si trovava presso Zeus e a Prometeo non era piugrave

possibile accedere allrsquoAcropoli la dimora di Zeus protetta da temibili guardie Entrograve allora di

nascosto nella casa comune di Atena ed Efesto dove i due lavoravano insieme Rubograve quindi la

scienza del fuoco di Efesto e la perizia tecnica di Atena e le donograve allrsquouomo Da questo dono derivograve

allrsquouomo abbondanza di risorse per la vita ma come si narra in seguito la pena del furto colpigrave

Prometeo per colpa di Epimeteo Allorcheacute lrsquouomo divenne partecipe della sorte divina in primo

luogo per la parentela con gli dei unico fra gli esseri viventi cominciograve a credere in loro e innalzograve

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altari e statue di dei Poi subito attraverso la tecnica articolograve la voce con parole e inventograve case

vestiti calzari giacigli e lrsquoagricoltura Con questi mezzi in origine gli uomini vivevano sparsi qua e

lagrave non crsquoerano cittagrave perciograve erano preda di animali selvatici essendo in tutto piugrave deboli di loro La

perizia pratica era di aiuto sufficiente per procurarsi il cibo ma era inadeguata alla lotta contro le

belve (infatti gli uomini non possedevano ancora lrsquoarte politica che comprende anche quella

bellica) Cercarono allora di unirsi e di salvarsi costruendo cittagrave ogni volta che stavano insieme

perograve commettevano ingiustizie gli uni contro gli altri non conoscendo ancora la politica perciograve

disperdendosi di nuovo morivano Zeus dunque temendo che la nostra specie si estinguesse del

tutto inviograve Ermes per portare agli uomini rispetto e giustizia affincheacute fossero fondamenti

dellrsquoordine delle cittagrave e vincoli drsquoamicizia Ermes chiese a Zeus in quale modo dovesse distribuire

rispetto e giustizia agli uomini laquoDevo distribuirli come sono state distribuite le arti Per queste

infatti ci si egrave regolati cosigrave se uno solo conosce la medicina basta per molti che non la conoscono

e questo vale anche per gli altri artigiani Mi devo regolare allo stesso modo per rispetto e

giustizia o posso distribuirli a tutti gli uominilaquo laquoA tutti - rispose Zeus - e tutti ne siano partecipi

infatti non esisterebbero cittagrave se pochi fossero partecipi di rispetto e giustizia come succede per le

arti Istituisci inoltre a nome mio una legge in base alla quale si uccida come peste della cittagrave chi

non sia partecipe di rispetto e giustiziaraquo

Prometeofiglio di Titani egrave ldquocolui che pensa primardquo mentre suo fratello Epimeteo egrave ldquocoluiche pensa dopordquo che agisce senza riflettere

Siamo ancora nellrsquoetagrave dellrsquooro quando uomini e dei vivono in perfetta armonia Esiodoscrive che un giorno per un motivo non chiaro Zeus decide di sistemare una contesa tradei ed esseri umani Zeus ha assegnato agli dei il loro posto nel cosmo e ora stapensando a quale parte del cosmo assegnare allrsquouomo Zeus chiede a Prometeo disacrificare un bue e dividerlo equamente cosigrave che questa divisione divenga in qualchemisura modello per le relazioni future

Prometeocredendo di aiutare gli uominitende una trappola a Zeus divide il due in duepartipoi mette i pezzi di carne migliori sotto la pelle dellrsquoanimale e nello stomaco cosigrave cheappaia immangiabile e non venga scelto da Zeus mette invece le ossa dentro uno stratodi grasso lucido e appetitoso Zeus si accorge di tutto ecieco di rabbiafinge di cascarenella trappola e sceglie lrsquoammasso di ossa bianche lasciando i pezzi di carne migliore agliumani A lui non costa molto perchegrave gli dei non si nutrono di carnema di miele e diambrosia Gli dei si nutrono per divertimento mentre lrsquouomo deve farlo per necessitagrave Zeusper punire gli uomini cessa di concedere loro il fuoco

Ecco percheacute Prometeo commetteragrave un altro furto che saragrave nuovamente di lesa maestagrave aZeus ruba a Zeus il fuoco e lo restituisce agli uomini

A questo punto Zeus egrave davvero furioso e darsquo ordine ad Efesto di fabbricareimmediatamentemescolando acqua e terrala statua di una fanciulla ldquooggetto didesideriordquouna donna di cui gli esseri umani cadranno follemente innamorati Si tratta diPANDORA ldquocolei che ha tutti i donirdquo ma che nello stesso tempo avrebbe procurato alrovina agli esseri umani

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Leggiamo il mito raccontato da Esiodo ne Le opere e i giorni

PROMETEO E PANDORA1

Sappi che tengono i Numi nascosto ogni bene che valga

a sostentar la vita Se no col travaglio drsquoun giorno

agevolmente un anno campare oziumlando potresti

45staccar presto il timone potresti ed appenderlo al fumo

dei buoi nulla varrebbe dei muli ostinati il lavoro

ma Giove i beni ascose per lrsquoira concetta nel cuore

percheacute Promegraveteo mente sottile lo trasse in inganno

Per questo egli tramograve luttuosi cordogli ai mortali

50nascose il fuoco e il figlio sottil di Giapegraveto di nuovo

a Giove lo rapigrave per darlo ai mortali celato

entro una ferula cava tenendolo a Giove che avventa

fulmini e irato il Nume che i nuvoli aduna gli disse

laquoO di Giapegraveto figlio maestro di tutte le astuzie

55trsquoallegri tu che il fuoco mrsquohai preso mrsquohai tesa la frode

ma gran cordoglio per te saragrave fra le genti venture

chrsquoio darograve loro in cambio del fuoco un malanno che tutti

accoglieranno con gioia gran festa facendo al malannoraquo2

E cosigrave detto rise degli uomini il padre e dei Numi

60ed ordinograve chrsquoEfegravesto lrsquoartefice insigne al piuacute presto

terra mescesse con acqua vigore ed umana favella

poi vrsquoinfondesse e forma di vergine amabile e bella

pari alle Dive immortali le desse ed Atena maestra

drsquoogni lavoro a lei fosse di stare allrsquoindustre telaio

65ed Afrodite a lei sul capo infondesse la grazia

la tormentosa brama le languide pene drsquoamore

e lrsquoargiciacuteda Ermegravete che lrsquoanime guida dispose

che in lei mente infondesse di cagna e costumi di frode

Disse e ubbidirono tutti di Crono al possente figliuolo

70Sugravebito il Nume ambidestro famoso foggiograve dalla terra

come voleva il Croniacutede la forma di vergine bella

la cinse lrsquoadornograve la Diva dagli occhi azzurrini

le dive Grazie e Dea veneranda Suada monili

drsquooro alle membra intorno le strinsero lrsquoOre dai vaghi

75crini le cinser la fronte coi fiori che dagrave Primavera

Pagravellade Atena tutti dispose in bellrsquoordine i doni

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e il Nume chrsquoArgo uccise che lrsquoanime guida nel petto

menzogne e furbi detti le infuse e costumi di frode

per volontagrave di Giove che tuona profondo e facondia

80lrsquoaraldo dei Celesti le diede E chiamograve questa donna

Pandogravera percheacute quanti Celesti han soggiorno in Olimpo

a lei diedero un dono che fosse cordoglio ai mortali

Compiuto or questo inganno sottil senza scampo il Croniacutede

mandograve lrsquoaraldo pronto dei Numi lrsquoinsigne Argiciacuteda

85a Epimetegraveo cheacute il dono gli offrisse neacute quegli ricordo

ebbe che Prometegraveo predetto gli aveva che doni

non accettasse mai dal Sire drsquoOlimpo ma invece

li respingesse cheacute poi non toccassero danni ai mortali

lrsquoaccolse e poi comprese che aveva accattato il malanno

90Cheacute pria vivean le stirpi degli uomini sopra la terra

dai mali immuni senza gravosi travagli lontano

dai tormentosi morbi che gli uomini adducono a morte

cheacute tra i malanni presto vecchiaia colpisce i mortali

Ma quella femmina il grande coperchio del doglio dischiuse

95con luttuoso cuore fra gli uomini e i mali vi sparse

Solo il Timor del futuro3 restograve sotto lrsquoorlo del doglio

nellrsquoinfrangibile casa neacute fuori volograve dalla porta

percheacute prima Pandora del vaso il coperchio rinchiuse

come lrsquoegiacuteoco Giove che i nuvoli aduna le impose

100Ma vanno gli altri mali fra gli uomini innumeri errando

percheacute piena egrave la terra di triboli il pelago egrave pieno

E vagolano morbi di giorno sugli uomini ed altri

giungon di notte improvvisi recando cordoglio ai mortali

muti cheacute ad essi tolse la voce lrsquoaccorto Croniacutede

105siccheacute modo non crsquoegrave di sfuggire ai voleri di Giove

Zeus chiede ad Ermes di condurla da Epimeteo Prometeo aveva messo in guardia il

fratello affinchegrave non accettasse alcun dono da parte degli dei ma Epimeteo si innamora di

Pandora Costei che saragrave la capostipite del genere femminile solleveragrave il coperchio di uno

strano ldquoorciordquo ( il famoso vaso di Pandora) nel quale Zes si egrave premurato di riporre tutti i

mali tutte le sventure e le sofferenze che si abbatteranno sullrsquoumanitagrave Soltanto la

speranza resteragrave rinchiusa in fondo a questo recipiente Forse percheacute gli umani non

avranno piugrave alcuna speranza oppure che egrave rimasta loro la speranza

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Ecco a causa di Pandora lrsquouomo ha lasciato lrsquoetagrave dellrsquooro

Prometeo saragrave incatenato con catene dolorose in cima ad una montagna e Zeus gli lanciacontro unrsquoaquila gigantescache ogni giorno gli divora il fegato Molto tempo dopo egliverragrave liberato da Eracle

Da questo mito possiamo rilevare

A allrsquoepoca dellrsquoetagrave dellrsquooro gli uomini vivevano senza donne esistevano le divinitagravefemminili ma i mortali erano esclusivamente maschi Essi non nascevanodallrsquounione di un uomo e di una donna ma solamente per volontagrave degli deidirettamente dalla terra (come altri racconti mitologici ci narrano)

B lrsquoarrivo di Pandora rende i mortali veramente tali con lrsquoarrivo delle sofferenze e deimali egrave come se si introducesse il tempo ( non dimentichiamo che le prime divinitagravedivoravano i figli proprio percheacute non esistesse il tempo)

C lrsquouscita dallrsquoetagrave dellrsquooro porta con segrave una calamitagrave molto funesta il lavoro Gli uominisaranno drsquoora in avanti costretti a guadagnare il pane con il sudore della fronte

D la morte che prima avveniva come un sonno ora egrave preceduta da malattia esofferenza

E la specie umana diventa la sola specie tra quelle mortali capace di hybrisla sola apoter sfidare gli dei e sconvolgereo persino distruggere la natura

IL MITO DI PROMETEO NEL VISSUTO PSICOLOGICO

ALCUNE RIFLESSIONI

bull Simbiosi e separazionebull Crescita ed evoluzione della coscienza

bull Coscienza ed istinto

bull Senso di colpa e depressione nel processo trasformativi

Simbiosi e separazione

Gli antichi pensavano che gli dei e gli esseri umani avessero avuto la medesima origine

ldquohellipdella stessa origine sono gli dei e gli uomini mortalirdquo

(EsiodoLe opere e i giorni108)

Come se lrsquoumanitagrave non avesse avuto coscienza di seacute come di qualcosa disgiunto dalla natura

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Prometeo egrave il racconto dellrsquoiniziale consapevolezza della distinzione tra esseri umani e mondo degli dei

Infatti egli egrave un dio ma non sta nellrsquoOlimpobensigrave sulla terra tra gli uomini

Ersquo come un messaggero che stabilisce un contatto tra due mondi Ma nel momento in cui i due mondi vengono in contatto lrsquouomo si rende conto che crsquoegrave una differenza tra la sua natura e il divino eche questa differenza crea una separazione che porta con seacute progresso ma anche sofferenza

La sofferenza nasce dalla nostalgia di quella totalitagrave indivisibile ormai perduta

Nel mito simbolo di questo dinamismo egrave IL GIUDIZIO DI MEKONE questa era una cittagrave del Peloponneso dedicata al culto della Grande Madre cioegrave della Natura nel suo duplice aspetto di protettrice e distruttrice In greco inoltre il termine mekon significa papavero e il papavero era il fiore che si offriva a Demetradea della feconditagrave della terra con il suo ciclo di morte e rinascita Inoltre il papavero nasconde lrsquooppio che offre il sonno e lrsquooblio e si apre al mondo dei sogni luogo psichico dove si incontra una diversa conoscenza di seacute e dove agiscono e si muovono le energie trasformative

Gli uomini accettavano la Grande Madre sia nelle sue manifestazioni protettive sia in quelle devastanti sia quando dava la vita sia quando la toglieva quando maturava il grano e quando mandava la tempesta a distruggerlohellip

Come il bambino piccolo si affida completamente alla madre e si identifica con lei in una unitagrave funzionalecosigrave lrsquouomo si identificava nella Natura

Non crsquoera un Io percheacute non crsquoera un Tu

A Mekone lrsquoessere umano dice ldquoIordquo la divinitagrave non egrave piugrave quellrsquoenergia materna nella quale essere contenuti ora diventa ldquoaltro da noirdquo con un atteggiamento distante e talvolta ostile

Nella vita psichica di ognuno prima o poi giunge ldquonecessariamenterdquo il momento di Mekone questo momento egrave narrato nei miti e nelle fiabe quando si racconta che il protagonista lascia la casa e il mondo familiare per avventurarsi nellrsquoignoto del bosco del mare

Quando un trauma o un forte disagio psichico bloccano questa fase evolutiva si affaccia una nevrosi

Percheacute un uomo possa diventare COSCIENTECONSAPEVOLE della vita sembrano necessari due dinamismi

bull un sacrificio e una divisione nel mito ciograve egrave simboleggiato dal sacrificio del bue e della sua divisione in due sacche

bull un atto di trasgressione la disubbidienza a un ordine datoallo scopo di costruirne uno nuovo piugrave rispondente alla situazione

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Zeus sa che sta per essere ingannato e tuttavia subisce la frode ldquopercheacute cosigrave deve accadererdquo (cfr Javhegrave con Adamo ed Eva cfr fiaba della Bella Addormentata nel bosco quando il re e la regina lasciano sola la principessahellip)

Lrsquoarchetipo del Padre deve essere trasgredito percheacute dal vecchio ordine possa nascereun nuovo ordine

Crescita ed evoluzione della coscienza

Scrive Jung

ldquoCon il suo furto (Prometeo) si egrave appropriato di qualcosa di prezioso e ha arrecato ingiuria agli dei Chiunque conosca il timore del primitivo di fronte alle innovazioni e alle loro imprevedibili conseguenze puograve facilmente immaginare la sua insicurezza e la sua cattiva coscienza al cospetto di questa scoperta Questa esperienza primordiale trova unrsquoeco nel motivo del ratto (degli armenti del sole dei pomi delle Esperididellrsquoerba dellrsquoimmortalitagravehelliprdquo) (OCGJ 5p172)

Il furto egrave legato anche l tema della disubbidienza e a una proibizione ndashAdamo ed Eva mangiano la melala moglie di Barbablugrave entra nella stanza proibita

Nella Veglia pasqualelrsquoazione commessa da Adamo ed Eva viene chiamata ldquofelix culpardquocioegrave una colpa felice percheacute porta allo sviluppoalla crescita della coscienza

Il fuoco assurge dunque ad archetipo di conoscenza e di energia spirituale che opera una trasformazione

Infatti quando la coscienza di una persona si illumina (= ecco il fuoco) allora tutta la personalitagrave si trasforma e progredisce

Ogni volta che un uomo progredisce nella conoscenza egrave come se facesse riemergerein lui Prometeo come se rubasse nuovamente una scintilla divina agli deiPerograve questo dinamismo di conoscenza si ritorce contro lrsquouomonon si puograve fare a menodi andare avanti (nella conoscenza)ma non si puograve neppure fare a meno di soffrire

Oltre allrsquoacquisizione di maggior coscienza di seacute con il furto del fuoco si manifesta contemporaneamente ldquoil sentimento di seacuterdquo come se non si potesse veramente sapere senza amare

Appare evidente dal mito raccontato che crsquoegrave una scelta importante da fare stare col Padre allrsquointerno dellrsquoordine dato o ribellarsi e cercarne uno nuovo

Prometeo mette luomo di fronte a delle scelte

bull accettare il carcere per le proprie idee o dissentire in silenziobull Abbandonare il posto di lavoro per non tradire la propria coscienza o rimanerci

dentro

bull Spezzare un matrimonio ormai privo di senso o mantenerlo in vita per conservare status e sicurezza

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Trasgredire come ha fatto Prometeo significa andare oltre il consuetotrasformare qualcosa di conosciuto in altro La trasformazione illumina la coscienza ma porta con seacute la sofferenza di aver violato lrsquoordine naturale originario in cui gli uominicomegli altri animali erano esclusi dalla conoscenza

Il sapere e la sofferenza sono dunque due aspetti complementari dellrsquouomo cosigrave comeavviene in Prometeo

Prometeo egrave simile a un IO che si sbilancia troppoegrave come se ci fosse in lui unrsquoinflazione della coscienza

ldquoTu non sei un diodevi mediarerdquo dice Ermes a Prometeo incatenato

In questo modo Ermes sembra suggerire la cura la terapia di fronte ad una personalitagraveprevalentemente prometeica

Prometeo non lo vuole ascoltare e cosigrave egrave sprofondato nel Tartaro cioegrave nellrsquoinconscio

Coscienza ed istinto (Il vaso di Pandora)

Osserviamonel racconto di Prometeo come uno sdoppiamento della divinitagrave in una figura alleata (=Prometeo) e in una figura ostile (= Zeus)

Scegliendo lrsquouomo Prometeo egrave come se accendesse nellrsquoessere umano la scintilla della coscienza e questa egrave lrsquointeriorizzazione dellrsquoaspetto divino alleato dentro la psicheumana

Ma questo dinamismo non piace alla parte ostile della divinitagrave che manda tra gli uomini Pandora

Percheacute Pandora

Ci aiuta a comprenderlo Neumann in ldquoStoria delle origini della coscienzardquo

ldquoPer ragioni comprensibili proprio il femminile viene esperito come il vaso per eccellenzahellipse fondiamo lrsquoequazione corpo-mondo dellrsquouomo primitivo nella sua primaforma aspecifica con lrsquoequazione simbolica fondamentale del femminiledonna=corpo=vasogiungiamo ad una formula simbolica universaleche suona cosigrave donna=corpo=vaso=mondo

Questa egrave la formula fondamentale degli stadi di vita patriarcalecioegrave di una fase umanain cui lrsquoArchetipo del femminile predomina sul maschile e lrsquoinconscio predomina sullrsquoIO e sulla coscienza ldquo (Neumann ldquoStoria delle origini della coscienza)

Il vaso e Pandora sono entrambi simboli dellrsquoAnima e dunque quando si diventa consapevoli di Pandora si diventa consapevoli anche del contenuto del vaso Pandora egrave ldquocolei che dona tuttordquotutto e il contrario di tutto E quando gli uomini cominciano a sapere e a ricordare allora si accorgono anche dei mali la vita egrave anche faticadepressionemalattia e morte

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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si inchinograve a tanta grazia e armonia Solo Mida che per caso passava da quelle parti eaveva assistito allesibizione iniziograve a protestare dicendo che doveva essere Pan ilvincitore A quel punto Apollo per punire Mida della sua arroganza decise di trasformarglile orecchie in quelle di un asino e cosigrave fuEcco come Ovidio ricorda lepisodio laquoSoffia Pan nelle sue agresti canne e con la suamusica delizia Mida che per caso assisteva alla gara Poi il dio Tmolo rivolse il suo visoverso quello di Febo questi cinta la bionda cresta del lauro Parnaso teneva con lasinistra la lira ornata di gemme e davorio indiano nella destra teneva il plettro Quindicon mano esperta iniziograve a far vibrare le corde e Tmolo rapito dalla dolcezza del suonoordinograve a Pan di inchinare di fronte alla cetra del dio la sua zampogna Il giudizio del dioTmolo fu accolto da tutti solo Mida lo disapprovograve invece considerandolo ingiusto Allora ilnume di Delo decise di non permettere che quelle stolte orecchie continuassero aconservare una forma umana tanto che le allungograve ricoprendole di pelo grigio e le reseflessibili alla base in modo da poterle scuotere Tutto il resto del corpo rimase umanosoltanto le orecchie furono punite assumendo la forma di un tardo asinello Linfelicepieno di vergogna tentograve di nasconderle ricoprendole con una tiara purpurearaquoMida pieno di vergogna e non sapendo come fare perchegrave in quel modo non poteva certopresentarsi al suo popolo nascose a tutti le sue orecchie dasino sotto una tiara rossaUna sola persona perograve non riuscigrave a ingannare il barbiere che era solito tagliargli i capelliche non appena lo vide iniziograve a ridere tanto forte che Mida dovette minacciarlo di morteper farlo smettere e con la promessa di non raccontare a nessuno quanto vistoIl poveretto perograve una volta ritornato a casa non riusciva a darsi pace perchegrave volevaparlare con qualcuno ma temeva per la sua vita Cosigrave si recograve sulla riva del fiume scavograveuna buca nel terreno e dentro tale buca disse quanto aveva visto Una volta fatto ricoprigrave labuca e soddisfatto e in pace sicuro che il segreto del re fosse al sicuro si avviograve versocasa Ma accadde che poco dopo in quella stessa buca spuntassero delle canne chevibrando al vento portavano sulle onde della brezza le parole del servo e in questo modotutti seppero che re Mida aveva le orecchie dasino Mida appresa la notizia fece uccidereil servo ma nulla potegrave fare contro il pubblico schermo e la sorte a lui toccata

I temi del Mito che attirano maggiormente lattenzione sono tre

- lavido potere che permette al re Mida di trasformare in oro tutto ciograve che tocca - la punizione nella quale egli incorre per aver osato contrastare il dio Apollo - lincapacitagrave del suo barbiere di serbare un segreto

Tre aspetti che per quanto emergano da un racconto antico sono ancora molto attuali esoprattutto sono riferibili agli uomini di ogni tempoLoro di Mida la metallificazione del commestibile egrave apparire senza essere vivere delmorire Richiede ravvedimento implora salvezza esige purificazione percheacute lessere torniad essere la ricchezza ad arricchire la pienezza a riempirsi la veritagrave a consistere la vitaa vivere Mida ha considerato essenziale ciograve che egrave superficiale ha creduto che la ricchezzalrsquooroilpotere e le proprietagrave che esso procura costituissero lo scopo ultimo della vita umana Haconfuso lrsquoessere con lrsquoavere la veritagrave con lrsquoapparenzaMida minaccia lrsquointero ordine cosmicotutto ciograve che tocca muoreegrave lrsquoopposto di un diocreatore del mondoMida ha voluto attribuirsi con il ldquotocco drsquoorordquo un potere divinouna capacitagrave che va ben oltreogni saggezza umanaCosigrave luomo contemporaneo va perdendo se stesso ottusamente proteso verso un piacereinappagante preferito al pervadente e sereno appagamento di seacute

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Vuole rimanere nel principio del piacere e rifiuta quello di realtagraveUn altro contenuto del mito riguarda la tiara che copre le orecchie dasino Per quanto re -e lalto copricapo ne egrave linequivocabile segno - Mida soccombe a un potere a lui superioread una sovranitagrave che egli ha avuto lardire di sfidare mai contraddire un dio soprattutto senon crsquoegrave vero motivoUn terzo soggetto merita riflessione attenta quello del segreto Il barbiere che per forza di cose egrave lunico che viene a conoscenza della sventura toccata alRe Mida patisce il supplizio del silenzio cui lo costringe la minaccia di morte Cegraveuninclinazione dellanimo umano che non riesce a sottrarsi al bisogno della condivisionedelle novitagrave (e non solo) soprattutto quando il contenuto da spartire egrave clamoroso o hacaratteristiche adatte al pettegolezzo

Alessandro Manzoni tratta il tema del segreto confidato Una delle piugrave gran consolazioni di questa vita egrave lamicizia e una delle consolazionidellamicizia egrave quellavere a cui confidare un segreto Ora gli amici non sono a due a duecome gli sposi ognuno generalmente parlando ne ha piugrave duno il che forma una catenadi cui nessuno potrebbe trovar la fine Quando dunque un amico si procura quellaconsolazione di deporre un segreto nel seno dun altro dagrave a costui la voglia di procurarsila stessa consolazione anche lui Lo prega egrave vero di non dir nulla a nessuno e una talcondizione chi la prendesse nel senso rigoroso delle parole troncherebbeimmediatamente il corso delle consolazioni Ma la pratica generale ha voluto che obblighisoltanto a non confidare il segreto se non a chi sia un amico ugualmente fidato eimponendogli la stessa condizione Cosigrave damico fidato in amico fidato il segreto gira egira per quellimmensa catena tanto che arriva allorecchio di colui o di coloro a cui ilprimo che ha parlato intendeva appunto di non lasciarlo arrivar mai Avrebbe perograveordinariamente a stare un gran pezzo in cammino se ognuno non avesse che due amiciquello che gli dice e quello a cui ridice la cosa da tacersi Ma ci son degli uominiprivilegiati che li contano a centinaia e quando il segreto egrave venuto a uno di questi uomini igiri divengon sigrave rapidi e sigrave moltiplici che non egrave piugrave possibile di seguirne la traccia Il nostroautore non ha potuto accertarsi per quante bocche fosse passato il segreto che il Grisoaveva ordine di scovare il fatto sta che il buon uomo da cui erano state scortate le donnea Monza tornando verso le ventitre col suo baroccio a Pescarenico sabbatteacute primadarrivare a casa in un amico fidato al quale raccontograve in gran confidenza lopera buonache aveva fatta e il rimanente e il fatto sta che il Griso poteacute due ore dopo correre alpalazzotto a riferire a don Rodrigo che Lucia e sua madre seran ricoverate in unconvento di Monza e che Renzo aveva seguitata la sua strada fino a Milano

(Alessandro Manzoni I Promessi Sposi Cap XI) Il motivo del segreto apre anche la riflessione sulla pericolositagrave del ldquonon dettordquo la correntetransgenerazionale della psicologiaAnne Ancelin Schutzenberger ha approfondito per piugrave di 40 anni questa tematica dimostrando con numerosi esempi clinici come tutti siamo anelli in una catena di generazioni e spesso diveniamo vittime di eventi e traumi giagrave vissuti dai nostri antenati (riprenderemo questa riflessione quando affronteremo il tema edipico) in maniera a volte del tutto inconsapevolei nostri genitori i nostri nonnii nostri avi ci lasciano in ereditagrave problemi non risoltitraumi non ldquodigeritirdquo segreti indicibiliQuando le cose non vengono dette il corpo deve per forza esprimerle questa egrave la somatizzazione Cosigrave puograve accadere che il corpo del figlio bambino nipote o pronipotesi trasforma nella vece dellrsquoantenato ferito nella ldquoparolardquo del suo trauma Diventa necessario

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allora ldquotirare fuori lo scheletro dallrsquoarmadiordquo decodificare le ferite non rimarginate e occuparsene per liberarsi e stare meglio

Chi egrave interessato puograve leggereAnne Ancelin Schutzenberger Il piacere di vivere Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerLa sindrome degli antenati Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerUna malattia chiamata genitori Di renzo Editore2019

Altre riflessioni

1 Re Mida a Wall Street Debito desiderio e distruzione tra psicoanalisi economiafilosofia (Mimesis 2015)

2 ldquonel momento in cui il denaro egrave feticizzato a ricchezza come avviene allrsquointerno delsistema capitalistico e lrsquouomo aliena da seacute la ricchezza riponendola nel denaro come altroda seacute il desiderio di arricchimento diviene brama di ricchezza e il bisogno di relazionequale fonte di arricchimento diviene bisogno di possesso del denaro che per soddisfarsistrumentalizza la relazione cosigrave mentre i rapporti umani si fanno strumento perlrsquoaccumulazione del denarodiventano cioegrave rapporti tra cose e quindi merci il soggettoumano perde il significato della relazione quale luogo di produzione di scambi divaloreiessenziali alla sua realizzazione come al suo arricchimentoE viene a trovarsi nella condizione di Re Mida arrivando a morire di fame relativamente alsenso dellrsquoesistenza Lrsquouomo infatti si nutre della sua creativitagrave che si dagrave soltanto nellarelazione e quindi nella socialitagraverdquo

( Silvia Montefoschi Il senso della psicanalisi da Freud a Jung e oltre Feltrinelli)

3 Dan Lok Joe Vitale Ivan Nossa Come Re Mida ogni cosa che tocchi puograve trasformarsi in oro in gioia e realizzazioneMacrolibrarsi

I bambini nascono senza limiti Non conoscono il concetto dellrsquoespressione ldquonon possordquoLe limitazioni e le false credenze vengono apprese e poi portate nella vita adulta Immaginate che potenza potrebbe avere un bambino se fosse in grado di crescere senza limitazioni e programmazioni

DAGLI DEI AI MORTALI COME E PERCHErsquorsquoUMANITArsquo Ersquo STATACREATA

Ersquo sempre Esiodo che ci parla delle cinque etagrave dellrsquouomo Egli ci descrive cinque umanitagrave differenticinque tipi umani che si sarebbero succeduti nel corso del tempo In questo suo racconto crsquoegrave sempre la presenza di esistenze umane in armonia con la giustizia e il cosmoe altre caratterizzate dalla hybris cioegrave dallrsquoorgoglioEsiodo parla innanzitutto dellrsquoetagrave dellrsquooro A questa segue lrsquoetagrave dellrsquoargento in cui regna una razza di uomini puerili e malvagisegue quella del bronzopopolata di esseri terrificanti e crudeli Appaiono poi gli eroiguerrieri ma valorosi e nobili che finiranno i loro giorni sullrsquoisola dei beatidove la loro vita egrave paragonabile in tutto a quella dellrsquoetagrave dellrsquooro

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Lrsquoultima etagrave egrave quella del ferro che corrisponde alla nostra epoca e alla nostra umanitagrave quiEsiodo egrave molto apocalittico e ce la descrive come lrsquoetagrave peggiore In questa etagrave gli uomininon cessano di penare e di soffrirenon esiste una sola gioia che non venga seguita dauna pena Non solo gli uomini invecchiano molto velocementema devono lavorare duroper guadagnarsi da vivere Percheacute La risposta egrave che si tratta di unrsquoumanitagrave che vivenellrsquohybris Gli ultimi dei abbandonano gli uomini ed essi si incamminano verso lacatastrofe Appaiono cosigrave i misfatti ultimi e devastanti di una vita in preda allrsquohybris indisaccordo con lrsquoordine cosmico ossia unrsquoesistenza senza rispetto degli dei

Per quale motivo crsquoegrave stato questo passaggio dallrsquoetagrave dellrsquooro a quella del ferro Comespiegare questa caduta fuori dal paradiso

Il tentativo di risposta viene dai miti di Prometeo e di Pandora

Leggiamo il mito come ce lo racconta Platone nel dialogo PROTAGORA (IV sec aC)

Ci fu un tempo in cui esistevano gli dei ma non le stirpi mortali Quando giunse anche per queste il

momento fatale della nascita gli dei le plasmarono nel cuore della terra mescolando terra fuoco e

tutto ciograve che si amalgama con terra e fuoco Quando le stirpi mortali stavano per venire alla luce

gli dei ordinarono a Prometeo e a Epimeteo di dare con misura e distribuire in modo opportuno a

ciascuno le facoltagrave naturali Epimeteo chiese a Prometeo di poter fare da solo la distribuzione

Dopo che avrograve distribuito - disse - tu controllerai Cosigrave persuaso Prometeo iniziograve a distribuire

Nella distribuzione ad alcuni dava forza senza velocitagrave mentre donava velocitagrave ai piugrave deboli

alcuni forniva di armi mentre per altri privi di difese naturali escogitava diversi espedienti per la

sopravvivenza [321] Ad esempio agli esseri di piccole dimensioni forniva una possibilitagrave di fuga

attraverso il volo o una dimora sotterranea a quelli di grandi dimensioni invece assegnava

proprio la grandezza come mezzo di salvezza Secondo questo stesso criterio distribuiva tutto il

resto con equilibrio Escogitava mezzi di salvezza in modo tale che nessuna specie potesse

estinguersi Procurograve agli esseri viventi possibilitagrave di fuga dalle reciproche minacce e poi escogitograve

per loro facili espedienti contro le intemperie stagionali che provengono da Zeus Li avvolse

infatti di folti peli e di dure pelli per difenderli dal freddo e dal caldo eccessivo Peli e pelli

costituivano inoltre una naturale coperta per ciascuno al momento di andare a dormire Sotto i

piedi di alcuni mise poi zoccoli sotto altri unghie e pelli dure e prive di sangue In seguito procurograve

agli animali vari tipi di nutrimento per alcuni erba per altri frutti degli alberi per altri radici

Alcuni fece in modo che si nutrissero di altri animali concesse loro perograve scarsa prolificitagrave che

diede invece in abbondanza alle loro prede offrendo cosigrave un mezzo di sopravvivenza alla specie

Ma Epimeteo non si rivelograve bravo fino in fondo senza accorgersene aveva consumato tutte le

facoltagrave per gli esseri privi di ragione Il genere umano era rimasto dunque senza mezzi e lui non

sapeva cosa fare In quel momento giunse Prometeo per controllare la distribuzione e vide gli altri

esseri viventi forniti di tutto il necessario mentre lrsquouomo era nudo scalzo privo di giaciglio e di

armi Intanto era giunto il giorno fatale in cui anche lrsquouomo doveva venire alla luce Allora

Prometeo non sapendo quale mezzo di salvezza procurare allrsquouomo rubograve a Efesto e ad Atena la

perizia tecnica insieme al fuoco - infatti era impossibile per chiunque ottenerla o usarla senza

fuoco - e li donograve allrsquouomo Allrsquouomo fu concessa in tal modo la perizia tecnica necessaria per la

vita ma non la virtugrave politica [322] Questa si trovava presso Zeus e a Prometeo non era piugrave

possibile accedere allrsquoAcropoli la dimora di Zeus protetta da temibili guardie Entrograve allora di

nascosto nella casa comune di Atena ed Efesto dove i due lavoravano insieme Rubograve quindi la

scienza del fuoco di Efesto e la perizia tecnica di Atena e le donograve allrsquouomo Da questo dono derivograve

allrsquouomo abbondanza di risorse per la vita ma come si narra in seguito la pena del furto colpigrave

Prometeo per colpa di Epimeteo Allorcheacute lrsquouomo divenne partecipe della sorte divina in primo

luogo per la parentela con gli dei unico fra gli esseri viventi cominciograve a credere in loro e innalzograve

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altari e statue di dei Poi subito attraverso la tecnica articolograve la voce con parole e inventograve case

vestiti calzari giacigli e lrsquoagricoltura Con questi mezzi in origine gli uomini vivevano sparsi qua e

lagrave non crsquoerano cittagrave perciograve erano preda di animali selvatici essendo in tutto piugrave deboli di loro La

perizia pratica era di aiuto sufficiente per procurarsi il cibo ma era inadeguata alla lotta contro le

belve (infatti gli uomini non possedevano ancora lrsquoarte politica che comprende anche quella

bellica) Cercarono allora di unirsi e di salvarsi costruendo cittagrave ogni volta che stavano insieme

perograve commettevano ingiustizie gli uni contro gli altri non conoscendo ancora la politica perciograve

disperdendosi di nuovo morivano Zeus dunque temendo che la nostra specie si estinguesse del

tutto inviograve Ermes per portare agli uomini rispetto e giustizia affincheacute fossero fondamenti

dellrsquoordine delle cittagrave e vincoli drsquoamicizia Ermes chiese a Zeus in quale modo dovesse distribuire

rispetto e giustizia agli uomini laquoDevo distribuirli come sono state distribuite le arti Per queste

infatti ci si egrave regolati cosigrave se uno solo conosce la medicina basta per molti che non la conoscono

e questo vale anche per gli altri artigiani Mi devo regolare allo stesso modo per rispetto e

giustizia o posso distribuirli a tutti gli uominilaquo laquoA tutti - rispose Zeus - e tutti ne siano partecipi

infatti non esisterebbero cittagrave se pochi fossero partecipi di rispetto e giustizia come succede per le

arti Istituisci inoltre a nome mio una legge in base alla quale si uccida come peste della cittagrave chi

non sia partecipe di rispetto e giustiziaraquo

Prometeofiglio di Titani egrave ldquocolui che pensa primardquo mentre suo fratello Epimeteo egrave ldquocoluiche pensa dopordquo che agisce senza riflettere

Siamo ancora nellrsquoetagrave dellrsquooro quando uomini e dei vivono in perfetta armonia Esiodoscrive che un giorno per un motivo non chiaro Zeus decide di sistemare una contesa tradei ed esseri umani Zeus ha assegnato agli dei il loro posto nel cosmo e ora stapensando a quale parte del cosmo assegnare allrsquouomo Zeus chiede a Prometeo disacrificare un bue e dividerlo equamente cosigrave che questa divisione divenga in qualchemisura modello per le relazioni future

Prometeocredendo di aiutare gli uominitende una trappola a Zeus divide il due in duepartipoi mette i pezzi di carne migliori sotto la pelle dellrsquoanimale e nello stomaco cosigrave cheappaia immangiabile e non venga scelto da Zeus mette invece le ossa dentro uno stratodi grasso lucido e appetitoso Zeus si accorge di tutto ecieco di rabbiafinge di cascarenella trappola e sceglie lrsquoammasso di ossa bianche lasciando i pezzi di carne migliore agliumani A lui non costa molto perchegrave gli dei non si nutrono di carnema di miele e diambrosia Gli dei si nutrono per divertimento mentre lrsquouomo deve farlo per necessitagrave Zeusper punire gli uomini cessa di concedere loro il fuoco

Ecco percheacute Prometeo commetteragrave un altro furto che saragrave nuovamente di lesa maestagrave aZeus ruba a Zeus il fuoco e lo restituisce agli uomini

A questo punto Zeus egrave davvero furioso e darsquo ordine ad Efesto di fabbricareimmediatamentemescolando acqua e terrala statua di una fanciulla ldquooggetto didesideriordquouna donna di cui gli esseri umani cadranno follemente innamorati Si tratta diPANDORA ldquocolei che ha tutti i donirdquo ma che nello stesso tempo avrebbe procurato alrovina agli esseri umani

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Leggiamo il mito raccontato da Esiodo ne Le opere e i giorni

PROMETEO E PANDORA1

Sappi che tengono i Numi nascosto ogni bene che valga

a sostentar la vita Se no col travaglio drsquoun giorno

agevolmente un anno campare oziumlando potresti

45staccar presto il timone potresti ed appenderlo al fumo

dei buoi nulla varrebbe dei muli ostinati il lavoro

ma Giove i beni ascose per lrsquoira concetta nel cuore

percheacute Promegraveteo mente sottile lo trasse in inganno

Per questo egli tramograve luttuosi cordogli ai mortali

50nascose il fuoco e il figlio sottil di Giapegraveto di nuovo

a Giove lo rapigrave per darlo ai mortali celato

entro una ferula cava tenendolo a Giove che avventa

fulmini e irato il Nume che i nuvoli aduna gli disse

laquoO di Giapegraveto figlio maestro di tutte le astuzie

55trsquoallegri tu che il fuoco mrsquohai preso mrsquohai tesa la frode

ma gran cordoglio per te saragrave fra le genti venture

chrsquoio darograve loro in cambio del fuoco un malanno che tutti

accoglieranno con gioia gran festa facendo al malannoraquo2

E cosigrave detto rise degli uomini il padre e dei Numi

60ed ordinograve chrsquoEfegravesto lrsquoartefice insigne al piuacute presto

terra mescesse con acqua vigore ed umana favella

poi vrsquoinfondesse e forma di vergine amabile e bella

pari alle Dive immortali le desse ed Atena maestra

drsquoogni lavoro a lei fosse di stare allrsquoindustre telaio

65ed Afrodite a lei sul capo infondesse la grazia

la tormentosa brama le languide pene drsquoamore

e lrsquoargiciacuteda Ermegravete che lrsquoanime guida dispose

che in lei mente infondesse di cagna e costumi di frode

Disse e ubbidirono tutti di Crono al possente figliuolo

70Sugravebito il Nume ambidestro famoso foggiograve dalla terra

come voleva il Croniacutede la forma di vergine bella

la cinse lrsquoadornograve la Diva dagli occhi azzurrini

le dive Grazie e Dea veneranda Suada monili

drsquooro alle membra intorno le strinsero lrsquoOre dai vaghi

75crini le cinser la fronte coi fiori che dagrave Primavera

Pagravellade Atena tutti dispose in bellrsquoordine i doni

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e il Nume chrsquoArgo uccise che lrsquoanime guida nel petto

menzogne e furbi detti le infuse e costumi di frode

per volontagrave di Giove che tuona profondo e facondia

80lrsquoaraldo dei Celesti le diede E chiamograve questa donna

Pandogravera percheacute quanti Celesti han soggiorno in Olimpo

a lei diedero un dono che fosse cordoglio ai mortali

Compiuto or questo inganno sottil senza scampo il Croniacutede

mandograve lrsquoaraldo pronto dei Numi lrsquoinsigne Argiciacuteda

85a Epimetegraveo cheacute il dono gli offrisse neacute quegli ricordo

ebbe che Prometegraveo predetto gli aveva che doni

non accettasse mai dal Sire drsquoOlimpo ma invece

li respingesse cheacute poi non toccassero danni ai mortali

lrsquoaccolse e poi comprese che aveva accattato il malanno

90Cheacute pria vivean le stirpi degli uomini sopra la terra

dai mali immuni senza gravosi travagli lontano

dai tormentosi morbi che gli uomini adducono a morte

cheacute tra i malanni presto vecchiaia colpisce i mortali

Ma quella femmina il grande coperchio del doglio dischiuse

95con luttuoso cuore fra gli uomini e i mali vi sparse

Solo il Timor del futuro3 restograve sotto lrsquoorlo del doglio

nellrsquoinfrangibile casa neacute fuori volograve dalla porta

percheacute prima Pandora del vaso il coperchio rinchiuse

come lrsquoegiacuteoco Giove che i nuvoli aduna le impose

100Ma vanno gli altri mali fra gli uomini innumeri errando

percheacute piena egrave la terra di triboli il pelago egrave pieno

E vagolano morbi di giorno sugli uomini ed altri

giungon di notte improvvisi recando cordoglio ai mortali

muti cheacute ad essi tolse la voce lrsquoaccorto Croniacutede

105siccheacute modo non crsquoegrave di sfuggire ai voleri di Giove

Zeus chiede ad Ermes di condurla da Epimeteo Prometeo aveva messo in guardia il

fratello affinchegrave non accettasse alcun dono da parte degli dei ma Epimeteo si innamora di

Pandora Costei che saragrave la capostipite del genere femminile solleveragrave il coperchio di uno

strano ldquoorciordquo ( il famoso vaso di Pandora) nel quale Zes si egrave premurato di riporre tutti i

mali tutte le sventure e le sofferenze che si abbatteranno sullrsquoumanitagrave Soltanto la

speranza resteragrave rinchiusa in fondo a questo recipiente Forse percheacute gli umani non

avranno piugrave alcuna speranza oppure che egrave rimasta loro la speranza

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Ecco a causa di Pandora lrsquouomo ha lasciato lrsquoetagrave dellrsquooro

Prometeo saragrave incatenato con catene dolorose in cima ad una montagna e Zeus gli lanciacontro unrsquoaquila gigantescache ogni giorno gli divora il fegato Molto tempo dopo egliverragrave liberato da Eracle

Da questo mito possiamo rilevare

A allrsquoepoca dellrsquoetagrave dellrsquooro gli uomini vivevano senza donne esistevano le divinitagravefemminili ma i mortali erano esclusivamente maschi Essi non nascevanodallrsquounione di un uomo e di una donna ma solamente per volontagrave degli deidirettamente dalla terra (come altri racconti mitologici ci narrano)

B lrsquoarrivo di Pandora rende i mortali veramente tali con lrsquoarrivo delle sofferenze e deimali egrave come se si introducesse il tempo ( non dimentichiamo che le prime divinitagravedivoravano i figli proprio percheacute non esistesse il tempo)

C lrsquouscita dallrsquoetagrave dellrsquooro porta con segrave una calamitagrave molto funesta il lavoro Gli uominisaranno drsquoora in avanti costretti a guadagnare il pane con il sudore della fronte

D la morte che prima avveniva come un sonno ora egrave preceduta da malattia esofferenza

E la specie umana diventa la sola specie tra quelle mortali capace di hybrisla sola apoter sfidare gli dei e sconvolgereo persino distruggere la natura

IL MITO DI PROMETEO NEL VISSUTO PSICOLOGICO

ALCUNE RIFLESSIONI

bull Simbiosi e separazionebull Crescita ed evoluzione della coscienza

bull Coscienza ed istinto

bull Senso di colpa e depressione nel processo trasformativi

Simbiosi e separazione

Gli antichi pensavano che gli dei e gli esseri umani avessero avuto la medesima origine

ldquohellipdella stessa origine sono gli dei e gli uomini mortalirdquo

(EsiodoLe opere e i giorni108)

Come se lrsquoumanitagrave non avesse avuto coscienza di seacute come di qualcosa disgiunto dalla natura

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Prometeo egrave il racconto dellrsquoiniziale consapevolezza della distinzione tra esseri umani e mondo degli dei

Infatti egli egrave un dio ma non sta nellrsquoOlimpobensigrave sulla terra tra gli uomini

Ersquo come un messaggero che stabilisce un contatto tra due mondi Ma nel momento in cui i due mondi vengono in contatto lrsquouomo si rende conto che crsquoegrave una differenza tra la sua natura e il divino eche questa differenza crea una separazione che porta con seacute progresso ma anche sofferenza

La sofferenza nasce dalla nostalgia di quella totalitagrave indivisibile ormai perduta

Nel mito simbolo di questo dinamismo egrave IL GIUDIZIO DI MEKONE questa era una cittagrave del Peloponneso dedicata al culto della Grande Madre cioegrave della Natura nel suo duplice aspetto di protettrice e distruttrice In greco inoltre il termine mekon significa papavero e il papavero era il fiore che si offriva a Demetradea della feconditagrave della terra con il suo ciclo di morte e rinascita Inoltre il papavero nasconde lrsquooppio che offre il sonno e lrsquooblio e si apre al mondo dei sogni luogo psichico dove si incontra una diversa conoscenza di seacute e dove agiscono e si muovono le energie trasformative

Gli uomini accettavano la Grande Madre sia nelle sue manifestazioni protettive sia in quelle devastanti sia quando dava la vita sia quando la toglieva quando maturava il grano e quando mandava la tempesta a distruggerlohellip

Come il bambino piccolo si affida completamente alla madre e si identifica con lei in una unitagrave funzionalecosigrave lrsquouomo si identificava nella Natura

Non crsquoera un Io percheacute non crsquoera un Tu

A Mekone lrsquoessere umano dice ldquoIordquo la divinitagrave non egrave piugrave quellrsquoenergia materna nella quale essere contenuti ora diventa ldquoaltro da noirdquo con un atteggiamento distante e talvolta ostile

Nella vita psichica di ognuno prima o poi giunge ldquonecessariamenterdquo il momento di Mekone questo momento egrave narrato nei miti e nelle fiabe quando si racconta che il protagonista lascia la casa e il mondo familiare per avventurarsi nellrsquoignoto del bosco del mare

Quando un trauma o un forte disagio psichico bloccano questa fase evolutiva si affaccia una nevrosi

Percheacute un uomo possa diventare COSCIENTECONSAPEVOLE della vita sembrano necessari due dinamismi

bull un sacrificio e una divisione nel mito ciograve egrave simboleggiato dal sacrificio del bue e della sua divisione in due sacche

bull un atto di trasgressione la disubbidienza a un ordine datoallo scopo di costruirne uno nuovo piugrave rispondente alla situazione

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Zeus sa che sta per essere ingannato e tuttavia subisce la frode ldquopercheacute cosigrave deve accadererdquo (cfr Javhegrave con Adamo ed Eva cfr fiaba della Bella Addormentata nel bosco quando il re e la regina lasciano sola la principessahellip)

Lrsquoarchetipo del Padre deve essere trasgredito percheacute dal vecchio ordine possa nascereun nuovo ordine

Crescita ed evoluzione della coscienza

Scrive Jung

ldquoCon il suo furto (Prometeo) si egrave appropriato di qualcosa di prezioso e ha arrecato ingiuria agli dei Chiunque conosca il timore del primitivo di fronte alle innovazioni e alle loro imprevedibili conseguenze puograve facilmente immaginare la sua insicurezza e la sua cattiva coscienza al cospetto di questa scoperta Questa esperienza primordiale trova unrsquoeco nel motivo del ratto (degli armenti del sole dei pomi delle Esperididellrsquoerba dellrsquoimmortalitagravehelliprdquo) (OCGJ 5p172)

Il furto egrave legato anche l tema della disubbidienza e a una proibizione ndashAdamo ed Eva mangiano la melala moglie di Barbablugrave entra nella stanza proibita

Nella Veglia pasqualelrsquoazione commessa da Adamo ed Eva viene chiamata ldquofelix culpardquocioegrave una colpa felice percheacute porta allo sviluppoalla crescita della coscienza

Il fuoco assurge dunque ad archetipo di conoscenza e di energia spirituale che opera una trasformazione

Infatti quando la coscienza di una persona si illumina (= ecco il fuoco) allora tutta la personalitagrave si trasforma e progredisce

Ogni volta che un uomo progredisce nella conoscenza egrave come se facesse riemergerein lui Prometeo come se rubasse nuovamente una scintilla divina agli deiPerograve questo dinamismo di conoscenza si ritorce contro lrsquouomonon si puograve fare a menodi andare avanti (nella conoscenza)ma non si puograve neppure fare a meno di soffrire

Oltre allrsquoacquisizione di maggior coscienza di seacute con il furto del fuoco si manifesta contemporaneamente ldquoil sentimento di seacuterdquo come se non si potesse veramente sapere senza amare

Appare evidente dal mito raccontato che crsquoegrave una scelta importante da fare stare col Padre allrsquointerno dellrsquoordine dato o ribellarsi e cercarne uno nuovo

Prometeo mette luomo di fronte a delle scelte

bull accettare il carcere per le proprie idee o dissentire in silenziobull Abbandonare il posto di lavoro per non tradire la propria coscienza o rimanerci

dentro

bull Spezzare un matrimonio ormai privo di senso o mantenerlo in vita per conservare status e sicurezza

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Trasgredire come ha fatto Prometeo significa andare oltre il consuetotrasformare qualcosa di conosciuto in altro La trasformazione illumina la coscienza ma porta con seacute la sofferenza di aver violato lrsquoordine naturale originario in cui gli uominicomegli altri animali erano esclusi dalla conoscenza

Il sapere e la sofferenza sono dunque due aspetti complementari dellrsquouomo cosigrave comeavviene in Prometeo

Prometeo egrave simile a un IO che si sbilancia troppoegrave come se ci fosse in lui unrsquoinflazione della coscienza

ldquoTu non sei un diodevi mediarerdquo dice Ermes a Prometeo incatenato

In questo modo Ermes sembra suggerire la cura la terapia di fronte ad una personalitagraveprevalentemente prometeica

Prometeo non lo vuole ascoltare e cosigrave egrave sprofondato nel Tartaro cioegrave nellrsquoinconscio

Coscienza ed istinto (Il vaso di Pandora)

Osserviamonel racconto di Prometeo come uno sdoppiamento della divinitagrave in una figura alleata (=Prometeo) e in una figura ostile (= Zeus)

Scegliendo lrsquouomo Prometeo egrave come se accendesse nellrsquoessere umano la scintilla della coscienza e questa egrave lrsquointeriorizzazione dellrsquoaspetto divino alleato dentro la psicheumana

Ma questo dinamismo non piace alla parte ostile della divinitagrave che manda tra gli uomini Pandora

Percheacute Pandora

Ci aiuta a comprenderlo Neumann in ldquoStoria delle origini della coscienzardquo

ldquoPer ragioni comprensibili proprio il femminile viene esperito come il vaso per eccellenzahellipse fondiamo lrsquoequazione corpo-mondo dellrsquouomo primitivo nella sua primaforma aspecifica con lrsquoequazione simbolica fondamentale del femminiledonna=corpo=vasogiungiamo ad una formula simbolica universaleche suona cosigrave donna=corpo=vaso=mondo

Questa egrave la formula fondamentale degli stadi di vita patriarcalecioegrave di una fase umanain cui lrsquoArchetipo del femminile predomina sul maschile e lrsquoinconscio predomina sullrsquoIO e sulla coscienza ldquo (Neumann ldquoStoria delle origini della coscienza)

Il vaso e Pandora sono entrambi simboli dellrsquoAnima e dunque quando si diventa consapevoli di Pandora si diventa consapevoli anche del contenuto del vaso Pandora egrave ldquocolei che dona tuttordquotutto e il contrario di tutto E quando gli uomini cominciano a sapere e a ricordare allora si accorgono anche dei mali la vita egrave anche faticadepressionemalattia e morte

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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Vuole rimanere nel principio del piacere e rifiuta quello di realtagraveUn altro contenuto del mito riguarda la tiara che copre le orecchie dasino Per quanto re -e lalto copricapo ne egrave linequivocabile segno - Mida soccombe a un potere a lui superioread una sovranitagrave che egli ha avuto lardire di sfidare mai contraddire un dio soprattutto senon crsquoegrave vero motivoUn terzo soggetto merita riflessione attenta quello del segreto Il barbiere che per forza di cose egrave lunico che viene a conoscenza della sventura toccata alRe Mida patisce il supplizio del silenzio cui lo costringe la minaccia di morte Cegraveuninclinazione dellanimo umano che non riesce a sottrarsi al bisogno della condivisionedelle novitagrave (e non solo) soprattutto quando il contenuto da spartire egrave clamoroso o hacaratteristiche adatte al pettegolezzo

Alessandro Manzoni tratta il tema del segreto confidato Una delle piugrave gran consolazioni di questa vita egrave lamicizia e una delle consolazionidellamicizia egrave quellavere a cui confidare un segreto Ora gli amici non sono a due a duecome gli sposi ognuno generalmente parlando ne ha piugrave duno il che forma una catenadi cui nessuno potrebbe trovar la fine Quando dunque un amico si procura quellaconsolazione di deporre un segreto nel seno dun altro dagrave a costui la voglia di procurarsila stessa consolazione anche lui Lo prega egrave vero di non dir nulla a nessuno e una talcondizione chi la prendesse nel senso rigoroso delle parole troncherebbeimmediatamente il corso delle consolazioni Ma la pratica generale ha voluto che obblighisoltanto a non confidare il segreto se non a chi sia un amico ugualmente fidato eimponendogli la stessa condizione Cosigrave damico fidato in amico fidato il segreto gira egira per quellimmensa catena tanto che arriva allorecchio di colui o di coloro a cui ilprimo che ha parlato intendeva appunto di non lasciarlo arrivar mai Avrebbe perograveordinariamente a stare un gran pezzo in cammino se ognuno non avesse che due amiciquello che gli dice e quello a cui ridice la cosa da tacersi Ma ci son degli uominiprivilegiati che li contano a centinaia e quando il segreto egrave venuto a uno di questi uomini igiri divengon sigrave rapidi e sigrave moltiplici che non egrave piugrave possibile di seguirne la traccia Il nostroautore non ha potuto accertarsi per quante bocche fosse passato il segreto che il Grisoaveva ordine di scovare il fatto sta che il buon uomo da cui erano state scortate le donnea Monza tornando verso le ventitre col suo baroccio a Pescarenico sabbatteacute primadarrivare a casa in un amico fidato al quale raccontograve in gran confidenza lopera buonache aveva fatta e il rimanente e il fatto sta che il Griso poteacute due ore dopo correre alpalazzotto a riferire a don Rodrigo che Lucia e sua madre seran ricoverate in unconvento di Monza e che Renzo aveva seguitata la sua strada fino a Milano

(Alessandro Manzoni I Promessi Sposi Cap XI) Il motivo del segreto apre anche la riflessione sulla pericolositagrave del ldquonon dettordquo la correntetransgenerazionale della psicologiaAnne Ancelin Schutzenberger ha approfondito per piugrave di 40 anni questa tematica dimostrando con numerosi esempi clinici come tutti siamo anelli in una catena di generazioni e spesso diveniamo vittime di eventi e traumi giagrave vissuti dai nostri antenati (riprenderemo questa riflessione quando affronteremo il tema edipico) in maniera a volte del tutto inconsapevolei nostri genitori i nostri nonnii nostri avi ci lasciano in ereditagrave problemi non risoltitraumi non ldquodigeritirdquo segreti indicibiliQuando le cose non vengono dette il corpo deve per forza esprimerle questa egrave la somatizzazione Cosigrave puograve accadere che il corpo del figlio bambino nipote o pronipotesi trasforma nella vece dellrsquoantenato ferito nella ldquoparolardquo del suo trauma Diventa necessario

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allora ldquotirare fuori lo scheletro dallrsquoarmadiordquo decodificare le ferite non rimarginate e occuparsene per liberarsi e stare meglio

Chi egrave interessato puograve leggereAnne Ancelin Schutzenberger Il piacere di vivere Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerLa sindrome degli antenati Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerUna malattia chiamata genitori Di renzo Editore2019

Altre riflessioni

1 Re Mida a Wall Street Debito desiderio e distruzione tra psicoanalisi economiafilosofia (Mimesis 2015)

2 ldquonel momento in cui il denaro egrave feticizzato a ricchezza come avviene allrsquointerno delsistema capitalistico e lrsquouomo aliena da seacute la ricchezza riponendola nel denaro come altroda seacute il desiderio di arricchimento diviene brama di ricchezza e il bisogno di relazionequale fonte di arricchimento diviene bisogno di possesso del denaro che per soddisfarsistrumentalizza la relazione cosigrave mentre i rapporti umani si fanno strumento perlrsquoaccumulazione del denarodiventano cioegrave rapporti tra cose e quindi merci il soggettoumano perde il significato della relazione quale luogo di produzione di scambi divaloreiessenziali alla sua realizzazione come al suo arricchimentoE viene a trovarsi nella condizione di Re Mida arrivando a morire di fame relativamente alsenso dellrsquoesistenza Lrsquouomo infatti si nutre della sua creativitagrave che si dagrave soltanto nellarelazione e quindi nella socialitagraverdquo

( Silvia Montefoschi Il senso della psicanalisi da Freud a Jung e oltre Feltrinelli)

3 Dan Lok Joe Vitale Ivan Nossa Come Re Mida ogni cosa che tocchi puograve trasformarsi in oro in gioia e realizzazioneMacrolibrarsi

I bambini nascono senza limiti Non conoscono il concetto dellrsquoespressione ldquonon possordquoLe limitazioni e le false credenze vengono apprese e poi portate nella vita adulta Immaginate che potenza potrebbe avere un bambino se fosse in grado di crescere senza limitazioni e programmazioni

DAGLI DEI AI MORTALI COME E PERCHErsquorsquoUMANITArsquo Ersquo STATACREATA

Ersquo sempre Esiodo che ci parla delle cinque etagrave dellrsquouomo Egli ci descrive cinque umanitagrave differenticinque tipi umani che si sarebbero succeduti nel corso del tempo In questo suo racconto crsquoegrave sempre la presenza di esistenze umane in armonia con la giustizia e il cosmoe altre caratterizzate dalla hybris cioegrave dallrsquoorgoglioEsiodo parla innanzitutto dellrsquoetagrave dellrsquooro A questa segue lrsquoetagrave dellrsquoargento in cui regna una razza di uomini puerili e malvagisegue quella del bronzopopolata di esseri terrificanti e crudeli Appaiono poi gli eroiguerrieri ma valorosi e nobili che finiranno i loro giorni sullrsquoisola dei beatidove la loro vita egrave paragonabile in tutto a quella dellrsquoetagrave dellrsquooro

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Lrsquoultima etagrave egrave quella del ferro che corrisponde alla nostra epoca e alla nostra umanitagrave quiEsiodo egrave molto apocalittico e ce la descrive come lrsquoetagrave peggiore In questa etagrave gli uomininon cessano di penare e di soffrirenon esiste una sola gioia che non venga seguita dauna pena Non solo gli uomini invecchiano molto velocementema devono lavorare duroper guadagnarsi da vivere Percheacute La risposta egrave che si tratta di unrsquoumanitagrave che vivenellrsquohybris Gli ultimi dei abbandonano gli uomini ed essi si incamminano verso lacatastrofe Appaiono cosigrave i misfatti ultimi e devastanti di una vita in preda allrsquohybris indisaccordo con lrsquoordine cosmico ossia unrsquoesistenza senza rispetto degli dei

Per quale motivo crsquoegrave stato questo passaggio dallrsquoetagrave dellrsquooro a quella del ferro Comespiegare questa caduta fuori dal paradiso

Il tentativo di risposta viene dai miti di Prometeo e di Pandora

Leggiamo il mito come ce lo racconta Platone nel dialogo PROTAGORA (IV sec aC)

Ci fu un tempo in cui esistevano gli dei ma non le stirpi mortali Quando giunse anche per queste il

momento fatale della nascita gli dei le plasmarono nel cuore della terra mescolando terra fuoco e

tutto ciograve che si amalgama con terra e fuoco Quando le stirpi mortali stavano per venire alla luce

gli dei ordinarono a Prometeo e a Epimeteo di dare con misura e distribuire in modo opportuno a

ciascuno le facoltagrave naturali Epimeteo chiese a Prometeo di poter fare da solo la distribuzione

Dopo che avrograve distribuito - disse - tu controllerai Cosigrave persuaso Prometeo iniziograve a distribuire

Nella distribuzione ad alcuni dava forza senza velocitagrave mentre donava velocitagrave ai piugrave deboli

alcuni forniva di armi mentre per altri privi di difese naturali escogitava diversi espedienti per la

sopravvivenza [321] Ad esempio agli esseri di piccole dimensioni forniva una possibilitagrave di fuga

attraverso il volo o una dimora sotterranea a quelli di grandi dimensioni invece assegnava

proprio la grandezza come mezzo di salvezza Secondo questo stesso criterio distribuiva tutto il

resto con equilibrio Escogitava mezzi di salvezza in modo tale che nessuna specie potesse

estinguersi Procurograve agli esseri viventi possibilitagrave di fuga dalle reciproche minacce e poi escogitograve

per loro facili espedienti contro le intemperie stagionali che provengono da Zeus Li avvolse

infatti di folti peli e di dure pelli per difenderli dal freddo e dal caldo eccessivo Peli e pelli

costituivano inoltre una naturale coperta per ciascuno al momento di andare a dormire Sotto i

piedi di alcuni mise poi zoccoli sotto altri unghie e pelli dure e prive di sangue In seguito procurograve

agli animali vari tipi di nutrimento per alcuni erba per altri frutti degli alberi per altri radici

Alcuni fece in modo che si nutrissero di altri animali concesse loro perograve scarsa prolificitagrave che

diede invece in abbondanza alle loro prede offrendo cosigrave un mezzo di sopravvivenza alla specie

Ma Epimeteo non si rivelograve bravo fino in fondo senza accorgersene aveva consumato tutte le

facoltagrave per gli esseri privi di ragione Il genere umano era rimasto dunque senza mezzi e lui non

sapeva cosa fare In quel momento giunse Prometeo per controllare la distribuzione e vide gli altri

esseri viventi forniti di tutto il necessario mentre lrsquouomo era nudo scalzo privo di giaciglio e di

armi Intanto era giunto il giorno fatale in cui anche lrsquouomo doveva venire alla luce Allora

Prometeo non sapendo quale mezzo di salvezza procurare allrsquouomo rubograve a Efesto e ad Atena la

perizia tecnica insieme al fuoco - infatti era impossibile per chiunque ottenerla o usarla senza

fuoco - e li donograve allrsquouomo Allrsquouomo fu concessa in tal modo la perizia tecnica necessaria per la

vita ma non la virtugrave politica [322] Questa si trovava presso Zeus e a Prometeo non era piugrave

possibile accedere allrsquoAcropoli la dimora di Zeus protetta da temibili guardie Entrograve allora di

nascosto nella casa comune di Atena ed Efesto dove i due lavoravano insieme Rubograve quindi la

scienza del fuoco di Efesto e la perizia tecnica di Atena e le donograve allrsquouomo Da questo dono derivograve

allrsquouomo abbondanza di risorse per la vita ma come si narra in seguito la pena del furto colpigrave

Prometeo per colpa di Epimeteo Allorcheacute lrsquouomo divenne partecipe della sorte divina in primo

luogo per la parentela con gli dei unico fra gli esseri viventi cominciograve a credere in loro e innalzograve

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altari e statue di dei Poi subito attraverso la tecnica articolograve la voce con parole e inventograve case

vestiti calzari giacigli e lrsquoagricoltura Con questi mezzi in origine gli uomini vivevano sparsi qua e

lagrave non crsquoerano cittagrave perciograve erano preda di animali selvatici essendo in tutto piugrave deboli di loro La

perizia pratica era di aiuto sufficiente per procurarsi il cibo ma era inadeguata alla lotta contro le

belve (infatti gli uomini non possedevano ancora lrsquoarte politica che comprende anche quella

bellica) Cercarono allora di unirsi e di salvarsi costruendo cittagrave ogni volta che stavano insieme

perograve commettevano ingiustizie gli uni contro gli altri non conoscendo ancora la politica perciograve

disperdendosi di nuovo morivano Zeus dunque temendo che la nostra specie si estinguesse del

tutto inviograve Ermes per portare agli uomini rispetto e giustizia affincheacute fossero fondamenti

dellrsquoordine delle cittagrave e vincoli drsquoamicizia Ermes chiese a Zeus in quale modo dovesse distribuire

rispetto e giustizia agli uomini laquoDevo distribuirli come sono state distribuite le arti Per queste

infatti ci si egrave regolati cosigrave se uno solo conosce la medicina basta per molti che non la conoscono

e questo vale anche per gli altri artigiani Mi devo regolare allo stesso modo per rispetto e

giustizia o posso distribuirli a tutti gli uominilaquo laquoA tutti - rispose Zeus - e tutti ne siano partecipi

infatti non esisterebbero cittagrave se pochi fossero partecipi di rispetto e giustizia come succede per le

arti Istituisci inoltre a nome mio una legge in base alla quale si uccida come peste della cittagrave chi

non sia partecipe di rispetto e giustiziaraquo

Prometeofiglio di Titani egrave ldquocolui che pensa primardquo mentre suo fratello Epimeteo egrave ldquocoluiche pensa dopordquo che agisce senza riflettere

Siamo ancora nellrsquoetagrave dellrsquooro quando uomini e dei vivono in perfetta armonia Esiodoscrive che un giorno per un motivo non chiaro Zeus decide di sistemare una contesa tradei ed esseri umani Zeus ha assegnato agli dei il loro posto nel cosmo e ora stapensando a quale parte del cosmo assegnare allrsquouomo Zeus chiede a Prometeo disacrificare un bue e dividerlo equamente cosigrave che questa divisione divenga in qualchemisura modello per le relazioni future

Prometeocredendo di aiutare gli uominitende una trappola a Zeus divide il due in duepartipoi mette i pezzi di carne migliori sotto la pelle dellrsquoanimale e nello stomaco cosigrave cheappaia immangiabile e non venga scelto da Zeus mette invece le ossa dentro uno stratodi grasso lucido e appetitoso Zeus si accorge di tutto ecieco di rabbiafinge di cascarenella trappola e sceglie lrsquoammasso di ossa bianche lasciando i pezzi di carne migliore agliumani A lui non costa molto perchegrave gli dei non si nutrono di carnema di miele e diambrosia Gli dei si nutrono per divertimento mentre lrsquouomo deve farlo per necessitagrave Zeusper punire gli uomini cessa di concedere loro il fuoco

Ecco percheacute Prometeo commetteragrave un altro furto che saragrave nuovamente di lesa maestagrave aZeus ruba a Zeus il fuoco e lo restituisce agli uomini

A questo punto Zeus egrave davvero furioso e darsquo ordine ad Efesto di fabbricareimmediatamentemescolando acqua e terrala statua di una fanciulla ldquooggetto didesideriordquouna donna di cui gli esseri umani cadranno follemente innamorati Si tratta diPANDORA ldquocolei che ha tutti i donirdquo ma che nello stesso tempo avrebbe procurato alrovina agli esseri umani

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Leggiamo il mito raccontato da Esiodo ne Le opere e i giorni

PROMETEO E PANDORA1

Sappi che tengono i Numi nascosto ogni bene che valga

a sostentar la vita Se no col travaglio drsquoun giorno

agevolmente un anno campare oziumlando potresti

45staccar presto il timone potresti ed appenderlo al fumo

dei buoi nulla varrebbe dei muli ostinati il lavoro

ma Giove i beni ascose per lrsquoira concetta nel cuore

percheacute Promegraveteo mente sottile lo trasse in inganno

Per questo egli tramograve luttuosi cordogli ai mortali

50nascose il fuoco e il figlio sottil di Giapegraveto di nuovo

a Giove lo rapigrave per darlo ai mortali celato

entro una ferula cava tenendolo a Giove che avventa

fulmini e irato il Nume che i nuvoli aduna gli disse

laquoO di Giapegraveto figlio maestro di tutte le astuzie

55trsquoallegri tu che il fuoco mrsquohai preso mrsquohai tesa la frode

ma gran cordoglio per te saragrave fra le genti venture

chrsquoio darograve loro in cambio del fuoco un malanno che tutti

accoglieranno con gioia gran festa facendo al malannoraquo2

E cosigrave detto rise degli uomini il padre e dei Numi

60ed ordinograve chrsquoEfegravesto lrsquoartefice insigne al piuacute presto

terra mescesse con acqua vigore ed umana favella

poi vrsquoinfondesse e forma di vergine amabile e bella

pari alle Dive immortali le desse ed Atena maestra

drsquoogni lavoro a lei fosse di stare allrsquoindustre telaio

65ed Afrodite a lei sul capo infondesse la grazia

la tormentosa brama le languide pene drsquoamore

e lrsquoargiciacuteda Ermegravete che lrsquoanime guida dispose

che in lei mente infondesse di cagna e costumi di frode

Disse e ubbidirono tutti di Crono al possente figliuolo

70Sugravebito il Nume ambidestro famoso foggiograve dalla terra

come voleva il Croniacutede la forma di vergine bella

la cinse lrsquoadornograve la Diva dagli occhi azzurrini

le dive Grazie e Dea veneranda Suada monili

drsquooro alle membra intorno le strinsero lrsquoOre dai vaghi

75crini le cinser la fronte coi fiori che dagrave Primavera

Pagravellade Atena tutti dispose in bellrsquoordine i doni

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e il Nume chrsquoArgo uccise che lrsquoanime guida nel petto

menzogne e furbi detti le infuse e costumi di frode

per volontagrave di Giove che tuona profondo e facondia

80lrsquoaraldo dei Celesti le diede E chiamograve questa donna

Pandogravera percheacute quanti Celesti han soggiorno in Olimpo

a lei diedero un dono che fosse cordoglio ai mortali

Compiuto or questo inganno sottil senza scampo il Croniacutede

mandograve lrsquoaraldo pronto dei Numi lrsquoinsigne Argiciacuteda

85a Epimetegraveo cheacute il dono gli offrisse neacute quegli ricordo

ebbe che Prometegraveo predetto gli aveva che doni

non accettasse mai dal Sire drsquoOlimpo ma invece

li respingesse cheacute poi non toccassero danni ai mortali

lrsquoaccolse e poi comprese che aveva accattato il malanno

90Cheacute pria vivean le stirpi degli uomini sopra la terra

dai mali immuni senza gravosi travagli lontano

dai tormentosi morbi che gli uomini adducono a morte

cheacute tra i malanni presto vecchiaia colpisce i mortali

Ma quella femmina il grande coperchio del doglio dischiuse

95con luttuoso cuore fra gli uomini e i mali vi sparse

Solo il Timor del futuro3 restograve sotto lrsquoorlo del doglio

nellrsquoinfrangibile casa neacute fuori volograve dalla porta

percheacute prima Pandora del vaso il coperchio rinchiuse

come lrsquoegiacuteoco Giove che i nuvoli aduna le impose

100Ma vanno gli altri mali fra gli uomini innumeri errando

percheacute piena egrave la terra di triboli il pelago egrave pieno

E vagolano morbi di giorno sugli uomini ed altri

giungon di notte improvvisi recando cordoglio ai mortali

muti cheacute ad essi tolse la voce lrsquoaccorto Croniacutede

105siccheacute modo non crsquoegrave di sfuggire ai voleri di Giove

Zeus chiede ad Ermes di condurla da Epimeteo Prometeo aveva messo in guardia il

fratello affinchegrave non accettasse alcun dono da parte degli dei ma Epimeteo si innamora di

Pandora Costei che saragrave la capostipite del genere femminile solleveragrave il coperchio di uno

strano ldquoorciordquo ( il famoso vaso di Pandora) nel quale Zes si egrave premurato di riporre tutti i

mali tutte le sventure e le sofferenze che si abbatteranno sullrsquoumanitagrave Soltanto la

speranza resteragrave rinchiusa in fondo a questo recipiente Forse percheacute gli umani non

avranno piugrave alcuna speranza oppure che egrave rimasta loro la speranza

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Ecco a causa di Pandora lrsquouomo ha lasciato lrsquoetagrave dellrsquooro

Prometeo saragrave incatenato con catene dolorose in cima ad una montagna e Zeus gli lanciacontro unrsquoaquila gigantescache ogni giorno gli divora il fegato Molto tempo dopo egliverragrave liberato da Eracle

Da questo mito possiamo rilevare

A allrsquoepoca dellrsquoetagrave dellrsquooro gli uomini vivevano senza donne esistevano le divinitagravefemminili ma i mortali erano esclusivamente maschi Essi non nascevanodallrsquounione di un uomo e di una donna ma solamente per volontagrave degli deidirettamente dalla terra (come altri racconti mitologici ci narrano)

B lrsquoarrivo di Pandora rende i mortali veramente tali con lrsquoarrivo delle sofferenze e deimali egrave come se si introducesse il tempo ( non dimentichiamo che le prime divinitagravedivoravano i figli proprio percheacute non esistesse il tempo)

C lrsquouscita dallrsquoetagrave dellrsquooro porta con segrave una calamitagrave molto funesta il lavoro Gli uominisaranno drsquoora in avanti costretti a guadagnare il pane con il sudore della fronte

D la morte che prima avveniva come un sonno ora egrave preceduta da malattia esofferenza

E la specie umana diventa la sola specie tra quelle mortali capace di hybrisla sola apoter sfidare gli dei e sconvolgereo persino distruggere la natura

IL MITO DI PROMETEO NEL VISSUTO PSICOLOGICO

ALCUNE RIFLESSIONI

bull Simbiosi e separazionebull Crescita ed evoluzione della coscienza

bull Coscienza ed istinto

bull Senso di colpa e depressione nel processo trasformativi

Simbiosi e separazione

Gli antichi pensavano che gli dei e gli esseri umani avessero avuto la medesima origine

ldquohellipdella stessa origine sono gli dei e gli uomini mortalirdquo

(EsiodoLe opere e i giorni108)

Come se lrsquoumanitagrave non avesse avuto coscienza di seacute come di qualcosa disgiunto dalla natura

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Prometeo egrave il racconto dellrsquoiniziale consapevolezza della distinzione tra esseri umani e mondo degli dei

Infatti egli egrave un dio ma non sta nellrsquoOlimpobensigrave sulla terra tra gli uomini

Ersquo come un messaggero che stabilisce un contatto tra due mondi Ma nel momento in cui i due mondi vengono in contatto lrsquouomo si rende conto che crsquoegrave una differenza tra la sua natura e il divino eche questa differenza crea una separazione che porta con seacute progresso ma anche sofferenza

La sofferenza nasce dalla nostalgia di quella totalitagrave indivisibile ormai perduta

Nel mito simbolo di questo dinamismo egrave IL GIUDIZIO DI MEKONE questa era una cittagrave del Peloponneso dedicata al culto della Grande Madre cioegrave della Natura nel suo duplice aspetto di protettrice e distruttrice In greco inoltre il termine mekon significa papavero e il papavero era il fiore che si offriva a Demetradea della feconditagrave della terra con il suo ciclo di morte e rinascita Inoltre il papavero nasconde lrsquooppio che offre il sonno e lrsquooblio e si apre al mondo dei sogni luogo psichico dove si incontra una diversa conoscenza di seacute e dove agiscono e si muovono le energie trasformative

Gli uomini accettavano la Grande Madre sia nelle sue manifestazioni protettive sia in quelle devastanti sia quando dava la vita sia quando la toglieva quando maturava il grano e quando mandava la tempesta a distruggerlohellip

Come il bambino piccolo si affida completamente alla madre e si identifica con lei in una unitagrave funzionalecosigrave lrsquouomo si identificava nella Natura

Non crsquoera un Io percheacute non crsquoera un Tu

A Mekone lrsquoessere umano dice ldquoIordquo la divinitagrave non egrave piugrave quellrsquoenergia materna nella quale essere contenuti ora diventa ldquoaltro da noirdquo con un atteggiamento distante e talvolta ostile

Nella vita psichica di ognuno prima o poi giunge ldquonecessariamenterdquo il momento di Mekone questo momento egrave narrato nei miti e nelle fiabe quando si racconta che il protagonista lascia la casa e il mondo familiare per avventurarsi nellrsquoignoto del bosco del mare

Quando un trauma o un forte disagio psichico bloccano questa fase evolutiva si affaccia una nevrosi

Percheacute un uomo possa diventare COSCIENTECONSAPEVOLE della vita sembrano necessari due dinamismi

bull un sacrificio e una divisione nel mito ciograve egrave simboleggiato dal sacrificio del bue e della sua divisione in due sacche

bull un atto di trasgressione la disubbidienza a un ordine datoallo scopo di costruirne uno nuovo piugrave rispondente alla situazione

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Zeus sa che sta per essere ingannato e tuttavia subisce la frode ldquopercheacute cosigrave deve accadererdquo (cfr Javhegrave con Adamo ed Eva cfr fiaba della Bella Addormentata nel bosco quando il re e la regina lasciano sola la principessahellip)

Lrsquoarchetipo del Padre deve essere trasgredito percheacute dal vecchio ordine possa nascereun nuovo ordine

Crescita ed evoluzione della coscienza

Scrive Jung

ldquoCon il suo furto (Prometeo) si egrave appropriato di qualcosa di prezioso e ha arrecato ingiuria agli dei Chiunque conosca il timore del primitivo di fronte alle innovazioni e alle loro imprevedibili conseguenze puograve facilmente immaginare la sua insicurezza e la sua cattiva coscienza al cospetto di questa scoperta Questa esperienza primordiale trova unrsquoeco nel motivo del ratto (degli armenti del sole dei pomi delle Esperididellrsquoerba dellrsquoimmortalitagravehelliprdquo) (OCGJ 5p172)

Il furto egrave legato anche l tema della disubbidienza e a una proibizione ndashAdamo ed Eva mangiano la melala moglie di Barbablugrave entra nella stanza proibita

Nella Veglia pasqualelrsquoazione commessa da Adamo ed Eva viene chiamata ldquofelix culpardquocioegrave una colpa felice percheacute porta allo sviluppoalla crescita della coscienza

Il fuoco assurge dunque ad archetipo di conoscenza e di energia spirituale che opera una trasformazione

Infatti quando la coscienza di una persona si illumina (= ecco il fuoco) allora tutta la personalitagrave si trasforma e progredisce

Ogni volta che un uomo progredisce nella conoscenza egrave come se facesse riemergerein lui Prometeo come se rubasse nuovamente una scintilla divina agli deiPerograve questo dinamismo di conoscenza si ritorce contro lrsquouomonon si puograve fare a menodi andare avanti (nella conoscenza)ma non si puograve neppure fare a meno di soffrire

Oltre allrsquoacquisizione di maggior coscienza di seacute con il furto del fuoco si manifesta contemporaneamente ldquoil sentimento di seacuterdquo come se non si potesse veramente sapere senza amare

Appare evidente dal mito raccontato che crsquoegrave una scelta importante da fare stare col Padre allrsquointerno dellrsquoordine dato o ribellarsi e cercarne uno nuovo

Prometeo mette luomo di fronte a delle scelte

bull accettare il carcere per le proprie idee o dissentire in silenziobull Abbandonare il posto di lavoro per non tradire la propria coscienza o rimanerci

dentro

bull Spezzare un matrimonio ormai privo di senso o mantenerlo in vita per conservare status e sicurezza

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Trasgredire come ha fatto Prometeo significa andare oltre il consuetotrasformare qualcosa di conosciuto in altro La trasformazione illumina la coscienza ma porta con seacute la sofferenza di aver violato lrsquoordine naturale originario in cui gli uominicomegli altri animali erano esclusi dalla conoscenza

Il sapere e la sofferenza sono dunque due aspetti complementari dellrsquouomo cosigrave comeavviene in Prometeo

Prometeo egrave simile a un IO che si sbilancia troppoegrave come se ci fosse in lui unrsquoinflazione della coscienza

ldquoTu non sei un diodevi mediarerdquo dice Ermes a Prometeo incatenato

In questo modo Ermes sembra suggerire la cura la terapia di fronte ad una personalitagraveprevalentemente prometeica

Prometeo non lo vuole ascoltare e cosigrave egrave sprofondato nel Tartaro cioegrave nellrsquoinconscio

Coscienza ed istinto (Il vaso di Pandora)

Osserviamonel racconto di Prometeo come uno sdoppiamento della divinitagrave in una figura alleata (=Prometeo) e in una figura ostile (= Zeus)

Scegliendo lrsquouomo Prometeo egrave come se accendesse nellrsquoessere umano la scintilla della coscienza e questa egrave lrsquointeriorizzazione dellrsquoaspetto divino alleato dentro la psicheumana

Ma questo dinamismo non piace alla parte ostile della divinitagrave che manda tra gli uomini Pandora

Percheacute Pandora

Ci aiuta a comprenderlo Neumann in ldquoStoria delle origini della coscienzardquo

ldquoPer ragioni comprensibili proprio il femminile viene esperito come il vaso per eccellenzahellipse fondiamo lrsquoequazione corpo-mondo dellrsquouomo primitivo nella sua primaforma aspecifica con lrsquoequazione simbolica fondamentale del femminiledonna=corpo=vasogiungiamo ad una formula simbolica universaleche suona cosigrave donna=corpo=vaso=mondo

Questa egrave la formula fondamentale degli stadi di vita patriarcalecioegrave di una fase umanain cui lrsquoArchetipo del femminile predomina sul maschile e lrsquoinconscio predomina sullrsquoIO e sulla coscienza ldquo (Neumann ldquoStoria delle origini della coscienza)

Il vaso e Pandora sono entrambi simboli dellrsquoAnima e dunque quando si diventa consapevoli di Pandora si diventa consapevoli anche del contenuto del vaso Pandora egrave ldquocolei che dona tuttordquotutto e il contrario di tutto E quando gli uomini cominciano a sapere e a ricordare allora si accorgono anche dei mali la vita egrave anche faticadepressionemalattia e morte

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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allora ldquotirare fuori lo scheletro dallrsquoarmadiordquo decodificare le ferite non rimarginate e occuparsene per liberarsi e stare meglio

Chi egrave interessato puograve leggereAnne Ancelin Schutzenberger Il piacere di vivere Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerLa sindrome degli antenati Di Renzo editore2010Anne Ancelin SchutzenbergerUna malattia chiamata genitori Di renzo Editore2019

Altre riflessioni

1 Re Mida a Wall Street Debito desiderio e distruzione tra psicoanalisi economiafilosofia (Mimesis 2015)

2 ldquonel momento in cui il denaro egrave feticizzato a ricchezza come avviene allrsquointerno delsistema capitalistico e lrsquouomo aliena da seacute la ricchezza riponendola nel denaro come altroda seacute il desiderio di arricchimento diviene brama di ricchezza e il bisogno di relazionequale fonte di arricchimento diviene bisogno di possesso del denaro che per soddisfarsistrumentalizza la relazione cosigrave mentre i rapporti umani si fanno strumento perlrsquoaccumulazione del denarodiventano cioegrave rapporti tra cose e quindi merci il soggettoumano perde il significato della relazione quale luogo di produzione di scambi divaloreiessenziali alla sua realizzazione come al suo arricchimentoE viene a trovarsi nella condizione di Re Mida arrivando a morire di fame relativamente alsenso dellrsquoesistenza Lrsquouomo infatti si nutre della sua creativitagrave che si dagrave soltanto nellarelazione e quindi nella socialitagraverdquo

( Silvia Montefoschi Il senso della psicanalisi da Freud a Jung e oltre Feltrinelli)

3 Dan Lok Joe Vitale Ivan Nossa Come Re Mida ogni cosa che tocchi puograve trasformarsi in oro in gioia e realizzazioneMacrolibrarsi

I bambini nascono senza limiti Non conoscono il concetto dellrsquoespressione ldquonon possordquoLe limitazioni e le false credenze vengono apprese e poi portate nella vita adulta Immaginate che potenza potrebbe avere un bambino se fosse in grado di crescere senza limitazioni e programmazioni

DAGLI DEI AI MORTALI COME E PERCHErsquorsquoUMANITArsquo Ersquo STATACREATA

Ersquo sempre Esiodo che ci parla delle cinque etagrave dellrsquouomo Egli ci descrive cinque umanitagrave differenticinque tipi umani che si sarebbero succeduti nel corso del tempo In questo suo racconto crsquoegrave sempre la presenza di esistenze umane in armonia con la giustizia e il cosmoe altre caratterizzate dalla hybris cioegrave dallrsquoorgoglioEsiodo parla innanzitutto dellrsquoetagrave dellrsquooro A questa segue lrsquoetagrave dellrsquoargento in cui regna una razza di uomini puerili e malvagisegue quella del bronzopopolata di esseri terrificanti e crudeli Appaiono poi gli eroiguerrieri ma valorosi e nobili che finiranno i loro giorni sullrsquoisola dei beatidove la loro vita egrave paragonabile in tutto a quella dellrsquoetagrave dellrsquooro

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Lrsquoultima etagrave egrave quella del ferro che corrisponde alla nostra epoca e alla nostra umanitagrave quiEsiodo egrave molto apocalittico e ce la descrive come lrsquoetagrave peggiore In questa etagrave gli uomininon cessano di penare e di soffrirenon esiste una sola gioia che non venga seguita dauna pena Non solo gli uomini invecchiano molto velocementema devono lavorare duroper guadagnarsi da vivere Percheacute La risposta egrave che si tratta di unrsquoumanitagrave che vivenellrsquohybris Gli ultimi dei abbandonano gli uomini ed essi si incamminano verso lacatastrofe Appaiono cosigrave i misfatti ultimi e devastanti di una vita in preda allrsquohybris indisaccordo con lrsquoordine cosmico ossia unrsquoesistenza senza rispetto degli dei

Per quale motivo crsquoegrave stato questo passaggio dallrsquoetagrave dellrsquooro a quella del ferro Comespiegare questa caduta fuori dal paradiso

Il tentativo di risposta viene dai miti di Prometeo e di Pandora

Leggiamo il mito come ce lo racconta Platone nel dialogo PROTAGORA (IV sec aC)

Ci fu un tempo in cui esistevano gli dei ma non le stirpi mortali Quando giunse anche per queste il

momento fatale della nascita gli dei le plasmarono nel cuore della terra mescolando terra fuoco e

tutto ciograve che si amalgama con terra e fuoco Quando le stirpi mortali stavano per venire alla luce

gli dei ordinarono a Prometeo e a Epimeteo di dare con misura e distribuire in modo opportuno a

ciascuno le facoltagrave naturali Epimeteo chiese a Prometeo di poter fare da solo la distribuzione

Dopo che avrograve distribuito - disse - tu controllerai Cosigrave persuaso Prometeo iniziograve a distribuire

Nella distribuzione ad alcuni dava forza senza velocitagrave mentre donava velocitagrave ai piugrave deboli

alcuni forniva di armi mentre per altri privi di difese naturali escogitava diversi espedienti per la

sopravvivenza [321] Ad esempio agli esseri di piccole dimensioni forniva una possibilitagrave di fuga

attraverso il volo o una dimora sotterranea a quelli di grandi dimensioni invece assegnava

proprio la grandezza come mezzo di salvezza Secondo questo stesso criterio distribuiva tutto il

resto con equilibrio Escogitava mezzi di salvezza in modo tale che nessuna specie potesse

estinguersi Procurograve agli esseri viventi possibilitagrave di fuga dalle reciproche minacce e poi escogitograve

per loro facili espedienti contro le intemperie stagionali che provengono da Zeus Li avvolse

infatti di folti peli e di dure pelli per difenderli dal freddo e dal caldo eccessivo Peli e pelli

costituivano inoltre una naturale coperta per ciascuno al momento di andare a dormire Sotto i

piedi di alcuni mise poi zoccoli sotto altri unghie e pelli dure e prive di sangue In seguito procurograve

agli animali vari tipi di nutrimento per alcuni erba per altri frutti degli alberi per altri radici

Alcuni fece in modo che si nutrissero di altri animali concesse loro perograve scarsa prolificitagrave che

diede invece in abbondanza alle loro prede offrendo cosigrave un mezzo di sopravvivenza alla specie

Ma Epimeteo non si rivelograve bravo fino in fondo senza accorgersene aveva consumato tutte le

facoltagrave per gli esseri privi di ragione Il genere umano era rimasto dunque senza mezzi e lui non

sapeva cosa fare In quel momento giunse Prometeo per controllare la distribuzione e vide gli altri

esseri viventi forniti di tutto il necessario mentre lrsquouomo era nudo scalzo privo di giaciglio e di

armi Intanto era giunto il giorno fatale in cui anche lrsquouomo doveva venire alla luce Allora

Prometeo non sapendo quale mezzo di salvezza procurare allrsquouomo rubograve a Efesto e ad Atena la

perizia tecnica insieme al fuoco - infatti era impossibile per chiunque ottenerla o usarla senza

fuoco - e li donograve allrsquouomo Allrsquouomo fu concessa in tal modo la perizia tecnica necessaria per la

vita ma non la virtugrave politica [322] Questa si trovava presso Zeus e a Prometeo non era piugrave

possibile accedere allrsquoAcropoli la dimora di Zeus protetta da temibili guardie Entrograve allora di

nascosto nella casa comune di Atena ed Efesto dove i due lavoravano insieme Rubograve quindi la

scienza del fuoco di Efesto e la perizia tecnica di Atena e le donograve allrsquouomo Da questo dono derivograve

allrsquouomo abbondanza di risorse per la vita ma come si narra in seguito la pena del furto colpigrave

Prometeo per colpa di Epimeteo Allorcheacute lrsquouomo divenne partecipe della sorte divina in primo

luogo per la parentela con gli dei unico fra gli esseri viventi cominciograve a credere in loro e innalzograve

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altari e statue di dei Poi subito attraverso la tecnica articolograve la voce con parole e inventograve case

vestiti calzari giacigli e lrsquoagricoltura Con questi mezzi in origine gli uomini vivevano sparsi qua e

lagrave non crsquoerano cittagrave perciograve erano preda di animali selvatici essendo in tutto piugrave deboli di loro La

perizia pratica era di aiuto sufficiente per procurarsi il cibo ma era inadeguata alla lotta contro le

belve (infatti gli uomini non possedevano ancora lrsquoarte politica che comprende anche quella

bellica) Cercarono allora di unirsi e di salvarsi costruendo cittagrave ogni volta che stavano insieme

perograve commettevano ingiustizie gli uni contro gli altri non conoscendo ancora la politica perciograve

disperdendosi di nuovo morivano Zeus dunque temendo che la nostra specie si estinguesse del

tutto inviograve Ermes per portare agli uomini rispetto e giustizia affincheacute fossero fondamenti

dellrsquoordine delle cittagrave e vincoli drsquoamicizia Ermes chiese a Zeus in quale modo dovesse distribuire

rispetto e giustizia agli uomini laquoDevo distribuirli come sono state distribuite le arti Per queste

infatti ci si egrave regolati cosigrave se uno solo conosce la medicina basta per molti che non la conoscono

e questo vale anche per gli altri artigiani Mi devo regolare allo stesso modo per rispetto e

giustizia o posso distribuirli a tutti gli uominilaquo laquoA tutti - rispose Zeus - e tutti ne siano partecipi

infatti non esisterebbero cittagrave se pochi fossero partecipi di rispetto e giustizia come succede per le

arti Istituisci inoltre a nome mio una legge in base alla quale si uccida come peste della cittagrave chi

non sia partecipe di rispetto e giustiziaraquo

Prometeofiglio di Titani egrave ldquocolui che pensa primardquo mentre suo fratello Epimeteo egrave ldquocoluiche pensa dopordquo che agisce senza riflettere

Siamo ancora nellrsquoetagrave dellrsquooro quando uomini e dei vivono in perfetta armonia Esiodoscrive che un giorno per un motivo non chiaro Zeus decide di sistemare una contesa tradei ed esseri umani Zeus ha assegnato agli dei il loro posto nel cosmo e ora stapensando a quale parte del cosmo assegnare allrsquouomo Zeus chiede a Prometeo disacrificare un bue e dividerlo equamente cosigrave che questa divisione divenga in qualchemisura modello per le relazioni future

Prometeocredendo di aiutare gli uominitende una trappola a Zeus divide il due in duepartipoi mette i pezzi di carne migliori sotto la pelle dellrsquoanimale e nello stomaco cosigrave cheappaia immangiabile e non venga scelto da Zeus mette invece le ossa dentro uno stratodi grasso lucido e appetitoso Zeus si accorge di tutto ecieco di rabbiafinge di cascarenella trappola e sceglie lrsquoammasso di ossa bianche lasciando i pezzi di carne migliore agliumani A lui non costa molto perchegrave gli dei non si nutrono di carnema di miele e diambrosia Gli dei si nutrono per divertimento mentre lrsquouomo deve farlo per necessitagrave Zeusper punire gli uomini cessa di concedere loro il fuoco

Ecco percheacute Prometeo commetteragrave un altro furto che saragrave nuovamente di lesa maestagrave aZeus ruba a Zeus il fuoco e lo restituisce agli uomini

A questo punto Zeus egrave davvero furioso e darsquo ordine ad Efesto di fabbricareimmediatamentemescolando acqua e terrala statua di una fanciulla ldquooggetto didesideriordquouna donna di cui gli esseri umani cadranno follemente innamorati Si tratta diPANDORA ldquocolei che ha tutti i donirdquo ma che nello stesso tempo avrebbe procurato alrovina agli esseri umani

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Leggiamo il mito raccontato da Esiodo ne Le opere e i giorni

PROMETEO E PANDORA1

Sappi che tengono i Numi nascosto ogni bene che valga

a sostentar la vita Se no col travaglio drsquoun giorno

agevolmente un anno campare oziumlando potresti

45staccar presto il timone potresti ed appenderlo al fumo

dei buoi nulla varrebbe dei muli ostinati il lavoro

ma Giove i beni ascose per lrsquoira concetta nel cuore

percheacute Promegraveteo mente sottile lo trasse in inganno

Per questo egli tramograve luttuosi cordogli ai mortali

50nascose il fuoco e il figlio sottil di Giapegraveto di nuovo

a Giove lo rapigrave per darlo ai mortali celato

entro una ferula cava tenendolo a Giove che avventa

fulmini e irato il Nume che i nuvoli aduna gli disse

laquoO di Giapegraveto figlio maestro di tutte le astuzie

55trsquoallegri tu che il fuoco mrsquohai preso mrsquohai tesa la frode

ma gran cordoglio per te saragrave fra le genti venture

chrsquoio darograve loro in cambio del fuoco un malanno che tutti

accoglieranno con gioia gran festa facendo al malannoraquo2

E cosigrave detto rise degli uomini il padre e dei Numi

60ed ordinograve chrsquoEfegravesto lrsquoartefice insigne al piuacute presto

terra mescesse con acqua vigore ed umana favella

poi vrsquoinfondesse e forma di vergine amabile e bella

pari alle Dive immortali le desse ed Atena maestra

drsquoogni lavoro a lei fosse di stare allrsquoindustre telaio

65ed Afrodite a lei sul capo infondesse la grazia

la tormentosa brama le languide pene drsquoamore

e lrsquoargiciacuteda Ermegravete che lrsquoanime guida dispose

che in lei mente infondesse di cagna e costumi di frode

Disse e ubbidirono tutti di Crono al possente figliuolo

70Sugravebito il Nume ambidestro famoso foggiograve dalla terra

come voleva il Croniacutede la forma di vergine bella

la cinse lrsquoadornograve la Diva dagli occhi azzurrini

le dive Grazie e Dea veneranda Suada monili

drsquooro alle membra intorno le strinsero lrsquoOre dai vaghi

75crini le cinser la fronte coi fiori che dagrave Primavera

Pagravellade Atena tutti dispose in bellrsquoordine i doni

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e il Nume chrsquoArgo uccise che lrsquoanime guida nel petto

menzogne e furbi detti le infuse e costumi di frode

per volontagrave di Giove che tuona profondo e facondia

80lrsquoaraldo dei Celesti le diede E chiamograve questa donna

Pandogravera percheacute quanti Celesti han soggiorno in Olimpo

a lei diedero un dono che fosse cordoglio ai mortali

Compiuto or questo inganno sottil senza scampo il Croniacutede

mandograve lrsquoaraldo pronto dei Numi lrsquoinsigne Argiciacuteda

85a Epimetegraveo cheacute il dono gli offrisse neacute quegli ricordo

ebbe che Prometegraveo predetto gli aveva che doni

non accettasse mai dal Sire drsquoOlimpo ma invece

li respingesse cheacute poi non toccassero danni ai mortali

lrsquoaccolse e poi comprese che aveva accattato il malanno

90Cheacute pria vivean le stirpi degli uomini sopra la terra

dai mali immuni senza gravosi travagli lontano

dai tormentosi morbi che gli uomini adducono a morte

cheacute tra i malanni presto vecchiaia colpisce i mortali

Ma quella femmina il grande coperchio del doglio dischiuse

95con luttuoso cuore fra gli uomini e i mali vi sparse

Solo il Timor del futuro3 restograve sotto lrsquoorlo del doglio

nellrsquoinfrangibile casa neacute fuori volograve dalla porta

percheacute prima Pandora del vaso il coperchio rinchiuse

come lrsquoegiacuteoco Giove che i nuvoli aduna le impose

100Ma vanno gli altri mali fra gli uomini innumeri errando

percheacute piena egrave la terra di triboli il pelago egrave pieno

E vagolano morbi di giorno sugli uomini ed altri

giungon di notte improvvisi recando cordoglio ai mortali

muti cheacute ad essi tolse la voce lrsquoaccorto Croniacutede

105siccheacute modo non crsquoegrave di sfuggire ai voleri di Giove

Zeus chiede ad Ermes di condurla da Epimeteo Prometeo aveva messo in guardia il

fratello affinchegrave non accettasse alcun dono da parte degli dei ma Epimeteo si innamora di

Pandora Costei che saragrave la capostipite del genere femminile solleveragrave il coperchio di uno

strano ldquoorciordquo ( il famoso vaso di Pandora) nel quale Zes si egrave premurato di riporre tutti i

mali tutte le sventure e le sofferenze che si abbatteranno sullrsquoumanitagrave Soltanto la

speranza resteragrave rinchiusa in fondo a questo recipiente Forse percheacute gli umani non

avranno piugrave alcuna speranza oppure che egrave rimasta loro la speranza

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Ecco a causa di Pandora lrsquouomo ha lasciato lrsquoetagrave dellrsquooro

Prometeo saragrave incatenato con catene dolorose in cima ad una montagna e Zeus gli lanciacontro unrsquoaquila gigantescache ogni giorno gli divora il fegato Molto tempo dopo egliverragrave liberato da Eracle

Da questo mito possiamo rilevare

A allrsquoepoca dellrsquoetagrave dellrsquooro gli uomini vivevano senza donne esistevano le divinitagravefemminili ma i mortali erano esclusivamente maschi Essi non nascevanodallrsquounione di un uomo e di una donna ma solamente per volontagrave degli deidirettamente dalla terra (come altri racconti mitologici ci narrano)

B lrsquoarrivo di Pandora rende i mortali veramente tali con lrsquoarrivo delle sofferenze e deimali egrave come se si introducesse il tempo ( non dimentichiamo che le prime divinitagravedivoravano i figli proprio percheacute non esistesse il tempo)

C lrsquouscita dallrsquoetagrave dellrsquooro porta con segrave una calamitagrave molto funesta il lavoro Gli uominisaranno drsquoora in avanti costretti a guadagnare il pane con il sudore della fronte

D la morte che prima avveniva come un sonno ora egrave preceduta da malattia esofferenza

E la specie umana diventa la sola specie tra quelle mortali capace di hybrisla sola apoter sfidare gli dei e sconvolgereo persino distruggere la natura

IL MITO DI PROMETEO NEL VISSUTO PSICOLOGICO

ALCUNE RIFLESSIONI

bull Simbiosi e separazionebull Crescita ed evoluzione della coscienza

bull Coscienza ed istinto

bull Senso di colpa e depressione nel processo trasformativi

Simbiosi e separazione

Gli antichi pensavano che gli dei e gli esseri umani avessero avuto la medesima origine

ldquohellipdella stessa origine sono gli dei e gli uomini mortalirdquo

(EsiodoLe opere e i giorni108)

Come se lrsquoumanitagrave non avesse avuto coscienza di seacute come di qualcosa disgiunto dalla natura

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Prometeo egrave il racconto dellrsquoiniziale consapevolezza della distinzione tra esseri umani e mondo degli dei

Infatti egli egrave un dio ma non sta nellrsquoOlimpobensigrave sulla terra tra gli uomini

Ersquo come un messaggero che stabilisce un contatto tra due mondi Ma nel momento in cui i due mondi vengono in contatto lrsquouomo si rende conto che crsquoegrave una differenza tra la sua natura e il divino eche questa differenza crea una separazione che porta con seacute progresso ma anche sofferenza

La sofferenza nasce dalla nostalgia di quella totalitagrave indivisibile ormai perduta

Nel mito simbolo di questo dinamismo egrave IL GIUDIZIO DI MEKONE questa era una cittagrave del Peloponneso dedicata al culto della Grande Madre cioegrave della Natura nel suo duplice aspetto di protettrice e distruttrice In greco inoltre il termine mekon significa papavero e il papavero era il fiore che si offriva a Demetradea della feconditagrave della terra con il suo ciclo di morte e rinascita Inoltre il papavero nasconde lrsquooppio che offre il sonno e lrsquooblio e si apre al mondo dei sogni luogo psichico dove si incontra una diversa conoscenza di seacute e dove agiscono e si muovono le energie trasformative

Gli uomini accettavano la Grande Madre sia nelle sue manifestazioni protettive sia in quelle devastanti sia quando dava la vita sia quando la toglieva quando maturava il grano e quando mandava la tempesta a distruggerlohellip

Come il bambino piccolo si affida completamente alla madre e si identifica con lei in una unitagrave funzionalecosigrave lrsquouomo si identificava nella Natura

Non crsquoera un Io percheacute non crsquoera un Tu

A Mekone lrsquoessere umano dice ldquoIordquo la divinitagrave non egrave piugrave quellrsquoenergia materna nella quale essere contenuti ora diventa ldquoaltro da noirdquo con un atteggiamento distante e talvolta ostile

Nella vita psichica di ognuno prima o poi giunge ldquonecessariamenterdquo il momento di Mekone questo momento egrave narrato nei miti e nelle fiabe quando si racconta che il protagonista lascia la casa e il mondo familiare per avventurarsi nellrsquoignoto del bosco del mare

Quando un trauma o un forte disagio psichico bloccano questa fase evolutiva si affaccia una nevrosi

Percheacute un uomo possa diventare COSCIENTECONSAPEVOLE della vita sembrano necessari due dinamismi

bull un sacrificio e una divisione nel mito ciograve egrave simboleggiato dal sacrificio del bue e della sua divisione in due sacche

bull un atto di trasgressione la disubbidienza a un ordine datoallo scopo di costruirne uno nuovo piugrave rispondente alla situazione

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Zeus sa che sta per essere ingannato e tuttavia subisce la frode ldquopercheacute cosigrave deve accadererdquo (cfr Javhegrave con Adamo ed Eva cfr fiaba della Bella Addormentata nel bosco quando il re e la regina lasciano sola la principessahellip)

Lrsquoarchetipo del Padre deve essere trasgredito percheacute dal vecchio ordine possa nascereun nuovo ordine

Crescita ed evoluzione della coscienza

Scrive Jung

ldquoCon il suo furto (Prometeo) si egrave appropriato di qualcosa di prezioso e ha arrecato ingiuria agli dei Chiunque conosca il timore del primitivo di fronte alle innovazioni e alle loro imprevedibili conseguenze puograve facilmente immaginare la sua insicurezza e la sua cattiva coscienza al cospetto di questa scoperta Questa esperienza primordiale trova unrsquoeco nel motivo del ratto (degli armenti del sole dei pomi delle Esperididellrsquoerba dellrsquoimmortalitagravehelliprdquo) (OCGJ 5p172)

Il furto egrave legato anche l tema della disubbidienza e a una proibizione ndashAdamo ed Eva mangiano la melala moglie di Barbablugrave entra nella stanza proibita

Nella Veglia pasqualelrsquoazione commessa da Adamo ed Eva viene chiamata ldquofelix culpardquocioegrave una colpa felice percheacute porta allo sviluppoalla crescita della coscienza

Il fuoco assurge dunque ad archetipo di conoscenza e di energia spirituale che opera una trasformazione

Infatti quando la coscienza di una persona si illumina (= ecco il fuoco) allora tutta la personalitagrave si trasforma e progredisce

Ogni volta che un uomo progredisce nella conoscenza egrave come se facesse riemergerein lui Prometeo come se rubasse nuovamente una scintilla divina agli deiPerograve questo dinamismo di conoscenza si ritorce contro lrsquouomonon si puograve fare a menodi andare avanti (nella conoscenza)ma non si puograve neppure fare a meno di soffrire

Oltre allrsquoacquisizione di maggior coscienza di seacute con il furto del fuoco si manifesta contemporaneamente ldquoil sentimento di seacuterdquo come se non si potesse veramente sapere senza amare

Appare evidente dal mito raccontato che crsquoegrave una scelta importante da fare stare col Padre allrsquointerno dellrsquoordine dato o ribellarsi e cercarne uno nuovo

Prometeo mette luomo di fronte a delle scelte

bull accettare il carcere per le proprie idee o dissentire in silenziobull Abbandonare il posto di lavoro per non tradire la propria coscienza o rimanerci

dentro

bull Spezzare un matrimonio ormai privo di senso o mantenerlo in vita per conservare status e sicurezza

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Trasgredire come ha fatto Prometeo significa andare oltre il consuetotrasformare qualcosa di conosciuto in altro La trasformazione illumina la coscienza ma porta con seacute la sofferenza di aver violato lrsquoordine naturale originario in cui gli uominicomegli altri animali erano esclusi dalla conoscenza

Il sapere e la sofferenza sono dunque due aspetti complementari dellrsquouomo cosigrave comeavviene in Prometeo

Prometeo egrave simile a un IO che si sbilancia troppoegrave come se ci fosse in lui unrsquoinflazione della coscienza

ldquoTu non sei un diodevi mediarerdquo dice Ermes a Prometeo incatenato

In questo modo Ermes sembra suggerire la cura la terapia di fronte ad una personalitagraveprevalentemente prometeica

Prometeo non lo vuole ascoltare e cosigrave egrave sprofondato nel Tartaro cioegrave nellrsquoinconscio

Coscienza ed istinto (Il vaso di Pandora)

Osserviamonel racconto di Prometeo come uno sdoppiamento della divinitagrave in una figura alleata (=Prometeo) e in una figura ostile (= Zeus)

Scegliendo lrsquouomo Prometeo egrave come se accendesse nellrsquoessere umano la scintilla della coscienza e questa egrave lrsquointeriorizzazione dellrsquoaspetto divino alleato dentro la psicheumana

Ma questo dinamismo non piace alla parte ostile della divinitagrave che manda tra gli uomini Pandora

Percheacute Pandora

Ci aiuta a comprenderlo Neumann in ldquoStoria delle origini della coscienzardquo

ldquoPer ragioni comprensibili proprio il femminile viene esperito come il vaso per eccellenzahellipse fondiamo lrsquoequazione corpo-mondo dellrsquouomo primitivo nella sua primaforma aspecifica con lrsquoequazione simbolica fondamentale del femminiledonna=corpo=vasogiungiamo ad una formula simbolica universaleche suona cosigrave donna=corpo=vaso=mondo

Questa egrave la formula fondamentale degli stadi di vita patriarcalecioegrave di una fase umanain cui lrsquoArchetipo del femminile predomina sul maschile e lrsquoinconscio predomina sullrsquoIO e sulla coscienza ldquo (Neumann ldquoStoria delle origini della coscienza)

Il vaso e Pandora sono entrambi simboli dellrsquoAnima e dunque quando si diventa consapevoli di Pandora si diventa consapevoli anche del contenuto del vaso Pandora egrave ldquocolei che dona tuttordquotutto e il contrario di tutto E quando gli uomini cominciano a sapere e a ricordare allora si accorgono anche dei mali la vita egrave anche faticadepressionemalattia e morte

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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Lrsquoultima etagrave egrave quella del ferro che corrisponde alla nostra epoca e alla nostra umanitagrave quiEsiodo egrave molto apocalittico e ce la descrive come lrsquoetagrave peggiore In questa etagrave gli uomininon cessano di penare e di soffrirenon esiste una sola gioia che non venga seguita dauna pena Non solo gli uomini invecchiano molto velocementema devono lavorare duroper guadagnarsi da vivere Percheacute La risposta egrave che si tratta di unrsquoumanitagrave che vivenellrsquohybris Gli ultimi dei abbandonano gli uomini ed essi si incamminano verso lacatastrofe Appaiono cosigrave i misfatti ultimi e devastanti di una vita in preda allrsquohybris indisaccordo con lrsquoordine cosmico ossia unrsquoesistenza senza rispetto degli dei

Per quale motivo crsquoegrave stato questo passaggio dallrsquoetagrave dellrsquooro a quella del ferro Comespiegare questa caduta fuori dal paradiso

Il tentativo di risposta viene dai miti di Prometeo e di Pandora

Leggiamo il mito come ce lo racconta Platone nel dialogo PROTAGORA (IV sec aC)

Ci fu un tempo in cui esistevano gli dei ma non le stirpi mortali Quando giunse anche per queste il

momento fatale della nascita gli dei le plasmarono nel cuore della terra mescolando terra fuoco e

tutto ciograve che si amalgama con terra e fuoco Quando le stirpi mortali stavano per venire alla luce

gli dei ordinarono a Prometeo e a Epimeteo di dare con misura e distribuire in modo opportuno a

ciascuno le facoltagrave naturali Epimeteo chiese a Prometeo di poter fare da solo la distribuzione

Dopo che avrograve distribuito - disse - tu controllerai Cosigrave persuaso Prometeo iniziograve a distribuire

Nella distribuzione ad alcuni dava forza senza velocitagrave mentre donava velocitagrave ai piugrave deboli

alcuni forniva di armi mentre per altri privi di difese naturali escogitava diversi espedienti per la

sopravvivenza [321] Ad esempio agli esseri di piccole dimensioni forniva una possibilitagrave di fuga

attraverso il volo o una dimora sotterranea a quelli di grandi dimensioni invece assegnava

proprio la grandezza come mezzo di salvezza Secondo questo stesso criterio distribuiva tutto il

resto con equilibrio Escogitava mezzi di salvezza in modo tale che nessuna specie potesse

estinguersi Procurograve agli esseri viventi possibilitagrave di fuga dalle reciproche minacce e poi escogitograve

per loro facili espedienti contro le intemperie stagionali che provengono da Zeus Li avvolse

infatti di folti peli e di dure pelli per difenderli dal freddo e dal caldo eccessivo Peli e pelli

costituivano inoltre una naturale coperta per ciascuno al momento di andare a dormire Sotto i

piedi di alcuni mise poi zoccoli sotto altri unghie e pelli dure e prive di sangue In seguito procurograve

agli animali vari tipi di nutrimento per alcuni erba per altri frutti degli alberi per altri radici

Alcuni fece in modo che si nutrissero di altri animali concesse loro perograve scarsa prolificitagrave che

diede invece in abbondanza alle loro prede offrendo cosigrave un mezzo di sopravvivenza alla specie

Ma Epimeteo non si rivelograve bravo fino in fondo senza accorgersene aveva consumato tutte le

facoltagrave per gli esseri privi di ragione Il genere umano era rimasto dunque senza mezzi e lui non

sapeva cosa fare In quel momento giunse Prometeo per controllare la distribuzione e vide gli altri

esseri viventi forniti di tutto il necessario mentre lrsquouomo era nudo scalzo privo di giaciglio e di

armi Intanto era giunto il giorno fatale in cui anche lrsquouomo doveva venire alla luce Allora

Prometeo non sapendo quale mezzo di salvezza procurare allrsquouomo rubograve a Efesto e ad Atena la

perizia tecnica insieme al fuoco - infatti era impossibile per chiunque ottenerla o usarla senza

fuoco - e li donograve allrsquouomo Allrsquouomo fu concessa in tal modo la perizia tecnica necessaria per la

vita ma non la virtugrave politica [322] Questa si trovava presso Zeus e a Prometeo non era piugrave

possibile accedere allrsquoAcropoli la dimora di Zeus protetta da temibili guardie Entrograve allora di

nascosto nella casa comune di Atena ed Efesto dove i due lavoravano insieme Rubograve quindi la

scienza del fuoco di Efesto e la perizia tecnica di Atena e le donograve allrsquouomo Da questo dono derivograve

allrsquouomo abbondanza di risorse per la vita ma come si narra in seguito la pena del furto colpigrave

Prometeo per colpa di Epimeteo Allorcheacute lrsquouomo divenne partecipe della sorte divina in primo

luogo per la parentela con gli dei unico fra gli esseri viventi cominciograve a credere in loro e innalzograve

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altari e statue di dei Poi subito attraverso la tecnica articolograve la voce con parole e inventograve case

vestiti calzari giacigli e lrsquoagricoltura Con questi mezzi in origine gli uomini vivevano sparsi qua e

lagrave non crsquoerano cittagrave perciograve erano preda di animali selvatici essendo in tutto piugrave deboli di loro La

perizia pratica era di aiuto sufficiente per procurarsi il cibo ma era inadeguata alla lotta contro le

belve (infatti gli uomini non possedevano ancora lrsquoarte politica che comprende anche quella

bellica) Cercarono allora di unirsi e di salvarsi costruendo cittagrave ogni volta che stavano insieme

perograve commettevano ingiustizie gli uni contro gli altri non conoscendo ancora la politica perciograve

disperdendosi di nuovo morivano Zeus dunque temendo che la nostra specie si estinguesse del

tutto inviograve Ermes per portare agli uomini rispetto e giustizia affincheacute fossero fondamenti

dellrsquoordine delle cittagrave e vincoli drsquoamicizia Ermes chiese a Zeus in quale modo dovesse distribuire

rispetto e giustizia agli uomini laquoDevo distribuirli come sono state distribuite le arti Per queste

infatti ci si egrave regolati cosigrave se uno solo conosce la medicina basta per molti che non la conoscono

e questo vale anche per gli altri artigiani Mi devo regolare allo stesso modo per rispetto e

giustizia o posso distribuirli a tutti gli uominilaquo laquoA tutti - rispose Zeus - e tutti ne siano partecipi

infatti non esisterebbero cittagrave se pochi fossero partecipi di rispetto e giustizia come succede per le

arti Istituisci inoltre a nome mio una legge in base alla quale si uccida come peste della cittagrave chi

non sia partecipe di rispetto e giustiziaraquo

Prometeofiglio di Titani egrave ldquocolui che pensa primardquo mentre suo fratello Epimeteo egrave ldquocoluiche pensa dopordquo che agisce senza riflettere

Siamo ancora nellrsquoetagrave dellrsquooro quando uomini e dei vivono in perfetta armonia Esiodoscrive che un giorno per un motivo non chiaro Zeus decide di sistemare una contesa tradei ed esseri umani Zeus ha assegnato agli dei il loro posto nel cosmo e ora stapensando a quale parte del cosmo assegnare allrsquouomo Zeus chiede a Prometeo disacrificare un bue e dividerlo equamente cosigrave che questa divisione divenga in qualchemisura modello per le relazioni future

Prometeocredendo di aiutare gli uominitende una trappola a Zeus divide il due in duepartipoi mette i pezzi di carne migliori sotto la pelle dellrsquoanimale e nello stomaco cosigrave cheappaia immangiabile e non venga scelto da Zeus mette invece le ossa dentro uno stratodi grasso lucido e appetitoso Zeus si accorge di tutto ecieco di rabbiafinge di cascarenella trappola e sceglie lrsquoammasso di ossa bianche lasciando i pezzi di carne migliore agliumani A lui non costa molto perchegrave gli dei non si nutrono di carnema di miele e diambrosia Gli dei si nutrono per divertimento mentre lrsquouomo deve farlo per necessitagrave Zeusper punire gli uomini cessa di concedere loro il fuoco

Ecco percheacute Prometeo commetteragrave un altro furto che saragrave nuovamente di lesa maestagrave aZeus ruba a Zeus il fuoco e lo restituisce agli uomini

A questo punto Zeus egrave davvero furioso e darsquo ordine ad Efesto di fabbricareimmediatamentemescolando acqua e terrala statua di una fanciulla ldquooggetto didesideriordquouna donna di cui gli esseri umani cadranno follemente innamorati Si tratta diPANDORA ldquocolei che ha tutti i donirdquo ma che nello stesso tempo avrebbe procurato alrovina agli esseri umani

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Leggiamo il mito raccontato da Esiodo ne Le opere e i giorni

PROMETEO E PANDORA1

Sappi che tengono i Numi nascosto ogni bene che valga

a sostentar la vita Se no col travaglio drsquoun giorno

agevolmente un anno campare oziumlando potresti

45staccar presto il timone potresti ed appenderlo al fumo

dei buoi nulla varrebbe dei muli ostinati il lavoro

ma Giove i beni ascose per lrsquoira concetta nel cuore

percheacute Promegraveteo mente sottile lo trasse in inganno

Per questo egli tramograve luttuosi cordogli ai mortali

50nascose il fuoco e il figlio sottil di Giapegraveto di nuovo

a Giove lo rapigrave per darlo ai mortali celato

entro una ferula cava tenendolo a Giove che avventa

fulmini e irato il Nume che i nuvoli aduna gli disse

laquoO di Giapegraveto figlio maestro di tutte le astuzie

55trsquoallegri tu che il fuoco mrsquohai preso mrsquohai tesa la frode

ma gran cordoglio per te saragrave fra le genti venture

chrsquoio darograve loro in cambio del fuoco un malanno che tutti

accoglieranno con gioia gran festa facendo al malannoraquo2

E cosigrave detto rise degli uomini il padre e dei Numi

60ed ordinograve chrsquoEfegravesto lrsquoartefice insigne al piuacute presto

terra mescesse con acqua vigore ed umana favella

poi vrsquoinfondesse e forma di vergine amabile e bella

pari alle Dive immortali le desse ed Atena maestra

drsquoogni lavoro a lei fosse di stare allrsquoindustre telaio

65ed Afrodite a lei sul capo infondesse la grazia

la tormentosa brama le languide pene drsquoamore

e lrsquoargiciacuteda Ermegravete che lrsquoanime guida dispose

che in lei mente infondesse di cagna e costumi di frode

Disse e ubbidirono tutti di Crono al possente figliuolo

70Sugravebito il Nume ambidestro famoso foggiograve dalla terra

come voleva il Croniacutede la forma di vergine bella

la cinse lrsquoadornograve la Diva dagli occhi azzurrini

le dive Grazie e Dea veneranda Suada monili

drsquooro alle membra intorno le strinsero lrsquoOre dai vaghi

75crini le cinser la fronte coi fiori che dagrave Primavera

Pagravellade Atena tutti dispose in bellrsquoordine i doni

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e il Nume chrsquoArgo uccise che lrsquoanime guida nel petto

menzogne e furbi detti le infuse e costumi di frode

per volontagrave di Giove che tuona profondo e facondia

80lrsquoaraldo dei Celesti le diede E chiamograve questa donna

Pandogravera percheacute quanti Celesti han soggiorno in Olimpo

a lei diedero un dono che fosse cordoglio ai mortali

Compiuto or questo inganno sottil senza scampo il Croniacutede

mandograve lrsquoaraldo pronto dei Numi lrsquoinsigne Argiciacuteda

85a Epimetegraveo cheacute il dono gli offrisse neacute quegli ricordo

ebbe che Prometegraveo predetto gli aveva che doni

non accettasse mai dal Sire drsquoOlimpo ma invece

li respingesse cheacute poi non toccassero danni ai mortali

lrsquoaccolse e poi comprese che aveva accattato il malanno

90Cheacute pria vivean le stirpi degli uomini sopra la terra

dai mali immuni senza gravosi travagli lontano

dai tormentosi morbi che gli uomini adducono a morte

cheacute tra i malanni presto vecchiaia colpisce i mortali

Ma quella femmina il grande coperchio del doglio dischiuse

95con luttuoso cuore fra gli uomini e i mali vi sparse

Solo il Timor del futuro3 restograve sotto lrsquoorlo del doglio

nellrsquoinfrangibile casa neacute fuori volograve dalla porta

percheacute prima Pandora del vaso il coperchio rinchiuse

come lrsquoegiacuteoco Giove che i nuvoli aduna le impose

100Ma vanno gli altri mali fra gli uomini innumeri errando

percheacute piena egrave la terra di triboli il pelago egrave pieno

E vagolano morbi di giorno sugli uomini ed altri

giungon di notte improvvisi recando cordoglio ai mortali

muti cheacute ad essi tolse la voce lrsquoaccorto Croniacutede

105siccheacute modo non crsquoegrave di sfuggire ai voleri di Giove

Zeus chiede ad Ermes di condurla da Epimeteo Prometeo aveva messo in guardia il

fratello affinchegrave non accettasse alcun dono da parte degli dei ma Epimeteo si innamora di

Pandora Costei che saragrave la capostipite del genere femminile solleveragrave il coperchio di uno

strano ldquoorciordquo ( il famoso vaso di Pandora) nel quale Zes si egrave premurato di riporre tutti i

mali tutte le sventure e le sofferenze che si abbatteranno sullrsquoumanitagrave Soltanto la

speranza resteragrave rinchiusa in fondo a questo recipiente Forse percheacute gli umani non

avranno piugrave alcuna speranza oppure che egrave rimasta loro la speranza

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Ecco a causa di Pandora lrsquouomo ha lasciato lrsquoetagrave dellrsquooro

Prometeo saragrave incatenato con catene dolorose in cima ad una montagna e Zeus gli lanciacontro unrsquoaquila gigantescache ogni giorno gli divora il fegato Molto tempo dopo egliverragrave liberato da Eracle

Da questo mito possiamo rilevare

A allrsquoepoca dellrsquoetagrave dellrsquooro gli uomini vivevano senza donne esistevano le divinitagravefemminili ma i mortali erano esclusivamente maschi Essi non nascevanodallrsquounione di un uomo e di una donna ma solamente per volontagrave degli deidirettamente dalla terra (come altri racconti mitologici ci narrano)

B lrsquoarrivo di Pandora rende i mortali veramente tali con lrsquoarrivo delle sofferenze e deimali egrave come se si introducesse il tempo ( non dimentichiamo che le prime divinitagravedivoravano i figli proprio percheacute non esistesse il tempo)

C lrsquouscita dallrsquoetagrave dellrsquooro porta con segrave una calamitagrave molto funesta il lavoro Gli uominisaranno drsquoora in avanti costretti a guadagnare il pane con il sudore della fronte

D la morte che prima avveniva come un sonno ora egrave preceduta da malattia esofferenza

E la specie umana diventa la sola specie tra quelle mortali capace di hybrisla sola apoter sfidare gli dei e sconvolgereo persino distruggere la natura

IL MITO DI PROMETEO NEL VISSUTO PSICOLOGICO

ALCUNE RIFLESSIONI

bull Simbiosi e separazionebull Crescita ed evoluzione della coscienza

bull Coscienza ed istinto

bull Senso di colpa e depressione nel processo trasformativi

Simbiosi e separazione

Gli antichi pensavano che gli dei e gli esseri umani avessero avuto la medesima origine

ldquohellipdella stessa origine sono gli dei e gli uomini mortalirdquo

(EsiodoLe opere e i giorni108)

Come se lrsquoumanitagrave non avesse avuto coscienza di seacute come di qualcosa disgiunto dalla natura

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Prometeo egrave il racconto dellrsquoiniziale consapevolezza della distinzione tra esseri umani e mondo degli dei

Infatti egli egrave un dio ma non sta nellrsquoOlimpobensigrave sulla terra tra gli uomini

Ersquo come un messaggero che stabilisce un contatto tra due mondi Ma nel momento in cui i due mondi vengono in contatto lrsquouomo si rende conto che crsquoegrave una differenza tra la sua natura e il divino eche questa differenza crea una separazione che porta con seacute progresso ma anche sofferenza

La sofferenza nasce dalla nostalgia di quella totalitagrave indivisibile ormai perduta

Nel mito simbolo di questo dinamismo egrave IL GIUDIZIO DI MEKONE questa era una cittagrave del Peloponneso dedicata al culto della Grande Madre cioegrave della Natura nel suo duplice aspetto di protettrice e distruttrice In greco inoltre il termine mekon significa papavero e il papavero era il fiore che si offriva a Demetradea della feconditagrave della terra con il suo ciclo di morte e rinascita Inoltre il papavero nasconde lrsquooppio che offre il sonno e lrsquooblio e si apre al mondo dei sogni luogo psichico dove si incontra una diversa conoscenza di seacute e dove agiscono e si muovono le energie trasformative

Gli uomini accettavano la Grande Madre sia nelle sue manifestazioni protettive sia in quelle devastanti sia quando dava la vita sia quando la toglieva quando maturava il grano e quando mandava la tempesta a distruggerlohellip

Come il bambino piccolo si affida completamente alla madre e si identifica con lei in una unitagrave funzionalecosigrave lrsquouomo si identificava nella Natura

Non crsquoera un Io percheacute non crsquoera un Tu

A Mekone lrsquoessere umano dice ldquoIordquo la divinitagrave non egrave piugrave quellrsquoenergia materna nella quale essere contenuti ora diventa ldquoaltro da noirdquo con un atteggiamento distante e talvolta ostile

Nella vita psichica di ognuno prima o poi giunge ldquonecessariamenterdquo il momento di Mekone questo momento egrave narrato nei miti e nelle fiabe quando si racconta che il protagonista lascia la casa e il mondo familiare per avventurarsi nellrsquoignoto del bosco del mare

Quando un trauma o un forte disagio psichico bloccano questa fase evolutiva si affaccia una nevrosi

Percheacute un uomo possa diventare COSCIENTECONSAPEVOLE della vita sembrano necessari due dinamismi

bull un sacrificio e una divisione nel mito ciograve egrave simboleggiato dal sacrificio del bue e della sua divisione in due sacche

bull un atto di trasgressione la disubbidienza a un ordine datoallo scopo di costruirne uno nuovo piugrave rispondente alla situazione

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Zeus sa che sta per essere ingannato e tuttavia subisce la frode ldquopercheacute cosigrave deve accadererdquo (cfr Javhegrave con Adamo ed Eva cfr fiaba della Bella Addormentata nel bosco quando il re e la regina lasciano sola la principessahellip)

Lrsquoarchetipo del Padre deve essere trasgredito percheacute dal vecchio ordine possa nascereun nuovo ordine

Crescita ed evoluzione della coscienza

Scrive Jung

ldquoCon il suo furto (Prometeo) si egrave appropriato di qualcosa di prezioso e ha arrecato ingiuria agli dei Chiunque conosca il timore del primitivo di fronte alle innovazioni e alle loro imprevedibili conseguenze puograve facilmente immaginare la sua insicurezza e la sua cattiva coscienza al cospetto di questa scoperta Questa esperienza primordiale trova unrsquoeco nel motivo del ratto (degli armenti del sole dei pomi delle Esperididellrsquoerba dellrsquoimmortalitagravehelliprdquo) (OCGJ 5p172)

Il furto egrave legato anche l tema della disubbidienza e a una proibizione ndashAdamo ed Eva mangiano la melala moglie di Barbablugrave entra nella stanza proibita

Nella Veglia pasqualelrsquoazione commessa da Adamo ed Eva viene chiamata ldquofelix culpardquocioegrave una colpa felice percheacute porta allo sviluppoalla crescita della coscienza

Il fuoco assurge dunque ad archetipo di conoscenza e di energia spirituale che opera una trasformazione

Infatti quando la coscienza di una persona si illumina (= ecco il fuoco) allora tutta la personalitagrave si trasforma e progredisce

Ogni volta che un uomo progredisce nella conoscenza egrave come se facesse riemergerein lui Prometeo come se rubasse nuovamente una scintilla divina agli deiPerograve questo dinamismo di conoscenza si ritorce contro lrsquouomonon si puograve fare a menodi andare avanti (nella conoscenza)ma non si puograve neppure fare a meno di soffrire

Oltre allrsquoacquisizione di maggior coscienza di seacute con il furto del fuoco si manifesta contemporaneamente ldquoil sentimento di seacuterdquo come se non si potesse veramente sapere senza amare

Appare evidente dal mito raccontato che crsquoegrave una scelta importante da fare stare col Padre allrsquointerno dellrsquoordine dato o ribellarsi e cercarne uno nuovo

Prometeo mette luomo di fronte a delle scelte

bull accettare il carcere per le proprie idee o dissentire in silenziobull Abbandonare il posto di lavoro per non tradire la propria coscienza o rimanerci

dentro

bull Spezzare un matrimonio ormai privo di senso o mantenerlo in vita per conservare status e sicurezza

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Trasgredire come ha fatto Prometeo significa andare oltre il consuetotrasformare qualcosa di conosciuto in altro La trasformazione illumina la coscienza ma porta con seacute la sofferenza di aver violato lrsquoordine naturale originario in cui gli uominicomegli altri animali erano esclusi dalla conoscenza

Il sapere e la sofferenza sono dunque due aspetti complementari dellrsquouomo cosigrave comeavviene in Prometeo

Prometeo egrave simile a un IO che si sbilancia troppoegrave come se ci fosse in lui unrsquoinflazione della coscienza

ldquoTu non sei un diodevi mediarerdquo dice Ermes a Prometeo incatenato

In questo modo Ermes sembra suggerire la cura la terapia di fronte ad una personalitagraveprevalentemente prometeica

Prometeo non lo vuole ascoltare e cosigrave egrave sprofondato nel Tartaro cioegrave nellrsquoinconscio

Coscienza ed istinto (Il vaso di Pandora)

Osserviamonel racconto di Prometeo come uno sdoppiamento della divinitagrave in una figura alleata (=Prometeo) e in una figura ostile (= Zeus)

Scegliendo lrsquouomo Prometeo egrave come se accendesse nellrsquoessere umano la scintilla della coscienza e questa egrave lrsquointeriorizzazione dellrsquoaspetto divino alleato dentro la psicheumana

Ma questo dinamismo non piace alla parte ostile della divinitagrave che manda tra gli uomini Pandora

Percheacute Pandora

Ci aiuta a comprenderlo Neumann in ldquoStoria delle origini della coscienzardquo

ldquoPer ragioni comprensibili proprio il femminile viene esperito come il vaso per eccellenzahellipse fondiamo lrsquoequazione corpo-mondo dellrsquouomo primitivo nella sua primaforma aspecifica con lrsquoequazione simbolica fondamentale del femminiledonna=corpo=vasogiungiamo ad una formula simbolica universaleche suona cosigrave donna=corpo=vaso=mondo

Questa egrave la formula fondamentale degli stadi di vita patriarcalecioegrave di una fase umanain cui lrsquoArchetipo del femminile predomina sul maschile e lrsquoinconscio predomina sullrsquoIO e sulla coscienza ldquo (Neumann ldquoStoria delle origini della coscienza)

Il vaso e Pandora sono entrambi simboli dellrsquoAnima e dunque quando si diventa consapevoli di Pandora si diventa consapevoli anche del contenuto del vaso Pandora egrave ldquocolei che dona tuttordquotutto e il contrario di tutto E quando gli uomini cominciano a sapere e a ricordare allora si accorgono anche dei mali la vita egrave anche faticadepressionemalattia e morte

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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altari e statue di dei Poi subito attraverso la tecnica articolograve la voce con parole e inventograve case

vestiti calzari giacigli e lrsquoagricoltura Con questi mezzi in origine gli uomini vivevano sparsi qua e

lagrave non crsquoerano cittagrave perciograve erano preda di animali selvatici essendo in tutto piugrave deboli di loro La

perizia pratica era di aiuto sufficiente per procurarsi il cibo ma era inadeguata alla lotta contro le

belve (infatti gli uomini non possedevano ancora lrsquoarte politica che comprende anche quella

bellica) Cercarono allora di unirsi e di salvarsi costruendo cittagrave ogni volta che stavano insieme

perograve commettevano ingiustizie gli uni contro gli altri non conoscendo ancora la politica perciograve

disperdendosi di nuovo morivano Zeus dunque temendo che la nostra specie si estinguesse del

tutto inviograve Ermes per portare agli uomini rispetto e giustizia affincheacute fossero fondamenti

dellrsquoordine delle cittagrave e vincoli drsquoamicizia Ermes chiese a Zeus in quale modo dovesse distribuire

rispetto e giustizia agli uomini laquoDevo distribuirli come sono state distribuite le arti Per queste

infatti ci si egrave regolati cosigrave se uno solo conosce la medicina basta per molti che non la conoscono

e questo vale anche per gli altri artigiani Mi devo regolare allo stesso modo per rispetto e

giustizia o posso distribuirli a tutti gli uominilaquo laquoA tutti - rispose Zeus - e tutti ne siano partecipi

infatti non esisterebbero cittagrave se pochi fossero partecipi di rispetto e giustizia come succede per le

arti Istituisci inoltre a nome mio una legge in base alla quale si uccida come peste della cittagrave chi

non sia partecipe di rispetto e giustiziaraquo

Prometeofiglio di Titani egrave ldquocolui che pensa primardquo mentre suo fratello Epimeteo egrave ldquocoluiche pensa dopordquo che agisce senza riflettere

Siamo ancora nellrsquoetagrave dellrsquooro quando uomini e dei vivono in perfetta armonia Esiodoscrive che un giorno per un motivo non chiaro Zeus decide di sistemare una contesa tradei ed esseri umani Zeus ha assegnato agli dei il loro posto nel cosmo e ora stapensando a quale parte del cosmo assegnare allrsquouomo Zeus chiede a Prometeo disacrificare un bue e dividerlo equamente cosigrave che questa divisione divenga in qualchemisura modello per le relazioni future

Prometeocredendo di aiutare gli uominitende una trappola a Zeus divide il due in duepartipoi mette i pezzi di carne migliori sotto la pelle dellrsquoanimale e nello stomaco cosigrave cheappaia immangiabile e non venga scelto da Zeus mette invece le ossa dentro uno stratodi grasso lucido e appetitoso Zeus si accorge di tutto ecieco di rabbiafinge di cascarenella trappola e sceglie lrsquoammasso di ossa bianche lasciando i pezzi di carne migliore agliumani A lui non costa molto perchegrave gli dei non si nutrono di carnema di miele e diambrosia Gli dei si nutrono per divertimento mentre lrsquouomo deve farlo per necessitagrave Zeusper punire gli uomini cessa di concedere loro il fuoco

Ecco percheacute Prometeo commetteragrave un altro furto che saragrave nuovamente di lesa maestagrave aZeus ruba a Zeus il fuoco e lo restituisce agli uomini

A questo punto Zeus egrave davvero furioso e darsquo ordine ad Efesto di fabbricareimmediatamentemescolando acqua e terrala statua di una fanciulla ldquooggetto didesideriordquouna donna di cui gli esseri umani cadranno follemente innamorati Si tratta diPANDORA ldquocolei che ha tutti i donirdquo ma che nello stesso tempo avrebbe procurato alrovina agli esseri umani

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Leggiamo il mito raccontato da Esiodo ne Le opere e i giorni

PROMETEO E PANDORA1

Sappi che tengono i Numi nascosto ogni bene che valga

a sostentar la vita Se no col travaglio drsquoun giorno

agevolmente un anno campare oziumlando potresti

45staccar presto il timone potresti ed appenderlo al fumo

dei buoi nulla varrebbe dei muli ostinati il lavoro

ma Giove i beni ascose per lrsquoira concetta nel cuore

percheacute Promegraveteo mente sottile lo trasse in inganno

Per questo egli tramograve luttuosi cordogli ai mortali

50nascose il fuoco e il figlio sottil di Giapegraveto di nuovo

a Giove lo rapigrave per darlo ai mortali celato

entro una ferula cava tenendolo a Giove che avventa

fulmini e irato il Nume che i nuvoli aduna gli disse

laquoO di Giapegraveto figlio maestro di tutte le astuzie

55trsquoallegri tu che il fuoco mrsquohai preso mrsquohai tesa la frode

ma gran cordoglio per te saragrave fra le genti venture

chrsquoio darograve loro in cambio del fuoco un malanno che tutti

accoglieranno con gioia gran festa facendo al malannoraquo2

E cosigrave detto rise degli uomini il padre e dei Numi

60ed ordinograve chrsquoEfegravesto lrsquoartefice insigne al piuacute presto

terra mescesse con acqua vigore ed umana favella

poi vrsquoinfondesse e forma di vergine amabile e bella

pari alle Dive immortali le desse ed Atena maestra

drsquoogni lavoro a lei fosse di stare allrsquoindustre telaio

65ed Afrodite a lei sul capo infondesse la grazia

la tormentosa brama le languide pene drsquoamore

e lrsquoargiciacuteda Ermegravete che lrsquoanime guida dispose

che in lei mente infondesse di cagna e costumi di frode

Disse e ubbidirono tutti di Crono al possente figliuolo

70Sugravebito il Nume ambidestro famoso foggiograve dalla terra

come voleva il Croniacutede la forma di vergine bella

la cinse lrsquoadornograve la Diva dagli occhi azzurrini

le dive Grazie e Dea veneranda Suada monili

drsquooro alle membra intorno le strinsero lrsquoOre dai vaghi

75crini le cinser la fronte coi fiori che dagrave Primavera

Pagravellade Atena tutti dispose in bellrsquoordine i doni

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e il Nume chrsquoArgo uccise che lrsquoanime guida nel petto

menzogne e furbi detti le infuse e costumi di frode

per volontagrave di Giove che tuona profondo e facondia

80lrsquoaraldo dei Celesti le diede E chiamograve questa donna

Pandogravera percheacute quanti Celesti han soggiorno in Olimpo

a lei diedero un dono che fosse cordoglio ai mortali

Compiuto or questo inganno sottil senza scampo il Croniacutede

mandograve lrsquoaraldo pronto dei Numi lrsquoinsigne Argiciacuteda

85a Epimetegraveo cheacute il dono gli offrisse neacute quegli ricordo

ebbe che Prometegraveo predetto gli aveva che doni

non accettasse mai dal Sire drsquoOlimpo ma invece

li respingesse cheacute poi non toccassero danni ai mortali

lrsquoaccolse e poi comprese che aveva accattato il malanno

90Cheacute pria vivean le stirpi degli uomini sopra la terra

dai mali immuni senza gravosi travagli lontano

dai tormentosi morbi che gli uomini adducono a morte

cheacute tra i malanni presto vecchiaia colpisce i mortali

Ma quella femmina il grande coperchio del doglio dischiuse

95con luttuoso cuore fra gli uomini e i mali vi sparse

Solo il Timor del futuro3 restograve sotto lrsquoorlo del doglio

nellrsquoinfrangibile casa neacute fuori volograve dalla porta

percheacute prima Pandora del vaso il coperchio rinchiuse

come lrsquoegiacuteoco Giove che i nuvoli aduna le impose

100Ma vanno gli altri mali fra gli uomini innumeri errando

percheacute piena egrave la terra di triboli il pelago egrave pieno

E vagolano morbi di giorno sugli uomini ed altri

giungon di notte improvvisi recando cordoglio ai mortali

muti cheacute ad essi tolse la voce lrsquoaccorto Croniacutede

105siccheacute modo non crsquoegrave di sfuggire ai voleri di Giove

Zeus chiede ad Ermes di condurla da Epimeteo Prometeo aveva messo in guardia il

fratello affinchegrave non accettasse alcun dono da parte degli dei ma Epimeteo si innamora di

Pandora Costei che saragrave la capostipite del genere femminile solleveragrave il coperchio di uno

strano ldquoorciordquo ( il famoso vaso di Pandora) nel quale Zes si egrave premurato di riporre tutti i

mali tutte le sventure e le sofferenze che si abbatteranno sullrsquoumanitagrave Soltanto la

speranza resteragrave rinchiusa in fondo a questo recipiente Forse percheacute gli umani non

avranno piugrave alcuna speranza oppure che egrave rimasta loro la speranza

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Ecco a causa di Pandora lrsquouomo ha lasciato lrsquoetagrave dellrsquooro

Prometeo saragrave incatenato con catene dolorose in cima ad una montagna e Zeus gli lanciacontro unrsquoaquila gigantescache ogni giorno gli divora il fegato Molto tempo dopo egliverragrave liberato da Eracle

Da questo mito possiamo rilevare

A allrsquoepoca dellrsquoetagrave dellrsquooro gli uomini vivevano senza donne esistevano le divinitagravefemminili ma i mortali erano esclusivamente maschi Essi non nascevanodallrsquounione di un uomo e di una donna ma solamente per volontagrave degli deidirettamente dalla terra (come altri racconti mitologici ci narrano)

B lrsquoarrivo di Pandora rende i mortali veramente tali con lrsquoarrivo delle sofferenze e deimali egrave come se si introducesse il tempo ( non dimentichiamo che le prime divinitagravedivoravano i figli proprio percheacute non esistesse il tempo)

C lrsquouscita dallrsquoetagrave dellrsquooro porta con segrave una calamitagrave molto funesta il lavoro Gli uominisaranno drsquoora in avanti costretti a guadagnare il pane con il sudore della fronte

D la morte che prima avveniva come un sonno ora egrave preceduta da malattia esofferenza

E la specie umana diventa la sola specie tra quelle mortali capace di hybrisla sola apoter sfidare gli dei e sconvolgereo persino distruggere la natura

IL MITO DI PROMETEO NEL VISSUTO PSICOLOGICO

ALCUNE RIFLESSIONI

bull Simbiosi e separazionebull Crescita ed evoluzione della coscienza

bull Coscienza ed istinto

bull Senso di colpa e depressione nel processo trasformativi

Simbiosi e separazione

Gli antichi pensavano che gli dei e gli esseri umani avessero avuto la medesima origine

ldquohellipdella stessa origine sono gli dei e gli uomini mortalirdquo

(EsiodoLe opere e i giorni108)

Come se lrsquoumanitagrave non avesse avuto coscienza di seacute come di qualcosa disgiunto dalla natura

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Prometeo egrave il racconto dellrsquoiniziale consapevolezza della distinzione tra esseri umani e mondo degli dei

Infatti egli egrave un dio ma non sta nellrsquoOlimpobensigrave sulla terra tra gli uomini

Ersquo come un messaggero che stabilisce un contatto tra due mondi Ma nel momento in cui i due mondi vengono in contatto lrsquouomo si rende conto che crsquoegrave una differenza tra la sua natura e il divino eche questa differenza crea una separazione che porta con seacute progresso ma anche sofferenza

La sofferenza nasce dalla nostalgia di quella totalitagrave indivisibile ormai perduta

Nel mito simbolo di questo dinamismo egrave IL GIUDIZIO DI MEKONE questa era una cittagrave del Peloponneso dedicata al culto della Grande Madre cioegrave della Natura nel suo duplice aspetto di protettrice e distruttrice In greco inoltre il termine mekon significa papavero e il papavero era il fiore che si offriva a Demetradea della feconditagrave della terra con il suo ciclo di morte e rinascita Inoltre il papavero nasconde lrsquooppio che offre il sonno e lrsquooblio e si apre al mondo dei sogni luogo psichico dove si incontra una diversa conoscenza di seacute e dove agiscono e si muovono le energie trasformative

Gli uomini accettavano la Grande Madre sia nelle sue manifestazioni protettive sia in quelle devastanti sia quando dava la vita sia quando la toglieva quando maturava il grano e quando mandava la tempesta a distruggerlohellip

Come il bambino piccolo si affida completamente alla madre e si identifica con lei in una unitagrave funzionalecosigrave lrsquouomo si identificava nella Natura

Non crsquoera un Io percheacute non crsquoera un Tu

A Mekone lrsquoessere umano dice ldquoIordquo la divinitagrave non egrave piugrave quellrsquoenergia materna nella quale essere contenuti ora diventa ldquoaltro da noirdquo con un atteggiamento distante e talvolta ostile

Nella vita psichica di ognuno prima o poi giunge ldquonecessariamenterdquo il momento di Mekone questo momento egrave narrato nei miti e nelle fiabe quando si racconta che il protagonista lascia la casa e il mondo familiare per avventurarsi nellrsquoignoto del bosco del mare

Quando un trauma o un forte disagio psichico bloccano questa fase evolutiva si affaccia una nevrosi

Percheacute un uomo possa diventare COSCIENTECONSAPEVOLE della vita sembrano necessari due dinamismi

bull un sacrificio e una divisione nel mito ciograve egrave simboleggiato dal sacrificio del bue e della sua divisione in due sacche

bull un atto di trasgressione la disubbidienza a un ordine datoallo scopo di costruirne uno nuovo piugrave rispondente alla situazione

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Zeus sa che sta per essere ingannato e tuttavia subisce la frode ldquopercheacute cosigrave deve accadererdquo (cfr Javhegrave con Adamo ed Eva cfr fiaba della Bella Addormentata nel bosco quando il re e la regina lasciano sola la principessahellip)

Lrsquoarchetipo del Padre deve essere trasgredito percheacute dal vecchio ordine possa nascereun nuovo ordine

Crescita ed evoluzione della coscienza

Scrive Jung

ldquoCon il suo furto (Prometeo) si egrave appropriato di qualcosa di prezioso e ha arrecato ingiuria agli dei Chiunque conosca il timore del primitivo di fronte alle innovazioni e alle loro imprevedibili conseguenze puograve facilmente immaginare la sua insicurezza e la sua cattiva coscienza al cospetto di questa scoperta Questa esperienza primordiale trova unrsquoeco nel motivo del ratto (degli armenti del sole dei pomi delle Esperididellrsquoerba dellrsquoimmortalitagravehelliprdquo) (OCGJ 5p172)

Il furto egrave legato anche l tema della disubbidienza e a una proibizione ndashAdamo ed Eva mangiano la melala moglie di Barbablugrave entra nella stanza proibita

Nella Veglia pasqualelrsquoazione commessa da Adamo ed Eva viene chiamata ldquofelix culpardquocioegrave una colpa felice percheacute porta allo sviluppoalla crescita della coscienza

Il fuoco assurge dunque ad archetipo di conoscenza e di energia spirituale che opera una trasformazione

Infatti quando la coscienza di una persona si illumina (= ecco il fuoco) allora tutta la personalitagrave si trasforma e progredisce

Ogni volta che un uomo progredisce nella conoscenza egrave come se facesse riemergerein lui Prometeo come se rubasse nuovamente una scintilla divina agli deiPerograve questo dinamismo di conoscenza si ritorce contro lrsquouomonon si puograve fare a menodi andare avanti (nella conoscenza)ma non si puograve neppure fare a meno di soffrire

Oltre allrsquoacquisizione di maggior coscienza di seacute con il furto del fuoco si manifesta contemporaneamente ldquoil sentimento di seacuterdquo come se non si potesse veramente sapere senza amare

Appare evidente dal mito raccontato che crsquoegrave una scelta importante da fare stare col Padre allrsquointerno dellrsquoordine dato o ribellarsi e cercarne uno nuovo

Prometeo mette luomo di fronte a delle scelte

bull accettare il carcere per le proprie idee o dissentire in silenziobull Abbandonare il posto di lavoro per non tradire la propria coscienza o rimanerci

dentro

bull Spezzare un matrimonio ormai privo di senso o mantenerlo in vita per conservare status e sicurezza

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Trasgredire come ha fatto Prometeo significa andare oltre il consuetotrasformare qualcosa di conosciuto in altro La trasformazione illumina la coscienza ma porta con seacute la sofferenza di aver violato lrsquoordine naturale originario in cui gli uominicomegli altri animali erano esclusi dalla conoscenza

Il sapere e la sofferenza sono dunque due aspetti complementari dellrsquouomo cosigrave comeavviene in Prometeo

Prometeo egrave simile a un IO che si sbilancia troppoegrave come se ci fosse in lui unrsquoinflazione della coscienza

ldquoTu non sei un diodevi mediarerdquo dice Ermes a Prometeo incatenato

In questo modo Ermes sembra suggerire la cura la terapia di fronte ad una personalitagraveprevalentemente prometeica

Prometeo non lo vuole ascoltare e cosigrave egrave sprofondato nel Tartaro cioegrave nellrsquoinconscio

Coscienza ed istinto (Il vaso di Pandora)

Osserviamonel racconto di Prometeo come uno sdoppiamento della divinitagrave in una figura alleata (=Prometeo) e in una figura ostile (= Zeus)

Scegliendo lrsquouomo Prometeo egrave come se accendesse nellrsquoessere umano la scintilla della coscienza e questa egrave lrsquointeriorizzazione dellrsquoaspetto divino alleato dentro la psicheumana

Ma questo dinamismo non piace alla parte ostile della divinitagrave che manda tra gli uomini Pandora

Percheacute Pandora

Ci aiuta a comprenderlo Neumann in ldquoStoria delle origini della coscienzardquo

ldquoPer ragioni comprensibili proprio il femminile viene esperito come il vaso per eccellenzahellipse fondiamo lrsquoequazione corpo-mondo dellrsquouomo primitivo nella sua primaforma aspecifica con lrsquoequazione simbolica fondamentale del femminiledonna=corpo=vasogiungiamo ad una formula simbolica universaleche suona cosigrave donna=corpo=vaso=mondo

Questa egrave la formula fondamentale degli stadi di vita patriarcalecioegrave di una fase umanain cui lrsquoArchetipo del femminile predomina sul maschile e lrsquoinconscio predomina sullrsquoIO e sulla coscienza ldquo (Neumann ldquoStoria delle origini della coscienza)

Il vaso e Pandora sono entrambi simboli dellrsquoAnima e dunque quando si diventa consapevoli di Pandora si diventa consapevoli anche del contenuto del vaso Pandora egrave ldquocolei che dona tuttordquotutto e il contrario di tutto E quando gli uomini cominciano a sapere e a ricordare allora si accorgono anche dei mali la vita egrave anche faticadepressionemalattia e morte

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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Leggiamo il mito raccontato da Esiodo ne Le opere e i giorni

PROMETEO E PANDORA1

Sappi che tengono i Numi nascosto ogni bene che valga

a sostentar la vita Se no col travaglio drsquoun giorno

agevolmente un anno campare oziumlando potresti

45staccar presto il timone potresti ed appenderlo al fumo

dei buoi nulla varrebbe dei muli ostinati il lavoro

ma Giove i beni ascose per lrsquoira concetta nel cuore

percheacute Promegraveteo mente sottile lo trasse in inganno

Per questo egli tramograve luttuosi cordogli ai mortali

50nascose il fuoco e il figlio sottil di Giapegraveto di nuovo

a Giove lo rapigrave per darlo ai mortali celato

entro una ferula cava tenendolo a Giove che avventa

fulmini e irato il Nume che i nuvoli aduna gli disse

laquoO di Giapegraveto figlio maestro di tutte le astuzie

55trsquoallegri tu che il fuoco mrsquohai preso mrsquohai tesa la frode

ma gran cordoglio per te saragrave fra le genti venture

chrsquoio darograve loro in cambio del fuoco un malanno che tutti

accoglieranno con gioia gran festa facendo al malannoraquo2

E cosigrave detto rise degli uomini il padre e dei Numi

60ed ordinograve chrsquoEfegravesto lrsquoartefice insigne al piuacute presto

terra mescesse con acqua vigore ed umana favella

poi vrsquoinfondesse e forma di vergine amabile e bella

pari alle Dive immortali le desse ed Atena maestra

drsquoogni lavoro a lei fosse di stare allrsquoindustre telaio

65ed Afrodite a lei sul capo infondesse la grazia

la tormentosa brama le languide pene drsquoamore

e lrsquoargiciacuteda Ermegravete che lrsquoanime guida dispose

che in lei mente infondesse di cagna e costumi di frode

Disse e ubbidirono tutti di Crono al possente figliuolo

70Sugravebito il Nume ambidestro famoso foggiograve dalla terra

come voleva il Croniacutede la forma di vergine bella

la cinse lrsquoadornograve la Diva dagli occhi azzurrini

le dive Grazie e Dea veneranda Suada monili

drsquooro alle membra intorno le strinsero lrsquoOre dai vaghi

75crini le cinser la fronte coi fiori che dagrave Primavera

Pagravellade Atena tutti dispose in bellrsquoordine i doni

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e il Nume chrsquoArgo uccise che lrsquoanime guida nel petto

menzogne e furbi detti le infuse e costumi di frode

per volontagrave di Giove che tuona profondo e facondia

80lrsquoaraldo dei Celesti le diede E chiamograve questa donna

Pandogravera percheacute quanti Celesti han soggiorno in Olimpo

a lei diedero un dono che fosse cordoglio ai mortali

Compiuto or questo inganno sottil senza scampo il Croniacutede

mandograve lrsquoaraldo pronto dei Numi lrsquoinsigne Argiciacuteda

85a Epimetegraveo cheacute il dono gli offrisse neacute quegli ricordo

ebbe che Prometegraveo predetto gli aveva che doni

non accettasse mai dal Sire drsquoOlimpo ma invece

li respingesse cheacute poi non toccassero danni ai mortali

lrsquoaccolse e poi comprese che aveva accattato il malanno

90Cheacute pria vivean le stirpi degli uomini sopra la terra

dai mali immuni senza gravosi travagli lontano

dai tormentosi morbi che gli uomini adducono a morte

cheacute tra i malanni presto vecchiaia colpisce i mortali

Ma quella femmina il grande coperchio del doglio dischiuse

95con luttuoso cuore fra gli uomini e i mali vi sparse

Solo il Timor del futuro3 restograve sotto lrsquoorlo del doglio

nellrsquoinfrangibile casa neacute fuori volograve dalla porta

percheacute prima Pandora del vaso il coperchio rinchiuse

come lrsquoegiacuteoco Giove che i nuvoli aduna le impose

100Ma vanno gli altri mali fra gli uomini innumeri errando

percheacute piena egrave la terra di triboli il pelago egrave pieno

E vagolano morbi di giorno sugli uomini ed altri

giungon di notte improvvisi recando cordoglio ai mortali

muti cheacute ad essi tolse la voce lrsquoaccorto Croniacutede

105siccheacute modo non crsquoegrave di sfuggire ai voleri di Giove

Zeus chiede ad Ermes di condurla da Epimeteo Prometeo aveva messo in guardia il

fratello affinchegrave non accettasse alcun dono da parte degli dei ma Epimeteo si innamora di

Pandora Costei che saragrave la capostipite del genere femminile solleveragrave il coperchio di uno

strano ldquoorciordquo ( il famoso vaso di Pandora) nel quale Zes si egrave premurato di riporre tutti i

mali tutte le sventure e le sofferenze che si abbatteranno sullrsquoumanitagrave Soltanto la

speranza resteragrave rinchiusa in fondo a questo recipiente Forse percheacute gli umani non

avranno piugrave alcuna speranza oppure che egrave rimasta loro la speranza

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Ecco a causa di Pandora lrsquouomo ha lasciato lrsquoetagrave dellrsquooro

Prometeo saragrave incatenato con catene dolorose in cima ad una montagna e Zeus gli lanciacontro unrsquoaquila gigantescache ogni giorno gli divora il fegato Molto tempo dopo egliverragrave liberato da Eracle

Da questo mito possiamo rilevare

A allrsquoepoca dellrsquoetagrave dellrsquooro gli uomini vivevano senza donne esistevano le divinitagravefemminili ma i mortali erano esclusivamente maschi Essi non nascevanodallrsquounione di un uomo e di una donna ma solamente per volontagrave degli deidirettamente dalla terra (come altri racconti mitologici ci narrano)

B lrsquoarrivo di Pandora rende i mortali veramente tali con lrsquoarrivo delle sofferenze e deimali egrave come se si introducesse il tempo ( non dimentichiamo che le prime divinitagravedivoravano i figli proprio percheacute non esistesse il tempo)

C lrsquouscita dallrsquoetagrave dellrsquooro porta con segrave una calamitagrave molto funesta il lavoro Gli uominisaranno drsquoora in avanti costretti a guadagnare il pane con il sudore della fronte

D la morte che prima avveniva come un sonno ora egrave preceduta da malattia esofferenza

E la specie umana diventa la sola specie tra quelle mortali capace di hybrisla sola apoter sfidare gli dei e sconvolgereo persino distruggere la natura

IL MITO DI PROMETEO NEL VISSUTO PSICOLOGICO

ALCUNE RIFLESSIONI

bull Simbiosi e separazionebull Crescita ed evoluzione della coscienza

bull Coscienza ed istinto

bull Senso di colpa e depressione nel processo trasformativi

Simbiosi e separazione

Gli antichi pensavano che gli dei e gli esseri umani avessero avuto la medesima origine

ldquohellipdella stessa origine sono gli dei e gli uomini mortalirdquo

(EsiodoLe opere e i giorni108)

Come se lrsquoumanitagrave non avesse avuto coscienza di seacute come di qualcosa disgiunto dalla natura

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Prometeo egrave il racconto dellrsquoiniziale consapevolezza della distinzione tra esseri umani e mondo degli dei

Infatti egli egrave un dio ma non sta nellrsquoOlimpobensigrave sulla terra tra gli uomini

Ersquo come un messaggero che stabilisce un contatto tra due mondi Ma nel momento in cui i due mondi vengono in contatto lrsquouomo si rende conto che crsquoegrave una differenza tra la sua natura e il divino eche questa differenza crea una separazione che porta con seacute progresso ma anche sofferenza

La sofferenza nasce dalla nostalgia di quella totalitagrave indivisibile ormai perduta

Nel mito simbolo di questo dinamismo egrave IL GIUDIZIO DI MEKONE questa era una cittagrave del Peloponneso dedicata al culto della Grande Madre cioegrave della Natura nel suo duplice aspetto di protettrice e distruttrice In greco inoltre il termine mekon significa papavero e il papavero era il fiore che si offriva a Demetradea della feconditagrave della terra con il suo ciclo di morte e rinascita Inoltre il papavero nasconde lrsquooppio che offre il sonno e lrsquooblio e si apre al mondo dei sogni luogo psichico dove si incontra una diversa conoscenza di seacute e dove agiscono e si muovono le energie trasformative

Gli uomini accettavano la Grande Madre sia nelle sue manifestazioni protettive sia in quelle devastanti sia quando dava la vita sia quando la toglieva quando maturava il grano e quando mandava la tempesta a distruggerlohellip

Come il bambino piccolo si affida completamente alla madre e si identifica con lei in una unitagrave funzionalecosigrave lrsquouomo si identificava nella Natura

Non crsquoera un Io percheacute non crsquoera un Tu

A Mekone lrsquoessere umano dice ldquoIordquo la divinitagrave non egrave piugrave quellrsquoenergia materna nella quale essere contenuti ora diventa ldquoaltro da noirdquo con un atteggiamento distante e talvolta ostile

Nella vita psichica di ognuno prima o poi giunge ldquonecessariamenterdquo il momento di Mekone questo momento egrave narrato nei miti e nelle fiabe quando si racconta che il protagonista lascia la casa e il mondo familiare per avventurarsi nellrsquoignoto del bosco del mare

Quando un trauma o un forte disagio psichico bloccano questa fase evolutiva si affaccia una nevrosi

Percheacute un uomo possa diventare COSCIENTECONSAPEVOLE della vita sembrano necessari due dinamismi

bull un sacrificio e una divisione nel mito ciograve egrave simboleggiato dal sacrificio del bue e della sua divisione in due sacche

bull un atto di trasgressione la disubbidienza a un ordine datoallo scopo di costruirne uno nuovo piugrave rispondente alla situazione

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Zeus sa che sta per essere ingannato e tuttavia subisce la frode ldquopercheacute cosigrave deve accadererdquo (cfr Javhegrave con Adamo ed Eva cfr fiaba della Bella Addormentata nel bosco quando il re e la regina lasciano sola la principessahellip)

Lrsquoarchetipo del Padre deve essere trasgredito percheacute dal vecchio ordine possa nascereun nuovo ordine

Crescita ed evoluzione della coscienza

Scrive Jung

ldquoCon il suo furto (Prometeo) si egrave appropriato di qualcosa di prezioso e ha arrecato ingiuria agli dei Chiunque conosca il timore del primitivo di fronte alle innovazioni e alle loro imprevedibili conseguenze puograve facilmente immaginare la sua insicurezza e la sua cattiva coscienza al cospetto di questa scoperta Questa esperienza primordiale trova unrsquoeco nel motivo del ratto (degli armenti del sole dei pomi delle Esperididellrsquoerba dellrsquoimmortalitagravehelliprdquo) (OCGJ 5p172)

Il furto egrave legato anche l tema della disubbidienza e a una proibizione ndashAdamo ed Eva mangiano la melala moglie di Barbablugrave entra nella stanza proibita

Nella Veglia pasqualelrsquoazione commessa da Adamo ed Eva viene chiamata ldquofelix culpardquocioegrave una colpa felice percheacute porta allo sviluppoalla crescita della coscienza

Il fuoco assurge dunque ad archetipo di conoscenza e di energia spirituale che opera una trasformazione

Infatti quando la coscienza di una persona si illumina (= ecco il fuoco) allora tutta la personalitagrave si trasforma e progredisce

Ogni volta che un uomo progredisce nella conoscenza egrave come se facesse riemergerein lui Prometeo come se rubasse nuovamente una scintilla divina agli deiPerograve questo dinamismo di conoscenza si ritorce contro lrsquouomonon si puograve fare a menodi andare avanti (nella conoscenza)ma non si puograve neppure fare a meno di soffrire

Oltre allrsquoacquisizione di maggior coscienza di seacute con il furto del fuoco si manifesta contemporaneamente ldquoil sentimento di seacuterdquo come se non si potesse veramente sapere senza amare

Appare evidente dal mito raccontato che crsquoegrave una scelta importante da fare stare col Padre allrsquointerno dellrsquoordine dato o ribellarsi e cercarne uno nuovo

Prometeo mette luomo di fronte a delle scelte

bull accettare il carcere per le proprie idee o dissentire in silenziobull Abbandonare il posto di lavoro per non tradire la propria coscienza o rimanerci

dentro

bull Spezzare un matrimonio ormai privo di senso o mantenerlo in vita per conservare status e sicurezza

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Trasgredire come ha fatto Prometeo significa andare oltre il consuetotrasformare qualcosa di conosciuto in altro La trasformazione illumina la coscienza ma porta con seacute la sofferenza di aver violato lrsquoordine naturale originario in cui gli uominicomegli altri animali erano esclusi dalla conoscenza

Il sapere e la sofferenza sono dunque due aspetti complementari dellrsquouomo cosigrave comeavviene in Prometeo

Prometeo egrave simile a un IO che si sbilancia troppoegrave come se ci fosse in lui unrsquoinflazione della coscienza

ldquoTu non sei un diodevi mediarerdquo dice Ermes a Prometeo incatenato

In questo modo Ermes sembra suggerire la cura la terapia di fronte ad una personalitagraveprevalentemente prometeica

Prometeo non lo vuole ascoltare e cosigrave egrave sprofondato nel Tartaro cioegrave nellrsquoinconscio

Coscienza ed istinto (Il vaso di Pandora)

Osserviamonel racconto di Prometeo come uno sdoppiamento della divinitagrave in una figura alleata (=Prometeo) e in una figura ostile (= Zeus)

Scegliendo lrsquouomo Prometeo egrave come se accendesse nellrsquoessere umano la scintilla della coscienza e questa egrave lrsquointeriorizzazione dellrsquoaspetto divino alleato dentro la psicheumana

Ma questo dinamismo non piace alla parte ostile della divinitagrave che manda tra gli uomini Pandora

Percheacute Pandora

Ci aiuta a comprenderlo Neumann in ldquoStoria delle origini della coscienzardquo

ldquoPer ragioni comprensibili proprio il femminile viene esperito come il vaso per eccellenzahellipse fondiamo lrsquoequazione corpo-mondo dellrsquouomo primitivo nella sua primaforma aspecifica con lrsquoequazione simbolica fondamentale del femminiledonna=corpo=vasogiungiamo ad una formula simbolica universaleche suona cosigrave donna=corpo=vaso=mondo

Questa egrave la formula fondamentale degli stadi di vita patriarcalecioegrave di una fase umanain cui lrsquoArchetipo del femminile predomina sul maschile e lrsquoinconscio predomina sullrsquoIO e sulla coscienza ldquo (Neumann ldquoStoria delle origini della coscienza)

Il vaso e Pandora sono entrambi simboli dellrsquoAnima e dunque quando si diventa consapevoli di Pandora si diventa consapevoli anche del contenuto del vaso Pandora egrave ldquocolei che dona tuttordquotutto e il contrario di tutto E quando gli uomini cominciano a sapere e a ricordare allora si accorgono anche dei mali la vita egrave anche faticadepressionemalattia e morte

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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e il Nume chrsquoArgo uccise che lrsquoanime guida nel petto

menzogne e furbi detti le infuse e costumi di frode

per volontagrave di Giove che tuona profondo e facondia

80lrsquoaraldo dei Celesti le diede E chiamograve questa donna

Pandogravera percheacute quanti Celesti han soggiorno in Olimpo

a lei diedero un dono che fosse cordoglio ai mortali

Compiuto or questo inganno sottil senza scampo il Croniacutede

mandograve lrsquoaraldo pronto dei Numi lrsquoinsigne Argiciacuteda

85a Epimetegraveo cheacute il dono gli offrisse neacute quegli ricordo

ebbe che Prometegraveo predetto gli aveva che doni

non accettasse mai dal Sire drsquoOlimpo ma invece

li respingesse cheacute poi non toccassero danni ai mortali

lrsquoaccolse e poi comprese che aveva accattato il malanno

90Cheacute pria vivean le stirpi degli uomini sopra la terra

dai mali immuni senza gravosi travagli lontano

dai tormentosi morbi che gli uomini adducono a morte

cheacute tra i malanni presto vecchiaia colpisce i mortali

Ma quella femmina il grande coperchio del doglio dischiuse

95con luttuoso cuore fra gli uomini e i mali vi sparse

Solo il Timor del futuro3 restograve sotto lrsquoorlo del doglio

nellrsquoinfrangibile casa neacute fuori volograve dalla porta

percheacute prima Pandora del vaso il coperchio rinchiuse

come lrsquoegiacuteoco Giove che i nuvoli aduna le impose

100Ma vanno gli altri mali fra gli uomini innumeri errando

percheacute piena egrave la terra di triboli il pelago egrave pieno

E vagolano morbi di giorno sugli uomini ed altri

giungon di notte improvvisi recando cordoglio ai mortali

muti cheacute ad essi tolse la voce lrsquoaccorto Croniacutede

105siccheacute modo non crsquoegrave di sfuggire ai voleri di Giove

Zeus chiede ad Ermes di condurla da Epimeteo Prometeo aveva messo in guardia il

fratello affinchegrave non accettasse alcun dono da parte degli dei ma Epimeteo si innamora di

Pandora Costei che saragrave la capostipite del genere femminile solleveragrave il coperchio di uno

strano ldquoorciordquo ( il famoso vaso di Pandora) nel quale Zes si egrave premurato di riporre tutti i

mali tutte le sventure e le sofferenze che si abbatteranno sullrsquoumanitagrave Soltanto la

speranza resteragrave rinchiusa in fondo a questo recipiente Forse percheacute gli umani non

avranno piugrave alcuna speranza oppure che egrave rimasta loro la speranza

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Ecco a causa di Pandora lrsquouomo ha lasciato lrsquoetagrave dellrsquooro

Prometeo saragrave incatenato con catene dolorose in cima ad una montagna e Zeus gli lanciacontro unrsquoaquila gigantescache ogni giorno gli divora il fegato Molto tempo dopo egliverragrave liberato da Eracle

Da questo mito possiamo rilevare

A allrsquoepoca dellrsquoetagrave dellrsquooro gli uomini vivevano senza donne esistevano le divinitagravefemminili ma i mortali erano esclusivamente maschi Essi non nascevanodallrsquounione di un uomo e di una donna ma solamente per volontagrave degli deidirettamente dalla terra (come altri racconti mitologici ci narrano)

B lrsquoarrivo di Pandora rende i mortali veramente tali con lrsquoarrivo delle sofferenze e deimali egrave come se si introducesse il tempo ( non dimentichiamo che le prime divinitagravedivoravano i figli proprio percheacute non esistesse il tempo)

C lrsquouscita dallrsquoetagrave dellrsquooro porta con segrave una calamitagrave molto funesta il lavoro Gli uominisaranno drsquoora in avanti costretti a guadagnare il pane con il sudore della fronte

D la morte che prima avveniva come un sonno ora egrave preceduta da malattia esofferenza

E la specie umana diventa la sola specie tra quelle mortali capace di hybrisla sola apoter sfidare gli dei e sconvolgereo persino distruggere la natura

IL MITO DI PROMETEO NEL VISSUTO PSICOLOGICO

ALCUNE RIFLESSIONI

bull Simbiosi e separazionebull Crescita ed evoluzione della coscienza

bull Coscienza ed istinto

bull Senso di colpa e depressione nel processo trasformativi

Simbiosi e separazione

Gli antichi pensavano che gli dei e gli esseri umani avessero avuto la medesima origine

ldquohellipdella stessa origine sono gli dei e gli uomini mortalirdquo

(EsiodoLe opere e i giorni108)

Come se lrsquoumanitagrave non avesse avuto coscienza di seacute come di qualcosa disgiunto dalla natura

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Prometeo egrave il racconto dellrsquoiniziale consapevolezza della distinzione tra esseri umani e mondo degli dei

Infatti egli egrave un dio ma non sta nellrsquoOlimpobensigrave sulla terra tra gli uomini

Ersquo come un messaggero che stabilisce un contatto tra due mondi Ma nel momento in cui i due mondi vengono in contatto lrsquouomo si rende conto che crsquoegrave una differenza tra la sua natura e il divino eche questa differenza crea una separazione che porta con seacute progresso ma anche sofferenza

La sofferenza nasce dalla nostalgia di quella totalitagrave indivisibile ormai perduta

Nel mito simbolo di questo dinamismo egrave IL GIUDIZIO DI MEKONE questa era una cittagrave del Peloponneso dedicata al culto della Grande Madre cioegrave della Natura nel suo duplice aspetto di protettrice e distruttrice In greco inoltre il termine mekon significa papavero e il papavero era il fiore che si offriva a Demetradea della feconditagrave della terra con il suo ciclo di morte e rinascita Inoltre il papavero nasconde lrsquooppio che offre il sonno e lrsquooblio e si apre al mondo dei sogni luogo psichico dove si incontra una diversa conoscenza di seacute e dove agiscono e si muovono le energie trasformative

Gli uomini accettavano la Grande Madre sia nelle sue manifestazioni protettive sia in quelle devastanti sia quando dava la vita sia quando la toglieva quando maturava il grano e quando mandava la tempesta a distruggerlohellip

Come il bambino piccolo si affida completamente alla madre e si identifica con lei in una unitagrave funzionalecosigrave lrsquouomo si identificava nella Natura

Non crsquoera un Io percheacute non crsquoera un Tu

A Mekone lrsquoessere umano dice ldquoIordquo la divinitagrave non egrave piugrave quellrsquoenergia materna nella quale essere contenuti ora diventa ldquoaltro da noirdquo con un atteggiamento distante e talvolta ostile

Nella vita psichica di ognuno prima o poi giunge ldquonecessariamenterdquo il momento di Mekone questo momento egrave narrato nei miti e nelle fiabe quando si racconta che il protagonista lascia la casa e il mondo familiare per avventurarsi nellrsquoignoto del bosco del mare

Quando un trauma o un forte disagio psichico bloccano questa fase evolutiva si affaccia una nevrosi

Percheacute un uomo possa diventare COSCIENTECONSAPEVOLE della vita sembrano necessari due dinamismi

bull un sacrificio e una divisione nel mito ciograve egrave simboleggiato dal sacrificio del bue e della sua divisione in due sacche

bull un atto di trasgressione la disubbidienza a un ordine datoallo scopo di costruirne uno nuovo piugrave rispondente alla situazione

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Zeus sa che sta per essere ingannato e tuttavia subisce la frode ldquopercheacute cosigrave deve accadererdquo (cfr Javhegrave con Adamo ed Eva cfr fiaba della Bella Addormentata nel bosco quando il re e la regina lasciano sola la principessahellip)

Lrsquoarchetipo del Padre deve essere trasgredito percheacute dal vecchio ordine possa nascereun nuovo ordine

Crescita ed evoluzione della coscienza

Scrive Jung

ldquoCon il suo furto (Prometeo) si egrave appropriato di qualcosa di prezioso e ha arrecato ingiuria agli dei Chiunque conosca il timore del primitivo di fronte alle innovazioni e alle loro imprevedibili conseguenze puograve facilmente immaginare la sua insicurezza e la sua cattiva coscienza al cospetto di questa scoperta Questa esperienza primordiale trova unrsquoeco nel motivo del ratto (degli armenti del sole dei pomi delle Esperididellrsquoerba dellrsquoimmortalitagravehelliprdquo) (OCGJ 5p172)

Il furto egrave legato anche l tema della disubbidienza e a una proibizione ndashAdamo ed Eva mangiano la melala moglie di Barbablugrave entra nella stanza proibita

Nella Veglia pasqualelrsquoazione commessa da Adamo ed Eva viene chiamata ldquofelix culpardquocioegrave una colpa felice percheacute porta allo sviluppoalla crescita della coscienza

Il fuoco assurge dunque ad archetipo di conoscenza e di energia spirituale che opera una trasformazione

Infatti quando la coscienza di una persona si illumina (= ecco il fuoco) allora tutta la personalitagrave si trasforma e progredisce

Ogni volta che un uomo progredisce nella conoscenza egrave come se facesse riemergerein lui Prometeo come se rubasse nuovamente una scintilla divina agli deiPerograve questo dinamismo di conoscenza si ritorce contro lrsquouomonon si puograve fare a menodi andare avanti (nella conoscenza)ma non si puograve neppure fare a meno di soffrire

Oltre allrsquoacquisizione di maggior coscienza di seacute con il furto del fuoco si manifesta contemporaneamente ldquoil sentimento di seacuterdquo come se non si potesse veramente sapere senza amare

Appare evidente dal mito raccontato che crsquoegrave una scelta importante da fare stare col Padre allrsquointerno dellrsquoordine dato o ribellarsi e cercarne uno nuovo

Prometeo mette luomo di fronte a delle scelte

bull accettare il carcere per le proprie idee o dissentire in silenziobull Abbandonare il posto di lavoro per non tradire la propria coscienza o rimanerci

dentro

bull Spezzare un matrimonio ormai privo di senso o mantenerlo in vita per conservare status e sicurezza

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Trasgredire come ha fatto Prometeo significa andare oltre il consuetotrasformare qualcosa di conosciuto in altro La trasformazione illumina la coscienza ma porta con seacute la sofferenza di aver violato lrsquoordine naturale originario in cui gli uominicomegli altri animali erano esclusi dalla conoscenza

Il sapere e la sofferenza sono dunque due aspetti complementari dellrsquouomo cosigrave comeavviene in Prometeo

Prometeo egrave simile a un IO che si sbilancia troppoegrave come se ci fosse in lui unrsquoinflazione della coscienza

ldquoTu non sei un diodevi mediarerdquo dice Ermes a Prometeo incatenato

In questo modo Ermes sembra suggerire la cura la terapia di fronte ad una personalitagraveprevalentemente prometeica

Prometeo non lo vuole ascoltare e cosigrave egrave sprofondato nel Tartaro cioegrave nellrsquoinconscio

Coscienza ed istinto (Il vaso di Pandora)

Osserviamonel racconto di Prometeo come uno sdoppiamento della divinitagrave in una figura alleata (=Prometeo) e in una figura ostile (= Zeus)

Scegliendo lrsquouomo Prometeo egrave come se accendesse nellrsquoessere umano la scintilla della coscienza e questa egrave lrsquointeriorizzazione dellrsquoaspetto divino alleato dentro la psicheumana

Ma questo dinamismo non piace alla parte ostile della divinitagrave che manda tra gli uomini Pandora

Percheacute Pandora

Ci aiuta a comprenderlo Neumann in ldquoStoria delle origini della coscienzardquo

ldquoPer ragioni comprensibili proprio il femminile viene esperito come il vaso per eccellenzahellipse fondiamo lrsquoequazione corpo-mondo dellrsquouomo primitivo nella sua primaforma aspecifica con lrsquoequazione simbolica fondamentale del femminiledonna=corpo=vasogiungiamo ad una formula simbolica universaleche suona cosigrave donna=corpo=vaso=mondo

Questa egrave la formula fondamentale degli stadi di vita patriarcalecioegrave di una fase umanain cui lrsquoArchetipo del femminile predomina sul maschile e lrsquoinconscio predomina sullrsquoIO e sulla coscienza ldquo (Neumann ldquoStoria delle origini della coscienza)

Il vaso e Pandora sono entrambi simboli dellrsquoAnima e dunque quando si diventa consapevoli di Pandora si diventa consapevoli anche del contenuto del vaso Pandora egrave ldquocolei che dona tuttordquotutto e il contrario di tutto E quando gli uomini cominciano a sapere e a ricordare allora si accorgono anche dei mali la vita egrave anche faticadepressionemalattia e morte

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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Ecco a causa di Pandora lrsquouomo ha lasciato lrsquoetagrave dellrsquooro

Prometeo saragrave incatenato con catene dolorose in cima ad una montagna e Zeus gli lanciacontro unrsquoaquila gigantescache ogni giorno gli divora il fegato Molto tempo dopo egliverragrave liberato da Eracle

Da questo mito possiamo rilevare

A allrsquoepoca dellrsquoetagrave dellrsquooro gli uomini vivevano senza donne esistevano le divinitagravefemminili ma i mortali erano esclusivamente maschi Essi non nascevanodallrsquounione di un uomo e di una donna ma solamente per volontagrave degli deidirettamente dalla terra (come altri racconti mitologici ci narrano)

B lrsquoarrivo di Pandora rende i mortali veramente tali con lrsquoarrivo delle sofferenze e deimali egrave come se si introducesse il tempo ( non dimentichiamo che le prime divinitagravedivoravano i figli proprio percheacute non esistesse il tempo)

C lrsquouscita dallrsquoetagrave dellrsquooro porta con segrave una calamitagrave molto funesta il lavoro Gli uominisaranno drsquoora in avanti costretti a guadagnare il pane con il sudore della fronte

D la morte che prima avveniva come un sonno ora egrave preceduta da malattia esofferenza

E la specie umana diventa la sola specie tra quelle mortali capace di hybrisla sola apoter sfidare gli dei e sconvolgereo persino distruggere la natura

IL MITO DI PROMETEO NEL VISSUTO PSICOLOGICO

ALCUNE RIFLESSIONI

bull Simbiosi e separazionebull Crescita ed evoluzione della coscienza

bull Coscienza ed istinto

bull Senso di colpa e depressione nel processo trasformativi

Simbiosi e separazione

Gli antichi pensavano che gli dei e gli esseri umani avessero avuto la medesima origine

ldquohellipdella stessa origine sono gli dei e gli uomini mortalirdquo

(EsiodoLe opere e i giorni108)

Come se lrsquoumanitagrave non avesse avuto coscienza di seacute come di qualcosa disgiunto dalla natura

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Prometeo egrave il racconto dellrsquoiniziale consapevolezza della distinzione tra esseri umani e mondo degli dei

Infatti egli egrave un dio ma non sta nellrsquoOlimpobensigrave sulla terra tra gli uomini

Ersquo come un messaggero che stabilisce un contatto tra due mondi Ma nel momento in cui i due mondi vengono in contatto lrsquouomo si rende conto che crsquoegrave una differenza tra la sua natura e il divino eche questa differenza crea una separazione che porta con seacute progresso ma anche sofferenza

La sofferenza nasce dalla nostalgia di quella totalitagrave indivisibile ormai perduta

Nel mito simbolo di questo dinamismo egrave IL GIUDIZIO DI MEKONE questa era una cittagrave del Peloponneso dedicata al culto della Grande Madre cioegrave della Natura nel suo duplice aspetto di protettrice e distruttrice In greco inoltre il termine mekon significa papavero e il papavero era il fiore che si offriva a Demetradea della feconditagrave della terra con il suo ciclo di morte e rinascita Inoltre il papavero nasconde lrsquooppio che offre il sonno e lrsquooblio e si apre al mondo dei sogni luogo psichico dove si incontra una diversa conoscenza di seacute e dove agiscono e si muovono le energie trasformative

Gli uomini accettavano la Grande Madre sia nelle sue manifestazioni protettive sia in quelle devastanti sia quando dava la vita sia quando la toglieva quando maturava il grano e quando mandava la tempesta a distruggerlohellip

Come il bambino piccolo si affida completamente alla madre e si identifica con lei in una unitagrave funzionalecosigrave lrsquouomo si identificava nella Natura

Non crsquoera un Io percheacute non crsquoera un Tu

A Mekone lrsquoessere umano dice ldquoIordquo la divinitagrave non egrave piugrave quellrsquoenergia materna nella quale essere contenuti ora diventa ldquoaltro da noirdquo con un atteggiamento distante e talvolta ostile

Nella vita psichica di ognuno prima o poi giunge ldquonecessariamenterdquo il momento di Mekone questo momento egrave narrato nei miti e nelle fiabe quando si racconta che il protagonista lascia la casa e il mondo familiare per avventurarsi nellrsquoignoto del bosco del mare

Quando un trauma o un forte disagio psichico bloccano questa fase evolutiva si affaccia una nevrosi

Percheacute un uomo possa diventare COSCIENTECONSAPEVOLE della vita sembrano necessari due dinamismi

bull un sacrificio e una divisione nel mito ciograve egrave simboleggiato dal sacrificio del bue e della sua divisione in due sacche

bull un atto di trasgressione la disubbidienza a un ordine datoallo scopo di costruirne uno nuovo piugrave rispondente alla situazione

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Zeus sa che sta per essere ingannato e tuttavia subisce la frode ldquopercheacute cosigrave deve accadererdquo (cfr Javhegrave con Adamo ed Eva cfr fiaba della Bella Addormentata nel bosco quando il re e la regina lasciano sola la principessahellip)

Lrsquoarchetipo del Padre deve essere trasgredito percheacute dal vecchio ordine possa nascereun nuovo ordine

Crescita ed evoluzione della coscienza

Scrive Jung

ldquoCon il suo furto (Prometeo) si egrave appropriato di qualcosa di prezioso e ha arrecato ingiuria agli dei Chiunque conosca il timore del primitivo di fronte alle innovazioni e alle loro imprevedibili conseguenze puograve facilmente immaginare la sua insicurezza e la sua cattiva coscienza al cospetto di questa scoperta Questa esperienza primordiale trova unrsquoeco nel motivo del ratto (degli armenti del sole dei pomi delle Esperididellrsquoerba dellrsquoimmortalitagravehelliprdquo) (OCGJ 5p172)

Il furto egrave legato anche l tema della disubbidienza e a una proibizione ndashAdamo ed Eva mangiano la melala moglie di Barbablugrave entra nella stanza proibita

Nella Veglia pasqualelrsquoazione commessa da Adamo ed Eva viene chiamata ldquofelix culpardquocioegrave una colpa felice percheacute porta allo sviluppoalla crescita della coscienza

Il fuoco assurge dunque ad archetipo di conoscenza e di energia spirituale che opera una trasformazione

Infatti quando la coscienza di una persona si illumina (= ecco il fuoco) allora tutta la personalitagrave si trasforma e progredisce

Ogni volta che un uomo progredisce nella conoscenza egrave come se facesse riemergerein lui Prometeo come se rubasse nuovamente una scintilla divina agli deiPerograve questo dinamismo di conoscenza si ritorce contro lrsquouomonon si puograve fare a menodi andare avanti (nella conoscenza)ma non si puograve neppure fare a meno di soffrire

Oltre allrsquoacquisizione di maggior coscienza di seacute con il furto del fuoco si manifesta contemporaneamente ldquoil sentimento di seacuterdquo come se non si potesse veramente sapere senza amare

Appare evidente dal mito raccontato che crsquoegrave una scelta importante da fare stare col Padre allrsquointerno dellrsquoordine dato o ribellarsi e cercarne uno nuovo

Prometeo mette luomo di fronte a delle scelte

bull accettare il carcere per le proprie idee o dissentire in silenziobull Abbandonare il posto di lavoro per non tradire la propria coscienza o rimanerci

dentro

bull Spezzare un matrimonio ormai privo di senso o mantenerlo in vita per conservare status e sicurezza

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Trasgredire come ha fatto Prometeo significa andare oltre il consuetotrasformare qualcosa di conosciuto in altro La trasformazione illumina la coscienza ma porta con seacute la sofferenza di aver violato lrsquoordine naturale originario in cui gli uominicomegli altri animali erano esclusi dalla conoscenza

Il sapere e la sofferenza sono dunque due aspetti complementari dellrsquouomo cosigrave comeavviene in Prometeo

Prometeo egrave simile a un IO che si sbilancia troppoegrave come se ci fosse in lui unrsquoinflazione della coscienza

ldquoTu non sei un diodevi mediarerdquo dice Ermes a Prometeo incatenato

In questo modo Ermes sembra suggerire la cura la terapia di fronte ad una personalitagraveprevalentemente prometeica

Prometeo non lo vuole ascoltare e cosigrave egrave sprofondato nel Tartaro cioegrave nellrsquoinconscio

Coscienza ed istinto (Il vaso di Pandora)

Osserviamonel racconto di Prometeo come uno sdoppiamento della divinitagrave in una figura alleata (=Prometeo) e in una figura ostile (= Zeus)

Scegliendo lrsquouomo Prometeo egrave come se accendesse nellrsquoessere umano la scintilla della coscienza e questa egrave lrsquointeriorizzazione dellrsquoaspetto divino alleato dentro la psicheumana

Ma questo dinamismo non piace alla parte ostile della divinitagrave che manda tra gli uomini Pandora

Percheacute Pandora

Ci aiuta a comprenderlo Neumann in ldquoStoria delle origini della coscienzardquo

ldquoPer ragioni comprensibili proprio il femminile viene esperito come il vaso per eccellenzahellipse fondiamo lrsquoequazione corpo-mondo dellrsquouomo primitivo nella sua primaforma aspecifica con lrsquoequazione simbolica fondamentale del femminiledonna=corpo=vasogiungiamo ad una formula simbolica universaleche suona cosigrave donna=corpo=vaso=mondo

Questa egrave la formula fondamentale degli stadi di vita patriarcalecioegrave di una fase umanain cui lrsquoArchetipo del femminile predomina sul maschile e lrsquoinconscio predomina sullrsquoIO e sulla coscienza ldquo (Neumann ldquoStoria delle origini della coscienza)

Il vaso e Pandora sono entrambi simboli dellrsquoAnima e dunque quando si diventa consapevoli di Pandora si diventa consapevoli anche del contenuto del vaso Pandora egrave ldquocolei che dona tuttordquotutto e il contrario di tutto E quando gli uomini cominciano a sapere e a ricordare allora si accorgono anche dei mali la vita egrave anche faticadepressionemalattia e morte

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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Prometeo egrave il racconto dellrsquoiniziale consapevolezza della distinzione tra esseri umani e mondo degli dei

Infatti egli egrave un dio ma non sta nellrsquoOlimpobensigrave sulla terra tra gli uomini

Ersquo come un messaggero che stabilisce un contatto tra due mondi Ma nel momento in cui i due mondi vengono in contatto lrsquouomo si rende conto che crsquoegrave una differenza tra la sua natura e il divino eche questa differenza crea una separazione che porta con seacute progresso ma anche sofferenza

La sofferenza nasce dalla nostalgia di quella totalitagrave indivisibile ormai perduta

Nel mito simbolo di questo dinamismo egrave IL GIUDIZIO DI MEKONE questa era una cittagrave del Peloponneso dedicata al culto della Grande Madre cioegrave della Natura nel suo duplice aspetto di protettrice e distruttrice In greco inoltre il termine mekon significa papavero e il papavero era il fiore che si offriva a Demetradea della feconditagrave della terra con il suo ciclo di morte e rinascita Inoltre il papavero nasconde lrsquooppio che offre il sonno e lrsquooblio e si apre al mondo dei sogni luogo psichico dove si incontra una diversa conoscenza di seacute e dove agiscono e si muovono le energie trasformative

Gli uomini accettavano la Grande Madre sia nelle sue manifestazioni protettive sia in quelle devastanti sia quando dava la vita sia quando la toglieva quando maturava il grano e quando mandava la tempesta a distruggerlohellip

Come il bambino piccolo si affida completamente alla madre e si identifica con lei in una unitagrave funzionalecosigrave lrsquouomo si identificava nella Natura

Non crsquoera un Io percheacute non crsquoera un Tu

A Mekone lrsquoessere umano dice ldquoIordquo la divinitagrave non egrave piugrave quellrsquoenergia materna nella quale essere contenuti ora diventa ldquoaltro da noirdquo con un atteggiamento distante e talvolta ostile

Nella vita psichica di ognuno prima o poi giunge ldquonecessariamenterdquo il momento di Mekone questo momento egrave narrato nei miti e nelle fiabe quando si racconta che il protagonista lascia la casa e il mondo familiare per avventurarsi nellrsquoignoto del bosco del mare

Quando un trauma o un forte disagio psichico bloccano questa fase evolutiva si affaccia una nevrosi

Percheacute un uomo possa diventare COSCIENTECONSAPEVOLE della vita sembrano necessari due dinamismi

bull un sacrificio e una divisione nel mito ciograve egrave simboleggiato dal sacrificio del bue e della sua divisione in due sacche

bull un atto di trasgressione la disubbidienza a un ordine datoallo scopo di costruirne uno nuovo piugrave rispondente alla situazione

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Zeus sa che sta per essere ingannato e tuttavia subisce la frode ldquopercheacute cosigrave deve accadererdquo (cfr Javhegrave con Adamo ed Eva cfr fiaba della Bella Addormentata nel bosco quando il re e la regina lasciano sola la principessahellip)

Lrsquoarchetipo del Padre deve essere trasgredito percheacute dal vecchio ordine possa nascereun nuovo ordine

Crescita ed evoluzione della coscienza

Scrive Jung

ldquoCon il suo furto (Prometeo) si egrave appropriato di qualcosa di prezioso e ha arrecato ingiuria agli dei Chiunque conosca il timore del primitivo di fronte alle innovazioni e alle loro imprevedibili conseguenze puograve facilmente immaginare la sua insicurezza e la sua cattiva coscienza al cospetto di questa scoperta Questa esperienza primordiale trova unrsquoeco nel motivo del ratto (degli armenti del sole dei pomi delle Esperididellrsquoerba dellrsquoimmortalitagravehelliprdquo) (OCGJ 5p172)

Il furto egrave legato anche l tema della disubbidienza e a una proibizione ndashAdamo ed Eva mangiano la melala moglie di Barbablugrave entra nella stanza proibita

Nella Veglia pasqualelrsquoazione commessa da Adamo ed Eva viene chiamata ldquofelix culpardquocioegrave una colpa felice percheacute porta allo sviluppoalla crescita della coscienza

Il fuoco assurge dunque ad archetipo di conoscenza e di energia spirituale che opera una trasformazione

Infatti quando la coscienza di una persona si illumina (= ecco il fuoco) allora tutta la personalitagrave si trasforma e progredisce

Ogni volta che un uomo progredisce nella conoscenza egrave come se facesse riemergerein lui Prometeo come se rubasse nuovamente una scintilla divina agli deiPerograve questo dinamismo di conoscenza si ritorce contro lrsquouomonon si puograve fare a menodi andare avanti (nella conoscenza)ma non si puograve neppure fare a meno di soffrire

Oltre allrsquoacquisizione di maggior coscienza di seacute con il furto del fuoco si manifesta contemporaneamente ldquoil sentimento di seacuterdquo come se non si potesse veramente sapere senza amare

Appare evidente dal mito raccontato che crsquoegrave una scelta importante da fare stare col Padre allrsquointerno dellrsquoordine dato o ribellarsi e cercarne uno nuovo

Prometeo mette luomo di fronte a delle scelte

bull accettare il carcere per le proprie idee o dissentire in silenziobull Abbandonare il posto di lavoro per non tradire la propria coscienza o rimanerci

dentro

bull Spezzare un matrimonio ormai privo di senso o mantenerlo in vita per conservare status e sicurezza

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Trasgredire come ha fatto Prometeo significa andare oltre il consuetotrasformare qualcosa di conosciuto in altro La trasformazione illumina la coscienza ma porta con seacute la sofferenza di aver violato lrsquoordine naturale originario in cui gli uominicomegli altri animali erano esclusi dalla conoscenza

Il sapere e la sofferenza sono dunque due aspetti complementari dellrsquouomo cosigrave comeavviene in Prometeo

Prometeo egrave simile a un IO che si sbilancia troppoegrave come se ci fosse in lui unrsquoinflazione della coscienza

ldquoTu non sei un diodevi mediarerdquo dice Ermes a Prometeo incatenato

In questo modo Ermes sembra suggerire la cura la terapia di fronte ad una personalitagraveprevalentemente prometeica

Prometeo non lo vuole ascoltare e cosigrave egrave sprofondato nel Tartaro cioegrave nellrsquoinconscio

Coscienza ed istinto (Il vaso di Pandora)

Osserviamonel racconto di Prometeo come uno sdoppiamento della divinitagrave in una figura alleata (=Prometeo) e in una figura ostile (= Zeus)

Scegliendo lrsquouomo Prometeo egrave come se accendesse nellrsquoessere umano la scintilla della coscienza e questa egrave lrsquointeriorizzazione dellrsquoaspetto divino alleato dentro la psicheumana

Ma questo dinamismo non piace alla parte ostile della divinitagrave che manda tra gli uomini Pandora

Percheacute Pandora

Ci aiuta a comprenderlo Neumann in ldquoStoria delle origini della coscienzardquo

ldquoPer ragioni comprensibili proprio il femminile viene esperito come il vaso per eccellenzahellipse fondiamo lrsquoequazione corpo-mondo dellrsquouomo primitivo nella sua primaforma aspecifica con lrsquoequazione simbolica fondamentale del femminiledonna=corpo=vasogiungiamo ad una formula simbolica universaleche suona cosigrave donna=corpo=vaso=mondo

Questa egrave la formula fondamentale degli stadi di vita patriarcalecioegrave di una fase umanain cui lrsquoArchetipo del femminile predomina sul maschile e lrsquoinconscio predomina sullrsquoIO e sulla coscienza ldquo (Neumann ldquoStoria delle origini della coscienza)

Il vaso e Pandora sono entrambi simboli dellrsquoAnima e dunque quando si diventa consapevoli di Pandora si diventa consapevoli anche del contenuto del vaso Pandora egrave ldquocolei che dona tuttordquotutto e il contrario di tutto E quando gli uomini cominciano a sapere e a ricordare allora si accorgono anche dei mali la vita egrave anche faticadepressionemalattia e morte

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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Zeus sa che sta per essere ingannato e tuttavia subisce la frode ldquopercheacute cosigrave deve accadererdquo (cfr Javhegrave con Adamo ed Eva cfr fiaba della Bella Addormentata nel bosco quando il re e la regina lasciano sola la principessahellip)

Lrsquoarchetipo del Padre deve essere trasgredito percheacute dal vecchio ordine possa nascereun nuovo ordine

Crescita ed evoluzione della coscienza

Scrive Jung

ldquoCon il suo furto (Prometeo) si egrave appropriato di qualcosa di prezioso e ha arrecato ingiuria agli dei Chiunque conosca il timore del primitivo di fronte alle innovazioni e alle loro imprevedibili conseguenze puograve facilmente immaginare la sua insicurezza e la sua cattiva coscienza al cospetto di questa scoperta Questa esperienza primordiale trova unrsquoeco nel motivo del ratto (degli armenti del sole dei pomi delle Esperididellrsquoerba dellrsquoimmortalitagravehelliprdquo) (OCGJ 5p172)

Il furto egrave legato anche l tema della disubbidienza e a una proibizione ndashAdamo ed Eva mangiano la melala moglie di Barbablugrave entra nella stanza proibita

Nella Veglia pasqualelrsquoazione commessa da Adamo ed Eva viene chiamata ldquofelix culpardquocioegrave una colpa felice percheacute porta allo sviluppoalla crescita della coscienza

Il fuoco assurge dunque ad archetipo di conoscenza e di energia spirituale che opera una trasformazione

Infatti quando la coscienza di una persona si illumina (= ecco il fuoco) allora tutta la personalitagrave si trasforma e progredisce

Ogni volta che un uomo progredisce nella conoscenza egrave come se facesse riemergerein lui Prometeo come se rubasse nuovamente una scintilla divina agli deiPerograve questo dinamismo di conoscenza si ritorce contro lrsquouomonon si puograve fare a menodi andare avanti (nella conoscenza)ma non si puograve neppure fare a meno di soffrire

Oltre allrsquoacquisizione di maggior coscienza di seacute con il furto del fuoco si manifesta contemporaneamente ldquoil sentimento di seacuterdquo come se non si potesse veramente sapere senza amare

Appare evidente dal mito raccontato che crsquoegrave una scelta importante da fare stare col Padre allrsquointerno dellrsquoordine dato o ribellarsi e cercarne uno nuovo

Prometeo mette luomo di fronte a delle scelte

bull accettare il carcere per le proprie idee o dissentire in silenziobull Abbandonare il posto di lavoro per non tradire la propria coscienza o rimanerci

dentro

bull Spezzare un matrimonio ormai privo di senso o mantenerlo in vita per conservare status e sicurezza

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Trasgredire come ha fatto Prometeo significa andare oltre il consuetotrasformare qualcosa di conosciuto in altro La trasformazione illumina la coscienza ma porta con seacute la sofferenza di aver violato lrsquoordine naturale originario in cui gli uominicomegli altri animali erano esclusi dalla conoscenza

Il sapere e la sofferenza sono dunque due aspetti complementari dellrsquouomo cosigrave comeavviene in Prometeo

Prometeo egrave simile a un IO che si sbilancia troppoegrave come se ci fosse in lui unrsquoinflazione della coscienza

ldquoTu non sei un diodevi mediarerdquo dice Ermes a Prometeo incatenato

In questo modo Ermes sembra suggerire la cura la terapia di fronte ad una personalitagraveprevalentemente prometeica

Prometeo non lo vuole ascoltare e cosigrave egrave sprofondato nel Tartaro cioegrave nellrsquoinconscio

Coscienza ed istinto (Il vaso di Pandora)

Osserviamonel racconto di Prometeo come uno sdoppiamento della divinitagrave in una figura alleata (=Prometeo) e in una figura ostile (= Zeus)

Scegliendo lrsquouomo Prometeo egrave come se accendesse nellrsquoessere umano la scintilla della coscienza e questa egrave lrsquointeriorizzazione dellrsquoaspetto divino alleato dentro la psicheumana

Ma questo dinamismo non piace alla parte ostile della divinitagrave che manda tra gli uomini Pandora

Percheacute Pandora

Ci aiuta a comprenderlo Neumann in ldquoStoria delle origini della coscienzardquo

ldquoPer ragioni comprensibili proprio il femminile viene esperito come il vaso per eccellenzahellipse fondiamo lrsquoequazione corpo-mondo dellrsquouomo primitivo nella sua primaforma aspecifica con lrsquoequazione simbolica fondamentale del femminiledonna=corpo=vasogiungiamo ad una formula simbolica universaleche suona cosigrave donna=corpo=vaso=mondo

Questa egrave la formula fondamentale degli stadi di vita patriarcalecioegrave di una fase umanain cui lrsquoArchetipo del femminile predomina sul maschile e lrsquoinconscio predomina sullrsquoIO e sulla coscienza ldquo (Neumann ldquoStoria delle origini della coscienza)

Il vaso e Pandora sono entrambi simboli dellrsquoAnima e dunque quando si diventa consapevoli di Pandora si diventa consapevoli anche del contenuto del vaso Pandora egrave ldquocolei che dona tuttordquotutto e il contrario di tutto E quando gli uomini cominciano a sapere e a ricordare allora si accorgono anche dei mali la vita egrave anche faticadepressionemalattia e morte

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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Trasgredire come ha fatto Prometeo significa andare oltre il consuetotrasformare qualcosa di conosciuto in altro La trasformazione illumina la coscienza ma porta con seacute la sofferenza di aver violato lrsquoordine naturale originario in cui gli uominicomegli altri animali erano esclusi dalla conoscenza

Il sapere e la sofferenza sono dunque due aspetti complementari dellrsquouomo cosigrave comeavviene in Prometeo

Prometeo egrave simile a un IO che si sbilancia troppoegrave come se ci fosse in lui unrsquoinflazione della coscienza

ldquoTu non sei un diodevi mediarerdquo dice Ermes a Prometeo incatenato

In questo modo Ermes sembra suggerire la cura la terapia di fronte ad una personalitagraveprevalentemente prometeica

Prometeo non lo vuole ascoltare e cosigrave egrave sprofondato nel Tartaro cioegrave nellrsquoinconscio

Coscienza ed istinto (Il vaso di Pandora)

Osserviamonel racconto di Prometeo come uno sdoppiamento della divinitagrave in una figura alleata (=Prometeo) e in una figura ostile (= Zeus)

Scegliendo lrsquouomo Prometeo egrave come se accendesse nellrsquoessere umano la scintilla della coscienza e questa egrave lrsquointeriorizzazione dellrsquoaspetto divino alleato dentro la psicheumana

Ma questo dinamismo non piace alla parte ostile della divinitagrave che manda tra gli uomini Pandora

Percheacute Pandora

Ci aiuta a comprenderlo Neumann in ldquoStoria delle origini della coscienzardquo

ldquoPer ragioni comprensibili proprio il femminile viene esperito come il vaso per eccellenzahellipse fondiamo lrsquoequazione corpo-mondo dellrsquouomo primitivo nella sua primaforma aspecifica con lrsquoequazione simbolica fondamentale del femminiledonna=corpo=vasogiungiamo ad una formula simbolica universaleche suona cosigrave donna=corpo=vaso=mondo

Questa egrave la formula fondamentale degli stadi di vita patriarcalecioegrave di una fase umanain cui lrsquoArchetipo del femminile predomina sul maschile e lrsquoinconscio predomina sullrsquoIO e sulla coscienza ldquo (Neumann ldquoStoria delle origini della coscienza)

Il vaso e Pandora sono entrambi simboli dellrsquoAnima e dunque quando si diventa consapevoli di Pandora si diventa consapevoli anche del contenuto del vaso Pandora egrave ldquocolei che dona tuttordquotutto e il contrario di tutto E quando gli uomini cominciano a sapere e a ricordare allora si accorgono anche dei mali la vita egrave anche faticadepressionemalattia e morte

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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Il vaso di Pandora egrave anche simbolo della sessualitagrave femminile come energia dirompente dellrsquoistinto che contiene tutti i pericoli inimmaginabili per la nascente coscienza che si struttura nel pensiero

Nei suoi scritti Freud ci ricorda come nellrsquoevoluzione della storia dellrsquouomo e della personalitagrave lo sviluppo della cultura ha avvertito la forza eversiva del sesso come qualcosa di disgregante per la coscienza

Pandora e il vaso sono paragonabili ad Eva e il serpenteQuando ha origine la coscienza ha inizio anche la paura della dimensione istintuale edincontrollabile del principio femminile

ldquo La leggenda del peccato originale contiene un insegnamento profondo egrave lrsquoespressione dellrsquooscuro sentimento che lrsquoemancipazione della coscienza dellrsquoIO rappresenti un atto luciferino La storia universale umana consiste fin dagli inizi in un conflitto fra il sentimento di inferioritagrave e la presunzionerdquo (CGJ 91p222)

Senso di colpa e depressione nel processo trasformativo

(Il supplizio dellrsquoaquila)

Il supplizio dellrsquoaquila ci aiuta a cogliere altri aspetti psicodinamici che intervengono nelprocesso di evoluzione della coscienzaLrsquoaquila egrave un uccello sacro a Zeus egrave un uccello solare rapace e i suoi occhi possono guardare il solevola nel cielo perograve fa anche strage di greggi

Ersquo unrsquoimmagine di forza animata da energia spirituale ma anche da pulsioni distruttive

Il fegato egrave simbolo delle passioni e soprattutto del coraggio ldquoche fegato hai avutordquordquoperograve ha dimostrato che ha del fegatordquo ldquoha una rabbia che gli rode il fegatordquo

Ersquo anche un organo magico percheacute gli antichi traevano auspici dal fegato degli animali sacrificati

Ecco Prometeo ha voluto ldquo far sapererdquo e per far sapere agli uomini ha trasgredito e orail senso di colpa per aver trasgredito gli rode il fegato

Ciograve perograve avviene di giorno quando domina il sole mentre la notte balsamica e materna fa crescere e lo proteggerestituendogli energia

Ad un certo punto perograve Prometeo non sopporta piugrave questo dolore e giunge ad invocarela morte

Kereny in ldquoMiti e Misterirdquo afferma

ldquoQuando oltre allrsquoingiustiziaegli deve sopportare questrsquoaltra inerenza dellrsquoesistenza umana il dolore fisicoallora lrsquoimmortalitagrave stessa diventa priva di senso e questo genere di esistenza asservito allrsquoingiustizia e alle sofferenze vuol terminarelrsquounica soluzione data allrsquouomo egrave la morterdquo

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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Il desiderio di morire egrave quindi un momento depressivo della coscienza egrave la rinuncia allrsquoeroismo per ogni vero eroe egrave il Cristo nellrsquoOrto degli Ulivi egrave la spinta al suicidio dei prigionieri nei campi di sterminio nazisti

Di solito anche nel corso di unrsquoanalisi una forte depressione sommerge lrsquoIO inflazionato prima di un significativo cambiamento

Infatti egrave solo a questo punto che se egrave dato di sopravvivere lrsquoIO puograve riprendere il suo posto allrsquointerno della psiche

La discesa nel Tartaro non egrave sufficiente a dar luogo ad una rigenerazioneanzicomporta una sofferenza ancora maggiore quando si ritorna alla luceNella pratica psicanalitica lrsquoinoltrarsi nel profondo dellrsquoinconscio assume spessolrsquoaspetto di inquietudine di mistero

Dopo perograve le persone ritrovano un IO piugrave consapevole anche se piugrave dolente Laliberazione vera arriva dopo Eracle giunge a salvare definitivamente Prometeoquando la violenza del dolore giunge a soffocare e a sommergere lrsquoistinto di vita

La sofferenza sembra essere necessaria per la risurrezione

Per cambiare si deve soffrire e morire come il Cristo che scende nella tomba

Prometeo verragrave liberato da Chirone un centauro medico incapace perograve di sanare laferita che Eracle gli ha involontariamente inferto con una freccia avvelenata dal sanguedellrsquoIdra che alcuni considerano lrsquoombra della Grande Madre che vive ancoranellrsquoinconscio rappresentato dalla palude

Ersquo ancora una nostalgia della totalitagrave naturale della simbiosi che precedeva lacoscienza

Dopo il confronto di Mekone perograve nessun ritorno alla Grande Madre egrave possibile penala perdita della coscienza

La freccia avvelenata dunque egrave come la vendetta della Grande Madre sconfittaunaferita eterna nellrsquoanima immortale dellrsquouomo

Chironemetagrave medico (= parte umana cosciente) metagrave animale (=parte animaleinconscia) capisce che egrave necessario sacrificare questa scissione perchegrave il destinodellrsquouomo e dellrsquoumanitagrave stessa possa farsi strada

ldquoNelle profonditagrave si ognuno di noi crsquoegrave come una bestia feritaun animale colpito nel suo esistere esclusivamente naturale e al tempo stessonelle profonditagrave di ognuno di noi soffre un medico che sa di non poter guarire se stesso e cioegrave una conoscenza impotente percheacute quella ferita egrave il simbolo di un percorso senza ritorno dal mondo della natura a quello della culturardquo

(MValcarenghiNel nome del Padre)

Chirone si sacrifica e si fa ldquoinconsciordquo per consentire lrsquoevoluzione della storia umana

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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Abbiamo dunque una LEGGE (=un Padre) la TRASGRESSIONE e la RICOMPOSIZIONE

Tutto ciograve egrave dinamico ed evolutivo cioegrave ha valore fino al prossimo ldquofuocordquo

(Ogni sintesi egrave solo base di partenza per un prossimo scontro evolutivo)

RIFLESSIONE FINALE

Se ci chiediamo percheacute Prometeo ruba il fuoco e lo dona agli esseri umani la risposta egrave una solalo fa per amore Ecco il dato irrazionale che scatena la contraddizione

Nella tradizione greca gli Dei si muovono non per amore ma per accrescere il loro potere o per piacere e sopra loro il Fato e le Parche sembrano essere indifferenti Con Prometeo lrsquoamore entra in scena per la prima volta

Non a caso in molte lingue orientali il verbo conoscere ha la stessa radice del verbo amare

Prometeo appare legato allrsquoenergia del principio femminile dalla madre Temi riceve il dono della profezia egrave grazie a lui che nasce Atena

Se il racconto di Prometeo ci parla dellrsquoevoluzione della coscienza e se Prometeo si egrave mosso spinto dallrsquoamore non possiamo scordare che ogni rapporto non puograve prescindere da un atto drsquoamore

IL MITO DELLrsquoETArsquo DELLrsquoORO

FONTE Le Opere e i Giorni di Esiodo

I primissimi uomini creati dagli degravei vivevano al tempo di Kroacutenos Era letagrave delloro e ilmondo era cullato da uneterna primavera La terra produceva spontaneamente i suoifrutti senza alcun bisogno di essere toccata dal rastrello o squarciata dai vomeri Gli zefiriaccarezzavano i fiori nati senza seme le messi e i campi erano sempre gialli di spighe efiumi di latte e nettare scorrevano sulla terra

Dice Esiodo ldquogli uomini vivevano ldquocome degravei senza affanni nel cuore lungi ed al riparo dapene e miseria neacute triste vecchiaia arrivava ma sempre ugualmente forti di gambe e dibraccia nei conviti gioivano lontano da tutti i malanni morivano come vinti dal sonno eogni sorta di beni crsquoera per loro il suo frutto dava la fertile terra senza lavoro ricco eabbondante e loro contenti e in pace si spartivano i frutti in mezzo a beni infiniti ricchidrsquoarmenti cari agli degravei beatirdquo

Tali e quali agli degravei gli uomini della stirpe aurea trascorrevano la loro esistenza con animosgombro di angosce lontani dalla fatica e dalla miseria Trascorrevano il loro tempo trasvaghi e danze in serena allegria Senza alcuna fatica si nutrivano di frutta selvaticabastava loro allungare la mano per raccogliere i frutti del corbezzolo le fragole montanele corniole le more attaccate alle siepi spinose le ghiande che cadevano dalle querceBevevano il latte delle pecore e delle capre e si ristoravano del miele che stillava dallepiante

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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Senza bisogno di giudici e di leggi essi onoravano spontaneamente la lealtagrave e larettitudine A quel tempo non vi erano villaggi neacute mura neacute gli uomini si combattevanoCiascuno viveva lieto nellozio e non conosceva altri luoghi se non quelli in cui nascevaNon esistevano soldati neacute elmi corazze o armi di alcun tipo Sconosciuta era la guerra

Neacute incombeva su questa felice stirpe la stramba vecchiaia ma sempre con lo stessovigore nei piedi e nelle mani essi conducevano la loro lunghissima esistenza lontani datutti i malanni E quando giungeva per essi il tempo della morte chiudevano gli occhi conla dolcezza di chi viene rapito dal sonno

Ma quando Kroacutenos fu deposto anche questa stirpe felice fu nascosta sotto la terra Pervolere del grande Zeuacutes essi divennero i daiacutemones chrysoiacute spiriti terrestri custodi degliuomini mortali e instancabili osservatori delle loro opere giuste e ingiuste Vestiti ditenebra essi girano dappertutto e sono dispensatori di fortuna e ricchezza

Il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro e lrsquoutopia della societagrave giusta e perfetta egrave stato piugrave volte ripropostonella storia della cultura umana basti pensare per quanto riguarda lrsquoambito letterario allaRepubblica di Platone alla raffigurazione dei re perfetti dello storico greco Senofonte allaIV Bucolica di Virgilio ldquoErsquo giunta lrsquoultima epoca dellrsquooracolo di Cuma nasce di nuovo ilgrande ordine dei secoli (hellip) ritornano i regni di Saturno giagrave una nuova stirpe scendedallrsquoalto del cielordquo e vari passi degli elegiaci latini a ciograve vanno aggiunte le idealizzazioniproprie degli scrittori ecclesiastici (vedi la Cittagrave di Dio di SAgostino o anche piugravegenericamente il mito dellrsquoEden o paradiso terrestre) e dei filosofi come ad esempio laCittagrave del Sole di Tommaso Campanella o lrsquoUtopia di Tommaso Moro Il mito dellrsquoetagravedellrsquooro quindi egrave presente anche in epoche moderne quando lo si vorrebbe consideraredel tutto tramontato nel lsquo500 quando i conquistadores spagnoli colonizzarono lrsquoAmericameridionale si credette a lungo allrsquoesistenza del cosiddetto ldquoEl Doradordquo (cioegrave il paesedellrsquooro) che fu a lungo e vanamente ricercato in varie spedizioni protrattesi addirittura finoal XX secolo Infine lrsquoultima grande idealizzazione di una societagrave dove lrsquoagognato trionfodellrsquouguaglianza e della giustizia sociale riproponeva in altra forma il mito dellrsquoetagrave dellrsquooro egravequella di Marx miseramente fallita poi nella sua realizzazione pratica del cosiddettoldquosocialismo realerdquoTutte queste utopie corrispondono ad un innato desiderio dellrsquouomo di liberarsi dallefatiche dallrsquoindigenza dalle malattie e di poter avere a disposizione i mezzi materiali emorali per unrsquoesistenza beata e priva di affanni

Secondo la psicanalisi lrsquoetagrave dellrsquooro egrave il desiderio di regressione nel grembo maternodove ognuno di noi viveva senza problemi Questo desiderio egrave piugrave presente nei bambiniche hanno avuto problemi al momento della nascita quando sono stati SEPARATI dallamadre

Molti autori leggono nella Sindrome di Peter Pan oggi molto diffusa il desiderio di noncrescere per restare bambino al fine di non assumersi alcuna responsabilitagrave

Jung legge in questo mito che legge in contemporanea a quello del paradiso terrestreraccontato nella Bibbia il desiderio profondo dellrsquoessere umano di sentirsi in armonia con iltutto lrsquoIo che desidera ricongiungersi al Seacute

(Lettura di UGalimberti e PBalestro)

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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ldquoVolendo Zeus castigare lrsquouomo senza distruggerlo lo tagliograve in due (PlatoneConvito)rdquo Tragli antichi era diffusa lrsquoabitudine di tagliare in due un anellouna moneta o qualsiasioggetto e darne una metagrave ad un amico o ad un ospite queste metagraveconservate dallrsquouna edallrsquoaltra partedi generazione in generazioneconsentivano ai discendenti dei due amici diriconoscersi Questo segno di riconoscimento si chiama simbolo Dopo questadivisioneinflitta da Zeus allrsquouomo Platone dice che ognuno di noi non egrave un uomo ma ilsimbolo di un uomo che cerca il simbolo corrispondente lrsquoaltra metagrave Lrsquoaltra metagrave non egrave neacutelrsquouomo neacute la donna con cui viviamonon egrave neppure lrsquoaltra metagrave di noi stessilrsquoaspettonotturno della nostra vita i nostri sogni e le nostre allucinazioni La lacerazione egrave piugraveprofonda e sta alle radiciquelle radici per cui Platone parla di colpa originaria e la Bibbiadi peccato originale Il luogo della lacerazione sta dunque lagravedove lrsquouomo si stacca da Dioe lascia nella mano di Dio che ancora sfiora la mano di Adamo (come nella ldquoCreazionerdquo diMichelangelo)lrsquoaltra metagrave dellrsquoanellordquo (U GalimbertiIl gioco delle opinioni Feltrinelli)

Lo stesso concetto viene ribadito anche da Piero Balestro sacerdote e psicoterapeutapiemontese quando ndash partendo dalla sua esperienza psicoterapeutica ndash afferma che

ldquoCrsquoegrave un anelito in ogni uomo che rimane sempre insoddisfatto anche nellrsquoincontro piugraveestasiantecontinua a sporgere oltrea rimandare ad altro Il bisogno di questo ldquoaltrordquo nonviene mai saturato dal singolo incontro per quanto si stia bene con una persona tanto danon desiderare proprio piugrave nienteci si accorge poi di salutare con piacere lrsquoapparizione diun nuovo venuto Ma chi egrave questo ldquoaltrordquo che andiamo sempre cercando anche quandolrsquoabbiamo pur trovato in questa o quellrsquoaltra persona concreta Questo ldquoricercare lrsquoaltrordquosarebbe come un marchio di fabbricalrsquoimprinting che il Creatore ha lasciato nei suoicreatiil fascino di questo ldquoaltrordquo definitivo e totale ci segna per tutta la vitardquo(PBalestroParlare lrsquoamorePaoline)

Un altro psicologo che ha studiato approfonditamente le problematiche legateallrsquoesperienza del nascere egrave Otto Rank che ha sintetizzato le sue convinzioni nella teoriadel ldquotrauma della nascitardquo Secondo questo studioso al momento della nascitasubentraper lrsquoessere umanouno stato di deprivazione totale in quanto i bisogni vitali cheprima erano soddisfatti ora vengono rimessi in discussione Questo fatto causato dallaldquoseparazionerdquo dalla madre che avviene col taglio del cordone ombelicalediventa il modellodi tutte le separazioni ulteriori che saranno come un progressivo completamento delprocesso di nascita Possiamo anche ribaltare il problema e ipotizzare che al contrario la separazioneultimafondamentale egrave quella della morte e che tutte le separazioni precedentiintervengano come prefigurazioni di questa o meglio per preparare questa Ogniseparazione porta con seacute un antagonismo tra speranza di vita e angoscia di morte Leseparazioni possono avvenire sia per lrsquoineluttabilitagrave biologica propria della nascitadellrsquoautonomia progressiva del bambino e poi dellrsquoadolescente e del giovane sia peraspetti accidentali (divorzio emarginazione) Ogni separazione egrave insieme morte enascita Riprendendo il pensiero di Galimberti e Balestro egrave come se ognuno di noi portasse dentrodi seacute unrsquoinsoddisfazione innata quasi fossimo in continua ricerca di unrsquoarmoniadi unequilibrio che potrebbe soddisfarci solo se giungesse al suo ldquocompimentordquo Spesso lamorte egrave vista come ldquocompimentordquo certo egrave piugrave facile per noi pensare cosigrave di fronte alla

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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morte di un centenario piugrave difficile farlo quando muore un bambino o un giovane di 20anni Ma dal punto di vista psicologico se ci pensiamo bene possiamo porci il problemadella morte allo stesso modo del feto che deve ancora nascere di fronte alla vita a venireCome infatti il feto non puograve farsi unrsquoidea di ciograve che lo attende e ciograve che vive e sperimentacome ldquoseparazionerdquo non egrave altro che il compimento di un desiderio scaturito dallrsquoincontro diun maschio e di una femmina e ciograve che sembrava una fine non egrave che un inizio cosigrave noinon possiamo sapere verso quale realtagrave puograve proiettarci lo sradicamento che tanto ciangoscia e di cui percepiamo solo quellrsquoaspetto che chiamiamo morte Un fatto egraveindubitabile ed emerge quotidianamente in psicoterapia siamo gente che ha ldquopaurardquo equesta paura ci toglie la nostra libertagrave

Concludiamo i racconti dellrsquoorigine con il mito del Diluvio

Dai miti che abbiamo conosciuto finora egrave chiaro come ciograve che caratterizza lrsquoumanitagrave egravelrsquoinclinazione per lrsquohybris soprattutto da quando ha ricevuto nuovi poteri di creativitagraveconnessi alle tecniche rubate da Prometeo agli dei

Gli uominiinvece di utilizzare al meglio questo dono cadono sempre piugrave nel vizio ecommettono un numero crescente di crimini contro lrsquoordine del cosmo

Ecco allora il racconto del diluvio con il quale Zeus decide di distruggere lrsquoumanitagrave attualeper farla rinascere ndash proprio come nella Bibbia ndash con due giusti Deucalione figlio diPrometeo e Pirrafiglia di Epimeteo e di Pandora Entrambi vengono descritti come onestie semplici che vivono secondo dikegrave e non secondo la hybris

Il racconto mitico ci viene rivelato da Ovidio nelle metamorfosi (40 aC) e da Igino (1secolo dC) Deucalione e Pirra erano due anziani coniugi senza figli scelti per salvarsidal diluvio che sarebbe caduto sulla terra e quindi per far rinascere lumanitagrave Deucalionee Pirra costruiscono unrsquoarca molto solida e grazie ad essa sopravvivono a nove giorni didiluvio ininterrotto e approdano sul monte Parnaso conservato per volere di Zeus Su ciograveche avviene dopo il diluvio esistono due versioni che comunque portano allo stessoepilogo Secondo la versione di Igino nelle Fabulae (153) i due coniugi hanno comepremio per la loro virtugrave diritto a un desiderio ed essi chiedono di avere con loro altrepersone Zeus consiglia allora ai due superstiti di gettare pietre dietro la loro schiena equeste non appena toccano terra si mutano in persone in uomini quelle scagliate daDeucalione in donne quelle scagliate da Pirra Invece secondo il racconto di Ovidio(Metamorfosi I vv 347-415) lidea di gettare pietre deriva da una profezia delloracolo diTemi che indicava ai due di lanciare dietro di loro le ossa della loro madre essicomprendono allora che loracolo si riferisce alla Terra e agiscono di conseguenza

Ersquo interessante la risposta dellrsquooracolo ldquoAllontanatevi dal Tempio e copritevi ilcaposciogliete le cinture delle vesti e buttate dietro le spalle le ossa della nonnardquo

Coprire il capo e sciogliere le cinture delle vesti significava assumere la tenuta rituale deisacerdoti che compiono un sacrificio agli dei si tratta di un segno di umiltagravedi rispettoCompletamente opposto allrsquohybris Le ossa della nonna cioegrave di Gea la terrasono lepietre Quelle gettate da Deucalione diventano uomini quelle di Pirra donne

Il mondo si rimette in movimento e lrsquoordine cosmico eacute sfuggito ai due mali che lominacciavano da un lato il caos che rischiava in ogni momento di ritornare a causa di

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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unrsquoumanitagrave completamente immersa nellrsquohybris dallrsquoaltro - per gli dei - la noia infinita e ilvuotose le specie mortali fossero scomparse per sempre

Ora la cosmogonia egrave veramente compiuta Sappiamo dalla scienza contemporanea chequanto sostenevano i miti riguardo lrsquoordine del cosmo corrisponde alla realtagrave Le scopertedella biologia e della fisica lasciano supporre che esistano degli ecosistemiche lrsquouniversosia organizzatoche evolva verso esseri sempre in armonia con esso

La saggezza allora sta nellrsquoaccettare lrsquoipotesi di un ordine cosmico in seno al quale noiviviamo per un tempo stabilito in questo ordine cosmico ognuno di noi deve trovare il suoposto per vivere bene

ALCUNI MITI CHE HANNO DATO NOME A DINAMICHE PSICOLOGICHE

Il mito di Pigmalione (Ovidio Metamorfosi X 243-297)

Pigmalione aveva visto le Propetidi vivere questa loro vita colpevole e indignato dai difetti di cui

[245] la natura aveva abbondantemente dotato la donna aveva rinunciato a sposarsi e passava la sua

vita da celibe dormendo da solo nel suo letto9 Grazie perograve alla felice ispirazione dettatagli dal suo

talento artistico scolpigrave in candido avorio una figura femminile di bellezza superiore a quella di

qualsiasi donna vivente e si innamorograve della sua opera

[250] Questa aveva laspetto di una fanciulla vera tanto che la si sarebbe creduta viva e desiderosa

di muoversi se non lavesse impacciata il pudore Larte era tanto grande da non apparire

addirittura10 Pigmalione stesso egrave preso dallrsquoimmagine di quel corpo e contemplandolo concepisce

una passione ardente

Spesso allunga le mani verso la sua opera per accertarsi se si tratti [255] di carne o di avorio e

nemmeno dopo il contatto ammette che sia avorio La bacia e gli sembra di essere baciato le parla

la stringe e crede che le sue dita affondino nelle membra che tocca teme perfino che per la

pressione spuntino dei lividi sulla pelle E la colma di tenerezze [260] e le porta quei doni che le

fanciulle amano conchiglie sassolini levigati piccoli uccelli fiori variopinti gigli palle colorate e

gocce dambra dallalbero delle Eliadi Le mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli

mette anche addosso dei bei vestiti le infila anelli alle dita e lunghe collane intorno al collo [265]

pendono dalle orecchie perle leggere dal petto catenelle

Tutto le sta bene perograve nuda non appare meno bella Il giovane la depone su tappeti tinti con la

porpora Sidonia la chiama sua amante le fa appoggiare la testa su morbidi cuscini di piume come

se lei se ne rendesse conto11

[270] E viene il giorno della festa di Venere frequentatissima da tutta la gente di Cipro cadono

colpite alla nuca giovenche candide come la neve con le corna ricurve rivestite doro fumano gli

incensi e anche Pigmalione porta il suo dono agli altari davanti a cui si ferma sussurrando

timidamente O degravei se egrave vero che voi potete concedere tutto [275] io ho un desiderio vorrei che

fosse mia sposa e non osa dire la fanciulla davorio ma dice una donna simile a quella

davorio

Laurea Venere che egrave presente in persona alla sua festa percepisce il significato reale di questa

supplica ed ecco che la fiamma interprete della benevolenza della dea tre volte si riaccende e

guizza verso lalto

[280] Pigmalione non appena torna a casa si reca dalla statua della sua fanciulla e sdraiandosi sul

letto accanto a lei prende a baciarla gli sembra di incontrare qualcosa di tiepido Di nuovo accosta

la bocca e le tocca il petto con le mani al tocco lavorio si ammorbidisce deponendo la sua rigiditagrave

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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cede sotto le dita come [285] la cera dellImetto si fa morbida al sole e lavorata dal pollice assume

varie forme e rende di piugrave quanto piugrave la si usa

Il giovane resta attonito quasi si lascia andare alla gioia ma teme di ingannarsi pieno damore torna

a toccare piugrave e piugrave volte loggetto dei suoi desideri egrave proprio un corpo vivo Le vene pulsano sotto

la pressione del pollice

[290] Allora sigrave che il giovane di Pafo trabocca di gratitudine e cerca le parole per esprimerla a

Venere Finalmente preme le sue labbra su una bocca vera e dagrave dei baci che la fanciulla sente

arrossendo ella leva timidamente verso di lui lo sguardo e ai suoi occhi appare contemporaneamente

la visione del cielo e quella dellrsquouomo che lama

[295] La dea presenzia al matrimonio di cui egrave stata artefice Dopo che per nove volte la luna ebbe

congiunto le sue corna a completare il cerchio la sposa generograve Pafo da cui lisola ha preso il nome

[Trad G Faranda Villa]

In psicologia si parla di ldquoeffetto Pigmalionerdquo quando le persone tendono a voler soddisfare lrsquoimmagine o lrsquoidea che gli altri hanno di loro anche se essa egrave negativa Proprio come Pigmalione che aveva riposto cosigrave tante speranze e aspettative in Galatea che ella infine si era conformata ai suoi desideri

Tale processo egrave noto anche come effetto Rosenthal dallo psicologo che lo ha studiato E chiamato anche ldquoprofezia autoavveranterdquo (1948sociologo Robert K Merton)In psicologia una profezia che si autoadempie si autoavvera si ha quando un individuo convinto o timoroso che si verifichino eventi futuri altera il suo comportamento in modo tale da finire per causare tali eventiLa profezia che si autoavvera si compone di tre elementi

1) una convinzione o credenza consapevole o non consapevole 2) unaspettativa legata a questa convinzione o credenza 3) un comportamento che discende da questa convinzione o credenza e che finisce con il confermarla o con lavere conseguenze reali Robert Rosenthal nel 1966 iniziograve diversi esperimenti con lo scopo non solo di dimostrare gli effetti di autorealizzazione della predizione quanto di valutare le condizioni che aumentano diminuiscono o modificano tali effettiRosenthal e una psicologa Leonore Jacobson impostarono in un contesto di aula scolastica una ricerca sul fenomeno delle aspettative degli insegnanti nei confronti dei loroalunniI due studiosi intendevano valutare leffetto delle aspettative del docente conducendo degliesperimenti nei quali erano portati a credere allinizio dellanno scolastico che da alcuni dei loro allievi ci si poteva aspettare un forte miglioramento Si voleva esaminare la tesi che allrsquointerno di una classe scolastica i bambini che hanno un profitto piugrave alto sono quelli da cui lrsquoinsegnante si aspetta un maggiore sviluppo intellettualeNellrsquoesperimento alla Oak School ai maestri venne fatto credere che queste predizioni fossero basate su test cognitivi somministrati agli allievi al termine del precedente anno scolastico In realtagrave gli studenti che erano stati definiti come laquoallievi da cui ci si poteva aspettare un forte miglioramentoraquo erano stati scelti sulla base della semplice casualitagrave A distanza di alcuni mesi dallrsquoinizio dellesperimento gli insegnanti indicarono che globalmente questi bambini - scelti a caso - avevano fatto piugrave progressi degli altri parevano certi che il loro sviluppo cognitivo fosse progredito in misura maggiore rispetto agli altri alunni La differenza tra i bambini del gruppo sperimentale e il gruppo di controllo esisteva perograve soltanto nella mente dellrsquoinsegnante

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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Il concetto principale della ricerca egrave quello di laquoprofezia che si auto-adempieraquo e cioegrave la predizione fatta da una persona sul comportamento di unaltra persona finisce in un modoo nellaltro per realizzarsiDobbiamo considerare che la predizione puograve realizzarsi soltanto nella percezione di chi lafa Laspettativa puograve essere comunicata allaltra persona anche in forme sottili e involontarie influendo comunque sul comportamento di questaErsquo necessario tenere presente che Rosenthal e Jacobson hanno realizzato la loro indaginenegli anni rsquo60 del 1900 in California nel Distretto di San Francisco dove molti bambini vivevano una situazione di svantaggio nei confronti dellistruzione Neri messicani portoricani in generale coloro che vivono in condizioni di povertagrave registrano un basso livello di profitto in un sistema scolastico in cui gli insegnanti provengono per lo piugrave dalle classi medieI due studiosi hanno cercato di riflettere su come la causa dello scarso rendimento scolastico dei bambini svantaggiati venisse di solito semplicemente identificata nel fatto che questi bambini appartenevano a un gruppo ldquoin condizione dinferioritagraverdquo Si ignorava in questo modo che unrsquoaltra possibile causa avrebbe potuto laspettativa che linsegnante haverso di essiI suoi risultati potrebbero essere dovuti non a caratteristiche culturali economiche o etniche ma alla risposta dellinsegnante a queste caratteristiche al suo atteggiamento di fronte a queste tipicitagraveAffiora spontaneo il quesito questi bambini potrebbero avere risultati migliori se i loro insegnanti si aspettassero di piugrave da loroI due ricercatori ritenevano che la spiegazione andasse cercata in qualche aspetto sottile dellinterazione insegnante-allievi Il tono di voce dellinsegnante lrsquoespressione del suo viso il suo modo di fare e la posizione del corpo potrebbero essere i mezzi attraverso i quali - presumibilmente in modo del tutto inconsapevole - linsegnante comunica agli allievile sue aspettative Questa comunicazione puograve aiutare lallievo a cambiare la sua concezione di segrave le sue aspettative circa il proprio comportamento le sue motivazioni e lesue capacitagrave cognitive Qualunque sia il modo in cui le previsioni dellrsquoinsegnante influiscono sugli alunni i risultati della ricerca di Rosenthal suggeriscono che le aspettativeincidano in misura determinante sulle prestazioni intellettuali dei ragazzi

Possiamo quindi credere che lrsquoeffetto Pigmalione esista e che possa consapevolmente essere utilizzato in diversi ambiti particolarmente in quello educativo anche allrsquointerno della scuola al fine di migliorare listruzione e la qualitagrave della didattica salvaguardando contemporaneamente aspetti importanti della personalitagrave dei fanciulli quali lrsquoautostima e la considerazione di seacuteSecondo Rosenthal quattro sono le modalitagrave attraverso le quali linsegnante comunica le proprie aspettative agli allievi cosigrave come tutte le persone che si attendono buoni risultati dai loro figli studenti ecca) creano unatmosfera socio-emotiva piugrave calda intorno ai loro studenti specialib) forniscono ai propri studenti un maggior feedback in rapporto al loro rendimentoc) insegnano di piugrave sia quantitativamente che qualitativamente a tali studentid) danno agli studenti maggiori opportunitagrave di rispondere e di fare domande

La teoria del labeling ( leiblen) invecesi occupa delle definizioni negative con cui vengono indicati gli individui che sono ritenuti fuori dalla normaGli insegnanti che individuano un ragazzo come colui che infrange le regole che ha commesso un atto deviante etichettano cosigrave un suo modo di essere e chiudono in un certo circolo interpretativo ogni sua azione Questa definizione puograve portare lrsquoalunno a sentirsi discriminato e condurlo ad ulteriori forme di devianza finendo per cercare

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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compagni che si trovino in analoga situazione etichettati come lui Da questa interazione potrebbe addirittura svilupparsi una sottocultura deviante che puograve arrivare a definirsi come fatto positivo per chi ne fa partePossiamo considerare questa teoria collegata a quella della profezia che si autoavvera Entrambe esaminano le conseguenze della classificazione e della valutazione degli studenti in base ai significati dei quali si servono gli insegnanti e gli educatori in generale

Per chi desidera approfondire

Rosenthal Re Jacobson L 1970 Pigmalione in classe Milano AngeliWatzlawick P 1984 Istruzioni per rendersi infelici Milano FeltrinelliBruner J 1999 La ricerca del significato Torino BoringhieriWatzlawick P 1986 Di bene in peggio Milano Feltrinelli

Il mito di Procuste Robert Graves I Miti Greci 96k Longanesi 1983

Nel mito greco Procuste egrave il soprannome dato al brigante Damaste o Polipemone cheviveva sulla strada fra Megara ed Atene a Hermos vicino al fiume Cefiso Il soprannomeegrave un composto di προ- e del verbo κρούω battere percuotere e significa colui chepercuote con riferimento alla tortura che imponeva alle sue vittime e che rese il suonome proverbiale Robert Graves racconta infatti viveva ai margini della strada eaveva in casa due letti uno grande ed uno piccolo Accolti i viandanti faceva sdraiarequelli di piccola statura sul letto grande e poi ne slogava le membra per adattarle alleproporzioni del giaciglio mentre sistemava quelli alti nel letto piccolo amputando poi legambe che sporgevano dal letto stesso Taluni dicono invece che si servisse di un sololetto allungando o accorciando gli ospiti a seconda del caso Procuste cadragrave vittima diTeseo che ritorceragrave contro il brigante la sua stessa tortura una scena spesso celebratanella pittura vascolare attica di V sec aC nel piugrave ampio ciclo delle fatiche delleroeateniese

Con lrsquoespressione ldquoletto di Procusterdquo o ldquoletto di Damasterdquo derivata da questo mito siindica la tendenza a ridurre le persone a un solo modello un solo modo di pensare e diagire o piugrave genericamente una situazione difficile e intollerabile o anche una condizionedi spirito tormentosa che preferibilmente va segata tagliata fatta a pezzi per renderlainoffensiva ai fini della propria stabilitagrave emotiva e mentale Come Procuste cerca di riempire il letto sottoponendo le sue vittime a trazione noitendiamo a ridurre la conoscenza a modelli preconfezionati e standardizzati e la vita e lavisione del mondo in poche e nette idee nelle quali non crsquoegrave posto per lrsquoincertezzaInsomma il letto di Procuste egrave un letto anatomico su cui castrare o essere castratiProcuste alimenta i media la pubblicitagrave impegnati a imporre modellistereotipi che vengono fatti propri dalla massa acriticamente senza alcun filtro di discernimento Procuste egrave allopera invisibilmente tutti i giorni e i risultati criminosi purtroppo riempiono le cronache

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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Come rimediare

- Eliminare la convinzione che le nostre idee siano le uniche valide cercando di sabotare quelle altrui o ignorandole volutamente

- Abolire stereotipi e pregiudizi personali utilizzati come comodi mezzi per ridurre la complessitagrave del mondo entro modelli semplificati e tascabili

- Mai avere paura di cambiare idea Una caratteristica che presentano le persone che raggiungono i loro obiettivi egrave quella di non mantenere una posizione quando si dimostra inadeguata oppure egrave evidente che non porteragrave a buoni risultati

- Sottoporre gli eventi a un attento esame critico separando sempre i fatti dalle opinioni

- Concentrarsi su ciograve che egrave ignoto piugrave che su ciograve che conosciamo Ciograve che non conosciamo egrave in grado di influenzare il corso delle cose in modo profondo ed egrave per questo che merita la nostra attenzione

- Essere consapevoli della propria ignoranzardquo so di non sapere ldquo diceva opportunamente Socrate

- Riconoscere il ruolo giocato dalla casualitagrave Ad esempio scambiare la fortuna per bravura e attribuire gli insuccessi alla sfortuna puograve avere effetti distruttivi

- Combattere pregiudizi e luoghi comuni prima di tutto dentro di noi

- 41Percheacute guardi la pagliuzza che egrave nellocchio del tuo fratello e non taccorgi della

trave che egrave nel tuo (Lc 641)

- Dobbiamo stare molto attenti percheacute vestiamo contemporaneamente sia i panni di Procuste sia quelli delle sue vittime

Il mito di Narciso ed Eco nelle Metamorfosi di Ovidio

FONTIOvidio Metamorfosi 3 339 ndash 509

Igino Fabulae 271Nonno di Panopoli Dionysiaca 48581

Eco una ninfa dei monti si innamorograve di un giovane vanitoso di nome Narciso figlio diCefiso una divinitagrave fluviale e della ninfa Liriope Cefiso aveva circondato Liriope con i suoicorsi drsquoacqua e cosigrave intrappolata aveva sedotto la ninfa che diede alla luce un bambino dieccezionale bellezza Preoccupata per il futuro del bimbo Liriope consultograve il veggenteTiresia il quale predisse che Narciso avrebbe raggiunto la vecchiaia laquose non avesse maiconosciuto se stessoraquo

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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Quando Narciso raggiunse il sedicesimo anno di etagrave era un giovane di tale bellezza cheogni abitante della cittagrave uomo o donna giovane o vecchio si innamorava di lui maNarciso orgogliosamente li respingeva tutti Un giorno mentre era a caccia di cervi laninfa Eco furtivamente seguigrave il bel giovane tra i boschi desiderosa di rivolgergli la parolama incapace di parlare per prima percheacute costretta a ripetere sempre le ultime parole di ciograveche le veniva detto era stata infatti punita da Giunone percheacute lrsquoaveva distratta con deilunghi racconti mentre le altre ninfe amanti di Giove si nascondevanoNarciso quando sentigrave dei passi e gridograve ldquoChi egrave lagraverdquo Eco rispose ldquoChi egrave lagraverdquo e cosigravecontinuograve fincheacute Eco non si mostrograve e corse ad abbracciare il bel giovane Narciso perograveallontanograve immediatamente in malo modo la ninfa dicendole di lasciarlo solo Eco con ilcuore infranto trascorse il resto della sua vita in valli solitarie gemendo per il suo amorenon corrisposto fincheacute di lei rimase solo la voceNemesi ascoltando questi lamenti decise di punire il crudele Narciso Il ragazzo mentreera nel bosco si imbatteacute in una pozza profonda e si accovacciograve per bere Non appenavide per la prima volta nella sua vita la sua immagine riflessa si innamorograve perdutamentedel bel ragazzo che stava fissando senza rendersi conto che era lui stesso Solo dopo unporsquo si accorse che lrsquoimmagine riflessa apparteneva a lui e comprendendo che nonavrebbe mai potuto ottenere quellrsquoamore si lasciograve morire struggendosi inutilmente sicompiva cosigrave la profezia di Tiresia Quando le Naiadi e le Driadi vollero prendere il suocorpo per collocarlo sul rogo funebre al suo posto trovarono un fiore a cui fu dato il nomenarciso Si narra che Narciso quando attraversograve lo Stige il fiume dei morti per entrarenellrsquoOltretomba si affacciograve sulle acque limacciose del fiume sperando di poter ammirareancora una volta il suo riflesso

La vicenda di Narciso ed Eco ci consente di sottolineare come questi due personaggi mitologici rappresentano due facce di una medaglia due facce perograve inesorabilmente scisse diviseNarciso incarna lrsquoidentitagrave assoluta che non conosce lrsquoalteritagrave (diverso da seacute) mentre Eco egrave lalteritagrave assoluta che non conosce lrsquoidentitagraveNarciso sa amare solo se stesso e tiene fuori dalla sua affettivitagrave il resto del mondo non siapre allrsquoaltro non vuole correre il rischio di tradire se stesso Aprirsi allrsquoaltro significamettere in discussione il proprio modo di essere correre il rischio di sentirsi fragile esserealla merceacute dellrsquoaltro dipendere dallrsquoaltro e non ultimo senza alcuna garanzia di nonessere traditi o delusi La paura della sofferenza per lrsquoeventuale fallimento genera ladecisione di chiudersi nel proprio mondo lasciando fuori tutti indiscriminatamenteNarciso rappresenta il DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquoPer Eco il discorso egrave diametralmente opposto vive lrsquoassoluta alteritagrave esiste solo infunzione di ciograve che prova per lrsquoaltro e quando non viene corrisposta la sua vita perde ognisignificato senso o scopo non le rimane altro che lasciarsi morire Il non riconoscimentodi una propria identitagrave di esistere cioegrave a prescindere dallrsquoaltro manca del tutto egrave come seragionasse in questi termini ldquoio esisto percheacute tu con il tuo amore mi fai esistere da solanon sono nullardquo Si tratta qui di DIPENDENZA AFFETTIVA sindrome dellacrocerossinaPercheacute Narciso vedendo la sua immagine muoreNarciso si riconosce come riflesso Riconoscersi quindi come mero riflesso vuol dire riconoscere un proprio statuto di realtagrave in qualche modo intrinsecamente difettivo limitato contingente Narciso muore percheacute si conosce si riconosce come riflesso e sa che egrave riflesso di nulla che non crsquoegrave nulla di cui egli sia riflesso ma che egli egrave solo un riflesso Questo riconoscimento questa conoscenza ndash la conoscenza di seacute come mero riflesso di nessuna altra realtagrave - egrave il preludio che conduce Narciso alla morte

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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La storia di Eco ci suggerisce una riflessione sulla dipendenza affettiva Se il soggettonarcisista nel rapporto con lrsquoaltro non riesce a vederne i bisogni tutto teso allagratificazione di seacute il soggetto con dipendenza affettiva non riesce a vedere seacute stesso ipropri desideri e bisogni tutto teso al possesso dellrsquoaltro Ersquo come se lrsquoaltro avesse il ruolodi colmare i vuoti affettivi originati da rapporti non soddisfacenti con le figure genitorialiI soggetti dipendenti vivono in funzione dellrsquoaltro che finisce per diventare la loro scialuppadi salvataggioe nel caso in cui non possono evitare di perderlo avvertono un vuotoesistenziale che genera unrsquoangoscia insopportabile egrave come un naufrago che non riesce atrovare nessun appoggio e sente che sta per affogare In tali circostanze la loro vita perdeogni senso la persona si sente dissolversi nel nullaLa povera Eco di fronte allrsquoangoscia del rifiuto di Narciso non trova altra soluzione che lasciarsi morire non riesce a trovare dentro di seacute il bisogno di prendersi cura di se stessa di volersi bene di contattare quel patrimonio fatto di desideri sogni speranze che rappresentano lrsquounica medicina utile per evitare che il dolore la sommerga e la spinga a lasciarsi morire Queste due figure rappresentano al tempo stesso due estremi apparentemente fra loroincompatibili ma anche internamente scissi Narciso egrave la figura della pura totale identitagravela quale tuttavia giunge sia pure paradossalmente allrsquoestremo di identificarsi con la pura etotale alteritagrave di una immagine riflessa totalmente irraggiungibile Al contrarioEco egrave invecela pura alteritagrave che non riesce ad essere se stessa se non come riflesso dellrsquoespressionealtrui Ma questa pura e totale alteritagrave costituisce sia pure in maniera paradossalelrsquoidentitagrave di Eco e lrsquoaspetto filosoficamente piugrave rilevante di questo incontro egrave che lrsquoincontrotra la pura e totale identitagrave sia pure internamente scissa e la pura e totale alteritagrave rendeimpossibile la comunicazione

Eco e Narciso sono ciechi non riescono a vedersi reciprocamenteUna simile storia drsquoamore egrave un fallimento in partenza percheacute non esiste una relazione Il presunto legame che si crede di avere egrave solo un escamotage per evitare di affrontare un problema molto piugrave profondo che riguarda la modalitagrave con cui si sono costruite le radici della propria identitagraveNarciso vede solo se stesso e non vede gli altriEco vede solo gli altri ma non seacute stessa

Il disturbo narcisistico di personalitagrave egrave un disturbo della personalitagrave il cui sintomo principale egrave un deficit nella capacitagrave di provare empatia verso altri individui La nozione di disturbo narcisistico di personalitagrave egrave stata formulata da Heinz Kohut nel 1971 e introdotta in quellrsquoanno nel manuale DSM III ( il Manuale statistico dei disturbi psichiatrici ) Ersquo stata poi modificata nel DSM IV Il quadro clinico che descrive egrave una particolare forma di disturbo della personalitagrave caratterizzata da una struttura psicologica che Kohut chiama ldquoSeacute grandiosordquo ndash un ldquoFalso Iordquo o ldquoFalso Seacuterdquo ndash che conserva alcune delle caratteristiche primitive dellrsquoIo infantile cioegrave unrsquoimmagine interiore eccessivamente idealizzata ed ldquoonnipotenterdquo che lrsquoindividuo percepisce come il vero ldquoIordquo I soggetti affetti sono spesso caratterizzati dal bisogno di essere ammirati in misura superiore al normale o che appare inappropriato ai contesti Alcune persone possono ritenere in qualche modo di essere ldquospecialirdquo o superiori esprimere in modi diversi aspettative di soddisfacimento di una idea di seacute irrealistica e tendenzialmente onnipotenteLa diffusione di questa patologia non sembra ubiquitaria bensigrave fortemente influenzata ndash perlomeno nel modo di manifestarsi ndash dai contesti culturali Secondo alcuni osservatori essa egrave diffusa (con queste caratteristiche) quasi esclusivamente nei paesi capitalistici

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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occidentali e anche la sua distribuzione nei due sessi vede il disturbo prevalere nei maschiUmberto Galimberti ha osservatoldquoIl narcisista egrave colui che egrave capace di compiere gesti anche terribili senza che il suo sentimento ne registri il minimo sussulto emotivo Il cuore non egrave in sintonia con il pensiero e il pensiero con il gesto Ma non se ne accorge nessuno di questa sindrome Tendenzialmente no Una buona educazione soprattutto quella borghese che insegna a tenere a bada gli eccessi emotivi confeziona su ciascuno di noi un abito di buone maniere di stereotipi linguistici di controllo dei sentimenti che come una corazza ci rendono impenetrabili e scarsamente leggibili a chi ci sta intorno Alla base crsquoegrave una mancata crescita emotiva che ha reso il sentimento atrofico inespressivo non reattivo per cui gli eventi della vita ci passano accanto senza una nostra vera partecipazione senza unrsquoadeguata risposta di sentimento a quanto intorno accaderdquo

Il mito di Narciso e lrsquoomosessualitagravePrima che lrsquoomosessualitagrave venisse cancellata dal DSM nel 1973 e riconosciuta come unaforma minoritaria non patologica di orientamento sessuale per la psichiatria il mito di Narciso descriveva il ripiegamento erotico del soggetto incapace di amare nientrsquoaltro che (il simile a) seacute In termini generali Narciso come la fissazione alla fase fallica resta il simbolo dellrsquoincapacitagrave di crescere accedendo a una dimensione superiore a quella strettamente individualistica che impedisce di identificarsi empaticamente con gli altri e di misurarsi con la diversitagrave uscendo dallrsquoambito angusto di ciograve che egrave noto e familiare Per questo Narciso identifica anche le paure e le chiusure adolescenziali e appare culturalmente affine al tipo umano piugrave comune in societagrave individualistiche e (dunque) deresponsabilizzate nei confronti dellrsquoambiente relazionale circostante

Esattamente 41 anni fa il 15 dicembre del 1973 lrsquoAssociazione Psichiatrica Americana (APA) approvograve una risoluzione che eliminograve lomosessualitagrave dalla lista di disturbi mentali contenuta nel DSMLa decisione venne presa con 13 voti a favore nessun contrario e due astenuti La maggioranza era stata assicurata da un testo nato come frutto di un compromesso tra quanti sostenevano che lomosessualitagrave fosse una normale variante della sessualitagrave umana e chi invece la apostrofava un disturbo mentale o psicopatologia lomosessualitagrave venne definita come laquouna forma del comportamento sessualeraquo ma contestualmente si teorizzograve un nuovo disturbo contraddistinto dallacronimo SOD (disturbo dellorientamentosessuale) in cui si includevano persone omosessuali laquoche sono sia disturbate o in conflitto o che desiderano modificare il proprio orientamento sessualeraquo Nella risoluzione si affermograve anche che una laquosignificativa porzioneraquo di omosessuali sono laquoapparentemente soddisfatti del proprio orientamento sessualeraquo o desidererebbero cambiarlo In seguito nella terza versione del DSM pubblicata nel 1980 il SOD venne rimpiazzato da un altro acronimo lEDH (ossia lomosessualitagrave ego-distonica) Infine nel 1987 quel riferimento venne completamente rimosso

DISTURBO NARCISISTICO DI PERSONALITArsquo (DSM III)

Le caratteristiche seguenti non sono limitate agli episodi di malattia ma causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento sociale e lavorativo e sofferenza soggettiva

A Senso grandioso di importanza o di unicitagravecioegrave esagerazione delle cose raggiunte e del proprio talentofocalizzazione sulla natura speciale dei propri problemi

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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B Preoccupazioni connesse con fantasie di successo illimitatopotere prestigiobellezza e amore ideale

C Esibizionismola persona richiede unrsquoattenzione ed unrsquoammirazione costantiD Indifferenza fredda o sentimenti marcati di rabbiainferioritagrave vergognaumiliazione o

vuoto in risposta alla critica o alla sconfittaE Perlomeno due delle seguenti caratteristiche di disturbi nelle relazioni

interpersonali- tutto egrave dovutoaspettative di favori specialisenza assumersi responsabilitagrave

reciproca cioegrave sorpresa o rabbia se la gente non fa quello che viene desiderato- comportamenti di sfruttamento del prossimoapprofittare degli altri per poter

soddisfare i propri desideri e per la propria glorianon considerazione per lrsquointegritagrave personale e i diritti degli altri

- relazioni che caratteristicamente oscillano fra gli estremi della iperidealizzazione e della svalutazione

- mancanza di empatiaincapacitagrave di riconoscere che cosa gli altri sentanoper esempio incapacitagrave di comprendere il malessere di qualcuno che egrave gravemente ammalato

Frequentemente sono presenti molte delle caratteristiche dei Disturbi di personalitagrave IstrionicoBorderline e Antisociale Lrsquoumore depresso egrave estremamente comune cosigrave come la preoccupazione per la cura della persona soprattutto per lrsquoaspetto esternoIn casi estremi presenti anche atteggiamenti psicotici e menzogne

DISTURBO DIPENDENTE DI PERSONALITArsquo

Le seguenti sono caratteristiche del funzionamento attuale e a lungo termine dellrsquoindividuo non sono limitate agli episodi di malattia e causano unrsquoalterazione significativa del funzionamento lavorativo o socialeo sofferenza soggettiva

A Passivamente il soggetto consente agli altri di assumere responsabilitagrave nelle aree principali della sua vitaa causa dellrsquoincapacitagrave di funzionare indipendentemente (ades lascia al coniuge decidere che tipo di lavoro faragrave)

B Subordina i propri bisogni a quelli della persona dalla quale dipendeper poter evitare qualunque possibilitagrave di dover contare su se stesso (per esempio tollera un coniuge violentohellip)

C Manca di fiducia in se stessocioegrave si vede inerme e stupido

Frequentemente egrave presente un altro Disturbo di Personalitagrave (istrionico Schizotipicodi evitamentohellip) Lrsquoansia e la depressione sono comuni Preoccupazione di essere abbandonato e di non farcela ad affrontare la vita da solo

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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IL MITO DELLA CURA

FONTI Gaio Giulio Igino 64 ac Fabulae CXX (schiavo del 1 sec a C detto il bibliotecario scrittore latino amico di Ovidio)

Mentre attraversava un fiume la Cura scorse del fango argilloso lo prese pensosa e cominciograve a modellare un uomo Mentre considerava tra segrave e segrave che cosa avesse fatto sopraggiunse Giove la Cura lo pregograve di infondere lo spirito nelluomo cosa che ottenne facilmente da Giove Ma siccome la Cura pretendeva di dargli il proprio nome Giove (glielo) proibigrave e disse che invece bisognava dargli il suo Mentre la Cura e Giove disputavano sul nome si fece avanti anche la Terra e sosteneva che bisognava imporgli ilsuo nome dal momento che (essa) aveva fornito il proprio corpo (per plasmarlo) (Allora) presero come giudice Saturno ma Saturno decise diversamente Tu Giove poichegrave infondesti lo spirito dopo la morte delluomo riceverai la (sua) anima tu Terra dato che fornisti la materia riprenderai il (suo) corpo la Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vita Ma dal momento che cegrave disaccordo sul suo nome sia chiamato uomo perchegrave fu creato dallhumus

Il termine CURA proviene dal latino e significa preoccupazione inquietudine ansia In italiano viene tradotto ldquocurardquo considerato nel contesto di relazioni di amicizia e di amore

Il suo corrispondente in greco egrave θεραπεία (therapeiacutea) indica qualunque azione o trattamento che fa riferimento alla cura della persona

In giapponese si scrive 治療 e significa imposizione delle mani

Questo mito fu ripreso dal filosofo Martin Heidegger (filosofo tedesco morto nel 1976) nella sua opera ldquoEssere e tempordquo in cui esprime il suo pensiero circa la crescita dellrsquoessere umano secondo questo filosofo lrsquouomo comprende se stesso solamente se riesce a realizzare le sue ldquopossibilitagraverdquoCiascuno tende e puograve realizzare ciograve che egraveSe diventa ciograve che egrave allora egrave autenticoSe non diventa ciograve che egrave allora egrave inautenticoQuesta dinamica (diventare o meno se stesso) si muove nella cornice dellrsquoangoscia lrsquouomo per sua naturaegrave sempre proiettato in avanti teso a diventare se stessohellipquando non riesce a ldquolasciar essere le sue possibilitagraverdquo allora vive nellrsquoangosciaErsquo dunque necessario che lrsquouomo abbia cura di se stesso per tutto il periodo della sua esistenzaPer questo lrsquoesistenza umana e la cura diventano una cosa solaLa cura diventa la struttura dellrsquoesistenza lrsquoesistenza stessa

La psicologia e soprattutto la psicanalisi riprenderanno questa tematica pensando la CURA come tema centrale di ogni RELAZIONELa cura esce cosigrave dallrsquoambito naturale in cui era stata fino ad allora considerata cioegrave la cura genitoriale o come terapia e diventa il terreno dove lrsquoesperienza umana si radica e netrae sensoOgni relazione diventa luogo dove la cura si manifesta quasi automaticamente (Fatti percorrere vivi lrsquoattimo)

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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Heidegger prende spunto dal mito proprio percheacute nel mito la Cura regge lrsquoesistenza dellrsquouomo tutto intero la Cura tiene insieme spirito ed essere terra e corpo solo la morte li distingueragraveProprio come dice Saturno ldquola Cura siccome lo ha modellato per prima lo possieda per tutta la vitardquo

Se lrsquouomo egrave costituito da piugrave elementi e fattori (chi mi conosce sa che per la mia esperienza sono convinto che lrsquoessere umano egrave corpo-psiche e spirito) la sua esistenza non egrave un agglomerato di essi ma egrave tale percheacute in essa si dagrave un rapporto tra questi elementi che assume una forma particolare

la forma data e retta dalla Cura

La Cura egrave ciograve che permette allrsquouomo di essere ciograve che egli egrave e non altro a partire dalla propria ldquopossibilitagraverdquoEcco percheacute ldquocurarerdquo diventa possibilitagrave formativa auto formativa ha a che fare con la costruzione di seacute con la capacitagrave di relazionarsi allrsquoaltro e al mondo conferendo senso a seacute e al mondo dando forma al mondo e contemporaneamente dandosi forma

La Cura cosigrave intesa non puograve che essere responsabilitagrave che sia una terapia medicauna preoccupazioneansia per qualcuno o lrsquoaccudire il progetto di una vita altrui la cura egrave responsabilitagravePresuppone che io sia responsabilePresuppone una relazione responsabile

A questo punto vorrei portarvi a compiere un salto qualitativo per quanto concerne la RELAZIONE DI CURA secondo la mia esperienza maturata nella professione di psicoterapeutaMi sembra di poter affermare che la Cura si snoda come attraverso una dinamica interpersonale che vede il superamento di una relazione di DIPENDENZA (statica e dove si sta in una fissitagrave di ruoli) per entrare in una relazione DINAMICA dove la mutua dipendenza non viene annullata ma viene percepita da entrambi i soggetti come il necessario legame interpersonale che conduce ad una messa in gioco della propria soggettivitagraveSe leggiamo la relazione di Cura in questa ottica allora qualsiasi interventotecnicaarte messa in atto non diviene Cura (= cioegrave non aiuta la persona a procedere nella propria progettualitagrave esistenziale ldquodellrsquoesser giagrave e del poter essererdquo (Heidegger)) se non diventa strumento per ridare senso al soggetto nel suo contesto esistenziale

La Cura avviene quando Educatore (psicologogenitore ecc) si ldquovedonordquo partecipi della stessa vicenda esistenziale e vivono questa esperienza come ldquooccasione di riflessione comunerdquoI ruoli (educatore e ragazzo) sono allora unicamente funzionali a questa riflessione comune che avviene nella dialogicitagrave di CORPOPSICHE E SPIRITONon egrave piugrave lrsquoIo dellrsquoEducatore a vicariare lrsquoIo debole eo fragile del ragazzo ma egrave la FUNZIONE RIFLESSIVA dellrsquoEducatore (= non egrave il pensiero razionale ma un pensiero cheabbraccia tutti nostri modi di ldquoconoscererdquo con i cinque sensi con lrsquointuizione con il senso del reale con lrsquoImmaginazionehellip) che sostiene lrsquoidentitagrave instabile del ragazzo proponendogli la RIFLESSIVITArsquo come forza trasformatrice del ruolo statico che ha assunto il ragazzo (come conseguenza dei traumicondizionamenti ricevuti)

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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Possiamo allora definire la relazione di Cura come una vera e propria relazione intersoggettiva cioegrave una relazione in cui i soggetti della relazione crescono insieme e aiutano il mondo in cui vivono a crescere con loro

ldquoPrendersi cura dellrsquoaltro diventa un atto intenzionaleche precede ogni metodo e teoriaSi fonda su un sentimento naturaleradicato nel cuore dellrsquouomoche spinge ad accogliere lrsquoaltro e a donargli qualcosa di seacutehellipnellrsquoincontro con lrsquoaltro poi lrsquoEducatore riconosce e partecipa al nuovo che trasforma e puograve portare con seacute la gioia Vive la parola fondamentale io-tu e la reciprocitagrave che ogni percorso educativo comporta dona ma nello stesso tempo riceve ldquo

(C RisegraveCurare lrsquoanima La Scuola )

IL MITO DI DEDALO E ICARO

FONTI Ovidio Metamorfosi Libro Ottavo

Minosse decide di allontanare quel disonore da casa edi rinchiuderlo nei ciechi recessi di un edificio insondabileDedalo famosissimo per il suo talento di costruttoreesegue lopera rendendo incerti i punti di riferimentoe ingannando locchio con la tortuositagrave dei diversi passaggiCome nelle campagne di Frigia il Meandro si diverte a scorrerefluendo e rifluendo col suo imprevedibile corsoe aggirando seacute stesso scorge lacqua che ancora deve raggiungerloo rivolto qui verso la sorgente piugrave in lagrave verso il mare apertotormenta indeciso il suo flusso cosigrave Dedalo disseminadinganni quel labirinto di strade al punto che persino luitanto egrave lintrico di quella dimora stenta a trovarne luscitaQui fu rinchiuso il mostro mezzo uomo e mezzo toroche dopo essersi nutrito due volte di giovani ateniesiscelti ogni nove anni a sorte la terza fu ucciso da Teseocon laiuto della figlia di Minosse riavvolgendo il suo filolui guadagnograve luscita che nessuno prima aveva ritrovatopoi rapigrave la fanciulla e fece vela alla volta di Diadove senza pietagrave abbandonograve la sua compagnalungo la spiaggia In quella desolazione a lei che piangevavenne in aiuto Libero col suo abbraccio e per immortalarlain una costellazione le tolse dalla fronte il suo diademae lo scagliograve nel cielo Vola quello leggero nellariae mentre vola le gemme si mutano in fulgidi fuochiche mantenendo laspetto di un diadema vanno a fermarsia mezza strada tra lUomo in ginocchio e il Portatore di serpenteMa intanto Dedalo insofferente dessere confinato a Cretada troppo tempo e punto dalla nostalgia della terra nataleera bloccato dal mare Che Minosse mi sbarri terra ed acquarimuginograve ma il cielo egrave pur sempre aperto passeremo di ligraveSaragrave padrone di tutto ma non dellaria E subitodedica il suo ingegno a un campo ancora inesploratosovvertendo la natura Dispone delle penne in filapartendo dalle piugrave piccole via via seguite dalle piugrave grandi

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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in modo che sembrano sorte su un pendio cosigrave per gradisi allarga una rustica zampogna fatta di canne disegualiPoi al centro le fissa con fili di lino alla base con cerae dopo averle saldate insieme le curva leggermenteper imitare ali vere Icaro il suo figliolo gli stavaaccanto e non sapendo di scherzare col proprio destinoraggiante in volto acchiappava le piume che un soffio di ventosollevava o ammorbidiva col pollice la ceracolor delloro e cosigrave trastullandosi disturbava il lavoroprodigioso del padre Quando allopera fu datalultima mano lartefice provograve lui stesso a librarsicon due di queste ali e battendole rimase sospeso in ariaLe diede allora anche al figlio dicendogli Vola a mezza altezzami raccomando in modo che abbassandoti troppo lumiditagravenon appesantisca le penne o troppo in alto non le bruci il soleVola tra luna e laltro e ti avverto non distrarti a guardareBoogravete o Egravelice e neppure la spada sguainata di Origraveonevienimi dietro ti farograve da guida E mentre listruiva al voloalle braccia gli applicava quelle ali mai visteMa tra lavoro e ammonimenti al vecchio genitore si bagnaronole guance tremarono le mani Baciograve il figlio(e furono gli ultimi baci) poi con un battito dalisi levograve in volo e tremando per chi lo seguiva come un uccelloche per la prima volta porta in alto fuori del nido i suoi piccolilesorta a imitarlo laddestra a quellarte rischiosaspiegando le sue ali e volgendosi a guardare quelle del figlioE chi li scorge un pescatore che dondola la sua cannaun pastore o un contadino appoggiato luno al suo bastonee laltro allaratro resta sbalordito ritenendoli degraveiin grado di solcare il cielo E giagrave serano lasciati a sinistrale isole di Samo sacra a Giunone Delo e Paroe a destra avevano Lebinto e Calimne ricca di mielequando il ragazzo cominciograve a gustare lazzardo del volosi staccograve dalla sua guida e affascinato dal cielosi diresse verso lalto La vicinanza cocente del soleammorbidigrave la cera odorosa che saldava le pennee infine la sciolse lui agitograve le braccia spogliema privo dali comera non fece piugrave presa sullariae mentre a gran voce invocava il padre la sua boccafu inghiottita dalle acque azzurre che da lui presero il nomeOrmai non piugrave tale il padre sconvolto Icaro gridavaIcaro dove sei gridava dove sei finitoIcaro Icaro gridava quando scorse le penne sui fluttie allora maledisse larte sua poi ricompose il corpoin un sepolcro e quella terra prese il nome dal sepolto

Le nostre riflessioni partiranno dalle immagini simboliche che ci propone il mito

il labirintoil volo e la caduta

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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IL LABIRINTO

Costruito da Dedalo su ordine di Minosse egrave il luogo della prigionia del Minotauro e il luogoin cui il suo costruttore venne rinchiuso insieme al figlioIl labirinto risponde a una duplice funzione nei confronti della creaturaimprigionarenascondereErsquo il labirinto di Minosse certo ma egrave anche il labirinto di Dedalo e delle sue colpe egrave in fondo il labirinto dellrsquouomo del Dedalo e del Minosse che egrave in ognuno di noi e che ciascuno di noi costruisce non solo come singoli ma anche come societagraveMa il labirinto egrave sempre anche una porta aperta verso lrsquoignoto Accanto ai drammi alle difficoltagrave al rischio di perdersi al suo interno lrsquoidea del labirinto ci lascia la possibilitagrave drsquointravedere unrsquouscita una soluzione agli enigmi agli inganni alle illusioni che esso ci pone davanti Dedalo inventore geniale crea il labirinto per rinchiudervi la bestia cannibale e vorace Per gestire le nostre pulsioni le nostre angosce e le nostre paure usiamo quelli che scientificamente si chiamano meccanismi di difesa Questi processi difendono il nostro funzionamento quotidiano hanno un valore ed un significato appreso durante la nostra esperienza di vita In casi di particolare difficoltagrave questi meccanismi potrebbero sopraffarci creando disagio e sofferenza ed in quella circostanza egrave solo riconoscendoli che essi potrebbero essere smantellati o superati Il labirinto egrave in realtagrave il personaggio principale di questo racconto Esso rappresenta lo sforzo che continuamente compiamo per gestire le nostre risorse le nostre angosce le nostre paure ma rappresenta anche la capacitagrave che abbiamo di ritrovarci riconoscerci crescere e trasformarciIl labirinto egrave un luogo terapeutico protetto che ci permette di affrontare serenamente il nostro rito di passaggio Allrsquointerno di esso sappiamo giagrave cosa ci aspetta sappiamo giagrave chipossa aiutarci ad affrontarlo e siamo certi di come muteremo una volta compiuto questo gestoNelle antiche culture primitive il labirinto era in realtagrave un percorso obbligato che portava colui che ci si avventurava al centro della costruzione dove si ergeva un albero sacro ai piedi del quale posti su di un altare si potevano trovare degli oggetti significativi per il cercatore e dal potere magico e curativo Trovato il proprio oggetto rituale il cercatore usciva dal labirinto curato arricchitoEgrave significativo che il termine labirinto in greco abbia anche lrsquoaccezione di grottaGrazie a questo doppio significato ad esempio nella mitologia romana Enea entra nella grotta dellrsquoaruspice per superare il fiume Stige e ritrovare i propri antenati grazie ai quali recupera le sue radici e puograve finalmente affrontare e vincere le sue battaglieDante superando lrsquoenorme valore allegorico di tutto il poema e semplificando la favolosa costruzione che ci fornisce smarritosi nel bosco ed accerchiato dalle fiere deve entrare nella sua grotta ed affrontare accompagnato da Virgilio prima e da Beatrice poi il suo cammino verso la salvezzaIl labirinto egrave diventato anche uno dei simboli piugrave utilizzati dal Rinascimento in poi e oltre a caratterizzare lrsquoappartenenza o meno ad una setta massonica o ad unrsquoorganizzazione segreta restituisce lrsquoidea di crescita cura superamento di una fase di vita ad esempio dallrsquoadolescenza allrsquoetagrave adultaIl labirinto possiede quindi lrsquoambivalenza di luogo misterioso dove avvengono le metamorfosi di chi vi si avventura allrsquointerno dei quali regnano i nostri mostri ma anche di luogo dove ritrovarci riconoscerci accettarci vincere le nostre paure ed uscirne arricchiti

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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IL VOLO E LA CADUTA

La via di fuga egrave una corda tesa su due lati di un abisso egrave questo lo spazio dellrsquouomo che rimane sospeso tra gli dei e gli animali e che quindi si trova nella continua situazione di poter perdere lrsquoessenza del suo essere Ersquo la capacitagrave di ragionamento che gli egrave propria a permettere allrsquouomo di trovare il suo posto nel giusto mezzo che gli spetta Il tema del metron (= la virtugrave sta nel mezzo) cifra della saggezza greca ritorna prepotentemente anche in questo mito solo la capacitagrave di realizzarsi nella propria natura piugrave intima che non egrave quella della bestia negrave del dio permette allrsquouomo di essere libero e trovare la propria salvezza Nel momento in cui Icaro non si accontenta del suo essere uomo ma crede di poter arrivare fino agli dei ecco si consuma la sua rovina Il desiderio di oltrepassare quel limitelrsquoavvicinarsi al sole fa si che la cera che tiene insieme le piume si sciolga per il troppo calore e che precipiti nel mare Lo spazio dellrsquouomo egrave quindi lo spazio del mezzo uno spazio che richiede uno sforzo continuo per essere abitato ma che egrave lrsquounica strada che ci egraveofferta Il desiderio lrsquoardire di Icaro disattendendo lrsquoavvertimento del padre di raggiungerelo spazio riservato agli dei provoca la sua caduta

La psicoanalisi ha affidato a due mitici adolescenti - Icaro e Narciso ndash la rappresentazione dei due volti del fondamentale dramma dellrsquoesistenza umana la necessitagrave dellrsquoincontro con lrsquoAltro per poter trovare seacute stessi e lrsquoineluttabilitagrave del conflitto per poter essere con lrsquoAltro Icaro prototipo delladolescente trasgressivo ribelle ed onnipotente un porsquo edipico e un porsquo narcisista non egrave una figura mitica cosigrave celebre e lsquofondantersquo come quella di Edipo o di Narciso ma proprio per questo la sua storia - meno nota - merita qualche riflessione Tutti sanno bene come andograve la vicenda dellrsquoevasione dal labirinto grazie alle celebri ali di cera ma non tutti ricordano che Icaro giagrave in precedenza ad Atene si era messo seriamente nei guai Icaro era nato e cresciuto ad Atene e ligrave viveva con la madre una schiava liberata dato che il padre Dedalo architetto di grandissima fama era stato chiamato a Creta dove da anni era impegnato nel realizzare la reggia e soprattutto il celebre labirinto per il re Minosse Secondo il ben noto copione del figlio unico e iperprotetto di una madre single sembra che Icaro con lrsquo adolescenza fosse diventato ribelle e trasgressivo e cosigrave tra uno stravizio e una rissa si era trovato coinvolto nella morte di un altro giovane ed era stato accusato di omicidio a questo punto pena la vita non poteva piugrave rimanere ad Atene doveva fuggire Il viaggio era stato prontamente organizzato ed Icaro era stato mandato in tutta fretta a Creta (oggi diremmo lsquoallrsquoesterorsquo) dalpadre per sfuggire alla giustizia e forse anche con la speranza che lrsquoautoritagrave paterna lo aiutasse a mettere la testa a posto Sappiamo che purtroppo non egrave andata cosigrave e a tuttiegrave ben notala la sua triste fineLa storia di Icaro ndash arricchita di questi dettagli - appare attualissima nella sua trama relazionale ed rappresenta bene il prototipo di tante storie di adolescenza rischio e trasgressione

PERCHEacute I GIOVANI RISCHIANO DI PIUrsquo

Lrsquoadolescenza egrave un periodo dellrsquoesistenza caratterizzato da importanti cambiamenti (somatici cognitivi affettivo-relazionali hellip) che si realizzano in un tempo breve e comportano una crisi dellrsquoidentitagrave di durata ed intensitagrave variabili A causa di una certa sfasatura fisiologica tra maturazione somatica e maturazione cognitiva la crisi adolescenziale si esprime raramente con i sintomi psichici che siamo abituati a riconoscere negli adulti ma la sofferenza si manifesta piugrave frequentemente attraverso i

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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cosigrave detti agiti e cioegrave comportamenti rischiosi o trasgressivi finalizzati ad evadere dalla sofferenza A tanti giovani in difficoltagrave il corto circuito degli agiti offre una transitoria via di fuga dallrsquoangoscia e fare cose ad alto contenuto emozionale (musica assordante manipolazioni somatiche azioni spericolate sesso compulsivo) promette una transitoriaanestesia dalla sofferenzaDal punto di vista neuropsicologico gli studi sugli adolescenti (Steinberg 2005) mostrano la sfasatura tra lrsquoattivazione emozionale dellrsquoamigdala e del sistema limbico (sollecitati dalla maturazione pulsionale) e lrsquointegrazione con la corteccia pre-frontale che dovrebbe invece svolgere una funzione di regolazione ndash Dal punto di vista biologico-evolutivo il rischio adolescenziale si iscrive nella logica della selezione naturale il biologo Giulio Flaminio Brunelli (2003) nota che il vantaggio evolutivo della comparsa di uno stato adolescenziale in etagrave immediatamente preriproduttiva sta nel fatto che lrsquoadolescenza consente la verifica delle capacitagrave di adattamento e di integrazione di un individuo prima che si riproduca Dal punto di vista antropologico il confronto con il rischio - presente in tutti i riti di transizione celebrati dalle culture tradizionali - ritualizza il passaggio adolescenziale dallrsquoinfanzia alla maturitagraveDal punto di vista psicodinamico lrsquoassunzione responsabile del rischio segna lrsquoaccesso allrsquoautonomia Gli studi effettuati mostrano come nel rischiare i giovani mettano in gioco unampio spettro di bisogni dalla necessitagrave di scoprire le proprie potenzialitagrave e i propri limiti (illdquorischio costruttivordquo) ai comportamenti agiti in cui lrsquoesposizione al rischio esprime il bisognodi fuggire da seacute e di colmare a tutti i costi un vuoto disperante (il ldquorischio distruttivordquo)Tutti e quattro questi fattori (neuropsicologico biologico-evolutivo antropologico psicodinamico) partecipano seppure in ogni situazione in proporzioni diverse nel determinare la particolare propensione dei giovani al rischio e sono tra loro interconnessi La loro lettura integrata ci aiuta a comprendere percheacute egrave importante tenere presente la complessitagrave del rischio e muoverci con elasticitagrave tra due assunti apparentemente contraddittori Il primo assunto Lrsquoadolescente egrave obbligato ad agire per apprendere dallrsquoesperienza in uno stato di relativa indeterminazione legato alla disorganizzazione pubertaria e questo lo espone necessariamente a dei rischi Affrontare dei rischi egrave per gli adolescenti una necessitagraveuna fase specifica della crescita rischiare non egrave un piacere o un divertimento ma un vero e proprio serissimo compito dello sviluppo Il secondo assunto Il significato del rischiare egrave mutato nella nostra societagrave gli equilibri che avevano per millenni regolato i comportamenti umani sono bruscamente cambiati e questo ha trasformato il rischio dei giovani Il passaggio dallrsquoinfanzia alla maturitagrave - che nelle culture tradizionali durava tre o quattro anni - egrave oggi molto piugrave lungo e permanere in uno stato di transizione (neacute bambino neacute adulto) comporta una maggiore esposizione ai vari rischi Inoltre la finalitagrave dei comportamenti rischiosi non sempre egrave adattiva (apprendere dallrsquoesperienza) ma egrave spesso compulsiva e autodistruttiva

Questo mito ci porta anche ad affrontare la figura del PADRE e gli archetipi del SENEX e del PUER AETERNUS

Sono espressioni introdotte da CGJung per indicare i termini di una coppia archetipica attiva nella psiche e sono state studiate in particolare da JHillman (Senex et puer Marsilio) Von FranzLrsquoeterno fanciullo REDCO)

Ecco due espressioni di HillmanldquoLe nostre polaritagrave - senex e puer ndash forniscono lrsquoarchetipo per il fondamento psicologico del problema della storia Prima di tutto nel senso convenzionale ndash senex e puer ndash sono storia come sequenza e transizione come processo attraverso il tempo dallrsquoinizio alla fine

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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In secondo luogo la storia come problema da cui sono afferrato per cui soffro e da cui anelo a esser redento egrave data dalla coppia Padre Tempo e Eterna Giovinezza temporalitagrave ed eternitagrave e dagli sconcertanti paradossi delle loro connessioni Essere coinvolto in queste figure significa essere trascinato nella storia Essere identificato con una di esse significa essere dominato da un atteggiamento archetipico verso la storia il puer che trascende la storia balza fuori dal tempo ed egrave come tale a-storico o anti-storico in protesta e rivolta o il senex che egrave unrsquoimmagine della storia stessa e della veritagrave permanente rivelata per mezzo della storiardquoldquoIl problema lsquopuerrsquo di oggi non egrave soltanto una nevrosi collettiva egrave lrsquoespressione psichica di unesigenza storica e come tale egrave un richiamo il cui significato puograve divenire piugrave comprensibile man mano che avanziamo in questo mattino Riflettendo sul lsquoproblema puerrsquoegrave particolarmente importante rammentare che se lrsquoenergia psichica non riesce a scorrere attraverso gli abituali canali esterni della tradizione ricade allrsquointerno e attiva lrsquoinconsciordquoldquo Ersquo necessario restare bambini pur essendo divenuti adulti rdquo amava dire in proposito Carotenuto uno dei maggiori rappresentanti in Italia della Psicologia Analitica Ma spesso lrsquo identificazione totale col Puer impedisce proprio di decollare (Peter Pan)Lrsquoinizio e la progettualitagrave che sono presenti in questo archetipo del Puer costituiscono il polo vitale dellrsquo evoluzione psicologica con tutte le possibilitagrave correlate la rappresentazione verso la necessaria realizzazione del seacute Lrsquoaltro capo invece egrave il bloccoevolutivo che egrave di fatto una distruttivitagrave auto-sabotante fatta di ostinazione pretenziosa eo di de-responsabilizzazione rispetto alla propria vita Questo aspetto drsquoombra egrave prioritario da integrare se non si vuole rimanere schiacciati cioegrave eternamente bambini e finire comeIcaro A livello interiore questa polaritagrave puograve esitare nella psicosi e nella impossibilitagrave di prendere contatti col Seacute Alcune varianti soggettive del Puer sono il Bambino ferito il Bambino abbandonato il Bambino dipendente e quello innocente il Bambino concepito o neonato il Bambino morto Essi compaiono spesso nei sogni A simbolizzare questo archetipo puograve essere lrsquoimmagine di un nostro figlio (nel sogno) piccolo o adolescente bianco o di colore magari un indiano o un bambino che sembra avere le caratteristiche diun essere speciale un piccolo saggio ha talvolta lrsquoaureola (sembra il Bambin Gesugrave cosigrave come ce lo rappresentiamo nella nostra tradizione iconica) o egrave figlio di un Re di questi o altri tempi di un capo di Stato di un personaggio dalla ricchezza inattingibile per il sognatore Il SENEX (il ldquovecchiordquo) egrave la polaritagrave opposta di questo archetipo Rappresenta lo Spirito edegrave un simbolo del Padre una figura assennata e saggia in ogni caso autorevole Ersquo una persona uno gnomo o un animale che dagrave consigli guida chi ha bisogno dellrsquo illuminazionee dellrsquo esperienza che non ha a disposizione come individuo Il Senex ha una conoscenzadel mondo che imprime nel suo ascoltatore un senso di chi egrave e di chi puograve diventare Egli si muove come Vecchio saggio nelle direzioni del passato e del futuro che gestisce con virtugrave Puograve essere nei nostri sogni - o nei romanzi antichi e moderni o nella fantascienza- un saggio orientale un Maestro un grillo parlante un Tiresia una Atena un Chirone un Merlino o un Dalai Lama un professore un filosofo che esplora il significato della vita un eremita uno sciamano o un mago Come gli altri archetipi allrsquoestremitagrave negativa ovvero anti-evolutiva puograve essere passatista nostalgico rimbecillito dotato di conoscenze che non si traducono in azione tirannico se non consigliere cinico e fraudolento o al limite un mago nero Quando appare nei sogni egrave un segno di avvertimento che ci sono pericoli da soppesare e spesso offre dei doni per aiutare il sognatoreIl mito di Dedalo e Icaro insegna anche chein educazioneegrave importante imparare ad accettare il rischio di fallimento e a confrontarsi con il senso della ferita e della perdita

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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MITO DI EDIPO Sofocle (IV sec AC) Edipo re

Edipo a Colono Elettra

IGINO Favole 66-68 (II sec dC)

ldquoLaio figlio di Labdaco aveva avuto un responso da Apollo affincheacute si guardasse dalla morte per mano del proprio figlio perciograve quando sua moglie Giocasta figlia di Meneceo partorigrave ordino che [il neonato] fosse esposto Ma Peribea moglie del re Polibo trovograve il bambino abbandonato essendo andata al mare a lavare i panni38 e se lo prese con seacute col consenso di Polibo siccome erano senza figli lo allevarono come fosse loro e poicheacute aveva i piedi trafitti lo chiamarono Edipo Quando Edipo il figlio di Laio e di Giocasta divenne adulto era il piugrave forte fra i suoi coetanei i quali per invidia gli dicevano che era solo figlio putativo di Polibo in quanto Polibo era mite e lui invece prepotente unosservazione di cui Edipo stesso percepiva la veridicitagrave Perciograve partigrave per Delfi allo scopo di interpellare [loracolo] circa i suoi genitori In quello stesso momento Laio figlio di Labdaco aveva avuto delle visioni che gli annunciavano imminente la morte per mano di suo figlio Mentre pure lui andava a Delfi incontrograve Edipo Le guardie del Re gli intimarono di cedere la strada ma lui non obbedigrave Il Re spinse avanti i cavalli e con la ruota gli passograve sopra il piede Edipo senza sapere che era suo padre lo trascinograve giugrave dal carro e lo uccise Morto Laio assunse il regno Creonte figlio di Meneceo In quel frangente la Sfinge nata da Tifone fu mandata in Beozia a devastare le campagne di Tebe Essa propose al re Creonte che se qualcuno fosse riuscito a interpretare il suo indovinello ( carmen ) se ne sarebbe andata Se perograve lindovinello non fosse stato risolto disse che lo avrebbe distrutto e non avrebbe abbandonato piugrave il suo territorio Il Re sentito questo fece proclamare il tutta la Grecia che a chi avesse risolto lenigma prometteva di dare il regno e sua sorella Giocasta come sposa Molti vennero per lambizione di diventare re e furono eliminati dalla Sfinge ma venne anche Edipo figlio di Laio che sciolse lenigma La Sfinge si lasciograve cadere in un precipizio Edipo assunse il regno paterno e ignaro sua madre Giocasta come moglie A causa delle azioni scellerate di Edipo si verificograve sterilitagrave delle messi e carestia per cui venne interrogato Tiresia su ciograve che stava accadendo a TebeMentre a Tebe si svolgevano questi avvenimenti a Corinto Polibo morigrave Avendone sentito notizia Edipo ne fu molto angosciato credendo che suo padre fosse morto ma Peribea gli rivelograve che egli era solo suo figlio putativo Inoltre il vecchio Menegravete colui che lo aveva esposto riconobbe dalle cicatrici ai piedi e ai talloni che si trattava del figlio di Laio Edipo al sentir questo essendosi reso conto dei delitti scellerati che aveva commesso afferrograve una fibbia dalla veste della madre e si privograve degli occhi poi consegnograve il regno ai figli percheacute governassero ad anni alterni e facendosi guidare dalla figlia Antigone partigrave esule da Teberdquo

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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MITO DI ELETTRA di Sofocle Coefore (Eschilo)

Elettra (Euripide)

Oreste (Euripide)

Oreste figlio di Agamennone torna dopo molti anni a Micene in compagnia di Pilade e del Pedagogo Egli su ordine di Apollo deve vendicare la morte del padre ucciso dalla moglie Clitennestra e dal suo amante Egisto per usurparne il trono Da bambino Oreste che correva il rischio di essere anchegli ucciso in quanto erede al trono era stato salvato dalla sorella Elettra Questa infatti laveva affidato ad un uomo focese che lo aveva tenutolontano dagli intrighi di palazzo Da quel giorno Elettra che provava un odio profondo (e ricambiato) verso i due assassini era vissuta nella speranza che Oreste un giorno potesse tornare a vendicare il padre

Oreste dunque torna a Micene allinsaputa di tutti e organizza un tranello diffonde la falsanotizia della propria morte che gli permette di constatare la gioia (e quindi la malvagitagrave) della madre Clitennestra Elettra al contrario egrave disperata (dimostrando quindi il suo immutato affetto per il fratello) ma si fa coraggio e decide che saragrave lei a vendicare il padre Ottenuta la prova della fedeltagrave della sorella Oreste le rivela la propria identitagrave ed insieme i due organizzano un piano per attuare la loro vendetta Oreste penetra nel palazzo e uccide senza pietagrave la madre supplicante poi incontra Egisto Lo trascina fuori scena per ucciderlo e proprio su questa immagine si chiude la tragedia

Il complesso edipico

Il bambino alla nascita viene seguito prevalentemente dalla madre (figura di attaccamento) e da figure secondarie (zie nonne padre etc) LrsquoIo del bambino fino ai tre anni di etagrave (circa) egrave totalmente identificato con quello della madre I genitori e in particolarela figura di attaccamento primario rappresentano il mondo del bimbo Verso i tre anni il bambino vive il passaggio edipico che se irrisolto si fissa in un vero e proprio complesso di Edipo (nella bambina in un complesso di Elettra ) La fase edipica egrave caratterizzata dallrsquoattrazione sessuale del bambino per la madre e dal timore della riprovazione del padre che il maschio vive come ansia di castrazioneNe Lrsquointerpretazione dei sogni Freud scriveldquoIl caso piugrave semplice si struttura per il bambino di sesso maschile nel modo seguente egli sviluppa assai precocemente un investimento oggettuale per la madre investimento che prende origine dal seno materno e prefigura il modello di una scelta oggettuale del tipo ldquoper appoggiordquo del padre il maschietto si impossessa mediante identificazione Le due relazioni per un certo periodo procedono parallelamente fino a quando per il rafforzarsi dei desideri sessuali riferiti alla madre e per la constatazione che il padre costituisce un impedimento alla loro realizzazione si genera il complesso edipico Lrsquoidentificazione col padre assume ora una coloritura ostile si orienta verso il desiderio di toglierlo di mezzo per sostituirsi a lui presso la madre Da questo momento in poi il comportamento verso il padre egrave ambivalente sembra quasi che lrsquoambivalenza giagrave contenuta nellrsquoidentificazione fin da principio si faccia manifesta Lrsquoimpostazione ambivalente verso il padre e lrsquoaspirazione oggettuale esclusivamente affettuosa riferita allamadre costituiscono per il maschietto il contenuto del complesso edipico nella sua forma semplice e positivardquoSecondo Freud il principio di realtagrave ( cioegrave lrsquoIo) in via di formazione permette al bambino di rendersi conto che il desiderio sessuale che egli prova per la propria madre egrave irrealizzabile

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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a causa del padre che vanta i propri diritti su di lei Il bambino si darebbe allora una serie di spiegazioni magico-simboliche (tipiche dellrsquoattivitagrave psichica primitiva) della propria impossibilitagrave di competere col padre osservando che il proprio potere-fallo egrave molto piugrave piccolo del suo Nella visione freudiana il bambino associa il pene al potere grazie allrsquoosservazione della propria supremazia domestica su sorelline e cuginette che come sperimenta rapidamente sono considerate molto meno importanti di lui perchegrave non hanno il pene Il bambino dunque teme che insistendo nella propria opposizione al padre per la conquista della madre egli saragrave punito dal genitore con la privazione del pene cioegrave con la riduzione allo stato di impotenza femminileErsquo proprio per tenere sotto controllo queste pericolose pulsioni che il bambino finisce per vivere mediatamente cioegrave attraverso il padre la gratificazione sessuale ricercata con la madre identificandosi con il genitore del proprio sesso di cui interiorizza gran parte dei valoriCome si vede la posta in gioco della fase edipica egrave la costruzione complessiva della personalitagrave e non solo dellrsquoidentitagrave di genere (che ne egrave una componente) Lrsquoingresso del padre nel gioco edipico con la madre rappresenta prima fondamentale frustrazione dellrsquoegotismo infantile e lrsquoesperienza fondamentale della necessitagrave di confrontarsi con gli altri in un mondo non piugrave guardato dalla prospettiva autistica dellrsquoonnipotenza infantile mada quello triangolare doloroso e frustrante della realtagrave sociale Secondo Freud nella crescita di un bambino un complesso di Edipo irrisolto sarebbe allorigine della maggior parte dei disordini psichici Spesso infatti nelletagrave adulta la ricerca difficoltosa di un partner e una conseguente relazione problematica nasce proprio da un rapporto non risolto con il genitore del sesso opposto In questo caso si parla appunto di complesso di Edipo non superato Idealizzazione rabbia repressa incapacitagrave di comunicare e tensioni nascoste accumulate nel tempo possono determinare una difficoltagrave di approccio con il sesso opposto che nasce da un rapporto tuttaltro che risolto con la madre o nel caso del complesso di Elettra con ilpadre

Le sventure di Edipo portano ad interrogarci circa il male le catastrofi naturali gliincidenti e le malattie mortali colpiscono indifferentemente i buoni e i cattivi per cui il malenon puograve essere interpretato come un castigo divinoLa vita di Edipo diventa un incubo quando anche se si egrave comportato male non lrsquoha ldquofattoappostardquo Ersquo un uomo di intelligenza eccezionale (risolve lrsquoenigma della sfinge dove molti falliscono)ed egrave molto coraggioso Eppure la sua esistenza diventa un inferno e malgrado i suoitentativi di evitare il peggiosaragrave in balia di avvenimenti e forze cieche piugrave grandi di lui eche non riusciragrave mai a comprendere pienamenteCome leggere un destino tanto tragico quanto ingiustoUna risposta potrebbe essere generale e provenire dai miti dellrsquoorigine una volta che ilcosmo egrave stato sconvoltonon egrave possibile ristabilire lrsquoordine senza causare considerevolidanni collaterali Ersquo questo il motivo per cui quando un padre ha commesso un crimineatroce puograve accadere che le generazioni successive paghino per lui non perchegrave sianoconcretamente responsabili o colpevolima percheacute lrsquoordine non puograve ristabilirsi in una voltasolaEdipo egrave chiaramente non colpevole secondo le nostre concezioni attuali di giustizia Ediponon ha voluto nulla di ciograve che gli egrave accadutoTra lrsquoaltro la tragedia che incombe su di lui proseguiragrave nella sua storia familiare Eteocle ePolinice i suoi figli che scoperta la vicenda paterna lo umilieranno e maltratteranno alpunto d indurre Edipo a invocare su di loro la collera degli dei decideranno di regnare unanno ciascuno alla fine si faranno la guerra e si uccideranno a vicenda La figlia Antigone

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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sfida gli ordini dello zio Creonte che regnava su Tebe dopo la morte dei suoi fratelli eaveva ordinato di non seppellire Polinice (che aveva attaccato la cittagrave mentre regnava suofratello) e decide di seppellire suo fratelloNaturalmente viere arrestata e condannata a morte Successivamente ritorna sulladecisione presa e ordina di liberarla Ma quando le guardie vanno da lei la trovano mortaper suicidioTanto per completare lrsquoopera si suicida pure la moglie di Creonte Creonte rimarragrave solo esuccessivamente Tebe saragrave distruttaTroviamo queste vicende nellrsquordquoAntigonerdquo di Sofocle ma anche nellrsquounica opera di Eschiloche ci sia pervenuta ldquoI sette contro TeberdquoSecondo il mito la veritagrave egrave che da sempre unrsquoantica maledizione pesa su tutta ladiscendenza dei re di Tebe e siccome dipende da unrsquooriginaria infrazione dellrsquoordine nonpuograve concludersi prima che venga ripristinato lrsquoordine nella famiglia e nella cittagraveCiograve alla fine avviene con la distruzione completa dei protagonisti un porsquo come avvenutonel racconto del DiluvioEdipo egrave come se fosse in balia di un destino che egrave fuori dal suo controllo e lo manda inrovina qualsiasi cosa faccia percheacute crsquoegrave una maledizione che risale indietro nel tempoQuello che dobbiamo sapere per completare il racconto mitico egrave che il padre di Edipo ilre Laio ha commesso un crimine nei confronti del figlio di Pelope (figlio di Tantalo e DioneIl suo dominio si estese a tutta la penisola greca che da lui prese il nome di Peloponneso(Πέλοπος Peacutelopos + νῆσος nḕsos lisola di Pelope) egli fu inoltre fondatore dei giochiolimpici e signore della cittagrave greca di Pisa)Pelope nel passato aveva accolto Laio come se fosse uno della sua famiglia e lrsquoavevaallevato come un figlio Ma un giorno Laio srsquoinnamora del giovane Crisippo il figlio diPelope e tenta di violentarlo Il giovane terrorizzato si suicida e Pelope pazzo di rabbia edi dolore lancia unrsquoinvocazione agli dei se mai Laio avragrave un giorno un figlio che questi louccida e la cittagrave di Tebe sia distrutta Secondo alcuni Autori Era e Apollo non perdoneranno mai ai tebani di aver posto Laio acapo della loro cittagrave senza averlo prima punito per il suo crimineEcco le parole del coro nella tragedia di Eschilo (I sette contro Tebe 742-767)

Parlo del fallo antico di Laio a cui seguia la pena suacutebita ma su la terza stirpe ancora indugia Il Nume Apollo a lui dallumbilico della terra ove surge il pitio oracolo tre volte ripetea che la cittagrave se muoia orbo di prole ei salveragrave

Ma degli amici alle parole improvvide cede poi vinto e al suo fatal destino diede la vita ad Egravedipo che fu del genitor suo lassassino che il campo seminando ondebbe origine una progenie a sanguinosi eventi sacra die a luce innsania i due consorti strinse ambi dementi

Un estuare di sciagure simile ad un mar li sospinge Un flutto piomba

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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serge un altro con triplice artiglio un terzo avvolge con gran romba della cittagrave la poppa A schermo tendesi poco la torre entro limmensitagrave Ondio nel cuore trepido che coi suoi re sprofondi la cittagrave

Il seguito dellrsquoopera vi insiste a piugrave riprese i discendenti di Laio sono tutti vittime di un destino che sfugge loro di mano di cui non sono responsabiliche risponde alla volontagrave degli dei in questo caso rappresentati da Apollo)Antigone riprenderagrave questo concetto nella stessa tragedia

Antigravegone Ai patroni di Tebe io questo dico Se niun altro costui vuol seppellire io lo seppellirograve questo pericolo affronterograve sola io Non megrave disdoro dando sepolcro al fratel mio mostrarmi ribelle alla cittagrave Troppa egrave la forza del comun sangue onde nascemmo misera madre da te da te padre infelice Di buon grado i suoi mali ora partecipa anche sei non lo voglia anima mia Le carni di costui non pasceranno i famelici lupi oh niun lo speri Io gli darograve sepolcro io scaverograve la fossa ancor che donna io nelle pieghe dun mantello di bisso porterograve il morto corpo e gli darograve sepolcro Neacute pensi alcuno opporsi Al mio volere saragrave compagna lopera mia scaltra (1031 ss)

Antigone qui nel decidere di seppellire il fratello agisce liberamente unica nella vicenda pienamente consapevole del pericolo che corre e lo fa in una situazione dove tutto sfugge di mano Ma lo dice chiaramente ella appartiene alla sua famigliamolto di piugrave di quanto la sua famiglia appartiene a lei Di conseguenza egrave legata alla maledizione che pesa su di essa fin dalle origini e nella potragrave farle cambiare ideaEschilo riprende i concetti fondamentali raccontati dai miti esiste una cosmologia che ristabilisce lrsquoordine quando il sistema egrave statoper un motivo o per un altro sovvertitoCi sono mali che si trasmettono talvolta di generazione in generazione come una malattiauna tara genetica In questo caso la tara egrave legata a una mancanza di regole cosmiche di cui un antenato egrave stato piugrave o meno responsabile e questo ci ricorda come la minaccia del caos iniziale non potragrave mai scomparire egrave parte integrante della vita e della storia degli uominiTalvolta puograve accadere che gli dei debbano riparare il sistema rimettervi ordine annientando lrsquointera stirpe di coloro che sono gli eredi della rottura iniziale dellrsquoequilibrioE un discorso che fatichiamo a comprendere ma le sventure che colpiscono gli uomini nonsono tutte meritate egrave cosigrave non c egrave nulla da fare queste sofferenze appartengono per natura alla nostra condizione di mortali immersi in una vita e in una storia che comportano sempre la possibilitagrave di un male con cui bisogna imparare a convivere

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Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

Dr Giuseppe Fojeni psicologo psicoterapeuta 50

Noi umani siamo talmente convinti di essere i padroni assoluti del mondo i proprietari dellrsquouniverso e pensiamo di poter controllare tuttocomprese le forze della natura le catastrofi e gli incidentiErsquo come se fossimo tutti un porsquo deliranti nel senso che vogliamo negare la realtagrave Laveritagrave invece egrave unrsquoaltra malgrado tutti i poteri e progressi che abbiamo grazie anchealla scienzarimane il fatto che il destino ci sfugge di mano e cosigrave saragrave sempre e dovunque Anche la fisica quantistica lo sta dicendo ormai da anni esistono fenomeni sincronici che non possono essere controllati e che si manifestano indipendentemente dai nostri desideri e volontagrave Pretendere di controllare tutto ciograve che accade agli uomini egrave impossibileLa veritagrave egrave che la sventura come nel mito di Edipo colpisce senza che ne abbiamo alcuna colpa e lo fa con forza anche nel campo sociale e politicoLa risposta che cercano di darci i miti greci egrave che un mondo sregolato possa essere la causa di sventure ingiuste Noi facciamo fatica ad accettare questa riflessione percheacute secoli di cristianesimo ci hanno portato a cercare un senso a ciograve che accade nella follia degli uomini che non accettano il piano di DioPer i greci si tratta di accettare lrsquoassurditagrave del mondo come vadi tentare di amarlo cosigrave comrsquoegrave Una saggezza che suggerisce di stare nel ldquopresenterdquo che ci invita ad ldquoadattarcirdquoNon egrave una rassegnazione ma lrsquoinvito a sviluppare la capacitagrave di accogliere la vita fincheacute crsquoegrave fincheacute va beneLa psicologia in fondo riprende un porsquo questi suggerimenti quando afferma che i due mali che gravano sullrsquoesistenza umana sono lrsquoattaccamento al passato e la preoccupazione peril futuroPer il passato restiamo presi nella nostalgia quando egrave stato un passato felice ci trasciniamo sensi di colpa rimpianti e rimorsiquando esso egrave stato dolorosoPer il futuro ci illudiamo che cambiando la casa lrsquoautomobilele scarpe la pettinaturale vacanze il cellulareil lavoro ecc le cose andranno meglioLa veritagrave egrave che queste attrattive del passato e questi miraggi del futuro non sono altro che trappole che ci impediscono di stare nel presente Sono focolai di paure ( se riguardano il passato) e di angosce (se riguardano il futuro)Dobbiamo imparare a vivere nel presente senza nostalgia del passato e timore dellrsquoavvenireEdipo perograve ci lascia unrsquoaltra lezione di vita Si differenzia dal suggerimento Oraziano del ldquocarpe diemrdquo approfitta della vita quando egrave felicequando va bene senza rovinartela con infiniti tormentiprendi ogni giorno e amalo cosigrave come viene senza porti inutili questioni percheacute il saggio egrave colui che vive nel presenteSi differenzia anche dal suggerimento di amare la realtagrave in tutte le sue sfaccettature anchequando essa egrave tragica e dolorosa Per questa visione il saggio non si limita ad amare solo ciograve che egrave amabile ma anche ciograve che non lo egrave come scrive NietzscheldquoLa mia formula per la grandezza dellrsquouomo egrave amor fati non volere nulla di diversoneacute dietro neacute davanti a seacuteper tutta lrsquoeternitagrave Non solo sopportaree tanto meno dissimulareil necessarioma amarlordquo (Ecce homo)Ambedue ci invitano a stare nel presente ma Edipo con la sua tragedia ci propone unrsquoaltrastrada egli accetta in parte il suo destino ( si acceca punendosi da solo) ma con la sua vitacon la sua sofferenza visibile a tutti Edipo si rivoltaprotesta grida che qualcosa non va e sua figlia Antigoneancor piugrave di luima con la stessa intenzione ne prende il testimoneNessuno dei due contesta il destino e lrsquoordine del mondo ma ambedue ci insegnano a capire meglio la condizione umana in che misura la sofferenza sia parte integrante e inevitabile della vita mortale e anche in un certo senso percheacute essa sia ingiustaassurda e insensata

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

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un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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Edipo e Antigone testimonianocon la loro stessa sofferenza ciograve che la condizione umanaha di singolare in seno allrsquoordine cosmico Come Prometeo nellrsquoopera di Eschilo si rivolta contro gli dei a favore dellrsquouomo la vicenda di Edipo porta a pensare che bisognerebbe cambiare questo mondo migliorarlotrasformarlo e non limitarsi ad interpretarlo Crsquoegrave qualcosa che stride nel sistema cosmico come un sassolino nella scarpa e questo egrave lrsquouomo Lrsquouomo che si pone di fronte allrsquoalteritagrave allrsquordquoaltrordquo del cosmo e dellrsquoarmonia

IL MITO DI CALIPSO

FONTI Esiodo Teogonia v 359 1017-1018Omero Odissea V 52

Calipso egrave una ninfa dellisola di Ogigia figlia di Teti e di Oceano o Nereo o Atlante molto probabilmente creazione poetica di Omero poicheacute il suo nome non egrave attestato al di fuori dellOdissea e non cegrave traccia del suo culto in nessuna parte del mondo greco mancano peraltro leggende e rappresentazioni figurative di Calipso indipendenti da OmeroSecondo il racconto dellOdissea Calipso il cui nome greco significa ldquonascondere raccolse UlisseOdisseo naufrago nella sua isola Boschi di ontani pioppi bianchi e cipressi ombreggiavano la grotta della ninfa e sui loro rami albergavano gufi falconi corvimarini Una vite si attorcigliava attorno alle rocce dellingresso Prezzemolo e giaggioli crescevano nellorto ligrave accanto che era irrigato da quattro ruscelli La bellissima Calipso confortograve UlisseOdisseo che giaceva stremato sulla spiaggia e gli offrigrave cibo e bevande e il suo morbido letto Se rimarrai con me gli disse godrai dellimmortalitagrave e di perenne giovinezzaCalipso trattenne UlisseOdisseo a Ogigia per sette anni o forse furono soltanto cinque e cercograve di fargli dimenticare Itaca ma ben presto egli si stancograve delle sue carezze e sedeva per ore sulla spiaggia fissando malinconico il mare Infine approfittando dellassenza di Poseidone Zeus inviograve Ermete a Calipso con lordine che essa lasciasse partire Odisseo Calipso non poteacute far altro che obbedire Disse dunque a Ulisse Odisseo di costruirsi una zattera e gli fornigrave le provviste un sacco di grano otri di vino e dacqua e carne disseccata Bencheacute UlisseOdisseo sospettasse un inganno Calipso giurograve sullo Stige che non aveva intenzione di tradirlo e gli consegnograve ascia scure succhielli insomma tutti gli attrezzi necessari UlisseOdisseo non aveva bisogno di incoraggiamenti costruigrave la zattera con tronchi dalbero legati gli uni agli altri la spinse in mare su dei rulli si congedograve con un bacio e partigrave col vento in poppa

Dal testo di Omero (Odissea Libro V)

ldquoMaligni sieteo deie invidiosi oltremodovoi che invidiate alle dee di stendersi accanto ai mortalipalesementese una si trova un caro maritoCosigrave con me vrsquoadirate ora o deiche mi sia accanto un mortaleMa io lo salvaichrsquoera soloaggrappato alla chigliapercheacute lrsquoagile nave col fulmine abbaglianteZeus gli aveva colpita e infranta nel livido mareE tutti gli altri perironoi suoi forti compagnilui il vento e lrsquoonda spingendologettarono quiE io lo raccolsilo nutrii e promettevodi farlo immortale e senza vecchiezza per sempreMa certo il volere di Zeus non puograve

Dr Giuseppe Fojeni psicologo psicoterapeuta 49

un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

BIBLIOGRAFIA

RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

Dr Giuseppe Fojeni psicologo psicoterapeuta 50

un altro dio trascurare o far vano e dunque andragravese Zeus lrsquoordina e mrsquoobbligasul mare instancabilescorta non potrograve dargliene certonon ho navi provviste di reminon ho compagniche lo trasportino sul dorso ampio del mareMa gli darograve consigli con cuore amiconon gli tacerogravecome torneragrave illeso alla terra dei padrirdquo

Ho voluto mettere a conclusione delle nostre riflessioni sui miti questo piccolo racconto soprattutto per il significato profondo del rifiuto opposto da Ulisse alla proposta di Calipso quello cioegrave di rinunciare alla vita mortale per divenire immortaleUlisse anche se egrave infelice della sua condizione declina lrsquoofferta dimostrando che una vitamortale ldquorealizzatardquo (per lui egrave il ritorno ad Itaca) egrave di gran lunga superiore ad una vita immortale Ulisse sembra convinto che una vita ldquodelocalizzata ldquolontano da casasenza armonia ai margini del mondo sia peggiore della morte stessaQuello che ci suggerisce qui il mito egrave che noi umani su esempio di Ulisse dobbiamo preferire una condizione di mortali conformi allrsquoordine cosmicopiuttosto che una vita in preda della ldquohybrisrdquo cioegrave del voler diventare a tutti i costi immortaliErsquo importante allora come ci suggeriscono tutti i miti e in particolare questo vivere lucidamenteaccettare la morte realizzando quella che Jung definisce la nostra ldquovocazionerdquoin armonia con i nostri compagni di viaggio e lrsquouniversoTutto ciograve vale molto di piugrave che essere immortali in un luogo vuoto senza significatoper quanto paradisiaco possa esserecon una donna che non si amaanche se splendida lontano dalla famiglia dalla casa tentati dallrsquoidea di diventare divini ed immortali

Quello che abbiamo cercato di cogliere nei racconti mitici ci invita a stare nel presente a realizzare la nostra vocazione in ldquoarmoniardquo con quello che nei miti viene chiamato il Cosmo cioegrave la naturaLe scoperte della psicologia ci spingono anchrsquoesse verso questa direzione liberarci da tuttii condizionamenti sia relazionali sia culturali per ritrovare il nostro posto nellrsquouniverso abbandonandoci alla ldquoVitardquo al Seacute junghiano percheacute solo cosigrave vivremo al meglioLa buona notizia egrave che nonostante le paure e i timori a ldquolasciarci andarerdquo il Seacute vuole che noi realizziamo la nostra vocazione cioegrave desidera il nostro benessere che una volta raggiunto contribuiragrave a realizzare lrsquoarmonia universaleAnche il grande fisico Einstein ha detto che la domanda piugrave importante che si possa fare nella vita egraveldquoLuniverso egrave un luogo amichevolerdquoAnche lui con Jung ha risposto di si cioegrave lUniverso la Vita egrave un luogo amichevole

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RGravesI miti greci Longanesi2016LFerry Imparare a vivere la saggezza dei mitiGarzanti2010AStevens Il filo di AriannaCorbaccio2002BGraziosiGli dei dellOlimpoUtet2015MBettini Il grande racconto dei miti classici Il Mulino2015CPeriInterpretare il mitoAnima edizioni2015MEliade Mitisogni e misteri Rusconi1986KKereacutenyiGli dei e gli eroi della GreciaIl Saggiatore2009Esiodo Opere Utet2011PMastrocola Lamore prima di noi Einaudi2016

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