Dadone- Macchine Idrauliche

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  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    1/91

    A

    DADONE

    M CCHINE

    IDR ULICHE

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    2/91

    ProprUti

    letteraria riservata

    St|>ito in Italia S I H P T R E iTorino

    C o p y r i g h t

    C. l .U.T . T o r i n o

    Giugno

    1987

    I i j i o n i . I . II . I . - lo r in o

    C .

    so

    U u c a d e g l i

    A b r u z z i , 2* . -

    10129

    T o r i n o

    tei

    .54.21.92

    V i S . O t t a v i o 20 - 1 0 1 2 < . T o r i n o tei.88.89.08

    H I P H O O U Z I O M E IOAU

    O

    P R Z I L E V I E T T

    PARTE

    INTRODUZIONE

    Consideriamoun

    tratto

    dicondotto

    compreso

    tra una

    sezione

    1 ed una

    sezione

    2 ed

    ammettiamo

    che intale

    tratto

    sia

    inserita

    u-

    na

    macchina

    idraulica che

    fornisce

    alLiquido un

    lavoro

    L^

    ad unit

    di

    massa

    chel attraversa. Se intalecondottoil

    liquido

    inmoto

    per-

    manente

    unidimensionale, il primo principio

    de^atermodinamica,

    scrrt

    toinforma eulerianae

    tenendo

    presente

    il secondo

    principiodella

    te

    modinamica,

    permette

    di

    affermare

    che :

    C

    1 )

    ovecon p si

    indica

    la

    pressione statica;

    con la

    densit

    del

    liquido;

    con e

    la sua velocit; con

    la

    quotadella

    sezione

    corrispondente,rr

    suratarispetto

    ad un

    asse verticale

    con verso positivo nel senso

    de_l

    le

    quote

    crescenti;

    con

    L

    il

    lavoro delle

    resistenze

    passive

    ad

    unit

    w

    di

    massa

    che

    fluisce

    nel

    condotto.

    Nelle turbinesiottiene lavorodal

    fluido,

    anzich fornirglie-

    ne;volendo

    sottolineare

    ci,

    si pu

    mettere

    in

    evidenza

    il

    lavoro

    otte-

    nuto

    L..) anzich quello fornito

    iott

    e diconseguenzala (1 )da:

    L.).

    i

    Evidentemente

    L..)^

    - L,

    i

    ott i

    P

    - P

    2 2

    2 )

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    - 2 -

    Nella (1

    ),

    oltreallavoro delleresistenze, appaiono:

    - ildislivellogeodetico

    (z

    - z );

    2 1

    - la

    differenza

    delle altezzepiezometriche, corrispondentealla diffe-

    renza

    p - p ) delle pressioni statiche ;

    - ladifferenza delle altezzecinetiche, corrispondentealla _difjerenza

    2

    ~2

    delle energie cinetiche.

    E forseopportunoricordarecheJ^^o^ujja^djeUa ltezza geo

    detica

    e di quellagiez^prn rica enda-ilmstm*-4i*U M Qmei.ricilir^

    ai ha

    quindi

    :

    ** *

    * *

    H =z

    La

    somma

    della quota

    ,

    prendeil nomedicarico totale H: si haquindi

    '-' i

    l

    i

    rt'VHn*.-.a *..- ..

    3

    cinetica

    z-f

    4

    Tenendopresente le (3), (4), la (1) si

    scriveanche

    nella for-

    ma

    :

    (I1)

    Dalla

    (I 1) deriva che, in

    assenza

    di lavoro fornitoe

    di

    resi-

    stenze

    passive, ilcaricototalejriinane

    costante(teoremadiBernoulli).

    Consideriamo

    un

    condotto

    in cui

    fluisca

    un

    liquido

    in

    moto

    per

    manen t i ) unidimensionale;

    con

    riferimento

    ad una

    generica sezione

    del

    condotto, laportata

    dimassa G espressa dalla relazione :

    G

    A

    e

    (5)

    Poich

    in un

    liquido

    la

    densit Q

    pu

    essereritenuta costan-

    te la

    (5)

    permette

    di

    affermare

    che la

    velocit

    :

    -

    aumenta

    in un

    condotto convergente;

    - si riducein un

    condotto

    divergente;

    - restacostante in un

    condotto

    ad area costante.

    Per

    individuare

    l andamentodella

    quotapiezometrica scrivi*

    mo

    la 1)nel caso

    di

    un

    condotto

    senza fornitura di lavoro, si ha :

    6

    Sel azione delle resistenze passive trascurabile le (5), (6)

    permettono

    di

    affermare

    che la

    quotapiezometrica

    H :

    - aumentain un condottodivergente;

    - diminuisce in un

    condotto

    convergente;

    - non

    cambia

    in un

    condotto

    a

    sezione costante.

    Contemporaneamente

    il

    carico totale

    H non

    cambia.

    Queste

    conclusioni

    sonoriportate anche

    in

    tabella.

    C

    H

    H

    Condottoconvergente

    aumenta

    diminuisce

    costante

    Condotto costante

    costante

    costante

    costante

    Condotto divergente

    diminuisce

    aumenta

    costante

    L azionedelleresistenze passivegeneralmente si

    esplica

    :

    -riducendo H in tutti icasi, inbasealla(6);

    -

    riducendo

    H in un

    condotto

    a

    sezione costante,

    in

    base

    alla

    6);

    -

    non

    modificando,

    in

    generale,

    lealtreconclusioni

    riportate nella

    ta-

    bella.

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    - 4 -

    Per leturbomacchine

    motrici

    odoperatrici. comeper le

    tur-

    binea

    vapore

    e a

    gas,

    possibiletracciare

    il

    triangolo delle velocit

    assoluta (e*)

    relativa

    alla

    girante

    (f)

    e di

    trascinamento

    (*)

    ricor-

    dandola

    relazione

    vettoriale:

    Inparticolare, tali

    triangoli

    possono

    essere tracciati all in-

    gresso (sezione

    i ed

    all uscita

    (sezioni2)

    daU girante.Alla compo-

    nente

    tangenziale

    (e )

    dellevelocita'assolutevalutate

    intali

    posizio-

    ni

    connessala coppia (C)dovut iieforzeesercitate dalle pale mo-

    bili

    sul

    fluido,

    secondo

    la

    relazione

    :

    u2

    7

    Conriferimentoad unapalettaturafissa,

    indicando

    conl'indice 2 le

    grandezzein uscita e conl indice 1 quelle iningresso,la coppia con-

    nessa

    alleforzeapplicate

    dalle

    pale fisse

    al

    fluido

    ancora

    espressa

    dalla (7).

    Dalla (7).

    tenendo

    presente

    che il

    prodotto

    Ca/G

    rappresenta

    illavoro L. fattodallepale mobilisulfluidoadunitdimassache at

    traverso

    la

    girante,

    si

    ottiene:

    L.

    e

    x

    u. *

    e

    u

    u2

    ul

    8

    Volendo

    mettere in evidenza illavoroottenuto anzich quello

    fornito, la (8) pu

    essere

    scrittanl4a frma ,

    (8 )

    Con

    riferimento

    al

    triangolo

    delle

    velocit, esprimendo

    w e

    w

    in

    funzione

    di u e e tramiteilteoremadi Carnet, possibile

    ottenereunarelazionecheesprimaillavoro fornitoB-'ftinziane delle

    velocitassolute, relativee ditrascinamento:

    (9)

    La(9)prendeilnomediequazionediEuero.

    - 5 -

    Volendomettereinevidenzaillavoro ottenuto,

    l'equazione

    di

    puesserepostonellaforma :

    2

    ott

    2

    Conriferimento alle velocit relativee ditrascinamentoil primo

    priri

    cipipdella termodinamica, scritto

    in

    formaeuleriana

    e

    tenendo

    preaen

    te

    ilsecondoprincipio della termodinamica, porta ascrivere:

    P

    2

    -

    g < *

    2

    - V

    2 2

    Ul

    +

    L

    =0

    w

    (10)

    chepermette

    di

    collegare

    le

    variazioni

    di

    energia cineticarelativa

    e di

    energiadel

    campo

    di forze

    centrifughe

    alla

    variazione

    diquota piezo-

    metrica

    ed al

    lavoro-delle

    resistenze

    passive.

    Lemacchine

    idrauliche

    sipossono suddividerein

    motrici

    ed

    operatrici. Le

    macchine_mp.trici

    di cui ciinteresseremosono le tur-

    bine

    ed i

    motori volumetrici;

    le

    macchine

    idrauliche

    operatrici

    o

    pom

    pesi suddividonointurbopompe,

    pompe

    astantuffi, pomperotative.

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    12

    Fig. 2

    totoale.sia.massimoper

    unajjortata pariali180%

    circa_diq

    sima; in condizioni

    di

    progeU iTl- SdIi5e5ta~quindi un p inferiore

    al

    massimo

    possibile, ma al

    diminuire

    del

    carico

    si haun

    ampio cara

    p di regolazioneLcon rendi.mentoJ.Qiale.abbastanza.levato.

    Il

    secondo diagramma

    che

    interessa conoscere

    quello

    di po-

    tenza, portata, coppia erendimenta..aL.variar

    e-del

    numerodigiri,

    in

    corrispondenza

    al

    valore

    di

    progettodella cadutautile

    e ad

    apertura

    costantedeldistributore.

    Il

    diagramma

    del

    tiporiportato

    in

    fig.

    3; il

    valore

    del nume

    rodigiriper cui

    potenza

    e

    rendimento

    si

    annullano prende

    ilnome dT

    Fig. 3

    13

    velocit

    di

    f u g a ;

    in

    tali

    condizioni

    l'intera

    potenza interna. sviluppata

    viene

    assorbita dagli attriti

    dagli

    accessori.

    Per individuare il comportamentodi unaturbinaalvariaredel

    nujnero

    di

    giri

    occorre conoscere

    un

    certo

    numero

    di diagrammi dei

    t_ i

    p indicato infig. 3, cias_cxma.corrispondente ad undiversovalore d f ^

    l'apertura Ap deldistributore;ad

    esempio

    occorrerebbeconoscere i

    diaframmi di

    perdiverse aperture A, come indicatoinfig.4.

    Fig.

    4

    Sutalepjgno

    tracciamo

    unaretta

    orizzontale

    s

    corrisponden

    te ad un

    valore(

    ytj l'iQtersezione di

    taleretta

    con le

    curve

    dei

    ren-

    dimentiljdividuruna

    seriedipunti,ciascuno_c,a,ra.tteri?zatQ....daunacop_

    pia d

    valori

    del

    numero

    digiri (n) edella

    portata

    in

    volume (Q); l'in

    siemdi

    coppie

    di

    valori

    cos

    individuati

    ha incomuneilvalore

    T^del

    rendimento

    totale. Se

    riportiamo talicoppie_su_undiagramma

    (Q - n)

    .i._punti,..cosi

    ottenuti, rica.am.Qjjnajinea

    di_ugual rendimen

    piano; ripetendotaleprocedimento

    con

    altrivalori ^t otte-

    niamo undiagrammacollinare, conrendimento massimoin

    corrispon

    dizj._al j;ojnj iitajd^

    quindi

    per

    la coppia di

    valori

    Q

    0

    ,

    H O -

    11

    dia. ram.ma

    collinare,

    tracciato

    per unassegnato valore di

    -cadutautile,

    permette

    di

    individuare completamente

    il funzionamento

    della

    turbina : daportata, saltoutileerendimentosi

    ricava

    la

    poten-

    4

    Numero

    di

    g i r i

    e po rt at a specifici .

    Aprimatista sembrerebbedi nonpoter

    dire

    nulla

    circa

    il fu n

    zionamento di unaturbinaincorrispondenza ad unvaloredicaduta uti-

    le

    diverso

    daquelloper cui

    stato ricavato

    il

    diagramma

    collinare.

    Per cercare unacorrelazione supponiamo che la turbina fun

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    Fig.

    5

    zioni

    con una

    nuova caduta utile

    HU e

    cerchiamo

    i

    valori

    n e

    Q1

    di

    numero

    di

    giri

    e portata che permettonoalla turbina di funzionare in

    condizioni

    di similitudine fluidodinamica rispetto

    alle

    condizioni origj

    narie

    in

    cui, utilizzando una cadutautile H

    u.

    ruotava

    ad un

    numero

    di

    giri

    n, smaltendo unaportata Q.

    Lasimilitudine

    fluidodinamica

    implicatriangoli delle

    velocit

    simili. Nelleduecondizioni nonmutailgradodi

    reazione

    infatti per

    la 8 ) si ha :

    (Li)

    ott

    Cul

    u l

    C

    u2

    Ul

    U

    2

    U

    l

    quindi

    per la

    (11

    1

    )

    :

    Cul

    U

    l

    u

    U

    l

    ul

    U

    l

    U

    U

    l

    u

    U

    l

    I

    U

    U

    l

    ur

    costante

    Se anche

    le

    perdite idrauliche

    L

    w

    nella turbina

    si

    possono

    ritenere

    pr

    porzionajl ad u. (come usvwiinente accade, salvo l influenza del cam

    blamentedel numero di Reynolds), in

    base

    alla (19)

    risulta

    chevnei

    15 -

    din-

    rasi

    non

    muta.

    Dalle (18).(19)

    s

    ricava

    :

    k.:

    L i

    ott

    pdalla

    (111)

    :

    X

    Diconseguenza si ha :

    H

    ( 28 )

    Per la similitudine

    fluidodinamica

    e

    facendoriferimento alla

    stessa

    turbina

    si

    ottiene

    :

    ( 29 )

    La portata involumeproporzionalead unasezioneedalla corrispon-

    dente

    velocitdi

    passaggio;

    si ha

    pertanto

    :

    Q

    30

    Le

    (29), (30) permettono

    di

    determinare

    ilvaloredi

    n1

    e di Q 1;

    esse

    inoltre

    permettono

    di

    utilizzare,

    per il tracciamento del

    diagram-

    ma collinare, risultati, di

    prove

    effettuate

    con

    valori

    di caduta.utile di-

    versi da

    quello

    per cui il

    diagramma

    stesso

    tracciato; infatti

    deter-

    min.ito

    1],

    p > r

    valori

    n

    1

    .

    Q

    1

    ,

    H

    u

    si

    risale alla

    coppia Q, n,

    corri-

    li pendente al salto utile Hy, cui competer un rendimentopariad

    se

    t i p u i

    -

    > ritener.- che ]m ed

    ??v

    nonvariano

    nelle

    due

    diverse

    cori

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    12/91

    - 20 -

    P )

    u CV= 735 Hu

    e quindi:

    nVp7_J k

    g

    H

    5

    735

    n D l__

    VD

    2

    Q

    38

    Inbasealla (38) suldiagramma

    collinare, tracciato

    con rife_

    rimentoalla

    portata

    specifica

    ed

    alnumero

    specificodi

    giri,

    possi-

    bile

    tracciarele lineea

    numero

    di

    giri

    caratteristico

    costante.

    6 ) Turb i na Pe l ton

    6.1. Descrizionedella macchina.

    Dalbacino

    di

    prelievol acquaviene

    avviata

    alla turbinatrami-

    te

    una

    condotta

    forzata, al

    termine della quale

    posto

    un

    distributore

    del tipo

    difig. 6.

    21

    Neldistributore l acqua, sfruttando

    l intero

    salto

    utile a disposi.

    zione,

    viene

    accelerata sinoadunavelocit

    contale velocit .col

    pisce lapala circaalla suamezzeria, tangenzialmente alla circonfe-

    renza

    detta cerchiodei

    getti.

    La

    pala

    devia la

    corrente

    e la corrispoi

    dente

    variazione di

    quantit

    di

    moto

    imprimeunaforza

    alla

    pala,

    .che

    in tal

    modo

    mantenuta in rotazione; le pale sonoportate da un disco J

    calettatosu un

    albero.

    otante_che

    trasmette coppia,

    e

    quindi eroga p

    tenza

    ad un

    utilizzatore.

    Il numero dei

    distributori

    o

    boccagli

    pu va-

    riareda 1 sinoad unmassimo generalmente nonsuperiore a 4.

    Il

    boccaglio

    munito

    di

    spina centrale ajfo Doble

    dal

    nome

    del

    suo inventore); questa configurazione

    permette

    di

    rendere minime

    le

    perdite

    per attrito e di ottenere ungettocondistribuzione di velocit il

    pipossibile

    costante in

    ogni punto

    di una sua sezione; in tal

    modo

    il

    getto

    si

    presenta

    compattoe

    cristallino,

    senza zone

    vorticose

    in

    peri-

    feria, e_ pu essere..

    meglio utilizzatosullapala,

    che

    raggiunge mante-

    nendo

    undiametro d praticamente costante

    lungo

    il tragittotra bocca

    glioe pala.

    La paladellaPelton a

    forma

    di

    doppiocucchiaio;

    in mezzeria

    essa

    presentaunosgigolo

    vivo,

    che ripartisce tra i due cucchiai il g_e

    to

    incdente;

    questosi adagia

    sulla

    paia e ne

    fuoriesce dopo

    aver

    subi-

    tounadeviazione pari a (180-

    ?

    ). Unavista dellapala, insieme a

    due sezioni della stessa, riportata infig. 7; intalefigura si notaan

    che

    la

    presenza

    del

    taglio

    E, che

    praticato

    con duescopi:

    permei

    -

    a \

    6

    Fig. 7

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    13/91

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    14/91

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    15/91

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    16/91

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    17/91

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    18/91

    32

    diffusore

    Fig.

    12

    La (53) permette

    di

    affermare

    che il

    lavoroottenuto dipende_dal_-_.

    ' l'insieme delle perdite, mentre teoricamente indipendentedalla_jx>si-

    zione della turbina rispetto aipeli liberideiserbatoi. Per tale motivo

    f ;*-^

    aihanno esempiditurbine

    sommerse,

    cio disposteal disottodel pelo

    \ - libero

    del

    canale

    discarico/

    7

    insiemead

    esempi

    di

    turbine

    .a,sifone,cio

    disposte

    al di

    sopra

    del

    pelo

    libero delserbatoio dipresa (tali esempi

    33

    n i

    hanno

    di

    fatto

    nel

    carnpo

    delle turbine

    Kaplon,

    non nel campo

    Francis); pi

    usuale

    e il

    caso

    diturbine disposte tra il p o L < j Ubero d i - i

    l u e serbatoi. Gii

    schemi

    di

    principio

    di

    taliimpianti sono

    riportati La

    T i ; . 1 3 .

    turbina sommersa

    fdiffuor

    curvo]

    turbina aslfon

    (di(tutor

    diritto)

    turbinanorma

    Ji tuor

    diritto)

    Fig. 13

    I,c considerazioniche seguonolimitanounpo'lapossibilit

    di

    t l l i 4 | i u r r la turbina inposizione indipendente dai due

    serbatoi.

    Applichiamola

    (1)

    tra lasezionedi uscita

    dalla girante

    della

    i n i

    . i 1 1 1 t L Ipelo

    Libero v del

    canale

    di

    scarico;

    trascurando

    la

    velo-

    rll nella sezione v, indicando con le

    perdite nel

    diffusoree con

    p l . i

    p r i ' t u i l o r i R atmosferica,

    siha :

    III

    I*.,

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    19/91

    - 36 -

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    20/91

    2

    2

    we

    59

    ha :

    Sommando

    le

    (54), (55). (57),

    (59 )

    e

    tenendo

    presente

    la

    (9

    1

    )

    ,

    si

    ( L )

    Li)o t t 2

    2 2

    ^

    = g

    (H

    - H ) - ( g Y

    ,

    wd w g

    we

    60 )

    Riconoscendo in H - H ) la

    caduta

    disponibilee confrontan-

    m v

    '~ K ~ - - '

    do

    la

    ( 5 3 )

    con la (60) , si ha :

    (61)

    ( 6 2 )

    IL

    =

    L

    .+

    L +L

    | w wdwgw e^

    ; H

    La 60) , tenendo

    presentela (3 ),

    daanche

    :

    Li

    n

    ..

    = g H

    - L .+ L +L )

    ott

    u wd wg

    we

    La

    ( 6 2 )mette

    inevidenza che

    (L)

    differisce dal

    termine

    g

    Tl^

    non

    soloper il lavoro delle resistenze

    passive

    nella

    girante

    e nel distribu

    tore, maancheper leperditenel diffusore.

    In

    basealle (54). (59)

    possibile

    tracciare

    la

    linea dellequote

    pitr/.ometriche,

    che

    risulta

    del

    tipo indicato

    in

    fig.

    13

    bis.

    7.3.) Triangoli

    delle velocit.

    Coefficiente divelocit.

    Nelle turbineFrancis

    i

    triangoli delle

    velocit

    hanno

    aspetti di

    versi asecondadelnumero digiricaratteristicodellamacchina (co-

    me

    vedremo meglio

    in

    seguito). Inoltre

    in

    alcuni

    tipi

    di

    turbineFrancis

    lo sviluppo

    della pala

    grande rispettoaldiametro medio e crrlspori

    dentemente

    il

    comportamentodella turbina

    non

    unidimensionale; per

    ragioni disemplicit cilimiteremoad unostudio unidimensionale del-

    la

    macchina,

    analizzando

    il comportamento del

    fluido

    in

    corrisponderi

    zaad un filetto mediodicorrente. Itriangolidivelocit li tracceremo,

    In entrata ed inuscita, nel piano tangenteal filetto medioe contenente

    7

    Fig.

    13

    bis

    la

    velocit periferica. Nelcasodifig. 12essi risultanodel t iporipor-

    tato

    in

    fig.

    1 4.

    [n

    tale

    figura si

    osserva

    che-

    u ^

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    21/91

    38

    Le condizioni di

    massimo

    rendimento si realizzanoquando e

    nonhacomponenti

    tangenziali,

    poich cifacilita ilprogettodel

    diffu-

    soree neaumenta il

    rendimento;

    intali condizioc

    V

    UlCul

    6 4

    Anzich

    ricorrere

    ?lladeterminazionedel

    valore di u

    /e che corri-

    sponde

    al

    funzionamento

    conmassimo rendimento idraulico, quindicon

    c _ assiale, si

    preferisce

    introdurre ilcoefficiente di

    velocit perife-

    rica e cercarne l espressionenelle condizioni di massimo rendimento

    idraulico.

    Per

    definizione

    :

    K =

    6 5

    Cerchiamo

    ora diesprimere K infunzione di a e fi ; da l

    la

    fig.

    14,

    applicando

    il

    teorema

    dei seni, si ha :

    sin

    c

    x

    sin

    D altronde, essendo e = O :

    ul

    u u- cos a

    Ul.Cul

    s

    n

    e

    H

    v * u

    cos

    quindi:

    K

    c

    i

    2

    cos

    V

    sin

    6 6

    Sembrerebbe

    un circolo vizioso, p

    L e l i f t

    L a r . nno ru

    i - n / . a i l i

    K ri-

    chiedecheaianoto fly ma

    non

    lo poich inqui-uto Upo

    i l i u i a r r l i i n n

    il

    rendimento

    idraulico

    in

    condizioni

    di

    progotto

    non

    v n r i ; i r i m i l i ) ,

    M

    mi

    tando

    praticamente

    compreso tra 0,85 e 0,92.

    La

    ( 6 6 )

    permettedunque

    di valutare il

    coefficiente di

    periferica di massimo

    rendimento

    idraulicouna

    volta a a a u j j n . i L

    ,

    ^ e presunto, in baseall esperienza, ilvaloredi

    ^Jy

    .

    In

    particolare,

    la

    funzione

    che

    appare nella

    espressioni di

    K

    1

    diagrammata infig. 15 per l usualecampo di

    valori

    di n (15 i-

    I O 1 1 ) 1

    (601-1.30).

    F i g . 15

    Poich

    a e

    praticamente variano insieme

    con

    continuit

    dai

    valori minimi ai massimi,

    tenendo

    presente il

    campo

    di valori di

    n se ne

    deduce

    cheil coefficiente di

    velocit periferica

    pratica-

    mente

    compreso tra O, 55 e O,

    90.

    -

    7. 4. )

    C i

    r a d o

    di

    r e a z i o n e .

    U g r a d o

    di

    reazione

    definitodalla(11

    1

    ) che, per la

    ( 6 3 ) ,

    pu

    Mcr i .ua

    ; inche nella f o r m a :

    - 41 -

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    22/91

    40

    H -

    V 11

    2g

    1 H

    y u

    Applichiamo

    il teorema dei

    seni

    alla

    fig.

    14;si ha

    sin

    Dalla

    (64)

    si ha (si

    ipotizza dunque

    S

    H

    y

    u

    sin

    j?

    1

    cos a^

    ^

    sin ( fl. r

    a, U

    l

    67)

    Sostituendonella (67)

    si

    ricaval espressione

    del

    grado

    di rea

    zione

    in

    condizioni

    di

    massimo rendimentoidraulico

    :

    =

    1 -

    2 2

    u.

    sin

    jj

    sin (

    /?

    -

    a

    )

    2 2

    2 sin (/?.- o.) u sin 0 cos a

    sin

    =

    1 -

    2 sin ( cos

    a

    68)

    Dalla (68) si deduce cheil grado

    di

    reazionedipende solo,-dal

    la geometria

    della

    macchina; esso

    (

    quindi lo

    stessa

    per macchioe, di

    dimensionidiverse,

    purch

    similie funzionanti in

    condizione

    disimi-

    litudine

    fluidodinamica.

    n diagramma del grado di reazione riportato in fig. 16; da

    tale diagramma

    si

    nota come

    il

    grado

    di

    reazione

    sia

    praticamente

    in-

    feriore

    a O,6 nel canpo divalori

    usualmente adottati

    per gli

    angoli

    a

    Si

    nota inoltre che per

    = 60 ed a = 3 0 il grado di rea-

    zione

    si annulla; difatto il grado di reazione si annulla sempre per

    S

    =

    2

    a

    infatti la

    (68)

    da

    Z =

    O.

    In

    tali

    condizioni

    la

    turbina

    presenta

    uncomportamento ad

    azione

    eprende il nome di

    turbina

    limi-

    te; si tratta di un

    tipo

    di

    turbina

    indisuso.

    8

    4

    A3

    2

    O

    O

    = 3

    1

    2

    3

    4

    Fig. 16

    7.5.) Numero

    di

    giri

    caratteristico.

    La

    3 7 ) da

    l espressione

    generale delnumero digiri caratteri-

    stico; intendiamoora esprimerlo infunzione dialcune

    grandezze

    carat

    teristiche della turbina

    Francis.

    Esprimendo n in

    giri/min,

    anche n andr espresso in

    giri/

    min

    e risulter :

    60

    69 )

    se con

    intendiamo

    ildiametro della girante nella

    sezione

    di

    so.

    Indicando

    con B l altezza assialedeldistributore si ha poi :

    B D e sin a

    70)

    La

    potenza data

    dalla

    (23); se si adotta il sistema

    M K S

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    23/91

    - 42 -

    risultaespressoin W, mentre

    nella

    (37) occorre introdurlamisura-

    ta in CV;consegu.entem.ente:

    A i

    (P

    >

    Sostituendole (69), (71)nella (37)si ha :

    60 u

    1J , gQ

    H

    7 2 )

    D'altronde valgono

    le ( 64 ) ,

    ( 65 ) ;sostituendole

    nella

    ( 7 2 )

    si ha :

    2 1

    2

    '

    t

    g 8 ( 2g ) '

    'y

    B

    i0^

    7 3 5 J t

    D u e cos a

    da cui,

    assegnando

    ad _Qf ed 77 i valoi_m ed iamente ..

    . p i , ,

    . . . .probabili

    = O , 9 0 ;

    =

    O,

    33) ,

    si

    ottiene

    :

    g a- ,

    73)

    La

    ( 7 3 ) mette in evidenzachej er,aunientare il numero di

    giri

    caratteristico

    occorre

    aumentare K o B/D o O . , ovvero

    tutt~~~fre

    contemporaneamente,

    eoa

    e in

    praticaavviene: pertanto

    n

    minimo

    si

    otterr incorrispondenzaaivaloriminimiditali

    parametri,

    mentre

    n massimosiavr per i

    loro

    valoripi

    elevati.

    Ilvalore minimo di a 15 , il minimo di K per

    a

    = 1 5

    si ha per S

    = 60

    ed paria

    circa

    O, 62 (vedila

    ( 6 6 )

    con

    7

    =0, 9),

    il

    minimo

    di B/D

    viene praticamente fissato

    nel

    valore 0,04;il mas_

    simodi a 40 , il massimo di K per a = 4 0 si ha per =130

    ed

    o

    pari

    a

    circa

    O ,88,

    il

    massimo

    di B/D

    fissato intorno

    a O, 5

    per

    ragionicostruttive. Sostituendo

    tali

    valori nella ( 7 3 )

    si ottiene,per

    unaturbina Francia

    :

    60 < n

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    24/91

    Turbinalenta

    Turbinanormale

    Turbina veloce

    1

    15,20

    25i-300

    35;- 40

    0,

    70

    90

    120 130

    0,3

    0,4

    0,5

    VC

    cos

    a.,

    n

    C

    60J-130

    2 00

    350J - 450

    Dalla

    fig. 17 facile dedurre che alcresceredelnumerodi

    g

    ri caratteristicodiminuisceladeviazione ( J fi ) ~ ?ffi. l2prr5HtB~

    nellepalemobili.;corrispondentemente,

    alcrescere

    di n , le pale si

    evolvonodaltipoa

    forte

    curvaturaaquelloapiccola

    curvatura.Jyedi

    fi

    gura

    18).

    TL

    Fig, 18

    IInumerodigiricaratteristico ha una

    marcata

    influenza amiche

    sulprofilodella girantein unpiano,contenente

    l asse

    dirotazione.Per

    renderci

    conto

    di cidobbiamo tener.presente

    che,

    inlineadi massi-

    ma, si desidera chel areadellasezionecircolarediscaricosiaquasi

    ugualea quella di uscita dal

    distributore;indicando

    con D il diame-

    tro

    della

    sezione

    circolare

    di

    scarico,

    occorre quindi soddisfare

    la

    re_

    lazione:

    D

    D.

    7 4

    Neconsegue che, perbassi n

    ,

    essendo B/D piccolodeve es-

    sere D < D , mentreperelevati n , essendo

    B/D

    paria circa

    S 1

    f

    'iIH

    VC

    f~~

    1

    O

    5,

    occorre

    che D

    superi

    oduguagli, quanto

    meno,

    D .

    3 ** ^H***** ***

    Neconseguonoi

    profili

    riportatiinfig.

    19;

    difattole

    turbine

    Fig. 19

    lente assumonoilprofilo indicatointalefigura, mentre quelle veloci

    tendonoalprofilo tratteggiato.

    Ilprofilo indicatoinfig.19 b a

    tratto

    continuo nasce dalle esi-

    genze

    precedentemente

    esposteedaUapreoccupazionedimantenereun

    piccolo

    gioco radiale tra pale fisse e mobili; purtroppo una pala mobi

    le di

    questo

    tipo

    presenta'

    uno sviluppoeccessivo, con ci

    aumentando

    troppo

    leperdite.perattrito tra acquae pala; diventa

    inoltre

    .impossi-

    bile realizzare

    un

    rapporto

    D/D superiore

    all unit,

    e il

    massimo

    di n

    risulta limitato

    avalori

    aggirantisi

    sui 200

    giri/min. Succes-

    c

    sivamente

    si scopertoche

    lasciare

    unmaggioregiocoradiale tra p a _

    le fisse e mobili non riduce il

    rendimento,

    anzi lo migliora,

    anche

    per

    la concomitanteriduzionediperditeperattritodovutaalminor svilup-

    poche, in talmodo, assumelapala; inoltre, unprofilodeltipo

    tratte^

    giatoinfig. 19 b consentevaloridi D /D superioriali1unit, e per;

    mette

    quindi

    di

    giungere

    con n a valori massimi

    pari

    a

    circa

    450

    ri/min.

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    25/91

    4

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    26/91

    75

    80 10O

    200

    300

    400

    Fig. 21

    ra, valutando

    n ~\nbase-alla

    (37).

    Noti

    n ed u, si valutano i diame

    tri D1 , D

    .,

    D e D .; poi, in

    base

    allafig. 21, si calcolano B e

    D . Si ora ingradoditracciareil

    BrpfUo__assiale

    della

    pala.

    La de

    3 ' '

    '

    * - ' -

    '

    terminazione degli angoli /j., , vieneomessaessendolapala

    svergolata;

    per

    tale

    valutazione

    occorrono metodi

    di

    studio pluridi-

    mensionali

    o il

    ricorso all esperienza.

    In

    generale, comunque, prima

    direalizzareuna

    turbina

    si

    ricorrer

    aprovesumodelliin scala ri-

    dotta.

    Par terminare in

    base

    al

    diametro

    D ed

    alla

    portata si

    valu

    - 49 -

    ta. e

    e

    questo valore

    utile

    per il

    calcolo deldiffusore

    (se la

    turbi-

    na

    benprogettata e , intalesezione, assiale).

    Costruttivamente

    M

    il

    distributore

    potr

    essere fatto

    in

    acciaiofuso

    ofucinato, in

    ghisa

    o

    in

    acciaio

    inossidabile;

    generalmente

    il

    numero

    di

    pale

    fisse

    sar un

    multiplo di 4 compreso tra 8 e 24, e non dovr coincidere col nume-

    ro dipale della girante, o conquesto

    numero

    aumentatodi

    una

    unit,

    ondeevitare

    l instaurarsi

    di

    regimi

    pulsanti per la portata.

    Per lacostruzione della ruota girante si

    ricorre

    aghisanorma_

    le o ad

    alta resistenza

    per cadute

    utili

    non

    eccessive

    (inferiori

    a

    60m),

    diversamente si pu far uso di

    bronzo

    (adattoper

    resistereagli

    attacchi

    chimici),

    di

    acciaio

    fuso (adattoper resistere all'azioneabrasivadel-

    ia

    sabbia), diacciaio inossidabile (adattoper resistereai danneggia-

    menti

    conseguentia

    fenomeni

    dicavitazione).

    7. 7. ) Regolazione.

    Laregolazione delia-turbina.Francis

    si

    effettua variandolapo

    tata che attraversa la .macchina; ci si

    ottiene cambiando

    l'inclinazio^

    ne

    delle pale fisse emutando,di

    conseguenza

    la sezionedi

    passaggio,

    in tal

    modo

    si cambiail valore d

    a.] e

    quindi

    dell'angolo cinematico

    ,

    corrispondentementei

    valori

    cinematici e

    costruttivi

    di fl non

    1

    .... i

    coincidonopi, edalleperditesin quiconsiderate occorreaggiungere

    quelle

    per

    deviare

    la

    corrente prima

    che

    entri nelle palemobili; que-

    steperditesono tantopi elevatequantopiforte

    la

    variazione della

    portata rispettoalle

    condizioni

    dimassimorendimento. In

    conseguen-

    Fig.

    22

    50

    51 -

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    27/91

    l A l

    zadi ci la regolazioneaccompagnatada unariduzionedi

    rendimen

    -

    to

    idraulico; mentre

    per le

    turbine lente questa

    diminuzione inizial-

    mentepiccola, per le

    turbine veloci

    subitoforte

    (vedi

    fig. 22). La

    portata di massimo rendimento sceltaintorno al 75%dla^massima

    per una turbina lenta e

    sale

    all'85%^90%

    per una turbina veloce,

    onde

    e

    vitare cheun'eccessivariduzione del rendimentocomporti rendimenti

    idrauliciin

    condizioni

    di

    progetto troppobassi.

    Hdiagramma collinare deltipo riportato infig. 5; su di esso

    appaionoper anche

    altrelinee

    (quelle a

    trattopieno

    in fig. 23),.cprri-

    spondenti ad una

    prefissata

    apertura del

    distributore,

    espressa in pe_r

    centuale

    dellaapertura

    massima; tali

    lineehanno

    generalmente anda-

    mento

    calantealcresceredins.Per spiegarequalitativamente questo

    andamento, supponiamoche la macchina sia priva di perdite; in

    base

    al

    le

    (60),

    6 2 )

    si ha :

    ( 7 6 )

    Se

    la macchina

    lavora

    sotto una caduta utile prefissata,l'aumen

    todi n implica unaumento.di

    u.

    2

    - u 2

    )/2 e richiede una corri-

    spondente

    riduzione

    delle

    altre

    velocit equindidella portata. La pre-

    l

    mmm ~ imma. . ^

    Q,

    100

    creso

    senza

    di

    perdite

    non

    alteraqualitativamente

    il

    risultato

    cuini

    ftgiunti.

    Infig. 23 si nota che ilmassimodel

    rendimento

    si h it j n r a p t > r

    ture pari a circa il 75% di quella diprogetto;ci corrisponde aquunto

    gi

    visto nella fig. 2 2 ,

    che sostanzialmente

    rappresental'andamento

    del rendimento in corrispondenza al numero specifico di

    giri

    di massi-

    morendimento.

    In

    baseal

    diagrammacollinare, noti

    H ed il

    diametro

    della

    macchina

    reale

    possibile

    determinare

    l'andamento

    della

    potenza

    in

    funzionedel

    numero

    digiri, pervalori prefissati

    dell'apertura

    del di-

    stributore.

    Se

    ne. ottiene

    un

    diagramma

    del

    tiporiportato

    in

    fig.

    24; in

    tale

    figura le

    linee

    atratto continuo corrispondonoad

    apertura prefis-

    sata, mentrequelleatratto

    discontinuo sono

    a

    rendimento

    costante.

    u

    Fig.

    23

    Fig.

    24

    Per ogni

    apertura

    lapotenza

    presenta

    un

    massimo;

    adestra ed

    asinistradi

    tale massimo

    la

    potenza

    si

    riduce, principalmente

    per il

    diminuiredel

    rendimento

    idraulicoacausa

    delle

    perdite per deviare la

    corrente prima cheentri nelle pale mobili, (a

    rigore

    il massimo non

    coincide

    col

    punto

    di

    massimo

    rendimento

    idraulico,

    poich

    al

    variare

    di n

    cambia

    anchelaportata, adapertura costantedeldistributore).

    Viceversa, riducendol aperturadeldistributore, anumero di

    52

    53

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    28/91

    giri

    costante, la

    potenza diminuisce principalmente

    per il

    calare della

    portata

    cheattraversala macchina.

    Per operarela variazione disezionedi passaggio.del

    distribu-

    toresi adottano opportunisistemidi comando;nellefigg. 25, 26 ne so

    no

    schematizzati

    due.

    Fig.

    25

    Con riferimentoallafig. 25, larotazionedi Aintornoal perno

    fisso

    F fa ruotare la corrispondente pala; la rotazione di A si tra-

    smettea__J3jL,..tramite

    iltirante ,causando

    la.rotazione

    della corri-

    spondente

    pala,

    e

    cos

    d'iseguitol In tal modovariala lunghezza D E

    e quindila sezione di passaggio.

    chiuda

    Fig. 26

    Con rifeumentoallafig. 26, larotazionedell'anellodicornan-

    do

    A

    A

    causa

    la

    rotazione

    di C

    intorno

    al

    perno fisso

    D,

    grazie

    al

    tirante

    BB;

    la

    rotazionedi

    causala

    rotazione

    della

    corrispondente

    paletta,

    solidale

    con C. Cosper lealtrepale.

    8

    Turb in e a

    Elica

    .e

    Kaplan

    8.1.)

    Descrizione della macchina.

    Quando

    la

    caduta diventabassa

    e la

    portata elevata,

    la velocit

    di rotazione di una

    turbina

    Francis

    diviene

    piccola.

    A titolo di

    esem-

    pio consideriamo il caso in cui si

    disponga

    di un

    salto utile

    di 10 metri

    e di una portata sufficientemente elevata per realizzare una macchina

    con unapotenzadi 25, 000 CV; ammettiamodi utilizzare una turbina

    Francis

    connumerodigiricaratteristico il pielevato

    possibile,

    pari

    cioa 450 giri/min. Inbasealla (37)si ricava :

    n = 50 giri/min

    Sitrattadunquedivelocitangolarimolto modeste;esse p on f ; o _

    no

    problemi

    costruttivie di

    spesa nella realizzazione

    dell'

    alternatore

    trascinato dallaturbina. Sipuovviare a ciinserendo tra turbinae

    alternatore un moltiplicatore,rinunciando cos all'accoppiamento diret-

    to

    Un'altrasoluzione

    alternativa

    consiste

    nel

    ripartire

    il

    flusso

    d'a

    quatra piturbine, riducendoin tal

    modo

    la

    potenza

    diciascuna ed ai

    mentandonequinriavelocit angolare. Sitrattacomunquedi soluzio-

    nidiripiego,

    connesse

    ibasso valore delnumerodigiricarattersti_

    co; unasoluzionepilogica si ottienericorrendoamacchinecon n u m e _

    ro

    di

    giricaratteristicopielevato,

    ottenibilispingendo

    allimite il

    procedimento

    adottato

    per

    aumentare

    il

    numero

    di

    giri

    caratteristico

    delleFrancis;sigiungecosaturbine cheutilizzanounapalettaturarro

    bile puramenteassiale, mntre'la palettatura fissa presentaandamen-

    to

    radiale

    Fig. 27

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    29/91

    - 56 -

    - 57 -

    83) implica

    la

    costanza

    della

    compo

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    30/91

    L'equilibriodelle

    forze

    nella

    direzione

    radialeportaa

    scrive-

    re

    :

    pr - (P

    dacui :

    dr) (r + dr) + p d r +

    Q d r = 0

    .' V

    '?

    Jf

    ,. i

    it f ,ocj /

    :

    p

    7 8

    doveil

    simbolo

    diderivata parzialedipendedalla

    variazione

    dellapre

    sione con la quota. Integrando la (78) tra due punti A B alla stessa q.uo_

    ta, tenendopresente la (77),siottiene:

    7 9

    Trascurando

    levariazionidiquota geodetica (tenerne contocom

    plica iragionamenti, ma nonaltera i

    risultati), applichiamo^^

    ( 1 ) ad

    u n filtt-ehe

    passir-per

    il punto A : t .- ,,jj

    ,

    , .

    ( 8 0 )

    Applichiamo quindi

    la

    (1 )

    ad un

    filetto

    che

    passi'

    per B :

    2 2

    * C

    d B

    81)

    Confrontando le (80), (81)si ha :

    Confrontando le ( 7 9 ) , (82) si ottiene

    (ca>B

    8 3

    cita intutti ipuntidi una sezionenormaleall assedi rotazione, quindi

    in

    particolarenella sezionediingresso

    nella girante.

    Se lapalHU

    rno

    bile

    svergolata

    in

    modo

    che

    anche

    in

    uscita

    si

    abbia

    un

    vortice libe-

    ro, ladistribuzionedellavoro ottenutocostanteaivariraggi; appli-

    candola (1) e tenendo presente talecostanza, si punuovamente dirno

    strare

    che

    anche

    in

    uscita

    la

    componente

    assiale

    della

    velocit

    non va-

    ria tra puntidi una

    sezione normale

    all assedi

    rotazione. Siamo

    ora

    in

    gradodi

    tracciare

    itriangoli divelocitj|j,vari raggi(fig. 29).

    Fig.

    29

    E

    1

    danotareche la componente e praticamente nulla o qua

    sij jJSja,jpaggi. Ilcampodimoto

    chiaramente

    non unidimensionale,

    tuttavia l'esistenzadiun~wHic_libero (equindila costanza di

    (L.)

    ai

    variraggi)

    e la

    costanza

    dellacmponente_

    assiale

    di

    velocit per-

    mettonj3jdjjapj>nc^ in .molte considerazioni.

    Assegnati

    e ed < V e

    volendodeterminare-

    a, ( r ) ee,( r ).

    _ _ _ _ _ ,a d

    ~~

    1 1

    basta_utilizzare_la (77)

    el'equazionedicontinuit

    dellaportata,

    che po

    ta a_scjrive.re

    :

    L:

    r d B c d s i n

    ( 8 4 )

    58

    - 59 -

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    31/91

    Dalle (77), (84) si ottiene :

    8 5

    mentre

    le

    componentiassiale

    eperifericadi

    e.

    si ricavano,

    rispetti-

    vamente, dalle

    (84) ,

    (77) (nelle (84), (85)

    D, D., D

    indicano

    il dia -

    ---- i----e

    . ^ i cO quellointerno e..

    quello

    esterno, mentre B rappreseli

    tal'altezzadeldistributore

    )

    .

    Sfruttando

    l'osservazione

    fatta

    sulla teoria

    unidimensionale,

    il

    rendimento idraulico

    potressere

    espresso

    tramite

    la (64) ,

    riferita

    al

    raggio

    medio

    (se sitrascurala piccola componentedi velocit

    per i f e-

    rica inuscita). Il

    grado

    di

    reazione

    sarespresso.ancoradalla

    (68)

    ( inviadiapprossimazione

    poich

    si

    trascura e

    ); per la (67 ) , ere-

    w

    scendo e dalla puntaalla radicedella

    paletta,

    il gradodi

    reazione

    cresce dalla radice alla

    punta.

    Nella

    sezione

    di mezzo ,

    per gli

    elevati

    valoriche assume l'angolo j , ilgradodi reazione risulta in

    gene-

    rale superiore a

    O,

    6 (vedifig. 16).

    Il

    coefficiente

    di

    velocit periferica

    normalmente definito con

    riferimento

    alla sezionedi puntadellapala

    mobile;

    la

    (66)

    continua a

    valere (in viaapprossimata,poicharigore e o ) con riferimento

    agli

    angoli

    inpunta

    allapala;

    per glielevati valoridi 5 e per i

    vaio

    ri di a nonmolto lontani dai 90 , il coefficiente di velocit pe rife -

    rico

    risultaelevato (vedifig. 15) e generalmente compreso tra 1 , 4 e

    2,

    5, crescentealcresceredel

    numero

    digiri caratteristico.

    8.3.)

    Numero

    di

    giri caratteristica.

    Adottando

    ilprocedimentogiusatoper la turbina Francis, ri-

    ferendo

    la

    (69)alle condizioni

    inpunta

    alla pala,

    esprimendo.la.pojrta.ta

    in

    ingresso

    alla

    girante tramitelajreLazipne :

    i

    I (D

    -I) e,

    sin a

    *

    1 1

    ove

    gli

    indici 1

    siriferisconoallecondizioni

    inpunta

    alla

    pala, si ot-

    tiene :

    K

    5 l ~- ) t g

    ( 8 6 )

    utilizzando

    per

    T J

    ed

    ij

    i

    valori

    gi

    introdotti

    nel

    caso della

    t u r b i -

    na

    Pranci..d,-ijadicando

    con 1 l'altezza radiale della pala.

    L'angolo a in

    punta

    allapala si puritenere variabile da i l )

    1

    '

    i u n

    a 75 ,

    crescente

    con n

    , mentre

    normalmente compreso

    tra

    0,2

    e 0,32, edanch'esso crescente con n .

    Introducendo

    tali

    valori

    nHa~( 86) si

    ottiene

    :

    1000

    In

    fig.

    30 riportato

    l'andamento

    di

    alcunegrandezze

    in

    X

    5

    KJOO

    60 -61

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    32/91

    ne

    di n ; si

    notano

    :

    - il rendimento idraulico in condizioni di massimo

    rendimento;

    - ilnuniejra.

    delle

    pale z );

    - il

    salto utile

    massimo, rapidamente calante al

    crescere

    di n ;

    - il gi

    citato

    coefficiente di

    velocit

    periferica,

    valutato

    in

    punta

    alla

    pala;

    2

    - il

    rapporto e

    /2

    g H , che con i suoi

    elevativalori

    indice

    della

    in

    dispensabilitdel.

    diffusore,

    amenoche si

    intenda

    operare con

    bassi

    rendimenti

    idraulici.

    f

    Per

    concludere,

    siosserviche

    anche

    il

    rapporto

    i tra il

    numerodi

    giri

    di

    fuga

    e

    quello

    di

    massimo

    rendimento

    dipende da

    n ,

    e pu

    giungere sino

    a 2, 5 ; 3.

    8. 4. )

    Dimensionamento

    di

    massima.

    Notii

    dati

    di

    progetto

    si

    calcola

    n e

    quindi

    da

    fig.

    30 si de-

    terminano K e z . Da K ed n si

    valuta

    il

    diametro

    esterno (D { e

    t -

    ' ('

    quindi B ed 1

    tramite

    i

    diagrammi riportati

    infig.'31.

    450 600 800

    1000

    Fig.

    31

    Per unavalutazionedegliangoli dellapalettatura si pustinia-

    re T in

    baseallr.fig. 30,'quindicalcolare

    (L.) e-daesso

    risali-

    re al

    valore

    di e in unpuntodella

    palettatura

    (trascurando e );

    si

    s^

    IL

    u *

    calcolapoi la componenteassialein base

    alla

    portataedalle

    dimenai^

    ni geometriche; e

    cos

    noto

    a

    in una

    sezione

    e, per la

    (85), anche

    lo

    angolo o,. Applicandola

    (85)

    si

    ottiene

    a1(r) e quindi, dal triango

    lodelle velocitiningresso, anche ff

    (

    r); l'angolo p ( r) pu e n . s < ^

    re

    determinato, approssimativamente,

    daltriangolo delle

    velocit in

    uscita,

    supponendo e

    = O

    e

    conoscendo

    gi la

    componente

    assiale

    della velocit, uguale a quella inentrata.

    .

    Lepalesono normalmente realizzateinacciaiofusood

    inossi-

    dabile;

    solo per piccole ruote possono

    essere

    in

    bronz.o.

    8.5.) Regolazione, curve

    caratteristiche.

    Laregolazione della portata viene

    effettuata agendo sull'incli-

    nazionedel distributore equindi, variandonel'areadi

    passaggio

    (co-

    megi

    visto

    per le

    Francis).

    Ginelle

    Francis si era

    osservato

    che al

    variare

    della portata,

    il

    rendimento

    tendea

    decadere

    tanto pi

    rapidamente

    quanto

    pi n

    ^ *

    =

    ^*

    a

    ***

    llll

    *'M*M>MMl MMi qMy

    K

    *^ gP^ jnff

    elevato;

    questa

    riduzione veniva

    giustificata

    in

    base

    alleperdite

    con-

    jSesse

    c8n

    la necessit di

    deviare

    la

    corrente

    all'ingresso

    nelle pale

    rm j

    bili,

    dato

    chel'angolo 5

    cinematico

    non

    coincideva

    pi con l'angolo

    08

    u n i i

    '/m.,

    o

    o s

    o j

    . 32

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    33/91

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    34/91

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    35/91

    68

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    36/91

    Fig 37

    Fig.

    38

    P A R T E

    I I I

    T U R B O P O M P E

    1)

    P

    re

    vale

    n z Po t en z a , R e n d i m e n t o

    Consideriamo-una pompa cheaspiri da un

    serbatoio

    v e man-

    di in un

    serbatoio

    m pi

    elevato.

    Ad

    ogni

    unit di

    massa

    difluido che

    attraversa la macchina si fornisce al

    fluido

    un lavoro L.; a causa del-

    i

    leperditenell interno della pompa, la variazione di carico totale tra

    laboccadi mandata equella diaspirazione inferiore ad L. (vedifl )).

    fi

    Fig. 39

    Tale variazionedi

    carico

    totale prendeil nomedi prevalenza manomp-

    trica H e per la (4) risulta espressada :

    2g

    9 3

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  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

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    39/91

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    40/91

    8

    - 79

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    41/91

    Lepalettedeldiffusore permettonodiottenere angoli o supe-

    rioriad a ;se ildiffusore apareti piane

    parallele,

    dalla (111)si

    ri

    cava:

    r

    sin a

    r

    sin

    a

    (114)

    Confrontandole (113),

    (114)

    si

    riscontra

    che le

    palette

    del

    dif-

    fusore

    permettonodirealizzarelostesso rapporto

    c/c

    con rapporti

    r /r inferiori

    al

    caso

    del

    diffusore

    non

    palettate,

    e

    quindicon dimen-

    sioni

    di

    ingombro

    minori(leconsiderazioniquisvoltesonoanaloghe a

    quelle checonsiglianol'usodi un

    diffusore

    palettateomenonel caso

    dei

    compressori centrifughi).

    5.2.)

    Teoria unidimensionale.

    Analogamente

    al

    caso

    dei

    compressori, introduciamo

    i

    seguen-

    ti

    parametri adimensionali:

    -coefficientedipressione:

    i

    - coefficiente di perdita

    - coefficientediportata:

    u

    2

    /2

    2/2

    Considerandole (1081), (115)si ha :

    e

    *=2- -

    (115)

    (116)

    (117)

    quindi,

    in

    base

    ai

    triangoli

    di

    velocitriportati

    in

    fig.

    40, si

    ricava

    :

    V 2[i+ pcotg

    fl J

    (118)

    corrispondente al diagramma di f i g . 41.

    Ildiagrammadi f f

    V ) ,

    analogamenteal casodal

    compra

    -

    sori.

    del tipo riportato infig.42.

    craac*

    Fig. 41

    Fig. 42

    Per il

    rendimentoidraulico,

    dalle

    94) ,

    (95),(115),

    (116)sl

    lui:

    L,

    i

    111

    80

    81

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    42/91

    I diagrammi di (V -

    )

    sono

    riportati in f ig . 43.

    Datalefigura aiosservacome, alcresceredi ]J

    ,

    il massimo

    dellecurvesi

    aposti

    verso valoriminori di y , sino quasi a svanire

    completamente.

    cresce

    5. 3. )

    Curvecaratteristiche.

    Fig.

    43

    Dalle(94).

    (115),

    (116)

    siha:

    L L

    ,:.,.,*,

    2

    g

    2g

    - K r u v u l u i f / u

    r i s u l t a p r o p o r z i o n a l o a d n ~ .

    L e

    c u r v e

    a p - ( t o s t a n t i ; , ne l

    p i a n o

    (H , Q ) , sono q u t n < l l i l r l l i -

    p a r a b o l e a d asse

    v e r t i c a l e

    e

    c o i n c i d o n o

    c o n

    l i nee

    d i r e n d i m e n t o M r u u

    c o s t a n t e ^ G r a z i e

    a

    q u e s t a p r o p r i e t , d i s c r e t a m e n t e

    v o r l f l r i i l u

    . i l

    m e n o

    in un

    c e r t o c a m p o

    d i

    v a l o r i

    d i

    p o r t a t a

    e

    p r e v a l e n z a ,

    < > p o H i i i h i l i

    t r a c c i a r e

    i l

    d i a g ra m m a

    c o l l i n a r e d e l l a

    p o m p a

    c h e risulta d e l t i p o r a p -

    p r e s e n t a t o in f i g . 4 4 . Da t a l e f i g u r a s i

    osserva

    c h e , m e n t r e

    p o r t a t a

    i-

    p r e v a l e n z a r i s p e tt a n o a b b a s t a n z a b e n e l a p r o p r i e t p r i m a e n u n c i a l a , l i -

    c u r v e

    d i

    i s o r e n d m e n t o s i

    s c o s ta n o d a l l a n d a m e n t o

    p a r a b o l i c o ; c i

    d o

    v u t o

    p r i n c i p a l m e n t e

    a l f a t t o che su

    t a l e d i a g r a m m a v e n g o n o

    r i p o r t a t i ; U .

    c u r v e

    d i u g u a l

    r e n d i m e n t o

    della

    p o m p a ,

    n o n q ue l l e d i

    i s o r e n d i m e n t o

    i-

    d r a u i i c o , e

    r e n d i m e n t o

    m e c c a n i c o e

    v o l um e t r i co

    variano a l v a r i a r e

    d e l

    n u m e r o

    d i giri,

    a n che

    s e

    p r i m a n e

    c o s t a n t e .

    cresca

    F i g .

    4 4

    N u m e r i c a m e n t e , i n

    q u es t e

    t u r b o p o m p e s i p u

    r i t e n e r e

    che i l r i _ n

    d i m e n t o

    i d r a u l i c o

    s i a

    c o m p r e s o

    t r a O , 7 0 e O , 9 3

    m e n t r e

    i l

    r e n d i m e n t o

    v o l u m e t r i c o

    varia d a 0., 9 2 a O , 9 9 a s s u m e n d o i valori p i elevati ne l ca

    so d i pom pe a dopp io i ng r e s so ( a n a l o g h e a i c o r r i s p o n d e n t i t i p i d i

    c o m -

    p

    rn

    as

    u r e

    ,

    costruttori

    normalmente

    danno le curve di prevalenza

    mano-

    82

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    43/91

    metrica,

    potenzaassorbitae rendimento della

    pompa

    infunzione della

    portatavolumetrica, anumerodigiri costante (fig. 45);la

    potenza

    ri-

    sultaprevalentemente

    crescente

    all'ammontare della portata.

    Ci

    e_

    videntemente dovutoal fatto che l'aumento di Q e la riduzionedi 77

    prevalgonosullariduzionedi H , alcrescere dellaportata. _ .

    Fig. 45

    5. 4. ) Punto d i funzionamento.

    Per determinare il puntodi

    funzionamento

    della pompa occorre

    conoscere la caratteristica esterna, cio la prevalenza richiesta dallo

    Fig. 46

    impianto in cui montata la pompa, in funzione della p o r t u l u . N o m i . i l

    mente laprevalenza richiesta somma di un termino

    cou t ur i '

    ( p r c v n

    lenza

    geodetica

    H g ovariazioned i quota piezometrica H C

    / >

    u n

    I n

    u n a d i f f e r e n z a d i pressione tr a serbatoio d i aspirazione < d i

    m u m l i i l a )

    e di uno

    crescente

    circa

    col

    quadrato

    della

    portata

    (prevaU-ir / . i i

    . I n i . i m i

    ca H_, dovutaallevarie causedi

    perdita

    perattrito, per c a m b i a m e l i

    ti disezioneodirezione,eie...., e adeventualirichiestedi

    u u m r n i o

    della energia cinetica);il prevalere di uno dei dueterminisull'altro d_ l

    pendedalservizioa cui viene adibita la pompa.

    L'intersezione tra lacaratteristicainterna della pompa e la ca

    ratteristica esterna

    del

    circuito determina

    il

    punto

    di

    f u n z i o n a m e n t o(A

    nelcaso difig.46 . Per le pompe presentantiuntrattodi

    caratteritiU

    caascendente alcrescere dellaportata, possibile il verif icarsi, in

    certe condizioni,

    di

    fenomeni

    di

    pompaggio;

    inoltre

    tutte

    le

    pompe

    po

    sonoandare soggettea

    fenomeni

    distallo rotante (vedi compressoridi

    gas ).

    5 . 5 . )

    Numero

    digiri

    caratteristico.

    Analogamente

    al

    casodelle turbine, introduciamo

    il coefficien-

    tedivelocit periferica :

    K =

    1 2 2

    Cerchiamo di

    correlare

    K ad o e p ;con considerazioni

    trigonometriche

    sulla fig. 40 si

    ricava

    :

    i

    1

    Se e non ha componente

    periferica, dalle

    (108*) ,

    (95)

    si ha :

    L. gH

    u u

    e quindi:

    1 2 3

    - 84 -

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    44/91

    Il diagramma di

    #

    = f (a , 0 ) riportatoin fig. 47; in base

    atalediagrammaedassumendo ? = O, 80 si ha che K pu variare

    tra O, 83 e 1,56, crescendoall'aumentaredi a" e di fl".

    =40

    130 .

    14 T

    16

    TI

    65

    Fig. 47

    In

    basealla (122), sapendo che K

    dell'ordine

    dell'unite che

    u" almassimogiungeavaloridell'ordinedi 60m/s, poi

    facile rica_

    vare che la massima prevalenza dell'ordine di 200 metri. Ricordan-

    do

    poi le

    (107), (122),

    unitamenteallerelazioni seguenti:

    siricava:

    V

    I

    K

    -Tir

    d

    tg

    a'

    1 2 6 )

    analogaalla 7 3 ) ottenutanelcaso delleturbineFrancis.

    Dalla

    1 2 6 ) ai

    ricava

    che, per

    aumentare

    n ,

    occorre aumen ta_

    re K,

    l /d

    ed a", singolarmenteo

    contemporanerunont;

    ricordan-

    doilimitigi visti per a" e K etenendopresenteche l"/'l" varia

    tra 0,04ecirca 0,25,dalla

    1 2 6 )

    si ricavache n varia tra 60 < circa

    350.

    In

    particolare, l'aumento

    di n

    accompagnato

    da

    aumenti

    del

    rapporto

    l /d ;

    quindi, al

    variare

    di n ,

    muta

    il

    profilo

    della

    giran-

    te in unpianopassanteperl'assedi rotazione, e sihannoiprofili di

    fig. 48.

    lnt

    pompa

    vloc*

    ompa nonna

    Fig.

    48

    La

    variazionedi n

    influisceanche sullaformadella caratteri

    stica H = f < Q ) e P = f

    } - ) ;

    infatti l'aumentodi n

    accompagnato

    da un aumento di K e questo

    ottenuto

    aumentandoanche ] JU ;

    in

    base

    alle

    1 2 0 ) , (221)

    edallafig.43 ci comporta che alcresceredi n la

    carati

    eristica

    H

    = Q ) presentitratti

    ascendenti, che

    tendono mano

    u

    a

    mano

    a sparire sinoad

    ottenere caratteristiche

    completamente di-

    scendenti.

    Per

    quantoriguarda

    la

    potenzautile, espressa dalla

    1 0 5 ) ,

    alcrescere di n essaincomincia

    s presentaretratti

    a

    pendenza

    ne^u

    poich La rapida diminuzionedi H prevalesull'aumento

    di

    portata

    e

    sulla

    riduzione

    di

    ij

    .

    Un

    confronto

    qualitativo

    tra gli

    anda

    menti

    di H e P infunzionedi

    Q,

    alvariaredi n , riportatonl-

    u

    u e

    86

    - 87 -

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    45/91

    le figg. 49,

    50.

    Fig. 49

    i/U

    nc7

    15

    2SO

    1 I/lo

    Fig.

    50

    5.

    6. )

    Dimensionamento

    di

    massima.

    Determinato

    n inbasealle

    condizioni

    di

    progetto,

    sitratta di

    e

    determinare d , d., 1

    (vedi fig.

    48)

    nonch

    gli

    angoli

    a ,

    0 .Cohen

    suggerisce

    l'adozione

    delle

    curvedi

    fig.

    51

    come guida

    aldimensiona-

    mento;

    in

    talicondizioni

    :

    - in

    base

    a K aidetermina u equindi d .

    notoil

    numerodi

    giri,

    n;

    -

    L nbaite

    ad l /d ivaluta i ;

    - inbasea d./d sivaluta d.;

    *

    inbase

    alla

    portataad

    i

    e d sivaluta e

    .

    Conconsiderazioni trigonometrichesultriangolo dellevelocit in

    eri

    tratasi ha poi :

    =c

    r

    tg

    a

    1 2 7 )

    La

    (127)

    legatra

    loro

    a e

    0 ;

    unaseconda relazione tra

    = <

    e

    p

    la

    (123);

    da queste due equazioni si ricavano

    < ^

    e

    i .

    60 100

    200

    300 350

    Fig. 51

    V i infine da

    osservare

    che inIngresso, la

    pala sar

    L a t a f e e

    non ditipo

    puramente

    radialeo con.raggio

    costante

    inentra-

    ti )

    polche La

    velocit

    perifericaaivari raggimuta e si vogliono

    v i d i

    r

    K

    H t . i

    m e

    -

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    49/91

    ciopraticamente

    il

    campo ivariazionedi

    n per

    questo tipo

    di

    pom

    pe.

    Per il

    dimensionamento, calcolato

    n in

    base

    ai

    dati

    di progetto,

    si

    puutilizzarela

    fig.

    59 percalcolareil

    diametro

    esterno

    e l altez-

    zadella

    pala

    dellagirante.

    Il

    numero

    di

    pale

    mobili

    normalmente

    compreso

    tra 2 e

    6,

    assumendo

    i

    valoriminori

    per i pi

    elevati vaio

    ri di n , mentreildiffusore raddrizzatore ha unnumero dipalegene-

    ralmente

    compreso

    tra 3 e

    ?)

    15

    5 7

    9OO 11 13

    Fig. 59

    8)

    R eg-olazione

    La regolazione di unapompa necessaria per mutare le condi-

    zionidi funzionamento, quantolorichiedauncambiamentonelle esi-

    genze del servizioche la pompa deveprestare.

    Ilmetodopisempliceconsistenelvariare ilnumero digiridel

    la pompa

    muovendosicosi

    sul piano H - Q lungounacurvacirca pa-

    ra

    i n

    zona

    l i r e n d i m e n t o

    . - l e v a t o , questo tende quindi

    a i n i u i l . - i i . - n u p . - r

    u n ampio

    campo

    d i t 'u r r / . i o n a m e n t o . U nsimile

    metodo

    d i

    r c i j o l i r / . i n r n -

    .

    possibile

    solo

    se la pompa comandata da un motore elettrico : i cor-

    rente

    c o n t n u a

    (scarsamente impiegato) o da un

    motore

    ;i

    c o m b u r i

    u r n e

    m u r i - r i a

    (generalmente

    impiegato

    solo

    in

    assenza

    di una

    rete

    li

    d l u t . r i -

    b u - z i o n e

    elettrica,

    come

    nel casodi

    pozzi isolati

    in

    campagna).

    In

    generale il

    comando

    delle

    pompe

    affidato

    a motori elettri-

    ci

    in

    correntealternata trifase, quindi

    a motori con

    velocit

    non

    rego-

    labile; intale caso, salvo

    l inserzione

    didispositivi complessi e in g

    no

    re

    non

    impiegati,

    la regolazione

    della

    pompa a numero digiri varia

    b i l e

    non

    attuabile.

    Un

    secondo metodoconsiste nellostrozzare lamandata mediati

    le

    unavalvola posta sul corrispondente

    condotto;

    in tal

    modo

    la

    cardite

    ristica del circuitoesterno si modifica passando dalia curva calla

    cur

    va

    e1 (fig. 0) ed il puntodi funzionamentopassa da B a B ;con que ,

    sto

    sistema dir regolazione il rendimento della pompa tendeadecadere,

    pi

    o

    meno

    rapidamente.

    C

    1

    Fig. SO

    Ricordando

    L andamento

    della potenzaassorbita

    infunzionedel-

    la

    portata ( f i g g .

    45, 55) si concludeche questosistema di regolazioni*

    m i n p t ' i - H c n t a

    problemi nel casodellepompe centrifughe, mentre d w v

    > ; ; . - l i - impupalo

    c o t i molta cautela nel

    campo

    delle

    pompe assiali

    t|

    l l i i . - i M i

    m i s in , in cui si

    corre

    il

    rischio

    di sovraccaricare il motori

    . l e i

    r K - M , ;i

    M i i s i

    richiede

    d i erogare u n a

    potenza maggiore.

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    50/91

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    51/91

    - 100 -

    -

    101

    -

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    52/91

    bocca

    diaspirazione; se/\ lariduzionedi pressione tra tale pun-

    to

    e la

    bocca

    di

    aspirazione,

    non si

    avr cavitazione

    in

    nessunpunto

    dellamacchinase

    garantita

    ladiseguaglianza:

    sente

    un

    pelolibero

    cui far

    riferimento,

    ma un

    manometro posto

    alla

    bocca

    dellapompa

    fornisca la

    differenza

    di

    pressione

    statica p tra

    l'ambienteetaleposizione, la (128)puesserepostanellaforma :

    P1

    Ingeneralesi puscrivere:

    (128)

    P v

    ~

    (131)

    (129)

    sesi

    tiene presenteche

    ale

    Ap enecessarioper

    accelerare

    la cor-

    rente, nel

    moto

    relativo

    alla

    pala, primadipoterla comprimere.

    Per unapompache

    aspiri

    da unserbatoioconpelo libero

    alla

    atmosfera (fig. 62),per le (1),

    (129),

    la (128)puessere espressa nej..

    laforma:

    1

    2

    -L

    wa

    v

    (130)

    Analogamenteal caso deidiffusoredelleturbinee poi usuale

    porre

    :

    (132)

    quindi

    h rappresenta

    l'altezza,necessaria

    peraccelerarelacorrente

    sinoallavelocit e e per sopperireall ulteriore

    accelerazione,

    che

    avvieneall internodella girante, tra ingressonellapala

    epuntodipres

    ion minima.

    Tenendo

    presente

    la(132),le

    (130), (131)

    diventano:

    ove L indicaillavoro delleresistenze passive nella condottadi a-

    wa

    gpirazione.

    La(130) permette

    di

    affermare

    che per

    ridurre

    il

    pericolo

    di

    cavitazioneoccorre:

    -diminuire

    z

    , cioildislivellotra boccadiaspirazioneepelo libero

    del

    serbatoioomonimo;

    -ridurre e

    ,

    quindi

    ridurre

    laportatao

    aumentare

    ledimensioni del

    la

    pompa;

    -ridurre L , cioricorrereatubicondiametromaggioreper la

    condottadiaspirazioneedevitare, per quantopossibile, la

    presenza

    digomitinelcondotto;

    - studiare accuratamente ilprofilo della pala all'ingresso, in

    modo

    da

    ridurre

    A

    ;

    -

    ridurre, ovepossibile, latemperaturadel

    liquido

    aspirato.

    v

    Qualorala pompa f unz ion i in un

    circuito

    chiusoequindisia

    as-

    o;

    r. .

    P

    a-

    p

    v

    p - p

    -Zl-

    wa

    > h

    i- >h

    2g

    o

    (130-)

    (131')

    Le

    quantit

    che

    appaiono

    a

    sinistra

    delsegnodi

    disuguaglianza

    nelle (130'), (131'} rappresentanoladifferenza tra lapressione totale

    allabocca di

    aspirazione

    e la

    tensione

    di vapore;

    tale

    quantit prende

    ilnomeanglosassonedi netpositive suctionhead (NPSH)e, introdu-

    cendo talegrandezza, le (1301), (131') possonoessereposte

    nella

    for-

    If P S H > h

    (133)

    quindi h rappresentailvaloreminimo di

    NPSH

    compatibilecon un

    funzionamento

    privo

    difenomenidicavitazione.

    l a .

    disuguaglianza (133)

    implica che la pressione totale a J L

    bocca, di

    a s p i r a z i o n e , di min u it a della ten sio ne di

    -

    102

    -

    vapore, sia sufficiente per acc-elerare il fluido

    sino alla velocit

    e e

    per

    provvedere

    all ulteriore

    accelerazione all'interno della girante,

    s_i

    - 103 -

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    53/91

    noal puntodi

    pressione minima;

    condizione

    questa che,

    soddisfatta,

    garantisce evidentemente contro

    il

    pericolo

    di

    cavitazione.

    Confrontando

    le (130

    1

    ),

    (131), (133)

    si ha :

    NPSH

    i

    g

    (134)

    conriferimento alpelolibero delserbatoiodiaspirazione, ovvero:

    NPSH

    p -

    p

    a v

    g

    c

    2g

    (135)

    conriferimentoall'indicazione

    \ di un

    manometro posto

    alla

    boc-

    cadella pompa.

    Quando il costruttore dia il valore minimo ammissibile per

    NPSH, cio h , in basealle (133), (134)ed ai dati di progetto, pos-

    sibilevalutare la massima altezza z.. a cui puessere posta lapom-

    pa rispetto al pelo

    libero

    del serbatoio di aspirazione.

    Sin

    qui si

    supposto

    che la

    bocca

    della

    pompa

    sia

    orizzontale

    o

    con diametro trascurabile rispettoa z. severticale; se la bocca

    della pompa

    verticale

    ed il suo

    diametro

    non

    trascurabile rispetto

    a z , le

    considerazioni precedenti

    si

    applicano

    al puntopi

    alto della

    bocca

    diaspirazione, cio alpunto in cui regna la minima pressione

    statica.

    Vediamoora l'influenza della cavitazione

    sulle

    prestazioni del-

    la pompa: siconsideriunapompa che, in assenza di cavitazione, pre-

    senta

    la

    caratteristica

    a

    tratto

    continuo

    in fig. 63 e la si

    installi

    ad u-

    na

    quota sufficientemente

    elevata;

    la sua

    caratteristica

    muta come in-

    dicatoa

    tratti

    e punti,

    denunciando

    l instaurarsidella cavitazione per

    portate superioria Q . Consideriamoora unapompachefunzionisem

    pre con lastessa portata e velocit e variamone laquotadi installazi

    ne z , inmododa

    variarne

    l'NPSH;siavrun ij costante

    per

    NPSH > h , cioin condizionidi noncavitazione, mentre j deca-

    o

    y

    dr conl instaurarsidella, cavitazione. E1danotareche inalcuni casi

    il

    rendimento idraulico, prima

    di

    decadere, mostra

    un

    certo incre-

    mento; questo si spiega con la

    formazione

    di

    sottilistrati

    di vapore a

    Fig. 63

    JSPSH

    Fig. 64

    parete

    che

    riducono

    gli

    attriti,

    incondizionidicavitazione agli

    stadi

    i-

    niziali,

    mentre il successivo

    decadimento

    dovuto

    alla

    presenza di boi

    le di vapore cheinfluenzano il flusso,

    deviando

    la

    corrente dalle

    dirc-

    ziniprestabilite in sede di progetto e quindi facendo

    decadere

    il

    ren-

    dimento idraulico.

    Vediamo

    ora se sia

    possibile correlare

    il

    carico

    minimo

    am-

    missibile

    h

    alla

    bocca

    li

    una

    pompa

    con

    quello

    di

    un'altra

    pompa g O

    - 104 -

    metricamente

    simile

    all'originale

    efunzionante in

    condizioni

    di

    simi-

    litudine

    con

    questa;

    la

    similitudine geometrica

    e

    quella fluidodinamica

    -105-

    ove al parametro S

    H da

    11

    nome

    dinumerodigiri

    c u r i U t i T i n U r o

    d e l

    lacavitazioneche, inbase

    alla

    1 4 0 ) ,

    dovrebbe trovaral

    n o l i

    1

    I n t o r n o

    di

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    54/91

    impongonolacostanzadeirapportitra levelocit iningresso, percui:

    / C

    J L

    V u i

    2 2

    ui

    ~V

    136)

    D'altronde,

    incondizionidisimilitudine

    geometrica

    e fluidodi-

    namica, si ha che V e sono costanti e quindi :

    , 2

    H

    =L.

    -L

    u i w

    V

    ~ u

    137)

    Dalle 136 ) , (137) conseguelacostanzadelrapportofa /H , che

    prendeil nomediparametro di Thoma (

    ) :

    h

    H

    13S)

    La (138) permette

    di

    valutare

    h per

    macchine

    tra

    loro geo-

    metricamente

    similiefxinzionantiin

    condizione

    disimilitudine.

    Il parametro di Thoma cambia solomutandoclassedi macchi-

    neo condizioni disimilitudine;poichsolodi

    queste

    quantit funzio-

    neanche

    il

    numero

    digiri

    caratteristico,

    ne

    deriva

    che

    o solo fun-

    zionedi n .

    e

    Sperimentalmente siriscontra che :

    -Vc

    4/3

    D S

    >

    -3

    oveallacostante 1, si pu

    assegnare

    un

    valoreintorno

    a O, 2 .10

    per n '

    misurato

    ingiri/min e per turbopompead unsolo

    ingresso

    di

    normale costruzione.

    Sostituendo la(139)nella

    (107),

    siottiene:

    3,65

    14 0 )

    167.

    Dif a t t o S variatra 150 e200,

    naturalmentemisurando

    n In

    ri/1 , Q in m^/s ed h in metri.

    Dato

    l'enormevantaggio dilavorare con numero adimensionali,

    alcuni autori

    propongono

    il

    numero

    di

    giri

    caratteristico S della ca-

    vitazione adimensionato, definito come segue:

    S =

    a

    V Q

    g h

    o

    )

    3/4

    1 41 )

    Tale numero adimensionatonell'internodi 3 come facile rj.

    cavare inbase

    alle

    (140),

    (141).

    Dalle 1 40 ) , (141)possibile ricavare h prefissatele condi-

    zionidi progetto e quindi, in base

    alle 133) , 1 34) ,

    scegliere il disli-

    vello tra

    bocca

    di aspirazione della pompae pelo libero del

    serbatoio

    di

    aspirazione, necessarioaffinch

    la

    pompa

    noncaviti.

    Per turbopompe inserite incircuitichiusi, valutato h ,' pos-

    sibile controllare

    che sia

    rispettata

    la

    (133)

    e, in

    caso contrario,

    in-

    tervenire sui parametri di

    progetto

    inmododa soddisfare tale relazio-

    ne.

    107

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    55/91

    P A R T E

    QUAR TA

    M A C C H I N E V O L U M E T R I C H E

    1 ) Int roduzion e

    L elemento fondamentale dellemacchinevolumetriche

    un or-

    gano mobile, sul quale si esercitanoazionidi tipo staticoottenendo

    la_

    vorodal fluidoo fornendogliene.

    Le

    velocit

    del

    fluido

    nella

    macchina sono modeste, e

    l azione

    una

    macchina volumetrica

    si

    manifesta soltanto sotto forma

    di

    varia

    zioni-di pressione (nondi quantitdi moto, come

    nelle

    turbomacchine).

    Il movimento

    dell organo

    mobilecrea

    camere

    avolume variabi

    le

    in cui -viene racchiusa unacertaquantit di fluido che ,in tal modo,

    spostato verso un ambiente a pressione differente.

    L ammissione ed il deflusso del fluido datali camere sono re-

    golali

    davalvole automaticheo

    comandate quando

    la macchina non

    aia

    nutodstributrice, cio non scopra alternativamenteopportune luci di

    immissione

    deflusso durante

    il moto

    dell elemento

    mobile.

    i distinguono macchine operatrici (pompe)emotrici (motori);

    un altra distinzione connessa con la forma dell elemento

    mobile

    econ

    il suomovimento: se si tratta, di unostantuffo animato

    da

    motoalterno

    si parla dimacchinealternative a stantuffo, se sitrattadielementido_

    U l t i d moto rotatorio si parla di macchinerotative.

    Le pompe a

    stantuffo

    e

    rotative sfruttano

    gli

    stessi

    principi di

    f u n z i

    on

    amento degli

    omonimi

    compressori, mentre imotori

    a

    stantuffo

    e

    rotativi rappresentano

    m n c :

    chine

    duali

    delle pompe omonime,

    di cui

    adottano losteaao principio l i funzionamento, invertendo per ilverso

    dei moto.

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    56/91

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    57/91

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    58/91

    114-

    - 115 -

    acqua (BC), la pompa manda

    C D )

    a

    pressione p

    + yz

    l espunaio

    2

    j

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    59/91

    ne nuovamente istantanea (D A).

    Il

    lavoro L assorbitodalla pompa

    in un

    ciclo

    pari all area

    del ciclo

    di

    lavoro

    e

    quindi

    :

    (148)

    mentre lapotenza assorbita

    pari

    al prodottodi L per il numero di

    ciclial secondo, diviso per il rendimento meccanico, per tener conto

    degliattritinei cuscinetti, neiperni, etc...; si ha quindi, indicando

    con n ilnumerodi

    cicli

    al secondo:

    1 4 9 )

    Fig. 70

    ove T J pu mediamentevariare tra O, 88 e O, 95. Il numerodi cicli

    al

    secondo

    coincide col

    numero

    di

    giri

    al secondo per una macchina mo

    nocilindrica, per cui :

    A^

    V

    vc

    1

    Di fatto una

    serie

    difenomeni

    reali

    concorre a rendere il ciclo

    diverso dalla sua

    forma

    ideale.

    Innanzitutto

    la presenza eventualedi a_

    ria nel cilindro rende inclinatele linee dicompressionee di espansio

    ne; anchein assenza di aria talitrattirisultano inclinati, anche se di

    poco, per e f f e t t o della modesta comprimibilit dell acqua e per la pre_

    senza inevitabile

    di

    aria

    disciolta nell acqua aspirata.

    Ben

    pi

    rilevante sonoaltri fenomeni

    chemodificanol andamen

    to della pressione nelle fasi di aspirazione e

    mandata;essi

    sono con-

    nessi con inevitabili differenze di pressione rispetto al caso-ideale, d

    vute a :

    - fenomeni di inerzia

    (cio,

    cadute di pressione

    necessarie

    per accele-

    raree decelerare l acqua nei condotti di aspirazione emandata);

    -

    trafilamenti

    del f l u i d o attraverso levalvole;

    -

    cadute

    cinetiche eperditedipressioneneicondotti.

    Fig.

    71

    D a q u a n t o sopra

    risulta

    che il ciclodi lavorodi una pompa, a

    d i f f e r e n z a dei

    compressori,

    u r t i p i c onon

    della sola pompa,

    ma

    del-

    la pompa coni i

    l d r H t n

    e

    d*l

    c o n d o t t i

    ad essa

    collegati.

    - 118 -

    a Incominciamo

    adanalizzarelacorsadi

    aspirazione; potremo

    e_

    sprime

    re la

    pressione

    di

    aspirazione

    p come

    segue

    :

    117

    -

    V

    = A v dt

    s

    s

    ed

    integrando, il

    volume generato

    dal

    motodellostantuffo

    iipariln-

    dal

    l inizio

    della

    fase

    diaspirazione

    risulta

    datoda :

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    60/91

    p

    = p +

    ove

    -

    A?- tien

    contodeifenomeniinerziali;

    -Ap tien

    contdellacadutanecessaria

    per accelerarel acqua

    sino

    allavelocit con cuiarrivaallaboccadiaspirazione,

    nonch

    delle

    perditecontinue

    nelle

    tubazioni

    e

    delle resistenze localizzate (cam-

    biamenti di sezione e di direzione) nei condotti;

    -A?

    tien

    contodelle

    perdite

    di carico

    nelle

    valvole.

    Per valutare

    A

    p

    consideriamo

    un

    condotto

    rettilineoe trascu

    i

    ~

    riamolealtre

    azioni;

    le forze di

    pressione applicate, sommate allefor_

    ze

    di

    inerzia

    dell acqua presente nel

    condotto, devono

    dare risultante

    nulla.

    Se

    A

    lasezionedel

    condotto,

    L la sua

    lunghezza

    e v la

    I

    S.

    velocit dell acqua, si ha :

    i s i ;

    D altronde, per l incomprimibilitdelliquido, la portata

    attra

    verso

    una generica sezione uguaglia quella entrante nel cilindro e

    quin

    di : ..uv

    ove A

    indica

    l areadellostantuffo; si ha

    dunque

    :

    e;

    d

    dt

    Jl dt

    quindi,

    per la

    (142)

    :

    1 5 2 )

    (153)

    A

    P

    =-

    i

    cos t

    (154)

    D altronde il

    volume generato dallo

    stantuffo inun

    intervallo

    di

    tempo d t vale

    :

    V

    - V = - A ->

    o s 2

    per cui :

    OS

    t

    V - V )

    o

    1 5 5 )

    1 5 6 )

    ove V rappresenta il

    volume

    generatoin

    met

    corsadi aspirazione

    pari, nell ipotesi di

    moto

    armonico semplice dello

    stantuffo,

    a

    met

    ci

    lindrata

    e quindi ad A

    -

    .

    Per la

    (156),/\

    lineare

    coi

    volumi

    generati,

    negativo

    nel-

    la primamezza

    corsa,

    positivo

    dopo.

    Quando aA? si-3cnesitra_t

    ti diperditesia che si trattidel

    carico

    cinetico, talequantitpropo

    zionaleal quadratodellavelocit del liquidonella condotta; si haquin-

    di : . . 2

    2

    v

    ~

    sin > t = 1- cos Bt

    s

    Dalla (155)siricavadunque:

    Apr~ i -

    v-v

    o

    V

    0

    t

    V

    V

    o

    P

    \

    - 2

    1 5 7 )

    cio

    A P

    r

    parabolica in V, positiva e con massimo situato nel pun

    to a V =V (vedifig. 72) (ivolumisi intendonomisurati

    nuovamente

    a

    partire

    dall inizio

    della fasedi aspirazione).

    Quanto

    a A p ,

    tale termine

    pressocch

    costante salvo

    un

    guizzo nella fase

    di

    apertura della valvola, corrispondentealla accele

    razioneche occorre imprimereallavalvola

    affinch

    si apra; si

    ha

    cos

    il diagramma di A p

    riportato

    in

    fig.

    72. Intale

    figura

    rappreseli

    tatoancheL andamentodi :

    =AP Ap _ A

    P

    1

    i r v

    Per la

    fase

    dimandata si puscrivere :

    f A p

    A.

    ^A

    (158)

    ,

    - 118 -

    - 119 -

    di:

  • 7/25/2019 Dadone- Macchine Idrauliche

    61/91

    *p

    Fig. 72

    t * t t T ^ M r

    ."" , ,

    e, in

    maniera

    analoga a quella

    sopra riportate, dimostrar^ che

    ;

    .1 ~

    (V-V

    Q

    )

    Ap

    r

    ~

    f

    2