Da quando sono tornata

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DA QUANDO SONO TORNATA Lia Levi Alice Barnab à 3°g

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DA QUANDO SONO TORNATA

Lia Levi

AliceBarnab

à3°g

STRUTTURAQuesto libro, narrato in prima persona, è diviso a mesi, da agosto agli ultimi giorni di giugno dell’anno seguente. E’ un diario.Ogni “titolo” è scritto in latino perché, come dice la protagonista, si sente come Publio Cornelio Tacito o qualcuno del suo genere. A volte la protagonista interagisce con il lettore facendo delle domande o semplicemente parlandogli.

TRAMAQuesto libro parla di una ragazza di quindici anni, Brunisa Corcos. Per il giorno del suo compleanno le hanno regalato un diario che non le piace, ma decide di scriverci degli Annali. Abitava in Svizzera, dove ha conosciuto Claudio, che è andato a vivere in Canada. Poi la sua famiglia si è trasferita a Genova dove, appena arrivati, vedono la città distrutta. La prima tappa è stata la zia Lina che gli ha detto che la loro casa era stata occupata, ma poi riescono a recuperarla. Suo padre, Philip, va al comando inglese a vedere se hanno un lavoro per lui, ma ritorna dicendo che ha un lavoro per Brunisa. Il giorno dopo la accompagna al St. George’s dove incontrano Norma. A settembre lei ha gli esami e li supera con voti alti e viene ammessa alla V Ginnasio. In casa viene a mancare la luce perché non avevano rispettato i turni. Un giorno Norma le prende la borsa, la porta in cucina e la riempie di zucchero, dicendole che la deve far passare lei che è inglese. A febbraio le arriva una lettera da Claudio, in cui dice di non essersi trovato bene in Canada. Lei intanto continua a scrivere nei suoi Annali. Brunisa rimane stupita quando suo padre le dice che cambieranno città, questo

. . . per lei significa perdere il lavoro al St’ George’s. Decidono di trasferirsi a Roma per il padre, che deve restaurare molti quadri. Il giorno che entra a scuola, il liceo classico Virgilio, si sente molto intimidita, è in ritardo di 10 giorni. Quando il preside la accompagna in classe, la professoressa la fa sedere al primo banco accanto a Bazzichelli. Nella ricreazione comincia a parlare con Dora Terreri, e nasce subito un’amicizia, da quel giorno cominciano a ritrovarsi a casa di Dora con un altro suo compagno, Duccio Pastore. Dora pensa che nella sua soffitta ci sia un uomo, così un giorno, lei e Brunisa vanno a vedere e c’è veramente un uomo, era Sornaghi, chiamato “il Lupo Nero” della città. L’uomo lega Dora alla sedia, chiude la porta a chiave e se la mette in tasca, poi porta fuori Brunisa con una pistola alla schiena, intanto arriva Duccio, a cui lancia un’occhiata in segno di aiuto: così lui piomba subito su Lupo Nero. Grida di telefonare alla polizia ma qualcuno che aveva assistito dalla finestra aveva già chiamato. La polizia lo arresta, gli sfila dalla tasca la chiave e libera Dora. Duccio e Brunisa si baciano e da lì nasce l’amore.

La stessa notte lei invita Dora a dormire a casa sua e lei accetta. Poi è venuto il momento degli esami, li hanno promossi con la media dell’otto per tutti e tre. Il romanzo si conclude con l’esame di storia di Brunisa, in cui le avevano chiesto la Pace di Lodi, argomento che le è stato molto di aiuto.

LA PROTAGONISTA: BRUNISA corcos

Brunisa Corcos è una ragazza di quindici anni, alta, magra e con dei lunghi capelli lisci e biondi. In questo romanzo si innamora di Claudio, con cui si scambiano lettere, e poi di Duccio. È nata a Norimberga, in Germania, e lì è cresciuta fino a che la sua famiglia non si è trasferita.

DUCCIO PASTORE

Duccio Pastore è il migliore amico di Brunisa, è alto e ha dei capelli schiacciati. È sempre gentile e aiuta tutti, infatti ha salvato Brunisa dalle grinfie di Sornaghi, il “Lupo Nero”. Gioca a calcio nel ruolo di portiere ed è innamorato pazzo della protagonista. È nella sua stessa classe e a scuola è molto bravo, soprattutto nella storia e nella matematica.

DORA TERRERIDora Terreri è la migliore amica di Brunisa, è in classe sua. Ha dei capelli neri e corti. È orfana di tutti e due i genitori e vive con gli zii e i nonni. I suoi zii sono fascisti, quindi lei pensa che siano stati loro a nascondere Sornaghi nella soffitta.