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Dossier Acqua 1 DOSSI ER ACQUA 1 LA SI TUAZI ONE Parlare di acqua e delle problematiche ad essa collegate (scarsità di humus, siccità e aridocoltura) significa anticipare quello che sarà il tema, e quindi il problema principale, dei corsi di agricoltura che si terranno tra 10 anni. Ricordiamo che la Conferenza Mondiale sull’Ambiente ha valutato che il 25-30% della superficie italiana è destinato a desertificare entro il 2020. Questo dato previsionale non riguarda solamente il meridione, ossia la regione più esposta alle forze di luce e calore, ma anche la pianura Padana. La causa principale di desertificazione della Pianura Padana deve essere attribuita al progressivo aumento dell’utilizzo di prodotti di sintesi chimica nell’agricoltura convenzionale. Dato che per la natura 15-20 anni corrispondono ad un “battere di ciglia”, è quanto mai importante iniziare a lavorare immediatamente su più fronti: quello della creazione di un adeguato organismo agricolo, quello della formazione dell’humus e quello dell’acqua vero e proprio.

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Dossier Acqua

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DOSSI ER ACQUA

1

LA SI TUAZI ONE

Parlare di acqua e delle problematiche ad essa collegate (scarsità di humus, siccità

e aridocoltura) significa anticipare quello che sarà il tema, e quindi il problema

principale, dei corsi di agricoltura che si terranno tra 10 anni.

Ricordiamo che la Conferenza Mondiale sull’Ambiente ha valutato che il 25-30%

della superficie italiana è destinato a desertificare entro il 2020. Questo dato

previsionale non riguarda solamente il meridione, ossia la regione più esposta alle

forze di luce e calore, ma anche la pianura Padana. La causa principale di

desertificazione della Pianura Padana deve essere attribuita al progressivo aumento

dell’utilizzo di prodotti di sintesi chimica nell’agricoltura convenzionale.

Dato che per la natura 15-20 anni corrispondono ad un “battere di ciglia”, è quanto

mai importante iniziare a lavorare immediatamente su più fronti: quello della

creazione di un adeguato organismo agricolo, quello della formazione dell’humus e

quello dell’acqua vero e proprio.

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I NTRODUZI ONE AI PROBLEMI

DELL’ ACQUA E DELLA SI CCI TA’

Quando si parla di acqua si pensa immediatamente ad impianti di irrigazione, a

tubi, pompe, condutture, impianti a goccia e così via. Vedremo che a questo concetto

quantitativo dell’acqua dobbiamo accostare il concetto qualitativo relativo alla stessa

e vedremo che questo è, e sarà sempre di più, importantissimo. Come risaputo,

l’acqua possiede la caratteristica di “pulire” tutto ciò che incontra ed in questa sua

indefessa attività si “carica” di infinite sostanze negative per la vita: la sua azione

pulente e purificante deriva dal fatto che l’acqua “prende su di sé” ogni impurità, sia

essa di natura fisica o “sottile”. Da ciò emerge che anche l’inquinamento dell’acqua

può essere di natura minerale, chimica, biologica, animica – astrale e spirituale.

Mentre i primi tre tipi di inquinamento citati sono facilmente comprensibili,

l’animico – astrale può essere descritto come l’insieme di forze conseguente agli stati

d’animo che aleggiano in un determinato luogo o paese (paure, ansie, preoccupazioni,

crisi, aggressività, fondamentalismo, guerre, ecc.) mentre lo spirituale può essere

collegato, ad esempio, al fatto che l’acqua sia diventata sede e portatrice di entità

negative (come quando scorre nei pressi di un cimitero). Ricordiamo che ne “I

promessi sposi”, durante la peste, la gente attendeva con ansia la pioggia affinché

l’acqua piovana potesse purificare l’aria (e quindi l’astralità del luogo turbata dalla

peste). È persino superfluo parlare delle abluzioni nel Gange (purificazione

dall’astrale di cattiva qualità) o dei riferimenti nei Vangeli al mare di Tiberiade (che

rappresenta l’anima), o al Battesimo d’Acqua stesso.

È risaputo che il corpo umano è costituito da circa il 72% di acqua, valore che

eguaglia quella del rapporto tra superfici marine e masse emerse. Nelle piante la

percentuale di acqua è ancora maggiore e quindi il legame con tale fondamentale

elemento risulta essere ancora più stretto.

Ma di questi aspetti parleremo più avanti.

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Uno studioso americano, Raimond Wheeler, ha scoperto che ci sono tre cicli

diversi di siccità che si ripetono negli anni: uno dura 100 anni, uno 170 e uno 510.

Data la loro diversa durata questi cicli sono ovviamente sfasati tra di loro, ma dopo

lunghi periodi di tempo il loro inizio torna a coincidere ed il loro effetto sinergico

diventa fortissimo e dura circa 25 anni. Verificando la diversa crescita negli anelli

degli alberi (un anello sottile corrisponde ad un’annata secca) ed incrociando i dati

con le notizie storiche reperibili, il Wheeler ha constatato che negli ultimi 2000 anni

questi tre cicli sin sono sovrapposti tre volte, e l’ultima volta è stata nel 1500. Dal

1985 è iniziato un altro di questi periodi di coincidenza che durerà fino al 2005.

Questo dovrebbe farci ritenere di essere oramai giunti alla fase finale di questo

periodo critico, però dobbiamo fare una riflessione. Un tempo l’Europa era coperta da

una unica grande distesa di allori, si poteva andare da Parigi a Roma, o da Parigi a

Madrid, senza uscire dalla foresta.

“L’orologio della siccità”

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Ebbene noi sappiamo che gli alberi sono il rimedio principe contro la siccità e per

l’aridocoltura, quindi, se la particolare coincidenza dei tre cicli è risultato

problematico già nel 1500, immaginiamo come potrà esserlo oggi, visto che la

maggior parte di quelle foreste non esiste più. Siamo di fronte quindi ad una

accentuazione degli effetti dei tre cicli di siccità a causa della deforestazione praticata

in tutto il continente europeo.

Ricordiamo come solo l’1,5% di tutta l’acqua dolce presente sulla Terra sia oggi

potabile e ricordiamoci anche che spesso l’acqua è “stata resa” potabile con

“opportuni” decreti legge.

L’ acqua “ pubbli ca” e “ pri vata”

Alla prossima conferenza mondiale del commercio (WTO) sarà nuovamente

all'ordine del giorno un attacco ad un diritto che tutta l'umanità dovrebbe avere:

l’accesso all'acqua. Fino ad oggi l'acqua è considerata un “servizio pubblico”, erogato

dal Comune o da organizzazioni che hanno una concessione da parte dello Stato, ed è

accessibile a tutti a prezzi popolari. Si sta invece tentando di trasformare anche l'acqua

in una merce che potrà essere privatizzata e trattata alla stregua di qualsiasi altro bene

di consumo. In altre parole, c’è il pericolo che possa raggiungere dei prezzi tali da

diventare accessibile solo ai “ricchi”, a scapito dei diritti, sempre più risicati, dei

poveri del mondo. Le multinazionali stanno sempre più entrando nella gestione delle

risorse idriche e fra i loro principali obiettivi non hanno certo l’interesse alle questioni

“sociali”. Questo desta molta preoccupazione perché, nelle mani dei potenti, l’acqua

può diventare un’arma di ricatto e fonte di potere tanto più efficace quanto più

necessaria e non sostituibile.

Se venisse a mancare il petrolio cambierebbe certamente il modo in cui viviamo,

perché verrebbe a crollare il castello su cui è costruita la nostra attuale civiltà, ma la

mancanza dell’acqua incide direttamente sulla possibilità di sopravvivenza di intere

popolazioni.

Tentativi di portare la gestione dell’acqua nella sfera privata si stanno verificando

anche in Italia: l'ultimo in ordine di tempo sta avvenendo in Campania, dove vari

comuni stanno affidando la gestione dell'acquedotto a società private e solo pochi

cercano di far sentire la loro indignazione, nella generale indifferenza.

Ma perché l'acqua è tanto importante per i potenti? La risposta è ovvia, in quanto

tutti sappiamo che è la base della vita, e proprio per questo le multinazionali vedono

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nell’acqua una grandissima fonte di profitto e di potere. La possibilità di gestire

l’acqua è estremamente allettante perché costa poco e può essere pagata a prezzo

altissimo da parte di chi ne ha bisogno, consentendo il conseguimento di margini di

guadagno molto alti, nettamente superiori a quelli di qualsiasi altro prodotto. Se poi ci

proiettiamo nel descritto scenario di progressiva desertificazione, è facile prevedere

come questi guadagni possano amplificarsi ancora di più. In un contesto del genere il

controllo dell'acqua potrebbe addirittura venire utilizzato a fini militari.

Oggi ci accorgiamo poco dell’importanza dell’acqua perché ne abbiamo a

disposizione in abbondanza, ma se verrà a mancare ci accorgeremmo quanto essa sia

insostituibile. La scienza e la tecnologia forse in futuro ci affrancheranno dalla

dipendenza dal petrolio sfruttando le cosiddette energie alternative, ma per l’acqua

non esiste alternativa.

Le acque mi nerali

E’ oramai cosa di tutti i giorni la mistificazione dell'acqua potabile ad opera della

pubblicità. L'acqua dell'acquedotto, infatti, è sottoposta a controlli più restrittivi di

quelli delle acque minerali in commercio, ma nonostante questo è molto diffusa la

convinzione che queste ultime siano più sicure. La pubblicità non dice che l'acqua

dell'acquedotto viene controllata ogni giorno, mentre i controlli delle acque minerali

hanno cadenza pluriennale, come del resto testimoniano le stesse etichette. Le

etichette dichiarano “residui fissi” altissimi, ma la pubblicità non dice nulla dei

pericoli che questi comportano, non fosse altro che il favorire le calcolosi renali; si

arriva ad enfatizzare la carenza di singoli elementi come il sodio, che invece può

essere ritenuta un fatto negativo per la vita di ogni singola cellula.

Oltre che essere più controllata, l’acqua del rubinetto costa molto meno dell’acqua

minerale, sulla quale gravano una serie di costi che vanno da quelli di estrazione a

quelli di confezionamento, di trasporto (talvolta centinaia di km), di distribuzione,

oltre ai guadagni di tutti coloro che partecipano a questa catena.

Ormai bere un semplice bicchiere d'acqua è diventata un’azione che ha

implicazioni politiche e sociali di portata planetaria.

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“ CHI E’ ” L’ ACQUA?

LE DUE CORRENTI DELLA VI TA

Abbiamo affermato che l’acqua è il supporto della vita; bene, possiamo ora

precisare che esistono due aspetti della vita: quella biologica e quella spirituale.

Queste due correnti di vita corrispondono rispettivamente alla corrente ereditaria (che

riceviamo dai genitori) e a quella spirituale o individuale (che ci è propria). L’acqua le

sostiene entrambe, e questo grazie alle due componenti di cui è costituita: l’Ossigeno

che sostiene la componente biologica – ereditaria e quindi i processi vitali, e

l’Idrogeno che sostiene la vita dello spirito in noi.

La formazione dell’acqua e l’azione catalizzatrice dell’Acquario

Accenniamo soltanto al fatto che l’Ossigeno e l’Idrogeno sono due gas che uniti tra

loro determinano un liquido, cosa piuttosto strana perché normalmente due gas uniti

danno una miscela di gas, non un liquido. Questo avviene perché nell’unione

interviene un catalizzatore, una forza che proviene da dove origina il mondo

dell’acqua: dalla costellazione dell’Acquario. Essa interviene ogni volta che

l’Idrogeno si unisce all’Ossigeno, e permette il “salto” dallo stato gassoso allo stato

liquido.

E’ risaputo che l’acqua lava, pulisce, purifica, espelle, sia esteriormente che

interiormente. Ma cosa lava, purifica, espelle? Tutto ciò che è legato al “braccio della

morte” nella proteina (vedi figura), cioè ai composti del Carbonio e dell’Azoto. Il

O

H

ACQUARIO

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“braccio della morte” e quello “della vita”1 si incrociano in una mutevole danza o,

come diceva Goethe: ”La morte è lo stratagemma della vita per produrre nuova

vita”2.

E’ interessante notare che se allestiamo un compost nel modo corretto, in modo che

il processo di compostaggio risulti bene diretto, qualunque sia la sostanza di partenza

alla fine otteniamo un rapporto Carbonio – Azoto pressoché costante, pari a 13,5. Per

inciso ricordiamo anche che A – zoto significa “privo” (A) “di vita” (Zoe, la vita

“sottile” spirituale).

il braccio della morte (orizzontale)

ed il braccio della vita (verticale) nella proteina

Nell’agricoltura biologica si da molta importanza al rapporto Carbonio – Azoto,

senza rendersi conto che ci si riferisce alla componente di “morte” presente nella

proteina, non si è attenti alla logica della vita, che è quella portata dalla relazione

dell’Idrogeno con l’Ossigeno.

L’Idrogeno (lo Spirito) controlla l’astrale (l’Azoto) e l’eterico (l’Ossigeno),

portando così vita nel minerale (Carbonio)3. Possiamo trovare un esempio di questi

1 La proteina è formata da quattro sostanze principali: Idrogeno, Ossigeno, Azoto, Carbonio. I

composti di Idrogeno ed Ossigeno, come l’acqua, sostengono i processi vitali, e come

abbiamo visto le due correnti della Vita, e la loro azione sinergica è perciò definita “braccio

della vita”. I composti di Carbonio ed Azoto (i cianuri), sono invece mortiferi, e la loro azione

sinergica viene quindi definita “braccio della morte”. 2 Molti sono a conoscenza della capacità dell’acqua di diventare portatrice di vari messaggi

(vedere lavori di J. Benveniste, o di EUREKA su ALBIOS n. 1), grazie alla capacità che essa

possiede di fissare informazioni nella sua componente di cristalli liquidi. Oggigiorno questi

messaggi non sempre sono positivi, basti pensare al fatto che il campo magnetico causato

dal motore della pompa che spinge l’acqua nelle tubazioni si imprime in essa. Inoltre, da

prove effettuate, un percorso di 30-50 metri in tubazione di ferro (e solo 10 metri in tubazione

di plastica) compromette drasticamente la vitalità dell’acqua, ed é ovvio che un’acqua già

“sporca” non può più “lavare”.

H

O

C N

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processi nel deserto, dove l’astrale e il fisico si uniscono (N + C) e la terra diventa

sabbia in quanto risultato della forza fisica della Frantumazione, la forza contraria alla

Vita. Nostro compito è fare in modo che l’Ossigeno agisca sul Carbonio

rivitalizzandolo, e che l’Idrogeno agisca sull’Azoto controllandolo.

Dobbiamo fare quindi in modo che sia l’Ossigeno che l’Idrogeno siano attivi e per

farlo dobbiamo potenziare entrambi gli aspetti dell’acqua, ci serve quindi un’acqua

purificata e vitalizzata, in modo che purifichi anche l’astrale dell’ambiente e delle

piante (H su N) oltre che rivitalizzare il tutto (O su C).

LA MEMORI A DELL’ ACQUA: UN’ ESPERI ENZA

Un altro aspetto “sottile” molto conosciuto ma non ampiamente riconosciuto

riguarda la capacità dell’acqua di “ricordare” i messaggi sottili (positivi e negativi) con

cui viene a contatto, cioè di farsene veicolo accogliendoli in sé. Questa proprietà sta

alla base dell’efficacia dei prodotti omeopatici e di “vitalizzazione” dell’acqua (si veda

il prossimo capitolo).

Per poter presentare un’esperienza vissuta ed oggettiva su questo argomento,

nell’ambito delle nostre ricerche si è voluto verificare se l’acqua avesse realmente tale

capacità di memoria. Si è pertanto proceduto a praticare, in recipienti diversi, una serie

di dinamizzazioni ad intervalli regolari, in coincidenza con un’eclissi di Sole. La prima

dinamizzazione è avvenuta dodici ore prima dell’eclissi, e l’ultima dodici ore dopo.

Gli intervalli tra una dinamizzazione e l’altra erano di un’ora, tranne che nelle ore

vicine all’eclissi, durante le quali le dinamizzazioni avvenivano ogni mezz’ora.

Le acque dinamizzate nei diversi momenti sono state conservate per alcuni mesi, e

poi utilizzate per far germinare dei semi di frumento. Ebbene, si è potuto verificare che

la germinazione dei semi risultava tanto più stentata mano a mano che veniva

utilizzata acqua dinamizzata nei momenti più vicini all’eclissi. Questo significa che a

distanza di mesi l’acqua ancora portava la memoria delle forze di vita incorporate con

la dinamizzazione, forze che, in prossimità dell’eclissi, non potevano che essere

scarse, essendo il Sole (la fonte della vita per la Terra) completamente “schermato”.

Inoltre si è provveduto ad effettuare un trattamento su parte dei semi con un prodotto

omeodinamico denominato “Bagno Seme Oro”, che portava ai semi le forze del Sole

(l’oro è il metallo collegato alle forze del Sole) inibite dall’eclissi. Come si può vedere

dal grafico che segue, i semi trattati con il prodotto omeodinamico hanno avuto una

3 Per approfondire vedere la terza conferenza di “Impulsi scientifico spirituali per il progresso

dell’agricoltura” di R. Steiner, ed il nostro commento ad essa.

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crescita “normale”, ossia hanno superato lo stress dell’eclisse come se le forze del Sole

non si fossero mai attenuate. Con ciò si sono verificate tre cose:

l’acqua è portatrice di “memoria”;

i corpi celesti influiscono sulla crescita delle piante;

l’omeopatia può portare, come forza-messaggio, un’informazione carente.

PROVA DI GERMI NAZI ONE I N ECLI SSI DI SOLE (ORE 2)

NUMERO SEMI GERMI NATI

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4

85

88 8

9

92

87

93

93 9

4

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91

94 9

5

88

87

94

89 9

0

84

84

84

80

82

79

81

87

92

91 9

2

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93

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95

10

0

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20

21

22

23

24 1

1,5 2

2,5 3

3,5 4

4,5 5 6 7 8 9

10

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13

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15

16

Effetto dell’eclissi di Sole sulla germinazione del frumento.

Linea continua: germinazione senza Bagno Seme

Linea tratteggiata: germinazione con Bagno Seme “Oro”

EC

LI

SS

I

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VI TALI ZZARE L’ ACQUA

METODI ANTI CHI PER VI TALI ZZARE L’ ACQUA

Possiamo trovare, osservando il rapporto dei popoli antichi con l’essere dell’acqua,

che il loro rapporto con l’essere dell’acqua e con il suo miglioramento era molto

diffuso. Ad esempio gli Arabi, per adacquare le palme, solevano porre delle anfore di

argilla piene d’acqua sotto di esse. È noto che l’argilla corrisponde alla sfera

mercuriale-di scambio, per cui l’acqua, che grazie alla porosità dell’argilla veniva

trasudata verso la superficie dell’anfora, subiva un processo di vitalizzazione

attraverso l’argilla, e ne bastava quindi molto poca per soddisfare il fabbisogno idrico

delle piante. Questo sistema è stato ripreso dagli israeliani con la tecnica

dell’irrigazione “a goccia”; anche con questo sistema si riduce la quantità di acqua

impiegata, però, passando attraverso tubi e tubicini di plastica, l’acqua stessa si

impregna anche forze di morte, che poi fatalmente trasmette alle piante.

Altro esempio di ingegneria idraulica rispondente alle leggi della vita è il sistema

di adacquamento delle piante utilizzato nei giardini arabi in Spagna. L’acqua veniva

fatta scorrere a cielo aperto in piccoli canali che formavano una specie di griglia,

articolata su angoli retti. In questo modo l’acqua si arricchiva di forze eteriche di vita.

Un valido sistema ideato dai monaci cistercensi, sempre in Spagna, consisteva

nel creare un canale di pietra che trasportava l’acqua piovana ai servizi delle cucine;

esso era profondo 1,20 m e largo 50 cm. È di estremo interesse notare come il canale,

ben diritto, ad un certo punto subisse un restringimento (a circa 30 cm) e percorresse

una doppia S, per poi cambiare direzione con un angolo di 90 gradi. Inoltre prima di

entrare nelle cucine percorreva un’altra doppia S. La restrizione aveva lo scopo di

provocare un aumento della velocità nell’acqua, ed una conseguente maggior capacità

di memorizzazione del messaggio portato dalla forma del percorso; la doppia S infatti

provocava un processo di dinamizzazione, di vitalizzazione nell’acqua, e l’angolo

retto un collegamento con le forze della vita.

CANALE DI

TRASPORTO

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Il sistema di dinamizzazione dell’acqua operato dai Cistercensi

Nel ‘500 la purificazione probabilmente non era necessaria come oggi, ed era

sufficiente provvedere alla vitalizzazione dell’acqua.

Immagine fotografica del canale

Nella villa romana esistente nell’isola di Giannutri (arcipelago Toscano) la

sezione del un canale di raccolta delle acque mostra una curiosità: la parte più bassa

del canale è composta da mattoni di argilla disposti orizzontalmente, a struttura

”lamellare”, cioè secondo il gesto tipico dell’acqua volto a creare superfici. In questo

modo l’acqua piovana “torna” Acqua.

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Sistema romano per vitalizzare l’acqua

La parte superiore del canale è invece composta da mattoni quadrati, sempre di

argilla, disposti a 45°; in questo modo essa viene dinamizzata, perché il quadrato

posto a 45° ha il potere di attivare la vita, creando nell’acqua una specie di vortice.

Possiamo cogliere un’ulteriore aspetto nella forma di un altro acquedotto romano

molto simile, basandoci questa volta sulla distinzione tra vita biologica e vita

spirituale. Osservando con più attenzione questa forma in cui l’acqua scorre possiamo

cogliere che essa fa sì che in essa rimangano impressi ben tre messaggi:

Il primo strato di mattoni è organizzato in base ad un principio metamerico, cioè

un principio in cui lo stesso modulo viene ripetuto più volte. In noi un forte

principio metamerico è costituito dalla colonna vertebrale, che si trova in

corrispondenza della sfera ritmica, cioè del sistema cuore – polmoni. Quindi

nell’acqua viene così impresso il messaggio di essere una base per la vita eterica,

la vita biologica.

Anche nella zona centrale troviamo un principio metamerico, ma questa volta le

mattonelle sono disposte a spina di pesce. Destra e sinistra si incontrano, gli

opposti sono entrambi presenti, risuonando con la sfera dell’anima, in cui

vivono simpatia ed antipatia. L’acqua in questa zona si carica di forze animiche.

PARETE A CUBI

DEL CANALE

PARETE

“LAMELLARE” DEL

CANALE

FONDO

Vita biologica

BI OS

Forze animiche

ZOE

Vita biologica

BI OS

L’acquedotto romano per “Bios” e “Zoe”

fondo del canale

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L’anima muove in noi i sette processi vitali (respirazione, generazione di calore,

nutrizione, individualizzazione, preservazione, crescita, riproduzione), i processi

fondamentali che ci mantengono in vita e che fanno capo ai sette pianeti4.

L’acqua diviene così base per la vita animica, una vita di qualità diversa, che

abbiamo chiamato “Zoe”. Zoe è la Vita a cui dobbiamo fare riferimento per la

nostra crescita interiore, in quanto essa risuona con ciò che è Vero, Buono e

Giusto.

Nell’ultimo strato ritroviamo le condizioni iniziali, per cui viene nuovamente

richiamata la forza di Bios, ad un livello superiore di vitalità.

L’acqua che attraversava questo condotto doveva, grazie ai messaggi accolti in sé,

diventare molto vitale (e quindi rallentare i processi di marcescenza) e stimolare i

processi animici tramite il collegamento con Zoe.

Anche nei templi greci l’acqua per le sacre abluzioni veniva caricata, attraverso le

forme, delle forze più adatte al rito che si praticava.

Un esempio molto particolare di vitalizzazione dell’acqua lo possiamo trovare in

Perù presso la cittadina di Cantayo.

Qui le popolazioni Inca hanno realizzato

qualcosa di incredibile. Una successione

continua di ben 13 pozzi a spirale in modo di

portare forze cosmiche alla vena d’acqua che

scorre sul fondo. Questi pozzi hanno diametro

di circa 15 metri e sono uno di seguito

all’altro: ciò ci aiuta a comprendere che non

sono stati realizzati per prelevare l’acqua,

infatti non ha alcun senso realizzare un pozzo

dopo l’altro di quelle dimensioni (inoltre ci

sono due “coppie” di pozzi per così dire

“siamesi”!).

4 Con la seguente corrispondenza: Saturno – respirazione, Giove – generazione di calore,

Marte – nutrizione, Sole – individualizzazione, Venere – preservazione, Mercurio – crescita,

Luna – riproduzione. Per maggiori dettagli vedere “Astronomia spirituale” di E. Nastati, F.

Montelatici, A. Minisini.

Uno dei pozzi a spirale

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Alla fine di questi 13 pozzi contigui

abbiamo il formarsi di un canale a cielo aperto

(sempre con movimento ondeggiante per

mantenerne le qualità) e infine la vasca di

raccolta di quest’acqua così speciale. Prima di

salire a cielo aperto nell’ultimo pozzo

confluisce una seconda serie di tre pozzi che

“carica” un’altra vena di acqua sotterranea:

solo dopo l’acqua esce allo “scoperto” e viene

raccolta nella vasca. A questo punto ci si può

chiedere il perché di tanto lavoro.

Se guardiamo con mente preconcetta a

questa grande opera umana possiamo notare

come i pozzi siano scavati con verso orario e

centripeto. Il verso orario determina

l’escarnazione delle forze egoistiche e

l’aspetto centripeto l’incarnazione delle forze

spirituali superiori. Nel caso dei 12+1 pozzi si

tratta delle forze zodiacali. I tre pozzi “laterali”

portano forze ancora superiori: le forze dei tre

arti spirituali dell’uomo. A questo punto

dovrebbe iniziare a d essere chiaro che ci

troviamo dinnanzi ad un manufatto atto a

“caricare” l’acqua di forze spirituali

(attivazione dell’Idrogeno di “Zoe”) e quindi il

bacino di raccolta finale serviva per riti

purificatori-battesimali.

Anche da questo esempio possiamo quindi vedere quanto profonde erano le

conoscenze dell’uomo riguardo all’acqua, conoscenze che con il tempo sono andate

completamente perdute.

Le foto che seguono ci permettono di cogliere altri particolari di questo importante

e, per il mondo, misterioso manufatto.

La sequenza dei pozzi a spirale

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Altri esempi di particolari vitalizzazioni dell’acqua si possono trovare ad esempio

ad Epidauro (Grecia) con i suoi canali per caricare di forze lunari l’acqua ad uso

agricolo. Questi canali sono ritmati secondo il modulo di 20+1, ossia 20 moduli (di

circa 50 cm) e poi un modulo di espansione (sempre di 50 cm). Inutile dire che la

forma dei canali è a mezzaluna!

La simmetria e l’utilizzo ripetitivo di moduli attivano le forze eteriche – lunari, per

cui l’acqua aumenta la sua capacità bagnante, e può essere ottimamente impiegata in

Il canale finale Visione d’insieme dei pozzi

Il sistema ripetitivo di

moduli “lunari” di

Epidauro per la

vitalizzazione dell’acqua

ad uso agricolo

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Dossier Acqua

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agricoltura… e questo lo sapevano molto bene coloro hanno costruito questi canali di

irrigazione.

Nelle condutture del tempio greco di Eleusi (Misteri di Demetra), le caditoie

avevano una foratura a forma del fiore della vita (il fiore a sei petali simbolo delle

forze solari ed anche immagine delle Sephirot ebraiche), inoltre i canali avevano

forma circolare (forze solari) ed i mattoni (argilla, ossia forze mercuriali di vita) con

cui erano fatti questi canali erano disposti circolarmente a raggiera (forma irradiante

del Sole), mentre le cisterne di raccolta erano rivestite d’oro (metallo che richiama le

forze del Sole), al fine di attivare il secondo Idrogeno, quello rivolto allo spirito.

Quest’acqua era quindi destinata alle sacre abluzioni di purificazione proprie dei riti

eleusini.

UNO SGUARDO “ DENTRO” L’ ACQUA

Abbiamo visto come l’acqua sia formata da due molecole di Idrogeno ed una di

Ossigeno. L’Ossigeno è, per così dire, “l’ambito della vita”, ossia l’ambiente in cui si

manifestano le forze eterico-vitali, i due Idrogeni hanno invece tutt’altra funzione.

L’Idrogeno infatti svolge due funzioni in Natura: il “portare” tutto a manifestazione

ed il “riportare” tutto all’unità dello Spirito. Esso permette quindi il manifestarsi di

Bios (la vita come esistenza) e Zoe (la Vita Eterna, la Vita come Dono cosmico).

O

104,5°

L’esagono a sei petali proprio del

Fiore della Vita

La forma circolare irradiante dei canali

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Dossier Acqua

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Da ciò consegue che essi ci collegano rispettivamente alla coscienza ordinaria o a

quella superiore. Semplicemente attraverso la forma della conduttura si può quindi

attivare l’uno o l’altro Idrogeno, attivando la qualità biologica o spirituale dell’acqua.

Vedremo più avanti come l’Istituto EUREKA ha interpretato in chiave attuale questi

principi.

LA NUOVA CI RCOLAZI ONE VI TALE DELLA TERRA

Il disegno che segue rappresenta lo schema della nuova circolazione vitale-eterica

della Terra: inserendo l’acqua in movimento all’interno di tale forma, essa si pone in

risonanza armonica col nuovo corpo eterico della Terra, conseguente alla completa

manifestazione del Cristo sul piano eterico5.

Il corpo eterico della Terra, in questi anni, è soggetto infatti ad una profonda

trasformazione, a causa delle nuove forze terapeutiche che sono fluite in esso. Queste

nuove forze eteriche circolano seguendo uno schema ben preciso: una doppia

circonferenza organizzata in base alla proporzione della sezione aurea6, una

proporzione ben conosciuta già nell’Arte Sacra antica7. L’inserimento di questa forma

nel vitalizzatore conferisce delle qualità del tutto nuove all’acqua. Il primo anello

percorso dall’acqua le conferisce una azione di purificazione (che ricorda la

vitalizzazione in Bios) ed il secondo una azione di vitalizzazione vera e propria (cioè

in Zoe). Vedremo ora i dettagli di questi processi.

5 Si veda a proposito “L’agricoltura come via di spiritualizzazione della Terra: la

Cristianizzazione della Natura” di E. Nastati; possiamo in breve accennare che con il

settembre 1999 l’azione risanatrice del Cristo ha completato la sua manifestazione, iniziata

negli anni ’30, nel piano eterico. I Vangeli parlano di questo evento come della Parusia, il

ritorno del Cristo sopra le nuvole, dove le nuvole rappresentano, nel linguaggio esoterico di

2000 anni fa, il piano eterico, il piano della vita. 6 La sezione aurea, o medio proporzionale, é una parte di un segmento. Se rapportiamo tutto il

segmento ad essa, questa parte manifesta la stessa proporzione con la rimanente parte del

segmento. Questa proporzione é pari a 1,618. Quando si costruisce con questo rapporto, ciò

che si è realizzato ha la forza in sé di irradiare la sua azione. 7 Salomone nella costruzione del suo Tempio, gli Egizi nelle Piramidi, i Greci nei loro

Templi, i Framassoni nelle Cattedrali, eccetera.

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Dossier Acqua

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C’è da precisare che l’azione di depurazione avviene sfruttando il processo

“dell’incistamento”, ossia le parti indesiderate presenti nell’acqua vengono avvolte da

una invisibile “pelle” eterica, la quale determina il non assorbimento da parte

dell’organismo vivente della sostanza indesiderata durante il transito interiore.

Pertanto, dal punto di vista fisico-chimico, la sostanza rimane (però stranamente…

non sempre….) presente e rilevabile, ma dal punto di vista vitale essa non ha più la

capacità di interagire con l’organismo con cui viene in contatto. L’acqua così

rivitalizzata mantiene la sua vitalità anche dopo molte decine di metri di conduttura

metallica.

Lo schema di circolazione dell’acqua nel “vitalizzatore”

Come è noto all’agricoltura biodinamica ed omeodinamica, la pianta segue nella

sua manifestazione l’ordine di Terra/radice, Acqua/foglia, Aria/fiore e Fuoco/frutto-

seme, mentre lo Zodiaco (quello Cherubinico, rivolto verso l’interno del sistema

solare), nella successione delle sue costellazioni segue un ordine diverso, e ciò a causa

della Caduta dell’uomo che ha provocato disordine fin lassù. La sequenza delle

costellazioni zodiacali è dunque: Terra – Aria – Acqua e Fuoco (ad esempio Toro –

Gemelli – Cancro – Leone). Grazie all’Evento prima citato, dal 1999 si è

riarmonizzato l’aspetto centrale di questa sequenza. Ovviamente la disposizione delle

costellazioni in cielo non è cambiata, cambia invece, in funzione della coscienza di

chi ha colto l’Evento in questione, il modo di “dialogare” tra di esse, che ora può

diventare quello corretto, cioè: Terra – Acqua – Aria – Fuoco (nell’esempio prima

citato, i Gemelli “diventano” un segno di Acqua, ed il Cancro un segno di Aria; è

interessante notare come, grazie a questa “inversione”, l’Acquario – che ora è un

segno d’Aria – torni ad essere un segno d’Acqua, come il suo nome suggerisce).

primo circuito

circolare

secondo circuito

circolare

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Si viene così a ricreare la condizione originaria dello scorrere della vita, cosicché la

presa di coscienza, che ne è alla base, diventa lo strumento fondamentale per risalire

dalle forze della Caduta e così potenziare e rinnovare la vita.

Ad agire sarà la forma che così nasce, una forma che “rimette in forma” e porterà

armonia e vita.

La nuova circolazione eterica e la riarmonizzazione delle forze di Aria e Acqua

Abbiamo visto che oggi l’acqua è scarsa e contaminata. Questo è indubbiamente

dovuto alla decadenza della sua parte biologica (Ossigeno come “ambiente” per la

vita), ma anche alla scarsa qualità della componente “sottile” (i due Idrogeni); l’acqua

imputridisce come conseguenza del processo di astralizzazione8, in cui l’Idrogeno non

è più in grado di controllare e regolare l’Azoto. Dobbiamo quindi potenziare sia

l’Ossigeno che l’Idrogeno.

UNO SGUARDO I N ALTO: L’ ACQUARI O

Per concludere questo aspetto del nostro lavoro in modo che possa “aprire” al

nostro sguardo delle prospettive di meditazione personale, possiamo brevemente

ritornare sulla costellazione che governa il mondo dell’acqua, la costellazione

dell’Acquario. Questa costellazione, come tutte le costellazioni zodiacali, agisce con

le sue forze fino alla Terra, ed agisce soprattutto in una determinata sostanza9, che è

rappresentata dall’Ossigeno, legato all’elemento filosofico Acqua. La molecola

d’acqua è infatti “poggiata” su un atomo di Ossigeno, attorno a cui gravitano due

atomi di Idrogeno (legati alla forza della costellazione del Leone); abbiamo già

trovato questa sinergia parlando della proteina, e possiamo completare il discorso

8 Con questo termine si intendono le forze animiche ancora da trasformare: cioè le brame, le

passioni, le antipatie più forti o violente. 9 Si veda a proposito “La natura della sostanza” di R. Hauschka, ed. Antroposofica.

H- FUOCO (4)

O – ACQUA (2)

N . ARIA (3)

C – TERRA (1)

SULFUR

MERCUR

SAL

IDROGENO

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Dossier Acqua

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indicando quali forze corrispondenti al Carbonio e all’Azoto lo Scorpione ed il Toro.

Vediamo che l’origine spirituale delle forze della proteina disegna in cielo una vera e

propria croce (vedi figura). L’acqua è quindi l’ambasciatrice terrestre della

collaborazione delle forze vitali della “croce” della proteina, ed essendo essa la base

della vita, non ci è difficile associare a questo “braccio” della croce la qualità di

“braccio” della vita.

Possiamo così soffermarci ulteriormente, alla luce di questa visione, sul perché

l’acqua abbia in sé due atomi di Idrogeno, vale a dire due forze del Leone (legato

all’elemento filosofico Fuoco), che come già visto corrispondono a due livelli di

coscienza: uno che si inserisce nelle forze vitali-biologiche (l’Ossigeno è infatti

supporto del corpo eterico, senza Ossigeno si muore, quindi il corpo eterico non

esplica più le sue funzioni) e l’altro che sostiene i processi di coscienza superiori

(l’Idrogeno si collega sempre, in natura, ai processi più “sottili”, come gli oli

essenziali delle piante, composti in massima parte da Idrogeno).

I L VI TALI ZZATORE DI EUREKA

L’abbondanza di acqua, o la ricchezza nell’acqua di sole forze “biologiche-lunari”,

non contribuisce a contrastare le malattie, anzi, spesso favorisce la proliferazione di

funghi e batteri. In questo senso diventa fondamentale stimolare un processo di

purificazione nell’acqua, processo che, grazie alla capacità di “memoria” propria

dell’acqua, sarà portata agli esseri viventi con cui interagisce.

OSSIGENO

AZOTO

IDROGENO

CARBONIO braccio della morte

bra

ccio

del

la v

ita

La croce zodiacale della proteina

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L’acqua che attraversa il nostro dispositivo vitalizzatore diventa così portatrice di

una azione di armonizzazione-depurazione. La purificazione corrisponde all’aspetto

mercuriale di collaborazione tra gli elementi Acqua – Aria, e la qualità corrispondente

che si determina è quella dell’umido (che sostiene la vita biologica). Il “direttore” di

questo processo è sempre l’Idrogeno. Nel vitalizzatore il cerchio più piccolo interno è

quindi controllato dall’Idrogeno e porta un’azione maggiormente rivolta alla

purificazione. L’effetto vitalizzante viene svolto dal cerchio “grande”, legato a Fuoco

e Terra, ovvero alla qualità del secco, alla materia (Terra) che muore e rinasce con

nuove forze di vita (Fuoco).

E’ interessante notare come l’azione vitalizzante si manifesti soprattutto in caso di

stress idrico. La nuova capacità bagnante dell’acqua prodotta dal vitalizzatore

permette di soddisfare il bisogno di una pianta utilizzando anche solo un sesto

dell’acqua normalmente necessaria.

Nel caso che questo aspetto di vitalizzazione non fosse particolarmente richiesto, è

comunque sempre importante l’aspetto della purificazione per la protezione da

malattie e parassiti, oltre che per l’armonizzazione dell’astralità.

L’aumento del potere bagnante dell’acqua si presenta come un elemento prezioso

nel problematico quadro descritto a proposito dell’acqua. In questo quadro si inserisce

anche il nostro stile di vita, che consuma (spesso inconsapevolmente) grandi quantità

di acqua; ad esempio ricordiamo che ogni volta che attiviamo lo sciacquone del bagno

utilizziamo per il suo funzionamento fino a 15 litri d’acqua. Le perdite involontarie

più consistenti vengono però proprio dalla pratica agricola; si calcola infatti che, a

causa di difetti e danni di vario tipo alle tubazioni e agli impianti, circa il 40%

dell’acqua irrigua per uso agricolo vada “versata”, dispersa lungo il tragitto.

Il vitalizzatore d’acqua di EUREKA

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Dossier Acqua

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Attraverso la vitalizzazione dell’acqua è quindi possibile percorrere una strada

realisticamente proponibile in tempi di siccità: se infatti l’acqua è migliore, la quantità

che ne dovremo utilizzare per le colture sarà minore; non sarà allora necessario

“contendersi” le risorse idriche, dato che una quantità ridotta d’acqua, accessibile a

tutti anche in regime di siccità, potrà avere le stesse proprietà di una quantità

maggiore (che non sarà accessibile agli agricoltori) ma qualitativamente peggiore.

Un’acqua di alta qualità avrà un elevato potere bagnante, porterà cioè alla pianta le

stesse forze vitali che le avrebbe portato una maggiore quantità di acqua a limitata

capacità bagnante; opportunamente vitalizzata, inoltre, essa potrà portare anche delle

forze qualitative che l’acqua normalmente non contiene.

Anche il diametro del nostro vitalizzatore, come le tubazioni dei cistercensi, si

restringe rispetto al tubo di mandata, e questo restringimento avviene secondo la già

nota proporzione aurea. Nella versione umana del vitalizzatore si nota ben presto

come l’acqua prodotta agisca potentemente nell’Io umano favorendo i processi di

coscienza. La trasformazione – purificazione dell’elemento animico si sviluppa quindi

nella direzione dell’Io superiore.

Dato che questa acqua sarebbe troppo forte per chi ha un Io debolmente incarnato

(bambini o malati), abbiamo applicato esternamente al vitalizzatore due spirali di Oro

omeopatizzato, che armonizzano e rendono universale il messaggio portato

dall’acqua.

I L VI TALI ZZATORE AGRI COLO

Desterà sorpresa apprendere che l’azione della plastica (PVC, polietilene, ecc.)

sull’acqua è tale per cui essa “ uccide” la vita presente in essa già dopo pochi metri di

percorrenza. Questo problema è estremamente presente ed attuale per chi si occupa di

agricoltura ed irrigazione.

La formula agricola del vitalizzatore agisce grazie ad un ritmo triarticolato

prettamente mercuriale: è infatti composto da tre spirali di rame (contenenti un

preparato omeodinamico opportunamente dinamizzato) che vanno disposte attorno al

tubo di irrigazione; la prima si colloca poco dopo l’inizio del tubo, la seconda più o

meno a metà e la terza verso la fine. Per impianti più complessi può essere necessario

utilizzare più spirali, al fine di permettere all’acqua che esce da ogni ugello di avere

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ricevuto per tre volte l’impulso. Questa formula è estremamente economica e pratica,

in quanto necessita di modifiche minime (o addirittura nulle) all’impianto di

irrigazione.

Le esperienze fino ad ora realizzate ci permettono di presentare i seguenti risultati

nella crescita e nella germinazione:

è da notare che il vitalizzatore manifesta la sua azione soprattutto in caso di

piante stressate da carenza idrica. In altre parole, se si irriga con acqua vitalizzata

in quantità normale, non si riscontrerà un aumento sensibile dell’effetto bagnante,

ma solamente l’azione armonizzante di fondo;

quando la pianta è sotto stress idrico, l’apporto di acqua può essere ridotto fino ad

1/6 del normale senza che ciò comporti grave pregiudizio alla produzione;

inoltre, sempre in condizioni di stress idrico, i semi irrigati con acqua rivitalizzata

germinano fino al 333% in più. Se la quantità di acqua apportata è normale, allora

anche in questo caso la sua abbondanza di vitalità non si manifesta pienamente,

ma permane l’azione armonizzante.

LA VERI FI CA CON LA CRI STALLI ZZAZI ONE SENSI BI LE

Trovare un metodo oggettivo che manifesti le qualità “sottili” delle sostanze o

degli alimenti presenta molte difficoltà. Abbiamo effettuato delle prove di crescita e

germinazione specifiche per l’acqua vitalizzata ad uso agricolo, con gli esiti molto

positivi appena citati. Poiché non consideriamo sufficienti le verifiche, seppur

positive, basate su particolari “sensibilità” di persone o dispositivi esistenti in

commercio, presentiamo di seguito i risultati ottenuti con il metodo della

Il vitalizzatori ad uso agricolo di EUREKA

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cristallizzazione sensibile, metodo che da 80 anni permette di indagare l’esistente

mediante la manifestazione in immagini del sistema di forze che lo compenetra10

.

Abbiamo quindi verificato con il metodo della cristallizzazione sensibile la qualità

che assume l’acqua dopo aver attraversato il vitalizzatore. Come si può vedere dalle

figure che seguono, l’acqua vitalizzata acquista un centro organizzativo ed un gesto

che, a detta del responsabile dell’Istituto che ha eseguito le prove, è tipico del regno

vegetale per l’acqua che ha attraversato il vitalizzatore agricolo e tipica del sangue

umano per l’acqua che ha attraversato il vitalizzatore per uso domestico e, come gli

studiosi di scienza dello spirito sanno, il sangue è la base dell’Io umano, della sua

autocoscienza, della vita spirituale in lui.

CAMPIONE “A” – testimonio: acqua di acquedotto non trattata.

Immagini più espressive rispetto alle normali cristallizzazioni di acqua.

Cristalli tendenti alla durezza.

Campo cristallografico molto ampio. Due centri di gravità. Cristalli diramati e

rigidi. Ramificazioni secche.

10

La cristallizzazione sensibile è un metodo che rende manifeste le forze plasmatrici eteriche presenti

in una sostanza organica. Si basa sul far evaporare una soluzione di sali di rame nella quale viene

aggiunto il succo della sostanza da indagare. I cristalli che si formano manifestano una forma, dalla

quale si può riconoscere, ad esempio, il tipo di pianta, la sua vitalità, la sua età, e così via.

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Dossier Acqua

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CAMPIONE “C” : acqua di acquedotto vitalizzata per uso agricolo.

Campo cristallografico ampio ed area periferica completa.

Maggiore forza nel centro e localizzazione nel centro geometrico.

Leggero movimento delle forme, quindi minore rigidità nell’insieme.

Leggere fioriture nelle ramificazioni.

Acquisizione di un “gesto” tipico delle sostanze vegetali.

CAMPIONE “D”: acqua di acquedotto vitalizzata per uso alimentare.

Immagine simile alla cristallizzazione del sangue umano.

Tessuto cristallino meno rigido. Ridotte le forme di “interferenza”. Si osserva un

particolare ordine nell’irraggiamento dei cristalli, un campo disteso e lineare e

soprattutto un centro localizzato nello stesso punto del centro di cristallizzazione

delle piastre con sangue. Non sono visibili altri centri. Le ramificazioni sono più

“fiorite”. Immagine non tipica dell’acqua. Non ha confronto con le comuni

cristallizzazioni di sostanze vegetali.

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Dossier Acqua

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CORPO ETERICO

(periferia)

CORPO ASTRALE

(concavità)

IO

(centro)

CORPO FISICO

(rigidità dei cristalli)

Al fine di facilitare la lettura delle immagini della cristallizzazione sensibile,

ricordiamone i principali “gesti” e la loro interpretazione. Come riferimento

prenderemo i lavori della Engquist11

.

Schema di lettura di una cristallizzazione sensibile

La forza dell’Io può essere riconosciuta nel punto centrale (leggermente ribassato)

che la cristallizzazione forma. Questo punto, se presente e ben formato,

manifesta la capacità dell’Io di organizzare tutte le funzioni vitali ed i processi di

coscienza nel soggetto;

la forza del corpo astrale si manifesta nella concavità degli archi che la

cristallizzazione forma nel suo dirigersi dal centro alla periferia;

la vitalità, l’etericità, si manifesta nel fatto che l’immagine arrivi fino alla periferia

della capsula;

infine la fisicità si manifesta nella maggior o minor rigidità dei cristalli.

OSSERVAZI ONI SULL’ ACQUA

In natura un animale che ci può insegnare molto sulle qualità nascoste dell’acqua è

sicuramente il salmone.

Il salmone ha la caratteristica di risalire il corso delle cascate anche per 20 – 30

metri di altezza. Questo accade perché il salmone è legato alla componente eterica

dell’acqua – la cosiddetta forza “inclusiva” di Schauberger – componente che scorre

11

Vedere la dispensa “Le forze formatrici negli organismi viventi”, di Magda Engquist.

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Dossier Acqua

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SCORRERE

DELL’ACQUA

NELLA

CASCATA

SUONO

“ETERICO”

DELL’ACQUA

NELLA

CASCATA

“ V”

AZIONE A

VORTICE DEL

SOLE

IRRADIAZIONE

DELL’AZIONE

DEL SOLE

FORZA INCLUSIVA

DELL’ACQUA

a ritroso rispetto al fluire dell’acqua fisica. Grazie a ciò, esso riesce a vincere la

componente di gravità presente nell’acqua (e la Gravità è una forza fisica mortifera).

L’acqua inoltre per essere vitale deve essere compenetrata dai raggi di luce solare.

Se ascoltiamo con molta attenzione il rumore prodotto dallo scorrere dell’acqua in un

torrente di montagna, dopo un po’ ci accorgeremo che oltre al suono abituale e

principale, sentiremo un secondo sottile suono, caratteristico dell’acqua che salta: una

specie di “V”.

Azione di vitalizzazione del Sole sull’acqua e nascita del suono “V”

Questo suono non è però percepibile se il Sole è nascosto dalle nuvole, ossia

quando l’acqua non viene compenetrata dalle sue forze vitali. Similmente l’acqua che

scorre nelle profondità delle grotte emette un gorgoglio strozzato, privo di vita. Dal

Sole viene la vita, e l’acqua in cui entrano i raggi del Sole diventa viva, tanto da

“cantare” la sua V.

È possibile giudicare anche ad occhio nudo la qualità di un’acqua: se essa

scorrendo rimane “liscia” non è di buona qualità eterica, se invece è “oleosa”, non è

di buona qualità astrale. Se invece tende a formare vortici, spruzzi, onde, essa è viva e

di buona qualità eterica ed astrale.

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Dossier Acqua

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L’acqua che proviene da un pozzo sotterraneo, dove non giunge la benefica

irradiazione solare, non può avere un’elevata qualità. Per aumentarne la qualità

bisognerebbe “solarizzarla”, cioè esporla al Sole per almeno 24 ore (ritmo della sua

componente spirituale).

Un’acqua di ruscello rimane vitale per circa cinque giorni (l’eterico impiega tre

giorni per dissolversi), poi inizia il processo di putrefazione, determinato dal

predominio delle forze astrali non più equilibrate da quelle eteriche. Un buon sistema

per ritardare il decadimento della vitalità dell’acqua consiste nel mantenerla in

movimento nella vasca in cui viene raccolta, magari con un piccolo mulino a vento.

Ricordiamo che acqua in greco si dice nerò, ossia “colei che scorre”.

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5

CONCLUSI ONE

Il rapporto con l’acqua è complesso, profondo ed importante. Imparare a

conoscerla ci aiuta a comprendere la vita, il suo fluire e le sue metamorfosi.

Il percorso che abbiamo abbozzato nel presente lavoro può aiutarci a trovare la

giusta direzione in cui lavorare per il miglioramento della qualità dell’acqua, e può

fornirci spunti pratici ed applicativi per iniziare da subito questo percorso.

Lavorare con l’acqua significa entrare nella Vita, e questo richiede prima di tutto

uno sforzo di coscienza, e poi un profondo impulso del cuore. Ci auguriamo che

quanto sviluppato in forma di pensieri nel presente lavoro possa stimolare i cuori ad

aiutare e sostenere l’Essere dell’acqua, e attraverso di esso la vita della Terra e di

coloro che su di essa vivono la propria evoluzione fisica e spirituale.

Grazie.

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Dossier Acqua

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APPENDI CE

PROVA SULL’ I NTERAZI ONE DEL VI TALI ZZATORE

“AQUAVI VA”

CON VARI E TUBAZI ONI

MATERI ALI E METODI

La prova è stata eseguita prelevando campioni di acqua passata attraverso diversi

tipi di tubazione, posti prima o dopo un vitalizzatore d’acqua “Aquaviva” ad uso

domestico.

I diversi campioni sono:

ACQUA DI ACQUEDOTTO di Trieste, non vitalizzata e prelevata da una

spina per irrigazione giardino (TESTIMONE);

ACQUA TESTIMONE VITALIZZATA tramite vitalizzatore “Aquaviva” e

prelevata direttamente dopo il vitalizzatore (vedi foto);

Vitalizzazione dell’acqua testimone

tramite vitalizzatore “Aquaviva”

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ACQUA TESTIMONE passata attraverso una tubazione di 30 metri di

FERRO ZINCATO e prelevata;

ACQUA TESTIMONE passata attraverso una tubazione di 30 metri di

INOX e prelevata;

ACQUA TESTIMONE passata attraverso una tubazione di 30 metri di

POLIPROPILENE e prelevata;

ACQUA TESTIMONE passata attraverso una tubazione di 30 metri di

TUBO MULTIMATERIALE e prelevata;

ACQUA TESTIMONE passata attraverso una tubazione di 30 metri di

RAME e prelevata;

ACQUA TESTIMONE passata attraverso una tubazione di 30 metri di

POLIETILENE RETICOLATO e prelevata;

ACQUA TESTIMONE passata attraverso la tubazione di 30 metri di

FERRO ZINCATO VITALIZZATA con un vitalizzatore “Aquaviva” AL

TERMINE del tubo;

ACQUA TESTIMONE passata attraverso la tubazione di 30 metri di INOX

VITALIZZATA con un vitalizzatore “Aquaviva” AL TERMINE del tubo;

Acqua passata attraverso le tubazioni

con “Aquaviva” a fine tubo

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Dossier Acqua

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ACQUA TESTIMONE passata attraverso la tubazione di 30 metri di

POLIPROPILENE VITALIZZATA con un vitalizzatore “Aquaviva” AL

TERMINE del tubo;

ACQUA TESTIMONE passata attraverso la tubazione di 30 metri di TUBO

MULTIMATERIALE VITALIZZATA con un vitalizzatore “Aquaviva”

AL TERMINE del tubo;

ACQUA TESTIMONE passata attraverso la tubazione di 30 metri di

RAME VITALIZZATA con un vitalizzatore “Aquaviva” AL TERMINE

del tubo;

ACQUA TESTIMONE passata attraverso la tubazione di 30 metri di

POLIETILENE RETICOLATO VITALIZZATA con un vitalizzatore

“Aquaviva” AL TERMINE del tubo;

ACQUA TESTIMONE VITALIZZATA tramite vitalizzatore “Aquaviva”

ALL’INIZIO del tubo e prelevata dopo un passaggio di 30 metri in

tubazione di FERRO ZINCATO;

ACQUA TESTIMONE VITALIZZATA tramite vitalizzatore “Aquaviva”

ALL’INIZIO del tubo e prelevata dopo un passaggio di 30 metri in

tubazione di INOX;

ACQUA TESTIMONE VITALIZZATA tramite vitalizzatore “Aquaviva”

ALL’INIZIO del tubo e prelevata dopo un passaggio di 30 metri in

tubazione di POLIPROPILENE;

ACQUA TESTIMONE VITALIZZATA tramite vitalizzatore “Aquaviva”

ALL’INIZIO del tubo e prelevata dopo un passaggio di 30 metri in

tubazione di TUBO MULTIMATERIALE12

;

ACQUA TESTIMONE VITALIZZATA tramite vitalizzatore “Aquaviva”

ALL’INIZIO del tubo e prelevata dopo un passaggio di 30 metri in

tubazione di RAME;

ACQUA TESTIMONE VITALIZZATA tramite vitalizzatore “Aquaviva” e

ALL’INIZIO del tubo prelevata dopo un passaggio di 30 metri in tubazione

di POLIETILENE RETICOLATO;

In sintesi, la prova riguarda sei tipi di tubazione (Ferro Zincato, Inox, Polipropilene,

Multistrato, Rame, Polietilene reticolato). Il loro effetto sull’acqua viene esaminato

12

Il tubo presenta tre strati: Polietilene reticolato – Alluminio – Polietilene reticolato.

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Dossier Acqua

36

singolarmente e in interazione con il vitalizzatore “Aquaviva”, posto alla fine o

all’inizio dei vari tipi di tubazione.

I 20 campioni si dividono quindi come segue: Acqua testimone, Acqua vitalizzata,

le sei tubazioni, le sei tubazioni con vitalizzatore alla fine, le sei tubazioni con

vitalizzatore all’inizio.

Tutti i prelievi sono stati effettuati facendo scorrere l’acqua per tre minuti esatti

prima del prelievo stesso.

Abbiamo utilizzato tre serie di venti campioni ciascuna, prelevate ed esaminate

separatamente. I risultati sono stati elaborati confrontando tra loro tutte e tre le serie di

campioni.

Allestimento dei vitalizzatori posti ad inizio tubo

Vista totale delle tubazioni (sn) e

prelievo dei campioni (dx)

Le prove sono state condotte prima

su tre tipi di tubazioni e poi sui

rimanenti tre

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Dossier Acqua

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LEGENDA

La nomenclatura dei campioni utilizzata è la seguente:

T – acqua testimone;

V – acqua vitalizzata;

A – acqua dei vari tubi non vitalizzata;

B – acqua con vitalizzatore posto a fine tubo;

C – acqua con vitalizzatore posto ad inizio tubo.

Le tubazioni sono contrassegnate come segue:

1 – Ferro Zincato;

2 – Inox;

3 – Polipropilene;

4 – Multistrato;

5 – Rame;

6 – Polietilene reticolato.

Il campione “A1 ” significa quindi “acqua della tubazione di Ferro Zincato non

vitalizzata”, mentre “B1 ” significa “acqua della tubazione di Ferro Zincato vitalizzata

con vitalizzatore posto a fine tubo”, e così via.

Ricordiamo che per ogni campione sono stati esaminati tre esemplari, per un totale

di sessanta campioni.

SCOPO DELLA PROVA

La prova intende confrontare vari parametri:

L’influenza del vitalizzatore “Aquaviva” sulla qualità dell’acqua;

L’influenza dei vari tipi di tubazione sulla qualità dell’acqua;

La capacità del vitalizzatore “Aquaviva” di intervenire sugli effetti dei

diversi tipi di tubazione (“Aquaviva” posto a fine tubo);

La capacità dei vari tipi di tubazione di intervenire sull’azione del

vitalizzatore “Aquaviva” (“Aquaviva” posto ad inizio tubo);

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Dossier Acqua

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PROVE EFFETTUATE

Sui campioni sono state effettuate le seguenti prove:

Prova di torbidità mediante spettrofotometro per verificare le variazioni

nella presenza di calcare;

Esame del cloro libero allo spettrofotometro;

Esame di conduttività con conduttimetro;

Osservazione al microscopio per cogliere le forze dei diversi piani (fisico,

eterico, ecc.);

Cristallizzazione sensibile per verificare le forze “sottili” presenti

nell’acqua.

OSSERVAZI ONI SUI VARI TI PI DI TUBO

ACQUA TESTIMONE

L’acqua di acquedotto da noi utilizzata passa in un tubo di ferro nero. Il ferro nero è

ferro “vergine”, cioè non subisce alcun trattamento. Il ferro è il metallo di Marte, della

volontà e della forza, a volta anche eccessiva e “prepotente”.

FERRO ZINCATO

Questa tubazione tradizionale e solida è molto utilizzata, ultimamente meno nelle

abitazioni a causa dei costi elevati di lavorazione; tende quindi a lasciare il campo ai

materiali sintetici. L’aggiunta dello zinco (che avviene in acciaieria attraverso

l’immersione in apposite vasche) è una protezione contro le ossidazioni, che

comunque tendono a verificarsi col passare degli anni, richiedendo il ricorso ad

addolcitori dell’acqua.

INOX

E’ una tubazione molto utilizzata nelle industrie, ma trova crescente applicazione

anche nelle abitazioni. Paga lo scotto dei costi elevati del materiale. E’ molto veloce

da lavorare, quindi accorcia notevolmente i tempi di produzione (ed i relativi costi ed

attese). La sua struttura liscia evita gli accumuli calcarei.

POLIPROPILENE

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Dossier Acqua

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Il polipropilene è un idrocarburo molto apprezzato per la sua resistenza alle alte

temperature (quindi all’acqua calda delle tubazioni) e per la sua stabilità di struttura

(che conferisce solidità). La parete interna liscia aiuta ad evitare depositi calcarei. E’

inoltre riciclabile. Ciononostante rimane pur sempre un idrocarburo di sintesi, quindi

un derivato della chimica del petrolio, del catrame e del carbon fossile, nonché della

manipolazione materialistica della “sintesi”.

MULTISTRATO

Il tubo multistrato è composto da due livelli di polietilene (materiale sintetico

resistente ad acidi e solventi) intervallati da una lamina di alluminio. Questa lamina è

teoricamente isolata dalla plastica per non diventare un conduttore di cariche

elettrostatiche, ma questo isolamento non sempre risulta efficace (creando il rischio di

campi elettrici che possono influenzare negativamente le forze veicolate dall’acqua,

essendo inibitori delle forze di Vita). I suoi pregi sono i bassi costi ed i brevi tempi di

lavorazione.

RAME

Il tubo di rame ci riporta nel mondo dei materiali naturali, e precisamente nel

legame con il pianeta Venere, che regge e governa la sostanzialità e la manifestazione

di questo metallo. Si utilizza principalmente per raccordi su brevi tratti o per

ristrutturazioni, per la sua malleabilità. Il rame tende a lasciare nell’acqua un residuo.

POLIETILENE RETICOLATO

Questo materiale viene utilizzato per consentire economia e semplicità di lavoro

sulle tubazioni; infatti è composto da una struttura esterna fissa e da un tubo mobile

infilato all’interno; in caso di foratura non serve ricorrere alla rottura di muri e

pavimenti, ma è sufficiente “sfilare” il tubo interno bucato e sostituirlo con uno intero

(almeno in linea teorica, la pratica risulta più complessa). Inoltre anche questo

materiale dovrebbe diminuire il deposito calcareo. Detto questo, siamo ancora una

volta nel mondo delle sostanze sintetiche.

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Dossier Acqua

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Dossier Acqua

41

CONCLUSI ONI

CRI STALLI ZZAZI ONE SENSI BI LE

Per l’interpretazione dei dati ed il dettaglio si veda il referto. Riportiamo soltanto la

tabella comparativa con i valori proporzionati. La “proporzione” tra i valori serve per

essere in grado, tramite la valutazione della rilevanza delle singole prove, di

convertirne i risultati in un’unica unità di misura, rendendoli quindi comparabili.

VALORI PROPORZIONATI CON k = 1, 17

TIPI DI TUBAZIONI CRISTALLIZZAZIONE SENSIBILE

0

1

2

3

4

5

6

7

8

9

TE

ST

IMO

NE

VIT

AL

IZZ

AT

A

FE

RR

O

ZIN

CA

TO

INO

X

PO

LIP

RO

P.

MU

LT

IST

R.

RA

ME

PO

LIE

T.

RE

TIC

.

SOLO TUBO VITALIZZ. FINE VITALIZZ. INIZIO

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PROVA DI TORBI DI TA’

La prova indica che l’acqua vitalizzata è la meno torbida, quindi la più “ricca” di

forze di Luce e di Vita spirituale.

L’esame di torbidità indica la presenza o l’assenza di forze di Luce, ed indica quindi

(come è emerso dal confronto dei dati con le piastre di Cristallizzazione Sensibile) la

presenza nel campione di forze di Zoe. I dati della prova di torbidità sono

originalmente rilevati in FAU (unità di attenuazione di formalina) attraverso lo

spettrofotometro ed indicati in tabella; sono stati successivamente posti in proporzione

di rilevanza rispetto ai dati di Cloro libero, e tale dato è indicato nel grafico. La

proporzione è la seguente: Cloro: 1= Torbidità:5. I dati sono sempre rilevati attraverso

la media tra i tre rilevamenti. Con “m” si indica il valore minimo, con “M” il valore

massimo.

T 3 V 1 m

A1 3, 3 A2 2 A3 1 , 6 A4 2, 6 A5 2 A6 2

B1 3, 3 B2 3, 6 B3 2, 3 B4 3 B5 2, 3 B6 2

C1 2, 3 C2 2, 6 C3 2 C4 3 C5 3 C6 4M

PROVA DEL CLORO LI BERO

La prova indica dati non rilevanti, dato il minimo scarto tra i valori. PROVA CONDOTTA CON SPETTROFOTOMETRO VALORI INIZIALI ESPRESSI IN FAU (UNITA’ DI ATTENUAZIONE DELLA

FORMALINA) E POI PROPORZIONATI CON k = 1, 25

TIPI DI TUBAZIONI - TORBIDITA'

0

1

2

3

4

5

6

TE

ST

IMO

NE

VIT

AL

IZZ

AT

A

FE

RR

O

ZIN

CA

TO

INO

X

PO

LIP

RO

P.

MU

LT

IST

R.

RA

ME

PO

LIE

T.

RE

TIC

.

SOLO TUBO VITALIZZ. FINE VITALIZZ. INIZIO

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I valori riscontrati con spettrofotometro, espressi in mg/l di Cloro libero, sono i

seguenti (indichiamo la media tra i tre rilevamenti); si indica con “m” il valore

minimo, con “M” il valore massimo. Appare evidente la scarsa rilevanza della prova

dato il ridottissimo scarto tra i valori.

T 0, 056 V 0, 073

A1 0, 056 A2 0, 05 A3 0, 07 A4 0, 083 A5 0, 046 A6 0, 073

B1 0, 053 B2 0, 04 B3 0, 07 B4 0, 056 B5 0, 04 B6 0, 036m

C1 0, 053 C2 0, 063 C3 0, 07 C4 0, 093 C5 0, 06 C6 0, 093M

PROVA DI CONDUTTI VI TÀ

La prova non è rilevante attraverso i dati del conduttimetro, in quanto la bassa

conduttività dell’acqua di acquedotto è fuori dalla scala di rilevazione dello

strumento. E’ stato però compiuto un esperimento utilizzando acqua di acquedotto e

PROVA CONDOTTA CON SPETTROFOTOMETRO VALORI ESPRESSI IN mg/l di CLORO E POI PROPORZIONATI CON k = 1

TIPI DI TUBAZIONI - CLORO LIBERO

0

0,02

0,04

0,06

0,08

0,1

TE

ST

IMO

NE

VIT

AL

IZZ

AT

A

FE

RR

O

ZIN

CA

TO

INO

X

PO

LIP

RO

P.

MU

LT

IST

R.

RA

ME

PO

LIE

T.

RE

TIC

.

SOLO TUBO VITALIZZ. FINE VITALIZZ. INIZIO

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vitalizzata come conduttore in due diversi circuiti elettrici che alimentavano un LED

(attraverso batteria da 4,5V). L’osservazione ad occhio nudo ha permesso di notare

come la luminosità del LED fosse inferiore del 30-40% nel circuito che passava

attraverso l’acqua vitalizzata. Questo dato indica la maggior difficoltà per l’elettricità

di attraversare tale acqua rispetto all’acqua testimone, e quindi la maggior presenza

nell’acqua vitalizzata di forze di Luce, che contrastano l’elettricità.

Questa prova sarebbe, da sola, inadeguata, ma acquista credibilità se confrontata con

i risultati dell’esame di torbidità e della Cristallizzazione Sensibile, che vanno nella

stessa direzione (la CS indica un + 100% in Zoe).

OSSERVAZI ONE AL MI CROSCOPI O

La prova indica un’azione globale del vitalizzatore nel portare ordine, armonia,

discernimento, autorità, pulizia: insomma forze dell’Io, per l’acqua e di conseguenza

per chi la beve.

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L’analisi al microscopio è stata valutata su residuo di gocce dei campioni fatte

evaporare. Le tre gocce di ogni campione sono state ricondotte ai loro aspetti

“essenziali”, e su tali aspetti è stato loro assegnato un punteggio per la manifestazione

sul piano fisico, eterico, astrale, dell’Io. I punteggi vanno da 0 a 5, mentre la “qualità”

della manifestazione è indicata dal segno positivo o negativo di fronte ai numeri stessi

(portando così la scala da -5 a +5).

I valori totali (fisico+eterico+astrale+Io) sono riportati in tabella, mentre il grafico

riporta i valori proporzionati per rilevanza alle prove di Cloro libero e Torbidità. La

proporzione è Cloro:1=Analisi Microscopica:7. Con “m” si indica il valore minimo,

con “M” il valore massimo.

T -47 V 1 5

A1 49, 5 A2 52, 5 A3 -20, 5 A4 -70, 5m A5 68 A6 -51 , 5

B1 68 B2 29 B3 86M B4 3 B5 70 B6 42

C1 1 6 C2 9 C3 -67 C4 34 C5 72, 5 C6 -28

GRAFI CO RI ASSUNTI VO

Riportiamo ora la tabella ed il grafico riassuntivo delle prove (i dati di Cloro libero

non sono stati riportati data la nulla incidenza). Si indica sempre con “m” il valore

minimo e con “M” il valore massimo.

PROVA CONDOTTA TRAMITE OSSERVAZIONE MICROSCOPICA DI GOCCE EVAPORATE, ESAMINATE SECONDO PARAMETRI FISICI, ETERICI, ASTRALI, SPIRITUALI. I VALORI ESPRESSI SONO IL TOTALE DEI

PUNTEGGI DEI QUATTRO PIANI, POI PROPORZIONATI CON k = 0,0815

TIPI DI TUBAZIONI - OSSERVAZIONE AL MICROSCOPIO DEL RESIDUO SECCO

DELLA GOCCIA

-7

-6

-5

-4

-3

-2

-1

0

1

2

3

4

5

6

7

8

TE

ST

IMO

NE

VIT

AL

IZZ

AT

A

FE

RR

O

ZIN

CA

TO

INO

X

PO

LIP

RO

P.

MU

LT

IST

R.

RA

ME

PO

LIE

T.

RE

TIC

.

SOLO TUBO VITALIZZ. FINE VITALIZZ. INIZIO

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Dossier Acqua

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T 1 , 9 V 9, 3

A1 1 5, 3 A2 8 A3 4, 5 A4 1 , 8 A5 1 0, 7 A6 0, 4m

B1 1 7M B2 1 0, 7 B3 1 2, 9 B4 1 0, 6 B5 1 4, 8 B6 9

C1 1 2, 7 C2 4 C3 1 , 8 C4 1 2, 2 C5 1 5, 4 C6 6, 6

Completiamo con questo grafico l’esposizione dei dati; rimandiamo per le ultime

verifiche al referto di Cristallizzazione Sensibile.

TIPI DI TUBAZIONI

GRAFICO RIASSUNTIVO

0

2

4

6

8

10

12

14

16

18

TE

ST

IMO

NE

VIT

AL

IZZ

AT

A

FE

RR

O

ZIN

CA

TO

INO

X

PO

LIP

RO

P.

MU

LT

IST

R.

RA

ME

PO

LIE

T.

RE

TIC

.SOLO TUBO VITALIZZ. FINE VITALIZZ. INIZIO

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Dossier Acqua

47

CONCLUSI ONI SUI VARI TI PI DI TUBO

ACQUA TESTIMONE

Quest’acqua presenta varie disarmonie, soprattutto nei messaggi animico-spirituali,

ed una vitalità molto bassa.

VITALIZZATA

L’azione del vitalizzatore appare evidente dai dati raccolti: possiamo dire che il

vitalizzatore porta all’acqua testimone un gesto di armonizzazione e depurazione,

oltre ad aumentare del 230% le forze vitali biologiche presenti nell’acqua e del 100%

le forze “sottili” di origine animico-spirituale (forze che sostengono la coscienza

dell’uomo, la sua moralità, e gli donano forze per il cammino di trasformazione

interiore).

FERRO ZINCATO

Sia dal punto di vista biologico che spirituale il vitalizzatore porta armonia e forze

vitali all’acqua che riceve il messaggio del ferro zincato; inoltre viene aumentato il

collegamento di tale acqua con le forze spirituali. Il massimo effetto si manifesta

ponendo il vitalizzatore alla fine della tubazione (quindi “sotto lavello”) piuttosto

che all’inizio (come potrebbe essere un’applicazione ad ingresso impianto). Gli effetti

sono comunque molto positivi in entrambi i casi, tanto da farci “eleggere” questo

tubo come la scelta migliore per la nostra acqua.

INOX

L’acqua passata per l’inox, quando questo è posto ad inizio impianto non

interagisce positivamente con il vitalizzatore: i valori scendono sia dal punto di vista

biologico che animico-spirituale. E’ invece positiva la risposta dell’inox al

vitalizzatore a fine tubo.

POLIPROPILENE

L’azione del vitalizzatore arriva a capovolgere la natura “negativa” del

polipropilene quando è posto alla fine del tubo; in questo caso riesce a riequilibrarne

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Dossier Acqua

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l’azione di disturbo trasformando una delle acque migliori dell’intera prova. La forza

negativa del polipropilene invece arriva a disturbare il vitalizzatore quando questo è

posto all’inizio del tubo.

MULTISTRATO

L’interazione del vitalizzatore con il tubo multistrato agisce in modo importante dal

punto di vista delle forze spirituali, aumentando le forze terapeutiche e l’impulso

micheliano presente nell’acqua. La sua azione è massima ponendolo all’inizio del

tubo, ma dà buoni risultati anche posto alla fine.

RAME

Il vitalizzatore ha dimostrato di saper portare maggiore armonia e forze di

rigenerazione a quest’acqua, oltre a migliorarne il collegamento con le forze

spirituali. L’effetto massimo si ha ponendolo a inizio tubo, soprattutto per quanto

riguarda il miglioramento delle qualità biologiche dell’acqua.

POLIETILENE RETICOLATO

L’acqua che passa attraverso questo tubo mostra di essere la più “morta”,

soprattutto dal punto di vista delle forze spirituali. Ponendo il vitalizzatore all’inizio

del tubo le forze biologiche presenti nell’acqua raddoppiano; sia all’inizio che alla

fine la componente spirituale viene armonizzata ed arricchita, arrivando ad essere

“liberata” da “presenze” indesiderate. In ogni caso l’acqua, da “morta” viene resa

vivente e ricca di forze.

CONCLUSI ONI GENERALI

Alla luce dei dati esposti, possiamo affermare che il vitalizzatore agisce in modo

positivo su tutte le tubazioni e su tutti i piani della vita soprattutto se sistemato

alla fine delle tubazioni. Nel caso di tubazioni in inox o di polipropilene evitare di

sistemare il vitalizzatore ad ingresso impianto in quanto esso non riesce ad

equilibrare l’azione negativa portata da decine di metri di queste tubazioni.