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DIRETTORE ELENA CARUSO EDITORE: “ASSOCIAZIONE LA SVOLTA EDITRICE” PERIODICO REGIONALE DI INFORMAZIONE E CULTURA di Silvia Calanna Pag. 4 - Giugno 2012 www.lasvolta.it Mensille - Registrazione Tribunale di Catania N. 03 del 13/01/2003 Anno X Numero 6 - ( € 0,50 - Solo in edicola ) All’INTERNO All’INTERNO IT IT ALI ALI UA UA U U ATTU ATTU A A I I A A U U AT AT T T T T AT AT T ATTUALIT A A A A A I I L L A UA U U AT AT T T T T AT ATTUA À À À À À À À À À Il coraggio di continuare All’INTERNO Si parla di comuni a rischio “elevato” (725), “medio” (2.344) L’Italia trema ( o tremerà ) Raffaele Lombardo si dimetterà il 28 luglio Fiera internazionale di Plovdiv Arriva la stagione estiva 2012 Personale di Stefania Di Filippo Finestra sulla serie A P ag. 15 TRATTORIA CHIOSCO BAR “M UTU E M ANGIA P a g . 2 1 P rovince P a g . 1 2 C atania P a g . 1 7 Arte & Cu ltura P a g . 2 2 Sport P a g . 2 8 R egione P a g . 7 Per aiutare finanziariamente le popolazioni colpite dal sisma in Emilia potete mandare un sms solidale al numero 45500 istituito per la raccolta di fondi. Basterà digitare un SMS vuoto e donerete 2 euro per messaggino alle zone colpite dal terremoto. Il numero è stato attivato su richiesta Dipartimento della Protezione Civile , d ’intesa con la Regione Emilia Romagna.

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DIRETTORE ELENA CARUSO EDITORE: “ASSOCIAZIONE LA SVOLTA EDITRICE”

PERIODICO REGIONALE DI INFORMAZIONE E CULTURA

di Silvia Calanna Pag. 4

- Giugno 2012www.lasvolta.itMensille - Registrazione Tribunale di Catania N. 03 del 13/01/2003

Anno X Numero 6 - ( € 0,50 - Solo in edicola )

All’INTERNOAll’INTERNOATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITATTUALITÀÀÀÀÀÀÀÀÀ

Il coraggio di continuare

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Si parla di comuni a rischio “elevato” (725), “medio” (2.344)L’Italia trema ( o tremerà )

Raffaele Lombardo si dimetterà il 28 luglio

Fiera internazionale di Plovdiv

Arriva la stagione estiva 2012

Personale di Stefania Di Filippo

Finestra sulla serie APag. 15

TRATTORIACHIOSCO BAR

“MUTU E MANGIA”Pag. 21

Province Pag. 12

Catania Pag. 17

Arte & Cultura Pag. 22

Sport Pag. 28

Regione Pag. 7

Per aiutare fi nanziariamente le popolazioni colpite dal sisma in Emilia potete mandare un sms solidale al numero 45500 istituito per la raccolta di fondi. Basterà digitare un SMS vuoto e donerete 2 euro per messaggino alle zone colpite dal terremoto. Il numero è stato attivato su richiesta Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con la Regione Emilia Romagna.

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VALLE DEGLI ULIVIVALLE DEGLI ULIVI

L’eleganza e la cura nel miglior servizio . . .L’eleganza e la cura nel miglior servizio . . .

E ssere fortunati e non ac-corgersene. Capita. An-che quando si scala, sep-

pure faticosamente, la monta-gna delle opportunità. Perché averle è già una fortuna.

Non sapevamo cosa fosse la “crisi”, o forse non abbastan-za, e quando l’hanno spiegato prospettandoci conseguenze e rischi, l’abbiamo sottovalu-tata. Adesso ci siamo dentro fi no al collo.

A pagarne il prezzo? Tutti, o quasi. Siamo talmente stret-ti in categorie di disoccupati, trentenni, cinquantenni, ses-santenni, di cassaintegrati, di esodati, di lavoratori “in nero”, di precari part-time, full-time, “total-time”, che ve-dere un solo individuo “fuori” da quelli che sembrano gironi dell’inferno, è raro.

I bersagli prediletti di que-sto status quo sono i giovani. Per loro si prevedono “scenari catastrofi ci” come ha rico-nosciuto il presidente Monti

qualche settimana addietro, ma la realtà dimostra che l’in-tuizione del professore non è così ardita e che non si è poi così lontani.

Valeria, Andrea, Laura, Sara. Nomi, che sono schegge di vita, squarci di esistenza, ani-me “in pena” attraverso una ri-cerca infi nita, di un lavoro, di un futuro, di un qualcosa, in-somma, che possa farli vivere. Senza pretese. Giovani come tantissimi altri, che di costrui-re castelli in aria ne hanno le tasche piene, che non si lascia-no affabulare perché la realtà è troppo dura, oggi. Lo sanno e si accontentano. La decisio-ne più saggia? Richiudere il cassetto del loro sogno. Così è possibile imbattersi in un av-vocato che fa il benzinaio, un ingegnere elettronico che fa il commesso, una professoressa che fa la babysitter.

Role playing? No, sempli-cemente vite in gioco, destini che si scommettono giorno per giorno tirando a sorte sul tavolo verde delle opportuni-tà. Ad averle, quelle.

Mario, Erika, Carlo, Lucia, le vorrebbero ad esempio. Ne ba-sterebbe soltanto una, qualun-que, un’occasione modesta per

poter anche solo toccare con il pensiero l’idea di un matri-monio, di una casa, sebbene in affi tto, perché altro non si può. E forse un domani anche un fi -glio, se non è troppo tardi, se “l’orologio biologico” non si è già fermato, perché poi non si può più tornare indietro.

Storie, vere, verissime, di giovani donne e giovani uomi-ni ai quali, chi scrive, attribui-sce nomi fi ttizi per il rispetto della privacy, ma ringrazia per aver accettato di convergere idealmente in queste poche parole.

Ricordiamoci che l’Italia è fatta anche di loro e di quel-li come loro, che nonostante tutto, nonostante l’assenza di qualunque certezza, di qualun-que prospettiva futura, sanno cadere e rialzarsi, imparando a rimboccarsi le maniche, a mangiare la polvere ma non mollare, reinventandosi sem-pre e comunque.

E’una generazione che com-batte la guerra per la conqui-sta di un avvenire e lo fa senza armi, completamente sguarni-ta di qualsiasi mezzo di dife-sa, solo con una grandissima energia.

E’la forza dei giovani.

La forza dei giovani“ Ricordiamoci che l’Italia è fatt a anche di loro e di quelli come loro, che nonostante tutt o, nonostante l’ enza di qualunque certezza, di qualunque prospett iva futura, sanno cadere e rialzarsi, imparando a rimboccarsi le maniche, a mangiare la polvere ma non mollare…”

4 LA SVOLTA - Giugno 2012 Giugno 2012 - LA SVOLTA 5

ATTUALITÀ

di Silvia Calanna

“ Durerà ancora a lungo il periodo sismico conse-guente alle scosse registra-

te in questi giorni”. A dirlo, in queste settimane, è il sismologo Alessandro D’Amato dell’Isti-tuto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Dopo i danni irreparabili regi-strati in Emilia in questi giorni, la paura resta e contagia tutta l’Italia. Sono anni che i geologi continuano a dirlo “ci interpel-lano solo a tragedie avvenute” e se “i terremoti non possono essere previsti”, è anche vero che la prevenzione rimane l’ar-ma vincente per ridurre i dan-ni. Prevenzione che in Italia, soprattutto al Sud, è carente, complice la presenza di vulcani attivi e terreni ad elevato rischio idrogeologico, come nella parte orientale della Sicilia. Ma sotto l’occhio del mirino dei geologi al sud non c’è solo la nostra re-gione ma anche la Calabria, la Toscana e la Campania.

Dalla Protezione civile arriva

anche l’appello di un uso appro-priato del territorio da parte del-l’uomo: cementificazione, ma anche terrazzamenti e coltiva-zioni possono peggiorare le con-seguenze di calamità naturali.

Come suggerito dal presiden-te Anpas Sicilia, una delle asso-ciazioni impegnate nelle zone terremotate italiane, Lorenzo Colaleo, “si deve fare una po-litica di prevenzione e monito-raggio costante delle situazioni più a rischio. Una buona politi-ca di intervento preventivo per la messa in sicurezza dei nostri territori il cui costo, pur essendo elevato, risulterebbe inferiore a quello necessario per un inter-vento di emergenza”.

Dati allarmanti arrivavano già sei mesi fa da parte del Consiglio Nazionale dei Geologi. Una nota del presidente Gian Vito Grazia-no diffondeva i dati italiani: i co-muni potenzialmente interessati da rischio sismico elevato sono ben 725, mentre 2.344 sono a rischio medio. Il 60% degli 11,6 milioni di edifici italiani a pre-valente uso residenziale è stato

realizzato prima del 1971, così come gli edifici scolastici ed altri edifici strategici, mentre l’intro-duzione della legge antisismica per le costruzioni in Italia risale al 1974.

“Questo patrimonio immo-biliare – conclude Graziano - così come quello culturale ed archeologico deve essere salva-guardato. E con essi va salva-guardata la vita di chi vi abita e vi lavora. La parola d’ordine è sempre prevenzione”.

Solo in Sicilia il 70% dei Co-muni è già a rischio idrogeolo-gico. La Sicilia, inoltre, secondo il XII Rapporto di Legambiente sulla qualità dell’edilizia sco-lastica, ha 642 scuole a rischio crollo in caso di terremoto. I geologi parlano di 22874 km di superficie ad elevato rischio sismico, a cui si accompagna un elevato rischio di frane, smotta-menti e alluvioni. All’inizio del 2004 la normativa della Regio-ne Sicilia ha suddiviso il terri-torio in quattro zone sismiche. Rientrano in zona 1, quella più pericolosa, la parte della Sicilia

Orientale e le zone ricadenti lun-go la catena Nebrodi-Madonie. Altre zone dove la pericolosità è alta sono l’area dello Stretto di Messina, la zona del Belice e le aree a vulcanismo attivo del-l’Etna e delle isole Eolie.

E le previsioni di Emanuele Doria, presidente dell’Ordine dei Geologi di Sicilia, non sono rosee: “Di terremoti forti ce ne saranno sicuramente – dichia-ra – anche se non sappiamo quando, Palermo pagherebbe un conto elevato in termini di danni e vite umane”.

Ad allarmare anche la posi-zione del Prof. Alessandro Mar-telli, presidente del centro ricer-che Enea di Bologna, secondo il quale il sisma dell’Emilia era già stato previsto e la Commis-sione Nazionale Grandi Rischi ne era a conoscenza.

Adesso l’allarme è rivolto al Sud dove, secondo le dichia-razioni di Martelli, potrebbe verificarsi un terremoto mol-to più devastante dell’Emilia. Ma se questo fosse vero, sia-mo pronti?

di Federica Campilongo

D aniele (Nella foto) sogna di fare l’architetto, a dire il vero, il suo desiderio più grande è insegnare

in una facoltà universitaria, perché non c’è niente che lo renderebbe più vivo, così come ci racconta, di impartire ai suoi studenti la passione e l’energia che da sempre lo animano per questo mestie-re. Nato a Catania nel 1990, gira tante città, Reggio Calabria, poi Londra, fino all’ultima esperienza a Ferrara. “Dor-mivo e all’improvviso aprendo gli occhi sembrava che la stanza, da quadrata, fosse diventata un rombo. Le pareti si muovevano, credevo che se le vibrazio-ni avessero continuato ancora un po’, le mura si sarebbero sgretolate da un mo-

mento all’altro. Così mi sono alzato di scatto, ho preso un paio di pantaloni e sono scappato fuori in cortile, lì si era-no radunati tutti gli abitanti del palazzo. Era il terremoto”.

E’ la cronaca di una delle tante notti di tensione di chi ha vissuto in prima perso-na lo sciame sismico che nell’ultimo mese ha colpito più volte la zona dell’Emilia. “Credo che i media abbiano un po’ esa-gerato, - ci confida il ragazzo - i paesini limitrofi all’epicentro hanno riportato pa-recchi danni, ma dire che l’intera Emilia sia in ginocchio è esagerato”.

“Adesso sono a Catania per qualche giorno, in occasione di una ricorrenza familiare, non ho paura a rientrare ai miei doveri universitari. Anzi, sdram-matizzo, mi fa quasi ridere il pensiero

di aver vissuto vent’anni in tranquillità nella mia città, sotto il vulcano attivo più alto d’Europa e una situazione simi-le mi è capitata a chilometri di distanza, proprio a Ferrara, 500 anni dopo il suo ultimo terremoto”.

L’Italia trema(o tremerà)

Si parla di comuni a rischio “elevato” (725), “medio” (2.344).

Ma il crollo è possibile per il 60% degli edifici

Terremoto Emilia: parla Daniele, uno studente

catanese fuorisede

4 LA SVOLTA - Giugno 2012 Giugno 2012 - LA SVOLTA 5

ATTUALITÀ

di Vincenzo Barone

“ La tassa sulle transazioni finan-ziarie è uno strumento che punta a diminuire il carico fiscale sui citta-

dini e rendere il bilancio europeo meno dipendente dai finanziamenti degli Stati membri”. Ad affermarlo è Giovanni La Via, parlamentare europeo e relatore del bilancio Ue per il 2013, a margine del voto in seduta plenaria con cui il Parla-mento europeo ha approvato con 487 voti favorevoli il testo sulla tassazione delle transazioni finanziarie (Itf).

“Attraverso la tassazione delle tran-sazioni finanziarie – prosegue La Via - vogliamo lanciare un messaggio chia-ro: per uscire dalla crisi abbiamo preso

decisioni straordinarie e che costano importanti sacrifici ai cittadini, è giusto che anche il mondo della finanza, so-prattutto quello che agisce con pratiche speculative, dia il proprio contributo per superare questo momento”.

La proposta della Commissione, giudi-cata positivamente dal Parlamento, è di istituire un’aliquota non inferiore allo 0,1% per le azioni e obbligazioni e allo 0,01% per i contratti derivati. L’imposta sulle transazioni finanziarie sarà appli-cata ad un ampio ventaglio di strumenti, compresi i prodotti strutturali, per far sì che la pressione fiscale sia ripartita su tutti i soggetti. Secondo recenti studi, il gettito proveniente dall’Itf avrebbe un effetto sulla crescita pari allo 0,25%.

“Le stime delle entrate generate da questa tassa –sottolinea l’europarla-mentare siciliano- si attestano sui 57 miliardi di euro e andrebbero in parte a finanziarie il bilancio europeo, renden-dolo meno dipendente dai trasferimenti

degli Stati, e in parte ai paesi stessi che troverebbero, in questo modo, nuove ri-sorse per sovvenzionare le proprie poli-tiche. In tal senso, è importante che l’Itf sia applicato in tutti i 27 Stati membri e che, in futuro, possa rimodularsi coe-rentemente a livello europeo”.

La tassazione delle transazioni finan-ziarie vede favorevoli i cittadini euro-pei. Secondo un’indagine condotta da Eurobarometro nel Giugno 2011, infatti, il 61% dei 500 milioni di cittadini del-l’Ue è favorevole alla sua introduzione e l’81% di questi vorrebbe vederla ap-plicata a livello comunitario. “E’ chiaro – aggiunge La Via - che questo provve-dimento dovrà essere accompagnato da una lotta alla speculazione e alle prati-che scorrette di trading finanziario che passa dall’istituzione di controlli più rigidi. Si tratta comunque –conclude- di una decisione importante di cui benefi-ceranno cittadini e istituzioni, europee e nazionali”.

Giovanni La Via, europarlamentare

La tassazione delle transazioni finanziarie fa risparmiare i contribuentiIl Parlamento europeo ha approvato il testo con 487 voti favorevoli

6 LA SVOLTA - Giugno 2012

da Perugia - Elena Caruso

A nche quest’anno la città di Perugia ha concluso con suc-cesso l’evento dedicato ai “Green Days”, quattro giorni intensi, dal 17 al 20 maggio, dedicati ai temi dell’ecologia,

della green economy e della sostenibilità ambientale. L’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, nasce da un’idea dell’Associa-zione “Progettare il futuro” insieme all’amministrazione comu-nale del capoluogo umbro, ed ha visto numerosi eventi, convegni, dibattiti, oltre che la partecipazione di un buon numero di aziende “green” in esposizione nel centro storico medievale. Mobilità alternativa

E’ stata tra gli argomenti centrali di questa edizione, con diversi progetti inaugurati proprio in occasione della kermesse. Molto importante, a riguardo, è stata la firma del protocollo d’intesa fra Comune e Enel Distribuzione SpA che vedrà l’installazione su tutto il capoluogo di 28 colonnine di ricarica elettrica pubblica per veicoli (quattro di esse sono già installate e attive).

Ricordiamo che Perugia è una delle otto città scelte nel 2011 dal-l’AEEG per la diffusione della mobilità elettrica, di conseguenza l’accordo concluso con la società elettrica costituisce l’avvio con-creto alla sua effettiva realizzazione. Inoltre il Patto per la Mobilità Elettrica e Sostenibile voluto dall’Assessorato comunale all’Am-biente vincolerà le principali forze sociali ed economiche della città a dotarsi di almeno un vei-colo elettrico, fungendo così da “buon esempio” per favorire la diffusione di questo mezzo nelle strade della città, diffusione favo-rita soprattutto dall’introduzione di agevolazioni su zone ZTL e parcheggi a pagamento, su bolli auto, su pubblicità e dall’avvio di corsi gratuiti di sicurezza stradale su veicoli elettrici curati da ACI (Automobile Club d’Italia).

Il bike - sharing a pedalata assistita elettrica è stata l’altra novità di questa “rivoluzione della mobilità elettrica” presentata in occasione dei Green Days. Le stazioni periferiche del Minimetrò, infatti, saranno servite da 6 impianti di bike – sharing entro fine estate e stando alle dichia-razioni di Spinelli, amministratore unico della Minimetrò SpA, sarà possibile trasportare le biciclette anche nei vagoni, con uno spazio predisposto a norma di sicurezza per i viaggiatori.

In questi ultimi anni però, in particolare dopo il Rapporto Stern del 2006, la green economy e le novità nel campo dello sviluppo sostenibile hanno gettato le basi per una concreta azione che, se accolta da tutte le città del mondo, porterebbe a reali benefici vi-sibili in un futuro prossimo.

Bisogna agire e in fretta. E città come Perugia, sicuramente, sono un modello da imitare.Il Palaevangelisti: l’impianto fotovoltaico più grande d’Italia

In primo piano, dunque, le energie rinnovabili, soprattutto il calore del sole utilizzata come fonte di energia diretta. La tecnologia più diffusa è quella della conversione fotovoltaica e, in questo senso, il Palazzetto dello Sport di Perugia, o Palaevangelisti inaugurato in occasione dei Green Days, costituisce l’impianto fotovoltaico più grande d’Italia con i suoi 5.573 metri quadri su un totale di quasi 7mila metri quadri e l’unico in Europa per tipologia, dotato com’è di pannelli su tetto curvo. L’impianto è in grado di produrre 700mila kWh di energia annui, per 600mila kWp di potenza erogati, per cui

si ritiene che potrebbe coprire il fabbisogno corrispondente di 600 persone o circa 200 unità abitative. Il Palazzetto è frutto di un inve-stimento privato del gestore ed è costato circa 2,8 milioni di euro. Il “Patto dei Sindaci” a Perugia

Altro evento di rilievo ai Perugia Green Days è stato il Meeting Nazionale del Patto dei Sindaci su “Obiettivi ed opportunità per gli enti locali” che ha rappresentato l’occasione per fare il pun-to sull’alleanza climatica promossa dal movimento europeo allo scopo di ridurre del 20% le emissioni di CO2. Presto anche il capoluogo umbro, presentando un proprio SEAP (Piano d’azione ed energia sostenibile) potrà fare richiesta di adesione al Patto, procedura questa tutt’altro che automatica, dato che bisogna rien-trare nei parametri di riduzione di emissioni previsti e rispondere con interventi concreti per raggiungere tale obiettivo.

Attualmente nella regione solo 12 Comuni aderiscono al movi-mento, pochi rispetto ai 1.957 italiani e ai circa 3.900 europei: è un passo necessario da com-piere in vista degli obiettivi cli-matici prefissati entro il 2020. Ci sembra opportuno qui ricor-dare che il Patto dei Sindaci è ritenuto un perfetto modello di governance multilivello, unico movimento rivolto a mobilitare attori locali e regionali per il perseguimento di obiettivi eu-ropei: ciò spiega l’importanza che ha avuto la scelta di Peru-gia come sede del meeting.

Green Days evento “internazionale”I Green Days hanno dimostrato di essere un evento di alta qualità e

di respiro internazionale. Significativa la presenza di diverse decine di studenti cinesi in soggiorno studio presso l’Università per Stranieri del capoluogo umbro, che si sono impegnati in diverse attività, tra cui progetti di rigenerazione urbana di precise zone della città assieme alla Fondazione Umbra per l’Architettura e laboratori artistici con oggetti destinati al macero assieme all’Accademia di Belle Arti di Perugia.

Poi la mostra multimediale promossa da PEFC, Programme for Endorsement of Forest Certification Schemes, l’organismo inter-nazionale che promuove la gestione forestale sostenibile, che at-traverso docuvideo, reportage e foto, ha mostrato le esperienze di gestione delle foreste in Brasile, Burkina Faso, Camerun e Cile, sottolineando l’importanza dell’acquisto di prodotti di legno o carta fabbricati da aziende che non causano deforestazione.

Smart cities ovvero “città intelligenti”, gestione di acqua e ri-fiuti, lotta alle emissioni di CO2, sono stati, in conclusione, solo alcuni dei temi discussi, con Enti, mondo accademico, imprese, associazioni e cittadini a confronto. Adesso, a riflettori spenti, il “capoluogo verde” raccoglie i frutti di un evento che ha dimostra-to di essere un importante punto di riferimento non solo per gli attori del settore, ma anche per tutti quelli che amano l’ambiente e desiderano concretamente attivarsi per rispettarlo.

“Green Days”Perugia “capoluogo verde”

e centro propulsore di un nuovo stile di vita

Ai Green Days anche “Plastic food project” dell’artista Potsy

ATTUALITÀ

REGIONE

di Fabio Giuffrida

I l Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombar-do si dimetterà il 28 Luglio,

in piena estate. Avevano ragio-ne i beninformati che parla-vano dell’“ultima Pasqua” da Presidente per Lombardo che adesso dovrà fare i conti con un ciclone giudiziario inaspet-tato da cui dovrà difendersi: “accuse strumentali ed infon-date” le defi nisce lui. Il Gip Luigi Barone ha disposto in-fatti l’imputazione coatta con l’accusa di concorso esterno in associazione di stampo mafi oso nell’ambito dell’inchiesta Iblis. Le elezioni dunque si terranno il 28 e 29 Ottobre e Lombardo non si ricandiderà. I suoi allea-ti lo sapevano già da mesi: “Le dimissioni sono indispensabili per fare in modo che nell’isola si voti disgiuntamente rispetto alle politiche presumibilmente si terranno primavera prossima […] Il mio successore deve essere competente, trasparente ed appassionato, e deve rico-prire questo impegno come il più importante della sua vita”

ha dichiarato Raffaele Lom-bardo che si augura di mante-nere buoni rapporti col Pd. Se da un lato ricorda l’alleanza con Mps, Fli e Api, dall’altra quella col Partito Democratico è innegabile che abbia segnato una svolta. E nel frattempo no-mina due nuovi assessori, uno alla Famiglia, Peppe Spam-pinato (Api), l’altro al Terri-torio, Alessandro Aricò (Fli): “C’erano due caselle vuote che non potevano che essere rico-perte. Il Governo infatti farà il proprio dovere fi no a quando mi sarò dimesso”.

Non la pensa così Giosuè Marino che ha rassegnato le dimissioni da Assessore regio-nale all’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità poiché “nel-l’esecutivo regionale c’è una marcata connotazione politica” che contraddice il ruolo dichia-ratamente tecnico della Giunta che aveva sposato Marino. Il Pd ritira invece l’appoggio al Governo Lombardo per boc-ca del capogruppo del Pd al-l’Ars Antonello Cracolici: “E’ esaurita la fase del sostegno al Governo tecnico che non

esiste più. Le ultime nomine di Lombardo - con l’ingresso di assessori politici - hanno mutato il profi lo del Governo”. Ma non ci saranno né mozioni di sfi ducia contro il Presidente della Regione né dimissioni di deputati allo scopo di scioglie-re l’assemblea regionale sici-liana. E dopo la fuga dal Mpa di Francesco Musotto, Lino Leanza e per ultimo Salvo Di Salvo, Lombardo interviene per difendersi dai detrattori del suo esecutivo regionale: “Ab-biamo fatto una rivoluzione in Sicilia. Ho dovuto affrontare resistenze e lotte infi nite, dai rifi uti alla sanità alla forma-zione professionale” e poi con-tinua “Abbiamo bloccato le as-sunzioni nella Regione e nelle aziende governate, fi nanziate e controllate dalla Regione dove per anni si è andati avanti a forza di assunzioni”.

Adesso i mesi più caldi, anzi burrascosi dal punto di vista politico: chi prenderà il posto di Raffaele Lombardo ad Ot-tobre? Si vocifera che il Pdl possa candidare Piero Grasso, procuratore nazionale antima-fi a, perché adesso non può più permettersi un’altra sconfi tta. Grasso era stato già al centro delle polemiche per la frase “Darei un premio a Berlusconi per la lotta alla mafi a” che ha suscitato l’ira di alcuni colle-ghi. Per il segretario generale di Magistratura Democratica Piergiorgio Morosini il premio spetterebbe invece allo “spirito di abnegazione e alla capacità professionale delle forze del-

l’ordine e della magistratura”, precisando poi che “il governo Berlusconi non ha fatto nulla in tema di evasione fi scale e lotta alla corruzione che sono i terreni su cui attualmente si stanno rafforzando i clan”. Il Pd invece potrebbe candidare come Presidente della Regione Sicilia Gianpiero D’Alia, at-tualmente capogruppo al Sena-to dell’Udc. E’ lo stesso D’Alia che sostiene un ripensamen-to del Presidente Lombardo, così da rimanere fi no alla fi ne naturale della legislatura: “La nomina di assessori che fanno riferimento a partiti politici di livello nazionale mi inducono a ritenere che abbia avuto un ripensamento. Fare gli asses-sori per due mesi non è una cosa buona per la Regione, non hanno nemmeno il tempo di sedersi. Per questo la logica mi induce a pensare che se li ha nominati è perché intende arrivare fi no a fi ne legislatu-ra”. Tre le priorità dell’Udc: fuori la mafi a dalla politica, il risanamento dei conti in rosso della Regione, un piano di cre-scita e sviluppo per la Sicilia. Si candideranno anche i For-coni: lo ha annunciato tramite la sua pagina uffi ciale su Face-book il leader Martino Morsel-lo che adesso è alla ricerca di candidati per le regionali, pur-ché siano disposti a combattere realmente per la “liberazione” della Sicilia, quindi per il calo del costo del carburante, per l’indipendenza economica del-l’isola e per la lotta agli sprechi all’interno delle istituzioni.

Raffaele Lombardo si dimetterà il28 LuglioElezioni ad ottobre in Sicilia. Gianpiero D’Alia e Piero Grasso tra i favoriti

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di Fabio Giuffrida

È arrivato l’atteso e tanto te-muto switch off. Si è spen-to l’analogico e si è acceso

defi nitivamente il nuovo segna-le digitale. Una rivoluzione, una svolta epocale di cui però sono ancora imprevedibili gli effetti. Alcune televisioni locali sono destinate a scomparire, soprat-tutto quelle comunitarie e quel-le che dichiaravano annualmen-te un bilancio zero. Se Telejato è riuscita a salvarsi, tante altre emittenti televisive hanno stret-to le cosiddette “intese”, ovvero accordi con altre tv per tentare il tutto per tutto, per la soprav-vivenza sul mercato.

Ma sul piano dell’offerta te-levisiva cosa cambierà? Con-siderando il numero spavento-so di canali che causeranno la frammentazione degli ascolti e dunque la spartizione - sempre in più piccole porzioni - del mercato pubblicitario, l’offerta televisiva è destinata a perdere qualità, e dunque contenuti. Gli editori saranno costretti ad ottimizzare le risorse, soprat-tutto in un momento di grave crisi economica per il settore, e ne usciranno fuori canali tal-mente inutili che potrebbero essere addirittura rimossi, con introiti pubblicitari sempre più bassi, fornendo al telespetta-tore un bouquet di programmi pessimo. Il pericolo è anche quello che alcuni canali pos-sano diventare contenitori di repliche o di programmi “tap-pabuchi”: secondo la normati-va, però, l’Ue in questi casi è tenuta a revocare le frequenze.

Se la Rai (il nuovo Presidente è Anna Maria Tarantola mentre il Direttore Generale è Luigi Gu-bitosi, ndr) sta attuando la spen-ding review puntando sulle ri-sorse interne, chiudendosi come un riccio ai cachet stellari di vol-ti “non Rai”, Mediaset si è vista calare la raccolta pubblicitaria e gli ascolti sono ovviamente in ri-basso: la causa è appunto la pro-liferazione dei canali. Basti pen-sare che il Gruppo del Biscione, così come la Rai, dispone di un numero altissimo di canali che sarà diffi cile da gestire se non con uno staff numeroso e assai qualifi cato, che le emittenti loca-li non possono permettersi. Que-sti canali in più diventano per la Rai (15 canali) e per Mediaset (11 canali) di fondamentale im-portanza per racimolare almeno quelle percentuali di share utili alla sopravvivenza del gruppo editoriale: canali per raccogliere briciole, quindi. A questi proble-

mi si aggiungono i continui tagli ai contributi destinati all’editoria che, a causa della crisi economi-ca generale, si è vista diminuire anche le pubblicità, “ossigeno” per un’informazione libera ed indipendente.

Unico contributo, previsto solo per gli anziani con età pari o su-periore ai 65 anni, con un reddito che non superi i 10 mila euro e solo se in regola con il canone Rai, ammonta a 50 euro. Non è previsto un nuovo canone per il digitale terrestre ma rimarrà il famigerato abbonamento Rai, mentre è stato annullato il beau-ty contest che avrebbe assegnato frequenze nazionali gratuita-

mente ai grandi gruppi editoriali. Ma alla fi ne arriva il “regalino” per Rai, Mediaset e Tre Italia: gli operatori in possesso delle fre-quenze destinate al Dvb-h, per intenderci quelle utilizzate per i telefonini, potranno convertirle in frequenze per il dtt.

Tra le tv locali che continuere-mo a vedere ci saranno: Anten-na Sicilia, Telecolor, Sestarete, ReiTv, D2, Antenna Uno, Video Mediterraneo, Video Regione, Trm e TGS. Le graduatorie de-fi nitive per l’assegnazione delle frequenze sono state pubblicate agli inizi di Giugno sul sito uf-fi ciale del Ministero dello Svi-luppo Economico.

8 LA SVOLTA - Giugno 2012

La residenza per anziani “Padre Pio” é rivolta ad ospiti autosuffi centi e non.

Il rispetto della dignità e

della riservatezza di ogni suo ospite è il centro di tutti i gesti di cura specifica o sem-plice intrattenimento.

Il residence è dotato di ampie e luminose camere climatizza-te, distribuite su tre piani con ascensore, singole e doppie complete di Tv, telefono e wc.

La struttura ha un ampio salone e un’ampia sala men-sa dove vengono serviti pasti caldi preparati da personale qualificato.

E’ fornita di un giardino adatto alle passegiate ed alle relazioni sociali ed agli incon-tri con i propri familiari.

Via dei Normanni, 22 - 95040 Motta Sant’Anastasia (CT) - Tel. 393 7325375“La fede è un’alleata preziosa nel cammino verso la verità...”

Guida al digitale terrestre

Cosa è cambiato per i telespettatori?

T elejato, la piccola tv comunitaria di Partinico, ha vinto la sua più grande sfi da: trasmettere in

digitale terrestre. Secondo la graduatoria defi nitiva delle frequenze assegnate alle tv locali, “Telejato” per un soffi o è riuscita ad accaparrarsi uno spa-zio per continuare la sua storica lotta alla mafi a, senza mezzi termini, facendo nomi e cognomi e mettendoci sempre la faccia. Il patron di Telejato è il giornalista Pino Maniaci che più volte è stato vittima di incendi, minacce ed anche aggressioni fi siche. Ma lui, che di professione non è un gior-nalista scendiletto, ha continuato imperterrito a svolgere correttamente il suo lavoro: informare i telespettatori senza censure, senza se e ma, senza condizionali. Tutti la davano per spacciata, eppure Telejato è riuscita a salvarsi senza l’aiuto di tutti i politici che si erano ripromessi di affrontare il pro-

blema in Parlamento. Superato questo problema, Telejato dovrà fare i

conti con l’acquisto della nuova e costosa attrezza-tura per trasmettere sul digitale. Sarebbe stato pa-radossale che fosse proprio lo Stato, e non la mafi a, a far chiudere la piccola tv di Partinico.

“Noi non permettiamo a nessuno di fare campa-gna elettorale con la nostra emittente” è la replica secca di Pino Maniaci che non ha mai inseguito la politica per ottenere vantaggi e quindi maggiori introiti per la sua tv che non dispone certamente di casse colme di denaro. Adesso c’è tempo sia per i festeggiamenti sia per una nuova battaglia: “Continueremo la nostra battaglia per la pluralità d’informazione e faremo da testa d’ariete per tutte quelle altre televisioni comunitarie che, non solo in Sicilia, saranno spente” ha concluso Maniaci.

Telejato è riuscita a salvarsi

REGIONE

Giugno 2012 - LA SVOLTA 9

PROVINCE

AGRIGENTOAGRIGENTO

di Mariella Palmeri

L a crisi impervia, costringendoci ogni giorno di più a fare i conti (quelli veri!) con il calendario.

Meglio dei più alti affaristi nella scalata sociale, abbiamo imparato ad usare sottra-zioni, detrazioni, percentuali e probabilità, ma ogni sforzo continua ad essere una lotta contro i piani alti di un’Italia già affondata a metà. Il progetto “Salva Italia” è partito, ma pare che a salvare l’Italia ci debbano pensare solo i cittadini, quegli stessi citta-dini (evasori a parte) che non hanno mica contribuito al brutto crepaccio del debito pubblico. Così, mentre assistiamo attoniti e impotenti ai no in parlamento per la ri-duzione dei guadagni politici, soccorriamo un’Italia che forse un giorno avrà a resti-tuire qualcosa ai nostri figli. Ultima spe-ranza del cuore ottimista degli italiani.

Crisi e aumento, dunque, le due parole

d’ordine del XXI secolo, epoca che con eccesso di grandiosità avevamo immagi-nato costellata da macchine volanti e che, invece, visto il caro benzina, ci fa tutt’al più considerare il gpl e la nuova frontiera dell’elettrico.

C’è stato aumento praticamente per ogni cosa, un aumento forsennato e, a tratti, pa-radossale (ai negozianti di Cagliari è sta-to chiesto di pagare una tassa sull’ombra proiettata sui marciapiedi della città dalla propria insegna commerciale), e in que-sto vortice di aumenti anche le Province chiedono aiuto ai cittadini nel tentativo di combattere la loro crisi, conseguenza dei tagli imposti.

Proprio nella provincia di Agrigento, a seguito dell’addizionale sull’RC auto, nelle settimane scorse, ci sono state pro-tese diffuse e sentite, malumori che hanno portato alla richiesta di revoca da parte di alcuni enti, fra i quali Confindustria, Con-fcommercio, Cia, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Cgil, Cisl e Uil che, in una nota congiunta scrivono che “non è oltre modo tollerabile che la politica finanzi at-tività non prioritarie con l’aumento delle aliquote sull’ RC auto del 3,5% e questo proprio in un momento di crisi estrema che vede le famiglie, i lavoratori e le im-prese in estremo disagio”.

In merito alla delicata questione, il vi-cepresidente Ferrara ha dichiarato: “E’ giunto il momento di fare chiarezza. Va premesso, intanto, e in ciò interpretan-do il pensiero del Presidente, Eugenio D’Orsi, che questa Amministrazione si è sempre distinta per una politica di rigore delle spese e di salvaguardia delle fasce più deboli della popolazione, non metten-do mai le mani nelle tasche dei cittadini. La sofferta decisione di aumentare la quota sulle polizze assicurative – ha con-tinuato - è dovuta al sempre più costante “taglio” di trasferimenti dello Stato agli Enti Locali e alla Province. Non ultimo, quello del quattro per cento del tributo ambientale, grazie al quale, nelle casse della Provincia di Agrigento, entravano quattro milioni di euro, adesso cancellati. A fronte di ciò – ha concluso - credo ap-paia giustificata, supportata ovviamente dalle normative esistenti, la decisione di elevare, dal 12,5 al 16 per cento, l’addi-zionale sulle RCA. Un onere necessario e legittimo, come detto, per realizzare e garantire, a favore dell’intera collettività agrigentina, tutti i servizi di competenza della Provincia Regionale, dall’edilizia scolastica, alla viabilità, alla Solidarietà Sociale, garantendo anche la contrattua-lizzazione dei precari”.

A pri fila di progetti non additabili come spreco di denaro pubblico sono quelli in verde, progetti che puntano al-l’eco-sostenibilità e all’eco-efficienza quale indispensa-

bile frontiera per l’immediato futuro. Si tratta di progetti che cercano di affinare il passo dell’at-

tività funzionale ma rispettando, al contempo, le esigenze di un pianeta, il nostro, che ci impone maggiore rispetto e atten-zione.

Tanti i progetti avviati nel corso degli ultimi decenni, impor-tanti i risultati già ottenuti.

In questo ambito, si inserisce anche “Porto Pvev” che vede la Sicilia impegnata con protagonismo e dedizione.

Approvato nell’ambito del Programma Operativo Italia–Malta 2007-2013, è co-finanziato dall’Unione Europea. Il suo obiettivo si definisce in interventi volti a ridurre i costi energetici, e insieme

al miglioramento della qualità dell’aria nelle aree portuali.La provincia regionale di Caltanissetta è diventata partner

del progetto insieme a Transport Malta (capofila), Autorità Portuale di Catania e Ministry for Resources and Rural Af-fairs.

Gli interventi previsti riguardano “l’installazione di infra-strutture fotovoltaiche nei porti di La Valletta, Catania e Gela, oltre ad una serie di azioni volte a implementare, sperimen-tare, valutare e diffondere l’elettromobilità all’interno e in prossimità dei porti e delle rispettive aree operative, tramite l’acquisto di veicoli elettrici”.

L’eco-efficienza, dunque, l’obiettivo a cui puntano, per mez-zo di una collaborazione propositiva l’Italia e Malta, non nuo-ve in questa congiunzione amichevole.

A coordinare il progetto ci penserà proprio la provincia di Caltanissetta che, puntuale, espliciterà le migliorie sulla quali-tà dell’aria, sulla riduzione delle emissioni di carbonio e sulla realizzazione dei progetti con energia rinnovabile.

Il contributo comunitario complessivo per questo progetto è stato fissato a 2.500.000 euro, con una quota a carico della provincia fissata in 425.000 euro (per la maggior parte desti-nati all’acquisto dei veicoli elettrici).

Mar. Palm.

Proteste per l’aumento dell’addizionale RC auto

La Provincia partner delProgetto “PORT PVEV”

CALTANISSETTACALTANISSETTA

PROVINCE

PROVINCEIN BREVE

di Mariella Palmeri

ENNAENNA

MESSINAMESSINA

di Sara Privitera

N onostante sia stata presa la decisione di sospen-dere il presidio notturno,

continua l’occupazione diurna dell’aula consiliare del Palazzo della Provincia di Enna da parte dei precari degli enti territoriali di governo.

Nel giro di pochi giorni, la mo-bilitazione ha attirato su di sé la luce dei rifl ettori, conquistando il sostegno dell’opinione pubblica.

Insoddisfatti per il documen-

to, a loro avviso inadeguato e obsoleto, redatto a seguito della seduta straordinaria del Consiglio provinciale, i lavo-ratori dichiarano all’unisono: “Da 23 anni garantiamo con il nostro lavoro e la nostra profes-sionalità i più disparati servizi negli enti locali contribuendo a mantenere in piedi la macchina amministrativa.

Non abbiamo creato noi questo disastro sociale, la politica che si è nutrita di noi ora faccia la sua parte. Non basta la solidarietà

a parole, servono fatti e azioni concrete. Non vogliamo essere considerati una zavorra ma una risorsa per le tante professiona-lità acquisite sul campo”.

Il presidente della Provin-cia, Giuseppe Monaco, confi da nell’azione della politica per trovare le risorse necessarie a scongiurare una tale macelleria sociale, soprattutto in un conte-sto come quello ennese, in cui la realtà disagiata fa da cassa di risonanza e aggrava a dismisura gli effetti della questione.

RAGUSA

Continuano le visite istituzionali del com-

missario straordinario, Giovanni Scarso. Si tratta di incontri non formali, ma aventi l’obiettivo di una collaborazione effi ca-ce. “Ritengo prioritario e fondamentale il rapporto con le Istituzioni perché la sinergia in una fase di transizione come questa è utile per la risoluzione anche del problema più piccolo. Ho riscontrato l’ampia disponibilità dei rappresentanti istituzio-nali e questo mi conforta e mi aiuta nella mia azio-ne amministrativa”, ha dichiarato il commissario Scarso.

TRAPANI

L ’Amministrazione co-munale, guidata dal

sindaco Girolamo Fazio, ed attuata dal Settore Per-sonale dell’Ente, retto dal Dirigente Antonino Pia-centino, continua il suo lavoro di stabilizzazione dei precari del comune di Trapani. Saranno in tutto ottantasei i contrattisti sta-bilizzati, di cui settantuno hanno già preso servizio il 1° Novembre (54 col-laboratori professionali, 8 collaboratori tecnici, 8 operatori generici, un au-siliario del traffi co), altri sedici prenderanno servi-zio il 1° Dicembre.

Continua il presidio da

parte dei precari

di E.M.C.

I n una nota al presidente della Provincia regio-nale di Messina, Giovanni Ricevuto, e al diri-gente dell’Unità dirigenziale Turismo, France-

sco Alibrandi, il consigliere provinciale dell’Udc Matteo Francilia ha invitato le suddette istituzioni a farsi carico di migliorare i servizi prestati ai tu-risti dall’ente peloritano.

“Sarebbe opportuno – si legge nella nota - predi-sporre gli orari di apertura dell’Uffi cio Turismo 7 giorni su 7 con turni dalle 8 alle 20, giorni festivi inclusi, non perché si voglia male al personale di-pendente, ma perché gli attracchi delle crociere avvengono in quasi tutti i giorni della settimana e spesso i croceristi rimangono in città o solo di mattina o solo nel pomeriggio. Ecco perché non è possibile che l’Uffi cio Turismo sia aperto solo

in concomitanza degli orari di apertura dell’ente, ovvero di mattina fi no alle 14 e di pomeriggio fi no alle 17 solo il martedì ed il giovedì. È chiaro che un servizio così reso non ha senso di esistere”.

Francilia chiede conto anche della mancata apposizione della segnaletica relativa ai siti di interesse di competenza provinciale e specifi ca-tamente di quella afferente il Museo provinciale di arte contemporanea «Lucio Babera», il quale ospita opere d’arte di grande interesse e pregio. “Le Istituzioni locali – continua il consigliere pro-vinciale- non dovrebbero farsi scappare un’occa-sione d’oro come la presenza dei numerosissimi crocieristi che visitano la città. Per dar loro un servizio informativo di alto livello occorre non solo distribuire materiale informativo cartaceo, ma soprattutto dare loro informazioni, sulle loca-lità di Messina da visitare”.

Francilia: “Migliorare i servizi turistici”

Giugno 2012 - 10Maggio 2012 - 10

Comunità Alloggio

per Anziani

MargheritaMaggioGiugnoMaggioGiugno 101010Viale della Regione, 5 - 95040 Motta S. Anastasia (CT) Tel. 095 309910 - 095 309833 - e-mail: [email protected]

Q uesta comunità è gestita da persone che hanno come valori fondamentali la

difesa dei diritti dell’uomo, il rispetto, la dignità della persona e della vita.Una comunità nella quale si vive il calore fa-

miliare e nella quale ogni ospite trova sostegno affettivo, materiale e relazionale al fi ne di rag-giungere una vita autonoma e qualitativamen-te migliore, secondo le potenzialità indivisuali.Una comunità che insegna in modo globa-

le a vivere in gruppo sviluppando capacità di relazione e collaborazione nel rispetto delle esigenze di tutti e che tende ad ottene-re dall’ospite una maggiore assunzione di responsabilità e di cooperazione.Una comunità che attua interventi di tipo

riabilitativo, sanitario e psico-sociale.L’équipe specializzata nel settore contri-

buisce affi nchè questi obiettivi vengano raggiunti e mantenuti.335 8429431 - 393 0418144

info line

SIRACUSASIRACUSA

PROVINCE

di Mariella Palmeri

C i sono notizie inammissibili e poi ci sono quelle che pur non risanando l’inammissibilità delle prime costi-

tuiscono un nuovo punto di partenza. La questione delicata riguarda la sanità,

più specifi camente il reparto oncologico di una delle strutture portanti della sanità in Sicilia occidentale, il Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo.

La notizia inammissibile era arrivata a dicembre, si trattava del decesso di una pa-ziente per un errore nella fase di chemio-terapia. A seguito della denuncia era stata avviata l’ispezione congiunta da parte del

Ministero della Salute e della Regione Si-ciliana che aveva portato alla sospensione del reparto. In una nota della Commissio-ne si leggeva che l’interruzione della cor-sia oncologica era scattata “per gli elevati e permanenti livelli di rischi per pazienti e operatori e per la mancanza delle garanzie circa le necessarie condizioni di qualità e di sicurezza”.

A seguito della sua citata chiusura del reparto in oggetto, l’amministrazione re-gionale si è adoperata affi nché la struttura tornasse a rispondere in toto alle garanzie richieste e in poco più di un mese è arriva-ta la revoca della sospensione.

L’assessore regionale alla salute, Mas-

simo Russo ha, infatti, fi rmato il prov-vedimento con cui dispone la riapertura del reparto. “La commissione tecnica - ha dichiarato Russo - ha verifi cato il supera-mento delle carenze e delle criticità che erano state rilevate nei mesi scorsi e che avevano fatto scattare la sospensione. Il blocco temporaneo delle attività ha per-messo all’ospedale di adeguare rapida-mente l’unità operativa agli standard di sicurezza, riducendo nel contempo al mi-nimo il disagio dei pazienti”.

La speranza è, come anticipato, quella di un nuovo inizio, affi nché non abbiano più a succedere tragedie nei luoghi dove la parola d’ordine dovrebbe essere “fi ducia”.

di Milena Martines

U n nuovo progetto prende il via con una missione nobilissima, mirata a

migliorare la vivibilità delle città di tutto il mondo.

Siracusa, straordinaria polis greca, famosissima e molto visitata per il suo meraviglioso teatro greco, unico al mondo, é stata scelta insieme ad altre ben 32 città del mondo, per far parte di un progetto strepitoso, ovvero il programma globale “Ibm smarter cities challen-ge”, che prevede entro il 2013 una vera e propria opera di miglioramento del territorio, attraverso un brillante team di esperti appositamente selezio-nati, che collaboreranno con i responsabili delle città in que-stione, ai fi ni di supportare una

reale crescita del territorio.Durante il periodo in cui il

team opererà, saranno accurata-mente analizzate le problemati-che della città, per risolverle ed affrontare al meglio ogni diffi -coltà. Nel caso di Siracusa, le diffi coltà locali segnalate pre-vedranno il controllo dell’as-sistenza sanitaria, l’istruzione, i servizi sociali, purtroppo ampiamente trascurati nel sud Italia, seguiti dalla sicurezza e dalla gestione dell’energia.

Il sindaco di Siracusa, Ro-berto Visentin, ha voluto for-temente aderire a questo moti-vato progetto, per un maggio-re aiuto nella gestione delle problematiche purtroppo assai controverse di una città come Siracusa, un centro da un lato mirato al potenziamento in-dustriale e dall’altro urgente

di una protezione ambientale, un centro non certo facile da governare e gestire.

Occorrerà dunque valutare e controllare, i sistemi eco-nomici e di tutela applicando diverse tecniche e studi per un programma strategico di sviluppo.

Partendo da una maggiore consapevolezza, non sempre presente in passato, i citta-dini potranno acquisire, una maggiore conoscenza di tutti i problemi ed i vantaggi di una città, che non sempre ha saputo sfruttare al meglio il proprio patrimonio naturale, culturale e non solo.

Gli esperti che si occuperanno di questo progetto, sono specia-listi tecnologicamente avanzati, capaci di aiutare il comune ad analizzare e defi nire le esigen-ze esaminando i punti deboli e quelli di forza del territorio.

Il turismo, le bellezze pae-

saggistiche senza tempo, la ric-chezza storico artistica, saran-no valorizzati ulteriormente, ai fi ni di migliorare la capacità di sfruttamento di tali risorse.

Tra i servizi verrà messo a disposizione un sito on line creato da esperti del settore pubblico, che avrà come scopo la consultazione da parte dei cittadini per essere informa-ti sui processi decisionali. Il programma Ibm Smarter cities challeng, é quindi un program-ma di sviluppo totale, che pro-muove a trecentosessanta gra-di, i progetti tecnologici a fa-vore della società. Oltre 1.440 dipendenti iper qualifi cati, sono stati inviati per sviluppa-re ben 140 progetti in più di 24 paesi nel mondo. Tra questi fortunati centri scelti, dunque anche la nostra Siracusa, un motivo in piu’ per accrescere il grande orgoglio di abitarla ed esser fi eri di farlo.

Riaperto il reparto di oncologia del Policlinico “Paolo Giaccone”Adeguata rapidamente l’unità operativa agli standard di sicurezza

PALERMOPALERMO

Programma “Smarter cities challenge”Entro il 2013 una vera opera di miglioramento del territorio

Giugno 2012 - LA SVOLTA 11Giugno 2012 - LA SVOLTA 10Maggio 2012 - LA SVOLTA 10

Comunità Alloggio

per Anziani

Margherita

Viale della Regione, 5 - 95040 Motta S. Anastasia (CT) Tel. 095 309910 - 095 309833 - e-mail: [email protected]

Q uesta comunità è gestita da persone che hanno come valori fondamentali la

difesa dei diritti dell’uomo, il rispetto, la dignità della persona e della vita.Una comunità nella quale si vive il calore fa-

miliare e nella quale ogni ospite trova sostegno affettivo, materiale e relazionale al fi ne di rag-giungere una vita autonoma e qualitativamen-te migliore, secondo le potenzialità indivisuali.Una comunità che insegna in modo globa-

le a vivere in gruppo sviluppando capacità di relazione e collaborazione nel rispetto delle esigenze di tutti e che tende ad ottene-re dall’ospite una maggiore assunzione di responsabilità e di cooperazione.Una comunità che attua interventi di tipo

riabilitativo, sanitario e psico-sociale.L’équipe specializzata nel settore contri-

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12 LA SVOLTA - Giugno 2012

CATANIACATANIA

di Sara Privitera

D opo aver depositato all’as-sessorato regionale il Pia-no territoriale Provinciale,

l’amministrazione della Provin-cia Regionale di Catania ha av-viato la procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas), con-giuntamente alla Valutazione di impatto ambientale (Via).

Entrambe le direttive, intro-dotte rispettivamente nel 2001 e nel 1985, sono degli strumenti di supporto decisionale, finaliz-zati a migliorare la trasparenza delle decisioni pubbliche sotto

il profilo ecologico – ambien-tale, permettendo di sopperire alla mancanza di altre procedu-re di valutazione.

Dal report finale dello scorso novembre, relativo al proget-tazione territoriale della Sicilia orientale, si evince l’intento di applicare un approccio metodo-logico che tenga in considera-zione gli scenari di attuazione e il rapporto tra i benefici prospet-tati e la fattibilità del progetto.

Un capitolo corposo è de-dicato allo studio del sistema aeroportuale. Esso prevede il rafforzamento dell’integrazio-

ne di Fontanarossa nel com-plesso urbano catanese. Lo scopo è ricreare delle oppor-tunità di sviluppo attraverso un ottimale sfruttamento delle aree produttive.

Un altro obiettivo perseguito dalla Vas è il miglioramento dell’informazione e il conse-guente coinvolgimento pubbli-co nei processi di pianificazio-ne: ciascun cittadino ha il diritto – dovere di esprimere il proprio giudizio in merito a questione di interesse comune.

Per tale ragione, il repertorio cartografico, gestito dalla Sitr

(Sistema informativo territo-riale regionale), è disponibile agli utenti della rete attraverso i servizi informativi di tipo Web-GIS. Essi, utilizzati anche dalla Protezione Civile per la gestio-ne del territorio, consentono la corretta visualizzazione delle mappe all’ interno dei Web Sit.

Chiunque fosse interessato alla procedura Via-Vas, può scaricare i moduli dal sito www.provincia.ct.it e inviare le proprie osservazioni fino al 27 giugno.

12 LA SVOLTA - Giugno 2012 Giugno 2012 - LA SVOLTA 13

di Maria Sambataro

L a Provincia Regionale di Catania, rappresentata dall’Assessorato allo Sviluppo Economico nella persona

dell’Assessore Sig. Filippo Gagliano e dall’Assessorato alle Politiche Agricole nella persona dell’Assessore Dr. Giovan-ni Bulla, insieme ad una delegazione del Consiglio Provinciale cui facevano parte i consiglieri Antonio Tomarchio, Salvo Tomarchio, SalvoValenti, Domenico Galvagno, Marletta, Carmelo Pellegriti, ha preso parte alla manifestazione inter-nazionale di Plovdiv e 8^ edizione di sa-pori d’Italia in Foodtech-Horeca.

Molte sono state le aziende presenti, rappresentate dalla Provincia di Catania con i loro titolari, distributori ufficiali in loco e dal CAIB Consorzio Alimentare Italo Bulgaro.

La manifestazione è stata inaugurata dal Ministro alle Politiche Comunitarie Dr. Tomislav Doncev e da una folta delegazio-ne al seguito delle massime autorità di Go-verno e della città di Plovdiv. Il Ministro ha visitato ed incontrato i rappresentanti della Provincia; si è inoltre intrattenuto nei vari stand incuriosito dalle novità ga-stronomiche e dalle eccellenze presentate dalle varie aziende partecipanti.

La NBT, televisione nazionale bulgara, nei giorni della manifestazione ha dedi-cato diverse ore del programma alla Fiera Foodtech – Sapori d’Italia 8^ edizione, con interviste agli Assessori Provinciali presenti ed ad alcuni titolari delle azien-de espositrici, aziende rappresentate dalla

Provincia Regionale di Catania .L’Università di Tecnologie Alimentari

di Bulgaria in Plovdiv, unica nei Pae-si dei Balcani, con la rappresentanza di studenti provenienti da 7 Nazioni del Mondo, e del responsabile dei rappor-ti internazionali, Prof. Dr. Eng. Dean, Chef Department Iordanka Alexieva, ha ricevuto la delegazione ufficiale della Provincia, con un cocktail di benvenuto, alla presenza di una folta rappresentanza del corpo insegnante guidata dal Magni-fico Rettore Prof. Kolyo T. Dinkov, con successiva visita della sede universitaria da parte degli assessori e dei consiglieri rappresentanti la Provincia di Catania e del corpo insegnante con gli studenti di lingua italiana presso il Liceo Linguisti-co Italiano. Assessori e consiglieri hanno animato la manifestazione presentando le varie problematiche e rispondendo alle domande poste loro dagli studenti presenti. L’incontro si è concluso con un meeting presso la direzione della scuo-la tra i rappresentanti della Provincia, la direttrice, la Prof. Mariana Dimitrova, (a sua volta anche assessore alla cultura del Comune di Plovdiv) ed il corpo in-segnante di Lingua Italiana. L’incontro è stato un’occasione per lanciare proposte di scambio culturale tra gli studenti del-la Provincia di Catania e quelli del Liceo Linguistico Italiano di Plovdiv.

A seguire si è avuto l’incontro ufficiale tra la delegazione politica della Provincia di Catania ed il Magnifico Rettore del-l’Università di Tecnologie Alimentari di Bulgaria, Prof. Kolyo T. Dinkov, con la

presenza della Prof. Iordanka Alexieva, presso lo stand della Provincia di Catania all’interno di Sapori d’Italia. Gli assesso-ri Gagliano e Bulla hanno avuto modo, durante il lungo incontro, di presentare i prodotti alimentari innovativi della Pro-vincia di Catania, spiegando dettagliata-mente tutte le caratteristiche organoletti-che – salutari e gastronomiche degli stes-si, muovendosi agevolmente tra cultura tipica siciliana ed arte culinaria.

L’assessore Gagliano ci ha dichiarato: “La manifestazione ha visto un numeroso e folto numero di visitatori buyer di set-tore, e le aziende presenti rappresentate dalla nostra Provincia hanno avuto la possibilità, attraverso i numerosi incon-tri, di avviare forniture e partnership con aziende della Bulgaria e dei Paesi dei Balcani, con nostra grande soddisfazione e gratificazione per le stesse aziende”.

Fiera internazionale di Plovdiv8^ edizione di Sapori d’Italia in foodtech – horeca

Attivata procedura di Valutazione ambientale strategica

Disponibili sul sito della Provincia Regionale di Catania i moduli per inviare le proprie osservazioni

Filippo Gagliano, Assessore provinciale allo Sviluppo Economico

PROVINCE

12 LA SVOLTA - Giugno 2012 Giugno 2012 - LA SVOLTA 13

AMBIENTE & NATURA

di Maria Luisa Caruso

I stituita nel 1972 dalla conferenza di Stoccolma sull’Ambiente, la “Giornata mondiale dell’ambiente” ha compiuto,

lo scorso 5 giugno, il suo 40° anniversario.Per poter celebrare al meglio quella che

molti definiscono la “Festa del nostro pia-neta”, la Provincia Regionale di Catania – Assessorato all’ambiente, con la collabo-razione del Comune di Motta S. A. e con i partiner dell’iniziativa OIKOS e ATO – Simeto Ambiente, ha organizzato, presso l’Istituto Comprensivo “G. D’Annunzio” di Motta S. Anastasia, un significativo evento, dal titolo “Scuola – Ambiente - Territorio”.

La manifestazione, ha avuto inizio con un momento informativo – divulgativo sull’importanza del rispetto e della tutela dell’ambiente; presenti all’incontro l’asses-sore all’Ambiente e al Territorio della Pro-vincia Regionale di Catania On. Domenico Rotella, l’Ingegnere Vinciguerra in qualità di rappresentante dell’OIKOS, il Dott. Ca-ruso per la Simeto Ambiente, il Prof. G. Sperlinga, Responsabile del Laboratorio di Astronomia dell’Università di Catania e

Presidente dell’Associazione Onlus “Stelle e Ambiente”, il dirigente scolastico Dott.ssa Daniela Di Piazza, l’assessore alla Cultura del Comune di Motta S. A. Dott. S. Drago, il Presidente del Consiglio comunale Dott. A. Carrà ed alcuni consiglieri comunali.

“Abbiamo voluto organizzare questo evento proprio nel Comune di Motta S. A. – commenta l’ass. Rotella – perché questo territorio, pur essendo vicino ad importanti aree commerciali ed industriali, si conserva ancora nella sua bellezza naturalistica, ca-ratterizzata da un’attività agricola ancora dominante. ed il paese di Motta si è dimo-strato sensibile alla raccolta differenziata, contribuendo notevolmente al raggiungi-mento di ottimi risultati. L’obiettivo genera-le – prosegue – è quello di migliorare sem-pre più la gestione dei rifiuti differenziati per poter ridurre notevolmente i conferimenti in discarica ed avere, dunque, un risparmio nelle tariffe di igiene ambientale”.

“Il significato della giornata – dichiara il dirigente scolastico dott.ssa Daniela Di Piazza – è quello di esaltare, attraverso piccoli gesti, il potere che ciascuno di noi ha per contribuire a generare uno sviluppo

globale equo e sostenibile per produrre un cambiamento positivo nella collettività”.

Abbiamo sentito anche il parere dell’Ing. Vinciguerra, in veste di rappresentante dell’OIKOS, il quale dichiara: “Da circa cinque anni, l’OIKOS, che svolge da molto tempo i servizi di igiene ambientale nel ter-ritorio di Motta S. A., collabora con l’ATO per mettere in atto un servizio di gestione integrata dei rifiuti. Dunque non si tratta più di una semplice raccolta di rifiuti in-differenziati ma di un servizio differenziato, rivolto alle utenze domestiche e non”. “La nostra Società – prosegue l’Ing. – rinnova, in questa occasione, la sua disponibilità nel sostenere iniziative di questo genere, rivolte soprattutto ai giovani delle scuole che sono, senz’altro, molto più ricettivi degli adulti nel far propri alcuni atteggiamenti virtuosi per il riciclo ed il riutilizzo dei materiali”.

Durante la giornata, gli alunni dell’Istituto “D’Annunzio” hanno esposto dei manufatti realizzati con materiali riciclati, vere e pro-prie opere d’arte create con tappi di botti-glie, lattine, giornali, cartone, polistirolo e molto altro. Le creazioni sono, poi, state va-lutate e premiate con un 1°, 2° e 3° premio. La classe che si è qualificata prima ha vinto una gita gratis di un giorno nel Parco dell’Et-na, con itinerario ambientalistico.

di Vincenzo Barone

M ai si era vista tanta pu-lizia a Catania e nelle zone del circondario

servite dalla OIKOS SpA, che da poco più di un anno, ha il compito di rendere questo prezioso servizio alla città. Una azienda che nel settore ha lun-ga tradizione e che, come tutte le aziende originariamente a conduzione familiare, ha a cuo-re l’obiettivo per cui opera, ha a cuore il raggiungimento dei risultati, con l’intento di raffor-

zare e rendere trasparente l’im-pegno aziendale nei confronti delle esigenze ambientali; tutto ciò per merito della famiglia Proto, capitanata dal dinami-co Domenico, presidente della Spa, che ha saputo dare in que-sti anni un impronta aziendale all’insegna della managerialità, con uno staff di dipendenti tec-nici e amministrativi di alto va-lore professionale e serietà nel lavoro; fondamentali sono i dipendenti operativi che, in di-visa, svolgono il loro ruolo nel-le ore notturne; sono circa 480

in giro per la città, fortemente motivati e orientati a contribui-re attivamente a tenere la città pulita, disponendo di mezzi all’avanguardia, gestiti tec-nicamente nelle officine del-l’azienda con meticolosa ma-nutenzione e ferrea gestione.

Anche i mezzi più piccoli, quali le spazzatrici, le ci-sterne lava cassonetti e i pic-coli ISUZU, o le cosiddette “Apine”, aiutano a rendere un servizio in perfetta in si-nergia rispetto al sistema or-ganizzativo.

Una attenta campagna di sensibilizzazione del cittadi-no è stata, viene e continuerà ad essere svolta dall’azienda,

attraverso attività di forma-zione nelle scuole, attraverso i mass media, visite guida-te agli Impianti, conferenze, nonché pubblicità su riviste e giornali; tutto questo allo sco-po di sensibilizzare il popolo alla raccolta differenziata, ai vantaggi che la stessa genera per una vita più ordinata e ambientalmente sostenibile.

Sono lontani i tempi in cui ci si limitava a “buttare la spazza-tura” tutta in un cassonetto; è tempo di differenziare e di dif-ferenziarsi, è tempo di OIKOS che sta gradatamente trasfor-mando la Città di Catania in una delle città più pulite del nostro paese.

Catania, adesso con Oikos una città più pulita

Celebrata la Giornata mondiale dell’ambiente

14 LA SVOLTA - Giugno 2012 Giugno 2012 - LA SVOLTA 15

di Maria Luisa Caruso

N ell’era della tecnologia e degli svariati giochi elettronici all’ultimo

grido, l’immagine dei Pupi siciliani evoca sapori d’altri tempi: l’allegria del riunirsi nelle piccole piazze di paese per assistere, grandi e picci-ni, a piacevolissimi spettaco-li all’aperto, il tintinnio delle armature di metallo, i colpi inflitti dalle spade e tutto il fa-scino dei piccoli teatrini che, nella loro semplicità struttu-rale, riuscivano a diventare lo scenario perfetto di battaglie e duelli tra cavalieri.

Eroi valorosi e temerari, i Pupi siciliani rievocano le epiche gesta cavalleresche dei Paladini di Carlo Magno in lotta contro i Saraceni. Le sto-rie che queste preziose mario-nette raccontano sono tratte, infatti, da romanzi e poemi del ciclo carolingio; sono storie di battaglie e duelli, animati da ideali e valori morali tipici di quell’epoca, ma sono anche storie di amori all’insegna del-la galanteria e della sincerità.

Insomma, sono racconti che profumano di tradizione; non a caso, infatti, nel 2001, il Tea-tro dell’Opera dei Pupi è stato

dichiarato dall’UNESCO “Ca-polavoro del patrimonio orale e materiale dell’umanità”.

Ancora oggi in Sicilia, so-prattutto nel palermitano e nel catanese, sopravvivono alcu-ni artigiani, i “pupari”, che cercano di mantenere viva la tradizione, costruendo nelle loro botteghe le caratteristiche marionette.

Il pupo catanese è molto diverso da quello palermita-no, per dimensioni, peso, per alcuni aspetti della meccani-ca e del sistema di manovra applicato dai cosiddetti “ma-nianti”.

A Catania, i Pupi misurano fino a 1,30 metri e pesano dai 15 ai 35 chilogrammi; i Pupi palermitani, invece, sono alti, al massimo, un metro e pesano non più di 8 chilogrammi.

Per quanto riguarda la mec-canica delle marionette, il Pupo palermitano possiede ginocchia articolate e può sguainare la spada e riporla nel fodero; il Pupo catanese ha gambe rigide, senza snodo al ginocchio e la spada del Pupo guerriero è quasi sempre im-pugnata nella mano destra.

Le dimensioni e il peso dei Pupi implicano un diverso si-stema di manovra sulla scena.

Gli animatori del Pupo pa-lermitano sono posizionati ai lati del palcoscenico, dietro le quinte, e poggiano i piedi sullo stesso piano di calpestio dei Pupi che, perciò, sono ma-novrati lateralmente con delle aste metalliche. I Pupi cata-nesi, invece, sono manovrati dall’alto dagli animatori che, con due sottili aste di metallo collegate alla testa e al brac-cio destro, li manovrano so-litamente in piedi o supini su un palchetto o ponte costruito sopra il teatro vero e proprio. Con questo sistema, i manian-ti possono, liberamente, muo-vere le loro marionette lungo tutta la scena, senza il pericolo di essere visti dal pubblico.

Il cosiddetto “parlatore” è colui che dà la voce al Pupo e che riesce, con un particola-re timbro di voce, a dare sug-gestione, ardore e pathos alle scene rappresentate.

I materiali utilizzati per la realizzazione della struttura di base delle marionette siciliane sono: legno per la testa, gli avambracci, le mani, il busto e le gambe; metallo per le giun-ture che uniscono le gambe al busto e le aste che servono per sorreggere il pupo e manovra-re la sua testa ed il suo brac-

cio destro; stoffe per gli abiti e metalli riccamente decorati e cesellati per le armature. La parte più difficile da realizza-re è la testa del Pupo che, un tempo, veniva realizzata in legno o con la creta, sapien-temente lavorata e modellata. Oggi, invece, la testa viene realizzata utilizzando calchi in piombo.

Come è facile intuire, dun-que, la realizzazione di un Pupo siciliano costituisce una vera e propria arte che richiede specifiche competenze come quelle che sono necessarie per la lavorazione del legno, del metallo, per i lavori di sarto-ria e per la pittura dei volti di questi capolavori artigiana-li. Le tecniche utilizzate dai maestri artigiani vanno dalla limatura del legno, alla lavo-razione delle singole parti (bu-sto, braccia e gambe) e al loro assemblaggio; dalla cesella-tura su piombo, alla saldatura e lucidatura delle armature; dalla realizzazione dei vestiti e delle relative imbottiture al prodotto finito. Un insieme di competenze e abilità che, uni-te alla passione dell’artigiano, rendono una tradizione, come quella dei Pupi siciliani, una storia intramontabile.

I Pupi siciliani, una tradizione tutta “made in Sicily”

I Pupi siciliani, una tradizione tutta “made in Sicily”

ARTIGIANATO

14 LA SVOLTA - Giugno 2012 Giugno 2012 - LA SVOLTA 15

di Antonella Arena

L a Coldiretti di Catania si è fatta pro-motrice di portare il già famoso ed apprezzatissimo “Mercato di Campa-

gna Amica” presso il fantastico lungolago di Etnapolis a Belpasso (CT), arricchita dalle manifestazioni di “Agrosofia” con la collaborazione dell’Università etnea, del-l’Associazione Polena, di Fai e Codacon.

Alcuni giorni fa il progetto è stato pre-sentato insieme ai massimi organi promo-tori: Alessandro Chiarelli, presidente si-ciliano della Coldiretti, Ignazio Belfiore, presidente Coldiretti di Catania, Salvato-re Rabuazzo, presidente Campagna ami-ca di Catania, Toni De Amicis, direttore della Fondazione Campagna Amica, Sal-vatore Raccuia del Cnr, Luisa Trova-to dell’Associazione Polena e Barbara Mirabella, direttore generale di Etnafiere ed infine a fare gli onori di casa, Alfio Mosca, direttore di Etnapolis.

Il progetto Agrosofia è stato inaugura-to sabato 16 giugno con il consueto appun-tamento degli stand dei produttori locali di Campagna Amica e un convegno sulle colture di patate nella zona etnea organiz-zata da Cnr e Università di Catania. Per-ché, come ha sottolineato Luisa Trovato, che ha collaborato al progetto, “è impor-tantissimo far conoscere ai consumatori i

prodotti della nostra terra, a chilometro zero, più genuini e convenienti”. Rac-cuia ha sottolineato la necessità per gli studiosi di affiancare le imprese nel lavoro di valorizzazione delle produzioni sicilia-ne, mentre Alessandro Chiarelli ha par-lato dell’importanza della tracciabilità e dei controlli, anche sui prezzi, effettuati dal Codacons, partner dell’iniziativa.

“Il mercato di Campagna Amica - ha spiegato Chiarelli - è conveniente perché la filiera ha sempre penalizzato produttori e consumatori a causa dei ben 40 passaggi che li dividono. Comprando un prodotto agricolo a un euro, soltanto 16 centesi-mi vanno al produttore. Con questi merca-tini, dunque, ridiamo fiato all’economia locale e facciamo risparmiare la gente. E farlo in un polo come questo rappresenta una grandissima opportunità”.

Toni De Amicis, a questo proposito, ha tenuto a sottolineare come Etnapolis sia, finora, il più grande centro commerciale italiano ad aver aderito all’iniziativa Cam-pagna Amica, arricchendola per di più di contenuti culturali. E ha fornito un iden-tikit del frequentatore di questi mercati. “Il 70% - ha detto – dei 9 milioni di cittadini che almeno una volta vi ha fatto la spesa, è formato da persone con cultura medio-alta, che consumano consapevolmente e hanno grande attenzione per la biodiversità“.

Ignazio Belfiore, presidente della Coldiretti di Catania ha voluto precisare: “Fulcro del progetto Agrosofia è il Mer-cato di Campagna Amica, che ogni ve-nerdì e sabato pomeriggio proporrà pro-dotti cerealicoli, lattiero caseari, ortaggi, frutta, conserve, carni, vino e miele a chilometro zero, divenendo la base di un progetto culturale innovativo per eviden-ziare, altresì, il nuovo ruolo per i centri commerciali, non più agenti di disturbo dell’economia locale, ma utili come poli di aggregazione e sviluppo”.

Finora Etnapolis è il più grande centro commerciale italiano ad aver aderito all’ini-ziativa Campagna Amica, arricchendola per di più di contenuti culturali e a tal proposito, Alfio Mosca, direttore di Etnapolis ha cosi definito l’iniziativa: “Agrosofia non è solo mercato ma un progetto culturale costruito con grande attenzione alle famiglie che de-vono affrontare la crisi e che smentisce chi dipinge i centri commerciali come mostri pronti a divorare l’economia locale, invece che come poli di aggregazione e sviluppo”.

Barbara Mirabella, riprendendo i temi lan-ciati da Mosca, ha infine annunciato che, nel periodo autunnale, l’operazione proseguirà al chiuso, ed Etnafiere “diventerà non sol-tanto un’autentica casa dell’agricoltura, ma, con ogni probabilità, anche un punto di rife-rimento per altre iniziative di settore”.

Campagna Amica a EtnapolisCampagna Amica a EtnapolisLa Coldiretti di Catania realizza il progetto “Agrosofia” con l’Università etnea, l’Associazione Polena, Fai e Codacon

AGRICOLTURA

SALUTE

16 LA SVOLTA - Giugno 2012 Giugno 2012 - LA SVOLTA 17

di Lella Seminerio

Q uando si entra nel nuo-vo edificio dell’Azien-da Ospedaliera per

l’emergenza “Cannizzaro” di Catania che ospita l’Uni-ta Spinale Unipolare, sembra di trovarsi in una clinica sviz-zera. Il luminoso ingresso, pulito, ben tenuto ed arredato con buon gusto, accoglie il paziente e lo mette subito a suo agio, nonostante stia en-trando in un nosocomio.

Il reparto è stato fortemen-te voluto dal direttore ge-nerale dell’Azienda, dott. Francesco Poli, luminare e illuminato, che, con lungi-miranza non comune, fa sor-gere l’unica Unità Spinale unipolare da Roma in giù, proprio al Cannizzaro, nomi-nandone responsabile la dott.ssa Maria Pia Onesta (Nella foto). Nata a Nicosia (EN) il 6 aprile 1969, laureata in medicina e Chirurgia presso l’università degli studi di Catania nel 1993, specializ-zata in fisiatria nel 1999, già dirigente medico di I° livello presso l’Azienda ospedaliera Cannizzaro dal 2004, spo-sata e madre di tre figli, la dott.ssa Onesta è, da set-tembre 2011, responsabi-le appunto, della prima Unità Spinale Unipolare del sud Italia che fa capo alla stessa Azienda.

Abbiamo incontrato la dot-toressa per un breve collo-quio illustrativo sui servizi offerti dalla nuova struttura.

Dottoressa Onesta, vuole spiegarci com’è composta la vostra struttura?

“La nostra struttura, es-sendo appunto Unipolare, si distingue dagli altri centri di riabilitazione perché ci permette di far accede qui il paziente direttamente dalla rianimazione o dalla terapia intensiva. E quindi possiede tutte quelle caratteristiche e quelle figure ultraspecia-listiche che permettono di gestire il paziente nella fase acuta. La casistica ci dice, a questo proposito, che il

paziente preso in carico dai centri come il nostro sin dal-la fase acutissima, addirit-tura direttamente dal pronto soccorso, ha ridotto notevol-mente i rischi di complican-ze, di riospedalizzazione e/o di mortalità”.

Chi è il paziente che si ri-volge all’unità spinale?

“Sono tanti i pazienti che si rivolgono alla nostra struttura, anche senza pas-sare per la sala operatoria, ma che comunque, in comu-ne hanno sempre delle pato-logie al midollo spinale, an-che degenerative, vascolari o ossee, che hanno necessità di cure e di prestazioni spe-cialistiche che l’unità spina-le può offrire”.

All’interno della vostra struttura, fiore all’occhiello della sanità siciliana, c’è un numero limitato di pazienti che possono essere seguiti?

“Abbiamo una disponibili-tà di venti posti letto, anche se attualmente ne sono stati messi in funzione soltanto dodici, mentre come day ho-spital possiamo seguire fino ad un massimo di sedici pa-zienti al giorno”.

Quindi da oggi niente più viaggi della speranza?

“Sembrerebbe di no. I pa-zienti che dalla rianimazio-ne possono essere trasferi-ti e seguiti nel nostro reparto, sicuramente vengono accolti e non hanno più necessità di lasciare la Sicilia”.

Dal punto di vista economi-co la sanità regionale avrà un risparmio?

“Assolutamente sì. La Re-gione siciliana, in questo modo non dovrà più pagare le altre regioni, dove i no-stri malati erano costretti a migrare per essere curati, ma dovrà solo far fronte alle spese in loco”.

Le richieste di terapie e ri-covero hanno superato le vo-stre reali possibilità di acco-glienza?

“Posso dire che al momen-to i nostri dodici posti letto sono stati sempre tutti oc-cupati. Ciò significa che c’è

un’esigenza forte nel territo-rio, ma ancora non è in pre-ventivo nessun ampliamen-to del reparto”.

E’ stato necessario assume-re nuovo personale o si è for-mato quello già in servizio?

“La formazione del perso-nale si è resa assolutamente necessaria, ed ha coinvolto l’intero reparto dai medici, ai fisioterapisti, agli infermieri, agli ausiliari. Questa forma-zione è avvenuta, grazie alla geniale intuizione del dottor Poli, attraverso un gemellag-gio con l’Ospedale Niguarda di Milano, dove per diversi mesi il nostro personale si è recato affiancando i col-leghi, ognuno per le proprie competenze. Successivamen-te i colleghi del Niguarda sono venuti nella nostra struttura e hanno collabora-to proficuamente con il no-stro personale. Ancora oggi questo rapporto privilegiato con il Niguarda è in fase di evoluzione. Nel senso che abbiamo iniziato un percorso di conoscenza degli impianti elettrostimolatori midolla-ri a livello diaframmatico che rappresentano oggi una tecnica innovativa, in uso solo in America. I colleghi

d’oltre oceano verranno al Niguarda e noi, andando lì, avremo la possibilità di ap-profondire la padronanza di questa tecnica per poi appli-carla ai nostri pazienti”.

Che consiglio può dare anche a chi necessita di un semplice accertamento dia-gnostico?

“Attraverso il nostro nu-mero di accettazione si può prenotare una visita spe-cialistica e, attraverso del-le specifiche consulenze, a volte si passa al regime del day hospital o al ricovero, secondo i casi”.

Vuole dare un messaggio ai nostri lettori?

“Vorrei dire di affidar-si a noi con fiducia, perché questa Unità Spinale è stata costruita secondo i canoni delle più prestigiose Unità Spinali del nord Europa ed è formata da professionisti specializzati in grado di se-guire il paziente in tutto il percorso terapeutico e riabi-litativo”.

Unità Spinale Unipolare:a Catania un po’ di nord

Intervista alla dott.ssa Maria Pia Onesta responsabile della nuova struttura

Il medico rispondeInviate le vostre

domande all’indirizzo email: [email protected]

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16 LA SVOLTA - Giugno 2012 Giugno 2012 - LA SVOLTA 17

di Federica Campilongo

M are profumo di mare…almeno quello nessuno (si spera) potrà por-tarcelo via. L’estate ormai è alle

porte, pochi giorni ancora e uffi cialmente sarà dato il via alla stagione balneare.

C’è chi preferisce le coste rocciose della Scogliera, chi, invece, preferisce usufruire delle spiaggette sabbiose del viale Kenne-dy, ma, a questo punto, la domanda sorge spontanea: in che condizioni si trovano?

Poche settimane fa, è stato presentato alla stampa un progetto che prevede la riqualifi ca dei litorali etnei. Presenti l’as-sessore al territorio Domenico Rotella, la publi-servizi e vari consiglieri comunali. “Si sta facendo di tutto per bonifi care il territorio interessato, ma la prima vera azione deve partire dal cittadino”, questo il commento dell’assessore Rotella.

Illuminazione carente, posteggiatori abusivi, le maggiori responsabilità rico-nosciute all’amministrazione, che così re-plica: “Di fondo c’è tanta maleducazione, perché qui non sporcano né i bolognesi, né i milanesi. Non dobbiamo dimenticare che quando sporchiamo qualcuno deve pulire. E le spese, giustamente, ricadono sulle tasche dei cittadini”.

Pulizia e polizia sono comunque le due parole chiave, i nodi da sciogliere. Pro-prio nel maggio scorso una violenta spa-ratoria è avvenuta nei pressi della spiag-gia libera numero 1, a pochi passi da de-cine di bagnanti sconcertati e impauriti,

in quell’occasione, un sicario armato, ha infatti esploso cinque colpi di pistola ver-so il suo bersaglio, il titolare della ditta appaltatrice dei lavori di riqualifi ca delle spiagge libere del viale Kennedy, forse per un loro tornaconto economico. La vittima, che ha riportato ferite alle gambe e ad una spalla, non è in pericolo di vita, ma tale episodio ha subito destabilizzato un equilibrio già precario di suo, oltre ad aver sancito uno stop forzato ai lavori, che comunque, fanno sapere dall’ammi-nistrazione, riprenderanno a metà giugno. Tuttavia, per il momento nessun servizio di ristorazione, nessun bagnino, né servi-zi igienici alla playa.

“Non c’è per niente sicurezza nelle spiagge, siamo nelle mani di nessuno”, dicono alcuni bagnanti che nonostante le numerose diffi coltà non rinunciano al mare. “Non è la prima volta che assistia-mo ad una sparatoria”, aggiunge la titola-re di un bar sul viale Kennedy. E sentendo un ex-bagnino, anche questo, non fa che confermare l’inadeguatezza dei controlli: “Ogni anno tantissimi i casi di furto, noi stessi durante le azioni di salvataggio, quando rientriamo nelle nostre postazioni non ritroviamo più i nostri oggetti perso-nali”. Ma dai vertici rassicurano “ci sa-ranno delle pattuglie che vigileranno”.

E nei solarium? La situazione è poco dif-ferente. Affollato quello, ancora incomple-to, di piazza Europa, la gente scavalca le impalcature con nonchalance e si destreg-gia tra schegge, travi e chiodi, anche qui

con nessun servizio ancora fruibile.Certamente, nei lidi privati tanti i con-

fort e si riduce di granlunga la frequenza di episodi criminosi, ma, non tutti posso-no permettersi il lusso di pagare un bi-glietto d’ingresso che si aggira intorno ai 4 euro, più l’aggiunta di altri 5 o più euro per ombrellone ed eventualmente sdraio.

In attesa dunque che entri effettiva-mente in vigore quanto preannunciato fi duciosamente dai vertici amministra-tivi della città, ci si augura che quanto documentato l’estate scorsa non torni ad essere normalità. Le discariche a cielo aperto, a pochi passi dal mare, non sono mai piaciute a nessuno.

Ci si lamenta spesso sulle condizioni delle spiagge libere, ma basta mettere un piede negli scorci di spiaggia accessibili a tutti, che intercorrono tra un lido privato ed un altro, per considerare paradisiache tutte le altre mete balneari. E se in quelli della Scogliera, precipizi pericolosissimi vengono attraversati come se nulla fosse da chiunque, alla playa oltre ai “classici” detriti decine di elettrodomestici abban-donati, tricicli, scarpe e indumenti vari fanno da cornice perfetta ad una spiaggia piena zeppa di rifi uti: i mozziconi di siga-retta non si contano più, proprio come i fazzoletti, le bottiglie di plastica, le latti-ne di fanta, coca cola, pepsi e birra. Que-st’ultima è disponibile anche in versione “bottiglia di vetro”: Moretti, Heineken, Peroni e chi più ne ha più ne metta.

Insomma ce n’è per tutti i gusti.

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ACI TREZZA

18 LA SVOLTA - Giugno 2012

di Federica Campilongo

È possibile farla in pelle, simil-pelle o seta. Rossa, blu, ver-de, bianca, al laureando la scelta. Stiamo parlando della tanto attesa e sudata tesi di laurea, alla quale, uno studen-

te in media, dedica dai tre ai cinque mesi per scriverla. Per non parlare dei costi: per una tesi di cinquanta pagine la spesa si aggira intorno ai cinquanta euro, ed è necessario presentarne tre copie; ergo, se la matematica non è un’opinione, parliamo di circa 150 euro di spese a laureando. Ma una volta discusse che fi ne fanno le decine e decine di tesi di laurea sfornate ogni anno dai neo-dottori della città?

La risposta arriva subito da piazza Dante, sede delle facoltà universitarie etnee di lettere e fi losofi a, nonché ex lingue. Di archivi nemmeno l’ombra qui, dove, negli ultimi due mesi, sono comparsi scatoloni pieni zeppi di “vecchie” tesi che hanno sca-tenato l’ira della popolazione accademica indignata. “Vecchie” si fa per dire, la più datata risale a cinque anni fa.

Oltre agli scatoloni, è possibile in un tour benedettiano, imbat-tersi in una pila di tesi accatastate a mo’ di rifi uti speciali: ci tro-viamo al secondo piano dell’istituto in prossimità del giardino dei Novizi, vero e proprio luogo del delitto.

Qui, infatti, un gruppo di studenti alla vista di tale scempio ha deciso di realizzare un video amatoriale diffuso immediatamen-te su youtube che mette in evidenza quanto detto: tesi buttate per terra, stracciate e piene di polvere.

Nel corso del nostro sopralluogo incontriamo casualmente una ragazza in procinto di fi nire la sua seconda tesi, quella della specialistica, e che alla vista del mucchio di lavori ci confi da di avere una strana sensazione e decide di avvicinarsi, la seguiamo. In mezzo a quel mucchio di cartastraccia, trova la tesi della sua laurea triennale. Tanta tristezza nel riprendere in mano quelle pagine, dove sulla prima aveva deciso di far scrivere “Alla mia cara nonna”.

Storie comuni, sentimenti che si intrecciano con un’etica pro-fessionale che lascia di certo a desiderare. Allo stesso tempo, i furbetti sono dietro l’angolo, un mucchio di tesi incustodite è di certo occasione ghiotta per chi, ad un passo dal traguardo, non ha voglia di impegnarsi nella stesura della propria tesi e decide quin-di di usufruire del pericolosissimo copia e incolla. Triste epilogo di una fi ne (o di un inizio?) poco gloriosa.

Trovate decine di tesi di laurea pronte

per il maceroLe più “vecchie” sono di appena 5 anni fa

CATANIA

di Maria Sambataro

È stata avviata, domenica 20 Maggio 2012, ad Aci Trezza in piazza Giovan-ni Verga la petizione popolare “No al

cemento sull’isola Lachea”, promossa dal neo costituito Comitato spontaneo per la salvaguardia dell’isola “Lachea” presie-duto da Sebastiano Fichera.

Testimonial d’eccezione, di quest’inizia-tiva voluta e sostenuta dal sindaco Filippo Drago, è stata la campionessa di apnea Patrizia Maiorca, fi glia del grande Enzo, che non ha esitato a fi rmare la petizione ritenendo la tutela dell’incantevole pae-saggio trezzoto una delle priorità che sia i cittadini che le istituzioni devono necessa-riamente prefi ssarsi.

E proprio per questo numerosi residen-ti e visitatori del borgo dei “Malavoglia” hanno subito risposto all’invito del Co-mitato spontaneo e ad oggi hanno rac-colto un boom di adesioni, raggiungendo

quasi oltre 2.000 fi rme.La petizione mirata a sostenere l’azione

di salvaguardia dell’isola “Lachea” nei vari giorni è proseguita anche ad Aci Castello in piazza Castello. Il comitato inoltre è com-posto dalle associazioni “Deo Juvante”, “Agorà”, Centro di aggregazione femmini-le Cannizzaro, Movimento “Uniti per Aci Castello”, Confraternita San Giovanni Bat-tista, “Prestige art”, “Anziani Cannizzaro”, “Mare Nostrum”, Consorzio “Sol. Co.”, “Alleanza per le libertà”, “La Cernia”, e da numerosi cittadini a titolo personale.

“Il nostro no all’utilizzo del cemento sul-l’isola ‘Lachea’ non si ferma e, per questo

saremo ancora nelle piazze e tra la gente per continuare questa petizione popolare, e raccogliere le fi rme di tutti coloro che amano questo paese e tengono particolar-mente a difenderlo da chi, invece, vuole deturparlo – afferma il presidente Seba-stiano Fichera -.Il nostro auspicio, infi ne, è che l’Università degli Studi di Catania possa trovare in tempi brevi una soluzione tecnica che prospetti un minore impatto ambientale con la rinaturalizzazione dei luoghi, al fi ne di garantire la fruizione scientifi ca e turistica della nostra isola ‘Lachea’ che fi no ad oggi ha registrato ot-timi risultati in termini di presenze”.

Petizione popolare “No al cemento

sull’isola Lachea”

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di Elvio Tomaselli

L o scheletro dell’incompiuto ho-tel “Aloha Mare”, emblema del-l’abusivismo edilizio degli anni

70’ e successivamente ribattezzato come

l’“ecomostro della Timpa”, dopo anni di proteste ed iniziative legali da parte dei cittadini acesi, di Legambiente e di Nuova Galatea, verrà fi nalmente smantellato.

Soddisfatto il presidente di Nuova Ga-latea Alessandro Coco: “Dal punto di vista legale la vicenda si conclude in modo positivo e il CGA ha dato ragione al Comune. Anche il Tar nel 2000 si era espresso cosí ma poi la proprietá dell’edi-fi cio aveva fatto ricorso e si era tornati al punto di partenza”. L’obiettivo della no-stra associazione è cercare di mantenere alta l’attenzione su questa vicenda. Siamo soddisfatti, e speriamo che realmente si possa passare alle vie di fatto. Dovrebbe demolirlo la proprietà, ma se non lo fa ci dovrà pensare il Comune e poi chiedere il

risarcimento del danno economico per le casse dell’Amministrazione”. “Abbiamo avuto rassicurazioni sul tavolo tecnico che c’è già tra il Comune e la Forestale. Vigileremo”.

Il Consiglio di Giustizia amministrativa tiene tuttavia a sottolineare che i lavori per la costruzione dell’hotel non erano in realtà mai stati autorizzati e che il costo dell’abbattimento della struttura non è di certo irrisorio. Il Consiglio, a tal proposi-to, auspica la presa di coscienza da parte di coloro che avviarono insolentemente i lavori affi nché distruggano ciò che hanno costruito illecitamente. In caso contrario, sarà l’amministrazione stessa ad occupar-sene e a chiedere successivamente il risar-cimento agli ex proprietari.

L a crisi economica, imper-versata da qualche anno a questa parte nella mag-

gior parte dei paesi europei ed extraeuropei, fa sentire in par-ticolar modo i suoi effetti nella nostra terra. Le conseguenze sono note e riempiono le pagi-ne dei nostri quotidiani: merca-to ortofrutticolo in crisi, settore del turismo indebolito, disoc-cupazione, licenziamenti tal-volta ingiustifi cati e frequenti casi di imprenditori ammazzati dal fardello dei debiti.

Gli stessi comuni ricevono meno fondi dalla Regione, ma

nonostante ciò cercano di dare una mano ai giovani. Tra le ini-ziative merita di essere riporta-ta quella del comune di Bian-cavilla, il quale offrirebbe a 12 giovani disoccupati biancavil-lesi la possibilità di effettuare uno stage della durata di tre mesi presso gli uffi ci comunali mirato al “riordino e trasloco dell’archivio storico”.

A pochi giorni dalla pubblica-zione dell’atto amministrativo, c’è chi, come il Presidente Pro-vinciale di Giovane Italia Anto-nio Bonanno, discorda pesante-mente dalla seguente postilla del

bando: “A parità di punteggio e di condizione economica, viene data priorità ai soggetti richie-denti di età più avanzata”. Nel corso di una recente intervista, afferma: “E’ veramente singo-lare la decisione dell’Ammini-strazione comunale che innanzi alla crisi lavorativa che sta col-pendo con particolare durezza i giovani italiani, e nonostante da più parti si auspichi uno svecchiamento del nostro ge-rontocratico Paese, dimostra di non avere fi ducia in giovani professionisti preparati e dina-mici, pronti alla continua for-

mazione e in grado di affrontare con slancio ed energia le sfi de del lavoro, preferendo piuttosto affi darsi a forze più ‘mature’ e maggiormente ‘logorate’.

Poi conclude: “Con questo intervento l’Amministrazione invia un messaggio devastante e di sfi ducia ai giovani biancavil-lesi”. Parole dirette, sicuramente condivisibili, ma che attendono delle risposte alla luce di una crisi che oggi ha lasciato a casa centinaia di persone, capifami-glia non più in grado di garantire una sicurezza economica ai pro-pri cari. El. Tom.

ACIREALEL’ecomostro della Timpa verso la demolizione

Tirocini formativi contro la crisi, ma Bonanno in disaccordo: “Penalizza i più giovani”

BIANCAVILLA

20 LA SVOLTA - Giugno 2012

CATANIA & HINTERLAND

di Elvio Tomaselli

I l contratto a tempo indeterminato per i precari dell’amministrazione del co-mune di Bronte e di quelli limitrofi è

ancora un miraggio. Il sindaco Firrarello si rivolge proprio ad essi nel corso della recente assemblea dei precari: “Acco-gliete con fiducia una possibile proroga dei vostri contratti di lavoro per il 2013. Adesso, purtroppo, non c’è altro da fare. Poi individueremo il percorso legislati-vo per dare al vostro lavoro sicurezza e stabilità”.

Alla riunione, svoltasi presso l’au-la magna del liceo Capizzi hanno partecipato: i sindaci di Maletto, Acirea-

le e Piedimonte Etneo, rispettivamen-te Giuseppe De Luca, Nino Garozzo e Giuseppe Pidoto; gli assessori del co-mune di Randazzo, Antonino Zingali ed Alfio Ragaglia e i deputati regionali Nino D’Asero e Fabio Mancuso. Erano inoltre presenti i presidenti dei Consigli comunali di Maletto e Randazzo, Giu-seppe Spatafora e Lucio Rubino e l’as-sessore di Adrano Carmelo Santangelo.

“Per risolvere il problema ci vuole una norma specifica e che la Regione preve-da fondi”, affermano all’unisono i sinda-ci e i deputati presenti.

“Le richieste sono legittime – ribat-te Firrarello – ma sono difficili da esau-rire. La verità è che la Regione siciliana

ha un buco di 560 milioni e temo anche per i finanziamenti che devono ricevere i comuni. Ho parlato del vostro problema e dei problemi della Sicilia con il mini-stro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, e lo farò ancora. Il problema è che la Regione paga 140 mila stipendi e sono troppi. A causa anche di ciò e delle leggi in vigore ritengo che oggi raggiungere una proroga sia un obiettivo importan-tissimo. Accettatela, poi faremo il possi-bile affinché si mettano in atto strumenti utili per trovare una soluzione”.

di Antonella Arena

È stato don Benedetto Sa-pienza, direttore dell’Isti-tuto Salesiano di San

Gregorio di Catania il padrino dell’inaugurazione della nuova sede della Misericordia, i cui lo-cali si trovano proprio all’inter-no dell’Oratorio. Don Sapienza insieme al sindaco di San Gre-gorio Remo Palermo, il presi-dente della Provincia Giuseppe Castiglione ed il governatore della Misericordia di San Gre-gorio di Catania Filippo Sciuto hanno tagliato il nastro della nuova sede della Misericordia di San Gregorio che è sita in Via Umberto n. 43/A.

I nuovi locali, concessi in co-modato d’uso gratuito proprio dall’Istituto Salesiano, si com-pongono di 5 sale ed un grande parcheggio di oltre 1.200 metri quadrati il tutto collegato da un ampio portico. Le sale sono così suddivise: sala volontari, ufficio pubbliche relazioni, direzio-ne, sala convegni, magazzino e servizi igienici. La Misericor-dia di San Gregorio è nata il 17

febbraio 1998. I volontari attivi sono attualmente 30 su un totale di 55 iscritti. Il parco macchine conta 2 vetture ed un’ambulan-za. Le vetture vengono utiliz-zate per il trasporto di coloro che sono impossibilitati a rag-giungere una qualsiasi struttura sanitaria, senza alcuna distin-zione di sesso o di età, mentre l’ambulanza viene utilizzata per il trasporto delle persone non au-tosufficienti, gli ammalati ed in generale chi ha bisogno di aiuto. I campi di intervento della Mi-sericordia spaziano dal trasporto socio-sanitario, al trasporto degli infermi, dalla solidarietà sociale, alla Protezione Civile.

Alla cerimonia erano presenti autorità civili, militari, religiose, molte Misericordie della Pro-vincia di Catania e le Associa-zioni locali, in particolare oltre ai già citati, anche l’onorevole Nino D’Asero, i comandanti della stazione dei Carabinieri e della Polizia Municipale di San Gregorio Maugeri e Pennisi; don Giuseppe Russo parroco della Chiesa Madre Santa Ma-ria degli Ammalati, don Gianni

Mazzali ispettore dei Salesiani di Sicilia; il coordinatore zonale delle Misericordie della Provin-cia di Catania, professor Santo Carnazzo; il dottor Mario Bar-resi, già direttore sanitario re-sponsabile della Misericordia e la dottoressa Elisa Sanalitro neo direttore sanitario responsabile della Misericordia.

“È da tempo collaudato il rapporto sinergico tra l’Ammi-nistrazione e la Misericordia – sottolinea il Sindaco di San

Gregorio, Remo Palermo – im-prontato alla reciproca condivi-sione e collaborazione nelle va-rie attività che l’Associazione svolge nell’interesse dell’intera comunità sangregorese. Conti-nueremo a sostenerla non solo economicamente, ma attraverso attività mirate al miglioramen-to e potenziamento dei servizi e degli insostituibili interventi che la stessa rivolge in modo volontario e generoso a chiun-que ne faccia richiesta”.

Niente stabilizzazione per i precari

Firrarello: “L’unica strada è la proroga”

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22 LA SVOLTA - Giugno 2012 Giugno 2012 - LA SVOLTA 23

di Maria Sambataro

“ I non luoghi sono in effetti i nostri luo-ghi, nel senso che sono i luoghi in cui la società lascia il suo imprint (…) un

nuovo tipo di spazio pubblico che è merci-ficato, ma è anche eterogeneo, democratico, accessibile a tutti.” (Martinotti, 2007)

Dal 16 Giugno al 13 Luglio, presso la Galleria d’Arte Moderna “Mammut” a Ca-tania è presente “Strade, visioni sulle orme del contemporaneo”, mostra fotografica personale Di Stefania di Filippo.

Identità, rapporto tra gli esseri umani, memoria: questi i concetti-chiave che sono alla base della distinzione tra un luogo e un non-luogo, dove predomina l’identifi-cazione, la solitudine e l’eterno presente del consumismo.

La mostra, organizzata dall’Associazio-ne Ideattiva, è dunque dedicata ai luoghi nei quali la gente, si sfiora, sosta per brevi momenti, si riconosce dentro la metropoli, raggiunge la propria identità solo perché è attratta da luci e colori, per il proprio pia-cere di attraversare la metropoli, per vin-cere la solitudine e la noia.

Sono i non-luoghi secondo la parola co-niata dall’antropologo Marc Augè (Non-lieux, Sevil, Paris, 1992).

Non è facile parlare dei non luoghi.

La ricerca può essere affidata come nel caso della mostra fotografica di Stefania Di Filippo, per un verso, agli scatti foto-grafici che sembrano catturare lo svolgersi della vita, il trascorrere del tempo, per l’al-tro al suono poetico emanato dalla ricerca interiore dell’artista, attraverso gli oggetti, le persone, la metropoli, l’avanzare della tecnologia che identificano il luogo attra-versato.

Di Filippo dichiara: “Le mie strade sono dei ‘ritratti’ urbani. Non mi interessa il luogo in sé, lo spazio fisico, la cartoli-na, ma la misura in cui questo spazio, la strada, assume significato grazie all’uo-mo che, attraversandolo in quell’istan-te, lo rende vivo, gli conferisce identità, umanità. La realtà urbana mi affascina in quanto rappresenta per me un serbatoio potenzialmente infinito di umanità. Que-ste ‘visioni’ di cui seguo le orme, sono le testimonianze del passaggio dell’uomo, di uno scorrere di energia, di quel hic et nunc che è entrato in relazione con lo spa-zio e lo ha ‘modificato’ con la sua presen-za, seppure per un breve istante. La mia ricerca artistica parte da una prospettiva opposta al concetto del non luogo: ten-to di dimostrare che l’uomo modifica il luogo rendendolo identitario se lo attra-versa. Tento di catturare delle istantanee

nelle quali si possa intuire questa relazio-ne ed è in quell’istante che si instaura un dialogo silenzioso tra il luogo e l’uomo. Il mio tentativo è cercare di decifrare tale relazione tra l’uomo e la metropoli e re-stituirla attraverso i miei scatti”.

L’artista influenzata da artisti come Hen-ri Cartier Bresson e Robert Doisneau pre-senta una raccolta di dodici fotografie, in bianco e nero, 60cm x 40 cm, scattate in giro tra l’Europa e l’Italia.

Personale di Stefania Di Filippo“Strade, visioni sulle orme del contemporaneo”

S i chiama “A zonzo” ed è il nuovo format setti-manale di informazione

in onda su TRG (rete locale umbra) condotto dal nostro di-rettore, Elena Caruso, insieme alle giornaliste Mirna Ventenni e Valentina Santucci.

Già dalla prima puntata di giovedì 7 giugno, la nuova proposta televisiva, nata da un’idea di Valerio Rosi, ha at-tirato l’attenzione del pubbli-co dimostrando di possedere tutte le carte in regola per di-ventare un appuntamento da non perdere.

In onda ogni giovedì alle 21.15 (presto sarà possibile se-guirlo anche in streaming), “A zonzo” ha lo scopo di promuo-vere le eccellenze e le tradizio-ni dell’Alta Valle del Tevere, valorizzando le attività e le imprese del territorio. Si pro-

pone inoltre di affrontare i temi dell’ambiente, con un occhio di riguardo alle energie rinno-vabili e alla green ecomomy; della salute, passando per la cucina tradizionale e la nutra-ceutica (scienza che da più di un ventennio studia gli effetti benefici degli alimenti sulla nostra salute); dell’arte e della cultura, seguendo percorsi sug-gestivi alla scoperta dei luoghi più belli del nostro territorio.

Un viaggio senza sosta, un girovagare “a zonzo”, per l’ap-punto, attraverso il territorio e chi lo abita, le tradizioni, la storia e la cultura, gli angoli più belli e, perché no, in parte ancora sconosciuti del terri-torio umbro, senza tralasciare l’interesse per le innovazioni.

Il focus rimane “vivere bene ed in sintonia con la natura”.

Ogni puntata ha una dura-

ta di 30 minuti e si compone di tre servizi televisivi e un breve spazio affidato ad un comico locale.

La trasmissione ha come target un pubblico eterogeneo riuscendo a rispondere ai nu-merosi interessi di una vasta platea di telespettatori.

“E’ un’esperienza nuova ed entusiasmante – commenta il nostro direttore, Elena Caruso -. In questo modo si ha l’occa-sione di approfondire la cono-scenza del territorio, ma anche di trattare argomenti di grande interesse, non riconducibili di-rettamente al luogo di cui ci oc-

cupiamo. Per fare un esempio, le interviste alla nota nutrizio-nista Anna Villarini, condotte in studio, hanno affrontato i temi legati all’alimentazione, alle diete e ai cibi spazzatura”.

“A zonzo”, programma tv umbro ma che potrebbe aprire dei collegamenti anche con la nostra terra: “Amo moltissi-mo la mia isola – conclude il nostro direttore - e non nego di avere già qualche idea in testa. Ancora è troppo pre-sto per parlarne, ma sarebbe meraviglioso poter creare un legame tra queste due splen-dide regioni”.

“A zonzo”, programma tv con il nostro direttore

Elena Caruso

ARTE & CULTURA

LIBRILIBRI

22 LA SVOLTA - Giugno 2012 Giugno 2012 - LA SVOLTA 23

di Federica Di Mauro

L a rubrica “I Tesori di Sicilia” oggi vi porta a Catania, alla scoperta di

un sito culturale non partico-larmente noto, ma che per la sua valenza artistica merite-rebbe di essere maggiormente valorizzato.

Andiamo ad esplorare le Terme Achilliane, non le uni-che terme di epoca romana presenti sul suolo catanese, tuttavia le meno rinomate

poiché si trovano all’ombra di uno dei simboli artistici e culturali della Sicilia: il Duo-mo di Catania. Si accede at-traversando un corridoio con volta a botte, ricavato nel-l’intercapedine tra le strutture romane e le fondamenta me-dioevali del Duomo.

Costruite intorno al IV-V secolo dopo cristo, le terme, furono sepolte dai terremoti del 1169 e successivamente del1693. I resti furono porta-ti alla luce da Ignazio Paternò

Castello principe di Biscari, che trovò l’edifi cio sommer-so dalla terra ed in gran parte distrutto; in seguito famosi studiosi ottocenteschi come Ittar e Holm, furono in grado di ricostruire una mappa delle terme; essi affermarono che la costruzione si estendeva dal Museo Diocesano al Palazzo degli Elefanti e dal Duomo fi no a Via Garibaldi.

Dell’assetto originale si con-serva una camera centrale, la cui volta è sorretta da quattro pilastri a pianta quadrangola-re; al centro è visibile una va-sca che anticamente era rive-stita da marmo. La stanza, per la sua forma e per la sua posi-zione, viene identifi cata dagli studiosi come il frigidario, ov-vero la sala in cui era possibile fare dei bagni in acqua fredda. Le pareti del frigidario van-tavano degli stucchi pregiati che raffi guravano fanciulli, animali e viti con grappoli d’uva. Purtroppo oggi i deco-ri non sono più defi niti, ma la

bellezza della pittura murale colpì un artista francese, Jean Houel, che nel 700 riprodusse su tela i particolari più belli degli affreschi e tutt’oggi è possibile ammirarli all’Her-mitage di San Pietroburgo.

Soltanto dopo la seconda guerra mondiale, cominciaro-no dei lavori di restauro per la fortifi cazione delle volte, durante i quali venne scoper-to il calidario, ovvero un’al-tra stanza termale destinata ai bagni in acqua calda. La par-ticolare caratteristica di que-sta sala è il pavimento detto “ipocausto”, un sistema di ri-scaldamento consistente nella circolazione di aria calda at-traverso piccole cavità poste nel pavimento e nelle pareti del luogo da riscaldare.

E’ possibile visitare le ter-me, pagando una modica ci-fra, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 14,00 e il sabato dal-le 9,00 alle 19,00. L’ingresso è situato alla destra del Duo-mo di Catania.

di Vincenzo Barone

P resentato dalla fondazione Sciascia un bel libro di tradizione popolare siciliana dal titolo “Carretti di Sici-

lia”, scritto dal Giornalista Gianni Arci-diacono, con la storia dell’antico mezzo di locomozione a trazione animale che ha avuta una parte determinante nell’eco-nomia agricola della Sicilia popolare e contadina, fi no a quando l’ Italia pian piano non si è motorizzata; e , vedi caso , al momento della motorizzazione dei primi anni del dopoguerra , comparvero le prime “Ape” della Piaggio e il carretto pian piano venne sostituito, anche se fi no a 20 anni fa se ne vedeva ancora qualcu-no in giro, sopratutto all’imbrunire nelle periferie dei paesi, allorché i contadini tor-

navano a casa per il riposo notturno.Ciò che è bello apprezzare in questo vo-lume , sono le foto dell’epoca dei car-rettieri, coi loro costumi e berretti, e le bardature dei cavalli, ma sopratutto i di-segni che raffi gurano scene di vita agre-ste nelle sponde dei carretti stessi.Alla presentazione del volume erano pre-senti circa 200 persone tra cui si notava la presenza del Governatore del Rotary dr. Concetto Lombardo, del Sindaco di Ca-tania Raffaele Stancanelli, dell’Avv. Ferdi-nando Testoni Blasco, Vicepresidente del-la Fondazione Sciascia, del dr. Domenico Tempio, Vicedirettore de LA SICILIA, e della dott.ssa Cettina Vozza, Presidente della Commissione salvaguardia del Patri-monio storico e beni culturali del Distretto Rotary Sicilia-Malta.

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24 LA SVOLTA - Giugno 2012 Giugno 2012 - LA SVOLTA 25

di Fabio Giuffrida

S eba, acronimo artistico di Sebastiano Barbagallo (Nella foto), compositore e interprete siciliano che ha raggiunto la notorietà col singolo Domenica d’Estate nel 2006, ora presente anche

su Youtube con 5 videoclip, si ripresenta al grande pubblico con “Le Nozze Chimiche”. I primi show sono previsti già da giugno in Si-cilia, Malta, Milano e Londra. Per il primo show case siciliano sarà presente sul palco anche il cantautore catanese Mario Venuti.

Le collaborazioni artistiche all’interno del nuovo cd sono quelle di Matteo Amantia, già voce degli Sugarfree, della band maltese Airport Impressions vincitrice di un premio MTV Music Awards e della compositrice salentina Mimma Leone. “Le Nozze Chimiche” è il terzo album di Seba il cui titolo si ispira ad un libro scritto quat-tro secoli fa dalla controversa figura di Christian Rosenkreutz che sembra sia stato un alchimista. Nell’album, prodotto dall’etichetta discografica “Sotto il Vulcano”, si alternano infatti ritmi arrem-banti, freschi ma anche divertenti, armonie non scontate e parole imprevedibili con rime e sensi che onorano la tradizione della mi-gliore canzone italiana.La rabbia e la ribellione incontrano la dolcezza dell’appartenenza e l’arrendevolezza della passione. Tredici tracce da ascoltare ma anche da ballare che includono il singolo Elettrolove, l’unico non inedito, che già ha fatto il giro delle radio la scorsa estate per i suoi contenuti esplicitamente spinti, ma mai volgari. In “Fare non Fare”, contenuto anch’esso nell’ultimo album di Seba, il cantante siciliano duetta con Matteo Amantia per sensibilizzare i suoi ascoltatori: un attacco ai disvalori, dalla violenza alla mediocrità fino all’ipocrisia, che hanno reso questi anni ingiusti, tristi e al limite dell’umana sopportazione.

Seba, quanto è difficile oggi essere un cantante e quanto si è sot-tomessi alle etichette discografiche?

E’ molto difficile, spesso infatti viene sacrificato il talento al bu-siness e di conseguenza inizia ad affiorare anche nei giovani e talentuosi artisti un senso di frustrazione, vedendo costantemente delle ingiustizie. Gli artisti infatti per forza di cose sono costretti a cedere o comunque ad edulcorare il proprio messaggio musica-

le a seguito di un contratto discografico, spesso e volentieri con suggerimenti dettati dai discografici stessi che, nelle migliori delle ipotesi, conoscono la metà della produzione musicale che conosce l’artista. Ne deriva pertanto un gap non solo generazionale ma anche culturale.

Quanto hanno cambiato la musica italiana i talent show, da “Ami-ci” a “X Factor” passando per “Italia’s Got Talent”, che ogni anno sfornano nuovi talenti?

Non obbedisco a determinate regole né vorrei mai perché riten-go che la veicolazione della musica segua altre strade, quindi non parteciperei a simili trasmissioni. E’ triste vedere questi ragazzi che sognano il successo fare delle ospitate nei super market e dopo un anno vedersi soppiantati dalla nuova stagione con nuovi par-tecipanti.

Cosa comunicano le tue canzoni? Quando hai capito che la pas-sione per il canto doveva trasformarsi in lavoro?

Le mie canzoni vanno “lette” a strati e non si fermano all’unicum compositivo, la canzone di cui vado più fiero è quella che ancora non ho scritto. Non ho temi che prediligo perché variano a seconda delle esigenze da tirar fuori. Se ognuno di noi avesse la fortuna di capire le proprie inclinazioni probabilmente il mondo sarebbe migliore e non ci sarebbero inutili corse all’arrembaggio. E’ sem-pre la millenaria questione dell’essere e dell’avere. Io ho scelto di essere e fin da subito ho iniziato a lavorare sodo. Ma ancora tanto resta da fare. Vivo la vita come tutti e ci sbatto la faccia come tutti: le cose che mi colpiscono in positivo o quelle che mi fanno arrab-biare a volte diventano oggetto delle mie canzoni. Sono contento di riuscire ogni tanto anche ad esorcizzare il disagio.

Progetti per il futuro?E’ uscito il mio terzo disco “Le Nozze chimiche”, prodotto da me

e da Nicolò Fragile per l’etichetta discografica “Sotto il Vulcano”. Sono 13 tracce con un forte messaggio esoterico. Non abbiamo tenuto conto del mercato né io né il mio produttore Marco Spampi-nato, al fine di restituire nella realizzazione quello che è l’aspetto più importante: quello del lampo, dell’idea e del senso.

di Vincenzo Barone

U n concerto jazz offerto dal Distretto Rotary Sicilia - Malta nell’ambito della programmazione “Catania in

Prima Vera”, con il patrocinio del Comune di Catania attraverso il Logo “ Catania in Prima Vera”, è stato tenuto dalla Jazz Lab Ensemble dell’Istituto Superiore di Studi musicali Vincenzo Bellini di Catania con la partecipazione della bravissima can-tante Rosalba Bentivoglio.

L’orchestra è stata diretta dal maestro Salvatore Torrisi. L’evento si è svolto nel-la sala convegni del Palazzo della Cultura alla presenza del sindaco Raffaele Stanca-

nelli, e di autorità rotariane fra cui Anna Arena, che ha organizzato il concerto, e il past Governor Salvo Sarpietro. Tantissimi i rotariani dell’area di Catania intervenuti che hanno molto apprezzato le musiche Jazz proposte, fin quando non è giunta sul palco la cantante Rosalba Bentivoglio che ha magistralmente cantato dei noti brani jazz, riscuotendo applausi e richieste di “bis” in modo veramente notevole.

In occasione di questo concerto sono state organizzate attività collaterali, fra cui una degustazione di prodotti tipici a cura della Coldiretti nebroidea, che ha offerto vini, salumi, porchetta e formaggi della zona di appartenenza, che, neanche a dirlo, hanno

riscosso...successo tra gli spettatori.L’occasione è stata anche propizia per at-

tivare una raccolta di fondi a offerta libera per il restauro di un’opera d’arte conserva-ta nel museo civico di Castello Ursino.

Il ritorno di Seba con “Le Nozze

Chimiche”Intervista al cantante

Sebastiano Barbagallo

Concerto jazzLa musica per l’arte a “Catania in Prima Vera”

SPETTACOLO

24 LA SVOLTA - Giugno 2012 Giugno 2012 - LA SVOLTA 25

di Fabio Giuffrida

L ’11 Novembre del 1994 cominciava Insieme, il talk show più visto ed amato dai siciliani.

Condotto da Salvo La Rosa, classe 1963, affiancato dalla bellissima Desi-rèe Ferlito, già Miss Wella Professionals Basilicata, madre di due gemelle e nota modella siciliana, il programma va in onda alle 21 lunedì, martedì, mercoledì e venerdì su Antenna Sicilia e in streaming su www.antennasicilia.it; mentre lunedì, martedì, giovedì e venerdì alle 21.30 è possibile seguirlo sull’emittente satelli-tare Blu visibile su Sky canale 940.

Ogni puntata ospita dal Teatro ABC artisti di fama nazionale: da Patty Pravo a Gigi D’Alessio, da Virginio Simonel-li a Valerio Scanu, da Marco Mengoni a Francesco Renga, da Mara Maionchi a Gianni Morandi, ma la lista sareb-be infinita. Tra i comici più apprezzati spiccano Litterio Scalisi, Toti e Totino, Giuseppe Castiglia, Sasà Salvaggio, Davide Simone Vinci e Carlo Kaneba. Dati auditel alla mano, un programma dal successo strepitoso, in assoluto il più seguito fra i programmi delle tele-visioni private, con ascolti che in Sicilia superano quelli delle emittenti naziona-li, che si contraddistingue per serietà e “sicilianità”.

Tra gli artisti e Insieme si è oramai in-staurato infatti un rapporto di fiducia, ol-tre che un eccellente rapporto di natura professionale, dovuto al clima di calo-rosa accoglienza degli addetti ai lavori e soprattutto della Tolomeo Spettacoli che ne cura il cast, riuscendo a garantire anche più di un ospite illustre a serata. “All’inizio gli artisti non sapevano dove e in che tipo di programma si sarebbero esibiti, non ci conoscevano. Adesso sono tutti degli amici e hanno capito che il nostro programma rappresenta per loro un’ottima vetrina di promozione in Sici-lia”, a dirlo è Salvo La Rosa, intervistato in esclusiva per La Svolta.

Insieme ha come obiettivo quello di intrattenere ma anche di accorciare le distanze, un modo per tenere in contatto tutti i siciliani con la propria terra d’ori-gine. Un ottimo lavoro di squadra che è culminato poi nella scelta di approdare al noto social network Facebook, forse “un po’ in ritardo”, ammette il conduttore: in appena 18 mesi i fans sono addirittura 38 mila (nel momento in cui scriviamo) e quello che più stupisce è che a gestir-lo è proprio Salvo La Rosa: “Rispondo personalmente a tutti per ricambiare l’affetto a chi ci guarda costantemente e ci scrive per richieste, informazioni e qualche volta anche critiche. Il confron-to democratico è importantissimo, quin-di rispondo sempre in maniera educata. E poi adoro il mio lavoro”.

Dedica a Facebook un paio di ore al giorno, dopo aver intuito le potenzialità del social network più cliccato al mondo. Ma oltre ad Insieme che si sta avviando

alla conclusione per questa stagione e ol-tre alle serate estive che sta organizzan-do per i prossimi mesi, Salvo La Rosa ha condotto il “Newspaper Game”, che ha consentito a giovani studenti siciliani di cimentarsi nella scrittura di un vero e proprio articolo che poi è stato pub-blicato sul quotidiano “La Sicilia”. Un modo per avvicinare i più giovani, che sono il futuro del paese, anche se il mo-mento non è certamente dei più floridi, al mondo del giornalismo: “Io sto con i giovani. Non sono affatto come li si di-pinge a volte” ha ribadito il conduttore di Insieme.

Sul Festival della nuova canzone siciliana, invece, nessuna buona novi-tà: quest’anno non sarà riproposto per motivi tecnici, l’ultima edizione risale infatti al 2010. Si è trattato di un’eccel-lente operazione culturale, un succes-so clamoroso che non si esclude possa ritornare in futuro. E con l’arrivo del digitale terrestre, visto che cambia il modo di comunicare, ci sarà un’offerta televisiva più ampia, una vera e propria rivoluzione che richiederà maggior im-pegno ma che diventa d’obbligo affinché le tv rimangano al passo coi tempi. Si-curamente ci saranno dei cambiamenti anche nella programmazione di Antenna Sicilia, e Salvo La Rosa non nega di aver già qualche progetto che gli frulla per la testa: “Ho qualche idea e vorrei sotto-porla nei prossimi mesi all’Azienda per poterla valutare assieme”.

Restiamo così in attesa, augurando a questo eccezionale mattatore un grosso “in bocca al lupo”.

Insieme: il talk show più visto ed amato dai sicilianiIntervista al conduttore Salvo La Rosa

SPETTACOLO

26 LA SVOLTA - Giugno 2012 Giugno 2012 - LA SVOLTA 27

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È semplice. Bastano un bikini, la so-lita maglia, la solita borsa e i soliti sandali per andare al mare. Potrebbe

essere davvero così semplice, ma di certo non sarete le più trendy della spiaggia. La moda si fa in qualsiasi occasione e qualun-que luogo può essere una passerella. Ecco per voi fashion victims (e non) una lista di capi e accessori che non possono proprio mancare nell’armadio, ed un look creato appositamente per sentirsi alla moda an-che in riva al mare. Cosa ci detta la moda per l’estate 2012? Quali accessori si gua-dagneranno un posto sotto l’ombrellone? E quali sono le tendenze del beachwear? Tuffi amoci in un mare di trends colorati, accattivanti e divertenti.

Il maxi dress. E’ un capo perfetto per le nostre mattine in spiaggia, colorato e mor-bido, adatto a tutte le età, nonostante la sua estrema comodità dona un effetto par-

ticolarmente glamour. Può essere abbinato perfet-tamente a dei sandali “fl at” dai colori natura-li, e ad una “see-through bag” ovvero una borsa trasparente, nella quale tenere tutto il necessario per trascorrere una rilassante giornata in riva al mare: imman-cabile cappello “panama” e bikini a fascia con stampe fl oreali o monocolore, purché sia fl uo. Se volete optare per un costume intero, avete scelto la stagione giusta! Da quest’anno cambiano le regole del bea-chwear. Costume intero sì, ma comprate un modello sofi sticato, potete scegliere tra i monocolore classici ma arricchiti da par-ticolari drappeggi o fi occhi, oppure optare per un monospalla o un modello anni ‘50 con coulotte, scollo a cuore e coppe che modellano il decolleté, altrimenti puntate sullo stampato fl oreale o multicolor.

Insom-ma ce n’è per tutti i gu-sti, ma rifuggi-te dal classico speedo! Per completare il tutto servono solo un paio di occhiali da sole club-master et voilà, eccovi un look semplice ma mol-to fashion per conquistare la spiaggia a colpi di stile. Stay Stilish!

di Fabio Giuffrida

F icarra e Picone ospiti al Teatro Stabile di Catania per parlare di cinema,

teatro e tv. Reduci da un’anna-ta di successo con Striscia la notizia, il tg satirico più visto d’Italia con una media di 6 mi-lioni e 500 mila telespettatori ed il 23% di share, il duo co-mico si contraddistingue per simpatia, irriverenza e tanta autoironia. Una sicilianità che sono riusciti a portare anche all’interno dei fi lm “La Matas-sa” e “Il 7 e l’8” senza dimen-ticare poi il recente “Anche se è amore non si vede”.

Sono saliti sul palco di Ze-lig e da lì è cominciata la loro lunga carriera: ora lo show

comico di Canale 5 rischia di sprofondare, dopo l’addio di Paola Cortellesi e Claudio Bi-sio che, dopo una stagione di ascolti che vacillavano, hanno deciso di concedersi una lun-ga pausa. Non è dato sapere se Zelig ritornerà la prossima stagione e soprattutto quali saranno i nuovi conduttori. Fi-carra e Picone riescono infatti a raccontare con leggerezza e sensibilità pregi e difetti del-l’Italia e degli Italiani, senza peli sulla lingua, non mandan-dole di certo a dire né a destra né a sinistra. Sono anche in-tervenuti a Servizio Pubblico, la trasmissione televisiva con-dotta da Michele Santoro in streaming sul web e in onda su Cielo e alcune emittenti locali,

tra cui Antenna Sicilia. “Da sottolineare la parteci-

pazione assolutamente gra-tuita dei prestigiosi ospiti che fi no ad oggi hanno accettato di prendere parte al ciclo con-sentendone la virtuosa realiz-zazione a dispetto della crisi e dei tagli che affl iggono la cultura. Questo dimostra an-cora una volta la fi ducia e la credibilità di cui gode lo Sta-

bile etneo su tutto il territorio nazionale” è il commento del direttore del Teatro Stabile di Catania Giuseppe Dipasquale. I due comici, accolti caloro-samente dal pubblico catane-se che ha affollato la sala del Teatro Verga, sono stati inter-vistati dalla giornalista e cri-tico cinematografi co, nonché curatrice della rassegna “Fil-minScena”, Ornella Sgroi.

Ficarra e Picone allo Stabile di Catania

Ornella Sgroi al centro tra Ficarra e Picone

a cura di Federica Di MauroMODA & TENDENZEMODA & TENDENZETutti al mare…

ma con glamourticolarmente glamour. Può

li, e ad una “see-through bag”

ma con glamour

completare il tutto servono solo un paio di occhiali

club-master

a cura di Mariella PalmeriTRAILERTRAILER

26 LA SVOLTA - Giugno 2012 Giugno 2012 - LA SVOLTA 27

È senz’altro un nuovo capolavoro dell’acclamato regista Stephen Daldry.

Ancora una volta al centro della pelli-cola la storia intima e commossa di un bambino (Daldry è anche il regista di Billy Elliot), ma icona di un percorso di sofferenza che, senza differenza alcuna, accomuna tutti gli esseri umani.

Tratto dal romanzo di Jonathan Safran, “Molto forte, incredibilmente vicino” ci racconta la storia di Oskar Schell (Tho-mas Horn), bambino di genialità distur-bata, se non autistica, che si vede co-stretto ad accettare a affrontare la morte del padre Thomas (Tom Hanks), morto nel tragico attentato alle Torri Gemelle

dell’11 Settembre 2001.Il rapporto tra i due era un rapporto di

grande complicità, fatto di sfide a colpi di ossimori o fantastiche spedizioni alla ri-cerca di luoghi immaginari, come il sesto distretto di New York che apre e chiude il film. Un rapporto talmente speciale da la-sciare un passo indietro la figura materna (Sandra Bullock).

Dopo “il giorno più brutto”, come con-tinua a definirlo il piccolo Oskar, prende vita la ricerca disperata di un figlio che, ritrovata una chiave in mezzo alle cose del padre e un messaggio non smettere di cer-care, crede che trovare la serratura a quel-la chiave sia un ultimo modo per rimanere in contatto con il padre scomparso. La chiave, contenuta dentro una busta con su scritto Black, lo indurrà a pianificare un incontro con tutti i Black di New York.

A colpi di tamburello per contenere le sue ansie e con accanto la figura intensa e misteriosa di un anziano uomo (Max von

Sydow) che ha smesso di parlare, Oskar ar-riverà alla fine della sua ricerca dopo aver fatto la conoscenza di numerosi volti.

“Molto forte, incredibilmente vicino” è un film che graffia l’anima come solo la verità può fare.

Oskar non è solo un bambino, è uno di noi, con le scarpe pesanti e il vuoto in-teriore quando cerchiamo la verità e ci illudiamo per un po’ che basti una chiave che apre qualcosa per trovare la felicità. “Molto forte, incredibilmente vicino” è un film che rende vulnerabili, perché ogni parola non è un’invenzione, perché si sa che da un momento all’altro ognuno di noi potrebbe perdere le persone che ama, perché sappiamo che nulla dura per sem-pre se non il ricordo e il sentimento.

Daldry, dunque, porta ancora una volta a compimento il suo tentativo emozio-nante di raccontare una storia di dolore e di ricerca, in cui impossibile diventa non emozionarsi.

S imon Curtis sceglie di rac-contarci la diva Marilyn Monroe attraverso l’espe-

rienza privata di un giovane, Colin Clark (Eddie Redmayne), appassionato di cinema.

Il fanciullo, come lo chiama Sir Laurence Olivier (Kenneth Branagh), lo sceglie come terzo assistente regista (in parole po-vere, un tuttofare!) per le ripre-se della pellicola “Il principe e la ballerina” che vede protago-nista proprio la Monroe.

Ad interpretare il mito intra-montabile di Marilyn la giova-ne Michelle Williams, pratica-mente perfetta nel trasferirci le drammaticità interiori di una

donna fragile e, quasi, infelice.La Williams è, quindi,

senz’altro il punto forte della pellicola che potrebbe risultare fin troppo poco spettacolare, ma che punta a mostrarci il lato più controverso di una donna smarrita tra la sua persona e il suo personaggio.

Icona di sensualità raffinata, a tratti svampita, ma tuttavia in-credibilmente insicura e desi-derosa di realtà autentica. Una gallina dalle uova d’oro, come si ascolta in uno dei passaggi del film, che la portano ad es-sere sì un’icona di valore in-tramontabile, ma anche incre-dibilmente sola nella vita vera,

privata, intima, quella che la divora giorno dopo giorno, fino a spegnerla.

La prospettiva metacinemato-grafica della pellicola di Curtis riesce ad omaggiare anche il grande cinema dell’Actor’s Studio e ha ricordarci, timido, la diatriba relativa al “metodo”.

Ottimo anche il giovane pro-tagonista, Eddie Redmayne, che attraverso il personaggio di Colin riesce a trasmetterci l’incanto di lavorare accanto ad una donna contraddittoria, capace e insicura, sensuale e umana, di cui impossibile di-venta non innamorarsi.

Curtis, insomma, porta sullo schermo un film che è difficile raccontare, una sfida, la sua, importante, di sicuro in buo-na parte riuscita grazie ad un cast intoccabile che vede, ol-tre i due protagonisti, Kenneth

Branagh, Judi Dench, Julia Ormond, Dominic Cooper e una giovane ma sempre piace-vole Emma Watson.

Riportare sul grande scher-mo la donna più famosa del mondo, si sa, è impossibile, ma la pellicola di Curtis riesca a lasciare un segno attraverso il racconto più taciuto della vita della diva e attraverso l’interpretazione intelligente della Williams, meritatamente candidata all’oscar che, molto meno sensuale dell’originale, non punta sulla mimica quan-to più a parafrasare il dolore di una donna paradossalmente tanto amata, quanto sola.

“My week with Marilyn”, quindi, ha soprattutto il merito di riavvicinarci con affetto ad una grande diva e a ricordarci gli aspetti più fragili dell’esse-re un mito.

MOLTO FORTE, INCREDIBILMENTE VICINOEmozionante tentativo di Daldry: raccontare una storia di dolore e di ricerca

MY WEEK WITH MARILYNMarilyn Monroe rivive in un film che sceglie di raccontarne il lato umano

SPETTACOLO

Ornella Sgroi al centro tra Ficarra e Picone

28 LA SVOLTA - Giugno 2012

La Finestra sulla “A”Calciomercato. Tutte le possibili trattative e i colpi di mercato

Giugno 2012

SPORT NEWS“ Commento alla data del 18 / 06 / 2012 ”

Aprile 2012 - LA SVOLTA 28

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di Lella Seminerio

D opo la fi ne del campionato e l’as-segnazione dello scudetto, impaz-zano le trattative di calciomercato.

In tempo di crisi, però, di grana ce n’è poca e sarà diffi cile assistere a dei colpi clamorosi. I neo campioni d’Italia, dopo aver strappato alla concorrenza Isla ed Asamoah, e aver fatto delle avances a Federico Peluso dell’Atalanta, sono alla ricerca spasmodica di un centravanti che possa risolvere i problemi in attac-co, magari sacrifi cando, per fare cas-sa e per sfoltire la rosa, qualche nome eccellente. Attorno alla Juve sono ac-costati i prestigiosi nomi di Van Persie e Higuain, ma anche quelli di Suarez, Destro e Verratti, mentre è certo che Im-mobile, in comproprietà con il Genoa, rimarrà un altro anno in rossoblù.

Il Milan, più che in entrata, cerca di trattenere i campioni pericolosamen-te richiesti da mezza Europa. Scalpita Ibrahimovic, corteggiato da Mourinho al Real, mentre Thiago Silva è nel mirino del PSG di Ancelotti e Aquilani potrebbe ritornare in Inghilterra. Maxi Lopez spera di trovare posto anche l’anno prossimo tra le fi la rossonere, ma diffi cilmente resterà a Milano, più probabile che il Catania ven-da all’estero il suo cartellino. Corteggiato Balzaretti del Palermo, ma la trattativa sembra diffi cile.

Tutto tace sul fronte nerazzurro di Mi-lano. Moratti, preso Palacio e confermato Stramaccioni, si sbilancia con l’idea di uno stadio tutto nuovo e lavora in sordina per accontentare i tifosi. Sfuggito Lavezzi (troppo caro), si guarda ai giovani: Mat-tia Destro, che però non sembra gradire l’eventuale destinazione, Marko Livaja, attaccante croato e pupillo di Stramaccio-ni che lo ha allenato in Primavera e Lu-ca Caldirola, difensore in comproprietà con il Cesena. In uscita, certo di parti-re Forlan. Maicon ha in Mourinho un grande estimatore, che lo accoglierebbe al

Real a braccia aperte. In cambio, l’Inter potrebbe avere Lassana Diarra, centro-campista muscolare che piace molto.

La Roma, preso Zeman per la panchina, cerca di fargli un regalo in difesa: Meh-di Benatia centrale dell’Udinese.

Il Napoli, blindato Cavani (ma non trop-po) dalla corte bianconera, ha chiuso l’ac-cordo economico con Goran Pandev, men-tre la Lazio insiste per Burak Yilmaz, dichiarandosi disposta a spendere circa 7 milioni per l’attaccante del Trabzonspor.

Il Catania, lasciato andare Montella al-la Fiorentina, è alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione. Pasquale Mari-no o Rolando Maran che attualmente alle-na il Varese, sembrano in pole position. Da Firenze è arrivato in Sicilia il centrocam-pista Salifu, mentre Marchese sembra de-stinato a seguire Montella nella città del giglio. Il Genoa sembra pronto a formula-re la propria offerta al Catania per Lodi in-serendo nella trattativa il cileno Seymour,

ma l’affare non appare facilissimo dato che il regista parrebbe incedibile. Per Lodi, infatti, è già stata respinta un’altra offerta, ancora dalla Fiorentina.

Sul fronte rosanero dell’ isola, preso San-nino alla guida tecnica e dopo il ritorno di Brienza, il caso Miccoli tiene banco. Il Romario del Salento sembra aver voglia di cambiare aria, con grande dispiacere dei tifosi, e la sua permanenza a Palermo è tutt’altro che certa. Anche Silvestre, cor-teggiato da molti grandi club, per stessa ammissione di Zamparini, se intendesse lasciare l’isola sarebbe accontentato. Vi-viano dato per certo in partenza. Luca Rossettini, difensore padovano, piace al nuovo tecnico Beppe Sannino, che lo ha avuto nell’ultima stagione a Siena.

Certo, siamo ancora ai primi contatti e le trattative non sono ancora frenetiche, in quanto, c’è ancora tempo per chiacchiera-re, discutere e studiare le mosse per acca-parrarsi il colpo dell’estate.

Thiago Silva - Milan

Giugno 2012 - LA SVOLTA 29

di Vincenzo Barone

È iniziato a fine aprile il campionato italiano velocità autostoriche sali-ta con la prima delle 12 corse in

programma, la Camucia – Cortona in provincia di Arezzo, proseguendo poi al Mugello, a Montefiascone, in provincia di Viterbo, e alla coppa della Consuma

in territorio di Firenze. Nutrita è la par-tecipazione dei piloti siciliani, alquanto qualificata, e visti i risultati già conse-guiti, a fine stagione qualcuno di loro certamente salirà sul podio nazionale; meritano tutti comunque una citazione

e un plauso, per il solo fatto di affron-tare ogni 15 giorni una lunga e costosa trasferta: Vito Dolce, “Giartuas”, Pip-po Savoca, Vittorio Gabriele, Maria-no Saluto, Manlio Munafò, Francesco Corrente, Salvatore Bonfiglio, Gianni Pagliarello, Beppe La Rocca, Beppe Lo Duca e Vincenzo Barone, e poi talvolta, ma con meno assiduità, altri piloti sici-liani con una o due puntate.

Vedremo se i colleghi di oltre stret-to onoreranno l’impegno dei colleghi siciliani, venendo a giugno e luglio in trasferta a Erice, Termini Imerese e Collesano, in occasione delle prove si-ciliane facenti parte del calendario na-zionale: sarebbe bello che ricambiasse-ro con la loro partecipazione, godendo altresì della bellezza della Sicilia.

Campionato italiano autostoriche. Bene i siciliani

SPORT NEWS

SPORT NEWS

di Antonio Nicolosi

I l Presidente provinciale di Catania della Federazio-ne Italiana Gioco Calcio

(FIGC), prof. Carmelo Per-golizzi, e il Direttore pro-vinciale di Catania ANPEC, dott. Walter Siragusa, hanno recentemente fi rmato un pro-tocollo d’intesa frutto di un lungo lavoro congiunto in favore della creazione di un percorso educativo e formati-vo, che possa valorizzare una comune politica per lo sport di base, settore giovanile/sco-lastico.

La caratteristica del pro-tocollo d’Intesa è quella di operare congiuntamente con tutte le agenzie educative del territorio, in modo particola-re con le società sportive, le

scuole e le famiglie, al fi ne di ridurre i fattori di rischio pre-senti nell’età giovanile, con l’ambizioso intento teorico e pratico di ripensare allo sport in chiave più formativa e non meramente tecnica.

Di rilevante importanza è lo scambio e l’interazione, in quanto è importante mettere a disposizione delle socie-tà calcistiche le competenze scientifi che della Pedagogia Clinica ma, al tempo stesso, è necessario che il mondo calcistico offra elementi per verifi care effi cacia e utilità. Il protocollo denominato “il Pedagogista clinico scende in campo”, intende rilanciare la pratica sportiva ridefi nen-do le linee principali del fare sport. Nello specifi co giocare a calcio e nello stesso tempo,

fornire un supporto a tutte Società Calcistiche (settore giovanile, dilettantistico e professionistico) della pro-vincia di Catania, con una serie di iniziative in-forma-tive, di coinvolgimento, di comunicazione e di eventi, tese a ristabilire un rapporto costruttivo, educativo e for-mativo con le componenti che ruotano intorno. Con questo accordo si instaura così una sinergia costruttiva tra la Federazione Italiana Gioco Calcio, delegazione Provin-ciale di Catania e l’ordine dei Pedagogisti Clinici ANPEC della Provincia di Catania. La FIGC e l’ANPEC deside-rano lanciare un messaggio al mondo dello sport coinvol-gendo sia le famiglie che le istituzioni scolastiche, quali

parti integranti nel percorso educativo e formativo di ogni minore, al fi ne di concorrere ad assicurare adeguate rispo-ste ai crescenti bisogni dello sport sociale, della scuola e della famiglia nel rispetto della propria autonomia poli-tica e organizzativa.

Come ricordano i sottoscrit-tori Pergolizzi e Siragusa, lo scopo più importante “è quel-lo di provare ad istituire uno spazio di coordinamento tra le varie istituzioni che fi nanzia-no progetti educativi rivolti al mondo giovanile in ambito sportivo-educativo”. La spe-ranza è che questo primo pro-tocollo d’intesa tra la FIGG e l’ANPEC, possa avere un futuro fl orido, ricco di poten-zialità e rifl essi benefi ci, nel-l’interesse dei giovani.

Lo sport come antidoto ai fattori di rischio dell’età giovanile“Istituire un coordinamento tra le varie istituzioni che fi nanziano progetti educativi rivolti al mondo giovanile in ambito sportivo-educativo”

BILANCIA. Dopo i periodi pesanti trascorsi nei mesi passati ci sarà per voi una gradevole risalita. I pianeti che occupavano il settore occidentale che riguardano il sociale si spostano a quello indipendente del settore opposto, ciò comporta un cam-bio psichico dentro di voi, dove vi troverete con voi stessi e le vostre forze. Buone prospettive per un ottimo successo econo-

mico e a tutte le imprese che vorrete intraprendere compresi viaggi e nuove attività. Per i single si prospettano nuovi interessanti incontri, per le coppie consolidate si sentiranno più in rapporto cameratesco fra di loro. E’ anche il momento per maggior cura del vostro aspetto, magari con qualche seduta in più in palestra, dal vostro parrucchiere o con una dieta rigenerante.

SCORPIONE. Sarete facilitati nella vita sociale, familia-re che in quella personale, potrebbero arrivare proposte di viaggi o contatti che riguardano l’estero. Luglio è un mese di cambiamento, se attendevate qualche chiamata di lavo-ro, è il periodo migliore perché ciò avvenga. Tutte le atti-vità intellettuali godranno di periodo molto favorevole e

saranno anche favorite le relazione amorose. Inoltre, sarà favorevole sia nel lavoro e sia l’economia che la vita sociale. Sarete particolarmente fortunati ed ispirati in riguardo alle unioni e al matrimonio, altresì, sarà favorevole anche dal punto di vista generale, nel lavoro, l’economia e nella vita sociale. Sarete particolarmente fortunati ed ispirati.

SAGITTARIO. Vivrete storie armoniose e avventure passio-nali che capiteranno a ciel sereno e vi darà l’opportunità di libe-rarvi di ciò che vi bloccava in passato, teniamo presente che ciò che vi ha disturbato a partire da Aprile ancora non è totalmente positiva, ma una volta liberati delle situazioni pesanti, avrete quell’energia necessaria che servirà per la vostra evoluzione, vi

si apriranno con facilità quelle opportunità che erano confuse, adesso saranno limpide ai vostri occhi. Vi sentirete più dolci e romantici facendo la gioia della coppia per chi vive una relazione. La vostra situazione economica sarà in un buon momento, ma valutare bene le cose prima di agire.

CAPRICORNO. Questo è un mese di confl itto, dovrete rac-cogliere tutte le vostre forze per sopportare la pesantezza di tale confi gurazione planetaria che non vi è affatto positiva. E’ il momento di conclusioni che sono arrivate al pettine dopo un periodo di sopportazione o anche di occultamento agli oc-chi degli altri, ora li dovrete affrontare. Il consiglio è di curare

la vostra salute, soprattutto per chi l’ha trascurata per i doveri di lavoro o familiari. Le innovazioni e cambiamenti per alcuni di voi saranno anche drastici ma sarete pieni di idee e di grinta innovativa. Quindi quell’aspetto che potrebbe sembrare negativo alla fi ne potrebbe essere il più positivo per voi spingendovi verso altri lidi o con nuove opportunità per la vostra vita.

ACQUARIO. In questo periodo avrete nuove idee e so-prattutto opportunità che vi arriveranno grazie alle persone vicine o care. Nuove sensazioni vi giungeranno e questo è il momento per sanare vecchie ferite e vestirvi di inno-vazione anche se accanto a voi è la persona di sempre che potrete vedere con nuovi occhi. Altri di voi si libereranno

di legami che stavano diventando stretti e si apriranno altri cammini molto interessanti. Venere dalla vostra settima casa facilita le vostre re-lazioni amorose, sia per rinverdire la vostra coppia o per nuovi incontri per i singles, il lavoro di chi ne era in attesa o arriveranno miglioramenti riguardo ad esso. Tutto ciò che si relaziona con l’estero sarà per voi molto stimolante e vedrete riconoscimenti gradevolissimi.

PESCI. Questo prossimo mese non incorrete in decisioni affrettate, non approfi ttate del vostro fi sico o non incorrete in sbalzi di temperatura. L’infl uenza di Marte vi renderà particolarmente nervosi e potrete sentirvi ansiosi e inquieti anche per la confi gurazione che interessa. Dovrete impe-gnarvi a tenere la calma e andare oltre a queste infl uenze

che potrebbero rendervi impazienti. Sono soltanto scossoni ai quali, essendone al corrente, potrete reagire in anticipo senza perdere cose o persone alle quali tenete. Per fortuna anche Venere passerà per la set-tima casa e riscalderà gli ardenti cuori fra le coppie già consolidate oppure con nuovi amori. Anche il lavoro sarà infl uenzato da questa con-fi gurazione e si raccomanda la calma negli ambienti di lavoro.

ARIETE. Da questo mese e nel mese di luglio vi sarà un cambio di situazione che vi aiuterà a rompere il muro di un periodo di disagiante isolamento. Sarete spinti a guardarvi verso l’interno mettendo in discussione le situazioni che vi riguardano anche le più intime. Per chi è in coppia e vive un momento di monotonia è l’occasione per rinnovare la

propria relazione. Con il sole in ottima posizione sarete avvantaggiati per un cambio di casa, di mobili o interessi che riguardano i fi gli. I single avranno varie opportunità per conoscere ed iniziare una nuova storia. La situazione monetaria sembra che abbia uno stallo, avrete il desiderio di occuparvi di qualcosa che evidenzi di più le vostre qualifi che personali.

TORO. Questo mese avete vissuto come in stand-by. Ma da prossimo mese avrete l’opportunità di vivere amori e passioni. Dalla metà di luglio saranno giorni ideali per la cura di voi stessi dedicandovi al riposo o attività che vi rilassano. Saranno potenziate le relazioni esterne con pa-renti, fratelli e familiari. Saranno agevolate le comunica-zioni, gli scritti e gli studi. Tutte le opportunità educative

saranno agevolate. Questo è il momento per abbellire la casa, acquistare mobili o tutti i cambiamenti in positivo che riguardano gli spostamenti in genere. Per i lavoratori indipendenti arrivano soldi, per tutti regali inaspettati, è protetto tutto ciò che riguarda innovazione e viaggi.

GEMELLI. Questo mese una potente eclissi è nel vostro se-gno e produrrà cambiamenti positivi a livello personale e lavo-rativo. L’eclissi solare porrà la revisione di argomenti come il denaro, la professione, le attività, il paese e tutto dell’interiore. Vi porrete queste domande e vi rinnoverete con la benedizio-ne dei pianeti e del Sole. Dal prossimo mese di luglio sarà il

periodo migliore dell’anno per migliorarvi in tutto. In amore sta ritornando quella vitalità che si era spenta già dall’inizio dell’anno. Per chi è in coppia ci sarà un ritorno di fi amma o una convivenza o un fi glio, chi è single vivrà momenti splendidi. Per il piano fi nanziario è la via del successo.

CANCRO. Questo mese porta con sé molti buoni momenti per voi, avrete carisma e positività necessari. Avrete la spinta giusta e razionale per migliorare la vostra posizione fi nan-ziaria ed operare quelle scelte per proiettarvi rapidamente al miglioramento che desideravate. Qualche ansia da affrontare e scelte decisive alle porte. State seminando e ciò che rac-

coglierete non potrà che rendervi orgogliosi di voi stessi. Se avete in pro-gramma attività energiche in campo lavorativo, la salute vi accompagnerà. All’inizio del mese di luglio avrete l’opportunità di vivere un grande amore oppure positivamente ravvivare la vostra vita di coppia. Recuperate adesso la vostra gioia e vitalità ed approfi ttate di questa bella costellazione.

LEONE. Archiviato il mese di giugno, luglio sarà un mese molto spirituale ed importante sotto tutti gli aspetti, il cielo è generoso e vi offre delle grandi occasioni. Un nuovo ci-clo per la vostra vita si apre e per meglio intraprendere la nuova strada sarebbe opportuno un pò di revisione interio-re, osservando ciò che è stato giusto o non lo è stato. Avete

recentemente affrontato un periodo diffi cile, sarete orgogliosi delle vo-stre idee. Presto avrete spianata la strada per raggiungere velocemente gli obiettivi desiderati. I single potranno innamorarsi, mentre chi è in coppia far risplendere il proprio rapporto con una nuova spinta energe-tica. Nel lavoro in questo mese potrebbe aprirsi una bella opportunità, se non una vera e propria svolta verso l’obiettivo desiderato.

VERGINE. Ancora un pò di movimento nel mese di giugno e le vostre situazioni si trasformeranno come per magia. Basta che lo vogliate! Un parente o una fi gura mol-to vicino a voi potrebbe aver passato una crisi personale, l’aiuterete a cambiare i propri concetti di se stessa. Vi sa-ranno decisivi chiarimenti con i vostri colleghi per l’impe-

gno e i sacrifi ci che dedicate al lavoro. Con la vostra famiglia curate le relazioni tra fi gli e genitori. Impegnatevi a pianifi care ogni vostra ini-ziativa di denaro e attenti nei cambiamenti sulla vostra casa. Per i single forse questo non è un momento per iniziare nuove storie, ma se l’amore dovesse trovarsi dietro l’angolo, allora andate piano ed attendete un momento più favorevole per prendere decisioni a riguardo.

LE PREVISIONI SEGNO PER SEGNO A

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3/07

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2 - 1

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Cap

ricor

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MESE DI GIUGNO / LUGLIO 2012

OROSCOPO

30 LA SVOLTA - Giugno 2012

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