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8/8/2019 CV-libro congar

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Luigi Villa

Yv es Co nga rYv es Co nga r



Yves Con g

sac. dott. Luigi Villa



«Tu sei Pietroe su questa “pietra”

Io fonderò la mia Chies

(Mt. 16-18)



PREFAZIONE

Certamente sono stati scritti non posul domenicano padre Congar, per cudegli altri sarebbe una forma di presunzionprendere ancora la penna per diagnosticopere.



propria autorità divina, rinunciando a colavoro di fondo dottrinale. Quindi, il tacvedendo che la Chiesa del Vaticano II spalle al Passato, da cui deriva tutta la super fare un avvenire che fosse differente, n

be tradimento della Fede? Non sarebbetentazione di vigliaccheria per quello spirno che dovrebbe essere, invece, sempre prlotta contro l’errore? Fare un Concilio p

liare la Chiesa col Modernismo nonforse, una contraddizione in termini? Lso di non dare alcuna definizione della Vever voluto condannare gli errori, gli scism

sie, togliendo così le barriere di difesa afrontiere, aprendo gli ovili a tutti i lupi, lsarebbe come messa in vacanza, diventmente un’emergenza di azioni umane, decumenici liberali, di aperture e tattiche che e di cento altri procedimenti pastoralvi o imposti con autoritarismo personalRiforma che vuole sotterrato il genio dei



ancora!) quei teologi che denigrano i Trento e il Vaticano I per un cosiddetto Vche lo stesso Paolo VI, nel discorso del 71968, al Seminario lombardo, ebbe a Chiesa si trova in un’ora di inquietu

auto-critica… si direbbe persino… di alizione»!... e che poi ebbe ancora a dire, ncorso all’apertura generale del 15 lug«L’ora presente… è ora di tempesta! I

non ci ha dato, per ora, in molti settorquillità desiderata, ma piuttosto, ha susbamenti…»!

Quei “turbamenti”, provocati da que

Vaticano II, sono ormai oggi noti, e gli occsi sono ormai aperti sull’impostura di codsa “Riforma della Chiesa”!



CAPITOLO I

Profilo dell’uomoe della sua

Yves Congar nacque il 13 maggio 190nelle Ardenne francesi, da una famiglia mlo borghese, ma cattolica e aperta.

Nel 1921, decise di farsi sacerdote edseminario parigino dei Carmelitani.



tomismo di Jacques Maritain (1882-197pando ai ritiri tenuti dal padre Garrigou(1887-1964). Nel frattempo, frequentò anzia benedettina di Conques, dove appresla liturgia cattolica che conserverà, poi, p

Nel 1925, entrò nel noviziato domenprovincia francese, ad Amiens.

Gli studi avanzati, Congar li fece ndomenicana di Le Asulchoir e poi a

Tombe, in Belgio, dove s’erano rifugiati inalunni a causa della legislazione anti-clerTerza Repubblica Francese.

La sua conoscenza dei testi classici, bi

stici e medievali, lo portarono a conoscerdella filosofia medievale, Etienna Gils1979), raffreddandosi, però, del neo-tomisuperiore, Marie-Dominique Chenu (1gli instillò il suo entusiasmo per il movprotestanti e ortodossi, tanto che, per il “(un grado prima della “licenza”) il tema pquello del prof . Johann Adam Mohler (1



approfondì il protestantesimo e Lute1546), scrutandone le “profondità… chevano un lavoro di ricerca e di comprestandone - più tardi - “colpito dall’accda Lutero sul primato della Grazi

Scritture”…Contemporaneamente, prendeva part

“riunioni di amicizia franco-russa”, traortodossi, dove conobbe il cattolico, espe

dossia, Albert Gratieux, che poi gli farà durante le “Conversioni di Malines”Fernard Portal (1855-1926), animatoriunificazione tra Roma e Canterbury.

Quanto al suo insegnamento, Congargior spazio all’ecclesiologia e all’ecumenidendo contatti con personalità “fuori delche non gli gioveranno, poi, a camminarevia dell’ortodossia cattolica.

Allo scoppio della seconda guerra anch’egli fu mobilitato come cappellanFatto prigioniero di guerra, da immob



palazzo”, il domenicano Mariano C(1883-1952) scrisse che «l’enfasi posta dasi di Le Saulchoir sul contesto storico, avto col fare della teologia una forma di anculturale, priva di un reale contatto con il

oggetto di studi, la Rivelazione».Ciò significava che il cattolicesim

diventato un cattolicesimo del “dopo-Ririsposta ai problemi che essa aveva sollev

il maestro Generale dei domenicaniguardia dall’evitare di cadere in un “fsmo”, che si sarebbe tradotto, poi, in inverso la dottrina cattolica. Per questo,

Congar ebbe il diniego di pubblicare un ssulla posizione della Chiesa Cattolica e ilto ecumenico; poi, l’attenzione sui suoaggravò, vietando nuove edizioni e tradusue opere.

Congar, però, non si piegò; nell’in1953-54, tenne una serie di conferenze Oriente. Quando ritornò in patria, gli fu t



ritorno in Francia, nel dicembre 1955, solvo di Strasburgo, mons. Jean Weber, gli riprendere il ministero pastorale e quello

La situazione sua, però, cambiò nettal’avvento al soglio pontificio del papa

XXIII (1958-1963). Venne nominato conslogico della Commissione preparatoria edel Vaticano II, collaborò alla stesura delgio al mondo”, e prese parte alla redazion

cipali documenti, come la “Dei Verbumtuzione dogmatica sulla divina Rivela“Gaudium et spes” (Costituzione pastChiesa nel mondo d’oggi), la “Lumen

(Costituzione dogmatica sulla Chiesa), lates” (Decreto sull’attività missionaria della “Unitates redintegratio” (Decreto sulsmo), la “Presbyterorum ordinis” (Dministero e la vita sacerdotale), la “Humanae” (Dichiarazione sulla libertà re

Eguale fiducia e stima l’ebbe anche cpapa del Vaticano II, Paolo VI (1963-197



di molto peggiorata, fino ad essereall’Hotel des Invalides, appunto per ldella sua paraplegia.

Si chiudeva, così, l’arco della sua vitai suoi scritti, dei quali voglio segnalare

significativi:

Cominciò ad essere apprezzato nel 19saggio, controverso, sulla missione past

Chiesa nella nostra società.Nel 1936, iniziò una serie di inchieste giche col titolo: “Unam sanctam”. Il primfu “Chretiens desunis”1, di ispirazione

nei diversi concetti di unità.Durante la guerra, scrisse: “EsqMystère de l’Eglise”.

Per il “Dictionnaire de teologie cascrisse “Teologia”.

Dopo la guerra, scrisse: “Vraie et faume dans l’”Eglise” (Paris 1950), per ualle fonti”.



Nel suo “Jalons pour une teologie dche facesse da tramite tra la Chiesa e il mtribuendo così alla realizzazione del “p“pienezza” che Cristo deve avere nelanche nel suo corpo, la Chiesa.

Nel 1952, pubblicò “Le Christ, l’Eglise”, in cui intesse cristologia, ecclmariologia.

Nel 1954, pubblicò “Neuf cents ans a

studio di rapporti tra cattolici e ortodossi.Durante l’esilio di Gerusalemme, sMystère du Temple”, ossia un rapportol’uomo, in continua evoluzione in una cres

riorizzazione della presenza divina. La “Tles traditions”2, in cui dà maggior risaltsione dello Spirito Santo.

Seguirono, poi, due volumi sulla secclesiologia: “L’Ecclesiologie du haut ML’Eglise” (Paris 1970).

Con “L’Eglise une, sainte, catholiqueque”, dimostra che l’ecclesiologia può es



gia di comunione”, o da una “ecclesiologsalistica”.

Oltre queste opere, assieme a numescrisse ancora, tra il 1979 e il 1980, una tale pneumatologia , in tre volumi: “J

l’Espirit Sant”, in cui esamina il ruolo dSanto nella vita della Chiesa, sia collettivsonale.

Nel suo ultimo libro: “Entretiens d’

spiega d’aver fatto tutto secondo l’ispiraSS. Trinità!



«Gli artefici di errorinon cerchiamoli,oggi, tra i nemici dichiar

Essi si nascondononel seno stesso

e nel cuore della Chies

(San Pio X)



CAPITOLO II

Spunti della sua teologia

Nella rivista paolina “Jesus” dell’ottche, con “Famiglia cristiana”, seminanodottrinale in tutte le parrocchie, si ebbe ltezza di chiamare Congar “un mostro dgia” e “uno dei grandi di cui si ha tan



persino l’esistenza dell’Inferno, del qua“di non credere affatto”, portando comene che «l’inferno del castigo eterno non èpoiché Dio si è rivelato come Amore, quun inferno che cosa vuol dire? E che cos

eterno?.. Che non ci sono più giorni né tenostra vita, non possiamo assolutamente tarci l’altra vita. San Paolo, d’altronde, lo bene: “quelle cose che occhio non vide n

udì, né mai entrarono in cuore d’uomo,preparato Dio per coloro che lo aman2,9). Non abbiamo alcuna esperienza e, qsuna idea dell’aldilà».

Ma è ben facile contraddirlo, in quansi è rivelato come amore, tralasciando la gcui sono piene le pagine del V. e N. TBasta citarne alcune: Datan e Abiron, chingoiare dalla terra perché s’erano ribellacome pure punì con la morte Oza, saveva cercato di sorreggere l’Arca che



cielo su Sodoma e Gomorra per i tancome il diluvio universale, pure per glivoli peccati che si commettevano, eccdimostrano come Dio sia misericordia, sìgiustizia. Ma padre Congar, sulle orme d

listi tedeschi e degli scritturisti moderni, vsti fatti scritturisti solamente della semdella leggenda.

Comunque, Congar non doveva pu

dodici luoghi che parlano dell’inferno e de“passi evangelici” che parlano del fuoco l’inferno, come in S. Matteo, al capo XXparla dei reprobi mandati al fuoco eterno?

Queste succinte righe sul tema “inCongar, basterebbero a giudicare e misuracità pensatrice di questo “perito” del Vache pure avrebbe negato anche l’esistenzano e la sua eternità; che pure doveva saped è un preciso dogma di Fede, come lonel Simbolo “Quicumque”: “qui bonaibunt in vitam aeternam; qui vero mala



papa Innocenzo III “Ad UmbertumArelat: “Poena originalis peccati esvisionis Dei, actualis vero poena - pgehennae perpetuae cruciatus”2;

e come leggiamo nel Concilio Latera

“Illo (reprobi) cum diabolo poenam p(recipiunt)3, ma che soprattutto, doveva Vangelo: “Poi, dirà a quelli della sua sinlontano da Me, maledetti, nel fuoco et

parato per il diavolo e per i suoi angeliandranno questi al supplizio eterno”4;e ancora:“Se la tua mano ti scandalizza,

meglio per te entrare nella vita moncdue mani andare nella geenna, nel fuoguibile… dove il verme non muore e il si estingue”.

“Tra noi e voi è stabilito un grancoloro che di qui vogliono passare da vosono, né di costì si può attraversare fino



E questo famoso “perito” non conopure la Tradizio? Quanti “Padri” handella pena eterna, come S. Ignazio di An“Epistola ad Ephesios”, 16,I; R.41;Ireneo, in “Afversus jaereses”, 4,28; R.

S. Cipriano, in “Ad Demetrianum”,come S. Girolamo, in “In Ionam Comc.3;v.6;R.1384; come S. Agostino, in “DDei”, 21,23; R.1779, ecc,ecc.

Quindi, Dio non è solo Amore, perchso è un attributo di Dio non certo a discaltri attributi, tutti presenti, in Dio, in mluto.

***

Dopo averci stupiti e resi attoniti su“inferno”, vediamolo ancora, per lasciaranche su un altro tema teologico, q“Filioque”, che egli tratta nella sua operadello Spirito Santo nella Bibbia e nel m



riprendendo, per esempio, i termini di Ge 16,14-15, ma evitando ogni ambiguità

Dallo studio del Padre Congar risudai primi secoli della Chiesa, i latini e i Gno assunto due prospettive diverse nella f

ne del mistero della Trinità e, quindi, aTerza Persona.

I Latini avevano assunto come prospegine delle Tre Persone da un unico princip

za); i Greci avevano preso come punto presenza in seno alla Trinità di Tre Personpreoccupati di cogliere ciò che caratterizzmente ciascuna persona. Le due triadolog

latina - le presenta così:- la posizione “orientale”, la vede aPadri Cappadoci: Giovanni DamascenoGregorio Palamas;

- la posizione “latina” la vede attrave

Agostino, Anselmo, Bonaventura, TScoto.

Come rileva a più riprese Congar, le d



ni che successivamente saranno intr“Credo” della Chiesa latina: lo Spirito Scede dal Padre e dal Figlio (Filioque).

Nella prospettiva di Agostino, “lo Spdistingue relazionalmente dal Padre e dal

l’unità dell’essenza se non procedendo dalo Spirito comune. Se non procedesse dal se ne distinguerebbe mediante questa relsalvaguarda l’eguaglianza e la consostanz

Giovanni Damasceno, invece, formcessione dello Spirito Santo escludendoque”, facendo del Padre l’unica sorgenFiglio, sia dello Spirito. (…). Lo Spirito è

Padre, ma è anche Spirito del Figlio, nonche viene mediante lui dal Padre, percPadre è causa”.

Padre Congar, di questo tanto discuma del “Filioque”, cerca di far vedere che

sione per spirazione della Terza Persona ddal Figlio non tocca la sostanza della Fedcome il “Filioque” continua ad essere pie



dogmaticae”, tomo secondo, “De DeTrino”6, dove si trova la solenne definizConcili ecumenici: Lateranense IInnocenzo III)7, il Lugdunense II (sottoX)8, e il Fiorentino (sotto Eugenio IV)9;

rebbe che il Concilio auspicato da Congastato con quello di Eugenio IV, svoltosi(1438-1445), dove vi parteciparono ancOrtodossi, i quali sottoscrissero quello ch

nemente definito nella Bolla “Laetent«(…) Diffinimus insuper, explicationemillorum “Filioque” veritatis declarandaimminente tunc necessitate, licite ac ratsymbolo fuisse appositam».

Più chiaro e preciso di così, non si pperché il togliere il “Filioque” dal Credodo lasciato la dottrina che lo Spirito Sananche dal Figlio, ne sarebbe uscito un test

e certamente anche dannoso!



A conferma di ciò, riporto, qui, l’analiun punto di vista filosofico dal profAmerio, storico della filosofia, dato il ltale questione ha con l’“ecumenismo” verscismatici.

«La celebrazione indiscreta che la Cteologia ammodernate fanno dell’amoperversione del dogma trinitario, perch

Fede porta che in principio, sia il PadrVerbo, e, dal Padre e dal Figlio procedeSanto che è l’Amore. L’Amore è preVerbo, è preceduto dalla cognizione, e nfare dell’Amore un assoluto; facendoneto si cade nell’errore degli Orientali, che tano il “Filioque” del nostro Credo. Gldicono che lo Spirito Santo procede dal non dal Figlio, mentre la Fede cattolic

l’Amore procede dal Padre e dal Figll’Amore procede dalla conoscenza; quanche l’amore non procede dalla conosc



che il valore vero è l’azione, il dinam

Tutta la nostra politica è un sistema csia qualcosa d’anteriore all’amore, allalla forza dell’azione. Vorrei quasi dfondo del problema moderno c’è il “

perché chi nega il “Filioque” concede indiscreto e assoluto dell’amore (…). Semore, la carità dalla verità, non è poi cattodell’uomo, secondo il nostro catechismo, è

scere e amare Dio”. Ma prima c’è il conol’amore. Io credo che, nella Fede cattolicaSanto abbia sempre “proceduto”; dil’Evangelo, è il Verbo che dice: vi mSpirito! È Il Cristo, è il Verbo, è la seconche annuncia: “Vi manderò lo Spiritoquale vi insegnerà ogni vero”. E,Risurrezione del Signore, gli Apostoli aSpirito Santo che è stato promesso dal Cri

nato dal Cristo»10.

Dopo questo cumulo di errori teolo



nel telegramma inviato a Jean Marie Lusvescovo di Parigi, che Padre Congar fu la cui opera ha contribuito in modo rimal movimento ecumenico e molto ha aplavoro del Vaticano?... e al Superiore G

Domenicani che «la figura del maestro che ha messo tutto il suo cuore e tutta laligenza nell’approfondire il mistero dellnel servire la causa dell’unità?...».

Allora, fu per questo che Congar fu nale nel Concistoro del 26 novembre 199



«Condannandoci, voi cond

tutti i vostri antenatiPerché, che cosa abbiam

noi insegnato

che essi non insegnaron(S. Edmondo Camion)



CAPITOLO III

La sua esegesi modernis

Dopo il Vaticano II, si può dire che diventata come un campo di allenament

credenti. Qui, ci vorrebbe un discorso lunprova. Limitiamoci solo a qualche esemp

Per gli esegeti moderni, i dogmi del “C



logia modernista, come detto sopra.

Cito:

«A questo conflitto partecipano tre tutte e tre riconoscono il vero Dio: il po

Ebrei, i popoli dell’Islam e, frammezzocristiano disperso nel mondo intero. Coessi predicano lo stesso monoteismo. Lala è assai autentica, venerabile, storica,

tibile, convincente. Domando, adunquepossibile che il nome di Dio identico coa contrasti insuperabili, ma ad una stima, armonia e coesistenza pacifica. Nbe possibile che la coscienza dello stessostesso Padre, senza opinioni teologiche te, conducesse, un bel giorno, alla scopecertamente difficile ma necessaria, chsiamo figli dello stesso Padre e dunque

È strabiliante! Per erigere questo sognne, scavalcando la Chiesa cattolica, bis



sarebbe una “democrazia” che non è né “

né “ebrea”, una specie di religione chancora più universale della Chiesa Cattolirerebbe, cioè, non per l’avvento dell’uniCristo, ma per una umanità di stampo ma

Ma questo non è forse una “apostasizata”? Eppure, questo è ciò che ha prPaolo VI! E questo, oggi, è possibileVaticano II, facendo lo gnorri, ha ribadito

di modernismo.

Ora, Congar sarà uno dei più attivi psti interprete del rinnovamento teologico.

Nel suo libro: “Vraie et fausse réfol’eglise”, infatti egli pretende di discrimine le false riforme avvenute nella passata locali che parziali, che non erano necessaavevano un alibi al lavoro, sempre urgent

è oggigiorno. Una Riforma totale, universche pur restando fedele alla tradizione chenel rispetto di tutte le istituzioni e di tutti i



E questo fu proprio il progetto che

presentò come la “vera Riforma”, quellintelligenti si attendevano!

Un’altra Riforma luterana, allora?.. “Riforma” di p. Congar sarebbe stata u

zione integrale e permanente, sotto un’apRiforma saggia e costruttiva: una dialetticna alla moda, di stampo marxista e teProprio quella 80.a e ultima proposizione

ta dal “Syllabus” di Pio IX, nel 1864, chPontefice Romano può e deve riconciliaporsi con il progresso, il Liberalismo e moderna».

Nel secolo successivo, Pio XII si agitconvocare un Concilio per rimediare il graun neo-modernismo: Purtroppo, ormai modernista era già installato in VaticanoCongar, nel 1970, scriveva:

«La crisi provocata dall’Humanae Vnon soltanto il problema del Magistero,



certa decadenza nel mondo teologico de

finora vi svolgeva la scolastica, cioè quelche il Papa medesimo (Paolo VI), in Bogficò come la “philosophìa perennis”. Oggi hanno coscienza che parlare così è

dalla cultura dei contemporanei. La teoldefinizione, una interpretazione della fmezzi offerti dalla cultura di un’epocamondo. Adesso il grande problema che

teologi è sforzarsi di esprimere il cristianecultura del mondo contemporaneo. È undifficilissimo, perché la cultura del mondporaneo è in gran parte opera degli ate

Da questa “mens” di p. Congar rische anch’egli era ammalato del male demodernismo, benché diagnosticato da S. Pio XI con la condanna della proposizionmava: «I metodi e i principi serviti agli A

lastici nella cultura della teologia non r



più alle esigenze del mondo di oggi e ai

delle scienze».L’enciclica “Aeterni Patris” di Leon

fu subito come uno sviluppo.Anche S. Pio X ha scritto: «È un fa

smania di novità procede insieme con ile l’odio del metodo scolastico, e nessuzione è più sicura che il gusto dellmoderniste incominci a sorgere in un’

constatare il suo disgusto per questo mLa verità, quindi, deve essere immutsolo confrontarsi con le nuove teorie per gindirizzarle al bene, sulla via retta.



«Verrà un giorno in cuessi non sopporteranno

i sani insegnamenti, msecondo il loro capricc

accoglieranno maestr

che solletticherannole loro orecchie.Si rifiuteranno

di ascoltare la Veritàe seguiranno le menzogn

(S Paolo a Timoteo)



CAPITOLO IV

Il suo ecumenismo

Yves Congar è certamente uno dei conosciuti dei nostri tempi. Domenicano

di Marie-Dominique Chenu, nello scolSaulchoir, ove apprese e prese entusiasmper il nascente movimento ecumenico, tan



«Il p. Congar difficilmente può sot

necessità di ammettere, almeno in papostulati assegnati all’ecumenismo; nongoli separati di buona fede sono memChiesa vera ed unica (il che può concili

dottrina cattolica) ma anche le loro chiedono tali e tanti elementi della vera Chdissidenti si salvano nelle loro chiese, lesono per il fatto stesso considerarsi non

te distaccati dall’unica Chiesa fondataper la salvezza delle anime».

Ora, ciò è in contrasto con la dottrinaed era già stato condannato da Pio XIerrore assai grave che varrebbe a scalmente i fondamenti della Fede cattolicaha sempre insegnato che la Chiesa è solo data da Gesù Cristo, ossia quella cattolic

e, per conseguenza, i membri scismatici dse protestanti” (ormai innumerevoli) devre all’unico ovile se vogliono salvarsi,



Domino” di Eugenio IV, nel 1442,

“Singulari quadam” di Pio IX, nel 1854P. Yves Congar, invece, già nel suo p

del 1937, predicava un “ecumenismo nuo“unionismo”, o “chiesa unica”. Venne

condanna di Pio XII nella sua enciclicageneris”, anche se il nome di padre Congcitato. Ma poco tempo dopo questa encicCongar fece uscire un altro suo studio:

fauste reforme de l’Eglise”, dove affioraidee conciliari alla moda: la pastorale, la pmondo, ecc..

Questa volta, il Sant’Ufficio proibì di ripubblicarlo, di farlo tradurre, ecccerto mons. Montini, Segretario di Pspalleggiava con discrezione, lo prComunque, su Congar caddero altreinterdizione di stare a Parigi, poi,

Gerusalemme e in altri Paesi.Roma, quindi, lo teneva d’occhio!Mons. Montini, divenuto cardinale, c



padre Congar e a De Lubac”1.

Fu una vittoria del neo modernismol’Osservatore Romano scriveva:

«(Il Congar) dà inizio, in modo discr

fase privilegiata di mobilitazione spintellettuale (ma anche, soprattutto, tattic

Il Vaticano II, così, diventava eretical

smo, tanto che Lui stesso, nel novembre nì il Concilio “la Rivoluzione d’ottoChiesa” e, nel 1975, celebrerà persino ildella “Rivoluzione”, dicendo: “(col Concmente è stata data la parola alla Chiessotto il regno di Pio XII ci si contentavare le parole del Papa”2.

Anche gli schemi approntati per il V

riflettevano la teologia di Pio XII.Allora, tutto fu bocciato mediante la m

ne di Congar e dei “nuovi teologi”. Pers



la scolastica, dimenticando che «oggi i teo

“nouvelle theologie”) hanno coscienza ccosì è porsi fuori della cultura dei conei» (ivi), i quali, ovviamente, vorrebbernella Chiesa anche il primato di giurisd

Romano Pontefice.Così, infatti, scrisse: «Nella teologia dvo in su (ossia quella teologia in odio ai min cui il prete è definito unicamente in b

rapporto con Cristo», mentre «il pretepiuttosto considerato nel rapporto ocioè in rapporto alla comunità cristiadetto pure il Concilio, ma bisogna andcon più coraggio. Il Concilio si è fermastrada», pur avendo «ridato alla Chiesveramente evangelico», grazie al quale (II) «la Chiesa ha fatto un salto indietroun millennio»4.

Ma così, la nozione cattolica del sacerisale a Cristo e agli Apostoli, viene canc



Come meravigliarsi, allora della sua a

ne su Lutero, che definì “l’uomo dellafonda” condividendo così l’opinione di tedesco che definì Lutero: “Padre della

Nessuna meraviglia, quindi, che Con

Lutero nel suo spirito anti-romano, e spoi, del libro sulla Chiesa di Hans Küscrisse “di rompere non solo con la doVaticano I, ma anche, di conseguenza, d

la sua dottrina del Vaticano I, ma ancheguenza, di rifiutare la sua dottrina suche è prettamente romana, come lo fenon si fece scrupolo di proporre di to“Credo” il “Filioque”, perché pietra di scgli ortodossi5.

Siamo qui in pieno “modernismo”, ccon “ecumenismo”.

Padre Congar, quindi, non era piChiesa cattolica, unica, come sarebbe noper Lui, ormai, l’ecumenismo non poteva



una super Ecclesia che, prima, sarebbe un

di tutte le religioni monoteiste, e, poi, un tutti gli uomini nel mondo, di qualunque

Yves Congar, perciò, lo si può ben ddell’ecclesiologia” riformata in un

coscienza di Chiesa come comunione e ca, formata di partecipazione e di corresdi tutti nell’unità del “popolo di Dio”.

Egli fu antesignano fin dal suo pr

“Chretiens desunis”, edito nel 1937.Si pensò subito a una possibile condanci fu solo una critica da parte di padre Callora Maestro del Sacro Palazzo - al’Osservatore Romano. Mentre quandosuo libro: “Vraie et fauste reforme delnel 1950, e due anni dopo la seconda ed1952, fu sottoposto a “censura previa”la censura fu più drastica. Roma dispers

gnanti di Saulchoir; P. Chenu, fu mandatpoi in Israele, a Gerusalemme, e, Cambridge, in Gran Bretagna. Qui,



cui partecipò a cinque Commissioni, com

la dottrinale, la più importante, lavorandoRatzinger; e il Papa gli conferirà, novembre 1995, la porpora cardinaliziail teologo domenicano, per motivi di salut

partecipare al Concistoro.Così si spegneva questo teologo domeaveva presentato una sua “Riforma” cl’apertura al mondo, l’ecumenismo un

diritti e il culto dell’uomo, il rinnovamesiologico, che doveva essere un superamconcezione visibilista e giuridica della ecdella Controriforma.

Una “Riforma” permanente, inso

superava quella di Lutero, il quale conla Germania, mentre lui, Congar, riuscìla sua rivoluzione in tutta la Chiesa e latà. Una questione che è di vita o di morte



«Siate forti!Non si deve cedere

dove non bisogna cede

Si deve combattere,non con mezzi termin

ma con coraggio;

non di nascosto, ma in pubnon a porte chiuse,ma a cielo aperto!».

(S. Pio X)



CAPITOLO V

Congar e la “Libertà Rel

Abbiamo già altre volte detto e dimos

“Libertà Religiosa” del Vaticano II è inzione con la dottrina tradizionale della sempre, in foro esterno.



mente gravi per una “Chiesa conciliare

Su questo problema, anche padre Covenne su “La Croix” del 20 agosto 1976,poi, anche nel n° 1704 del 5 settemb

Documentation catholique”. Egli dice:«Mons. Lefebvre attacca particolaDichiarazione sulla “Libertà Religiosaderla, si potrebbe credere che questo dpredichi l’indifferentismo…».

E avrebbe ragione se intendesse dDichiarazione non predica direttamenterentismo, ma lo favorisce. E questo è chivede in contraddizione con la dottrina tr

della Chiesa. Infatti, il documento concili«che nessuno può essere impedito d

re umano a seguire la propria coscieesprimere le proprie convinzioni “ent

limiti”».

È



È una questione che padre Congar tr

“tradizione” (con la “t” minuscola), menLefebvre parla della “Tradizione” (cmaiuscola). E giustamente, perché, qui, sdi una qualsiasi tradizione che può essere a

biata, mentre il problema, qui, comprimmutabile “Tradizione” che, assiScrittura, è un canale della Rivelaziondottrina tradizionale sulla “Libertà Reforo esterno, è chiaramente fondata sScrittura e sulla Tradizione.

Padre Congar continua a scrivere:«È la tradizione che ci può costring

dere o a tacere? C’è…».

Non è certo, quindi, che l’amore alla ha suggerito a padre Congar di vedere qse misero il suo argomentare, bloccand

due cose ben diverse tra loro, e cioè: il “cr“tacere”.Certo, la Scrittura ci dice che non si p



ci, di idee e diritti, che hanno potuto al

seguito di dichiarazioni contrarie».

È vero, questi momenti storici di ideesono stati in tutte le tradizioni (con la “t

la), ma non nella Tradizione (col la “T” m

«Il P. John Courtney Murray, che alla elite intellettuale e religiosa, ha dimotutto dicendo materialmente al conSyllabo... La Dichiarazione venne in segubattimento per il quale, di fronte al giacobtotalitarismo, i papi fecero sempre più condurre il combattimento per la dignità

della persona umana immagine di Dio…»

È vero, la Dichiarazione conciliarematerialmente detto il contrario del Sy

anche, soprattutto testualmente, il con“Quanta Cura”. Ma a noi non intereSyllabo e la “Quanta Cura” siano stati

bili à È d “ h d ”



bilità: È un documento “ex cathedra”,

“tutte e ciascuna delle condizioni vengonote, prescritte e condannate”. E sono conrestano per sempre “irreformabili”.

Leggendo attentamente l’enciclica, lo

padre Congar, si vedrebbe che il Vaticanprima volta, reclamando la “Libertà Relsacrificato i diritti della verità.

Inoltre, padre Congar si affranca all’apadre Murray, appartenente all’elite intreligiosa, esperto del Concilio e che fu ilredattore della Dichiarazione. Ora, per quesperto conciliare, sulla “Libertà Religiono due posizioni. La prima posizione

perfettamente con la dottrina tradizionaleda posizione, invece, traccia quello che il ha adottato, dopo che il testo, per ben serevisionato. Il dialogo tra le due posizion

discussione facendo della Seconda possviluppo e un approfondimento della Primne.

t li d l i t t d



toglie del nuovo in costante accordo c

chio».

Ma se si era d’accordo, il dialogo dovfacile. Invece, padre Murray riconos

mente che la dottrina tradizionale e lconciliare sono in disaccordo.

«Questo dialogo mancato, sembra indsi trovi il vero problema. La prima e Posizione non si affrontano come l’affermnegazione. Le loro divergenze sono a unprofondo, così profondo di fatto che sarcile andare più lontano. Essi rappre

cozzo contemporaneo tra la mentalità ccoscienza storica».

E questo asserire che le due posizionitraddittorie e contrarie è dell’esperto

padre Murray, che padre Congar clasgli intellettuali più alti”!



«L’errore cui non si resviene approvato.La verità che non viene d

viene oppressa».

(Papa Felice III)



CONCLUSIONE

A conclusione di questo profilo sul dpadre Congar, riproduco, qui, quelloCroix”, nel maggio 1993, scrisse esaltan

mandolo “padre del Concilio” e persinoPadri conciliari”, ed esaltandone l’operaal Concilio: l’apertura al mondo, l’ecum

Catechismo e la sua catechesi sono i migl



Catechismo e la sua catechesi sono i migl

il migliore strumento di regno!È vero, fu lui!.. ma quel Lutero fu censfortunato dell’altro, perché prese solo lsenza riuscire a colpire Roma. Padre Con

ce, è riuscito, nella stessa Roma, a portla sua “Rivoluzione integrale della ChieCristianità!..

Oggi, dopo i 30 anni di decadenza msotto il titolo di “Riforma permanente”dire di essere stati travolti da una nuova cgiosa che, invece di essere la “luce del mfa annaspare nel buio di tante stravaganz

hanno nulla in comune con la dottrina bdella Chiesa.

Per questo il nostro lavoro vuole la vequando certe pagine di pura dottrina po

fastidio a quanti, oggi, hanno scelto un cridisincarnato, vago, umanitarista di stampco.



INDICE

PREFAZIONE

CAPITOLO I

Profilo dell’uomo e della sua opera

CAPITOLO II

Spunti della sua teologia

CAPITOLO III

La sua esegesi modernista

CAPITOLO IV

Il suo ecumenismo

CAPITOLO V



Finito di stampare

in Settembre 2007

presso la Tipografia Com. & Printdi Brescia (Italia)



Euro 8

«Verrà un giorno in cuiessi non sopporteranno più

i sani insegnamenti, ma,secondo il loro capriccio,accoglieranno maestriche solletticheranno

le loro orecchie.

Si rifiuterannodi ascoltare la Verità

e seguiranno le menzogne!».

(S. Paolo a Timoteo)

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