Curarsi Con Il Magnesio

21
Servizi Network Guide Shopp Gratis per te una casella di posta | mia.su Salute e Benessere Farmacologia di Alessandra , una delle 500 Guide Nella guida Cerca Home Newsletter Forum Chat La Guida risponde Affiliazione Iscriviti Apparato gastroenterico (9) Apparato muscolo scheletrico (2) Apparato respiratorio (15) Apparato tegumentario (6) Apparato urogenitale (2) Apparato vascolare (6) Contraccezione (4) Curiosita' (12) Farmacologia (31) Invia il tuo commento (1) La ricetta medica (7) Le allergie (8) Novita' in farmacia (11) Occhio, orecchio, cavo orale (3) Riviste mediche online (4) Sistema nervoso e metabolismo (2) Smettere di fumare, come e perche' (7) Varie (37) Invia ad un amico Il tuo nome nome La sua mail e-mail Invia Newsletter Iscriviti! Ti avviserò settimanalmente delle novità e Apparato vascolare I farmaci per l' insufficienza venosa flebiti, cellulite, emorroidi: farmaci e cambiamento dello stile di vita. Nel caso della patologia venosa degli arti inferiori, e' importante tener presente che, oltre all' assunzione di un farmaco, occorre anche correggere lo stile di vita e l' alimentazione. Occorre abbandonare ogni pigrizia e muoversi, soprattutto camminare, alimentarsi in modo corretto ed abolire fumo e consumo di alcool. Per quanto riguarda i farmaci da assumere, i cosiddetti farmaci venotropi , si distinguono in queste grandi classi: - venotropi antitrombotici, di cui il principale è l' eparina, che ha effetto anticoagulante, antinfiammatorio e antiedematoso. - venotropi capillaroprotettori, costituiti essenzialmente da sostanze di origine vegetale, come l' ippocastano, la centella, la belladonna, il ginko biloba, l' hamamelis, il mirtillo, la rosa canina, il ruscus e la vite rossa. - venotropi antivaricosi, come ad es, la diosmina che aumenta la resistenza e diminuisce la permeabilità dei capillari. Tutti questi farmaci sono disponibili in compresse e gocce (via sistemica) ed in pomate o gel (uso locale). La via sistemica è di gran lunga la via più adatta per affrontare il problema, in quanto i principi attivi riescono a raggiungere pienamente la zona in cui devono esplicare la loro azione, ovvero la parete interna dei vasi. Le pomate per uso locale svolgono solo un ruolo di supporto, comunque molto importante, per attenuare bruciore o prurito della zona interessata contribuendo, al tempo stesso, ad una idratazione della pelle. Un valido aiuto alla terapia farmacologica, puo' essere costituito dall' utilizzo di calze elastiche contenitive, ne esistono ormai di molti tipi, colori e modelli e sono anche esteticamente molto belle. I link correlati all'argomento Le calze elastiche Fine intervento superEva SOS Donn Dubbi, dom salute al fe Sconti.it Zippa la tua Il Trigono Esoterismo Riza La nuova v mente e co Donn@ Tutto per le Amplifon Febbraio, u tuo udito Pagina 1 di 2 superEva - guide 26/02/02 http://guide.supereva.it/farmacologia/interventi/2001/01/27208.shtml

Transcript of Curarsi Con Il Magnesio

Page 1: Curarsi Con Il Magnesio

Servizi Network Guide Shopping

Gratis per te una casella di posta | mia.superEva: Salute e Benessere

Farmacologia di Alessandra, una delle 500 Guide

Nella guida Cerca

Home Newsletter Forum Chat La Guida risponde Affiliazione Iscriviti

Apparato gastroenterico (9)

Apparato muscolo scheletrico (2)

Apparato respiratorio (15)

Apparato tegumentario (6)

Apparato urogenitale (2)

Apparato vascolare (6)

Contraccezione (4)

Curiosita' (12)Farmacologia (31)

Invia il tuo commento (1)

La ricetta medica (7)

Le allergie (8)

Novita' in farmacia (11)

Occhio, orecchio, cavo orale (3)

Riviste mediche online (4)Sistema nervoso e metabolismo (2)

Smettere di fumare, come e perche' (7)

Varie (37)

Invia ad un amico Il tuo nome nome

La sua mail

e-mail

Invia

Newsletter

Iscriviti! Ti avviserò settimanalmente delle novità e

Apparato vascolare

I farmaci per l' insufficienza venosaflebiti, cellulite, emorroidi: farmaci e cambiamento dello stile di vita. Nel caso della patologia venosa degli arti inferiori, e' importante tener presente che, oltre all' assunzione di un farmaco, occorre anche correggere lo stile di vita e l' alimentazione. Occorre abbandonare ogni pigrizia e muoversi, soprattutto camminare, alimentarsi in modo corretto ed abolire fumo e consumo di alcool. Per quanto riguarda i farmaci da assumere, i cosiddetti farmaci venotropi, si distinguono in queste grandi classi: - venotropi antitrombotici, di cui il principale è l' eparina, che ha effetto anticoagulante, antinfiammatorio e antiedematoso. - venotropi capillaroprotettori, costituiti essenzialmente da sostanze di origine vegetale, come l' ippocastano, la centella, la belladonna, il ginko biloba, l' hamamelis, il mirtillo, la rosa canina, il ruscus e la vite rossa. - venotropi antivaricosi, come ad es, la diosmina che aumenta la resistenza e diminuisce la permeabilità dei capillari. Tutti questi farmaci sono disponibili in compresse e gocce (via sistemica) ed in pomate o gel (uso locale). La via sistemica è di gran lunga la via pi ù adatta per affrontare il problema, in quanto i principi attivi riescono a raggiungere pienamente la zona in cui devono esplicare la loro azione, ovvero la parete interna dei vasi. Le pomate per uso locale svolgono solo un ruolo di supporto, comunque molto importante, per attenuare bruciore o prurito della zona interessata contribuendo, al tempo stesso, ad una idratazione della pelle. Un valido aiuto alla terapia farmacologica, puo' essere costituito dall' utilizzo di calze elastiche contenitive, ne esistono ormai di molti tipi, colori e modelli e sono anche esteticamente molto belle. I link correlati all'argomento � Le calze elastiche

Fine intervento

superEva consiglia

SOS DonnaDubbi, domande, risposte: la salute al femminile...Sconti.it Zippa la tua spesa!Il Trigono Esoterismo e scienze alternativeRiza La nuova via del benessere di mente e corpoDonn@ Tutto per le donneAmplifon Febbraio, un mese dedicato al tuo udito

Pagina 1 di 2superEva - guide

26/02/02http://guide.supereva.it/farmacologia/interventi/2001/01/27208.shtml

Page 2: Curarsi Con Il Magnesio

i minerali

IL MAGNESIO

dose giornaliera necessaria: 200-700 mg

Il magnesio è presente nell'organismo umano per la maggior parte (65%) nelle ossa, per una ltro 34% dentro le cellule e solo per un 1% nel liquido extracellulare. Partecipa a meccanismi metabolici ed energetici fondamentali (fosfatasi, ATP, ecc.). Nella trasmissione degli impulsi nervosi è un antagonista del calcio. Partecipa anche alla formazione del DNA.

medicina La mancanza di magnesio si manifesta come irritabilità, agitazione psichica, confusione mentale, aritmie cardiache, accellerazione dei battiti del cuore, convulsioni... Questa mancanza può essere determinata da alcoolismo, allattamento prolungato, perdite renali eccessive, somministrazione di duretici, abuso di lassativi... L'eccesso di magnesio può invece dare senso di stanchezza, di debolezza muscolare, nausea, vomito, diminuzione delal pressione sanguigna fino al coma. L' eccesso può verificarsi a causa di ingestione di sali di magnesio (purganti come il "sale inglese" = solfato di magnesio, oppure certi antiacidi, ecc...) oppure per insufficienza renale.

Un'alimentazione equilibrata introduce nell'organismo tra i 100 e i 140 mg di magnesio ogni 1000 KCal. Una dieta drasticamente ipocalorica mal studiata può dunque portare a dei livelli critici di magnesio, sopratutto perchè tende ad eliminare certi alimenti (legumi, frutta oleosa...) che sono ricchi di magnesio. Una dieta da 1400 KCal potrebbe fornire insomma 100-150 mg contro i 200 richiesti. Per fortuna la mancanza di magnesio si fa sentire dopo alcuni giorni di carenza, e quasi mai a livello del sangue: diminuisce prima la sua eliminazione con le urine o con le feci. Il magnesio può dunque essere compensato molto bene anche da un'introduzione saltuaria di cibi ricchi, una volta alla settimana o meno. gli alimenti ricchi di magnesio sono la frutta secca, la frutta oleosa (noci, nocicole...) i legumi, il cacao.

clicca qui per andare alla pagina seguente

clicca qui per andare alla pagina dedicata alla dieta...

torna all'inizio della pagina

Pagina 1 di 2dieta1.htm

25/02/02http://fratti.freeweb.supereva.it/salute/606.htm

Page 3: Curarsi Con Il Magnesio

Servizi Network Guide Shopping

Gratis per te una casella di posta | mia.superEva: Salute e Benessere

Farmacologia di Alessandra, una delle 500 Guide

Nella guida Cerca

Home Newsletter Forum Chat La Guida risponde Affiliazione Iscriviti

Apparato gastroenterico (9)

Apparato muscolo scheletrico (2)

Apparato respiratorio (15)

Apparato tegumentario (6)

Apparato urogenitale (2)

Apparato vascolare (6)

Contraccezione (4)

Curiosita' (12)Farmacologia (31)

Invia il tuo commento (1)

La ricetta medica (7)

Le allergie (8)

Novita' in farmacia (11)

Occhio, orecchio, cavo orale (3)

Riviste mediche online (4)Sistema nervoso e metabolismo (2)

Smettere di fumare, come e perche' (7)

Varie (37)

Invia ad un amico Il tuo nome nome

La sua mail

e-mail

Invia

Newsletter

Iscriviti! Ti avviserò settimanalmente delle novità e

Apparato vascolare

Combattere il colesteroloCosa fare se il livello di questo grasso nel sangue supera la soglia giusta? Il colesterolo e' un lipide, ovvero un grasso. E' un normale costituente dell' organismo, deputato alla composizione dei tessuti ed importantissimo nei processi di riparazione delle cellule. Il suo livello di concentrazione nel sangue, pero', non deve superare i 200mg per decilitro nelle persone con piu' di 30 anni e deve essere sotto i 180 per i giovanissimi sotto i 18 anni. Se il colesterolo e' in eccesso, infatti, si deposita sulle arterie e forma placche di aterosclerosi che impedisconoo il corretto passaggio del flusso sanguigno e portano a malattie cardiovascolari. Per non ritrovarsi all' improvviso con livelli alti di colesterolo, e' buona norma eseguire, a partire dai 20 anni, un' analisi del sangue ogni 3 anni. Cosi' avremo sempre la situazione sotto controllo. Per la determinazione del colesterolo, basta infatti un semplice prelievo di sangue prima del quale non e' nemmeno necessario rimanere a digiuno, poiche' il colesterolo introdotto con il cibo impiega molto tempo prima di finire in circolo. In realta', quando si parla di eccesso di colesterolo, bisogna distinguere due tipi di proteine: una, la LDL, detta anche "colesterolo cattivo", e' molto pericolosa perche' di deposita sulle pareti delle arterie; l' altra, la HDL o "colesterolo buono" che svolge l' azione opposta e protegge le arterie stesse. Il livello di HDL dovrebbe essere intorno ai 50-55mg nelle donne e 40-45 negli uomini. In presenza di livelli alti di colesterolo nel sangue, le armi a nostra disposizione sono essenzialmente 3: - attivita' fisica, -dieta, -farmaci. Naturalmente sara' il medico a stabilire quella piu' adatta a ciascun paziente in base alla sue caratteristiche ed al livello di colesterolo riscontrato. Ma vediamo in dettaglio le caratteristiche di queste tre armi. I link correlati all'argomento � L' attivita' fisica � La dieta da adottare � I farmaci ed i rimedi naturali

Fine intervento

superEva consiglia

SOS DonnaDubbi, domande, risposte: la salute al femminile...Sconti.it Zippa la tua spesa!Il Trigono Esoterismo e scienze alternativeRiza La nuova via del benessere di mente e corpoDonn@ Tutto per le donneAmplifon Febbraio, un mese dedicato al tuo udito

Pagina 1 di 2superEva - guide

25/02/02http://guide.supereva.it/farmacologia/interventi/2001/05/45023.shtml

Page 4: Curarsi Con Il Magnesio

Servizi Network Guide Shopping

Gratis per te una casella di posta | mia.superEva: Salute e Benessere

Farmacologia di Alessandra, una delle 500 Guide

Nella guida Cerca

Home Newsletter Forum Chat La Guida risponde Affiliazione Iscriviti

Apparato gastroenterico (9)

Apparato muscolo scheletrico (2)

Apparato respiratorio (15)

Apparato tegumentario (6)

Apparato urogenitale (2)

Apparato vascolare (6)

Contraccezione (4)

Curiosita' (12)Farmacologia (31)

Invia il tuo commento (1)

La ricetta medica (7)

Le allergie (8)

Novita' in farmacia (11)

Occhio, orecchio, cavo orale (3)

Riviste mediche online (4)Sistema nervoso e metabolismo (2)

Smettere di fumare, come e perche' (7)

Varie (37)

Invia ad un amico Il tuo nome nome

La sua mail

e-mail

Invia

Newsletter

Iscriviti! Ti avviserò settimanalmente delle novità e

Apparato vascolare

La soia ed il colesteroloDimostrata, per la prima volta, l' attivita' ipocolesterolemizzante della soia La soia fa bene al colesterolo, anche in soggetti non ipercolesterolemici. Fino ad ora questo era un dato empirico, ma adesso esiste uno studio vero e proprio che dimostra, per la prima volta, l' attivita' benefica di questo legume sulle nostre arterie. Lo studio e' stato condotto su uomini e donne di eta' compresa tra i 35 ed i 65 anni, tutti con livelli normali di colesterolo. Meta' dei partecipanti hanno consumato quotidianamente biscotti alla soia, per un totale di 40 grammi di legume al giorno, l' altra meta' invece solo biscotti placebo. Dopo sole 12 settimane nel primo gruppo e' stato riscontrato un aumento dei livelli di Hdl (o colesterolo buono) del circa 5%. Un risultato molto importante. La soia viene coltivata in Cina da oltre 5000 anni, ma adesso sono gli Stati Uniti ad avere il primato della produzione. I semi di soia sono ricchi di proteine di altissimo valore biologico, molto piu' elevato di quello delle altre proteine vegetali e degli altri legumi. Sostituendo quindi, almeno in parte, le proteine animali con quelle vegetali ricavate dalla soia, si avra' un abbassamento dei livelli di colesterolo e, in generale, un notevole beneficio cardiovascolare.

Fine intervento

superEva consiglia

SOS DonnaDubbi, domande, risposte: la salute al femminile...Sconti.it Zippa la tua spesa!Il Trigono Esoterismo e scienze alternativeRiza La nuova via del benessere di mente e corpoDonn@ Tutto per le donneAmplifon Febbraio, un mese dedicato al tuo udito

Pagina 1 di 2superEva - guide

25/02/02http://guide.supereva.it/farmacologia/interventi/2001/04/39055.shtml

Page 5: Curarsi Con Il Magnesio

Servizi Network Guide Shopping

Gratis per te una casella di posta | mia.superEva: Salute e Benessere

Farmacologia di Alessandra, una delle 500 Guide

Nella guida Cerca

Home Newsletter Forum Chat La Guida risponde Affiliazione Iscriviti

Apparato gastroenterico (9)

Apparato muscolo scheletrico (2)

Apparato respiratorio (15)

Apparato tegumentario (6)

Apparato urogenitale (2)

Apparato vascolare (6)

Contraccezione (4)

Curiosita' (12)Farmacologia (31)

Invia il tuo commento (1)

La ricetta medica (7)

Le allergie (8)

Novita' in farmacia (11)

Occhio, orecchio, cavo orale (3)

Riviste mediche online (4)Sistema nervoso e metabolismo (2)

Smettere di fumare, come e perche' (7)

Varie (37)

Invia ad un amico Il tuo nome nome

La sua mail

e-mail

Invia

Newsletter

Iscriviti! Ti avviserò settimanalmente delle novità e

Apparato vascolare

Le calze elasticheOttimo supporto al trattamento farmacologico per l' isufficienza venosa degli arti inferiori Contemporaneamente all' intervento farmacologico, ma anche come valido trattamento preventivo, di fronte a gambe gonfie o doloranti, o in presenza di tromboflebiti superficiali, è possibile utilizzare collant contenitivi. Per gli uomini esistono in forma di calzino elastico contenitivo. La prima cosa da fare è stabilire il giusto grado di compressione della calza, misurato in denari. Ecco una breve descrizione delle compressioni, ma la scelta definitiva deve essere sempre di competenza dello specialista, una compressione errata può persino rivelarsi dannosa. Classe I Nella prevenzione in pazienti a rischio, con tendenza a manifestare edemi alle gambe, e' necessario un contenimento non inferiore ai 40 denari. Classe II Qunado si è in presenza di varici da gravidanza, varicosità con tendenza agli edemi, insufficienza venosa cronica, ecc, sono necessarie calze non inferiori ai 70 denari. Classe III e IV Qunado ormai le varici sono dilatazioni patologiche delle vene delle gambe e si deve operare chirurgicamente, sono necessarie calze da 140 denari in su, prescritte da un angiologo, con una compressione graduata da 18 a 30mmHg. Le differenze tra una calza graduata ed una normale sono notevoli, intanto la loro forma è conica (anzichè tubolare) e favorisce quindi il ritorno venoso; inoltre hanno una compressione massima a livello della caviglia che scende gradualmente fino alla coscia; poi il loro filato e' più elastico e quindi più contenitivo, rispetto ad una calza tradizionale. Qualche consiglio sul loro corretto uso La misura è importantissima, una calza elastica, infatti, non deve essere mai nè troppo stretta, nè troppo larga, due sono le misure fondamentali per non sbagliare: la circonferenza della caviglia e la lunghezza della gamba misurata dalla base del tallone alla piega dell' inguine. Queste misure vanno sempre prese al mattino, a gamba sgonfia. Le calze devono essere indossate al mattino prima di alzarsi, possibilmente

superEva consiglia

SOS DonnaDubbi, domande, risposte: la salute al femminile...Sconti.it Zippa la tua spesa!Il Trigono Esoterismo e scienze alternativeRiza La nuova via del benessere di mente e corpoDonn@ Tutto per le donneAmplifon Febbraio, un mese dedicato al tuo udito

Pagina 1 di 2superEva - guide

26/02/02http://guide.supereva.it/farmacologia/interventi/2001/01/27211.shtml

Page 6: Curarsi Con Il Magnesio

Servizi Network Guide Shopping

Gratis per te una casella di posta | mia.superEva: Salute e Benessere

Farmacologia di Alessandra, una delle 500 Guide

Nella guida Cerca

Home Newsletter Forum Chat La Guida risponde Affiliazione Iscriviti

Apparato gastroenterico (9)

Apparato muscolo scheletrico (2)

Apparato respiratorio (15)

Apparato tegumentario (6)

Apparato urogenitale (2)

Apparato vascolare (6)

Contraccezione (4)

Curiosita' (12)Farmacologia (31)

Invia il tuo commento (1)

La ricetta medica (7)

Le allergie (8)

Novita' in farmacia (11)

Occhio, orecchio, cavo orale (3)

Riviste mediche online (4)Sistema nervoso e metabolismo (2)

Smettere di fumare, come e perche' (7)

Varie (37)

Invia ad un amico Il tuo nome nome

La sua mail

e-mail

Invia

Newsletter

Iscriviti! Ti avviserò settimanalmente delle novità e

Apparato vascolare

Insufficienza venosa degli arti inferioriL' insufficienza venosa e' un disturbo molto comune, vediamo quali sono i sintomi ed i farmaci per curarla. Le patologie venose sono processi a lungo termine i cui sintomi sono, nella maggior parte dei casi, silenti. Ma una volta istauratasi completamente, la patologia diventa abbastanza seria e difficilmente risolvibile. E' quindi molto importante riuscire ad individuare i piccoli e deboli segnali che l' organismo ci invia allo stadio iniziale della malattia. I sintomi principali possono essere questi: - gambe stanche o pesanti; - dolori o bruciori al polpaccio; - gambe gonfie; - crampi notturni agli arti inferiori; - dolori che aumentano vicino a fonti di calore; - dolori che regrediscono camminando. Alla comparsa di uno o piu' dei suddetti malesseri, e' bene rivolgersi subito ad uno specialista, il quale sarà in grado di stabilire la terapia farmacologica più adatta. LE CAUSE Questo tipo di patologia e' molto diffusa specialmente tra le donne di tipo mediterraneo, che rispetto alle donne di altre razze hanno un rapporto spalle/bacino superiore. Inoltre, da studi recenti, e' stato scoperto un aumento dell' insufficienza venosa nelle giovani generazioni, forse dovuto ad uno stile di vita più sedentario e ad una maggiore tendenza all' obesità. Le cause di questo fastidioso disturbo possono essere cos ì schematizzate: - ereditarietà; un vecchio detto recita cosi': se vuoi vedere come saranno le tue gambe tra qualche anno, osserva quelle di tua madre; - pillola anticoncezionale; - stile di vita; l' abuso di tacchi alti e vestiti stretti, lo stare in piedi molte ore al giorno; esporsi al sole per molte ore; diete troppo ricche di grassi e povere di scorie; - sedentarietà; - peso; il forte aumento ponderale e le diete errate favoriscono la patologia venosa; - alcuni tipi di farmaci; soprattutto quelli che favoriscono lo sviluppo di radicali liberi; - anomalie ortopediche; per es. il non poggiare correttamente il piede a terra; - fumo e alcool; - stipsi. L' insufficienza venosa puo' favorire la comparsa di altri disturbi quali la cellulite, la couperose e le emorroidi. Vediamo adesso quali sono i farmaci piu' adatti a trattare il disturbo.

superEva consiglia

SOS DonnaDubbi, domande, risposte: la salute al femminile...Sconti.it Zippa la tua spesa!Il Trigono Esoterismo e scienze alternativeRiza La nuova via del benessere di mente e corpoDonn@ Tutto per le donneAmplifon Febbraio, un mese dedicato al tuo udito

Pagina 1 di 2superEva - guide

26/02/02http://guide.supereva.it/farmacologia/interventi/2001/01/27201.shtml

Page 7: Curarsi Con Il Magnesio

Adesso sei qui:Home ⇒ Emergenza

-Livello superiore

Home Chi sono Arresto cardiaco I.R.C.e Corsi BLS Emergenza

-

In questa pagina vengono descritti, in modo sintetico, le principali caratteristiche dei farmaci più utilizzati in corso di rianimazione cardio-polmonare e nelle situazioni di emergenza

l Adrenalina

l Atropina

l Dopamina

l Lidocaina

l Magnesio

l Noradrenalina

Adrenalina

Meccanismo di azione

L’adrenalina è una catecolamina naturale con attività che sia a che b adrenerqica e gioca un ruolo determinante nell'arresto cardiaco. Le sue azioni farmacologiche sono complesse poichparte da alterazioni circolatorie riflesse. L'adrenalina può provocare le seguenti risposte cardiovascolari:

l Incremento delle resistenze vascolari sistemiche. l Incremento della pressione sistolica e diastolica. l Incremento dell'attività elettrica del miocardio. l Incremento del flusso coronarico e cerebrale. l Incremento della forza di contrazione miocardica. l Incremento delle richieste miocardiche di O2. l Incremento dell'automaticità.

Il principale effetto benefico dell'adrenalina nell'arresto cardiaco è la vasocostrizione periferica, che porta ad un aumento della perfusione coronarica e cerebrale. Il suo potente effetto agonista a1 e amigliora il flusso ematico cerebrale e coronarico prevenendo il collasso arterioso ed aumentando la vasocostrizione periferica. Recenti studi su animali indicano che l’effetto a adrenergico dell'adrenalina (e non quello b adrenergico) rende la fibrillazione ventricolare più suscettibile ad essere risolta con la defibrillazione con corrente continua. Agonisti a adrenergici puri sembrano essere efficaci quanto l'adrenalina nel ristabilire un circolo spontaneo senza produrre ischemia miocardica dovuta all'attivitadrenergica. Sebbene gli effetti b adrenergici dell'adrenalina possano incrementare la produzione di lattato

Pagina 1 di 11I farmaci dell'emergenza

26/02/02http://nonsoloemergenza.freeweb.supereva.it/farmaci.htm

Page 8: Curarsi Con Il Magnesio

del miocardio, gli stessi effetti sembrano migliorare il flusso ematico al sistema nervoso centrale. L'adrenalina provoca un miglioramento del flusso ematico cerebrale superiore a quello dato da altri agenti adrenergici. L’adrenalina durante la CPR induce una favorevole ridistribuzione del sangue dai distretti periferici al circolo centrale. L'aumento della pressione di perfusione coronarica che fa seguito alla somministrazione di adrenalina è di beneficio in tutte le forme di arresto cardiorespiratorio.

Indicazioni

Le indicazioni per l’adrenalina sono: l'arresto cardiaco da fibrillazione ventricolare o tachicardia ventricolare senza polso, che non risponde alle defibrillazioni iniziali, l’asistolia o l’attività polso. Inoltre può essere usata per trattare pazienti affetti da profonda bradicardia sintomatica.

Forma farmaceutica

Fiale da 1mg per ml

Dosaggio

Ricercatori e clinici hanno messo in discussione il dosaggio ottimale di adrenalina poich"standard" (1 mg) non si basa sul peso corporeo. Episodici resoconti testimoniano che 1adrenalina intracardiaca hanno fatto ripartire cuori in arresto. L'ipotesi originale era che 1 mg di adrenalina per via intravenosa avrebbe prodotto la stessa risposta farmacologica di 1 mg di adrenalina per via intracardiaca. Sebbene i pazienti possano notevolmente variare in termini di peso corporeo, questo non accade per i loro cuori. Quindi, una dose di 1 mg di adrenalina è stata consigliata per tutti i pazienti.Da una serie di studi clinici possono ricavarsi tre importanti conclusioni. In primo luogo, le percentuali di sopravvivenza sono basse, indipendentemente dalle dosi di adrenalina. In secondo luogo, la maggior parte dei pazienti sopravvissuti hanno risposto alla defibrillazione precoce e quindi non hanno ricevuto adrenalina. Questi dati riaffermano con forza l'importanza delle manovre "standard" di CPR, controllo delle vie aeree e defibrillazione precoce. Inoltre indicano che l'adrenalina, come anche gli altri interventi terapeutici tardivi, rappresenta un ultimo disperato tentativo di rianimare pazienti con probabilitsopravvivenza molto scarse. Basandosi sui dati clinici disponibili, ci sono poche ragioni per cambiare la dose iniziale ev. di 1 mg di adrenalina. Una dose superiore, pari a 5 mg, può essere accettata se utilizzata dopo la dose iniziale. L'adrenalina deve essere somministrata ad intervalli che non superino i 3 -5 minuti. Se viene somministrata per via periferica, deve essere seguita da un rapido bolo di 20 ml di liquidi per assicurarne l'ingresso nel circolo centrale. L'adrenalina presenta una buona biodisponibilità dopo somministrazione endotracheale. Sebbene la dose ottimale per via endotracheale non sia nota, sembra necessaria una quantità di almeno 2superiore a quella usata per via periferica. La somministrazione intracardiaca deve essere usata soltanto durante massaggio cardiaco interno o quando non siano disponibili altre vie di somministrazione.L'adrenalina può anche essere usata come agente vasopressore o cronotropo (per elevare la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca) in pazienti che non sono in arresto cardiaco (ad es., nello shock settico o nella bradicardia sintomatica), sebbene non sia il farmaco di prima scelta. La dose iniziale nell'adulto di 1 mg/min. regolandosi in seguito in base risposta emodinamica (2-10 mg/min.)

Preparazione e dosaggi di un'infusione continua di Adrenalina

(diluire 3 mg di Adrenalina (3 fiale) in 250 ml di Fisiologica)

mg/min ml/h1 5

Pagina 2 di 11I farmaci dell'emergenza

26/02/02http://nonsoloemergenza.freeweb.supereva.it/farmaci.htm

Page 9: Curarsi Con Il Magnesio

Atropina

Meccanismo di azione

L'atropina solfato è un farmaco parasimpaticolitico che aumenta sia l'automaticità del nodo del seno, sia la conduzione atrioventricolare grazie al suo diretto effetto vagolitico.

Indicazioni

L'atropina è indicata come terapia iniziale per i pazienti con bradicardia sintomatica, inclusi quelli con frequenza cardiaca compresa nel range fisiologico ma per i quali sarebbe più' appropriata una tachicardia sinusale (ad es., un paziente con infarto miocardico acuto, ipotensione sintomatica e una frequenza cardiaca di 70 battiti al minuto). Tale situazione è definita bradicardia relativa. L'atropina punormale conduzione nodale e attività elettrica nei pazienti con blocco AV di primo grado o con blocco AV di secondo grado tipo Mobitz I. L'atropina è stata descritta come dannosa in alcuni pazienti con blocco AV a livello del fascio di His o del sistema del Purkinje (blocco AV di secondo grado Mobitz II o blocco AV di terzo grado con nuovi complessi QRS ampi). L'atropina deve essere usata con grande attenzione all'eventualità di rallentamenti paradossi della frequenza cardiaca. Il trattamento con atropina pumigliorare gli esiti nei pazienti con arresto cardiaco bradiasistolico dovuto ad eccessiva stimolazione vagale. È invece meno efficace quando l'asistolia o l’attività elettrica senza polso sono la conseguenza di una ischemia prolungata o di un danno meccanico del miocardio.

Forma farmaceutica

Fiale da 0.5 mg per ml

Dosaggio

Per i pazienti che non si trovano in arresto cardiaco, l'atropina viene somministrata in dosi di 0,5dose può essere ripetuta ad intervalli di 6 minuti fino all'ottenimento del risultato desiderato. Se possibile meglio evitare dosi ripetute di atropina, in particolare nei pazienti con cardiopatia ischemica in fase acuta. Nei pazienti con episodi ricorrenti di bradicardia, specialmente se affetti da ischemia miocardica acuta, la frequenza cardiaca può essere controllata con un pacemaker. Quando l'uso ricorrente di atropina essenziale in pazienti coronaropatici, la dose totale deve essere limitata se possibile a 2-3 mg (massimo di 0,03-0,04 mg/kg), per evitare l'effetto peggiorativo della tachicardia indotta dal farmaco sulla richiesta miocardica di ossigeno. Nei pazienti con arresto cardiaco bradiasistolico, si somministra una dose di 1 mg di atropina per via ev.,

2 103 154 205 256 307 358 409 4510 50

Pagina 3 di 11I farmaci dell'emergenza

26/02/02http://nonsoloemergenza.freeweb.supereva.it/farmaci.htm

Page 10: Curarsi Con Il Magnesio

ripetuta ogni 3-5 minuti se l'asistolia persiste. 3 mg (0,04 mg/kg) per via venosa rappresentano una dose completamente vagolitica nella maggior parte dei pazienti. La somministrazione di atropina in dosi minori di 0,5 mg può provocare una bradicardia paradossa dovuta all'effetto parasimpaticomimetico centrate o periferico delle basse dosi nell’adulto. La somministrazione endotracheale di atropina può essere usata nei pazienti privi di accesso venoso. Il farmaco introdotto per tale via agisce rapidamente, in modo paragonabile a quello osservato con l'iniezione per via ev. La dose consigliata di atropina per via endotracheale è di 1-2 mg diluiti fino ad un totale non superiore ai 10 ml di acqua sterile o soluzione fisiologica.

Precauzioni

L'atropina può indurre tachicardia, che può essere deleteria nei pazienti coronaropatici o che presentino ischemia od infarto miocardico in atto. In tal caso, il farmaco deve sempre essere somministrato con cautela. Particolarmente in pazienti coronaropatici, si sono manifestati fibrillazione o tachicardia ventricolari dopo la somministrazione di atropina. Dosi eccessive possono provocare una sindrome anticolinergica caratterizzata da delirio, tachicardia, coma, cute calda e arrossata, atassia e annebbiamento della vista.

Lidocaina

Meccanismo di azione

La lidocaina sopprime le aritmie ventricolari diminuendo l'automatismo (cioè riduce l'inclinazione della depolarizzazione diastolica in fase 4). Inoltre il suo effetto anestetico locale contribuisce a sopprimere l'ectopia ventricotare dopo l'infarto miocardico riducendo l'inclinazione della fase 0 del potenziale di azione. La lidocaina può interrompere le aritmie ventricolari da rientro, intervenendo sulla velocità del percorso di rientro. Questo impedisce l'insorgenza di fronti d'onda dalle zone di miocardio ischemico. stata inoltre dimostrata una sua attività nel ridurre le differenze di durata del potenziale di azione tra le aree ischemiche e quelle normali, ed il suo effetto di prolungamento della conduzione e della refrattarietsui tessuto ischemico. Durante l'ischemia acuta del miocardio, la soglia di induzione di FV è ridotta (è richiesta meno energia e quindi è più facile che si verifichi una FV). In alcuni studi si è dimostrato che la lidocaina innalza la soglia di fibrillazione, riducendo la propensione a sviluppare una FV. L'innalzamento della soglia di fibrillazione si correla strettamente con i livelli ematici di lidocaina. Concentrazioni plasmatiche più alte di lidocaina (6 mg/ml) sono necessarie per ottenere un effetto antifibrillatorio, mentre sono richeste concentrazioni di 2-5 mg/ml per controllare l'ectopia ventricolare.Generalmente la lidocaina non interferisce sulla contrattilità miocardica, sulla pressione arteriosa, sulla genesi di aritmie atriali o sulla conduzione intraventricolare e può facilitare la conduzione AV. Tuttavia, molti studi mostrano che la lidocaina può deprimere la conduzione e/o la contrattilit à miocardica in pazienti sottoposti a concomitante terapia antiaritmica e in quelli con malattia del nodo del seno o disfunzione del ventricolo sinistro.

Indicazioni

La lidocaina è il primo antiaritmico da usare nel trattamento della tachicardia ventricolare e della FV. raccomandata nei pazienti con TV senza polso e con FV che si dimostrano refrattari allo shock elettrico e all'adrenalina. Dopo che la TV o la FV sono state interrotte, la si deve infondere nei pazienti con significativo rischio di aritmie ventricolari maligne (ipokaliemia, ischemia miocardica o importante

Pagina 4 di 11I farmaci dell'emergenza

26/02/02http://nonsoloemergenza.freeweb.supereva.it/farmaci.htm

Page 11: Curarsi Con Il Magnesio

disfunzione ventricolare sinistra), per prevenire ricorrenze di FV. Altre cause che possono contribuire allo sviluppo di ectopie ventricolari (ad es., acidosi persistente, ipossiemia, ipomagnesiemia, ipocalcemia o farmaci) devono essere ricercate e corrette.

Forma farmaceutica

Flaconi da 50 ml al 2%

Dosaggio

Esiste una vasta letteratura sul modo più corretto per raggiungere e mantenere livelli ematici di lidocaina compresi in un range efficace di soppressione di 1.5-6 mg/ml. Per la FV refrattaria e la TV senza polso, una dose iniziale di 1-1,5 mg/kg è suggerita per ogni paziente. I pazienti vittime di arresto cardiaco possono necessitare di un solo bolo di lidocaina. La concentrazione plasmatica del farmaco persisterebbe infatti nel range terapeutico per un periodo di tempo prolungato, a causa della ridotta clearance del farmaco dal sangue dovuta allo scarso flusso ematico diretto al fegato durante la CPR. A causa dello scarso flusso ematico e del prolungamento del tempo di circolo osservati durante la CPR, nel trattamento di pazienti in arresto cardiaco la lidocaina si deve infondere solo in bolo. Dopo il ritorno ad una attività circolatoria spontanea, il farmaco deve essere somministrato in infusione continua per via ev. ad una velocità di 20-50 mg/kg al minuto (1-4 mg/min.). Nell'arresto cardiaco la lidocaina può essere somministrata attraverso il tubo endotracheale. Si usano in tal caso dosi 2-2,5 volte superiori a quelle ev. per ottenere dosaggi ematici equivalenti. In situazioni di non arresto cardiaco, è necessario un bolo iniziale di 1-1,5 mg/kg seguito da una infusione di mantenimento di 20-50 mg/kg al minuto (1-4 mg/min.) per ottenere rapidamente livelli terapeutici del farmaco. Per evitare il verificarsi di livelli subterapeutici di lidocaina dopo il bolo iniziale, è secondo bolo di 0,5 mg/kg dopo 10 minuti. Se l'ectopia ventricolare persiste, possono essere somministrati boli aggiuntivi di 0,5 -0,75 mg/kg ogni 5-10 minuti, fino ad una dose totale di 3 mg/kg.L'infusione di mantenimento deve essere regolata in accordo con i segni clinici e con i livelli di concentrazione plasmatica del farmaco.

La lidocaina subisce un metabolismo epatico dipendente dal flusso ematico. Sebbene non sia necessaria la riduzione della dose di carico, l'infusione di mantenimento deve essere ridotta del 50% in presenza di alterazioni del flusso ematico al fegato (infarto miocardico acuto, scompenso cardiaco congestizio o shock circolatorio), poiché la clearance totale della lidocaina in tal caso è ridotta. La dose di mantenimento deve essere ridotta del 50% anche nei pazienti con età superiore a 70 anni, in quanto essi presentano un ridotto volume di distribuzione. Poiché l'emivita della lidocaina è incrementata dopo 24-48 ore di infusione continua, la dose di mantenimento deve essere ridotta del 50% dopo 24 ore.

Precauzioni

Dosi eccessive di lidocaina possono provocare alterazioni neurologiche, depressione miocardica e depressione circolatoria. Indici clinici di tossicità neurologica da lidocaina includono sonnolenza, disorientamento, alterazione delle capacità uditive, parestesie e contrazioni muscolari. Alcuni pazienti possono diventare molto agitati. Tra gli effetti tossici più gravi vi sono crisi focali e crisi di grande male. Il trattamento consiste nella sospensione del farmaco e, se necessario, nella somministrazione di anticonvulsivanti (ad es. benzodiazepine, barbiturici) per controllare le crisi. I pazienti con elevate concentrazioni sieriche di lidocaina e con disfunzione ventricolare sinistra possono andare incontro a significativa depressione miocardica.

Schema per infusione continua di Lidocaina (flacone da 50 ml al 2% in 250 ml di Fisiologica)

Pagina 5 di 11I farmaci dell'emergenza

26/02/02http://nonsoloemergenza.freeweb.supereva.it/farmaci.htm

Page 12: Curarsi Con Il Magnesio

Magnesio

Meccanismo di azione

Il magnesio è un cofattore in numerose reazioni enzimatiche. E’ essenziale per il funzionamento della pompa ATPasica sodio-potassio. Agisce come un fisiologico bloccante dei canali del calcio e blocca la trasmissione neuromuscolare. L’effetto dell'ipomagnesiemia nelle malattie cardiache ben conosciuto. La carenza di magnesio è associata ad un'alta frequenza di aritmie cardiache, a sintomi di insufficienza cardiaca e a morte pmprovvisa. Nei pazienti con infarto miocardico acuto stata osservata una transitoria ipomagnesiemia non indotta da perdite renali.l'ipomagnesiemia può portare ad una FV refrattaria ed ostacolare il reintegro del potassio intracellulare, tale condizione deve essere corretta quando presente.

Indicazioni

L'integrazione di magnesio può ridurre l'incidenza delle aritmie ventricolari postinfanuali.magnesio è considerato trattamento di scelta nei pazienti con torsione di punta. Le prove che questa sostanza per via e.v. diminuisca le complicanze associate ad infarto miocardico acuto continuano ad accumularsi. Uno studio prospettico ha esaminato il ruolo della terapia di emergenza con magnesio ev. in pazienti con sospetto infarto miocardico acuto. In questo studio la mortalità a 30 giorni è stata significativamente più bassa (p = 0,04) nei pazienti trattati con magnesio. L'incidenza di insufficienza acuta di pompa si è ridotta del 25% nel gruppo. La riduzione di mortalità non è stata influenzata da altri interventi terapeutici (terapia trombolitica, aspirina, b bloccanti, calcio antagonisti, stimolazione cardiaca, defibrillazione o terapia antiaritmica). Gli effetti collaterali del magnesio sono stati transitori flushing e una maggiore incidenza di bradicardia sinusale.

Forma farmaceutica

Fiale da 1gr (10 ml)

Dosaggio

Per la somministrazione in emergenza durante TV, 1 o 2 g di magnesio solfato vengono diluiti in 10 ml di sol. di glucosio al 5% e infusi in 1-2 minuti. Nella FV il magnesio deve invece essere iniettato come bolo ev. Durante la somministrazione di magnesio, bisogna prestare attenzione alla possibilità che compaia asistolia o ipotensione clinicamente significativa. Nella torsione di punta sono state usate con successo dosi anche più alte, fino a 5-10 g. Le indagini cliniche non hanno

mg/kg/minKg

50 60 70 80 9020 15 18 21 24 2730 22 27 31 36 4040 30 36 42 48 5450 37 45 52,5 60 67

Dall'incrocio tra Kg e mg/kg/min scaturisce la velocità di infusione in ml/h

Pagina 6 di 11I farmaci dell'emergenza

26/02/02http://nonsoloemergenza.freeweb.supereva.it/farmaci.htm

Page 13: Curarsi Con Il Magnesio

ancora stabilito la dose ottimale.

Precauzioni

La tossicità da magnesio è rara, ma gli effetti collaterali dovuti ad un'infusione eccessivamente rapida includono flushing, sudorazione, modesta bradicardia e ipotensione. L'ipermagnesiemia può provocare depressione dei riflessi, paralisi fiaccida, collasso circolatorio, paralisi respiratoria e diarrea.

Noradrenalina

Meccanismo di azione

La noradrenalina è una catecolamina naturale che differisce chimicamente dall'adrenalina solamente per l'assenza di un gruppo metilico sull'amina terminale. Adrenalina e noradrenalina sono approssimativamente equivalenti nella loro capacità di stimolare i recettori b (cardiaci), mentre il loro effetto relativo sui recettori adrenergici a1 e b2 è completamente diverso. La noradrenalina è un potente a agonista con minimo effetto sui recettori b2; incrementa la contrattilità miocardica a causa del suo effetto b1 adrenergico, mentre la sua forte azione a adrenergica porta a vasocostrizione arteriosa e venosa. Gli effetti inotropo positivo e vasopressorio della noradrenalina sono stati impiegati nel trattamento dello shock refrattario. Tuttavia, l'aumentata resistenza vascolare che induce può contrastare il suo effetto inotropo. La noradrenalina incrementa la pressione sanguigna prevalentemente innalzando le resistenze vascolari sistemiche, e può non migliorare, ma addirittura diminuire, la gittata cardiaca. A causa dell'incremento di richiesta di ossigeno miocardico indotto, la noradrenalina pul'ischemia miocardica, specialmente se la vasocostrizione miocardica è indotta da stimolazione di recettori a coronarici. Questa catecolamina deve essere utilizzata come ultima risorsa farmacologica nel trattamento di pazienti con cardiopatia ischemica.

Indicazioni

La noradrenalina è usata nel trattamento dell'ipotensione emodinamicamente significativa refrattaria alle altre amine simpaticomimetiche. Il suo impiego ha maggiore utilitresistenze periferiche totali sono basse. L'ipotensione con basse resistenze vascolari sistemiche una condizione che si verifica raramente nei pazienti con infarto miocardico acuto ma pifrequentemente nello shock settico e neurogeno. L'uso della noradrenalina deve essere considerato una misura utile a guadagnare tempo. Un trattamento corretto richiede non solo il supporto della pressione sanguigna ma anche la correzione delle anomalie che sono alla base dello shock.

Forma farmaceutica

Fiale da

Dosaggio

La noradrenalina è disponibile in fiale di 4 ml contenenti 1 mg di noradrenalina base per ml (2 mg

Pagina 7 di 11I farmaci dell'emergenza

26/02/02http://nonsoloemergenza.freeweb.supereva.it/farmaci.htm

Page 14: Curarsi Con Il Magnesio

di noradrenalina bitartrato per ml). Una fiala deve essere aggiunta a 250 ml di soluzione di glucosio al 5% o di soluzione salina, ottenendo così una concentrazione di 16 m g/ml di noradrenalina base. Questo preparato dovrebbe essere infuso attraverso un catetere venoso centrale per minimizzare il rischio di stravaso (vedi "Precauzioni"). Generalmente la dose iniziale è di 0,5-1,0 mg/min. La velocità di infusione viene poi regolata in modo da ottenere la risposta desiderata, che di solito consiste nei mantenimento di una pressione arteriosa adeguata (un criterio ragionevole valore sistolico di armeno 90 mmHg), alla minor dose possibile. La dose media nell'adulto mg/min. I pazienti con shock refrattario possono necessitare di dosi elevate, fino a 30 mg/min, per mantenere un pressione arteriosa valida. La noradrenalina deve essere somministrata con un sistema di infusione volumetrico che assicuri una precisa velocità di infusione. L'uso di questo farmaco deve essere visto come una misura transitoria e la dose deve essere ridotta o l'infusione sospesa non appena possibile. La somministrazione deve essere ridotta gradualmente per evitare una improvvisa e grave ipotensione.

Precauzioni

Poiché la misurazione periferica della pressione arteriosa è spesso inesatta in presenza di grave vasocostrizione, può essere necessario monitorare la pressione arteriosa cruenta a livello centrale per determinarla con accuratezza. Quando invece non si utilizzi il monitoraggio arterioso invasivo della pressione sanguigna, durante la regolazione dell'infusione bisogna rilevare i valori pressori ogni 5 minuti, con il bracciale o con metodo Doppler ed in seguito ad intervalli regolari in base allo stato emodinamico del paziente. La noradrenalina incrementa il consumo miocardico di ossigeno senza indurre un aumento compensatorio del flusso coronarico. Questo può essere deleterio nei pazienti con infarto od ischemia miocardici. La noradrenalina può indurre aritmie, specialmente nei pazienti con deficit di volume ed in quelli con limitata riserva miocardica. È controindicata quando l'ipotensione ad ipovolemia, ad esclusione delle situazioni in cui è utilizzata come misura temporanea per mantenere la pressione di perfusione coronarica e cerebrale fino a che non si ottenga un ripristino della volemia. Lo stravaso di noradrenalina provoca necrosi ischemica e formazione di escare a livello dei tessuti superficiali. Se questo si verifica, si deve infiltrare l'area con fentolamina (5-10 mg diluiti in 10mg di soluzione salina) per antagonizzare la vasocostrizione indotta e ridurre al minimo necrosi e formazione di escare.

Dopamina

Meccanismo d'azione

La dopamina cloridrato è un precursore chimico della noradrenalina che stimola i dopaminergici, b1 adrenergici ed a adrenergici in modo dose - dipendente. La dopamina stimola anche il rilascio di noradrenalina. Basse dosi di dopamina (1-3 mg/kg al minuto) inducono i recettori dopaminergici a produrre vasodilatazione cerebrale, renale e mesenterica, mentre il tono venoso è aumentato a causa della stimolazione a adrenergica. La produzione di urina puaumentare, mentre di solito frequenza cardiaca e pressione arteriosa restano invariate. Nel range di dosaggio compreso tra 3 e 10 mg/kg al minuto, la dopamina stimola sia i recettori badrenergici, La stimolazione dei recettori b1 incrementa la gittata cardiaca e in parte contrasta la vasocostrizione a adrenergica. Questo provoca un miglioramento della gittata cardiaca e solo un modesto aumento delle resistenze vascolari sistemiche. A dosi maggiori di 2,5 mg/kg al minuto, la dopamina produce un sostanziale incremento del tono

Pagina 8 di 11I farmaci dell'emergenza

26/02/02http://nonsoloemergenza.freeweb.supereva.it/farmaci.htm

Page 15: Curarsi Con Il Magnesio

venoso e della pressione venosa centrale. A dosi superiori a 10 mg/kg al minuto, predomina il suo effetto a adrenergico. Conseguentemente, si ha vasocostrizione renale, mesenterica e periferica venosa ed arteriosa, con spiccato aumento delle resistenze vascolari sistemiche, delle resistenze vascolari polmonari, e con ulteriore incremento del precarico. Dosi maggiori di 20 mg/kg al minuto provocano effetti emodinamici simili a quelli dati dalla noradrenalina. Come per tutti i farmaci vasoattivi, c'è una notevole variabilità di risposta alla dopamina. Per questa ragione, l'infusione va regolata in base all'effetto emodinamico. La dopamina incrementa il lavoro miocardico senza che si verifichi un aumento compensatorio del flusso coronarico.squilibrio tra apporto e richiesta di ossigeno può sfociare in una ischemia miocardica.

Indicazioni

La dopamina è indicata in caso di ipotensione emodinamicamente significativa in assenza di ipovolemia. Una definizione ragionevole di ipotensione significativa è una pressione arteriosa sistolica minore di 90 mmHg associata ad evidenza di scarsa perfusione tissutale, oliguria o alterazioni della coscienza. La dopamina deve essere usata alle dosi più basse che possano produrre una adeguata perfusione degli organi vitali. Se per mantenere valori pressori accettabili si rende necessario un dosaggio superiore a 20 mg/kg al minuto si deve passare alla noradrenalina. Immediatamente dopo la rianimazione, possono rendersi necessarie dosi più elevate di dopamina per indurre la transitoria ipertensione raccomandata per migliorare la perfusione cerebrale. importante ricordare che l'effetto a adrenergico della dopamina, anche a basse velocitinfusione, innalza la pressione di incuneamento polmonare e può indurre o peggiorare una congestione polmonare a dispetto di un miglioramento della gittata cardiaca. Possono essere utilizzati vasodilatatori (ad es., nitroglicerina o nitroprussiato) per ridurre il precarico e migliorare la gittata cardiaca contrastando l'incremento delle resistenze arteriose e venose provocato dalla dopamina. La combinazione di dopamina e nitroprussiato produce effetti emodinamici simili a quelli della dobutamina.

Forma farmaceutica

Fiale da 200 mg

Dosaggio

La dopamina è disponibile solamente per uso ev. Il contenuto di una fiala deve essere posto in 250 ml di glucosio al 5%. La velocità iniziale di infusione è di 1-5 mg/kg al minuto, e puaumentata fino ad ottenere il miglioramento della pressione arteriosa, della diuresi e degli altri indicatori di perfusione degli organi bersaglio. Si consiglia un dosaggio finale di 5minuto. Per ridurre al minimo gli effetti collaterali, si deve impiegare la più bassa velocitsomministrazione che induca un quadro emodinamicamente soddisfacente. La dopamina deve essere somministrata con una pompa volumetrica per assicurare una precisa velocità di infusione. Il monitoraggio emodinamico è essenziale per il corretto uso di questo farmaco nei pazienti con cardiopatia ischemica o con insufficienza cardiaca congestizia. Il monitoraggio dovrebbe essere messo in pratica prima della somministrazione, o il pipossibile dopo che ha avuto inizio. L'infusione di dopamina deve essere ridotta gradualmente per evitare una acuta risposta ipotensiva. La dopamina non deve essere aggiunta a soluzioni contenenti sodio bicarbonato o ad altre soluzioni alcaline, poiché a pH alcalino viene lentamente inattivata.

Schema per la somministrazione di Dopamina (Revivan) in infusione continua(diluire una fiala di Revivan in 250 ml di Glucosio al 5%)

Pagina 9 di 11I farmaci dell'emergenza

26/02/02http://nonsoloemergenza.freeweb.supereva.it/farmaci.htm

Page 16: Curarsi Con Il Magnesio

Precauzioni

La dopamina incrementa la frequenza cardiaca e può indurre o peggiorare le aritmie ventricolari e sopraventricolari. Inoltre, anche a basse dosi il suo effetto vasocostrittore su vene ed arterie puesacerbare la congestione polmonare e compromettere la gittata cardiaca. In risposta ad alte dosi di dopamina possono aumentare il consumo di ossigeno e la produzione di lattato miocardici.

Recettori adrenergici cardiovascolari

I recettori adrenergici regolano il tono della muscolatura liscia cardiaca, vascolare, bronchiolare e gastrointestinale. Esistono tre tipi di recettori adrenergici: a adrenergici (a1 e a2), b adrenergici (b

e b2), e dopaminergici. Le catecolamine differiscono tra loro nell'affinità di legame per questi recettori (Tab. 1).

mg/kg/min. 50 Kg 60 Kg 70 Kggtt/min ml/h gtt/min ml/h gtt/min ml/h gtt/min

2 3 8 3 9 4 11 43 4 11 5 15 5 16 64 5 15 6 18 7 21 85 6 16 7 21 9 26 106 8 22 9 27 11 32 127 9 26 11 32 12 38 148 10 30 12 36 14 42 169 11 34 14 41 15 47 18

10 12 38 15 45 17 53 2011 14 42 17 50 20 58 2212 15 45 18 54 21 63 2413 16 49 20 59 23 68 2614 18 53 21 63 25 73 2815 19 57 22 66 26 78 3016 20 60 24 72 28 84 3217 21 63 26 78 30 90 3418 23 68 27 81 32 95 3619 24 72 29 87 34 100 3820 25 75 30 90 35 105 40

Legenda: Azione dopaminergica

Azione b stimolanteAzione a stimolante

Farmaco Dosaggio Effetto a Effetto b

Adrenalina 0.5-1 mg 1-200 mg/min

+ ++

++ +++

Pagina 10 di 11I farmaci dell'emergenza

26/02/02http://nonsoloemergenza.freeweb.supereva.it/farmaci.htm

Page 17: Curarsi Con Il Magnesio

Tabella 1. Amine simpaticomimetiche

I recettori a1 sono presenti nella regione postsinaptica del neurone nel muscolo liscio vascolare.

La stimolazione del recettore vascolare provoca vasocostrizione. Questi recettori a livello miocardico mediano gli effetti inotropo positivo e cronotropo negativo. La potenza relativa nei confronti dei recettori a1 da parte degli agonisti adrenergici disponibili è, in ordine crescente, fenilefrina, noradrenalina, adrenalina.

I recettori a2 presinaptici regolano il tono dei grossi vasi e costituiscono un meccanismo di controregolazione per l'attività dei recettori a1. Quando vengono stimolati, il rilascio di noradrenalina è inibito, con diminuzione dell'attività adrenergica mediante limitazione dell'accumulo di noradrenalina. Nel sistema nervoso centrare, la stimolazione dei recettori ainibisce gli archi riflessi a livello del locus coeruleus, provocando vasodilatazione periferica. I recettori a2 postsinaptici possono anche mediare la vasocostrizione venosa ed arteriolare.

La stimolazione dei recettori b2 incrementa la frequenza cardiaca e la contrattilità miocardica. La stimolazione dei recettori b2 provoca vasodilatazione e rilasciamento della muscolatura liscia bronchiale, uterina e gastroenterica. L'attività dei recettori b2 modula inoltre il metabolismo lipidico e la glicogenolisi e tende a spostare il potassio in sede intracellulare, inducendo ipokaliemia. Questo effetto può giocare un ruolo importante nell'induzione di aritmie in corso di ischemia e potrebbe spiegare l'effetto positivo del blocco b adrenergico sia in fase acuta che come prevenzione secondaria nei confronti di problemi cardiaci dopo un infarto miocardico. La stimolazione dei recettori b2 adrenergici dà luogo a rilascio di renina, fenomeno invece inibito da alte dosi di farmaci b bloccanti.

La stimolazione dei recettori a (ad es., da farmaci come noradrenalina o dopamina) provoca vasocostrizione coronarica. Questo fenomeno è di solito prontamente antagonizzato da fattori metabolici locali, come l'adenosina, che sono prodotti in risposta al lavoro cardiaco. Nei pazienti coronaropatici, la vasocostrizione coronarica dovuta ad uno stimolo può essere amplificata, e sono frequenti reazioni paradosse dovute a danno endoteliale. Per questa ragione, le catecolamine con effetto a agonista devono essere usate con cautela, se non evitate del tutto, nei pazienti con cardiopatia acuta ischemica. I recettori a 2 postsinaptici possono essere particolarmente importanti nel mediare il vasospasmo coronarico. I calcio-antagonisti smorzano la vasocostrizione ae questo è uno dei motivi della loro efficacia nel contrastare la vasocostrizione coronarica. La stimolazione dei recettori b adrenergici generalmente provoca vasodilatazione coronarica.

Noradrenalina 2-80 mg/min +++ ++

Dopamina1-3 mg/Kg/min 3-10 mg/Kg/min

10-30 mg/Kg/min

+ ++

+++

+ (*) ++ ++

Dobutamina 2-30 mg/Kg/min + +++Isoproterenolo 2-10 mg/Kg/min 0 +++

* Aumento del flusso renale e splancnico

Pagina 11 di 11I farmaci dell'emergenza

26/02/02http://nonsoloemergenza.freeweb.supereva.it/farmaci.htm

Page 18: Curarsi Con Il Magnesio

CURARSI CON IL MAGNESIO

Il documento che segue merita di essere letto e preso in considerazione, tuttavia prima di intraprendere una simile cura é opportuno consultare il proprio medico di fiducia.

UN RIMEDIO STRAORDINARIO CONTRO UN MALE INCURABILE E ALTRI MALI

di Padre Beno J. Collegio S. Caterina - Prof. fisica, chimica e biologia

Le persone ormai senza speranza di guarire dal male detto "becco di pappagallo", dal male al nervo sciatico, mali alla colonna vertebrale e calcificazioni, hanno ora una cura efficace, indolore, semplice non cara.

Allo stesso tempo funziona anche per tutti i dolori causati da carenza di magnesio trascurata, fino alla artrosi.

PREPARAZIONE:

Sciogliere in una brocca 100 grammi di cloruro di magnesio in 3 litri d'acqua (33 grammi per litro). Dopo aver ben mescolato conservare in recipienti di vetro, non nella plastica.

[ Vedi fondo pagina ]

Una DOSE equivale ad una tazzina da caffè.

LA MIA CURA:

Quando avevo 61 anni, quasi paralitico, 10 anni prima di iniziare la cura, sentivo delle fitte acute nella regione lombare - un becco di pappagallo appunto - incurabile secondo il medico. Ma io rimediai a quel dolore reumatico, che curai con KETACIL, dimenticando allora il becco di pappagallo, che già prima mi dava un peso in più sulla gamba destra.

Trascorsi 5 anni il peso divenne un dolore che, nonostante tutte le cure, continuava ad aumentare. Dopo 2 anni, infine, mi ricordai della causa del dolore: alzandomi male dal letto sentivo un formicolio scendere lungo la gamba fino ai piedi. Se mi sedevo il formicolio cessava, se mi alzavo ritornava. Poteva essere solo quel maledetto "becco di pappagallo" ciò che affliggeva il nervo sciatico alla terza vertebra, e quando stavo appoggiato all'altro piede o se stavo seduto, gli dava sollievo. Allora facevo tutte le mie attività rimanendo seduto il più possibile. C'erano anni in cui facevo tutto stando seduto, meno la messa, un tormento. E rinviavo continuamente un viaggio nell'isola di Marajó dove dovevo completare una rete di radio-telefonia di 40 stazioni in 6 stati. Dopo sei mesi mi misi in viaggio sperando miglioramenti in quell'isola dell'eterna primavera. Ma peggiorai ancora. Celebravo la messa stando seduto, accompagnato dai fedeli.

Pagina 1 di 4CLORURO DI MAGNESIO

25/02/02http://fwi2viu.freeweb.supereva.it/magnesio.htm

Page 19: Curarsi Con Il Magnesio

Dirigevo i miei aiutanti a montare i tralicci e installare le antenne dalle cime dei tetti. Senza indugio tornai a Florianopolis da uno specialista con delle nuove radiografie. A quel punto era già diventato un gruppo di "becchi di pappagallo" , con i loro becchi calcificati, duri, in grado avanzato.... Non é possibile fare nulla. Le applicazioni di micro-onde e la trazione alla colonna vertebrale non arrestarono il dolore, al punto di non riuscire a dormire nemmeno disteso. Me ne stavo seduto, fin quasi a cadere dalla sedia per il sonno, quando scoprii che potevo dormire rannicchiato nel letto come un gatto. Certamente solo Dio mi poteva raddrizzare. Mancava poco che non potessi sfuggire al dolore nemmeno seduto o rannicchiato. E allora ? Cosi disperato chiesi aiuto al buon Dio : "Hai visto la tua creatura ? Non ti costa nulla mandare un piccolo aiuto ..."

Provvidenzialmente andai quindi all'INCONTRO DI SCIENZIATI GESUITI a Porto Alegre e Padre Suarez mi disse che la cura era semplice con CLORURO DI MAGNESIO e mi mostrò un libretto di Padre Puig, gesuita spagnolo che lo ha scoperto....e che sua madre era rigida e calcificata come me, però, con questo sale, diventò agile come una ragazza come pure altri suoi parenti. E scherzando mi disse: "Con questo sale puoi morire solamente prendendo un colpo in testa o per un altro incidente.

Subito a Florianopoli iniziai a prendere una dose al giorno tutte le mattine; dopo tre giorni iniziai a prendere una dose al mattino e una alla sera, comunque continuai a dormire rannicchiato fino al ventesimo giorno, quando mi svegliai disteso nel letto senza dolore. Ma se camminavo, ancora quel dolore. Al trentesimo giorno mi alzai completamente sbalordito: "Sarà che sto sognando ?". Niente più mi faceva male e feci persino un giretto per la città sentendo tuttavia quel peso di dieci anni prima. Al quarantesimo giorno camminai per l'intera giornata, sentendo appena un po' di peso. Dopo tre mesi sentivo crescere l'agilità. Sono già passati 10 mesi e mi piego quasi come un cobra.

Il magnesio porta via il calcio dai punti indebiti e lo fissa solidamente nelle ossa. E ancora di più: ha normalizzato le pulsazioni che erano al disotto di 40, quando già pensavo che il cuore stesse segnando il passo. Il sistema nervoso é divenuto calmo, più lucido, il sangue decalcificato e fluido. Le frequenti fitte acute al fegato sono scomparse. La prostata, che fu operata in un primo periodo di cura, ora non mi disturba molto. E altri effetti ancora, tanto che varie persone mi chiedono: "Cosa ti sta succedendo ? Diventi più giovane ?". E tutto questo mi ha ridato la gioia di vivere. Per questo mi sento invitato a ripartire quel "piccolo aiuto" che il buon Dio mi ha dato. Centinaia di persone sono guarite a Santa Caterina dopo anni di sofferenza per dolori vertebrali, artrosi, ecc. e ne mandano anche essi copie ad altri che sono disperati.

IMPORTANZA DEL CLORURO DI MAGNESIO:

Il magnesio produce l'equilibrio minerale che anima gli organi nell'espletamento delle loro funzioni (catalizzatrici), come i reni, per alimentare l'acido urico nelle artrosi, decalcifica fino alle più sottili membrane nelle articolazioni e nelle sclerosi e nelle sclerosi calcificate,

Pagina 2 di 4CLORURO DI MAGNESIO

25/02/02http://fwi2viu.freeweb.supereva.it/magnesio.htm

Page 20: Curarsi Con Il Magnesio

per evitare infarti, purificando il sangue; rinvigorisce il cervello, restituisce o mantiene la gioventù, fino alla vecchiaia. Il magnesio é di tutti gli elementi il meno somministrato, come il professore in aula.

Dopo i 40 anni l'organismo assorbe sempre meno magnesio, producendo vecchiaia e dolori. Per ciò deve essere preso secondo l'età :

da 40 a 55 anni 1/2 dose;

da 55 a 70 anni 1 dose al mattino;

da 70 a 100 anni una dose al mattino e una alla sera.

Attenzione: per le persone che vivono in città con alimentazione di bassa qualità (cibi sofisticati e confezionati), un po' di più ; per le persone che vivono in campagna un poco meno.

Il magnesio non crea assuefazione, ma al sospenderne l'uso se ne perde il beneficio. Non si potrà sfuggire completamente a tutte le malattie, i dolori e al naturale decadimento del corpo, ma tutte queste cose saranno molto più attenuate o addirittura eliminate. La maggioranza, tuttavia, si lascerà persuadere dalla pigrizia, invece di godere di una salute radiosa.

Il magnesio non é una medicina, ma un alimento senza controindicazioni, ed é compatibile con qualsiasi cura farmacologia in corso.

La persona adulta ne dovrebbe assumere nei cibi l'equivalente di tre dosi e, non riuscendovi, dovrebbe integrare la dose al di fuori del cibo, per non ammalarsi.

Difficilmente si può oltrepassare il limite di quantità, infatti le dosi indicate per persone da 40 a 100 anni sono quelle minime. Prendete una dose per un dolore soltanto e gli eventuali altri dolori saranno ugualmente guariti perché il sale mette in ordine tutto il corpo.

FORMAZIONI ORGANICHE:

"Becco di pappagallo", nervo sciatico, artrosi cervicali, calcificazioni, sordità per calcificazione: 1 dose al mattino, 1 al pomeriggio e una alla sera.

Dopo guariti é necessario prendere il cloruro di magnesio come prevenzione del male e questo é la dose a seconda dell'età.

ARTROSI: l'acido urico si deposita nelle articolazioni del corpo e in modo visibile nelle dita che si gonfiano. Questo perché i reni non funzionano bene, per mancanza di magnesio. Attenzione perché un rene qualche volta é ormai già rovinato: 1 dose al mattino. Se dopo venti giorni non ci sono miglioramenti e non é guarita la deformazione, prendere 1 dose al mattino e 1 alla sera. Dopo la guarigione proseguire con le dosi per la prevenzione.

Pagina 3 di 4CLORURO DI MAGNESIO

25/02/02http://fwi2viu.freeweb.supereva.it/magnesio.htm

Page 21: Curarsi Con Il Magnesio

PROSTATA: Es. un anziano non riusciva ad urinare. La sera in cui doveva operarsi di prostata gli somministrarono 3 dosi come preparazione. Iniziò subito a migliorare...... e dopo una settimana era guarito, senza operazione. Ci sono casi in cui la prostata regredisce, talvolta, fino a ritornare normale: 2 dosi al mattino, 2 dosi al pomeriggio, 2 dosi alla sera. Riscontrato il miglioramento proseguire con le dosi per la prevenzione.

ACCIACCHI DA VECCHIAIA: Rigidezza muscolare, crampi, tremolii, arteriosclerosi, insufficiente attività cerebrale: 1 dose al mattino, 1 dose al pomeriggio e 1 alla sera.

L'amico Alessandro mi ha scritto: "...Riguardo la dose io attualmente invece di prepararne una quantità in bottiglia, lo preparo al momento dell'assunzione, ho calcolato un mezzo cucchiaino da caffè in un bicchiere d'acqua, in questo modo è molto meno "cattivo" inoltre dopo alcuni giorni nella bottiglia, ho notato che il sapore peggiora, così invece il problema é risolto..."

Trascrizione by Vittorio Crapella [ Retunr ] [Le mie pagine]

Pagina 4 di 4CLORURO DI MAGNESIO

25/02/02http://fwi2viu.freeweb.supereva.it/magnesio.htm