Culturonda® italiano

Culturonda®12 proposte per vivere l’Alto Adige e la sua cultura

Il primo evento culturale per voi: la lettura

Alcune indicazioni per la lettura di questo libretto

1. Sfogliatelocomefosseunalbumdifotografie.Dall’inizioallafineoviceversa,

tutto è permesso.

2. ViaccorgeretecheculturainAltoAdigevuoldiremoltopiùdivisitare

castelli, chiese e musei.

3. Potreteapprofondireleprimeimpressioni:nellepaginesuccessivetroverete

infatti link e suggerimenti per la lettura.

4. Nellacartinachechiudeilvolumettosonoindicati34luoghidiinteresse

culturalechetestimonianolostrettolegametraculturaevita.

Il secondo evento culturale per voi: il viaggio

La natura ha fortemente plasmato questa terra e la sua gente. Ogni

prospettivaquiprendeavviodallamontagna.Panoramiepuntidivista.

L’altoeilbasso,lostrettoel’ampioquistannogomitoagomito.

Datempoimmemorabilelevallisitingonodinovitàeprogressomentre

inquotairitmidivitaresistonoconostinazione.Suimontilaconoscenza

dellanaturaedelletradizionisiconservainconsapevolenellaquoti

dianità;invallesiècompresobenprestoeconlungimiranzacheèla

culturaadareidentitàadunaterra.Findal1850latuteladeibeni

culturalièunarealtàchevigilasumonumentiarchitettonicicarichidi

storia:laregionedellerocche,deicastelli,dellechiesevienetutelata

sistematicamente. Un territorio che le guerre hanno spesso risparmiato

e che la storia ha arricchito.

Una terra abitata da 510.000 persone: tedeschi, italiani, ladini, tutti con

i propri usi, le proprie storie e memorie. Nel tempo i muri si sono fatti

peròpermeabili,levitesiintrecciano,leabitudinisitemperano,lestorie

12 proposte per vivere l’Alto Adige

iniziano a somigliarsi e le lingue si mescolano. Nasce così una

cultura del quotidiano che solo in Alto Adige può assumere

queste forme.

Lostiledivitaalpinoequellomediterraneohannotrovatoqui

unanuovasintonia,contrastipaesaggisticieculturalimantengo

novivoilmicrocosmoaltoatesino;laculturaquièvita.Culturon

da®vuoldiffonderequest’originalevissutoculturalealtoatesino

e,perfarlo,hascelto12propostetralepiùsignificativedavivere

sulterritorio.Lacultura,affermaCulturonda®, non è un elenco da

spuntare,èpiuttostounarealtàdascoprire.Chinonsiacconten

tadilasciarsiaffascinaredaimagnificipaesaggidell’AltoAdige

mavuoleanchecomprenderneilterritorioelegenti,graziea

Culturonda®vieneaccompagnatoallascopertadiunpaesaggio

culturale autentico e ricco di contrasti.

www.suedtirol.info/culturonda_it

|Ilmanieropiùimponentedell’AltoAdige:www.casteltirolo.it

|Lamummiapiùimportantealmondo:www.iceman.it

|Lepiùbellemontagnedelmondo:www.suedtirol.info/dolomiti

|Ilpiùfamosomonasteroaltoatesino:www.abbazianovacella.it

|Lacittàcintadamurameglioconservatanell’arcoalpino:www.glurns.eu

|VivereinaltaquotainAltoAdige:www.masidimontagna.it

|Laricchezzalinguisticadell’AltoAdige:www.museumladin.it

|Igiardinipiùsoleggiatidell’AltoAdige:www.trauttmansdorff.it

|Leminierepiùalted’Europa:www.museominiere.it

|L’inimitabileculturadelvinodell’AltoAdige:www.vinialtoadige.com

|Caleidoscopiculinaritranordesud:www.suedtirol.info/piaceri

|L’arteel’artigianatopiùvividell’arcoalpino:www.werkstaetten.it

| Ottobre | Novembre | Dicembre

> Festa dell’Uva a Merano: www.merano.eu

> International Mountain Summit (IMS) a Bressanone: www.ims.bz

> Merano WineFestival & Culinaria: www.meranowinefestival.com

> I “Klosn” – sfilata di S. Nicolò con maschere a Stelvio: www.sulden.com

> Avvento Alpino in Val Sarentino: www.alpenadvent.sarntal.com

> Mostra di presepi a San Paolo d’Appiano: www.appiano.com

> Avvento a Glorenza: www.suedtirol.info/altrimercatini

| Agosto | Settembre

> Bolzano Festival Bozen: www.bolzanofestivalbozen.it

> Marmo & Albicocche a Lasa: www.silandro-lasa.it

> Musica Estate Pusteria: www.musiksommer-pustertal.eu

> Unika in Val Gardena: www.unika.org

> Settimane Musicali Meranesi: www.meranofestival.com

> Festa dei canederli a Vipiteno: www.sagradeicanederli-vipiteno.com

> Transumanza in Val Senales: www.valsenales.com

> Transart: www.transart.it

> Alto Adige Festival: www.altoadige-festival.it

| Gennaio | Febbraio | Marzo | Aprile

> Le “Nozze del contadino” a Castelrotto*: www.alpedisiusi.info

> Maratona dei Canederli (“Knödelmarathon”) in Val Casies: www.plandecorones.com

> “Zusslrennen” – streghe carnevalesche a Prato allo Stelvio: www.valvenosta-altoadige.info

> Sfilata carnevalesca dell’Egetmann a Termeno*: www.suedtirol.info/eventi

> Festival del formaggio a Campo Tures*: www.festivaldelformaggio.com

> Mostra vini di Bolzano: www.mostravini.it

> Dé dl vin – Vino Sci Safari in Alta Badia: www.altabadia.org

> Festival Musik & Kirche (Musica e chiesa) di Bressanone: www.musik-kirche.it

> Bolzano Cinema: www.filmtage.it

| Maggio | Giugno | Luglio

> Vino in festa sulla Strada del Vino: www.suedtiroler-weinstrasse.it

> Festival del Gusto Alto Adige a Bolzano*: www.festivaldelgusto.it

> Serate dei Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano: www.trauttmansdorff.it

> Soirée a Castel Tirolo: www.meranofestival.com

> Feste musicali a Castel Roncolo: www.kulturinstitut.org

> Jazzfestival Alto Adige: www.suedtiroljazzfestival.com

> Settimane Musicali Gustav Mahler a Dobbiaco: www.gustav-mahler.it

> Valbadia Jazz Festival: www.valbadiajazz.com

> Bolzano Danza: www.bolzanodanza.it

Gennaio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre DicembreFebbraio

*ogni due anni

Pubblicazioni consigliate

Ilvolumeillustratopresentaleultimescopertescientificheeraccoglieriflessionisurisvoltimediaticiecommerciali legati alla mummia, come pure un contributo dedicato agli autori del nuovomodellotridimensionalediÖtzi.Angelika FleckingerFolio Editore

Ötzi 2.0

Laricchezzaculturaleestoricadell’AltoAdigevistaattraversolavarietàdeisuoicostumi tradizionali. Una guida dedicata alladescrizionedeglielementidell’abitotradizionale, delle stoffe, degli accessori.Uta RadakovichEdizioni Reverdito

Costumi tradizionali dell’Alto Adige/Südtirol

Tre esperti abitanti di Glorenza fanno da ciceroniattraversolacittàpiùpiccoladell’AltoAdige,unrarogioielloarchitettonico. Una guida completa alle curiositàstoriche,consuggerimentiperescursioni, feste tradizionali, ristoranti.Christine Kreidl, Christine Niederholzer, Elmar PriethFolio Editore

Glorenza da scoprire

L’AltoAdigeèoggiunasocietàinbilico.Puòcaderenelladerivaetnicaodiventareunmodellodiconvivenza,dovelediversecomunitànonsianoconcorrenti, ma complementari. Il librofavoriscelasecondaprospettiva.Lucio Giudiceandrea, Aldo MazzaEdizioni alpha beta Verlag

Stare insieme è un’arte. Vivere in Alto Adige/SüdtirolQuesta guida racconta in circa 100

paginel’importantissimastoriadiCastelTiroloeciòcheancoroggipossiamo ammirare di quello che untempofuilpiùrilevantemanierotirolese.Julia HörmannTappeiner

Castel Tirolo

Conidatifornitidaesperti disvariatediscipline,statistica, demografia, linguistica, turismo ecc., ledesignerdell’agenziano.parkinghanno creato grafici e illustrazioni digrandeefficaciacomunicativa.Hermann Gummerer, Franziska HackFolio Editore

Alto Adige – Tutto di tutto

Costumi tradizionali dell’Alto Adige/Südtirol

Unviaggiostoricoculturaleaiconfinivisibilieinvisibili,geograficiestoricimaanche linguistici e religiosi in Alto Adige,dasempreterradi“confine”;ognicapitolo è corredato da una proposta escursionistica.Luisa Righi, Stefan WallischFolio Editore

Lungo i confini dell’Alto Adige

Settantacinqueaziendevinicolemeritevolidiunasostaperdegustareilorovini,maanchepervisitarnelecantine, i piccoli musei o i modernissimi impianti.Tobias Hierl, Christoph TschollFolio Editore

Un sorso di Alto Adige

Itinerari tra storia, cultura e tradizione, 156pagine.Andreas Gottlieb HempelFolio Editore

Culturonda® Alto Adige – Südtirol

La guida per eccellenza alla cucina altoatesina:850ricettedellagastronomia locale accompagnate da suggerimenti e trucchi su ingredienti, preparazione e attrezzi da utilizzare.Heinrich Gasteiger, Helmut Bachmann, Gerhard WieserAthesia

Cucinare nelle Dolomiti

Tutelareecondividereiltesoroculturaleereditatodagliavi,affinchéleDolomiticontinuinoaregalarciinconfondibili panorami esteriori e interiori:eccoilfiloconduttorediquesto libro splendidamente illustrato.Reinhold Messner, Ursula Demeter, Georg Tappeiner Tappeiner

Dolomiti. Patrimonio dell’umanità

La storia del turismo in Alto Adige illustratainmodovivaceattraversobrevistorieedimmaginieloquenti. Josef Rohrer

Reperibile direttamente presso il Touriseum (Museo Provinciale del Turismo): tel. 0473 270 172 · [email protected]

Camere libere – Il libro del Touriseum

Culturonda® Dolomythos 12 proposte culturali fra naturaetradizioninelleDolomiti

www.suedtirol.info/culturonda_dolomythos_it

Culturonda® Vino 12 proposte per scoprire la culturadelvinoinAltoAdige

www.suedtirol.info/culturonda_vino

museumobil Card

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LamuseumobilCarduniscedueofferte:laMobilcard,validaperimezzipubblicidituttol’AltoAdige,el’ingressogratuito asvariatimusei.Persetteopertregiorni.

Informazioni su: www.museumobilcard.info

Culturonda®

Dolomythos12 proposte culturali nelle Dolomiti, patrimonio mondiale dell'UNESCO

Culturonda® Alto Adige/SüdtirolCulturonda® DolomitiCulturonda® Vino

App per iPhone e Androidwww.suedtirol.info/culturondaapp_it

Culturonda®

12 proposte per vivere l’Alto Adige/Südtirol e la sua cultura

Castel Tirolo

Glorenza

Ladino, tedesco, italiano

Ötzi

Castel Trauttmansdorff

Le Dolomiti

Gewürztraminer, Lagrein e Schiava

Masi d’alta montagna

Rame e argento

Novacella

Canederli e spaghetti (ovunque in Alto Adige)

Metallo e legno

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Culturonda®12 proposte per vivere l’Alto Adige e la sua cultura

Metallo e legno L’arte e l’artigianato più vivi dell’arco alpinoIn Alto Adige il numero delle bande musicali e due volte quello dei comuni. Conservare l’eredità musicale fa parte del costume e della quotidianità al-toatesina. Nel solco dell’attività contadina, con i suoi tempi scanditi, so-pravvivono ricche tradizioni legate alle stagioni, alla vita degli alpeggi e al-le festività religiose. E poi ci sono i celebri intagliatori del legno, gli artisti dei presepi e i ricamatori con rachidi di pavone. Ancora oggi molti altoate-sini possiedono un abito tradizionale che rivela molto su chi lo indossa, ad esempio da quale valle proviene e se e sposato. La cultura permea la quoti-dianità altoatesina, perché qui uomini e donne “vivono” la propria cultura.

… da non perdere…» Nelle feste la musica riempie l’aria: uno dei gruppi musicali d’eccellen-

za e la banda “Pfeffersberg” di Bressanone, mentre ad Appiano sono ben quattro le formazioni musicali in una comunità di 10.000 anime. Nella banda di Monguelfo invece e stata debellata la supremazia ma-schile: oltre la metà dei musicisti e di sesso femminile.

» Gli intagliatori, soprattutto in Val Gardena, sono maestri e custodi di un artigianato secolare. Dal 1994 molti artisti artigiani gardenesi si so-no consorziati nell’associazione Unika che ad Ortisei gestisce uno spa-zio espositivo: il requisito principale per farne parte e che producano, appunto, pezzi unici.

» 36 corporazioni si sono riunite nella cooperativa “Artigiani Atesini”, il cui negozio sotto i Portici di Bolzano merita davvero una visita.

Associazione bande musicali altoatesinetel. 0471 976 387 · www.vsm-bozen.it

Galaria Unika, Ortisei/Val Gardenatel. 339 17 92 227 · www.unika.org

Artigiani Atesini, Bolzanotel. 0471 978 590 · www.werkstaetten.it

Castel TiroloIl maniero più imponente dell’Alto AdigeCastel Tirolo e il castello avito dei conti del Tirolo che diede il proprio nome al territorio unificato nel XIII secolo sotto il conte Mainardo II. Da allora la storia del Tirolo e legata indissolubilmente al nome del castello. Lo dimostra il fatto che i ceti tirolesi del XV secolo erano dispostia rendere omaggio solo a chi fosse il signore di Castel Tirolo. Da lungo tempo il castello ha perso il proprio potere politico. Un percorso interatti-vo guida oggi i visitatori all’interno del maniero restaurato e illustra i mo-menti salienti della storia del territorio e dell’arte locale. Una mostra per-manente racconta il lungo cammino fino all’autonomia altoatesina che garantisce oggi ampie competenze alla Provincia di Bolzano.

… da non perdere…» Il portale del palazzo e quello della cappella appartengono alle più stra-

ordinarie opere scultoree in pietra del Romanico nell’arco alpino. » Nel mastio viene illustrata la storia recente dell’Alto Adige per mezzo

di postazioni multimediali, documenti storici, testimonianze sonore e filmati.

» Il cosiddetto “cortile delle cucine” ospita un’avvincente rappresenta-zione della vita quotidiana nel Medioevo.

Museo storico-culturale di Castel Tirolo, Tirolotel. 0473 220 221 · www.casteltirolo.itTempo occorrente, compreso percorso a piedi dall’abitato di Tirolo: ½ giornata

Le DolomitiLe più belle montagne del mondo“Le Dolomiti non sono le montagne più alte o più pericolose, ma sicura-mente le più belle”, afferma il leggendario Reinhold Messner. Questo miracolo della natura e frutto di 250 milioni di anni di storia movimentata. Le rocce dolomitiche sono formate in gran parte da alghe e barriere coral-line che crescevano nel caldo mare di Teti, poi ritiratosi. Qui l’alternanza di pallide creste rocciose, pietra lavica e prati di un verde intenso e unica al mondo. Infinite leggende narrano di streghe, fate, uomini cattivi, mondi fantastici ammantati di mistero. La maledizione di Laurino, re degli gnomi, fa sì che di sera le rocce del Catinaccio diventino come per magia rosseggianti. Nel 2009 le Dolomiti sono state dichiarate patrimonio mondiale dell’umanità dall’unesco.

… da non perdere…» Nel 1909 viene inaugurata la Große Dolomitenstraße (Grande strada

delle Dolomiti) che da Bolzano arriva a Dobbiaco passando per Canazei e Cortina d’Ampezzo. Il tracciato sale spesso oltre i 2.000 metri, ren-dendola una delle più belle strade panoramiche d’Europa. Per apprez-zarla al meglio si consiglia un viaggio organizzato in bus.

» Il Messner Mountain Museum di Reinhold Messner affronta il tema della montagna in cinque strutture museali disseminate in Alto Adige e nel Bellunese. Il cuore del progetto si trova a Castel Firmiano, all’in-gresso di Bolzano. Il Ripa di Castel Brunico e dedicato alla cultura del-le popolazioni di montagna. Tutti i reperti esposti sono di proprietà di Messner.

» Le aree di interesse paesaggistico e culturale delle Dolomiti sono tute-late grazie a 4 parchi naturali. I geologi definiscono il Parco naturale Puez-Odle “il cantiere geologico delle Dolomiti”. Il Parco naturale Fa-nes-Sennes-Braies rappresenta un habitat ideale per molte specie ani-mali. Il Parco naturale Sciliar-Catinaccio si estende attorno alle monta-gne più emblematiche dell’Alto Adige. Il quarto parco dolomitico e quello delle Tre Cime, che e dedicato a grandi scalatori come Franz In-nerkofler e i fratelli Zsigmondy.

Molte agenzie e associazioni turistiche altoatesine propongono il “Grande Tour delle Dolomiti”; viaggiando da soli, in auto o moto: 1 giorno; in bici-cletta o a piedi: conformemente alle capacità individuali

MMM – Messner Mountain Museum> mmm Firmian, Castel Firmiano, Bolzano, tel. 0471 631 264> mmm Juval, Castel Juval, Castelbello, tel. 348 44 33 871> mmm Ortles, Solda, tel. 0473 613 577> mmm Ripa, Castel Brunico, tel. 0474 410 220> mmm Dolomites, Monte Rite, Cibiana di Cadore, tel. 0435 890 996www.messner-mountain-museum.itTempo occorrente: 1-3 ore a museo; 2-3 giorni per tutti i musei

Parchi naturali nelle DolomitiUfficio Parchi Naturalitel. +39 0471 417 770 · www.provincia.bz.it/parchi-naturaliTempo occorrente: 1 giornata

NovacellaIl più famoso monastero altoatesinoL’abbazia dei canonici agostiniani di Novacella presso Bressanone era il più grande complesso monastico tirolese; venne fondato nel 1142 e fin dall’inizio disponeva di vaste proprietà fondiarie. È ancor oggi ammini-strato dai canonici agostiniani. Di particolare fascino l’insolita e articolata architettura esterna del complesso, ma anche i tesori negli interni non sono da meno, primo fra tutti la biblioteca abbaziale. Un vero gioiello e il “pozzo delle meraviglie”, costruito nel 1508; vi sono raffigurate le sette meraviglie del mondo antico, a cui nel 1669 venne aggiunta l’ottava meraviglia: la stessa abbazia di Novacella.

… da non perdere…» La luminosa basilica, eretta nello stile barocco della Germania meridio-

nale, e decorata con 365 putti, ognuno diverso dall’altro. » Con la sua fastosa sala rococò, la biblioteca di Novacella e un vero e

proprio gioiello. Qui sono custoditi volumi in folio finemente decorati, antichi mappamondi e mappe, orologi di ogni stile, apparecchiature astronomiche e telescopi. La biblioteca conserva 92.000 libri e preziosi codici miniati, che racchiudono lo scibile umano di otto secoli.

» I canonici agostiniani iniziarono a coltivare l’uva fin dalla costruzione del monastero. Un’esperienza lunga più di 850 anni, abbinata alla più moderna tecnologia vinicola, fa della cantina di Novacella una delle più rinomate dell’Alto Adige. Non passa anno senza che i vini monastici, soprattutto i bianchi, vengano premiati.

Abbazia di Novacella, Novacellatel. 0472 836 189 · www.abbazianovacella.itTempo occorrente: ½ giornata

Canederli e spaghettiCaleidoscopi culinari tra nord e sudProprio come il nostro speck, che e più dolce del suo analogo del nord, molto affumicato, ma ha un sapore più deciso del delicato prosciutto crudo di tradizione mediterranea, la cucina altoatesina ha saputo sviluppare una simbiosi del tutto peculiare. È l’espressione della cultura gastronomica alpina e della cucina italiana raffinata e leggera. E tutto ciò che in Alto Adige esce da cucine e cantine, in ogni locale, dalla malga al ristorante raffinato, ha l’ambizione di saper offrire piacere al palato e gioia dello stare assieme. Vengono proposti soprattutto prodotti e prelibatezze frutto del territorio e della stagione.

… da non perdere…» Assaggiare in un locale tradizionale canederli fritti o allo speck, agli

spinaci, al formaggio o una delle altre venti varianti. » A cena con le stelle: l’Alto Adige e una regione ricca di cuochi “stellati”.

Concedetevi un menu in uno dei ristoranti più rinomati. » I negozi “Pur Südtirol” a Brunico e all’interno dello storico edificio del

Kurhaus di Merano hanno un assortimento di 1.500 prodotti provenienti da contadini e produttori altoatesini. L’arredamento dei due ne gozi, e sta-to concepito dal designer Harry Thaler con materiali “puri” dell’Alto Adige.

Il mercato dei sapori Pur SüdtirolMerano tel. 0473 012 100 · Brunico tel. 0474 050 500www.pursuedtirol.com

GlorenzaLa città cinta da mura meglio conservata dell’arco alpinoLa più piccola città delle Alpi conta 890 abitanti. In origine era un insediamento appartenente alla provincia romana della Rezia e poi nell’Alto Medioevo al vescovado svizzero di Coira; intorno al 1290 il conte Mainardo II del Tirolo le concesse il diritto di tenere mercato e nel 1304 Glorenza venne citata per la prima volta come città in un documento uffi-ciale. L’abitato ha mantenuto quasi immutate le proprie caratteristiche storiche e viene considerato un gioiello architettonico: l’intatta cinta muraria del XVI secolo, con le sue tre possenti porte turrite ed una serie di torri di difesa, racchiude vicoli e scorci pittoreschi, case patrizie e portici dal particolare fascino.

… da non perdere…» Un intero giro della città, da compiere da soli o con una guida,

seguendo la cinta muraria perfettamente conservata. » Storiche mura cingono anche la chiesetta di San Vito sulla collina di

Tarces (Tartscher Bühel), una delle tante testimonianze del ricco patrimonio culturale romanico che caratterizza la Val Venosta.

» Castel Coira, situato nelle vicinanze della cittadina, ospita la più gran-de armeria privata del mondo: qui e possibile ammirare ben 50 armatu-re complete. Tra tutte spicca quella di Ulrico IX che deve essere stato una sorta di gigante visto che la sua corazza ha un’altezza di 2,10 metri ed un peso di 45 chili.

Giro della città: Associazione turistica di Glorenzatel. 0473 831 097 · www.altavenosta-vacanze.itTempo occorrente: 2 ore

Collina di Tarces: Alta Venosta Vacanze, Mallestel. 0473 831 190 · www.altavenosta-vacanze.it · Tempo occorrente: 1 oraLa Via romanica delle Alpi: www.stiegenzumhimmel.it

Castel Coira, Sludernotel. 0473 615 241 · www.castelcoira.com · Tempo occorrente: 1 ora

Masi d’alta montagnaVivere in alta quota in Alto AdigeIn quasi nessun’altra parte del mondo oltre 10.000 persone vivono in masi costruiti su declivi impervi, occupandosi prevalentemente di allevamento e agricoltura; senza il loro lavoro in condizioni così difficili in quei luoghi non esisterebbe alcun paesaggio antropizzato. Usi, costumi e tradizioni sono ancora vivi e vengono tramandati con passione. Ma cosa trattiene gli agricoltori lassù? Una capacità di adattamento di cui essere orgogliosi, una capacità di resistere nel vecchio mondo e restare legati ad una natura che per il visitatore e idilliaca, mentre per la famiglia che vive nel maso rappresenta solo il suo ambiente vitale.

… da non perdere…» I Masi della Muta sopra Merano sono facilmente raggiungibili in funi-

via dall’abitato di Tirolo e offrono una prima impressione della dura vi-ta in luoghi impervi.

» Spesso abbarbicate a erti pendii, le Viles della Val Badia sono degli agglomerati abitativi formati da gruppetti di “Paarhof”, i cosiddetti masi a coppia. Da Campill un altro sentiero circolare conduce alle Vi-les di Frena, Seres, Mischì e, costeggiando il torrente Seres, alla Valle dei Mulini. Qui otto mulini restaurati e funzionanti mostrano come veniva sfruttata l’acqua dai contadini, alcuni dei quali ancora oggi vi macinano il grano.

» Già molto tempo fa i contadini sapevano che il fieno di montagna ha effetti curativi e rilassanti sul corpo; oggi i processi moderni consento-no di applicare tutto l’anno i rinomati trattamenti ai bagni di fieno.

Albergo Hochmuth, Tirolotel. 333 26 68 484 · www.hochmuth.it · Tempo necessario: ½ giornata

Viles ladineSentiero delle Viles di Campill: Informazioni presso l’ufficio turistico di San Martino in Badiatel. 0474 523 175 · www.sanmartin.it · Tempo occorrente: 1,5 ore

La cultura del bagnotel. 0471 068 163 · www.badlkultur.it · Durata del bagno di fieno: 2 ore

Ladino, tedesco, italianoLa ricchezza linguistica dell’Alto AdigeLa lingua più parlata in Alto Adige e il tedesco, o meglio un dialetto della Baviera meridionale che presenta numerose varianti da valle a valle. Dei 510.000 altoatesini, circa il 68 per cento parla tedesco e il 25 per cento ita-liano; le comunità di lingua italiana risiedono prevalentemente a Bolzano, Merano e nella Bassa Atesina, a sud del capoluogo. La lingua più antica e però il ladino che, con i suoi oltre 1.000 anni di storia, un tempo era diffu-so in tutto il territorio ma oggi parlato e scritto in prevalenza in Val Gar-dena e in Val Badia da non più di 18.000 persone.

… da non perdere…» Passeggiata a Bolzano dal Municipio fino a piazza Mazzini, passando

per i Portici e superando il ponte sul Talvera. Si nota subito il passaggio da una zona dallo stile “tedesco” ad una dallo stile “italiano”.

» In molte valli secondarie esistono dialetti piuttosto singolari e quelli della Val Sarentino, a nord di Bolzano, e della Valle Aurina, a nord di Brunico, si sono conservati quasi inalterati. Entrare in una trattoria di paese può offrire un’esperienza linguistica diretta e originale!

» Il “Museum Ladin” di San Martino in Badia presenta un emozionante spaccato della storia della cultura ladina.

Per una visita guidata di Bolzano contattare l’Azienda di soggiornotel. 0471 307 000 · www.bolzano-bozen.itIn bici attraverso Bolzano – tour con guida tel. 333 83 84 447 · www. passepartour.comTempo occorrente: 2 ore

Museum Ladin Ciastel de Tor, San Martino in Badiatel. 0474 524 020 · www.museumladin.itTempo occorrente: 2 ore

Gewürztraminer, Lagrein e SchiavaL’inimitabile cultura del vino dell’Alto AdigeL’Alto Adige e il più antico territorio a vocazione vitivinicola dell’area germanofona. Già i Reti, che giunsero sulle Alpi nell’800 a.C., coltivavano le viti su pergole e utilizzavano botti di legno per conservare e trasportare il vino; i Romani trovarono dunque una cultura del vino originaria e svilup-pata. Le varietà Gewürztraminer (Traminer aromatico), Lagrein e Schiava sono vitigni autoctoni dell’Alto Adige. Qui le viti crescono su terreni tra i 200 ed i 1.000 metri di altitudine e i vini eccellono per eleganza e corpo.

… da non perdere…» Aggirandosi per Caldaro, si scoprono aspetti della storia del suo vino,

ma anche storie sulle sue tenute, i suoi luoghi e i loro nomi. wein.kaltern, un’iniziativa curata dalla comunità locale, offre l’opportu-nità di conoscere i vini, la loro storia e la loro lavorazione.

» La Strada del Vino dell’Alto Adige e una meta obbligata per chi ama il vino ed il gusto. Vigneti pittoreschi immersi in paesaggi idilliaci accompagnano l’ospite da Nalles fino al sud dell’Alto Adige, passando per Bolzano. Tre itinerari del gusto pensati per i ciclisti offrono svariate opportunità per visitare cantine e castelli.

» E ovunque vi sia del vino da acquistare, si possono anche fare degusta-zioni in cantine sociali, tenute private ed enoteche. Merita davvero fer-marsi e sorseggiare!

wein.kaltern, Caldaro sulla Strada del Vinotel. 0471 965 410 · www.wein.kaltern.com

Vino & Bici sulla Strada del Vino dell’Alto Adigetel. 0471 860 659 · www.suedtiroler-weinstrasse.it/bici

Rame e argento Le miniere più alte d’EuropaLa vita dei minatori era scandita dal buio dei cunicoli e dalla luce del casco protettivo. Per centinaia di anni sono scesi nelle viscere delle montagne altoatesine per estrarre rame, piombo, zinco e argento. In super ficie, nei villaggi dei minatori, si svolgeva una vita a sé stante, che comprendeva tutti i settori della cultura. Oggi quel mondo sotterraneo e alla portata di tutti senza alcun rischio, basta munirsi di casco e lampada frontale.A Lasa, paesino della Val Venosta, le strade sono lastricate di bianco. Qui ancora oggi si estrae il pregiato marmo di Lasa, considerato la pietra calcarea più resistente alle intemperie del mondo.

… da non perdere…» La cosa più affascinante del mondo delle miniere di Monteneve e

l’enorme rete di gallerie e pozzi che corre sotto la montagna. Tramite questi cunicoli e possibile, camminando per ore sottoterra, passare dalla Val Ridanna alla confinante Val Passiria. Il villaggio dei minatori di San Martino di Monteneve (a 2.355 metri di quota), restaurato nel 1990, consente di capire in quali estreme condizioni vivessero i suoi abitanti.

» Muniti di casco e giacca a vento, si può sferragliare su un antico treni-no attraverso gli stretti cunicoli del museo delle miniere di Predoi. Po-co distante, nel cosiddetto Granaio di Cadipietra, e stata ricostruita la storia dell’estrazione mineraria attraverso testimonianze orali e visive.

» Magia bianca: grazie ad un’escursione guidata, gli ospiti possono visitare gli stabilimenti di marmo di Lasa e ammirare le eccezionali testi monianze dell’arte sacra marmorea. I più allenati a camminare possono anche vedere da vicino il complesso sistema di trasporto del marmo dalla cava allo stabilimento.

Museo Provinciale delle Miniere > Mondo delle miniere Ridanna-Monteneve tel. 0472 656 364 · www.bergbaumuseum.it> Museo delle miniere Predoi tel. 0474 654 523 · www.bergbaumuseum.it> Museo delle miniere Granaio Cadipietra tel. 0474 651 043 · www.bergbaumuseum.itTempo occorrente: variabile da miniera a miniera

Visite guidate ai marmi di Lasatel. 347 40 95 404 · www.marmorplus.itTempo occorrente: sulle tracce del marmo di Lasa: 2 ore; sulle tracce del trasporto del marmo: 6 ore

Castel TrauttmansdorffI giardini più soleggiati dell’Alto AdigeGià nella metà del XIX secolo i medici consigliavano ai loro pazienti di sfruttare il mite clima invernale e la flora quasi mediterranea di Merano a scopo curativo. E così in riva al Passirio, in cerca di riposo e mondanità, arrivavano ospiti da tutta Europa. Il personaggio più famoso e senz’altro la principessa Elisabetta d’Austria, la celebre Sissi, che d’inverno soleva trascorrere due lunghi periodi di vacanza a Castel Trauttmansdorff. Oggi sui pendii attorno al castello si estendono degli straordinari giardini con 80 diversi ambienti botanici, che fanno della struttura meranese una delle 6 più belle d’Europa. All’interno del castello invece e stato rea-lizzato il “Touriseum”, un museo che racconta in maniera divertente lo svi-luppo del turismo in Alto Adige.

… da non perdere…» Nella cornice di un anfiteatro naturale, i Giardini di Castel Trautt-

mansdorff racchiudono 80 diversi ambienti botanici, una enorme va-rietà paesaggistica e svariate stazioni artistiche e sensoriali. Dieci padi-glioni artistici ed una grotta completano la grande offerta di informazioni sul mondo vegetale.

» Il Touriseum di Castel Trauttmansdorff a Merano illustra in maniera di-vertente 200 anni di storia del turismo alpino e i cambiamenti cultura-li: una volta le montagne erano viste come qualcosa di minaccioso, poi i cittadini scalarono le vette e ne fecero il mito dell’alta borghesia, che se ne stava ad ammirarle da una sicura terrazza d’albergo.

» Dalla “Passeggiata di Sissi” si giunge alla splendida piattaforma pano- ramica “il binocolo”, progettata dall’architetto e designer di fama inter-nazionale Matteo Thun; chi si avventura sulla piattaforma prova la sen-sazione di librarsi nel vuoto.

Giardini di Castel Trauttmansdorff e Touriseum, Merano> Giardini tel. 0473 235 730 · www.trauttmansdorff.it > Touriseum tel. 0473 270 172 · www.touriseum.it Tempo occorrente: 1 giornata

Tutti gli alloggiPer disponibilità e prenotazioni online, pacchetti vacanza e informazioni generali: www.suedtirol.info

Vacanze in agriturismoAlimentazione sana e tante attività nei masi contadini, alcuni specializ-zati in vacanze a tema: www.gallorosso.it

Il fascino della storiaI migliori alberghi storici dell’Alto Adige premiati per l’architettura, la lunga tradizione ed il servizio moderno:www.historischergastbetrieb.it

Luoghi idilliaci13 indirizzi dove la tradizione si sposa al comfort dello stile di vita moderno:www.postiameni.com Benessere alpino30 alberghi a 4 stelle all’insegna delle “4 colonne del benessere”: Wellfeeling, Fitness, Beauty e Vitale Cuisine:www.belvita.it

Dormire in un’azienda vitivinicolaSiti con informazioni su aziende vitivinicole altoatesine che offrono vitto e alloggio:www.fws.it www.gallorosso.it

Un giorno pieno di attività merita una notte di completo relax

ÖtziLa mummia più importante al mondoÖtzi e conservato in condizioni estreme, protetto da vetri spessi 8 centi-metri ad una temperatura di -6 gradi Celsius con il 98 per cento di umidi-tà. Nella cella del museo che custodisce la mummia sono state ricreate le condizioni della conca sul ghiacciaio della Val Senales, laddove Ötzi fu ritrovato nel 1991. L’uomo dei ghiacci risale a 5.300 anni fa ed e la più antica mummia umida. Oggi si sa che al momento della morte era in fuga sulle montagne di casa e che e stato vittima di un’aggressione. Ricerca tori, giornalisti, artisti ed appassionati di esoterismo hanno contri-buito a creare l’immagine che ci siamo fatti di Ötzi. Per gli scienziati Ötzi rappresenta un paziente da studiare in continuazione, in grado di fornire cognizioni di antropologia, genetica e medicina.

… da non perdere…» Grazie alla mummia ed ai suoi reperti originali – ascia, berretto in

pelliccia d’orso, abiti, arco e frecce – nel Museo Archeologico di Bolzano sono state ricreate scene di vita quotidiana degli abitanti delle Alpi nell’età della pietra. E anche le ultime conoscenze scaturite dalla ricerca genetica vengono presentate in maniera interessante.

» Basandosi su dati scientifici, nel 2011 gli artisti olandesi Adrie ed Alfons Kennis hanno realizzato per il museo bolzanino una ricostruzione a grandezza naturale dell’uomo venuto dal ghiaccio: se non era proprio così, sicuramente ci assomigliava.

» Per sapere come si viveva ai tempi di Ötzi e anche possibile visitare il mu-seo interattivo “ArcheoParc” della Val Senales, nelle vicinanze di Merano.

Museo Archeologico dell’Alto Adige, Bolzanotel. 0471 320 100 · www.iceman.itTempo occorrente: 2 ore

ArcheoParc Val Senalestel. 0473 676 020 · www.archeoparc.itTempo occorrente: 2 ore

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Il Catinaccio nelle Dolomiti, patrimonio mondiale dell’umanità unesco

Vendemmia, tempo di TörggelenLa scultura lignea della Val Gardena

Piazza Walther a Bolzano

Alto Adige, tradizione e modernità

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