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Quotidiano on-line di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza Cronaca del Veneto .com 58.000 Spedizioni SABATO 23 NOVEMBRE 2019 - NUMERO 2540 - ANNO 09 - Direttore responsabile: ACHILLE OTTAVIANI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI LE ADESIONI AL BANDO DELLA REGIONE Sono 301 i giovani medici lau- reati e abilitati, ma non specia- lizzati, che hanno aderito al bando della Regione per l’as- sunzione nella branca di medi- cina e geriatria negli ospedali veneti. Si aggiungono ai 223 che avevano aderito all’analogo bando per i Pronto Soccorso, per un totale di 524 candidati a entrare nel sistema sanitario ospedaliero. Ne dà notizia il pre- sidente della Regione, Luca Zaia, al termine della selezione dei due bandi varati in agosto dalla Giunta veneta per far fron- te alla carenza di medici. “Andiamo avanti convinti– dice il Governatore – perché abbiamo preso un impegno con la gente e abbiamo la volontà di risolvere i problemi, non certo di crearli. Con una serie di iniziative rispondiamo a una crisi grave, con una carenza di 56.000 medici in Italia e 1.300 in Veneto. Questi 523 giovani – aggiunge Zaia – sono medici veri e propri. Non abbiamo assolutamente nulla, anzi, con- tro le specializzazioni: ottimo che ci siano e ottimo l’aumento del numero delle borse di studio di specialità, per il quale ho già dato la disponibilità della Regione alle Università. In que- sta fase emergenziale di grave carenza però – chiarisce Zaia – prima vengono le cure alla gente, poi tutto il resto. Non si deve dimenticare – conclude il Governatore – che i medici lau- reati e abilitati non ancora spe- cializzati possono già fare le guardie mediche per legge nazionale e che, nelle nostre intenzioni, dopo un periodo di ulteriore formazione, affianche- ranno i colleghi strutturati e svol- geranno attività perfettamente in linea con la laurea e la prepa- razione conseguite”. I primi corsi di formazione per 50 di questi giovani inizieranno il 18 dicembre. Una data scelta non a caso, perché si è deciso di fare tutto con la massima serie- tà, aspettando il pronunciamen- to del Tar, previsto per i primi di dicembre, sul ricorso contro la Regione presentato dai medici dell’Anaao.“Nel frattempo stia- mo lavorando con le Università – dice l’assessore Manuela Lanzarin – per concordare le modalità attraverso le quali poter inserire negli ospedali gli specializzandi agli ultimi anni di percorso. Il tutto fa parte di una strategia su più fronti, alla quale spero si aggiunga presto un altro tassello: si tratta di un emendamento che ho presen- tato in Quinta Commissione del Consiglio regionale nell’ambito del lavoro in atto sul Pdl 462 che detta disposizioni di adegua- mento ordinamentale in materia di politiche sanitarie e sociali, con il quale rispondiamo all’al- larme lanciato da 200 direttori di pronto soccorso di tutta Italia sul rischio di non poter più coprire nemmeno i turni quotidiani”. L’emendamento “Lanzarin” pre- vede che possano accedere ai concorsi indetti dal Sistema Sanitario Regionale fino al 31 dicembre 2021 i medici che, in 10 anni di attività, abbiano maturato almeno 4 anni di ser- vizio, anche se non continuati- vo, in un pronto soccorso, o che possano documentare ore di lavoro svolte pari a 4 anni. Manuela Lanzarin MEDICI, LA CARICA DEI TRECENTO L AUREATI , ABILITATI , MA NON SPECIALIZZATI SONO IN FILA PER ESSERE ASSUNTI NELLA BRANCA DI MEDICINA E GERIATRIA . S I AGGIUNGONO AI 223 CHE AVEVANO RISPOSTO PERIPRONTOSOCCORSO Anche i postini del boss hanno dei trascorsi veneti. La tappa trevigiana del ricercato numero uno in Italia, il capo dei capi di mafia trova trac- cia nelle dichiarazioni di un pentito. Pietro Geremia Matteo Messina Denaro Il vicepresidente della San Marco Group, apre le porte dell’azienda di Marcon per visite gui- date e laboratori didattici dedicati ai bambini. Per scoprire i segreti dei colori. KO OK GUARDA IL SITO CRONACADELVENETO.COM E SEGUICI SU L’ultimo rapporto della Fondazione Nordest fotografa la situazione della nostra Regione, che assomiglia a un Giano bifronte. Da una parte ci sono realtà economico-sociali con perfor- mance con standard elevati. Che vuol dire che nonostante la crisi economi- ca abbia compiuto 11 anni, il Veneto è riuscito a resistere, con una tenuta di massima in termini di prodotto interno lordo, occupazione e investimenti. Questo dovrebbe essere di stimolo e spronare un po’ tutti ad un maggiore ottimismo. L’export poi cresce e nel Triveneto, nel primo semestre di que- st’anno, ha superato il 2,3%. Però non è tutto oro quello che luccica. Rimane in sospeso il grave problema del falli- mento delle due banche venete a cui si aggiunge una strana e quasi inspie- gabile forma di disorientamento col- lettivo da parte degli abitanti delle sette province. In parole povere, la nostra Regione e il Nordest non si sentono più motore e protagonisti come lo sono stati in passato. I motivi di questo disorientamento sono mol- teplici e complessi. Uno di questi sicu- ramente è lo spostamento a Milano di una somma di poteri e una insoppor- tabile lentezza decisionale rispetto al luogo dove queste scelte devono essere poi realizzate. A tutto questo si somma che il Nordest ha perso gran parte dei suoi punti di riferimento. Fossero banche aziende, istituzioni o politica. Insomma, è necessario rinno- varsi anche psicologicamente. VENETO A DUE VELOCITÀ di Achille Ottaviani

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Quotidiano on-line di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, VicenzaCronaca del Veneto.com

58.000 Spedizioni

SABATO 23 NOVEMBRE 2019 - NUMERO 2540 - ANNO 09 - Direttore responsabile: ACHILLE OTTAVIANI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

LE ADESIONI AL BANDO DELLA REGIONE

Sono 301 i giovani medici lau-reati e abilitati, ma non specia-lizzati, che hanno aderito albando della Regione per l’as-sunzione nella branca di medi-cina e geriatria negli ospedaliveneti. Si aggiungono ai 223che avevano aderito all’analogobando per i Pronto Soccorso,per un totale di 524 candidati aentrare nel sistema sanitarioospedaliero. Ne dà notizia il pre-sidente della Regione, LucaZaia, al termine della selezionedei due bandi varati in agostodalla Giunta veneta per far fron-te alla carenza di medici.“Andiamo avanti convinti– dice ilGovernatore – perché abbiamopreso un impegno con la gentee abbiamo la volontà di risolverei problemi, non certo di crearli.Con una serie di iniziativerispondiamo a una crisi grave,con una carenza di 56.000medici in Italia e 1.300 inVeneto. Questi 523 giovani –aggiunge Zaia – sono mediciveri e propri. Non abbiamoassolutamente nulla, anzi, con-tro le specializzazioni: ottimoche ci siano e ottimo l’aumentodel numero delle borse di studiodi specialità, per il quale ho giàdato la disponibilità dellaRegione alle Università. In que-sta fase emergenziale di gravecarenza però – chiarisce Zaia –

prima vengono le cure allagente, poi tutto il resto. Non sideve dimenticare – conclude ilGovernatore – che i medici lau-reati e abilitati non ancora spe-cializzati possono già fare leguardie mediche per leggenazionale e che, nelle nostreintenzioni, dopo un periodo diulteriore formazione, affianche-ranno i colleghi strutturati e svol-geranno attività perfettamentein linea con la laurea e la prepa-razione conseguite”. I primicorsi di formazione per 50 diquesti giovani inizieranno il 18dicembre. Una data scelta nona caso, perché si è deciso difare tutto con la massima serie-

tà, aspettando il pronunciamen-to del Tar, previsto per i primi didicembre, sul ricorso contro laRegione presentato dai medicidell’Anaao.“Nel frattempo stia-mo lavorando con le Università– dice l’assessore ManuelaLanzarin – per concordare lemodalità attraverso le qualipoter inserire negli ospedali glispecializzandi agli ultimi anni dipercorso. Il tutto fa parte di unastrategia su più fronti, alla qualespero si aggiunga presto unaltro tassello: si tratta di unemendamento che ho presen-tato in Quinta Commissione delConsiglio regionale nell’ambitodel lavoro in atto sul Pdl 462 chedetta disposizioni di adegua-mento ordinamentale in materiadi politiche sanitarie e sociali,con il quale rispondiamo all’al-larme lanciato da 200 direttori dipronto soccorso di tutta Italia sulrischio di non poter più coprirenemmeno i turni quotidiani”.L’emendamento “Lanzarin” pre-vede che possano accedere aiconcorsi indetti dal SistemaSanitario Regionale fino al 31dicembre 2021 i medici che, in10 anni di attività, abbianomaturato almeno 4 anni di ser-vizio, anche se non continuati-vo, in un pronto soccorso, o chepossano documentare ore dilavoro svolte pari a 4 anni.

Manuela Lanzarin

MEDICI, LA CARICA DEI TRECENTOLAUREATI, ABILITATI, MA NON SPECIALIZZATI SONO IN FILA PERESSERE ASSUNTI NELLA BRANCA DI MEDICINA E GERIATRIA. SIAGGIUNGONOAI223 CHEAVEVANORISPOSTOPERIPRONTOSOCCORSO

Anche i postini del boss hanno dei trascorsiveneti. La tappa trevigiana del ricercato numerouno in Italia, il capo dei capi di mafia trova trac-cia nelle dichiarazioni di un pentito.

Pietro Geremia Matteo Messina DenaroIl vicepresidente della San Marco Group, aprele porte dell’azienda di Marcon per visite gui-date e laboratori didattici dedicati ai bambini.Per scoprire i segreti dei colori.

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L’ultimo rapporto della FondazioneNordest fotografa la situazione dellanostra Regione, che assomiglia a unGiano bifronte. Da una parte ci sonorealtà economico-sociali con perfor-mance con standard elevati. Che vuoldire che nonostante la crisi economi-ca abbia compiuto 11 anni, il Veneto èriuscito a resistere, con una tenuta dimassima in termini di prodotto internolordo, occupazione e investimenti.Questo dovrebbe essere di stimolo espronare un po’ tutti ad un maggioreottimismo. L’export poi cresce e nelTriveneto, nel primo semestre di que-st’anno, ha superato il 2,3%. Però nonè tutto oro quello che luccica. Rimanein sospeso il grave problema del falli-mento delle due banche venete a cuisi aggiunge una strana e quasi inspie-gabile forma di disorientamento col-lettivo da parte degli abitanti dellesette province. In parole povere, lanostra Regione e il Nordest non sisentono più motore e protagonisticome lo sono stati in passato. I motividi questo disorientamento sono mol-teplici e complessi. Uno di questi sicu-ramente è lo spostamento a Milano diuna somma di poteri e una insoppor-tabile lentezza decisionale rispetto alluogo dove queste scelte devonoessere poi realizzate. A tutto questo sisomma che il Nordest ha perso granparte dei suoi punti di riferimento.Fossero banche aziende, istituzioni opolitica. Insomma, è necessario rinno-varsi anche psicologicamente.

VENETOA DUE VELOCITÀ

di Achille Ottaviani

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Assessore Lanzarin: “Impegno per potenziare i servizi, al centro sostegno a famiglie”Nella giornata del trentennaledella convenzione Onu per idiritti dell’Infanzia e dell’Adole -scenza l’assessore regionalealla sanità e al sociale Ma -nuela Lanzarin ha ricevuto aPalazzo Balbi i rappresentantidel Tavolo veneto ‘Un Welfareper i Minori’, rete di oltre 25enti, associazioni e coordina-menti che operano in Venetoin favore della crescita di bam-bini e ragazzi. Il coordinatoredel tavolo, Paolo Rigon, insie-me ad alcuni rappresentati deltavolo, ha consegnato all’as-sessore il Manifesto per i dirittialla crescita e alla cura di bimbiE ragazzi, che ha raccolto onli-ne oltre 3 mila sottoscrizioni. IlManifesto sollecita Regione eistituzioni a potenziare servizi ecure per i minori abusati, mal-trattati o a rischio devianze e

sostenere famiglie, comunità,enti del privato sociale che sifanno carico dei soggetti in etàevolutiva più fragili e più in dif-ficoltà. L’as sessore ha annun-ciato l’avvio di una ricognizione

su tutti i servizi territoriali delleUlss finalizzata ad una miglioreallocazione delle figure profes-sionali e delle risorse, alla lucedelle mutate dinamiche demo-grafiche e delle nuove emer-

genze sociali. Infine l’assesso-re ha ricapitolato l’impegnoassunto, con il bilancio di pre-visione appena approvato,dalla Regione Veneto a favoredell’infanzia.

Lanzarin e “Un Welfare per minori”

INFANZIA, TAVOLO “WELFARE PER I MINORI”

PRIORITÀ AD ACCORCIARE LE LISTE DI ATTESA PER CASE DI RIPOSO

Risorse per residenze per anziani e disabili, “In 5 anni finanziatii 1800 posti in più”Priorità all’assistenza residen-ziale e semiresidenziale adanziani e disabili, cioè adaccorciare le liste di attesaper l’inserimento in case diriposo, case famiglia e centridiurni. Questa l’indicazione-chiave del riparto del Fondoregionale per la non-autosuffi-cienza 2019, contenuta nelprovvedimento approvatodalla Giunta regionale, su pro-posta dell’assessore alla sani-tà e al sociale ManuelaLanzarin, e ora trasmessoalla quinta commissione delConsiglio regionale per ilparere di competenza. IlFondo 2019 per la non auto-sufficienza risulta avere unadotazione finanziaria com-plessiva di 786,1 milioni dieuro, oltre 22 in più rispettoallo scorso anno. Nel fondo

confluiscono le risorse stan-ziate dalla Regione con il pro-prio bilancio(739,6 milioni dieuro) e la quota trasferita alVeneto del Fondo nazionaleper la non autosufficienza

(45,5 milioni di euro). Nellasuddivisione adottata que-st’anno il fondo riserva la‘parte del leone’ alle impegna-tive di residenzialità per glianziani: 493,6 milioni di euro

(pari al 62,8 per cento), 13milioni in più dello scorsoanno, sono dedicati, appunto,ai contributi per le rette nellecase di riposo. Per l’accoglien-za residenziale per le personedisabili ci sono 161,7 milioni dieuro (il 20 per cento delFondo), quasi 10 in più rispet-to allo scorso anno, ripartiti tracontributi alle rette per chi èassistito in case-famiglia o isti-tuti (67,6 milioni) e contributiper chi frequenta centro diurnieducativi e occupazionali (94milioni di euro). In totale, quin-di, la Regione impegnaquest’anno 32 milioni di euroin più rispetto al 2015 perimpegnative di residenzialità,corrispondenti a 1795 posti inpiù, ossia a 15 residenze assi-stite o centri servizi da 120posti ciascuno.

Luca Zaia

NON AUTOSUFFICIENTI, RIPARTO DA 786 MILIONI

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A tutte le scuole primarie e secondare e nuove carte topografiche dei parchi regionaliLa Giunta regionale, su pro-posta dell’assessore al terri-torio e ai parchi CristianoCorazzari, ha approvato unaccordo di collaborazionecon l’Ente Parco naturaleregionale del Delta del Po perestendere il progetto “A scuo-la di Mare e Biodiversità suGoletta Verde” a tutte le scuo-le primarie e secondarie diprimo grado del Veneto. “Ilprogetto, rivolto originaria-mente ai soli istituti scolasticidelle Provincie di Rovigo ePadova – spiega l’assessore–, è finalizzato alla valorizza-zione e alla promozione del-l’offerta educativa, turistico-culturale e ambientale delDelta del Po, un contesto ter-ritoriale da sempre moltovocato alle politiche dellagestione del mare, delle risor-

se ittiche e della pesca e che,grazie alla presenza di unimportante Parco-Riserva diBiosfera MAB UNESCO, èsempre più centrato anche su

politiche di tutela dell’impor-tante patrimonio di biodiversi-tà”. Le azioni della propostaformativa per l’anno scolasti-co 2019/2020 riguardano l’or-

ganizzazione di un corso diformazione e qualificazioneper educatori ambientalitenuto da esperti in materianaturalistica e ambientale eda conoscitori delle tradizionie della cultura locale, pressola sede operativa del Parconaturale regionale del Deltadel Po a Portoviro (Ro); laprogettazione di offerte didat-tiche, con escursioni, sui temidella biodiversità, sul sistemadelle aree protette, delle atti-vità antropiche legate al terri-torio, sulle tradizioni di pescalocali, sulle produzioni agrico-le, sulle tecniche di naviga-zione a vela e sulle interazio-ni fra ambiente e produzioniittiche. Si stima l’adesione di100 classi con il coinvolgi-mento di circa 2.000 studentie di 200 insegnanti.

Cristiano Corazzari

ALLARGATO PROGETTO DIDATTICO DELTA DEL PO

SICUREZZA IDRAULICA PADOVA-VENEZIA

L’assessore: “Solo una delle innumerevoli opere per salvaguardare gli abitanti”In merito alle dichiarazioni del-l’assessore del Comune diPadova Andrea Micalizzi rela-tivamente alle opere di difesaidraulica realizzate dallaRegione del Veneto per mette-re in sicurezza la città diPadova e alla costruzione del-l’idrovia Padova-Venezia, l’as-sessore regionale all’ambienteGianpaolo Bottacin precisaalcuni aspetti. Le affermazionidell’assessore di Padova –dichiara – dimostrano l’ignoran-za di chi pensa che l’unico inter-vento per mettere in sicurezzala rete idrografica di Padova siala realizzazione dell’idrovia.Come noto, e come l’assessoreMicalizzi dimostra di ignorare,per limitare i colmi di piena sononecessari i bacini di laminazio-ne da realizzare a monte rispet-to ai centri abitati. Dal 2010, la

Regione del Veneto ne ha rea-lizzati o ha già avviato i lavoriper realizzarne ben 12. Di que-sti hanno effetto sulBacchiglione il bacino diCaldogno (già realizzato), quel-

lo di Sandrigo, quello dell’Oroloed il bacino di via Diaz aVicenza.” Solo per il bacino diCaldogno la Regione ha inve-stito 41 milioni di euro, 36 aSandrigo, 11 sull’Orolo e 19 a

Vicenza. A questi vannoaggiunti i 7 bacini realizzati o incorso di realizzazione negli altribacini idrografici del territorioveneto. “Questi numeri e datidimostrano che è palesementefalso dichiarare che la Regionedel Veneto è stata latitante –sottolinea Bottacin – in quanto,proprio dal 2010, con la primaamministrazione Zaia, è com-pletamente cambiato l’approc-cio della Regione nei confrontidella sicurezza idraulica. Eradal 1926, quando fu realizzato ilbacino di Montebello, che inVeneto non venivano realizzateopere del genere. Pertanto,vengono smentite nei fatti ledichiarazioni dell’assessore diPadova, che invitiamo ad esse-re più cauto e ad informarsidebitamente onde evitare figu-racce”.

Gianpaolo Bottacin

IDROVIA, BOTTACIN RISPONDE A MICALIZZI

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UNA RICERCA DELLA CA’ FOSCARI E CCIAA DI VENEZIA ROVIGO

Il Gruppo di Marcon organizza visite guidate e laboratori didattici dedicati ai bambiniUna giornata in azienda perscoprire i segreti dei colori,visitare gli impianti e toccarecon mano una realtà dove, daoltre ottant’anni, innovazione,ricerca e passione quotidianasono le chiavi del successo.Domenica 24 novembre, SanMarco Group, leader nellaproduzione e commercializza-zione di pitture e vernici perl’edilizia professionale, apre leproprie porte al grande pubbli-co organizzando attività dedi-cate ai visitatori: gli adultipotranno prendere parte atour guidati nei diversi reparti,dalla produzione al repartoRicerca & Sviluppo, fino allacolorimetria, mentre per i piùpiccoli saranno proposti deilaboratori didattici pomeridia-ni. L’evento rientra nell’iniziati-va “Open Factory”, importanteopening di cultura industrialee manifatturiera per scoprire isegreti del Made in Italy orga-

nizzato e promosso dal porta-le d’informazione ItalyPost eL’Economia del Corriere dellaSera che, in occasione dellapresentazione, hanno premia-to le aziende che si distinguo-no per l’innovazione nei campidella sostenibilità, del design,della tecnologia e di tutti i fat-tori decisivi per lo sviluppo

dell'economia e della socie-tà. San Marco Group ha rice-vuto il Premio Open Factory2019 “Mecenatismo cultura-le”.“Aprire le porte della nostraazienda, per il terzo anno con-secutivo, è una dimostrazionedi orgoglio ma anche di con-sapevolezza - commentaPietro Geremia, Executive

Vice President Sales &Marketing San Marco -. Ilsuccesso delle precedenti edi-zioni conferma come il pubbli-co abbia voglia di scoprirecosa accade in azienda, e noiabbiamo molte storie da rac-contare, storie di tradizione,sacrifici e dedizione ma anchedi innovazione, tecnologie eapplicazioni all’avanguardia”.L’appuntamento del 24novembre è un’occasione pervarcare le soglie di una realtàimprenditoriale fortementelegata al territorio, che dal1937 ha saputo evolversi insintonia con le esigenze delmercato, fino a diventare unpunto di riferimento ricono-sciuto, in Italia e nel mondo,con una rete distributiva cheoggi tocca oltre 100 Paesi.L’evento è gratuito ma ènecessaria la prenotazionesul portale www.open-factory.it

L’evento di Open Factory

SAN MARCO GROUP E I SEGRETI DEI COLORI

Sono in totale 687 le impresevenete in crisi che nel decennio2006-2016 sono ricorse alleprocedure di ristrutturazionegiudiziale del debito. Di queste224 sono state prese in esameda uno studio del Dipartimentodi Management dell’UniversitàCa’ Foscari Venezia e dellaCamera di Commercio diVenezia Rovigo per analizzarele misure adottate in fase dirinegoziazione con i creditori ele strategie che hanno permes-so una ripresa più rapida delbusiness. La ricerca basata sul-l’incrocio dei dati contenuti nel

Registro Imprese e lo studio deidocumenti legali, presentataoggi al Campus scientifico divia Torino a Mestre, con l’obiet-tivo di analizzare gli scenaricontenuti nel nuovo Codicedella Crisi e dell’Insolvenza invigore da agosto 2020 e capirein quale modo superare imomenti più difficili senza pre-giudicare irrimediabilmente ilbusiness, grazie anche al sup-porto delle Camere diCommercio. Su 224 impreseesaminate, 136 hanno adottatoun piano di ristrutturazione perla continuità del business (41 in

continuità diretta e 95 indiretta)mentre 88 sono finite in liqui-dazione. “I risultati evidenzianochiaramente alcuni interventiche possono velocizzare ilrisanamento del business diun’azienda in crisi - spiegaUgo Rigoni, Dipartimento diManagement di Ca’ Foscari -.Dimostrano come le aziendecapaci di contenere la disper-sione degli asset aziendali e dipreservare i posti di lavoro rie-scano a offrire ai creditori mag-giori tassi di recupero dei lorocrediti”. “La ricerca offre validee preziose indicazioni operati-

ve e finanziarie ai managerdelle imprese, ai loro creditorie ai professionisti che seguonole procedure per rendere piùagevole la soluzione alla crisid’impresa in un’ottica di risana-mento del business e al con-tempo di maggior recupero delcredito - commenta GiuseppeFedalto, presidente Cameradi Commercio di VeneziaRovigo.

Giuseppe Fedalto

RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITOE MANTENIMENTO ASSET AZIENDALILa crisi ha toccato 687 imprese venete. Tassi di crescita al 26%

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QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 23 NOVEMBRE 2019 - 7Cronaca del Veneto

Qualsiasi struttura commerciale si basa prima di tutto sulle relazioni personaliQualsiasi struttura commercia-le si basa prima di tutto sullerelazioni personali. Ma alloraperché non partire dal pren-dersi cura di loro, piuttosto chedagli strumenti, per migliorarela rete vendita di un’azienda?Il percorso di Cassiopea,l’azienda di consulenza diTiziana Recchia, dedicato alcoaching della rete venditesegue proprio questo approc-cio: potenzia, valorizza e strut-tura mettendo sempre al cen-tro le persone. La rete com-merciale è vitale in qualsiasiimpresa, grande o piccola chesia. E affinché possa lavorarein modo efficace, deve neces-sariamente essere in sintoniacon le strategie e gli obiettiviaziendali: due punti sui quali èbene fare chiarezza come

prima cosa, prima di interveni-re sulla rete commerciale stes-sa. Se questa è ben organiz-zata, diventa anche più sem-plice verificare i risultati, aspet-to questo davvero fondamen-tale. L’attività commercialeviene di solito pianificata nellungo periodo, quindi è impor-tante monitorarne costante-mente l’andamento per valu-tarne l’efficacia ed eventual-mente riallineare obiettivi estrategie. Una rete vendite effi-cace comunica in modo otti-male sia verso l’esterno, maanche verso l’interno. Lacomunicazione a tutti i livelliaziendali deve essere chiara,onesta e soprattutto consape-vole. E quando, lungo questopercorso, si tocca proprio lacomunicazione, è allora che

tutto il personale dell’aziendaviene coinvolto. Questo per-ché fin da quando clienti e for-nitori entrano in contatto per laprima volta con l’azienda, ini-zia una trattativa in cui non esi-

ste un solo vincitore, ma chedeve essere basata sul rispet-to reciproco. In questo tutto ilpersonale è coinvolto, perchéciascuno, nessuno escluso, sifa testimone a proprio mododei valori aziendali.Cassiopeaaccompagna le aziende in unpercorso di consapevolezza erecupero dell’equilibrio. Lo fapartendo dalla dirigenza, cheviene aiutata ad individuare ipunti di forza e le lacune, finoad arrivare al personale opera-tivo, stimolando un migliora-mento duraturo nel tempo,perché nato dalla condivisionedei valori e della filosofiaaziendale. Per avere maggioriinformazioni su tutti i serviziofferti visitate il sitohttps://www.cassiopeaweb.com/.

Tiziana Recchia

CASSIOPEA, PERSONE E CONSAPEVOLEZZA

LA CONFEDERAZIONE AGROMECCANICI

Dalla Bernardina: “Basta con le tassazioni mascherate da misure salvaclima”A quanto pare il disegno dieliminare le agevolazioni sulgasolio agricolo è stato sven-tato. Ci auguriamo sia l’ultimavolta che la politica punta amettere le mani nelle taschedell’agricoltura attraversotassazioni mascherate damisure salva-clima. Rimanela soddisfazione come sinda-cato di aver disinnescato unprovvedimento tanto inutilequanto nefasto per la filieraagricola”. Così la Confe -derazione Agromeccanici eAgricoltori Italiani commentale ultime vicende legateall’emendamento nel DecretoClima che prevedeva l’aboli-zione delle agevolazioni con-cesse al gasolio per uso agri-colo e che è stato bocciato alSenato dopo le pressioni diCai e di alcuni parlamentari,

che il presidente GianniDalla Bernardina ringraziaper l’impegno a difesa di uncomparto strategico per ilMade in Italy. Del resto Cai hasempre sostenuto che “sosti-tuire il gasolio agricolo conquello convenzionale non cre-diamo, francamente, possaportare alcun beneficio all’am-biente, dal momento che sisostituisce un carburante age-volato sul piano fiscale con lastessa tipologia, con la soladifferenza che non può conta-re su particolari favori fiscali. Ilclima o le emissioni, in questocaso, non centrano”. LaConfederazione Agromecca -nici e Agricoltori Italiani, haricordato che i trattori consu-mano appena il 2% del gaso-lio. “Oggi le imprese agro-meccaniche assistono gli agri-

coltori nelle operazioni coltu-rali su un’estensione di circa 8milioni di ettari su scala nazio-nale – calcola Cai -. Un

aumento dei costi fino a 150euro per ettaro significhereb-be esporre gli agricoltori amaggiori costi, fino a 1,2miliardi di euro. E questosenza ottenere in cambioalcuna contropartita in chiavedi benefici climatici o riduzionidi emissioni inquinanti”.“Qualora si puntasse a miglio-rare l’impatto ambientaledell’agricoltura e del contoter-zismo – prosegue Cai –sarebbe più utile prevedereformule di detrazione e di age-volazione fiscale per le impre-se agromeccaniche e agricolenon solo in caso di acquistomacchine e mezzi moderni,ma anche se l’utilizzo è vinco-lato all’adozione di praticheambientalmente ed economi-camente vantaggiose per ilsistema”.

Gianni Dalla Bernardina

CAI: SVENTATO ATTACCO CONTRO AGRICOLTORI

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