Cronaca 58.000 Spedizioni del Veneto com 19 strutture sanitarie pubbliche di tutta italia, 4 in...

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migliaia di provette per uso sanita- rio prive di certificazione CE, atte- stante la conformità del prodotto alle disposizioni europee per lo specifico utilizzo diagnostico. sono state scoperte dai carabinieri del Nas di Treviso che, coordinati dal pm Carlo Nordio, hanno denunciato per frode in pubbliche forniture tre responsabili italiani della multina- zionale californiana beckman Coulter. le forniture ritenute irrego- lari sarebbero proseguite per anni in 19 strutture sanitarie pubbliche di tutta italia, 4 in Veneto, cessando dopo le prime contestazioni in via amministrativa, nel 2014. «le anali- si hanno accertato che quelle pro- vette non erano pericolose - ha pre- cisato il pm Nordio - ma è grave che in un settore particolarmente deli- cato come quello sanitario sia stato fornito a lungo materiale privo di certificazione e dunque ipotetica- mente a rischio». l'azienda ha già fornito memorie difensive. Carlo Nordio P rOvette in OsPeDALe senzA CertifiCAziOne venetO bAnCA, suPermuLtA A COnsOLi sANzioNi dEllA CoNsob PER 4,6 milioNi guarda il Sito cronacadelVeneto.coM e Seguici Su Quotidiano on-line di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza Cronaca del Veneto . com 58.000 Spedizioni mERColEdì 18 GENNAio 2017 - N. 1844 ANNO 08 - QUOTIDIANO ON-LINE E CARTACEO - Fondatore e direttore: ACHillE oTTAViANi Aut.Trib.Vr n° 41356 del 20/01/1997 - Alcogram Srl - Editori di rete - Via Leone Gaetano Patuzzi, 5 - 37121 Verona - Centralino 045591316 Fax 045 8067557 E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - www.cronacadelveneto.com/it/net/org Consob ha fatto partire la notifi- ca di multe per 4,6 milioni di euro complessivi a esponenti delle passate gestioni di Veneto Banca. Le sanzioni riguardano una trentina tra con- siglieri, sindaci delle gestioni passate della banca, e alcuni dirigenti. L'ex Ad Vincenzo Consoli avrebbe ricevuto la sanzione maggiore, per 300 mila euro. Le multe colpiscono i membri dei Cda Veneto Ba- nca presieduti da Flavio Trinca e poi da Francesco Favotto. Le sanzioni sarebbero ancora nella fase della proposta comu- nicata agli interessati, che potranno inviare le controdedu- zioni entro fine mese, prima della quantificazione definitiva (contro cui sarà possibile ricor- rere in appello). Si tratterebbe della conclusione del primo dei procedimenti sanzionatori avviati dalla Commissione di Borsa, sul collocamento del- l'aumento di capitale da 500 milioni del 2014, sui finanzia- menti per acquistare azioni e gli scavalchi nella loro vendita. Resta da capire cosa farà nel 2017 il fondo Atlante, guidato da Alessandro Penati. Ancora più che su Siena, però, Atlante è impegnato nel salvataggio della Popolare di Vicenza e di Veneto Banca. Nei due istituti, con gli aumenti di capitale, il fondo ha già impiegato quasi 2,5 miliardi, mentre di recente ha staccato un nuovo assegno da quasi 1 miliardo, poiché per entrambe le banche si stima un nuovo bisogno di risorse per 2- 3 miliardi complessivi. Come scrive Repubblica, “le due banche venete continuano ad avere bisogno di soldi, circa 2,5 miliardi, secondo le stime di alcuni analisti. E poiché gli investitori privati latitano, la pro- spettiva è quello di un interven- to pubblico, utilizzando parte dei 20 miliardi di euro messi dal governo per una ricapitalizza- zione preventiva che accompa- gni una possibile fusione”. Lo schema potrebbe essere co- me quello di Mps. Cesare Albertini S ono in corSo le notifiche a eSponenti delle paSSate geStioni delliStituto di M ontebelluna . i deStinatari Sarebbero una trentina . i l conto più Salato (300 Mila euro ) all ex aMMiniStrato r e delegato Vincenzo Consoli GiUsTiziA E sAlUTE Un’altra rivelazione choc nell’inchiesta a carico del sacerdote padovano: alle orge avrebbero partecipato anche altri preti della cintura (non di castità) padovana. Lorenzo De Pretto Don Andrea Contin Avrà la firma del grafico e disegnatore di Piovene Rocchette, una storia pub- blicata nel numero 3190 di Topolino in edicola in questi giorni. “E’ un sogno”. OK KO

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migliaia di provette per uso sanita-rio prive di certificazione CE, atte-stante la conformità del prodottoalle disposizioni europee per lospecifico utilizzo diagnostico. sonostate scoperte dai carabinieri delNas di Treviso che, coordinati dalpm Carlo Nordio, hanno denunciatoper frode in pubbliche forniture treresponsabili italiani della multina-zionale californiana beckmanCoulter. le forniture ritenute irrego-lari sarebbero proseguite per anniin 19 strutture sanitarie pubblichedi tutta italia, 4 in Veneto, cessandodopo le prime contestazioni in viaamministrativa, nel 2014. «le anali-si hanno accertato che quelle pro-vette non erano pericolose - ha pre-cisato il pm Nordio - ma è grave chein un settore particolarmente deli-cato come quello sanitario sia statofornito a lungo materiale privo dicertificazione e dunque ipotetica-mente a rischio». l'azienda ha giàfornito memorie difensive.

Carlo Nordio

PrOvette in OsPeDALesenzA CertifiCAziOne

venetO bAnCA, suPermuLtA A COnsOLisANzioNi dEllA CoNsob PER 4,6 milioNi

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Quotidiano on-line di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, VicenzaCronaca del Veneto.com

58.000 Spedizioni

mERColEdì 18 GENNAio 2017 - N. 1844 ANNO 08 - QUOTIDIANO ON-LINE E CARTACEO - Fondatore e direttore: ACHillE oTTAViANiAut.Trib.Vr n° 41356 del 20/01/1997 - Alcogram Srl - Editori di rete - Via Leone Gaetano Patuzzi, 5 - 37121 Verona - Centra l ino 0 4 5 5 9 1 3 1 6F a x 0 4 5 8 0 6 7 5 5 7 E - m a i l : r e d a z i o n e @ t v v e n e t o . c o m - Sta m pa i n p r o p r i o - w w w. c r o n a c a d e l v e n e t o . c o m / i t / n e t / o r g

Consob ha fatto partire la notifi-ca di multe per 4,6 milioni dieuro complessivi a esponentidelle passate gestioni diVeneto Banca. Le sanzioniriguardano una trentina tra con-siglieri, sindaci delle gestionipassate della banca, e alcunidirigenti. L'ex Ad VincenzoConsoli avrebbe ricevuto lasan zione maggiore, per 300mila euro. Le multe colpisconoi membri dei Cda Veneto Ba -nca presieduti da Flavio Trincae poi da Francesco Favotto. Lesanzioni sarebbero ancoranella fase della proposta comu-nicata agli interessati, chepotranno inviare le controdedu-zioni entro fine mese, primadella quantificazione definitiva(contro cui sarà possibile ricor-rere in appello). Si tratterebbedella conclusione del primo deiprocedimenti sanzionatoriavviati dalla Com missione diBorsa, sul collocamento del-l'aumento di capitale da 500milioni del 2014, sui finanzia-menti per acquistare azioni e gliscavalchi nella loro vendita.

Resta da capire cosa farà nel2017 il fondo Atlante, guidatoda Alessandro Pe nati. Ancorapiù che su Siena, però, Atlanteè impegnato nel salvataggiodella Popolare di Vicenza e diVeneto Banca. Nei due istituti,con gli aumenti di capitale, ilfondo ha già impiegato quasi2,5 miliardi, mentre di recenteha staccato un nuovo assegnoda quasi 1 miliardo, poiché perentrambe le banche si stima unnuovo bisogno di risorse per 2-3 miliardi complessivi. Come

scrive Repubblica, “le duebanche venete continuano adavere bisogno di soldi, circa 2,5miliardi, secondo le stime dialcuni analisti. E poiché gliinvestitori privati latitano, la pro-spettiva è quello di un interven-to pubblico, utilizzando partedei 20 miliardi di euro messi dalgoverno per una ricapitalizza-zione preventiva che accompa-gni una possibile fusione”. Loschema potrebbe essere co -me quello di Mps.

Cesare Albertini

Sono in corSo le notifiche a eSponenti delle

paSSate geStioni dell’iStituto di Montebelluna.

i deStinatari Sarebbero una trentina. il conto

più Salato (300Mila euro) all’ex aMMiniStratore delegato

Vincenzo Consoli

GiUsTiziA E sAlUTE

Un’altra rivelazione choc nell’inchiesta acarico del sacerdote padovano: alle orgeavrebbero partecipato anche altri pretidella cintura (non di castità) padovana.

Lorenzo De Pretto Don Andrea ContinAvrà la firma del grafico e disegnatoredi Piovene Rocchette, una storia pub-blicata nel numero 3190 di Topolino inedicola in questi giorni. “E’ un sogno”.

OK KO

QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 18 gENNAIO 2017 - 2Cronaca del Veneto

Regione

LAvOrO Ai riChieDenti AsiLOLanzarin: “Come possiamo garantire un lavoro a chi èappena arrivato, di cui non sappiamo se possegga i requisiti giusti”“Va bene preoccuparsi dei nuoviarrivati e vincolare il riconosci-mento dello status di ‘profugo’ allafrequenza dei corsi di lingua e allaprestazione di lavori socialmenteutili. Ma che ne è dei ‘veri’ profu-ghi, ovvero di quanti hanno giàottenuto lo status di profugo edescono quindi dal sistema dell’ac-coglienza, perdendo ospitalità,diaria giornaliera e assistenza?Come possiamo garantire unlavoro a chi è appena arrivato, dicui non sappiamo se possegga irequisiti per essere definito profu-go, e non preoccuparci di dare unlavoro a chi invece è scappatodavvero da fame e guerra e hatutte le carte in regola per averediritto alla protezione internaziona-le?”. Queste le considerazionidell’assessore al sociale e ai flus-si migratori Manuela Lanzarin di

fronte al piano Minniti, che preve-de lavoro e studio della linguacome requisiti obbligatori e privile-giati per ottenere lo status di rifu-giato. “Far lavorare i richiedentiasilo è una questione di dignità edi rispetto per le comunità che liaccolgono – commenta l’asses-

sore regionale della giunta Zaia –ma la soluzione proposta non misembra praticabile. Ci dovremmopreoccupare di offrire un’occupa-zione socialmente utile a chi èappena arrivato, senza nemmenosapere se ha diritto ad essereaccolto, mentre non prevediamoun sistema di integrazione per iveri rifugiati che, una volta ottenu-to il riconoscimento dal tribunale –secondo la legislazione attual-mente vigente - perdono il dirittoall’ospitalità e alla diaria ed esco-no dal sistema di accoglienza?”.“Se questo è il pacchetto propostodal ministero dell’Interno, mi sem-bra che aggiunga ingiustizia aingiustizia. – conclude Lanzarin –farli arrivare e inserirli nel sistema, premiando chi ha davvero vogliadi integrarsi e rispedendo indietrochi non rispetta le regole”.

Manuela Lanzarin

un frenO A questO “vALzer”DegLi insegnAnti Di sOstegnO“Chiedo ai miei colleghi delle altreRegioni e al ministero della Pub -blica istruzione un atto di onestàintellettuale e di responsabilità col -lettiva: dobbiamo rivedere le regoleper la determinazione del la piantaorganica e la mobilità dei docentidei sostegno. Credo sia compito diun paese civile saper anteporre idiritti dei più deboli, in questo casogli allievi disabili, a quelli precostitui-ti di categoria”. L’assessore allascuola della Re gione VenetoElena do nazzan, all’indomanidella pubblicazione del dossier diTuttoscuola dedicato alla ‘mobilitàselvaggia’ nei posti di sostegno,annuncia di voler sollevare la que-stione nell’ambito della prossimaseduta della IX commissione dellaConferenza Stato- Regioni, che sioccupa appunto di “Istruzione elavoro”. “La figura dell’insegnante disostegno è stata introdotta quaran-

t’anni fa come elemento-chiave perconsentire e garantire l’effettivodiritto all’integrazione scolasticadegli alunni con disabilità certificate– fa notare l’assessore veneto –Sotto questo profilo la scuola italia-na è stata paladina di civiltà, perchéha consentito di superare isola-menti, ghettizzazioni e scuole spe-ciali. “La mia proposta è definire

una pianta organica specifica per ilsostegno, calcolata su base regio-nale, in rapporto alla popolazionestudentesca ‘certificata’ con handi-cap, con possibilità di deroghe pergarantire il sostegno anche ai casinon previsti dalle legge 104, cioèper gli alunni con gravi problemati-che educative e difficoltà di appren-dimento .

Elena Donazzan

COzze sui CAssOninuOvO stOP

Ai LAvOri DeL mOseI tecnici lo chiamano fouling.

Incrostazioni di molluschi emicroorganismi che mettono adura prova la resistenza dellestrutture sottomarine. Sui cas-soni sott’acqua della bocca diporto di Malamocco, sono cre-sciute le cozze. I peoci, che inquel tratto di laguna abbonda-no. Hanno trovato casa nellenuove enormi strutture incemento affondate in laguna. Eadesso la piantagione di mollu-schi potrebbe ritardare i lavoriper la posa delle paratoie, previ-sta nei prossimi giorni. Squadredi sommozzatori e tecnici sonoal lavoro per ripulire la superficiedei cassoni, affondati due annifa. Difficoltà che si aggiungonoa quelle già note. E che rischia-no di allungare ancora i tempidella grande opera da cinquemiliardi mezzo di euro travoltadalle tangenti. Prima di installa-re le paratoie, che hanno unatolleranza di pochi millimetri, sidovranno ripulire per bene lesuperfici dei cassoni. Che sonoadesso ricoperti di cappe epeoci. Inconveniente peraltroprevedibile per un’opera chevive sott’acqua. E che adessoaumenta i costi e allunga itempi. I primi problemi si eranovisti qualche mese fa. Al primoesperimento di sollevamentodelle paratoie di Treporti. Sierano alzate, ma un paio sierano subito bloccate perché labase si era riempita di detriti,sabbia e tronchi d’albero.

Le paratoie del Mose

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QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 18 gENNAIO 2017 - 3Cronaca del Veneto

DisegnA PersOnAggi Disney“COsì reALizzO i miei sOgni”Avrà la firma di lorenzo dePretto, grafico e disegnatorepiovenese, una storia pubbli-cata nel numero 3190 diTopolino in edicola in questigiorni. De Pretto è stato chia-mato ad illustrare l'avventurascritta da bruno sarda "In -diana Pipps e il tocco di ReMida". Grande la soddisfa-zione dell'artista, che coltiva-va il sogno di disegnare i per-sonaggi di Disney fin dabambino. Prima di arrivarealla corte di Topolino, De Pr -etto aveva collaborato, neglianni '80, con il creatore diLupo Alberto e delle strisce diSturmtruppen. Poi ha legato ilsuo nome a Prezzemolo, altropersonaggio amato dai più

piccoli e famoso per essere lamascotte di Gardaland. «Lacollaborazione con Pa nini,l'editore di Disney in Italia -dice l'illustratore - è impegna-tiva ma al contempo diverten-te. Però non è facile, perché

per disegnare la bandaDisney ci sono delle lineeguida da rispettare. I perso-naggi, infatti, vanno riprodottifedelmente, mentre è consen-tita più libertà nella creazionedei personaggi».

Lorenzo De Pretto

Dalle scope e dai pennelli allepale da neve. A ripulire la cittàdopo le nevicate saranno i richie-denti asilo. «A loro affideremo ilavori di rifinitura spiega il sindacoJacopo Massaro -, il nostro per-sonale non è sufficiente pertutto». Dopo la verniciatura delleringhiere dei ponti e la puliziadelle fontane il volontariato dei cit-tadini stranieri ospitati in città siadatta alla stagione invernale ecambia forma. Passaggi burocra-tici e iter organizzativi non hannopermesso di passare all'azionegià con la nevicata della scorsasettimana, ma per le prossimeprecipitazioni le squadre sarannopronte a scendere in campo.«L'idea è di munirli di pale daneve perché possano aiutare aripulire marciapiedi e viali diaccesso ai parchi, per esempiospiega il responsabile del gruppocomunale di Protezione civilePaolo Zaltron -. Poi con carriolecariche di sale possono ancheprocedere allo spargimento perevitare scivolate». Il tutto in colla-borazione con le cooperative acui è affidato il servizio di ospitali-tà e dopo essere passati per il sìdella prefettura. Anche se menodel passato, anche quest'annol'arrivo della neve ha trascinatocon sé il solito codazzo di polemi-che. Belluno ha fatto da capofila,ma presto il modello si diffonderàsu tutta la provincia. Perché nelprossimo bando della prefetturaper il reperimento di soggettidisponibili alla gestione dell'ospi-talità entrerà, tra i requisiti richiesti,anche la disponibilità a coinvolge-re gli ospitati in lavoretti vari.

neve sui mArCiAPieDi

Ci PensAnO i PrOfughi

Cronaca di Belluno

Cronaca di Vicenza

ChiesA AnCOrA sOttO ChOCALtri Preti ALLe Orge Di COntin

De Pretto è stato chiamato ad illustrare l’avventura scrittada Bruno Sarda “Indiana Pipps e il tocco di Re Mida”

Si sta allargando a macchiad'olio l'indagine su don AndreaContin, l'ex parroco della chiesadi San Lazzaro accusato di favo-reggiamento della prostituzionee violenza privata. La presuntavittima, la parrocchiana di 49anni che il sei dicembre scorso loha denunciato ai carabinieri, haraccontato agli inquirenti che alleorge organizzate dal sacerdotepartecipavano anche altri preti.Sarebbero parroci di chiese trala città e la cintura urbana.Religiosi con cui la donna avreb-be consumato delle prestazionisessuali, sia nella canonica diSan Lazzaro e sia in apparta-menti forniti dal sacerdote. Gliinquirenti, in queste ore, stanno

cercando di risalire ai preti cheavrebbero partecipato agli incon-tri erotici di gruppo targati donContin. Al momento nessuno diloro è stato iscritto nel registrodegli indagati e si tratterebbesolo di persone informate sui

fatti. Chi indaga vuole capire sequesti parroci hanno eventual-mente pagato don Contin, peravere rapporti sessuali con lesue parrocchiane. Intanto prose-gue anche il filone delle indaginirelativo allo stato patrimoniale didon Contin. Secondo l'accusa ilsacerdote poteva maneggiaresomme di denaro piuttosto ele-vate per un semplice parroco. Edel resto i carabinieri, coordinatidal maresciallo Alberto DiCunzolo, sono riusciti a risaliread alcune spese pazze delprete. Don Andrea Contin, oggilontano dalla sua chiesa di SanLazzaro e ospite di una comuni-tà protetta nel trentino, per gliinquirenti si dava alla bella vita.

Don Andrea Contin

Cronaca di Padova

Profughi che spalano la neve

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QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 18 gENNAIO 2017 - 4Cronaca del Veneto

QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 18 gENNAIO 2017 - 5Cronaca del Veneto

Cronaca di Treviso

LADri PAstiCCiOni sCAPPAnOsPAventAti DALL’ALLArmeHanno tentato il clamoroso colpoma se la sono svignata solo conun pugno di mosche. L'episodioieri notte a Portobuffolé, doveignoti hanno tentato di scassinarel'unico bancomat del paese,appena installato. I malviventiverso le quattro di lunedì si sonorecati allo sportello automaticodella fiale del Credito CooperativoPordenonese in via Provinciale,in pieno centro, lungo la Por -denone-Oderzo. Una volta sulposto, hanno verificato di nonessere seguiti da nessuno per poioperare sul dispositivo per l'ero-gazione delle banconote. Forsehanno tentato di inserire esplosi-vo per far saltare in aria il banco-mat. Proprio nel momento in cuistavano armeggiando, è scattato

però l'allarme automatico. In tuttafretta i ladri pasticcioni hannodovuto prendere armi e bagagli esparire a gambe levate. Sul postosono arrivati subito i carabinieri,che ora stanno verificando leimmagini della videosorveglian-

za. Forse gli autori del gesto sonoi componenti di una banda spe-cializzata in questo tipo di raid.Solo qualche giorno fa un episo-dio simile era accaduto al banco-mat della filiale dell'Antonveneta,in pieno centro a Cessalto.

Una pattuglia dei Carabinieri

Controlleranno l’ingresso in cittàsia da nord che da sud, il munici-pio, il teatro, il palazzetto dello sportgli impianti sportivi e l’istituto com-prensivo delle scuole medie edelementari. Il grande progetto dirafforzamento delle sicurezza deicittadini a Trecenta sta prendendoforma. Saranno 14 le videocame-re distribuite sul territorio comuna-le, ed è soltanto il primo stralcio delprogetto. Per mettere in sicurezzacentro storico, istituzioni, ingressoed uscita in città la spesa che hasostenuto l’amministrazione com -unale ammonta a 160mila euro.Ma il progetto generale compren-de anche altri due stralci, che per-metteranno una copertura divideosorveglianza anche delle fra-zioni, per una spesa totale che siaggira intorno ai 420mila euro.L’occhio vigile e sempre attivodelle videocamere permetterà dicontrollare chi esce ed entra incittà, di verificare se le vetture chetransitano in paese sono oggettodi furto e, addirittura, di verificare(per quanto riguarda le due teleca-mere posizionate nei punti diaccesso in città) l’assicurazione ela revisione delle auto. Ma nonsolo, faranno anche da deterrentea qualunque episodio di microcri-minalità, o per lo meno si spera. Letelecamere permetteranno unmonitoraggio “in remoto” che verràeffettuato dalla polizia locale e daicarabinieri. “Questo progetto faparte del programma elettorale –spiega il sindaco Antoniolaruccia – e l’obiettivo è chiara-mente quello di rafforzare il siste-ma di sicurezza dell’intera città. Sele condizioni climatiche sarannopiù favorevoli, il primo stralcio delprogetto sarà ultimato entro la finedi gennaio”.

siCurezzA rAffOrzAtA

14 teLeCAmere in Città

Cronaca di RovigoCronaca di Venezia

nAsCe iL tAxi COnDivisOÈ partito il primo servizio di sharing economy, un sistemasmart chiamato Mvmant, basta un cellulare per prenotareIl costo è vantaggioso, l'utilizzosemplice e se risultasse davve-ro innovativo potrebbe di -ventare un modello da replicarenon solo a Mestre ma anche aVenezia per il trasporto ac -queo. È partito il primo serviziodi taxi condiviso Mv mant, unsistema smart di trasporto pub-blico in condivisione e su richie-sta, disponibile per tragitti defi-niti ma adattabile dinamica-mente alla domanda che sibasa principalmente su un appscaricabile su qualunque sm -artphone. Basta un cellulareper prenotare, scegliere il per-corso, pagare e farsi riconosce-re e il tutto a prezzi altamentecompetitivi rispetto al serviziotaxi tradizionale. Il costo a km,infatti, è di 85 centesimi di euro,una cifra che comprende tutto,

la percentuale di chi ha creatola app, del tassista e del servi-zio della coopertaiva, tutto giàivato. A gestire il servizio in cittàè la cooperativa RadiotaxiVenezia Mestre, in partnershipcon Edisonweb, la societàcatanese che ha ideato e svi-luppato l'applicazione e la piat-

taforma di gestione premiata intutto il mondo. «Siamo unautentico esempio di sharingeconomy» ha spiegato Gab -riele ste vanato, presidentedella Co operativa Radiotaxi . Ilprimo gi orno di attività è statoun successo con 4 taxi in servi-zio su due linee.

Uno dei taxi condivisi

Antonio Laruccia

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QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 18 gENNAIO 2017 - 6Cronaca del Veneto

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Sono terminati le scorse setti-mane i lavori per l’installazionedi cinque nuove pompe dicalore presso la centrale dicogenerazione Agsm di CentroCittà. Grazie alle nuove pompesi aggiungono 2 megawatt dipotenza termica alla centraleche sarà così in grado di pro-durre un totale di circa 4 milionidi chilowattora termici all’annorecuperando calore dai circuitidi raffreddamento a bassa tem-peratura, che prima di questointervento veniva disperso inatmosfera. Il centro storico diVerona è alimentato da questacentrale, costruita nel 1988 chedispone di una potenza elettri-ca di 11,2 megawatt e di unapotenza termica complessiva di36,5 megawatt. E’ in grado diprodurre energia per 13milafamiglie e calore tramite ilteleriscaldamento, sufficiente alfabbisogno di 9mila famiglie.Nelle centrali di cogenerazionedi generano contemporanea-mente due prodotti, energiaelettrica e calore. Gran partedel calore prodotto dai motoriviene recuperato e immessonella rete di teleriscaldamento.Teleriscaldare significa infattiutilizzare il calore recuperatodai circuidi di raffreddamentodei motori delle centrali elet-triche e dai fumi della combus-tione, convogliando tramitetubazioni termiche isolate, agliimpianti di riscaldamento degliedifici. Grazie al teleriscalda-mento di eliminano le caldaiedagli edifici assicurando cosìun ridotto impatto ambientalecon le moderne tecnologie.Agsm si colloca al quinto postonazionale nella classifica dellecittà più teleriscaldate. «Lenuove pompe di calore instal-late nella nostra centrale diCentro Città - spiega FabioVenturi, presidente del GruppoAgsm - rappresentano un

passo in avanti nella strada del-l’innovazione tecnologica.Siamo tra le prime società inItalia ad applicare questa tec-nologia in una centrale dicogenerazione e di questo dob-biamo andare tutti molto fieri.Questo intervento - conclude

Venturi - permette di evitare l’e-missione in atmosfera di 1000tonnellate di anidride carbonicae un risparmio di gas metano dioltre mezzo milione di metricubi l’anno. Analoghi impiantiverranno realizzati quest’annoin altre due nostre centrali,

quella di Banchette e di Golo -sine. Il nuovo impianto di Cen -tro Città è costato circa 600milaeuro e verrà ripagato in meno di5 anni attraverso i risparmi suiconsumi di gas metano. La vitautile prevista delle macchine èdi 21 anni».

L’Agsm risCALDA 13miL A fAmigLieiNNoVAzioNE TECNoloGiCA A VERoNA

Potenziata la centrale di teleriscaldamento di Centro Città. Un intervento da600mila euro. Analoghi impianti verranno realizzati a Banchette e Golosine

Nella panoramica fotografica la visita alla centrale di Centro Città.gUARDA FOTO SU FACEBOOK

QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 18 gENNAIO 2017 - 6Cronaca del Veneto

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il GRUPPo di PoNzANo VENETo

Benetton è riuscita a«riportare in Italiaalcune produzioni pi -ù qualificate e rem -un erative». La hade t to marco Airoldi,am ministratore dele-gato di Benetton Gr -oup, che ha parteci-pato all'apertura del-l 'anno accademicodel Collegio Univ -ersi tario di Merito Torr -escalla di Milano, gestitodalla Fondazione Rui.L'op erazione è stata possi-bile, secondo il manager,grazie al processo di auto-mazione, che evita di ese-guire le tecniche tradizio-nali, che altrimenti rende-rebbero la produzione in

Italia «non competitiva».Benetton realizza «2/3delle proprie vendite fuoridall'Italia - ha indicato ilmanager - e l'India è ilsecondo mercato dopo qu -ello nazionale». Quantoagli approvvigionamentiavvengono «per la mag-

gior parte in altriPaesi, il 50% in Asiaed il 50% nel Me -diterraneo, che co -mpre nde Croazia, Se -rbia, Romania, Tu -rchia ed Egitto». Qu -anto ai Paesi in cuiavvengono gli approv-vigionamenti, il Gru -ppo di Ponzano Ve -neto opera «con res -

ponsabilità sociale - s piegail manager - con un conti-nuo controllo della filieradei fornitori, elevandoperiodicamente gli standardper poterne fare parte», ta -nto che «oggi ci s ono fab-briche in Ba ngladeshmigliori di al cune fabbricheeuropee».

L’azienda ha riportato in Italia alcune produzioni piùqualificate e remunerative grazie al processo di automazione

Marco Airoldi

benettOn PrODuCe in CAsA

benetti PresentA LA tiArAun giOieLLO uniCO AL mOnDO

CAPolAVoRi di oREFiCERiA

Uno splendido gioiello unicoal mondo è stato presentatodurante il Wedding day daBenetti gioielli ottica. E’stato Angelo Garini, l’archi-tetto dei matrimoni, ospiteall’evento Benetti Weddingday, a sistemare la tiara"Fiori d’arancio” sul capodella modella. Si tratta,dicevamo di un gioiellounico al mondo: 500 grammid’oro e oltre 4.500 diamantiore e ore di studi, più di seimesi di lavorazione, per uncapolavoro di alta gioielle-ria. Ispirandosi alla celebra-zione ortodossa del 1952 aCannes, Damiani fa riviverela magia e lo splendore delmatrimonio tra la contessaSveva della Gherardesca e

il Granduca NicolaRomanov, un avvenimentoeccezionale nella storiadegli Zar. Durante la ceri-monia nuziale la Contessaindossava una tiara compo-sta di piccoli fiori di cera cheadornavano l’acconciaturacome un prezioso bouquet.

Per tutta la settimana, dopoquesto evento WeddingDay, da Benetti, a Verona invia Mantovana sarà possibi-le ammirare la preziosa col-lezioni Damiani Bridal. Diquesti tempi, sognare noncosta nulla. E la bellezza fasempre bene allo spirito.

Angelo Garini sistema la tiara

loGisTiCA

gruPPO smet, fiLiALeAL quADrAnte eurOPAil Gruppo smET, azienda leader alivello europeo nel settore dellalogistica integrata, apre la filialedi Verona. la nuova sede, strate-gica per i collegamenti con i mer-cati del Nord Europa, sarà opera-tiva già da fine gennaio pressol'interporto Quadrante Europa.“la nuova filiale rappresenta pernoi un vero e proprio ponte contutti i più importanti paesi delNord Europa, quali l'Austria, laGermania, la Penisola sc an -dinava ed anche con il belgio, iPa esi bassi e la Francia – hadichiarato domenico de Rosa,Amministratore delegato delGruppo smET - il nostro obiettivoè quello di implementare sempredi più le linee intermodali tral'italia e il Nord Europa, intensifi-cando la frequenza dei collega-menti e accrescendone la capaci-tà: contiamo di superare, nelcorso del 2017, le 50.000 tonnella-te in termini di movimentazionemerci da instradare via Verona”.l’apertura della nuova filiale è lapiù recente iniziativa di una realtàche, fondata a salerno 60 anni fa,è oggi leader nel trasporto multi-mediale a livello europeo. Proprionella città campana – il cui portoè il primo scalo del sud italia neltraffico rotabile, con 7 milioni ditonnellate di carico nel 2015 – ilGruppo smET ha realizzato perprimo un retroporto. l’azienda èinoltre tra i soci fondatori diA.l.i.s., l'Associazione logisticadell'intermodalità sostenibileche, nata nell’ottobre del 2016,vanta ad oggi 350 associati traautotrasportatori, compagniemarittime, agenti e spedizionieri.

Domenico De Rosa

QUOTIDIANO ON.LINE DEL VENETO 18 gENNAIO 2017 - 7Cronaca del Veneto

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