Cromatografia - Il Prelievo Dei Campioni Di Terra - Nautilus

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Nautilus - Agricoltura Organica e Rigenerativa 14 ottobre 2014 Il prelievo dei campioni di terra Per avere un campione significativo e adabile, cioè che rappresenti con suciente oggettività le caratteristiche del nostro terreno, dobbiamo eettuare una serie di prelievi di terra, quanto più grande possibile, utilizzando il metodo descritto qui di seguito. Dobbiamo tener presente che le condizioni di un punto particolare non sono mai identiche a quelle dell'intero campo e sono invece spesso assai diverse. E' suciente una palata di letame in più o in meno in un determinato punto o un modesto ristagno d'acqua o un qualsiasi altro piccolo incidente per alterare le condizioni locali. Per questa ragione è consigliabile raccogliere piccole quantità di terra in almeno 25-30 punti per ettaro e in proporzione per appezzamenti maggiori o minori. Tutti questi "prelievi" vanno poi mescolati insieme, lasciati asciugare e spediti al laboratorio. Fasi del prelievo Per eettuare un "prelievo" per prima cosa si deve asportare il cotico erboso e/o il primissimo strato di terra, che in genere risulta molto alterato a causa degli agenti atmosferici. Poi si aonda la vanga per tutta la sua profondità e si estrae una zolla di terra Mattia Pantaleoni [email protected] cel. 366.53.47.431 Cromatografia circolare esami chimico-fisici per la valutazione della fertilità del terreno

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Nautilus - Agricoltura Organica e Rigenerativa 14 ottobre 2014

Il prelievo dei campioni di terra!Per avere un campione significativo e affidabile, cioè che rappresenti con sufficiente oggettività le caratteristiche del nostro terreno, dobbiamo effettuare una serie di prelievi di terra, quanto più grande possibile, utilizzando il metodo descritto qui di seguito. Dobbiamo tener presente che le condizioni di un punto particolare non sono mai identiche a quelle dell'intero campo e sono invece spesso assai diverse.!

E' sufficiente una palata di letame in più o in meno in un determinato punto o un modesto ristagno d'acqua o un qualsiasi altro piccolo incidente per alterare le condizioni locali. Per questa ragione è consigliabile raccogliere piccole quantità di terra in almeno 25-30 punti per ettaro e in proporzione per appezzamenti maggiori o minori. Tutti questi "prelievi" vanno poi mescolati insieme, lasciati asciugare e spediti al laboratorio.!

!Fasi del prelievo!!• Per effettuare un "prelievo" per prima cosa si deve

asportare il cotico erboso e/o il primissimo strato di terra, che in genere risulta molto alterato a causa degli agenti atmosferici.!

• Poi si affonda la vanga per tutta la sua profondità e si estrae una zolla di terra

!Mattia Pantaleoni [email protected] cel. 366.53.47.431

Cromatografia circolare!esami chimico-fisici per la valutazione della fertilità del terreno

Nautilus - Agricoltura Organica e Rigenerativa 14 ottobre 2014

• vale la pena studiare con attenzione la zolla: sono molte le cose che si possono capire ed imparare, semplicemente guardando con i nostri occhi!!

• Messa da parte la zolla, il buco si presenta con una parete diritta, verticale, di 20 cm circa di profondità!

• grattando con le dita lungo la parete verticale - dal basso verso l'alto - raccogliete un pugno di terra!

• mettetelo in un sacchetto di plastica o, meglio ancora, di carta. Ripetete l'operazione per 25-30 volte per ettaro mettendo tutti i "pugnetti" nello stesso sacchetti!

• tornati in magazzino spandete tutta la terra su un foglio di carta pulita, mescolate con cura!

• togliete i sassi più grossi e i più evidenti residui organici (radici, frammenti di legno, insetti morti, ecc.)!

• lasciate asciugare per 24 ore all'aria libera, all'ombra, lontano da fonti di calore diretto.!

• A questo punto mettete il campione in una busta di carta (ne bastano 200-300 grammi), scrivete con attenzione il nome o la sigla dell'appezzamento di terreno e inviate al laboratorio.!

Naturalmente dovrete ripetere questa operazione per ogni parcella che vorrete valutare, piccola o grande che sia e contraddistinguere con cura ogni campione.!

In laboratorio il campione verrà ulteriormente asciugato, setacciato, ripulito e preparato per le analisi chimico-fisiche e per le prove morfologiche. Al termine degli esami verrà stilata una relazione che contiene i dati raccolti e una valutazione complessiva della qualità-vitalità del terreno, assieme a una proposta di interventi agronomici da effettuare. La relazione verrà inviata all'interessato e al tecnico agrario di riferimento assieme a un esemplare del test di Cromatografia Orizzontale di Pfeiffer.!

!Mattia Pantaleoni [email protected] cel. 366.53.47.431