Crociate ver 12n17

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A GERUSALEMME,

DIO LO VUOLE

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Introduzione – Struttura sociale dopo l’anno mille

Cause remote e origini delle Crociate

Le Spedizioni Crociate

Le Crociate viste dai Mussulmani

I risultati delle Crociate

LE CROCIATE

FINE della PRESENTAZIONE

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Struttura sociale dopo l’anno mille La grande crisi dei secoli IX e X durante la quale l’Europa era stata razziata da Vichinghi Saraceni e Ungari aveva rafforzato l’idea che l’esercizio delle armi in difesa dei cristiani fosse non solo giusto, ma santo e meritorio: si era cominciato a introdurre nella liturgia la benedizione delle armi, si era dato sugli altari spazio sempre più vasto alla venerazione di santi guerrieri e papi come Giovanni VIII avevano concesso speciali assoluzioni dai peccati a chi era disposto a combattere contro i Saraceni che minacciavano la stessa Roma. Gregorio VII, dopo la battaglia di Manzinkert (1071), che aveva visto gli eserciti Bizantini sbaragliati dai Turchi, pensò addirittura di porsi a capo di una spedizione di aiuto ai cristiani orientali.

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Struttura sociale dopo l’anno mille /2

In Europa il consolidarsi del potere dei re, dei principi e di alcuni grandi signori limitava sempre più le libertà degli strati intermedi della feudalità soprattutto di quei cavalieri che trovavano ragione di vita e fonte di ricchezza nelle guerre intestine e nei soprusi ai danni dei chierici, dei contadini e dei mercanti. Nello scorcio del secolo X si era irradiato dalla Francia Centro Meridionale il movimento della pace e della tregua di Dio, con il quale la chiesa condannava le guerre private e le attività brigantesche dei cavalieri.

Molti appartenenti a questo ceto furono incoraggiati dalla chiesa a cercare ricchezze e redenzione dai peccati combattendo i Mori in Spagna e liberando le vie del pellegrinaggio per Santiago de Compostela

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Fu il periodo di 750 anni in cui avvenne la conquista dei Regni moreschi musulmani di Andalusia (arabo: األندلس, al-Andalus) della Penisola iberica da parte dei sovrani cristiani, che culminò il 2 gennaio 1492, quando Ferdinando e Isabella espulsero dalla Penisola l'ultimo dei governanti musulmani,Boabdil di Granada,).La conquista musulmana da parte degli Omayyadi di al-Andalus nel 711 ai danni dei Visigoti avvenne nei primi anni dell'VIII secolo, e con la Battaglia del Guadalete, i musulmani avevano conquistato gran parte della Penisola iberica nel giro di cinque anni. La Reconquista si può far iniziare dalla prima ribellione di Pelayo, nel 718, per terminare, nel gennaio 1492, con la conquista di Granada.Solo alcuni secoli dopo i cristiani iniziarono a vedere la Reconquista come parte di un mitico sforzo secolare per ripristinare l'unità del Regno Visigoto.

Le battaglie contro i musulmani non impedirono ai regni cristiani di combattersi l'un l'altro o di allearsi con i sovrani musulmani. Anche campioni cristiani come El Cid vennero assunti da signori musulmani della Taifa per combattere contro i loro vicini.

LA RECONQUISTA

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Le Chiese d'Oriente e d'Occidente si separarono successivamente la contestazione del Patriarca ecumenico di Costantinopoli, Michele Cerulario, nei confronti di quelle che riteneva innovazioni ed eresie della Chiesa latina, relative a questioni come la processione dello Spirito Santo, il celibato ecclesiastico obbligatorio (promosso da Papa Leone IX), l'uso del pane azimo per l'eucaristia. A ciò, si aggiungevano controversie di carattere sia liturgico/dogmatico sia, più propriamente, giuridico e, legate alla rivendicazione da parte di Roma di una giurisdizione anche sui possedimenti bizantini in Occidente, unita al tentativo di esercitare un vero e proprio primato di giurisdizione: per queste ragioni, già dal 1024 a Santa Sofia non veniva più commemorato il Papa di Roma nella liturgia. Papa Leone IX rispose alle contestazioni con la scomunica, appoggiata, peraltro, dell'imperatore bizantino Costantino IX, a cui il Patriarca di Costantinopoli rispose con un proprio anatema contro Roma: i due atti determinarono la formale separazione reciproca.

LE CHIESE D’ORIENTE e OCCIDENTE  

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Le origini e le cause lontane e remote delle crociate vanno ricercate nella secolare lotta fra cristianità e Islam sul Mediterraneo, in Spagna e nella penisola Anatolica.

Le cause prossime, e in effetti determinanti, furono: da un lato il risveglio economico , sociale, demografico e politico dell’ Europa dopo l’anno mille; dall’altro la politica di innovamento spirituale e di rafforzamento gerarchico della chiesa, messa in atto dai papi riformatori e appoggiata dall’opera vigorosa di centri monastici quali Cluny.

Cause remote e origini delle Crociate

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Le Spedizioni Crociate – la Mappa

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Le Spedizioni Crociate

La Crociata dei Pezzenti 1096

La Prima Crociata 1096 -

1099

La Seconda Crociata 1147 -

1149

La Terza Crociata 1189 -

1192

La Quarta Crociata 1202 -

1204

La Crociata di Federico II 1228 -

1229

La Crociata di Luigi IX 1248 -

1254

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Le Spedizioni Crociate

La Crociata dei Pezzenti

1096

I capi

Casus

Obiettivi

Esiti

L’appello dell’Imperatore di Bisanzio a respingere l’attacco dei Turchi “mentre i pellegrini cristiani in Terrasanta erano sistematicamente sterminati dopo essere stati sottoposti a raccapriccianti torture” .

Pietro l’Eremita, Gualtiero Senza Averi, Emich di Leisingen

Confusamente di liberare Gerusalemme dagli infedeli

Giunti in Turchia i Crociati si divisero in due gruppi, uno composto da francesi, l'altro di germanici: invece di avanzare si diedero ai saccheggi. I soldati francesi attaccarono Nicea e tornarono con un grande bottino, suscitando le invidie dei germanici che vollero imitarli. Tuttavia questa volta i turchi di Rūm e il loro sultano Qilij Arslan ibn Sulayman non si fecero prendere di sorpresa e catturarono l'esercito crociato. Coloro che rinunciavano a Cristo convertendosi all'Islam venivano deportati, gli altri trucidati sul posto.Un terzo gruppo venne sconfitto e sterminato successivamente in successive imboscate

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Le Spedizioni Crociate

La Prima Crociata 1096 -

1099L’appello dell’Imperatore di Bisanzio a respingere l’attacco dei Turchi “mentre i pellegrini cristiani in Terrasanta erano sistematicamente sterminati dopo essere stati sottoposti a raccapriccianti torture” .

I capi

Casus

Obiettivi

Esiti

Ugo, futuro conte di Vermandois ; Stefano II di Blois, Roberto, conte di Fiandra; Roberto II, duca di Normandia, Raimondo di Saint-Gilles, quarto conte di Tolosa; Goffredo di Buglione, duca della Bassa Lorena; Baldovino di Boulogne, fratello germano di Goffredo; Eustachio III, conte di Boulogne e fratello di Goffredo; Boemondo di Taranto, principe di Taranto

Di liberare Gerusalemme dagli infedeli; i Crociati non avrebbero dovuto fungere da scorta per i pellegrini, ma essere pellegrini essi stessi. Pertanto i privilegi e le ricompense spirituali che il pellegrinaggio al Santo Sepolcro garantiva furono accordati anche ai partecipanti alla spedizione

La "crociata dei nobili”, oltre a conquistare Gerusalemme, riuscì a stabilire gli "Stati Crociati" di Edessa, Antiochia, Gerusalemme e Tripoli in Palestina e Siria

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Le Spedizioni Crociate

La Seconda Crociata

1147 - 1149La caduta della contea di Edessa nel dicembre del 1144 ad opera dell'atabeg Zengī

I capi

Casus

Obiettivi

Esiti

l‘imperatore germanico Corrado III e il sovrano francese capetingio Luigi VII, col loro seguito di mogli e cortigiani.

Oltre a ripristinare la sovranità su Edessa, in loco venne deciso di attaccare e conquistare Damasco

Fallimento nel ristabilire la Contea di Edessa. Aumento delle ostilità tra gli Stati Crociati e gli imperi musulmani. Trattato di pace tra Impero Bizantino e Turchi Selgiuchidi. Incremento della tensione tra Impero Bizantino ed i Crociati. In Europa , la riconquista Portoghese di Lisbona

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Le Spedizioni Crociate

La Terza Crociata 1189 -

1192La caduta di Gerusalemme e degli Stati Latini in Palestina nel 1187

I capi

Casus

Obiettivi

Esiti

Riccardo I d’Inghilterra; Filippo II di Francia ; Federico Barbarossa, Leopoldo V.

Riconquistare Gerusalemme e gli Stati Latini di Palestina

Il 21 settembre 1192, Riccardo e il Saladino siglarono un accordo, in base al quale i pellegrini cristiani disarmati potevano raggiungere Gerusalemme che tuttavia rimaneva sotto controllo musulmano

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Le Spedizioni Crociate

La Quarta Crociata 1202

- 1204Il fallimento della Terza Crociata nel liberare Gerusalemme

I capi

Casus

Obiettivi

Esiti

Ottone IV di Germania, Bonifacio I del Monferrato, Luigi di Blois nobile francese, Alessio IV, pretendente al trono di Bisanzio

Riconquistare Gerusalemme e gli Stati Latini di Palestina

Vittoria crociata sui bizantini e sacco di Costantinopoli; la spedizione si sciolse prima di arrivare in Terra Santa

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Gli Stati crociati furono territori organizzati secondo lo schema feudale creati dagli occidentali europei (cattolici) che arrivarono nel Mediterraneo orientale (ortodosso/musulmano) durante le Crociate nel XII secolo e XIII secolo.I primi quattro Stati crociati furono creati nel Levante immediatamente dopo la Prima crociata:

La Contea di Edessa

Il Principato d'Antiochia

Il Regno di Gerusalemme

La Contea di Tripoli

GLI STATI LATINI D’ORIENTE /1 

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Il primo Stato crociato, la Contea di Edessa, fu fondata nel 1098, sotto la guida di Baldovino di Boulogne (poi divenuto re di Gerusalemme), fratello del condottiero crociato Goffredo di Buglione. Il Regno di Gerusalemme durò fino al 1291, quando cadde la città di Acri. Il Regno armeno di Cilicia esisteva già prima delle Crociate, ma fu semi-occidentalizzato dalla dinastia dei Lusignano (Francia).

Esistevano anche molti Stati vassalli del Regno di Gerusalemme, tra i quali:

il Principato di Galilea

la Contea di Giaffa e Ascalona

la Signoria di Oltregiordano

la Signoria di Sidone

GLI STATI LATINI D’ORIENTE /2 

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I territori conquistati, che appartenevano ai Bizantini, dovevano essere restituiti dopo l'occupazione; invece i latini stessi iniziarono a farsi guerra per contenderseli, creando una situazione ambigua stipulando patti suicidicon gli stessi saraceni, e anche con lo stesso Saladino, per annientarsi a vicenda.San Giovanni d’Acri, ultimo baluardo del regno cristiano, aveva al suo interno diciassette comunità separate e distinte che esercitavano la loro autorità, e spesso si facevano la guerra. I mercanti italiani avevano fortificato i loro quartieri non contro i saraceni, ma contro i cristiani latini. La città poteva essere salvata, ma la difesa fu ostacolata dalle discordie interne. Ognuno rifiutò di prestare aiuto all'altro per vecchie inimicizie e antiche discordie, difendendo solo il suo quartiere

GLI STATI LATINI D’ORIENTE /3 

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Coi suoi fratelli Eustachio e Baldovino di Boulogne (il futuro Baldovino I di Gerusalemme) Goffredo partì dalla Lorena nell'agosto 1096 alla testa di un'armata forte di circa 12.000 uomini. All'inizio della spedizione Goffredo era una figura secondaria nella crociata, con Baldovino, Boemondo di Taranto, Raimondo IV di Tolosa e Tancredi d'Altavilla che determinavano il corso degli eventi. Nel 1099, dopo la conquista di Antiochia , i Crociati si divisero su cosa avrebbero dovuto fare. Molti fanti volevano proseguire verso sud alla volta di Gerusalemme ma Raimondo, a quel tempo considerato il capo della Crociata, era esitante nel proseguire la marcia. Goffredo, che sembra fosse influenzato da motivi religiosi piuttosto che politici, convinse Raimondo a condurre l'esercito a Gerusalemme. Goffredo fu attivo nell'assedio della città e il 15 luglio fu tra i primi ad entrare coi suoi Lotaringi in città che vide un massacro generale di musulmani ed ebrei. I cronisti riportano alcune note sul suo carattere: coraggioso e valoroso, ma anche ripiegato su sé stesso, tormentato, talvolta indeciso, forse ammalato nel fisico.

I Protagonisti

GOFFREDO di Buglione 

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Riccardo I re d'Inghilterra, detto Cuor di Leone (fr. Coeur de Lion; ingl. the Lion Heart). - Figlio (Oxford 1157 - Chaluz, 1199) e successore (1189) di Enrico II. Con il re di Francia Filippo Augusto partì per la terza crociata, conquistando San Giovanni d'Acri (1191) e sconfiggendo Saladino, ma non riuscì a conquistare Gerusalemme. Informato del tentativo d'usurpazione del fratello Giovanni (detto Senzaterra) concluse una tregua con Saladino e, rientrato in patria dopo essere stato fatto prigioniero da Leopoldo V duca d’Austria e aver pagato un riscatto, riuscì agevolmente a stroncare la ribellione (1194). Voltosi subito dopo contro Filippo, che aveva occupato alcuni dei suoi possedimenti francesi, R. si alleò con Ottone IV e, sconfitto il nemico (1198), rientrò in possesso di quasi tutte le sue terre.

I Protagonisti

RICCARDO I , Cuor di Leone 

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I Protagonisti

Ṣalāḥ al-Dīn Yūsuf b. Ayyūb b. Shādī b. Marwān , il Saladino 

Saladino, già unico sultano sull'Egitto, sul Maghreb e parte della Palestina, sulla Siria e sull'Arabia occidentale, conquista a est anche la Mesopotamia, poi decide di completare il suo dominio invadendo l'intera Palestina. Il suo grande obiettivo era quella di liberare dal giogo degli invasori il suo popolo che senza il suo intervento a Gerusalemme nessun musulmano avrebbe potuto liberamente recarsi per pregare. Il 2 settembre 1187 Saladino sconfigge l'esercito franco a Hittin, presso Tiberiade, il 3 ottobre espugna Gerusalemme, cattura il recente re Guido di Lusignano, poi assedia e s'impadronisce di Giaffa, Ascalona, Beirut ed infine occupa S. Giovanni d'Acri .Combatte la Terza Crociata e accetta un accordo, in base al quale i pellegrini cristiani disarmati potevano raggiungere Gerusalemme che tuttavia rimaneva sotto controllo musulmano

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I Protagonisti

I Cavalieri TEMPLARI / 1

Verso la fine dell’XI secolo, a Gerusalemme, esisteva un ospedale legato ai canonici del Santo Sepolcro. Questo ospedale si dice fosse stato fondato da alcuni amalfitani e, sicuramente, tra fine XI e inizi XII secolo era gestito da uno di loro: Gerardo Sasso. I monaci appartenenti a questa struttura originaria divennero indipendenti dopo la conquista della città santa da parte dei crociati nel 1099.Nel 1113, con la bolla PIE POSTULATIO VOLUNTATIS, papa Pasquale II riconobbe l’Ospedale come struttura indipendente. San Giovanni Battista fu riconosciuto ufficialmente come patrono dell’Ordine e la regola Agostiniana fu adottata al posto di quella benedettina seguita in precedenza. Fra Gerardo divenne il primo “maestro”. I primi 20 anni dell’Ordine sono all’insegna delle opere assistenziali nei confronti dei malati e dei bisognosi. La regola fornisce ampia testimonianza della cura con cui ci si occupava dei pauperes.

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I Protagonisti

I Cavalieri TEMPLARI /2

Con l’aggravarsi della situazione in Terrasanta, l’Ordine cominciò a svolgere anche compiti di difesa dei pellegrini. A fianco del neonato Ordine dei poveri cavalieri di Cristo, detto poi del Tempio di Gerusalemme, gli Ospedalieri svolsero un numero crescente di operazioni militari, adottando molte delle norme contenute nella regola dei fratelli Templari.E’ la cosiddetta “militarizzazione dell’Ordine degli Ospedalieri”, avvenuta nel quarto decennio del XII secolo. Da allora, fino alla caduta di Acri (1291), i due Ordini combatterono fianco a fianco contro i nemici della cristianità. A volte in contrasto fra loro, Templari e Ospedalieri costituirono sempre l’elite degli eserciti cristiani in Medioriente, formando un corpo di cavalleria permanente e perfettamente addestrato. La combinazione di formazione militare e formazione “spirituale” rendeva questi cavalieri dei temibili avversari per i musulmani, i quali li avevano definiti i diavoli neri e i diavoli bianchi (in base al colore dei rispettivi mantelli, neri per gli Ospedalieri e bianchi per i Templari).

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Dopo che i crociati, superate le mura esterne, furono entrati nella città si diedero al massacro, quasi tutti gli abitanti di Gerusalemme furono uccisi nel corso di quel pomeriggio, della sera e della mattina successiva. Musulmani, ebrei ed anche alcuni dei cristiani furono tutti massacrati con indiscriminata violenza. Molti musulmani cercarono riparo nella Moschea al-Aqsa dove "...la carneficina fu così grande che i nostri uomini camminavano nel sangue che arrivava fino alle caviglie...".

"Quando i pagani furono sopraffatti, i nostri uomini fecero un gran numero di prigionieri, sia uomini che donne, che uccisero o tennero in cattività, come vollero."……… "[I nostri capi] inoltre ordinarono che tutti i morti Saraceni fossero buttati fuori a causa del terribile fetore, poiché l'intera città era piena dei loro corpi; e così i saraceni sopravvissuti trascinarono i morti davanti alle porte e li sistemarono in mucchi, che sembravano case. Nessuno aveva mai visto o sentito di un tale massacro di pagani, furono innalzate pire funerarie simili a piramidi, e solo Dio conosce il loro numero." - dalla cronaca Le Gesta dei Franchi e degli altri pellegrini

La Presa di Gerusalemme 

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Le Crociate viste dai Mussulmani 

A guardare le crociate dal punto di vista islamico, si nota che il fronte dei seguaci di Maometto era anch’esso variegato, e dilaniato da conflitti interni; il tentativo di prevalere e di ergersi ad unici difensori dell’Islam era costante. Per anni invidie e gelosie fra, turchi Selgiuchidi, califfi, visir, e perfino le popolazioni mongole, provenienti dall’estrema Asia, scompaginarono le fila arabe.

In questo scenario, i musulmani definivano tutti i cristiani, o coloro che venivano dall’occidente, come Franchi; l’esercito dei franchi dovette colpire molto per la sua efferatezza non solo passata, se il cronista arabo Ibn al-Athir, dopo la vittoria cristiana del 1099, annota doviziosamente nella sua cronaca:”La popolazione della Città Santa fu passata a fil di spada, e i Franchi massacrarono i musulmani per una settimana; nella moschea di al-Aqsa, uccisero più di settantamila persone.”

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I Risultati delle Crociate

Se gli obiettivi di Urbano II attraverso l’appello di Clermont erano quelli di riallacciare i rapporti con la Chiesa Greca oltre a quello di riacquistare il controllo di Gerusalemme, si può affermare che le spedizioni crociate sono state un completo fallimento. Il risultato di maggior rilievo per i “crociati” fu la conquista delle vie commerciali mediterranee, che prima erano controllate da Bisanzio e dai paesi arabi, i quali entrarono in una profonda decadenza economica. Di contro, assunsero un ruolo dominante nel commercio con l'Oriente le città marinare Venezia, Genova e Pisa.

Si introdussero in Europa occidentale nuove industrie e manifatture (seta, vetri, specchi...) e nuove colture agricole (riso, limoni, canna da zucchero...). Compaiono i mulini a vento, sul tipo di quelli siriani.

La classe dei feudatari vede aggravarsi la propria crisi, sia perché ha impiegato molte risorse ottenendo scarsi vantaggi, sia perché si è rafforzata una nuova classe, la borghesia mercantile, ad essa ostile.

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Breve Bibliografia

Steven RUNCIMAN – STORIA DELLE CROCIATE

Franco CARDINI - LE CROCIATE IN TERRASANTA NEL MEDIOEVO

Gad LERNER – CROCIATE, il millennio dell’odio

Grazie dell’Attenzione

Alice Vinciguerra III E dicembre 2012