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REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI ALESSANDRIA COMUNE DI SERRAVALLE SCRIVIA Settore Pianificazione Territoriale, Attività Economiche e Ambientali CRITERI PER L’INSEDIAMENTO DELLE ATTIVITA’ DI SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BEVANDE (AI SENSI DELL’ART. 8 DELLA L.R. n. 38/2006) L’ASSESSORE AL COMMERCIO Emanuele Parodi IL SEGRETARIO Dott.ssa Clotilde De Rege IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO Geom. Luciano Camera IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Geom. Stefano Vitiello

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REGIONE PIEMONTE

PROVINCIA DI ALESSANDRIA

COMUNE DI SERRAVALLE SCRIVIA

Settore Pianificazione Territoriale, Attività Economiche e Ambientali

CRITERI PER L’INSEDIAMENTO DELLE

ATTIVITA’ DI SOMMINISTRAZIONE DI

ALIMENTI E BEVANDE (AI SENSI DELL’ART. 8 DELLA L.R. n. 38/2006)

L’ASSESSORE AL COMMERCIO

Emanuele Parodi

IL SEGRETARIO

Dott.ssa Clotilde De Rege

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

Geom. Luciano Camera

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

Geom. Stefano Vitiello

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INDICE

PARTE PRIMA- RELAZIONE

1. PREMESSA

2. QUADRO GENERALE DELLA NORMATIVA DI SETTORE

3. INQUADRAMENTO TERRITORIALE

4. LA SITUAZIONE ESISTENTE

5. CONSISTENZA DELLE STRUTTURE DI SOMMINISTRAZIONE DI

ALIMENTI E BEVANDE

6. QUADRO DI RIFERIMENTO SOCIO –ECONOMICO GENERALE

7. OBIETTIVI DELLA PIANIFICAZIONE COMUNALE

PARTE SECONDA – REGOLAMENTO ATTUATIVO

1. ATTIVITA’ DI SOMMINISTRAZIONE ALIMENTI E BEVANDE

SOGGETTE AI CRITERI DI PROGRAMMAZIONE

2. NUOVA ZONIZZAZIONE

3. DEFINIZIONE DEL PARAMETRO NUMERICO PER NUOVE

APERTURE

4. NUOVE APERTURE

5. TRASFERIMENTI DI SEDE

6. AMPLIAMENTI E RIDUZIONI DELLA SUPERFICIE DI

SOMMINISTRAZIONE

7. SUBINGRESSO

8. REVOCHE

9. SANZIONI

Allegato A.1: Tavola n. 1

Allegato A.2: Tavola n. 2

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PARTE PRIMA- RELAZIONE

1. PREMESSA

Il Comune di Serravalle Scrivia ha approvato per la prima volta la programmazione

relativa al parametro numerico per il rilascio di nuove autorizzazioni di pubblici esercizi

e la zonizzazione del territorio dal punto di vista commerciale riferita agli stessi pubblici

esercizi (di seguito “Piano dei criteri provvisori per il rilascio delle autorizzazioni

relative all’apertura dei pubblici esercizi”) ai sensi della legge n. 287 del 25 agosto

1991, con D.G.C. n. 48 del 29.04.1999.

Con la suddetta documentazione è stato indicato lo stato di fatto dell’offerta al

consumatore, nonchè normata la programmazione dei pubblici esercizi all’interno del

Comune, attraverso una zonizzazione che tenesse conto delle previsioni di

trasformazione del territorio stesso.

L’entrata in vigore della legge n. 248/2006 - meglio nota come Bersani bis - ha

rappresentato un decisivo passo avanti verso la liberalizzazione del settore dei pubblici

esercizi. In data 29 dicembre 2006 è stata approvata la nuova legge regionale n. 38 in

materia di somministrazione di alimenti e bevande. Questa legge pone il Piemonte tra le

poche regioni italiane ad avere una normativa che disciplina detta materia in maniera

conforme ai principi fissati dalla citata legge Bersani bis ed al dettato costituzionale

(articoli 117 e 118 Cost.). L’orientamento di tale percorso normativo è rivolto a ridurre

le barriere amministrative ed a consentire un accesso più agevole alle attività di pubblici

esercizi.

Le nuove norme della programmazione regionale delle attività di somministrazione

hanno sancito il superamento della programmazione comunale dei pubblici esercizi,

fino ad ora vigente, e hanno stabilito la possibilità da parte dei Comuni, ai sensi dell'art.

8 della L.R. n. 38/2006, di adottare i criteri di programmazione per i pubblici esercizi

(di seguito “Criteri per l'insediamento delle attività di somministrazione di alimenti

e bevande”o “Criteri di programmazione” ), grazie all’abolizione, ai sensi dell’art. 11

della legge n. 248/2006, delle Commissioni istituite dall’art. 6 della legge n. 287/1991.

La nuova normativa regionale introduce altre importanti innovazioni per i pubblici

esercizi, in particolare in tema di licenze:

•••• ai sensi dell'art. 7 della legge in questione viene ora introdotta una "unica

tipologia di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande";

•••• la nuova normativa si propone inoltre di ridurre gli adempimenti burocratici

previsti per l'accesso e l'esercizio dell'attività;

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•••• non risulta più essere prevista l'iscrizione al REC - Registro Esercenti il

Commercio, abolito dall’art. 11 della legge n. 248/2006;

•••• l'art. 17 stabilisce il principio per cui la determinazione dell'orario di apertura

al pubblico dell'esercizio è libera e rimessa al singolo esercente/gestore, con

l'intervento del Comune previsto solo nel caso di esigenze di interesse

pubblico, con particolare riferimento alla sicurezza pubblica.

Con la redazione dei Criteri per l'insediamento delle attività di somministrazione di

alimenti e bevande, di cui tale relazione è parte integrante, si vuole adeguare la

programmazione dei pubblici esercizi del comune di Serravalle Scrivia alla normativa

vigente ed al quadro economico e sociale attuale all’interno del territorio comunale. Ai

sensi dell’art. 8 della L.R. n. 38/2006 i Comuni predispongono i criteri per

l’insediamento delle attività tenendo conto della vocazione territoriale, commerciale e

turistica dei luoghi nei quali il servizio di somministrazione è reso al consumatore, al

fine di preservare, sviluppare, potenziare e ricostituire il tessuto locale, con riferimento

ai contenuti di cui all’art. 3 della l.r. 28/199.

4. QUADRO GENERALE DELLA NORMATIVA DI SETTORE

La Regione Piemonte ha emanato la L.R. 29.12.2006 n. 38 (Disciplina dell’esercizio

dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande). Detta normativa sostituisce la

precedente legislazione nazionale affidata alla legge n. 287/1991 (Aggiornamento della

normativa sull’insediamento e sull’attività dei pubblici esercizi), che prevedeva

espressamente l’emanazione di un Regolamento di esecuzione che non ha mai visto

luce, e alla legge n. 25/1996 (Differimento di termini previsti da disposizioni legislative

nel settore delle attività produttive ed altre disposizioni urgenti in materia), eccetto nei

casi indicati dall’art. 27 della L.R. n. 38/2006, che definisce i limiti entro i quali la

precedente legislazione nazionale mantiene validità, più precisamente:

- la legge n. 287/1991 continua ad avere applicazione limitatamente agli aspetti che

necessitano dell’adozione degli atti normativi di attuazione, ai livelli regionale,

provinciale, e comunale, fino all’entrata in vigore dei medesimi;

- la legge n. 287/1991 si applica inoltre nei casi di rinvio espresso effettuato dalla

L.R. 38/2006.

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Fino all'adozione degli atti normativi di attuazione ai sensi dell'articolo 8 della L.R.

38/2006, permangono in capo ai comuni le competenze relative alla fissazione del

parametro numerico, già previste dall'articolo 2 della legge n. 25/1996.

Per la modifica del parametro i Comuni applicano le disposizioni di cui all'articolo 2

della legge n. 25/1996, tenuto conto dei principi e delle disposizioni di cui agli articoli 3

e 11 del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4

agosto 2006, n. 248 (Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il

contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia

di entrate e di contrasto all'evasione fiscale) con il quale vengono aboliti il Registro

degli esercenti il commercio e le commissioni istituite dall’art. 6 della legge 287/1991.

Per il rilascio delle autorizzazioni per le attività di somministrazione di alimenti e

bevande la L.R. n. 38/2006 introduce una tipologia unica per gli esercizi di

somministrazione di alimenti e bevande, laddove legge n. 287/1991 suddivideva gli

esercizi di somministrazione per tipologia come segue:

• tipologia A: esercizi di ristorazione, per la somministrazione di pasti e bevande,

comprese quelle aventi un contenuto alcolico superiore al 21 per cento del

volume, e di latte (ristoranti, trattorie, tavole calde, pizzerie, birrerie ed esercizi

similari);

• tipologia B: esercizi per la somministrazione di bevande, comprese quelle

alcoliche di qualsiasi gradazione, nonché di latte, di dolciumi, compresi i generi

di pasticceria e gelateria e di prodotti di gastronomia (bar, caffè, gelaterie,

pasticcerie ed esercizi similari);

• tipologia C: esercizi di cui alle lettere A e B, in cui la somministrazione di

alimenti e di bevande è effettuata congiuntamente ad attività di trattenimento e

svago, in sale da ballo, sale da gioco, locali notturni, stabilimenti balneari ed

esercizi similari (scheda in costruzione);

• tipologia D: esercizi di cui alla lettera B, nei quali è esclusa la somministrazione

di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione.

Il rilascio delle autorizzazioni all’apertura di nuovi esercizi di somministrazione di

alimenti e bevande trova, quindi, la propria disciplina nella lettura combinata delle

leggi statali e regionali sopra riportate.

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5. INQUADRAMENTO TERRITORIALE

Il Comune di Serravalle Scrivia è situato sulla confluenza del Borbera nello Scrivia alla

fine dell'Appennino Ligure, all'inizio della pianura, ed è posto in una posizione

particolarmente strategica nel sistema delle comunicazioni nord/sud del Piemonte. Di

seguito vengono elencate le principali zone da cui è caratterizzato il territorio comunale.

Libarna

Nella zona a Sud – Est, tra il torrente

Scrivia e la sede ferroviaria, si

trovano i resti della vecchia città

romana di Libarna, una delle aree

archeologiche meglio conservate del

Piemonte.

Di fronte a tale area, di particolare

interesse architettonico, trova spazio

un comparto produttivo di nuovo

impianto, in cui si sono sviluppati

alcuni insediamenti industriali.

Concentrico Ad Est il torrente Scrivia e la linea

ferroviaria Torino – Genova e Milano

- Genova, separano il centro storico

dal quartiere Lastrico, in posizione di

“anticamera” di ingresso al Comune

di Stazzano. Ad Ovest il nucleo

centrale del Comune è costituito da

una zona di centro storico,

caratterizzata da un agglomerato di

pregio per le caratteristiche di

continuità del tessuto edilizio. Il

nucleo storico si è poi sviluppato con

zone di espansione residenziali di

vecchio impianto posizionate lungo la

ferrovia e di impianto recente

sviluppate verso il lato monte - ad

Ovest, ed in direzione Nord fino ai

confini dello svincolo autostradale.

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Fabbricone Oltrepassata la ferrovia, lungo lo

Scrivia, in direzione di Tortona, si

trovano alcuni insediamenti

industriali in quella che viene definita

località Fabbricone.

Negraro e Cà del Sole In direzione Novi Ligure si è

sviluppata ad Est una zona

residenziale a nuclei sparsi

denominata località Negraro.

Frontalmente, sulla piana, si estende

un comparto residenziale di recente

realizzazione, Cà del Sole, che si apre

sulla zona collinare in direzione

Monterotondo.

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Le Colline In direzione di Monterotondo- Gavi,

si incontra un’area collinare a

vocazione agricola che presenta una

destinazione golfistica e turistico

ricettiva. Gli scenari delle colline del

gavi, con i loro vigneti, circondano il

campo da golf e i percorsi ciclo-

pedonali immersi nella natura.

I nuovi comparti misti speciali Ai confini della zona collinare si

estendono alcuni comparti misti

speciali (CMS del P.R.G.C.) a

destinazione prevalentemente

commerciale, ma anche turistico-

ricettiva, sportivo- ricreativa e

residenziale. Tali comparti, in

avanzato stato di realizzazione,

ospitano, a monte della ex S.S. 35 bis

dei Giovi, un insediamento

commerciale composto da un centro

commerciale classico con ipermercato

ad insegna Iper e da un parco

commerciale, il Serravalle Retail

Park che, per le sue valenze

turistiche, insieme all’Outlet, a valle

della ex S.S. 35 bis dei giovi, è

visitato giornalmente da migliaia di

utenti.

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6. LA PROGRAMMAZIONE DEI PUBBLICI ESERCIZI AI SENSI

DELLA D.G.C. n. 48 DEL 29.04.1999

Con la D.G.C. n. 48 del 29.04.1999 era stato approvato il Piano dei criteri provvisori per

il rilascio delle autorizzazioni relative all’apertura dei pubblici esercizi ai sensi della

legge n. 287 del 1991. Con tale documentazione, sulla base della normativa allora in

vigore, era stata effettuata una programmazione del territorio finalizzata al rilascio di

autorizzazioni di pubblici esercizi e alla nuova zonizzazione. Nella programmazione si

era tenuto conto, oltre che dello stato di fatto del Comune di Serravalle Scrivia all’epoca

della pianificazione, anche dell’incidenza dei nuovi eventi allora in previsione, tra i

quali, l’approvazione dello strumento urbanistico per l’attuazione dei comparti

commerciale, turistico – ricettivo, sportivo – ricreativo e alberghiero – residenziale,

oggi in parte attuati negli interventi del Centro Commerciale Outlet, del Centro

Commerciale Classico con ipermercato ad insegna Iper e del Parco Commerciale

Serravalle Retail Park.

Si era inoltre proceduto ad una zonizzazione che tenesse conto della trasformazione in

atto nel territorio comunale e dei nuovi fattori, sopra elencati, fortemente incidenti sugli

aspetti di fruibilità del servizio di pubblici esercizi da parte della popolazione residente

e fluttuante, quest’ultima prevista in numero elevatissimo. Un ruolo fondamentale per la

pianificazione della zonizzazione, approvata con D.G.C. n. 48 del 29.04.1999, è stata la

presentazione in data 26.08.1998, prot. n. 8063, dell’istanza alla Regione per il

riconoscimento di “località ad economia turistica”, avvenuta in seguito alla D.G.R. n. 2-

27125 del 23.04.1999, ratificata dalla D.C.R. 544-17802 del 16.09.1999.

Di seguito la zonizzazione vigente approvata con D.G.C. n. 48 del 29.04.1999:

•••• Zona PE/A CENTRO CONCENTRICO:

delimitazione: dalla rotonda dell’autostrada a Porta Genova piazza XXVI Aprile.

•••• Zona PE/B CA’ DEL SOLE:

delimitazione: dall’inizio di via Monterotondo sino alla tenuta La Bollina.

•••• Zona PE/C LASTRICO:

delimitazione: oltre Ponte Scrivia, verso Stazzano. Tutto il territorio compreso.

•••• Zona PE/D LIBARNA:

delimitazione: oltre piazza XXVI Aprile sino al confine con il Comune di Arquata

Scrivia. Tutto il territorio compreso.

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•••• Zona PE/E FABBRICONE:

delimitazione: zona sottostante alla via Cassano a partire dalla rotonda autostradale

verso Cassano Spinola. Tutto il territorio compreso.

•••• Zona PE/F NUOVA AREA SETTORE A:

delimitazione: corrispondente con il territorio descritto dal P.E.C. “Praga”

corrispondente per sigla.

•••• Zona PE/G NUOVA AREA SETTORE B:

delimitazione: corrispondente con il territorio descritto dal P.E.C. “Praga”

corrispondente per sigla.

•••• Zona PE/H NUOVA AREA SETTORE C:

delimitazione: corrispondente con il territorio descritto dal P.E.C. “Praga”

corrispondente per sigla.

•••• Zona PE/I NUOVA AREA SETTORE D:

delimitazione: dal confine dei settori A,B,C sino al confine con Novi Ligure, sulla

ex S.S. 35 bis.

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Immagine della zonizzazione vigente

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Successivamente all’approvazione del Piano dei criteri provvisori per il rilascio delle

autorizzazioni relative all’apertura dei pubblici esercizi ai sensi della legge n. 287/1991,

il Comune di Serravalle Scrivia:

•••• sulla base delle osservazioni della Commissione Provinciale sui Pubblici

Esercizi in merito al parametro numerico, con D.G.C. n. 80 del 05.07.1999 ha

modificato il Piano dei criteri provvisori per il rilascio delle autorizzazioni

relative all’apertura dei pubblici;

•••• con D.G.C. n. 104 del 02.07.2001, su istanza presentata da parte della società

BMG SERRAVALLE S.R.L. per la revisione del parametro numerico comunale

per il rilascio di nuove autorizzazioni di pubblico esercizio, nell’area classificata

come Zona PE/F sett. A, ha modificato il parametro in questione;

•••• con D.G.C. n. 191 del 18.12.2001 ha trasferito n. 1 autorizzazione rilasciabile di

tipo A dalla Zona PE/C Lastrico alla Zona PE/B Cà del Sole;

•••• con D.G.C. n. 53 del 11.07.2003 ha modificato il parametro numerico per le

Zone PE/A- centro storico e Concentrico e PE/B – Cà del Sole;

•••• con D.G.C. n. 72 del 22.10.2003, a seguito della rideterminazione da parte della

Provincia di Alessandria dei parametri numerici dei Pubblici Esercizi per le zone

PE/A Centro e Concentrico e PE/B Cà del Sole, ha stabilito i parametri numerici

per le zone PE/A, PE/B e PE/C;

•••• con D.G.C. n. 139 del 13.12.2005, a seguito di richieste da parte di privati, ha

modificato i parametri numerici per le zone PE/B Cà del Sole e PE/E

Fabbricone;

•••• con D.G.C. n. 46 del 03.04.2006, ha riprogrammato i parametri numerici per le

zone PE/C lastrico, PE/B Cà del Sole, PE/D Libarna, PE/E Fabbricone

approvati con D.G.C. n. 139 del 13.12.2005.

Le suddette varianti al piano si sono rese necessarie per adeguare l’offerta degli esercizi

di somministrazione di alimenti e bevande alle varie trasformazioni territoriali e

previsioni urbanistiche che hanno interessato il territorio comunale.

Attualmente la zonizzazione del territorio riguardo ai pubblici esercizi, realizzata ai

sensi della legge n. 287/1991, del D.P.R. del 1995 (G.U. 22/2/96 n. 44) e dell’art. 2

della legge n. 25/1996, è aggiornata alla conformazione del Comune di Serravalle

Scrivia dell’anno 1999, così come viene descritta nella relazione relativa al nuovo

parametro numerico per il rilascio di nuove autorizzazioni di pubblici esercizi e nella

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zonizzazione del territorio dal punto di vista commerciale, riferita agli stessi pubblici

esercizi, approvata con D.G.C. n. 48 del 29.04.1999.

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5. CONSISTENZA DELLE STRUTTURE DI

SOMMINISTRAZIONE DI ALIMENTI E BAVANDE 1

N. PROGR. NOME INDIRIZZO N.CIV. ZONA VIGENTE

1 Verducci Michelina Via Arquata 25 D2 Matesi Jlenia Via P. Forni 46 C

3Bar Moderno di Manca Ignazia Luigia S.a.s. Via P. Forni 69 C

4 Merlo Eliana Via Berthoud 12 A5 Pellegrino Carmela Via Berthoud 69 A

6Bar dell'Angelo di Tammaro Rosa Anna & C. S.a.S. Via Berthoud 71 A

7 Portella Maria Via Berthoud 105 A

8Bar pasticceria delizia S.n.c. di Ghiglione fernanda e C. Via Berthoud 143 A

9Polvere di caffè S.n.c.di Alizia Katia & C." Via Berthoud 165 A

10 Ruber Mat S.r.l. Via Berthoud 177 A11 Società caffè latte S.n.c. Via San Rocco 17 A12 Fella Antonello Via Berthoud 183 A13 Marras Giuseppino Viale Stazione 4 A14 Petruzzella Angelo Viale Stazione 6 A15 Mano Elonia P.zza L. Bailo 4 A16 Ghist S.r.l. Viale Martiri Benedicta 4 A17 Beccaris Roberto Viale Martiri Benedicta 23 A

18Caffè della piazzetta S.a.S. di Abbate Fortunato & C. Viale Martiri Benedicta 47 A

19Caffè della piazzetta S.a.S. di Abbate Fortunato & C. Viale Martiri Benedicta 114 A

20 Sabatini il Ristorante Piazza Coppi 3 A21 Haiti S.a.s. di Capra Marco & C Viale Martiri Benedicta 99 A22 Bailo Luigi Viale Martiri Benedicta 139 A23 Arata Sergio S.n.C. Piazzale Autocamionale 1 B

24Bar Ristorante Stella S.a.S. di Xu Likang & C. Via Cassano 6 B

25Soc. Greca di Baglieri Carmela e C.S. S.a.S. Via Cassano 21 B

26Soc. Good Time di Ghiglione Guido & C. S.n.c. Via Romita 75 B

27 De Rosa Massimo Via Romita 79 B28 Art S.r.l. Via Costiera Bicocca 4 B29 Art. S.r.l. Via Monterotondo 60 B30 Iper Montebello S.p.A. Via Novi 1 G31 Iper Montebello S.p.A. Via Novi 1 G32 Vera S.r.l. Via Novi 1 G33 Mibar S.r.l. Via Retail 35/A9 H34 Palabingo S.r.l. Via 35 Bis dei Giovi 63 B

35Il Baretto di D'Amico Immacolata & C. S.n.c. Via 35 Bis dei Giovi 74 B

36 Centro Commerciale Outlet Via Novi "Factor Outlet" L/10 F37 Centro Commerciale Outlet Via Novi "Factor Outlet" L/29 F

PUBBLICI ESERCIZI

1 Censimento aggiornato al febbraio 2009

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38 Centro Commerciale Outlet Via Novi "Factor Outlet" A/7 F39 Centro Commerciale Outlet Via Novi "Factor Outlet" B/15 F40 Centro Commerciale Outlet Via Novi "Factor Outlet" C/1 F41 Centro Commerciale Outlet Via Novi "Factor Outlet" Q/5 F42 Centro Commerciale Outlet Via Novi "Factor Outlet" O/6 F

43Soc. Motel Giacomino di Bottazzi L. e Bottazzi A. S.n.c. Via Cassano 114 E

44Ristò 2000 S.a.s. di Ravazzano Enrico Via Cassano 128 E

L’introduzione della “tipologia unica”, attuata con l’entrata in vigore della L.R. n.

38/2006, uniforma i vari format sotto il profilo amministrativo, superando ogni

eventuale classificazione degli esercizi pubblici nelle tipologie consolidate (bar,

ristoranti e similari). Una più approfondita analisi della “situazione di fatto” si

renderebbe difficile non solo per ricondurre all’uno o all’altro format gli esercizi in

attività, ma risulterebbe di nullo significato in relazione alle scelte programmatorie da

attuarsi (necessariamente correlate alla “tipologia unica”) e in relazione alle possibili

evoluzione degli esercizi, soprattutto se proiettate su orizzonte temporale pluriennale,

quale è quello attribuibile ai nuovi Criteri per l'insediamento delle attività di

somministrazione di alimenti e bevande.

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Consistenza delle strutture di somministrazione - IMMAGINE 1

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Consistenza delle strutture di somministrazione - IMMAGINE 2

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Consistenza delle strutture di somministrazione - IMMAGINE 3

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Consistenza delle strutture di somministrazione - IMMAGINE 4

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Consistenza delle strutture di somministrazione - IMMAGINE 5

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6. QUADRO DI RIFERIMENTO SOCIO – ECONOMICO

GENERALE

Un’indagine condotta dal Centro Studi Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) sui

consumi extradomestici, ha preso in esame i principali Paesi dell’Unione Europea

analizzando un arco temporale di dieci anni, dal 1996 al 2006. Ecco, in sintesi, i risultati

più significativi:

• nell’Ue i consumi alimentari fuori casa valgono 483 miliardi di euro (su 837 miliardi

complessivi di consumi alimentari);

• in appena quattro paesi (Germania, Francia, Italia e Spagna) i consumi extradomestici

valgono 257 miliardi di euro, il 77% del valore complessivo dei 13 paesi dell’unione

monetaria e il 54% del valore complessivo riferito ai 27 paesi dell’Ue;

• in quanto alle differenze riguardo la spesa per consumi alimentari fuori casa, le

differenze tra i diversi paesi vanno dal minimo della Slovenia e dell’Olanda (800 euro)

al massimo della Spagna (2.300 euro annui);

• i consumi alimentari extra-domestici pesano per il 7% dei consumi complessivi delle

famiglie europee e il 37% del totale dei consumi alimentari;

• in Irlanda e Spagna i consumi alimentari fuori casa ricoprono la quota maggioritaria

dei consumi alimentari complessivi: rispettivamente del 70,8% e del 53,7 per cento.

L’Italia, con una quota del 32,9%, si colloca in una posizione mediana che ne conferma

le forti potenzialità di sviluppo;

• i consumi alimentari fuori casa in Europa sono passati dai 234 miliardi di euro del

1996 ai 282 miliardi di euro del 2006, segnando quindi una crescita del 22,2%, a un

tasso annuo del 2 per cento. In Italia abbiamo superato quota 53 miliardi di euro: una

cifra che colloca il paese, insieme a Spagna e Germania, ai primi posti in Europa;

• la ristorazione è un settore labour intensive in ogni paese. In Ue occupa 6,5 milioni di

lavoratori e conta 1,4 milioni di imprese. Il tessuto imprenditoriale è ampio e articolato

in Spagna e in Italia, con rispettivamente 262 mila e 224 mila imprese (384 imprese per

100 mila abitanti).

In conclusione è in aumento il numero di italiani che consuma i pasti fuori dalle mura

domestiche, ma il mercato è ancora lontano dalla saturazione. L’ampio margine di

crescita richiede però un’attenzione particolare per evitare perdita di qualità nell’offerta.

Nel decennio preso in considerazione dall’indagine in questione è incoraggiante la

situazione in Italia, dove a fronte di un progresso della spesa per l’alimentazione in casa

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che rimane dominante, si registra una vera e propria impennata dei consumi fuori casa.

Nella dinamica dei prezzi, l’Italia registra una variazione tendenziale molto bassa, pari al

3% (marzo 2008 su marzo 2007); dato che contribuisce a mantenere ancorata l’inflazione

italiana alla media europea.

Si tenga presente che il Comune di Serravalle Scrivia si colloca all’interno di un bacino

d’utenza compreso tra i poli di Milano, Torino e Genova, bacino contraddistinto da

livelli di reddito elevati e rilevante propensione al consumo. La zona è anche luogo di

transito di cospicui flussi turistici ed è molto vicino ad essere essa stessa polo attrattore

di turismo (al centro di itinerari enogastronomici e culturali, ma anche di iniziative a

contenuto ludico- sportivo).

La progressiva attuazione dei comparti misti speciali (CMS del P.R.G.C.), che

prevedono la costituzione di un polo multifunzionale che, oltre alla predominante

funzione commerciale, comprende anche funzioni turistico ricettive, sportive,

alberghiere e residenziali, ha trasformato sostanzialmente l’assetto dei luoghi limitrofi

agli interventi in questione, lo sviluppo economico, occupazionale, nonché sociale del

Comune esercitando, perciò, un’attrazione di valore sovracomunale, o meglio, regionale.

Chiaramente tutte queste trasformazioni territoriali, economiche e sociali dal 1999, anno

di approvazione del Piano dei criteri provvisori per il rilascio delle autorizzazioni

relative all’apertura dei pubblici esercizi, ad oggi, in aggiunta alla trasformazione della

normativa vigente in materia, richiedono una necessaria ed attenta revisione della

programmazione in oggetto.

7. OBIETTIVI DELLA PIANIFICAZIONE COMUNALE

Le variabili che influiscono sull’assetto della rete di pubblici esercizi sono numerose,

sia di tipo quantitativo che qualitativo, sia di tipo statico che dinamico.

L’analisi della rete delle attività di somministrazione di alimenti e bevande deve tener

conto del fatto che a questo settore si chiede un’evoluzione rapida ed è in quest’ottica di

tutela delle esigenze imprenditoriali e socio- economiche che l’Amministrazione

intende valutare le reali esigenze del settore.

Come già accennato, è logico aspettarsi che anche tali esercizi contribuiscano ad una

domanda originata da condizioni di lavoro e di vita che si siano modificate nel corso

degli anni. Quindi il comparto della somministrazione dovrebbe risultare dinamico,

attento alle modificazioni delle esigenze dell’utente.

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La risposta programmatica deve porsi alcuni obiettivi di fondo che, oltre a collocarsi

nell’ambito delle finalità della normativa di riferimento, mirino a:

•••• offrire, ai fruitori del servizio, una rete di esercizi capace di fornire proposte in

linea con le loro esigenze e quindi di dare una continuità di servizio distribuita in

tutto l’arco della giornata;

•••• determinare l’offerta complessiva presente nel Comune in relazione alle diverse

vocazioni economiche delle differenti parti del territorio;

•••• guidare la crescita della rete in un’ottica di equilibrio tra domanda ed offerta;

•••• integrare le suddette esigenze con la programmazione urbanistica;

•••• riqualificare le zone di pregio del territorio e salvaguardare il servizio nelle zone

meno densamente popolate.

Una corretta programmazione quindi dovrà tener conto delle caratteristiche del

territorio, delle abitudini dei consumatori, delle quote di evasione e del grado di

attrazione.

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PARTE SECONDA – REGOLAMENTO ATTUATIVO

1. ATTIVITA’ DI SOMMINISTRAZIONE ALIMENTI E BEVANDE

SOGGETTE AI CRITERI DI PROGRAMMAZIONE

Il presente regolamento si applica alle attività di somministrazione di alimenti e

bevande. Per somministrazione di alimenti e bevande si intende la vendita ed il

consumo sul posto, che comprende tutti i casi in cui gli acquirenti consumano, con

apposito servizio assistito, i prodotti nei locali dell’esercizio o in un’area aperta al

pubblico, a tal fine attrezzati.

Si applica altresì alle attività di somministrazione di alimenti e bevande svolta al

domicilio del consumatore e in esercizi non aperti al pubblico. Rimangono regolate

dalle rispettive disposizioni nazionali e regionali le attività:

•••• di somministrazione effettuata nelle strutture ricettive alberghiere;

•••• di somministrazione effettuata nei complessi ricettivi extra alberghieri;

•••• di somministrazione effettuata da parte di soggetti titolari di autorizzazione per il

commercio su area pubblica;

•••• di vendita di prodotti mediante apparecchi automatici.

2. NUOVA ZONIZZAZIONE

Sulla base di una complessa trasformazione del territorio, come meglio si evince dalla

prima parte della presente relazione e, in evidente presenza di nuovi fattori economici e

sociali, fortemente incidenti sugli aspetti di fruibilità del servizio di somministrazione

da parte degli utenti residenti e fluttuanti, questi ultimi presenti in numero elevatissimo

grazie alle motivazioni già edotte, l’Amministrazione comunale decide di procedere ad

una nuova zonizzazione sulla base degli argomenti raccolti ed esaminati. Ai sensi

dell’art. 8 della L.R. n. 38/2006 la nuova zonizzazione verrà programmata tenendo

conto della vocazione territoriale, commerciale e turistica dei luoghi nei quali il

servizio di somministrazione è reso al consumatore, al fine di preservare, sviluppare,

potenziare e ricostituire il tessuto locale, con riferimento ai contenuti di cui all’art. 3

della l.r. 28/1999.

•••• Zona PE/A CENTRO CONCENTRICO:

delimitato a Sud da piazza XXVI Aprile, a Nord dalla rotatoria di accesso

autostradale, ad Est dall’asse del torrente Scrivia, ad Ovest dalla perimetrazione del

centro abitato della zona Concentrico.

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(Allegato cartografico A1 e A2)

•••• Zona PE/B COLLINA:

delimitato a Sud e a Sud- Est dal comparto di pubblici esercizi PE/D, a Nord – Est

dalla perimetrazione di centro abitato della zona Concentrico, a Nord dalla

perimetrazione di centro abitato del quartiere Cà del Sole, a Nord – Ovest dal

comparto PE/H di pubblici esercizi e ad Ovest e Sud - Ovest dal confine comunale

con il Comune di Gavi.

(Allegato cartografico A1 e A2)

•••• Zona PE/C LASTRICO:

circa coincidente con la delimitazione vigente: oltre Ponte Scrivia, verso Stazzano.

Tutto il territorio compreso.

(Allegato cartografico A1 e A2)

•••• Zona PE/D LIBARNA:

circa coincidente con la delimitazione vigente: si estende da piazza XXVI Aprile, a

Nord, sino al confine con il Comune di Arquata Scrivia, a Sud, dal comparto di

pubblici esercizi PE/C ad Est e dal comparto pubblici esercizi PE/B ad Ovest.

(Allegato cartografico A1 e A2)

•••• Zona PE/E FABBRICONE:

circa coincidente con la delimitazione vigente: zona oltre ferrovia, a Nord dello

svincolo autostradale, lungo la via Cassano. Tutto il territorio compreso.

(Allegato cartografico A1 e A2)

•••• Zona PE/F OUTLET:

delimitazione: corrispondente con il perimetro del settore A della variante n. 4 al

P.E.C. approvato con D.C.C. n. 27 del 30.06.2008.

(Allegato cartografico A1 e A2)

•••• Zona PE/G RETAIL - IPER:

delimitazione: corrispondente con il perimetro del settore B della variante n. 4 al

P.E.C. approvato con D.C.C. n. 27 del 30.06.2008, escluso il lotto 3B del P.E.C. ed

incluso il comparto CPFA della Variante parziale n. 8 del P.R.G.C. approvato con

D.C.C. n. 34 del 29.09.2008.

(Allegato cartografico A1 e A2)

•••• Zona PE/H BOLLINA:

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delimitazione: corrispondente con il perimetro del settore C della variante n. 4 al

P.E.C. approvato con D.C.C. n. 27 del 30.06.2008 e del comparto CAS1 della

Variante parziale n. 8 del P.R.G.C. approvato con D.C.C. n. 34 del 29.09.2008.

(Allegato cartografico A1 e A2)

•••• Zona PE/I SOGEGROSS:

delimitazione: corrispondente con il perimetro dei comparti CPG e CPFC della

Variante parziale n. 8 del P.R.G.C. approvato con D.C.C. n. 34 del 29.09.2008.

(Allegato cartografico A1 e A2)

•••• Zona PE/L CA’ DEL SOLE:

delimitazione: corrispondente con il perimetro del centro abitato del quartiere Cà del

sole, fino alla rotatoria autostradale, compreso un lembo di terra a verde privato al

confine con il comparto CAS1 della Variante parziale n. 8 del P.R.G.C. approvato

con D.C.C. n. 34 del 29.09.2008.

(Allegato cartografico A1 e A2)

•••• Zona PE/M NEGRARO:

delimitazione: a Sud e Ovest dal perimetro della ex S.S. 35 bis dei Giovi, ad Est

dalla ferrovia e a Nord da parte del settore A del P.E.C. vigente e dalla viabilità di

accesso al settore A della variante n. 4 al P.E.C. approvato con D.C.C. n. 27 del

30.06.2008.

(Allegato cartografico A1 e A2)

3. DEFINIZIONE DEL PARAMETRO NUMERICO PER NUOVE

APERTURE

Il comma 6 dell’art. 27 della legge n. 38/2006 dispone che Fino all’adozione degli atti

normativi ai sensi dell’articolo 8, permangono in capo ai comuni le competenze relative

alla fissazione del parametro numerico, già previste dall’art. 2 della legge 25 gennaio

1996, n. 25 (Differimento dei termini previsti da disposizioni legislative nel settore delle

attività produttive ad altre disposizioni urgenti in materia). Per la modifica del

parametro i comuni applicano le disposizioni di cui all’art. 2 della legge 25 gennaio

1996, tenuto conto dei principi e delle disposizioni di cui agli articolo 3 e 11 del decreto

legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n.

248 (Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la

razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di

contrasto all’evasione fiscale).

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L’Amministrazione comunale ha scelto di confermare il parametro numerico

complessivo per il rilascio di nuove autorizzazioni, approvato con D.G.C. n. 46 del

03.04.2006 nell’ambito della programmazione vigente.

Il parametro numerico in questione, approvato dalla Provincia ai sensi della legge n. 287

del 1991, riguardante le licenze ancora disponibili e riferito all’intero territorio

comunale, è pari a n. 42, numero corrispondente alle licenze di tipologia unica, ai sensi

della L.R. n. 38/2006.

Le n. 42 licenze verranno ridistribuite sul territorio comunale sulla base della

zonizzazione di cui al precedente paragrafo, del quadro di riferimento urbanistico, socio

- economico e della vocazione delle differenti parti del territorio. Nel prospetto che

segue e nell’allegato A) sono individuate le autorizzazioni disponibili divise secondo la

nuova zonizzazione di cui al punto precedente.

•••• Zona PE/A CENTRO CONCENTRICO: 5

•••• Zona PE/B COLLINA: 1

•••• Zona PE/C LASTRICO: 1

•••• Zona PE/D LIBARNA: 2

•••• Zona PE/E FABBRICONE: 2

•••• Zona PE/F OUTLET: 3

•••• Zona PE/G RETAIL - IPER: 8

•••• Zona PE/H BOLLINA: 15

•••• Zona PE/I SOGEGROSS: 1

•••• Zona PE/L CA’ DEL SOLE: 1

•••• Zona PE/M NEGRARO: 3

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4. NUOVE APERTURE

L’apertura degli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande,

comprese quelle alcoliche di qualsiasi gradazione, sono soggetti ad autorizzazione

rilasciata dal Responsabile del Servizio in forma scritta e redatta secondo i modelli

allegati alla presente.

L’autorizzazione ha validità fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello del

rilascio, è automaticamente rinnovata se non vi sono motivi ostativi.

L’istanza di autorizzazione della somministrazione al pubblico di alimenti e bevande,

deve contenere:

a) generalità del richiedente (nome e cognome, data e luogo di nascita, codice

fiscale, residenza);

b) generalità della Società (nel caso in cui l’autorizzazione venga richiesta da una

società e non in forma individuale, quindi denominazione, sede legale, C.F./P.I,

numero REA);

c) ubicazione dei locali dove si svolgerà l’esercizio;

d) disponibilità del locale da destinarsi all’esercizio dell’attività a titolo di affittuario,

proprietario, ecc.

e) caratteristiche attività (permanente o stagionale);

f) nel caso di Società indicare il preposto;

g) i requisiti di cui all’artt. 4 e 5 della L.R. n. 38/2006 e s.m.i., e più precisamente: il

richiedente in forma individuale o il preposto (per società) devono possedere i

seguenti requisiti:

(i) requisiti morali (es: non essere stati dichiarati falliti; non avere riportato

condanne penali, ecc…)

(ii) requisiti professionali (es: aver frequentato con esito positivo, ecc…)

h) la dichiarazione che i locali potranno o non potranno subire modifiche, quindi

presentando opportuna documentazione ai sensi del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.;

i) la superficie destinata alla somministrazione di alimenti e bevande;

l) la presentazione della relativa DIA sanitaria ai sensi ai sensi dell’art. 6 REG CE

852-2004;

m) la dichiarazione di possesso dei requisiti in materia di sicurezza e di prevenzione

incendi, i quali saranno ottemperati prima dell’effettiva apertura dell’esercizio

secondo la normativa vigente in materia;

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29

n) autocertificazione per la sorvegliabilità dei locali di pubblico esercizio, ai sensi del

D.M. 564/92;

o) che l’attività e/o le attività effettivamente svolte - ai sensi della Legge Regionale

29 Dicembre 2006, n. 38, art. 7 – nei limiti sanciti dalle norme igienico-sanitarie

(Tipologia 1, Tipologia 2, Tipologia 3 o Tipologia 4);

p) allegati richiesti, e più precisamente:

� copia attestazione requisito professionale;

� copia atto costitutivo della Società e/o visura camerale registro imprese;

� planimetria dei locali con evidenziata la superficie di somministrazione;

� copia documento di identità;

� copia comunicazione ai fini della denuncia T.I.A. (tariffa igiene ambientale)

all’ente competente;

� comunicazione orario di apertura e chiusura dell’esercizio;

� Autocertificazione del requisito professionale dichiarato e copia attestazione

requisito professionale (solo nel caso in cui il delegato sia diverso dal

richiedente).

Il comune dopo aver effettuato tutte verifiche che gli competono rilascia

l’autorizzazione per la somministrazione di alimenti e bevande costituita da un’unica

tipologia.

Non sono soggette ad autorizzazione le attività di somministrazione alimenti e bevande

quelle citate nell’art. 8 della L.R. n. 38/2006.

5. TRASFERIMENTI DI SEDE

Il trasferimento di sede degli esercizi di somministrazione al pubblico di alimenti e

bevande, comprese quelle alcoliche di qualsiasi gradazione, sono soggetti ad

autorizzazione rilasciata dal Responsabile del Servizio in forma scritta e redatta secondo

i modelli allegati alla presente.

L’istanza di autorizzazione per il trasferimento di sede, deve contenere:

a) generalità del richiedente(nome e cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale,

residenza);

b) generalità della Società (nel caso in cui l’autorizzazione venga richiesta da una

società e non in forma individuale, quindi denominazione, sede legale, C.F./P.I,

numero REA);

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30

c) ubicazione dei locali dove si svolgerà l’esercizio;

d) aver disponibilità del locale da destinarsi all’esercizio dell’attività a titolo di

affittuario, proprietario, ecc.

e) caratteristiche attività (permanente o stagionale);

f) nel caso di Società indicare il preposto;

g) i requisiti di cui all’artt. 4 e 5 della L.R. n. 38/2006 e s.m.i., e più precisamente: il

richiedente in forma individuale o il preposto (per società) devono possedere i

seguenti requisiti:

(i) requisiti morali (es: non essere stati dichiarati falliti; non avere riportato

condanne penali, ecc…)

(ii) requisiti professionali (es: aver frequentato con esito positivo, ecc…)

h) la dichiarazione che i locali potranno o non potranno subire modifiche, quindi

presentando opportuna documentazione ai sensi del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i.;

i) la superficie destinata alla somministrazione di alimenti e bevande;

l) la presentazione della relativa DIA sanitaria ai sensi ai sensi dell’art. 6 REG CE

852-2004;

m) la dichiarazione di possesso dei requisiti in materia di sicurezza e di prevenzione

incendi, i quali che saranno ottemperati prima dell’effettiva apertura dell’esercizio

secondo la normativa vigente in materia;

n) autocertificazione per la sorvegliabilità dei locali di pubblico esercizio, ai sensi del

D.M. 564/92;

o) che l’attività e/o le attività effettivamente svolte - ai sensi della Legge Regionale

29 Dicembre 2006, n. 38, art. 7 – nei limiti sanciti dalle norme igienico-

sanitarie (Tipologia 1, Tipologia 2, Tipologia 3 o Tipologia 4);

p) allegati richiesti, e più precisamente:

� copia attestazione requisito professionale;

� copia atto costitutivo della Società e/o visura camerale registro imprese;

� planimetria dei locali con evidenziata la superficie di somministrazione;

� copia documento di identità;

� copia comunicazione ai fini della denuncia T.I.A. (tariffa igiene ambientale)

all’ente competente;

� comunicazione orario di apertura e chiusura dell’esercizio;

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31

� Autocertificazione del requisito professionale dichiarato e copia attestazione

requisito professionale (solo nel caso in cui il delegato sia diverso dal

richiedente).

6. AMPLIAMENTI DELLA SUPERFICIE DI

SOMMINISTRAZIONE

L’ampliamento della superficie di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande,

comprese quelle alcoliche di qualsiasi gradazione, è soggetto a Denuncia di Inizio

Attività (DIA) ai sensi dell’art. 12 della L.R. n. 38/2006 e redatta secondo i modelli

allegati alla presente.

Nella Denuncia di Inizio Attività (DIA) di cui al comma precedente, il richiedente

dichiara di aver rispettato le norme, prescrizioni, autorizzazioni in materia edilizia,

urbanistica e igienico sanitaria, nonché le norme in materia di sicurezza e di

prevenzione incendi e le disposizioni sulla sorvegliabilità dei locali.

7. SUBINGRESSO

Il subingresso è il trasferimento della gestione o della titolarità di un esercizio di

somministrazione al pubblico di alimenti e bevande per atto tra vivi o a causa di morte,

comporta il trasferimento dell'autorizzazione all'avente causa e la decadenza della

medesima in capo al cedente, a condizione che sia provato l'effettivo trasferimento

dell'attività e che il subentrante sia in possesso dei requisiti di cui agli articoli 4 e 5 della

L.R. n. 38/2006. Nel caso di subingresso per causa di morte, fermo restando il possesso

dei requisiti di cui all'articolo 4 della L.R. n. 38/2006, il subentrante che non è in

possesso dei requisiti professionali di cui all' articolo 5 della L.R. n. 38/2006 può

continuare nell'esercizio dell'attività del dante causa, in attesa dell'acquisizione dei

requisiti stessi, che deve avvenire entro il termine di diciotto mesi dalla morte del

titolare dell'attività, salvo proroga in comprovati casi di forza maggiore.

Il subingresso è soggetto a Denuncia di Inizio Attività (DIA) ai sensi dell’art. 13 della

L.R. n. 38/2006 e redatta secondo i modelli allegati alla presente.

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8. REVOCHE

Il Responsabile del Servizio dispone la revoca dell’autorizzazione alla

somministrazione di alimenti e bevande, ai sensi dell’art. 16 della L.R. n. 38/2006,

quando di verificano le seguenti condizioni:

a) il titolare dell'autorizzazione, salvo proroga in caso di comprovata necessità e su

motivata istanza, non attiva l'esercizio entro dodici mesi dalla data del suo

rilascio. Il termine di dodici mesi è sospeso in pendenza di procedimento

giudiziario fino alla notifica alle parti della relativa sentenza passata in giudicato;

b) il titolare dell'autorizzazione, salvo proroga in caso di comprovata necessità e su

motivata istanza, sospende l'attività per un periodo di tempo superiore a dodici

mesi;

c) il titolare dell'autorizzazione non é più in possesso dei requisiti di cui all'articolo 4

della L.R. n. 38/2006;

d) il titolare dell'autorizzazione non rispetta l'obbligo di formazione obbligatoria in

corso di attività di cui all'articolo 5, comma 3 della L.R. n. 38/2006;

e) viene meno la sorvegliabilità dei locali. In tal caso la revoca è preceduta da un

provvedimento di sospensione dell'attività per una durata non inferiore a tre giorni

e non superiore a novanta giorni, termine entro il quale, salvo proroga in caso di

comprovata necessità e previa motivata istanza, il titolare può ripristinare i

requisiti mancanti;

f) il titolare dell'autorizzazione non osserva i provvedimenti di sospensione

dell'autorizzazione;

g) in caso di subingresso per atto tra vivi, il subentrante non avvia l'attività nei

termini previsti;

h) in caso di subingresso per causa di morte, il successore non acquisisce il requisito

professionale entro i termini stabiliti;

i) viene meno l'effettiva disponibilità dei locali nei quali si esercita l'attività e il

titolare dell'attività non richiede l'autorizzazione al trasferimento in una nuova

sede nel termine di dodici mesi, salvo proroga in caso di comprovata necessità e

previa motivata istanza;

l) nei casi e per i motivi di pubblico interesse stabiliti dal comune.

Nel caso di attività di somministrazione di alimenti e bevande soggette a DIA, invece

della revoca dell'autorizzazione, il Responsabile del Servizio dispone il divieto di

prosecuzione dell'attività.

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9. SANZIONI

Le sanzioni previste ai sensi dell’art. 21 della L.R. n. 38/2006 sono:

a) a chiunque esercita l'attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande

senza autorizzazione, o quando questa è stata revocata o sospesa, o senza i requisiti

di cui all'articolo 4 della L.R. n. 38/2006, si applica la sanzione amministrativa

prevista dall'articolo 17 bis, comma 1, del r.d. 773/1931, consistente nel pagamento

di una somma da euro 516,00 ad euro 3.098,00;

b) per ogni altra violazione alle disposizioni della presente legge si applica la sanzione

amministrativa prevista dall'articolo 17 bis, comma 3, del r.d. 773/1931, consistente

nel pagamento di una somma da euro 154,00 ad euro 1.032,00;

c) nelle fattispecie di cui ai commi a) e b) si applicano le disposizioni degli articoli 17

ter e 17 quater del r.d. 773/1931;

d) il Comune è competente a ricevere il rapporto di cui all' articolo 17 della legge 24

novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale), ad applicare le sanzioni

amministrative e ad introitarne i proventi. Per le sanzioni relative ad accertamenti

effettuati fino all'entrata in vigore della presente legge e per le violazioni della l.

287/1991, l'autorità competente ad irrogare le sanzioni e ad introitarne i proventi è la

Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura (CCIAA);

e) il procedimento per l'applicazione delle sanzioni è regolato dalla legge regionale 28

novembre 1989, n. 72 (Disciplina dell'applicazione delle sanzioni amministrative di

competenza regionale);

f) gli esercizi di agriturismo ed i circoli privati, che esercitano la somministrazione in

violazione delle norme speciali che ne regolano le rispettive attività, sono soggetti

alle sanzioni previste dal presente articolo, qualora le violazioni non siano già

sanzionabili ai sensi delle medesime.

10. DISPOSIZIONI FINALI E DI RINVIO

Per quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento si fa integrale rinvio

alle norme statali e regionali vigenti in ciascuna delle materie disciplinate, nonché alle

norme statutarie vigenti ed a quelle regolamentari interne dell’Ente se ed in quanto

applicabili.

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La modifica e/o l’adeguamento a nuovi disposti di legge della modulistica in allegato,

non costituisce variante ai Criteri per l'insediamento delle attività di somministrazione

di alimenti e bevande.

L’eventuale spostamento di una singola licenza per zona, ad un'altra zona, non

costituisce modifica al presente atto programmatorio e quindi il trasferimento sarà di

competenza e valutazione della Giunta Comunale con relativa deliberazione e

successivo aggiornamento dei parametri di piano di cui all’allegato A) e delle tavole

grafiche allegato A1 e allegato A2

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ALLEGATI

ALLEGATO A)

Individuazione delle autorizzazioni disponibili, divise secondo la nuova zonizzazione di

cui al p.to 2. - parte seconda - del presente documento:

•••• Zona PE/A CENTRO CONCENTRICO: 5

•••• Zona PE/B COLLINA: 1

•••• Zona PE/C LASTRICO: 1

•••• Zona PE/D LIBARNA: 2

•••• Zona PE/E FABBRICONE: 2

•••• Zona PE/F OUTLET: 3

•••• Zona PE/G RETAIL - IPER: 8

•••• Zona PE/H BOLLINA: 15

•••• Zona PE/I SOGEGROSS: 1

•••• Zona PE/L CA’ DEL SOLE: 1

•••• Zona PE/M NEGRARO: 3

Page 36: CRITERI PER L’INSEDIAMENTO DELLE ATTIVITA’ DI SOMMINISTRAZIONE DI ... · Con la redazione dei Criteri per l'insediamento delle attività di somministrazione di alimenti e bevande

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ALLEGATO Modulistica

Allegato Descrizione

I ISTANZA APERTURA – Singolo

(Art. 5 – Nuove Aperture)

II ISTANZA APERTURA – Società

(Art. 5 – Nuove Aperture)

III ISTANZA per TRASFERIMENTO DI SEDE - Singolo

(Art. 6 – Nuove Aperture)

IV ISTANZA per TRASFERIMENTO DI SEDE - Società

(Art. 6 – Nuove Aperture)

V DIA PER AMPLIAMENTI

(Art. 7 – Ampliamenti della superficie della somministrazione)

VI DIA PER SUBINGRESSO - Singolo

(Art. 8 – Subingresso)

VII DIA PER SUBINGRESSO - Società

(Art. 8 – Subingresso)