Crescita Ambiente Energia

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Crescita economica, risorse naturali e inquinamento: le sfide dell’economia reale nell’era della globalizzazione “Crescita, ambiente ed energia” prof.Laura Castellucci 1^ seminario – 15 marzo 2010

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Crescita Ambiente Energia

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Crescita economica, risorse naturali e inquinamento: le sfide dell’economia

reale nell’era della globalizzazione

“Crescita, ambiente ed energia”prof.Laura Castellucci

1^ seminario – 15 marzo 2010

3 domande

• 1. “Stiamo consumando troppo?”

• 2. Le aspettative di crescita del PIL sonofondate? il significato del PIL è noto?

• 3. Il progresso tecnico “risolverà” i nostriproblemi?

1.Stiamo consumando troppo?

• “Are we consuming too much?” by Arrow, Dasgupta, Goulder, Daily, Ehrlich, Heal, Levin, Maler, Schneider, Starret, Walker,in Journal of Economic Perspectives, 2004

• Domanda crescente: a. cresce la popolazioneb. cresce il consumo pro-capite (PIL/ N)

Source: Population Reference Bureau (2008)

popolazione umana

alcuni dati del XX secolo

• popolazione cresciuta di 4 volte • la produzione industriale di 40 • l’uso di energia di 16 volte• le quantità annualmente pescate di 35 • le emissioni sia di CO2 che di SO2 di 10 • l’ uso delle risorse idriche di 12 volte

ecc. ……………

Consumo mondiale di energia (OECD/non OECD)

conseguenze

• → enorme e crescente uso di “capitalenaturale” (insostenibile? )

ma anche

• Accumulazione di conoscenze, capitaleprodotto dall’uomo, progresso tecnico

In sintesi

Aspetti negativi e positivi:• - : crescente e insostenibile uso

dell’ambiente naturale• + : accumulazione di capitale prodotto

dall’uomo e di progresso tecnico

• → possiamo aspettarci incrementi nellivello di vita come è avvenuto in passato?

Livello di vita ≈ consumo presente

– ……il consumo presente è “eccessivo”?

– Per rispondere occorre avere un criterio diriferimento

– Vediamone due

1.criterio Max del valore attuale dell’utilitàdel consumo presente e futuro

• Intertemporal social welfare function Vt• Il consumo presente è eccessivo se è

maggiore di quello che si ottiene dallasoluzione del problema di ottimizzazionedella funzione del benessere sociale

• Uno dei determinanti di Vt è la “base produttiva”= capitale sociale + istituzioni

2 criterio: “sviluppo sostenibile”

• Rapporto Brundtland, 1987 sviluppo → “that meets the needs of the present without compromising the ability of future generations to meet their own needs”

• Nel linguaggio del 1 criterio significa che la funzione sociale intertemporale Vt non deveridursi nel tempo (non rileva il livello ma la variazione)

• Molti aspetti da considerare ma concentriamocisulla “base produttiva” supponendo fisso per adesso il progresso tecnico

Base produttiva

• Istituzioni e stock di capitale complessivo: 1.capitale prodotto dall’uomo 2. capitale naturale3. capitale umano

• Usiamo la nozione di genuine investment qualevariazione nella base produttiva

• Possiamo avere investimenti o disinvestimenti in ciascuna componente del capitale ma affinchèVt non decresca occorre che il genuine investment non sia negativo (disinvestimento).

sì, consumiamo troppo secondo i due criteri

• Evidenza empirica –criterio 1: la quota del consumo presente sulprodotto è più alta di quella che soddisfa la max intertemporale

criterio 2: l’investimento in capitale umano e capitale prodotto dall’uomo non è sufficiente a compensare la riduzione del capitale naturale(tassi di crescita della genuine wealth negativi)- nonostante le difficoltà nel misurare le variazioni nello stock di capitale, soprattutto diquello naturale, è un criterio praticabile -

2. Le aspettative di crescita del PIL sono fondate? il significato del PIL è noto?

• La storia economica passata dalla“rivoluzione industriale” è una storia disuccesso: 1. popolazione e PIL (ProdottoInterno Lordo) globali sono aumentati2. il PIL pro-capite globale è aumentato(Maddison, WB)

• La crescita continuerà? Dipende da ciòche accade alla base produttiva (capitaletotale+istituzioni)

continuazione

• Affinchè la genuine wealth pro-capite (o variazione della base produttiva) non sianegativa occorre compensare con maggioriinvestimenti in capitale prodotto dall’uomo e umano, la riduzione di quello naturale

• Questa compensazione può avvenire?• Dipende da due elementi di diversa natura:

a.maccanismi di allocazione b. possibilitàtecnologiche

due meccanismi di allocazione

• 1. Mercato; potente, segue i “segnali” dati daiprezzi e costi- (se sono errati il risultato saràerrato) quando si hanno esternalità, benipubblici e beni liberi, i segnali sono errati→ Non rimpiazzerà perchè nei segnali NON sonocatturati i costi sociali delle esternalità e dellascarsità futura; inoltre alcune risorse sono libere, cioè non non hannohanno prezzoprezzo eded altrealtre sonosono sottosotto--prezzateprezzate, hanno un prezzo più basso del lorovalore (foreste) perchè rispecchia il solo valored’uso (legno), e perciò saranno sovrautilizzate

Necessità dell’intervento pubblico, ma…….

• 2. settore pubblico. Deve porsi l’obiettivoconcreto della sostenibilità .

• Supponiamo che siano state individuate forme di intervento pubblico che possanomettere in moto incentivi di mercato per ilrimpiazzo/ la sostituzione

• La sostituzione sarà possibile solo se ilprogresso tecnico permette di sostituire le diverse forme di capitale

Domanda cruciale

• Possiamo contare sull’intervento pubblico(ovviamente globale, internazionale, sovranazionale, nazionale a seconda delladimensione della esternalità e/o del bene o male pubblico) per la sostenibilità?

• NO, se la crescita del PIL continua a rappresentare l’obiettivo primario di tutti i paesi,

• e se non cambiano alcune convenzioni/ regoleper calcolarlo

La logica alla base del calcolo del PIL

• Valore dei beni e servizi finali prodotti nell’anno(questa era l’idea dei padri fondatori, Stone 1941 per le basi, Stuvel 1965 per l’impiantoconcreto ).

• Qualsiasi catastrofe naturale fa aumentare il PIL nella misura in cui si deve ricostruire ciò che èandato distrutto!

• Se l’obiettivo di riferimento è il PIL (come è) …….ben vengano i disastri (mentre la conservazione delle risorse non ha valore)

continuazione

• Inoltre mentre nel calcolare il PIL si detraggonogli ammortamenti del capitale prodotto dall’uomo(come nelle imprese), manca analogoprocedimento per il capitale naturale

• Quindi quando un paese taglia le foreste per venderle come legno e non le ripianta, date le regole contabili, il PIL cresce. (Il taglio della

foresta sembra nuova produzione mentre è, chiaramente, riduzione di capitale naturale).

continuazione

- si deve rimpiazzare la riduzione del capitalenaturale → invece non si contabilizza neanche ilsuo normale deprezzamento

• A conferma che molti economisti assumono un capitale naturale illimitato e non deteriorabile, sicostruiscono previsioni macroeconomiche dicrescita del PIL su una base produttiva data soltanto dal capitale prodotto dall’uomo

• la contabilità della natura è, nella miglioredell’ipotesi,un accessorio

* Risultato *:

→nessuno dei due meccanismi, mercato e stato, hanno incentivi spontanei per la sostenibilità perchè:

• Il mercato segue prezzi e costi errati per la società

• Lo Stato segue il PIL quale flusso di nuovaproduzione senza neanche considerare ildeterioramento del capitale naturale

Il significato del PIL è noto?

• Qui la risposta è facilissima: non è notoaltrimenti non si confonderebbe con il benesseredella società

• Se il PIL incorporasse l’ammortamento del capitale naturale, la sua dimensione darebbe la misura della performance del paese(efficienza), ma ciononostante non si potrebbedire che il benessere sociale è più alto

• Gli aspetti distributivi (equità) non possonoessere accantonati se si vuol parlare dibenessere e non di produzione

3. Il progresso tecnico “risolverà” i nostri problemi?

• Ricordiamo le due condizioni necessarieper la sostenibilità della crescita: cheesista un meccanismo allocativo che abbiagli incentivi giusti (mercato o stato) e cheil progresso tecnico permetta la sostituzione di forme di capitale naturale e con capitale prodotto dall’uomo

• La storia economica di successo passataè dovuta al progresso tecnico

…….per puntualizzare

• Non ha significato “credere”genericamente nel progresso tecnicocome soluzione dei problemi dell’umanitàsenza analizzarne l’evoluzione

• è errato pensare che il progresso tecnicosia per sè positivo

• è errato ritenere che in passato siasempre stato positivo

Progresso tecnico e risorse naturali

• 1. è progresso tecnico tutto ciò che faaccrescere la produttività del lavoro; …… ma se applicato alla pesca accelera l’esaurimento deipesci; (in generale è dannoso per le risorserinnovabili)

• 2. è progresso tecnico tutto ciò che riducel’intensità energetica (vero)

• 3. è progresso tecnico tutto ciò che rendepossibile la sostituzione di una risorsa non riproducibile con una riproducibile (vero)

• 4. è progresso tecnico tutto ciò checonsente di spostarci con ridotte emissionidi gas serra (vero)

• 5. è progresso tecnico ciò che aumenta la resa dei terreni (irrigazione); ….ma nellungo periodo i terreni irrigati sideteriorano/ desertificano → riduce la disponibilità di terra(dannoso)

• 6. ecc.

in conclusione,per conoscerel’impatto

bisogna distinguere tra:• Tipologia di risorse naturali, rinnovabili e

non rinnovabili• Produttività dell’uomo e conservazione

della natura• Breve e lungo periodo

→ Si può essere sicuri che nei casi nei qualiè positivo esso sarà seguito?

Scegliamo un caso positivo: produzione di energia

• L’attuale modello di offerta energetica, all’ingrosso 80% da combustibili fossili e 20% da altro, incluso rinnovabili pulite, è

→Insostenibile per motivi :1.quantitativi e 2.qualitativi

• 1. I fossili sono “dati” quindi si esaurirannomentre la domanda di energia è crescente

• 2. l’energia da fossili produce gas serra

Composozione delle attuali fonti di energia

• Petrolio 35,0 %• Carbone 25,3 %• Gas 20,6 % 80,9• Biomasse e rifiuti 10,1 %• Nucleare 6,3 %• Idroelettrico 2,2 % • Altre rinnovabili 0,5 % 19,1

Fonte: IEA 2006, 2007

Uso di energia pro/capite

• OECD toe/capita 4,68• Medio Oriente e nord Africa 1,62• Asia (Cina inclusa) 0,72• Africa sub-sahariana 0,6

• Domanda energia raddoppierà entro 2030• Fonti fossili soddisferanno la maggior parte

dell’aumentoFonte: IEA 2007

Insostenibilità

• Quantitativa: esaurimento fonti non rinnovabili

• Qualitativa: emissione di CO2 e surriscaldamento

CO2(ppm)

CH4(ppb)

N2O (ppb)

CFC (ppt)Pre-

rivoluzioneindustriale

280 700 275 0

2004 358 1721 311 503

Le concentrazioni dei “gas serra”

sono aumentate dall’inizio

dell’era industriale

Fonti varie, IPCC, Stern, IEA,

Il settore energetico è il maggiore

responsabile di emissioni GHG

Domanda mondiale di energia primariaDal 1950 si inizia a bruciare petrolio…

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1850 1875 1900 1925 1950 1975 2000

GtC

O2

Year

I segnali del cambiamento climatico a scala globale

Aumento delle temperature

Innalzamento del livello del mare

Diminuzione dei ghiacci

L’aumento della temperatura entro il secolo sarà compreso tra gli 1.4 e i 5.8 °centigradi.

Uno SCENARIO è una

descrizione plausibile di

cosa potrebbe accadere

nel Sistema Terra

secondo modelli

integrati clima-

economia.

Copenhagen (dic. 2009): hanno fissato l’obiettivo a 2 °C.

Effetti dell’innalzamento dellatemperature

Necessità della transizione verso diverso sostenibile mix energetico

E’ possibile? Cioè esiste la tecnologia per risolvere questi problemi quantitativi e qualitativi?

• La risposta è sì: rinnovabili pulite

• ma non viene utilizzataperchè?

• si risponde che il KW da fonti rinnovabili e pulite“costa” di più …………che da fonti fossili

e questo non è vero se si considera il costo per la società, attuale e futuro (costi privati vs sociali)

Convenienza relativa fonti di energia elettrica

Fonte: Extern-E, 2003 e IEA, 2007. Dati in € cents/Kwh

0 - 0,25

0,6

3 – 11

2 – 15

Costo esterno

14,05 – 43,0514 – 43FV

4,1 - 18,13,5 – 17,5Eolico

10 – 197 – 8Petrolio

5 – 203 – 5Carbone

Costo socialeCosto di generazione

Fonte energetica

conseguenza poco *gradevole*

• Il mercato segue il prezzo di ….mercato(costi privati) dunque si resta bloccati sui fossili

• ……a meno che gli stati non si accordinoper dare per esempio un prezzo alla CO2 essendo un costo per la società (è esternoai costi dell’impianto ma interno allasocietà;50$ a ton IEA per stare nei 2°)

• oppure seguano obiettivi tipo 20,20,20

• 9 paesi nord europei stanno per esempiocostruendo le strutture necessarie per un “green energy supergrid” necessario al raggiungimento dell’obiettivo del 20% (noidichiariamo che siamo già tanto bravi……)

Finalino in due slides

• economia a là Malthus è la dismal science• ma con il progresso tecnico diventa la

scienza della cornucopia• …… è proprio vero? il progresso tecnico

entra in uso automaticamente quando fa“danni” (pesca) e non quando sarebbe“benefico” (energie rinnovabili)!

……e allora la crescita èsostenibile?

• forse, ma solo se il settore pubblico èdeterminato a renderla tale

• Alla fine del 700 Smith indagava sullaRicchezza delle Nazioni,

• 300 anni dopo sappiamo che la Ricchezzadelle nazioni sta nelle istituzioni e nel buonuso delle risorse naturali.