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Crédit Agricole CarispeziaBozza di Relazione e Bilancioper l’esercizio 2016

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Crédit Agricole Group SolutionsRelazione e Bilancio per l’esercizio 2016

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

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Sommario

Sommario

1 Introduzione del Presidente 5

2 Cariche sociali e Società di Revisione 6

3 Il Gruppo Crédit Agricole nel mondo 8

4 Il Gruppo Crédit Agricole in Italia 9

5 Profilo del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia 10

6 Relazione e Bilancio di Crédit Agricole Group Solutions 14

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Introduzione del Presidente

Introduzione del Presidente

Nel 2016 il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia ha confermato la sua capacità di generare redditività in maniera costante, trasformando il proprio modello di servizio per avvicinarsi ai bisogni dei clienti, realizzando importanti sinergie con tutte le altre realtà del Crédit Agricole presenti in Italia e sostenendo imprese e famiglie.I risultati economici e patrimoniali conseguiti sono ancora più significativi se confrontati con l’andamento dell’economia italiana e del sistema bancario nel suo insieme, caratterizzato da molti segnali di ripresa ma anche da diversi elementi di discontinuità e incertezza.

In questo scenario Crédit Agricole Group Solutions, società consortile del Gruppo costituita il 1 settembre 2015, in linea con il suo Piano Strategico, ha consolidato il perimetro dei servizi gestiti ed avviato il programma di estensione della propria offerta, sotto la guida di un nuovo Direttore Generale.

Nel 2016 la società ha implementato un rilevante piano investimenti, di natura Informatica ed Immobiliare, per dare attuazione al Piano di Medio Termine della Capogruppo. In particolare, oltre agli investimenti sulle piattaforme IT per adeguamenti di natura normativa e per l’industrializzazione e la semplificazione dei processi, sono stati realizzati numerosi progetti di evoluzione della piattaforma digitale di Gruppo per soddisfare le esigenze della clientela più evoluta e fornire un’offerta distintiva ed innovativa.

Sono stati inoltre condotti importanti progetti immobiliari, volti a rafforzare la presenza del Gruppo sulle piazze di Milano e Roma e ad ampliare il Centro Direzionale Cavagnari di Parma, che diventerà il polo di aggregazione di tutte le funzioni direzionali ed operative su piazza, realizzato secondo criteri di ecosostenibilità di ultima generazione. E’ stata data inoltre attuazione all’operazione di Rebranding lanciata dal Gruppo per valorizzare l’appartenenza al Crédit Agricole e presentarsi al mercato e ai clienti come banca internazionale, innovativa, solida e responsabile.

Il 2016 ha visto anche la progressiva estensione dei servizi di Crédit Agricole Group Solutions ad altre Società del Crédit Agricole operanti nel nostro Paese, in linea con il disegno strategico volto a creare una piattaforma industriale in Italia che contribuisca alla realizzazione di sinergie ed alla crescita del Gruppo. In particolare sono state perfezionate le adesioni di Agos, Amundi SGR e Amundi RE alla compagine societaria.

Il bilancio individuale di Crédit Agricole Group Solutions per il 2016 vede proventi per 215,8 milioni di euro, pari ai costi sostenuti per l’erogazione dei servizi, che vengono integralmente addebitati alle società clienti/consorziate secondo la normativa fiscale che regola l’attività delle società di natura consortile.

Nel 2017 Crédit Agricole Group Solutions proseguirà nel consolidamento della propria operatività per contribuire a rafforzare la presenza del Gruppo in Italia sotto il profilo di una efficiente gestione dei costi, sviluppo dell’innovazione e presidio dei processi operativi, secondo i migliori standard di mercato.

Il PresidenteGiampiero Maioli

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Cariche sociali e Società di Revisione

Cariche sociali e Società di Revisione

Consiglio di Amministrazione

PRESIDENTE

Giampiero Maioli

VICE PRESIDENTE

Hugues Brasseur(1)

CONSIGLIERI

Matteo Bianchi

Laurent Fromageu

Roberto Ghisellini

Carlo Piana(2)

Dominique Pasquier(3)

(1) Cessato dalla carica in data 31/12/2016(2) In carica dal 19.04.2016(3) In carica dal 19.04.2016

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Cariche sociali e Società di Revisione

Collegio Sindacale

PRESIDENTE

Luigi Capitani

SINDACI EFFETTIVI

Maria Ludovica Giovanardi

Roberto Perlini(4)

SINDACI SUPPLENTI

Marco Silingardi

Isotta Parenti

Direzione Generale

DIRETTORE GENERALE

Ruggero Guidolin(5)

VICE DIRETTORE GENERALE

Luca Ghirardi

SOCIETÀ DI REVISIONE

EY S.p.A.

(4) In carica dal 19.04.2016, in sostituzione di Roberto Branchi(5) In carica dal 01.09.2016, in sostituzione di Massimo Basso Ricci

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Relazione sulla gestione

138mila

collaboratori

50milioni

di clientinel Mondo

1°1°

Operatore Europeonella Bancassicurazione

Operatore Europeonel Risparmio Gestito

IL GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE

NEL MONDO

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Relazione sulla gestione

IL GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE

IN ITALIA

3,2miliardi

di eurodi ricavi

12mila

collaboratori

3,5milioni

di clientiin Italia

miliardi

64miliardi

di finanziamentoall’economia

italiana

132

depositi efondi clienti

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Profilo del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia

Profilo del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia

Il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, attraverso le banche commerciali Crédit Agri-cole Cariparma, Banca Popolare FriulAdria e Crédit Agricole Carispezia, opera nelle 10 regioni italiane che rappresentano il 71% della popolazione e che producono il 79% del PIL nazionale.

Attraverso un posizionamento distintivo costruito attorno al cliente, il Gruppo si pone come banca di prossimità, coprendo tutti i segmenti di mercato.

Ascolto, fiducia, responsabilità sociale, innovazione, internazionalità e qualità sono i valori che ispirano l’identità del Gruppo e la propria offerta commerciale, che si riconosce oggi nei seguenti pilastri:

• l’omnicanalità, che permette ai clienti di scegliere in qualsiasi momento la modalità di interazione preferita, dentro e fuori la filiale;

• un servizio di consulenza sugli investimenti innovativo e integrato con il digitale, pensato per rispondere alle attese della clientela più esigente attraverso una Rete di propri Consulenti Finanziari;

• un modello di servizio completo nel segmento Large Corporate, grazie alle importanti sinergie commerciali con le altre società del Gruppo Crédit Agricole Italia;

• un’offerta completa di prodotti e una consulenza specialistica per il settore agri-agro, con spazi dedicati, sia in filiale che sul Web, ai giovani imprenditori;

• il servizio di International Desk che assiste le piccole e medie imprese nelle operazioni di sviluppo internazionale grazie a professionisti con provata expertise sul mercato nazionale ed estero; il servizio fa parte di un network di Crédit Agricole con sedi in tutto il mondo;

• un nuovo marchio che valorizza e sottolinea l’appartenenza a un grande gruppo internazionale.

L’appartenenza a un solido gruppo internazionale come Crédit Agricole rafforza la solidità delGruppo Bancario Crédit Agricole Italia e lo conferma ai vertici del sistema bancario italiano.

SOLIDITÀ PATRIMONIALE AL 31/12/2016: CET 1 11,4% (TOTAL CAPITAL RATIO 13,3%).

RATING LUNGO TERMINE A3 MOODY’S 12/01/2016

con 815 filialie 26 poli affari

con 21 mercati private

con 20 mercati imprese e 1 area large corporate

con 5 mercatiRETAIL PRIVATE

BANCA D’IMPRESA

CONSULENTIFINANZIARI

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Profilo del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia

Capogruppo del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, è una banca fortemente radicata sul territorio che ha origine da istituti di credito locali. Oltre al presidio delle province storiche di Parma e Piacenza, è presente nei maggiori centri produttivi: Torino, Milano, Firenze, Bologna, Roma e Napoli.

Nel 2007 FriulAdria entra a far parte del Gruppo, con l’obiettivo di espandere il proprio presidio territoriale a tutto il Triveneto. Forte dei suoi 15.000 soci, che rappresentano il profondo legame con il tessuto locale, oggi è un punto di riferimento per le famiglie e le imprese del Nord Est, con un importante progetto di espansione verso il Veneto.

Una delle casse di risparmio più antiche d’Italia, nel 2011 entra a far parte del Gruppo. Leader nelle province storiche della Spezia e Massa Carrara, nel 2016 avvia un progetto di espansione verso il Ponente Ligure, allargandosi ai mercati di Genova, Savona e Imperia.

Crédit Agricole Leasing opera nel leasing immobiliare, strumentale, targato ed energia. Il portafoglio crediti a fine 2016 ammonta a 2 Mld di euro.

Società consortile del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia in cui sono confluite attività relative agli ambiti Processi Operativi, Sistemi Informativi, Tecnico Logistica, Sicurezza, Business Continuity, Acquisti e Gestione Immobili, Amministrazione del Personale.

612

205

97

28,9 Mld€

6,8 Mld€

2,6 Mld€

85,9 Mld€

14,0 Mld€

6,5 Mld€

punti vendita

punti vendita

punti vendita

di impieghi

di impieghi

di impieghi

di raccolta totale

di raccolta totale

di raccolta totale

Impieghi e raccolta totale al 31/12/2016.

914punti vendita

8.200dipendenti

oltre

1.700.000clienti

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Profilo del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia

Profilo del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia

DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE QUOTE DI MERCATO SPORTELLI DEL GRUPPO BANCARIO CRÉDIT AGRICOLE ITALIA

Note• Dato sistema: fronte Banca d’Italia, 30 giugno 2016• Dato Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia al 31 dicembre 2016

Quote di Mercato

0-2%2-5%5-10%>10%

10,9%

5,9%

3,0%

3,9%

1,6%

2,4%

8,7%

2,5%

2,9%

1,0%

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1 Relazione sulla gestione 16

2 Proposta di approvazione del bilancio 38

3 Relazione del Collegio Sindacale 39

4 Relazione della Società di Revisione 42

5 Prospetti contabili 44

Stato Patrimoniale Conto Economico Prospetto del Conto economico complessivo Prospetti delle variazioni di patrimonio netto Rendiconto finanziario

6 Nota integrativa 51

Politiche contabili Informazioni sulla situazione patrimoniale – finanziaria Informazioni sul conto economico Operazioni con parti correlate

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Relazione sulla gestione

Relazione sulla gestione

CENNI SULLO SCENARIO MACROECONOMICO GENERALE E SUL SISTEMA FINANZIARIO

Contesto macroeconomico internazionale 2016(1)

L’economia mondiale aveva avviato una fase di crescita modesta a fine 2015 che è prose-guita nel 2016 confermando un’espansione limitata e la fragilità del contesto mondiale. I bassi prezzi delle materie prime, l’andamento delle economie dei paesi emergenti, la poli-tica monetaria statunitense, il graduale riequilibrio dell’economia cinese e l’incertezza della situazione geopolitica hanno influenzato il contesto internazionale, provocando nei mesi di gennaio e febbraio forte volatilità nei mercati finanziari che nei mesi successivi erano però tornati ad evidenziare condizioni più stabili. Il risultato del referendum britannico del 23 giugno, che ha sancito la volontà del Regno Unito di uscire dall’Unione Europea, ha genera-to nuovamente una forte volatilità dei mercati, con conseguenti impatti politici ed economici negativi ma che non hanno determinato effetti recessivi.Il risultato delle elezioni presidenziali americane di novembre non ha prodotto effetti negativi immediati sui mercati ma ha generato un clima di nuove incertezze per gli annunci di politi-che di forte discontinuità con il passato, in particolare relativamente a un nuovo policy mix interno (politica fiscale più espansiva, politica monetaria più incerta, aumento del disavanzo e del debito pubblico) e a un ritorno al protezionismo.

Politiche monetarie A seguito delle incertezze del contesto economico, le principali banche centrali stanno portando avanti differenti politiche monetarie:

• la Fed alla fine del 2015 aveva avviato una fase rialzista dei tassi che è proseguita, an-che se a ritmi più modesti rispetto a quelli preannunciati, a dicembre 2016 con un rialzo di 0,25 punti e l’annuncio di altri tre aumenti di pari entità nel 2017;

• la Banca Centrale Europea ha invece continuato ad attuare politiche monetarie espan-sive, quali: Expanded Asset Purchase Programme, APP (programma di acquisto titoli per sostenere la ripresa dell’Eurozona che proseguirà almeno sino a dicembre 2017); tasso sulle operazioni di rifinanziamento principale portato al minimo storico dello 0% (dallo 0,05%) e il tasso sui depositi delle banche presso la BCE ridotto al -0,40%; TLTRO II (rifinanziamento di liquidità a lungo termine della BCE per sostenere l’econo-mia reale, effettuato a partire da giugno 2016 con scadenza nel 2021).

Economie principaliIn questo contesto, nel 2016 il Pil mondiale è atteso in aumento del +2,8% nonostante la decelerazione rispetto al 2015. Rimangono le disomogeneità nelle diverse aree geografi-che, più marcate all’interno delle economie emergenti:

• gli Stati Uniti hanno proseguito la fase di crescita, l’aumento del Pil pari a +1,6% si è concentrato nell’ultima parte dell’anno ed è stato sostenuto principalmente dai consumi delle famiglie;

• il Giappone è cresciuto (Pil +1,0%) grazie alla spinta delle costruzioni (favorite da piani di sostegno pubblici);

• l’economia della Cina è aumentata del +6,7% per effetto della produzione industriale e degli investimenti pubblici;

(1) Fonte: Rapporto di Previsione, marzo 2017

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Relazione sulla gestione

• l’India vede salire il valore aggiunto del +7,4% grazie ad un consistente incremento dei consumi privati;

• l’economia del Brasile è ancora in contrazione (Pil -3,6%) vista la debolezza della do-manda interna e delle esportazioni nette;

• la Russia non è ancora uscita dalla recessione (Pil in calo: -0,9%); l’economia è carat-terizzata dalle difficoltà del settore manifatturiero, dal deterioramento dei salari reali e dall’inflazione ai minimi;

• l’economia del Regno Unito, nonostante la robusta congiuntura economica (Pil in cre-scita: +1,8%), sta scontando la strategia per negoziare l’uscita dalla UE e il complicarsi dello scenario politico.

EurozonaL’economia della zona euro sta proseguendo la sua ripresa economica: il Pil 2016 risulta in crescita del +1,7% grazie soprattutto alla spinta della domanda interna (supportata delle condizioni finanziarie favorevoli e dalle misure di politica monetaria della BCE), al migliora-mento del mercato del lavoro e all’inflazione contenuta.

Sulla crescita gravano d’altro canto il debole andamento del commercio internazionale, la presenza di fattori di incertezza (Brexit, la definizione di un nuovo equilibrio con gli Stati Uniti, gli scenari elettorali) che peseranno maggiormente negli anni successivi.

La Francia, cresciuta del +1,1%, ha beneficiato della ricostituzione delle scorte principal-mente nel settore dei mezzi di trasporto e dell’energia; la Germania è salita del +1,8% no-nostante l’indebolimento delle esportazioni compensato dal rafforzamento della domanda interna; in Spagna l’accelerazione della domanda interna ha assorbito il deterioramento del contributo del settore estero portando l’economia a +3,2%.

PIL: Variazione % a/a

2,6

STATI UNITI

1,6

GIAPPONE

6,9

CINA

6,7

2,2

REGNO UNITO

1,5

GERMANIA

1,81,81,2

FRANCIA

1,2 1,11,0

3,2

SPAGNA

2015 2016

3,2

0,7

ITALIA

1,0

Fonte: Prometeia, rapporto di previsione marzo 2017

Economia italiana Malgrado i diversi elementi di incertezza descritti in precedenza, l’economia italiana chiude il 2016 con una crescita del Pil del +1,0%, inferiore al passo tenuto dall’Europa ma col migliore risultato raggiunto nella lenta fase di ripresa avviata dal 2013.

La ripresa ha continuato ad essere sostenuta dalla domanda interna (+1,5%) grazie al soste-gno delle politiche economiche e al miglioramento delle condizioni economico-finanziarie e del mercato del lavoro. Gli investimenti sono stati particolarmente dinamici (+3,1%), le espor-tazioni hanno registrato un contributo più contenuto rispetto all’anno precedente (+2,6%) ma in rimbalzo soprattutto nel quarto trimestre.

I consumi complessivamente sono cresciuti del +1,3% rispetto a dicembre 2015, hanno attraversato una fase espansiva, soprattutto per effetto dell’aumento del consumo dei beni durevoli: le immatricolazioni effettuate sia da persone fisiche che giuridiche hanno regi-

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Relazione sulla gestione

strato una variazione positiva elevata nel primo trimestre, seguita da un rallentamento nel secondo e nel terzo trimestre per poi riprendersi negli ultimi mesi dell’anno. Il permanere della cautela delle famiglie nel quarto trimestre ha influenzato il ciclo dei beni durevoli. I beni semidurevoli si sono invece indeboliti.

Il clima di fiducia(2) dei consumatori è progressivamente migliorato nel corso dell’anno toccando tutte le componenti: la fiducia per il clima economico, il clima personale e quello corrente aumentano così come la componente relativa alle aspettative. Relativamente alla situazione economica del Paese tornano a migliorare, dopo mesi di diminuzione, sia i giu-dizi legati alla situazione presente che le attese per il futuro. Analizzando le opinioni sull’an-damento dei prezzi. Anche le attese sul lavoro migliorano: ci si aspetta una diminuzione della disoccupazione.

Per quanto riguarda le imprese, il clima di fiducia complessivamente peggiora per effetto del calo di fiducia dei settori delle costruzioni e dei servizi, risulta invece in ripresa la fiducia sul comparto manifatturiero e nel commercio al dettaglio.

Complessivamente gli investimenti sono stimati in crescita del +1,9% rispetto a dicembre 2015: nella seconda metà del 2016 hanno trovato particolare slancio gli investimenti in macchinari e mezzi di trasporto mentre sono ancora in difficoltà le costruzioni.

Si stima che la produzione industriale annua aumenti del +1,4%; in termini tendenziali(3) gli indici registrano una marcata variazione positiva nel comparto dell’energia, dei beni stru-mentali e dei beni intermedi mentre i beni di consumo segnano una variazione negativa.

Il tasso di disoccupazione(4) evidenzia un trend crescente: a dicembre 2016 si attesta al 12% (disoccupazione giovanile al 40%); cresce anche il numero degli occupati (tasso al 57,3%) grazie all’aumento dei dipendenti a tempo indeterminato e alla diminuzione degli inattivi.

In media, nel 2016 i prezzi al consumo(5) registrano una variazione negativa (-0,1%): è dal 1959 (quando la flessione fu pari a -0,4%) che non accadeva. L’”inflazione di fondo”, cal-colata al netto degli alimentari freschi e dei prodotti energetici, rimane invece in territorio positivo (+0,5%) pur rallentando la crescita (+0,7% nel 2015).

Italia: Pil e componenti

Consumi delle famiglie Investimenti in beni strumentali PIL (scala a destra)

Esportazioni Investimenti in costruzioni

6

5

4

3

2

1

0

-1

0.7 1.0 0.9

2015 2016 2017

2.5

2.0

1.5

1.0

0.5

0.0

-0.5

-1.0

-1.5

Fonte: Prometeia, rapporto di previsione marzo 2017

(2) Fonte: ISTAT, comunicato stampa Flash Fiducia dei Consumatori e delle Imprese (dicembre 2016)(3) Fonte: ISTAT, comunicato stampa Flash Produzione Industriale (gennaio 2017)(4) Fonte: ISTAT, comunicato stampa Occupati e Disoccupati (gennaio 2017)(5) Fonte: ISTAT, comunicato stampa, Flash Prezzi al Consumo (gennaio 2017)

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Relazione sulla gestione

Sistema bancarioIl difficile contesto di riferimento continua a condizionare il sistema creditizio che è stato og-getto di alcuni importanti provvedimenti volti al suo rafforzamento e alla sua stabilizzazione:

• Nel mese di aprile è entrata in vigore la Garanzia sulla cartolarizzazione delle soffe-renze (GACS) che prevede la possibilità per gli intermediari di acquistare una garanzia pubblica su tranche senior (ovvero meno rischiose) di titoli derivanti da cartolarizzazione che abbiano come sottostante crediti in sofferenza, pagando allo Stato commissioni strutturate. La Gacs ha l’obiettivo di limitare il rischio per i sottoscrittori dei titoli in og-getto e favorire la riduzione delle sofferenze.

• Sempre ad aprile è stato creato il fondo Atlante, con lo scopo di sostenere gli aumenti di capitale delle banche in difficoltà per evitarne il dissesto o la conseguente risoluzione e di acquistare titoli garantiti da sofferenze cedute dagli istituti di credito. La dotazione iniziale del fondo era pari a 4,3 miliardi, dei quali sono stati utilizzati 1,5 miliardi per l’aumento di capitale della Banca Popolare di Vicenza e 1 miliardo per Veneto Banca. Per sviluppare il mercato dei crediti deteriorati, ad agosto si è aggiunto il fondo Atlante II che investe in strumenti finanziari cosiddetti mezzanine e junior, emessi da veicoli costituiti per l’acquisto di portafogli di Non Performing Loan provenienti da una pluralità di banche italiane.

• Nel mese di giugno è stato approvato il “Decreto banche” (Decreto Legge maggio n. 59 convertito in legge a giugno n. 119/2016) che prevede misure che ampliano le garanzie sui crediti e ne riducono i tempi di recupero cercando di colmare il gap rispetto ad altri paesi europei. Si introduce il “patto marciano” che prevede l’assegnazione stragiudiziale degli immobili dati a garanzia di un finanziamento, il creditore può entrare in possesso del bene posto a garanzia in 7-8 mesi contro i 40 mediamente necessari con la procedura giudiziale. Il patto può essere stipulato sui nuovi finanziamenti e su quelli esistenti in fase di rinegoziazione. Il “pegno non possessorio” sui beni mobili viene rafforzato: gli impren-ditori, iscritti in un apposito registro informatizzato presso l’Agenzia delle Entrate, possono costituire un pegno non possessorio per garantire i crediti loro concessi, presenti o futuri.

• In data 17 giugno 2016 il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha aumentato il plafond dello schema volontario a 700 milioni, il cui primo intervento è stato dedicato alla ricapitalizzazione della Cassa di Risparmio di Cesena.

• A fine giugno, con il benestare della UE, è stato annunciato che il governo italiano per 6 mesi potrà prestare la propria garanzia sul debito di banche solvibili a fronte di bond senior di nuova emissione con una disponibilità massima di 150 miliardi; si tratta di una misura precauzionale nel caso di improvvise carenze di liquidità.

• Il 23 dicembre il Consiglio dei Ministri ha approvato un altro “Decreto Salva Risparmio” (DL n.237) necessario per la gestione delle banche in difficoltà (in particolare per Monte dei Paschi di Siena) e per garantire la solidità del Sistema, con lo stanziamento massimo complessivo di 20 miliardi di euro. Dopo il tentativo fallito di ricapitalizzare privatamen-te MPS, il Tesoro dovrebbe diventarne l’azionista di riferimento sottoscrivendo il necessario aumento di capitale, con l’obiettivo di una successiva uscita dal capitale in tempi ragionevoli, una volta concluso il processo di risanamento.

A seguito della trasformazione delle banche popolari in Spa, lo scenario di aggregazioni è in continua evoluzione. Sono in corso numerose operazioni di ristrutturazione e fusione che nel 2017 andranno a razionalizzare il sistema bancario, tra le più importanti: nel 2017 prende vita Banco BPM secondo gli accordi del 2016 tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano; UBI ha concordato l’acquisto di Nuova Banche Marche, Nuova Banca Etruria e Nuova Carichieti.

Mercati finanziari-creditizi(6)

Malgrado le politiche monetarie BCE e gli interventi del Governo, nel sistema bancario la rischiosità del credito risulta ancora elevata e la redditività si mantiene bassa per effetto di tassi ai minimi storici: l’euribor a tre mesi medio del mese di dicembre 2016 si è posi-zionato a -0,32%.

(6) Fonte: ABI Monthly Outlook

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Relazione sulla gestione

I tassi bassi e gli effetti delle misure di politica monetaria non convenzionali della BCE han-no sorretto la dinamica della moneta e del credito:

• A dicembre 2016 si sono ridotti ulteriormente i tassi di interesse applicati sui prestiti alla clientela: il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 2,85%, toccando il nuovo minimo storico; anche i tassi sulle nuove erogazioni sono a livelli minimi (acquisto di abitazioni: 2,02%; finanziamento alle imprese:1,54%);

• Dai dati di dicembre 2016(7), emerge che i prestiti a famiglie e imprese al netto di sofferenze sono in contrazione dello -0,9% rispetto a dicembre 2015. Si conferma la ripresa del mercato dei mutui che rende positiva la crescita del comparto famiglie mentre le imprese registrano ancora dei rallentamenti;

• Lo stock di sofferenze continua a pesare sulla qualità del credito ma le operazioni di cessione realizzate nell’anno ne hanno ridotto la consistenza: le sofferenze nette a fine novembre 2016 si collocano a 85,2 miliardi di euro, in riduzione di oltre il 4% rispetto al picco di 89 miliardi di fine novembre 2015. L’incidenza delle sofferenze nette sui crediti è pari a 4,80% a novembre 2016, in calo rispetto al 4,91% di fine 2015;

• La raccolta diretta (depositi da clientela residente e obbligazioni) ha registrato a fine 2016 una contrazione su base annua pari a -1,3%. In progressiva riduzione la compo-nente di raccolta a medio lungo, con le obbligazioni che registrano una contrazione del -19,9% verso dicembre 2015, a favore dei depositi (+4,2% verso dicembre 2015) o di prodotti di risparmio gestito, più redditizi per la clientela in una fase di tassi di interesse ai minimi storici. Nel 2016 si sono ridotti anche i rendimenti della raccolta diretta: il tasso di interesse medio della raccolta è pari a 0,97%, a fronte di 1,19 nel 2015.

• Lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie permane in Italia su livelli particolarmente bassi: a dicembre 2016 risulta pari a 188 punti base, in diminuzione rispetto ai 207 punti base di dicembre 2015;

• In merito all’industria del risparmio gestito(8), alla fine dell’anno il sistema registra una raccolta netta totale di 55 miliardi. Il patrimonio raggiunge il nuovo massimo storico a quota 1.937 miliardi, in aumento del +5,6% rispetto a dicembre 2015. Protagonisti della raccolta i fondi aperti con 34 miliardi di raccolta netta. Gli investitori si sono orientati, in particolare, verso i prodotti obbligazionari;

• In termini economici, nel 2016 gli utili del settore bancario sono stimati(9) in forte calo rispetto all’anno precedente per effetto principalmente di rettifiche su crediti straordi-narie, di costi per operazioni di ristrutturazione e riduzione organici e del contenuto contributo dei margini.

In questo contesto di scarsa redditività in cui il contenimento dei costi sarà una leva fonda-mentale sui ricavi, il sistema bancario deve affrontare la sfida di integrare gli importanti in-vestimenti in innovazione necessari per trasformare il modello di servizio, adeguare l’offerta alle esigenze dei clienti e rafforzarne la relazione viste le insidie crescenti e provenienti non più solo da competitor strettamente bancari.

Questi processi sono favoriti dalle riorganizzazioni e dalle razionalizzazioni del sistema ban-cario che si sforza di integrare anche le nuove esigenze di relazione dei clienti e i necessari processi di digitalizzazione.

Mission, ambito e operatività di Crédit Agricole Group SolutionsCrédit Agricole Group Solutions S.c.p.A., società consortile costituita nel settembre 2015, ha l’obiettivo di gestire con autonomia operativa i servizi dell’Area Operations del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, attraverso una piattaforma industriale specializzata, che per-metta di raggiungere elevati livelli di efficienza e qualità dei servizi offerti, in misura preva-lente ma non esclusiva agli azionisti.

(7) Fonte: Dati su Campione ABI (8) Fonte: Assogestioni, Mappa mensile del risparmio gestito (maggio 2016)(9) Fonte: Prometeia, Previsione dei bilanci bancari, (gennaio 2017)

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

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Relazione sulla gestione

I servizi prestati sono regolati da appositi contratti principalmente riferiti alla realizzazione e gestione di attività nei seguenti ambiti prevalenti:

• Sistemi Informativi;• Processi Operativi di Back Office;• Help Desk;• Sicurezza Logica, Fisica e Business Continuity;• Gestione Immobili;• Acquisti;• Amministrazione del Personale.

Il 2016 ha rappresentato l’esercizio in cui Crédit Agricole Group Solutions ha consolidato la propria operatività, portando a regime la struttura organizzativa, i processi, il framework di relazione con i propri clienti e con la Capogruppo, e contribuendo fattivamente alla realiz-zazione dei progetti strategici in ambito Information Technology ed Immobiliare del Piano a Medio Termine 2016 – 2019 del Gruppo.

La compagine sociale di Crédit Agricole Group Solutions ed i clienti non consorziatiCrédit Agricole Group Solutions nel corso del 2016 ha ampliato la propria compagine so-cietaria, attraverso l’adesione di ulteriori società del Gruppo Crédit Agricole operanti sul mercato Italiano.In particolare, alle Banche e Società appartenenti al Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, che hanno costituito nel 2015 Crédit Agricole Group Solutions (Crédit Agricole Cariparma, Crédit Agricole FriulAdria, Crédit Agricole Crédit Agricole Carispezia, Crédit Agricole Lea-sing Italia, Eurofactor Italia), si sono affiancate le seguenti Società Prodotto:

• Agos Ducato, in data 14 marzo 2016, che beneficia di servizi erogati in ambito “Ammi-nistrazione del Personale”;

• Amundi Sgr, in data 08 agosto 2016, che beneficia di servizi erogati in ambito “Busi-ness Continuity” e “Sistemi Informativi”;

• Amundi Real Estate Italia, in data 08 agosto 2016, che beneficia di servizi erogati in ambito “Business Continuity”.

Oltre ai Soci Consorziati, Crédit Agricole Group Solutions presta servizi alle seguenti So-cietà non consorziate, ma sempre appartenenti al Gruppo Crédit Agricole in Italia:

• Crédit Agricole Assicurazioni e Crédit Agricole Vita, che beneficiano di servizi ero-gati in ambito “Business Continuity”, “Facility Management Immobiliare” e “Sistemi Informativi”;

• CACEIS Bank, Italy Branch, che beneficia di servizi erogati in ambito “Business Conti-nuity” e “Amministrazione del Personale”.

Di seguito si riporta la composizione dell’azionariato di Crédit Agricole Group Solutions al 31 dicembre 2016:

Società Numero azioni % di partecipazione

Crédit Agricole Cariparma 34.672.000 86,68%

Crédit Agricole FriulAdria 3.500.000 8,75%

Crédit Agricole Carispezia 1.000.000 2,50%

Crédit Agricole Leasing Italia 475.000 1,19%

Eurofactor 25.000 0,06%

Agos Ducato 300.000 0,75%

Amundi SGR 25.000 0,06%

Amundi Real Estate 3.000 0,01%

Totale 40.000.000 100,00%

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

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Relazione sulla gestione

Crédit Agricole Group Solutions – Numeri Chiave31.12.2016

Valore della produzione 215.851.901

Personale operativo 712

Società clienti 11

Servizi erogati contrattualizzati 259

Sportelli gestiti 914

Server dipartimentali gestiti 2.139

Postazioni di lavoro gestiti 10.617

Metri quadrati gestiti 460.943

Unità Immobiliari gestite 1.199

Fornitori attivi 315

Assetto organizzativoLa Presidenza della Società è affidata a Giampiero Maioli. Al Direttore Generale, Ruggero Guidolin, riporta il Vice Direttore Generale, Luca Ghirardi, tre Aree (Area Gestione Servizio, Area Acquisti e Gestione Immobili e Area Personale) ed un’unità di staff. Il Vice Direttore Generale è anche responsabile della Direzione Operations e Sistemi, a cui riportano tre Direzioni (Direzione Sistemi Informativi, Direzione Processi Operativi e Direzione Pianifica-zione Capacity e Qualità) e due Aree (Area Tecnico Logistica e Area Area Sicurezza) ed il Servizio Business Continuity.

Area Sicurezza

Servizio BusinessComtinuity

Direzione ProcessiOperativi

Direzione SistemiInformativi

AreaTecnico Logistica

DirezionePiani�cazione

Capacity e Qualità

Area PersonaleArea GestioneServizio

Area Aquistie Gestione Immobili

Vice Direttore Generale / Direzione Operations

e Sistemi(L. Ghirardi)

Direttore Generale(R. Guidolin)

Modello di Governo e ControlloIl modello organizzativo di Crédit Agricole Group Solutions prevede una struttura snella fortemente dedicata all’eccellenza operativa e all’innovazione tecnologica. Di conseguenza le funzioni di controllo e amministrative sono esternalizzate sulla Capogruppo, che le forni-sce in service: tra le principali la funzione Audit, Compliance, Rischi e Controlli Permanenti, Amministrazione e Fiscale, Pianificazione e Controllo, Risorse Umane.

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

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Relazione sulla gestione

Crédit Agricole Group Solutions mantiene localmente alcuni presidi leggeri nelle aree di maggior specificità, principalmente in ambito Pianificazione e Controllo e Gestione del Per-sonale, nei quali le autonomie operative sono comunque sottoposte alle linee guida della Capogruppo, e in ambito di Gestione della Relazione con i Clienti.

In particolare il presidio di Pianificazione e Controllo della Società gestisce direttamente i processi elencati di seguito:

• Pianificazione a “medio termine”: partecipazione al Piano Strategico di Gruppo con particolare riferimento agli obiettivi (KPI) di Oneri Operativi e Investimenti ICT di Crédit Agricole Group Solutions, definiti attraverso il confronto con benchmark di riferimento ed in coerenza con gli obiettivi attesi di generazione di valore per il Gruppo;

• Budgeting e Forecasting: in coordinamento con tutte le Strutture Eroganti (le c.d. “Fab-briche”), ed in base ai contratti di service in essere, predisposizione del budget e dei cicli di forecast (estimè) degli Oneri Operativi di Crédit Agricole Group Solutions, e degli inve-stimenti in Information Technology, nel rispetto degli obiettivi di risultato (Key Performance Indicator) assegnati alle singole strutture nell’ambito del Budget di Gruppo;

• Accountability: coerentemente al calendario delle chiusure contabili mensili a livello di Gruppo ed in base alla rendicontazione puntuale dei dati gestionali di ogni singolo Centro di Responsabilità, predisposizione del consuntivo mensile secondo le principali viste di analisi tra cui il singolo contratto di servizio, evidenziando eventuali scosta-menti rispetto agli obiettivi assegnati e indicando le azioni correttive a sostegno. Con riferimento al Capital Budget, monitoraggio dello stato avanzamento rispetto al budget assegnato ed alla pianificazione iniziale dei progetti di investimento;

• Cost Allocation: calcolo del “full cost” dei servizi e del relativo prezzo, attraverso la gestione di un sistema di Cost Allocation&Pricing improntato alle logiche di Contabilità Industriale, il tutto nel pieno rispetto della normativa fiscale che regola la determinazione dei corrispettivi per i servizi erogati da una società consortile.

L’Area Gestione Servizio, che gestisce le relazioni con i clienti, ha la responsabilità di rac-cogliere e valutare le richieste di attivazione di nuovi servizi o di modifica di quelli in essere, coinvolgendo le “Fabbriche” interne di competenza. Gestisce inoltre i contratti di servizio, ne definisce il pricing e tiene monitorato nel continuo il livello di servizio erogato, al fine di fornire la corretta informativa ai clienti ed intercettare eventuali situazioni di criticità. Di se-guito i principali processi gestiti:

• Contratti di Servizio: Crédit Agricole Group Solutions ha in essere contratti di servizio (Service Level Agreement, di seguito SLA) con 11 controparti (di cui 8 consorziati e 3 non consorziati) per un controvalore, al 31 dicembre 2016, pari a 215,85 milioni di euro che regolano l’erogazione di circa 259 servizi, articolati in oltre 750 sotto servizi/prodotti;

• Monitoraggio Livello di Servizio: il sistema di monitoraggio si basa sulla rilevazione trimestrale delle metriche (KPI) definite nei contratti di servizio, unitamente a rilevazione di Customer Satisfaction, al fine di fornire un quadro esaustivo della qualità rilevata e percepita dei servizi in gestione. L’esito del monitoraggio viene condiviso trimestralmen-te con i clienti, tramite apposita informativa, in occasione della convocazione del “Ta-volo di Governo Outsourcer di Gruppo”, presieduto dalla Capogruppo (Area Sviluppo Organizzativo e Strutture), a cui partecipano i Referenti dei servizi per le Società Clienti, le Funzioni di Controllo della Capogruppo, l’Area Gestione Servizio e la Direzione Ope-rations e Sistemi di Crédit Agricole Group Solutions, con l’obiettivo di promuovere un miglioramento continuo del servizio.

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

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Relazione sulla gestione

Risorse UmaneAl 31 dicembre 2016 il Personale operativo presso Crédit Agricole Group Solutions è com-posto da 673 dipendenti, mentre la forza lavoro, alla medesima data, ammonta a 712 risor-se per effetto di 15 distacchi attivi e 54 distacchi passivi.

31.12.2016

Dipendenti operativi in azienda (al netto di 15 distacchi attivi) 658

Distaccati da altre Società del Gruppo 54

Totale lavoratori dipendenti 712

Interinali 9

Totale Risorse operative 721

Viene evidenziata nella tabella seguente la composizione del Personale operativo al 31 dicembre 2016, suddiviso per categoria di appartenenza, tipo natura e contratti di lavoro:

31.12.2016

Dirigenti 12

Quadri Direttivi 196

Aree Professionali 504

Interinali 9

Totale Risorse 721

di cui:

Contratto di lavoro a termine 1

Contratto di lavoro part time 91

L’età media delle risorse al 31 dicembre 2016 è pari a 48 anni e 6 mesi, mentre l’anzianità di lavoro è di 20 anni e 9 mesi.

Si riportano di seguito la composizione del Personale operativo per classi d’età ed anzianità di servizio:

31.12.2016

Donne Uomini Totale %

oltre 50 anni 120 248 368 51,04%

da 41 a 50 anni 68 102 170 23,58%

da 31 a 40 anni 78 64 142 19,69%

fino a 30 anni 25 16 41 5,69%

Totale Risorse 291 430 721 100,00%

COMPOSIZIONE DEL PERSONALE OPERATIVO PER ANZIANITÀ DI LAVORO:

31.12.2016

Donne Uomini Totale %

fino a 5 anni 29 55 84 11,65%

da 6 a 10 anni 97 111 208 28,85%

da 11 a 15 anni 13 10 23 3,19%

da 16 a 20 anni 12 17 29 4,02%

oltre 20 anni 140 237 377 52,29%

Totale Risorse 291 430 721 100,00%

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Relazione sulla gestione

COMPOSIZIONE DEL PERSONALE OPERATIVO PER LINEE DI BUSINESS:

70

339

Direzione Sistemi informativi

Direzione Processi Operativi

Direzione Piani�cazioneCapacity e Qualità

Area tecnico Logistica

Area Sicurezza

Area Gestione Servizio

Area Acquisti e GestioneImmobili

Area Personale

Servizio Business Continuity

Staff

1817

25

347

171

49

Progettualità

PROGETTO DI CHANGE MANAGEMENT (P@RTECIPO)

Nel contesto sfidante connesso alla creazione della società Crédit Agricole Group Solu-tions, rappresenta una priorità agire grazie ed attraverso l’ingaggio delle persone, che co-stituiscono le leve e i motori per il raggiungimento degli obiettivi definiti.

A tal fine è stato attivato fin da subito un percorso di accompagnamento delle persone (Change Management) che ha consentito di incominciare a:

• creare un’identità propria, frutto dell’esperienza delle persone che vi fanno parte, che dovranno nel tempo sviluppare una cultura basata sulla centralità del cliente;

• coinvolgere tutte le persone per valorizzare il contributo di ciascuno verso il migliora-mento continuo della società.

Il progetto di Change Management (P@rtecipo) ha visto il coinvolgimento di tutti i colleghi di Crédit Agricole Group Solutions, a partire dal vertice aziendale (Direttore Generale e Vice Di-rettore Generale) che ha definito la Vision della nuova società; in seguito il Top Management ha identificato gli impegni da assumere come linee guida dello sviluppo del Crédit Agricole Group Solutions. Il gruppo dei responsabili ha proposto indirizzi d’azione e progettualità per realizzare la Vision di Crédit Agricole Group Solutions; infine, tutti i colleghi sono stati coinvolti, a gruppi di 70 persone, in 10 sessioni di una giornata info/formativa sulla nuova società, attraverso un percorso interattivo, finalizzato in particolare allo sviluppo di una cul-tura fondata sulla centralità del cliente.

PIANO FORMATIVO 2016-2017

Nel periodo gennaio-maggio 2016 è stato avviata una rilevazione dei fabbisogni formativi attraverso l’erogazione di un questionario a tutti i colleghi di Crédit Agricole Group Solu-tions; ciò ha consentito di individuare le priorità formative quindi costruire il Piano Formativo 2016-2017. In particolare è emersa la necessità di sviluppo di una maggior sensibilità dei colleghi verso i propri clienti, di approfondire le conoscenze di tipo tecnico, con forte atten-zione alle tematiche IT, di consolidare la padronanza degli strumenti di Office Automation (Excel in particolare), di sviluppare le competenze in ambito Project Management.

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

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Relazione sulla gestione

A fine 2016 è stata inoltre creata una Faculty interna composta da colleghi che, dopo aver partecipato ad un corso “Formazione Formatori”, hanno erogato ai colleghi sessioni for-mative di Excel e di Project Management. Lo sviluppo della Faculty proseguirà anche nel corso del 2017.

Il Fondo di SolidarietàIl Piano Strategico Ambizione Italia 2020 prevede forti innovazioni e investimenti per ade-guare il modello di servizio alle mutate esigenze della clientela. Un obiettivo che viene realiz-zato attraverso diverse innovazioni informatiche, lo sviluppo dei canali distributivi alternativi e un adeguato ricambio generazionale e riconversione professionale.

In questa prospettiva, il 29 luglio 2016 è stato sottoscritto un accordo di Gruppo, per dare la possibilità ai colleghi, che matureranno nei prossimi anni il diritto alla pensione, di risolvere anticipatamente nel 2017, in modo volontario ed incentivato, il proprio rapporto di lavoro accedendo al Fondo di Solidarietà.

Questa importante intesa, nel confermare il principio di volontarietà delle adesioni, si rivolge in primo luogo a quei colleghi che affrontano un disagio personale o familiare particolar-mente significativo.

Crédit Agricole Group Solutions ha sostenuto un costo per il Fondo di Solidarietà pari a 4,2 milioni di euro. All’accordo hanno aderito 26 dipendenti.

In tale contesto, al fine di rispondere anche ad un’esigenza di ricambio generazionale è stato inoltre previsto, sempre nel prossimo anno l’ingresso di giovani risorse.

Principali tendenze in ambito OperationsIl settore bancario, influenzato dal cambiamento del contesto normativo europeo, sta at-traversando una forte contrazione della redditività caratterizzata da un elevato costo del credito e da margini d’interesse a livelli minimi. La relazione con il cliente si sta sempre più spostando su canali di interazione digitale quali l’internet banking e il mobile banking, non solo per l’operatività bancaria tradizionale, ma anche per la vendita del credito al consumo e dei mutui casa. Anche la consulenza finanziaria si sta spostando verso il canale digitale o comunque fuori dalla filiale tradizionale, presso il cliente, attraverso le reti di consulenti finanziari. Per contro, la grave crisi finanziaria e patrimoniale di alcune banche e le norme europee sui requisiti patrimoniali hanno generato nei risparmiatori la necessità di affidarsi a banche solide, spingendo il settore ad aggregazioni societarie e alla valorizzazione dei “brand” dei maggiori Gruppi Bancari europei.

In questo contesto l’area Operations delle banche acquisisce un ruolo fortemente strate-gico nel supporto alle funzioni di business nell’affrontare la “rivoluzione digitale” in atto, garantendo processi semplici ed efficienti (automatizzati e dematerializzati), creando nuovi prodotti, servizi o piattaforme capaci di venire incontro alle nuove esigenze multicanale del cliente, massimizzando il vantaggio competitivo dell’innovazione tecnologica. Allo stes-so tempo l’Area Operations deve presidiare la realizzazione degli adeguamenti normativi, rafforzare i propri processi di governace dell’Information Tecnology, facendo evolvere gli standard di sicurezza per eliminare i rischi che l’apertura al mondo digitale può generare.

In ambito Information Technology gli investimenti si stanno concentrando principalmente su progetti innovativi relativi ai nuovi canali digitali (Internet e Mobile Banking), sullo sviluppo di piattaforme innovative a supporto del business, caratterizzate da un’architettura modulare e flessibile e da elevati standard di sicurezza, sui progetti di semplificazione e razionaliz-zazione dei processi sia di front office che di back office, attraverso l’automazione e la dematerializzazione. Significativi gli investimenti anche nel document management e firma digitale e sugli ATM evoluti e le Aree self. Parallelamente sono in crescita gli investimenti in

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

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Relazione sulla gestione

Cyber & Fraud Security per contenere i rischi che la digitalizzazione della relazione con il cliente può generare. Per quanto riguarda l’utilizzo dei Big Data, ancora limitato, si registra un incremento dell’impiego nei processi di gestione dei rischi e nei processi di marketing.

I modelli operativi del Back Office stanno evolvendo verso un sempre maggiore supporto al business e alla vendita multicanale attraverso i processi di “smaterializzazione” della documentazione e di “robotizzazione” dell’operatività che consentono di migliorare i livelli di servizio, i tempi di esecuzione, la produttività e il contenimento dei rischi operativi. L’out-sourcing viene valutato selettivamente, per incrementare l’efficienza, la flessibilità operativa per gestire efficacemente picchi di domanda.

Principali attività svolte nel corso del 2016Crédit Agricole Group Solutions ha garantito, durante l’anno, l’erogazione dei servizi ordinari alle banche del Gruppo consentendo così il regolare funzionamento della macchina operativa non-ché ha fornito servizi mirati e specializzati per alcune società non bancarie del Gruppo stesso.

In aggiunta a tali attività, e in coerenza con il Piano Industriale e le linee strategiche del Grup-po in termini di innovazione tecnologica, business, linee d’investimento, governo dei rischi e obblighi normativi, ha sviluppato e realizzato importanti progetti trasversali e innovativi.

TRASFORMAZIONE DIGITALE E OFFERTA NUOVI PRODOTTI

Nel corso del 2016 sono state avviate iniziative progettuali volte a creare una piattaforma digitale di Gruppo per soddisfare le esigenze della clientela più evoluta e fornire un’offerta distintiva digitale e innovativa, di seguito riportiamo i principali Progetti:

• Filiale Virtuale: per consentire la relazione da remoto dei Clienti titolari di Conto Adesso diventando una vera e propria unità commerciale di business con le caratteristiche di una “Filiale Tradizionale”. La realizzazione della nuova struttura consente l’acquisizione di Clientela Prospect superando tutti gli attuali vincoli consentendo di raggiungere clien-ti in zone in cui il Gruppo non è presente o su soggetti non ancora acquisiti utilizzando il riconoscimento a distanza. Nel 2016 sono state realizzate le attività necessarie per l’avvio a Gennaio 2017 del “pilota” della Filiale Virtuale.

• Nuovo Nowbanking: per la Clientela Privata è stato avviato il restyling grafico e archi-tetturale del portale home banking con l’obiettivo di migliorare e semplificare l’accesso ai servizi, rinnovare il Brand Identity del Gruppo e ottenere un canale in grado di inte-grarsi facilmente con l’evoluzione digitale dei servizi di vendita e dispositivi. Il piano progettuale si sviluppa in due anni: nel 2016 è stato avviato il primo pilota che copre l’operatività di base, nel 2017 è previsto l’ampliamento delle funzionalità e l’estensione a tutta le clientela.

Per la Clientela Corporate e PMI, nel corso del 2016, sono stati implementati nuovi ser-vizi sul Portale Nowbanking Corporate propedeutici all’estensione del prodotto a tutta la clientela Imprese, che verrà realizzata nel corso del 2017.

• Apertura “Conto Adesso” con Selfie: ha consentito di estendere le modalità di ricono-scimento della clientela in sede di apertura del Conto Adesso da canale Web offrendo al cliente la possibilità di scattarsi una foto (Selfie) e fotografare i propri documenti in al-ternativa al bonifico di riconoscimento da Banca tradizionale. Nel 2016 è stato rilasciato il pilota della soluzione, in Gennaio 2017 roll out su tutta la clientela.

• Portale Mutuo Adesso: finalizzato ad ottenere un innovativo posizionamento nella ven-dita mutui e mantenere la crescita in tale mercato attraverso la creazione di un porta-le on-line dedicato che replichi l’esperienza di successo in Francia di E-Immobilier di Crédit Agricole consentendo l’evoluzione del processo di vendita e dei servizi offerti. Nel 2016 è stato lanciato il nuovo portale che consente di raccogliere le richieste di finanzia-mento on-line e indirizzarle sulle Filiali che si attivano sulla potenziale clientela.

• Vendita Assistita dei servizi di investimento: il progetto ha consentito l’offerta di una nuova modalità di vendita assistita operativamente più semplice, sicura e completamente

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

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Relazione sulla gestione

digitalizzata, nel rispetto dei controlli di adeguatezza di portafoglio, consentendo al cliente di collegarsi da remoto con il proprio Gestore, permettendo la vendita a distanza dei pro-dotti di investimento e applicando al processo di contrattualizzazione del cliente (MIFID, Contratto di Deposito e Custodia e Amministrazione e Contratto Quadro di Negoziazione) la Firma Digitale Remota. Le nuove funzionalità di vendita a distanza sono state rilasciate in pilota su 31 Filiali del Gruppo, nel 2017 è prevista l’estensione su tutta la Rete. L’eroga-zione della consulenza finanziaria al cliente da remoto costituisce un primo passo verso la realizzazione della nuova figura del Gestore Multicanale che nel corso del 2017 arricchirà la propria operatività con l’implementazione di nuove funzionalità di vendita a distanza di prodotti bancari (carte di debito, carte di credito, certificati deposito).

• Servizio di consulenza Soluzione Valore plus: ha reso disponibile, al Canale Private una nuova modalità di gestione di consulenza evoluta a pagamento in ambito finanza tramite partnership con la società del Gruppo Amundi SGR; il nuovo servizio di consu-lenza consente di offrire alla Clientela Private un livello di servizio di alto livello innovativo per il mercato italiano.

• BankMeApp: ha sviluppato nell’ambito di un progetto del Gruppo Bancario Crédit Agri-cole Italia una nuova piattaforma innovativa per il trasferimento di denaro tra genitori e figli sul canale mobile, attraverso una APP che permette lo scambio di messaggi tra i familiari e che rende immediate le operazioni di accredito. Offre inoltre funzionalità ac-cessorie per la gestione del denaro e il controllo delle spese. Nel 2016 è stato avviato il pilota della piattaforma, nel 2017 sarà resa disponibile alla clientela.

TRASFORMAZIONE DELLA RETE FISICA

Nel corso del 2016 sono proseguite le attività di roll-out del nuovo modello di Filiale del Gruppo (MOSER) a supporto del perseguimento degli obiettivi di efficacia commerciale ed efficienza organizzativa/operativa con la realizzazione di 59 AgenziePerTe (di cui 11 Filiali Commerciali) che hanno portato a 282 il numero complessivo a livello di Gruppo.

Nell’ambito del “Progetto Affari” nel corso del 2016 si è proseguito con la realizzazione dei Poli Affari con lo scopo di creare una struttura che gestisce la segmentazione della clientela più profittevole migliorando il cost-to-serve e realizzando un modello di servizio coerente con le necessità di tale segmento nei più importanti distretti territoriali. Nel 2016 sono stati realizzati 13 Poli portando a 26 il numero complessivo a livello di Gruppo; la realizzazione dei Poli ha comportato interventi e investimenti sia nelle componenti hardware e software che tecnico/immobiliari.

Dalla fine del mese di Luglio 2016 è stato attivato il nuovo Canale Consulenti Finanziari, per la gestione della clientela privata Retail, in particolare Premium evoluta, e Clientela affari con sole esigenze di investimento. Nel 2016 sono stati reclutati 74 consulenti finanziari, 42 assunti dall’esterno e 32 interni, nei 5 mesi di operatività sono stati raccolti 263,5 milioni di euro di nuova massa amministrata. Gli interventi sono stati effettuati sia in ambito informati-co, per la dotazione degli strumenti operativi, che tecnico/immobiliare, per la creazione dei nuovi spazi a disposizione dei consulenti.

EFFICIENTAMENTO E SEMPLIFICAZIONE DEI PROCESSI BANCARI

Nel 2016 sono state realizzate molte iniziative progettuali finalizzate all’industrializzazione e alla semplificazione dei processi con l’obiettivo di creare una “Banca Semplice” e di diminuire da un lato i tempi di risposta ai nostri clienti e dall’altro di eliminare operatività manuali per liberare tempo da dedicare all’attività commerciale. Di seguito si riportano le principali iniziative:

• Zero Back Office di Filiale: che ha consentito di automatizzare le principali attività di back-office delle Filiali, in particolare nella gestione delle partite anomale e delle attività amministrative consentendo da un lato, di alleggerire le filiali dalle attività non “Core” liberando tempo “commerciale” e dall’altro di diminuire i rischi operativi dell’operatività manuale.

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

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Relazione sulla gestione

• Revisione del processo di apertura del Conto Corrente: ha consentito, per la Cliente-la Privata, l’apertura presso la rete di vendita del conto corrente insieme ad altri prodotti aggiuntivi, con una modalità efficiente e veloce, diminuendo la documentazione da pre-disporre e riducendo drasticamente il numero di firme da raccogliere, consentendo di liberare tempo al gestore e migliorando della qualità percepita dal cliente con l’apertura del conto in breve tempo.

• Scadenziere Raccomandazioni: ha reso disponibile, nell’ambito Servizio Investimenti, un sistema automatico di gestione delle disposizioni di compravendita/collocamento massive multiasset incluse nelle proposte di raccomandazione offerte alla clientela in rete e in remoto, rispettando le logiche dei controlli di adeguatezza Mifid, la gestione della disponibilità liquida e le date valute connesse con i diversi mercati e le specificità delle singole tipologie di strumenti finanziari.

• Ottimizzazione processi Credito: nel 2016 sono proseguite le attività, iniziata nel 2015, di ottimizzazione dei processi del credito, in particolare:

– sulla piattaforma Legale (EPC) - work flow per la gestione dei crediti ad incaglio o sofferenza: sono stati realizzati interventi sui report di controllo delle inadempienze probabili, sui flussi di colloquio con l’outsourcer della gestione del credito anomalo. Anche per il 2017 è prevista la continuazione degli interventi di ottimizzazione;

– sulla Pratica Elettronica di Gestione (PEG) – strumento a supporto della gestione del credito problematico o anomalo: in particolare gli interventi che riguardano la gestione delle nuove Strategie e la gestione della Recidiva.

• Processo Pricing: il Progetto “Governo Leva Pricing e Razionalizzazione Condizioni Estero” hanno reso più efficiente il processo di governo del Pricing attraverso il migliora-mento dell’iter di approvazione, la realizzazione di modelli per la simulazione, la sempli-ficazione e la razionalizzazione nella gestione delle deroghe, l’introduzione di nuove leve di negoziazione e il miglioramento degli strumenti di monitoraggio. Il piano progettuale si sviluppa in due anni: nel 2016 sono stati gestiti i prodotti di finanziamento ed è stata avviata la copertura di Conti Correnti e carte di debito.

RAFFORZAMENTO PROCESSI GOVERNANCE IT E SICUREZZA

Nel 2016 è stato avviato uno specifico progetto per la realizzazione di azioni volte all’ulterio-re rafforzamento dei processi di governance IT e di sicurezza; gli interventi portati a termine nel 2016 hanno consentito di:

• incrementare il livello di sicurezza dei sistemi informativi mediante la definizione di un processo atto a garantire la tempestiva e completa implementazione degli aggiorna-menti di sicurezza (patch),

• l’introduzione di nuovi indicatori di conformità e il regolare follow-up all’interno del Co-mitato Sicurezza, al fine di mantenere una adeguata visibilità sul livello di sicurezza del sistema informativo;

• consolidare alcuni dei principali processi della produzione informatica (identificazione proattiva dell’obsolescenza HW e SW, rafforzamento dei controlli sul processo di chan-ge management, segregazione delle abilitazioni degli utenti amministratori di backup rispetto agli amministratori degli storage);

• attivare un formale canale di comunicazione tra Crédit Agricole Group Solutions e le Banche del Gruppo per il regolare follow-up sulle attività svolte dal Consorzio (Tavolo Outsourcer);

• rafforzare ulteriormente il governo da parte della Capogruppo sia sul portafoglio progetti (Capital Budgeting e Politiche di Investimento) sia sul processo di demand management e consolidare alcuni processi interni e le reportistiche a supporto.

Il progetto, che vede un forte impegno da parte di tutte le strutture del Consorzio interes-sate (oltre che il supporto costruttivo della Direzione Rischi e Controlli Permanenti, della Direzione Audit e di diverse altre funzioni di Capogruppo nel progetto) proseguirà nel 2017 e nel 2018.

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

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Relazione sulla gestione

ADEGUAMENTO NORMATIVO

Nel corso del 2016 una parte significativa degli investimenti sono stati destinati alla rea-lizzazione di una serie di interventi di adeguamento dei sistemi informativi e dei processi operativi alla normativa esterna, fra i principali si riportano i seguenti:

• Nuova normativa Anatocismo: il progetto ha adeguato gli applicativi informatici alle nuove disposizioni emanate il 3 agosto 2016 dal Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio (CICR), in attuazione dell’art. 120, comma 2, del TUB, in merito alle nuove modalità e criteri per la produzione di interessi nelle operazioni bancarie.

• Implementazione del nuovo principio contabile IFRS 9: il nuovo principio contabile, che sostituirà lo IAS 39, prevede diverse classificazioni degli Assets di Bilancio, una dif-ferente determinazione delle valutazioni e degli accantonamenti sui crediti e una diversa informativa di Bilancio. Nel corso del 2016 sono state avviate, coerentemente con gli indirizzi del Gruppo Crédit Agricole S.A., le analisi per l’implementazione delle proce-dure informatiche e dei processi che verrà realizzata nel corso del 2017, in previsione dell’entrata in vigore del nuovo principio dal 2018.

• Completamento Orientamenti ESMA (fase 2): ha completato gli interventi volti al raf-forzamento del modello di tutela dell’investitore con particolare riferimento al modello di adeguatezza, così come previsto dalle Linee Guida ESMA e conseguenti Linee Guida ABI.

• EMIR 2016: ha adeguato gli strumenti a supporto della creazione dei vincoli sul collate-ral (collateralizzazione), aggiornando nel contempo le modalità di segnalazione al Trade Repository a seguito dell’entrata in vigore dell’obbligo di clearing in CCP (compensazio-ne in controparte centrale) per i derivati OTC.

• New Deal Bilancio Liquidità (Evoluzioni Basilea 3): ha previsto l’automazione verso l’applicativo di Gruppo “New Deal” finalizzate al monitoraggio e alla segnalazione del rischio di liquidità secondo le norme di Basilea 3.

SICUREZZA DEI SISTEMI INFORMATIVI

Per quanto riguarda la sicurezza dei Sistemi Informativi nel corso del 2016 sono stati rea-lizzati due importanti progetti:

• CARS: l’acronimo CARS “Crédit Agricole Rafforzamento Sicurezza” è un progetto plu-riennale del Gruppo che ha l’obiettivo di a misurare la capacità di difesa e reazione delle entità del Gruppo ad attacchi di tipo Cyber e al rafforzamento del sistema al fine di pre-venire possibili minacce informatiche; nel 2016 sono stati realizzati interventi che hanno interessato gli antivirus, la gestione dei privilegi degli utenti amministratori, nuove difese da attacchi Cyber Crime e il potenziamento dell’infrastruttura gestione identità.

• Controlli automatizzati Antifrode interna: il progetto è finalizzato alla costruzione di una soluzione tecnologica in grado di raccogliere e correlare le informazioni prodotte dai siste-mi informativi delle banche del Gruppo al fine di svolgere analisi comportamentali sugli uti-lizzatori dei sistemi stessi. Tali analisi volte ad individuare possibili azioni fraudolente sono messe a disposizione di HR, Audit, Privacy che ne analizzano i risultati ed avviano eventuali azioni investigative. La soluzione è finalizzata a contenere il rischio di frode interna, ridurre perdite finanziarie e minimizzare rischi reputazionali nonché di conformità alla normativa Garante Privacy. Il progetto iniziato nel 2016 si svilupperà in 2 anni, nel 2016 ha previsto lo sviluppo di nuovi alert alla piattaforma HR audit e alla piattaforma Garante 2.

GRANDI PROGETTI IMMOBILIARI

Crédit Agricole Group Solutions coordina e gestisce i progetti immobiliari della Capogruppo Crédit Agricole Cariparma.

Il 2016 ha visto l’avvio dei lavori per l’ampliamento del Centro Direzionale Cavagnari di Parma, il progetto permetterà di collocare nelle nuove strutture i dipendenti attualmente dislocati in varie unità immobiliari di proprietà o in affitto, garantendo più efficienza sia in ter-mini logistici, sia in termini di risparmi sugli affitti. In particolare verranno significativamente

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

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Relazione sulla gestione

aumentati i risparmi nei costi di gestione del Centro Direzionale in quanto si promuove l’im-piego di fonti rinnovabili di energia e di interventi ecosostenibili di ultima generazione. Nel rispetto del cronoprogramma realizzativo 2016 sono state completate la parte strutturale delle due palazzine compresi i collaudi e gran parte delle facciate continue, nel corso del 2017 saranno completate le facciate continuative e verrà realizzata la parte impiantistica e gli allestimenti degli interni, con l’obiettivo di trasferire, ad ottenimento di tutte le autorizza-zioni, le risorse nei nuovi locali nel primo semestre del 2018.

La ristrutturazione della Sede Milano, iniziata nel 2015, è proseguita nel 2016 con i lavori di ristrutturazione dell’immobile di Via Armorari con l’obiettivo di risolvere lo stato di usura del palazzo, sia da un punto di vista impiantistico che del comfort complessivo degli spazi. Sono state restaurate le facciate, adeguati gli impianti centralizzati e di emergenza, sono stati com-pletati i locali della Direzione Generale ed è in corso la ristrutturazione dei locali della Direzione

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Relazione sulla gestione

territoriale e il quarto piano. L’intervento, che vedrà il suo completamento nel 2017, prevede anche interventi sulla Sede di Milano per trasformarla in “Agenzia City Branch”.

Nel corso del 2016 si è completata la fase di progettazione ed avviata la gara di appalto per la scelta del general contractor per la ristrutturazione dei Villini Roma Parioli al fine di permettere un più efficiente l’utilizzo dei locali. I lavori inizieranno nel 2017 con l’obiettivo di completarsi entro l’anno.

REBRANDING

Il Rebranding lanciato nel corso del 2016 ha fatto seguito alle scelte strategiche del Gruppo in tema d’immagine verso la Clientela. Il progetto ha previsto interventi in ambito tecnico immobiliare dove si è proceduto alla sostituzione di circa 200 insegne della Rete di vendita delle Banche del Gruppo, alla rimozione e nuova applicazione delle vetrofanie e alla siste-mazione delle pareti delle aree self delle AgenziePerTe. Sono stati realizzati anche interventi in ambito informatico e logistico per la sostituzione del logo su stampe, contratti, estratti conto e moduli prestampati, nonché sui sistemi di Home Banking, sulle applicazioni Web, sulle App e sugli apparati ATM del Gruppo per adeguare le pagine visualizzate dalla clien-tela. Nel corso del primo semestre 2017, lato immobiliare, si completerà la sostituzione delle insegne su tutta la Rete e, lato informatico, il cambio del blocchetto civilistico e della denominazione societaria su tutte le stampe e i contratti.

SICUREZZA DEI SISTEMI INFORMATIVI

Nell’ottica di preservare il livello di sicurezza dei sistemi informativi ed in allineamento con quan-to richiesto dalla Capogruppo Crédit Agricole, nel 2016 sono stati consolidati i progetti avviati nel corso dell’anno precedente ed intrapresi nuovi interventi al fine di consolidare le iniziative ed i presidi di sicurezza sia per la Clientela che per la Banca, in particolar modo nei riguardi della “Cybercriminalità” e degli attacchi via rete telematica. Fra le iniziative più importanti:

• la diffusione delle Piattaforme Antifrode sui nuovi prodotti di internet banking;

• il consolidamento delle piattaforme dedicate agli attacchi di tipo “APT – Advanced Persistent Threat” (Minacce Costanti Evolute);

• l’identificazione della soluzione che consentirà di avviare il processo di “user data clas-sification” ai fini della “Data Loss Prevention”;

• il potenziamento dei presidi normativi legati alla Tracciatura delle Operazioni Bancarie.

Rapporti con società del GruppoLa Capogruppo Crédit Agricole Cariparma svolge funzioni di direzione strategica, indirizzo e controllo, nonché attività di supporto diretto o indiretto al business, che eroga a Crédit Agricole Group Solutions attraverso appositi contratti di servizio.

Nel corso del 2016 la compagine azionaria della società si è arricchita con l’adesione di Agos, Amundi SGR e Amundi Real Estate, società italiane del Gruppo Crédit Agricole.

I rapporti con la Capogruppo Crédit Agricole Cariparma e con le altre società consorziate, sussistendo profili di reciproca convenienza e di concreto interesse delle parti, sono regolati da appositi accordi di service, in coerenza con le norme contabili internazionali e i dettami fiscali, garantendo la tutela degli azionisti di minoranza e coniugando efficacia ed efficienza del governo sinergico delle relazioni infragruppo.

Le forniture dei singoli servizi sono regolate da accordi denominati “Service Level Agree-ment” (SLA), che definiscono i principi generali e regolamentano l’erogazione di “servizi” e i conseguenti rapporti economici. Tutti i rapporti sono stati valutati anche sotto il profilo del potenziale conflitto di interessi. Il corrispettivo delle operazioni viene stabilito mediante ap-

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

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Relazione sulla gestione

posito applicativo che determina i valori sulla base dei costi delle risorse impiegate, dei costi accessori e comunque in modo comparabile con gli standard di mercato, in considerazione della gamma, della natura, della tempestività e della qualità dei servizi globalmente offerti.

I risultati economiciSi ricorda che la società consortile Crédit Agricole Group Solutions è stata costituita (il 1 Settembre 2015) al fine di migliorare l’efficienza operativa del Gruppo ed innalzare la qua-lità dei servizi resi in ambito ITC, processi operativi, sicurezza logica e fisica, gestione del patrimonio immobiliare.

La società Crédit Agricole Group Solutions ha, per questo motivo, accentrato presso di sé le strutture del Gruppo operanti all’interno delle sopra citate attività, con l’obiettivo di individuare nuove sinergie per le entità del Gruppo. Crédit Agricole Group Solutions garan-tisce alle società consorziate corrispondenza analitica tra i costi delle prestazioni fornite ed i corrispettivi pretesi; per assicurare ciò, la società si è dotata di un modello di contabilità industriale, che le permette l’allocazione puntuale dei costi sostenuti per i servizi resi alla clientela consorziata. Tutto questo, in conformità con quanto previsto dalla normativa vi-gente, che prevede che “i corrispettivi dovuti dai consorziati a favore del consorzio non superino i costi imputabili ai servizi resi”.

CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO

Il 2016 è il primo anno operativo per 12 mesi, non è possibile, quindi, effettuare un confronto omogeneo con l’anno precedente che comprende solo 4 mesi di operatività:

31.12.2016 31.12.2015

Ricavi delle vendite e delle prestazioni 215.852 78.747

Valore della produzione 215.852 78.747

Spese del personale -48.608 -15.918

Spese amministrative -119.560 -46.071

Ammortamento immobilizzazioni materiali e immateriali -47.054 -16.369

Costi della produzione -215.222 -78.358

Risultato operativo 630 389

Proventi/oneri diversi di gestione 130 -

Utile (perdita) da cessione investimenti 1 -

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - -

Oneri/proventi finanziari -209 -55

Risultato corrente al lordo delle imposte 552 334

Imposte sul reddito dell’operatività corrente -552 -334

Utili (perdite) delle attività non correnti in via di dismissione al netto delle imposte - -

Utile d’esercizio - -

L’importo complessivo dei proventi conseguiti nel corso del 2016 ha raggiunto i 215,9 milio-ni ed è stato determinato riallocando gli oneri sostenuti da Crédit Agricole Group Solutions per le prestazioni di servizio erogate a beneficio delle altre società del Gruppo, sulla base dell’applicazione del modello di cost allocation adottato.

I ricavi verso i primi tre clienti hanno rappresentato il 99,4% del totale (di cui: 71,3% Crédit Agricole Cariparma, 18,2% Crédit Agricole FriulAdria e 9,9% Crédit Agricole Carispezia), per un totale di 214,6 milioni; mentre la quota residua pari a 1,3 milioni (0,6%), è relativa ad altre società del Gruppo Crédit Agricole: Caceis, Agos Ducato, Crédit Agricole Leasing Italia, Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni, Eurofactor e Amundi Sgr.

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

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Relazione sulla gestione

Gli oneri operativi, pari a 215,2 milioni, sono rappresentati da spese per il personale per 48,6 milioni (pari al 22,6% del totale oneri), spese amministrative per 119,6 milioni (55,6%) ed ammortamenti per 47,1 milioni (21,9%).

In particolare, il costo del personale (48,6 milioni) è relativo a 673 dipendenti, 54 distacchi passivi e 15 distacchi attivi. Il costo risente anche dell’accordo di incentivazione all’esodo del personale raggiunto (nel luglio 2016) a livello di Gruppo con le parti sindacali che preve-de l’uscita su base volontaria nel corso dell’anno 2017 di circa 25 dipendenti (per un costo complessivo per la società di 4,2 milioni).

Le spese amministrative (119,6 milioni) sono la parte più consistente degli oneri operativi (55,6%) e rappresentano, sostanzialmente, i costi sostenuti per prestazioni di servizi svolte da Crédit Agricole Group Solutions a favore delle altre società del Gruppo.

La quota preponderante delle spese amministrative è costituita da costi esterni per servizi per un ammontare di 106,2 milioni (pari al 89 % del totale), tra i quali la maggior parte per spese di natura di Information Technology (in particolare il service fornito da Silca per mips e storage – per un costo annuo nel 2016 di 19,2 milioni); sono inclusi anche i servizi erogati dalla Capogruppo per le attività di governance e controllo (pari a 1,3 milioni).

La quota residua (13,4 milioni) è formata, principalmente, da oneri sostenuti per l’acquisto di materiali di consumo (3,8 milioni) e da costi per il godimento beni di terzi (7,8 milioni) tra i quali i canoni di locazione per l’utilizzo degli immobili di proprietà di Crédit Agricole Cari-parma (2,3 milioni) e Crédit Agricole FriulAdria (0,2 milioni).

Gli ammortamenti (47,1 milioni) sono dovuti al conferimento di cespiti di natura informatica e telecomunicazioni dalle altre società del Gruppo effettuato all’atto di costituzione di Crédit Agricole Group Solutions e agli investimenti capitalizzati nel corso del 2015 e del 2016; in particolare nel corso dell’anno sono stati consuntivati 81,4 milioni di investimenti, 57,9 milioni di software e licenze d’uso, 20,5 milioni di hardware e 3 milioni relativi alla capitaliz-zazione di risorse interne.

Gli oneri finanziari (0,2 milioni) sono riconducibili prevalentemente ad interessi passivi su finanziamenti stipulati con le società del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia.

Le imposte dell’esercizio ammontano a 0,6 milioni.

Non avendo finalità di lucro, le spese sostenute per le prestazioni dei servizi sono state da Crédit Agricole Group Solutions interamente riallocate sugli aderenti allo stesso, di conse-guenza il conto economico dell’esercizio 2016 risulta chiuso in pareggio.

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

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Relazione sulla gestione

SITUAZIONE PATRIMONIALE

ATTIVO 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni

assolute %

ATTIVITÀ NON CORRENTI 180.122 146.521 33.601 22,9

10. Attività materiali 44.238 30.929 13.309 43,0

20. Attività immateriali 133.153 112.775 20.378 18,1

30. Attività finanziarie valutate al fair value 71 - 71 -

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.128 2.060 68 3,3

50. Attività fiscali anticipate 532 757 -225 -29,7

60. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - - - -

70. Altre attività non correnti - - - -

ATTIVITÀ CORRENTI 15.150 17.950 -2.800 -15,6

80. Crediti commerciali 501 2.590 -2.089 -80,7

di cui Crediti verso clienti 215 86 129

di cui Crediti verso consociate 221 2.000 -1.779 -89,0

di cui Crediti verso controllanti 65 504 -439 -87,1

90. Attività fiscali correnti 331 - 331 -

100. Altre attività correnti 3.281 2.751 530 19,3

110. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11.037 12.609 -1.572 -12,5

TOTALE ATTIVO 195.272 164.471 30.801 18,7

Le attività non correnti sono pari a 180,1 milioni, in incremento di 33,6 milioni rispetto l’anno precedente. Esse sono composte prevalentemente dalle immobilizzazioni tecniche, sia ma-teriali che immateriali, ovvero dagli investimenti tecnologici informatici e di telecomunica-zione, nonché dai software. Le attività materiali, pari a 44,2 milioni, crescono di 13,3 milioni rispetto all’anno precedente; le attività immateriali, che costituiscono il 73,9% dell’attivo non corrente, ammontano a 133,2 milioni e s’incrementano di 20,4 milioni.

Le dinamiche testimoniano i significativi investimenti per le attività progettuali intraprese dal Gruppo con l’avvio del Piano Strategico 2016-2020. Le attività finanziarie valutate al fair value (71 mila euro) esprimono la valutazione dei warrant del SAR (Stock Appreciation Right) relativo all’aumento di capitale di Crédit Agricole dell’autunno scorso e riservato ai dipendenti del Gruppo. Le attività finanziarie disponibili per la vendita rappresentano le in-teressenze azionarie di 2,1 milioni in Silca Facility Management, società del Gruppo Crédit Agricole S.A.. Le sinergie con la società francese vanno oltre allo scambio partecipativo, es-sendo questa anche la fornitrice di servizi di storage e partner tecnologico. Le attività fiscali anticipate pari a 0,5 milioni rilevano gli effetti delle differenze temporanee nella deducibilità degli ammortamenti e del costo del personale per l’indennità di trattamento di fine rapporto.

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

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Relazione sulla gestione

Le attività correnti ammontano a 15,1 milioni, diminuiscono di 2,8 milioni rispetto lo scorso anno. Sono rappresentate dai crediti verso banche, dai crediti commerciali, dalla fiscalità corrente e dalle altre partite dell’attivo. Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti, pari a 11 milioni, rappresentano il 72,9% delle attività correnti, e decrescono di 1,6 milioni nel con-fronto con il 2015. Sono rappresentate dai crediti verso banche, in altre parole dai saldi attivi dei rapporti di conto corrente con la Capogruppo Crédit Agricole Cariparma, conseguenti all’incasso delle fatture d’acconto dei servizi trimestrali resi alla clientela. I crediti commer-ciali rappresentano le fatture emesse verso la clientela in attesa d’incasso. Ammontano a 0,5 milioni, contro i 2,6 milioni dello scorso anno. Di seguito ne riportiamo il dettaglio:

Crediti commerciali 501

di cui Crediti verso clienti 215

Crédit Agricole Assicurazioni 7

Caceis 176

Crédit Agricole Vita 17

Altri 15

di cui Crediti verso consociate 221

Crédit Agricole Leasing 179

Crédit Agricole FriulAdria 8

Agos Ducato 16

AMUNDI SGR 18

di cui Crediti verso controllanti 65

Crédit Agricole Cariparma 65

Le attività fiscali correnti evidenziano crediti per 0,3 milioni e sono gli acconti sulle imposte dirette ed indirette. Le altre attività correnti, di 3,3 milioni, s’incrementano di 0,5 milioni nel confronto con l’esercizio passato; sono rappresentate principalmente da risconti attivi sulle spese amministrative quali canoni di locazione, noleggio e assistenza.

PASSIVO 31.12.2016 31.12.2015 Variazioni

assolute %

PATRIMONIO NETTO 39.556 39.762 -206 -0,5

10. Capitale 40.000 40.000 - -

20. Riserve 54 - 54 -

30. Sovrapprezzi di emissione - - - -

40. Riserve da valutazione -498 -238 260

50. Utile (perdita) dell’esercizio - - - -

PASSIVITÀ NON CORRENTI 55.964 52.135 3.829 7,3

60. Debiti finanziari 40.067 40.037 30 0,1

70. Passività fiscali differite - - - -

80. Passività associate ad attività in via di dismissione - - - -

90. Trattamento di fine rapporto del personale 11.521 11.447 74 0,6

100. Fondi per rischi ed oneri 4.287 651 3.636

a) quiescenza ed obblighi simili - - - -

b) altri fondi 4.287 651 3.636

110. Altre passività non correnti 89 - 89 -

PASSIVITÀ CORRENTI 99.752 72.574 27.178 37,4

120. Debiti finanziari - - - -

130. Passività fiscali correnti 115 50 65

140. Debiti commerciali 91.342 63.377 27.965 44,1

di cui Debiti verso fornitori 79.353 63.377 15.976 25,2

di cui Debiti verso consociate 5.211 - 5.211 -

di cui Debiti verso controllanti 6.778 - 6.778 -

150. Altre passività correnti 8.295 9.147 -852 -9,3

TOTALE PASSIVO 195.272 164.471 30.801 18,7

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

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Relazione sulla gestione

Il patrimonio netto ammonta a 39,6 milioni, in diminuzione di 0,2 milioni. La variazione è ascri-vibile alle riserve da valutazione, che accolgono le variazioni del trattamento di fine rapporto del personale imputabili agli effetti attuariali e finanziari. Le riserve (di 54 mila euro) rilevano le conseguenze patrimoniali collegate ai diritti su azioni della Capogruppo che si riferiscono ai piani di aumento di capitale di Crédit Agricole riservati ai dipendenti del Gruppo.

Le passività non correnti sono pari a 56 milioni e, rispetto lo scorso anno, aumentano di 3,8 milioni. Esse rappresentano il 28,7% del passivo. Stabili sono i debiti finanziari (circa 40 mi-lioni) che sono costituiti da un finanziamento a medio termine concesso da Crédit Agricole Cariparma. Il fondo di trattamento di fine rapporto del personale è di 11,5 milioni, sostanzial-mente immutato nel confronto con il 2015. I fondi per rischi ed oneri si attestano a 4,3 milioni, in incremento di 3,6 milioni come conseguenza dello stanziamento per l’accordo d’incentiva-zione all’esodo del personale.

Le passività correnti per 99,8 milioni, costituiscono il 51,1% delle passività e nell’anno au-mentano di 27,2 milioni. I debiti commerciali ne rappresentano la principale componente ed ammontano a 91,3 milioni, più 28 milioni sull’anno precedente. Nel dettaglio:

Debiti commerciali 91.342

di cui Debiti verso fornitori 79.353

Fornitori diversi 2.692

Fatture da ricevere 76.661

di cui Debiti verso consociate 5.211

Crédit Agricole Carispezia 1.016

Crédit Agricole FriulAdria 4.163

Agos Ducato 28

Eurofactor 1

AMUNDI SGR 3

di cui Debiti verso controllanti 6.778

Crédit Agricole Cariparma 6.778

Le passività fiscali correnti di 0,1 milioni sono i debiti verso erario per imposte dirette. Le altre passività correnti, pari a 8,3 milioni, sono in diminuzione nel confronto con lo scorso anno di 0,9 milioni. Segue il dettaglio:

Altre passività correnti 8.295

Debiti verso erario per imposte indirette 251

Passività per attività di sostituto d’imposta 1.336

Debiti verso personale dipendente 4.709

Debiti verso enti previdenziali 1.744

Debiti diversi 255

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38

Proposta di approvazione del bilancio

Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

38

Proposta di approvazione del bilancio

Signori Azionisti,

vi sottoponiamo per l’approvazione la relazione del Consiglio di Amministrazione sulla si-tuazione della società e sull’andamento delle gestione ed il bilancio di esercizio chiuso il 31 dicembre 2016, che presenta un risultato pari a zero, costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto delle Variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota Integrativa.

Parma, 21 marzo 2017

Il Presidente del Consiglio di AmministrazioneGiampiero Maioli

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Relazione del Collegio Sindacale

Relazione del Collegio Sindacale

Signori Azionisti,

nel corso del 2016 lo scrivente Organo ha posto in essere l’attività di vigilanza prevista dalla legge.

In particolare, il Collegio ha vigilato sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, sull’adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo–contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rappresentare correttamente i fatti di gestione.La attività del Collegio è stata altresì ispirata alle norme di comportamento del Collegio Sin-dacale emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, ed ha tenuto conto di quanto disposto dal “Regolamento dei flussi informativi tra e verso gli Organi Sociali” adottato dalla Società in data 23 settembre 2015.Si segnala che con effetto dal 19 aprile 2016 il Dott. Roberto Perlini ha sostituito il Sindaco uscente Dott. Roberto Branchi.

Per il controllo legale dei conti, di cui all’art. 2409-bis del cod. civ. e al D. Lgs. 39/2010, la Società ha conferito incarico alla Società EY S.p.A., iscritta nel Registro dei Revisori Legali istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Con la presente Relazione il Collegio dà atto dell’attività svolta nel corso del 2016.

Attività di verifica svolta dal Collegio Sindacale

Il Collegio ha pianificato la propria attività tenendo conto sia del quadro normativo di rife-rimento, che delle verifiche ritenute opportune in relazione alle dimensioni ed all’oggetto sociale della Società.

L’esercizio dell’attività di controllo è avvenuta, tra l’altro, attraverso:

• riunioni periodiche organizzate secondo un piano di attività, che hanno consentito l’ac-quisizione di informazioni, dati, relazioni ed un confronto diretto con le Funzioni aziendali di volta in volta coinvolte. In particolare, il Collegio Sindacale ha incontrato il Direttore Generale, il Vice-Direttore generale, i Responsabili della Funzione Audit, i Responsabili della Funzione Direzione Rischi e Controlli Permanenti, i Responsabili dell’Area Rischi Operativi e Controlli Permanenti, il Responsabile Audit IT, il Responsabile della Funzione Compliance, il Responsabile dell’Area tecnico logistica;

• la partecipazione alle riunioni degli Organi sociali tenutesi nel 2016, ed in particolare a tutti i Consigli di Amministrazione e all’Assemblea degli Azionisti.

Il Collegio ha constatato che le riunioni degli Organi sociali si sono svolte nel rispetto delle norme che ne disciplinano il funzionamento;

• lo scambio informativo periodico con la Società di revisione. Da questa attività non sono emersi aspetti rilevanti per i quali si sia reso necessario procedere con specifici approfondimenti; nel corso dello scambio di informazioni reciproche sugli accertamenti effettuati, non è stata comunicata l’esistenza di fatti censurabili;

• le informazioni e le attività condotte, per quanto di interesse anche ai fini dell’attività di vigilanza quale Collegio Sindacale, nella veste di Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001. Il Consiglio di Amministrazione di Crédit Agricole Group Solutions ha infat-ti deliberato, in data 2 settembre 2015, di attribuire al Collegio Sindacale le funzioni dell’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001;

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Relazione del Collegio Sindacale

• lo scambio di informazioni con i Collegi Sindacali della Capogruppo e delle altre Società del Gruppo, anche a mezzo dell’incontro promosso dallo scrivente Organo con tutti gli altri Collegi del Gruppo tenutosi in data 16 marzo 2016.

Il Collegio ha ottenuto dall’Organo Amministrativo, anche nelle occasioni di incontro di cui sopra, informazioni sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzio-ne, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale poste in essere dalla Società.Si segnala che nel corso del 2016 la Società ha ampliato la propria compagine societaria attraverso l’adesione di ulteriori società del Gruppo Crédit Agricole operanti sul mercato Italiano, ed in particolare: i) Agos Ducato che beneficia di servizi erogati in ambito “Ammini-strazione del Personale”, con una percentuale di partecipazione al 31/12/2016 dello 0,75%; ii) Amundi Sgr che beneficia di servizi erogati in ambito “Business Continuity” e “Sistemi Informativi”, con una percentuale di partecipazione al 31/12/2016 dello 0,06%; iii) Amundi Real Estate Italia che beneficia di servizi erogati in ambito “Business Continuity”, con una percentuale di partecipazione al 31/12/2016 dello 0,01%.Sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio ritiene che le operazioni poste in essere i) siano conformi alla legge ed allo statuto; ii) non appaiano manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interesse, iii) non appaiano tali da compromettere l’in-tegrità del capitale sociale.

Come detto, il Collegio ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di propria competen-za, sull’assetto organizzativo e sul funzionamento dello stesso, che si ritiene adeguato alla dimensione aziendale ed all’attività svolta dalla Società.

Il Collegio, per quanto di competenza, ha altresì vigilato sull’adeguatezza e sul funziona-mento del sistema amministrativo–contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ultimo a rap-presentare correttamente i fatti di gestione, e non si hanno osservazioni da riferire in merito.Tale attività è stata condotta avendo particolare riguardo al processo attraverso il quale le informazioni vengono prodotte, diffuse e gestite dalle Funzioni incaricate.Il giudizio di adeguatezza sul sistema amministrativo–contabile viene espresso anche a seguito dello scambio di informazioni con la Società di revisione.Il Collegio è altresì informato degli interventi già pianificati volti al continuo miglioramento nel governo dei processi interni, anche con riferimento ai sistemi informativi.

Il Collegio nel corso dell’esercizio 2016 ha espresso parere favorevole su diverse materie, fra le quali:

• parere in merito all’avvicendamento del Responsabile della Direzione Compliance e Compliance Officer;

• parere in merito alla Relazione sui rischi di non conformità per l’anno 2016.

Nell’esercizio non sono state presentate denunce ex art. 2408 cod. civ., né esposti.

Osservazioni in ordine al Bilancio e alla sua approvazione

Il bilancio che il Consiglio di Amministrazione sottopone alla Vostra approvazione si com-pone dalla Situazione patrimoniale-finanziaria, dal Conto economico, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota Integrativa.Il fascicolo di bilancio è altresì corredato dalla Relazione accompagnatoria degli Ammini-stratori sulla gestione.Tali documenti sono stati messi a disposizione del Collegio Sindacale in data 27 marzo 2017.

Non essendo demandata al Collegio la revisione legale del bilancio, lo scrivente Organo ha vigilato sull’impostazione generale data allo stesso, sulla sua generale conformità alla legge per quel che riguarda la sua formazione e struttura e, a tal riguardo, non si segnalano osservazioni particolari da riferire.

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Relazione del Collegio Sindacale

In particolare, il Collegio ha verificato:

• che gli schemi di bilancio sono conformi agli IAS/IFRS ed alle disposizioni del codice civile;

• che la Nota integrativa reca la dichiarazione di conformità con i principi contabili inter-nazionali applicati ed indica i principali criteri di valutazione adottati, oltre ad esporre le informazioni di supporto alle voci dello Stato patrimoniale, del Conto economico, del Prospetto del Conto economico complessivo, del Prospetto delle variazioni del patrimo-nio netto e del Rendiconto finanziario;

• che la Relazione sulla gestione risulta conforme alle leggi vigenti, nonché coerente con le deliberazioni adottate dal Consiglio di Amministrazione e con le informazioni di cui dispone il Collegio;

• non risulta che gli Amministratori abbiano fatto ricorso alla deroga di cui all’art. 2423, 4° comma, Cod. Civ.;

• che in bilancio sono chiaramente indicati i rapporti con le Società del Gruppo di appar-tenenza e le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono in linea con quanto previsto dalla normativa e dalle disposizioni regolamentari vigenti.

Si segnala che, non avendo finalità di lucro, le spese sostenute per le prestazioni dei servizi sono state interamente riallocate dal Consorzio sugli aderenti allo stesso, di conseguenza il Conto economico dell’esercizio 2016 chiude in pareggio.

Tutto ciò premesso, preso atto dei risultati esposti in Bilancio, della struttura dello stesso, della sussistenza del contenuto obbligatorio della Relazione sulla gestione, ed avendo al-tresì ricevuto la Relazione della Società di Revisione con giudizio senza rilievi ed eccezioni, il Collegio esprime, sotto i profili di propria competenza, parere favorevole all’approvazione del Bilancio 2016, che presenta un risultato pari a zero.

Parma, 4 aprile 2017

Il Collegio Sindacale

(Luigi Capitani)

(Maria Ludovica Giovanardi)

(Roberto Perlini)

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Relazione della Società di Revisione

Relazione della Società di Revisione

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Relazione della Società di Revisione

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Prospetti Contabili

Prospetti Contabili

STATO PATRIMONIALEATTIVO 31.12.2016 31.12.2015

ATTIVITÀ NON CORRENTI 180.121.734 146.521.462

10. Attività materiali 44.238.466 30.929.183

20. Attività immateriali 133.153.033 112.775.399

30. Attività finanziarie valutate al fair value 70.668 -

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 2.127.921 2.059.972

50. Attività fiscali anticipate 531.646 756.908

60. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -

70. Altre attività non correnti - -

ATTIVITÀ CORRENTI 15.149.445 17.950.219

80. Crediti commerciali 500.525 2.589.710

di cui Crediti verso clienti 215.373 85.862

di cui Crediti verso consociate 220.604 1.999.996

di cui Crediti verso controllanti 64.548 503.852

90. Attività fiscali correnti 331.221 -

100. Altre attività correnti 3.280.890 2.751.213

110. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11.036.809 12.609.296

TOTALE ATTIVO 195.271.179 164.471.681

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Prospetti Contabili

PASSIVO 31.12.2016 31.12.2015

PATRIMONIO NETTO 39.555.937 39.762.312

10. Capitale 40.000.000 40.000.000

20. Riserve 53.725 -

30. Sovrapprezzi di emissione - -

40. Riserve da valutazione -497.788 -237.688

50. Utile (perdita) dell’esercizio - -

PASSIVITÀ NON CORRENTI 55.965.239 52.135.540

60. Debiti finanziari 40.067.137 40.036.908

70. Passività fiscali differite - -

80. Passività associate ad attività in via di dismissione - -

90. Trattamento di fine rapporto del personale 11.521.471 11.447.441

100. Fondi per rischi ed oneri 4.287.299 651.191

a) quiescenza ed obblighi simili - -

b) altri fondi 4.287.299 651.191

110. Altre passività non correnti 89.332 -

PASSIVITÀ CORRENTI 99.750.003 72.573.829

120. Debiti finanziari - -

130. Passività fiscali correnti 115.425 49.777

140. Debiti commerciali 91.342.798 63.376.806

di cui Debiti verso fornitori 79.353.489 63.376.806

di cui Debiti verso consociate 5.211.191 -

di cui Debiti verso controllanti 6.778.118 -

150. Altre passività correnti 8.291.780 9.147.246

TOTALE PASSIVO 195.271.179 164.471.681

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Prospetti Contabili

CONTO ECONOMICO

Voci 31.12.2016 31.12.2015

10. Ricavi delle vendite e delle prestazioni 215.851.901 78.747.300

20. Totale valore della produzione 215.851.901 78.747.300

30. Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (3.820.171) (1.991.952)

40. Costi per servizi (106.181.646) (41.801.039)

50. Costi per godimento di beni di terzi (7.791.043) (1.524.602)

60. Costi per il personale (48.608.148) (15.917.747)

70. Ammortamenti e svalutazioni (47.054.320) (16.368.826)

Attività materiali (7.166.379) (2.554.830)

Attività immateriali (39.887.941) (13.813.996)

80. Accantonamenti fondi rischi ed oneri - -

90. Proventi diversi di gestione 150.869 7.906

100. Oneri diversi di gestione (1.787.824) (762.373)

110. Totale costi della produzione (215.092.283) (78.358.633)

120. RISULTATO OPERATIVO 759.618 388.667

130. Proventi finanziari 72.202 855

140. Oneri finanziari (280.937) (55.718)

150. Utile (perdita) da cessione investimenti 881 -

160. Utili da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita - -

170.Perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita - -

180. Risultato al lordo delle imposte 551.764 333.804

190. Imposte sul reddito dell’esercizio (551.764) (333.804)

200. Utile (perdita) al netto delle imposte - -

210.Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - -

220. Utile (Perdita) d’esercizio - -

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Prospetti Contabili

PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

Voci 31.12.2016 31.12.2015

10. Utile (Perdita) d’esercizio - -

Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico

20. Attività materiali - -

30. Attività immateriali - -

40. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti (260.100) (237.688)

50. Attività non correnti in via di dismissione - -

60. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - -

Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico

70. Copertura di investimenti esteri - -

80. Differenze di cambio - -

90. Copertura di flussi finanziari - -

100. Attività finanziarie disponibili per la vendita - -

110. Attività non correnti in via di dismissione - -

120. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto - -

130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (260.100) (237.688)

140. Redditività complessiva (Voce 10+130) (260.100) (237.688)

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Prospetti Contabili

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Capitale: azioni

ordinarie

Sovrapprezzi di emissione

Riserve Riserve da valutazione

Utile (Perdita)

di periodo

Patrimonio netto

di utili altre

PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2015 40.000.000 - - - -237.688 - 39.762.312

ALLOCAZIONE RISULTATO ESERCIZIO PRECEDENTE

Riserve - - - - - - -

Dividendi e altre destinazioni - - - - - - -

VARIAZIONI DELL’ESERCIZIO

Variazioni di riserve - - - - - - -

Operazioni sul patrimonio netto -

Emissione nuove azioni - - - - - - -

Acquisto azioni proprie - - - - - - -

Distribuzione straordinaria dividendi - - - - - - -

Variazione strumenti di capitale - - - - - - -

Derivati su proprie azioni - - - - - - -

Azioni e diritti su azioni della Capogruppo assegnate a dipendenti e amministratori - - - 53.725 - - 53.725

Redditività complessiva - - - - -260.100 -260.100

PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2016 40.000.000 - - 53.725 -497.788 - 39.555.937

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Prospetti Contabili

Capitale: azioni

ordinarie

Sovrapprezzi di emissione

Riserve Riserve da valutazione

Utile (Perdita)

di periodo

Patrimonio netto

di utili altre

PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2014 . - - - - - -

ALLOCAZIONE RISULTATO ESERCIZIO PRECEDENTE

Riserve - - - - - - -

Dividendi e altre destinazioni - - - - - - -

VARIAZIONI DELL’ESERCIZIO

Variazioni di riserve - - - - - - -

Operazioni sul patrimonio netto -

Emissione nuove azioni 40.000.000 - - - - - 40.000.000

Acquisto azioni proprie - - - - - - -

Distribuzione straordinaria dividendi - - - - - - -

Variazione strumenti di capitale - - - - - - -

Derivati su proprie azioni - - - - - - -

Azioni e diritti su azioni della Capogruppo assegnate a dipendenti e amministratori - - - - - - .

Redditività complessiva - - - - -237.688 -237.688

PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2015 40.000.000 - - - -237.688 - 39.762.312

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Prospetti Contabili

RENDICONTO FINANZIARIO31.12.2016 31.12.2015

A. ATTIVITÀ OPERATIVA

1. Gestione 133.793.850 63.092.576

-plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività valutate al fair value (+/-) -70.668 -

- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 47.054.320 16.368.826

- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) - -

- imposte e tasse non liquidate (+) 551.764 333.804

- altri aggiustamenti (+/-) 86.258.434 46.389.946

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie 1.491.559 -7.400.895

- attività finanziarie disponibili per la vendita -67.949 -2.059.972

- crediti verso clientela 2.089.185 -2.589.710

- altre attività -529.677 -2.751.213

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie -55.480.316 -30.977.880

- debiti verso banche: altri debiti 30.229 -19.963.092

- debiti verso clientela -48.287.308 17.060.014

- altre passività -7.223.237 -28.074.802

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa 79.805.093 24.713.801

B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO

1. Liquidità generata da: 23.872 -

- vendite di attività materiali 23.872 -

- vendite di attività immateriali - -

- vendite di rami d’azienda - -

2. Liquidità assorbita da: -81.401.452 -13.604.505

- acquisti di attività materiali -20.498.652 -7.854.621

- acquisti di attività immateriali -60.902.800 -30.299.156

- acquisti di rami d’azienda - 24.549.272

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento -81.377.580 -13.604.505

C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA

- emissioni/acquisti di azioni proprie - 1.500.000

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista - 1.500.000

LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO -1.572.487 12.609.296

RICONCILIAZIONE

Voci di bilancio 31.12.2016 31.12.2015

Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio 12.609.296 -

Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio -1.572.487 12.609.296

Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi - -

Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 11.036.809 12.609.296

LEGENDA: (+) generata; (-) assorbita

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51

Nota integrativa

Nota integrativa

Politiche contabili

Parte Generale

Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionaliLa Società Crédit Agricole Group Solutions S.c.p.A, in quanto società inclusa nel bilancio consolidato del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, ha esercitato l’opzione concessa dall’art. 4 comma IV del D.Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, di redigere il proprio bilancio d’eser-cizio in conformità ai principi contabili internazionali.

Pertanto, il bilancio della Società è redatto in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall’lntemational Accounting Standards Board (lASB) e le relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretation Committee (IFRIC) ed omologati dalla Com-missione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n° 1606 del 19 luglio 2002.

Nella predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2016 sono stati applicati i principi conta-bili IAS/IFRS omologati ed in vigore alla medesima data.

Il presente bilancio risulta comunque conforme al dettato degli articoli 2423 e seguenti del Codice Civile (così come aggiornati dal D.Lgs. 139/2015), come risulta dalla presente Nota Integrativa, redatta ai sensi dell’articolo 2427 del Codice Civile, che costituisce, ai sensi e per gli effetti del citato articolo 2423, parte integrante del bilancio d’esercizio.

Sezione 2 – Principi generali di redazioneIl Bilancio riflette la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della Società Crédit Agricole Group Solutions S.c.p.A..

Il Bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto economico, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario (redatto con il metodo indiretto in base al quale i flussi derivanti dall’attività operativa sono rappresentati dal risultato dell’esercizio rettificato degli effetti delle operazioni di natura non monetaria) e dalla Nota Integrativa ed è inoltre corredato da una Relazione degli Ammini-stratori sull’andamento della gestione, sui risultati economici conseguiti e sulla situazione patrimoniale e finanziaria della Società.

Il Bilancio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico dell’esercizio.

Il presente Bilancio è redatto nel rispetto dei principi generali previsti dallo IAS 1 “Presenta-zione del Bilancio” così come modificato dal regolamento CE n.1274/2008:

• il principio della competenza: l’effetto degli eventi e operazioni è contabilizzato quan-do essi si verificano e non quando si manifestano i correlati incassi e pagamenti;

• il principio della continuità aziendale: il Bilancio è predisposto nella prospettiva di continuità di impresa;

• il principio della rilevanza: nel rilevare i fatti di gestione nelle scritture contabili si è data prevalenza alla sostanza economica rispetto alla forma;

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

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Nota integrativa

• il principio della comparabilità: vengono fornite le informazioni comparative per il pe-riodo precedente ove significative;

• il principio della compensazione: le attività e le passività, i proventi ed i costi, non vengono compensati, a meno che ciò non sia consentito o richiesto da un principio contabile internazionale o da una sua interpretazione.

Gli importi dei prospetti contabili sono espressi in unità di euro, mentre la Nota integrativa e la Relazione sulla gestione sono redatte in migliaia di euro.

I prospetti contabili e la nota integrativa presentano, oltre agli importi relativi al periodi di riferi-mento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti al 31 dicembre 2015. I dati economici non sono omogenei in quanto Crédit Agricole Group Solutions è stato costituito il 1° settembre 2015.

PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI OMOLOGATI DALL’UNIONE EUROPEA ED ENTRATI IN VIGORE NEL 2016

Norme, emendamenti o interpretazioni Data di Emanazione

Data di prima

applicazione

Modifiche allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari 24 novembre 2015(UE n° 2113/2015) 1°gennaio 2016

Modifiche allo IAS 41 Agricoltura 24 novembre 2015(UE n° 2113/2015) 1°gennaio 2016

Modifiche allo IAS 1 Presentazione del bilancio, IAS 17 Leasing, IAS 23 Oneri finanziari, IAS 36 Riduzione di valore delle attività e IAS 40 Investimenti immobiliari

24 novembre 2015(UE n° 2113/2015) 1°gennaio 2016

Modifiche all’IFRS 11 Attività a controllo congiunto 25 novembre 2015(UE n° 2173/2015) 1°gennaio 2016

Modifiche allo IAS 16 Immobili, impianti e macchinari 03 dicembre 2015(UE n° 2231/2015) 1°gennaio 2016

Modifiche allo IAS 38 Attività immateriali 03 dicembre 2015(UE n° 2231/2015) 1°gennaio 2016

Modifiche all’ IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività operative cessate, IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative, IAS 19 Benefici per i dipendenti, IAS 34 Bilanci intermedi e IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standard

16 dicembre 2015(UE n° 2343/2015) 1°gennaio 2016

Modifiche IAS 1 Presentazione del bilancio 19 dicembre 2015(UE n° 2406/2015) 1°gennaio 2016

Modifiche IAS 34 Bilanci intermedi 19 dicembre 2015(UE n° 2406/2015) 1°gennaio 2016

Modifiche IFRS 7 Strumenti finanziari 19 dicembre 2015(UE n° 2406/2015) 1°gennaio 2016

Modifiche all’IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standard

23 dicembre 2015(UE n° 2441/2015) 1°gennaio 2016

Modifiche allo IAS 27 Bilancio Separato 23 dicembre 2015(UE n° 2441/2015) 1°gennaio 2016

Modifiche allo IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint venture 23 dicembre 2015(UE n° 2441/2015) 1°gennaio 2016

Modifiche all’IFRS 10 Bilancio Consolidato, IFRS 12 Informativa sulle partecipazioni in altre entità e IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint venture

23 settembre 2016

(UE n° 1703/2016) 1°gennaio 2016

L’applicazione di queste nuove disposizioni non ha comportato impatti significativi sul risul-tato e sulla situazione netta di periodo.

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Nota integrativa

PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI OMOLOGATI DALL’UNIONE EUROPEA NEL 2016 MA NON ANCORA ENTRATI IN VIGORE

Norme, emendamenti o interpretazioni Data di emanazione

Data di prima applicazione

IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti 29 ottobre 2016(UE n° 1905/2016)

1° gennaio 2018

IFRS 9 Strumenti finanziari 29 novembre 2016(UE n° 2067/2016)

1° gennaio 2018

Dagli approfondimenti effettuati non si prevede che l’applicazione delle nuove disposizioni IFRS 15 abbiano impatti significativi sui risultati economici e sulle procedure aziendali.

Standard IFRS 9 Strumenti Finanziari

Lo standard IFRS 9 “Strumenti Finanziari” sostituirà, a partire dal 1 gennaio 2018, lo stan-dard IAS 39 “Strumenti Finanziari”. È stato adottato dall’Unione Europea il 22 novembre 2016 e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il 29 novembre 2016.

L’IFRS 9 definisce nuovi principi sui temi di classificazione e valutazione (Classification & Measurement) degli strumenti finanziari, di svalutazione del rischio di credito (Impairment) e di coperture contabili (Hedge Accounting), escluse le operazioni di macro-hedge.

Le principali novità introdotte dallo standard

Classificazione e valutazione delle attività finanziarie

Con l’IFRS 9, i criteri di classificazione e valutazione dipendono dalla natura dell’attività finanziaria, sia che si tratti di strumenti di debito (i.e. prestito, anticipazione, credito, titolo obbligazionario, quote di fondi) che di strumenti di capitale (i.e. azioni).

Per classificare e valutare strumenti di debito (prestiti e titoli a ricavi fissi o determinabili) iscritti tra le attività finanziarie, lo standard IFRS 9 si basa sui modelli di gestione (business model) e sull’analisi delle caratteristiche contrattuali.

Svalutazione (Impairment)

Lo standard IFRS 9 introduce un nuovo modello di svalutazione che impone di contabilizzare le perdite attese (‘Expected Credit Losses’ o ‘ECL’) sui crediti, sugli strumenti di debito valutati al costo ammortizzato o al fair value though other comprehensive income with recycling, sugli impegni ad erogare fondi, sui contratti di garanzia finanziaria che non sono contabilizzati al fair value, sui crediti che risultano da contratti di leasing e sui crediti commerciali.

Questo nuovo approccio d’ECL ha lo scopo di anticipare la contabilizzazione delle perdite attese su crediti dato che nel modello di svalutazione dello IAS 39 la contabilizzazione è condizionata dalla constatazione di un evento oggettivo di perdita.

Il nuovo modello di svalutazione del rischio del credito distingue tre bucket:

• Primo bucket: dalla contabilizzazione iniziale dello strumento (prestito, titolo di debito, garanzia), l’entità contabilizza perdite di credito attese su 12 mesi;

• Secondo bucket: successivamente, se la qualità del credito si degrada significativa-mente per una transazione o a livello di portafoglio omogeneo, l’entità contabilizza le perdite attese lunga la durata di vita residua;

• Terzo bucket: quando uno o più eventi di default si manifestano sulla transazione o sulla controparte avendo un effetto negativo sui flussi di cassa stimati, l’entità contabilizza una perdita di credito calcolata sulla sua vita residua.

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Nota integrativa

L’implementazione del progetto nel gruppo Crédit Agricole

Il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia è parte integrante del progetto avviato dal Gruppo Crédit Agricole S.A. per l’implementazione del nuovo standard; si è pertanto strutturato al proprio interno per implementare lo standard IFRS 9 nel tempo richiesto, mediante il coinvol-gimento e la collaborazione delle funzioni contabilità, finanza, rischi, crediti, marketing e IT.

Lo standard IFRS 9 ha applicazione retrospettiva ed obbligatoria a partire dal 1° gennaio 2018 rettificando il bilancio di apertura in data di prima applicazione; esso non prevede l’obbligo di riesposizione del bilancio comparativo relativo all’esercizio 2017, consentendo comunque la riesposizione facoltativa. Lo standard IFRS 9 avrà un impatto marginale sul bilancio di Crédit Agricole Group Solutions, di conseguenza, non si prevede di modificare il bilancio che verrà presentato come comparativo all’esercizio 2018.

Standard IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti

Lo standard IFRS 15 “Ricavi provenienti da contratti con i clienti” sarà applicabile agli eser-cizi che hanno inizio a partire dal 1° gennaio 2018 (conformemente al regolamento UE 2016/1905). L’emendamento “Chiarimenti IFRS 15”, che fornisce delle ulteriori precisazioni rispetto all’applicazione dello standard, è in corso di adozione dall’Unione europea e do-vrebbe entrare in vigore alla stessa data.

In occasione della prima applicazione di questo standard, il Gruppo Bancario Crédit Agri-cole Italia ha scelto il metodo retrospettivo modificato, contabilizzando l’effetto cumulato al 1° gennaio 2018, senza comparativo rispetto all’esercizio 2017, e indicando in allegato gli eventuali impatti dello standard sulle diverse voci del bilancio.

L’IFRS 15 raggruppa in un testo unico i principi di contabilizzazione dei ricavi connessi a contratti a lungo termine, a vendite di beni e servizi che non entrano nel perimetro di appli-cazione degli standard relativi agli strumenti finanziari (IAS 39), ai contratti assicurativi (IFRS 4) o ai contratti di leasing (IAS 17). Introduce alcuni concetti nuovi, che potrebbero modifi-care le modalità di contabilizzazione di alcune voci rientranti nel Margine di intermediazione.

Un’analisi d’impatto dell’implementazione dello standard da parte del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia è in corso; i primi risultati sono previsti per il primo semestre 2017. Allo stato attuale, non si prevedono impatti significativi sui risultati di Crédit Agricole Group Solutions.

Altre informazioni

Le norme ed interpretazioni pubblicate dallo IASB al 31 dicembre 2016, ma non ancora omologate dall’Unione Europea non sono applicabili al Crédit Agricole Group Solutions.

Tra queste si evidenzia in particolare il principio “IFRS 16 - Leases”, che sarà applicabile (previa adozione da parte dell’Unione Europea) agli esercizi con decorrenza a partire dal 1° gennaio 2019, sostituendo lo IAS 17 (Leasing). E’ consentita un’applicazione anticipata per le entità che applicano anche l’IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers.

La norma prevede che la rilevazione e la presentazione delle voci venga effettuata tenendo conto della sostanza dell’operazione o del contratto.

Si prevede, quindi, che tutti i contratti di locazione vengano segnalati dall’entità nello stato patri-moniale, come attività e passività, e non più fuori bilancio come oggi il caso del leasing operativo.

A livello di conto economico, il principio richiede la registrazione dell’ammortamento del bene e lo scorporo della componente di interessi presente nel canone che verrà contabiliz-zata a voce propria.

Un’analisi di impatto preliminare sull’applicazione dell’IFRS 16 all’interno del Gruppo Crédit Agricole S.A. e, al suo interno ed in coerenza con lo stesso, dal Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, è stata realizzata nel corso del 2016, evidenziando impatti marginali nello Stato Patrimoniale.

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Nota integrativa

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancioDalla fine dell’esercizio 2016 e sino all’approvazione del presente bilancio non si sono ve-rificati fatti tali da modificare in misura significativa gli assetti di Crédit Agricole Group So-lutions.

Parte relativa ai principali aggregati di bilancio

1.Attività materiali

CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

Le attività materiali sono costituite da componenti hardware, in particolare macchine elet-troniche, elettromeccaniche, macchine d’ufficio e per la contazione della moneta.

Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi, per essere affittate a terzi e che si ritiene di utilizzare per più di un periodo.

CRITERI DI ISCRIZIONE

Le immobilizzazioni materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Le immobilizzazioni materiali, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore.

Le apparecchiature informatiche e macchine elettroniche sono sistematicamente ammor-tizzate, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, lungo la loro vita utile, dai 3 ai 10 anni.

2. Attività immateriali

CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

Le attività immateriali sono iscritte come tali se sono identificabili o trovano origine in diritti legali o contrattuali (ad esempio il software applicativo). Tra le attività immateriali sono tra le altre iscritte:

• il software acquisito esternamente o tramite licenza d’uso;

• il software sviluppato internamente.

CRITERI DI ISCRIZIONE

Le attività immateriali acquisite separatamente e generate internamente sono inizialmente iscritte al costo, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al fair value alla data di acquisizione.

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Nota integrativa

CRITERI DI VALUTAZIONE

Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali sono iscritte al netto dei fondi ammorta-mento e di eventuali perdite di valore accumulate. La vita utile delle attività immateriali è valutata come definita o indefinita.

Le attività immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una pos-sibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un’at-tività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all’attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati come cambiamenti di stime con-tabili. Il costo dell’ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita è rilevato nel conto economico nella categoria di costo coerente alla funzione dell’attività immateriale.

La vita utile per la generalità del software è stimata in cinque anni. Conformemente al di-sposto dello IAS 38 par. 104 sono individuati in maniera puntuale alcuni macroprogetti la cui vita utile è valutata sino ad un massimo di dieci anni.

Le attività immateriali con vita utile indefinita, non sono ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla verifica di perdita di valore sia a livello individuale che a livello di unità generatrice di flussi di cassa.

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Un’immobilizzazione immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della di-smissione o qualora non siano attesi benefici economici futuri.

Gli utili o le perdite derivanti dall’eliminazione di un’attività immateriale sono misurate come differenza tra il ricavo netto della dismissione ed il valore contabile dell’attività immateriale e sono rilevate a conto economico nell’esercizio in cui avviene l’eliminazione.

3. Attività finanziarie valutate al fair value

CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

I principi contabili IAS/IFRS omologati dalla Commissione Europea, consentono di classifi-care nella categoria degli strumenti valutati al fair value con contropartita a conto economi-co, qualsiasi attività finanziaria così definita al momento dell’acquisizione, nel rispetto delle casistiche previste dalla normativa di riferimento.

Non sono ammesse riclassifiche in altre categorie di attività finanziarie.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Successivamente alla rilevazione iniziale, gli strumenti finanziari in questione sono valoriz-zati al fair value. Gli effetti dell’applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati a conto economico.

Per la determinazione del fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo, vengono utilizzate quotazioni di mercato. In assenza di un mercato attivo, vengono utilizzati metodi di stima e modelli valutativi comunemente adottati, che tengono conto di tutti i fat-tori di rischio correlati agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili sul mercato. I titoli di capitale, le quote di OICR e gli strumenti derivati che hanno per oggetto titoli di capitale, non quotati in un mercato attivo, per i quali non sia possibile determinare il fair value in ma-niera attendibile, sono mantenuti al costo.

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Nota integrativa

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha compor-tato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici relativi connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente ceduta.

4. Attività finanziarie disponibili per la vendita

CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

Sono incluse nella presente categoria le interessenze azionarie non gestite con finalità di negoziazione e non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto, inclusi gli investimenti di private equity ed in fondi di private equity, nonchè la quota dei prestiti sinda-cati sottoscritti che, sin dall’origine, viene destinata alla cessione.

CRITERI DI ISCRIZIONE

L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debi-to o di capitale ed alla data di erogazione nel caso di crediti. All’atto della rilevazione iniziale le attività sono contabilizzate al fair value, comprensivo dei costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso. Qualora, nei casi consentiti dai principi con-tabili, l’iscrizione avvenisse a seguito di riclassificazione dalle “Attività finanziarie detenute sino alla scadenza” ovvero, in presenza di eventi inusuali, dalle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”, il valore d’iscrizione sarebbe rappresentato dal fair value al momento del trasferimento.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Successivamente alla rilevazione iniziale, i titoli di debito classificati come “Attività dispo-nibili per la vendita” sono valutati al fair value, con la rilevazione a conto economico degli interessi determinati in base al tasso di rendimento effettivo, mentre le plusvalenze o le mi-nusvalenze derivanti da una variazione di fair value vengono rilevate in una specifica riserva di patrimonio netto sino a che l’attività finanziaria non venga cancellata o non ne venga rilevata una perdita di valore duratura. Al momento della dismissione o della rilevazione di una perdita di valore, l’utile o la perdita cumulati vengono imputati a conto economico.

I titoli di capitale inclusi in questa categoria, per i quali non sia possibile determinare il fair value in maniera attendibile, sono mantenuti al costo.

Le “Attività finanziarie disponibili per la vendita” sono sottoposte ad una verifica volta ad individuare l’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore.

Se sussistono tali evidenze, l’importo della perdita viene misurato come differenza tra il costo d’acquisto ed il fair value al netto di eventuali perdite già rilevate a conto economico.

Per i titoli di capitale una riduzione del fair value al di sotto del valore di carico iniziale oltre il 30% o per un periodo prolungato oltre sei mesi è considerato obiettiva evidenza di una riduzione di valore. Ulteriori riduzioni durevoli di valore sono riclassificate dal patrimonio netto all’utile (perdita) d’esercizio fino a quando l’attività non è eliminata contabilmente.

Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi suc-cessivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico, nel caso di crediti o titoli di debito, che in ogni caso

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Nota integrativa

non possono eccedere la perdita inizialmente rilevata a conto economico.

Per i titoli di capitale tale ripresa è rilevata a patrimonio netto.

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha compor-tato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte prevalente dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall’esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un’obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi ad altri soggetti terzi.

5. Fiscalità corrente e differitaGli effetti relativi alle imposte correnti, anticipate e differite sono rilevati applicando le ali-quote di imposta vigenti.

Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a poste addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto.

L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale pre-visione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito. In particolare le imposte anticipate e quelle differite vengono determinate sulla base delle differenze tem-poranee – senza limiti temporali – tra il valore attribuito ad un’attività o ad una passività secondo i criteri civilistici ed i corrispondenti valori assunti ai fini fiscali.

La fiscalità differita viene determinata in base al criterio del cosiddetto balance sheet liability method.

Le attività per imposte anticipate, relative a differenze temporanee deducibili o a benefici fiscali futuri ottenibili dal riporto a nuovo di perdite fiscali, vengono iscritte in bilancio nella misura in cui esista un’elevata probabilità del loro recupero.

Le passività per imposte differite vengono iscritte in bilancio, con riferimento a tutte le diffe-renze temporanee imponibili, con la sola eccezione delle riserve in sospensione d’imposta, in quanto la consistenza delle riserve disponibili già assoggettate a tassazione consente di ritenere che non saranno effettuate operazioni che ne comportino la tassazione.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni, includendo le prime nella voce “Attività fiscali” e le seconde nella voce “Passività fiscali”.

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Nota integrativa

Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquo-te, sia di eventuali diverse situazioni soggettive della società. I relativi effetti affluiscono al conto economico dell’esercizio, salvo che si tratti di modifiche concernenti differenze temporanee relative a voci per le quali il modello contabile prevede l’iscrizione direttamente a patrimonio netto, nel qual caso anche la variazione della fiscalità differita o anticipata affluisce direttamente al patrimonio netto.

6. Crediti commercialiI crediti commerciali e gli altri crediti sono infruttiferi e contabilizzati al valore nominale, op-portunamente rettificato per tenere conto dell’effettiva esigibilità.

7. Disponibilità liquide e mezzi equivalentiLe disponibilità liquide ed i depositi a breve termine comprendono il denaro in cassa e i depositi a vista o a breve termine.

8. Fondi per rischi ed oneri

ALTRI FONDI

Gli altri fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi con rapporti di lavoro o contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l’esborso di risorse economiche per l’adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.

Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L’accantonamento è rilevato a conto economico ed include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo.

Nella voce sono inclusi anche i benefici a lungo termine ai dipendenti, i cui oneri vengono determinati con i medesimi criteri attuariali descritti per i fondi di quiescenza. Gli utili e le perdite attuariali vengono rilevati per intero immediatamente nel conto economico.

9. Debiti commercialiI debiti commerciali e gli altri debiti, sono contabilizzati al costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. I debiti commerciali e gli altri debiti, la cui scadenza rientra nei normali termini commerciali, non sono attualizzati.

10. Debiti finanziariI debiti finanziari sono inizialmente rilevati al costo, corrispondente al valore equo (fair value) delle passività al netto dei costi di transazione che sono direttamente attribuibili all’emis-sione della passività stessa e sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso d’interesse effettivo.

11. Trattamento di fine rapporto del personaleSino al 31 dicembre 2006 il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) delle società italiane era considerato un piano a benefici definiti. La disciplina di tale fondo è stata modificata

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Nota integrativa

dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (“Legge Finanziaria 2007”) e successivi Decreti e Regolamenti emanati nei primi mesi del 2007. Alla luce di queste modifiche, tale istituto è ora da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate ante-riormente al 1° gennaio 2007 (e ancora non liquidate alla data di bilancio), mentre successi-vamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita.

Pertanto, con riferimento alla componente del piano a benefici definiti il costo dei benefici è determinato in modo separato per ciascun piano usando il metodo attuariale delle proie-zione unitaria del credito che prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche statistiche e della curva demografica e l’attualizzazione finanziaria di tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. I contributi versati in ciascun esercizio sono con-siderati come unità separate, rilevate e valutate singolarmente ai fini della determinazione dell’obbligazione finale.

I costi per il servizio del piano contabilizzati tra i costi del personale comprendono gli inte-ressi maturati mentre le quote di trattamento di fine rapporto maturate nell’anno, a seguito della riforma della previdenza complementare introdotta con la legge finanziaria 2007, sono destinate, nella totalità, al “piano a contribuzione definita”.

I profitti e le perdite attuariali, comprendenti la rivalutazione sulla base dell’indice ISTAT di riferimento delle quote maturate negli anni precedenti movimentano, dall’esercizio 2010, un’apposita riserva di patrimonio.

Sulla base dell’opzione effettuata dai dipendenti, gli importi sono indirizzati verso i fondi di previdenza complementare oppure verso il fondo di tesoreria presente presso l’INPS. Le quote destinate al piano a contribuzione definita sono calcolate sulla base dei contributi dovuti anno per anno senza l’applicazione di metodologie di calcoli attuariali.

12. Rilevazione costi e ricaviI ricavi per la prestazione di servizi sono rilevati in bilancio al fair value del corrispettivo rice-vuto/erogato e sono contabilizzati nel periodo in cui i servizi sono stati prestati.

I ricavi per la vendita di beni sono rilevati al fair value del corrispettivo ricevuto nel caso in cui siano stati trasferiti all’acquirente i rischi e benefici connessi alla proprietà.

I costi sono rilevati in conto economico secondo competenza economica nel periodo in cui sono contabilizzati i relativi ricavi. I costi che non possono essere associati ai proventi sono rilevati immediatamente a conto economico.

13. Imposte sul reddito

IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ATTIVITÀ CORRENTE

Le imposte correnti e differite ammontano ad euro 552 mila.

Il relativo valore è determinato, in particolare, dalla presenza di oneri indeducibili ai fini IRES all’ambito dei costi sostenuti, nonché dall’IRAP dovuta sull’attività esercitata e dalla non deducibilità di talune componenti.

Le principali deduzioni sono rappresentate dalla deduzione IRES per i super ammortamenti nonché dalla deduzione IRAP sul costo del lavoro entrambe discipline introdotte dal 2015.

Il 2016 rappresenta il primo anno di completa attività di Crédit Agricole Group Solutions ri-spetto ai quattro mesi del periodo precedente (anno di costituzione) e pertanto un confronto dei risultati non risulta del tutto paragonabile.

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

61

Nota integrativa

L’attività del 2016 di Crédit Agricole Group Solutions non è connotata dalla presenza di componenti straordinarie.

CONSOLIDATO FISCALE NAZIONALE

Nel corso del 2015 è stata esercitata l’opzione per il regime del consolidato fiscale di cui agli artt. 117 e seguenti del D.P.R. 917/1986 con la Capogruppo Crédit Agricole Cariparma, con lo scopo di poter disporre dei vantaggi, anche economici, effettivi e potenziali, derivanti dall’adozione di tale istituto.

A marzo 2016 è stata data vita, già con effetti dal periodo 2015, al consolidato fiscale nazionale del Gruppo Crédit Agricole S.A. in Italia, introdotto dall’art. 6 del D.Lgs. 14 set-tembre 2015, n. 147, che consente l’opzione per la tassazione su base consolidata anche alle società “sorelle” italiane la cui controllante risiede in uno Stato appartenente all’Unione Europea.

Hanno aderito a tale regime 18 società del Gruppo e, come da designazione di Crédit Agri-cole S.A., Crédit Agricole Cariparma ha assunto il ruolo di società Consolidante.

Tale regime fa sì che le società consolidate trasferiscano il proprio reddito imponibile (o la propria perdita fiscale) alla controllante Crédit Agricole Cariparma, la quale determina un reddito imponibile unico o un’unica perdita fiscale del Gruppo, quale somma algebrica dei redditi e/o delle perdite delle singole società, ed iscrive un unico debito o credito d’imposta nei confronti dell’Amministrazione Finanziaria.

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

62

Nota integrativa

INFORMAZIONI SULLA SITUAZIONE PATRIMONIALE – FINANZIARIA

ATTIVO

ATTIVITÀ CORRENTI

ATTIVITÀ MATERIALI

Le immobilizzazioni sono iscritte al costo e non sono gravate da garanzie a favore di terzi. La seguente tabella riepiloga la composizione del valore netto contabile dei macchinari hardware per la contazione monete e macchine da ufficio alla fine del periodo:

Attività/Valori 31.12.2016 31.12.2015

1. Attività di proprietà 44.238 30.929

a) terreni - -

b) fabbricati - -

c) mobili - -

d) impianti elettronici - -

e) altre 44.238 30.929

2. Attività acquisite in leasing finanziario - -

a) terreni - -

b) fabbricati - -

c) mobili - -

d) impianti elettronici - -

e) altre - -

Totale 44.238 30.929

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

63

Nota integrativa

La tabella seguente dettaglia le variazioni di periodo delle immobilizzazioni:

Attività/Valori Terreni Fabbricati Mobili Impianti elettronici

Altre Totale

A. Esistenze iniziali lorde - - - - 140.621 140.621

A.1 Riduzioni di valore totali nette - - - - 109.692 109.692

A.2 Esistenze iniziali nette - - - - 30.929 30.929

B. Aumenti: - - - - 20.499 20.499

B.1 Acquisti - - - - 20.499 20.499

B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -

B.3 Riprese di valore - - - - - -

B.4 Variazioni positive di fair value imputate a - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - -

B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -

B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento - - - - - -

B.7 Altre variazioni - - - - - -

C. Diminuzioni: - - - - 7.190 7.190

C.1 Vendite - - - - 852 852

C.2 Ammortamenti - - - - 6.326 6.326

C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - -

C.4 Variazioni negative di fair value imputate a - - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - -

C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -

C.6 Trasferimenti a: - - - - - -

a) attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - - -

b) attività in via di dismissione - - - - - -

C.7 Altre variazioni - - - - 12 12

D. Rimanenze finali nette - - - - 44.238 44.238

D.1 Riduzioni di valore totali nette - - - - 116.018 116.018

D.2 Rimanenze finali lorde - - - - 160.256 160.256

E. Valutazione al costo - - - - - -

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

64

Nota integrativa

ATTIVITÀ IMMATERIALI

La seguente tabella riepiloga la composizione del valore netto contabile alla fine del periodo delle attività immateriali costituite da software in affitto e proprietà e della componente di software generato internamente:

Attività/Valori 31.12.2016 31.12.2015

Durata definita Durata indefinita Durata definita Durata indefinita

A.1 Avviamento X - X -

A.2 Altre attività immateriali 133.153 - 112.776 -

A.2.1 Attività valutate al costo: 133.153 - 112.776 -

a) Attività immateriali generate internamente 8.017 - 7.524 -

b) Altre attività 125.136 - 105.252 -

A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -

a) Attività immateriali generate internamente - - - -

b) Altre attività - - - -

Totale 133.153 - 112.776 -

La voce altre attività si compone prevalentemente di software di proprietà per 119,5 milioni e da software in affitto per 13,7 milioni.

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

65

Nota integrativa

La tabella seguente dettaglia le variazioni di periodo delle attività immateriali:

Avviamento Altre attività immateriali: generate

internamente

Altre attività immateriali: altre

Totale

a durata definita

a durata indefinita

a durata definita

a durata indefinita

A. Esistenze iniziali - 11.692 - 394.087 - 405.779

A.1 Riduzioni di valore totali nette - 4.168 - 288.835 - 293.003

A.2 Esistenze iniziali nette - 7.524 - 105.252 - 112.776

B. Aumenti - 2.981 - 57.922 - 60.903

B.1 Acquisti - - - 57.922 - 57.922

B.2 Incrementi di attività immateriali interne X 2.981 - - - 2.981

B.3 Riprese di valore X - - - - -

B.4 Variazioni positive di fair value: - - - - - -

- a patrimonio netto X - - - - -

- a conto economico X - - - - -

B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -

B.6 Altre variazioni - - - - - -

C. Diminuzioni - 2.488 - 38.038 - 40.526

C.1 Vendite - - - - - -

C.2 Rettifiche di valore - 2.488 - 37.286 - 39.774

- Ammortamenti X 2.488 - 37.286 - 39.774

- Svalutazioni: - - - - - -

+ patrimonio netto X - - - - -

+ conto economico - - - - - -

C.3 Variazioni negative di fair value: - - - - - -

- a patrimonio netto X - - - - -

- a conto economico X - - - - -

C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione - - - - - -

C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -

C.6 Altre variazioni - - - 752 - 752

D. Rimanenze finali nette - 8.017 - 125.136 - 133.153

D.1 Rettifiche di valore totali nette - 6.656 - 326.121 - 332.777

E. Rimanenze finali lorde - 14.673 - 451.257 - 465.930

F. Valutazione al costo - - - - - -

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

66

Nota integrativa

ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE

La presente voce pari a 71 mila euro è composta dal warrant stipulato nell’ambito dell’ope-razione di aumento di capitale sociale di Crédit Agricole S.A..

ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA

La presente voce è composta dal titolo di capitale SILCA S.N.C. (quota di partecipazione 4,0%, valore contabili 2.128 mila euro). La partecipazione è stata valutata al costo di acqui-sizione; tale metodo di valutazione è rappresentativo del valore della società, tenuto conto della natura consortile della stessa.

Composizione merceologica:

Voci/Valori 31.12.2016 31.12.2015

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Titoli di debito - - - - - -

1.1 Titoli strutturati - - - - - -

1.2 Altri titoli di debito - - - - - -

2. Titoli di capitale - - 2.128 - - 2.060

2.1 Valutati al fair value - - - - -

2.2 Valutati al costo - - 2.128 - - 2.060

3. Quote di O.I.C.R. - - - - - -

4. Finanziamenti - - - - - -

Totale - - 2.128 - - 2.060

ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FISCALI

Attività per imposte anticipate:

31.12.2016 31.12.2015

A. Attività per imposte anticipate lorde 531 757

A1. Crediti (incluse cartolarizzazioni) - -

A2. Altri strumenti finanziari - -

A3. Avviamenti - -

A4. Oneri pluriennali - -

A5. Immobilizzazioni materiali - -

A6. Fondi per rischi e oneri - -

A7. Spese di rappresentanza - -

A8. Oneri relativi al personale - -

A9. Perdite fiscali - -

A10. Crediti di imposta non utilizzati da scomputare - -

A11. Altre 531 757

B. Compensazione con passività fiscali differite - -

C. Attività per imposte anticipate nette 531 757

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

67

Nota integrativa

Variazione delle imposte anticipate in contropartita al Conto Economico:

31.12.2016 31.12.2015

1. Importo iniziale 757 -

2. Aumenti 158 778

2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 77 768

a) relative a precedenti esercizi - -

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) riprese di valore - -

d) altre 77 768

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti 81 10

3. Diminuzioni 437 21

3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio 322 21

a) rigiri 322 21

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -

c) mutamento di criteri contabili - -

d) altre - -

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 58 -

3.3 Altre diminuzioni 57 -

a) trasformazione in crediti d’imposta di cui alla L.214/2011 - -

b) altre 57 -

4. Importo finale 478 757

Variazione delle imposte anticipate in contropartita al Patrimonio Netto:

31.12.2016 31.12.2015

1. Importo iniziale - -

2. Aumenti 61 -

2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 61 -

a) relative a precedenti esercizi - -

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre 61 -

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti - -

3. Diminuzioni 8 -

3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio - -

a) rigiri - -

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -

c) dovute al mutamento di criteri contabili - -

d) altre - -

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali 8 -

3.3 Altre diminuzioni - -

4. Importo finale 53 -

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

68

Nota integrativa

ATTIVITÀ CORRENTI

CREDITI COMMERCIALI ED ALTRI CREDITI

Si riportano di seguito i dettagli della voce:

31.12.2016 31.12.2015

Crediti commerciali 501 2.589

- verso Capogruppo 65 504

- verso Società del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia 187 2.000

- di cui Crédit Agricole FriulAdria 8 1.325

- di cui Crédit Agricole Carispezia - 650

- di cui Crédit Agricole Leasing Italia 179 25

- verso altri terzi 249 85

- di cui crediti per anticipi a fornitori - -

Altri crediti - -

- crediti per consolidato fiscale - -

- crediti per imposte - -

- Altro - -

Totale 501 2.589

ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI:

31.12.2016 31.12.2015

Risconti attivi 3.127 1.783

Anticipi a fornitori 67 874

Enti Previdenziali 57 83

Partite varie 30 11

Totale 3.281 2.751

DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2016 pari a 11.037 mila euro si riferiscono principal-mente al saldo attivo sul conto corrente acceso presso la Capogruppo.

PASSIVO

PATRIMONIO NETTOIl patrimonio netto contabile risultante al 31 dicembre 2016 è composto come segue:

Voci 31.12.2016 31.12.2015

Capitale Sociale 40.000 40.000

Sovrapprezzo di emissione - -

Riserve di utili - -

Riserve altre 54 -

Riserve da valutazione di attività disponibili per la vendita - -

Riserve di valutazione utili (perdita) attuariali relativi ai piani previdenziali a benefici definiti (498) (238)

Utile d’esercizio - -

Totale 39.556 39.762

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

69

Nota integrativa

La voce “Riserve Altre” è riferita all’ incremento del Patrimonio dovuto allo sconto applicato sulle azioni sottoscritte dai dipendenti nell’ambito dell’aumento di capitale di Crédit Agri-cole S.A..

Composizione del capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2016 si compone di 40.000.000 del valore unitario di 1 euro per azione.

PASSIVITÀ NON CORRENTI

DEBITI FINANZIARI

I debiti finanziari al 31 dicembre 2016 pari a 40.067 mila euro si riferiscono a finanziamenti passivi nei confronti della Capogruppo.

TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO

Trattamento di finne rapporto del personale: variazioni annue

31.12.2016 31.12.2015

A. Esistenze iniziali 11.447 -

B. Aumenti 488 11.447

B.1 Accantonamento dell’esercizio 120 56

B.2 Altre variazioni 368 11.391

C. Diminuzioni 414 -

C.1 Liquidazioni effettuate 393 -

C.2 Altre variazioni 21 -

D. Rimanenze finali 11.521 11.447

Totale 11.521 11.447

La legislazione italiana prevede che, alla data di risoluzione del contratto di lavoro con l’azienda, ciascun dipendente riceva un’indennità denominata trattamento di fine rapporto (TFR), pari alla somma delle quote di TFR accantonate ogni anno di prestazione di servizio.

L’importo di ciascuna quota annua è pari al 6,91% della Retribuzione annua lorda. Tale ali-quota è ottenuta dividendo la retribuzione annua per 13,5 e sottraendo l’aliquota dello 0,5% da versare all’INPS come contributo per le prestazioni pensionistiche.

Inoltre, il 31 dicembre di ogni anno, il datore di lavoro è tenuto a rivalutare il fondo TFR con l’applicazione di un tasso costituito dall’1,5% in misura fissa e dal 75% dell’aumento dell’in-dice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati dell’anno appena trascorso.

Alla rivalutazione così determinata viene applicata una tassazione dell’17%, come previsto dalla Legge di Stabilità 2015 (Legge n. 190 del 23 Dicembre 2014).

La normativa prevede, inoltre, la possibilità di richiedere in anticipo una cifra parziale degli accantonamenti TFR quando il rapporto di lavoro è ancora in corso. L’anticipo può essere ottenuto una sola volta nel corso del rapporto di lavoro, dopo almeno 8 anni di servizio e fino al 70% del Fondo TFR maturato alla data di richiesta.

Per effetto dell’entrata in vigore della Legge Finanziaria 2007 relativa, tra le altre cose, alla Riforma della Previdenza Complementare, la valutazione del TFR secondo il principio con-

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

70

Nota integrativa

tabile IAS 19 Revised deve tener conto dell’impatto di tali disposizioni e delle indicazioni di calcolo fornite dall’Ordine Nazionale degli Attuari e dall’Organismo Italiano di Contabilità.

La Società Crédit Agricole Group Solutions S.C.p.A. è stata costituita nel corso dell’anno 2015, per effetto dei trasferimenti di alcuni dipendenti provenienti da altre Società del Grup-po (nello specifico Crédit Agricole Cariparma e Crédit Agricole FriulAdria) aventi un numero di dipendenti superiore alle 50 unità: si è tenuto dunque conto del fatto che le quote di TFR future saranno versate ad un’entità separata (forma pensionistica complementare, FON-DINPS o Fondo della Tesoreria dello Stato) indipendentemente dalla scelta del dipendente. In particolare si è tenuto conto del fatto che il Fondo della Tesoreria dello Stato gestito dall’INPS, in base all’art. 1, comma 5, della legge Finanziaria 2007 “garantisce ai lavoratori dipendenti del settore privato l’erogazione dei trattamenti di fine rapporto di cui all’art. 2120 del Codice Civile, per la quota corrispondente ai versamenti allo stesso effettuati”.

Premio di anzianità

La Società prevede per i propri dipendenti il diritto a percepire una somma aggiuntiva al raggiungimento di determinati livelli di anzianità di servizio, calcolata anche in funzione della retribuzione all’epoca in cui matura tale diritto.

Rivalutazione Aggiuntiva del 2,75% del TFR

In caso di cessazione del rapporto di lavoro, la Società garantisce ai dipendenti provenienti da Ex Intesa un importo integrativo ottenuto applicando annualmente sulle quote di TFR maturate dal 1992 in poi, una rivalutazione aggiuntiva pari al 2,75% in misura fissa. Tale importo viene poi rivalutato annualmente sulla base dell’Indice ISTAT di riferimento.

Variazioni nell’esercizio delle passività (attività) nette a benefici definiti dei diritti di rimborso (IAS 19, paragrafo 140 e 141)

Di seguito si riporta la riconciliazione per l’anno 2016 del valore attuale dell’obbligazione del piano per Crédit Agricole Group Solutions:

Valore attuariale dell’obbligazione al 01.01.2016 11.447

a Service Cost 1

b Interest Cost 119

c Transfer in/out 0

d.1 Utili/perdite attuariali risultanti da variazione nelle ipotesi finanziarie 368

d.1 Utili/perdite attuariali risultanti da variazione nelle ipotesi demografiche 0

d.1 Utili/perdite attuariali risultanti nell’esperienza (21)

e Pagamenti previsti dal piano (393)

Valore attuariale dell’obbligazione al 31.12.2016 11.521

Descrizione delle principali ipotesi attuariali (IAS 19, paragrafo 144)

Per poter effettuare le valutazioni richieste è necessario adottare delle opportune ipotesi demografiche ed economiche su:

• mortalità;

• invalidità;

• cessazione dall’azienda (dimissioni o licenziamento);

• richieste di anticipazioni;

• carriera economica futura dei lavoratori (comprese le ipotesi sulle promozioni a catego-rie superiori);

• andamento del reale potere d’acquisto del denaro.

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

71

Nota integrativa

In particolare, sulla base delle indicazioni fornite dalla Società oggetto di valutazione e sulla base di analoghe esperienze di mercato, sono state adottate le seguenti ipotesi:

a) BASI TECNICHE DEMOGRAFICHE:4.1.1 per le probabilità annue di eliminazione per morte del personale in servizio sono

state utilizzate le tavole RGS48;

4.1.2 le probabilità annue di eliminazione per cause diverse dalla morte del personale in servizio sono state ricavate mediante opportune perequazioni dei dati storici del Gruppo, è stata pertanto utilizzata una frequenza media annua di turnover pari al 3,25%;

4.1.3 la probabilità annua di richiesta di anticipazione del TFR è stata ricavata sulla base delle esperienze del Gruppo, ed è stata posta pari ad un tasso medio annuo del 3,00%;

4.1.4 il collocamento a riposo viene ipotizzato al raggiungimento del primo requisito utile per il pensionamento.

b) BASI TECNICHE ECONOMICHE:4.2.1 Ai fini del calcolo del Valore Attuale dei diversi Istituti, su indicazione della Casa-

madre, è stato adottato il tasso IBOXX AA 0,54% (duration 5-7 anni);

4.2.2 per l’indice del costo della vita per famiglie di impiegati ed operai, necessario alla rivalutazione delle somme per TFR accantonate, è stata utilizzata l’ipotesi del 1,75% su indicazione di Casamadre;

4.2.3 la linea della retribuzione, in funzione dell’anzianità, crescente solo per scatti di stipendio, è stata ricavata, in media, con riferimento ai dipendenti della Società, dall’interpolazione e dalla perequazione della distribuzione delle retribuzioni per anzianità e dai contratti collettivi nazionali e aziendali;

4.2.4 per il tasso annuo medio di aumento delle retribuzioni per variazioni tabellari, che, come è noto, è da porsi in relazione alla fluttuazione del valore della moneta e pertanto il suo apprezzamento, specie in una prospettiva di lungo termine, risulta tecnicamente difficile, è stato utilizzato un tasso pari al 1,75%;

4.2.5 Percentuale del TFR maturato richiesto in anticipazione: 60%. Tale percentuale è stata dedotta sulla base dei dati storici forniti dal Gruppo.

Informazioni su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari (IAS 19, par 145, 146, e 147)

Di seguito si riportano i risultati delle analisi di sensitività per ciascuna delle principali ipotesi menzionate:

1. Tasso di attualizzazione

Valore attuariale dell’obbligazione al 31.12.2016

Ipotesi centrale +50 bp -50 bp

11.521 11.152 11.911

2. Tasso di inflazione

Valore attuariale dell’obbligazione al 31.12.2016

Ipotesi centrale +50 bp -50 bp

11.521 11.759 11.296

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

72

Nota integrativa

3. Tasso di eliminazione per cause diverse dalla morte del personale in servizio

Valore attuariale dell’obbligazione al 31.12.2016

Ipotesi centrale +100 bp -100 bp

11.521 11.464 11.584

Piani relativi a più datori di lavoro (IAS 19, paragrafo 148)

Tale punto non è applicabile poiché il fondo TFR non è un piano relativo a più datori di lavoro.

Piani a benefici definiti che condividono i rischi tra entità sotto controllo comune (IAS 19, paragrafi 149 e 150)

Tale punto non è applicabile poiché il fondo TFR non è un piano i cui rischi sono condivisi tra entità sotto controllo comune.

FONDO PER RISCHI ED ONERI

Fondi per rischi ed oneri: composizione

Voci/Valori 31.12.2016 31.12.2015

1 Fondi di quiescenza aziendali - -

2. Altri fondi per rischi ed oneri 4.287 651

2.1 controversie legali - -

2.2 oneri per il personale 4.287 651

2.3 altri - -

Totale 4.287 651

La voce 2.2 “altri fondi - oneri per il personale” accoglie, fra gli altri, quanto accantonato (4.206 migliaia di euro) da Crédit Agricole Group Solutions, in ragione delle passività con-seguenti all’accordo sindacale che ha consentito al personale interessato, che ha già matu-rato il diritto alla pensione ovvero lo maturerà nei prossimi anni, la possibilità di risolvere in modo volontario ed incentivato il proprio rapporto di lavoro.

Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

Fondi di quiescenza

Altri fondi Totale

A. Esistenze iniziali - 651 651

B. Aumenti - 4.549 4.549

B.1 Accantonamento dell’esercizio - 4.549 4.549

B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - -

B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -

B.4 Altre variazioni - - -

C. Diminuzioni - 913 913

C.1 Utilizzo nell’esercizio - 147 147

C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - 1 1

C.3 Altre variazioni - 765 765

D. Rimanenze finali - 4.287 4.287

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

73

Nota integrativa

PASSIVITÀ CORRENTI

DEBITI COMMERCIALI

L’ammontare complessivo dei debiti commerciali al 31 dicembre 2016 ammonta a 91.343 mila euro, riconducili a debiti verso fornitori per fatture da ricevere.

ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

Voci 31.12.2016 31.12.2015

Debiti verso il personale 6.641 5.444

Contributi previdenziali 49 1.705

Importi da versare al fisco 251 1.605

Partite varie 1.351 393

Totale 8.292 9.147

ALTRE INFORMAZIONI

Informazioni sul leasing operativo

Leasing operativo – Locatario – IAS 17 art.35 -lettera a/b

Futuri pagamenti minimi dovuti per leasing non annullabili

< 1 anno 1<> 5 anni > 5 anni durata indeterminata

Totale

Terreni - - - - -

Fabbricati - - - - -

Mobili - - - - -

Impianti elettronici - Hardware - - - - -

Impianti elettronici - altri - - - - -

Altre - autoveicoli (comprese autovetture) 879 1.475 - - 2.354

Altre - macchine d’ufficio - - - - -

Altre - telefoni (fissi e mobili) - - - - -

Altre - altre - - - - -

Software - - - - -

Totale 879 1.475 - - 2.354

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

74

Nota integrativa

Leasing operativo – Locatario – IAS 17 art.35 -lettera c

Costi dell’esercizio Pagamenti minimi

Canoni potenziali di locazione

Pagamenti da subleasing

Totale

Terreni - - - -

Fabbricati - - - -

Mobili - - - -

Impianti elettronici - Hardware - - - -

Impianti elettronici - altri - - - -

Altre - autoveicoli (comprese autovetture) 966 - - 966

Altre - macchine d’ufficio 13 - - 13

Altre - telefoni (fissi e mobili) - - - -

Altre - altre - - - -

Software - - - -

Totale 979 - - 979

INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

VALORE DELLA PRODUZIONE

RICAVI DELLE VENDITE E DELLE PRESTAZIONI

I ricavi per le prestazioni di servizi risultano cosi dettagliati:

31.12.2016 31.12.2015

verso Capogruppo 154.018 56.238

verso Società del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia 60.731 22.374

di cui Crédit Agricole FriulAdria 39.299 14.211

di cui Crédit Agricole Carispezia 21.274 8.138

di cui Crédit Agricole Leasing Italia 158 25

verso altri terzi 1.103 135

Totale 215.852 78.747

COSTI DELLA PRODUZIONE

COSTI PER MATERIE PRIME, SUSSIDIARIE, DI CONSUMO E MERCI

La voce in oggetto, pari a 3.820 migliaia di euro comprende i costi per stampati, carta, mo-duli ed altro materiale per ufficio utilizzati nella produzione.

COSTI PER GODIMENTO BENI DI TERZI

La voce in oggetto ammonta a 7.791 migliaia di euro ed è composta principalmente da canoni di locazione verso società del Gruppo e canoni di locazione software.

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

75

Nota integrativa

COSTI PER SERVIZI

Tipologia di spesa/Valori 31.12.2016 31.12.2015

Servizi informatici, elaborazione e trattamento dati (30.252) (10.262)

Locazione immobili e spese condominiali - (30)

Spese per consulenze professionali (1.985) (1.283)

Servizi postali, telegrafiche e di recapito (5.551) (2.400)

Spese telefoniche, teletrasmissione e trasmissione dati (5.338) (1.654)

Spese di manutenzione immobili (2.036) (357)

Spese di manutenzione mobili e impianti (14.540) (6.096)

Spese di pubblicità, promozionali e di rappresentanza (107) (5)

Servizi di trasporto (16.470) (7.735)

Spese di addestramento e rimborsi al personale (857) (131)

Servizi di vigilanza (2.731) (1.136)

Premi di assicurazione (264) (111)

Servizi di pulizia (5.344) (1.814)

Locazione altre immobilizzazioni materiali (31) -

Gestione archivi e trattamento documenti - (494)

Rimborsi costi a società del Gruppo (20.528) (8.242)

Spese diverse (148) (51)

Totale (106.182) (41.801)

COSTI PER IL PERSONALE

Tipologia di spese/Valori 31.12.2016 31.12.2015

1) Personale dipendente (45.280) (15.172)

a) salari e stipendi (29.857) (11.016)

b) oneri sociali (7.929) (2.934)

c) indennità di fine rapporto - -

d) spese previdenziali - -

e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (120) (56)

f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: - -

- a contribuzione definita - -

- a benefici definita - -

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: (2.731) (970)

- a contribuzione definita (2.731) (970)

- a benefici definiti - -

h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - -

i) altri benefici a favore dei dipendenti (4.643) (196)

2) Altro personale in attività (494) (39)

3) Amministratori e sindaci (71) (26)

4) Personale collocato a riposo - -

5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende 632 41

6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società (3.395) (721)

Totale (48.608) (15.917)

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

76

Nota integrativa

Numero medio dei dipendenti per categoria

31.12.2016

Personale dipendente:

a) dirigenti 12

b) quadri direttivi 187

c) restante personale dipendente 462

Altro personale -

AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

Attività materiali: composizione

Attività/Componente reddituale Ammortamento (a)

Rettifiche di valore per

deterioramento (b)

Riprese di valore (c)

Risultato netto (a + b - c)

A. Attività materiali - - - -

A.1 Di proprietà (7.166) - - (7.166)

- Ad uso funzionale (7.166) - - (7.166)

- Per investimento - - - -

A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -

- Ad uso funzionale - - - -

- Per investimento - - - -

Totale (7.166) - - (7.166)

Attività immateriali: composizione

Attività/Componente reddituale Ammortamento (a)

Rettifiche di valore per

deterioramento (b)

Riprese di valore (c)

Risultato netto (a + b - c)

A.Attività materiali - - -

A.1 Di proprietà (39.888) - - (39.888)

- Generate internamente dall’azienda (2.488) - - (2.488)

- Altre (37.400) - - (37.400)

A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -

Totale (39.888) - - (39.888)

ONERI DI GESTIONE

La voce in oggetto pari ad 1.787 migliaia di euro si compone principalmente di oneri relativi a servizi vari per lavori affidati a terzi.

PROVENTI FINANZIARI

I proventi finanziari sono pari ad Euro 72 migliaia di euro e sono riconducibili prevalente-mente alla rivalutazione del warrant stipulato nell’ambito dell’aumento di capitale sociale di Crédit Agricole S.A..

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

77

Nota integrativa

ONERI FINANZIARI

Voci Debiti Titoli Altre operazioni

31.12.2016 31.12.2015

1. Debiti verso banche centrali - X - - -

2. Debiti verso banche (281) X - (281) (56)

3. Debiti verso clientela - X - - -

4. Titoli in circolazione X - - - -

5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -

6. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - -

7. Altre passività e fondi X X - - -

8. Derivati di copertura X X - - -

Totale (281) - - (281) (56)

Gli oneri finanziari, pari a 281 mila euro, sono riconducibili ad interessi passivi su finanzia-menti stipulati con le società del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia.

UTILE (PERDITA) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI

Componente reddituale/Valori 31.12.2016 31.12.2015

A. Immobili - -

- Utili da cessione - -

- Perdite da cessione - -

B. Altre attività 1 -

- Utili da cessione 17 -

- Perdite da cessione (16) -

Risultato netto 1 -

Le imposte sul reddito d’esercizio

IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO: COMPOSIZIONE

Componenti reddituali/Valori 31.12.2016 31.12.2015

1. Imposte correnti (-) (318) (323)

2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 45 -

3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+) - -

3. bis Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio per crediti d’imposta di cui alla L.214/2011 (+) - -

4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (279) (10)

5. Variazione delle imposte differite (+/-) - -

6. Imposte di competenza dell’esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) (552) (333)

Le imposte di periodo, per 552 migliaia di euro, sono riconducibili a:

• Ires corrente per 264 migliaia di euro circa

• Irap corrente per 54 migliaia di euro circa

• Minor imposte correnti dei precedenti esercizi per 45 migliaia di euro circa (-)

• Variazione delle imposte anticipate per 279 migliaia di euro circa. In tale importo è ri-compreso anche l’effetto (58 migliaia di euro) dell’annullamento di imposte anticipate IRES per il cambio aliquota IRES al 24% a valere dal periodo d’imposta 2017.

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

78

Nota integrativa

RICONCILIAZIONE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO: COMPOSIZIONE

2016

Utile della operatività corrente al lordo delle imposte 552

Utile dei gruppi di attività in via di dismissione (al lordo delle imposte) -

Utile imponibile teorico 552

2016

Imposte sul reddito - Onere fiscale teorico ad aliquota ordinaria del 27,5% 152

- effetto di proventi esenti o tassati con aliquote agevolate -

- effetto di proventi già sottoposti a tassazione a titolo d'imposta -

- effetto di oneri interamente o parzialmente non deducibili e di proventi interamente o parzialmente non tassabili con aliquota del 27,5% 152

Imposte sul reddito - Onere fiscale effettivo -

- imposte accantonate per il riconoscimento del maggior valore del titolo Banca d'Italia L. 147/2013 -

- effetto recupero imposte future da riallineamento ex D.L. 185/2008 E L.244/2007 -

- effetto recupero imposte future da riallineamento ex D.L 201/2011 -

- effetto detrazione e crediti d'imposta -

IRAP - Onere fiscale teorico 22

- effetto di proventi/oneri che non concorrono alla base imponibile 8

- effetto di altre variazioni -

- effetto incremento aliquota

IRAP - Onere fiscale effettivo (13)

Altre imposte

Onere fiscale effettivo di bilancio (13)

Di cui: onere fiscale effettivo sull'operatività corrente (13)

onere fiscale effettivo sui gruppi di attività in via di dismissione -

ALTRE INFORMAZIONI

Informazioni sui Rischi e sulle relative politiche di copertura

Nella presente parte della Nota Integrativa vengono fornite le informazioni di natura quanti-tativa sui rischi a cui risulta soggetta la Società.

Premessa

La funzione di Rischi e Controlli Permanenti di Crédit Agricole Group Solutions è affidata alla Direzione Rischi e Controlli Permanenti della Capogruppo.

Alla Direzione Rischi e Controlli Permanenti è assegnato il compito della misurazione e del monitoraggio (in ottica attuale, prospettica e di stress), della convalida dei sistemi interni di misurazione e del controllo di secondo livello di tutte le tipologie di rischio (esclusi i rischi di non conformità) per tutte le Società del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, in coerenza con la normativa, i metodi e gli strumenti di Crédit Agricole S.A. e nel rispetto delle norme regolamentari degli Organi di Vigilanza (es. Basilea 2, Basilea 3, Banca d’Italia, SSM, etc.).

Rischio di creditoAI 31 dicembre 2016 la Società Crédit Agricole Group Solutions non detiene rischi della specie, in quanto la società svolge la quasi totalità della propria attività con controparti ap-partenenti al Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia che, peraltro, data la natura consortile della società, risultano essere anche azionisti della stessa.

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

79

Nota integrativa

Rischio di mercato

RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO

La società Crédit Agricole Group Solutions non detiene rischi della specie, in quanto la società svolge la quasi totalità della propria attività con controparti appartenenti al Gruppo Crédit Agricole che, peraltro, data la natura consortile della società, risultano essere anche azionisti della stessa.

RISCHIO DI CAMBIO

Crédit Agricole Group Solutions non presenta rischi della specie.

Rischio di liquiditàSi definisce rischio di liquidità il rischio che la società non riesca a far fronte ai propri impe-gni di pagamento.

In relazione a tale rischio, la società ha posto in essere con la Capogruppo un affidamento in forma di apertura di credito, finalizzata a coprire le esigenze di cassa, oltre a modalità di fatturazione attiva anticipata.

Rischi operativi

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

La definizione di rischio operativo adottata e quella prevista dal documento “Basilea 2 – Con-vergenza internazionale della misurazione del capitale e dei coefficienti patrimoniali” redatto dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria, per cui viene riconosciuto come “il rischio di perdite derivanti dalla inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni”. Tale definizione include il rischio legale che com-prende – fra l’altro – l’esposizione ad ammende, sanzioni pecuniarie o penalizzazioni derivanti da provvedimenti assunti dall’Organo di Vigilanza, ovvero da regolamenti privati.

La Direzione Rischi e Controlli Permanenti rappresenta la funzione di riferimento nella gestione dei rischi operativi a livello di Gruppo ed ha il compito di garantire l’esistenza, la completezza e la pertinenza dei controlli permanenti in essere, tramite un piano di controllo strutturato e tracciabile, nonché, conseguentemente, di assicurare alle Direzioni Generali e ai Consigli di Amministrazione che le diverse tipologie di rischio siano sotto controllo.

Nel rispetto delle prescrizioni normative di vigilanza, il Gruppo ha formalizzato la definizione dei ruoli e delle responsabilità degli organi societari e delle funzioni coinvolte nella gestione dei rischi operativi.

Il modello di governance, coerente con le linee guida di Credit Agricole S.A., prevede:

• una strategia centralizzata nel controllo dei rischi operativi;

• stretti collegamenti con l’attività relativa ai controlli permanenti;

• sinergie con la Direzione Compliance e con la Direzione Audit.

La gestione dei rischi operativi prevede condivisione e proattività anche da parte di tutte le strutture aziendali del Gruppo per cui, nell’ambito dei controlli permanenti e dei rischi ope-

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

80

Nota integrativa

rativi, in un’ottica di consapevolezza delle problematiche di rischio insite nei diversi proces-si aziendali, sono operativi sia specifici ruoli di controllo all’interno delle funzioni aziendali, sia dispositivi funzionali agli obiettivi rispettivamente prefissati:

• MRO (Manager dei Rischi Operativi), con il compito di relazionare sulla presenza di ri-schi effettivi e potenziali nelle diverse strutture aziendali e di coordinare l’esecuzione dei controlli permanenti;

• Presidio sulle FOIE/PSEE (Funzioni Operative Importanti Esternalizzate/Prestazioni di Servizi Essenziali Esternalizzati), sulla Sicurezza Fisica e sul PCO (Piano di Continuità Operativa);

• PRSI (Pilote des Risques SI), responsabile del presidio e monitoraggio dei rischi infor-matici del Sistema Informativo;

• CISO (Chief Information Security Officer), responsabile della sicurezza delle informazioni aziendali;

• Responsabile della Sicurezza Informatica (RSI): responsabile dell’implementazione e gestione della sicurezza operativa del Sistema Informativo;

• Responsabile del Piano di Continuità Operativa di Gruppo;

• Addetti ai Controlli, presso le strutture della Rete commerciale, con il compito di eserci-tare i controlli permanenti di 2° grado 1° livello;

• NAF (Nucleo Anti Frodi), con il compito di seguire e decidere in merito alle problemati-che relative al contesto frodi.

Il Comitato Risk Management, a cui partecipano anche i vertici della società, ha fra le altre la responsabilità di:

• Approvare le linee guida ed i piani di azione in materia di rischi Operativi (al di fuori della Compliance);

• Rendicontare sui risultati della LDC (Loss Data Collection);

• Monitorare risultati e attività di controllo, nonché validare periodicamente la cartografia dei rischi operativi e gli scenari di rischio oggetto di valutazione nel corso del processo di Analisi di Scenario;

• Governare la Continuità Operativa per il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia;

• Monitorare ed eventualmente intervenire in materia di Rischio Informatico per il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, valutando la situazione in base alla periodica informativa da parte del PRSI (Pilote des Risques SI) e del CISO (Chief Information Security Officer);

• Monitorare ed eventualmente intervenire in materia di esternalizzazioni di servizi essen-ziali (FOIE/PSEE) per il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia;

• Gestire il trasferimento del rischio, con specifico riferimento alle coperture assicurative.

Il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia ha attuato una politica di mitigazione del rischio operativo attraverso:

• specifiche attività di autoanalisi (c.d. “Self Risk Assessment”) finalizzate a definire un Piano d’Azione annuale, presentato al Consiglio di Amministrazione, che contiene tutte quelle iniziative che i responsabili dei vari processi aziendali hanno indicato come ne-cessarie, per ridurre i principali rischi operativi in essere;

• l’implementazione del piano dei controlli permanenti, sia presso la Rete Commerciale sia presso le Direzioni Centrali di tutte le società del Gruppo, con l’obiettivo di presidiare i processi più critici;

• un dispositivo di lotta alle frodi, il cui Responsabile coordina le strutture aziendali nell’in-tercettazione, la gestione e la prevenzione delle frodi;

• implementazione di un piano di formazione specifica in tema antifrode, al fine di svilup-pare la cultura e la sensibilità al rischio;

• l’implementazione del dispositivo di presidio e monitoraggio in materia di esternalizza-zioni di attività essenziali (FOIE/ PSEE), in particolare con un nuovo dispositivo normati-vo e con una revisione generale sugli appalti attivi;

• l’implementazione del dispositivo di presidio e monitoraggio in materia di sicurezza fisi-ca e continuità operativa (PCO).

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

81

Nota integrativa

Ove i risultati di specifiche valutazioni ne dimostrino l’opportunità, il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, provvede con apposite iniziative a trasferire il rischio operativo, per mezzo di:

• attivazione di coperture assicurative, con l’obiettivo di mitigare l’impatto di eventuali perdite inattese;

• esistenza di una struttura che, fra i suoi obiettivi, ha anche quello della valutazione e gestione delle coperture assicurative;

• coordinamento con Credit Agricole S.A., finalizzato ad assicurare piena coerenza fra la strategia di trasferimento e gli obiettivi di Gruppo.

Le perdite operative, che il modello considera dati di natura quantitativa, sono raccolte, ge-stite e analizzate con uno schema di classificazione degli eventi conforme a quello previsto dal Framework Basilea II, dall’Autorità di Vigilanza e da Credit Agricole S.A., secondo più livelli di granularità e di dettaglio.

Il dispositivo di Loss Data Collection (LCD) del Gruppo prevede che le perdite operative rilevate tramite gli MRO della società consortile vengano attribuite alla Banca del Gruppo cui l’evento di perdita fa riferimento. Rimangono in carico alla società solo le perdite che riguardano esclusivamente Crédit Agricole Group Solutions (danneggiamenti alle strutture fisiche, tecnologiche HW, SW, contenziosi col personale, ecc).

Rischio Informatico

Ai sensi delle disposizioni normative di Banca d’Italia (Circolare 285/13), il rischio informati-co (rischio ICT) è definito come il “rischio di incorrere in perdite economiche, di reputazione e di quote di mercato in relazione all’utilizzo di tecnologia dell’informazione e della comu-nicazione [ ] Nella rappresentazione integrata dei rischi aziendali a fini prudenziali (ICAAP), tale tipologia di rischio è considerata, secondo gli specifici aspetti, tra i rischi operativi, reputazionali e strategici”.

Ai fini di analisi e valutazione del rischio ICT sulle risorse informatiche, il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia applica e sviluppa i concetti fondamentali della “Metodologia di Analisi dei Rischi MESARI” della Capogruppo Credit Agricole S.A., integrandola, per giungere ad una rappresentazione complessiva dello stato di rischio, con:

• Definizione della tassonomia dei rischi del sistema informativo

• Risultanze del Processo di Risk Self Assessment

• Risultati del processo di collezione delle Perdite Operative

• Risultati del framework dei Controlli Permanenti

• Flussi informativi continui relativi ai principali processi/eventi del Sistema Informativo e di Sicurezza del Sistema Informativo, con particolare riferimento alla gestione degli incidenti.

Al fine di rafforzare la sicurezza del Sistema Informativo (SI), il Gruppo Crédit Agricole S.A. ha avviato un processo di evoluzione della Governance interna, in recepimento a tali indica-zioni nel corso del 2016, il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia ha intrapreso un percorso verso la formalizzazione delle figure previste in termini di strutture, ruoli e responsabilità.

Nel merito, le evoluzioni coinvolgono:

• la Direzione Rischi e Controlli Permanenti del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia con l’istituzione, al suo interno, della funzione di Presidio dei Rischi informatici del Si-stema Informativo (PRSI);

• la Direzione Governo Risorse Umane e Marketing Strategico del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia con la collocazione, al suo interno, del Chief Information Security Officer (CISO);

• Credit Agricole Group Solutions con la ridefinizione del ruolo del RSI (Responsable de la Sécurité Informatique) assegnato al Responsabile dell’Area Sicurezza.

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Crédit Agricole Group Solutions Bilancio 2016

82

Nota integrativa

Piano di continuità operativa (“PCO”)

Nel corso del 2016, il Gruppo ha proseguito le attività di aggiornamento e verifica del Piano di Continuità Operativa (PCO), in funzione dell’evoluzione del contesto e dei cambiamenti intervenuti nell’infrastruttura organizzativa, tecnologica e logistica di Gruppo.

Le attività principali del 2016 hanno visto:

• il consolidamento delle iniziative riconducibili alle disposizioni della normativa di Vigi-lanza (circolare Banca d’Italia 285/2013) con riferimento alla costituzione dell’azienda di servizi nel perimetro del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia (Consorzio “Crédit Agricole Group Solutions”);

• il consolidamento della metodologia della Capogruppo Crédit Agricole S.A. in tema di “Business Continuity Management”;

• il periodico esercizio delle sessioni di test e certificazione sulle soluzioni di ripristino dei Sistemi Informativi (ambiente sia mainframe che dipartimentale, reti e TLC, control-room sicurezza) e sui processi critici in perimetro di continuità operativa, compresi gli scenari di “indisponibilità massiva di server o postazioni di lavoro (PdL)”;

• il consolidamento del dispositivo previsto dal Modello Organizzativo di Gestione delle Crisi (MOGC) in merito alla gestione della disponibilità dei dati;

• l’analisi e la valutazione di adeguatezza dei piani di continuità operativa e dei relativi test dei fornitori di FOIE (Funzioni Operative Importanti Esternalizzate);

• l’aggiornamento dell’analisi degli impatti (c.d. BIA, “Business impact analisys”);

• l’aggiornamento dei Piani Operativi di emergenza (soluzioni di back-up da attivare in caso di crisi);

• il confronto con soluzioni di terze parti (es. EBA, Monte Titoli), partecipando alle simula-zioni dei rispettivi interventi.

L’affidabilità del piano di continuità ha avuto positiva valutazione da parte delle funzioni di controllo.

Durante il 2016 è proseguito l’esercizio degli specifici “Tavoli Interfunzionali PCO”, finalizzati a condividere il punto della situazione sull’avanzamento delle attività ed a garantire l’alli-neamento di tutte le funzioni aziendali interessate sulle tematiche di continuità operativa.

FOIE – Funzioni Operative Importanti Esternalizzate (presso Crédit Agricole S.A. denominate PSEE – Prestazioni di Servizi Essenziali Esternalizzati)

Nel corso dell’esercizio 2016 sono stati ufficialmente emanati i nuovi presidi normativi ed ag-giornati quelli di monitoraggio inerenti la gestione delle FOIE (Funzioni Operative Importanti Esternalizzate), ai sensi della normativa di Vigilanza (in particolare la circolare Banca d’Italia 285/2013 e relativi aggiornamenti). La Funzione di Presidio FOIE/PSEE, facente parte del perimetro dell’Area Rischi Operativi e Controlli Permanenti della Direzione Rischi e Controlli Permanenti, è responsabile del processo che governa le esternalizzazioni essenziali e della definizione dei contenuti normativi che lo disciplinano; inoltre ha specifiche competenze in fase di controllo/monitoraggio e svolge un ruolo di supporto gestionale e metodologico. Il Presidio FOIE/PSEE presiede e governa il Tavolo interfunzionale FOIE/PSEE.

Le iniziative più importanti hanno interessato:

• la “Politica di esternalizzazione” di Gruppo ed il relativo “Regolamento Attuativo della Politica di Esternalizzazione di Gruppo”, il cui perimetro include tutte le tipologie di esternalizzazione, ufficialmente emesse ad inizio 2016 e che:

– disciplinano l’impianto processuale generale e – con particolare riferimento alle FOI – anche tenendo conto delle esperienze concrete maturate internamente, nonché delle “best practices” di Sistema;

– prevedono le attività e gli adempimenti in materia di esternalizzazione dei Sistemi informativi;

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Nota integrativa

– prevedono le specificità in materia di esternalizzazione del trattamento di contante;

• una forte azione di supporto alle funzioni aziendali nelle fasi di gestione delle esternaliz-zazioni, finalizzata sia al corretto esercizio del processo, sia ad una maggiore diffusione di cultura in materia di esternalizzazione;

• l’implementazione dell’azione di monitoraggio generale e di responsabilizzazione delle Funzioni titolari di servizio esternalizzato, avvalendosi anche di:

– uno specifico “Tableau de bord”, gestito dalla funzione di Presidio FOIE/PSEE e fo-calizzato sulle FOI esternalizzate, finalizzato, a seconda delle rispettive competenze, ad assumere tutte le informazioni e gli aggiornamenti funzionali a controllare la cor-retta conformità generale alle linee guida normative, sia di Vigilanza che aziendali; delle relazioni (contrattuali e di esercizio) con fornitori esterni;

– uno specifico “Tableau de bord”, gestito dalla Funzione Acquisti e focalizzato sulla contrattualistica delle FOI esternalizzate, finalizzato ad assumere tutte le informa-zioni funzionali a controllare la corretta conformità contrattuale, evidenziandone le eventuali criticità;

– un regolare aggiornamento del piano dei controlli permanenti;

– un sistematico esercizio di specifiche attività (es. “Risk Assessment”, partecipazione a Gruppi di Lavoro), anche in collaborazione con le funzioni aziendali interessate, finalizzate ad una sorveglianza diretta dei rischi operativi riconducibili a FOIE.

Durante l’esercizio 2016 è proseguita l’attività degli specifici Tavoli Interfunzionali FOIE/PSEE (Funzioni Operative Importanti Esternalizzate, che presso Crédit Agricole S.A. sono denominate Prestazioni di Servizi Essenziali Esternalizzati), finalizzata soprattutto a:

• verificare l’esistenza o la sussistenza dei requisiti di essenzialità, rispettivamente per le nuove esternalizzazioni e per quelle già attive in revisione;

• analizzare e gestire eventuali le situazioni di criticità verificatesi nel contesto reale;

• sensibilizzare le Funzioni aziendali competenti a porre in atto le soluzioni più idonee a mantenere conformi alle norme tutte le esternalizzazioni di rispettiva responsabilità.

I risultati più importanti hanno confermato la robustezza dei contratti con i fornitori ed il con-solidamento di metodologie e cultura sull’argomento, forieri di una soddisfacente qualità generale del contesto di esternalizzazione di FOI.

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Nota integrativa

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATELa disciplina emanata da Banca d’Italia, in data 12 dicembre 2011, in tema di attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di soggetti collegati si inserisce nel quadro nor-mativo dedicato alle parti correlate (art. 2391 bis c.c., art. 53 TUB, Regolamento Consob 17221/10) e mira “a presidiare il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisio-nali della banca possa compromettere l’oggettività e l’imparzialità delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti ed altre transazioni nei confronti di tali soggetti, con pos-sibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione della banca a rischi non adeguatamente misurati o presidiati, potenziali danni per depositanti e azionisti”.

In data 11 dicembre 2012, la Capogruppo Crédit Agricole Cariparma ha approvato, in osse-quio alla normativa di Banca d’Italia, il Documento “Regolamento per le Attività di Rischio e Conflitti di interessi nei confronti di Soggetti Collegati al Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia”, al fine di dotare il gruppo di un’apposita normativa interna che costituisca il nuovo corpus normativo in materia e per rendere organiche ed uniformi le varie discipline in es-sere. Il Regolamento è stato aggiornato e approvato dal Consiglio di Amministrazione di Crédit Agricole Cariparma in data 17 ottobre 2014.

In linea con quanto fatto dalla Capogruppo, Crédit Agricole Group Solutions si è dotata di un Regolamento che, oltre ad individuare le proprie parti correlate, prevede l’introduzione dei limiti prudenziali per le attività di rischio nei confronti dei soggetti collegati e stabilisce le modalità con cui si istruiscono e si approvano le operazioni con parti correlate.

Crédit Agricole Group Solutions è una Società Consortile in forma di Società per Azioni, che svolge attività di carattere ausiliario consistenti nella realizzazione e gestione di servizi organizzativi, tecnici, informatici ed amministrativi, in via prevalente nei confronti e/o nell’in-teresse degli azionisti. Pertanto, istituzionalmente le principali controparti contrattuali della Società risultano essere soggetti giuridici collegati alla stessa.

Anche in considerazione della composizione del Consiglio di Amministrazione della società, che non prevede allo stato la presenza di amministratori indipendenti, le operazioni con soggetti correlati rilevanti ai sensi della normativa vigente in materia eccedenti l’attività pre-valente Crédit Agricole Group Solutions, vengono sottoposte al preventivo parere motivato e non vincolante del Comitato Parti Correlate della Capogruppo.

Per quanto riguarda l’aspetto dei controlli, vengono svolte, a diverso titolo e nelle diverse fasi del processo, da parte di diverse funzioni aziendali, le necessarie attività di presidio al fine di garantire il rispetto costante dei limiti prudenziali e delle procedure deliberative sta-biliti dalla normativa, perseguendo, altresì, l’obiettivo di prevenire e gestire correttamente i potenziali conflitti di interesse inerenti ai rapporti intercorrenti con soggetti collegati.

PARTI CORRELATE

Sono parti correlate di Crédit Agricole Group Solutions:

a) gli esponenti aziendali, per tali intendendosi i membri del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Direzione Generale delle società del Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia;

b) il partecipante, vale a dire la persona fisica o giuridica che controlla o che esercita in-fluenza notevole sulla società;

c) il soggetto, diverso dal partecipante, in grado di nominare, da solo, uno o più compo-nenti dell’organo con funzione di gestione o dell’organo con funzione di supervisione strategica, anche sulla base di patti in qualsiasi forma stipulati o di clausole statutarie aventi per oggetto o per effetto l’esercizio di tali diritti o poteri;

d) una società o un’impresa, anche costituita in forma non societaria, su cui una società del Gruppo è in grado di esercitare il controllo o un’influenza notevole.

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Nota integrativa

SOGGETTI CONNESSI

Si definiscono soggetti connessi ad una parte correlata:

• le società e le imprese, anche costituite in forma non societaria, controllate da una parte correlata;

• i soggetti che controllano una parte correlata tra quelle indicate ai punti b e c della re-lativa definizione, ovvero i soggetti sottoposti, direttamente o indirettamente, a comune controllo con la medesima parte correlata;

• gli stretti familiari di una parte correlata e le società o le imprese controllate da questi ultimi.

INFORMAZIONI SULLE TRANSAZIONI CON PARTI CORRELATE

Le operazioni con parti correlate consistono in trasferimenti di risorse, servizi o obbligazioni tra la società (ovvero le società da essa direttamente e/o indirettamente controllate) ad una o più delle parti correlate, indipendentemente dalla circostanza che sia stato pattuito un corrispettivo. Le operazioni poste in essere con parti correlate hanno seguito l’iter procedu-rale specificatamente previsto dal “Regolamento” sopraccitato.

Nel corso dell’esercizio non sono state effettuate operazioni di natura atipica o inusuale che per significatività/rilevanza possano aver dato luogo a dubbi in ordine alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti.

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche

31.12.2016

Benefici a breve termine per i dipendenti 792

Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro -

Altri benefici a lungo termine -

Benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro -

Pagamenti basati su azioni -

Totale 792

2. Informazione sulle transazioni con parti correlate

TIPOLOGIA PARTI CORRELATE ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI

PER LA VENDITA

CREDITI COMMERCIALI

CREDITI VERSO

BANCHE

DEBITI COMMERCIALI

DEBITI VERSO

BANCHE

Controllante - 65 11.036 6.778 40.067

Entità esercitanti influenza notevole sulla Società - 227 1 5.211 -

Controllate - - - - -

Collegate - - - - -

Amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche - - - - -

Altre parti correlate 2.128 209 - - -

Totale 2.128 501 11.037 11.989 40.067

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Nota integrativa

DATI DI BILANCIO DELLA CAPOGRUPPO CRÉDIT AGRICOLE CARIPARMA

L’informazione è fornita ai sensi dell’art. 2497 – C.C.

Voci dell’attivo 31.12.2015 31.12.2014

10. Cassa e disponibilità liquide 1.311.618.708 194.040.091

20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 100.304.730 198.533.941

30. Attività finanziarie valutate al fair value - 15.972.307

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 4.414.468.148 4.824.309.947

50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -

60. Crediti verso banche 4.200.735.948 4.037.290.137

70. Crediti verso clientela 27.444.046.623 28.302.918.057

80. Derivati di coperura 511.573.225 710.802.784

90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 6.620.008 6.724.550

100. Partecipazioni 1.310.009.335 1.287.509.335

110. Attività materiali 285.329.661 296.530.934

120. Attività immateriali 1.050.523.290 1.165.645.166

di cui: avviamento 922.339.723 922.339.723

130. Attività fiscali 969.888.382 967.752.541

a) correnti 304.543.655 283.413.576

b) anticipate 665.344.727 684.338.965

b1) di cui alla legge 214/2011 618.383.771 629.716.515

140. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -

150. Altre attività 367.424.954 352.190.227

Totale dell’attivo 41.972.543.012 42.360.220.017

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Nota integrativa

Voci del passivo e del patrimonio netto 31.12.2015 31.12.2014

10. Debiti verso banche 4.870.847.126 6.990.081.795

20. Debiti verso clientela 21.465.748.949 18.631.839.218

30. Titoli in circolazione 8.753.615.674 9.691.560.785

40. Passività finanziarie di negoziazione 109.752.525 208.006.378

50. Passività finanziarie valutate al fair value - -

60. Derivati di copertura 507.536.635 532.209.571

70.Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) 385.862.205 475.963.613

80. Passività fiscali 246.370.900 276.152.600

a) correnti 175.655.622 210.201.192

b) differite 70.715.278 65.951.408

90. Passività associate ad attività in via di dismissione - -

100. Altre passività 642.067.198 666.112.516

110. Trattamento di fine rapporto del personale 97.709.793 116.711.870

120. Fondi per rischi e oneri 118.971.115 136.867.845

a) quiescenza e obblighi simili 17.268.789 19.851.228

b) altri fondi 101.702.326 117.016.617

130. Riserve da valutazione 67.361.566 45.151.815

140. Azioni rimborsabili - -

150. Strumenti di capitale - -

160. Riserve 877.432.821 838.746.228

170. Sovrapprezzi di emissione 2.736.003.683 2.736.003.683

180. Capitale 876.761.620 876.761.620

190. Azioni proprie (-) - -

200. Utile (Perdita) d’esercizio (+/-) 216.501.202 138.050.480

Totale del passivo e del patrimonio netto 41.972.543.012 42.360.220.017

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Nota integrativa

CONTO ECONOMICOVoci 31.12.2015 31.12.2014

10. Interessi attivi e proventi assimilati 920.632.206 1.045.918.639

20. Interessi passivi e oneri assimilati (252.221.383) (363.908.302)

30. Margine di interesse 668.410.823 682.010.337

40. Commissioni attive 503.890.373 496.721.430

50. Commissioni passive (22.839.104) (22.385.348)

60. Commissioni nette 481.051.269 474.336.082

70. Dividendi e proventi simili 43.974.126 36.877.649

80. Risultato netto dell’attività di negoziazione 7.171.231 (906.430)

90. Risultato netto dell’attività di copertura (12.459.152) (4.131.309)

100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 36.025.600 21.074.234

a) crediti (11.948.666) 3.157.158

b) attività finanziarie disponibili per la vendita 49.749.795 21.417.087

c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -

d) passività finanziarie (1.775.529) (3.500.011)

110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value (421.346) (1.933.080)

120. Margine di intermediazione 1.223.752.551 1.207.327.483

130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (217.944.454) (290.664.432)

a) crediti (216.199.698) (293.640.017)

b) attività finanziarie disponibili per la vendita (588.734) (142.526)

c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -

d) altre operazioni finanziarie (1.156.022) 3.118.111

140. Risultato netto della gestione finanziaria 1.005.808.097 916.663.051

150. Spese amministrative: (877.628.831) (825.287.648)

a) spese per il personale (415.796.023) (428.577.528)

b) altre spese amministrative (461.832.808) (396.710.120)

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (10.721.010) (7.084.634)

170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (18.249.273) (19.948.954)

180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (37.063.288) (50.166.708)

190. Altri oneri/proventi di gestione 237.698.816 242.308.546

200. Costi operativi (705.963.586) (660.179.398)

210. Utili (Perdite) delle partecipazioni 10.185.001 (22.546.000)

220. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - -

230. Rettifiche di valore dell’avviamento - -

240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti - -

250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 310.029.512 233.937.653

260. Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente (93.528.310) (95.887.173)

270. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 216.501.202 138.050.480

280. Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte - -

290. Utile (Perdita) d’esercizio 216.501.202 138.050.480

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CONTATTI

Crédit Agricole Group Solutions Società Consortile Per AzioniSede Legale Via La Spezia 138/A - 43126 Parma (Parma) Telefono 0521.914111Codice Fiscale, Partita IVA e numero iscrizione al Registro delle Imprese di Parma: 02771790348Capitale sociale: euro 40.000.000,00 i.v. Società soggetta all’attività di Direzione eCoordinamento di Crédit Agricole Cariparma S.p.A ed appartenenteal Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia iscritto all’Albo dei Gruppi Bancari al n. 6230.7