Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica...

51
Rapporto annuale 2013 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro

Transcript of Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica...

Page 1: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

Rapporto annuale 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Rap

port

o an

nual

e 20

13

Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro

Page 2: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

Rapporto annuale 2013

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Page 3: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

32

Città di Bellinzona

Associazione Ticinese Terza Età (ATTE)

Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI)

Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (CORSI)

5 Saluto del Presidente

7 Saluto del Direttore

8 L’anno 2013 in uno sguardo

10 Organigramma

12 Intervista con Mario Branda

16 Dipartimento ambiente costruzioni e design

22 Dipartimento formazione e apprendimento

30 Intervista con Agnese Balestra-Bianchi

34 Dipartimento sanità

40 Dipartimento scienze aziendali e sociali

48 Intervista con Mauro Dell’Ambrogio

52 Dipartimento tecnologie innovative

58 Conservatorio della Svizzera italiana

62 Fernfachhochschule Schweiz

68 Intervista con Francesca Gemnetti

72 Scuola Teatro Dimitri

77 SUPSI in cifre

95 Sedi e contatti

Page 4: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

54

Stavolta vado fuori tema e volutamente non mi allineo puntualmente con i contenuti del rapporto annuale, ma c’è una buona ragione…A fine giugno si conclude il mio mandato di Presidente e dunque per me è tempo di bilanci, che sono, per quanto mi riguarda, estremamente positivi: la SUPSI mi ha dato la possibilità di ritornare nel mio mondo, quello della scuola, dopo tanti anni di attività come responsabile Risorse Umane nel privato. L’esperienza aziendale mi ha dato tantissimo, soprattutto come metodologia di lavoro, ma per un pedagogista, il ritor-no nel mondo della formazione rappresenta qualcosa di speciale, un’esperienza troppo bella per non essere vissuta intensamente.

In primo luogo tengo dunque a ringraziare il Consi-glio di Stato che mi ha affidato questo compito nel 2001 e poi tutte le persone che via via ho incontrato nel mio percorso in SUPSI: non faccio nomi perché rischierei di dimenticare qualcuno, ma i membri del Consiglio, la Direzione e il personale docente e am-ministrativo, le aziende, gli enti pubblici, gli sponsor, i media, mi (ci) hanno aiutato in ogni situazione nella gestione e nello sviluppo della complessità che ha ca-ratterizzato gli anni di crescita e di questa importante istituzione universitaria.

Quando votammo in Gran Consiglio la legge che istituiva USI e SUPSI, mai più immaginavo una progressione così rapida e importante e trovarmi oggi confrontato con una realtà formativa di questa dimensione e importanza vuol dire in primo luogo ri-conoscere pubblicamente l’enorme lavoro di squadra fatto in questi anni.

Ci abbiamo creduto tutti e la SUPSI è ora una bella realtà, qualcosa di oggettivamente impensabile solo pochi anni or sono: quasi cinquemila gli studenti in for-mazione Bachelor e Master, altrettanti in formazione continua, senza contare i progetti di ricerca importanti, acquisiti grazie a competenze scientifiche sicure, il notevole apporto dato al Paese in termini di mandati e studi puntuali, la presenza formativa molto qualificata in Ticino, Vallese e Grigioni. E l’indotto in termini di posti lavoro qualificati è pure notevole, se penso agli oltre 900 collaboratori e collaboratrici attivi al nostro interno.

È ovvio che non ci sentiamo arrivati e che la nostra organizzazione ha ancora margini di miglioramento e di sviluppo importanti. Ma la sensazione che, tutti insieme, abbiamo creato solide condizioni di crescita che ci porteranno ad altri successi.

Grazie a tutti dunque per la fiducia, l’aiuto e il sostegno che ho sempre trovato nei volti e nell’agire dei miei interlocutori. È forse questo l’aspetto che negli anni mi ha impressionato maggiormente: la sensazione di trovarmi sempre all’interno di un progetto for-mativo e sociale condiviso e sostenuto da tutte le componenti chiamate a concorrere alla realizzazione di quello che era il sogno universitario ticinese, di cui oggi possiamo dire, anche con un po’ di giustificato orgoglio, fa parte a pieno titolo anche la SUPSI.

Concludo augurando al mio successore, al Consiglio, alla Direzione, a tutto il personale e ai nostri partner altrettante soddisfazioni personali e professionali negli anni a venire!

Alberto Cotti

Saluto del Presidente“… trovarmi oggi confrontato con una realtà formativa di questa dimensione e importanza vuol dire in primo luogo riconoscere pubblicamente l’enorme lavoro di squadra fatto in questi anni.”

Page 5: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

76

Leggendo o sfogliando il rapporto annuale 2013 della SUPSI si può apprezzare la vitalità e l’energia positiva che la nostra istituzione universitaria diffon-de nel Cantone Ticino. Vi sono infatti descritti oltre 100 progetti formativi e di ricerca applicata, che costituiscono un campione significativo della nostra azione a sostegno dell’equilibrato sviluppo della nostra società in molteplici contesti disciplinari. Progetti che rappresentano concretamente la crescita qualitativa della SUPSI al termine del suo sedicesimo anno di attività, che ben si riassume nella parte finale del rapporto dedicata ai dati statistici.

Nel rapporto sono inoltre contenute numerose im-magini che raffigurano persone, a testimonianza del ruolo centrale che per noi rivestono gli uomini e le donne che studiano da noi, lavorano con noi o che beneficiano dei risultati diretti e indiretti delle nostre attività.

Il 2013 è stato un anno decisivo per lo sviluppo della nostra strategia logistica. Si sono infatti conclu-si i concorsi per le costruzioni dei tre nuovi campus a Lugano-Stazione, Lugano-Viganello e Mendrisio-Stazione che disegneranno il nostro futuro con ricadute positive per le città interessate e per l’intero Cantone. Grazie a questo lavoro durato quasi cinque anni, abbiamo oggi la possibilità di presentare la nostra visione al Parlamento Cantonale per la sua approvazione definitiva, supportata dalle effettive realizzazioni pianificate, di grande qualità.

Per la prima volta saluto con particolare piacere i membri della neo costituita Associazione SUPSI Alumni, che riunisce tutti i diplomati della nostra università. Su tutti voi cui contiamo molto per comunicare l’oggettiva immagine dei valori nei quali ci identifichiamo di concretezza, origina-lità, multidisciplinarità, partnership, innovazione, territorialità e internazionalità.

Ringrazio in particolare Agnese Balestra-Bianchi, Francesca Gemnetti, Mario Branda e Mauro Dell’Ambrogio; quattro personalità che abbiamo intervistato e che arricchiscono con la loro presenza il rapporto annuale 2013. Il loro qualificato sguardo sul mondo e sulla SUPSI permette di avere un quadro ancora più completo delle nostre attività orientate al futuro e inserite coerentemente nel contesto delle sfide sociali con cui tutti ci troviamo confrontati sia globalmente che localmente.

Ringrazio infine tutti voi che leggerete o sfoglie-rete questo rapporto, colleghe e colleghi in SUPSI, studenti e studentesse, alumni, partner delle nostre molteplici iniziative di formazione e ricerca nel territorio, nella comunità accademica nazionale e internazionale. Vi ringrazio per la fiducia e per la proficua collaborazione che ci ha permesso anche nel 2013 di svolgere con reciproca soddisfazione i nostri preziosi mandati istituzionali.

Auguro a tutti una stimolante e piacevole lettura.

Franco Gervasoni

Saluto del Direttore“Nel rapporto sono contenute numerose immagini che raffigurano persone, a testimonianza del ruolo centrale che per noi rivestono gli uomini e le donne che studiano da noi, lavorano con noi o che beneficiano dei risultati diretti e indiretti delle nostre attività.”

Page 6: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

98

In queste pagine vengono presentati alcuni fatti ed eventi comuni all’intera istituzione che hanno segnato il 2013 e contribuito a rafforzare la presenza della SUPSI non solo nel territorio cantonale, ma anche nel panorama accademico nazionale e internazionale.

L’anno 2013 in uno sguardo

Febbraio Scelto il progetto Ascensus per il Campus di MendrisioIl progetto Ascensus, elabora-to dal team interdisciplinare di progetto Bassicarella, guidato dall’architetto Andrea Bassi, viene scelto quale vincitore del concor-so internazionale d’architettura per la realizzazione del nuovo campus universitario a Mendrisio.

MaggioThe Rape of LucretiaIl corso di laurea in Comunica-zione visiva, il Conservatorio della Svizzera italiana e la Scuola Teatro Dimitri, grazie al progetto didattico Cross-Media Lab, han-no portato in scena “The Rape of Lucretia” di Benjamin Britten: un bell’esempio di interdiscipli-narietà nell’ambito della forma-zione artistica SUPSI.

GiugnoZenobia è selezionato per il Campus di Lugano-ViganelloViene selezionato il progetto Zenobia, dei ticinesi Simone Tocchetti e Luca Pessina, per la realizzazione del Campus USI-SUPSI di Lugano-Viganello.

Consegnati 130 diplomi nell’ambito della formazione continuaDurante la cerimonia, svoltasi al Centro sportivo di Tenero, sono stati consegnati i Diploma of Advanced Studies (DAS) e Master of Advanced Studies (MAS) a 130 professionisti che hanno scelto la formazione conti-nua per specializzarsi e aggior-narsi durante la propria carriera.

LuglioSelezionato il progetto per il Campus di Lugano-StazioneLe FFS e la SUPSI hanno scelto il progetto elaborato dai team Cruz Ortiz / Giraudi Radczuweit e Matteo Thun / ARUP per la realizzazione del Campus universitario SUPSI Città Alta a nord della stazione FFS di Lugano.

SettembreWorld Maintenance ForumLa SUPSI ha avuto l’onore di orga-nizzare a Lugano la 2a edizione di questo importante evento scien-tifico che ha richiamato oltre 500 persone tra relatori e partecipanti provenienti da Cina, Giappone, Arabia Saudita, Emirati Arabi, Sud America, Messico, USA, Canada e da oltre 15 paesi Europei.

Ottobre20 anni di elettronicaIl 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica nel Cantone Ticino: un traguardo importante per la formazione professionale del territorio che da allora ha po-tuto formare più di 200 ingegneri.

Accorpati DSAS e DSANL’11 ottobre, il Consiglio della SUPSI decide l’accorpamento in un unico Dipartimento delle attività nei settori dell’econo-mia aziendale, del sociale e della sanità, con effetto al 1° ottobre 2014. Gli obiettivi fissati con que-sto progetto sono di rafforzare i profili correlati ai tre ambiti di competenza e nel contempo di incentivare ulteriormente le colla-borazioni interdisciplinari in con-testi di fondamentale importanza per la società dei prossimi anni.

NovembreIl Laboratorio microbiologia applicata integrato alla SUPSIIl Gran Consiglio decide l’in-tegrazione del Laboratorio microbiologia applicata presso la SUPSI. L’integrazione permette di concentrare le attività nel settore della microbiologia e della biolo-gia applicata a livello cantonale, sfruttando le numerose sinergie possibili con gli altri settori di competenza presenti in SUPSI.

Cerimonia di consegna dei diplomi BachelorDurante la Cerimonia di conse-gna dei diplomi, svoltasi per la prima volta a Locarno, sono stati consegnati 389 diplomi ad altret-tanti laureati che nel 2013 hanno terminato con successo il proprio curriculum di studi.

DicembreNasce l’associazione dei diplomati SUPSIA 15 anni dai primi diplomati, nasce SUPSI Alumni: un luogo di incontro e una piattaforma di relazione per tutti i suoi diplomati. Un’associazione post-studentesca progettata per lo scambio e l’inte-razione, voluta per rafforzare i legami tra l’università e il territorio, tra l’istituzione e i suoi alumni, tra gli alumni e gli studenti attuali.

Pubblicazioni e conferenzeAnche nel 2013 numerose sono state le pubblicazioni dei colla-boratori SUPSI, così come la loro partecipazione a conferenze organizzate in tutto il mondo. Le pubblicazioni e le conferenze sono consultabili all’interno dell’ar-chivio istituzionale SUPSI Instory, disponibile online all’indirizzo http://repository.supsi.ch.

4’1036’502863 26

Studenti in formazione di base

Studenti in formazione continua

Collaboratori

Milioni di ricavi per la ricerca e i servizi

PensionamentiDipartimento formazione e apprendimentoCanonica Cleto (uscito il 31.08.2013)Crivelli Aurelio (uscito il 31.08.2013)Donati Mario (uscito il 31.08.2013)

Dipartimento ambiente costruzioni e designCavani Franco (uscita il 31.07.2013)Borelli Mario (uscita il 30.09.2013)Buccellari Roberto (uscito il 30.06.2013)

Dipartimento tecnologie innovativeRigano Giuseppe (uscito il 31.08.2013)

Dipartimento scienze aziendali e socialiGasparini Renzo (uscito il 31.08.2013)Plutino Brigitte (uscita il 31.08.2013)

Dipartimento sanitàToenz Gasparino (uscito il 31.07.2013)

Nomine Dipartimento ambiente costruzioni e designCellina Francesca, Ricercatrice Senior

Dipartimento tecnologie innovativePerale Giuseppe, Professore SUPSI

Ciresan Dan Claudiu, Ricercatore SeniorPolpo de Campos Cassio, Ricercatore Senior

Page 7: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

1110

Organigramma

ConsiglioPresidenteAlberto Cotti

Fabrizio Carlevarogià Professore alla Facoltà di Scienze economiche e sociali dell’Università di Ginevra

Monica Duca WidmerDirettrice studio di ingegneria ambientale, Membro della Commissione Federale per la Ricerca Energetica

Manuele Bertoli Consigliere di Stato, responsabile del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport del Cantone Ticino (DECS)

Sandro Lombardi Consulente aziendale

Carlo Maggini Già Direttore Generale dell’Ente Ospedaliero Cantonale

Piero MartinoliPresidente dell’Università della Svizzera italiana

Alberto Petruzzella Responsabile Regione Ticino di Credit Suisse—Partecipano ai lavori del Consiglio in qualità di membri uditori

Franco Gervasoni Direttore Generale

Nadia Bregoli Direttrice dei Servizi centrali

Giancarlo DillenaDirettore del Corriere del Ticino, in rappresentanza del Conservatorio della Svizzera italiana, Lugano e della Scuola Teatro Dimitri, Verscio

Hans Peter Märchy (fino al 31.08.2013)Responsabile Ufficio della formazione medio-superiore del Cantone Grigioni, in rappresentanza della Physiotherapie Graubünden, Landquart

Johannes Flury (dal 01.09.2013)Rettore dell’Alta Scuola Pedagogica dei Grigioni, in rappresentanza della Physiotherapie Graubünden, Landquart

Wilhelm Schnyder Presidente della Fernfachhochschule Schweiz, Briga

Aris MozziniCoordinatore area degli studi universitari (DECS)

Sandro Rusconi Direttore Divisione della cultura e degli studi universitari (DECS)

DirezioneDirettore GeneraleFranco Gervasoni

Membri Nadia BregoliDirettrice dei Servizi centrali

Christoph BrennerDirettore del Conservatorio della Svizzera italiana

Ivan CinesiDirettore del Dipartimento sanità

Luca ColomboDirettore del Dipartimento ambiente costruzioni e design

Kurt GrünwaldDirettore della Fernfachhochschule Schweiz

Michele Mainardi Direttore del Dipartimento formazione e apprendimento

Ruth Hungerbühler Decana della Scuola Teatro Dimitri

Wilma MinoggioDirettrice del Dipartimento scienze aziendali e sociali

Giambattista RavanoDirettore del Dipartimento tecnologie innovative—Servizio didattica e formazione docenti (SEDIFO)(dal 01.09.2013)Fulvio Poletti

—Servizi centrali della Direzione

Nadia BregoliDirettrice dei Servizi centrali

Segreteria della direzione Comunicazione istituzionale Finanze e Controlling Formazione continua Gender e Diversity Gestione studentiInformatica gestionaleInternational OfficeLogistica ed economatoOrientamentoQualitàRisorse umane Sport SUPSI-USI

Dipartimento ambiente costruzioni e designDirettoreLuca Colombo

Formazione Bachelor e MasterNicla Borioli-Pozzorini

Istituto materiali e costruzioniChristian Paglia

Istituto scienze della TerraSilvio Seno

Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruitoRoman Rudel

Laboratorio cultura visivaJean-Pierre Candeloro

Direttore Michele Mainardi

Bachelor in insegnamento nella scuola dell’infanzia e nella scuola elementareFrancesca Antonini

Master in insegnamento nella scuola media superioreMarcello Ostinelli

Master in insegnamento nella scuola mediaAlberto Piatti

Servizio risorse didattiche, eventi e comunicazioneLuca Botturi(dal 01.09.2013)

RicercaLuca Botturi (fino al 31.08.2013)Michele Mainardi (dal 01.09.2013)

Centro innovazione e ricerca sui sistemi educativiMario Donati(fino al 31.08.2013)Alberto Crescentini(dal 01.09.2013)

Centro di didattica dell’italiano e delle lingue nella scuolaSimone Fornara

Centro scuola e societàMarcello Ostinelli

Dipartimento sanità DirettoreIvan Cinesi

Formazione BachelorGraziano Meli

Bachelor in Cure infermieristicheMagda Chiesa

Bachelor in ErgoterapiaMatthias Möller

Bachelor in FisioterapiaFrancesco Micheloni

Physiotherapie GraubündenBrigitte Bakker(fino al 31.08.2013)Kahim Mundy(dal 01.09.2013)

Formazione continuaIvan Cinesi

Ricerca e prestazioniAndrea Cavicchioli

Risorse umane e comunicazioneAnna Piccaluga-Piatti—Centro competenze anzianiIvan Cinesi(fino al 31.12.2013)Stefano Cavalli(dal 01.01.2014)—Sportello d’ascoltoOrnella Manzocchi

Dipartimento scienze aziendali e sociali DirettriceWilma Minoggio

Formazione di base

Bachelor e Masterin Economia aziendaleMonica Pongelli

Bachelorin Lavoro socialePascal Fara

Formazione continua

Economia aziendaleIleana Comaschi

Lavoro socialeSerenella Maida

Executive Master of Business AdministrationDonato Ruggiero

MAS Human Capital ManagementAndrea Martone

MAS Tax LawSamuele Vorpe—Centro competenzeinno3Siegfried Alberton

Centro competenzelingueGermana D’Alessio

Centro competenzetributarieSamuele Vorpe

Centro competenzeWelfare e LavoroJenny Assi—Asilo NidoElena Giambini-Barutta

Centro Documentazione e Ricerca sulle MigrazioniPaola Solcà

Laboratorio di metodologia e statistica LABStatChristine Butti

Dipartimento tecnologie innovativeDirettoreGiambattista Ravano

Istituto CIM per la sostenibilità nell’innovazioneAdriano Nasciuti

Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificialeLuca Maria Gambardella

Istituto sistemi ed elettronica applicataIvano Beltrami

Istituto sistemi e tecnologie per la produzione sostenibileEmanuele Carpanzano

Istituto sistemi informativi e networkingRoberto Mastropietro

Formazione Bachelor e MasterAndrea Graf—Servizi informatici TI-EDU Mario Gay

Servizio ricerca USI-SUPSIBenedetto Lepori

Conservatorio della Svizzera italianaScuola universitaria di musicaDirettore Christoph Brenner

FormazioneRicercaPostformazione e prestazioni di servizioSpazio21Amministrazione e servizi centrali

Direttore Kurt Grünwald

GesundheitInformatikWirtschaft & TechnikForschung und Entwicklung DienstleistungenZentrale Dienste Qualitäts-managementRegionalzentren Zürich-Basel-Bern-Brig

DecanaRuth Hungerbühler

FormazioneRicerca e sviluppoProgetti per le scuole e workshopFormazione continuaAmministrazione

Scuole affiliate

Fernfachhoch-schule Schweiz

Dipartimento formazione e apprendimento

Scuola Teatro Dimitri

Page 8: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

1312

Intervista con Mario Branda Le sfide di una città per lo sviluppo di un’intera regione

La SUPSI collabora attivamente sul territorio cantonale con le ammini-strazioni comunali, rispondendo a bisogni formativi con variegati corsi di formazioni continua, e svolgendo attività di ricerca applicata in numerosi ambiti. Diverse le collaborazioni con gli enti comunali anche a livello di formazione di base – Bachelor e Master – dove gli studenti sono chiamati a svolgere un lavoro di tesi finale, che nella maggior parte dei casi viene realizzato in relazione a effettive necessità del territorio. Pur non essendo presente con una propria sede, numerose sono le collaborazioni con la Città di Bellinzona e con il Bellinzonese. Tra queste la recente parteci-pazione allo sviluppo del Centro di competenze presso le attuali Officine delle Ferrovie federali.

Lei è sindaco di una città che ha una storia lunga e visibile. Passato, identità e futuro vanno oggi ancora a braccetto?Credo di sì. È piacevole vivere a Bellinzona oggi, potere toccar con mano la storia che ha segnato la nostra città. Il passato ha deter-minato e orientato la Bellinzona odierna. Nel Medioevo, Bellinzona era zona di passaggio, un punto strategico ed economico per il Ducato di Milano. A ricordarcelo ci sono i castelli e le mura. A fine Ottocento, l’arrivo della ferrovia definì il nostro presente. Il treno collegò finalmente il Nord e il Sud portando con sé nuove idee e persone, che hanno deter-minato la fioritura del commercio.

Non bisogna dimenticare che quel passato ha anche posto le basi per le odierne Officine di Bellinzona. Infine tutto ciò spinse Bellinzona ad essere capitale del Cantone Ticino. Un ruolo che a sua volta orientò gli investimenti degli ulti-mi 50 anni verso l’amministrazio-ne pubblica cantonale e federale.

E oggi? Il futuro può fondarsi unicamente su questo importante ruolo nell’ammini-strazione pubblica? Evidentemente no, però è impor-tante ricordare che proprio questo ruolo ha determinato il presente: le opportunità nate dall’ammi-nistrazione cantonale e federale hanno consentito di disporre di posti di lavoro sicuri. Una dinamica che forse ha un po’ assopito il desi-derio di immaginare uno scenario alternativo di sviluppo e d’identità.

Mario BrandaLaureato in diritto all’università di Ginevra nel 1983, ottiene il brevetto d’avvocato nel 1986. Per due anni ricopre il ruolo di Delegato del Comitato inter-nazionale della Croce Rossa in Pakistan (Peshawar) e in Libano (Beirut). Ha lavorato per lo Stato quale giurista e, quindi, quale capo dell’Ufficio di vigilanza sulle tutele. Dal 2001 è Procuratore pubblico e, dal 2009, Procura-tore generale aggiunto presso il Ministero pubblico del Canton Ticino. Eletto in Gran Consiglio nell’aprile 2011, ha lasciato l’incarico nella primavera 2013 per concentrasi sull’attività di sindaco di Bellinzona, carica cui è stato eletto nell’aprile 2012. Professionalmente attivo come avvocato, è titolare di uno studio legale a Bellinzona con tre colle-ghe. Sposato con Franca, vive a Bellinzona.

Città di BellinzonaCapitale del Canton Ticino, Bel-linzona conta poco più di 18’000 abitanti ed una lunga, intrigante storia. Denominata “la Turrita” per le torri dei suoi castelli medioevali e le mura che la cingono – rico-nosciuti dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità – la Città ha saputo preservare nel tempo un carattere proprio, combinato ad un’ottima qualità di vita.Dopo aver conosciuto due epo-che particolarmente favorevoli nel passato – giocando un ruolo strategico alla fine del XII secolo all’interno del Ducato di Milano e, a fine Ottocento, ospitando la prima stazione ferroviaria del Canton Ticino – Bellinzona divenne sede delle Officine FFS e di altre aziende e strutture dell’amministrazione federale quali le allora PTT e i comandi militari, con l’impiego di una cospicua parte della popolazione nel funzionariato pubblico.Oggi, il borgo si appresta a vivere una nuova stagione densa di sfide ma anche di opportunità di crescita e sviluppo. In primis, con l’apertura tra pochi anni della linea di base del Gottardo – che ridurrà notevolmente le distanze tra il Nord e il Sud delle Alpi – Bellinzona potenzierà sensibil-mente il trasporto pubblico con il nodo intermodale dei trasporti.

Il tutto, accompagnato da importanti interventi infrastrut-turali quali un nuovo sistema di approvvigionamento idrico e la posa di una rete capillare di fibre ottiche che renderanno questo territorio ancor più interessante dal punto di vista residenziale e lavorativo. In particolare, si prospetta la nascita del polo di ricerca medico-scientifico e la costituzione di un Centro di Competenze nell’ambito della tecnologia ferroviaria presso le attuali Officine. Grazie anche al progetto aggregativo in corso che, se coronato da successo, porterà entro il 2016 alla nascita di un nuovo Comune di 40-50 mila abitanti, la regione guarda con fiducia e determinazione al suo prossimo futuro.

Ritratto in breve:Mario Brandae la Città di Bellinzona

Page 9: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

1514

“Le grandi sfide che ci attendono passano sicuramente anche dal progetto aggregativo.”

“È molto chiaro per noi: la formazione, la ricerca e l’innovazione restano dei punti saldi per il futuro.”

“Occorre immaginare una Città Regione equilibrata, non un unico polo trainante con delle periferie che gli ruotano attorno.”

È quindi arrivato il momento di immaginare una svolta?Sì, ci sono diversi progetti impor-tanti che possono sostenere il nostro slancio verso il futuro. Ed è sempre un po’ un tornare alla radici, perché anche oggi la ferrovia sarà un’occasione di sviluppo. La galleria di base del Gottardo avvicinerà il Bel-linzonese al Nord delle Alpi: le città di Zurigo e di Zugo saranno sempre più vicine, Lucerna sarà raggiungibile in un’ora. È il tempo che impiega oggi la Rete celere ad arrivare a Chiasso. Sarà quindi possibile immagina-re nuove relazione con il Nord. Con l’apertura della galleria di base del Ceneri, Lugano sarà a 12 minuti e tutto il Ticino sarà parte di una rete di trasporto di tipo metropolitano. Per fare in modo che tali cambiamenti strutturali diventino delle tra-sformazioni sociali ed economi-che, bisogna saperli anticipare.

In che modo? Occorre innanzitutto potenziare i trasporti pubblici del Bellinzone-se. Per trasformare Alptransit in un’opportunità, occorre svilup-pare un sistema di trasporti locale funzionale. Se una persona abita a Sementina, a Camorino o a Gudo la stazione deve essere facilmente accessibile.

E anche immaginare che questi comuni siano sotto lo stesso tetto?Il progetto aggregativo è sicu-ramente importante e darà al Bellinzonese una nuova identità istituzionale, più coesa e inte-grata. Una struttura in grado di affrontare quelle sfide che si pro-spettano all’orizzonte, con una struttura amministrativa all’al-tezza della situazione in grado di gestire diversamente il territorio, oggi frazionato in 17 diversi co-muni. L’unità ci permetterebbe di pianificare meglio il territorio e salvaguardare quelle che sono le esigenze della popolazione nel rispetto del paesaggio.

Il progetto aggregativo avrà successo? È nostra responsabilità fare tutto il possibile affinché riesca. Le grandi sfide che ci attendono passano sicuramente anche dal progetto aggregativo. Insomma abbiamo in mano il nostro futuro.

Veniamo all’altro grande cambiamento in corso in Ticino: la formazione e la ricerca. Lugano, Mendrisio e Locarno hanno saputo cogliere delle sfide formative. Bellinzona è rimasta un po’ in disparte?Attualmente a Bellinzona sono attivi due centri importanti per lo sviluppo di un polo d’eccellenza nell’ambito della ricerca biomedi-ca e clinica, l’IRB e lo IOSI. Vi è stata poi la recente integra-zione delle attività di microbio-logia dell’ex-Istituto cantonale di microbiologia (ICM) nella SUPSI. Si sta lavorando per lo sviluppo del centro di competenze SUPSI presso le attuali Officine delle Ferrovie federali. Siamo forse stati un po’ in dispar-te, ma abbiamo alcuni progetti importanti che possono essere spesi in questa direzione. È molto chiaro per noi: la formazione, la ricerca e l’innovazione restano dei punti saldi per il futuro.

Nel Ticino del futuro (Lugano-Bellinzona in 12 minuti), e una sede della SUPSI che sarà proprio alla stazione di Lugano, non stiamo ancora ragionando come se il Monte Ceneri fosse l’Everest? Attraverso una rete di trasporti metropolitani questo problema verrà in parte superato. Rimane il fatto che per arrivare al concetto di Città-Regione Ticino ci vorrà ancora del tempo. La mia preoccupazione, come Sindaco di Bellinzona, è che non si crei nel frattempo un divario trop-po grande tra le diverse regioni, un divario che alla fine non sarà più colmabile. Occorre immaginare una Città Regione equilibrata, non un unico polo trainante con delle periferie che gli ruotano attorno.

Se avesse a disposizione una bacchetta magica e potesse ridisegnare la città utilizzando gli elementi oggi esistenti, come immaginerebbe la Bellinzona del futuro? Credo che continuerei a realizza-re il progetto attuale. Ho già sottolineato l’importanza del progetto aggregativo, così come le opportunità di Alptransit e la necessità di investire nella ricerca e nella formazione. Non bisogna però dimenticare che una città è fatta per essere vissuta, dal bambino fino all’an-ziano. Abbiamo investito molto nei parchi giochi e per permette-re ai bambini di andare a scuola a piedi o in bicicletta abbiamo ridisegnato i percorsi casa-scuola. Sembra un’inezia ma questi accorgimenti migliorano la qualità della vita delle giovani famiglie. Lo stesso vale per l’at-tenzione al mondo degli anziani. Desideriamo una città dove gli anziani possano spostarsi, vivere e socializzare, senza avere paura. Tutti questi elementi contribu-iscono a rendere una città più bella. La nostra vera scommessa è quella di riuscire a coniugare questi due livelli, progettualità futura e attenzione al cittadino.

Soprattutto in una città che conterà – come tutta la realtà Svizzera – una percentuale di anziani elevatissima. Sì, la sfida demografica non va sottovalutata. Da anni in Ticino si sta riflettendo su nuovi concet-ti abitativi per gli anziani. Dalla SUPSI – con il progetto Coabitan-Ti – fino a numerosi altri enti sociali ma anche immo-biliari, si stanno cercando nuove soluzioni. Per rispondere a que-sto bisogno, a Bellinzona stiamo progettando nuove abitazioni adatte agli anziani. Non sono case per anziani me-dicalizzate, ma appartamenti nei quali le persone possono vivere autonomamente, disponendo di servizi adatti alle loro esigen-ze. Ne sono già state costruite un paio, altre saranno costruite prossimamente.

Ogni tanto si sveglia di notte pensando: aiuto ma sono io il Sindaco! Sono abbastanza tranquillo per-ché ho un buon team, con i miei colleghi di municipio abbiamo la fortuna di avere un ottimo clima di lavoro. Siamo tutti animati dal desiderio di migliorare la Città e di portare ognuno – per quello che è di sua competenza – un contri-buto a questo miglioramento. Ma non è solo un desiderio: abbiamo sul tavolo tanti progetti.

Nessun bambino afferma “io da grande farò il sindaco!” Lei da piccolo lo desiderava? No, no! Da bambino sognavo di diventare calciatore, quindi...

Il calciatore nel Bellinzona? Già…ha avuto degli eccellenti calciatori, ma questo non è il momento più felice!

Page 10: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

1716

Dipartimentoambiente costruzionie design

DirettoreLuca Colombo

Campus TrevanoVia TrevanoCH-6952 CanobbioT +41 (0)58 666 63 00F +41 (0)58 666 63 [email protected]/dacd

Contribuire a comprendere e affrontare i cambiamenti

Collaborare con enti e istituti, avviare proget-ti comuni con ricercatori sul piano nazionale e internazionale, condividere competenze e conoscenze con altre università, sono modalità di lavoro quotidiane al Dipartimento ambiente costruzioni e design. Il dialogo tra culture e saperi diversi garantiscono un arricchimento e una crescita continui.L’evoluzione tecnologica costringe a un con-fronto con modalità nuove e diversificate di in-terazione e fruizione della conoscenza. Proprio questi temi sono trattati dal Laboratorio cultura visiva con alcuni suoi progetti – il paesaggio culturale alpino su Wikipedia, social network e ricerca scientifica – dove si affronta la prospet-tiva della condivisione virtuale del sapere.Allo stesso tempo, il mondo reale è confrontato con nuovi modelli di distribuzione delle risorse, tecnicamente inimmaginabili anche solo pochi anni fa. Smart grid è un progetto che si occupa di gestire questo cambiamento in linea con la strategia energetica nazionale, creando a sua volta una rete di conoscenza a livello nazionale.Queste dinamiche inducono a profondi cambia-menti. Il Dipartimento, grazie alle sue compe-tenze, alla sua concretezza e alla sua capacità di dialogo, contribuisce a comprendere e affronta-re tali cambiamenti.

Gestione intelligente della rete elettricaNell’ambito della nuova stra-tegia energetica svizzera si prevede una crescente diffusione di piccole e intermittenti risorse energetiche rinnovabili, come il fotovoltaico, che pongono nuovi problemi all’attuale gestione e controllo della rete elettrica. I fattori principali di questo processo di decentralizzazione della produzione dell’energia elettrica sono l’innovazione tecnologica delle nuove energie rinnovabili, la liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica e la crescente preoccupazione per i cambiamenti climatici. La rete intelligente (smart-grid) – capace di bilanciare la produ-zione intermittente, il consumo e lo stoccaggio – è considerata la risposta adeguata a questa nuova sfida; la configurazione di queste reti intelligenti è però ancora tutta da sviluppare. Con il progetto Swiss2Grid l’Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito esplora un approccio innovativo, fondato sull’idea di un’ottimizzazione della gestione delle cariche sulla rete elettrica locale tramite un algoritmo, che prende decisioni in modo decentralizzato sfrut-tando le poche informazioni locali nei singoli nodi e nelle case, e l’analisi del suo impatto sulla stabilità della rete. I primi risul-tati empirici evidenziano il nesso chiaro tra la stabilità auspicata della rete e il numero di dispositi-vi intelligenti istallati sulla rete.

—Dipartimento ambiente

costruzioni e design—

Page 11: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

1918

—Dipartimento ambiente

costruzioni e design—

—Contribuire a comprendere e affrontare i cambiamenti

Il paesaggio culturale alpino su Wikipedia“Il paesaggio culturale alpino su Wikipedia: valorizzare il paesag-gio culturale attraverso dati aper-ti, Wikipedia, SIT e allestimenti analogico-digitali” è un progetto che coinvolge istituzioni e società civile nel valorizzare il paesaggio culturale alpino, rendendo la documentazione esistente ac-cessibile, riutilizzabile, connessa e modificabile, e coinvolgendo nuovi utenti nell’arricchirla. La ricerca applicata, sviluppata all’interno di una collaborazione italo-svizzera, si focalizza su Ticino e Lombardia, sostiene 20 amministrazioni e istituzioni nel rilasciare con licenza libera contenuti e dati esistenti, rende disponibile questa documenta-zione su Wikipedia e i progetti Wikimedia, sviluppa una nuova interfaccia per navigare conte-nuti liberi georeferenziati, e invita le persone a usare e arricchire i contenuti rilasciati attraverso un allestimento analogico-digitale in Svizzera e due in Italia, materiale di comunicazione, un percorso di formazione e una serie di eventi.Il progetto è promosso dal Laboratorio cultura visiva della SUPSI in Svizzera e dalla Comunità Montana Valsassina Valvarrone, Val d’Esino e Riviera in Italia. È realizzato in collaborazione e con il coinvolgimento di numerosi part-ner ed è finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Svizzera Interreg.

Il monitoraggio del permafrost in SvizzeraDal 2013, l’Istituto scienze della Terra è partner della rete svizzera di monitoraggio del permafrost PERMOS. Si colma quindi una lacuna geografica per quanto concer-ne le ricerche sui terreni di alta montagna gelati in permanenza, il cosiddetto permafrost, e sui ghiacciai rocciosi, dato che le Alpi ticinesi erano state finora un terreno di studio relativamente marginale rispetto ad altre regio-ni delle Alpi svizzere.Per seguire l’evoluzione a lungo termine del permafrost, l’Istituto scienze della Terra studia una decina di ghiacciai rocciosi attivi disposti uniformemente sul territorio dell’Alto Ticino: dalla Valle Maggia alla Valle di Blenio, passando dalla regione del Gottardo.

I ghiacciai rocciosi sono impor-tanti indicatori dello stato del permafrost (temperatura, quan-tità di ghiaccio, struttura, ecc.). Le osservazioni svolte sui siti mo-nitorati sono di due tipi: la misura in continuo della temperatura della superficie del suolo (GSTM) e la misura dei movimenti annuali o pluriennali dello strato super-ficiale dei ghiacciai rocciosi me-diante GPS differenziale (DGPS).Dalla scala regionale, in collabo-razione con il Museo cantonale di storia naturale di Lugano, alla scala nazionale nell’am-bito della rete PERMOS, i dati prodotti sono molto importanti per la valutazione degli effetti dei cambiamenti climatici sulle regioni di alta montagna, ciò che ha condotto la SUPSI a essere integrata nel servizio europeo Alpine Permafrost Data.

Gli stuccatori ticinesi nel Granducato di LituaniaL’Istituto materiali e costruzioni, in collaborazione con la Vytautas Magnus University di Kaunas (Lituania), ha avviato una ricerca sugli stuccatori ticinesi che hanno progettato e realizzato le decorazioni in stucco dei princi-pali edifici barocchi, costruiti nel Granducato di Lituania, tra il XVI e il XVIII secolo. La ricerca è stata finanziata dal fondo Sciex.ch, con il contributo della Confederazione Svizzera e della Conferenza dei Rettori delle Università Svizzere.

La storica dell’arte Ausra Vasiliauskiene ha studiato le opere realizzate dagli “artisti dei laghi” per mettere in luce analogie e differenze tra le due realtà geografiche. Sono state considerate in particolare le figure di Giovanni Maria Merli (1631–1707) e di Giovanni Pietro Perti (1648–1714). Il Merli, origi-nario della Valsolda ha decorato il monastero camaldolese di Pažaislis (1673) e pare fosse abilissimo nel realizzare forme aggettanti particolarmente leggere e sottili. Il Perti, invece, originario di Muggio, ha lavorato per le più importanti famiglie lituane. La sua fama è legata alle decorazioni della Chiesa di San Pietro e Paolo (1677–1682) di Vilnius, considerata il capolavoro dell’arte barocca lituana, e al magnifico apparato decorativo della cappella di San Casimi-ro nella Cattedrale di Vilnius (1686–1688). Lo studio analitico e comparativo dei materiali e delle tecniche artistiche è stato invece condotto dal gruppo di lavoro della SUPSI.

PETRA – Risanamento e ge-stione sostenibile di immobiliIl parco immobiliare esistente in Svizzera è costituito preva-lentemente da “vecchi edifici”. In effetti, ca. il 45% degli edifici abitativi è stato costruito prima del 1960, e ca. il 70 % prima del 1980. Essi presentano consumi di riscaldamento molto elevati dovuti ad una scarsa efficien-za energetica di involucro ed impianti. L’età tecnica dei loro elementi costruttivi è per buona parte superiore alla loro durata di vita utile a causa di mancati cicli di rinnovo ed una mancata strategia di risanamento. Ciò comporterà una continua perdita del valore sostenibile degli immobili non permettendo di raggiungere gli obbiettivi della Confederazione nella strategia energetica 2050. Il progetto PETRA dell’Istituto sostenibilità applicata all’ambiente costruito offre una soluzione concreta per invertire questa tendenza attraverso uno strumento di supporto alla decisione ideato per professionisti del settore. Si tratta di uno strumento informatico online, accessibile attraverso una piattaforma web che permette di seguire nel tempo i lavori di risanamento e disporre in ogni momento dello stato di conser-vazione tecnico/energetico per ogni edificio. Tale strumento per-mette inoltre di prevedere i cicli di rinnovo e i costi di intervento tenendo conto della redditività finanziaria degli investimenti e valutare la loro sostenibilità.

Social network e ricerca scientificaI social network di ricerca sono piattaforme web emergenti che propongono nuove modalità per connettere i ricercatori univer-sitari, comunicare e disseminare i risultati di ricerca, condividere pubblicazioni e notizie. Nell’ambito del programma SWITCH, con il progetto “Rese-arch social networking applica-tion: new requirements for future uses and users” il Laboratorio cultura visiva ha definito i requisiti per la realizzazione di una piat-taforma di social networking che possa soddisfare i bisogni della comunità di ricerca in Svizzera e che metta in connessione tutti gli stakeholder della ricerca, dagli enti finanziatori pubblici e privati ai promotori di progetto.

Il progetto ha previsto uno studio comparativo e una mappatura delle principali applicazioni di social networking per ricerca-tori con una valutazione delle funzionalità e delle modalità di interazione. In seguito, un’inda-gine quantitativa svolta a livello nazionale e internazionale, ha permesso di individuare i bisogni specifici della comunità scienti-fica rispetto all’uso di queste ap-plicazioni. La ricerca ha prodotto come risultato la definizione di un documento di requisiti per lo svi-luppo di Extranet, una piattafor-ma di social networking destinata alla comunità scientifica svizzera, che punta a mettere in connes-sione i ricercatori, le istituzioni finanziatrici e le aziende.

92658712

Laureati Bachelor e Master

Studenti Bachelor e Master

Partecipanti ai corsi di Formazione continua

Page 12: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

2120

—Dipartimento ambiente

costruzioni e design—

—Contribuire a comprendere e affrontare i cambiamenti

La piattaforma include strumenti per la divulgazione aperta dei risultati di ricerca (open science), funzionalità a supporto di processi innovativi di finanziamento alla ricerca e sistemi intelligenti per l’aggregazione e la pubblicazione di informazioni quali call for papers, conferenze ed eventi di ricerca.

ENORASIS: Every Drop CountsPiù del 70% dell’acqua consumata a livello planetario è utilizzata per irrigazione. Riuscire a ottimizzare l’uso irriguo è quindi certamen-te una sfida ambientale molto importante per la conservazione di questa risorsa limitata. Inoltre, le politiche europee in tema di ac-qua (direttiva quadro sulle acque) e agricoltura (politica agricola comune e criterio di eco-condi-zionalità dei sussidi) introducono il principio di “costo dell’acqua a carico dell’utente”.Per rispondere a questa sfida globale, ENORASIS – un progetto finanziato dall’Unione europea che vede il coinvolgimento di 13 partner internazionali – sta svi-luppando un sistema di supporto alle decisioni per l’ottimizzazione, ambientale ed economica, dell’ir-rigazione che sia utile ai coltivatori e ai gestori della risorsa idrica.

Il sistema studiato dall’Istituto scienze della Terra, combinando in maniera innovativa informa-zioni raccolte in tempo reale da sensori a basso costo, previsioni meteorologiche ad alta risoluzio-ne, modelli di stima di parametri bio- e geo-fisici e informazioni pedologiche e agricole geo-spa-ziali, fornirà:◆ agli agricoltori, una program-

mazione ottimale e personaliz-zata (quando e quanto irrigare) aggiornata in tempo reale del sistema irriguo;

◆ ai gestori delle acque, informa-zioni sull’uso effettivo e previsto di acqua per l’irrigazione, così da favorire lo sviluppo di tariffa-zioni diversificate e sostenere le procedure di fatturazione.

Barra di Hopkinson tridimensionale per prove in dinamica rapida Il progetto finanziato dal Fondo Nazionale Svizzero e dall’EPFL e sviluppato dal Laboratorio inter-dipartimentale DynaMat, consiste nello sviluppo di una Barra Hopkin-son triassiale (Triaxially Compres-sed Hopkinson Bar – TriHB) per studiare i geomateriali in regime di confinamento e dinamico.

Le principali innovazioni del sistema TriHB possono essere riassunte come segue:◆ Il sistema può essere usato per

testare campioni in condizioni di alta velocità di deformazione. Si potrà studiare ad esempio il comportamento della roccia intatta o fessurata in condizioni di confinamento con l’aggiunta di onde di pressione dovute a sisma o esplosioni (costruzioni di tunnel). Oltre ai geomateriali possono essere studiati altri materiali da costruzione come il calcestruzzo.

◆ Modificando il sistema di im-magazzinamento dell’energia elastica è possibile modificare la storia di carico e le velocità raggiungibili.

• L’utilizzo della macchina nella sua configurazione finale per-metterà di studiare l’effetto di confinamento in dinamica che non è finora stato esaminato sperimentalmente soprat-tutto a causa della limitazione delle attrezzature esistenti fino ad oggi.

Se la Terra tremaLe strutture del nostro territorio reggerebbero l’urto? Con questa domanda di partenza, l’Istituto scienze della Terra, il Corso di lau-rea in Ingegneria civile e la Virginia Tech University hanno proposto congiuntamente un workshop dedicato alla pericolosità sismica nell’ambito dell’ingegneria civile. Un seminario specialistico, svolto sull’arco di tre giornate e giunto oramai alla sua terza edizione, che ha lo scopo di fornire gli strumenti teorici di base per comprendere le procedure e le metodologie di ingegneria sismica e geotecnica, focalizzati sulla mitigazione dei ri-schi sismici e la progettazione delle strutture e delle opere di sostegno dei terreni secondo le tecnologie antisismiche (criteri costruttivi e tecnologie applicative).

Gli importanti temi affrontati, a livello di formazione Bachelor, hanno così permesso ai futuri gio-vani ingegneri civili di apprendere le regole principali di impostazio-ne strutturale, per un comporta-mento antisismico ottimale. Importanti relatori sono stati invitati, fra cui James Martin – professore di geotecnica al Dipartimento di ingegneria civile e ambientale alla Virginia Tech (Virginia, USA) – e Cristina Zanini Barzaghi, ingegnera civile e già docente di strutture in calcestruz-zo presso la SUPSI. Il buon successo riscosso è da au-spicio per proseguire nel proporre con continuità seminari tecnici, consolidando il fruttuoso rapporto di collaborazione tra istituti di ricerca, la formazione di base e le autorevoli istituzioni accademiche internazionali.

Viaggio di studio a LubianaDurante il semestre autunnale, 101 studenti e 14 docenti del Bachelor in Architettura si sono recati a Lubiana per l’annuale viaggio di studio.

Come d’abitudine, prima di par-tire, oltre all’usuale preparazione didattica delle visite e l’allesti-mento delle schede degli oggetti da visitare, è stata contattata la locale scuola d’architettura. Con piacevole sorpresa ha ri-sposto il professore Tadej Glažar – vicepreside dell’Università di Lubiana, Facoltà di architettura – con il quale si è stabilita subito una buona relazione.

Durante il soggiorno, il professore Glažar ha incontrato i docenti e gli studenti SUPSI e ha illustrato loro, in maniera dettagliata, la Bi-blioteca nazionale e universitaria del 1936, importante opera del famoso architetto sloveno Jože Plečnik (1872–1957). L’incontro ha permesso uno scambio di documenti e di pubbli-cazioni che illustrano le rispettive attività e favorirà future relazioni.

Consorzio Protezione civile Mendrisiotto: progetto d’identità visivaNell’ambito delle attività del Ba-chelor in Comunicazione visiva è stata curata la progettazione della nuova identità visiva per il Consor-zio Protezione civile Mendrisiotto.

La collaborazione è stata una preziosa occasione per appro-fondire un tema d’ampio respiro sociale: gli studenti hanno potuto conoscere da vicino i valori di rife-rimento, la missione e la struttura di un’istituzione che da anni opera per la salvaguardia e la tutela di persone e patrimonio del territorio.Questa esperienza ha messo gli studenti nelle condizioni di interpretare al meglio, e con nu-merose varianti, l’identità visiva del Consorzio, e non solo. La collaborazione ha aperto un canale di scambio, grazie al quale la condivisione di esperienze e sa-peri è stata la base per instaurare un rapporto di lavoro vero, diretto e concreto, centrato sull’obietti-vo, calato sulla realtà operativa e territoriale di riferimento.Questa fruttuosa sinergia ha tessuto un rapporto di reciproco rispetto che trova nella con-cretezza e nella territorialità un effettivo compimento.

Si ringrazia l’architetto Ales-sandro Zara, per aver attivato il contatto con il corso di laurea, e il Comandante Claudio Canova, per aver colto e apprezzato con grande entusiasmo lo spirito del progetto e di tutta la collabora-zione in generale.

Teaching research in conservationDal semestre autunnale 2013-2014 si è inaugurato un nuovo programma di corsi comuni rivol-to a tutti gli studenti del Master in Conservazione e restauro del Swiss Conservation-Restoration Campus (www.swiss-crc.ch). Il Swiss-CRC è un consorzio formato dalle uniche quattro sedi universitarie che in Svizze-ra offrono un corso di laurea in conservazione e restauro. Ogni sede è un centro di insegnamento e di ricerca a cui fanno capo pre-cise specializzazioni: dai dipinti murali ai video, dall’archeologia ai tessuti. Per poter aumentare la collaborazione tra i docenti e gli studenti del Campus, è stato scel-to di affrontare insieme quattro temi di carattere interdisciplinare, che verranno svolti a rotazione presso le diverse sedi, con argo-menti di interesse trasversale a tutte le specializzazioni. Il corso di novembre 2013 Tea-ching resarch in conservation, ha visto riuniti a Berna 6 docenti e 54 studenti. Gli allievi hanno impa-rato a impostare un progetto di ricerca, acquisendo conoscenze e competenze che saranno loro utili per sviluppare la tesi di Ma-ster. I partecipanti, suddivisi per gruppi eterogenei e dialogando tra loro in inglese, hanno lavorato – prima e dopo la settimana co-mune – collegandosi con Moodle e con Switch Interact. Il corso ha contributo a costruire, fin dagli anni di formazione, una rete di professionisti che in futuro sarà in grado di comunicare e di col-laborare facilmente, al di là delle barriere linguistiche, disciplinari e geografiche.

1915.8 mio3.3 mio

Progetti di ricerca

Volume finanziario della ricerca

Volume finanziario dei servizi

Page 13: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

2322

L’apprendimento, la formazione, la realtà

—Dipartimento formazione

e apprendimento—

Dipartimentoformazione e apprendimento

DirettoreMichele Mainardi

Piazza San Francesco 19 CH-6600 LocarnoT +41 (0)58 666 68 00 F +41 (0)58 666 68 [email protected] www.supsi.ch/dfa

Un nuovo piano di studio per la scuola dell’obbligo, se ne parla!L’elaborazione del nuovo piano di formazione per la scuola dell’obbligo tocca tutta la scuola ticinese, e lo scorso 27 aprile 2013 il Dipartimento forma-zione e apprendimento e la Divisione della scuola (DS) hanno promosso congiuntamente una giornata di studio per coinvolge-

re nel confronto docenti, quadri scolastici, studenti e formatori dei diversi settori scolastici. Negli interventi dell’on. Bertoli, del Direttore della DS Berger e del Direttore Mainardi sono stati evocati alcuni aspetti centrali legati alla concezione di un nuovo piano di studio: la riflessione sul concetto di scuola dell’obbligo e la figura dell’insegnante quale

professionista dell’educazione che assume un ruolo centrale per la qualità della scuola. Fattori cor-relati con questa visione sono la formazione iniziale, la formazione continua e le condizioni struttu-rali per poter far crescere collabo-razione e fiducia reciproca.Nella mattinata sono state presentate esperienze relative a quattro dimensioni: la continuità educativa a partire dall’insegna-mento del francese; la forma-zione per competenze a partire da un esempio dalla formazione dei docenti di scienze; l’inse-gnamento interdisciplinare in matematica, geografia e italiano e le modalità di educazione alla cittadinanza sviluppate all’interno di un istituto scolastico. Nel po-meriggio le discussioni a gruppi hanno considerato le necessità e opportunità di formazione conti-nua, nell’ottica di una conoscenza reciproca tra i settori.

“L’intelligenza che sa solo separare spezza il complesso del mondo in frammenti disgiunti, fraziona i problemi, unidimensionalizza il mul-tidimensionale”, scrive Edgard Morin nel suo celebre testo La testa ben fatta (2000). L’apprendimento a volte richiede di decostruire il reale, per accedere al dettaglio e all’insieme, per coglierlo, capirlo, ricostruirlo e farlo proprio. La formazione deve promuovere e asseconda-re questo processo e al tempo stesso conferire profondità e senso al sapere, forza alla ricerca e all’apprendimento, alla crescita culturale del singolo nella società, alle responsabilità personali e professionali nel locale e nel globale, qui e altrove, ieri come oggi, verso il domani. La comprensione delle specificità e della com-plessità dei mondi, dei limiti e della ricchezza delle loro interconnessioni, va ben oltre i confini del pensiero frammentato, nella professione come nella vita di chi insegna e di chi apprende.

Page 14: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

2524

—L’apprendimento, la formazione,

la realtà—

—Dipartimento formazione

e apprendimento—

Un nuovo gruppo di coordinamento (DFA-DECS)Un importante tassello di raccor-do è stato aggiunto di recente alla già consolidata collaborazione con il Dipartimento dell’edu-cazione, della cultura e dello sport (DECS) del Cantone Ticino con l’istituzione di un gruppo di lavoro permanente di coordi-namento tra Divisione Scuola e Dipartimento formazione e apprendimento in cui discutere regolarmente di problematiche di interesse comune. Del gruppo fanno parte i Direttori del DECS, della SUPSI, del Dipartimento formazione e apprendimento, della Divisione della scuola, e della Divisione della cultura e degli stu-di universitari, insieme ai quattro direttori degli uffici dell’insegna-mento e i quattro responsabili dei settori formativi del Dipartimento formazione e apprendimento.

Sono dunque rappresentati sia i livelli politici sia quelli operativi nell’ottica di regolare in maniera collaborativa e costante tutte le questioni di interesse comune.Negli incontri succedutisi a cadenza mensile da settembre 2013, il gruppo ha esamina-to questioni relative ai criteri di selezione dei docenti nelle varie fasi del percorso che porta dall’ammissione fino all’as-sunzione, l’offerta formativa nella formazione Master (scuola media e scuola media superiore) e nella formazione Bachelor (scuola dell’infanzia e scuola ele-mentare). Particolare attenzione è stata riservata per la discus-sione circa il fabbisogno dei docenti per le scuole comunali e all’apertura di nuove offerte formative, concretizzatesi poi nel DAS in Educazione alimenta-re per le scuole medie e Master in Insegnamento della matematica nella scuola media destinato a ingegneri SUP.

Una giornata per riflettere sulla didattica della punteggiaturaIl 4 dicembre del 2013 è stata celebrata La giornata della punteg-giatura, organizzata dal Centro di competenza di Didattica dell’italiano e delle lingue nella scuola. Al mattino si è svolta una sessione di laboratori riservati a bambini di scuola elementare; al pomeriggio, al Teatro di Locarno, una sessione aperta al pub-blico con una serie di relazioni accademiche e divulgative, con la presenza di Giuseppe Patota, professore di Storia della lingua italiana presso l’Università di Siena-Arezzo e autore di libri divulgativi di grande successo sui dubbi dell’italiano parlato e scritto di oggi.

La sua brillante conferenza, molto apprezzata dagli oltre 200 presenti, ha permesso di toccare molti nodi cruciali dell’italiano parlato e scritto di oggi.La peculiarità dell’iniziativa è stata di affrontare la punteggiatura dal punto di vista della sua didattica, coerentemente con la missione di formazione e di ricerca applicata del Dipartimento formazione e apprendimento. Le relazioni del pomeriggio, infatti, sono state l’oc-casione per presentare il volume a cura di Silvia Demartini e Simone Fornara La punteggiatura dei bam-bini. Uso, apprendimento e didattica (Roma, Carocci, 2013), resoconto delle ricerche e delle sperimenta-zioni condotte negli anni passati in classi ticinesi e italiane.

Un progetto del Fondo Nazio-nale Svizzero (FNS) sulla politica del sapere della scuolaStoricamente il Sapere della scuola si trova in molti luoghi: nei programmi prima di tutto, ma anche nei libri di testo, nelle pre-scrizioni sul loro uso, nelle dispo-sizioni di ispettori ed esperti. Ma a monte di tutto ciò vi è un’altra domanda: chi definisce ciò che la scuola deve insegnare e che gli alunni devono imparare? Mentre negli Stati-nazione i processi di definizione del sapere scolastico sono strettamente collegati ai processi di unificazione linguisti-ca e di omologazione culturale in nome di un’identità nazionale, nella Svizzera plurilingue, plu-riconfessionale e pluriculturale queste decisioni sono da sempre demandate a una molteplicità di attori e al gioco delle costellazio-ni tra attori nazionali, cantonali, e locali, tanto che ancora oggi il processo di armonizzazione è piuttosto lento.

Su questa fondamentale tema-tica, l’équipe del Centro Scuola e società è parte di un progetto finanziato dal FNS che vede cooperare due università e tre Alte scuole pedagogiche, e che cerca di tracciare una storia del Sapere scolastico e della sua trasposizione in programmi e testi scolastici dal 1830 ad oggi. Da segnalare una prima assoluta: una collaboratrice del Dipartimento formazione e apprendimento realizzerà, grazie a questo progetto, una tesi di dot-torato sulla nascita e sull’evoluzio-ne del libro scolastico in Ticino.

La Svizzera nei suoi rapporti con l’italianitàIl 1° marzo 2013 il Gruppo di stu-dio e di informazione Coscienza svizzera e il Dipartimento forma-zione e apprendimento hanno organizzato un incontro pubblico sul tema “La Svizzera nei suoi rap-porti con l’italianità” con interventi di Lucio Caracciolo (docente della LUISS di Roma e direttore della rivista Limes), Renato Martinoni (professore di letteratura italiana all’Università di San Gallo), Oscar Mazzoleni (direttore dell’Osser-vatorio della vita politica regionale dell’Università di Losanna) e di Marcello Ostinelli.

Si è trattato di un’occasione im-portante per riflettere sulla situa-zione attuale della lingua e della cultura italiana in Svizzera, per in-terrogarsi sulle politiche dell’Italia e della Svizzera in materia lingui-stica e per discutere degli ostacoli geopolitici al rilancio dei rapporti tra Italia e Svizzera. Inoltre, è stata un’opportunità per focalizzare il ruolo dell’emigrazione italiana in Svizzera. La discussione si è avvalsa degli interventi e degli interro-gativi proposti dagli studenti che frequentavano l’abilitazione all’in-segnamento per la scuola media (italiano, storia, geografia) e per la scuola media superiore (italiano, economia e diritto).

La formazione per docenti di scuola media diventa parallela alla professioneNella primavera del 2013, il Gran Consiglio ha approvato una modifica di legge che permette lo svolgimento di attività come do-cente di scuola media già durante la formazione. Questa modifica ha aperto la strada a un’im-portante evoluzione nei piani di studio: con l’inizio dell’anno accademico 2013/2014 ha infatti preso avvio la nuova formazio-ne dei docenti di scuola media secondo il modello parallelo alla professione, in sostituzione della formazione a tempo pieno.

La revisione della formazione ha interessato soprattutto la distri-buzione dei corsi sui due anni e ha portato a una revisione completa del calendario. Concretamente, gli studenti sono occupati solo il lunedì e il mercoledì pomeriggio con corsi a Locarno e al giovedì presso una sede di scuola media per la pratica professionale. Rimane dunque tempo per con-ciliare la formazione con attività professionali o famigliari. Inoltre, grazie alla flessibilità permessa dalla nuova legge, quest’anno una parte importante degli studenti ha ottenuto un incarico d’insegnamento nelle scuole medie cantonali.

La fase di ammissione ha di-mostrato quanto questa nuova formula corrisponda alle esigenze dei futuri docenti. Più di 300 candidati con ottimi profili hanno formulato domanda di ammis-sione di fronte a una disponibilità di circa 80 posti di formazione.

Dal Water Footprint al Water BrainprintCome educare all’uso sostenibile dell’acqua? A inizio dicembre i rappresentati di varie istituzioni provenienti da Germania, Italia, Polonia, Portogallo e Turchia sono stati accolti a Locarno dai colleghi svizzeri nell’ambito dei programmi per la formazione continua finanziati dalla Com-missione Europea nell’ambito del progetto di ricerca Theory & Practise: Sustainable use of water – A European Challenge.Nel corso di questo secondo incontro internazionale, gli ospiti hanno potuto visitare impianti e strutture per l’approvvigio-namento, l’uso, e il trattamento delle risorse idriche nel Cantone Ticino. Le visite hanno fornito gli spunti per l’approfondimento di temi specifici: acqua da bere, ac-qua ed energia, acqua nell’ecosi-stema, dove nasce l’acqua, acqua da pulire, acqua e zootecnia sostenibile. L’incontro si è mosso sull’asse globale/locale del con-cetto di sostenibilità, e ha per-messo di riflettere criticamente sull’approccio, molto diffuso, del footprint: il numero “globale”, in-dicatore di un consumo d’acqua difficilmente rintracciabile nella quotidianità. La discussione ha portato a orientarsi piuttosto verso un approccio “brainprint”: il significato che lo stesso nu-mero assume quando è calato e confrontato con le realtà locali.108

33457

Partner in 11 progetti di ricerca internazionali

Studenti immatricolati

Progetti di ricerca attivi

Page 15: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

2726

—L’apprendimento, la formazione,

la realtà—

—Dipartimento formazione

e apprendimento—

Un’offerta didattica fuori dall’aulaOgni anno il Dipartimento formazione e apprendimento coinvolge le scuole comunali e cantonali in diverse offerte di attività didattiche e di appro-fondimento. Il 2013 ha visto la seconda edizione della manife-stazione di divulgazione scienti-fica Asconosc(i)enza, in collabo-razione con il Borgo di Ascona, il Monte Verità e l’Ideatorio dell’USI, che ha coinvolto circa 2500 tra adulti e bambini.

I temi scientifici sono stati toc-cati anche dalla giornata della sostenibilità, dedicata al tema etica e alimentazione. Il nuovo anno scolastico è inizia-to con la narrativa nell’evento “fuori orario” Prima della notte del racconto. I mesi successivi hanno visto invece due iniziative legate al medioevo: un nuovo evento dedicato a Giovanni Boccaccio, in collaborazione con Piazzapa-rola, manifestazione culturale di casa a Lugano, e da quest’anno ospite anche sulle rive del Lago Maggiore; e Voci dal Medioevo, la nuova edizione dei Concerti per le scuole, eventi sostenuti dalla Città di Locarno.

Le due manifestazioni insieme hanno ospitato oltre mille allievi. Non sono mancate le giornate con proposte didattiche per i docenti: Leggere la matemati-ca in giugno e La giornata della punteggiatura in Dicembre hanno riempito il Teatro di Locarno che, grazie all’ottima collaborazione con la città che ci accoglie, spes-so ospita queste manifestazioni.

La ricerca in educazione tra apprendimento formale e informaleIl Dipartimento formazione e apprendimento, in collaborazione con l’Istituto Universitario Federa-le per la Formazione Professionale (IUFFP) e l’Università della Svizze-ra italiana (USI), ha organizzato il Congresso annuale della Società Svizzera di Ricerca in Educazio-ne (SSRE/SGBF), che si è tenuto a Lugano dal 21 al 23 agosto 2013, con il sostegno del Fondo Nazionale Svizzero, del Cantone e dell’Accademia svizzera di scienze umane e sociali (ASSH).

I quattro relatori invitati – Ajello, Dillon, Perrig e Perret-Clermont – hanno introdotto i lavori sul tema dell’integrazione tra ap-prendimento in contesti formali e informali. Un tema centrale nella società e nella scuola di oggi. Vi-viamo in un mondo che ha sete di conoscenza e di innovazione, e in cui le opportunità di appren-dimento e di accesso all’infor-mazione sono estese lungo tutto l’arco della vita, slegate da spazi delimitati e possibili in diversi con-testi sociali. In questo discorso le tecnologie dell’informazione della comunicazione giocano un ruolo chiave. Il congresso ha ospitato 230 partecipanti, il 20% dei quali provenienti dall’estero, che hanno presentato 83 contributi in italia-no, tedesco, francese e inglese.

Programme for International Student Assessment (PISA): pubblicati i risultati nazionaliProgramme for International Student Assessment (PISA) è uno studio internazionale dell’Orga-nizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) che ha lo scopo di valutare le competenze degli allievi quindi-cenni nell’ambito della com-prensione della lingua scritta (lettura), della matematica e delle scienze naturali. L’inchiesta viene condotta a cadenza trien-nale a partire dal 2000. In Svizzera, PISA è un progetto comune tra i cantoni e congiun-tamente finanziato da essi e dalla Confederazione. Il Consor-zio PISA.ch conduce e gestisce l’indagine PISA ed è responsabile della valorizzazione dei risultati. Questo è composto dai seguenti istituti: Service de la recherche en éducation (SRED) di Ginevra; Institut für Bildungsevaluation (IBE) di Zurigo; Pädagogische Hochschule di San Gallo e il Centro innovazione e ricerca sui sistemi educativi (CIRSE, SUPSI) di Locarno, che è responsabile dell’indagine PISA per la Svizzera italiana. Il CIRSE si occupa in particolare di adattare il test e i questionari in lingua italiana, curare i contatti con le scuole, somministrare il test, codificare le risposte degli studenti, aggiorna-re il sito web (www.pisa2015.ch) e analizzare i risultati. Il 3 dicembre 2013 sono stati pubblicati i primi risultati nazio-nali di PISA 2012, cui la stampa ha dato ampia visibilità. A fine 2014 verranno pubblicati i risul-tati sui confronti tra i cantoni. Attualmente il consorzio sta preparando il test pilota per PISA 2015 che verrà svolto, per la pri-ma volta in formato elettronico, nella primavera del 2014.

Rousseau, il gatto con gli stivali e la punteggiatura L’attività del Dipartimento forma-zione e apprendimento prende anche la forma di pubblicazioni che raccolgono l’esperienza e i ri-sultati della ricerca e delle collabo-razioni con le scuole del territorio. Il 2013 ha visto la pubblicazione, grazie alla collaborazione con Armando Dadò, del testo Il Gatto ha ancora gli stivali?, che raccoglie i contributi di una giornata di lavoro sul tema dei classici a scuola.

Il contributo alla didattica dell’italiano è stato rafforzato an-che da un’altra novità editoriale, questa volta per i tipi di Carocci: si tratta del testo La punteggia-tura dei bambini, che raccoglie i risultati di ricerca e didattici di un progetto pluriennale condotto dal Centro di competenza per la Didattica dell’italiano.La collaborazione con l’Isti-tuto Universitario Federale per la Formazione Professionale (IUFFP) ha portato all’uscita di un interessante tributo all’opera di Rousseau consistente in una semplice ed elegante raccolta di interventi realizzata in coda alla giornata congiuntamente dedicata all’anno rousseauiano 2012: Semi ad usum praesentis.

Per un Centro di didattica dell’italiano nella Svizzera italianaTra gli obiettivi della collabora-zione delle diverse istituzioni che in Svizzera si occupano di politica universitaria vi è lo sviluppo della didattica disciplinare come di-sciplina scientifica, in particolare con la creazione di centri di di-dattica disciplinare aventi come scopo la formazione di specialisti di didattica disciplinare. Nella Svizzera italiana, grazie alla proficua collaborazione dell’Isti-tuto di studi italiani dell’USI e del Dipartimento formazione e apprendimento, con il sostegno del DECS e dell’analogo Diparti-mento del Cantone dei Grigio-ni, in collaborazione con altri rappresentanti del settore che, a titolo personale o istituzionale, hanno accettato di adoperarsi per questo progetto, si sta pro-filando la creazione di un Centro di didattica dell’italiano. Il futuro Centro dovrebbe occuparsi in particolare della ricerca scienti-fica nella didattica dell’italiano e della formazione continua degli insegnanti di ruolo.

Per promuovere il progetto il Gruppo di lavoro ha organizzato all’USI un primo ciclo di lezioni pubbliche dal titolo Costruttori, rabdomanti, palombari. Il percorso dell’insegnante di italiano, che si concluderà in primavera 2014. Un convegno di studio, che si svolgerà nell’autunno 2014 a Locarno e al quale parteciperan-no come relatori invitati anche ti-tolari delle cattedre di italianistica di università svizzere, darà conto dello stato dell’arte della didattica dell’italiano nel nostro paese e in prospettiva internazionale.

1’95920’000334

Partecipanti ai corsi di formazione continua

Giornate di pratica professionale nelle scuole dell’ infanzia ed elementari del Canton Ticino

Futuri docenti in formazione

Page 16: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

2928

Campus Lugano-Stazione

Campus Lugano-Viganello

Campus Mendrisio-Stazione

Page 17: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

3130

Agnese Balestra-BianchiNata nel 1944, è cresciuta a Chiasso. Dal 1963 risiede a Lugano. Dopo gli studi di diritto presso l’Università di Zurigo, ri-entrata nel Cantone, ha lavorato nel campo del diritto ammini-strativo e del diritto penale mi-norile. Conseguito il brevetto di avvocato e notaio, ha esercitato la libera professione e, per un periodo, è stata attiva politica-mente in Gran Consiglio e nel Consiglio comunale di Lugano. Nel 1980 è stata eletta nella Magistratura penale ordinaria, prima presso l’Ufficio del Giudice istruttore e poi presso la Procura pubblica sottocenerina. Nel 1987 è stata eletta Giudice d’appello, attiva dapprima pres-so il TRAM e il Tribunale delle assicurazioni e, poi, dal 1988, presso il Tribunale penale canto-nale, di cui nel 2000 è diventata Presidente. In pensione dal maggio 2011, nel maggio 2013 è stata nominata Presidente dell’Associazione ticinese della terza età (ATTE).Sposata dal 1969 con l’ing. Fabio Balestra, non ha figli.

Associazione Ticinese Terza Età (ATTE) L’Associazione Ticinese Terza Età (ATTE) è stata costituita nell’ot-tobre del 1980 come punto d’incontro di energie, capacità, interessi e bisogni di anziani per vincere la tendenza all’isola-mento e favorire l’integrazione. Apartitica, aconfessionale e senza scopi di lucro, l’ATTE è stata concepita da anziani che provvedono alla programmazio-ne e alla gestione delle attività imperniate essenzialmente sulle prestazioni volontarie dei soci. Con sede a Giubiasco, l’ATTE è presente sul territorio ticinese con cinque sezioni e, grazie alla colla-borazione con istituzioni pubbli-che e private, promuove occasioni di aggregazione per ampliare i rapporti sociali, coltivare interessi culturali e manuali, rafforzare amicizie e sviluppare solidarietà. Luoghi chiave nello svolgimento delle principali iniziative, nonché punti organizzativi, i Centri diurni ospitano pranzi in comune, con-ferenze su tematiche di vario tipo, corsi di cucina e lavori ricreativi, giochi, corsi di ginnastica, gruppi teatrali, senza dimenticare la pre-sa a carico di importanti misure di prevenzione che vanno dalla cura dell’alimentazione alla misurazio-ne della pressione. Punto di forza dell’offerta dell’ATTE, i corsi UNI3 – riconosciuti come università della Terza Età del Ticino e affiliati alla Federazione svizzera – che, oltre a favorire la socializzazio-ne, informano i partecipanti sui progressi della cultura umanistica e scientifica.

A questa apprezzata iniziativa, si aggiungono anche i corsi di preparazione al pensionamen-to, focalizzati sul passaggio da una vita lavorativa intensa alla quiescenza.

Ritratto in breve:Agnese Balestra-Bianchie l’Associazione Ticinese Terza Età (ATTE)

Per rispondere ai nuovi bisogni generati dall’aumento della longevità e dall’invecchiamento della popolazione, il Dipartimento sanità della SUPSI si è dotato del Centro competenze anziani, attivo nei campi della forma-zione, documentazione e ricerca sulla realtà degli anziani. L’obiettivo è di offrire un supporto al lavoro dei professionisti attivi nel settore e di promuovere una cultura della cura che sia rispettosa dei diritti, della dignità e dei bisogni della persona anziana e dei suoi prossimi. In questo contesto, numerose sono le collaborazioni con l’Associazione Ticinese Terza Età (ATTE), in particolare su progetti di ricerca volti ad analizzare i cambiamenti e anticipare i bisogni futuri.

La Svizzera avrà sempre più capelli bianchi. Nel 2035 la percentuale delle persone con 65 anni e oltre sarà quasi del 25%, con un netto aumento degli ultraottantenni. Occorre ripensare alla struttura della nostra società? Sì, e senza attendere, affrontan-do il fenomeno con strumenti che siano il frutto di una strate-gia globale. L’invecchiamento della popolazione avrà riper-cussioni su molti campi della società, sul sistema sanitario, su quello delle assicurazioni e della previdenza sociale, sul mercato del lavoro, sui rapporti tra le generazioni, sullo sviluppo eco-nomico e demografico del paese. Per affrontare questi fenomeni la politica avrà bisogno delle co-noscenze e delle competenze di esperti di varie discipline. In que-

sto senso i centri di ricerca, come quello nato in seno alla SUPSI (ndr: “Centro competenze anzia-ni”), hanno e avranno un ruolo centrale. Dovranno aiutarci a capire e a gestire i cambiamenti, a riconoscere per tempo i bisogni futuri, affinché sia possibile tro-vare soluzioni eque e sostenibili per tutti, anziani e non.

Tra le varie sfide vi è la carenza di personale qualificato (infer-mieri, fisioterapisti, ergotera-pisti, curanti, ecc.)Anche in questo ambito, la SUPSI ed altre scuole professio-nali hanno e avranno un ruolo importante. Bisognerà sensibi-lizzare i nostri giovani e motivarli ad intraprendere in numero maggiore queste professioni che possono offrire molto in termini di gratificazione personale e che

sono interessanti anche dal pro-filo del trattamento economico. In caso contrario sarà giocoforza continuare a cercare personale formato all’estero.

Senza trascurare la questione delle badanti…Una questione che mi sta a cuore perché nel rapporto tra la persona assistita e la badan-te vedo incontrarsi due entità diversamente fragili, comun-que entrambe deboli. Devono convivere in spazi magari anche ristretti l’anziano fisicamente e/o psichicamente dipendente e una persona, la badante, che viene qui perlopiù da paesi lon-tani, spinta da pressanti necessi-tà economiche, una persona che, spesso, conosce poco o male la lingua del suo assistito. Talvolta, grazie anche alla presenza dei

Intervista con Agnese Balestra-Bianchi Vivere la terza età nel 2014: nuovi bisogni e grandi opportunità

Page 18: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

3332

“Entrare nel mondo della terza età è oggi molto diverso rispetto a trenta-quaranta anni fa.”

“Invecchiare attivamente significa partecipare, non isolarsi e non lasciarsi emarginare.”

“I centri di ricerca dovranno aiutarci a capire e a gestire i cambiamenti, a riconoscere per tempo i bisogni futuri…”

famigliari dell’anziano, l’incontro si rivela proficuo per entrambi. Altre volte invece ne derivano conflitti e disaccordi che pro-vocano amarezze e delusioni. Vi sono anziani che è sin troppo facile manipolare o maltrat-tare e vi sono badanti delle cui situazioni di disagio economico è pure molto facile approfittare. Sono insomma situazioni molto delicate che meritano la nostra costante attenzione. È positivo quindi che anche la SUPSI se ne sia occupata nel recente studio intitolato ”Migranti transnazio-nali e lavoro di cura”.

Veniamo alla sua esperienza, che cosa significa diventare anziani oggi? Entrare nel mondo della terza età è oggi molto diverso rispetto a trenta-quaranta anni fa. I nostri nonni, a sessantacinque anni, erano spesso vecchi, logo-rati da condizioni di vita dure e faticose. Oggi la maggior parte della popolazione arriva all’età dell’AVS in buona salute oltre che in condizioni economiche digni-tose. Invecchiare bene è ancora oggi un privilegio. Fortunatamente però è un privi-legio di cui possono fruire molte più persone di una volta.

Quali regali riceve da questa nuova vita?Il regalo più bello è il tempo libero. La pensione ci restituisce il tempo che prima dovevamo dedicare al lavoro e agli impegni connessi. Se si ha la fortuna di essere in salute e di vivere in con-dizioni economiche dignitose, si spalanca al neo pensionato un nuovo capitolo della sua vita da vivere in maggiore libertà. Può sembrare banale, ma avere il tempo per fare cose che prima non avevo il tempo di fare, è sta-to per me è un bellissimo regalo.

Per esempio?Ho scoperto i corsi UNI3 orga-nizzati dall’ATTE. Ho frequentato con vero piacere corsi di filosofia, di letteratura, di storia dell’arte, di divulgazione scientifica.

È quindi anche un tempo per incontrare nuove persone? Sì, lo scopo principale dell’ATTE è proprio quello di favorire la socializzazione durante la terza età, il che può avvenire frequen-tando un corso, partecipando a una gita ma anche consumando un pranzo presso uno dei nostri centri diurni. Anche scambiare quattro chiacchiere davanti a un caffè può diventare un piace-vole momento della giornata. Naturalmente questa è la mia esperienza; mi sento tutto sommato fortunata. Sono anche consapevole che non per tutti è così. Il grande discrimine infatti è la salute. La terza età è una bella età se tiene la salute. Se la salute viene meno, questa fase della vita può diventare davvero diffi-cile. Se, a causa della malattia, si perde la propria autonomia, ci si può “perdere”.

Ci si perde senza possibilità? Non sempre. A volte rimango sorpresa nel constatare quan-ta forza sanno tirar fuori tante persone nonostante le forti limitazioni che impone loro l’età avanzata o la malattia. Riesco-no ad apprezzare la vita anche se gli spazi che essa lascia loro sono minimi. Vista dall’esterno la loro condizione può sembrare invivibile, inaccettabile. Invece chi è loro vicino sa che anch’essi, la sera, si addormentano in attesa…

In attesa… di che cosa? … di risvegliarsi l’indomani per vivere una nuova giornata. E l’attesa del domani testimonia comunque un desiderio di futuro. Un attaccamento alla vita straor-dinario, probabilmente la ragione stessa del loro restare in vita.

L’Unione Europea ha coniato lo slogan “invecchiamento attivo”. Uno slogan ben presente nell’ATTE. È vero. “Invecchia meglio chi invecchia attivo” è uno dei nostri motti, anche se non dobbiamo dimenticare che la nostra vec-chiaia è spesso influenzata dalle abitudini e dagli stili di vita che abbiamo assunto nel corso degli anni. Gestire i cambiamenti nella terza età è più difficile. L’uscita dal mondo del lavoro, ad esempio, comporta per molti una perdita di “status”.

Si tratta quindi di recuperare un proprio ruolo sociale partecipando attivamente alla vita della co-munità cui si appartiene, magari attraverso il volontariato. “Invecchiare attivamente” signi-fica proprio questo: partecipare, non isolarsi e non lasciarsi emargi-nare, anche quando nella società si manifestano orientamenti o modi di vita che tendono ad escludere le persone anziane.

Una lotta non facile perché anche la famiglia è cambiata. I futuri anziani si troveranno a fare i conti con una struttura famigliare indebolita, quando era proprio questo vincolo naturale a sostenere la solida-rietà intergenerazionale. La famiglia di una volta nella quale convivevano sotto uno stesso tetto tre generazioni non c’è più da molto tempo. Da anni il modello di famiglia più diffuso è quello cosiddetto “nucleare”, composto da padre, madre e figli. Aumenta anche il numero delle famiglie monoparentali. Gli anziani di oggi, se coniugati, vivono generalmente in coppia o, se uno dei coniugi è già dece-duto, da soli. I nuovi mezzi di comunicazione sono (e saranno sempre di più in futuro) il modo per restare “connessi” con i figli e i famigliari vicini o lontani, e con il mondo in generale. Certo però che per molti anziani il rischio “solitudine” è dietro l’angolo.

E in questo l’ATTE è un’oppor-tunità? Una nuova famiglia? L’ATTE è certamente un luogo di socializzazione. Essa si regge in gran parte sul volontariato. Volontari sono tutti i suoi organi cantonali, sezionali e locali. Volontari sono la grande mag-gioranza di coloro che si prestano a svolgere le numerose attività (ricreative, sportive, culturali, ecc.) che vengono proposte, nello spirito “anziani che aiutano gli an-ziani“ e, prima ancora, nello spirito dell’auto-aiuto. Con ciò, l’ATTE cerca di promuovere nel Cantone la figura dell’anziano come risorsa positiva della società, contro lo stereotipo di chi vede nell’anziano principalmente un onere.

Perché si è impegnata all’ATTE? Mi sono avvicinata all’ATTE come utente, contagiata dall’en-tusiasmo di amici e conoscenti che già da tempo partecipavano alle attività dell’associazione. Mi è piaciuto molto per cui quando mi è stato proposto di entrare nel comitato cantonale ho risposto di sì.

Eppure c’è chi dice che l’ATTE è una cosa da anziani…Effettivamente, mi capita di incontrare persone della mia età che, un po’ per scherzo e un po’ sul serio, mi dicono no, non ci vengo, “mi sum mia da ATTE”. Non fa niente. Noi li aspettiamo lo stesso, se non da settantenni, da baldi e longevi ottantenni.

Come cambia lo sguardo sul proprio futuro quando si hanno 70 anni? Ha iniziato con passione questa avventura, consapevole che la vita si fa ogni giorno più breve. La prospettiva cambia molto con l’avanzare degli anni. Si impara a non guardare troppo lontano. Non mi dico “l’anno prossimo farò questo e quello”. E neppure “farò la presidente dell’ATTE ancora per tot anni”. No, non ragiono così, cerco di restare nel presente: qui e ora. Tra sei mesi potrei dover salutare tutti e tut-to. Vivo nel presente portando avanti questo proposito: fare del mio meglio come presidente dell’ATTE.

Page 19: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

3534

Dipartimentosanità

DirettoreIvan Cinesi

Stabile PiazzettaVia Violino 11 CH-6928 MannoT +41 (0)58 666 64 00F +41 (0)58 666 64 [email protected]/dsan

Una nuova sede per affrontare le nuove sfide

Per il Dipartimento sanità l’anno appena tra-scorso è stato ricco di sviluppi e cambiamenti. Il trasferimento nello Stabile Piazzetta a Manno ha consentito di riunire sotto un solo tetto For-mazione di base, Formazione continua, Ricerca e Centro competenze anziani; attività prece-dentemente dislocate in tre sedi diverse. Con il trasloco si è concretizzato anche il “Proget-to Acqua”, un’iniziativa del Dipartimento (in colla-borazione con Helvetas Swiss Intercooperation) con la quale, attraverso l’installazione di appositi distributori in prossimità degli allacciamenti idrici e la distribuzione di borracce a studenti e collabo-ratori, si mira a privilegiare il consumo dell’acqua del rubinetto e a limitare la produzione di rifiuti.Lo standard energetico del nuovo palazzo, in-sieme al “Progetto Acqua” e alla scelta di trasfe-rirsi nelle vicinanze della Stazione FFS di Lamo-ne, segnalano l’attenzione del Dipartimento al tema della sostenibilità.I progetti descritti sono stati caratterizzati da un importante lavoro di squadra, segnato da molteplici collaborazioni interne alla SUPSI, soprattutto con i Servizi logistica, informatica e il Laboratorio cultura visiva.

Novità e successi per il Centro competenze anzianiImportanti novità hanno carat-terizzato il Centro competenze anziani durante tutto il 2013, con-tribuendo a consolidarne l’attività.

Con il trasferimento del Diparti-mento nella nuova sede, l’aper-tura di un Centro di documenta-zione è senz’altro una di queste. Accessibile al pubblico esterno, questo servizio vuole essere una piattaforma di scambio attraver-so la quale diffondere, oltre alla letteratura scientifica appropria-tamente selezionata, le buone pratiche derivanti dagli operatori del territorio.All’attribuzione di spazi propri, per il Centro competenze anziani è poi seguita quella di un nuovo responsabile, il sociologo Stefano Cavalli, la cui attività è ufficial-mente iniziata da gennaio 2014. La sua presentazione al pubblico ha richiamato l’attenzione di col-leghi, professionisti del territorio e autorità.L’interesse suscitato dalle atti-vità del Centro competenze è stato ribadito in occasione del pomeriggio formativo sul tema della contenzione, organizzato in collaborazione con il Gruppo d’interesse Case Anziani (GICA) dell’Associazione Svizzera Infermiere/i Sezione Ticino (ASI).

—Dipartimento

sanità—

Page 20: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

3736

—Una nuova sede

per affrontare le nuove sfide—

Verso un maggiore riconoscimento delle Cure infermieristicheA favore degli studenti di Cure infermieristiche, e in particolar modo della loro formazione pratica sul campo, è stata ema-nata un’importante risoluzione governativa che ne regola la re-tribuzione. Dal 2013 infatti, an-che gli studenti del Dipartimento sanità che svolgono i loro stage in strutture cantonali vengono remunerati con delle indennità che possono variare dai 900 CHF al primo anno ai 1900 CHF del loro ultimo periodo formativo.La risoluzione rappresenta un successo in più in termini di rico-noscimento della formazione al Dipartimento sanità.

Nuovi CAS per la Formazione continua in FisioterapiaNell’ambito della Formazione continua, un importante am-pliamento dell’offerta è in corso per quanto riguarda la Fisiote-rapia, tanto che a fine anno si è realizzato un opuscolo dedicato interamente a questo specifico settore. Per quanto riguarda la formazione lunga, al CAS in Fisioterapia Muscoloscheletrica, di cui è già prevista una terza edizione, si sono aggiunti un CAS in Angiologia, organizzato in collaborazione con Physioswiss e, a partire dal 2014, due nuovi CAS, uno in Neuroriabilitazione e l’altro in Fisioterapia sportiva. Con il nuovo anno, inoltre, al Dipartimento sanità vi sarà pure la possibilità di ottenere un DAS in Fisioterapia muscolo-scheletrica e sport.

Le collaborazioni mettono radiciDa tre anni l’Unità di Ricerca del Dipartimento e la Direzione della Clinica Luganese hanno avviato una proficua collabora-zione sia su specifiche tematiche di ricerca che su mandati. La novità del 2013 è stata la vo-lontà congiunta di dare a questa forma di collaborazione una veste più continuativa. È nata così l’idea di stilare un accordo di collaborazione che preveda anche una struttura formale di governo. Nello specifico, si è costituito un comitato, rappre-sentativo della Direzione della Clinica e, per quanto riguarda SUPSI, del Dipartimento sanità e dell’Istituto Sistemi Infor-matici e Networking (ISIN) del Dipartimento tecnologie innovative, che avrà il compito di condividere le idee progettuali da sviluppare.

In concreto, per il 2014 e parte del 2015, si prevede di lavorare a soluzioni che consentano di semplificare e rendere più sicuri i sistemi di riconoscimento del paziente ricoverato e lo svol-gimento di alcuni atti come la somministrazione della terapia o il rilevamento di parametri vitali. L’opportunità offerta dalla Clini-ca Luganese al nostro Diparti-mento, in team con i colleghi del Dipartimento tecnologie inno-vative, è preziosa e consente di mantenere aggiornate le com-petenze dei ricercatori dell’Unità di ricerca su questi specifici temi, oltre che di confrontarsi “in vivo” con i problemi che la tecnologia pone al personale di cura.

Docenti e operatori sanitari insieme nella formazione alla ricercaDurante la primavera ha preso inizio un percorso di formazio-ne interno volto a coinvolgere progressivamente nelle attività di ricerca quei docenti che hanno espresso il desiderio di lavorare in questo ambito professionale. Si è voluto inoltre cogliere l’opportunità di tessere dei solidi legami con il territorio aprendo la formazione al personale delle strutture per persone anziane dei Servizi sociali della Città di Lugano. Una dozzina i partecipanti, divisi in egual misura tra docenti e infermieri di case per anziani. Ad una serie iniziale di incontri dedicati allo studio di concetti base della metodologia della ricerca seguono dei laboratori durante i quali gruppi misti di do-centi e operatori sono chiamati a redigere e sperimentare sul campo un protocollo di ricerca. Volutamente circoscritti all’am-bito geriatrico per approfittare al meglio della pratica clinica di par-te dei partecipanti, i temi appro-fonditi dai gruppi spaziano dallo studio dell’agitazione dell’utenza nelle case per anziani e della som-ministrazione di psicofarmaci ai potenziali benefici dell’exergaming, passando dalla cura differenziata degli anziani affetti da Alzheimer. La formazione si concluderà a set-tembre 2014, con l’ottenimento di un CAS.

Un progetto volto a migliorare l’assistenza ai pazienti oncologiciAttraverso un mandato di ricer-ca, la Lega ticinese contro il can-cro si è rivolta all’Unità di ricerca del Dipartimento sanità al fine di esplorare il bisogno di servizi e di risposte socio-assistenziali da fornire ai pazienti oncologici ticinesi. Il progetto si è articolato in più fasi esplorando il punto di vista di operatori e pazienti.

25 responsabili dei servizi che sul territorio si occupano di pazienti oncologici (ospedali, associazioni pubbliche e private) sono stati intervistati a proposito dei bisogni – coperti e inevasi – della popo-lazione assistita. Il punto di vista dei pazienti sarà successivamente indagato sia tramite questionari specifici sui bisogni inevasi – in-viati ad un campione rappresen-tativo di pazienti oncologici – sia attraverso delle interviste volte ad approfondire le problematiche menzionate. I risultati forniranno indicazioni utili per conoscere i problemi sen-za risposta e le aree da potenziare per migliorare l’assistenza a que-sto gruppo di pazienti, in un’ottica di sussidiarietà tra servizi pubblici ed associazioni private.

525601 89

Studenti Bachelor (Manno e Landquart)

Domande d’ammissione ai tre Corsi di laurea

Collaboratori

—Dipartimento

sanità—

Page 21: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

3938

—Una nuova sede

per affrontare le nuove sfide—

71 17 37

Corsi di Formazione continua offerti (corsi brevi e formazione certificata)

Studenti partiti all’estero per stage e studio

Progetti di ricerca

Sempre più importanza alle cure palliativeLa popolazione svizzera ha un’età sempre più avanzata e con l’invecchiamento aumenta l’incidenza di malattie croniche ed evolutive per le quali non è possibile una guarigione. Ai pa-zienti affetti da queste patologie si rivolgono le cure palliative che sono una risposta alla sfida del futuro a chi si occupa della salute.

La Confederazione ha emanato nel 2010 una strategia in materia di cure palliative che definisce i campi d’azione necessari a ren-derle accessibili alla popolazione. Tra questi “formazione, perfezio-namento, aggiornamento e ricerca” e la “diffusione della strategia nei cantoni”. In quest’ottica nascono i corsi del Dipartimento sanità della SUPSI di cure palliative per professionisti della salute confrontati con questo tipo di situazioni. Sono corsi interdisci-plinari di formazione continua basati sulle indicazioni nazio-nali e internazionali in materia. Quest’anno in collaborazione con l’HES-SO ARC Santé e il Centre Hôspitalier Universitaire Vaudois è cominciato il primo DAS per specialista in cure palliative delle regioni latine e successivamente si attiverà un ulteriore percorso formativo per seminaristi della facoltà di Teologia di Lugano. Questo concatenarsi di offerte formative sottolinea l’attenzione sempre maggiore dei profes-sionisti e delle istituzioni alla dimensione palliativa della cura.

Grande attenzione all’attuale tema delle badantiInserendosi all’interno del pro-gramma europeo di formazione continua, il progetto LENEMI (Learning needs of migrants caregivers) si è svolto tra il 2011 e il 2013 ponendosi quale scopo quello di rilevare i bisogni di apprendimento di persone migranti impegnate in lavori di assistenza alla persona. Nei pae-si coinvolti sono state effettuate 10-15 interviste che hanno per-messo di rilevare diversi aspetti della questione. Per quanto riguarda la Svizzera, e in parti-colar modo il Ticino attraverso la partecipazione del Dipartimento sanità tra i partner di progetto, ci si è indirizzati al settore delle badanti raccogliendo importanti indicazioni sulla loro sicurezza sociale e lavorativa e legate in particolare alle condizioni in cui svolgono il loro lavoro.

Di grande attualità per il nostro territorio, l’approfondimento del tema delle badanti continua per il Dipartimento anche nell’an-no 2014 grazie all’adesione ad un ulteriore progetto europeo – l’ICT Innovative caregivers’ training – e all’organizzazione, in collaborazione con il Diparti-mento scienze aziendali e sociali, di un pomeriggio formativo in cui si riprenderanno e discuteranno i risultati delle ricerche svolte.

“Ma cos’è l’ergoterapia?”La domanda citata nel titolo non è banale. È quella che sovente i collaboratori del Dipartimento sanità si sentono porre da parte degli studenti interessati ai corsi di laurea in sanità. L’ergoterapia, anche in ragione dell’ancora scarso numero di professionisti sul territorio, non è molto conosciuta. Per descrivere la professione e illustrarne i suoi svariati ambiti di attività, si sono voluti realizzare dei video, pubblicati online, in cui alcuni ergoterapisti spiegano in cosa consiste la loro attività e ap-profondiscono alcuni temi chiave.Nell’ergoterapia, come nelle altre professioni di cui il Diparti-mento offre percorsi formativi, il contatto costante con i terreni professionali è fondamentale e particolarmente curato al fine di consentire agli studenti di effettuare una formazione pratica di qualità e, nel contem-po, di rimanere costantemente aggiornati con gli sviluppi e le sfide che caratterizzano i diversi contesti lavorativi.

Novità per il Bachelor in FisioterapiaCoerentemente con il desiderio di mantenere uno stretto legame con il territorio, il Dipartimento sanità ha raggiunto un accordo di collaborazione con alcuni fisio-terapisti attivi nelle strutture del Cantone, al fine di delegare a que-sti ultimi alcuni momenti di for-mazione pratica previsti all’interno dei moduli teorico-pratici offerti nel percorso formativo. Questo consente un proficuo e costrut-tivo scambio di buone pratiche e di rimanere sempre aggiornati sulle ultime notizie provenienti dal terreno professionale.

Sempre per quanto riguarda la fisioterapia, va segnalata un’im-portante notizia per la sede di Landquart che, a partire dall’an-no accademico 2013-2014, può contare sul contributo del signor Kahim Mundy, nuovo responsa-bile della formazione Bachelor in Physiotherapie.

—Dipartimento

sanità—

Page 22: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

4140

Dipartimentoscienze aziendali e sociali

DirettriceWilma Minoggio

Palazzo EVia Cantonale 16eCH-6928 MannoT +41 (0)58 666 61 00F +41 (0)58 666 64 [email protected] www.supsi.ch/dsas

Territorialità ed internazionalità per costruire il futuro

I processi di internazionalizzazione e di globaliz-zazione dei mercati rendono l’identità territoriale un fattore di competitività e di visibilità sempre più importante. Costruire un’identità territoriale significa creare efficaci sistemi di relazione e di scambio che permettono di condividere progetti e affrontare le sfide a livello internazionale. Per immaginare processi di crescita basati sull’innovazione e sull’imprenditorialità, è neces-sario quindi impegnarsi nella costruzione di una visione comune capace di generare coesione e di capitalizzare il prezioso lavoro delle istituzio-ni, delle imprese e dell’Università, condividendo esperienze e saperi essenziali per le generazioni che si affacciano ad un mondo del lavoro ricco di stimoli e di opportunità. Con questo obiettivo ci impegniamo quotidianamente per offrire ai nostri studenti un percorso formativo basato su solide competenze scientifiche ma anche in sintonia con i bisogni delle imprese e delle orga-nizzazioni, integrando la conoscenza del territo-rio. L’interesse per lo sviluppo locale, sostenuto da uno sguardo attento all’internazionalità, è premessa fondamentale per mantenere l’attrat-tività e la qualità di vita del nostro Cantone.

I giovani a lezione di imprenditorialitàLa cultura imprenditoriale è la base di un’economia dinamica. Gli ingredienti di questa cultura sono il coraggio, la tenacia, la per-

severanza, l’ottimismo, la creati-vità, l’entusiasmo e la capacità di trasformare idee in azioni. Questi ingredienti vanno coltivati anche tra i giovani affinché possano considerare la via imprenditoriale

come valida alternativa ad un lavoro dipendente sempre più sotto pressione. Il centro compe-tenze inno3 si è chinato sul tema, discutendone con alcuni espo-nenti del mondo della formazione e dell’economia ticinese, durante la presentazione del libro “Human spirits e cultura d’impresa” di Carla Fiorio e Debora Ferrero, che ha illustrato molti interessan-ti esempi di iniziative imprendi-toriali create da giovani. Il centro partecipa inoltre al progetto internazionale Global University Entrepreneurial Spirit Students’ Survey (GUESSS) che permette di rilevare l’attitudine, l’attività e l’intenzione imprenditoriale degli studenti Bachelor e Master SUPSI. Inno3 fa anche parte del Global Entrepreneurship Monitor (GEM), lo studio maggiormen-te riconosciuto al mondo sul fenomeno dell’imprenditorialità, che si occupa di rilevare i livelli di imprenditorialità in 70 Paesi, ana-lizzandone i fattori determinanti e suggerendo politiche in favore dell’imprenditorialità. La sensibilizzazione e la forma-zione in questo ambito hanno trovato ampio spazio anche nella giornata venture ideas, dove gli studenti SUPSI hanno presentato le loro idee imprenditoriali ad una giuria di esperti, raccogliendo suggerimenti e nuovi stimoli per la realizzazione dei loro progetti.

—Dipartimento scienze

aziendali e sociali—

Page 23: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

4342

—Dipartimento scienze

aziendali e sociali—

—Territorialità ed internazionalità

per costruire il futuro—

Formazione continua: corsi ad hocIl mondo professionale della Svizzera italiana è molto etero-geneo, e la molteplicità di attivi-tà presenti rappresentano una vera ricchezza per il territorio. Questa peculiarità implica però spesso esigenze formative particolari, atte a soddisfare obiettivi e strategie specifiche di un’azienda, organizzazione, istituto, ente o associazione.

La lunga esperienza nel settore della formazione continua, la conoscenza capillare del territo-rio e della sua realtà economica e sociale, l’accesso a docenti e professionisti esperti in diverse materie, permettono al Diparti-mento scienze aziendali e sociali SUPSI di garantire una forma-zione su richiesta ad aziende e organizzazioni pubbliche e private di vari settori. Si tratta di un’offerta formativa ad hoc che consente agli attori economici e sociali del territorio di aggior-nare i propri collaboratori su tematiche specifiche, usufruen-do delle competenze di docenti e di professionisti, in grado di rispondere alle esigenze di ogni singolo committente. Le richieste sempre più nume-rose in questo ambito hanno rappresentato un’interessante occasione di collaborazione tra il nostro Dipartimento e il territorio.

EMBA viaggio di studio in CinaL’Executive Master of Business Administration (EMBA) è un percorso formativo biennale, rivolto a professionisti attivi in importanti aziende del ter-ritorio. Giunto alla sua nona edizione, il Master ha mantenuto tutti gli elementi d’innovazione già introdotti nella precedente edizione, in particolare l’utilizzo del tablet iPad e della piat-taforma virtuale SUPSI nella didattica, come pure l’Inter-national Outdoor. In questo ambito, il primo study tour è stato organizzato a Shanghai in collaborazione con Swissnex China, Hub strategico istituito dalla Confederazione per favo-rire le imprese svizzere operanti all’estero. L’Outdoor ha previsto una serie di interventi mirati al business cinese, sulle opportuni-tà e sulle criticità annesse e sulla dimensione dell’interculturalità. Il programma è stato arricchito da numerose visite di aziende svizzere attive in Cina.In particolare Roche, Schindler e Swatch hanno ospitato i parte-cipanti EMBA, illustrando le loro esperienze in questo particolare contesto. Con questa iniziativa si è voluto integrare nel Master un orientamento internazionale.

Le lezioni spettacolo di “Palcoscienza”La Formazione continua, con la terza edizione del ciclo di incontri denominato “Palcoscienza”, ha voluto approfondire i meccani-smi mentali che il nostro cervello compie nel far fronte alla vita di tutti i giorni. Il primo incontro ha sorpreso e coinvolto la platea, grazie alle abili provocazioni di Matteo Motterlini, Professore di Filosofia della scienza, che ha evidenziato quanto comune-mente commettiamo degli errori che portano, proprio come le illusioni ottiche, a credere vere delle impressioni false. Recenti studi sulla neurobiologia della ra-zionalità dimostrano infatti che le nostre decisioni sono il prodotto di un’incessante negoziazione tra i cosiddetti processi automatici e processi controllati, facendoci assomigliare molto di più ad un ingenuo Charlie Brown che non all’ iper-razionale Mr. Spock di Star Treck. Il secondo incontro invece ha dispensato sorrisi a tut-to il pubblico, grazie alla lezione spettacolo dell’attrice e autrice Lella Costa su “L’arte dell’ironia”.

Attraverso esempi reali, la brillante attrice ha sottolineato come l’ironia sia un costante tentativo di libertà di pensie-ro, di onestà intellettuale, un metodo di interpretazione del mondo che consiste nell’essere capaci di modificare prospettiva e punto di vista. Le lezioni spet-tacolo hanno visto la numerosa partecipazione di un pubblico divertito ed interessato.

Intergenerazionalità: una risorsa per la società L’invecchiamento demografico, il cambiamento delle struttu-re familiari e la precarietà del mercato del lavoro sono divenuti temi di grande importanza poi-ché obbligano i governi a grandi sfide sociali ed economiche: aumento dei costi del sistema pensionistico e della protezione sociale con conseguente incre-mento delle spese sanitarie e sociali e conseguente pressione sui bilanci pubblici.

Questi cambiamenti contribui-scono a modificare le relazioni tra generazioni in termini di solidarie-tà, di valori, stili di vita, bisogni e benessere. In occasione dell’anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra gene-razioni, il Consiglio degli anziani del Cantone Ticino e il Consiglio Cantonale dei Giovani hanno dato mandato al Dipartimento scienze aziendali e sociali di svolgere una ricerca sui legami di solidarietà tra generazioni in Ticino.

La ricerca ha permesso di racco-gliere importanti informazioni sui rapporti tra generazioni e sulle condizioni di esistenza della popolazione residente. L’auspicio è che i risultati possa-no essere utili per la promozione di politiche ed iniziative regionali, pubbliche e sociali volte a raffor-zare i legami tra generazioni e a promuovere una cultura della convivenza e della solidarietà. Il convegno di presentazione dei risultati della ricerca ha voluto consolidare una piattaforma di scambio e dialogo attiva già dal-lo scorso anno, con la speranza che la stessa possa proseguire nel tempo continuando a favori-re risultati concreti.

Stage e volontariato per operatori sociali in formazioneLa pratica professionale è parte integrante del percorso formati-vo dell’operatore sociale e ha un valore equivalente alla forma-zione teorica. Essa permette allo studente di sperimentare ed acquisire “sul campo” gli strumenti di professionalità che gli consentono, gradualmente, di svolgere un’attività autonoma. La pratica professionale si concretizza attraverso gli stage ma anche attraverso l’attività di volontariato sul territorio, che rappresenta un’esperienza di cittadinanza e un’occasione di apprendimento. Riservato agli studenti del corso di Lavoro so-ciale, “Il volontariato nell’azione sociale” è un modulo formativo innovativo rispetto ai percorsi didattici tradizionali. Il modulo è articolato in due momenti, il primo centrato su una riflessio-ne di tipo storico e concettuale attorno al significato di volon-tariato per individuarne il senso e i valori soggiacenti. Il secondo momento è quello dell’esperien-za vera e propria, di circa cento ore di volontariato. La presenza viene certificata e ogni studen-te presenta un rapporto in cui commenta l’esperienza vissuta.

Si tratta di un’ulteriore espe-rienza sul campo che consente di conoscere e comprendere il contributo offerto dal cosiddet-to “terzo settore”. Il progetto volontariato, che si concretizza in circa 4.000 ore all’anno di at-tività, rappresenta un aiuto che l’Università dà alla società civile.

73110480%

Studenti iscritti alla forma-zione di base Bachelor e Master in Economia azien-dale e in Lavoro sociale

Totale laureati Bachelor e Master in Economia azien-dale e in Lavoro sociale

Studenti provenienti dal Canton Ticino

Page 24: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

4544

Si è trattato di un’iniziativa molto interessante e di un’ot-tima occasione per riflettere sul futuro del nostro sistema pensionistico. Il confronto con le giovani generazioni ha permes-so di dare vita ad un dialogo con i futuri interlocutori dello IAS e di raccogliere le loro impressio-ni e i loro suggerimenti. Per il Dipartimento, si è trattato di un’esperienza concreta di par-tenariato con i principali attori del territorio e di un’importante opportunità di arricchimento del percorso formativo degli studenti, sempre più sensibili ed attenti alle tematiche delle evoluzioni in atto nella società e nel mercato del lavoro.

“Novità fiscali”: un’edizione speciale Il Centro competenze tributarie ha pubblicato lo scorso autunno un numero speciale della rivista “Novità Fiscali”. 43 articoli, 48 au-trici e autori diversi per spiegare le origini, i contenuti, i punti forti e quelli deboli, i rischi e le oppor-tunità della Riforma III dell’impo-sizione delle imprese, una riforma che senz’altro segnerà il futuro della piazza economica svizzera.

Lo scopo di questa edizione spe-ciale è stato quello di rendere il più oggettivo e trasparente possibile il dibattito che ruota attorno alla Riforma III delle imprese. Proprio per questo il Centro competenze tributarie ha voluto coinvolgere un gran numero di esperti in modo da poter comprendere ogni singolo aspetto della Riforma che è stata ufficialmente lanciata con il Rapporto intermedio dell’orga-no di coordinamento all’attenzio-ne del Dipartimento federale delle finanze, reso pubblico nel mese di maggio 2013. Questa iniziativa rispecchia la natura del Centro competenze tributarie che, dal 2003, continua ad essere presente sul territorio attraverso un’offerta formativa di breve e lunga du-rata e con l’attività di ricerca, per consentire agli interessati di con-solidare ed aggiornare le proprie conoscenze, sempre più richieste, per un’ottimale consulenza fiscale a 360 gradi.

Strumenti di comunicazione per dialogare coi partnerL’attività formativa coinvolge in modo sempre più frequente ed intenso i partner del territorio e per questo si rende necessario l’utilizzo di mezzi di comunica-zione che permettano di man-tenere vivo il dialogo con i diversi pubblici di riferimento.

Con questo obiettivo sono nate negli anni diverse newsletter che rappresentano lo strumento ideale per informare tutti i nostri stakeholder sulle numerose iniziative del Dipartimento. “Apertamente News” offre tutte le informazioni sull’attività di-dattica nell’ambito delle scienze sociali, “Novità Fiscali” sui temi più attuali del diritto tributario, “inno3 news” un aggiornamen-to sui temi dell’innovazione, dell’impresa e dell’imprendito-rialità. Inoltre il Master in risorse umane propone una rivista bimestrale “HCM on line”, men-tre il corso di laurea in Economia aziendale riassume le attività formative, svolte durante l’anno, nella rivista “Economicamente”. Per quanto riguarda il web, oltre al sito internet, che viene visi-tato da un numero sempre più ampio di utenti, è stata creata la pagina Facebook che permette a studenti e docenti di partecipare attivamente, offrendo com-menti e contributi. L’obiettivo consiste nel comunicare l’impe-gno nell’attività didattica e nella ricerca ma anche nel proporre il proprio sguardo su una realtà in continua trasformazione, per of-frire possibili chiavi di lettura sia agli studenti che ai professionisti del territorio.

—Dipartimento scienze

aziendali e sociali—

—Territorialità ed internazionalità

per costruire il futuro—

Un progetto formativo innova-tivo sulle cure domiciliariI professionisti che si occupano delle cure a domicilio offrono un servizio che promuove il mante-nimento del massimo grado pos-sibile di autonomia degli anziani e di persone con difficoltà fisiche e sociali al fine di prevenirne l’isti-tuzionalizzazione. Il rapporto tra Cura e Territorio è posto al centro delle riflessioni del “CAS Cure do-miciliari e gestione del network territoriale” partito in autunno e organizzato dalla Formazione continua del Dipartimento scien-ze aziendali e sociali, del Diparti-mento sanità e dall’Osservatorio per le Medical Humanities SUPSI, in partnership con diversi Servizi di Assistenza e cura a Domicilio del Ticino. Il percorso formativo contempla apporti da diverse di-scipline tra cui le scienze umane, socio-antropologiche, sanitarie ed economiche riconoscendo lo sfondo etico di ogni gesto di cura e di aiuto.

Si intende valorizzare e sistema-tizzare un corpo di conoscenze specifico alla cura e all’aiuto ter-ritoriale e domiciliare fino ad ora rimasto in buona parte informale, per accrescere le competenze e il riconoscimento professionale de-gli operatori del settore. Si tratta di un progetto innovativo elabo-rato in collaborazione con diversi servizi territoriali allo scopo di attivare una formazione comune per operatori con approcci alla cura differenti. L’intento è quello di promuovere la collaborazione in rete ed il confronto tra i profes-sionisti della cura a domicilio sul territorio.

Giornata di studio sul futuro del sistema pensionisticoIn occasione del 65° anniversa-rio dalla fondazione dell’AVS, il Dipartimento scienze aziendali e sociali, in collaborazione con il Centro informazione AVS/AI e l’Istituto Assicurazioni Sociali, rappresentato dal Dir. Carlo Marazza, ha organizzato una giornata di studio dedicata al tema del sistema pensionistico svizzero che ha coinvolto studenti e docenti dei Bachelor in Econo-mia aziendale e Lavoro sociale.

Dopo gli interventi di importanti responsabili di settore, gli stu-denti coinvolti nell’iniziativa si sono suddivisi in sette gruppi di lavoro e, con l’aiuto dei docenti e il supporto di alcuni collabora-tori IAS, hanno affrontato aspet-ti specifici di questa complessa tematica. Al termine dell’attività didattica, ogni gruppo ha pre-sentato in una sessione plenaria le conclusioni e i risultati a cui è pervenuto.

1’74289%2’716

Partecipanti ai corsi di Formazione continua

Laureati inseriti nel mondo del lavoro a un anno dal conseguimento del titolo

Ore lezione di Formazione continua nel 2012

Page 25: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

4746

DicembreEvento di lancio Associazione SUPSI Alumni

Page 26: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

4948

Mauro Dell’AmbrogioMauro Dell’Ambrogio è dal 2013 Segretario di stato per la forma-zione, la ricerca e l’innovazione; dal 2008 già dirigeva la Segrete-ria di stato per la l’educazione e la ricerca, fusa poi con l’Ufficio federale della formazione professionale e della tecnolo-gia. Conseguiti il dottorato in giurisprudenza all’Università di Zurigo e i brevetti di avvocato e notaio, dal 1979 ha svolto funzioni pubbliche nel Cantone Ticino: giudice, comandante della polizia cantonale, segre-tario generale del Dipartimento educazione e cultura e capo progetto per la creazione dell’Università della Svizzera Italiana, segretario generale dell’USI. Dopo quattro anni alla direzione di un gruppo di cliniche private, dal 2003 al 2007 è stato rettore della SUPSI. A titolo accessorio ha sempre svolto attività politica, fra altro come sindaco del comune di Giubiasco, deputato al Parlamento ticinese e presidente dell’Azienda elettri-ca ticinese.

Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI) La SEFRI è l’autorità federale competente per le questioni nazionali ed internazionali con-nesse alla politica in materia di formazione, ricerca e innova-zione. Tra i suoi compiti principali vi è lo sviluppo di una strategia globale per lo spazio svizzero della formazione, della ricerca e dell’innovazione, pianificando le prestazioni e le risorse della Confederazione. Il suo operato si rivolge anche al piano interna-zionale, favorendo l’intercon-nessione della Svizzera e la sua integrazione nello spazio euro-peo e mondiale negli ambiti di competenza. Nel rispetto del suo mandato, la SEFRI deve garanti-re un’offerta formativa ampia e variegata, nonché l’equivalenza e la permeabilità della formazio-ne generale e professionale. Per quanto concerne la forma-zione professionale, la Segreteria di Stato lavora affinché quest’ul-tima sia sempre in linea con i bisogni del mercato del lavoro e con la sua evoluzione, mentre in ambito universitario, assicura che lo standard dell’insegna-mento e della ricerca sia sempre elevato.

La SEFRI svolge i suoi compiti coinvolgendo i Cantoni e le organizzazioni del mondo del la-voro, come pure le istituzioni e gli organi delle scuole universitarie, della promozione della ricerca e delle innovazioni.

Ritratto in breve:Mauro Dell’Ambrogioe la Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI)

Intervista con Mauro Dell’Ambrogio Il mondo accademico scientifico in un contesto di competizione globale

Formazione, ricerca e innovazione: la SUPSI con le sue attività contribuisce allo sviluppo economico cantonale e nazionale. In particolare, e malgrado la sua piccola dimensione, negli ultimi anni la SUPSI ha saputo distinguersi nel panorama svizzero delle scuole terziarie universitarie per il numero di progetti europei svolti e i finanziamenti ottenuti, posizionandosi al primo posto tra le Scuole universitarie professionali. Un risultato importante, preso da esempio dal mondo accademico scientifico svizzero, a dimo-strazione della qualità e delle competenze dei collaboratori attivi in seno alla scuola.

La ricerca e l’innovazione sono tra i principali motori dello svi-luppo economico. La trasfor-mazione della scienza in posti di lavoro e in nuovi prodotti non è però automatica, richiede numerosi elementi? Quali? Le buone competenze scienti-fiche e tecnologiche in un paese devono accompagnarsi con altre condizioni quadro per favorire l’imprenditorialità e la creazio-ne di posti di lavoro: la qualità dell’ infrastruttura, l’efficienza dell’amministrazione pubblica, la moderata regolamentazione del mercato del lavoro, la sicurezza del diritto, il moderato carico fiscale, l’assenza di corruzione, la qualità di vita in generale, e altri ancora sono i fattori determi-nanti. Compresa una buona formazione generale e profes-sionale in particolare.

Per disporre di un sistema di formazione di qualità e un alto livello di competenze scientifiche, l’apertura resta un fattore chiave?Non è un caso che molte im-prese svizzere di successo sono state e sono tuttora fondate da stranieri. Non è un caso che la Svizzera ha avuto la più alta concentrazione di premi Nobel per abitante, considerando però il luogo di lavoro e non il passa-porto. Dopo il voto dello scorso 9 febbraio c’è da sperare che il contingentamento non intacchi questa tradizione d’apertura, che vale nei due sensi: compresa la regola non scritta che uno Svizzero, per diventare profes-sore universitario, deve di regola avere compiuto all’estero i passi decisivi della carriera.

Page 27: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

5150

“Come per la ricchezza, i posti di lavoro, prima di distribuirli, bisogna crearli. E sono le persone di talento eccezionale a crearli.”

“Il Ticino è un caso speciale rispetto al resto della Svizzera, e queste specialità vanno viste come opportunità…”

“… i risultati raggiunti dal Ticino in così breve tempo nella produzione scientifica sono ammirati da tutti.”

Altrimenti?Altrimenti sarà inevitabile il de-clino: non solo delle nostre scuo-le universitarie, ma anche della nostra economia e per finire del nostro benessere. Anche quello - considerevole, comparato con altrove - dei beneficiari della ridistribuzione sociale, in favore dei quali si vuole ora arginare la concorrenza sul mercato del lavoro. Argine che può servire a contenere il dumping salariale, ma non deve permettere sconti sulle qualità necessarie a com-petere a livello internazionale.

Le università e la scienza non devono avere confini? Se USI e SUPSI potessero reclu-tare il loro personale scientifico solo in Ticino, tanto varrebbe chiuderle. Così almeno i Ticinesi, tornando tutti a studiare altrove come le precedenti generazioni, conserverebbero qualche op-portunità. È di poche settimane fa la notizia dell’acquisto per 500 milioni di un’azienda di softwa-re creata da un ex dottorando dell’IDSIA (complimenti a SUPSI e USI, co-portatrici di questo istituto). Sarebbe interessante andare a scoprire perché, dopo il dottorato, l’azienda l’aveva svi-luppata a Londra e non a Lugano. Come per la ricchezza, i posti di lavoro, prima di distribuirli, bisogna crearli. E sono le persone di talento eccezionale - rare su scala globale - a crearli.

In questo contesto quali sono le sfide affinché la Svizzera resti eccellente nel mondo accade-mico scientifico e tecnologico? Ora la competizione si fa vera-mente globale. Non è più soltan-to circoscritta a Nord America ed Europa. Nello scorso secolo la Svizzera ha beneficiato degli errori fatti da molti altri paesi europei, che hanno rovinato le loro strutture universitarie e scientifiche cedendo agli eccessi nazionalisti o sindacali. Paesi asiatici investono oggi moltissimo per dotarsi di univer-sità e centri di ricerca di massimo livello. A Shanghai ho visto quartieri in costruzione apposta per attirare ingegneri e ricerca-tori greci o spagnoli in cerca di nuove opportunità con le loro famiglie, comprensivi di scuole internazionali per i figli: e questo in un paese con decine di milioni d’abitanti in cerca di lavoro!

E noi? Con un Paese di 8 milioni di abitanti, che cosa possiamo fare contro questi colossi? Dobbiamo favorire gli investi-menti pubblici e privati, partico-larmente questi ultimi (che sono la maggioranza, anche nella ricerca) evitando di scacciarli con normative troppo fondamen-taliste o macchinose in materia di sperimentazione sull’essere umano o di organismi geneti-camente modificati; continuare a favorire l’interscambio tra imprese e istituti di ricerca; incoraggiare l’istituzione di poli strategici, pur conservando plu-ralità e concorrenza interne che hanno fatto finora buona prova; ottimizzare la complementarie-tà tra Fondo Nazionale per la Ri-cerca Scientifica e Commissione per la Tecnologia e l’Innovazione.

Ma tutto questo, se ben fatto, servirà al massimo per essere riconosciuti anche domani come partner con i quali scambiare alla pari. In futuro lo standard sarà forse d’avere fatto carriera a Shanghai, come negli Stati Uniti in passato, per poter disporre di esperienze e reti che consentano di tornare a dirigere con successo attività di ricerca qui.

E se guardiamo al piccolo Ticino? Il Ticino è solo per pochi aspetti un caso speciale rispetto al resto della Svizzera, e queste specialità vanno viste come opportunità, più che come svantaggi. Il sistema formativo universitario (USI e SUPSI) manca di una tra-dizione consolidata, ma questo favorisce soluzioni innovative. La distanza dai maggiori centri nazionali e la diversa lingua offrono rare opportunità nel reclutamento dei talenti. Lo stesso dicasi per l’enorme bacino e la conseguente pos-sibilità di scelta a disposizione immediatamente oltre frontiera. Già vent’anni fa, quando in Ticino furono avviati i progetti uni-versitari, si sapeva che il rischio maggiore sarebbe stato quello di mettere in piedi botteghe clien-telari per le ambizioni di persone del luogo. Rischio finora evitato: i risultati raggiunti dal Ticino in così breve tempo nella produzio-ne scientifica sono ammirati da tutti. Tener lontano quel rischio resta la maggiore sfida.

Lei è ora a Berna, ma non dimentichiamo che è stato a capo di quei primi progetti uni-versitari in Ticino, per esempio come direttore della SUPSI. Come guarda a quel periodo? Ricordo con piacere i tanti ottimi collaboratori che hanno affron-tato con intraprendenza rapidi cambiamenti, facendo crescere la SUPSI a modello per le SUP svizzere; purtroppo ancora oggi non abbastanza imitato dalle altre. Ho dato per quattro anni una mano a colleghi molto più bravi di me in tutto quel che facevano, ma bisognosi ogni tanto di incoraggiamento, rassi-curazione, riferimento d’azione collettiva; aiuti che potevo dare grazie alle mie multiformi esperienze precedenti. È stato un immenso piacere e privilegio svolgere quel ruolo.

A proposito delle sue multi-formi esperienze precedenti… Lei è stato tra l’altro giudice, comandante della polizia cantonale, segretario generale dell’USI, direttore della SUPSI. Senza dimenticare che è stato anche sindaco, deputato al Gran Consiglio ticinese e altro ancora. Ma da piccolo che cosa avrebbe voluto fare? E che con-sigli può dare per la carriera?A dieci anni ero stato piazzato da mia nonna come chierichetto e il parroco mi aveva individuato come candidato per il seminario; ma quando gli risposi: “potrebbe interessarmi se mi garantite di diventare papa” capì che non ave-vo l’umiltà necessaria per quella carriera e lasciò perdere. In verità non ho mai avuto un obiettivo preciso, se non quello di fare cose interessanti, adeguate alle mie

potenzialità. Ciò mi ha distolto dalle scorciatoie comode: se non avessi fatto gli studi in tedesco, milletrecento giorni di servizio militare, trent’anni di politica comunale; se non fossi andato a lavorare qualche anno nel privato, o ad annoiarmi in parlamento: ad ogni successiva opportunità ha contribuito imprevedibilmente un impegno volontariamente assolto prima. Ho esercitato o visto esercitare il potere in tutte le salse, dalle operazioni di polizia a quelle in ospedale; a 25 anni dirigevo un tribunale sentendomi quasi un dio in Terra; oggi mi pare ogni tanto di fare il portaborse di un consigliere federale, anche se all’estero mi ricevono come un ministro. La carriera soddisfa se è vissuta come servizio, sco-perta e anche divertimento, non come ascensione.

Page 28: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

5352

Dipartimentotecnologie innovative

DirettoreGiambattista Ravano

Galleria 2Via Cantonale 2cCH-6928 MannoT +41 (0)58 666 65 11F +41 (0)58 666 65 [email protected]/dti

Due nuovi settori innovativi: produzione sostenibile e bioingegneria

Il 2013 è stato un anno caratterizzato da un cospicuo aumento del numero di studenti nella formazione base, grazie anche alla nuova specializzazione in Energia introdotta per i Bachelor in Ingegneria meccanica ed elettronica. A livello internazionale, continua la progressio-ne dei corsi di Master in Cina.Anche la formazione continua ha prodotto ottimi risultati, con una buona affluenza ai corsi tradizionali ma anche alle nuove offerte in ambito di sicurezza informatica e informatica forense dove sono stati consegnati i primi diplomi. L’offerta è stata inoltre ampliata con il Master in Project, Program and Portfolio.Il neo costituito Istituto di sistemi e tecnologie nella produzione industriale sostenibile ha già raggiunto un indice di successo significativo grazie al suo orientamento ad importanti progetti europei.Il Dipartimento ha inoltre circoscritto le attività proprie nell’ambito della bioingegneria nei campi: medicina rigenerativa, ingegneria applicata alla medicina clinica, ingegneria molecolare e biofarmaceutica.

TeenElectronicCamp: due giorni di elettronica per allievi della scuola mediaDurante le scorse vacanze scolastiche autunnali 2013, una trentina di ragazzi e ragazze delle scuole medie provenienti da tutto

il Cantone ha partecipato con entusiasmo alla prima edizione del Camp di elettronica proposto alla SUPSI (TeenElectronicCamp).Le ragazze e i ragazzi hanno vissuto due giorni particolari, partecipando a diversi atelier

tenuti da giovani ricercatori della SUPSI che si sono concentrati sull’elettronica, sul funzionamen-to della telefonia mobile e sull’e-lettromiografia quale mezzo per misurare l’attività muscolare nel corpo umano.Al termine delle due giornate, i partecipanti hanno potuto cimentarsi nella costruzione di una stazione meteorologica elet-tronica che hanno portato a casa quale ricordo della settimana.

Il Camp, organizzato al fine di avvicinare i giovani al mondo dell’Ingegneria elettronica, ha presentato le opportunità che si aprono al termine di una formazione professionale e ha introdotto il mondo dell’elettro-nica a ragazze e ragazzi ticinesi. L’iniziativa ha suscitato un forte interesse e non è stato possibile fronteggiare tutte le richieste di partecipazione.Il Camp, visto il successo riscos-so, verrà certamente riproposto nella primavera 2014.

—Dipartimento

tecnologie innovative—

Page 29: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

5554

—Dipartimento

tecnologie innovative—

—Due nuovi settori innovativi: produzione sostenibile

e ingegneria biomedtech—

Consegna dei primi di diplomi in informatica forenseIl Servizio informatica forense della SUPSI (www.supsi.ch/forense), nel corso dell’anno ac-cademico 2013/2014 ha offerto la prima edizione del Certificate of Advanced Studies in Digital Forensics. Una disciplina nuova, rivolta al futuro e fortemente interdisciplinare. Il corso, della durata di un anno, ha coinvolto 11 studenti provenienti da diver-si settori professionali, attivi nel contesto tecnologico e legale. Grazie al supporto didattico di docenti SUPSI unito a quello di specialisti del settore provenienti dall’estero, è stata confezionata una formazione mirata con forte impatto sul territorio.

Le attività investigative del Servizio forense, dal quale nasce questo corso, hanno permesso di appurare il crescente interes-se da parte di aziende locali di poter disporre di nuove figure professionali con le adeguate competenze tecniche, utili a fini peritali-investigativi. Inoltre, le collaborazioni del Servizio con istituzioni locali e internazionali hanno permesso ai partecipanti di conoscere nuove realtà e nuovi contesti operativi, creando così da subito una rete di contatti diretti utili alle loro attività pro-fessionali.

INMOTO – Il Ticino leader nella fusione a cera persaIl progetto è stato realizzato in collaborazione con Precicast SA di Novazzano, leader europea nella produzione di componenti attraverso le tecniche di fusione a cera persa. Essa è attiva su scala mondiale e produce com-ponenti ad altissimo contenuto tecnologico tra i quali elementi per turbine a gas e componenti di motori a Jet.

Mediante l’applicazione di stru-menti e metodologie innovativi, è stato possibile aumentare l’efficienza del processo di pro-duzione di un componente per fusione a cera persa con anima in ceramica, andando a ridurre i costi, i tempi e i rischi di alcune attività critiche al suo interno.

È stato sviluppato un sistema meccatronico che permette di posizionare, monitorare e con-trollare la posizione delle anime ceramiche durante le fasi di chiu-sura dello stampo, di iniezione della cera e di raffreddamento.Un sistema esperto, espressa-mente elaborato durante il pro-getto, in funzione dei parametri geometrici dell’anima e delle ca-ratteristiche della cera, è in grado di determinare i parametri di processo ottimali per l’iniezione.Un risultato senza precedenti nel settore della fusione di altissima precisione che aiuta il Ticino a mantenere la leadership in questo settore.

Approfondimenti in Energia nella formazione BachelorNel corso dell’anno accademico 2012/2013 il Dipartimento ha deciso di avviare lo studio di un’offerta formativa orientata all’energia per i corsi di Laurea di Ingegneria elettronica rispetti-vamente Ingegneria meccanica.

Il piano formativo prevede i primi 4 semestri identici agli attuali, finalizzati a fornire delle solide basi scientifiche e tecnologiche generali, mentre le materie di approfondimento verranno offerte al quinto ed al sesto semestre. Nell’ottica dell’im-plementazione della strategia energetica nazionale e interna-zionale dei prossimi decenni gli approfondimenti tratteranno temi di rilevanza per l’energia quali la produzione, il trasporto, l’utilizzo ed il risparmio, lo stoc-caggio, le fonti ed i vettori.

Gli studenti immatricolati a settembre 2013 saranno i primi a poter scegliere l’approfondi-mento in energia all’ultimo anno di studio prima di diplomarsi nel 2016. I possibili sbocchi profes-sionali di questi futuri ingegneri, oltre alle tradizionali attività di ricerca e sviluppo, progetta-zione, collaudo ed esercizio di impianti e sistemi energetici, potranno essere attività con-nesse alle grandi trasformazioni che l’industria energetica sta vivendo, quali: l’incremento della competitività, le energie rinnovabili, la liberalizzazione dei mercati, l’impatto ambientale e la riduzione delle emissioni.

20 anni di elettronica – passato, presente e futuroIl 17 ottobre 2013 è stato cele-brato il 20° anniversario della creazione della sezione di elet-tronica presso la Scuola Tecnica Superiore (STS), in seguito inte-grata nella nuova SUPSI. Il nuovo indirizzo ha ampliato l’offerta della formazione professionale ingegneristica della scuola, dopo la creazione, nel quinquennio precedente, delle sezioni legate all’informatica.

È stata l’occasione per rendere omaggio alla lungimiranza di chi ha proposto, non senza diffi-coltà, la creazione di un tassello fondamentale per la formazione professionale, la tecnologia e l’innovazione in Ticino.

È stata pure l’occasione per mo-strare i frutti di tanto lavoro. Nel ventennio trascorso è stata perfezionata la proficua convi-venza tra insegnamento e ricerca applicata, punto di forza della formazione di una scuola univer-sitaria professionale. 200 ingegneri sono stati formati e un centinaio di progetti svolti con aziende ticinesi, svizzere ed europee, promuovendo il trasferimento di conoscenze e di tecnologia dall’accademia al mondo economico.La manifestazione si è conclusa con uno sguardo al futuro dell’e-lettronica, i cui sviluppi incredibili degli ultimi anni continueranno allo stesso ritmo rendendo interessante e competitiva per i giovani studenti la professione dell’ingegnere elettronico.

31869947

Studenti Bachelor

Studenti Master

Partecipanti alla formazione continua

Page 30: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

5756

—Dipartimento

tecnologie innovative—

—Due nuovi settori innovativi: produzione sostenibile

e ingegneria biomedtech—

3612 mio155

Nuovi progetti di ricerca applicata iniziati nel 2013

Volume finanziario della ricerca (senza il contributo del Cantone)

Unità lavorative a tempo pieno dedicate alla ricerca

WMF 2013: Lugano capitale mondiale della manutenzioneDal 4 al 6 settembre si è tenuto a Lugano il World Maintenance Fo-rum che ha visto la partecipazione di 100 autorevoli relatori fra i mas-simi esperti mondiali di Manuten-zione e di oltre 250 partecipanti da più di 30 stati di tutti i continenti. L’iniziativa organizzata da SUPSI, con la partecipazione delle istituzioni e delle industrie locali, è stata ospitata presso il Palazzo dei Congressi ed ha compreso la visita di importanti aziende in Ticino.L’evento si è articolato su 23 sessioni di lavoro e gli interventi hanno trattato temi afferenti diverse metodologie e tipologie manutentive, applicate a diversi settori industriali.

Nell’ambito dell’evento è stata annunciata la costituzione della International Maintenance As-sociation con sede a Lugano, che vede SUPSI fra i soci fondatori insieme a selezionate istituzioni di prestigio internazionale.Tale evento rappresenta al tempo stesso un importante riconoscimento ed una rilevante sfida per il Ticino e per la SUPSI, chiamati a rafforzare ulterior-mente la propria posizione internazionale in un settore industriale strategico, che potrà offrire numerose opportunità di ricerca, formazione ed eroga-zione di soluzioni industriali e servizi avanzati nel settore della manutenzione a livello globale.

L’ISTePS: un nuovo istituto dedicato ai sistemi di produzioneNel 2013 è stato fondato l’Istitu-to di sistemi e tecnologie per la produzione sostenibile (ISTePS) che ha per missione l’innova-zione dei prodotti, dei processi produttivi e dei modelli di busi-ness al fine di accompagnare le imprese nell’affrontare le sfide della globalizzazione in termini economici, ambientali e sociali, aumentandone competitività e valore aggiunto, riducendone consumi ed emissioni e miglio-rando sicurezza, salute e benes-sere di lavoratori e consumatori.

Tale missione è perseguita sviluppando il capitale umano ed innovando sistemi e tecnologie di produzione, rispettivamente attraverso attività di formazione Bachelor, Master e continua, ed attraverso attività di ricerca, sviluppo e trasferimento, con riferimento al ciclo di vita dei prodotti, dei processi industriali e delle relative filiere.L’Istituto di sistemi e tecnologie per la produzione sostenibile opera all’interno dei principali programmi di ricerca europei nell’ambito dei sistemi di produ-zione, in una rete di eccellenza di livello internazionale. Può così portare sul territorio competen-ze qualificate a supporto delle imprese locali, per accrescerne la competitività sul mercato globa-le, con particolare focus sui settori più strategici per il Ticino quali ad esempio la meccanica avanzata o la moda.

Monitoring, Treatment and Prediction of bipolar Disorder Episodes (MONARCA)Il progetto europeo MONARCA, finanziato nell’ambito del 7th Framework Programme, si è posto l’obiettivo di sviluppare e validare soluzioni per il moni-toraggio continuo di parametri fisiologici e comportamentali rilevanti per la predizione e la cura di episodi bipolari. Il disturbo bipolare è una grave malattia mentale che causa, nei soggetti affetti, episodi alternati di depressione o maniacali inter-vallati da stati di quasi normalità.

La terapia normalmente som-ministrata ai pazienti bipolari consiste in un cocktail di psico-farmaci che viene adeguata di tanto in tanto in base allo stato del paziente. Con il progetto MONARCA è stato sviluppato un sistema, principalmente basato su smartphone, in grado di acquisire in modo trasparente all’utente una serie di parametri fisiologici e comportamentali che, adeguatamente analizzati, consentono di prevenire l’insor-gere di questi episodi. In questo modo non solo si rende il paziente stesso più attento e capace di reagire in anticipo ai suoi stati d’animo, ma si può anche dosare la terapia farma-cologica in modo personalizza-to. I risultati del progetto hanno dimostrato, attraverso il suppor-to di un considerevole numero di pazienti che hanno preso parte alle fasi di trial, che l’efficacia del sistema MONARCA è pressap-poco equivalente a quella della terapia farmacologica.

Apprendimento Automatico e Data miningUno dei temi di ricerca più importanti in questi ultimi anni è l’estrazione di conoscenza da grandi banche dati, dai social me-dia e da internet. Recentemente grosse aziende come Google, Facebook e Apple stanno facendo investimenti ingenti in questo settore per riuscire a ricavare in maniera rapida ed efficace le informazioni utili a descrivere dati complessi o a classificare in maniera efficiente informazioni ancora sconosciute.

L’idea di base è di addestrare un computer a eseguire questi compiti partendo da un insieme di esempi. Con queste tecniche di machine learning (apprendi-mento automatico) è possibile riconoscere segnali stradali, ca-pire le frasi di un dialogo, classifi-care la bontà di un investimento, scoprire una truffa fatta con le carte di credito e fare in modo che un robot interagisca con gli esseri umani. A partire da studi più metodo-logici realizzati col supporto del Fondo Nazionale Svizze-ro, all’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale vengono realizzati progetti più applicativi grazie al supporto della Commissione Svizzera per la Tecnologia e l’Innovazione (CTI). Nell’anno 2013 sono stati attivati diversi progetti in questo settore con aziende ticinesi, tra i quali citiamo: la società QBT di Chiasso col progetto per la valo-rizzazione di portafogli di crediti in contenzioso, la società Hoosh di Lugano per la previsione del comportamento degli utenti in risposta alle query su Google e la ditta Medigest di Lugano per lo studio di sofisticati strumenti statistico/finanziari per il calcolo del controvalore di portafogli con prodotti derivati.

Page 31: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

5958

Conservatoriodella Svizzera italianaScuola universitaria di musicaDirettoreChristoph Brenner

Via Soldino 9CH-6900 LuganoT +41 (0)91 960 30 40F +41 (0)91 960 30 [email protected]

Music minus one – i saperi e le ricchezze del futuro si creano anche con la rete incompleta ed il dialogo finto

È apparentemente stata una trovata di business vincente, quella creata nel 1950 sotto il nome music minus one. Un’idea semplice: registrare una base omettendo una parte (solitamente solisti-ca) che poteva essere aggiunta dal vivo, feno-meno che anche il non-musicista conoscerà se è mai entrato in contatto con il Karaoke, nato e diffusosi ben dopo.La musica, nonostante il successo di music minus one, si basa essenzialmente sull’interazione e sulla collaborazione, probabilmente piú di qual-siasi altro ambito della SUPSI, e forse proprio perché può fare a meno dell’idioma. Il Conservatorio, con la sua Scuola universitaria, continua ad essere molto internazionale, per i suoi studenti provenienti da 40 paesi diversi e per il suo corpo docenti poliglotta, ma allo stesso tempo vanta forti radici territoriali grazie ai di-partimenti Scuola di Musica e Pre-professionale.

ArtEM: Arte, Educazione, MediazioneArtEM costituisce la prima area del settimo Asse di Ricerca; i suoi obiettivi principali sono incrementare l’apprezzamen-to dei cittadini nei confronti dell’arte ed analizzare l’impatto che le iniziative di tipo artistico hanno sul territorio e sulla vita degli individui. Più in dettaglio, ArtEM si impegna nello sviluppo di progetti concepiti in funzione delle specifiche esigenze e potenzialità dei comuni pre-senti nella nostra regione, realiz-zando eventi i cui contenuti arti-stici sono affiancati da elementi di educazione e di mediazione. Nel contesto degli Assi di Ricerca SUPSI, ArtEM costituisce una va-lida piattaforma per lo sviluppo di collaborazioni interdiscipli-nari, non solo perché i contenuti delle varie attività comprendono musica, teatro ed altre forme di espressione artistica, ma anche perché gli studi sull’impatto favoriscono il consolidamento delle sinergie tra dipartimenti con competenze diverse. Tra le iniziative già avviate e in corso di sviluppo, si segnalano due cicli di guide all’ascolto realizzati in collaborazione con il Comune di Faido (presso l’aula magna delle scuole e presso la casa an-ziani Santa Croce), e la rassegna di manifestazioni dedicate al Risorgimento italiano realizzate nel Museo Vela di Ligornetto.

—Conservatorio della Svizzera italiana

Scuola universitaria di musica—

Page 32: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

6160

Tra commedia musicale e musical radiofonico con 900presente Apice della collaborazione tra la Fiction radiofonica ed il Con-servatorio della Svizzera italiana, in aprile 2013 è stata allestita dal vivo alla RSI con enorme successo la commedia musicale “All’angelo blu”.L’idea originale della regista Mariella Zanetti, già autrice RSI, è stata quella di trasformare il testo di Heinrich Mann “Profes-sor Unrat oder Das Ende eines Tyrannen” in una commedia mu-sicale radiofonica da camera, con attori-cantanti accompagnati da strumentisti del Conserva-torio che entrano nell’azione, divenendone parte integrante.Giovanni Santini, studente del Master di composizione al Conservatorio, ha reinventato le musiche da ballo dell’epoca, dal “liscio” al tango, con spiccate influenze statunitensi.

La rassegna “900presente” ha superato i 15 anni di attività, è co-prodotta dal Conservatorio della Svizzera italiana assieme a RETE DUE della RSI ed è parte integran-te della stagione sulle avanguar-die artistiche LuganoModern (www.luganomodern.ch).

Neon&caffeine incontra la moda di Stéphane JansonNel 2013 Spazio21 inizia un nuovo ciclo dal titolo neon&caffeine. Le produzioni sono caratterizzate da tre fasi. Nella prima fase n&c incontra un personaggio per intervistar-lo ed esplorarne la disciplina nella forma del documentario. La seconda fase prevede la presentazione del personaggio al pubblico: il documentario si trasforma in un “docu-concerto” in cui le interviste vengono integrate con musica dal vivo e musica elettronica. Brani colle-gati al profilo del protagonista, prevalentemente del repertorio contemporaneo e classico, sono eseguiti da studenti e docenti del Conservatorio.

L’obiettivo è di raccontare al pubblico il protagonista, non solo con le parole ma anche attraverso un’esperienza sonora immersiva. La terza fase consiste nel montaggio dei documen-ti raccolti e delle esecuzioni musicali in un prodotto finale da diffondere. La serata d’apertura, Vanitas, ha avuto come prota-gonista Stephan Janson, insolito sarto, come lui stesso ama definirsi, distante dai cliché tipici del mondo della moda. È stato esplorato il suo mondo per capire dove nasce la bellezza e quali sono i punti in comune con la musica, disciplina non iso-lata e a sé, come spesso si tende a pensare, ma che parla di tutti noi e della nostra quotidianità più di quanto si immagini.

Forum Elettronica – conferenze e concerti in collaborazione con OggimusicaLa musica elettronica è un mondo in continua evoluzione, così come le apparecchiature elettroniche che ci seguono nella vita di tutti i giorni e sembra-no scandire, a colpi di sempre nuovi modelli e miglioramenti, l’evoluzione della nostra società. Cosa stanno preparando i “compositori elettronici” di oggi per il nostro senso dell’udito? Il 10 e l’11 ottobre 2013 sono state giornate ricche di confe-renze, presentazioni di progetti e ospiti internazionali in cui si è cercato di dare uno spaccato della ricerca in corso in questo ambito. Il progetto, realizzato in collaborazione con l’associa-zione Oggimusica, ha coinvolto, oltre agli studenti della Scuola Universitaria del Conservatorio della Svizzera italiana, anche studenti provenienti dalla Scuola Universitaria di Basilea e dal Conservatorio di Como e Milano. Ha completato il panorama il concerto serale con l’ensemble Souyuz21 di Zurigo.

—Conservatorio della Svizzera italiana

Scuola universitaria di musica—

—Music minus one – i saperi e le richezze del futuro

si creano anche con la rete incompleta ed il dialogo finto.—

4012 75%

Studenti Bachelor e Master provenienti da 40 paesi diversi

Progetti di ricerca attualmente in corso

Studenti Master

Page 33: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

6362

FernfachhochschuleSchweiz

DirettoreKurt Grüınwald

Überlandstrasse 12Postfach 689CH-3900 BrigT +41 (0)27 922 39 00F +41 (0)27 922 39 [email protected]

Rafforzare i rapporti con l’economia

Gli sviluppi demografici e la necessità di appren-dimento continuo evidenziano la potenzialità nel settore della formazione continua. I corsi di formazione continua possono essere concepiti insieme a imprese e associazioni, arricchendo i corsi di laurea con progetti e argomenti inerenti all’impresa. In questo contesto, e con l’obiettivo di rafforzare i nostri rapporti con l’economia, nel 2013 siamo passati alla realizzazione e all’am-pliamento del settore Corporate Relations. Cooperazioni con e per le imprese sottolineano la nostra aspirazione a realizzare incarichi di ser-vizi per gli istituti e quindi sostenere le loro attivi-tà nella ricerca applicata. Questo richiede l’inten-sificazione di comunicazione e di interazione con le imprese per posizionare e meglio far co-noscere la Fernfachhochschule Schweiz (FFHS).

Progetti FFHS per l’economiaLa collaborazione della FFHS con l’economia si svolge su vari livelli. Da un lato gli istituti FFHS gestiscono progetti di ricerca, coinvolgendo le imprese nella loro ricerca, mentre dall’altro la FFHS offre alle imprese il proprio know-how specialistico sotto forma di progetti di consulenza. Anche i progetti degli studenti, ad esempio le tesi di Bachelor o Master, sfociano in coopera-zioni con l’economia vicine alla realtà. Il punto di partenza per la collaborazione con l’economia sono i punti tematici prioritari e i campi di ricerca della FFHS.

Perciò gli istituti di ricerca FFHS realizzano in continuazione – come si conviene alla strategia “E-University” – progetti nel settore dell’E-Collaboration, dell’E-Learning, del manage-ment dell’innovazione e del Web Science. Anche in futuro, la FFHS intende incrementare l’impe-gno per e con le imprese. Anja Bouron, in qualità di Account Managerin dell’FFHS, si occupa dall’ottobre 2012 dell’acces-so alle e dello scambio con le imprese: “Il mio compito consiste nel presentare attivamente la FFHS presso imprese e associa-zioni e di posizionarla per quello

che, oltre che fornitrice di corsi di laurea affiancati al lavoro, effettivamente è: un eccezionale partner di servizi e ricerca per l’economia.”

PRANET: networking professionale su XINGIl desiderio di connessione e di scambio reciproco è grande anche nella FFHS. Nel 2011 è stato perciò avviato un progetto di strategia finalizzato a favorire il contatto tra docenti, studenti ed ex-studenti della FFHS. Ne è nato il gruppo XING PRANET, acronimo per Rete della Pratica. “I partecipanti alla Rete della Pratica possono ampliare il loro networking professionale, sfruttando così il suo potenziale per incrementare il loro successo personale e professionale”, spie-ga la responsabile del progetto Cindy Eggs del Servizio Ricerca FFHS. “Essi concentrano le cono-scenze di esperti, si scambiano con persone dalle idee affini, conquistano nuovi clienti e si mostrano in pubblico.” Finora circa 160 membri sono iscritti alla piattaforma. È dunque ar-rivato il momento di incontrarsi non soltanto online ma anche face-to-face: per incrementare ulteriormente l’interazione tra i membri del gruppo, nel 2014 a Zurigo si terrà il primo incontro per i membri di PRANET. In questa occasione si tratterà di mostrare le competenze e i campi di attività dei membri e di creare una base per uno scambio approfondito (https://www.xing.com/net/ffhspranet).

—Fernfachhochschule

Schweiz—

Page 34: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

6564

—Fernfachhochschule

Schweiz—

—Rafforzare i rapporti

con l’economia—

Gli studenti fanno ricerca di mercato per le PMIAlla FFHS si elaborano servizi per le imprese anche direttamente dalla formazione. Così, una classe del corso di laurea Bachelor in economia aziendale ha effet-tuato nel suo approfondimento “Management dell’innovazione” una ricerca di mercato e statistica applicata per un fioraio.

Gli studenti hanno abbozzato formulazioni delle richieste del fioraio “Springflor GmbH” di Kloten riguardo al marketing mix. Come strumento, hanno impiegato le 4 “P”, che caratte-rizzano gli aspetti aziendali di Prodotto, Prezzo, Punto Vendita e Promozione (in inglese: Product, Price, Place, Promotion). In base a un’analisi ambientale e aziendale, gli studenti hanno enunciato dei quesiti di ricerca e formulato delle ipotesi. Al termine del progetto è stato possibile dare a Springflor consigli concreti per incrementare il successo e raggiungere un’of-ferta più a misura di cliente.

IMI studia le imprese sociali in SvizzeraLa razionalizzazione e la concor-renza in aumento sul mercato del lavoro svizzero rendono difficile a una parte della popo-lazione trovare o mantenere un impiego fisso nel mercato del lavoro regolare. Perciò, le misure d’integrazione al lavoro diventano sempre più impor-tanti. Come particolarmente promettenti sono discussi, sotto la voce “impresa sociale”, dei modelli aziendali orientati al mercato del lavoro. Nell’ambito di un progetto di ricerca BREF – in questo contesto si tratta di un programma di cooperazione della Fondazione Gebert Rüf e della conferenza dei rettori delle scuole universitarie professionali – per la prima volta questo tipo di organizzazione è contem-plato, analizzato e discusso

sistematicamente. “L’obiettivo è un censimento completo delle imprese sociali in Svizzera. Si vuole dare così un contributo fondamentale all’evoluzione di tale ramo occupazionale relati-vamente nuovo e alla valutazio-ne delle numerose innovazioni”, dice il professore Dr. Daniel Zöbeli, direttore IMI e responsa-bile del progetto da parte della FFHS. In collaborazione con i re-sponsabili di azienda, regolatori e ulteriori soggetti interessati a questo proposito si elaborano le basi per strutturare in maniera più coerente ed efficiente il siste-ma delle istituzioni integrative al mercato del lavoro nonché per meglio coordinare l’offerta eterogenea.

Jobs.ch, Zalando e XINGIl Laboratory for Web Science (LWS) della FFHS fa ricerche intensive nel settore Recom-mender Systems. Questi sistemi elaborano dati sulla base delle attività dell’utente sul sito Web e forniscono agli utenti di Internet raccomandazioni individualizzate.

Jobs.ch, il portale del lavoro più importante della Svizzera, ha chiesto a LWS di eseguire uno studio preliminare, che analizza i dati alla base di “jobs.dna”, vale a dire in concreto gli annunci, i profili degli utenti e i dati di tran-sazione (click). “jobs.dna” calcola le concordanze tra i posti vacanti e i potenziali candidati. Inoltre, LWS collabora con il Politecnico di Dortmund e Zalando (con una quantità di dati immensa), per aiutare l’impresa con delle pro-poste volte a soddisfare ancora più miratamente le preferenze dei propri clienti. Per Xing, LWS ha sviluppato, in cooperazione con

il partner Xings Semantik “x 28”, una nuova tecnologia che per-mette agli utenti di visualizzare il proprio potenziale di carriera. La nuova offerta calcola possibili iter in base ai percorsi di carriera registrati presso Xing. Le analisi LWS non aiutano soltanto gli utenti finali. Esse permettono soprattutto di farsi idee impor-tanti circa il comportamento carrieristico degli utenti regi-strati e aiuteranno a sviluppare un servizio più individuale, improntato sugli utenti.

Conferenza online di Virtual e Digital StorytellingIn occasione della prima confe-renza virtuale di Storytelling (VIS), il 21 novembre 2013 gli esperti e gli interessati hanno avuto uno scambio di opinioni circa l’impiego di “Stories for Learning in Educa-tion and Business”.

L’iniziatrice e organizzatrice è sta-ta Nicole Bittel, del Servizio Ricer-ca FFHS: con la VIS, essa spera di riuscire a promuovere la sensibilità per l’impiego di Storytelling anche nella formazione universitaria. In quanto E-University, è ovvio che la FFHS offra tali eventi anche online, rientrando questo nelle sue competenze primarie. Inoltre, il Servizio Ricerca si occupa in-tensamente dell’argomento della E-Collaboration. Di conseguenza la VIS si addice perfettamente alla FFHS e consente la partecipazione anche a visitatori internazionali. Grazie all’ingaggio di Joe Lambert dagli USA come Keynote Speaker la VIS, pur essendo una conferen-za al proprio esordio, ha potuto vantare la partecipazione di un esperto di grande prestigio nel campo del Digital Storytelling. Ma perché si impara meglio con le storie? Trasmettere il sapere con le storie crea vicinanza e impor-tanza. Un argomento è visualiz-zato direttamente e instaura un rapporto con la (propria) vita.

Inoltre, l’apprendimento via Storytelling è qualcosa di sensua-le: si ascolta, si creano immagini proprie e si vivono emozioni. L’essere umano, come homo narrans, impara in modo del tutto naturale dalle storie, e gli adulti non ne sono per niente esclusi.

Gruppi di amici nelle reti socialiCome si comportano le persone nelle reti sociali? È la domanda che Marcus Kesper si è posto nella sua tesi di Bachelor, met-tendosi alla ricerca di un metodo adeguato per identificare i grup-pi di amici nelle reti sociali.

L’analisi di gruppi di amici si occupa della ricerca di gruppi di attori nelle reti sociali. Nell’am-bito della sua tesi, Marcus Kesper – diplomato in informatica presso la FFHS e specialista IT in una grande azienda globa-le – ha concepito un algoritmo per trovare i gruppi di amici che comunicano in modo partico-larmente intenso e ai quali è possibile assegnare determi-nati ambiti tematici. Le analisi di tali gruppi di amici servono ad esempio per le applicazioni come la ricerca di mercato, la pubblicità mirata o per trovare e amministrare le cognizioni spe-cialistiche. Le soluzioni esistenti erano adatte solo per piccole reti o non fornivano risultati utilizzabili per ulteriori ricerche. Kesper ha optato per il metodo Tabu Search come base per il suo algoritmo. I record di dati anoni-mizzati e liberamente accessibili coprono soltanto piccole reti, non permettendo così di testare l’efficienza dell’algoritmo. Perciò Kesper ha sviluppato un proprio simulatore di rete capace di realizzare reti con le tipiche caratteristiche delle grandi reti sociali online, come ad esempio Facebook.

Apprendimento basato sul giocoGrazie ad un finanziamento del fondo di ricerca della FFHS, nel 2013 si è svolto il progetto comu-ne SUPSI-FFHS “Games 4 Lear-ning” che si occupa di metodi di insegnamento e apprendimento basati sul gioco. Questo progetto vuole aprire le porte all’appren-dimento basato sul gioco presso istituti di formazione superiore. Sotto la direzione del Prof. Willi Bernhard del Servizio Ricerca, nel progetto si vuole sviluppare un set di giochi di apprendimento, utilizzabile per scopi dimostrativi e adattabile a vari contenuti di apprendimento. Soprattutto da parte degli insegnanti e docenti l’interesse all’apprendimento basato sul gioco è notevole. Nonostante ciò, le applicazioni per adulti applicate per scopi di apprendimento sono rare. “Nei settori specifici della gestio-ne del sapere o del progetto o ad es. Business Process Enginee-ring non esistono praticamente applicazioni, sebbene queste si prestino in modo eccellente per tali contenuti di apprendimento”, dice Willi Bernhard. Perciò il progetto “Games 4 Learning” mira a giochi di appren-dimento basati su HTML-5, facil-mente modificabili e installabili in modo molto flessibile.

“Si presenta bene”: collaborazione con ViennaAffinché in futuro la qualità del materiale didattico e dei moduli soddisfi ancora meglio le esi-genze degli studenti, i ricercatori dell’Institut für Fernstudien- und eLearningforschung (IFeL) della FFHS lavorano costantemente al miglioramento della struttura visuale di materiali didattici e ambienti di apprendimento onli-ne. Un risultato di questa attività di ricerca è stato pubblicato adesso nel “Lehrbuch für Lernen und Lehren mit Technologien” di M. Ebner e S. Schön al capitolo “Sieht gut aus” (si presenta bene). Gergely Rakoczi, che opera presso l’Università tecnica di Vienna, lavora anche nell’ambito dell’utilizzabilità di ambienti di apprendimento online, come ad esempio Moodle. Egli ha propo-sto all’IFel di scrivere su questo

argomento, insieme a Margit Pohl, un capitolo orientato all’u-tilizzo. Nella primavera 2011 il testo interdisciplinare L3T è sta-to pubblicato per la prima volta. Comprende argomenti attuali, campi di applicazione, risultati di ricerca e tecnologie, che non erano (ancora) stati riportati nei testi esistenti, ma la cui necessità era percepita. Nell’agosto 2013 il libro è stato completamente rielaborato e aggiornato. La peculiarità del libro: è possibile leggerlo completamente online. Con l’aiuto di 268 collaboratori è stato possibile mettere a disposi-zione 59 capitoli come risorsa di formazione libera (www.l3t.eu).

Solution Finder Model: un metodo di risoluzione dei problemiIl Servizio Ricerca della FFHS ha sviluppato uno strumento per ordinare e organizzare in modo sistematico le dichiarazioni fatte in gruppi di discussioni: il Solution Finder Model (SFM). Il metodo SFM trova applicazione nelle discussioni di gruppo per fare chiarezza e ordine, ad esempio in brainstorming e workshop facili-tati in presenza, ma anche quando i collaboratori esprimono i loro pareri in fori online. Infatti durante una vivace discussione manca spesso il tempo per la riflessione e l’inserimento delle dichiarazioni in una sistematica. Così le esigenze, gli obiettivi e le soluzioni sono assegnate erroneamente o sono già combinati o mescolati in una dichiarazione. Il fulcro del SFM è una scheda. Su questa il condut-tore può suddividere e registrare le dichiarazioni in tre categorie: esigenze, obiettivi e proposte di soluzione. Inoltre il metodo SFM permette di creare triadi, il che significa di potere collega-re in modo ottimale esigenze, obiettivi e soluzioni, così che gli uni siano adatti agli altri. Questa rappresentazione ordinata, che facilita la panoramica e riduce gli equivoci, avvicina il gruppo ad una soluzione molto prometten-te, tale da rendere possibile una maggioranza di consensi. “Con un minimo di sistematica il SFM crea un massimo di chiarezza”, riassu-me in poche parole Marco Bettoni, responsabile del Servizio Ricerca.

1’0915192341

Studenti Bachelor e Master

Corsi Bachelor e Master

Numero di diplomati Bachelor e M aster

Numero di partecipanti alla formazione continua

Page 35: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

6766

NovembreCerimonia di consegna dei diplomi, Locarno

Page 36: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

6968

Intervista con Francesca GemnettiValorizzare la cultura del territorio: una scelta vincente

L’arte e la cultura nelle sue diverse forme costituiscono un fattore impor-tante di sviluppo economico e di valorizzazione territoriale. In questo contesto la SUPSI partecipa attivamente allo sviluppo culturale del Cantone, proponendo corsi Bachelor e Master nei settori del design, dell’architettura d’interni, della conservazione e del restauro e, grazie all’affiliazione della Scuola Teatro Dimitri e del Conservatorio della Svizzera italiana, anche nell’ambito della musica e del teatro. Formazione, ma anche numerose attività di ricerca applicata svolte per i partner locali, tra i quali la CORSI, che negli ultimi anni ha richiesto più volte la collaborazione della SUPSI, generando occasioni di arricchi-mento per gli studenti e nuove sfide legate alla ricerca in ambito culturale.

Dai suoi diversi osservatori, in questi ultimi 15 anni ha vissuto il cambiamento avvenuto in Ticino: da cantone orientato al turismo a cantone universitario. Come legge questa nuova realtà? Ci sono due livelli distinti. Il primo implica l’arricchimento della nostra regione, le nuove opportunità nate dalla presenza di scuole universitarie, così come i vantaggi per la nostra realtà professionale. Rispetto ai tempi in cui ho studiato, ci sono più possibilità di formazione in Tici-no. I percorsi si sono moltiplicati, creando nuove opportunità. La realtà universitaria in Ticino attrae ragazzi da ogni parte del mondo, con loro si moltiplicano le idee e ci si apre verso l’esterno.

E il secondo livello? Il secondo aspetto riguarda il singolo studente. Anche con la presenza dell’Università in Tici-no, vale sempre la pena partire. La realtà universitaria non deve generare una chiusura ma deve essere uno stimolo per i giovani ticinesi a confrontarsi con nuove realtà, a imparare nuove lingue. Le esperienze formative lontane da casa devono restare un valore perché il contatto con le altre culture è un privilegio da cogliere.

Francesca GemnettiNata a Bellinzona nel 1957, laureata in diritto all’Università di Berna, esercita per oltre 20 anni l’attività di avvocato e notaio a Bellinzona, dove da sempre abita. Dopo un quadriennio nel Muni-cipio di Bellinzona, presiede per alcuni anni il locale Ente Turistico. Per 12 anni è membro del Gran Consiglio Ticinese nelle fila del PPD.Presiede la Commissione svizze-ra per l’Unesco dal 1998 al 2010.Nel 2008 diviene responsabile del Servizio giuridico RSI, che lascia nel corso del 2012 per assumere a tempo pieno la funzione di Segretaria generale della CORSI, attualmente svolta.

Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (CORSI) Nata nel gennaio del 1939, la CORSI rappresenta l’utenza della Svizzera italiana presso la SRG SSR e funge da collegamento tra il pubblico italofono e la Radiote-levisione svizzera di lingua italia-na (RSI). Attraverso l’attività dei suoi organi, la CORSI si impegna affinché il rispetto del mandato di servizio pubblico radiotelevi-sivo ed il principio di federalismo siano garantiti nella produzione, l’elaborazione e la diffusione di programmi radio, tv e di altre offerte editoriali della RSI. Come sancito nel proprio statuto, attraverso la sua attività la CORSI contribuisce all’informazione, allo sviluppo culturale, alla libera formazione dell’opinione, alla for-mazione individuale e all’intratte-nimento pubblico.

Oltre a questo, essa interpreta l’identità del paese, promuove la specificità della Svizzera italiana nel contesto nazionale, tutela ed afferma le caratteristiche lingui-stiche e culturali della Svizzera italiana e i valori dell’italianità in Svizzera. Così facendo, la CORSI si fa garante e portavoce delle aspettative degli utenti italofoni nei confronti della radio e della televisione e, tramite una serie di attività ed eventi, promuove il dibattito sul servizio pubblico radiotelevisivo, creando al con-tempo opportunità di dialogo tra la RSI e la popolazione svizzera di lingua italiana, contribuendo a radicare l’azienda nel territorio circostante.

Ritratto in breve:Francesca Gemnettie la Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (CORSI)

Page 37: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

7170

I giovani possono poi sempre ritornare in un Ticino, dove oggi è possibile spendere le proprie idee. Questo è un aspetto molto interessante. Il Ticino è “terra d’artisti” e ha un ricco poten-ziale di idee, oggi esistono tutti gli incentivi per realizzarle, ad esempio per creare start-up e per spendere le proprie idee sul nostro territorio. Forse manca ancora lo spirito imprendito-riale, e questo è probabilmente dovuto a un fattore culturale, e occorre quindi affermarlo. È essenziale trasmettere questa nuova visione imprenditoriale (il famoso “yes I can”) e soprat-tutto informare le persone che tali possibilità esistono e sono percorribili.

Veniamo al suo ruolo di Segretaria generale della CORSI, è sicuramente un ottimo osservatorio sulla nostra realtà. La missione della CORSI è da un lato vigilare sulla qualità della produzione RSI, quindi in lingua italiana, e dall’altro è compren-dere le aspettative del nostro territorio italofono riguardo ai programmi che vengono diffusi e pagati con il canone, quindi di servizio pubblico. La nostra società cooperativa ha bisogno di essere vicina agli utenti radio-televisivi. Per creare un dialogo e ottenerne la fiducia, occorre essere conosciuti. Per questo proponiamo spesso occasioni di incontro, approfondimento e di riflessione. Ritengo che la CORSI, con la sua struttura democratica e cooperativa, sia uno strumento fondamenta-le che dovrebbe essere usato assiduamente. Le persone che pagano il canone devono

sapere a chi indirizzare le proprie critiche. Alla CORSI si possono inviare reclami e suggerimenti sui programmi della RSI, che se del caso, sottoponiamo alla direzione dell’azienda. Abbiamo a disposizione uno strumento di mediazione e di controllo de-mocratico utile, che non esiste in altri Paesi nella stessa forma.

Come si rapportano i giovani con i prodotti della RSI? Andando a presentare la CORSI agli studenti della SUPSI, ho notato che la loro attenzione e il loro interesse per la RSI è molto variabile. Alcuni giovani non seguono la RSI, non guardano la TV perché trovano ormai tutto su internet. Altri studenti invece sono contenti, guardano spesso il telegiornale e le emissioni di approfondimento, perché li trovano fatti bene e affidabili, soprattutto per quanto riguarda la nostra realtà. Questo peraltro è un commento che raccogliamo anche nelle varie serate pubbli-che che la CORSI organizza.

Quali sono le loro critiche? Per alcuni la RSI è un po’ lenta e macchinosa, si trovano solo frammentariamente spunti di in-teresse legati a tematiche giova-nili. Ma si riconosce anche che la radio e la televisione svizzera sono affidabili, piacciono ai genitori che la seguono. Probabilmente con la nuova offerta multimediale il giudizio potrà migliorare.

Come presidente della Commis-sione nazionale dell’Unesco si è occupata di cultura. La cultura e la formazione hanno ricadute concrete per il Ticino?Di sicuro, per quel che mi riguarda scommetto sempre sulla cultura.

Il nostro territorio è straordina-riamente ricco di beni culturali: oltre ai patrimoni già riconosciuti dall’Unesco, cioè i Castelli di Bellinzona e il Monte San Giorgio, abbiamo altri siti eccezionali che potrebbero diventare patrimonio dell’Unesco. Possiamo citare i Sacri Monti nel Locarnese, ma an-che la linea Ferrovia del Gottardo che ha collegato il Sud e il Nord. In questo piccolo fazzoletto di terra abbiamo un mondo straordinario! L’importante non è solo render-sene conto, ma occuparsene adeguatamente, perché il difficile sta nel ricercare la migliore formula di valorizzazione, non solo quella più finanziariamente redditizia.

Non c’è il pericolo di trasfor-mare i patrimoni culturali in un business turistico? Sono preoccupata dalla confu-sione che si tende oggi a creare tra cultura e turismo. Forse sono purista, ma la cultura implica un certo tipo di approfondimento, di formazione, di confronto. Il turismo invece esiste per ven-dere, e per farlo inventa proposte e slogan di solito semplicistici. C’è il rischio di banalizzazione nella cultura indotta dal turismo. I due ambiti – turismo e cultura – hanno sicuramente ragione di coabitare, traendo spunti l’uno dall’altro, ma è fondamentale che agiscano secondo competenze e criteri diversi e ben definiti. Per esempio il riconoscimento di un bene culturale da parte dell’Unesco implica un processo di conoscenza, di approfondimento, di educazione del cittadino verso il patrimonio che possiede una sua responsabilizzazione nel conser-varlo in modo autentico. Anche in questo le scuole universitarie ci possono aiutare.

Fatto questo lavoro – che è con-tinuo – possiamo promuoverlo attraverso il turismo, affinché lo si possa conoscere ed apprezzare, traendone legittima soddisfazio-ne e anche guadagno.

Ci sta dicendo che una cultura è viva e può essere incontrata quando è ben ancorata alla sto-ria, alle tradizione e alla gente. Altrimenti diventa una specie di proposta da Disneyland? Certo. Bisogna poi sottolineare che questo processo di riconosci-mento non inizia dagli esperti, ma dal cittadino. Quando visitiamo un paese straniero, rimaniamo affascinati dalla cultura del posto e ne apprezziamo i contenuti soprattutto incontrando persone che sono appassionate dalla loro terra, dalla loro storia. Ci trasmet-tono passione e conoscenza. Solo così la cultura diventa viva, autentica.

Oggi occuparsi di cultura significa saper gestire aspetti economici, tecnologici, co-municativi fino alle analisi del comportamento del pubblico. Non basta una buona idea, oc-corre saperla realizzare in tutti suoi aspetti pluridisciplinari. È vero, spesso quando abbiamo un’idea, la complessità della sua realizzazione ci frena, ci impedisce di implementarla.

È necessario confrontare le idee, riuscire a ordinarle, spesso occorrono nuove tecnologie. In questo la SUPSI rappresenta un sicuro valore. Il lavoro svolto con la SUPSI è prezioso, perché indirizza, coordina, e infine è in grado di sviluppare l’idea, propo-nendo delle alternative.

Ci racconti un esempio concreto. La CORSI sta costruendo il suo nuovo sito web in partenariato con la SUPSI, adattandolo ai nuovi strumenti di comunica-zione esistenti. Il lavoro è svolto in collaborazione con il corso di laurea in Comunicazione visiva: abbiamo presentato agli studenti i nostri obiettivi e i ragazzi ci hanno detto che cosa si aspetterebbero dal sito web della CORSI. Avere un dialogo con i giovani in questo proces-so è doppiamente utile: alle loro competenze si aggiunge il confronto con una fascia di età che vorremmo sempre più coinvolgere all’interno della CORSI. Il loro lavoro di diploma è accompagnato dalla ditta che svilupperà tecnicamente il sito. Questo è solo uno dei tanti progetti che abbiamo sviluppato con la SUPSI.

Un altro esempio?I Totem RSI. Sono magnifici schermi interattivi che permet-tono all’utente di navigare tra

una selezione di contenuti au-diovisivi tratti dagli Archivi della RSI. È stato ideato dal settore Valorizzazione Teche RSI e svi-luppato in stretta collaborazione con la SUPSI. Un progetto cultu-rale richiede competenze molto ampie, esso è stato realizzato grazie al Laboratorio cultura vi-siva del Dipartimento ambiente costruzioni e design (DACD) e al Laboratorio di sistemi semantici e multimediali del Dipartimento tecnologie innovative (DTI). La CORSI ha da subito creduto in questo strumento per rafforzare ulteriormente il legame con il territorio e il pubblico, aprendo così la possibilità di una imme-diata consultazione del vasto patrimonio di documentari e filmati archiviati della RSI. In questo ambito abbiamo trovato nella SUPSI un ottimo partner.

Insomma la SUPSI diventa un tavolo di dialogo e confronto? Ricordate Archimede, un per-sonaggio del fumetto Topolino? Archimede indossava un “cap-pello pensatore”, che l’aiutava a creare idee. Quando occorreva-no nuove invenzioni, si infilava il copricapo a forma di casetta e nascevano le idee. Quando dob-biamo affinare un’idea, sappia-mo che abbiamo a disposizione la SUPSI. Per me la SUPSI è quel cappello, che contribuisce allo sviluppo e alla realizzazione delle nuove idee.

“… per quel che mi riguarda scommetto sempre sulla cultura.”

“Quando dobbiamo affinare un’idea, sappiamo che abbiamo a disposizione la SUPSI.”

“Il lavoro svolto con la SUPSI è prezioso, perché indirizza, coordina, e infine è in grado di sviluppare l’idea, proponendo delle alternative.”

Page 38: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

7372

Scuola Teatro Dimitri

DecanaRuth Hungerbühler

Stradòn 28 CH-6653 VerscioT +41 (0)91 796 24 14F +41 (0)91 796 23 [email protected]

Nuovi passi per un teatro internazionale

In un’epoca dove la comunicazione di massa domina la scena, una prassi come quella delle arti teatrali potrebbe apparire a prima vista un po’ anacronistica. L’attività della Scuola Teatro Dimitri tuttavia, attirando studenti da tutto il mondo e portando i suoi spettacoli in giro per l’Europa, mostra come in effetti le arti sceniche siano lungi dall’appartenere a un altro tempo. Il 2013 è stato un altro anno importante per con-fermare le conquiste del passato e per gettare nuovi ponti verso quelle del futuro. Attraver-so un’intensa attività artistica, pedagogica, di ricerca, di progettualità, di collaborazione con istituzioni vicine e lontane, di ampliamento delle sue reti locali e internazionali, la Scuola Teatro Dimitri ha saputo ancora una volta far tesoro del suo radicamento nel territorio per allargare ulteriormente i suoi rami verso il mondo.

Il confronto tra studenti e professionistiIn occasione del loro lavoro collettivo di fine formazione, attraverso l’Orlando Furioso gli studenti del terzo anno Bache-lor della Scuola Teatro Dimitri si sono immersi nel mondo rinascimentale dell’Ariosto con le sue battaglie tra musulmani e cristiani, le sue folli avventure amorose e i suoi fantastici mon-di dal sapore onirico. Hanno così condotto gli spettatori in un percorso dove la potenza del linguaggio si intreccia con la magia di un antico capola-voro letterario, approfittando della ricchezza di suggestioni che le sue storie offrono a una creazione fondata sui mezzi del physical theatre. Creato con la guida del celebre regista tedesco Volker Hesse, vincitore nel 2010 del prestigioso Anello Hans Reinhart, lo spettacolo ha ottenuto un grande successo ed è ora invitato a Winterthur al primo Incontro svizzero del teatro, al Festival d’Avignon e a vari festival internazionali di arti sceniche.

—Scuola Teatro

Dimitri—

Page 39: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

7574

L’allacciamento di reti internazionali con le altre scuole di teatroNon essendo legato ad una cultura linguistica specifica, il mondo del physical theatre è, rispetto ad altre forme teatrali, marcato da una forte impronta di internazionalità. Ciò spinge la Scuola Teatro Dimitri ad allar-gare la sua rete di collaborazioni con altre scuole di teatro. Nell’ambito di Erasmus e di altri programmi internazionali di scambio, essa ha quindi avviato contatti e scambi regolari con istituzioni come il Rose Bruford College di Kent in Inghilterra, l’Accademia di teatro di Reykjavík in Islanda, l’Istituto teatrale di Barcellona e la Scuola Kat-taikkattu del Tamil Nadu in India. Attraverso scambi di questo tipo tra studenti, allievi e tecnici, la Scuola Teatro Dimitri percorre un cammino di arricchimento delle esperienze professionali e di rinforzamento della propria rete di saperi in una prospettiva che guarda allo sviluppo sul pia-no globale del physical theatre.

La creazione di un nuovo programma di formazione continuaSotto la direzione del responsabile Demis Quadri e in collaborazione con la pedagoga francese Stépha-nie Lupo, la Scuola Teatro Dimitri ha avviato nel 2013 la creazione di un primo programma certificato di formazione continua.

Con il Certificate of Advanced Studies in Performance e arti sceniche contemporanee, che parte nel 2014 con candidati provenienti da Svizzera (Ticino e Romandia), Argentina, Francia, Germania, Italia, Messico e Po-lonia, propone una formazione che intende abbattere le bar-riere che parcellizzano spesso le pratiche sceniche attraverso un’immersione nell’universo della performance e della crea-zione scenica transdisciplinare, offrendo uno spazio di riflessio-ne, incontro, ricerca e creazione intensiva. Dopo questo primo programma, la Scuola Teatro Dimitri vuole sviluppare ulteriori offerte formative indirizzate ad artisti o a professionisti di altri settori che potrebbero avvan-taggiarsi nel loro lavoro degli apporti tecnici e concettuali forniti dal teatro.

—Scuola Teatro

Dimitri—

—Nuovi passi

per un teatro internazionale—

Tra ricerca, drammaturgia, produzione e internazionaliz-zazioneTra ottobre e novembre 2013, presso la Manufacture di Lo-sanna, ha avuto luogo il modulo Research – Dramaturgy – Pro-duction Development, primo anello di un progetto d’interna-zionalizzazione sostenuto dalla Conferenza svizzera delle scuo-le universitarie professionali. Al modulo hanno partecipato 18 studenti del Master-Campus-Theater-CH, l’area di studio che riunisce i programmi delle SUP teatrali svizzere di Verscio, Zurigo, Berna e Losanna.

Il modulo si è svolto grazie al brillante lavoro del coreografo e danzatore ungherese Tamas Geaz Moricz, che ha introdotto gli studenti alla tecnica d’im-provvisazione sviluppata da uno dei maggiori protagonisti della danza contemporanea: William Forsythe. Il progetto è stato accolto con entusiasmo e i suoi risultati hanno mostrato quanto fruttuosa sia la collaborazione tra gli istituti del Master-Cam-pus-Theater-CH, un punto di riferimento fondamentale per la cultura teatrale del territorio nazionale e per il suo sviluppo. La seconda fase del progetto d’internazionalizzazione avrà luogo a Verscio, sotto la guida della responsabile Master della Scuola Teatro Dimitri, Corinna Vitale, in collaborazione con due ospiti: Simona Bertozzi, performer e coreografa, ed Enrico Pitozzi, insegnante e ricercatore in forme teatrali contemporanee.

L’intensa attività a favore delle scuole della Svizzera italianaCome ogni anno, anche nel 2013 è proseguita l’intensa attività della Scuola Teatro Dimitri a favore degli istituti scolastici della Svizzera italiana. Oltre ai 16 progetti per le scuole organizzati dal Reparto Seminari gestito da Hans-Henning Wulf, gli studenti del primo anno Bachelor, guidati dall’insegnante di ritmo Oliviero Giovannoni, dalla insegnante di danza Andrea Herdeg e dall’in-segnante di acrobazia Alexej Ivanov, hanno proposto uno spettacolo dall’evocativo titolo Echi dalla giungla. Ovvero: cantiamo e balliamo tutti insieme con il Music Hall. Lo spettacolo, dedicato sia agli allievi delle scuole prima-rie che a un pubblico adulto (in questo secondo caso con scopi di beneficienza), è stato presentato con grande successo presso il Teatro di Locarno, permettendo anche a spettatori giovanissimi di gustare l’abilità degli attori in formazione alla Scuola Teatro Dimitri. Traendo spunto dal mon-do del Libro della giungla di Kipling e dalle commedie musicali ameri-cane, dal punto di vista didattico ha potuto far conoscere una parte del patrimonio culturale mondiale, quello del musical, che, malgrado il suo indiscusso valore artistico, oggi fatica a trovare spazio nell’enciclopedia conosci-tiva dei giovani.

765 229 15

Workshop per aziende: 56 stage, 172 ore d’ insegnamento, 765 partecipanti

Partecipanti ai corsi pasquali ed estivi

Studenti Bachelor e Master di 15 nazionalità diverse

Page 40: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

7776

SUPSI in cifre

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Page 41: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

7978

Indice

80 Formazione Bachelor e Master

Evoluzione del numero di studenti 2004/05-2013/14

Studenti per area di studio e provenienza 2013/14

Studenti per area di studio e genere 2013/14

Matricole per area di studio 2013

Diplomati per area di studio 2013

Studenti per area di studio e titolo d’ammissione 2013/14

86 Formazione continua

Partecipanti ai corsi che rilasciano da 1 a 60 ECTS (2012/13)

Evoluzione dei partecipanti ai corsi che rilasciano da 1 a 60 ECTS (2005-2013)

Evoluzione dei corsi che rilasciano da 1 a 60 ECTS

88 Situazione occupazionale a un anno dal conseguimento del diploma

Diplomati 2012

89 Situazione occupazionale a tre anni dal conseguimento del diploma

Diplomati 2010

Cumulativa dei diplomati 2006-2010

90 Internazionalità

Dati sulla mobilità 2013

92 Personale

Evoluzione del numero di collaboratori 2005-2013

Ripartizione dei collaboratori per categoria e genere 2013

93 Ricerca e servizi

Evoluzione dei volumi di ricerca 2005-13

Evoluzione dei volumi dei servizi 2006-13

94 Finanze

Bilancio al 31 dicembre 2013

Conto economico al 31 dicembre 2013

Fonti dei ricavi

I dati riferiti agli studenti sono stati rilevati al 15 novembre fino all’anno 2006/2007. In seguito, con l’allineamento dei calendari accademici sul piano nazionale, i rilievi sono stati eseguiti al 15 ottobre (un mese dopo l’inizio del semestre autunnale) e fanno stato per l’anno accademico che inizia di regola nel mese di settembre e termina nel mese di giugno.

Il numero di diplomati e di collaboratori sono riportati per anno solare, come pure i dati relativialla Formazione continua.

Come “provenienza dello studente” è inteso il do-micilio legale al momento del conseguimento del titolo d’ammissione.

I primi corsi di laurea Bachelor, conformi alla Di-chiarazione di Bologna, sono stati attivati nell’an-no accademico 2005/06 mentre le prime lauree specialistiche nel semestre autunnale 2008.

Sono considerate matricole coloro che si imma-tricolano nel corso di un determinato semestre autunnale per la prima volta a un dato livello di studio presso un tipo di scuola universitaria (viene adottata la definizione di studente “entrante” forni-ta dall’Ufficio federale di statistica).

Le informazioni relative ai collaboratori sono rile-vate al 31 dicembre, considerando la dimensione di genere e di regola facendo riferimento ai tempi pieni e/o ai tempi parziali.

I dati e gli indicatori presentati sono parte in-tegrante di un più ampio ventaglio di indicatori raccolti per rispondere alle esigenze degli enti finanziatori e di altri portatori d’interesse.

CSI Conservatorio della Svizzera italianaDACD Dipartimento ambiente costruzioni e designDFA Dipartimento formazione e apprendimentoDSAN Dipartimento sanitàDSAS Dipartimento scienze aziendali e socialiDTI Dipartimento tecnologie innovativeECTS European Credit Transfer and Accumulation System (sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti formativi)EMBA Executive Master of Business AdministrationFFHS Fernfachhochschule SchweizMAS Master of Advanced StudiesPG Physiotherapie Graubünden (sede di Landquart del Corso di laurea in Fisioterapia)STD Scuola Teatro Dimitri

Note metodologiche e informative

Page 42: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

8180

Formazione Master

2’3522008/09Costruzioni e territorio DACDDesign DACDSanità Manno DSANSanità Landquart DSANEconomia aziendale DSASLavoro sociale DSASTecnica DTI

Totale dipartimenti

Economia FFHSInformatica FFHSMusica CSITeatro STD

Totale scuole affiliate

982008/09Design DACDTecnica DTI

Totale dipartimenti

Musica CSITeatro STD

Totale scuole affiliate

2’7212009/10Costruzioni e territorio DACDDesign DACDFormazione insegnanti DFASanità Manno DSANSanità Landquart DSANEconomia aziendale DSASLavoro sociale DSASTecnica DTI

Totale dipartimenti

Economia FFHSInformatica FFHSMusica CSITeatro STD

Totale scuole affiliate

4062009/10Design DACDFormazione insegnanti DFAEconomia aziendale DSASTecnica DTI

Totale dipartimenti

Economia FFHSMusica CSITeatro STD

Totale scuole affiliate

2’9692010/11Costruzioni e territorio DACDDesign DACDFormazione insegnanti DFASanità Manno DSANSanità Landquart DSANEconomia aziendale DSASLavoro sociale DSASTecnica DTI

Totale dipartimenti

Economia FFHSInformatica FFHSMusica CSITeatro STD

Totale scuole affiliate

4212010/11Design DACDFormazione insegnanti DFAEconomia aziendale DSASTecnica DTI

Totale dipartimenti

Economia FFHSMusica CSITeatro STD

Totale scuole affiliate

3’1342011/12Costruzioni e territorio DACDDesign DACDFormazione insegnanti DFASanità Manno DSANSanità Landquart DSANEconomia aziendale DSASLavoro sociale DSASTecnica DTI

Totale dipartimenti

Economia FFHSInformatica FFHSMusica CSITeatro STD

Totale scuole affiliate

3’3782012/13Costruzioni e territorio DACDDesign DACDFormazione insegnanti DFASanità Manno DSANSanità Landquart DSANEconomia aziendale DSASLavoro sociale DSASTecnica DTI

Totale dipartimenti

Economia FFHSInformatica FFHSMusica CSITeatro STD

Totale scuole affiliate

5472011/12Design DACDFormazione insegnanti DFAEconomia aziendale DSASTecnica DTI

Totale dipartimenti

Economia FFHSMusica CSITeatro STD

Totale scuole affiliate

5732012/13Design DACDFormazione insegnanti DFAEconomia aziendale DSASTecnica DTI

Totale dipartimenti

Economia FFHSMusica CSITeatro STD

Totale scuole affiliate

6182013/14Design DACDFormazione insegnanti DFAEconomia aziendale DSASTecnica DTI

Totale dipartimenti

Economia FFHSMusica CSITeatro STD

Totale scuole affiliate

232203214

60

342237282

1’570

617

23

482149116

35

782

705

75

268223

163296

92

367223302

1’934

13

156

2732

228

497196

6133

787

36131

11

178

280238

168307120

387226330

2’056

18

150

2252

242

559275

4534

913

23140

16

179

310238

161324131

374245343

2’126

333264

170368126

389268358

2’276

24

184

5352

313

28

178

4662

314

26

170

5476

326

588337

4835

1’008

641382

4336

1’102

3’4852013/14Costruzioni e territorio DACDDesign DACDFormazione insegnanti DFASanità Manno DSANSanità Landquart DSANEconomia aziendale DSASLavoro sociale DSASTecnica DTI

Totale dipartimenti

Economia FFHSInformatica FFHSMusica CSITeatro STD

Totale scuole affiliate

348273

171396129

400277400

2’394

591430

3238

1’091

52162

20

234

49187

23

259

69200

23

292

2008/09Avvio delle prime lauree specialistiche (formazione Master).

2009/10Integrazione dell’Alta scuola pedagogica (ASP) con la costituzione del Dipartimento formazione e apprendimento.Avvio del Bachelor in Ingegne-ria gestionale al Dipartimento tecnologie innovative.Avvio del Master in Business Administration al Diparti-mento scienze aziendali e sociali.

1’5352004/05Costruzioni e territorio DACDDesign DACDEconomia aziendale DSASLavoro sociale DSASTecnica DTI

Totale dipartimenti

Economia FFHSInformatica FFHSMusica CSITeatro STD

Totale scuole affiliate

1’8582005/06Costruzioni e territorio DACDDesign DACDEconomia aziendale DSASLavoro sociale DSASTecnica DTI

Totale dipartimenti

Economia FFHSInformatica FFHSMusica CSITeatro STD

Totale scuole affiliate

2’0132006/07Costruzioni e territorio DACDDesign DACDSanità Manno DSANEconomia aziendale DSASLavoro sociale DSASTecnica DTI

Totale dipartimenti

Economia FFHSInformatica FFHSMusica CSITeatro STD

Totale scuole affiliate

2’1232007/08Costruzioni e territorio DACDDesign DACDSanità Manno DSANSanità Landquart DSANEconomia aziendale DSASLavoro sociale DSASTecnica DTI

Totale dipartimenti

Economia FFHSInformatica FFHSMusica CSITeatro STD

Totale scuole affiliate

168156

340207260

1’131

266138

--

404

174173

347226295

1’215

296161150

36

643

192181

70

338230317

1’328

333168150

34

685

199190175

30

296237286

1’383

393146163

38

740

2004/05Affiliazione della Fernfachhochschule Schweiz (Briga).

Avvio del Bachelor in Ingegne-ria meccanica al Dipartimento tecnologie innovative.

2006/07Avvio della formazione sanitaria con la costituzione del nuovo Dipartimento sanità.Affiliazione del Conserva-torio della Svizzera italiana (Lugano) e della Scuola Teatro Dimitri (Verscio).

2007/08Affiliazione della Physiothera-pie Graubünden (Landquart) al Bachelor in Fisioterapia del Dipartimento sanità (gli studenti Bachelor della Physiotherapie Graubünden sono computati nel Diparti-mento sanità).

La SUPSI è una realtà in continua crescita. Lo conferma l’andamento del numero degli studenti, in costante e sensibile aumento negli anni, risultante anche dalla graduale aggregazione delle scuole affiliate, dalla costituzione dei nuovi dipartimenti e dall’inaugurazione di nuovi

corsi di studio. Nell’anno accademico 2013/14, la popolazione studentesca della SUPSI è ulteriormente aumentata com-plessivamente del 4% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un totale di 4’103 studenti. Si registrano incrementi nel numero di studenti per la maggior parte

delle aree di studio, in particolare negli indirizzi della Tecnica DTI e FFHS (+13%).Nell’arco di un decennio, il numero degli studenti della SUPSI è quasi quadrupli-cato, passando da 1’090 a 4’103 unità tra il 2003/04 e il 2013/14.

Formazione Bachelor e MasterEvoluzione del numero di studenti (2004/05-2013/14)

Nel computo degli iscritti sono stati inclusi anche gli studenti in fase di conseguimento del diploma (diplomandi).

Page 43: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

8382

262

Formazione Bachelor e MasterStudenti per area di studio e genere (2013/14)

Nel semestre autunnale 2013/14, la SUPSI contava un totale di 4’103 studenti, ripartiti in 3’485 studenti iscritti ai corsi di laurea Bachelor e 618 ai corsi di laurea Master.

Uomini Donne

86

09% 75% 25%

07% 23% 77%

08% 28% 72%

11% 56% 44%

07% 21% 79%

12% 93% 7%

16% 65% 35%

10% 93% 7%

01% 41%

56%

59%

44%

06% 55% 45%

13% 24% 76%

DACD 647Costruzionie territorioBachelor 348

Design 299Bachelor 273Master 26

DFA 341 Formazione insegnantiBachelor 171Master 170

DSAN 525Sanità Manno Bachelor 396Sanità Landquart Bachelor 129

DSAS 731Economia aziendale 454Bachelor 400Master 54

Lavoro sociale Bachelor 277

FFHS 1’090Economia 660Bachelor 591Master 69

TecnicaBachelor 430

DTI 476TecnicaBachelor 400Master 76

CSI 232MusicaBachelor 32Master 200

STD 61TeatroBachelor 38Master 23

Totale 4’103Bachelor 3’485Master 618

Considerando tutte le sedi SUPSI gli studenti provengono per il 43% dal Cantone Ticino, per il 31% da altri Can-toni svizzeri, per il 20% dall’Italia e per il restante 6% da altri Paesi. Le scuole affiliate attive nelle aree di studio della Musica e del Teatro (Conservatorio

della Svizzera italiana e Scuola Teatro Dimitri) si distinguono per la capacità di esercitare un forte richiamo su un’utenza internazionale. La Fernfa-chhochschule Schweiz di Briga conta, grazie alla formazione a distanza nella Svizzera di lingua tedesca, un numero

importante di studenti provenienti da altri Cantoni. Escludendo le scuole affiliate di Briga e Landquart (Fernfa-chhochschule Schweiz e Physiothe-rapie Graubünden), gli studenti iscritti presso i cinque dipartimenti della SUPSI, il Conservatorio della Svizzera

italiana (Lugano) e la Scuola Teatro Dimitri (Verscio) provengono per il 61% dal Cantone Ticino. Il 3% proviene da altri Cantoni, il 29% dall’Italia e il 7% da altri Paesi.

230

247

400

200

219

34

230

28

105

36

1’815

69

94

125

254

58

442

430

402

127

25

2’288

*

Formazione Bachelor e MasterStudenti per area di studio e provenienza (2013/14) *

DACD 647Costruzionie territorioBachelor 348

Design 299Bachelor 273Master 26

DFA 341 Formazione insegnantiBachelor 171Master 170

DSAN 525Sanità Manno Bachelor 396Sanità Landquart Bachelor 129

DSAS 731Economia aziendale 454Bachelor 400Master 54

Lavoro sociale Bachelor 277

FFHS 1’090Economia 660Bachelor 591Master 69

TecnicaBachelor 430

DTI 476TecnicaBachelor 400Master 76

CSI 232MusicaBachelor 32Master 200

STD 61TeatroBachelor 38Master 23

Totale studenti SUPSI 4’103Bachelor 3’485Master 618

Totale studenti SUPSInelle sedi ticinesi 2’884Bachelor 2’335Master 549

Ticino Altri Cantoni Italia Altri Paesi

49% 02% 45% 04%169 1597 13

06%40%06%48% 144 11919 17

00%10%02%88% 299 366 0

04%19%26%51% 268 100137 20

04%14%02%80% 364 629 19

09%37%02%52% 248 1789 41

02%00%97%01% 2 0648 10

04%00%95%01% 2 0411 17

29%60%4%07% 17 1408 67

06%20%31%43% 1’744 8401’281 238

07%29%03%61% 1’739 84094 211

48%06%36%10% 6 422 29

02%15%02%81% 225 425 5

Page 44: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

8584

40% 19% 07% 31% 03%790 378 127 623 67

Formazione BachelorStudenti per area di studio e titolo d’ammissione (2013/14)*

Popolazione statistica: studenti in formazione nei dipartimenti (scuole affiliate escluse)

La maggior parte della popolazione studentesca (40%) è titolare di un attestato di maturità professionale. Il 19% degli studenti è in possesso di una maturità conseguita presso un liceo, il 31% ha conseguito il titolo di ammissione all’estero, il 7% la maturità

cantonale commerciale e il 3% ha con-seguito altri tipi di certificato. I tassi di maturità professionale più elevati si registrano negli indirizzi di Economia aziendale DSAS (54%), e del Lavoro sociale DSAS (53%) mentre quelli più bassi si rilevano nelle aree di studio del

Dipartimento ambiente costruzioni e design (Costruzioni e territorio DACD: 32%, Design DACD: 36%), soprattutto a causa della significativa presenza di studenti stranieri. Fra gli studenti del Dipartimento formazione e apprendi-mento prevalgono coloro in possesso

di un certificato di maturità liceale (72%), titolo di riferimento per l’accesso alla formazione.

DACD 484Costruzionie territorio 285

Design 209

DFA 169 Formazione insegnanti

DSAN 415Sanità Manno 324Sanità Landquart 91

DSAS 560Economia aziendale 343

Lavoro sociale 217

DTI 347Tecnica

32% 13% 02% 50% 03%92 37 6 141 9

Maturità professionale Maturità liceale Maturità commerciale Altri certificatiDiploma estero

Totale studenti SUPSI 1’985

36% 13% 01% 46% 04%74 27 3 97 8

00% 72% 19% 7% 02%0 121 32 12 4

43% 25% 02% 27% 03%179 103 9 110 14

54% 08% 17% 19% 02%186 27 58 65 7

53% 14% 05% 24% 04%114 30 12 52 9

42% 10% 02% 42% 04%145 33 7 146 16

*

Formazione Bachelor e MasterMatricole per area di studio (2013)

CSI 81MusicaBachelor 13Master 68

STD 13TeatroBachelor 9Master 4

Totale 733Dipartimenti SUPSI 488Bachelor 371Master 117

Scuole affiliate 245Bachelor 173Master 72

DACD 92Costruzioni e territorioBachelor 34

Design 58Bachelor 51Master 7

DFA 148Formazione insegnantiBachelor 47Master 101

DSAN 84Sanità Manno Bachelor 59Sanità Landquart Bachelor 24

DSAS 98Economia aziendale Bachelor 52

Lavoro sociale Bachelor 46

DTI 66Tecnica Bachelor 57Master 9

FFHS 151Economia Bachelor 87

InformaticaBachelor 64

34

148

52

87

46

64

66

81

13

84

58

Sono oltre 1’250 gli studenti che nell’an-no accademico 2013/14 si sono iscritti per la prima volta ai corsi della forma-zione di base della SUPSI. Gli aspiranti a un titolo Bachelor sono in totale 993 mentre quelli a un titolo Master 259.

Nell’anno solare 2013, hanno concluso con successo gli studi complessiva-mente 733 diplomati, di cui 544 nella formazione Bachelor e 189 nella forma-zione Master.

05%

08%

20%

11%

07%

06%

09%

12%

09%

11%

02%

145

160

139

69

136

173

86

19

152

07%

07%

11%

12%

13%

05%

14%

11%

11%

07%

02%

90

83

Diplomati per area di studio (2013)

DACD 173Costruzioni e territorioBachelor 90

Design 83Bachelor 78Master 5

DFA 145Formazione insegnantiBachelor 49Master 96

DSAN 152Sanità Manno Bachelor 124Sanità Landquart Bachelor 28

DSAS 213Economia aziendale 160Bachelor 147Master 13

Lavoro socialeBachelor 69

FFHS 289Economia 139Bachelor 112Master 27

Informatica Bachelor 136

DTI 173TecnicaBachelor 140Master 33

CSI 86MusicaBachelor 7Master 79

STD 19TeatroBachelor 13Master 6

Totale 1’252Dipartimenti SUPSI 872Bachelor 725Master 147

Scuole affiliate 380Bachelor 268Master 112

Page 45: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

8786

Formazione continuaEvoluzione dei partecipanti ai corsi che rilasciano da 1 a 60 ECTS (2005-2013)

Dal 2008-09 integrazione DFADal 2009-10 integrazione dati scuole affiliate (CSI e FFHS)

Evoluzione dei corsi che rilasciano da 1 a 60 ECTS

1’0292005/061-9 ECTS

10-60 ECTS

1’3272006/071-9 ECTS

10-60 ECTS

1’2062007/081-9 ECTS

10-60 ECTS

1’4952008/09 *1-9 ECTS

10-60 ECTS

1’5042009/10 **1-9 ECTS

10-60 ECTS

764

265

1’058

269

833

373

1’056

439

818

686

1’8642010/111-9 ECTS

10-60 ECTS

951

913

2’2442011/121-9 ECTS

10-60 ECTS

979

1’265

2’6922012/131-9 ECTS

10-60 ECTS

1’350

1’342

***

Formazione continuaPartecipanti ai corsi che rilasciano da 1 a 60 ECTS (2012/13) (scuole affiliate escluse)

DACD 279Costruzioni e territorio 279

DFA 641

DSAN 412Indirizzo clinico 335

Indirizzo gestionale 77

DSAS 774Economia aziendale 360

Lavoro sociale 414

DTI 240

Totale 2’346

225

Uomini Donne

54

12%

27%

03%

15%

018%

010%

6’502

15%

Oltre l’80% dei partecipanti è più che soddisfatto della qualità dell’insegna-mento offerto.La soddisfazione è stata misurata su un numero rilevante di partecipanti (sono stati censiti 1’706 questionari con un tasso di riposta del 72%) ai quali è stato

chiesto di esprimere un’opinione in merito ad una serie di elementi quali la qualità dell’insegnamento, la relazione con i docenti, la qualità dei sussidi didattici e dei servizi di contorno.

81% 19%

30% 70%

5% 13%

33% 14%

14% 39%

87%

46%

13%

54%

25% 57%

448

233

55

107

304

56

1’257

193

102

22

253

110

184

1’089

Partecipanti complessivi inclusa la formazione non certificante e le Scuole affiliate

1382005/061-9 ECTS

MAS-EMBADASCAS

1672006/071-9 ECTS

MAS-EMBADASCAS

1942007/081-9 ECTS

MAS-EMBADASCAS

2202008/09 *1-9 ECTS

MAS-EMBADASCAS

2882009/10 **1-9 ECTS

MAS-EMBADASCAS

112

4-

22

142

4-

21

158

35

28

177

49

30

223

171533

3822010/111-9 ECTS

MAS-EMBADASCAS

307

161742

4482012/131-9 ECTS

MAS-EMBADASCAS

355

182055

3942011/121-9 ECTS

MAS-EMBADASCAS

301

181659

Page 46: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

8988

Situazione occupazionale

Situazione occupazionale a tre anni dal conseguimento del diploma(Diplomati 2010)

(Cumulativa dei diplomati 2006-2010)

Costruzioni e territorio DACD 128

Design DACD 120

Situazione occupazionale

Economia aziendale DSAS 166

Lavorosociale DSAS 184

Tecnica DTI 202

Sanità DSAN 115

Lavora Cerca impiego Continua gli studi

75% 16% 09%

71% 10% 19%

80% 10% 10%

86% 07% 07%

76%

90%

14%

10%

10%

LavoraSono in attesa di risposta Altro

76% 09% 15%162 7 20

Situazione occupazionale a un anno dal conseguimento del diploma(Diplomati 2012)

A settembre 2013 il Servizio orientamen-to – su mandato della Direzione dell’u-niversità – ha realizzato la sesta edizione sistemica dell’indagine sui percorsi di inserimento professionale dei diplomati. L’analisi ha avuto come oggetto la rilevazione degli studenti diplomati nel 2012 e nel 2010 a uno e a tre anni dal

conseguimento del titolo di studio. Le informazioni raccolte sistema-ticamente – a frequenza annuale – permettono infatti all’università di ottenere importanti elementi per meglio caraterizzare l’inserimento dei propri diplomati nel mondo del lavoro. L’inda-gine svolta conferma, sia per i diplomati

del 2012, che per quelli del 2010, un alto tasso di risposta (rispettivamente 80% e 78%) come un buon tasso di occupazione (rispettivamente 84% e 76%). I diplomati delle due annate prese in analisi sono attivi prevalentemente in Ticino, nonostante ci sia un aumento di mobilità verso i Cantoni della Svizzera interna.

Trovato subito Dopo 1 mese Dopo 2 mesi Dopo 3 mesi Dopo 4 mesi Dopo 5 mesi Dopo 6 mesi

Tempi di ingresso nel mondo del lavoro 32% 18% 10% 07% 10% 06% 17%59 28 11 10 11 9 25

Corrispondenza tra le competenze acquisite durante gli studi e quelle richieste dall’attività professionale

10% 30% 32% 20% 08%20 78 65 56 21

Completamente Molto Abbastanza Poco Per niente

Completamente Molto Abbastanza Poco Per niente

Soddisfazione rispetto alla stabilità e alla sicurezza sul posto di lavoro

20% 38% 27% 10% 05%32 73 41 24 6

Ticino TicinoSvizzera SvizzeraAltre nazioni Altre nazioni

Luogo di lavoro Luogo di lavoro81% 80%15% 16%04% 04%160 12327 222 2

Situazione occupazionale

Lavora Continua gli studi Altro

84% 08% 08%231 26 25

Page 47: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

9190

Uscita (→)

Tota

le

Erasmus 59

Cooperazione e Sviluppo 24

Altro (programmi di mobilità finanziati privatamente da istituti, enti o aziende)

7

Entrata (←)

Tota

le

Erasmus 44

Master of Science in Engineering (MSE) 14

Cooperazione e Sviluppo 6

Altro (programmi di mobilità finanziati privatamente da istituti, enti o aziende)

10

Estonia 2 →

Lituania 1 ←

Spagna11 →10 ←

Portogallo1 →

Germania10 → 9 ←

Polonia2 → 3 ←

Austria 1 → 1 ←

Grecia 1 ←

Bosnia Erzegovina5 ←

Ungheria 1 → 2 ←

Svezia1 →

Paesi Bassi1 → 3 ←

Belgio 1 → 2 ←

Italia15 → 14 ← Turchia

5 →

Francia4 → 2 ←

Argentina2 →

Cambogia 2 →

Cina 8 ←

Taiwan 1 ←

Russia 1 ←

Finlandia3 ←

Sud Africa2 ←

Perù1 →

Nicaragua4 →

Ruanda2 →

Ecuador3 → Kenya

2 →

Togo2 →

Burkina Faso2 →

Bolivia2 →2 ←

Colombia2 ←

Romania2 →

Inghilterra6 → 2 ←

Malta1 →

InternazionalitàDati sulla mobilità 2013

Nell’ambito di diversi progetti di mobilità la SUPSI ha accolto 74 persone tra studenti, docenti e collaboratori provenienti dall’estero. 90 sono invece le persone che sono partite per un’esperienza internazionale.L’Africa e il Sudamerica sono state le destinazioni principali per “Cooperazione e Sviluppo”, mentre la Cina è stata il paese target per il Master of Science in Engineering; la mobilità Erasmus ha coinvolto unicamente l’Europa.

Page 48: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

9392

297Ricercatori, docenti ricercatori

UominiDonne

PersonaleEvoluzione del numero di collaboratori (2005-2013)

Ripartizione dei collaboratori per categoria e genere (2013)

119Assistenti e dottorandi

UominiDonne

165Collaboratori amministrativi e tecnici

UominiDonne

282Docenti, professori,personale dirigente

UominiDonne

863Totale

UominiDonne

Uomini Donne

7742

7887

181101

20790

543320

65%48%

65%

70%

63%

35%52%

35%

30%

37%

8442012

8632013

4262005

4712006

5192007

5782008

6522009

7722010

7952011

Ricerca e serviziEvoluzione dei volumi di ricerca 2005-2013* (Scuole affiliate escluse)

Cifre in migliaia di CHF

10’0002005

11’0002006

12’0002007

2’76720072’241

2006

15’0002008

3’5582008

18’0002009

4’5232009

21’0002010

3’9392010

24’0002011

3’8272011

24’0002012

26’0002013

3’8842012

Ricerca

Servizi (escluso DFA)

Evoluzione dei volumi dei servizi 2006-2013 (Scuole affiliate e DFA esclusi)

*

4’0092013

Finanziatori 2011 2012 2013

Cantone 8’000 8’000 8’000

Commissione per la Tecnologia e l’Innovazione (CTI) 3’000 4’000 4’000

Fondo Nazionale Svizzero per la ricerca scientifica (FNS) 1’000 1’000 1’000

Programmi quadro dell’Unione Europea e fondazioni 3’000 3’000 4’000

Confederazione 4’000 4’000 4’000

Altri ricavi 6’000 4’000 5’000

Totale 24’000 24’000 26’000

Page 49: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

9594

Finanze(Scuole affiliate escluse)

Bilancio al 31 dicembre 2013 Attivi Passivi

Liquidità 25’727’922.59

Crediti 2’239’336.09

Transitori attivi 6’549’620.67

Sostanza fissa 3’509’015.04

Debiti 2’137’829.98

Transitori passivi 28’222’185.61

Capitale proprio 7’665’878.80

Totale 38’025’894.39 38’025’894.39

Conto economico al 31 dicembre 2013 Costi Ricavi

dalla Confederazione 16’355’695.10

dal Cantone Ticino 49’697’769.36

da terzi 32’875’472.32

Personale 71’293’413.17

Beni e prestazioni 10’448’315.83

Altri costi 7’834’976.36

Ammortamenti 933’204.86

Infrastruttura 8’579’755.26

Risultato d’esercizio 160’728.7

Totale 99’089’665.48 99’089’665.48

Fonti dei ricavi

Confederazione 16’355’695.10 16%

Cantone Ticino - Studenti ticinesi 16’461’415.80 17%

Cantone Ticino - Contratto di prestazione 23’286’480.40 24%

Cantone Ticino - Infrastrutture 7’221’611.04 7%

Ricavi da terzi 35’603’734.44 36%

Totale 98’928’936.78 100%

Sedi e contatti

Fernfachhochschule Schweiz Überlandstrasse 12Postfach 689CH-3900 BrigT +41 (0)27 922 39 00F +41 (0)27 922 39 [email protected]

Scuola Teatro Dimitri Stradòn 28

CH-6653 Verscio

T +41 (0)91 796 24 14

F +41 (0)91 796 23 93

[email protected]

www.teatrodimitri.ch

Dipartimento formazione e apprendimento Piazza San Francesco 19 CH-6600 LocarnoT +41 (0)58 666 68 00 F +41 (0)58 666 68 [email protected] www.supsi.ch/dfa

Dipartimento sanità Physiotherapie Graubünden Weststrasse 8 CH-7302 LandquartT +41 (0)81 300 01 70 F +41 (0)81 300 01 71 [email protected]

Dipartimento ambiente costruzioni e design Campus TrevanoVia TrevanoCH-6952 CanobbioT +41 (0)58 666 63 00F +41 (0)58 666 63 [email protected]/dacd

DirezioneLe GerreVia Pobiette 11 CH-6928 Manno T +41 (0)58 666 60 00/14 F +41 (0)58 666 60 01 [email protected]

Dipartimento sanità Stabile PiazzettaVia Violino 11 CH-6928 MannoT +41 (0)58 666 64 00F +41 (0)58 666 64 [email protected]/dsan

Dipartimento scienze aziendali e sociali Palazzo EVia Cantonale 16eCH-6928 MannoT +41 (0)58 666 61 00F +41 (0)58 666 61 [email protected] www.supsi.ch/dsas

Dipartimento tecnologie innovativeGalleria 2Via Cantonale 2cCH-6928 MannoT +41 (0)58 666 65 11F +41 (0)58 666 65 [email protected]/dti

Conservatorio della Svizzera italiana Via Soldino 9CH-6900 LuganoT +41 (0)91 960 30 40F +41 (0)91 960 30 [email protected]

Page 50: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

96

EditoreScuola universitaria professionale della Svizzera italiana

DirezioneFranco Gervasoni

Progetto di comunicazioneLaboratorio cultura visiva

Coordinamento progettoSimona De Angeli, Federico Margna

IntervisteRina Corti, Giovanni Pellegri

Hanno inoltre collaboratoStaff Servizi della Direzione Gruppo comunicazione: Luca Botturi, Caterina Carletti, Rina Corti, Andrea Degiorgi, Luca Morici, Anna Piccaluga,Demis Quadri

Fotografie© Renato Quadroni© Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Fotolito e stampaLa Buona Stampa SA, CH-6900 Pregassona

Legatura e cartaLegatoria Mosca SA, Lugano Carta copertina: Amber Graphic Offset FSC 300gm2 Carta pagine interne: Amber Graphic Offset FSC 150gm2

Font SUPSIFedra SerifSUPSIFedra Sans

Tiratura 1’900 copie

Questa pubblicazione è stata stampata su carta FSC con inchiostri biologici, in pieno rispetto dell’ambiente

SUPSI Le Gerre, CH-6928 Manno, www.supsi.ch

© Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Maggio 2014

ISSN 2235-0314

Page 51: Costruzione di reti e dialoghi per i saperi del futuro · 2014. 5. 15. · 20 anni di elettronica Il 17 ottobre 2013 la SUPSI ha celebrato i primi 20 anni di Inge-gneria elettronica

© Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Maggio 2014

SUPSI Le GerreCH-6928 Mannowww.supsi.ch