COSTI DI RICARICA Costi che il consumatore paga quando ricarica il prorpio telefono cellulare...
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COSTI DI RICARICA
Costi che il consumatore paga quando ricarica il prorpio telefono cellulare dovendo pagare più di quanto effettivamente viene ricaricato il proprio credito.
No tassa/imposta governativa
Onere aggiuntivo
PETIZIONE
Aprile 2006 dal Sig. Andrea D’AmbraNo supporto associazioniIniziativa rilanciata da Punto Informatico e
da Bebbe Grillo il 10 maggio 2006Obiettivo: 5000 firme per Commissione
Europea e AGCOM e AGCM
La Commissione Europea ha chiesto alle autorità se avessero intenzione di investigare sulla questione.
Apertura indagine conoscitiva conguinta di AGCOM e AGCM il 7 giugno 2006 conclusasi il 15 novembre 2006.
La Commissione Europea sostiene di non analizzare la compatibilità dei costi di ricarica dei telefoni mobili italiani affidando la questione alle autorità nazionali essendo queste posizionate maglio per investigare dato che il centro di gravità della presunta anomalia è il territorio italiano.
AGCOM e AGCM
Compito: monitorare il mercato ed intervenire a livello regolamentare qualora sia ritenuto necessario.
CONVOCAZIONE
Operatori mobili nazionali:
Telecom Italia SpA
Vodafone Omnitel N.V.
Wind Telecomunicazioni SpA
H3G SpA
Imprese ed associazioni che raggruppano i soggetti, attraverso la cui struttura distributiva gli utenti possono effettuare le operazioni di ricarica del credito telefonico:
istituti bancariconvenzione per gestione del marchio
Bancomat società Poste Italiane SpA associazione di tabaccai e giornalaiFornitori di altri servizi a pagamento con ricarica del credito Mediaset SpA
Telecom Italia Media SpAautorità nazionali di regolazione
SERVIZIO PREPAGATO
Sostenere un prezzo per il servizio telefonico prima di averne usufruito
Carte prepagate fisiche o elettronicheEsempi: viacard, digitale terrestre, schede
telefoniche
VANTAGGI
Operatori telefonici: basso costo marginale che comporta l’aggiunta di un nuovo abbonamento.
Consumatori: ridotto prezzo di accesso, maggior controllo di spesa
rapida diffusione del prepagato per diverse tipologia di clientela (giovani
ed anziani).
METODI DI RICARICA
Acquisto presso rivenditori autorizzati di schede fisiche: scratch card
Modalità elettronica tramite bancomat presso gli ATM
Distributori con terminali POSRicarica on-line sui siti
PREZZO
Valore riferibile al traffico telefonico effettuabile sulla base del piano tariffario prescelto
+
Contributo di ricarica
DISTRIBUZIONE PER CANALE
SCRATCH CARDPOSINTERNETBANCOMAT
TELECOM ITALIA
Entrata sul mercato nel 1997Carta prepagata monousoCarta prepagata con numero telefonico fissoTagli: da 30 a 50 euro con costo di ricarica
di 5 euroSuccessivamente tagli più bassi.
VODAFONE
Secondo operatore ad entrare sul mercatoStrategia commerciale simile a Telecom2003: ricarica di 3 euro
WIND
Entrata sul mercato nel 1999Carta prepagata senza contributo di ricarica2002 tagli da 10 a 20 euro con costi di
ricarica
H3G
Entrata sul mercato nel 2003Tagli superiori ai 60 euro no costi di
ricarica2005: power
EVOLUZIONE DELL’OFFERTA
1998: solo 10 tagli disponibili tra 30 e 255 euro
Oggi: sono 26 i tagli di cui 7 sotto i 30 euro.
Offerta ampliata perchè si è arrivati ad un livello di saturazione.
RICARICHE PER TAGLIO
OPERAZIONI DI RICARICA PER CANALE
IL CASO ITALIA
10 milioni di abbonati2001: 80% delle linee complessive era di
tipo prepagato, 58% negli altri paesi europeiOggi: è cresciuto fino al 90%
VOLUMI UNITARI PER SIM
Ricavo derivante dal contributo di ricarica per il 2005 è del 12%o 1.7 miliardi di euro al netto di IVA, con IVA supera 2 miliardi.
INDICE DI SPECIALIZZAZIONE
ANALISI DEI PREZZI, COSTI E MARGINI DEGLI
OPERATORI
Analisi dei prezzi
2003 2004 2005 Var% 04/03
Var% 05/04
Var% 05/03
Ricavi complessivi
SIM (prepagate + abbonamento)
SIM prepagate
Contributo di ricarica
SIM in abbonamento
219,6 221,7 212,7 0,9 -4,0 -3,1
187,7 189.4 181,6 0,9 -4,1 -3,3
26,5 28,0 28,1 5,7 0,3 6,1
517,5 543,1 521,9 5,0 -3,9 0,9
Ricavi da servizi voce
SIM (prepagate + abbonamento) 181,5 177,7 166,0 -2,1 -6,6 -8,5
SIM prepagate 149,9 147,2 138,7 -1,8 -5,8 -7,5
SIM in abbonamento 477,0 480,8 436,9 0.8 -9,1 -8,4
Ricavi da servizi SMS/MMS
SIM (prepagate + abbonamento) 34,6 37,6 37,3 8,6 -1,0 7,5
SIM prepagate 35,0 37,4 36,5 7.0 -2,4 4,4
SIM in abbonamento 31,8 39,7 44,7 24,9 12,7 40,8
Ricavi da altri servizi dati
SIM (prepagate + abbonamento) 3,5 ,64 9,5 85,0 48,1 173,9
SIM prepagate 2,9 4,8 6,3 64,6 33,3 119,4
SIM in abbonamento 8,7 22,6 40,3 159,9 78,6 364,1
Complessivamente i ricavi per linea mostrano un andamento decrescente
Gran parte de decremento si è verificato nel 2005 per:Delibera dell’AGCOM 286/06/CONS Diffusione del servizio
Nelle tariffe voce si riscontra un certo dinamismo
Nei contributi di ricarica la competizione è scarsa
CONTRIBUTO DI RICARICA: RICAVI PER LINEA, UTENZA RESIDENZIALE
20032003 20042004 20052005 05/03 05/03 %%
Contributo di Contributo di ricaricaricarica
25,625,6 26,626,6 26,426,4 3,13,1
Fino a 20 euroFino a 20 euro 8,78,7 11,011,0 12,812,8 46,846,8
20 – 50 euro20 – 50 euro 13,813,8 12,812,8 12,212,2 -11,6-11,6
Oltre 50 euroOltre 50 euro 3,13,1 2,72,7 1,41,4 -54,6-54,6
Servizi voce e Servizi voce e datidati
156,0156,0 153,0153,0 144,3144,3 -7,5-7,5
Totale Totale 181,6181,6 179,6179,6 170,7170,7 -6,0-6,0
Confronto internazionale
FASI
1. Analisi delle diverse componenti di prezzo che compongono la spesa complessiva per i servizi mobili
in nessuno dei preincipali paesi europei esistono delle componenti di prezzo paragonabili al costo per servizio di ricarica o alla TCG
2. Analisi comparativa dei livelli di prezzo praticati in Italia e in Europa
– Dati OCSE: l’Italia presenta tariffe inferiori alla media OCSE, i dati però non considerano il contributo di ricarica
– Dati principali Autorità di regolamentazione EU: livelli di ricavo unitario per servizi voce e SMS in Italia leggermente inferiore a quelli medi europei e superiori a quelli di importanti paesi come il Regno Unito.
– ARPU: Telecom Italia ARPU inferiore alla media degli altri gestori considerati
La spesa per l’utenza
VALORE UNITARIO DEL CONTRIBUTO DI RICARICA PER TAGLIO
20032003 20042004 20052005 05/03%05/03%
MediaMedia 2,342,34 2,202,20 2,252,25 -4,1-4,1
< 20 euro< 20 euro 1,281,28 1,301,30 1,511,51 18,218,2
21-50 euro21-50 euro 3,993,99 4,064,06 4,114,11 2,92,9
> 50 euro> 50 euro 4,234,23 4,664,66 4,214,21 -0,5-0,5
In termini assoluti il contributo di ricarica aumenta all’aumentare del taglio di ricarica, tuttavia in termini relativi si riduce all’umentare del taglio
Profilo prevalente fra i fruitori del servizio di ricarica per i tagli di importo inferiore:
giovane, titolo di studio medio non superiore alla scuola media inferiore, reddito medio-basso
Quindi a parità di piano tariffario, la clientela “debole” paga un prezzi unitari più elevati di quella a fascia di redditto superiore
2003 2004 2005
Pre-pagate costi di ricarica esclusi (a) 18,34 15,77 14,11
Pre-pagate costi di ricarica inclusi (b) 22,12 19,30 17,49
Differenza % (a)-(b) 20,6 22,4 24,0
Abbonamento canone escluso (c) 20,30 18,23 17,30
Abbonamento canone inclusi (d) 22,59 20,19 19,27
Differenza % (a)-(d) -18,8 -21,9 -26,8
Differenza % (b)-(d) -2,1 -4,4 -9,2
Costi e margini per le imprese
COSTI PER LE IMPRESE
INTERNI
• Costi diretti di acquisizione delle carte
• Costi di struttura
ESTERNI
Provvigioni percepite dai soggetti che effettuano il servizio di ricarica
RICAVI
Vantaggio finanziario delle SIM prepagate per l’operatore:
incassare l’importo dovuto per la fruizione del servizio, prima
che vengano sostenuti i relativi costi
PERCORSO SEGUITO DA AGC E AGCM
Acquisizione delle informazioni direttamente dagli operatori di telefonia mobile
Analisi dei dati trasmessi da alcune categorie di fornitori di serivizi di ricarica
Valutazione coerenza dei dati trasmessi dagli operatori di telefonia mobile
COMMISSIONI – DATI OPERATORI
Provvigioni erogate ai fornitori del servizio di ricarica nel triennio 2003-2005 cresciute da ca 570 milioni di euro a oltre 600 milioni di euro
10%
41%
35%14%
ATM/Internet Scratch card
POS - bar e tabacchi Altri POS
RIPARTIZIONE PROVVIGIONI ANNO 2005
RIPARTIZIONE DELLA SPESA PER TIPO DI RICARICA UTILIZZATO
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Op 1 Op 2 Op 3 Op 4
Internet
Scratch Card
POS - bartabaccai
POS - altrecategorie
COMMISSIONI – DATI DISTRIBUTORI
ISTITUTI FINANZIARI
TaglioTaglio 55 1010 2020 5050
Onere di ricarica sostenuto dall’utente 1 2 5 5
Contributo riconosciuto alle banche/operazione 0,41 0,47 0,58 0,93
% contributo riconosciuto/costo di ricarica 41,0 23,3 11,6 18,5
DISTRIBUTORI DI SCRATCH CARD - TABACCAI
TaglioTaglio 55 1010 2020 5050
Onere di ricarica sostenuto dall’utente 1 2 5 5
Contributo riconosciuto alle banche/operazione
0-0,5 0,5-1 1-1,5 2,5-3
% contributo riconosciuto/costo di ricarica 10-20
20-30
20-30
50-60
DISTRIBUTORI DI SCRATCH CARD – EDICOLE
TaglioTaglio 55 1010 2020 5050
Onere di ricarica sostenuto dall’utente 1 2 5 5
Contributo riconosciuto alle banche/operazione 0-0,5 0-0.5 0,5-1 1-2
% contributo riconosciuto/costo di ricarica 10-20
10-20
10-20
30-40
CONFRONTO
20032003 20042004 20052005 03-0503-05
Stima via operatori (a) 568 569 601 1.738
Stima via associazioni (b) 512 554 571 1.637
(a)-(b)% 9,8 2,6 5,0 5,8
COSTI INTERNI
COMPONENTI DI COSTO PER OPERAZIONI DI RICARICA
% Euro
Provvigioni 78,1 0,79
Costi operativi 9,8 0,10
Amm e costi del capitale 12,1 0,12
Tot 100,0 1,01
IL CONTO ECONOMICO DELLE OPERAZIONI DI RICARICA
Ricavi da contributo di ricarica
1714
Provvigioni 601
Costi operativi 75
Amm e costi di ricarica 93
Costi compessivi 769
Margine 945
Margine % 55,1
Il 55% dei ricavi conseguiti è mero utile per gli operatori e
non è giustificato dai costi sottostanti
Conto economico di dettaglio dei costi
di ricarica per fasce di ricarica
Taglio N. di ricariche
(mln)
Ricavi da contribut
o
Commissioni
Altri costi
Tot costi Margine Margine %
< 20 549 827 318 120 438 389 47,0
>20 215 887 284 47 331 556 62,7
Tot 764 1714 601 168 769 945 55,1
LE DETERMINANTI DELLA DOMANDA E
DELL’OFFERTA DEL SERVIZIO PREPAGATO
ITALIA:elevata incidenza del servizio prepagato
rispetto agli altri paesi europei.
CAUSE:
Ragioni di carattere sociale e psicologico
Ragioni economiche
LE RAGIONI ECONOMICHE DELLA SCELTA DEL
SERVIZIO PREPAGATO
ABBONAMENTO
CANONE FISSO:
TCG + altri eventuali importi incassati dal gestore
PREPAGATE
CONTTRIBUTO DI RICARICA
La cui entità mensile è funzione del taglio di ricarica acquistato e della frequenza di
ricarica
Stante l’applicazione, da parte degli operatori, della medesima tariffa minutaria alle SIM in abbonamento e alle SIM prepagate, le due differenti voci di costo producono conseguenze diverse sul costo somplessivo del servizio.
ABBONAMENTO Canone mensile minimo: 5,16 euro di TCG La TCG è incassata dagli operatori per
conto dell’Erario La TCG si prefigura come un onere fisso
mensile All’aumentare del traffico effettuato, il
peso del canone sulla spesa minutaria è decrescente, infatti:
Ic =C
Pm*Nc * 100
Ic = incidenza percentuale del canone
C = canone
Pm = Prezzo medio netto al minuto
Nc = traffico effettuato
UTENTI DEL SERVIZIO PREPAGATO: AUMENTO DEL PREZZO NEL CASO DI RICORSO ALL’ABBONAMENTO
Spesa media mensile utenti prepagato (a)
TCG (b)
Ipotetica spesa totale (al lordo TCG) (a)+
(b)
Incidenza % TCG sul traffico (b)/(a)
TELECOM 10-15 5,16 15-20 35-40
VODAFONE 10-15 5,16 15-20 35-40
WIND 5-10 5,16 10-15 55-60
H3G 10-15 5,16 15-20 50-55
Totale 12,79 5,16 17,95 40,3
CONTRIBUTO DI RICARICA
Determina una soglia minima che non può essere ridotta attraverso un’aumento di
traffico perchè al momento della ricarica l’utente paga il valore del credito (VC) e il
contributo di ricarica (CR).
VC=NR*Pm NR= numero di minuti di chiamate effettuabili
Pm = tariffa media
Ir= CR
Nr*Pm *100
Ir = incidenza % del costo di ricarica
Nr = l’ammontare di minuti realmente fruiti, NrNR
Qualora Nr= NR
Ir=CR
VC*100
• Se Nr= NR, VC diventa una costante, Ir non può scendere
al di sotto della soglia minima CR/VC
• L’incidenza del prezzo di ricarica è invariante alle variazioni tariffarie
L’incidenza del contributo di ricarica sul prezzo medio non dipende dalla quantità di traffico sviluppata, bensì dal rapporto tra contributo di ricarica e credito acquistato.
Pm=CR+VC
Nr
Ricorrendo ad un taglio di ricarica caratterizzato da una maggiore incidenza del contributo di ricarica, si verifica un aumento del prezzo medio effettivo nella stessa proporzione.
DIFFERENZA TRA ABBONAMENTO E PREPAGATA
• Il canone è una spesa esogenamente determinata, indipendente dall’ammontare di traffico effettuato
• Il peso del contributo di ricarica è funzione del credito acquistato, del valore del contributo stesso e della frequenza di ricarica mensile
Tuttavia gli utenti di SIM prepagate hanno effettuato in media le operazioni di ricarica con una frequenza tale da comportare oneri mensili di ricarica inferiori rispetto al canone in abbonamento
Per i clienti retail è preferibile una SIM in abbonamento solo se il volume di traffico generato abbatte i costi connessi al canone mensile di abbonamento
UTENTI DEL SERVIZIO PREPAGATO: UMENTO DEL PREZZO PER IL CONTRIBUTO DI RICARICA
Spesa media mensile utenti prepagato (a)
CR medi
o mensile(b)
Spesa totale al lordo CR (a)+(b)
Incidenza % Cr sul traffico (b)/(a)
TELECOM 10-15 2-3 15-20 15-17
VODAFONE 10-15 2-3 15-20 19-21
WIND 5-10 1-2 10-15 17-19
H3G 10-15 2-3 15-20 21-23
Totale 12,79 2,34 15-04 18,3
• La minore incidenza del contributo di ricarica rispetto al canone mensile di abbonamento segnala una convenienza per gli utenti
• Non può però essere interpretato come una riduzione del volume di ricavi per i gestori
PRINCIPALI MOTIVAZIONI DI SCELTA DEI DIVERSI TAGLI DI RICARICA
Possiamo individuare 3 possibili diversi profili di utenza: Big buyer: sviluppano un elevato traffico voce, utilizzano
prevalentemente tagli superiori ai 50 euro; “consumatore medio”: acquisterebbe per lo più tagli di
valore compreso tra i 10 ed i 25 euro: Coloro i quali tendono ad effettuare chiamate molto brevi
ed utilizzano ampiamente le offerte promozionali, sarebbero i principali acquirenti dei tagli di ricarica inferiori.
Per quanto attiene agli utilizzatori di tagli di ricarica di importoridotto, il profilo dominante che emerge è quello dei giovani
compresi nelle fasce di età 14/17 anni e 18/24 anni, tipicamente studenti o non occupati, che utilizzano molto il
servizio di telefonia cellulare, ma ricorrono a livelli di ricarica contenuti per scarsa disponibilità economica.
Il profilo degli abituali utilizzatori dei tagli di ricarica più elevatiè quello di persone che fanno uso abituale del servizio di
telefonia cellulare e tendono ad evitare sia l’incomodo di operazioni diricarica troppo frequenti, sia l’assunzione di eccessivi oneri di
ricarica.
Il vantaggio finanziario fruito dagli operatori telefonici
L’aspetto caratteristico del servizio prepagato è il pagamento in un momento antecedente alla fruizione del relativo servizio.
Contrariamente, l’utente in abbonamento si vede addebitata la bolletta telefonica in un momento successivo all’effettuazione delle chiamate.
Dal pagamento anticipato del servizio discendono 2 conseguenzedi cui beneficiano gli operatori telefonici:
Viene eliminato il rischio di insolvenzaViene ottenuta una disponibilità anticipata di capitale per gli operatori telefonici.
2003 2004 2005 2003-2005
Capitalizzazione dei ricavi per il servizio prepagato
Tasso free riskTasso sugli impieghi
80938766
88469630
945310196
2639228592
Capitalizzazione dei ricavi nell’ipotesi di abbonamento
Tasso free riskTasso sugli impieghi
80748587
88259424
94329999
2633128010
Vantaggio finanziario
Tasso free riskTasso sugli impieghi
19179
21206
21197
62582
VANTAGGI DERIVANTI DALLA GESTIONE DEL CREDITO RESIDUO
Il credito telefonico acquistato con le ricariche può non essere interamente fruito dagli utenti nel periodo di validità.
Sia nel caso della disattivazione della carta SIM per mancata ricarica entro un certo periodo di tempo sia nel caso di passaggio ad altro operatore con il mantenimento del numero telefonico, i gestori telefonici trattengono il credito non utilizzato dall’utente.
La mancata restituzione del credito rappresenta un ulteriore vantaggio per gli operatori.
Nel triennio 2003-2005, il valore del credito incameratodagli operatori e non utilizzato dai clienti è stato
complessivamente pari a 158 milioni.
Valore del credito residuo (milioni di euro)
2003 2004 2005 2003-2005
TELECOM [25-30] [35-40] [35-40] [100-101]
VODAFONE [5-10] [10-15] [10-15] [20-30]
WIND [5-10] [5-10] [5-10] [20-30]
H3G - [0-5] [0-5] [0-10]
Totale 44 58 56 158
La natura commerciale del contributo di ricarica
Telecom sostiene che al momento del lancio del servizio, l’operatore avrebbe inteso replicare la struttura two part pricing dell’abbonamento per “evitare una eccessiva asimmetria rispetto alle tariffe relative all’abbonamento”.
Nel servizio in abbonamento viene richiesto il pagamento di un canone fisso mensile a carico dell’utente che non viene invece richiesto nel servizio prepagato.
L’origine storica del contributo di ricarica pone tale voce in diretta correlazione con il canone di abbonamento del servizio postpagato, nonostante la natura sostanzialmente diversa delle due componenti tariffarie.
La convenienza economica per l’utente a scegliere una o l’altramodalità dipende dall’incidenza delle voci fisse:
Il canone per l’abbonamentoIl contributo di ricarica per il servizio prepagato.
La struttura tariffaria
Gli stessi operatori telefonici hanno affermato che per i consumatori il principale elemento di valutazione dell’onerosità del servizio sarebbe rappresentato dal prezzo al minutario, mentre verrebbe accordata una minore rilevanza alle altre componenti, quali il prezzo di ricarica.
I consumatori percepirebbero con più immediatezza aumenti percentuali delle tariffe al minuto rispetto ad incrementi della stessa entità, sotto però forma di contributo di ricarica.
Effetti del contributo di ricarica sul prezzo del servizio
Il contributo di ricarica introduce un elemento di discriminazione tra le classi di consumatori.
L’incidenza dell’onere di ricarica tende ad essere superiore per i tagli di importo più basso di conseguenza l’acquisto di ricariche di piccolo taglio comporta un incremento del prezzo complessivo anche molto superiore rispetto a quello applicato per i tagli di importo maggiore.
Le motivazioni adottate dai gestori
La comune strategia commerciale di adozione del contributo di ricarica è stata spiegata dagli operatori come il risultato di un meccanismo di autonomo allineamento razionale.
Ad avviso dei gestori, l’assenza di iniziative commercialiaggressive fondate sulla eliminazione o riduzione del contributodi ricarica sarebbe dovuta alla propensione del consumatore ad
attribuire maggior rilievo alla componente variabilecioè il prezzo al minuto, rispetto alle altre voci di prezzo nella
valutazione della convenienza relativa dei vari pianitariffari.
Ciò indurrebbe gli operatori a basare la propria pressione commerciale sulla riduzione delle tariffe al minuto piuttostoche sull’eliminazione o riduzione dei contributi di ricarica.
Profili regolamentari
L’attuale configurazione del contributo di ricarica da parte dei gestori mobili nazionali produce effetti distorsivi del mercato con effetti negativi sul benessere dei consumatori.
Tale situazione pare:
Generare confusione circa il reale prezzo al minuto corrisposto dagli utenti per l’utilizzo di servizi di telecomunicazione mobile;Determinare un differente trattamento economico con effetti regressivi sulle fasce più deboli.
L’attuale configurazione delle tariffe telefoniche con ricarica del credito non mette in grado gli utenti di ottenere unainformazione completa e veritiera e pienamente trasparenterelativa all’effettiva entità del prezzo dei relativi servizi.
I possibili interventi regolamentari
Quanto al profilo della trasparenza dei prezzi del servizio, in tali circostanze si configurano i presupposti per un intervento dell’AGCOM ai sensi dell’art. 71 del Codice delle Comunicazioni elettroniche, finalizzato ad imporre agli operatori previsioni di trasparenza e pubblicazione delle informazioni.
Qualora si ritenesse di mantenere una struttura tariffaria a dueparti, l’intervento a favore di una maggiore trasparenza
potrebbe indirizzarsi a favorire la presentazione di formule tariffarie da parte degli operatori mobili che rendano
immediatamente evidente al consumatore l’effettivo costo al minuto sostenuto, considerando quindi anche il contributo
di ricarica.
In relazione alla necessità che il servizio sia reso in condizioniDi uguaglianza, l’intervento dell’Autorità potrebbe riguardareLa necessità di rimuovere il carattere regressivo del contributo Di ricarica, prevedendone una connotazione di proporzionalità
E di corrispondenza dei costi effettivi, così da non discriminare Tra le diverse tipologie di utenza e migliorare le condizioni di
Fruizione per le categorie economicamente più deboli.
E PER FINIRE...
GENNAIO 2007
Il Ministro Bersani interviene sulla questione comunicando l’impegno del Governo alla eliminazione dei contributi di ricarica
Gli italiani e le associazioni dei consumatori richiedono all’AGC una velocizzazione dei lavori
Il Codacons chiede il rimborso dei danni subiti dagli utenti in tutti questi anni (proposta realistica?)