Cos'é la lettura per Paolo Di Paolo - La Stampa 18.06.2013

download Cos'é la lettura per Paolo Di Paolo - La Stampa 18.06.2013

of 2

Transcript of Cos'é la lettura per Paolo Di Paolo - La Stampa 18.06.2013

  • 7/28/2019 Cos' la lettura per Paolo Di Paolo - La Stampa 18.06.2013

    1/2

    GLI STREGATI

    MachepiacereleggereunlibrodifficilePAOLODI PAOLO

    Ma questo non

    un libro che silegge in fila alla

    posta!. Cera, in questa

    esclamazione, un tono di rim-provero: un signore, allincon-

  • 7/28/2019 Cos' la lettura per Paolo Di Paolo - La Stampa 18.06.2013

    2/2

    Comeun incontro trapersonerealiancheun libropuessereunasfidaOggi sempredipi evitiamo i testipesanti,masi impara anchedalla noia

    PaoloDiPaolo, finalistadello Strega, spiegache cosaper lui la lettura

    PAOLODI PAOLOSEGUEDALLA PRIMAPAGINA

    Contro quelli che non si la-sciano leggere negli spa-zi vuoti delle nostre gior-nate. Professore, ma leiquanto ci mette a legger-

    lo? domandano gli alunni allinse-gnante, misurando un volume sulladurata, come un filmo una canzone.La prima attenuante che si concedechi non legge questa: non ho tem-po. Nel pidei casi vero: le giorna-

    tesonovortici, si arriva a seraquasiin apnea. Siamo stanchi per farelamore, figurarsi per aprire un ro-manzo. Tutto sommato, in realt,quando si dice che leggiamo poco,non esatto. Leggiamo sempre, leg-giamo di continuo: notizie suglischermi, sulla free-press, intermi-nabili sequenze di messaggi suWhatsApp,mail,istruzioniperlusodi qualcosa, verbali, pagine e paginedi aggiornamento professionale.Leggiamo molto di pi dei nostriavi; gli occhi sono sempre spalanca-ti a decifrare qualcosa quasi che ilmondo, ribaltando unariflessionedi

    Calvino, fosse ormai tutto scritto,un flusso ininterrotto di parole omeglio, di informazioni.

    Non c bisogno di scomodare lestatistiche per sapere che il puntodella questione la velocit: iltempo, misurabile in secondi, incui transitiamo su testi di varianatura. Siamo portati a correre,quindi a scorrere. per questoche, in giornate tanto cariche,chiediamo ai libri di essere legge-ri, di non presentarci troppi osta-coli, troppe salite. Inutile sfodera-re il solito moralismo: per istintodirei biologico, tra due strade cheabbiamo davanti, siamo portati ascegliere quella meno impervia. sempre pi difficile non tanto leg-gere, ma leggere difficile. Se poinessuno ci racconta pi quantasoddisfazione offre la strada com-

    plicata, finiremo per ignorarlo. Ep-pure, sui banchi di scuola, sapeva-mo perfettamente distinguere traun8presocopiandoeun8meritato:il secondo valeva molto di pi.

    Leggendo Ogni storia damore una storia di fantasmi, la biografia diDavid Foster Wallace scritta da D.T.

    breve vacanza da s stessi. Ma sia-mo sicuri di riuscire a limitarci allepiccole dosi? Le caramelle di per snonsonounmale,masequestala

    base della tua alimentazione, va a fi-nire che muori. In un senso profon-do, va a finire che muori. Quantotemiamo ci che difficile? Lurlo li-

    beratorio di Fantozzi sulla Corazza-ta Potmkinpuessereunbuonanti-doto agli eccessi di intellettualismo,

    ma rischia di coprire anche qualco-sa di prezioso. A unequazione alge-brica non chiediamo di essere menocomplessa di ci che . A un libro, aun film, a unopera darte siamo in-

    vece sempre meno propensi a offri-re concentrazione.

    Guardo sempre con ammiratostuporeachisuunautobus,suunapanchina riesce a scavarsi unospazio di silenzio, sprofondando inuna lettura pesante. Una ragazzalegge Mrs. Dalloway sulla metropoli-tana! Un piccolo miracolo: non unriempitivo dellattesa, del vuoto, non una caramella. un isolamento

    tuttaltro che burbero, e vale la penadi contemplarlo: ci stadicendo scu-sate, ho bisogno per un po di assen-tarmi e abitare un altro pezzo dimondo, una storia mi ha chiamatol. come lisolamento di due inna-morati: si guardano, si baciano an-che nel cuore di una rivoluzione, ilmondo scorre, fa rumore, ma lorohanno smesso di sentirlo. Ancora leparole di Wallace: Quando ho da-

    vanti una persona reale, primo: devoimpegnarmi un po. Cio, se un altropresta attenzione a me, io devo pre-stare attenzione a lui. Io guardo lui,lui guardame. Il livello di stresssale.

    Ma c anche c anche qualcosache mi arricchisce.

    Ricordo, da adolescente, di aver ri-schiato molte volte di arenarmi sullelunghe descrizioni di Walter Scott odi Tolstoj. Ma poi, arrivato alla fine,mi sembrava di avere vinto una sfida.E soprattutto: lavevo accettata. Siimpara anche dalla noia, da ci chenon capiamo. Si impara anche da ciche ai nostri occhi resta opaco, da ciche non a portata di mano. Wallaceo Angelopoulos, il film che vince aCannes e il romanzo che non costa 9euro e non si legge alla posta chiedo-no una sfida. Non si limitano a offrirestimoli e intrattenimento senza vole-re nulla in cambio. Sonodifficili comeun incontro fra persone reali. Quandoal come stai? detto senza pensare,segue una risposta di cui dobbiamo,per una volta, prenderci cura.

    Dallaltro latodellabarricata

    Abbiamo chiesto ai cinque finalisti del premio Strega 2013 di

    raccontare sulla Stampa che cosa per loro stare dallaltro latodella barricata, ossia non latto di scrivere ma quello di leggere.

    Dopo Alessandro Perissinotto (domenica scorsa) oggi la volta

    di Paolo di Paolo, autore diMandami tanta vita (Feltrinelli), unromanzo ambientato nella Torino di Piero Gobetti, dove il

    protagonista finisce per spiare la vita del teorico della

    Rivoluzione Liberale. Nei prossimi giorni interverranno Romana

    Petri, Simona Sparaco e Walter Siti.

    semprepidifficilenontantoleggere,maleggeredifficile.Sepoinessunociraccontapiquantasoddisfazioneoffre lastradacomplicata,finiremoperignorarlo.Eppure,ascuola,sapevamodistingueretraun8presocopiandoeun8meritato

    Paolo Di Paoloha 30 anni, natoa Roma, autorediMandamitanta vita(Feltrinelli)

    Max e pubblicata di recente da Ei-naudi, accade di riflettere su quelliche lo scrittore americano chiamagli aspetti sinistri dellintratteni-mento. Non c niente di male di-ce Wallace a leggere o guardare ro-

    ba leggera (o robaccia) per un po: infondo un modo per prendersi una

    LETTURE