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Guida Base sull’Affiliate Marketing – Giannicola Montesano

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Cosa sono le Affiliazioni Con il termine affiliazione viene indicato un “legame” tra più persone, associazioni, società. Questo legame può essere di natura commerciale e può prendere il nome di Affiliate Marketing nel seguente modo: c’è un Advertiser (persona) che ha un prodotto o servizio da vendere e c’è un affiliato (persona) che vuole vendere il prodotto dell’advertiser, guadagnandoci.

Il legame che si crea tra advertiser e affiliato può essere chiamato AFFILIAZIONE.

L’Affiliato vende in affiliazione il prodotto dell’Advertiser!

L’Advertiser paga l’Affiliato solo se effettivamente, questo, riesce a vendere un prodotto riconoscendogli una commissione per la vendita. Questa commissione può essere una percentuale sul venduto o una quota fissa, dipende dall’accordo commerciale.

Il rapporto tra Advertiser e Affiliato è molto semplice e possiamo affermare questo: l’Affiliato guadagna rispetto alle sue performance (infatti l’Affiliate Marketing viene spesso indicato anche come Performance Marketing, appunto perché basato sulle performance), ogni vendita è indicata come transazione e il piano commissionale può essere inteso come CPA (Cost per Action), so che possono sembrare informazioni complesse ma in realtà sono i termini che spiegano la dinamica delle affiliazioni.

Il termine “affiliazione” per la varietà di significati che ha assunto negli anni in Italia ma soprattutto online è stato spesso sostituito con altri termini come: Programma Partner (anziché Programma di Affiliazione), Performance Marketing (anziché Affiliate Marketing), Publisher (anziché Affiliato), Rete di Publishers (anziché rete di vendita/venditori) e così via, per dare un senso di professionalità a questo rapporto commerciale, questo ha però allontanato chi, nel proprio animo, è un venditore nato – lasciandogli immaginare che il “Programma Partner” era solo per addetti al settore!

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È pur vero che bisogna conoscere bene gli strumenti di Marketing ma è altrettanto vero che per portare un utente a compiere una transazione, l’Affiliato deve essere un VENDITORE!

Questa strategia cumulativa ha generato tanti Publisher (termine “nobile” per indicare un Affiliato) che erano, e sono tutt’ora, ottimi gestori di siti/blog, newsletter, community ecc.. ma non sono venditori! Quindi “l’Affiliazione fa schifo!” “Con l’Affiliazione non si guadagna!” “L’Affiliazione è una fregatura!”

Non è così. L’Affiliazione è una pratica di lavoro molto redditizia, molto vantaggiosa per tutti e c’è gente (me compreso) che guadagna bene con l’Affiliate Marketing.

Perché in molti falliscono?

Il primo motivo, prima ancora di quello che ti ho già spiegato (ovvero che molti affiliati si percepiscono come gestori di siti/community), è che gli affiliati sottovalutano l’utente.

L’utente è il potenziale cliente, l’utente è l’elemento più importante di tutto il Marketing. Senza l’utente (o consumatore) tutte le strategie di Marketing, canali promozionali e addirittura Aziende non saprebbero cosa farsene della pubblicità, quindi convincere o guidare l’utente verso un prodotto o servizio.

Come si fa a sottovalutare l’utente? È molto semplice, dimenticandosi che l’utente è una persona! Una persona che ha dei bisogni, desideri, sogni, necessità su cui fare leva per convincerlo ad acquistare un determinato prodotto. Però è necessario capire anche il momento giusto per PROPORRE un prodotto/servizio.

Se vedessi vendere ombrelli all’uscita della metropolitana in una giornata di sole cosa penseresti? “Questi sono scemi!” – perché quindi un Publisher mette un banner di mutui su un sito di ricette di cucina?

Pensa solo che è una pubblicità che paga tanto ma, in realtà, non interessa a quegli utenti. Lì, su quel sito, c’è la mamma che deve preparare le polpette di verdura al figlio, che non mangia verdure, cosa

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gliene importa del mutuo in quel momento!? Eppure questi esempi sono diffusi online allo stesso modo come è diffusa l’idea che lavorare con le affiliazioni fa schifo!

Quindi prima di pensare di vendere qualcosa è necessario conoscere l’utente, se un utente ha appena acquistato un iPhone 7 è inutile che cerco di vendergli un iPhone, o peggio ancora un Samsung, ma devo far leva sul quello che è appena accaduto: ha comprato un nuovo telefono! “Amico, hai appena comprato un telefono, proteggilo!” In questo modo puoi vendergli assicurazioni sullo smartphone e addirittura pellicole protettive, custodie e perfino cover!

Sono proprio intelligenti i pakistani che vendono gli ombrelli quando piove!

Come avrai capito è necessario offrire qualcosa all’utente nel momento del suo (non tuo, MA SUO) bisogno se vogliamo che l’utente generi una transazione.

“Ok, sembra facile, ma come posso intercettare il bisogno di utenti che neanche conosco? Fino a quando è un amico/parente riesco a sapere quando ha acquistato la macchina, uno smartphone o se deve andare in vacanza o gli serve un mutuo… ma un estraneo?”

Serve avere innanzitutto buonsenso e poi utilizzare gli strumenti di Marketing a disposizione di tutti.

Questi strumenti li utilizzi tutti i giorni e sono: Google, Facebook, Twitter, siti web preferiti e le mail pubblicitarie che spesso ricevi, come utilizzi tu questi strumenti anche altre persone lo fanno, ma bisogna utilizzare questi strumenti con un criterio logico.

Torniamo al fenomeno della pioggia e dei pakistani, su internet non piove (questo è abbastanza scontato) ma accadono delle cose che conosciamo come “Trend”, detti anche tendenze, questi Trend cono come la pioggia per le persone e noi affiliati dobbiamo vestire i panni dei pakistani!

Un esempio di trend 2016? I pokèmon!

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Tutti parlavano di pokèmon, chi giocava, chi li criticava, chi ha azzardato ipotesi futuristiche e chi condivideva foto e video assurdi. Insomma se ne parlava.

Questo fenomeno è stato la leva per molte campagne promozionali, spesso non etiche come gli abbonamenti su cellulare tramite PIN Submit, nel bene o nel male il fenomeno Pokèmon ha fatto guadagnare molti soldi a parecchi affiliati.

Cerchiamo ora di fare una piccola distinzione, su Google l’utente cerca qualcosa, quindi ha un bisogno (o una domanda) e spinto da esso esegue la sua ricerca sul motore di ricerca. L’utente, nel momento esatto che compie una ricerca è vulnerabile, è paragonabile alla persona che si accorge che sta diluviando e CERCA con gli occhi il primo pakistano, sa cosa gli serve, sa cosa vuole, sa che deve prendere un ombrello. Se, durante questa fase, si avvicina un venditore di occhiali da sole cosa succede? Molto probabilmente non avrà successo. Ma se il pakistano gli andasse in contro dicendo: “Dammi subito 5€ quest’ombrello è tuo!” – non c’è bisogno neanche che dica “È resistente”, “Ti durerà 10 anni”, “È bellissimo”, “È in offerta” – il bisogno in quel momento è avere velocemente un ombrello. STOP.

Forse ti ho annoiato con tutti questi esempi, che per certi versi possono sembrare abbastanza banali e scontati, ma ti garantisco che se riesci a fissarli bene nella tua testa ti permetteranno di non commettere stupidi errori.

Come dicevamo, l’utente che cerca su Google lo fa fondamentalmente per un bisogno ma è bene sapere che questo bisogno può essere informativo o che tende all’azione. Nel caso in cui fosse solo informativo, l’utente è alla ricerca di informazioni, non vorrebbe compiere l’azione, a meno che….

A meno che non si presentasse come l’offerta IRRIPETIBILE!

Facciamo un esempio, cosa faresti se hai intenzione (e ti stai documentando) di fare una crociera nel mediterraneo a settembre, magari hai anche la tua bella settimana libera, sei stato in agenzia

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viaggi, ti hanno fatto vedere tutte le offerte dei Tour Operator per tutte le destinazioni, sai che potrebbe essere una bella vacanza e però meno di 1500€ non riesci a pagarla. Allora vai su Google, cerchi “offerte crociere settembre” e altre ricerche correlate ti documenti, ti informi ecc. ma ad un certo punto ti trovi l’offerta IRRIPETIBILE: crociera sul Mediterraneo di 7 giorni per due persone a settembre, stanza esterna (quelle con balcone/vista mare) a 750€? Anche se non avevi intenzione di acquistare ti assicuro che al 90% la prenderai.

Maledetta pubblicità! Chissà come hanno fatto a sapere che stavo cercando questa Crociera!!!

L’altra ricerca invece è finalizzata all’azione. Sei già propenso ad acquistare, occorre meno fatica a convincerti ma è ugualmente importante questo passaggio. Hai un budget di 1500€, sai con esattezza i giorni in cui dovrai partire e hai deciso anche la destinazione (sarebbe inutile venderti voli aerei per altre destinazioni o soggiorni in hotel, vuoi solo la TUA Crociera), quindi vai su Google cerchi alche questa volta “offerte crociere settembre” e troverai la stessa proposta di prima: una Crociera a 750€! Cosa farai? Se sei una persona riflessiva/sospettosa ti informerai velocemente per capire come mai l’offerta costa così poco ma alla fine, una volta che avrai fatto i tuoi dovuti accertamenti, acquisterai al 100%.

L’utente su Google cerca. Su Facebook invece si muove per interessi.

Tu hai cercato su Google però facciamo finta che Maria (nome di un utente fittizio) vuole andare in crociera, passa molto tempo su Facebook da smartphone, probabilmente si iscriverà alle pagine ufficiali di MSC, Costa Crociere, Royal Caribbean ecc. pensando “così se fanno un’offerta particolare mi esce!”

Dopo qualche giorno a Maria comparirà (per puro caso J ) sul suo stream di Facebook una notizia sponsorizzata “Crociera a settembre a soli 750€!”

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“Come hanno fatto a saperlo?!” – a questo punto spero che nessuno si farà questa domanda. LA PUBBLICITA’ online è “intelligente” perché attraverso gli strumenti che l’utente utilizza nel suo quotidiano si possono capire abitudini, esigenze, bisogni e tanto altro. Chi guadagna con la pubblicità lo sa.

Chi guadagna con la pubblicità? L’Affiliato.

Vediamo la dinamica, Costa Crociere si rivolge ad un Agenzia (Centro media) e gli dice “Cara Agenzia, aiutami a sistemare il sito web e facciamo in modo di riempire queste navi, oltre al solito periodo di alta stagione. Vedi tu come devi fare, saremmo disposti a riconoscere una commissione del 20% su ogni pacchetto” – L’Agenzia si rivolge al network di affiliazione che a sua volta ha migliaia di affiliati e dice: “Caro Network, noi abbiamo il cliente Costa Crociere che ci paga per ogni Crociera prenotata Online, saremmo disposti a darvi questa pubblicità e a riconoscervi il 15% su ogni crociera prenotata” (il 5% è la commissione agenzia). Il Network di Affiliazione si rivolge ai suoi affiliati così “Cari affiliati, abbiamo la Campagna Costa Crociere e paga il 10% per ogni crociera che riuscite a vendere.”

In questo modo sulla crociera di 750€ venduta, 75€ vanno nelle tasche dell’affiliato, 35€ Network e 35€ Agenzia. Costa Crociere ha venduto la sua Crociera a 750€ spendendone 150€ in… pubblicità! [ATTENZIONE: ha pagato sulla performance!]

In questo modo tutti hanno guadagnato, tutti hanno un ruolo importante. L’affiliato non in questo modo vende Crociere senza essere mai andato negli uffici di Costa Crociere a chiedere se poteva vendere le crociere e tantomeno ha dovuto aprirsi un’agenzia viaggi! [Questo è un aspetto importantissimo!]

L’Affiliato è totalmente svincolato da tutti, oggi promuove Costa, domani MSC dopodomani Royal, nessuno gli potrà dir nulla. L’Affiliato è libero di decidere come meglio gestire i propri spazi!

Ma tutto questo è fantastico! Posso promuovere chi mi pare, dove mi pare e come mi pare! E posso anche guadagnarci!!!

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Vediamo gli aspetti positivi e gli aspetti negativi di questo.

Di sicuro attraverso i network di affiliazione puoi trovare tante campagne promozionali di brand noti come: Costa Crociere, Altroconsumo, TIM, Trivago, Unicredit, Italo, ecc. e guadagnare su ogni transazione, ovvero per portare iscritti al sito con formula PPL (Pay Per Lead) o per vendite PPS (Pay Per Sale) su “dove e come ti pare” non è così semplice, altrimenti non ci sarebbe alcun controllo. Tutti potrebbero fare qualsiasi con a nome di un brand! Ogni Advertiser ha le sue Policy, cioè regole, oltre ad indicare quanto sarebbe disposto a pagare per transazione indica anche i metodi promozionali.

Il vantaggio delle affiliazioni è questo: avrai a disposizione centinaia, se non migliaia di prodotti o servizi con cui guadagnare.

Una volta che abbiamo capito le abitudini degli utenti e dove prendere le campagne promozionali entra in gioco il fattore più difficile, dove è necessario avere delle competenze più “tecniche” che vanno al di sopra della semplice strategia di vendita.

I Canali Promozionali È necessario sfruttare in maniera intelligente e proficua gli strumenti che utilizza l’utente per informarsi o acquistare, questi strumenti si chiamano Canali Promozionali.

Se hai un sito internet e vuoi comparire tra i primi risultati su Google con alcune parole chiave (esempio “offerte crociere settembre”) è necessario fare delle azioni di SEO (Search Engine Optimizer), sono tutte quelle tecniche che ti permettono di scalare i risultati dei motori di ricerca a tuo vantaggio. È ovvio che prima ti trovano sui motori di ricerca e più visite riceverai, perchè usualmente un utente sfoglia i primi quattro risultati, gli altri tende ad ignorarli.

È anche ovvio che più gli utenti ricercano alcune chiavi, più è competitivo il settore, più è complesso stare in cima ai risultati di

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ricerca e più visitatori si avranno, quindi se sappiamo vendere sulle nostre pagine, avremo tante possibilità di guadagno!

Altro canale interessante è Google AdWords, hai presente i risultati sponsorizzati che ti escono quando cerchi qualcosa? Si, proprio quelli!

È possibile creare degli annunci e veicolare il traffico verso il mio sito, però non è gratis! Si paga per ogni click che riceverai e ovviamente: più la chiave di ricerca viene cercata dagli utenti, più sarà competitiva perché ci saranno altre persone interessate e, di conseguenza, più costerà il click! In questo caso è necessario fare uno studio delle parole chiave e vedere se si ha convenienza a veicolare del traffico in questo modo.

Atra fonte di traffico è Facebook, oltre le pagine e gruppi posso creare, tramite Facebook ADS delle inserzioni sponsorizzate e lavorare sugli interessi degli utenti, anche questo servizio ha un costo ed è necessario sempre valutare se può essere conveniente oppure no.

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La “convenienza” non è altro che il guadagno netto rispetto alla spesa, in gergo viene chiamato ROI (Return On Investment ) è il ritorno dell’investimento. Se pago 10€ per generare 20€ significa che avrò un guadagno netto di 10€. Buono, no?!

Ho tralasciato, volutamente, degli aspetti più tecnici come copywriting, creazione e gestione di un sito web, creatività grafiche, landing page, CTA (Call To Action) e tante altre cose necessarie perché questa è una guida BASE che spiega cosa sono le Affiliazioni e come guadagnare con esse. Voglio però spiegarti questi concetti in maniera semplice, utilizzando sempre degli esempi offline (che sicuramente conoscerai) per spiegare alcuni concetti.

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Ti ricordo che per approfondire queste tematiche è necessario far parte di AffiliatePRO, dove troverai Affiliati Professionisti che insegnano come guadagnare davvero con le affiliazioni.

Tu sei un venditore (Affiliato) e hai la possibilità di creare un negozio (sito web), di una tematica particolare (nicchia), decidi tu quali brand utilizzare (network di affiliazione) e attraverso i canali promozionali (Google, Google AdWords, Facebook ADS) lo posizioni sule mercato.

Un negozio online è un negozio aperto 24/7 il posizionamento è importante perché deciderai se posizionarlo nel centro di Milano, dove passano milioni di persone (e sui grandi numeri ci sono più probabilità di avere degli interessati) oppure in periferia. Questa è una teoria, l’altra quella che piace più a noi affiliati professionisti è questa: non importa il numero delle persone che visitano il tuo negozio, importa il numero di acquisti! Te lo spiego: è meglio avere 100 visite più interessate al tuo prodotto anziché 10.000 disinteressate, perché su 100 visite 80 (per esempio) acquisteranno mentre su 10.000 disinteressate forse 10. Questo rapporto si chiama CR (Conversion Rate) o Tasso di conversione, più è maggiore, più indica che non ci sono dispendi di tempo e risorse. Nel caso di 80 vendite su 100 visitatori si ha un CR dell’80% mentre 10 vendite su 10.000 si ha un CR dello 0,1%.

Per avere un buon CR è necessario che il negozio (sito web) abbia delle caratteristiche.

Come tutti i negozi che vendono, dovrà essere: pulito, ordinato, merce ben esposta e facilmente accessibile. Ti ricordo che noi siamo dei venditori online e quindi per convincere gli utenti ad acquistare abbiamo degli strumenti diversi dall’offline: testi (copywriting), immagini, colori struttura della pagina, navigabilità e accessibilità (se da mobile o desktop).

Tutti questi elementi sono importanti per accompagnare l’utente alla vendita, pertanto non è consentito affidare tutto al caso.

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Per guadagnare con le Affiliazioni è necessario padroneggiare diversi strumenti perché il ruolo del venditore online non è semplice ma ti assicuro che è molto divertente.

Infatti bisogna essere costruttori di siti web, programmatori, statisti, esperti in SEO, SEM, Facebook Ads ma anche in DEM (Direct Email Marketing), Community Manager per mantenere viva una community di utenti interessati ad una nicchia e dei grandi osservatori.

Il lavoro dell’Affiliato Professionista non è noioso ed è molto stimolante perché ogni giorno si misura con il ROI e con le scelte fatte per arrivare a quel ROI.

Posso guadagnare con le mie passioni? È possibile pertanto guadagnare con le proprie passioni, aprendo siti web (negozi) di categorie (nicchie) più vicine alle mie passioni e conoscenze!

Chi non desidererebbe guadagnare con le proprie passioni? Penso che, in fondo, fare un lavoro che piace sia il sogno di molte persone. La realtà spesso ci porta a pensare che dobbiamo fare un lavoro in base a quello che il “mondo del lavoro” ci offre MA con l’Affiliate Marketing il potere decisionale ce l’abbiamo noi.

Non si tratta di aprire un autolavaggio perché “manca”, “ancora nessuno l’ha aperto”, “allora lo apro io” e mi devo adattare a fare il gestore di autolavaggio.

Qui si tratta di fare questo passaggio: “mi piace cucinare” à Apro un blog di ricette di cucina utile per risolvere una problematica: RICETTE VELOCI – visto e considerato che molte persone non hanno tanto tempo per cucinare (perché il mondo del lavoro oltre ad avergli dato un lavoro che non gli piace, è stato bastardo due volte perché gliel’ha dato a 100km da dove aveva appena acquistato casa e con orari impensabili) quindi, non avendo tanto tempo, devono pur mangiare…

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un sito di ricette veloci, adattato anche su dispositivi mobile (smartphone e tablet) con degli accorgimenti che altri siti del settore non hanno di sicuro farà la differenza sul mercato. Di sicuro sarà UTILE all’utente.

Ci sono delle belle prerogative per iniziare a fare il lavoro dei propri sogni, perché creando contenuti avrai la possibilità di ricercare, studiare e testare cose che ti piacciono e quindi anche la tua cultura personale verso quell’argomento aumenterà. E se sei realmente appassionato al tuo lavoro potrebbe accadere che un bel giorno ti accorgerai che una parte di questi utenti ha la necessità di mangiare sano (nella sua velocità), quindi aprirai una nicchia nella nicchia!

“Si, è tutto così bello ma come posso guadagnare parlando di ricette di cucina veloci, anche trattando una nicchia ristretta (quelli che vogliono mangiare sano e veloci)?” Ovviamente trattando le campagne [food] come Barilla, Carrefour, Ringo, Nesquik ecc.. ma anche brand come Noberasco e Venchi (per i più golosi).

In questi casi non basta inserire il semplice banner ma è necessario coinvolgere gli utenti, presentare un nuovo prodotto oppure elencare i prodotti più venduti e spiegare il perché sono i più venduti ecc. Diciamo che non esiste una strategia standard per promuovere dei prodotti su un sito perché ogni nicchia, ogni gruppo di utenti ha le sue abitudini e modi di agire.

RICORDA: Se risolvi un problema e lo fai meglio degli altri, HAI VINTO!

Ovviamente poi devi portare del traffico interessato verso il tuo sito e trovare sempre campagne promozionali ma per questo puoi affidarti ad AffiliatePRO.

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Il fascino dei guadagni facili

Nelle Affiliazioni ascoltare affermazioni del tipo “l’anno scorso ho guadagnato più di 1 milione di euro” non sono rare e non suscitano tanto stupore. Queste affermazioni però oltre a far comprendere le potenzialità del guadagno con le affiliazioni attirano l’attenzione di quelle persone che pensano di trovarsi di fronte all’ELDORADO.

Innanzitutto è bene dire che è possibile guadagnare (e pure tanto!) ma come tutti i lavori che si rispettino non è semplice. Abbiamo visto che per far bene il lavoro da Affiliato è necessario acquisire delle competenze, per arrivare a grandi volumi e di conseguenza guadagni c’è bisogno di far parte di un TEAM, di lavorare sodo e di investire dei soldi.

Ultimamente il web è popolato da tante figure poliedriche che, avendo di base una buona formazione e con l’utilizzo di strumenti adatti, riesce a guadagnare tantissimo con prodotti in affiliazione ma con dei metodi poco convenzionali, alcune volte vere e proprie truffe ai danni dell’utente: prodotti dimagranti che in realtà non lo sono, servizi in abbonamento o infoprodotti che promettono qualcosa che in realtà non danno e così via.

Consiglio: quando sentirai qualcuno dire di guadagnare molto con le Affiliazioni, chiedigli su quale categoria lavora, quali sono i prodotti e soprattutto se lo sta facendo nel rispetto dell’utente, forse non ti risponderà ma di certo servirà a te per capire chi hai di fronte!

Altro caso molto diffuso è questo: “Come ho guadagnato 50.000€ in un solo giorno!” anche questo è possibile (visto con i miei occhi) – nella mente umana a questo punto scatta un meccanismo matematico di default: 50.000 (al giorno) x 365 (giorni) = 18.250.000€ all’ANNO!!!!

Non fare mai calcoli affrettati, chiedi prima se è un guadagno costante, se lo fa tutti i giorni e soprattutto quando spende in traffico per arrivare a quelle cifre, magari se spende 49.000€ (per assurdo) il suo guadagno è 1.000€ al giorno. Capisco che sono tanti lo stesso, ma non sono 50.000€!

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Oppure quei 50.000€ in un solo giorno sono frutto di mesi di lavoro.

Non ti chiedo di essere diffidente ma di ricordarti bene che: I guadagni facili non esistono! Se così fosse, tutti sarebbero capaci di fare enormi ricchezze senza far nulla.

Nell’Affiliate Marketing è possibile raggiungere cifre davvero interessanti perché non c’è un limite territoriale, non c’è un limite di advertiser e non c’è un limite di guadagni.

Io dall’Italia posso promuovere Advertiser americani su territorio USA e allo stesso tempo Advertiser tedeschi in Germania, comodamente dal mio ufficio a 100 metri dal mare!

Grazie all’Affiliate Marketing posso girare il mondo e lavorare dove mi pare e con chi mi pare.

Anche questa visione dell’Affiliate è affascinante ma spesso il LAVORO viene messo in secondo piano, posso fare il mio lavoro da un’isola sperduta dell’Egeo, chi me lo impedisce(?), ma appunto oltre al sole e il mare, per fare il mio lavoro… devo ricordarmi di LAVORARE!

L’Affiliate Marketing è un’opportunità per tutti perché non ha limiti di territorialità, di guadagni, di tempo e risorse sta a te decidere come intraprendere questo cammino.

Come ogni cammino che si rispetti, anche questa opportunità ha dei sentieri e sarai tu a scegliere quali percorrere, su AffiliatePRO te ne propongo uno, ovvero affrontare questo cammino puntando ad essere il PROTAGONISTA della tua storia.

Ti propongo di imparare a lavorare con le Affiliazioni in maniera professionale, nel completo rispetto dell’utente e di diventare a tua volta un Affiliato Professionista.

La mia esperienza e quella del mio TEAM deriva da anni di studio, lavoro e partnership con le realtà più solide sul mercato europeo,

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guarda tu stesso cosa dicono di me i migliori network di affiliazione europei: http://www.affiliatepro.it/testimonianze

Ora che sai cosa sono le Affiliazioni e come poter guadagnare con l’Affiliate Marketing la decisione di intraprendere questo cammino è tua.

A presto,

Giannicola Montesano

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