Corte dei Conti · Corte dei Conti Sezione di controllo della regione Friuli Venezia Giulia LE...
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Corte dei Conti
Sezione di controllo della regione Friuli Venezia Giulia
LE GESTIONI FUORI BILANCIO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
AL 31.12.2009
Relazione approvata dal V Collegio
con deliberazione 5 maggio 2011 n. 13
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INDICE
1 SINTESI DELLA RELAZIONE E OSSERVAZIONI CONCLUSIVE........................................... 3 2 CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE E DESCRITTIVE DEL FENOMENO .............................. 14
2.1 Contenuti e obiettivi del controllo ..................................................................... 14 2.2 Le gestioni fuori bilancio prima della legge n.1041/1971 ..................................... 16 2.3 L'evoluzione della normativa statale ................................................................. 17 2.4 Gli orientamenti della Corte dei conti ................................................................ 20 2.5 L'evoluzione della normativa regionale.............................................................. 21 2.6 La definizione di gestione fuori bilancio ............................................................. 26 2.7 Elenco delle gestioni fuori bilancio operative nel 2009......................................... 26
3 ANALISI NORMATIVA E REGOLAMENTARE DELLE GESTIONI FUORI BILANCIO: ELEMENTI CARATTERIZZANTI .................................................................................................. 30 3.1 Gestioni fuori bilancio e patto di stabilita’ .......................................................... 30 3.2 Assetti normativi, finanziari e gestionali di ciascuna gestione fuori bilancio ............ 34 3.2.1 Modalità istitutive ....................................................................................... 35 3.2.2 Gestione. Tipologie di soggetti gestori e modalità gestionali ............................. 48 3.2.3 Attività di controllo e vigilanza. Contenuto previsto e attività svolta .................. 57
4 CLASSIFICAZIONE DELLE GESTIONI FUORI BILANCIO ................................................. 64 4.1 Classificazione per settori omogenei d'intervento ............................................... 64 4.2 Classificazione a seconda che si tratti o meno di fondi di rotazione ....................... 73 4.3 Classificazione a seconda delle ipotesi previste dall'articolo 25 della legge regionale di
contabilita'.................................................................................................... 77 4.4 Classificazione a seconda della natura dell’attività prevalente (finanziaria o
gestionale) ................................................................................................... 80 5 ANALISI FINANZIARIA DEL TRIENNIO 2007-2009 ....................................................... 89
5.1 Premessa metodologica e terminologica ............................................................ 89 5.2 Contenuti dell'analisi svolta sulle spese regionali a favore delle gestioni fuori bilancio
(individuazione della spesa regionale immediatamente riferibile alle finalità tipiche delle gestioni fuori bilancio) ............................................................................ 91
5.3 Contenuti dell'analisi svolta sulle entrate regionali derivanti dalle gestioni fuori bilancio (individuazione dell’entrata regionale immediatamente riferibile alle finalità tipiche delle gestioni fuori bilancio) .................................................................100
5.4 Analisi delle movimentazioni delle gestioni fuori bilancio ....................................106 6 APPENDICE DAS 2009.............................................................................................114
6.1 Capitolo 4150: regolarita' intrinseca (legittimità e regolarità delle procedure) .......114 6.2 Capitolo 4150: regolarita' estrinseca (legittimità e regolarità degli atti)................116 6.3 Gestione fuori bilancio: fondo regionale per la protezione civile...........................118 6.3.1 Premessa metodologica e contenuti del controllo ...........................................118 6.3.2 Modalità di selezione delle operazioni da sottoporre a controllo........................119 6.3.3 Introduzione al controllo di regolarità estrinseca ............................................119 6.3.4 Entrate .....................................................................................................121 6.3.5 Spese.......................................................................................................124 6.3.6 Conclusioni ...............................................................................................133
Allegato 1. Schede descrittive delle gestioni fuori bilancio ..................................................................3 Allegato 2. Analisi finanziaria dei flussi regionali a favore delle gestioni fuori bilancio........................... 48
2.1 Raffronto tra i dati rilevati ai fini della parifica e l’analisi delle risorse dei capitoli dedicati...... 48 2.2 Percorso conoscitivo per l’individuazione delle voci accessorie .......................................... .56 2.3 Percorso conoscitivo per l’individuazione dei capitoli ibridi ................................................ 58
Allegato 3. Analisi finanziaria delle entrate della Regione provenienti dalle gestioni fuori bilancio .......... 61 3.1 Raffronto tra i dati rilevati ai fini della parifica e l’analisi delle risorse dei capitoli dedicati...... 61 3.2 Percorso conoscitivo per l’individuazione delle voci accessorie ........................................... 66
All'istruttoria ha partecipato un gruppo di lavoro così composto: dott.ssa Consolata De Vecchi (coordinamento) e dott. Alessandro Rossetto, con la collaborazione della dott.ssa Francesca Perini, della rag.ra Barbara Rizzi e della dott.ssa Anna Maria Mirti.
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1 SINTESI DELLA RELAZIONE E OSSERVAZIONI CONCLUSIVE
L’entità del fenomeno, l’apparente sua articolazione in realtà tra loro differenziate e
l’assenza di precedenti controlli esterni di carattere sistematico hanno indotto la Sezione a
includere nel suo programma di controllo una disamina sui fondamentali aspetti gestionali,
contabili e finanziari delle gestioni fuori bilancio (in prosieguo anche GFB) della Regione, al fine
di cogliere i tratti salienti di ciascuna gestione e di indirizzare eventuali futuri controlli verso le
situazioni meritevoli di maggiore attenzione.
L’articolo 3, comma 4, della legge n.20/1994, espressamente richiamato dall’articolo 3
del decreto legislativo n.125/2003, prevede infatti che la Corte dei conti eserciti il controllo
successivo (anche) sulle gestioni fuori bilancio, verificando la legittimità e la regolarità delle
gestioni nonché il funzionamento dei controlli interni. Un siffatto controllo da un lato si affianca
al monitoraggio che annualmente viene svolto dalla Sezione sulle risultanze finanziarie delle
GFB regionali nell’ambito della parificazione del rendiconto della Regione e dall’altro deve
coordinarsi con le peculiarità della funzione di controllo intestata a questa Sezione, che porta a
concentrare nella dichiarazione di affidabilità (DAS) le disamine sulla legittimità e regolarità
delle operazioni che influiscono sulle risultanze del rendiconto regionale.
Il fenomeno delle GFB, che concettualmente si pone in contrasto con i principi
fondamentali dell’unità e dell’universalità del bilancio e che pertanto richiede un approccio
logico conoscitivo che tenga conto del suo significato di deroga a tali principi, ha assunto negli
anni contenuti crescenti sia sotto il profilo numerico sia sotto il profilo finanziario.
Le GFB regionali, che nel 1999 erano quattordici, erano diventate ventisette nel 2002,
ventinove nel 2006 e trentasette nel 2009. Si tratta di numeri desunti dalla qualificazione del
fenomeno operata dalla stessa Amministrazione regionale e comunicati annualmente a questa
Sezione ai fini della parificazione del rendiconto.
Per quanto attiene alla dimensione finanziaria, nel 2009 la percentuale degli impegni di
spesa assunti dalla Regione a favore delle GFB rappresenta il 9,93% del totale degli impegni
sulle spese effettive del rendiconto regionale (al netto delle partite contabili per compensazioni
e rimborsi da compartecipazioni erariali), mentre i pagamenti eseguiti a loro favore
rappresentano l’11,10% dei pagamenti complessivi di spesa effettiva (al netto delle partite
contabili per compensazioni e rimborsi da compartecipazioni erariali). In termini monetari, nel
2009 gli impegni a favore delle GFB ammontano a 579,6 milioni di euro e i pagamenti
assommano a 670,3 milioni di euro. Anche se tali risultanze finanziarie risentono fortemente
della costituzione in quell’anno del fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema
economico regionale di cui all’articolo 14 della legge regionale n.11/2009 e delle ingenti risorse
ivi allocate (400 milioni di euro), la rilevanza finanziaria delle GFB non è affatto trascurabile,
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come si può dedurre dalla tabella sotto riportata che espone dati desunti dalle relazioni
accessorie ai giudizi di parificazione del rendiconto regionale.
anno % di impegni a favore di GFB sul totale di spesa effettiva
% di pagamenti a favore di GFB sul totale di spesa effettiva
2006 3,78 5,56 2007 3,91 6,11
2008* 2,64 4,38 2009* 9,93 11,10
* al netto delle partite contabili per compensazioni e rimborsi da compartecipazioni erariali
Il fenomeno trova origine nell’articolo 25 della legge regionale di programmazione
finanziaria e di contabilità 8 agosto 2007 n.21, secondo il quale le gestioni fuori bilancio,
ordinariamente vietate, possono essere eccezionalmente autorizzate in presenza di uno dei
quattro diversi presupposti previsti dall’articolo stesso1. L’eccezionalità espressamente richiesta
dalla legge è posta a tutela dei fondamentali principi contabili dell’unità e universalità del
bilancio, che trovano un riconoscimento nello stesso articolo 81 della Costituzione.
Superata l’idea della GFB quale espressione di una fattispecie tout court illegittima, la
variegata tipologia di fattispecie definite come “gestione fuori bilancio” trova oggi un comune
denominatore esclusivamente nella nozione tecnico contabile che le accomuna, secondo la
quale esse si caratterizzano per l’esistenza di una disposizione di legge che, in presenza di
determinate circostanze dalla stessa previste, autorizzi un organo straordinario
dell'Amministrazione (elemento soggettivo), di regola operante al di fuori del normale apparato
regionale, a gestire denaro pubblico (costituente un fondo) senza l’osservanza degli ordinari
principi contabili e con procedure i cui esiti non sono analiticamente rappresentati nei
documenti contabili dell’Amministrazione e in particolare nel rendiconto (elemento oggettivo),
nell’ottica del perseguimento di finalità pubbliche (elemento teleologico). Si tratta quindi di
fenomeni che da un punto di vista contabile sono rilevati dalla contabilità regionale
esclusivamente con riferimento alla fase dell’alimentazione del fondo a mezzo di risorse
regionali e all’eventuale fase del rientro (nel bilancio regionale) di risorse del fondo.
L’odierna indagine ha evidenziato come gli organi straordinari cui è demandata la
gestione dei fondi siano interni ed esterni all’Amministrazione regionale. Più precisamente le
tipologie consistono in un commissario straordinario (tre gestioni), in un comitato tecnico di
gestione (dieci gestioni), in una società (o associazione) partecipata, direttamente o
indirettamente, dalla Regione (nove gestioni), in un istituto di credito (sei gestioni) e infine in
una struttura od organo interno della Regione (nove gestioni).
1 L’art.25 della l.r.n.21/2007 prevede che possano essere eccezionalmente autorizzate con legge:
a) gestioni le cui entrate derivino principalmente da contribuzioni da parte degli associati; b) gestioni le cui entrate derivino principalmente da contribuzioni regionali e da rientri; c) gestioni le cui entrate derivino principalmente dalla cessione a pagamento, a carico degli utenti o degli acquirenti, di
beni e servizi; d) gestioni autorizzate con legge regionale in relazione a esigenze specifiche e comprovate, qualora le caratteristiche
dell'istruttoria e la natura del procedimento di spesa non siano compatibili con i meccanismi ordinari di erogazione della spesa pubblica.
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In realtà la casistica rilevata dal controllo presenta diversi aspetti di disomogeneità che
sono giustificati anche dalla stessa imprecisa formulazione letterale delle leggi istitutive, le
quali talvolta inducono persino a dubitare dell’effettiva volontà del legislatore di costituire una
GFB. La disamina condotta sulla normativa di riferimento ha infatti evidenziato che in tutte le
disposizioni costitutive viene fatto sempre riferimento all’istituzione di un “fondo”, locuzione
che di per sé, in assenza di altre specificazioni legislative, indica solamente una provvista
finalizzata di denaro, la quale quindi non è sufficiente a identificare l’esistenza di un istituto
eccezionale qual è una gestione fuori bilancio, anche in considerazione del fatto che lo stesso
legislatore regionale la utilizza, in altri contesti, con riferimento a stanziamenti veri e propri di
capitoli del bilancio.
In questo panorama si colloca ad esempio la norma di cui all’articolo 8 comma 114 della
legge regionale n.2/2006 ritenuta costitutiva della GFB afferente il fondo per la realizzazione
del piano industriale di Promotur spa, ove pare che il legislatore si limiti in realtà a prevedere il
conferimento di un capitale (fondo di dotazione) finalizzato, non richiedendo la tenuta di una
contabilità separata né operando un richiamo esplicito alla legge n.1041/1971 o al regime
contabile dalla stessa previsto. Analogamente, in relazione al fondo per lo sviluppo competitivo
delle piccole e medie imprese, la norma (articolo 7 comma 7 della legge regionale n.4/2005)
non prevede espressamente la costituzione di una gestione fuori bilancio, né alcuna
autorizzazione all’Amministrazione regionale all’istituzione del fondo, ma richiama il fondo
stesso come se fosse già precostituito, senza alcuna indicazione ulteriore.
Talvolta può dubitarsi anche del possesso da parte di talune GFB di caratteristiche di
autonomia e separatezza da altri fondi, di cui in realtà più propriamente costituirebbero delle
sotto sezioni. Tale è il caso, ad esempio, di taluni fondi2 rispetto al FRIE e del fondo speciale
per il credito agevolato delle imprese artigiane rispetto al fondo unico regionale per
l'artigianato. Al riguardo non si può ritenere che la circostanza rivesta un significato
meramente classificatorio in considerazione delle ripercussioni di carattere organizzativo (sul
controllo dei rendiconti), contabile (molteplicità di rendiconti) e finanziario (costi di gestione)
connesse a una proliferazione delle gestioni fuori bilancio.
La scarsa attenzione che in conclusione pare potersi rintracciare nell’ambito della fase
definitoria e costitutiva delle GFB è desumibile anche dalla significativa risultanza secondo cui
otto GFB (pari al 21,62% dell’intero fenomeno) non sono immediatamente riconducibili ad
alcuna delle quattro eccezionali fattispecie previste dall’articolo 25 della legge regionale
n.21/2007. Al riguardo non può essere trascurato che i principi di universalità e unità del
bilancio, dei quali le GFB costituiscono una deroga, sono direttamente attuativi dell'articolo 81
della Costituzione, con la conseguenza che è possibile prospettare ipotesi di illegittimità per le
norme istitutive di gestioni fuori bilancio al di fuori dei casi eccezionalmente e motivatamente
previsti.
2 Si tratta del fondo di rotazione per le iniziative economiche nel territorio della Regione Friuli Venezia Giulia, del fondo
di rotazione per le iniziative economiche nel territorio colpito da eventi sismici nelle Province di Udine e Pordenone, del fondo regionale di garanzia per le piccole e medie imprese, del fondo regionale smobilizzo crediti.
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L’analisi del fenomeno ha condotto la Sezione a elaborare alcune classificazioni tra le
quali quella finalizzata a individuare i fondi di rotazione: l’approfondimento ha consentito di
rinvenire sicure caratteristiche di fondo di rotazione in capo a nove delle trentasette GFB prese
in considerazione. Attraverso la disamina si è anche operata una classificazione per settori
d’intervento che, per quanto attiene ai trasferimenti regionali alle singole GFB, ha riscontrato la
risultanza più consistente e costante nel triennio in quella che attiene alla gestione del
territorio e in particolare alla protezione civile e ricostruzione. Significativo è anche il dato 2009
dei fondi a destinazione intersettoriale, che rientrano negli affari istituzionali, economici e
fiscali generali, riconducibile alla costituzione del fondo per la stabilizzazione del sistema
economico regionale adottato come strumento anticrisi. Per quanto attiene invece alle spese
sostenute dalle GFB (sempre nell’ottica dei settori d’intervento) è emerso che i settori delle
attività economiche in generale (si tratta di FRIE), della protezione civile e delle relazioni
internazionali espongono costantemente nel triennio valori considerevoli. Anche in questo caso
le risultanze del 2009 sono fortemente influenzate dall'attivazione del fondo per la
stabilizzazione del sistema economico regionale. Da sola, infatti, siffatta gestione fuori bilancio
espone un dato pari al 31% del totale. In considerazione della finalità del fondo che consiste
nell'assicurare adeguata dotazione finanziaria agli altri fondi di rotazione istituiti per il sostegno
dei comparti produttivi e a quelli istituiti nell'ambito delle misure anticrisi, si può attribuire allo
stesso la caratteristica di "fonte" finanziaria non ordinaria: si realizza in tal modo una
ridistribuzione di risorse ad altri fondi, attivata dalla cabina di regia regionale quale forma di
intervento pubblico in risposta a situazioni contingenti di difficoltà economica.
L'analisi delle attività prevalentemente svolte dalle GFB ha condotto inoltre a individuare
un ulteriore fenomeno, che è risultato di particolare rilievo: accanto a gestioni la cui operatività
si presenta di natura prettamente finanziaria (configurabile nella concessione di contributi o
finanziamenti, nella prestazione di garanzie e cogaranzie, nella concessione di agevolazioni
creditizie, nella concessione di indennità, ecc.), sussistono otto3 GFB su trentasette che si
caratterizzano per l’esistenza di un’attività, in cui i contenuti finanziari assumono un significato
strumentale a una prevalente attività gestionale demandata dalla Regione al soggetto gestore
del fondo. La questione non è di poco conto perché nei casi in cui l’attività della GFB (e più
precisamente del suo soggetto gestore) possieda una natura prevalentemente gestionale si
pone il problema delle regole che debbono essere all’uopo osservate. In questi casi, e a questi
fini, la sola esistenza di fondi gestiti “fuori bilancio” non vale certamente ad affrancare il
gestore dalla doverosa osservanza dei principi posti dalla legge che disciplinano l’attività di
spesa. Tali principi sono (o dovrebbero essere) fissati dalla stessa legge che demanda quelle
attività al soggetto gestore della GFB e in difetto non possono che essere desunti dalle regole
3 Si tratta delle seguenti GFB: fondo regionale per la protezione civile - art.33 l.r.n.64/1986, fondo speciale Gestione
immobili Friuli Venezia Giulia - art.3 l.r.n.3/1998, fondo per il comprensorio minerario Cave del Predil - art.5 l.r.n.2/1999, fondo per l’attuazione degli interventi di competenza regionale per la realizzazione degli uffici regionali di Udine - art.8 c.33 l.r.n.2/2000, fondo regionale per i servizi forestali - art.5 c.110-114 l.r.n.4/2001, fondo speciale per l’internazionalizzazione della Regione - art.9 c.7 l.r.n.3/2002, fondo per la tutela dei corsi d’acqua e della laguna di Grado e Marano - art.55 l.r.n.16/2002, fondo per il recupero del castello di Colloredo di Monte Albano di cui all’art.5 c.72 della l.r.n.17/2008.
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che disciplinano l’attività di spesa di cui si tratta, in relazione alla qualità soggettiva del gestore
stesso. Ciò vale in particolare per l’acquisto di beni e di servizi e per l’eventuale affidamento di
lavori pubblici. In realtà la disamina della specifica disciplina legislativa di riferimento delle GFB
ha evidenziato che solo in rari casi esistono, al necessario livello legislativo, regole e principi di
condotta cui i soggetti gestori sono tenuti a uniformarsi.
Precisato che i riscontri di legittimità e regolarità delle operazioni delle GFB sono
demandati alla sede e alle logiche del controllo DAS, in ossequio ai principi organizzativi del
controllo ricordati in apertura di questo paragrafo, l’odierna indagine si è fatta carico di
esaminare le risultanze gestionali afferenti taluni aspetti generali relativi alle spese di
funzionamento delle GFB nonchè i contenuti del controllo interno e della vigilanza esercitata
dagli organi regionali.
Con riferimento al primo aspetto (spese di funzionamento), va premesso che il carattere
generale dell’odierno controllo non è indirizzato a verificare analiticamente l’oggetto di tali
spese, le procedure in concreto seguite dalle GFB per il loro sostenimento nè la loro pertinenza
con le finalità che la legge demanda alle GFB. Si è piuttosto svolta una ricognizione di carattere
generale dalla quale è emerso che le spese di funzionamento del 2009 sono pari a euro
12.298.986,77 e rappresentano il 4,50% di tutte le spese correnti delle GFB; la percentuale
sale però al 53,45% se non si prendono in considerazione i 250 milioni di euro di spesa
corrente allocata al fondo per la stabilizzazione del sistema economico regionale, che possiede
un carattere straordinario e legato alla contingenza del periodo di crisi economica. Gli oneri di
funzionamento paiono quindi di non trascurabile entità.
A tale proposito va anche osservato che dodici GFB non hanno sostenuto nel 2009 alcuna
spesa di funzionamento e che per converso due GFB (fondo per l’internazionalizzazione della
Regione e fondo per il recupero del castello di Colloredo di Monte Albano) hanno sopportato
solo spese di funzionamento4. In relazione a quanto sopra osservato in ordine al regime
dell’attività di spesa delle GFB a prevalente contenuto gestionale cui appartengono queste due
GFB, va detto che nel primo caso la spesa riguarda prevalentemente (66,35%) i costi del
personale (ove solo il 34,85% della spesa è afferente a personale FINEST spa, gestore del
fondo) e nel secondo caso riguarda prevalentemente (78,65%) l’acquisto di beni e servizi.
Nella stessa prospettiva si collocano le spese di funzionamento del fondo relativo al
comprensorio minerario di Cave del Predil nel quale le spese di funzionamento di euro
1.298.362,18 rappresentano il 99,50% delle spese correnti e il 79,63% di tutte le spese
sostenute dal soggetto gestore.
All'interno delle spese di funzionamento si è eseguito un approfondimento sui contenuti
delle spese per acquisto di beni e servizi che nel 2009 si attestano a euro 10.684.829,07 e che
da sole rappresentano l’86,88% di tutte le spese di funzionamento di tutte le GFB; dalla
disamina è emerso altresì che il 49,30% delle spese per acquisto di beni e servizi è ascrivibile
alla voce residuale “altre spese per servizi” di cui al codice gestionale 1364.
4 Come esposto nel prosieguo della relazione, parte delle spese rendicontate di funzionamento dal fondo per il
recupero del castello di Colloredo di Monte Albano attengono più propriamente al tit.II della spesa.
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E’ pertanto evidente che la genericità (“altre spese”) di siffatta risultanza contabile e
l’eventuale reiterazione delle lacune informative contenute nei rendiconti in ordine ai criteri
seguiti per il sostenimento della spesa non potranno che indirizzare i futuri controlli (interni ed
esterni) verso un’attenta disamina di questa componente di spesa, anche ai fini delle
valutazioni sulla proficuità della gestione.
Per quanto attiene il secondo aspetto (controllo interno) il riscontro più evidente è che
non tutte le gestioni hanno illustrato in maniera rigorosa quanto richiesto dall’articolo 4 del
decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1977 n.689 in ordine al fatto che i rendiconti
delle gestioni debbano essere corredati da un'esauriente relazione in cui vengano illustrati
l’andamento generale della gestione nel suo complesso, i movimenti finanziari più significativi
del fondo e le procedure adottate per l’acquisizione delle entrate e per l’erogazione delle spese.
Sotto questo profilo sono state rilevate carenze in capo a undici GFB nelle quali la redazione
dei documenti di accompagnamento ai dati finanziari è risultata scarsamente analitica,
soprattutto con riferimento alle modalità di erogazione delle spese. Generalizzata è risultata
altresì la carenza di elementi utili a far emergere l'avvenuto raggiungimento degli obiettivi per i
quali ogni fondo è stato istituito, atti a consolidare la giustificazione dell'esistenza del fondo.
Questa circostanza si cumula con il riscontro secondo il quale le note illustrative del
controllo ispettivo esercitato dagli uffici regionali, contravvenendo a una buona regola
metodologica, non riportano alcuna indicazione in merito alle modalità di svolgimento dei
controlli, cosicchè non risulta possibile verificare le procedure concretamente seguite al fine di
pervenire alle conclusioni sugli accertamenti svolti, né a questo proposito è stata rilevata
l’esistenza di circolari o di direttive interne. In questo contesto è stato comunque verificato che
il controllo interno si estende, di regola, a tutti gli aspetti contabili e gestionali doverosamente
rilevanti (esattezza dei dati, legalità e regolarità delle entrate e delle spese, proficuità delle
spese in rapporto alle finalità di legge) anche se in taluni casi sono state rilevate, specie per
quanto attiene alla proficuità, alcune apparenti incongruenze tra la situazione di fatto
emergente dai rendiconti e dalle relazioni sulla gestione e le conclusioni del controllo ispettivo.
La questione pare importante perché l’attività di vigilanza rimessa alla Giunta regionale, che
non sempre è intervenuta con tempestività, nel triennio esaminato ha esclusivamente dato
luogo all’approvazione dei rendiconti sulla base delle risultanze del controllo interno. Deve
anche essere segnalato che non hanno avuto riscontro le richieste istruttorie dirette ad
acquisire taluni atti del controllo interno (nota illustrativa dell’ufficio e/o deliberazioni di Giunta
regionale di approvazione del controllo) relativi alla GFB per incentivare l’utilizzo di fonti
energetiche rinnovabili per il 2007 e il 2009, alla GFB per l’attuazione del programma di
cooperazione decentrata in area sub-danubiana croata per il 2008 e il 2009, alla GFB per i
servizi forestali per il 2007 e il 2009.
Come anticipato, a integrazione delle risultanze del monitoraggio che annualmente viene
svolto in occasione della parificazione del rendiconto regionale, il controllo ha sviluppato anche
delle disamine di contenuto finanziario. In particolare, ai fini della disamina dei flussi finanziari
che hanno connotato il rapporto Regione-GFB e lo sviluppo finanziario di ogni singola gestione,
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sono state estrapolate dai dati regionali acquisiti al controllo le risorse strettamente riferibili
alle caratteristiche ontologiche e teleologiche delle singole gestioni. Tale metodologia
conoscitiva è tesa a favorire una rappresentazione più significativa degli andamenti finanziari
delle singole GFB e della loro capacità di utilizzo delle risorse a disposizione in funzione degli
obiettivi e degli interessi pubblici alla cui tutela le GFB sono preordinate.
L'approccio sistematico seguito ha consentito di evidenziare anche una circostanza che di
per sé è risultata ininfluente ai fini in esame (e cioè non ha generato la necessità di rettificare i
dati finanziari generali da prendere in considerazione), ma che tuttavia pare idonea a incidere
sulla chiarezza e trasparenza dei documenti contabili regionali e sulla chiarezza del bilancio di
cui all’articolo 2 lett.b) e all’articolo 3 lett.g) della legge regionale di programmazione
finanziaria e di contabilità n.21/2007. Si è cioè rilevata l’esistenza di capitoli di spesa “ibridi”
ove, accanto a capitoli espressamente dedicati alle GFB ed esclusivamente relativi ai
conferimenti a favore dei singoli fondi, sussistono, come afferenti le gestioni fuori bilancio,
anche capitoli destinati non solo a trasferire risorse alle GFB, ma anche a sostenere spese
dirette della Regione nonchè ad accreditare fondi a funzionari delegati. Tale risultanza pare
porsi in distonia con il carattere eccezionale dell’istituto contabile ora in commento, che
richiederebbe tanto in fase previsionale quanto nella fase gestionale una chiara e facile
evidenza del regime derogatorio (e della sua entità) che verrà a caratterizzare le risorse
destinate alle GFB.
Dall’analisi dei dati finanziari è emerso che quattordici gestioni fuori bilancio su trentasei
esistenti e attive nel 2009 non hanno avuto trasferimenti da parte della Regione: si tratta di
fondi che nel triennio sono stati alimentati da entrate varie (rientri, recuperi, interessi attivi,
ecc.). Analizzando per converso le gestioni fuori bilancio che hanno ricevuto trasferimenti da
parte della Regione nel corso del triennio, si può affermare riassuntivamente che ne hanno
beneficiato quelle che:
− operano al fine di supportare l’attività economica dei settori produttivi regionali, in ragione
della politica di sostegno che l’Amministrazione ha sempre ritenuto fondamentale per lo
sviluppo del territorio (credito agevolato delle imprese artigiane, interventi nel settore
agricolo, imprese artigiane del Friuli Venezia Giulia, obiettivo 2 2000-2006, imprese
commerciali, turistiche e di servizio, cooperazione decentrata in area sub-danubiana
croata, emergenze in agricoltura, sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese,
realizzazione del piano industriale di Promotur spa)
− svolgono attività “conferite” dalla Regione e di conseguenza, per porre in essere le proprie
attività, necessitano di risorse finanziarie in via continuativa (protezione civile, opere
autostradali collegamenti internazionali con la rete slovena, Gestione immobili Friuli
Venezia Giulia, comprensorio minerario Cave del Predil, realizzazione degli uffici regionali
di Udine, servizi forestali, internazionalizzazione della Regione)
− fanno affidamento sul trasferimento regionale, in quanto lo stesso costituisce elemento
essenziale per la finalità che si propongono (fondo sociale per i dipendenti regionali,
integrazione indennità buonuscita)
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− sono state costituite o attivate nel triennio (fonti energetiche rinnovabili, POR FESR 2007-
2013, recupero del Castello di Colloredo di Monte Albano, stabilizzazione del sistema
economico regionale).
A conferma dell’elevata incidenza del trasferimento netto della Regione a favore delle
gestioni fuori bilancio depongono i valori ottenuti come risultato del rapporto fra il
trasferimento netto complessivo e le entrate totali complessive (anche delle GFB che non
hanno avuto conferimenti regionali nel triennio), che si attestano al 53,06% per il 2007, al
48,81% per il 2008 e al 53,81% per il 2009.
Non si è invece proceduto a elaborazioni in termini percentuali con riguardo ai versamenti
che dalle gestioni fuori bilancio affluiscono alla Regione, dal momento che i dati trasmessi si
sono rivelati non esaustivi: pertanto la significatività di indici calcolati su tali presupposti
sarebbe risultata parziale, poco attendibile, se non addirittura fuorviante. In questo contesto si
inserisce anche l'erronea contabilizzazione dell'entrata attinente il 2009 relativa alla chiusura
del fondo obiettivo 2 1994-1996, imputata sul capitolo 171 del bilancio regionale come
acquisizione dallo Stato in ordine all'obiettivo 2 1997-1999.
Il controllo comunque svolto ha permesso di delineare un quadro di massima delle causali
di riversamento di somme alla Regione da parte delle gestioni fuori bilancio, che interessano in
modo trasversale le gestioni stesse, indipendentemente dalla classificazione che su di esse sia
possibile elaborare:
− chiusura del fondo (obiettivo 2 1994-1996, cooperazione decentrata in area sub-danubiana
croata, realizzazione degli uffici regionali di Udine e fonti energetiche rinnovabili per il
2009)
− restituzione di somme non utilizzate (FRIE, obiettivo 2 2000-2006, edilizia abitativa I e II
bando e garanzia per l’edilizia residenziale per il 2008, protezione civile limitatamente al
2009, obiettivo 2 1994-1996 per il 2007 e 2008)
− restituzione di anticipazioni (interventi nel settore agricolo nel 2009)
− pagamento per prestazioni rese da personale regionale (protezione civile per il 2008 e
2009 e imprese commerciali, turistiche e di servizio nel 2009).
Con riferimento alla capacità di utilizzare le risorse (indicatore di efficienza), gli esiti del
controllo hanno condotto ad affermare che le risorse a disposizione di ciascuna gestione fuori
bilancio e per ogni anno del triennio non sono mai state interamente utilizzate: solo sedici
gestioni su trentasei attive si caratterizzano per un buon utilizzo delle risorse disponibili
(l'indicatore assume in tutti e tre gli anni considerati un valore superiore al 50%). A comprova
del risultato non brillante dell'efficienza in termini finanziari, si pone la giacenza finale media,
pari a euro 6.761.898,97 nel 2007, euro 4.408.880,53 nel 2008, euro 6.380.143,57 nel 2009
se si considerano solo le prime trentuno gestioni fuori bilancio già attive sia nel 2007 sia nel
2008 ed euro 13.243.268,35 nel 2009 se si considerano tutte e trentasei le gestioni fuori
bilancio (considerando quindi anche le cinque gestioni attivate nel 2009). Dunque, mentre
l’indicatore di efficienza mette in evidenza quanto, in termini percentuali, delle risorse
disponibili è stato effettivamente utilizzato da ogni singola gestione fuori bilancio, i dati medi
11
riportati sottolineano in modo incisivo quanto in termini monetari è rimasto immobilizzato. La
risultanza è vieppiù significativa se si considera la giacenza finale complessiva che al
31.12.2009 è pari a € 476.757.660,52.
L’odierno controllo ha anche eseguito riscontri di legittimità e di regolarità di procedure e
operazioni afferenti la GFB concernente la protezione civile secondo le logiche della DAS e cioè
secondo logiche tese a verificare da un lato l’affidabilità del rendiconto regionale e dall’altro
l’affidabilità del rendiconto della GFB.
Sotto il primo profilo, a scioglimento di una riserva apposta in occasione del controllo
DAS sul rendiconto regionale del 2009 è stato sottoposto a controllo il capitolo 4150 della
spesa. Sotto il secondo profilo sono state esaminate alcune operazioni di entrata e di spesa
compiute dal soggetto gestore del fondo per la protezione civile. Al riguardo deve essere
precisato che il controllo si è a tale fine indirizzato verso la verifica della corrispondenza
dell'entrata e della spesa con i documenti giustificativi delle stesse, dell'osservanza del vincolo
di destinazione dell'entrata, della pertinenza della spesa con le finalità della gestione e
dell'osservanza dei principi generali di buon andamento della gestione.
Criticità sono state rilevate in merito alle procedure propedeutiche alla liquidazione da
parte della Regione e, corrispondentemente, alla riscossione di entrate da parte del fondo: il
riferimento è alla previsione di cui all’articolo 7 comma 17 della legge regionale n.14/2003,
così come specificata dalla circolare regionale n.16/2003. La norma e la circolare in questione
presuppongono che le gestioni fuori bilancio presentino, ai fini della liquidazione regionale,
un’attestazione del Tesoriere riportante la giacenza di cassa e una nota illustrativa del gestore
con evidenza delle spese da sostenere. La documentazione inviata relativa alle operazioni, cui
la norma si doveva applicare (mandato di pagamento n.1 R sul capitolo 4150 del bilancio
regionale e ordine di riscossione n.84 sul capitolo 10 del fondo), è risultata carente dei predetti
atti nella fase di avvio del procedimento di liquidazione.
Per quanto attiene all’affidabilità del rendiconto della protezione civile, sono state
riscontrate irregolarità di modesto spessore. Si segnala una generalizzata violazione
dell'articolo 2 del regolamento n.26 del 30 gennaio 2008, il quale prevede che i titoli di entrata
e di spesa riportino i codici gestionali, oltre a occasionali irregolarità nell’attribuzione del codice
gestionale stesso e nella tempistica di pagamento.
Con particolare riferimento alle operazioni di riscossione della GFB si è riscontrato, nei
casi di entrate vincolate nella destinazione, il sostanziale rispetto del vincolo. Anche in merito
ai mandati di pagamento oggetto di controllo si è riscontrata la sostanziale pertinenza delle
spese pagate con le finalità della gestione.
In conclusione gli esiti dell’odierno controllo consentono di richiamare l’attenzione
dell’Amministrazione regionale su una serie di elementi di natura sistematica che attengono
tanto alla sfera operativa della Regione quanto a quella delle singole GFB.
12
Tali indicazioni rinvengono il loro fondamento in una constatazione di carattere generale
che viene a connotare il fenomeno esaminato e cioè che non gli sono state assicurate, tanto al
livello legislativo quanto a quello amministrativo, un’attenzione e una cura in misura adeguata
alla sua eccezionalità.
La complessità e la stratificazione delle previsioni normative che si sono accumulate negli
anni, la disomogeneità delle fattispecie che sono state ricondotte nell’alveo delle GFB,
l’incertezza delle espressioni legislative utilizzate, anche in relazione agli obiettivi che si
intendevano raggiungere, l’assenza di chiare regole per la condotta “derogatoria” degli organi
gestori (specie di quelli per i quali più marcata è la dimensione gestionale dell’attività di loro
competenza) reclamano certamente una razionalizzazione e una semplificazione del sistema
delle GFB regionali, da cui consegua, in particolare, una chiara riferibilità di ciascuna GFB alla
casistica prevista dall’articolo 25 della legge regionale n.21/2007. Alla stessa conclusione
conduce la rilevanza finanziaria del fenomeno, che è fortemente alimentato da trasferimenti
regionali.
La suddetta constatazione di carattere generale espande i suoi effetti anche sugli aspetti
gestionali del controllo dell’Amministrazione regionale, che sovente paiono rispondere a
formule e schemi stereotipati, senza specifica indicazione dei percorsi conoscitivi seguiti e con
talune dissociazioni tra le premesse di fatto accertate e le conclusioni tratte. Lacunose paiono
in particolare le fondamentali valutazioni atte a giustificare la funzionale esistenza delle GFB e
cioè quelle tese ad accertare, in doveroso ossequio alla normativa vigente, la loro proficuità:
siffatte valutazioni vengono, tra l’altro, rilasciate in assenza di indicatori di risultato.
Da rivalutare è anche l’idoneità della stessa struttura del bilancio regionale, ove, in
relazione ai capitoli di spesa che alimentano le GFB nonchè ai capitoli d'entrata dalle GFB, non
paiono adeguatamente tutelati i principi di chiarezza e di trasparenza. Il riferimento è
all’esistenza dei cosiddetti capitoli “ibridi”. A questo proposito il controllo ha sperimentato la
difficoltà della ricostruzione del percorso contabile necessario per ottenere una chiara evidenza
e una tracciabilità delle operazioni poste in essere, rilevando talvolta anche la solo parziale
attendibilità dei dati all’uopo comunicati dalla Regione. Il riferimento, per il profilo che attiene
all'entrata, è alla comunicazione dei dati relativi al 2009 della GFB per incentivare l’utilizzo di
fonti energetiche rinnovabili.
Il descritto “stato di consistenza” della disciplina delle GFB regionali si ripercuote
ovviamente anche sulla loro operatività: talvolta esse si trovano ad agire in assenza di sicuri
punti di riferimento normativo, specie per quanto attiene all’attività di spesa, che spesso è
stata illustrata, nell’ambito delle relazioni redatte dagli organi di gestione, con indicazioni
troppo generiche. A questo proposito il controllo ha rilevato l’importanza che assume la spesa
di funzionamento delle GFB, come pure le sue caratteristiche contabili. Si ritiene che siffatte
risultanze dovrebbero orientare i futuri controlli interni dell’Amministrazione regionale verso
una più analitica conoscenza e valutazione del fenomeno, ivi compresi gli aspetti inerenti
l’affidamento di incarichi operati dalle GFB, di cui è stato rilevato un deficit di pubblicità.
13
Sulla base degli indicatori elaborati è stato evidenziato anche un utilizzo non ottimale
delle risorse a disposizione di talune GFB, che si caratterizzano per l’esistenza di significative
giacenze finali e per il conseguente immobilizzo di risorse.
Meno problematici sono invece gli esiti del controllo (peraltro limitato solo ad alcune
operazioni) di legittimità e di regolarità contabile eseguito sul fondo della protezione civile, in
relazione al quale sono state riscontrate solamente irregolarità contabili di modesta rilevanza,
che, in parte, trovano fondamento in ragioni di carattere organizzativo delle procedure
contabili.
Va in conclusione sottolineato che il programma di controllo della Sezione per l’anno
2011, in ossequio alle logiche cui è preordinato anche l’odierno referto, prevede lo svolgimento
di controlli di regolarità anche con riferimento ad altre GFB secondo i criteri utilizzati in questo
controllo che la Sezione intende sviluppare a regime.
14
2 CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE E DESCRITTIVE DEL FENOMENO
2.1 Contenuti e obiettivi del controllo
Il presente controllo costituisce un approfondimento su taluni aspetti contabili, finanziari
e gestionali delle gestioni fuori bilancio della Regione Friuli Venezia Giulia, che viene svolto a
integrazione della disamina finanziaria che ordinariamente è contenuta nella relazione
accessoria alla parificazione del rendiconto generale della Regione.
La Sezione ha in passato rivolto, nell'ambito di siffatte relazioni, particolare attenzione al
fenomeno: già nell'esercizio 1999 rilevava come il numero delle gestioni fuori bilancio regionali
allora attive (quattordici) si presentasse "in controtendenza rispetto alle indicazioni di principio
della normativa statale che mirano a ridurre alle sole ipotesi strettamente indispensabili tale
forma gestionale". E ancora, con riferimento alle giacenze di cassa, sottolineava: "si tratta in
buona sostanza di capitale non utilizzato, in gran parte di fonte regionale, che dovrebbe far
meditare sulla necessità di mantenere certe gestioni fuori bilancio in considerazione del
mancato o limitato raggiungimento dei risultati previsti dalle leggi istitutive". Nelle relazioni
degli anni successivi veniva inoltre rilevato come non per tutte le gestioni fuori bilancio
risultasse "agevole comprendere il fondamento della scelta di uno strumento che si pone in
contrasto con il principio di universalità del bilancio e contribuisce a rendere solo parziale
l'evidenza data dal bilancio e dal rendiconto all'utilizzo delle risorse finanziarie regionali". A
seguito delle ricognizioni all'epoca effettuate, alcune gestioni fuori bilancio apparivano quasi
"un duplicato dell'attività ordinaria svolta dalla struttura regionale utilizzando i normali
strumenti contabili del bilancio".
Alla luce di quanto esposto e del fatto che nel 2009 le gestioni fuori bilancio risultano
trentasette, si è quindi ritenuto opportuno svolgere un approfondimento che, attraverso
elementi normativi, contabili e gestionali, consenta di delineare un quadro generale sullo stato
delle gestioni fuori bilancio della Regione, sul quale innestare eventuali futuri più mirati
controlli. La necessità di fare chiarezza sul fenomeno esistente in Friuli Venezia Giulia si
appalesa tanto più stringente quanto più isolato il fenomeno stesso risulta nel panorama
nazionale: alla richiesta di informazioni da parte di questa Sezione5 sull'eventuale esistenza e
consistenza di gestioni fuori bilancio, le Sezioni regionali di controllo6, con l'eccezione di quella
5 Nota n.3191 del 26.8.2010. 6 Al momento della stesura definitiva della relazione istruttoria avevano risposto le Sezioni di controllo delle Regioni
Toscana, Emilia Romagna, Molise, Veneto, Trentino-Alto Adige e Umbria.
15
competente sulla Provincia di Bolzano7, hanno riferito circa l'insussistenza di tali gestioni
presso le rispettive Regioni8.
In ordine alla natura dell’odierno controllo pare utile ricordare innanzi tutto che l’articolo
3, quarto comma, della legge n.20/1994 riconduce nell’alveo dei controlli successivi sulla
gestione demandati alla Corte dei conti pure i controlli sulle gestioni fuori bilancio, prevedendo
la verifica della legittimità e della regolarità delle gestioni, anche in relazione al funzionamento
dei controlli interni. La norma deve essere raccordata alle funzioni di controllo intestate a
questa Sezione regionale dall’articolo 3 del d.lgs.n.125/2003 che, richiamando espressamente
il suddetto articolo 3, commi 4, 5, 6 della legge n.20/1994, attribuisce innanzi tutto alla
Sezione il controllo sulla gestione dell’Amministrazione regionale e dei suoi enti strumentali ai
fini del referto al Consiglio regionale. Deve anche essere raccordata a quella particolare
disposizione dell’articolo 3 del d.lgs.n.125/2003 che demanda alla Sezione il compito di
rendere, sempre al Consiglio regionale, una dichiarazione (DAS) circa l’affidabilità del
rendiconto e la legittimità e regolarità delle relative operazioni. A quest’ultimo proposito
l’orientamento finora seguito da questa Sezione è quello di far confluire nella sede DAS tutte le
verifiche e i riscontri attinenti la regolarità e la legittimità di atti e/o attività che, direttamente
o indirettamente, alimentano le risultanze del rendiconto generale, com’è ad esempio per le
attività dei funzionari delegati della Regione o degli agenti contabili. Alla stessa logica risponde
l’inclusione nell’odierno controllo di una verifica di legittimità e di regolarità concernente le
gestioni fuori bilancio, nei termini che verranno di seguito illustrati.
In conclusione l’odierna indagine presenta quindi aspetti di carattere gestionale connessi
prevalentemente alla consistenza e alla natura del fenomeno come pure al suo funzionamento,
anche per quanto riguarda i contenuti della vigilanza e del controllo che vengono di fatto
esercitati. A una siffatta disamina si accompagnano sia una rilevazione della dimensione
finanziaria del fenomeno sia alcuni analitici riscontri di legittimità e di regolarità secondo le
logiche del controllo DAS.
La novità e l’articolazione dell'analisi e la primaria esigenza di comprendere e valutare
innanzi tutto le caratteristiche del fenomeno, che apparentemente si presenta con contenuti
per diversi aspetti assai differenziati, impongono di specificare preliminarmente la metodologia
seguita ai fini del controllo e i percorsi conoscitivi all’uopo utilizzati.
Con riferimento al primo elemento, l’iniziale ricognizione della normativa e della
giurisprudenza sui temi delle gestioni fuori bilancio nella loro evoluzione storica è preordinata
7 Nell'ultima relazione allegata alla decisione di parifica del rendiconto della Provincia di Bolzano per il 2009, le gestioni
fuori bilancio risultano 20: i fondi sono per lo più destinati all'erogazione agevolata di mutui. E' comunque in programma da parte della Provincia un'attenta valutazione di tali gestioni al fine di possibili soppressioni.
8 Un approfondimento sulle leggi regionali di contabilità ha confermato che in tutte le Regioni sono vietate le gestioni fuori bilancio. Con riferimento particolare alle Regioni a Statuto speciale, in Valle d'Aosta fanno eccezione quelle relative alla gestione dei fondi statali accreditati per le contabilità erariali speciali; in Provincia di Trento sono salvi i casi autorizzati da leggi speciali, il cui elenco è allegato al bilancio di previsione (le leggi speciali sono adottate solo nei casi in cui le finalità previste dalle leggi provinciali possono essere più efficacemente realizzate; in ogni caso le leggi speciali devono stabilire il termine perentorio della durata della gestione e le modalità per la relativa estinzione a eccezione di quelle relative a gestioni aventi natura di fondo di rotazione); in Provincia di Bolzano sono fatti salvi i casi autorizzati da leggi speciali; in Sardegna sono fatte salve solo le gestioni fuori bilancio previste da leggi regionali e statali; in Sicilia le gestioni fuori bilancio sono vietate.
16
all’individuazione, da un punto di vista teorico, degli aspetti fondamentali della nozione di
"gestione fuori bilancio" alla quale rapportare le diverse fattispecie che il legislatore regionale
ha in tal modo qualificato.
Sulla base di una siffatta premessa, l'indagine si sviluppa in tre direzioni:
− sotto un primo profilo viene enucleato il quadro normativo di ogni gestione fuori bilancio e
vengono individuati i singoli elementi che la qualificano, ai fini della comprensione dei suoi
aspetti gestionali nonché ai fini di analisi del fenomeno che possano risultare utili per una
valutazione dell’intensità della disciplina derogatoria ai principi contabili e amministrativi
che, per definizione, caratterizza l’esistenza di una gestione fuori bilancio;
− sotto un secondo profilo si procede a una disamina dei significati finanziari delle gestioni
fuori bilancio nel triennio 2007-2009 anche al fine di individuare le interrelazioni che si
configurano con il bilancio regionale;
− sotto un terzo profilo, a scioglimento di una riserva formulata nell’ambito della DAS sul
rendiconto 2009, il controllo si estende a una verifica di regolarità contabile e
amministrativa con riferimento al capitolo 4150 del bilancio regionale, afferente il
conferimento regionale al fondo per la protezione civile e al controllo di alcuni atti di
entrata e di spesa della gestione secondo la metodologia del controllo DAS.
Con riferimento ai percorsi conoscitivi utilizzati, la Sezione, in una prima fase istruttoria,
ha acquisito dalla Regione tutti i rendiconti riferiti al triennio 2007-2009 delle gestioni vigenti
al 31 dicembre 2009, corredati dei relativi atti istruttori e di controllo, nonchè, per l'appendice
DAS, i fascicoli afferenti le operazioni sul capitolo 4150 da sottoporre a controllo. Ha inoltre
formulato direttamente alla Protezione civile della Regione specifiche richieste istruttorie
finalizzate all’acquisizione degli atti e delle operazioni selezionate ai fini del controllo.
2.2 Le gestioni fuori bilancio prima della legge n.1041/1971
Precedentemente alla legge 25 novembre 1971 n.1041, che cercò di porre ordine nella
materia, la tradizionale nozione dottrinale di gestione fuori bilancio era rinvenibile nell'attività
gestoria, consistente nell'acquisizione di entrate e nell'effettuazione di spese, che si svolgeva,
nell'ambito dell'Amministrazione dello Stato o degli enti pubblici, senza transitare dal bilancio:
si trattava, in questi termini, di gestione palesemente illegittima, in quanto, non essendo
collegata in alcun modo al bilancio nè prevista da alcuna norma, si poneva in violazione delle
disposizioni che sanciscono i principi dell'universalità (tutte le entrate e tutte le spese devono
essere iscritte in bilancio) e dell'unità (il bilancio è un documento unico, contenente tutti i
movimenti finanziari previsti nel corso dell'anno) del bilancio medesimo. La definizione in senso
lato di gestione fuori bilancio scaturita dal dibattito dottrinale sulla base della situazione di
fatto ne evidenziava quindi l'aspetto patologico: si trattava di gestione che si svolgeva
indipendentemente dalle statuizioni di bilancio e che non era riportata nel rendiconto. Siffatta
17
patologica gestione poteva risultare tuttavia sanata solo attraverso una legge che ne
giustificasse l'esistenza, riconoscendo l'esigenza contingente o permanente di sottrarre
determinate attività alle normali procedure contabili.
Leggi speciali, in deroga ai suddetti principi generali di bilancio, avevano infatti previsto
un particolare tipo di gestione, che la Corte dei conti, nelle relazioni al Parlamento degli anni
sessanta, ebbe meglio a definire "para bilancio": si trattava di fondi costituiti per legge e iscritti
in bilancio, erogati a favore di organismi nell'ambito dell'Amministrazione statale e da questi
gestiti fuori dal bilancio. Tali gestioni erano quindi collegate al bilancio dello Stato solo nel
momento genetico, il che si rivelava comunque insufficiente a soddisfare tutte le esigenze
garantistiche tipiche della normativa contabile (mancava qualsivoglia controllo in sede di
rendicontazione). La gestione "para bilancio" era pertanto costituita da una partita attiva,
corrispondente a una spesa a carico del bilancio dello Stato, sottoposta agli ordinari controlli, e
da partite passive sottratte alle normali procedure giuridico-amministrative, in quanto svolte al
di fuori del bilancio dello Stato. Nell'ambito delle gestioni para bilancio assunsero particolare
evidenza i fondi di rotazione, che furono istituiti per svolgere operazioni di credito agevolato in
favore di talune categorie di operatori economici: le entrate in questo caso erano costituite
dalle originarie disponibilità provenienti dal bilancio dello Stato e successivamente dal rimborso
dei prestiti concessi. Esistevano poi gestioni fuori bilancio, previste da leggi speciali, che non
avevano alcun collegamento con il bilancio statale, neppure nel momento genetico: le entrate
della gestione in questo caso erano costituite dal versamento di somme da parte dei richiedenti
la prestazione dei servizi offerti dalla gestione stessa. Sia le entrate sia le spese di siffatta
gestione erano al di fuori del bilancio e quindi sottratte ai normali controlli. Quelle indicate
erano comunque gestioni fuori bilancio ritenute legittime e trovavano la loro iniziale
giustificazione in esigenze eccezionali (per esempio in tempo di guerra) per derogare alle
norme di contabilità e ai controlli ordinari.
Nel dopoguerra i numerosi disegni di legge che precedettero la legge n.1041/1971
lasciarono immutata, nonostante il venir meno delle circostanze eccezionali, la consistenza
delle gestioni fuori bilancio istituite da leggi speciali, ma prescrissero almeno l'obbligo del
rendiconto e la sottoposizione al controllo della Ragioneria generale dello Stato e della Corte
dei conti, in precedenza non previsti.
2.3 L'evoluzione della normativa statale
La legge n.1041 del 25 novembre 1971 dettò la prima disciplina organica sulla materia.
Vennero innanzi tutto distinte espressamente le gestioni fuori bilancio autorizzate da leggi
speciali da quelle non autorizzate: per queste ultime, illegittime, vennero disposte la
cessazione e la confluenza delle risorse nel bilancio dello Stato. Nei confronti delle prime invece
la legge pose all'articolo 9 una particolare disciplina, che statuì il controllo della Ragioneria
18
centrale e della Corte dei conti sul bilancio consuntivo o sul rendiconto annuale. Venne altresì
definitivamente sancito il principio per cui solo una legge può validamente derogare alle
disposizioni relative all'universalità e all'unità del bilancio: una gestione fuori bilancio
autorizzata da un regolamento si sarebbe rivelata pertanto illegittima. La stessa legge speciale
istitutiva del resto non avrebbe dovuto sottrarre alcuna entrata o spesa a garanzie di pari
efficacia di quelle proprie del sistema di bilancio, di talchè si sarebbero potuti avanzare dubbi di
legittimità costituzionale nei confronti di quelle leggi speciali che non avessero assicurato tali
garanzie (obbligo di rendiconto e sottoposizione a controllo della Corte dei conti) o non
avessero presupposto, per la costituzione di una gestione fuori bilancio, quell'effettiva
necessità tecnica, che avrebbe reso difficile e onerosa l'applicazione nel caso di specie delle
regole generali del bilancio.
Il successivo decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1977 n.689, regolamento
per la rendicontazione e il controllo delle gestioni fuori bilancio autorizzate da leggi speciali,
dettò le norme per la redazione dei bilanci consuntivi finanziari (gestioni condotte con il
sistema della competenza) e dei rendiconti finanziari (gestioni condotte con il sistema della
cassa), per la trasmissione agli uffici di Ragioneria e per i controlli, rivolti ad accertare
l'esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e delle spese nonchè la proficuità delle
spese stesse in relazione alle finalità poste dalla legge istitutiva della gestione.
Sulla complessa materia delle gestioni fuori bilancio, poichè il precedente intervento
normativo si rivelò inadeguato (le numerose gestioni fuori bilancio lasciate in vita ponevano
notevoli limiti a una valida politica di programmazione e di coordinamento della finanza
pubblica), il legislatore intervenne nuovamente con la legge 23 dicembre 1993 n.559, che
disciplinò la soppressione delle gestioni fuori bilancio nell'ambito delle Amministrazioni dello
Stato, con esclusione di quelle le cui entrate derivassero prevalentemente da contribuzioni da
parte degli associati ovvero dalla cessione a pagamento di beni e servizi a carico di utenti o
acquirenti (articolo 20). Furono altresì esclusi dalla soppressione i fondi di rotazione (articolo
23). Nel portare modifiche alla legge n.468/1978 (riforma di alcune norme di contabilità
generale dello Stato in materia di bilancio), la legge n.559/1993 dispose altresì che le leggi
speciali, a eccezione di quelle relative a gestioni aventi natura di fondi di rotazione, stabilissero
il termine perentorio della durata della gestione, allo scadere del quale la gestione avrebbe
dovuto concludersi. Grande rilievo ebbe l'articolo 25 della legge n.559/1993, che, modificando
l'articolo 5 della legge n.468/1978, precisò come i principi di integrità, universalità e unità del
bilancio fossero direttamente attuativi dell'articolo 81 della Costituzione: la norma mirava a
riaffermare la dignità costituzionale dei principi del bilancio, impedendo che successive leggi
speciali potessero derogare agli stessi. In tal modo si volle vietare che fossero costituite altre
gestioni fuori bilancio diverse da quelle disciplinate dalla legge n.559/1993 di riordino della
materia. Per tutte le gestioni escluse dalla soppressione furono previsti (articolo 24) l'obbligo
della rendicontazione e il controllo della Corte dei conti, con specifiche modalità (pronuncia di
regolarità della gestione e referto al Parlamento sull'andamento e sui risultati di tutte le
gestioni fuori bilancio, nella stessa relazione annuale sul rendiconto generale dello Stato) e con
19
particolari effetti (obbligo degli organi gestori di rivalutare gli atti ritenuti illegittimi e di
sottoporre a controllo preventivo le conseguenti determinazioni).
Il controllo della Corte dei conti sulle gestioni fuori bilancio venne espressamente ribadito
nell'articolo 3 della legge 14 gennaio 1994 n.20, che, nel contesto dei controlli successivi
(comma 4), dispose la verifica della legittimità e della regolarità nonchè del funzionamento dei
controlli interni anche nei confronti delle suddette gestioni. In questo contesto, la Corte dei
conti, nello svolgimento del controllo successivo sulla gestione, accerta la rispondenza
dell'attività amministrativa agli obiettivi stabiliti dalla legge, valutando comparativamente costi,
modi e tempi dello svolgimento dell'azione amministrativa.
Con la legge finanziaria per il 2003 (articolo 93 della legge n.289 del 27 dicembre 2002)
fu previsto che, "al fine di ricondurre all'unitario bilancio dello Stato le gestioni che comunque
interessano la finanza statale", venissero individuate le gestioni fuori bilancio con le
caratteristiche proprie dei fondi di rotazione. Tutte le altre gestioni fuori bilancio ancora in vita,
fatte salve le previsioni di cui alla legge n.559/1993, furono soppresse.
L'intera materia della contabilità e della finanza pubblica è stata infine recentemente
rivisitata con la legge 31 dicembre 2009 n.196, che, all'articolo 40, ha delegato il Governo a
completare la revisione della struttura del bilancio dello Stato. Tra i molti elementi previsti
dalla delega spicca quello relativo alla trasparenza del bilancio, che deve essere garantita con
una più significativa ed esaustiva rappresentazione delle spese, ivi incluse quelle afferenti le
gestioni fuori bilancio e le contabilità speciali che sopravviveranno al ridimensionamento
previsto entro i ventiquattro mesi successivi: la norma esclude espressamente
dall'eliminazione la gestione relativa alla Presidenza del Consiglio dei ministri, le gestioni fuori
bilancio istituite ai sensi della legge n.1041/1971, le gestioni fuori bilancio autorizzate per
legge, i programmi comuni tra più Amministrazioni, enti, organismi pubblici e privati, nonchè i
casi di urgenza e necessità. In particolare si prevede, per le gestioni fuori bilancio che
resteranno attive, "l'obbligo di rendicontazione annuale delle risorse acquisite e delle spese
effettuate secondo schemi classificatori armonizzati con quelli del bilancio dello Stato e a questi
aggregabili a livello di dettaglio sufficientemente elevato". La maggiore flessibilità fornita alle
Amministrazioni dalle nuove modalità di programmazione nelle procedure di bilancio dovrebbe
condurre nel tempo a non aver più necessità di ricorrere a strumenti di spesa fuori bilancio.
Quello fin qui esposto è il quadro generale dell'evoluzione normativa con riferimento alle
Amministrazioni statali. Il legislatore ha ritenuto di disciplinare in modo definitivo la materia
anche con riferimento alle Regioni ordinarie: infatti, all'articolo 7 del decreto legislativo n.76
del 28 marzo 2000 si dispose il divieto di gestioni di fondi al di fuori del bilancio della Regione.
20
2.4 Gli orientamenti della Corte dei conti
Di fronte alla complessità del fenomeno, la Corte dei conti, in sede centrale, ha più volte
in passato9 espresso la propria posizione, tracciando quelli che possono essere considerati gli
elementi identificativi di una gestione fuori bilancio: l'elemento soggettivo, costituito da un
organo straordinario dell'Amministrazione10 che opera al di fuori del normale apparato statale;
l'elemento oggettivo, costituito dalla gestione di denaro pubblico al di fuori del bilancio statale
e dei suoi principi; l'elemento teleologico, costituito dalla finalità pubblica della gestione.
Un problema affrontato in passato dalla Corte dei conti è stato quello relativo al regime
di controllo sulle gestioni fuori bilancio dovuto alla contemporanea entrata in vigore (15
gennaio 1994) della legge n.20/1994 e della legge n.559/1993: secondo giurisprudenza
costante11, l'articolo 24 della legge n.559/1993 ha carattere di specificità e deve considerarsi
vigente, essendo oltre a tutto successivo al decreto legge da cui ha tratto origine la legge
n.20/1994. Pertanto, qualora in sede di controllo successivo sulla gestione fuori bilancio, svolto
secondo i principi dettati dal comma 4 dell'articolo 3 della legge n.20/1994, la Corte dei conti
abbia dichiarato la non conformità a legge di atti afferenti la gestione, l'organo controllato è
tenuto a rivalutare gli stessi attraverso l'adozione di nuovi provvedimenti (di annullamento o
conferma dei predetti atti) che sono a loro volta soggetti, secondo l'articolo 24 della legge
n.559/1993, al controllo preventivo di legittimità. Resta comunque ferma l'intangibilità della
precedente pronuncia della Corte dei conti sugli atti della gestione. In questo contesto e più in
generale la Corte dei conti ha sottolineato che la disciplina speciale di settore dettata per le
gestioni fuori bilancio “non è necessariamente autosufficiente, risolvendosi in un ordinamento
normativo chiuso, ma si raccorda e si innesta a principi più lati che operano con carattere di
integrazione. Al riguardo, pertanto, aver individuato un corpo di norme che trattano
particolarmente il controllo delle gestioni fuori bilancio ... non significa che a tale settore sia
preclusa l’applicazione delle altre norme generali in materia di controlli ... quando esse si
presentano compatibili con la ratio e la finalità che hanno spinto il legislatore alla emanazione
della disciplina peculiare”12.
Nel corso del 2010, a modifica di precedenti consolidati orientamenti13, la Corte dei conti,
con riferimento all’approvazione di atti contrattuali con finanziamento a carico del fondo di
rotazione delle politiche comunitarie (ex articoli 5 e seguenti della legge n.183/1987), ha
affermato la sottoponibilità a controllo preventivo di legittimità degli atti stessi,
indipendentemente dalle forme di controllo successivo previste dall’articolo 3, comma 4, della
9 Vedi per tutte delib.n.38 del 21.3.1995 della Sezione di controllo sulle Amministrazioni dello Stato, che richiama e
conferma la giurisprudenza degli anni settanta. 10 La delib.n.38/1995 citata nella precedente nota assimila alle Amministrazioni statali anche organismi non statali
(nella fattispecie, soggetti bancari che gestiscono fondi destinati a finanziamenti agevolati, con attribuzione di attività e funzioni proprie dell'Amministrazione).
11 Cfr. delib.n.44 del 4.4.2000 della Sezione di controllo sulle Amministrazioni dello Stato, che conferma precedenti pronunce.
12 Corte dei conti Sezione del controllo delib.n.53/1994 del 17.6.1994. 13 Nell’anno 2010 cfr Sezione centrale di controllo di legittimità n.4 del 4.2.2010 e n.7 del 25.3.2010.
21
legge n.20/1994 (Sezione centrale di controllo di legittimità n.20/2010 del 16 settembre
2010).
Nelle più recenti relazioni accessorie al giudizio di parificazione del rendiconto generale
dello Stato, la Corte dei conti ha riferito, secondo le modalità disposte dal citato articolo 24
della legge n.559/1993, esclusivamente sui fondi non aboliti dalla legge finanziaria 2003 (legge
n.289/200214). Nel ribadire che l'istituzione di fondi rotativi dovrebbe accompagnarsi a una
limitazione delle ipotesi di contributi a fondo perduto, la Corte ha più volte sottolineato che
taluni fondi denominati di rotazione hanno in realtà una natura mista, trattandosi di
"agevolazioni creditizie affiancate dalla concessione di contributi a fondo perduto, con difficoltà
di lettura dei dati di consuntivo laddove i gestori non mantengono una rendicontazione
separata"15. Altro tema segnalato dalla Corte nelle recenti parifiche riguarda "i ritardi nella
erogazione dei finanziamenti e ancor più il loro mancato utilizzo" che "vanificano di fatto le
finalità delle leggi istitutive degli interventi di sostegno, rendendo improduttive le risorse
finanziarie allo scopo accantonate e maturando comunque costi di funzionamento".
La presente indagine si svilupperà in linea con la posizione assunta negli anni dagli
organi centrali della Corte dei conti.
2.5 L'evoluzione della normativa regionale
La prima disciplina espressa sulle gestioni fuori bilancio della Regione Friuli Venezia
Giulia è da ricondursi alla legge regionale 16 aprile 1999 n.7 che dettò nuove norme in materia
di bilancio e di contabilità regionale, stante il silenzio sul punto della precedente legge di
contabilità (legge regionale 20 gennaio 1982 n.10). Precedentemente alla legge n.7/1999,
tuttavia, la Regione aveva disposto l'istituzione di gestioni fuori bilancio nei confronti delle quali
aveva previsto l'applicazione delle norme della legge n.1041/1971. Ci si riferisce16 al fondo
sociale a favore dei dipendenti regionali (articolo 158 della legge regionale n.53/1981), al
fondo di rotazione regionale per interventi nel settore agricolo (articolo 8 della legge regionale
n.80/1982), al fondo regionale per la protezione civile (articolo 33 della legge regionale
n.64/1986), al fondo speciale per la realizzazione di opere autostradali per i collegamenti
internazionali con la rete slovena (articolo 4 della legge regionale n.34/1991), al fondo speciale
per l'integrazione dell'indennità di buonuscita e dell'anticipo dell'indennità (articolo 186 della
legge regionale n.5/1994) e al fondo per il comprensorio minerario di Cave del Predil (articolo
5 della legge regionale n.2/1999). Si trattava di gestioni fuori bilancio istituite, in assenza di
una disciplina organica regionale, secondo i principi generali vigenti all'epoca, come dettati
dalla normativa statale.
14 Come già esposto, l'art.93 della legge finanziaria 2003 ha disposto il rientro in bilancio di tutte le gestioni fuori
bilancio escludendo solo le fattispecie con le caratteristiche proprie dei fondi di rotazione. 15 Sezioni riunite in sede di controllo, Relazione annuale 2008, capitolo III, e Relazione annuale 2009, capitolo V. 16 Si indicano solo le gestioni che risultano ancora attive alla data del 31.12.2009.
22
L'esigenza di rinvenire nell'ordinamento regionale disposizioni espresse sulla materia
risulta ben evidenziata nei lavori preparatori alla legge regionale n.7/1999 nei quali si legge,
fra l'altro, che "nella riscrittura della legge di contabilità regionale ... si è anche provveduto a
disciplinare alcuni degli istituti per i quali attualmente si segue la normativa statale,
segnatamente le gestioni fuori bilancio ..., colmando vuoti normativi laddove il rinvio alla
normativa statale avrebbe finito con il risultare problematico in rapporto all'applicabilità di
disposizioni che non si ritiene di introdurre nel nostro ordinamento".
La legge regionale n.7/1999, all'articolo 15, disciplinò pertanto l'istituto delle gestioni
fuori bilancio, individuando puntualmente le fattispecie che con legge regionale si potevano
autorizzare:
a) gestioni le cui entrate derivino principalmente da contribuzioni da parte degli associati;
b) gestioni le cui entrate derivino principalmente da contribuzioni regionali e da rientri;
c) gestioni le cui entrate derivino principalmente dalla cessione a pagamento, a carico degli
utenti o degli acquirenti, di beni e servizi;
d) gestioni autorizzate con legge regionale in relazione a esigenze specifiche di maggior
celerità dei meccanismi di erogazione della spesa pubblica.
Le quattro ipotesi descritte apparivano in linea con il quadro normativo allora vigente per
le Amministrazioni statali, dal momento che le gestioni di cui alle lett.a) e c) si potevano
ascrivere alle fattispecie individuate dall'articolo 20 della legge n.559/1993, come tali sottratte
alla soppressione, mentre le gestioni di cui alla lett.b) potevano teoricamente configurarsi
come fondi di rotazione, anch'essi esclusi dalla soppressione. Restavano le gestioni di cui alla
lett.d), che erano comunque caratterizzate da elementi (legge regionale di autorizzazione,
esigenze specifiche di celerità, incompatibilità con gli ordinari meccanismi di spesa) validi a
giustificare una gestione fuori bilancio. Per tutte le fattispecie si dispose il controllo secondo le
modalità di cui alla legge n.1041/1971. In disarmonia rispetto alla normativa statale si
appalesava invece la mancata previsione della necessaria fissazione di un termine di scadenza
per le gestioni che non fossero fondi di rotazione.
La disciplina così dettata dalla legge regionale di contabilità per le gestioni fuori bilancio
ricevette un'opportuna integrazione e interpretazione grazie ai commi 17 e 18 dell'articolo 7
della legge regionale 20 agosto 2003 n.14 (e successiva circolare n.16 del 16 ottobre 2003),
che recava l'assestamento del bilancio 2003.
La prima disposizione si inquadrava nel contesto più ampio del rispetto del patto di
stabilità e disponeva che i conferimenti a favore degli organi gestori delle gestioni fuori bilancio
si effettuassero solo ad avvenuta dimostrazione dell'effettivo fabbisogno di cassa.
L'impatto della norma si avvertì immediatamente nella significativa diminuzione delle
giacenze di fine anno 2003 rispetto al 2002, pari a - 16,39%, nonostante la disposizione fosse
divenuta operativa soltanto dall'ultimo trimestre dell'anno in cui entrò in vigore. Con la
circolare citata si indicarono le modalità operative per la dimostrazione dell'effettivo fabbisogno
di cassa (attestazione dell'istituto di credito tesoriere del fondo riportante la giacenza di cassa,
nota illustrativa dell'organo gestore con evidenza delle spese da sostenere), in assenza della
23
quale i provvedimenti che disponessero i conferimenti di risorse ai fondi non avrebbero potuto
essere registrati dalla Ragioneria regionale.
La disposizione di cui al comma 18 del citato articolo 7 consentiva invece di superare
talune problematiche di natura preminentemente fiscale, dal momento che chiarì come il
mandato ad amministrare, conferito agli organi gestori, andasse inteso attribuito con
rappresentanza.
In data 8 agosto 2007 venivano adottate le nuove norme in materia di programmazione
finanziaria e di contabilità regionale (legge regionale n.21), che, per la prima volta in ambito
regionale, fissano espressamente il divieto delle gestioni fuori bilancio (principio di universalità,
articolo 3, comma 1, lett.c), salvo specifiche autorizzazioni legislative.
I principi di unità e universalità del bilancio, che sostengono il divieto delle gestioni fuori
bilancio, sono stati ripresi all'articolo 25, il quale, rispetto al corrispondente articolo 15 della
precedente legge di contabilità regionale, si presenta con forti novità e con conferme. Su
quest'ultimo fronte si segnalano il ribadito richiamo ai controlli della legge n.1041/1971,
nonchè l'identità delle tipologie di gestioni di cui alle lett.a), b) e c). Come nel previgente
ordinamento, e in perdurante difformità quindi con le norme statali, non viene sancita neppure
nella più recente normativa regionale di contabilità la necessità di prevedere termini di
scadenza per le gestioni che non siano fondi di rotazione. Dall'altro verso, elemento innovativo
è innanzi tutto, come già accennato, l'espressa previsione del divieto di gestioni fuori bilancio,
che armonizza nei suoi contenuti normativi anche l'ordinamento della Regione Friuli Venezia
Giulia con quelli delle altre Regioni e con quello delle Amministrazioni statali. Inoltre, rispetto
alla precedente disposizione ("con legge regionale possono essere autorizzate ..."), viene
aggiunto l'avverbio "eccezionalmente": la previsione regionale si va in tal modo ad allineare
alle consolidate indicazioni di principio della normativa statale che mirano a contenere entro
ipotesi strettamente indispensabili, e quindi anche numericamente ridotte, la forma gestionale
fuori bilancio. Siffatto elemento (l'eccezionalità) è poi ripreso ed esplicitato proprio nella
tipologia di gestione di cui alla lett.d) che si arricchisce di ulteriori caratteristiche rispetto alla
previgente disposizione: le "esigenze specifiche" che possono giustificare l’attivazione di una
gestione fuori bilancio devono ora essere anche "comprovate"; ciò determina la necessità di
un'adeguata indicazione in tal senso nella legge istitutiva della gestione fuori bilancio. E
ancora: se prima la caratteristica emergente per giustificare una gestione fuori bilancio
appariva l'urgenza nella procedura di spesa (si trattava infatti di "maggior celerità"), la nuova
norma sembra dare piuttosto risalto alla sostanza della gestione, sottolineando l'incompatibilità
delle "caratteristiche dell'istruttoria" e della "natura del procedimento di spesa" rispetto ai
meccanismi ordinari; siffatte caratteristiche e natura non potrebbero pertanto essere sottaciute
dalla legge (speciale) istitutiva della gestione fuori bilancio.
Per completezza va richiamato in questa sede anche il decreto del Presidente della
Regione n.26 del 30 gennaio 2008 (emanato ai sensi dell'articolo 8, commi 55 e 56, della legge
regionale n.1 del 23 gennaio 2007) che reca il regolamento con le indicazioni per l'articolazione
del bilancio consuntivo finanziario e del rendiconto finanziario delle gestioni fuori bilancio (a
24
partire dal 200917), nonchè per l'invio dei dati identificativi dei soggetti debitori e dei
destinatari della spesa, attuato dalle gestioni fuori bilancio18. Si tratta di un positivo intervento
da parte della Regione che, se correttamente e uniformemente attuato, anticipa e concretizza,
in ambito regionale, l'esigenza, espressa dal legislatore statale nella legge n.196/2009, di una
più significativa ed esaustiva rappresentazione delle risorse acquisite e delle spese effettuate
dalle gestioni fuori bilancio secondo schemi classificatori armonizzati con quelli del bilancio
dello Stato/Regione e a questi aggregabili a livello di dettaglio sufficientemente elevato. La
codifica omogenea dei dati risulta altresì idonea a consentire nel tempo il monitoraggio degli
incassi e dei pagamenti.
17 La l.r.n.1/2007 faceva riferimento ai bilanci e ai rendiconti relativi agli anni dal 2007: la legge di assestamento 2008
(l.r.n.9/2008, art.13, c.11) ha portato il termine iniziale all'esercizio 2009. 18 Con decreto del Ragioniere generale n.953/2009 alcuni codici per la classificazione dei soggetti economici, riportati
in allegato al regolamento citato, sono stati sostituiti.
25
TABELLA DI CONFRONTO FRA L'ORDINAMENTO STATALE E QUELLO REGIONALE STATO REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
L.n.1041/1971 Le gestioni non autorizzate da leggi speciali sono illegittime e se ne dispone la cessazione.
Si applica la normativa statale.
L.n.559/1993 Le gestioni fuori bilancio sono soppresse con esclusione di: − fondi di rotazione; − fondi alimentati da
contribuzioni degli associati; − fondi alimentati dal
pagamento di beni e servizi offerti dalla gestione.
Le ultime due tipologie devono avere un termine di scadenza.
Si applica la normativa statale.
L.r.n.7/1999 Con legge regionale si possono autorizzare le gestioni fuori bilancio: − alimentate da contribuzioni
degli associati; − alimentate da contribuzioni
regionali e da rientri; − alimentate dalla cessione a
pagamento di beni e servizi; − con esigenze specifiche di
maggior celerità di erogazione della spesa.
D.lgs.n.76/2000 Anche per le Regioni ordinarie sono vietate le gestioni fuori bilancio.
L.n.289/2002 (finanziaria 2003)
Tutte le gestioni fuori bilancio sono soppresse con esclusione dei fondi di rotazione, fatto salvo quanto previsto dalla l.n.559/1993.
L.r.n.21/2007 Le gestioni fuori bilancio sono vietate. Con legge si possono eccezionalmente autorizzare le gestioni fuori bilancio: − alimentate da contribuzioni
degli associati; − alimentate da contribuzioni
regionali e da rientri; − alimentate dalla cessione a
pagamento di beni e servizi; − per esigenze specifiche e
comprovate, quando l'istruttoria e il procedimento di spesa siano incompatibili con gli ordinari meccanismi di erogazione della spesa pubblica.
L.n.196/2009 Tutte le gestioni fuori bilancio saranno progressivamente eliminate a eccezione di quelle istituite ai sensi della l.n.1041/1971, di quelle autorizzate per legge, dei casi di urgenza e necessità.
26
2.6 La definizione di gestione fuori bilancio
A conclusione dell'excursus storico e della disamina della normativa statale e regionale
affrontati in questa sede, è possibile addivenire a una definizione generale di gestione fuori
bilancio da applicare all'attuale ordinamento regionale e alla quale rapportare, nell'analisi che
seguirà, le singole gestioni indicate dalla Regione come fuori bilancio: riprendendo la
giurisprudenza della Corte dei conti, che ha individuato tre elementi costitutivi, si ha quindi
gestione fuori bilancio quando una legge regionale, in presenza di determinate circostanze,
autorizzi un organo straordinario dell'Amministrazione che di regola opera al di fuori del
normale apparato regionale (elemento soggettivo) a gestire denaro pubblico senza
l’osservanza degli ordinari principi contabili e con procedure i cui esiti non sono analiticamente
rappresentati nei documenti contabili dell’Amministrazione e in particolare nel rendiconto
(elemento oggettivo), comunque nell’ottica del perseguimento di finalità pubbliche (elemento
teleologico).
Con il venir meno dei presupposti che le hanno rese necessarie, le gestioni fuori bilancio
dovrebbero essere soppresse.
2.7 Elenco delle gestioni fuori bilancio operative nel 2009
In occasione dell'istruttoria svolta ai fini del giudizio di parificazione del rendiconto della
Regione per il 2009, questa Sezione formulò una prima richiesta tesa a conoscere le gestioni
fuori bilancio operative nell'anno 2009. La Direzione centrale programmazione, risorse
economiche e finanziarie (ora finanze, patrimonio e programmazione) ha quindi trasmesso un
elenco di trentasette gestioni19, che viene di seguito riportato con l'indicazione anche
dell'organo gestore e dell'organo vigilante, come comunicati dalla Regione20.
Deve essere al riguardo sottolineato che le analisi di cui al presente referto si riferiscono
inizialmente al fenomeno delle gestioni fuori bilancio così come è stato definito dalla Regione e
in relazione ad esso sviluppano, anche con riferimento alla sua stessa consistenza oggettiva, le
considerazioni scaturenti dagli esiti del controllo21.
19 La numerazione progressiva attribuita in questa sede a ciascuna gestione fuori bilancio sarà utilizzata anche nel
prosieguo dell'indagine per individuare la gestione stessa. 20 Le denominazioni delle Direzioni e dei Servizi riportate nel prospetto fanno riferimento all'articolazione delle strutture
organizzative della Regione vigenti nel 2009. A decorrere dal 16.10.2010, e quindi durante lo svolgimento della presente istruttoria, sono entrate in vigore modifiche al regolamento di organizzazione, che hanno determinato un nuovo assetto delle strutture direzionali. Nel corso della relazione si dà atto, se rilevanti, delle eventuali modifiche.
21 Nell'elenco che segue non risulta inserito il fondo regionale di garanzia per le piccole e medie imprese del settore agricolo, costituito, nell'ambito del fondo di rotazione per interventi nel settore agricolo (n.8), dall'art.3, c.38-44, della l.r. 23.7.2009 n.12 di assestamento del bilancio 2009. L'ipotesi che il fondo non risulti ancora attivato non ne dovrebbe comportare peraltro l'omesso richiamo, considerato che invece il fondo regionale smobilizzo crediti agricoli, costituito dalla stessa norma, al c.45, sempre nell'ambito del fondo di rotazione per interventi nel settore agricolo e non ancora attivato al 31.12.2009, è riportato in elenco al n.37.
27
ELENCO DELLE GESTIONI FUORI BILANCIO Gestione fuori bilancio Organo gestore Organo vigilante 1 Fondo di rotazione per le
iniziative economiche nel territorio di Trieste e nella Provincia di Gorizia FRIE - l.n.908/1955 e l.n.26/1986
Comitato di gestione presso Mediocredito del Friuli Venezia Giulia
Direzione centrale attività produttive - Servizio politiche economiche e marketing territoriale
2 Fondo di rotazione per le iniziative economiche nel territorio della Regione Friuli Venezia Giulia FRIE - l.n.8/1970
Comitato di gestione presso Mediocredito del Friuli Venezia Giulia
Direzione centrale attività produttive - Servizio politiche economiche e marketing territoriale
3 Fondo di rotazione per le iniziative economiche nel territorio colpito da eventi sismici nelle Province di Udine e Pordenone - l.n.336/1976 e l.n.828/1982
Comitato di gestione presso Mediocredito del Friuli Venezia Giulia
Direzione centrale attività produttive - Servizio politiche economiche e marketing territoriale
4 Fondo di rotazione a sostegno delle imprese artigiane ubicate nelle zone colpite da eventi sismici - l.r.n.49/1978
Artigiancassa spa Direzione centrale attività produttive - Servizio sostegno e promozione comparto produttivo artigiano
5 Fondo sociale a favore dei dipendenti regionali - art.152 l.r.n.53/1981
Comitato di gestione del fondo sociale - Direzione centrale organizzazione, personale e sistemi informativi
Direzione centrale funzione pubblica - Servizio gestione economica, previdenziale e di quiescenza del personale
6 Fondo speciale per il credito agevolato delle imprese artigiane - art.2 l.r.n.51/198222
Artigiancassa spa Direzione centrale attività produttive - Servizio sostegno e promozione comparto produttivo artigiano
7 Fondo speciale per il credito agevolato delle imprese artigiane - l.n.949/1952 e l.n.1068/196423
Artigiancassa spa Direzione centrale attività produttive - Servizio sostegno e promozione comparto produttivo artigiano
8 Fondo di rotazione regionale per interventi nel settore agricolo - art.1 l.r.n.80/1982
Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali - Servizio investimenti aziendali e sviluppo agricolo
Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali - Servizio investimenti aziendali e sviluppo agricolo
9 Fondo regionale per la protezione civile - art.33 l.r.n.64/1986
Protezione civile della Regione Protezione civile della Regione
10 Fondo speciale per la realizzazione di opere autostradali collegamenti internazionali con la rete slovena - art.4 l.r.n.34/1991
Autovie venete spa Direzione centrale patrimonio e servizi generali - Servizio gestione partecipazioni regionali e vigilanza enti
11 Fondo speciale di rotazione a favore delle imprese artigiane del Friuli Venezia Giulia - art.45 l.r.n.12/2002
Comitato di gestione presso Mediocredito del Friuli Venezia Giulia
Direzione centrale attività produttive - Servizio politiche economiche e marketing territoriale
12 Fondo speciale per l’integrazione dell’indennità buonuscita e dell’anticipo dell’indennità - art.186 l.r.n.5/1994
Direzione centrale organizzazione, personale e sistemi informativi - Servizio gestione economica, previdenziale e di quiescenza del personale
Direzione centrale funzione pubblica - Servizio gestione economica, previdenziale e di quiescenza del personale
13 Fondo speciale per “Obiettivo 2” 1994-1996 - art.5 l.r.n.35/1995 CHIUSO DAL 2009
Friulia spa Direzione centrale programmazione, risorse economiche e finanziarie - Servizio risorse finanziarie
22 Abrogata da l.r.n.12/2002. 23 Abrogata da d.l.n.112/2008 convertito in l.n.133/2008.
28
Gestione fuori bilancio Organo gestore Organo vigilante
14 Fondo speciale per “Obiettivo 2” 1997-1999 - art.14 l.r.n.3/1998
Friulia spa Direzione centrale attività produttive - Servizio sostegno promozione comparto produttivo industriale
15 Fondo speciale “Obiettivo 2” 2000-2006 - art.1 l.r.n.26/2001
Friulia spa Direzione centrale attività produttive - Servizio sostegno e promozione comparto produttivo industriale
16 Fondo speciale Gestione immobili Friuli Venezia Giulia - art.3 l.r.n.3/1998
Gestione immobili Friuli Venezia Giulia spa
Direzione centrale patrimonio e servizi generali - Servizio gestione patrimonio immobiliare
17 Fondo speciale di rotazione a favore delle imprese commerciali, turistiche e di servizio - art.98 l.r.n.29/2005
Comitato di gestione presso Mediocredito del Friuli Venezia Giulia
Direzione centrale attività produttive - Servizio sostegno e promozione comparti commercio e terziario
18 Fondo per il comprensorio minerario Cave del Predil - art.5 l.r.n.2/1999
Commissario straordinario per il recupero del comprensorio minerario Cave del Predil
Direzione centrale patrimonio e servizi generali - Servizio gestione patrimonio immobiliare
19 Fondo speciale per interventi nel settore dell’edilizia abitativa 1° bando - art.23 l.r.n.9/1999
Mediocredito del Friuli Venezia Giulia
Direzione centrale ambiente e lavori pubblici - Servizio edilizia residenziale
20 Fondo speciale per interventi nel settore dell’edilizia abitativa 2° bando - art.23 l.r.n.9/1999
Mediocredito del Friuli Venezia Giulia
Direzione centrale ambiente e lavori pubblici - Servizio edilizia residenziale
21 Fondo regionale di garanzia per l’edilizia residenziale - art.5 l.r.n.4/2001
Mediocredito del Friuli Venezia Giulia
Direzione centrale ambiente e lavori pubblici - Servizio edilizia residenziale
22 Fondo per l’attuazione del programma di cooperazione decentrata in area sub-danubiana croata promossa dal Ministero degli affari esteri - art.8 l.r.n.2/2000 e l.r.n.13/2002 CHIUSO NEL 2009
Informest Direzione centrale relazioni internazionali e comunitarie - Servizio affari internazionali e integrazione europea
23 Fondo per l’attuazione degli interventi di competenza regionale per la realizzazione degli uffici regionali di Udine - art.8 c.33 l.r.n.2/2000 CHIUSO NEL 2009
Commissario straordinario Direzione centrale patrimonio e servizi generali - Servizio gestione patrimonio immobiliare
24 Fondo regionale per i servizi forestali - art.5 c.110-114 l.r.n.4/2001 e art.90 c.1 e 2 l.r.n.9/2007
Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali - Servizio gestione forestale e antincendio boschivo
Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali - Servizio gestione forestale e antincendio boschivo
25 Fondo speciale per l’internazionalizzazione della Regione - art.9 c.7 l.r.n.3/2002
Finest Direzione centrale relazioni internazionali e comunitarie - Servizio affari internazionali e integrazione europea
26 Fondo regionale per le emergenze in agricoltura - artt.1 e 2 c.10 l.r.n.22/2002
Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali - Servizio investimenti aziendali e sviluppo agricolo
Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali - Servizio investimenti aziendali e sviluppo agricolo
27 Fondo per la tutela dei corsi d’acqua e della laguna di Grado e Marano - art.55 l.r.n.16/2002
Direzione centrale ambiente e lavori pubblici - Servizio idraulica
Direzione centrale ambiente e lavori pubblici - Servizio idraulica
29
Gestione fuori bilancio Organo gestore Organo vigilante
28 Fondo per lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese - art.7 l.r.n.4/2005
Friulia Spa Direzione centrale attività produttive - Servizio politiche economiche e marketing territoriale
29 Fondo regionale di garanzia per l’accesso al credito da parte dei lavoratori precari - art.8 l.r.n.2/2006
Mediocredito del Friuli Venezia Giulia
Direzione centrale lavoro, università e ricerca - Servizio lavoro
30 Fondo per incentivare l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili di cui all’art.7 c.65-71 della l.r.n.1/200724
Mediocredito del Friuli Venezia Giulia
Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali - Servizio gestione forestale e antincendio boschivo
31 Fondo per la realizzazione del piano industriale di Promotur spa di cui all’art.8 c.114-116 della l.r.n.2/2006
Friulia spa Direzione centrale attività produttive - Servizio sviluppo sistema turistico regionale
32 Fondo POR FESR 2007-2013 di cui all’art.24 della l.r.n.7/2008 ATTIVO DAL 2009
Direzione centrale programmazione, risorse economiche e finanziarie - Servizio risorse finanziarie
Direzione centrale programmazione, risorse economiche e finanziarie - Servizio risorse finanziarie
33 Fondo per il recupero del castello di Colloredo di Monte Albano di cui all’art.5 c.72 della l.r.n.17/2008 ATTIVO DAL 2009
Commissario straordinario per l’attuazione del piano di recupero del castello di Colloredo di Monte Albano
Direzione centrale ambiente e lavori pubblici - Direzione provinciale lavori pubblici di Udine
34 Fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale SSER di cui all’art.14 c.39 della l.r.n.11/2009 ATTIVO DAL 2009
Assessore regionale alla programmazione, risorse economiche e finanziarie che si avvale del Servizio programmazione e affari generali
Assessore regionale alla programmazione, risorse economiche e finanziarie che si avvale del Servizio programmazione e affari generali
35 Fondo regionale di garanzia per le piccole e medie imprese di cui all’art.12 bis c.3 della l.r.n.4/2005 ATTIVO DAL 2009
Comitato di gestione presso Mediocredito del Friuli Venezia Giulia
Direzione centrale attività produttive - Servizio politiche economiche e marketing territoriale
36 Fondo regionale smobilizzo crediti di cui all’art.12 ter c.10 della l.r.n.4/2005 ATTIVO DAL 2009
Comitato di gestione presso Mediocredito del Friuli Venezia Giulia
Direzione centrale attività produttive - Servizio politiche economiche e marketing territoriale
37 Fondo regionale smobilizzo crediti agricoli di cui all’art.12 ter c.10 bis della l.r.n.4/2005 NON RISULTA ANCORA ATTIVATO
Direzione centrale risorse agricole naturali e forestali - Servizio investimenti aziendali e sviluppo agricolo
Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali
24 Il fondo è stato chiuso nel 2009.
30
3 ANALISI NORMATIVA E REGOLAMENTARE DELLE GESTIONI FUORI BILANCIO: ELEMENTI CARATTERIZZANTI
Si procede nel prosieguo della relazione all'analisi normativa e regolamentare che disciplina
l’attività delle gestioni fuori bilancio. Tale approfondimento ha lo scopo di individuare le analogie
e le difformità fra le gestioni, attraverso elementi caratterizzanti le gestioni stesse, come le
modalità istitutive, i soggetti gestori e le modalità gestionali, l'attività di vigilanza e di controllo.
Per completezza l'analisi viene preceduta da un excursus diretto a verificare l’incidenza che
è stata riconosciuta alle gestioni fuori bilancio ai fini del patto di stabilità negoziato dalla Regione
con lo Stato.
3.1 Gestioni fuori bilancio e patto di stabilita’25
La legge finanziaria regionale 2007 (legge regionale 23 gennaio 2007 n.1) all’articolo 8,
comma 47, prevede che “alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica concordati con lo
Stato in materia di patto di stabilità interno concorrono altresì gli enti regionali, gli enti funzionali
della Regione, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente e le gestioni fuori bilancio della
Regione”, con esclusione degli enti del servizio sanitario regionale. Il comma 48 del precitato
articolo 8 della legge finanziaria regionale 2007 demanda alla Giunta regionale, su proposta
dell’Assessore regionale alle risorse economiche e finanziarie, l’individuazione, entro il 31 gennaio
di ciascun anno, dei destinatari della disposizione che individua gli enti e le gestioni tenuti a
concorrere alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica (inclusi nel patto di stabilità).
La stessa Giunta regionale, entro il 31 marzo di ogni anno, è tenuta (ai sensi del comma 49
dell’articolo 8 della legge finanziaria regionale 2007) a determinare i criteri e le modalità del
concorso alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica per gli enti e le gestioni fuori bilancio
tenuti al rispetto del patto di stabilità. Con particolare riferimento agli adempimenti posti in capo
alle gestioni fuori bilancio rientranti nel patto di stabilità, va sottolineato che il comma 50
dell’articolo 8 della legge finanziaria regionale 2007, già più volte citata, prevede che “il collegio
dei revisori e l’organo gestore” sono tenuti a verificare il rispetto degli obiettivi di finanza
pubblica previsti in materia di patto di stabilità e devono darne comunicazione alla Direzione
centrale competente per materia e alla Direzione centrale risorse economiche e finanziarie
contestualmente alla trasmissione del rendiconto generale o del bilancio d’esercizio e del bilancio
consuntivo finanziario o del rendiconto finanziario per l’esercizio dei controlli previsti dai rispettivi
25 Per quanto concerne la disciplina statale del patto di stabilità interno vedasi il cap.9 “Concorso al rispetto degli obiettivi
di finanza pubblica” della relazione allegata al giudizio di parificazione sul rendiconto generale della Regione Friuli Venezia Giulia per l’esercizio finanziario 2009.
31
ordinamenti. Le gestioni fuori bilancio che non raggiungono gli obiettivi posti dalla deliberazione
della Giunta regionale sono tenuti a riassorbire la quota di mancato risparmio nell’anno
successivo.
A seguito della modifica operata alla legge finanziaria regionale 2007 dall’articolo 3, comma
58, della legge strumentale regionale 2008 (legge regionale 28 dicembre 2007 n.30), con effetto
dal 1° gennaio 2008 il fondo regionale per la protezione civile di cui all’articolo 33 della legge
regionale 31 dicembre 1986 n.64 è escluso dalla concorrenza alla realizzazione degli obiettivi di
finanza pubblica in materia di patto di stabilità interno per espressa previsione normativa.
Patto di stabilità interno per la Regione Friuli Venezia Giulia – anno 2007
Nell’anno di prima applicazione delle disposizioni del patto di stabilità, la Giunta regionale,
con propria delibera n.123 del 26 gennaio 2007, ha ritenuto di individuare, tra gli enti destinatari
delle regole del medesimo patto, le gestioni fuori bilancio della Regione i cui organismi gestori
fossero costituiti da strutture regionali e che sostenessero spese correnti, riconoscendo così in
prima battuta tra i soggetti al patto 2007 il fondo regionale per la protezione civile e il fondo
regionale per la gestione del Centro servizi per le foreste e le attività della montagna. In seconda
battuta, affermando che le attività poste in essere dalla Protezione civile tramite il fondo
regionale sono tutte sempre caratterizzate da un contenuto di straordinarietà, la Giunta
regionale, con propria deliberazione n.720 del 29 marzo 2007 ha ritenuto di non sottoporre il
fondo regionale per la protezione civile al patto di stabilità interno per il 2007, individuando
pertanto come unico destinatario delle regole predette per il 2007 il fondo regionale per la
gestione del Centro servizi per le foreste e le attività della montagna.
I criteri e le modalità del concorso alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica,
concordati con lo Stato in materia di patto di stabilità interno per l’anno 2007, sono stati fissati,
per il fondo regionale per la gestione del Centro servizi per le foreste e le attività della montagna,
con deliberazione della Giunta regionale n.719 del 29 marzo 2007. Secondo tali criteri, il fondo di
cui trattasi è tenuto ad adottare misure atte a garantire che nell’anno 2007 la spesa corrente26
non superi il corrispondente ammontare dell’anno 2005 diminuito dell’1%. Viene altresì ribadito
che l’organo gestore è tenuto alla verifica del rispetto degli obiettivi individuati dalla predetta
delibera e che ne deve dare comunicazione alla Direzione centrale competente per materia e alla
Direzione centrale risorse economiche e finanziarie contestualmente alla trasmissione del
rendiconto finanziario. L’eventuale quota di mancato raggiungimento dell’obiettivo deve essere
assorbita nell’anno successivo.
L’intesa istituzionale tra il Ministero dell’economia e finanze e la Regione Friuli Venezia
Giulia per il conseguimento degli obiettivi del patto di stabilità interno per l’anno 2007 è stata
approvata con deliberazione della Giunta regionale n.776 del 4 aprile 2007. Nella stessa
deliberazione viene ribadito che i pagamenti a favore delle gestioni fuori bilancio della Regione
26 Il complesso della spesa corrente da considerare come parametro per la riduzione prevista è determinato dalle somme
pagate risultanti dalla Parte II – Uscite del rendiconto finanziario dell’esercizio finanziario 2005.
32
sono disposti “con obbligo di effettivo e dimostrato fabbisogno di cassa”, come peraltro già
previsto dall’articolo 7, comma 17, della legge regionale 20 agosto 2003 n.1427.
Per quanto concerne l’effettivo contenimento della spesa previsto in capo al fondo regionale
per la gestione del Centro servizi per le foreste e le attività della montagna per l’anno 2007, dalla
relazione dell’organo gestore del fondo relativa all’attività svolta nel corso del medesimo 2007,
risulta che la finalità del concorso alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica in materia di
patto di stabilità, fissato con la deliberazione della Giunta regionale n.719 del 29 marzo 2007, è
stata raggiunta dalla gestione di cui trattasi.
Patto di stabilità interno per la Regione Friuli Venezia Giulia – anno 2008
La Giunta regionale, in sede di individuazione degli enti e delle gestioni da sottoporre al
patto di stabilità 2008, con propria deliberazione n.165 del 25 gennaio 2008 ha ritenuto di
limitare il patto medesimo ai soli enti regionali, con esclusione di tutte le gestioni fuori bilancio.
L’avvenuta esclusione per l’anno 2008 del fondo regionale per la gestione del Centro servizi
per le foreste e le attività della montagna è stata determinata dall’ampliamento delle funzioni in
capo al predetto fondo (CeSFAM), ora fondo regionale per i servizi forestali, operato dall’articolo
90 della legge regionale 23 aprile 2007 n.9 “Norme in materia di risorse forestali”. E’ stato
pertanto ritenuto opportuno che l’attività gestionale del fondo si stabilizzi, prima di sottoporlo ai
vincoli di finanza pubblica conseguenti al patto di stabilità. I criteri e le modalità del concorso alla
realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica concordati con lo Stato in materia di patto di
stabilità interno non riguardano quindi, per il 2008, alcuna gestione fuori bilancio.
L’intesa istituzionale tra il Ministero dell’economia e finanze e la Regione Friuli Venezia
Giulia per il conseguimento degli obiettivi del patto di stabilità interno per l’anno 2008 è stata
approvata con deliberazione della Giunta regionale n.772 di data 11 aprile 2008. Nella stessa
deliberazione è stato ribadito che i pagamenti a favore delle gestioni fuori bilancio della Regione
sono disposti “con obbligo di effettivo e dimostrato fabbisogno di cassa”, come peraltro già
previsto dall’articolo 7, comma 17, della legge regionale 20 agosto 2003 n.14.
Patto di stabilità interno per la Regione Friuli Venezia Giulia – anno 2009
Nel 2009 la Giunta regionale, con propria delibera n.184 del 29 gennaio 2009, ha ritenuto di
sottoporre al patto di stabilità interno le gestioni fuori bilancio della Regione i cui organismi
gestori siano costituiti da strutture direzionali che sostengono spese correnti, riconoscendo così
nuovamente soggetto al patto di stabilità interno, per l’anno 2009, il fondo regionale per i servizi
forestali.
I criteri e le modalità del concorso alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica
concordati con lo Stato in materia di patto di stabilità interno per l’anno 2009 per il predetto
fondo regionale per i servizi forestali sono stati fissati con deliberazione della Giunta regionale
n.938 del 24 aprile 2009. Secondo tali criteri, il fondo di cui trattasi è tenuto ad adottare misure 27 Tale comma prevede che l’Amministrazione regionale è autorizzata a effettuare conferimenti a favore degli organi
gestori delle gestioni fuori bilancio della Regione “nel momento in cui gli organi gestori provvedano a dimostrare l’effettivo fabbisogno di cassa”.
33
atte a garantire che nell’anno 2009 il livello delle somme pagate a titolo di spese correnti venga
ridotto di 0,6 punti percentuali rispetto alle somme pagate nel corso del 200828. Viene altresì
ribadito che il collegio dei revisori29 è tenuto alla verifica del rispetto degli obiettivi individuati
dalla predetta delibera e che ne deve dare comunicazione alla Direzione centrale competente per
materia e alla Direzione centrale programmazione, risorse economiche e finanziarie,
contestualmente alla trasmissione del rendiconto. L’eventuale quota di mancato raggiungimento
dell’obiettivo deve essere assorbita nell’anno successivo.
L’intesa istituzionale tra il Ministero dell’economia e finanze e la Regione Friuli Venezia
Giulia per il conseguimento degli obiettivi del patto di stabilità interno per l’anno 2009 è stata
approvata con deliberazione della Giunta regionale n.1099 del 14 maggio 2009. Nella stessa
deliberazione viene nuovamente ribadito che i pagamenti a favore delle gestioni fuori bilancio
della Regione sono disposti “con obbligo di effettivo e dimostrato fabbisogno di cassa”, come
peraltro già previsto dall’articolo 7, comma 17, della legge regionale 20 agosto 2003 n.14.
Per quanto concerne l’effettivo contenimento della spesa previsto in capo al fondo regionale
per i servizi forestali nel corso del 2009, dalla nota illustrativa in ordine al controllo eseguito dal
Servizio ispettivo e riscontri contabili della Regione e dalla relazione dell’organo gestore del fondo
sul rendiconto finanziario dell’esercizio 2009, risulta che l’obiettivo per il concorso della gestione
di cui trattasi alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica in materia di patto di stabilità,
fissato con la deliberazione della Giunta regionale n.938 del 24 aprile 2009, non è stato
raggiunto. Dagli atti allegati al rendiconto dell’esercizio finanziario 2009, infatti, risulta che nel
corso dell’esercizio finanziario medesimo il tetto di spesa stabilito dal patto per la spesa corrente
è stato sforato per l’importo di euro 117.864,11. Va in merito sottolineato, come ribadito
dall’organo gestore del fondo nella relazione sul rendiconto finanziario dell’esercizio 2009, che
con l’entrata in vigore della legge regionale n.9/2007 sono state introdotte a carico del fondo
regionale la gestione e la manutenzione di tutti i beni mobili e immobili di proprietà regionale
affidati in gestione al Servizio gestione forestale e antincendio boschivo30. L’attribuzione di queste
funzioni ha comportato nel 2008 un aumento della massa spendibile e una conseguente
formazione di ingenti residui nel 2009, oltre a un aumento delle spese in conto competenza
2009. Di questo aumento di residui non si sarebbe tenuto conto nello stabilire i parametri per il
rispetto del patto per l’anno 2009. Pertanto il conseguente aumento dei pagamenti per il 2009 ha
determinato lo sforamento del tetto del patto per il medesimo anno. Tale importo, ai sensi della
deliberazione della Giunta regionale n.938 del 24 aprile 2009, avrebbe dovuto essere riassorbito
nell’anno 2010; tuttavia è intervenuta la norma di cui all’articolo 13, comma 11, della legge
regionale 16 luglio 2010 n.12, che ha previsto che “il fondo regionale per i servizi forestali, in
deroga a quanto stabilito dall’articolo 8, comma 51, della legge regionale 23 gennaio 2007 n.1
28 L’importo da considerare è quello che risulta dalla “Parte II Uscite del rendiconto finanziario 2008 – Titolo I Spese
correnti”. 29 Il riferimento al collegio dei revisori, nel caso di specie, è da ritenersi non pertinente: la verifica e conseguente
comunicazione sono di competenza dell'organo gestore. 30 La gestione del patrimonio forestale e immobiliare di proprietà regionale, peraltro, non è più realizzata con le
disponibilità del fondo regionale per i servizi forestali a decorrere dal 1°.1.2010 in quanto la lett.a), c.2, art.90 della l.r. 23.4.2007 n.9 è stata abrogata dall’art.3, c.1, lett.c), della l.r. 30.12.2009 n.24, a decorrere dalla data citata.
34
(legge finanziaria 2007), è autorizzato a non riassorbire le quote eccedenti il tetto di spesa
fissato per l’esercizio 2009, ai fini del concorso del fondo stesso alla realizzazione degli obiettivi di
finanza pubblica concordati con lo Stato in materia di patto di stabilità interno”.
3.2 Assetti normativi, finanziari e gestionali di ciascuna gestione fuori bilancio
Allo scopo di disporre di un quadro sinottico di tutte le gestioni fuori bilancio regionali,
questa Sezione ha ritenuto opportuno elaborare, anche ai fini delle successive analisi, una scheda
per ciascuna gestione, in cui venissero evidenziati gli aspetti ritenuti di maggior rilievo dal punto
di vista normativo, gestionale e del controllo, costituente una sorta di carta d'identità di ogni
gestione. Si è pertanto impostato un modello di scheda suddiviso in tre parti:
- nella prima, denominata “Quadro di riferimento”, si sono riportate, sulla base di quanto
rilevabile dalle leggi istitutive e dai relativi regolamenti attuativi, le informazioni riguardanti
gli obiettivi del fondo, le relative fonti di alimentazione, l’eventuale regime di chiusura.
Inoltre, ai fini di una migliore definizione del quadro descrittivo di ciascuna gestione, si sono
inserite, ove ritenute importanti, ulteriori informazioni desunte dalla documentazione in
possesso inerente le gestioni;
- nella seconda parte della scheda, denominata “Gestione”, si sono indicati alcuni aspetti
significativi inerenti l’amministrazione dei fondi. Più specificamente, sulla base della
normativa di riferimento nonché degli ulteriori documenti trasmessi dalla Regione (in
particolar modo delle relazioni degli organi gestori che accompagnano i rendiconti delle
gestioni), si sono evidenziati il soggetto gestore e la struttura di cui esso si può avvalere per
le attività del fondo, nonché le modalità di gestione qualora le norme di riferimento delle
gestioni contengano specifiche disposizioni in merito ovvero, in mancanza, la fonte in base
alla quale è disciplinato il sistema di amministrazione, gestione e funzionamento del fondo. E’
stato inoltre inserito un campo note, dove sono state riportate informazioni utili a meglio
definire la tipologia di gestione;
- infine, l’ultima parte della scheda è stata dedicata a “Vigilanza e controlli”. In particolare in
tale sezione si sono indicati, sulla base delle norme (legislative, regolamentari o pattizie) che
regolano ciascun fondo, il soggetto cui compete la vigilanza e le modalità previste per il
relativo esercizio. Si sono poi evidenziati, in riferimento a ciascun anno del triennio
considerato, l’attività di vigilanza/controllo svolta indicando il numero di protocollo e la data
della nota illustrativa in ordine al controllo eseguito dall'allora Servizio ispettivo e riscontri
contabili della Direzione centrale programmazione, risorse economiche e finanziarie della
Regione, le modalità con cui lo stesso è stato svolto con l’indicazione degli accertamenti,
riportati in nota illustrativa, in ordine alle disposizioni dell’articolo 5 del decreto del Presidente
della Repubblica n.689/1977 e per finire l’esito del controllo con riferimento alla deliberazione
di Giunta regionale che ha approvato il rendiconto. Anche in questa sezione è stata inserita
35
una colonna per eventuali note (in particolare si è indicato se la norma istitutiva della
gestione richiama espressamente la legge n.1041/1971 in tema di controlli).
L'eventuale non esaustività del contenuto delle schede va ricondotta a esigenze di sintesi
ritenute indispensabili a fronte della molteplicità di norme statali e regionali che si sono
succedute nel corso degli anni, e che hanno dato luogo a un sistema "gestioni fuori bilancio in
Regione" di non facile interpretazione nè sempre coerente.
Le schede elaborate si riportano nell’allegato 1 di questa relazione e sono state compilate
seguendo l’ordine delle gestioni fuori bilancio così come indicate dalla Regione. Attraverso un
esame comparativo delle stesse sono stati svolti approfondimenti focalizzati su tre elementi:
1) le “modalità istitutive”: partendo dalla locuzione utilizzata dal legislatore per costituire i fondi,
si sono indagate la natura di ogni gestione e le modalità di attuazione del disposto
normativo;
2) la “gestione”: in particolare si sono verificati i criteri e i principi di riferimento alla base della
scelta, da parte della Regione, del gestore dei fondi. Con riferimento alla gestione vera e
propria, il controllo è stato focalizzato, relativamente all’esercizio 200931, alla natura e
all’incidenza delle spese di funzionamento di ciascun fondo, ponendo particolare attenzione a
quelle per incarichi, di rappresentanza e per servizi;
3) il “controllo e la vigilanza”: sulla considerazione che l’articolo 5 del decreto del Presidente
della Repubblica n.689/1977 prevede che l’ufficio di Ragioneria accerti “l’esattezza dei dati, la
legalità e regolarità delle entrate e delle spese nonché la proficuità di queste ultime in
rapporto alle finalità perseguite dalla legge istitutiva della gestione", si sono approfondite le
modalità effettive di attuazione di tali accertamenti nonchè la traduzione in atti dell'attività di
vigilanza.
Sui tre argomenti citati sono state effettuate singole analisi che costituiscono oggetto delle
successive parti di questa relazione.
3.2.1 Modalità istitutive
Richiamando i principi di unità e universalità del bilancio regionale e facendo in particolare
riferimento a quanto previsto dall’articolo 3, comma 1, lett. c) della legge regionale n.21/2007,
che sancisce il divieto di gestioni fuori bilancio, salvo specifiche autorizzazioni legislative, questa
Sezione ha inteso verificare le modalità con cui la Regione ha autorizzato organi straordinari
dell’Amministrazione a gestire denaro pubblico per il conseguimento di pubbliche finalità, al di
fuori del bilancio regionale e dei suoi criteri ordinari.
L’analisi delle trentasette gestioni fuori bilancio segnalate dalla Regione ha permesso di
rilevare che tutti i fondi dispongono della copertura legislativa e hanno pertanto tutti tratto
origine da una norma di rango primario. Tuttavia l’esame testuale delle leggi istitutive ha
evidenziato l’utilizzo, da parte del legislatore, di locuzioni alquanto diversificate, non sempre
31 L’analisi delle spese di gestione è stata limitata all’anno 2009, in quanto solo da tale esercizio i rendiconti sono
dettagliati con i codici gestionali.
36
immediatamente riconducibili alla espressa volontà di costituire una gestione fuori bilancio. Ciò
anche a causa dell’adozione di un linguaggio non specificamente tecnico e univoco: in tutte le
norme viene fatto sempre riferimento all’istituzione di un fondo, termine che da un punto di vista
finanziario indica una provvista finalizzata di denaro, ma che per se stesso non è sufficiente a
identificare una gestione fuori bilancio, anche in considerazione del fatto che lo stesso legislatore
regionale lo utilizza, in altri contesti, con riferimento a stanziamenti veri e propri di capitoli del
bilancio; neppure la qualificazione con cui alcune volte i fondi sono definiti risulta utile ai fini
interpretativi32.
L’approfondimento svolto, che ha comportato complesse e articolate interpretazioni, è
quindi stato rivolto all’analisi degli articoli di legge che hanno dato origine ai trentasette fondi, al
fine in primo luogo di verificare se il dettato della norma stabilisse effettivamente di istituire una
gestione fuori bilancio e in secondo luogo di ricercare aspetti comuni ai diversi fondi da un punto
di vista ontologico, tenendo conto delle scelte del legislatore sulla collocazione (interna o esterna
alla Regione) dell'organo gestore.
A. In riferimento al primo obiettivo (effettiva istituzione di una gestione fuori bilancio) si è
ritenuto che il richiamo espresso da parte del legislatore alla legge n.1041/1971 o all’articolo che,
nell’ambito dell’ordinamento contabile regionale, disciplina le gestioni fuori bilancio (previgente
articolo 15 della legge regionale n.7/1999, ora articolo 25 della legge regionale n.21/2007) o
all’obbligo per il gestore di tenere una contabilità separata in relazione al fondo fosse indizio
sufficientemente attendibile della volontà di dare origine a una vera e propria gestione fuori
bilancio. Nei casi in cui invece nelle norme è espressamente richiamato un fondo già costituito
con l’indicazione che presso o nell’ambito di esso venga costituita una gestione separata o
speciale o un altro fondo, appare più arduo rinvenire la volontà di istituire un’autonoma gestione
fuori bilancio, ma piuttosto semplicemente una sotto sezione di quella esistente, correlando a
essa l’obbligo per il gestore di mantenere evidenza separata nelle proprie scritture contabili delle
risorse assegnate e utilizzate in base alle diverse normative. Questa distinzione, elaborata ai fini
che qui interessano, tra autonoma gestione fuori bilancio e sotto sezioni risulterà di particolare
importanza anche in relazione alle successive analisi sulla gestione e sulla vigilanza, in quanto le
sotto sezioni non necessiterebbero di organi propri (con conseguenti riflessi sui costi di
funzionamento), né di una rendicontazione autonoma (essendo sufficiente un’evidenza separata
all’interno del rendiconto riferito alla gestione principale).
Fondi istituiti in base a legge nazionale
Preliminarmente all’analisi delle norme regionali istitutive di fondi, va rilevato che alcune
gestioni fuori bilancio che attualmente si configurano come regionali trovano la loro genesi in una
legge nazionale.
32 Sono qualificati come speciali i fondi nn.10, 13, 14, 15, 16, 17, 22, 23, 25, 27, 30, 31 e 33; come regionali i fondi
nn.8, 9, 12, 21, 24, 26, 29, 35, 36 e 37; come straordinario il fondo n.4; come sociale il fondo n.5.
37
Il riferimento in particolare è al fondo di rotazione per iniziative economiche (FRIE) e al
fondo unico regionale per il credito agevolato delle imprese artigiane, che ai fini del presente
approfondimento verranno rispettivamente identificati con le numerazioni 1 e 7 dell’elenco
regionale. Le norme che hanno dato origine ai predetti fondi risalgono entrambe alla prima metà
degli anni ’50 del secolo scorso e quindi a un periodo precedente sia all’istituzione della Regione
Friuli Venezia Giulia sia all’entrata in vigore della legge n.1041/1971 (il cui richiamo pertanto non
ha costituito per le suddette fattispecie un criterio di riscontro ai fini della qualificazione di
gestione fuori bilancio).
Tuttavia entrambi vanno considerati quali gestioni fuori bilancio regionali in quanto si
configurano come fondi la cui competenza è stata trasferita dallo Stato alla Regione Friuli Venezia
Giulia con i decreti legislativi n.112 del 31 marzo 1998 e n.110 del 23 aprile 2002. Dalla
costituzione dei suddetti fondi molteplici provvedimenti legislativi, sia nazionali sia regionali,
hanno inciso sulla loro disciplina. A scopo illustrativo sono state sintetizzate in forma grafica negli
schemi 1 (riferito al FRIE) e 2 (riferito al fondo unico regionale per l'artigianato) alcune delle
disposizioni normative di maggior rilievo che sono intervenute sui suddetti fondi.
Va precisato che negli schemi sono state considerate solo le norme legislative che hanno
disciplinato o influito in maniera significativa sui fondi e pertanto non sono state rappresentate
quelle di rifinanziamento e quelle che, pur avendo nel passato inciso sulla disciplina degli stessi,
non trovano riscontro nella loro attuale configurazione.
Va altresì evidenziato che le frecce con l’indicazione “Entrate” indicano fonti di
alimentazione delle gestioni di varia natura (conferimenti, rientri, quote di ammortamento,
interessi su disponibilità, ecc.) e provenienti da soggetti diversi (Stato, Regione, enti pubblici,
privati, ecc.). Nei casi invece in cui sia stato specificato il tipo di entrata (entrata da Stato,
entrata da Regione), lo si è fatto in riferimento esclusivamente alle norme di primo conferimento.
38
SCHEMA 1 - FRIE
L.n.908 del 18.10.1955 Costituzione fondo di rotazione destinato a promuovere iniziative economiche nel territorio di Trieste e nella Provincia di Gorizia
Entrate
Fondo di rotazione destinato a iniziative
economiche nel territorio di Trieste e Provincia di Gorizia
GFB 1
L.n.8 del 23.1.1970 Nell'ambito del fondo di rotazione di cui alla l.n.908/1955 è costituita una gestione separata per promuovere iniziative economiche in tutto il territorio della Regione Friuli Venezia Giulia
Entrate
Entrate da Regione
GFB 1
Gestione separata per iniziative
economiche in tutto il territorio
della Regione Friuli Venezia Giulia
GFB 2
39
L.n.198 del 30.4.1976 Nell'ambito del fondo di rotazione di cui alla l.n.908/1955 è costituita una gestione separata per iniziative da realizzarsi da piccole e medie imprese anche a carattere artigianale
Entrate
Entrate
Entrate da Stato
GFB 1
GFB 2
Gestione separata per iniziative da realizzarsi
da piccole e medie imprese GFB X33
D.L.n.227 del 13.5.1976, convertito nella L.n.336/1976 Nell'ambito del fondo di rotazione di cui alla l.n.908/1955 è costituita una gestione speciale, con contabilità separata, alla quale affluirà una quota non superiore ai 2/3 dell'apporto di cui alla l.n.198/1976, con lo scopo di finanziare le iniziative economiche intese alla ricostruzione e ubicate nelle zone distrutte o danneggiate dal terremoto nei territori di Udine e Pordenone
Entrate
Entrate
Entrate da Stato
GFB 1
GFB 2
GFB X
(un terzo)
Gestione speciale per
iniziative economiche nelle zone di
Udine e Pordenone
distrutte dal terremoto GFB 3
(due terzi)
33 Le somme di cui al fondo contrassegnato come GFB X sono state successivamente destinate alle iniziative economiche su tutto il territorio regionale (l.n.828/1982).
40
L.n.828 del 11.11.1982 Le somme conferite o da conferire alla gestione separata di cui alla l.n.198/1976 nonché le entrate relative alla gestione di cui al d.l.n.227/1976 possono essere destinate a promuovere iniziative economiche in tutto il territorio della Regione Friuli Venezia Giulia secondo la l.n.8/1970
Entrate
Entrate
Entrate
GFB 1
GFB 2
Entrate
GFB X e 3
D.Lgs.n.110 del 23.4.2002 e L.R.n.9 del 11.4.2003 Sono trasferite alla Regione Friuli Venezia Giulia le funzioni amministrative relative al fondo per iniziative economiche di cui alla l.n.908/1955 e successive modifiche e integrazioni
Entrate
GFB 1
GFB 2
GFB X e 3
41
L.R.n.13/2008, art.40, c.3, che ha inserito l’art.12 bis della L.R.n.4/2005
L’Amministrazione regionale è autorizzata a costituire nell’ambito del fondo di rotazione per iniziative economiche nel Friuli Venezia Giulia (FRIE), il “fondo regionale di garanzia per le piccole e medie imprese”, dotato di autonomia patrimoniale e finanziaria, amministrato con contabilità separata
Entrate
Entrate da Regione
GFB 1
GFB 2
GFB X e 3
Fondo regionale di
garanzia per le piccole e medie
imprese GFB 35
L.R.n.11/2009, art.14, c.11, che ha inserito l’art.12 ter, c.10 della L.R.n.4/2005 L’Amministrazione regionale è autorizzata a costituire nell’ambito del fondo di rotazione per iniziative economiche nel Friuli Venezia Giulia (FRIE) il “fondo regionale smobilizzo crediti”, amministrato con contabilità separata
Entrate
Entrate
GFB 1
GFB 2
GFB X e 3
GFB 35
Fondo regionale
smobilizzo crediti GFB 36
42
SCHEMA 2 - FONDO UNICO REGIONALE PER L'ARTIGIANATO L.n.949/1952 art.37 Istituisce presso la Cassa per il credito alle imprese artigiane un fondo per il concorso nel pagamento degli interessi sulle operazioni di credito a favore delle imprese artigiane
Entrate
Fondo per il concorso nel pagamento degli interessi sulle operazioni di credito a favore
delle imprese artigiane GFB 7
L.n.1068 del 14.10.1964 Istituisce presso la Cassa per il credito alle imprese artigiane un "fondo centrale di garanzia" per la copertura dei rischi derivanti dalle operazioni di credito a medio termine a favore delle imprese artigiane
Entrate
Entrate
GFB 7
Fondo centrale di garanzia
GFB Y34
34 Il fondo contrassegnato come GFB Y è confluito nel fondo unico a seguito del trasferimento alla Regione delle funzioni amministrative in materia di artigianato.
43
L.R.n.51/1982 artt.1 e 2 La Regione partecipa con un proprio conferimento alla dotazione del fondo per il concorso nel pagamento degli interessi istituito presso la Cassa medesima ai sensi della l. 25.7.1952 n.949
Entrate Entrate da Regione
Entrate
GFB 7 +
Concorso regionale alla GFB 7 GFB 6
GFB Y
D.lgs.n.112/1998 Sono trasferite alla Regione Friuli Venezia Giulia le funzioni amministrative relative alla materia "artigianato"
Entrate
GFB 7 +
GFB 6
GFB Y
44
In relazione alle due gestioni fuori bilancio ora in analisi (n.1 e n.7) e al primo obiettivo
che ci si è posti, preme qui porre in rilievo il fatto che nell’elenco fornito dalla Regione sono
ricompresi, con una numerazione a sé stante, alcuni fondi che, in base ai criteri
precedentemente delineati, andrebbero più propriamente considerati come sotto sezioni dei
due fondi di genesi statale35.
Il riferimento è alle gestioni fuori bilancio nn.2, 3, 35 e 36 che andrebbero ascritte quali
sotto sezioni del FRIE e la n.6 che andrebbe considerata come sotto sezione del fondo unico
regionale per l'artigianato.
A proposito delle interrelazioni con la gestione fuori bilancio n.1, gli articoli di legge
istitutivi delle gestioni n.2 e n.3 si riferiscono espressamente rispettivamente a fattispecie di
gestione separata e di gestione speciale nell’ambito del fondo di cui alla legge n.908/1955,
mentre per quanto riguarda i fondi n.35 e n.36 il legislatore regionale stabilisce la costituzione
dei medesimi “nell’ambito del fondo di rotazione per iniziative economiche”, precisando altresì
l’obbligo per il gestore di tenere una contabilità separata. In tutti e quattro i casi sembrerebbe
coerente con le locuzioni utilizzate interpretare le norme nel senso che, all’interno dell’unica
gestione fuori bilancio FRIE, si contabilizzino con evidenza separata le risorse che affluiscono al
fondo e che da questo vengono utilizzate in base alle diverse leggi da cui derivano. Tuttavia
qualche perplessità desta la precisazione contenuta nell’articolo 40, comma 3 della legge
regionale n.13/2008 la quale, in relazione al fondo n.35, specifica che lo stesso è dotato di
autonomia patrimoniale e finanziaria: non risulta infatti chiaro il tipo di autonomia che il
legislatore intendeva attribuire al fondo, considerato che lo stesso non è un soggetto giuridico
ed è costituito nell’ambito del FRIE.
In merito alla gestione fuori bilancio n.6, l’originaria norma regionale di riferimento
(articolo 2, comma 1, della legge regionale n.51/1982, ora articolo 52 e seguenti della legge
regionale n.12/2002) stabiliva la partecipazione della Regione, a mezzo di un proprio
conferimento, alla dotazione del fondo istituito presso la Cassa per il credito alle imprese
artigiane, ai sensi della legge 25 luglio 1952 n.949. Anche in questo caso, un’interpretazione
lessicale dell’articolo sembrerebbe evidenziare la volontà del legislatore regionale di concorrere
al finanziamento del fondo n.7 (l’articolo 37, comma 2, della legge n.949/1952 prevede infatti
che le dotazioni finanziarie del fondo possono essere costituite da conferimenti regionali),
piuttosto che quella di costituire una gestione fuori bilancio autonoma.
35 L'interpretazione elaborata in merito alla ipotizzata natura di sotto sezione risulterebbe avvalorata, con riferimento
alla gestione n.1 e alle sue sotto sezioni nn.2, 3, 35 e 36, dal riscontro sulle spese di funzionamento, di cui alla successiva pag.50. Infatti, secondo le varie convenzioni che regolano il rapporto tra la Regione, l'istituto di credito e il comitato di gestione, le spese di funzionamento per tutti i fondi citati sono a carico del fondo di cui alla legge n.908/1955 (fondo n.1), mentre gravano sul fondo n.2 gli oneri del supporto tecnico, sempre con riferimento a tutte le gestioni indicate. Ulteriore elemento che supporta l'interpretazione qui elaborata va rinvenuto nella denominazione del cap.1033 dell'entrata del bilancio regionale "rientri dalla gestione separata del fondo FRIE" nonchè dalla rappresentazione data dalla stessa Regione con riferimento ai flussi (i fondi nn.1, 2 e 3 sono considerati congiuntamente).
45
Fondi istituiti in base a legge regionale
Con l’esclusione quindi del fondo di rotazione FRIE (n.1) e relative sotto sezioni (n.2 e
n.3) e del fondo unico regionale per l'artigianato (n.7), tutti gli altri fondi considerati dalla
Regione come gestioni fuori bilancio sono stati previsti da provvedimenti normativi regionali.
In relazione ai fondi nn.14, 31, 35, 36 e 37, l’esame degli articoli di legge, sulla base dei
criteri definiti in precedenza, ha evidenziato che non è presente alcun richiamo né alla legge
n.1041/1971, né alla norma dell’ordinamento contabile regionale che disciplina le gestioni fuori
bilancio, né infine per i fondi nn.14 e 31 all’obbligo di una contabilità separata: per siffatti fondi
pertanto risulta necessario un ulteriore approfondimento ai fini della loro qualificazione come
gestioni fuori bilancio autonome o come sotto sezioni di altri fondi.
Per quanto riguarda i fondi nn.35 e 36 si è già poc’anzi chiarito che l’interpretazione più
coerente con la lettera della legge è quella di considerarli sotto sezioni della gestione n.1,
anziché vere e proprie gestioni fuori bilancio.
Con riguardo al fondo n.14 (fondo speciale per l’obiettivo 2 1997-1999), va rilevato che
esso costituisce la naturale prosecuzione temporale del fondo n.13 (fondo speciale per
l’obiettivo 2 1994-1996) e pertanto andrebbe più propriamente considerato quale sotto sezione
di detta gestione, benché manchi una precisazione in tal senso nella normativa. Si ritiene
logico considerare che esista un'unica gestione fuori bilancio "fondo speciale per l’obiettivo 2",
in cui trovano coesistenza varie sotto sezioni legate al periodo di funzionamento dei fondi. In
questo senso anche il fondo n.15 (fondo speciale per l’obiettivo 2 2000-2006), istituito con
espressa norma come autonoma gestione fuori bilancio, più propriamente sarebbe da
considerare una sotto sezione.
Più complessa risulta essere la situazione del fondo n.31 (fondo per la realizzazione del
piano industriale di Promotur spa), la cui norma istitutiva, vale a dire l’articolo 8, comma 114,
della legge regionale n.2/2006, stabilisce che: “… l’Amministrazione regionale è autorizzata a
finanziare la costituzione presso la Finanziaria regionale Friuli-Venezia Giulia – Friulia spa di
uno speciale fondo di dotazione, …, con vincolo di utilizzo alla realizzazione del piano
industriale di Promotur spa”. In questo caso il legislatore indica un fondo di dotazione, per il
quale non prevede la tenuta di una contabilità separata, né un richiamo esplicito alla legge
n.1041/1971: tale impianto normativo farebbe dubitare che il fondo costituisca una vera e
propria gestione fuori bilancio, configurandosi piuttosto come un conferimento di capitale
finalizzato.
In sede di contraddittorio finale la Direzione centrale attività produttive ha evidenziato
sul punto che "la volontà del legislatore sembra diretta ad attribuire uno speciale munus alla
società Friulia spa consistente nella attività di gestione ed erogazione dei trasferimenti diretti a
Promotur spa per la realizzazione del proprio piano industriale: Friulia opererebbe dunque
quale intermediario finanziario e amministrativo nell'attività di coordinamento delle azioni di
supporto alla società Promotur, con conseguente valorizzazione della sua speciale competenza
in materia. La traduzione amministrativa di tale ratio legis risulta necessariamente coincidere,
a parere di questa Amministrazione, con la costituzione di una gestione fuori bilancio ... ".
46
L'interpretazione fornita dall'Amministrazione appare comunque non soddisfacente al fine di
qualificare il "fondo di dotazione" in esame come gestione fuori bilancio, secondo i canoni
delineati nella presente relazione.
Per quanto riguarda l’analisi dell’esistenza di fondi costituiti nell’ambito o presso altri
fondi, si segnala che tale fattispecie può essere ritrovata in riferimento al fondo n.37 (fondo
smobilizzi crediti agricoli), il quale è esplicitamente costituito nell’ambito del fondo di rotazione
regionale per gli interventi nel settore agricolo (n.8). Conseguentemente, alla luce della logica
espositiva fin qui seguita, si ritiene che detto fondo non vada considerato come autonoma
gestione fuori bilancio, ma come sotto sezione del fondo n.8.
Analogamente anche il fondo n.20 (fondo speciale per interventi nel settore dell’edilizia
abitativa 2° bando) dell’elenco regionale andrebbe considerato come sotto sezione della
gestione fuori bilancio n.19, in quanto esso fa riferimento alla medesima norma istitutiva e
inoltre, da un punto di vista temporale, ne costituisce la naturale prosecuzione, essendo
attinente al 2° bando emesso dalla Regione sulla base dello stesso provvedimento legislativo.
Tale tesi appare avvalorata dal disposto della legge regionale n.12/2006, che all'articolo 4,
comma 27, prevede "il rimborso delle somme disponibili e non utilizzabili sul fondo istituito ai
sensi dell'articolo 23 della legge regionale n.9/1999, in relazione ai bandi emessi nell'anno
1999 e nell'anno 2002".
Differente risulta la situazione riferita alla gestione fuori bilancio n.28 (fondo per lo
sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese) per la quale l’articolo 7, comma 7, della
legge regionale n.4/2005 prevede che “il soggetto gestore svolge l’attività di concessione ed
erogazione degli incentivi di cui al presente capo utilizzando il fondo per lo sviluppo
competitivo delle piccole e medie imprese, di seguito denominato fondo”. La norma pertanto
non prevede espressamente la costituzione di una gestione fuori bilancio né alcuna
autorizzazione all’Amministrazione regionale all’istituzione del fondo, ma lo richiama come se
esso fosse già precostituito, senza alcuna indicazione ulteriore. Solo a seguito di
un’interpretazione logica si può affermare che la norma implicitamente costituisca il fondo
presso il soggetto gestore, il quale ai sensi del comma 8 del medesimo articolo è tenuto agli
obblighi di cui alla legge n.1041/1971.
In sintesi, l’analisi qui condotta sulla base delle norme istitutive porterebbe a identificare
come effettive gestioni fuori bilancio regionali i seguenti fondi: nn.1 (composto dalle sotto
sottosezioni nn.2, 3, 35 e 36), 4, 5, 7 (con la sotto sezione n.6), 8 (con la sotto sezione n.37),
9, 10, 11, 12, 13 (con la sotto sezione n.14), 15, 16, 17, 18, 19 (con la sotto sezione n.20),
21, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 32, 33 e 34. Resta aperto, alla luce di quanto esposto,
il problema della natura del fondo n.31 (fondo per la realizzazione del piano industriale di
Promotur spa) e di una sua univoca configurazione in termini di GFB.
In conclusione, oltre a una siffatta considerazione circa la natura della GFB n.31, sulla
base di ciò che pare si possa desumere dalle espressioni utilizzate dal legislatore e dalle
interrelazioni organizzative e funzionali previste dal legislatore stesso, ventotto delle
47
trentasette GFB prese in considerazione dall’indagine sono chiaramente definite come GFB,
mentre otto si configurerebbero in realtà come sotto sezioni di cinque diverse GFB.
Tali conclusioni non posseggono una finalità meramente classificatoria in considerazione
delle ripercussioni di carattere organizzativo (sul controllo dei rendiconti), contabile
(molteplicità di rendiconti) e finanziario (costi di gestione) connesse alla proliferazione delle
gestioni fuori bilancio. Va infatti osservato come il fatto di considerare esistenti una pluralità di
fondi che più opportunamente potrebbero essere ricondotti a un’unica gestione fuori bilancio
composta da sotto sezioni comporta una serie di aggravi sia per i soggetti gestori sia per
l’Amministrazione regionale: i primi infatti sono tenuti a redigere una pluralità di rendiconti, in
luogo di un unico rendiconto comprensivo di tutte le sotto sezioni e, in conseguenza di ciò,
anche la struttura regionale deputata al controllo sulle gestioni fuori bilancio deve essere
organizzata al fine di porre in essere, nel termine di tre mesi, le attività finalizzate a effettuare
le verifiche, che il d.P.R.n.689/1977 le assegna, su un numero maggiore di rendiconti. Ne
deriva un maggior dispendio di risorse (di personale e materiali).
B. Con riferimento al secondo obiettivo dell’approfondimento (collocazione interna o esterna
alla Regione dell’organo di gestione) l’analisi ha in effetti condotto all'individuazione di due
diversi profili costitutivi: uno nell’ambito della Regione (o di soggetti a essa ricollegabili e
comunque riconducibili alla sua struttura) e un altro presso organismi terzi, dotati di una
propria soggettività giuridica, esterni alla Regione.
Nella tabella che segue, si riportano le gestioni fuori bilancio distinte a seconda
dell’appartenenza alla prima o alla seconda categoria, con l’indicazione, per quelle costituite
presso organismi esterni, del nome del soggetto presso cui sono state istituite
originariamente36.
Gestioni con istituzione/costituzione in ambito regionale
Gestioni con istituzione/costituzione presso organismi esterni
5, 8 (37), 9, 12, 18, 23, 24, 26, 27, 32, 33, 34 1 (2, 3, 35, 36), 11, 17, 19 (20), 21, 29: Mediocredito del Friuli Venezia Giulia 4, 7 (6): Artigiancassa spa 10: Autovie Venete spa 13 (14), 15, 28, 31: Friulia spa 16: Gestione immobili Friuli Venezia Giulia spa 22: Informest 25: Finest spa 30: Friulia Lis spa*
* Dal 1°.8.2008, a seguito dell'acquisto del 100% del capitale, ha avuto effetto la fusione per incorporazione di Friulia Lis spa in Mediocredito.
In relazione alla seconda categoria, risulta opportuno ricordare in questa sede che la
Corte dei conti – Sezione di controllo – nella propria deliberazione n.38 del 21 marzo 1995 ha
affermato la legittimità dell’attribuzione, a soggetti estranei all’apparato amministrativo
pubblico dell’Amministrazione, di fondi con le caratteristiche proprie di gestioni fuori bilancio.
36 Sono indicate tra parentesi le gestioni che, nella precedente disamina, sono state qualificate come sotto sezioni.
48
In ogni caso va sottolineato che i soggetti presso cui sono costituiti i fondi regionali sono
obbligati non solo a tenere una contabilità separata delle risorse del fondo rispetto a quella
della propria attività ordinaria, ma anche a effettuare una rendicontazione annuale, soggetta ai
controlli di Ragioneria, ai sensi della legge n.1041/1971, giustificando in tal modo l’esistenza
presso di essi di una gestione che fa capo alla Regione.
3.2.2 Gestione. Tipologie di soggetti gestori e modalità gestionali
Tipologie di soggetti gestori
Il secondo tema di approfondimento istruttorio è quello afferente l’identificazione
dell’elemento soggettivo delle gestioni fuori bilancio, vale a dire dell’organo straordinario a cui
l'Amministrazione conferisce l’autorizzazione a gestire pubblico denaro al di fuori del proprio
bilancio, al fine di perseguire finalità pubbliche. E’ già stato in precedenza rilevato come vi
siano gestioni fuori bilancio costituite presso la Regione e altre presso organismi terzi; in
questa parte della relazione si focalizzerà l’attenzione sui criteri presumibilmente seguiti per
conferire la gestione dei fondi ai diversi soggetti. Preliminarmente sono state individuate
cinque tipologie principali di soggetti gestori che sono state riportate nella tabella che segue
con l’indicazione dei fondi relativi37.
TIPOLOGIA DI GESTORE GESTIONI FUORI BILANCIO 1) Commissario straordinario38 18, 23, 33 2) Comitato di gestione/tecnico 1 (2, 3, 35, 36), 539, 7 (6), 11, 17 3) Società/associazioni esterne 10, 13 (14), 15, 16, 22*, 25, 28, 31 4) Istituti di credito 4, 19 (20), 21, 29, 30** 5) Strutture/organi interni alla Regione 8 (37), 9, 12, 24, 26, 27, 32, 34 * Informest è un'associazione. ** Dal 1°.8.2008, a seguito dell'acquisto del 100% del capitale, ha avuto effetto la fusione per incorporazione di Friulia
Lis spa in Mediocredito.
Va precisato che, in carenza di un criterio palesemente univoco di scelta del gestore,
traibile dalle leggi istitutive, la presente analisi ha valorizzato il rapporto tra le finalità del
singolo fondo e il soggetto che meglio può teoricamente rispondere all’esigenza di gestire le
relative risorse in relazione agli obiettivi della legge istitutiva.
Su tale presupposto la scelta di un commissario straordinario quale gestore parrebbe
ricollegarsi a interventi, caratterizzati da prevalenti aspetti gestionali, contingenti e ben
individuati (sia nel tempo sia nello spazio) che richiedono una tempestiva capacità d’azione ai
fini del raggiungimento degli scopi del fondo. Tale scelta di tipo "fiduciario" si rinviene nel caso
del fondo per il comprensorio minerario di Cave del Predil (n.18), del fondo per l’attuazione
37 Sono indicate tra parentesi le gestioni che, nella precedente disamina, sono state qualificate come sotto sezioni. 38 Le gestioni fuori bilancio appartenenti a questa categoria sono state considerate nella precedente parte della
relazione come costituite in ambito regionale, in quanto il commissario è stato considerato quale organo regionale. 39 La gestione fuori bilancio n.5 è stata considerata nella precedente parte della relazione come costituita in ambito
regionale, in quanto l’organo gestore si avvale della Direzione centrale organizzazione del personale.
49
degli interventi di competenza regionale per la realizzazione degli uffici regionali di Udine
(n.23) e del fondo per il recupero del castello di Colloredo di Monte Albano (n.33).
I comitati di gestione/tecnici sembrano invece riguardare, in un contesto che presenta
rilevanti aspetti di tecnicismo, fondi le cui risorse sono destinate in particolar modo a favore di
determinate categorie di soggetti, in cui pertanto la nomina di un organo gestore composto da
una pluralità di individui sembra meglio rispondere a un’esigenza di garanzia ed equità nella
gestione del fondo stesso.
L’affidamento di gestioni fuori bilancio a società/associazioni esterne appare piuttosto
collegata all’oggetto sociale di queste e quindi alla loro presunta maggiore specializzazione e
competenza rispetto ad altri soggetti nella gestione dei fondi in relazione agli obiettivi stabiliti
dalla normativa.
L’individuazione di istituti di credito quali soggetti gestori appare infine legata al fatto che
talune gestioni riguardano la concessione di agevolazioni o garanzie finanziarie a favore di una
platea di utenti: per la gestione di tali fondi la Regione si avvale di soggetti dotati di
competenza specifica in materia finanziaria e creditizia.
La categoria residuale riguarda i fondi gestiti tramite strutture interne alla Regione e per
i quali è difficile rinvenire elementi comuni, se non nel fatto che per le singole materie di
intervento esistano delle strutture organizzate dell’Amministrazione regionale e dotate di una
specifica competenza in materia. In tali casi l’affidamento della gestione fuori bilancio da parte
del legislatore a tali strutture parrebbe ricollegata al riconoscimento della loro competenza, con
la consapevolezza tuttavia che una più efficace azione finalizzata al raggiungimento degli
obiettivi dei fondi non possa essere raggiunta seguendo i normali procedimenti di erogazione
della spesa pubblica oppure, come nel caso del fondo n.34 (fondo di rotazione per la
stabilizzazione del sistema economico regionale SSER), che si riveli necessario un impulso
direttamente dipendente dalla cabina di regia regionale.
Evidenza degli andamenti della gestione
L’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1977 n.689
(regolamento per la rendicontazione e il controllo delle gestioni fuori bilancio autorizzate da
leggi speciali, ai sensi dell'articolo 9 della legge 25 novembre 1971 n.1041) prevede che i
rendiconti delle gestioni siano corredati da un'esauriente relazione in cui vengano illustrati
l’andamento generale della gestione nel suo complesso, i movimenti finanziari più significativi
del fondo e le procedure adottate per l’acquisizione delle entrate e per l’erogazione delle spese.
Il tema afferente le procedure che le GFB sono tenute a osservare nello svolgimento della loro
attività e in particolare ai fini della spesa verrà ripreso nel prosieguo di questa relazione nel
paragrafo dedicato alle GFB che si caratterizzano per una loro prevalente operatività gestionale
rispetto a una di natura prettamente finanziaria. In sede di riscontro dell'applicazione concreta
della disposizione di cui sopra, è emerso che non tutte le gestioni hanno illustrato in maniera
rigorosa quanto richiesto dalla norma: particolarmente sintetiche e carenti in tal senso
50
risultano le relazioni afferenti le gestioni nn.4, 6, 7, 13, 14, 15, 22, 28, 31, 35 e 3640. Nella
gran parte delle gestioni la redazione dei documenti di accompagnamento ai dati finanziari è
risultata scarsamente analitica, soprattutto con riferimento alle modalità di erogazione delle
spese. Al riguardo non può essere trascurato che la rendicontazione non ha solo la funzione di
dimostrare la corretta gestione, ma anche di permettere di riportare, all’interno della gestione
primaria, gli esiti della GFB, una volta conclusa.
Generalizzata è risultata altresì la carenza di elementi utili a far emergere l'avvenuto
raggiungimento degli obiettivi per i quali ogni fondo è stato istituito, atti a consolidare la
giustificazione dell'esistenza del fondo.
In sede di contraddittorio finale la Direzione centrale attività produttive, con riguardo alle
gestioni nn.13, 14 e 15, ha segnalato che tutte le informazioni relative all'andamento della
singola gestione sono riportate in modo esauriente nei rapporti annuali e finali trasmessi alla
Commissione europea. Inoltre, relativamente alle procedure di spesa, ha sottolineato come le
stesse rispondano "agli stringenti criteri prefissati in sede di programmazione europea". Con
riferimento alla gestione n.28, la Direzione ha richiamato la norma istitutiva che prevede la
creazione di una banca dati, sulla base della quale viene predisposta periodicamente una
relazione illustrativa dei procedimenti avviati. Nel prendere atto di quanto riferito, che
comunque risponde a esigenze diverse da quelle che ineriscono la gestione di fondi fuori
bilancio, si ribadisce l'obbligo, sancito dal decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio
1977 n.689, di rappresentare, in sede di rendicontazione, ogni elemento utile a illustrare
l'andamento della gestione, comprese le procedure adottate per l'erogazione delle spese.
Spese di funzionamento
All'interno della presente parte di relazione dedicata alla gestione, si è voluto dare
particolare e autonomo risalto alle cosiddette spese di funzionamento e, nell'ambito di queste,
in un'ottica di continuità con precedenti controlli attivati da questa Sezione, alle spese per
incarichi e consulenze e alle spese di rappresentanza41. Le verifiche si sono concentrate
sull'esercizio 2009, che risulta il primo in cui i rendiconti delle gestioni fuori bilancio hanno
ricevuto una rappresentazione in linea con la codificazione delle entrate e delle spese prevista
per la Regione. L'attribuzione delle codifiche SIOPE ha quindi reso più agevole l'enucleazione
dei dati da analizzare: sono state ritenute di funzionamento tutte quelle spese, nell'ambito del
titolo I (spese correnti), classificate come spese per organi istituzionali (cod.11..), personale
(cod.12..), acquisto di beni e prestazioni di servizi (cod.13..), utilizzo beni di terzi (cod.14..),
interessi passivi e oneri finanziari diversi (cod.17..) 42, imposte e tasse (cod.18..) e oneri
straordinari della gestione corrente (cod.19..). Alla luce di siffatta premessa, il quadro che ne
scaturisce è rappresentato dalla tabella che segue.
40 Nel caso dei fondi nn.35 e 36 la sinteticità si giustifica con la recente attivazione degli stessi. 41 L'analisi non coinvolge la gestione n.37, in quanto non ancora operativa nel 2009. 42 Le spese afferenti interessi passivi e oneri finanziari diversi (cod.17..) non sono presenti in alcun rendiconto delle
GFB e pertanto, pur rientrando nella categoria delle spese di funzionamento, non vengono riportate in tabella.
51
SPESE DI FUNZIONAMENTO 2009 GFB cod.11..
organi istituzionali
cod.12.. personale
cod.13.. acquisto beni e
servizi
cod.14.. utilizzo beni
di terzi
cod.18.. imposte e
tasse
cod.19.. oneri
straordinari
TOTALE
1 191.494,50 191.494,50 2 391.798,03 391.798,03 3 --- 4 --- 5 3.201,96 454.681,79 457.883,75 6 --- 7 --- 8 747.249,63 747.249,63 9 935.723,12 6.221.996,19 44.019,85 7.201.739,16
10 33.696,34 73,80 33.770,14 11 475.670,21 475.670,21 12 5.862,26 5.862,26
13* 60,81 60,81 14* --- 15* 177,44 177,44 16 197,89 197,89 17 224.472,29 224.472,29 18 1.281.901,47 16.458,71 2,00 1.298.362,18 19 6.095,28 6.095,28 20 34.951,91 34.951,91 21 2.730,00 2.730,00 22 152,02 152,02 23 10.657,21 10.657,21 24 509.596,51 1.145,80 510.742,31 25 90.816,56 46.059,52 3,62 136.879,70 26 --- 27 ---
28* 7.273,28 317.819,56 325.092,84 29 8.124,00 8.124,00 30 ---
31** 132,80 132,80 32 --- 33 50.100,00 184.590,41 234.690,41 34 --- 35 --- 36 ---
TOTALE 3.201,96 1.549.251,96 10.684.829,07 44.019,85 17.681,93 2,00 12.298.986,77 * I dati riportati fanno riferimento al periodo 1.7.2008/30.6.2009. ** Il dato riportato fa riferimento al periodo 1.7.2008/31.12.2009.
Si deve in primo luogo precisare che le gestioni nn.4, 14, 27, 35 e 36 non hanno
sostenuto nel 2009 alcun tipo di spesa (nè di funzionamento nè istituzionali): la recente
istituzione permette di giustificare l'inoperatività dei fondi nn.35 e 36. Per converso le altre
gestioni vengono mantenute "vive" pur in assenza di operatività e disponendo di risorse
finanziarie (l'esercizio si chiude con giacenze finali 2009 rispettivamente di euro 22.359,01,
euro 155.118,68 ed euro 18.172,80).
Dalla tabella si rileva come le gestioni nn.3, 6, 7, 26, 30, 32 e 34 non abbiano sostenuto
nel 2009 spese di funzionamento, secondo l'accezione qui utilizzata. Richiamando quanto
riportato nella parte di questa relazione relativa alle modalità istitutive, in cui si è, tra l'altro,
evidenziato come alcune gestioni sembrerebbero in realtà doversi più opportunamente ritenere
sotto sezioni di altre, si può affermare che, per il fondo n.3 (sotto sezione del fondo n.1), la
mancanza di spese di funzionamento possa essere ricollegata a tale circostanza, in quanto le
52
stesse vengono sostenute dal fondo principale43. Per quanto riguarda le gestioni nn.6, 7, 26,
32 e 34, le spese sostenute sono esclusivamente ricollegabili ai fini istituzionali delle stesse. In
merito al fondo n.30, le uscite sono collegate alla liquidazione della gestione per chiusura della
stessa.
Di converso, si evidenzia che per le gestioni n.25 (internazionalizzazione della Regione) e
n.33 (castello di Colloredo di Monte Albano) le suddette spese di funzionamento sono le uniche
affrontate. Nel caso del fondo n.33, sulle spese di funzionamento (complessivi euro
234.690,41) gravano soprattutto (78,65%) le spese per acquisto di beni e prestazioni di
servizi, per le quali si rimanda, nel prosieguo della disamina, all'analisi del cod.136444.
Relativamente alla gestione n.25, risulta che il 66,35% delle spese di funzionamento
riguarda le spese per il personale (cod.1258), di cui solo il 47,12% per il personale Finest (per
euro 42.797,30) e il resto (52,88%) per personale con contratto di somministrazione di lavoro
interinale. Se a questi dati (complessivi euro 90.816,56) si sommano anche le spese per
consulenze (cod.1348), si ottiene un totale di euro 122.804,56, corrispondente all'89,72% di
tutte le uscite riportate nel rendiconto 2009: le risorse umane assorbono quindi la quasi
totalità delle spese. Solo il 34,85% dell'importo di euro 122.804,56 tuttavia è ascrivibile al
personale Finest; pertanto, per il raggiungimento degli obiettivi, il gestore, che parrebbe scelto
proprio per l'elevata specializzazione, si avvale invece di personale esterno.
Con riferimento a tutte le altre gestioni fuori bilancio, spiccano i consistenti importi delle
gestioni n.9 (protezione civile) e n.18 (Cave del Predil). Nel dettaglio, per la prima (fondo di
protezione civile) le spese di funzionamento rappresentano il 76,83% delle spese correnti, ma
solo il 6,98% di tutte le spese del fondo, con un'incidenza pertanto molto scarsa degli oneri di
funzionamento sull'attività complessiva della gestione. Per la seconda (comprensorio minerario
di Cave del Predil) le spese di funzionamento sono invece pari al 99,50% delle spese correnti e
al 79,63% di tutte le spese: in considerazione delle finalità del fondo indicate dal legislatore,
riconducibili essenzialmente alle attività di recupero dell'area (qualificabili spese di
investimento), risulta eccessivo il peso degli oneri di funzionamento, pari a euro 1.298.362,18
su un totale di spese di euro 1.630.489,59. D'altro canto i dati a disposizione non consentono
una più approfondita disamina, dal momento che nè la relazione dell'organo gestore nè la nota
istruttoria della Ragioneria indicano analiticamente il contenuto delle singole spese riportate
sotto i codici gestionali.
Complessivamente, le spese di funzionamento nel 2009 rappresentano soltanto il 4,50%
delle spese correnti (pari a euro 273.011.743,93) sostenute da tutte le gestioni fuori bilancio:
il dato deve peraltro essere interpretato alla luce della significativa posta per trasferimenti
correnti (euro 250.000.000,00) afferente il fondo n.34 (SSER), di carattere del tutto
43 L'interpretazione esposta in precedenza in merito alla ipotizzata natura di sotto sezione di alcune gestioni rispetto ad
altre risulterebbe avvalorata proprio dal riscontro sulle spese di funzionamento, in particolare con riferimento alla gestione n.1 e alle sue sotto sezioni nn.2, 3, 35 e 36. Infatti, secondo le varie convenzioni e atti aggiuntivi che regolano il rapporto tra la Regione, l'istituto di credito e il comitato di gestione, le spese di funzionamento per tutti i fondi citati sono a carico del fondo di cui alla l.n.908/1955 (fondo n.1), mentre gravano sul fondo n.2 gli oneri del supporto tecnico, sempre con riferimento a tutte le gestioni indicate.
44 Le spese di funzionamento saranno in quella sede ridimensionate a € 58.959,57.
53
straordinario e legata alla contingenza del periodo di crisi economica. Se si volesse prescindere
da tale somma, considerata la sua eccezionalità, e si riconducessero le spese correnti soltanto
a quelle tradizionali (euro 23.011.743,93), il risultato del rapporto fra spese di funzionamento
e spese correnti si appaleserebbe ben diverso da quello sopra riportato, attestandosi al
53,45%. Rispetto al totale delle spese (euro 901.978.213,31), le spese di funzionamento
costituiscono appena l'1,36%: anche in questo rapporto tuttavia è bene ricordare che sul totale
delle spese euro 280.000.000,00 attengono alla gestione n.34. Utilizzando la stessa logica
applicata in precedenza, le spese di funzionamento rappresenterebbero l'1,98% del totale delle
spese nell'accezione ridotta, in questo caso senza scostamenti significativi rispetto al dato già
elaborato.
Con riferimento a tutte le gestioni interessate da spese di funzionamento e relativamente
alle varie tipologie, la più diffusa, e con l'importo in assoluto maggiore (euro 10.684.829,07),
risulta la spesa finalizzata all'acquisto di beni e alle prestazioni di servizi (cod.13..), che
rappresenta ben l'86,88% di tutte le spese di funzionamento medesime.
La successiva tabella illustra, per gestione, il dettaglio dei codici gestionali afferenti beni
e servizi: emergono per la rilevanza degli importi le spese relative ad altri contratti di servizio
(cod.1347), ad altre spese di manutenzione ordinaria e riparazioni (cod.1353), a utenze e
canoni per telefonia e reti di trasmissione (cod.1355) nonchè ad altre spese per servizi
(cod.1364). Come risulta dalla stessa denominazione, con esclusione delle utenze e canoni, si
tratta di codici gestionali che individuano spese residuali ("altri/altre") rispetto a quelle
precisamente descritte nella codifica SIOPE, evidentemente non ritenute idonee dai gestori dei
fondi a rappresentare la spesa sostenuta. Il maggior peso di tutte queste spese va ricondotto
al fondo per la protezione civile (n.9).
54
COD.13.. ACQUISTO DI BENI E PRESTAZIONE DI SERVIZI
LEGENDA DEI CODICI GESTIONALI: 1341 cancelleria e materiale informatico e tecnico 1342 carburanti, combustibili e lubrificanti 1343 pubblicazioni, giornali e riviste 1345 altri materiali di consumo 1347 altri contratti di servizio 1348 studi, consulenze, indagini e gettoni di presenza 1349 organizzazione manifestazioni e convegni 1350 corsi di formazione organizzati per terzi 1351 manutenzione ordinaria e riparazioni di immobili 1352 manutenzione ordinaria e riparazione di automezzi 1353 altre spese di manutenzione ordinaria e riparazioni 1354 servizi ausiliari, spese di pulizia, traslochi e facchinaggio 1355 utenze e canoni per telefonia e reti di trasmissione 1356 utenze e canoni per l'energia elettrica, acqua e gas 1357 utenze e canoni per altri servizi 1359 spese postali 1360 assicurazioni 1361 acquisto di servizi per spese di rappresentanza 1362 assistenza informatica e manutenzione software 1363 spese per liti (patrocinio legale) 1364 altre spese per servizi
55
Nell'ambito dell'intera categoria per acquisto di beni e prestazione di servizi, si ritiene
che le spese per studi, consulenze, indagini e gettoni di presenza (cod.1348), le spese di
rappresentanza (cod.1361) nonchè altre spese per servizi (cod.1364) assumano, per la finalità
delle medesime in un contesto gestionale extra bilancio, una particolare valenza, al di là
dell'eventuale esiguità degli importi, e necessitino quindi di un approfondimento particolare.
Si riportano di seguito le gestioni che nel 2009 hanno sostenuto siffatte spese45.
COD.1348 STUDI, CONSULENZE, INDAGINI E GETTONI DI PRESENZA GFB IMPORTO NOTE 11 9.257,69 Si tratta principalmente di compensi e diarie ai membri del comitato di
gestione. 17 11.780,91 di cui € 10.790,47 concernenti compensi e diarie per missioni o trasferte dei
membri del comitato di gestione 18 1.218,17 --- 24 80.811,01 Si tratta di collaborazioni didattiche: in sede di controllo, il Servizio ispettivo e
riscontri contabili, controllo atti del personale e adempimenti fiscali della Direzione centrale programmazione, risorse economiche e finanziarie riterrebbe più pertinente la codifica 1364 "altre spese per servizi".
25 31.988,00 di cui € 20.000,00 per uno studio di fattibilità di un complesso industriale nel settore legno in Vojvodina, € 2.448,00 per assistenza e consulenza per una corretta formulazione nonchè per lo svolgimento del bando per l'affidamento di attività di monitoraggio e valutazione delle politiche internazionali e di coesione economica e sociale del Friuli Venezia Giulia ed € 9.540,00 per la realizzazione della ricerca su innovazione e internazionalizzazione delle PMI della Regione (acconto 50%)
33 500,00 Si tratta di una consulenza esterna. TOTALE 135.555,78
COD.1361 ACQUISTO DI SERVIZI PER SPESE DI RAPPRESENTANZA GFB IMPORTO NOTE 24 515,00 ---
TOTALE 515,00
COD.1364 ALTRE SPESE PER SERVIZI46 GFB IMPORTO NOTE 1 175.769,97 Si tratta di spese funzionamento comitato FRIE. 2 391.798,03 Si tratta di spese di segreteria FRIE. 8 747.249,63 Si tratta di compensi agli istituti di credito. 18 1.219.996,16 Non è possibile risalire con precisione all’oggetto delle spese47. 28 317.819,56 Si tratta delle competenze spettanti a Friulia spa e delle commissioni bancarie.
33 183.210,87 di cui € 175.730,84 relativi al saldo delle competenze della progettazione definitiva e all’erogazione di un acconto sulla redazione dei rilievi del sito castellano ed € 7.480,03 relativi a lavori di bonifica delle aree scoperte
In relazione al cod.1348, da quanto è stato possibile evincere attraverso gli atti
trasmessi, le gestioni n.25 e n.33 hanno conferito incarichi di consulenza e la n.24 incarichi di
45 Le note sono state elaborate tenendo conto del contenuto delle relazioni degli organi gestori e delle note dell'allora
Servizio ispettivo e riscontri contabili, controllo atti del personale e adempimenti fiscali della Direzione centrale programmazione, risorse economiche e finanziarie, qualora sufficientemente dettagliate. Per quanto riguarda in particolare le gestioni n.18 (cod.1348) e n.24 (cod.1361) non è stato possibile, attraverso gli atti acquisiti, identificare l'oggetto delle spese.
46 Vengono qui riportate le sole gestioni fuori bilancio che presentano al cod.1364 del rendiconto 2009 importi superiori a € 100.000,00. Pertanto in calce alla tabella non viene calcolato il totale. Nell’elenco non è stato inserito nemmeno il fondo n.9 (protezione civile) in quanto il relativo cod.1364 (€ 2.092.296,96) è oggetto di apposito approfondimento nell’appendice DAS di questa stessa relazione.
47 Nella relazione allegata al rendiconto 2009 si fa riferimento a spese per la gestione temporanea di un pozzo per € 714.272,50 a cui vanno sottratti € 90.000,00 di manutenzione straordinaria. Tuttavia non si evince con chiarezza se il dato sia riferibile alla cassa.
56
collaborazione didattica; negli altri casi, l'oggetto delle spese è riferibile ai compensi per i
membri dei comitati di gestione. Con particolare riferimento agli incarichi di consulenza, appare
doveroso segnalare in questa sede l'attenzione che il legislatore nazionale (intervenendo sul
d.lgs.n.165/2001) e, più recentemente, anche quello regionale (legge regionale n.12/2009,
articolo 15, commi 15-23) hanno riservato alle procedure concernenti le modalità di
affidamento degli incarichi. In considerazione dell'importanza che la materia riveste, anche in
relazione a risvolti attinenti la "buona amministrazione", un particolare rilievo sulla materia
dovrebbe essere posto dai soggetti gestori nelle relazioni illustrative ai rendiconti: la
documentazione acquisita in questa sede si è al contrario rivelata carente sul punto. Ulteriori
approfondimenti effettuati hanno inoltre evidenziato una generalizzata mancata pubblicazione
sul sito web regionale dei provvedimenti di conferimento degli incarichi riferiti alle gestioni
fuori bilancio.
Il cod.1364 si appalesa nella sua formulazione come residuale rispetto alle altre più
specifiche codifiche e quindi andrebbe utilizzato quando l'oggetto della spesa non risulti
collocabile fra le altre voci. Con riferimento al fondo n.33, è opportuno riportare quanto
precisato nella relazione del gestore allegata al rendiconto 2009, in cui lo stesso evidenzia che
nell'ambito delle "altre spese per servizi", pari a euro 183.210,87, euro 175.730,84 si
riferiscono a spese di progettazione e redazione di rilievi del sito castellano, che più
propriamente attengono al titolo II della spesa48. Quindi il dato relativo alle reali spese di
funzionamento della gestione n.33 (che nella tabella di cui a pag.51 era stato individuato in
euro 234.690,41), emergente dal rendiconto 2009, va reinterpretato sulla base dei chiarimenti
forniti e ricondotto a complessivi euro 58.959,57.
Complessivamente nei confronti di tutte le gestioni esaminate si è rilevata una scarsa
analiticità delle relazioni accompagnatorie del rendiconto, particolarmente sulla natura delle
spese sostenute.
Gli indicatori che seguono rappresentano l'incidenza delle spese afferenti i predetti tre
codici (cod.1348, cod.1361 e cod.1364) sulle spese per acquisto di beni e prestazioni di servizi
(cod.13..) e sono stati elaborati per ogni gestione fuori bilancio interessata sulla base dei dati
esposti nei rendiconti 200949.
48 L'attribuzione al tit.I è stata adottata sulla base dei criteri seguiti prima della nomina del commissario straordinario
dal Servizio all'epoca competente. Lo stesso gestore intende per il 2010 attribuire alla suddetta tipologia di pagamenti i codici gestionali delle spese in conto capitale.
49 Pertanto, per il fondo n.33 si è utilizzato il dato riportato in rendiconto e non quello rielaborato a seguito dell'analisi svolta.
57
GESTIONE FUORI BILANCIO
spese di funzionamento di cui al cod.1348 / totale spese di funzionamento di cui ai cod.13..
spese di funzionamento di cui al cod.1361 / totale spese di funzionamento di cui ai cod.13..
spese di funzionamento di cui al cod.1364 / totale spese di funzionamento di cui ai cod.13..
1 0,00% 0,00% 91,79% 2 0,00% 0,00% 100,00% 8 0,00% 0,00% 100,00% 9 0,00% 0,00% 33,63%
10 0,00% 0,00% 100,00% 11 1,95% 0,00% 0,24% 12 0,00% 0,00% 100,00% 13 0,00% 0,00% 100,00% 15 0,00% 0,00% 100,00% 16 0,00% 0,00% 100,00% 17 5,25% 0,00% 0,19% 18 0,10% 0,00% 95,17% 22 0,00% 0,00% 100,00% 24 15,86% 0,10% 16,79% 25 69,45% 0,00% 26,05% 28 0,00% 0,00% 100,00% 31 0,00% 0,00% 100,00% 33 0,27% 0,00% 99,25%
TOTALE 1,27% 0,00% 49,30%
Conclusivamente appare significativo il dato percentuale delle "altre spese per servizi",
pari a 49,30%, rispetto all'intera categoria di acquisto di beni e prestazioni di servizi. Come già
affermato, un tale risultato sembra doversi ricondurre al fatto che gli specifici codici gestionali
non sono considerati tali da rappresentare compiutamente le spese che le gestioni affrontano e
quindi comportano, all'atto della spesa, l'attribuzione di codici dal contenuto più generico.
Nonostante l'utilizzo massiccio di tali codici generici, dev'essere senz'altro apprezzata
l'estensione, anche alle gestioni fuori bilancio, delle articolazioni del rendiconto per codici
gestionali, in vista di un'auspicata armonizzazione con il rendiconto regionale.
3.2.3 Attività di controllo e vigilanza. Contenuto previsto e attività svolta
In materia di controllo sulle gestioni fuori bilancio la normativa di riferimento è dettata
dall’articolo 9 della legge n.1041/1971, il quale stabilisce che le gestioni fuori bilancio sono
tenute a presentare annualmente un rendiconto ai fini del controllo da parte della competente
Ragioneria e della Corte dei conti. Una disciplina di dettaglio è definita dal decreto del
Presidente della Repubblica 11 luglio 1977 n.689, il quale all’articolo 5, rubricato “Controllo
delle Ragionerie centrali e degli uffici di Ragioneria”, stabilisce che detti uffici accertino
“l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e delle spese nonché la proficuità di
queste ultime in rapporto alle finalità perseguite dalla legge istituiva della gestione”.
Si ritiene utile, in via interpretativa, indicare una definizione del contenuto dei molteplici
accertamenti che le Ragionerie sono tenute a effettuare sui rendiconti, anche ai fini dei
successivi approfondimenti.
Con l’espressione “esattezza dei dati”, si ritiene che il legislatore abbia inteso riferirsi a
una veritiera rappresentazione dei dati contenuti nelle scritture contabili e alla corrispondenza
58
tra le stesse e gli atti espressivi della gestione, tale per cui gli stessi risultino privi di errori
materiali.
La “legalità e regolarità” delle entrate e delle spese vanno ricollegate la prima (legalità)
alla conformità alle norme di legge delle singole attività finanziarie dei fondi, che con
riferimento alle entrate si manifesta essenzialmente nel rispetto dell’eventuale vincolo di
destinazione, mentre per le spese con la pertinenza delle stesse alle finalità stabilite dalla
norma istitutiva della gestione e alle modalità di assunzione della spesa, in relazione a ciò che
al riguardo prevedono o le specifiche norme di disciplina della singola gestione o i principi
generali della contabilità pubblica; la seconda (regolarità) invece, di carattere più generale, alla
corretta rappresentazione contabile, vale a dire all'osservanza delle regole e dei principi
contabili per la trasposizione di un dato gestionale in un dato contabile.
Infine la “proficuità”, che lo stesso articolo 5 ricollega alle finalità stabilite dalla legge
istitutiva della gestione fuori bilancio, sembrerebbe far riferimento al principio di buon
andamento della gestione e quindi alle modalità di impiego delle risorse del fondo in termini di
efficienza, efficacia ed economicità in relazione agli obiettivi e alle finalità delle gestioni stesse.
Al riguardo è appena il caso di ricordare che l’osservanza di tali parametri di comportamento
assurge a requisito di legittimità dell’azione in relazione ai principi generali posti dalla legge
n.241/1990 e sue successive modifiche e integrazioni50.
Dal concetto di controllo va distinto quello di vigilanza, anch’esso rilevante ai fini che qui
interessano. In generale la vigilanza viene esercitata nei casi di attribuzione o delega di
determinate attività o funzioni a un determinato soggetto, da parte del titolare, il quale ha il
diritto/dovere di verificarne l’operato, anche ai fini di una più generale valutazione nel merito
sul raggiungimento degli obiettivi assegnati. La vigilanza si caratterizza per la concomitanza
con la gestione e per un contenuto più ampio rispetto al mero controllo contabile.
In riferimento alle gestioni fuori bilancio la vigilanza viene esercitata dalla Giunta
regionale51, alla quale pertanto compete l’approvazione, con deliberazione, della relativa
attività svolta sintetizzata nei rendiconti: l’organo esecutivo è competente e responsabile
politicamente dell’intera attività amministrativa regionale indipendentemente dalle
strutture/organismi che la pongono in essere. Va qui precisato che in generale non vi è un
obbligo di approvazione, da parte della Giunta regionale, dei rendiconti delle gestioni fuori
bilancio entro una determinata scadenza, tuttavia un principio di buona amministrazione
consiglia l’adozione della relativa deliberazione entro un termine congruo, comunque
precedente alla fine dell’esercizio finanziario successivo, anche per consentire azioni correttive
da parte dei gestori su eventuali rilievi mossi dalla Giunta.
La Sezione, in riferimento alle attività di controllo e vigilanza sulle gestioni fuori bilancio,
ha approfondito come tali attività siano state concretamente poste in essere dalla Regione.
50 Vedasi Cass. S.U. 29.9.2003 n.14488. 51 La relativa istruttoria è affidata a una Direzione centrale della Regione. Nel caso della GFB n.32 si è rilevato che il
soggetto che ha effettuato l’attività di controllo sul rendiconto 2009 appartiene alla medesima Direzione centrale del soggetto gestore del fondo (Direzione centrale finanze, patrimonio e programmazione).
59
Il procedimento interno all’Amministrazione regionale, una volta che i gestori delle
gestioni fuori bilancio hanno provveduto a trasmettere il loro rendiconto annuale, è risultato,
sulla base dei fascicoli trasmessi, composto da più fasi:
- il rendiconto e la documentazione accompagnatoria vengono inviati alla Direzione centrale
programmazione, risorse economiche e finanziarie – Servizio ispettivo e riscontri contabili52
- per l’effettuazione dei controlli previsti dall’articolo 5 del decreto del Presidente della
Repubblica n.689/1977;
- il Servizio ispettivo provvede a redigere una nota illustrativa in ordine ai controlli eseguiti, la
quale risulta essere generalmente composta da una prima parte introduttiva, in cui vengono
fornite informazioni sulla normativa di riferimento della gestione e alcune indicazioni di
carattere generale sulla stessa, da una seconda parte in cui vengono riportati in modo
sintetico i dati finanziari più rilevanti del rendiconto e da una parte conclusiva in cui viene
dato atto delle risultanze degli accertamenti effettuati;
- la documentazione viene successivamente trasmessa alla Direzione centrale compente sulla
vigilanza del fondo, affinché la stessa sottoponga alla Giunta regionale il rendiconto della
gestione fuori bilancio;
- il procedimento si conclude con una deliberazione giuntale di approvazione del rendiconto.
In sede istruttoria la Sezione ha esaminato le note illustrative di controllo redatte dal
Servizio ispettivo53 e le deliberazioni della Giunta regionale, estendendo in taluni casi
l’attenzione anche al rendiconto della gestione e alla relativa relazione di accompagnamento54:
in particolare, nell’esame delle singole note illustrative elaborate dalla Ragioneria, ci si è
soffermati sulle modalità di svolgimento dei controlli e sulle conclusioni degli accertamenti posti
in essere, anche in relazione a eventuali osservazioni formulate, tenendo altresì conto di
quanto riportato nelle relazioni sulla gestione presentate dai gestori dei fondi.
Va rilevato che le note illustrative non riportano alcuna indicazione in merito alle
modalità di svolgimento dei controlli da parte del Servizio ispettivo; pertanto non è stato
possibile verificare le procedure concretamente seguite al fine di pervenire alle conclusioni
sugli accertamenti svolti. Non è stata rilevata l’esistenza di circolari o di direttive interne sul
punto.
Nella tabella55 sotto riportata sono stati sintetizzati, in riferimento ai rendiconti presentati
dai gestori dei trentasei56 fondi per il triennio 2007-2009, gli accertamenti svolti, ai sensi
52 La denominazione completa del Servizio, fino al 16.10.2010, è Servizio ispettivo e riscontri contabili, controllo atti
del personale e adempimenti fiscali; nel prosieguo ci si riferirà a esso più sinteticamente come Servizio ispettivo o più semplicemente come Ragioneria.
53 L'istruttoria ha rilevato che, con riferimento all'esercizio 2008, le note illustrative afferenti i fondi nn.1, 2 e 3 riportano lo stesso numero di protocollo e stessa data, il che, pur costituendo un'irregolarità formale, depone ulteriormente per l'unicità del fondo composto da sotto sezioni.
54 Va rilevato che, al momento della stesura definitiva della relazione istruttoria, non sono stati trasmessi a questa Sezione i seguenti documenti: - la documentazione (nota illustrativa e deliberazione di Giunta regionale) relativa alla gestione fuori bilancio n.30
in riferimento all’anno 2007; - le deliberazione di Giunta regionale concernenti i rendiconti 2008 e 2009 del fondo n.22, quelle relative agli
esercizi 2007 e 2009 del fondo n.24, la deliberazione relativa all’anno 2009 della gestione n.30, chiusa in detto esercizio.
55 Le caselle vuote indicano che la relazione illustrativa non riporta alcuna indicazione in merito all’accertamento esposto in colonna.
60
dell’articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1977 n.689, dal Servizio
ispettivo e riportati a conclusione delle note illustrative.
GFB Esattezza dei dati Legalità delle entrate e delle
spese
Regolarità delle entrate e delle
spese
Proficuità delle spese in rapporto alle finalità della
legge 2007 2008 2009 2007 2008 2009 2007 2008 2009 2007 2008 2009
1 X X X X X X X X X X X X 2 X X X X X X X X X X X X 3 X X X X X X X X X X X X 4 X X X X X X 5 X X X X X X X X X 6 X X X X X X X X X X X X 7 X X X X X X X X X X X X 8 X X X X X X X X X X X X 9 X X X X X X X X X X X X
10 X X X X X X X X X 11 X X X X X X X X X X X X 12 X X X X X X X X X X X X
1357 X X X X X X X X X X X X 1457 X X X X X X X X X X X X 1557 X X X X X X X X X X X X 16 X X X X X X X X X X X X 17 X X X X X X X X X X X X 18 X X X X X X X X X X X X 19 X X X X X X X X X 20 X X X X X X X X X 21 X X X X X X 22 X X X X X X X X X 23 X X X X X X X X X X X X 24 X X X X X X X X 25 X X X X X X X X X 26 X X X X X X X X X X X X 27 X X X X X X X X X X X X
2857 X X X X X X X X X X X X 29 X X X X X X X X X
3058 X X X X X X 3159 X X X X X X X X X 32 X X X X 33 X X X X 34 X X X X 35 X X X X 36
L’assenza della dichiarazione relativa all’accertamento di alcuni elementi previsti
dall’articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1977 n.689 risulta
giustificata sulla base delle disamine effettuate:
- per la gestione fuori bilancio n.4: il fatto di non aver registrato negli anni 2008 e 2009
movimenti né in entrata né in uscita motiva il mancato accertamento da parte del
Le caselle ombreggiate indicano che l’accertamento non è stato effettuato in quanto nell'esercizio di riferimento la gestione non era attiva.
56 Il fondo n.37 non risulta attivato nel triennio e pertanto non viene riportato in tabella. 57 I rendiconti sono stati redatti in riferimento ai periodi 1.7.2006-30.6.2007, 1.7.2007-30.6.2008, 1.7.2008-
30.6.2009. 58 Per il 2007 non sono pervenuti a questa Sezione atti relativi al controllo di Ragioneria sul fondo n.30. 59 I rendiconti sono stati redatti in riferimento ai periodi 1.7.2006-30.6.2007, 1.7.2007-30.6.2008, 1.7.2008-
31.12.2009.
61
Servizio ispettivo della legalità e regolarità delle entrate e delle spese, nonché della
proficuità di queste ultime;
- per il fondo n.29 risulta giustificato il mancato accertamento sulla proficuità per l’anno
2007, in quanto in tale periodo lo stesso non ha sostenuto spese;
- per la gestione n.30, è motivata l’assenza dell’accertamento della proficuità per gli
esercizi 2008 e 2009, in quanto, sulla base alle relazioni degli organi gestori, il fondo non
ha posto in essere alcuna attività operativa60; esso tra l’altro è stato chiuso nel marzo
2009 mediante riversamento a favore del Tesoriere della Regione del saldo di cassa;
- con riferimento al fondo n.36: per il 2009 la proficuità non è stata accertata in quanto il
fondo è stato dotato di finanziamento solo dal mese di ottobre 2009 e non ha
conseguentemente sostenuto spese; si ritiene tuttavia che avrebbero dovuto almeno
essere accertate l’esattezza dei dati e la legalità e regolarità delle entrate.
Oltre alle situazioni sopra analizzate, dalla tabella risulta che nelle note illustrative del
Servizio ispettivo mancano alcuni accertamenti in riferimento a taluni rendiconti; tuttavia non è
stato possibile evincere dagli atti se la Ragioneria non abbia effettuato o potuto effettuare i
relativi controlli oppure se questi siano stati eseguiti e abbiano dato esito negativo. Il
riferimento è ai seguenti casi, per i quali le note illustrative del controllo interno omettono di
riferirsi a:
- esattezza dei dati, legalità e regolarità delle entrate e delle spese e proficuità di queste
ultime in relazione al fondo n.24 per l’anno 2009, nonostante la stessa nota illustrativa
contenga alcuni rilievi61;
- legalità per tutti gli anni del triennio in analisi per i fondi n.5, 10, 19, 20, 21, 22, 25 e per
gli anni 2008 e 2009 per la gestione n.29;
- proficuità per gli esercizi dal 2007 al 2009 per i fondi n.2162 e n.31.
Proprio con riferimento a quest'ultimo fondo, la Direzione centrale attività produttive ha
sottolineato, in sede di contraddittorio finale, la completezza e l'efficacia del sistema di
verifiche come disciplinato a livello legislativo e regolamentare. Questa Sezione apprezza ogni
strumento che possa essere introdotto per arricchire il flusso informativo proveniente dalle
gestioni. Ribadisce tuttavia, nel caso di specie, che nei confronti del fondo n.31 non sia stato
espresso, in occasione dei controlli espletati nel triennio considerato, alcun giudizio sulla
proficuità della gestione, nonostante la compiutezza del sistema secondo quanto dichiarato
dalla Direzione.
60 Le uscite riportate a rendiconto 2008 attengono al trasferimento a Mediocredito della dotazione inizialmente
intestata a Friulia Lis spa, a seguito di fusione per incorporazione; le uscite riportate a rendiconto 2009 si riferiscono invece alla chiusura del fondo.
61 A pag.3 della nota illustrativa si legge: "... tutte le spese per collaborazioni didattiche, classificate con codice gestionale 1348 ..., andavano classificate con il codice gestionale 1364 ...". A pag 4 si legge: "... l'obiettivo di contenimento della spesa" (patto di stabilità) "... non è stato raggiunto" (vedasi tuttavia art.13 c.11 l.r.n.12/2010).
62 Le deliberazioni di Giunta regionale n.1603/2008, n.1545/2009 e n.1639/2010 di approvazione del rendiconto finanziario rispettivamente degli esercizi 2007, 2008 e 2009 del “fondo regionale di garanzia per l’edilizia residenziale” richiamano ciascuna nelle premesse una nota illustrativa della Direzione centrale delle risorse economiche e finanziarie in cui viene accertata anche la proficuità delle spese del fondo in rapporto alle finalità perseguite dalla legge istitutiva della gestione.
62
Va per converso segnalato il dichiarato accertamento, in alcune note illustrative, della
proficuità delle spese in rapporto alle finalità perseguite dalla legge istitutiva dei fondi,
nonostante nei correlati rendiconti non siano presenti uscite di cassa collegate agli scopi della
gestione, il che parrebbe incongruente. Tale situazione è stata riscontrata in relazione ai
rendiconti dei fondi nn.1363 (il Docup Ob.2 1994–1996 si è chiuso formalmente al 31 dicembre
1998) e 1464 (il Docup Ob.2 1997–1999 si è formalmente chiuso al 31 dicembre 2001) per il
triennio65, n.27 in riferimento all’esercizio 200966 e n.35 per l’anno 200967. In assenza assoluta
di uscite o in mancanza di spese qualificabili come "istituzionali", l'affermazione in merito alla
proficuità della gestione parrebbe priva dell'elemento che la norma individua come presupposto
per esprimere tale giudizio, ossia il legame delle spese sostenute con le finalità perseguite
dalla legge istitutiva della gestione.
Per taluni fondi l’istruttoria si è estesa a verificare la congruenza tra le conclusioni sugli
accertamenti effettuati dalla Ragioneria con le eventuali osservazioni presenti nelle note
illustrative nonché con quanto riportato dal gestore nella propria relazione sulla gestione. Nel
merito si è rilevato che:
- per il fondo n.9, nella nota illustrativa al rendiconto 2009, il Servizio ispettivo rileva delle
criticità68, delle irregolarità69 e delle discrepanze70 e tuttavia esso conclude la nota con
l’accertamento, senza riserve, dell’esattezza dei dati, della legalità e regolarità delle
entrate e delle spese e della proficuità di queste ultime;
- nella relazione dell’organo gestore del fondo n.12 ai rendiconti del triennio analizzato
viene enfatizzata una situazione in cui, a fronte di una costante diminuzione delle
entrate, vi è un aumento delle spese; tale situazione risulta particolarmente evidente
nell’esercizio 200871, in cui il fondo si è trovato in carenza di liquidità72: tuttavia viene
sempre accertata la proficuità della gestione;
63 Nel rendiconto finanziario esercizio 2006-2007 viene segnalata un’uscita di € 15.296,65 per restituzione interessi
attivi maturati alla Regione ed € 55,81 per spese legali e spese bancarie; nel rendiconto finanziario esercizio 2007-2008 viene segnalata un’uscita di € 9.403,41 per restituzione interessi attivi maturati alla Regione; nel rendiconto finanziario esercizio 2008-2009 viene segnalata un’uscita di € 60,81 per commissioni bancarie ed € 3.108,05 per restituzione interessi attivi maturati alla Regione. Tutte queste spese non costituiscono uscite collegate agli scopi della gestione.
64 Nel rendiconto finanziario esercizio 2006-2007 viene segnalata un’uscita per commissioni bancarie di € 0,50 e altre spese a partite di giro; negli altri rendiconti le spese sono nulle.
65 I rendiconti sono stati redatti in riferimento ai periodi 1.7.2006-30.6.2007, 1.7.2007-30.6.2008, 1.7.2008-30.6.2009.
66 Il rendiconto non presenta spese. 67 Il rendiconto non presenta spese. 68 A pag.5 della nota illustrativa si legge: “Dall’esame delle entrate così come sopra esposto si rileva la criticità relativa
al capitolo classificato con il numero 41 che contabilizza entrate riconducibili a codici di bilancio diversi appartenenti a due titoli differenti”.
69 A pag.22 della nota illustrativa si legge: “Dall’esame dei capitoli di spesa come classificati dalla protezione civile si evince che per 12 capitoli l’imputazione della spesa è stata fatta attribuendo ai pagamenti effettuati dei codici SIOPE riconducibili sia alle spese correnti sia a quelle in conto capitale. Tale procedura risulta irregolare".
70 A pag.22 della nota illustrativa si legge: “Dall’esame del conto è altresì emersa una discrepanza in merito alle partite di giro …”.
71 A pag.2 della relazione del Direttore centrale sul rendiconto finanziario 2008 si legge: “… Nonostante tale maggiore liquidità, l’avanzo di cassa relativo al 2008 è ulteriormente diminuito rispetto a quello del bilancio consuntivo relativo all’anno 2007, che riportava un avanzo di cassa pari a € 268.380,60. Tale situazione denota, come già evidenziato nelle precedenti relazioni, che le entrate costanti come a esempio i proventi derivanti dagli investimenti dei titoli sono in continua diminuzione, mentre le spese sono costantemente in aumento …”.
72 A pag.3 della relazione del Direttore centrale sul rendiconto finanziario 2008 si legge: “… Il pagamento di tutte queste liquidazioni è stato molto considerevole, tanto che il rimborso a favore dell’Amministrazione regionale per un congruo numero di pratiche è stato sospeso. Detti rimborsi verranno effettuati nel corso del 2009”.
63
- nella relazione al rendiconto della gestione commissariale dell’esercizio 2008 relativa alla
gestione fuori bilancio n.18 vengono segnalate problematiche amministrative che
penalizzano il fondo73, di cui però la nota illustrativa del Servizio ispettivo non fa cenno
accertando invece esattezza dei dati, legalità e regolarità delle entrate e spese e
proficuità di queste ultime.
Per quanto riguarda l’analisi delle deliberazioni di Giunta regionale è stato rilevato che le
stesse si limitano ad approvare il rendiconto delle gestioni fuori bilancio, prendendo atto delle
istruttorie svolte dagli uffici, senza ulteriori considerazioni. L’approfondimento eseguito dalla
Sezione ha inoltre rilevato che, nel periodo preso in considerazione, la vigilanza esercitata dalla
Giunta non ha avuto contenuti diversi o più ampi rispetto alla mera approvazione del
rendiconto delle GFB sulla base degli esiti del controllo esercitato dai competenti uffici.
In linea generale, si deve osservare che le funzioni di controllo e soprattutto di vigilanza
sono attività che presentano ampi aspetti di discrezionalità in ordine alle modalità di
organizzazione che competono in esclusiva all’organo cui sono assegnate e nelle quali pertanto
questa Sezione non ritiene di dover entrare. Risulterebbe peraltro quanto mai opportuno,
anche ai fini della trasparenza amministrativa, rendere noti i criteri e le metodologie con cui
dette funzioni vengono svolte, nonché evidenziare nelle note illustrative i presupposti che
consentono o meno gli accertamenti di cui all’articolo 5 del decreto del Presidente della
Repubblica 11 luglio 1977 n.689. Ciò vale in particolare con riferimento alla proficuità, il cui
accertamento, presupponendo valutazioni discrezionali, risulta particolarmente delicato e
richiede quindi la definizione di parametri e indicatori che consentano di giustificare e motivare
il giudizio dato.
73 A pag.6 della relazione al rendiconto annuale dell’esercizio 2008 del Commissario straordinario per il recupero del
comprensorio minerario di Cave del Predil si legge: “... il permanere di tale situazione contrattuale di concessione a terzi della gestione delle due centraline determina il mancato introito della suddetta somma al fondo del Commissario e costituisce un grave danno economico alla RFVG e alla Comunità di Cave del Predil a causa dell’assenza di risorse da destinare in via esclusiva al sostegno delle attività economiche lavorative (come la gestione Parco internazionale geominerario). Nella stessa lettera si è evidenziata anche l’ipotesi di illegittimità dell’atto n.8692 del 30.5.2006 e denominato atto aggiuntivo alla convenzione del 2.1.1997.…” A pag.7 della stessa relazione il Commissario afferma: “… Quanto sopra anche per interrompere da subito e cautelativamente l’attuale convenzione ed evitare che il perdurare di tale situazione contrattuale possa attivare, anche nei confronti dello scrivente Commissario, procedure della Corte dei conti per ipotesi di danno erariale alla RFVG ...”.
64
4 CLASSIFICAZIONE DELLE GESTIONI FUORI BILANCIO
In considerazione della complessa e articolata disciplina delle trentasette gestioni fuori
bilancio individuate, per il 2009, dalla Regione, si è rivelato indispensabile, dopo l'analisi fin qui
esposta, procedere a una loro classificazione secondo criteri che fossero comuni e
rappresentativi.
In questa logica sono apparsi adeguati per la disamina quattro riferimenti:
1. i settori di intervento delle GFB;
2. la natura di fondo di rotazione, da attribuire a seguito di un'analisi delle reali caratteristiche
del fondo;
3. l'ascrivibilità a una delle quattro eccezionali ipotesi, previste dall'articolo 25 della legge
regionale di contabilità, che giustificano l'esistenza delle GFB;
4. la natura dell’attività demandata alla GFB e cioè se essa abbia prevalentemente contenuti
finanziari oppure gestionali.
4.1 Classificazione per settori omogenei d'intervento
Una classificazione rigorosa per settori di intervento coincidenti con le finalità/funzioni del
bilancio regionale, elaborata attraverso i capitoli di spesa regionali di conferimento alle gestioni
fuori bilancio, non può risultare soddisfacente dal momento che non ricomprende le gestioni
fuori bilancio per le quali la Regione nell'ultimo triennio non ha disposto alcuna contribuzione
(fondi nn.1, 2, 3, 4, 6, 13, 14, 19, 20, 21, 27, 29, 35, 36 e 37). E' quindi più consona alle
odierne finalità dell'analisi l'individuazione di alcuni macrosettori di intervento (e relativi
settosettori) ricostruiti, sempre avendo come riferimento le finalità/funzioni del bilancio
regionale, sulla base degli obiettivi indicati per ciascuna gestione dalla legge istitutiva. Gli esiti
di siffatto approccio metodologico sono sintetizzati nella seguente tabella: le gestioni nn.1, 2,
3, 35 e 36, in considerazione della generalità delle iniziative economiche cui sono finalizzate,
sono state inserite nel macrosettore "attività economiche" per l'impossibilità di collegarle a un
unico specifico sottosettore.
65
SETTORI D'INTERVENTO MACROSETTORE GESTIONE FUORI
BILANCIO SOTTOSETTORE GESTIONE FUORI
BILANCIO attività economiche 1 - 2 - 3 - 35 - 36 agricoltura 8 - 26 - 30 - 37 industria 28 artigianato 4 - 6 - 7 - 11 commercio e turismo 17 - 31 relazioni internazionali 13 - 14 - 15 - 22 - 25 - 32 tutela dell'ambiente e difesa del territorio
foreste e boschi 24
tutela delle acque 27 gestione del territorio protezione civile e
ricostruzione 9
infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni
rete stradale e autostradale
10
attività culturali, ricreative e sportive
beni culturali 33
protezione sociale casa ed edilizia
residenziale 19 - 20 - 21
lavoro 29 affari istituzionali, economici e fiscali generali
fondi a destinazione intersettoriale
34
gestione del patrimonio 16 - 18 - 23 funzionamento Regione Amministrazione
regionale 5 - 12
Secondo la classificazione operata risulta che il legislatore regionale utilizza lo strumento
delle gestioni fuori bilancio soprattutto verso le attività economiche, dove in particolare
l'agricoltura, l'artigianato e le relazioni internazionali presentano una proliferazione di fondi74.
Negli altri settori emerge invece come gli obiettivi stabiliti siano sostanzialmente perseguiti
attraverso un unico fondo.
Spese delle gestioni fuori bilancio ripartite per settori d'intervento
In base alla classificazione proposta, è possibile individuare la distribuzione delle uscite
complessive di tutte le gestioni fuori bilancio che intervengono nello stesso settore, secondo le
seguenti rappresentazioni grafiche, tenendo presente che il dato totale si attesta nel 2007 a
euro 517.116.012,94, nel 2008 a euro 520.241.907,41 e nel 2009 a euro 901.978.213,31.
74 In altra parte della relazione si è sottolineato come alcuni di tali fondi sarebbero meglio riconducibili a sotto sezioni
di un fondo principale.
66
2007 2008 2009
ATTIVITA' ECONOMICHE (1, 2, 3, 35, 36) 170.350.195,81 216.977.013,55 277.058.607,64
agricoltura (8, 26, 30, 37) 29.253.367,31 38.887.887,47 44.117.558,32
industria (28) 11.470.024,63 7.415.156,49 14.767.094,64
artigianato (4, 6, 7, 11) 10.857.138,41 14.007.601,37 16.972.825,33 commercio e turismo (17, 31)
23.795.923,99 14.143.234,43 17.104.231,92
relazioni internazionali (13, 14, 15, 22, 25, 32)
52.981.877,09 52.709.839,19 113.876.743,11
foreste e boschi (24) 145.923,06 1.736.226,65 1.327.089,99
tutela delle acque (27) 110.340,00 12.145,20 - protezione civile e ricostruzione (9)
159.616.953,40 122.714.414,42 103.134.318,59
rete stradale e autostradale (10)
4.810.602,14 3.873.144,39 4.961.437,53
beni culturali (33) 234.690,41 casa ed edilizia residenziale (19, 20, 21)
5.203.875,03 18.259.666,61 1.561.989,01
lavoro (29) - 15.904,70 25.537,18 fondi a destinazione intersettoriale (34)
280.000.000,00
gestione del patrimonio (16, 18, 23)
35.997.758,15 14.472.784,46 6.286.626,90
Amministrazione regionale (5, 12)
12.522.033,92 15.016.846,58 20.549.504,64
517.116.012,94 520.241.865,51 901.978.255,21
spese 2007 delle gestioni fuori bilancio ripartite per settori d'intervento
protezione civile e ricostruzione
31%
industria 2%
artigianato 2%
agricoltura 6%
tutela delle acque 0%
foreste e boschi 0%
rete stradale e autostradale
1%
casa ed edilizia residenziale
1%
commercio e turismo 5%
relazioni internazionali 10%
beni culturali 0%
lavoro 0%
ATTIVITA' ECONOMICHE
33%
Amministrazione regionale
2%
fondi a destinazione intersettoriale
0%
gestione del patrimonio
7%
67
spese 2008 delle gestioni fuori bilancio ripartite per settori d'intervento
foreste e boschi 0%
tutela delle acque 0%
beni culturali 0%
lavoro 0%casa ed edilizia
residenziale 4%
rete stradale e autostradale
1%
protezione civile e ricostruzione
24%
relazioni internazionali
10%
commercio e turismo
3%
fondi a destinazione intersettoriale
0% gestione del patrimonio
3% Amministrazione regionale
3%
ATTIVITA' ECONOMICHE
41%
agricoltura 7%
industria 1%artigianato
3%
spese 2009 delle gestioni fuori bilancio ripartite per settori d'intervento
lavoro 0%
foreste e boschi 0%
protezione civile e ricostruzione
11%
rete stradale e autostradale
1%
beni culturali 0%
fondi a destinazione intersettoriale
31%
gestione del patrimonio
1%
Amministrazione regionale
2%
casa ed edilizia residenziale
0%
tutela delle acque 0% relazioni
internazionali 13%
industria 2%
artigianato 2%
commercio e turismo
2%
agricoltura 5%
ATTIVITA' ECONOMICHE
30%
Dai grafici emerge come i settori delle attività economiche in generale (si tratta di FRIE),
della protezione civile e delle relazioni internazionali espongano costantemente nel triennio
valori considerevoli.
68
Il dato d'insieme relativo al 2009 sconta gli effetti dovuti all'attivazione del fondo per la
stabilizzazione del sistema economico regionale (nel settore dei fondi a destinazione
intersettoriale) che si pone come strumento urgente per fronteggiare la crisi. Da sola la
gestione fuori bilancio n.34 espone un dato pari al 31% del totale e conseguentemente tutti gli
altri settori subiscono un ridimensionamento percentuale. In considerazione della finalità del
fondo n.34 che consiste nell'assicurare adeguata dotazione finanziaria agli altri fondi di
rotazione istituiti per il sostegno dei comparti produttivi e a quelli istituiti nell'ambito delle
misure anticrisi, si può attribuire allo stesso la caratteristica di "fonte" finanziaria non
ordinaria: si realizza in tal modo una ridistribuzione di risorse ad altri fondi, attivata dalla
cabina di regia regionale quale forma di intervento pubblico atto a fronteggiare situazioni
contingenti di difficoltà economica.
Trasferimenti regionali alle gestioni fuori bilancio ripartiti per settori d'intervento
Ai fini di un’organica rappresentazione degli ambiti di intervento regionale, si è
provveduto a elaborare le seguenti tabelle che riportano, in primo luogo per singoli sottosettori
e in secondo luogo per macrosettori come sopra individuati, l'importo, per ogni anno del
triennio, dell'intervento regionale, inteso come trasferimento netto (privo quindi delle voci
accessorie descritte e analizzate nella successiva parte della relazione dedicata all'analisi
finanziaria e relativi allegati).
SOTTOSETTORI 2007 2008 2009
agricoltura (8, 26, 30, 37) 19.156.194,26 11.086.748,23 14.095.199,66
industria (28) 12.500.000,00 10.000.000,00 9.000.000,00
artigianato (4 ,6, 7, 11) - 4.646.000,00 -
commercio e turismo (17, 31) 12.715.000,00 10.000.000,00 11.600.000,00 relazioni internazionali (13, 14, 15, 22, 25, 32)
54.192.192,09 58.500.000,00 107.335.337,82
foreste e boschi (24) 120.000,00 2.576.000,00 2.196.814,68
tutela delle acque (27) - - -
protezione civile e ricostruzione (9) 130.407.962,35 106.828.138,03 98.658.342,30
rete stradale e autostradale (10) 5.275.000,00 3.140.000,00 4.561.754,96
beni culturali (33) - - 529.440,04 casa ed edilizia residenziale (19, 20, 21) - - -
lavoro (29) - - - fondi a destinazione intersettoriale (34)
- - 400.000.000,00
gestione del patrimonio (16, 18, 23) 22.058.326,50 9.385.299,94 5.198.022,71
Amministrazione regionale (5, 12) 2.179.477,73 2.149.474,00 15.223.417,45
TOTALI 258.604.152,93 218.311.660,20 668.398.329,62
69
MACROSETTORI 2007 2008 2009
attività economiche 98.563.386,35 94.232.748,23 142.030.537,48 tutela dell'ambiente e difesa del territorio
120.000,00 2.576.000,00 2.196.814,68
gestione del territorio 130.407.962,35 106.828.138,03 98.658.342,30 infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni
5.275.000,00 3.140.000,00 4.561.754,96
attività culturali, ricreative e sportive - - 529.440,04
protezione sociale - - - affari istituzionali, economici e fiscali generali
22.058.326,50 9.385.299,94 405.198.022,71
funzionamento Regione 2.179.477,73 2.149.474,00 15.223.417,45
TOTALI 258.604.152,93 218.311.660,20 668.398.329,62
Il dato più consistente e costante nel triennio è quello che attiene alla gestione del
territorio e in particolare alla protezione civile e ricostruzione. Nell'ambito delle attività
economiche, le relazioni internazionali presentano nel 2009 un particolare innalzamento degli
importi dovuto alla costituzione e all'attivazione del fondo POR FESR 2007-2013. Significativo il
dato 2009 dei fondi a destinazione intersettoriale, che rientrano negli affari istituzionali,
economici e fiscali generali, riconducibile, come già esposto, alla costituzione del fondo per la
stabilizzazione del sistema economico regionale adottato come strumento anticrisi.
I successivi grafici permettono di meglio rappresentare quanto rilevato, con l'ulteriore
evidenza di un andamento piuttosto costante nel triennio di tutti gli altri settori non già citati.
trasferimento netto della Regione ripartito in sottosettori di intervento e con l'indicazione delle gestioni fuori bilancio interessate in almeno uno degli anni del triennio 2007/2009
-
50.000.000
100.000.000
150.000.000
200.000.000
250.000.000
300.000.000
350.000.000
400.000.000
450.000.000
agricoltu
ra (8
, 26, 3
0, 37)
indust
ria (2
8)
artigian
ato (4
, 6, 7
, 11)
com
mer
cio e
turis
mo (1
7, 31)
rela
zioni i
ntern
azio
nali (1
3, 14, 1
5, 22, 2
5, 32)
fore
ste
e bos
chi (
24)
tute
la d
elle a
cque
(27)
prote
zione
civile
e ri
cost
ruzio
ne (9)
rete
stra
dale e a
utost
radale
(10)
beni c
ultura
li (33)
casa
ed e
dilizi
a resid
enzia
le (1
9, 20, 2
1)
lavo
ro (2
9)
fondi
a des
tinazio
ne inte
rset
toria
le (3
4)
gestio
ne del p
atrim
onio (1
6, 18, 2
3)
Amm
inist
razio
ne re
gionale
(5, 1
2)
200720082009
70
trasferimento netto della Regione ripartito in macrosettori di intervento nel triennio 2007/2009
-
50.000.000
100.000.000
150.000.000
200.000.000
250.000.000
300.000.000
350.000.000
400.000.000
450.000.000
attività
eco
nomich
e
tute
la d
ell'a
mbie
nte e
dife
sa d
el terri
torio
gestio
ne del t
errito
rio
infra
stru
tture
, tra
spor
ti, te
leco
munica
zioni
attività
cultu
rali,
ricr
eativ
e e sp
ortive
prote
zione
socia
le
affari
istitu
zionali,
eco
nomici
e fi
scali
gen
erali
funzio
namento
Regio
ne
200720082009
Settori d'intervento secondo le finalità/funzioni del bilancio regionale
Ancorchè non esaustiva, per i motivi già esposti, si è effettuata anche un'ulteriore
classificazione delle gestioni fuori bilancio, basata sui capitoli del bilancio regionale che
dispongono contributi, finanziamenti, conferimenti o ricapitalizzazioni a favore delle gestioni
medesime, allo scopo di rappresentare i settori d'intervento secondo le finalità/funzioni del
bilancio della Regione: ciò è stato ovviamente fatto solo con riferimento alle gestioni che
hanno ricevuto nel triennio oggetto di analisi trasferimenti regionali.
E' stato pertanto elaborato uno schema riassuntivo che viene riportato di seguito e che è
stato impostato secondo le finalità/funzioni del bilancio regionale 2009:
1.1 attività economiche - agricoltura
− n.8 fondo di rotazione regionale per interventi nel settore agricolo (capitoli 7290 e 7291)
− n.26 fondo regionale per le emergenze in agricoltura (capitoli 6410 e 7109)
1.2 attività economiche - industria e artigianato
− n.7 fondo speciale per il credito agevolato delle imprese artigiane (capitolo 1391)
− n.11 fondo di rotazione a favore delle imprese artigiane del Friuli Venezia Giulia (capitoli
1370 e 1371)
1.3 attività economiche - commercio, pubblici esercizi, turismo e terziario
− n.17 fondo speciale di rotazione a favore delle imprese commerciali, turistiche e di
servizio del Friuli Venezia Giulia (capitoli 9310 e 9311)
− n.31 fondo per la realizzazione del piano industriale di Promotur spa (capitolo 9009)
71
1.5 attività economiche - sistemi economici territoriali e locali
− n.15 fondo speciale obiettivo 2 2000-2006 (capitolo 8202)
1.6 attività economiche - ricerca e sviluppo, formazione, promozione
− n.15 fondo speciale obiettivo 2 2000-2006 (capitoli 8200 e 8201)
− n.25 fondo speciale per l'internazionalizzazione della Regione (capitolo 751)
− n.28 fondo per lo sviluppo competitivo delle PMI (capitoli 8650 e 8660)
− n.32 fondo POR FESR 2007-2013 (capitoli 222, 322, 323 e 324)
2.1 tutela dell'ambiente e difesa del territorio - foreste e boschi
− n.9 fondo regionale per la protezione civile (capitoli 2892 e 2899)
− n.24 fondo regionale per i servizi forestali (capitoli 3111 e 3112)
2.4 tutela dell'ambiente e difesa del territorio - difesa del suolo
− n.9 fondo regionale per la protezione civile (capitoli 4164 e 4996)
3.2 gestione del territorio - servizio idrico integrato
− n.9 fondo regionale per la protezione civile (capitolo 4182)
3.9 gestione del territorio - protezione civile e ricostruzione
− n.9 fondo regionale per la protezione civile (capitoli 4016, 4100, 4111, 4131, 4141,
4142, 4143, 4148, 4150, 4151, 4166, 4167, 4169, 4171, 4172, 4173, 4174, 4190,
4191, 4194, 4196 e 4206)
− n.33 fondo per il recupero del castello di Colloredo di Monte Albano (capitolo 9454)
3.10 gestione del territorio - ricerca e sviluppo, formazione, promozione
− n.9 fondo regionale per la protezione civile (capitoli 3029, 3030 e 3037)
4.1 infrastrutture, trasporti, telecomunicazioni - rete stradale e autostradale
− n.10 fondo speciale per la realizzazione di opere autostradali necessarie ai
collegamenti internazionali con la rete autostradale slovena (capitolo 1291)
5.5 attività culturali, ricreative e sportive - associazionismo, volontariato e cooperazione
internazionale
− n.9 fondo regionale per la protezione civile (capitolo 4109)
6.1 istruzione, formazione e ricerca - istruzione
− n.16 fondo speciale gestione immobili Friuli Venezia Giulia (capitoli 1320 e 1321)
7.1 sanità pubblica - servizio sanitario regionale
− n.9 fondo regionale per la protezione civile (capitolo 4147)
9.1 sussidiarietà e devoluzione - sistema delle autonomie locali
− n.9 fondo regionale per la protezione civile (capitolo 1634)
10.2 affari istituzionali, economici e fiscali generali - fondi a destinazione intersettoriale
− n.34 fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale SSER
(capitolo 9900)
10.3 affari istituzionali, economici e fiscali generali - gestione del patrimonio
− n.16 fondo speciale gestione immobili Friuli Venezia Giulia (capitoli 1496, 1497 e
1512)
72
− n.23 fondo per l'attuazione degli interventi di competenza regionale per la
realizzazione degli uffici regionali di Udine (capitolo 1499)
11.3 funzionamento Regione - Amministrazione regionale
− n.5 fondo sociale a favore dei dipendenti regionali (capitolo 570)
− n.9 fondo regionale per la protezione civile (capitolo 4104)
− n.12 fondo speciale per l'integrazione dell'indennità di buonuscita e la corresponsione
dell'anticipazione dell'indennità stessa (capitoli 559, 606 e 9670)
− n.16 fondo speciale gestione immobili Friuli Venezia Giulia (capitolo 1457)
− n.18 fondo per il recupero del comprensorio minerario di Cave del Predil (capitoli 1503
e 1511)
− n.24 fondo regionale per i servizi forestali (capitolo 568)
11.5 funzionamento Regione - ricerca e sviluppo, formazione, promozione
− n.18 fondo per il recupero del comprensorio minerario di Cave del Predil (capitolo
1485).
Secondo il criterio applicato, emerge come, nel triennio preso in considerazione, le
attività economiche, nel particolare settore trasversale della ricerca e sviluppo, formazione,
promozione, risultino, da un punto di vista numerico, la finalità verso la quale la Regione ha
maggiormente ritenuto di intervenire attraverso una gestione fuori bilancio.
Va altresì segnalato che il fondo per la protezione civile, ove, se si esclude il fondo n.34
(stabilizzazione del sistema economico regionale), si concentrano le maggiori risorse, oltre alle
funzioni sue tipiche (individuabili nella gestione del territorio, con particolare riferimento alla
protezione civile e alla ricostruzione) interviene anche nelle finalità/funzioni relative alla tutela
dell'ambiente e difesa del territorio (in ispecie nei settori relativi a foreste e boschi e difesa del
suolo), alla gestione del territorio (nel settore del servizio idrico integrato), alle attività
culturali, ricreative e sportive (nel campo dell'associazionismo, del volontariato e della
cooperazione internazionale), alla sanità pubblica (servizio sanitario regionale), alla
sussidiarietà e devoluzione (con riferimento al sistema delle autonomie locali), nonchè al
funzionamento della Regione.
Da una siffatta rappresentazione, emerge come la Regione anticipa nei propri documenti
contabili i settori di intervento della gestione fuori bilancio: anzichè avere un solo capitolo
onnicomprensivo relativo al conferimento regionale al fondo, lasciando quindi allo stesso la
gestione autonoma delle somme introitate secondo le contingenti necessità, la Regione spalma
nel proprio bilancio le risorse destinate al fondo in numerosi capitoli, ricompresi nelle varie
finalità/funzioni. L'esposizione contabile regionale appare coerente con l'idea di una
"regionalità" dell'attività della gestione fuori bilancio per la protezione civile.
73
4.2 Classificazione a seconda che si tratti o meno di fondi di rotazione
Con la locuzione fondo di rotazione si intende una riserva finanziaria che permette di
utilizzare costantemente nel tempo le risorse di cui viene dotata, generalmente al fine
dell’erogazione di crediti agevolati: la caratteristica particolare consiste nel fatto che i rimborsi
dei prestiti concessi vengono riutilizzati per l'erogazione di nuovi prestiti. Non si ha di norma
fondo di rotazione quando la gestione fuori bilancio è finalizzata all'erogazione di agevolazioni
contributive che possono essere in conto capitale a fondo perduto e/o in conto interessi solo
attraverso l'abbattimento di una percentuale del tasso di interesse. Ciò che è rilevante ai fini
della qualificazione di un fondo come di rotazione è l'effettività dei rientri previsti in entrata al
fondo medesimo da parte dei beneficiari. Di regola la norma istitutiva dovrebbe qualificare
come di rotazione o meno il fondo che va a costituire.
Sulla base di tale premessa, nel successivo prospetto si espongono gli elementi utili a
pervenire alla classificazione delle gestioni fuori bilancio come fondi di rotazione: in particolare
si evidenziano l'indicazione fornita dalla Regione ai fini della parifica, l'eventuale espresso
richiamo nella norma istitutiva nonchè gli strumenti attraverso i quali il fondo eroga risorse
finanziarie per raggiungere i propri obiettivi. Siffatti tre elementi di analisi dovrebbero fornire
dati coincidenti: solo in tale caso risulta attribuibile a una gestione fuori bilancio la
caratteristica di fondo di rotazione.
ELEMENTI PER L'INDIVIDUAZIONE DEI FONDI DI ROTAZIONE GFB INDICAZIONE
REGIONE NORMA ISTITUTIVA STRUMENTI EROGATIVI NOTE
1 sì fondo di rotazione concessione di mutui da istituti di credito convenzionati
2 sì gestione separata nell'ambito del fondo di rotazione n.1
come n.1 (+ concessione di contributi in conto interessi e in conto capitale ai sensi dell'art.18 l.r.n.49/1978)
Dalle tipologie di erogazione sembra aver avuto le caratteristiche di fondo parzialmente di rotazione con riferimento all'utilizzo dei fondi di cui alla l.r.n.49/1978. Inoltre, secondo quanto esposto nel capitolo Modalità istitutive, va più propriamente considerato come sotto sezione del n.1.
3 sì gestione speciale con contabilità separata presso il fondo di rotazione n.1
come n.1 Secondo quanto esposto nel capitolo Modalità istitutive, va più propriamente considerato come sotto sezione del n.1.
4 no fondo straordinario da gestire con contabilità separata
concessione di finanziamenti agevolati a medio termine (concessione di contributi in conto interessi)
74
GFB INDICAZIONE REGIONE
NORMA ISTITUTIVA STRUMENTI EROGATIVI NOTE
5 parzialmente fondo sociale erogazione di prestazioni di natura sociale e assistenziale (sussidi/contributi e mutui/prestiti)
6 no conferimento regionale alla dotazione del fondo n.7
concessione di contributi sugli interessi dei mutui
Secondo quanto esposto nel capitolo Modalità istitutive, trattandosi di conferimento alla dotazione del fondo n.7 va più propriamente considerato come sotto sezione del n.7
7 no fondo concorso nel pagamento degli interessi sulle operazioni di credito + copertura dei rischi derivanti dalle operazioni di credito a medio termine
8 sì fondo di rotazione e sezione speciale
finanziamenti a breve e a medio termine attraverso istituti di credito (prestiti/mutui)
9 no fondo con amministrazione autonoma e gestione fuori bilancio
interventi in materia di protezione civile (spese dirette, finanziamenti, contributi)
10 no fondo speciale costituito presso Autovie venete da gestire con contabilità separata
finanziamento per realizzazione delle opere
11 sì fondo di rotazione finanziamenti a condizioni agevolate
12 no fondo regionale corresponsione al personale regionale del trattamento di buonuscita
13 no fondo speciale costituito presso Friulia da gestire con contabilità separata
finanziamento degli interventi previsti dal docup obiettivo 2
14 no fondo speciale costituito presso Friulia
finanziamento degli interventi previsti dal docup obiettivo 2
Secondo quanto esposto nel capitolo Modalità istitutive, va più propriamente considerato come prosecuzione temporale del n.13.
15 no fondo speciale costituito presso Friulia da gestire con contabilità separata
finanziamento degli interventi previsti dal docup obiettivo 2
Secondo quanto esposto nel capitolo Modalità istitutive, andrebbe più propriamente considerato come prosecuzione temporale del n.13, benchè istituito dalla norma come autonoma gestione fuori bilancio .
75
GFB INDICAZIONE REGIONE
NORMA ISTITUTIVA STRUMENTI EROGATIVI NOTE
16 no fondo speciale con contabilità separata presso la società di capitali Gestione immobili FVG
gestione finanziaria del mandato conferito alla società
17 sì fondo speciale di rotazione
attivazione di finanziamenti a condizioni agevolate
18 no fondo con gestione fuori bilancio e amministrazione autonoma
interventi di recupero
19 sì fondo dotato di autonomia patrimoniale e finanziaria nella forma della gestione fuori bilancio presso Mediocredito
attivazione di agevolazioni da concedersi tramite banche convenzionate
Dalle tipologie di erogazione sembra un fondo parzialmente di rotazione, in virtù del principio di effettività del rientro.
20 no emanazione di apposito bando
erogazione di contributi esclusivamente in conto interessi da concedersi tramite banche convenzionate
Secondo quanto esposto nel capitolo Modalità istitutive, trattandosi di apposito bando va più propriamente considerato come sotto sezione del n.19.
21 no fondo dotato di autonomia patrimoniale e finanziaria nella forma della gestione fuori bilancio presso Mediocredito
concessione di garanzie integrative di quella ipotecaria a favore delle banche che accordano mutui fondiari
22 no fondo speciale da gestire con contabilità separata da parte di Informest in regime di mandato
attuazione del programma di cooperazione
23 no fondo speciale da gestire in regime di mandato da parte del commissario straordinario
attuazione degli interventi
24 no fondo regionale con amministrazione autonoma e gestione fuori bilancio
gestione del Centro servizi
25 no fondo speciale con contabilità separata la cui gestione è affidata a Finest
iniziative di sostegno e sviluppo
26 no fondo con gestione fuori bilancio
concessione di interventi a titolo di indennizzo per i danni e per le perdite
27 no fondo speciale con amministrazione autonoma e gestione fuori bilancio
lavori, rilevamenti, consulenze e studi, spese straordinarie
28 no utilizzo del fondo da parte del soggetto gestore
concessione ed erogazione degli incentivi (contributi)
76
GFB INDICAZIONE REGIONE
NORMA ISTITUTIVA STRUMENTI EROGATIVI NOTE
29 no fondo dotato di autonomia patrimoniale e finanziaria e amministrato con contabilità separata presso Mediocredito
concessione di garanzie a favore degli istituti bancari che accordano forme di finanziamento a lavoratori subordinati precari (fideiussioni a primo rischio decrescente relativamente al solo debito in linea capitale)
30 parzialmente speciale fondo di dotazione presso Friulia Lis (ora Mediocredito)
erogazione di provvidenze finanziarie e di anticipazioni
31 no speciale fondo di dotazione presso Friulia con vincolo di utilizzo
dotazione finanziaria a favore di Promotur
32 no fondo da gestire con contabilità separata
finanziamento degli interventi
33 no fondo speciale da gestire in regime di mandato da parte del commissario straordinario
attuazione del piano d'intervento
34 sì fondo di rotazione dotato di autonomia patrimoniale da gestire con contabilità separata
anticipazioni alle gestioni fuori bilancio dei fondi di rotazione n.1 (2, 3), 11, 17, 3575, 36, 8 e fondo regionale di garanzia per le PMI del settore agricolo76 e acquisto obbligazioni
35 no fondo dotato di autonomia patrimoniale e finanziaria, amministrato con contabilità separata, nell'ambito del fondo n.1
concessione di cogaranzie e garanzie
Secondo quanto esposto nel capitolo Modalità istitutive, va più propriamente considerato come sotto sezione del n.1.
36 sì fondo amministrato con contabilità separata, nell'ambito del fondo n.1
concessione di finanziamenti a breve e a medio termine per assicurare risorse liquide
Secondo quanto esposto nel capitolo Modalità istitutive, va più propriamente considerato come sotto sezione del n.1.
37 sì fondo amministrato con contabilità separata, nell'ambito del fondo n.8
concessione di finanziamenti a breve e a medio termine per assicurare risorse liquide
Secondo quanto esposto nel capitolo Modalità istitutive, va più propriamente considerato come sotto sezione del n.8.
Con la sola esclusione del fondo di cui al n.19, l'analisi ha condotto a confermare per
tutte le gestioni la tipologia a suo tempo indicata dalla Regione. Sono pertanto di rotazione i
fondi di cui ai nn.1, 2, 3, 8, 11, 17, 34, 36 e 37 (pari al 24,32% del numero totale). L’esistenza
di spese per compensi e funzionamento, qualora gravanti sui fondi, lasciano inalterata la loro
caratteristica di rotazione.
75 Il fondo n.35 non è di rotazione. 76 Non presente nell'elenco trasmesso dalla Regione.
77
La tabella che segue indica gli importi che nel triennio afferiscono all'intervento regionale
a favore dei fondi di rotazione e non.
TIPOLOGIA FONDI 2007 2008 2009
fondi di rotazione 14.371.194,26 11.256.679,82 415.400.000,00
fondi non di rotazione 242.182.958,67 205.504.980,38 251.098.329,62
fondi parzialmente di rotazione 2.050.000,00 1.550.000,00 1.900.000,00
TOTALI 258.604.152,93 218.311.660,20 668.398.329,62
Dalla tabella emerge un andamento dei flussi finanziari regionali nel triennio piuttosto
costante, se si esclude il dato relativo al 2009 a favore dei fondi di rotazione, determinato
dall'istituzione della gestione fuori bilancio n.34 (stabilizzazione del sistema economico
regionale).
4.3 Classificazione a seconda delle ipotesi previste dall'articolo 25 della legge regionale di contabilita'
Nell'ordinamento contabile della Regione sono espressamente individuate quattro ipotesi
eccezionali di gestione di risorse regionali che si possono attuare attraverso una gestione fuori
bilancio.
Nessuna fra le leggi speciali autorizzative richiama espressamente la tipologia cui
ascrivere la singola gestione, se si eccettua il fondo n.34 che viene normativamente inquadrato
nell'ipotesi di cui alla lett.b) dell'articolo 25. La classificazione delle gestioni fuori bilancio
secondo il disposto dell'articolo che in questa sede viene proposta è pertanto frutto di
un'elaborazione effettuata sulla base delle caratteristiche della singola gestione, anche alla luce
delle classificazioni già esposte secondo i precedenti criteri, e che ha attribuito particolare
rilievo alle fonti di alimentazione come indicate nella norma istitutiva.
TIPOLOGIE DELLE GESTIONI FUORI BILANCIO ART.25 GESTIONI FUORI BILANCIO a) gestioni le cui entrate derivino principalmente
da contribuzioni da parte degli associati 5 - 12
b) gestioni le cui entrate derivino principalmente da contribuzioni regionali e da rientri
1 - 2 - 3 - 8 - 11 - 17 - 19 - 20 - 28 -30 -32 - 34 - 35 -36 - 37
c) gestioni le cui entrate derivino principalmente dalla cessione a pagamento, a carico degli utenti o degli acquirenti, di beni e servizi
24
d) gestioni autorizzate con legge regionale in relazione a esigenze specifiche e comprovate, qualora le caratteristiche dell'istruttoria e la natura del procedimento di spesa non siano compatibili con i meccanismi ordinari di erogazione della spesa pubblica
4 - 9 - 10 -13 - 14 - 15 - 18 - 22 -23 -26 - 33
78
Nella lett.a) si è ritenuto corretto ricondurre le due gestioni fuori bilancio n.5 e n.12 che
prevedono contribuzioni da parte degli associati: in concreto trattasi dei dipendenti regionali
che usufruiscono dei benefici disposti dal fondo sociale nonchè delle integrazioni/anticipazioni
della buonuscita.
Come già espresso in precedenza, nella parte di relazione che espone l'evoluzione della
normativa regionale, le fattispecie previste dalla lett.b) (gestioni le cui entrate derivino
principalmente da contribuzioni regionali e da rientri) possono essere assimilate ai fondi di
rotazione: pertanto, secondo la classificazione esposta in precedenza, ne fanno parte a pieno
titolo o perchè fondi di rotazione veri e propri o perchè istituiti nell'ambito di fondi di rotazione
i fondi nn.1, 2, 3 (FRIE), 8 (interventi nel settore agricolo), 11 (imprese artigiane), 17
(imprese commerciali, turistiche e di servizio), 19 e 20 (edilizia abitativa I e II bando), 34
(SSER: con previsione espressa), 35 (garanzia PMI), 36 (smobilizzo crediti) e 37 (smobilizzo
crediti agricoli). Il fatto che il legislatore regionale non abbia utilizzato la locuzione "fondi di
rotazione" per descrivere la tipologia sub b) lascia adito a un'interpretazione estensiva delle
gestioni che vi possono rientrare, nel senso che anche fondi, che di rotazione non sono,
comunque caratterizzati da contribuzioni regionali e da rientri, possono essere ascritti a tale
categoria. E' il caso delle gestioni nn.28 (sviluppo competitivo PMI), 30 (fonti energetiche
rinnovabili) e 32 (POR FESR 2007-2013), per le quali sono previsti, fra le entrate, anche
rientri, rimborsi e recuperi.
La gestione n.24 (servizi forestali) può essere ricondotta alla tipologia di cui alla lett.c) in
quanto tra le fonti di alimentazione è prevista anche l'erogazione a pagamento di beni e servizi
resi a terzi dalla gestione stessa77.
Con riferimento infine alla lett.d), si deve ritenere che, soprattutto in virtù delle
modifiche sostanziali apportate alla tipologia rispetto alla previgente normativa, non si tratti di
una fattispecie residuale, ma piuttosto di una ipotesi caratterizzata da precisi elementi
("esigenze specifiche e comprovate") in un contesto definito (incompatibilità delle
caratteristiche dell'istruttoria e della natura del procedimento di spesa con i meccanismi
ordinari di erogazione della spesa pubblica). Alla luce di siffatta interpretazione, appaiono
riconducibili alla categoria le gestioni n.9 (protezione civile) e n.26 (emergenze in agricoltura),
entrambe caratterizzate da situazioni di emergenza e straordinarietà. Per le finalità contingenti
e circoscritte a causa delle quali sono state istituite, possono altresì ricomprendersi nella lett.d)
anche le gestioni nn.4 (imprese artigiane ubicate nelle zone colpite da eventi sismici), 10
(opere autostradali con rete slovena), 13, 14 e 15 (obiettivo 2 1994-1996, 1997-1999 e 2000-
2006), 18 (Cave del Predil), 22 (cooperazione decentrata area sub danubiana-croata), 23
(uffici regionali di Udine) e 33 (castello di Colloredo di Monte Albano).
Dalle classificazioni fin qui operate secondo elaborazioni dinamiche nell'interpretazione
del contenuto della norma, resterebbero comunque escluse le gestioni nn.6, 7, 16, 21, 25, 27,
29 e 31, per le quali risulta ardua la collocazione in una delle tipologie previste.
77 In concreto, tuttavia, negli anni 2008 e 2009 il trasferimento regionale a favore del fondo si è attestato su
percentuali pari, rispettivamente, al 95,97 e 95,25 delle entrate complessive.
79
In particolare pare che le stesse non possano ascriversi alla tipologia di cui alla lett.b)
dell’articolo 25 che richiede l’esistenza di un’alimentazione del fondo a mezzo di contribuzioni
regionali funzionalmente collegate a rientri finanziari delle risorse che, come sopra si è detto,
porta a inquadrare in questa tipologia i fondi aventi natura “di rotazione” o a questi
direttamente o indirettamente riconducibili. Per altro verso le suddette fattispecie non paiono
riconducibili neanche all’ipotesi di cui alla lett.d) per l’assenza di quelle esigenze derogatorie,
specifiche e comprovate, che nell’ottica dell’eccezionalità dell’istituto contabile dovrebbero
connotare le GFB. La disamina delle leggi istitutive di tali gestioni non ha consentito di rilevare
l’espressa affermazione di alcuna “comprova” che le gestioni stesse rinvengano la loro
giustificazione nella circostanza che le caratteristiche dell'istruttoria e la natura del
procedimento di spesa non siano compatibili con i meccanismi ordinari di erogazione della
spesa pubblica.
Se si dovesse ritenere che dette gestioni non hanno alcuna caratteristica fra quelle
indicate dall'articolo 25, la legge istitutiva si presenterebbe carente nell'individuazione di quei
presupposti eccezionali che, soli, giustificano l'esistenza di una gestione fuori bilancio. Si
richiamano all'uopo le considerazioni svolte in merito alla legge n.559/1993 (pag.18 della
presente relazione), che, precisando come i principi di integrità, universalità e unità del
bilancio siano direttamente attuativi dell'articolo 81 della Costituzione, ha prospettato ipotesi di
illegittimità per le norme istitutive di gestioni fuori bilancio, se non nei casi eccezionalmente
previsti.
Il grafico che segue riporta l'entità delle tipologie di GFB individuate dalla norma
regionale, secondo la classificazione operata in via interpretativa da questa Sezione.
CLASSIFICAZIONE SECONDO ART.25 L.R.21/2007
0
2
4
6
8
10
12
14
16
a) entrate dacontribuzioni associati:
5-12
b) entrate dacontribuzioni regionali e
da rientri:1-2-3-8-11-17-19-20-28-30-32-34-35-
36-37
c) entrate da cessione apagamento di beni e
servizi: 24
d) esigenze specifiche ecomprovate:4-9-10-13-14-15-18-22-23-26-33
Non riconducibiliall'art.25: 6-7-16-21-25-
27-29-31
Art. 25: tipologie e gestioni fuori bilancio
n. gestioni fuori bilancio
80
4.4 Classificazione a seconda della natura dell’attività prevalente (finanziaria o gestionale)
La disamina condotta dalla Sezione sulle GFB operative nel 2009, quale è stata
sintetizzata nelle schede di cui all’allegato 1, consente di tracciare un’ulteriore classificazione
del fenomeno in ragione dell’attività prevalentemente svolta dalle singole GFB.
Come evidenziato nelle parti introduttive di questa relazione, la gestione fuori bilancio è
innanzi tutto un istituto di natura contabile, che proprio per tale motivo possiede una propria
autonomia concettuale che si sostanzia nella deroga ai principi dell’unità e dell’universalità del
bilancio e della natura autorizzatoria della spesa riconducibile alla sua iscrizione in bilancio e al
suo conseguente assoggettamento alle regole della contabilità pubblica.
In questo contesto, l’evoluzione dell’ordinamento ha portato, quantomeno a livello di
disciplina statale, a ricollegare ordinariamente l’esistenza delle GFB al possesso di
caratteristiche di “fondo di rotazione” e quindi sostanzialmente a una operatività del gestore di
natura pressoché esclusivamente finanziaria, svolta a sussidio di determinati settori o iniziative
economiche. Un'analoga natura finanziaria deve essere inoltre riconosciuta a quei fondi che
prevedono concessione di contributi o finanziamenti, prestazione di garanzie e cogaranzie,
concessione di agevolazioni creditizie, concessione di indennità, ecc.
Ad analoghi risultati conduce l’esame sulle ipotesi derogatorie previste, con un’espressa
connotazione di eccezionalità, dalla normativa regionale che, pur non prevedendo un espresso
riferimento ai fondi di rotazione, pare di regola ricondurre le possibili giustificazioni
dell’esistenza di gestioni fuori bilancio a una dimensione prevalentemente finanziaria della loro
attività (articolo 25 lett.a), b) e c), riservando esclusivamente all’ipotesi di cui alla lett. d) una
giustificazione (che deve essere specifica e comprovata) che pare fondata su esigenze di
carattere gestionale (caratteristiche dell’istruttoria e natura del procedimento di spesa
incompatibili con gli ordinari meccanismi di erogazione della spesa).
La distinzione non pare di poco conto perché nei casi in cui l’attività della GFB (e più
precisamente del suo soggetto gestore) possieda una natura prevalentemente gestionale, nel
senso che il fondo, ancorchè connotato dalla forma contabile della GFB, sia strumentale allo
svolgimento di attività gestionali demandate alla competenza dello stesso organo di gestione,
si pone il problema delle regole che debbono essere osservate a quei fini gestionali.
Al riguardo si può affermare in generale che la particolare natura giuridica e contabile dei
fondi delle GFB consente al gestore di operare secondo regole di contabilità diverse, o
parzialmente diverse, da quelle che sovrintendono la gestione del bilancio di provenienza delle
risorse ovvero secondo una disciplina appositamente dettata dalla normativa istitutiva della
gestione.
A seconda di quanto previsto al momento della istituzione della GFB, la disciplina
pubblicistica della stessa può avere quindi un'intensità variabile nel senso che differenziato può
essere il grado della deroga ai principi generali della contabilità pubblica.
81
In assenza di una specifica disciplina gestionale, la sola esistenza di fondi gestiti “fuori
bilancio” non vale certamente ad affrancare il gestore dalla doverosa osservanza dei principi
legali che regolano l’attività di spesa. Tali principi, che dovrebbero essere fissati dalla stessa
legge che demanda quelle attività gestionali all’organo gestorio della GFB, non possono che
essere desunti dalle norme che disciplinano l’attività di spesa di cui si tratta, in relazione alla
qualità soggettiva del gestore. Ciò vale in particolare per l’acquisto di beni e di servizi e per
l’eventuale affidamento di lavori pubblici.
Quanto testè precisato fa comprendere perché questa problematica non assume
autonoma rilevanza nelle GFB che svolgono un’attività prevalentemente finanziaria (nel senso
sopra precisato) ove, a parte le spese di funzionamento, non sono di regola previste ulteriori
attività di spesa da parte del soggetto gestore e ove la legge ordinariamente disciplina,
direttamente o per relationem, i contenuti fondamentali di siffatta attività.
Diversa pare la situazione relativa alle gestioni fuori bilancio chiamate a svolgere attività
prevalentemente gestionali.
Al riguardo ci si deve quindi interrogare sul reale significato della costituzione di siffatte
gestioni fuori bilancio, specie in assenza di una specifica disciplina che regoli puntualmente
l’attività di spesa. Volendo bandire a priori l’esistenza di un significato surrettiziamente elusivo
della necessaria osservanza dei principi della contabilità pubblica, si potrebbe ritenere che in
questi casi la riconduzione dell’attività di spesa alla forma contabile della gestione fuori bilancio
potrebbe riassumersi, nell’ambito di un’esternalizzazione di funzioni regionali, nell’affermazione
della necessità di un’autonoma e specifica evidenza contabile in ordine all’utilizzo delle risorse
del fondo.
La questione assume poi contenuti particolari nei casi in cui la gestione del fondo (a
carattere prevalentemente gestionale) sia affidata a una società partecipata dalla Regione con
un cumulo tra le due diverse figure soggettive, entrambe estranee all’apparato regionale ed
entrambe affidatarie di un’attività di spesa da sostenere con modalità diverse da quella
ordinaria.
A questo proposito, nelle linee generali e salve le valutazioni che potranno essere
precisamente svolte solo con riferimento alle singole casistiche concrete, si può affermare con
riferimento all’utilizzo dei fondi delle GFB che il principio fondamentale da preservare è quello
della qualità dell’azione di spesa che dovrebbe essere improntata, sempre e comunque, a
criteri di economicità, efficacia, imparzialità e trasparenza, considerato che si tratta pur sempre
dell’utilizzo di risorse pubbliche da parte di soggetti o sostanzialmente pubblici o comunque
sottoposti a vigilanza pubblica. A ben guardare, con riferimento alle GFB i cui organi gestori
siano formalmente estranei all’Amministrazione o non abbiano natura pubblica, siffatte
caratteristiche indirizzano l’interprete verso la nozione di “organismo di diritto pubblico” che è
una nozione, proveniente dalla giurisprudenza comunitaria, oramai recepita anche dal nostro
ordinamento78, a definizione di una categoria di soggetti tenuti all’osservanza dei principi
78 L’art.3 del d.lgs. 12.4.2006 n.163 (cd. codice dei contratti pubblici) definisce l’organismo di diritto pubblico come
qualsiasi organismo, anche in forma societaria:
82
comunitari a tutela della libertà del mercato e della concorrenza nel settore degli appalti
pubblici (di servizi, forniture e lavori) e ciò al fine di assoggettare all’obbligo di un
procedimento concorsuale o quantomeno comparativo anche soggetti che ad altri fini sono
soggetti privati.79
Tenendo presenti tali principi relativi tanto alla doverosa osservanza di regole di condotta
ispirate al buon andamento quanto alla necessaria tutela delle regole del mercato e della
concorrenza, l’attività istruttoria della Sezione ha individuato, tra le trentasette GFB esistenti
nel 2009, ben otto gestioni che si caratterizzano per un’attività di natura prevalentemente
gestionale, in cui l’esistenza del fondo pare strumentale all’esecuzione di determinate attività
demandate all’organo o ente gestore. E’ bene sottolineare che siffatta conclusione si fonda su
una valutazione di prevalenza: ciò vuol dire che le stesse otto gestioni si connotano
(ovviamente) anche per la presenza (non prevalente) di contenuti finanziari, come pure che
anche nelle altre gestioni si configurano momenti gestionali, talvolta di non poco conto, come
accade ad esempio nelle GFB n.19 e n.20 (fondi per interventi nel settore dell’edilizia
abitativa), ove al gestore (Mediocredito FVG spa) sono affidati compiti di istruzione delle
domande dei beneficiari, di determinazione, di concessione e di versamento dei contributi,
mentre gli istituti di credito convenzionati curano la fase di ricezione delle domande dei
beneficiari.
La tabella che segue individua le otto GFB ora in commento, specificando l’obiettivo di
ogni fondo e cioè i contenuti gestionali di cui ora si tratta, il soggetto gestore e la riconduzione
del fondo a una delle tipologie derogatorie previste dall’articolo 25 della legge regionale
n.21/2007.
- istituito per soddisfare specificatamente esigenze di interesse generale, aventi carattere non industriale o
commerciale; - dotato di personalità giuridica; - la cui attività sia finanziata in modo maggioritario dallo Stato, dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di
diritto pubblico oppure la cui gestione sia soggetta al controllo di questi ultimi oppure il cui organo d’amministrazione, di direzione o di vigilanza sia costituito da membri dei quali più della metà è designata dallo
Stato, dagli enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico. 79 Cfr. Consiglio di Stato Sez.VI 30.3.2010 n.3849.
83
GESTIONI FUORI BILANCIO CON ATTIVITÀ PREVALENTEMENTE GESTIONALE n. GFB Obiettivo del fondo Soggetto
gestore Riferimento
alla classificazione
ex art.25 9 Fondo regionale per la protezione
civile - art.33 l.r.n.64/1986 Interventi di protezione civile Presidente della
Regione o Assessore delegato
lett.d)
16 Fondo speciale Gestione immobili Friuli Venezia Giulia - art.3 l.r.n.3/1998
Il fondo viene inteso come strumento contabile per la gestione finanziaria delle attività di gestione immobiliare affidate a una costituenda società di capitali (Gestione immobili FVG spa) sulla base di specifico mandato.
Gestione immobili FVG spa
no
18 Fondo per il comprensorio minerario Cave del Predil - art.5 l.r.n.2/1999
Attuazione dei seguenti interventi, nel quadro delle direttive giuntali, da parte del commissario straordinario di cui si avvale la Giunta regionale nell’esercizio delle funzioni esercitate in via straordinaria, per la parte non delegata o non delegabile agli Enti locali, in attuazione di leggi statali e regionali emanate a favore delle popolazioni e delle zone colpite da degrado conseguente a sfruttamento minerario, con particolare riferimento alle attività di recupero del comprensorio minerario di Cave del Predil: - progettazione, direzione e realizzazione del piano generale di recupero
dell’area ed esecuzione del recupero con uno o più strumenti particolareggiati sentito, nell’ambito della progettazione, il parere dell’Amministrazione comunale di Tarvisio;
- proposta all’Amministrazione regionale e cura, successivamente all’approvazione, dell’attuazione degli accordi di programma relativi a sistemazioni idrauliche e di ripristino ambientale delle aree già sede di attività estrattive;
- esecuzione di opere e attività delegate dal Comune di Tarvisio o dalla Comunità montana del Canal del Ferro–Valcanale;
- esecuzione, su delega dell’Amministrazione regionale, di iniziative comunitarie di sviluppo di turismo tematico.
Commissario straordinario
lett.d)
23 Fondo per l’attuazione degli interventi di competenza regionale per la realizzazione degli uffici regionali di Udine - art.8 c.33 l.r.n.2/2000 CHIUSO NEL 2009
Progettazione e realizzazione delle opere, attuazione degli interventi specificatamente individuati nell'ambito dell'accordo di programma con il Comune di Udine
Commissario straordinario
lett.d)
84
n. GFB Obiettivo del fondo Soggetto gestore
Riferimento alla
classificazione ex art.25
24 Fondo regionale per i servizi forestali - art.5 c.110-114 l.r.n.4/2001
Gestione del Centro servizi per le foreste e le attività della montagna (c.113). La l.r.n.9/2007 art.90 c.2 ha previsto che con le disponibilità del fondo sono realizzati i seguenti interventi: formazione e aggiornamento professionale, ivi comprese le relative attività funzionali e di supporto logistico; promozione di attività di ricerca, di sperimentazione e di didattica; ogni altro intervento rientrante nelle attribuzioni della Direzione centrale competente e autorizzato dalla Giunta regionale.
Direttore del Servizio competente in materia di gestione forestale
lett.c)
25 Fondo speciale per l’internazionalizzazione della Regione - art.9 c.7 l.r.n.3/2002
Favorire le iniziative di sostegno e sviluppo del processo di internazionalizzazione della Regione80
Finest spa no
27 Fondo per la tutela dei corsi d’acqua e della laguna di Grado e Marano - art.55 l.r.n.16/2002
− lavori urgenti di riparazione, manutenzione straordinaria e ripristino di manufatti di difesa e regimazione idraulica
− rilevamenti topografici e morfologici − consulenze e studi specialistici finalizzati alle precedenti attività − spese straordinarie di funzionamento dell'ufficio idrografico e mareografico
regionale e delle reti di rilevamento idrologico − spese straordinarie per il funzionamento del servizio di piena e per i lavori
di pronto intervento idraulico − interventi di rimessione in pristino a seguito di abusi
Direttore centrale ambiente e lavori pubblici
no
33 Fondo per il recupero del castello di Colloredo di Monte Albano di cui all’art.5 c.72 della l.r.n.17/2008
Recupero organico del castello di Colloredo di Monte Albano Commissario straordinario
lett.d)
80 La disamina della documentazione acquisita al controllo ha condotto al riconoscimento di un’attività prevalentemente gestionale in capo al fondo speciale per
l’internazionalizzazione della Regione. Infatti dalle relazioni sui rendiconti emerge che il fondo svolge le seguenti attività: - informazione e assistenza tecnica alle imprese regionali in tema di internazionalizzazione; - promozione all’internazionalizzazione attraverso la partecipazione a seminari, convegni, incontri; - formazione; - raccolta e diffusione di informazioni; - sostegno a iniziative economiche di imprese regionali all’estero (antenna Mosca); - consulenza al Servizio rapporti internazionali della Regione. Nel rendiconto 2009 la prevalenza delle spese è inserita nei codici riguardanti il personale (altri oneri per il personale) e l’acquisto di beni e prestazioni di servizi. Non sono presenti trasferimenti o concessioni di finanziamenti.
85
In relazione agli aspetti costitutivi delle GFB in questione, dalla tabella emerge innanzi
tutto la non uniformità del fenomeno ora in esame sotto il profilo delle motivazioni che
giustificano l’esistenza di queste GFB. Risulta infatti che quattro GFB sono riconducibili alla
tipologia di cui alla lett.d) dell’articolo 2581 ove viene valorizzata l’incompatibilità dell’attività di
spesa del fondo con le procedure ordinarie e quindi il momento organizzativo; una GFB è
invece riconducibile alla tipologia di cui alla lett.c)82 e quindi alla natura delle risorse a sua
disposizione; giusta la precedente classificazione operata dalla Sezione, tre GFB non sono
infine riconducibili ad alcuno dei casi previsti dal predetto articolo 25 della legge regionale
n.21/2007.
Una disomogeneità si manifesta anche per quanto riguarda il soggetto gestore ove è
prevalente l’esistenza di un commissario straordinario (tre casi). Due GFB sono invece affidate
alla gestione di una società partecipata (direttamente83 o indirettamente84) dalla Regione e
sempre due GFB vedono in una struttura direzionale dell’Amministrazione regionale il proprio
soggetto gestore. Nell’ultimo caso (protezione civile) il soggetto gestore è individuato
direttamente nel Presidente della Regione o nell’Assessore da lui delegato.
Pare pertanto che, con riferimento agli elementi costitutivi, non si possa individuare un
comune denominatore che si presti a costituire una chiave di lettura delle particolari forme
gestionali di cui ora si tratta.
In considerazione delle finalità dell’odierno controllo, la disamina si è quindi fatta carico
di verificare la sussistenza e i contenuti di una specifica normativa di disciplina dell’attività
gestionale dei soggetti in questione e in particolare ai fini della spesa.
Anche in un’ottica siffatta è emersa una realtà disomogenea e differenziata nei suoi
contenuti. Accanto a una puntuale disciplina dell’attività di spesa prevista dalla legge e dal
regolamento di attuazione (fondo per la protezione civile), si sono riscontrati casi in cui la
disciplina è dalla legge demandata a una fonte convenzionale (fondo gestione immobili e fondo
per l’internazionalizzazione della Regione), casi che rimandano a una fonte regolamentare
(fondo per i servizi forestali) che però più spesso non reca disposizioni utili per la disciplina
dell’attività di spesa (fondo per il comprensorio minerario Cave del Predil, fondo per la
realizzazione degli uffici di Udine, fondo per il recupero del castello di Colloredo di Monte
81 Gestioni autorizzate con legge regionale in relazione a esigenze specifiche e comprovate, qualora le caratteristiche
dell'istruttoria e la natura del procedimento di spesa non siano compatibili con i meccanismi ordinari di erogazione della spesa pubblica.
82 Gestioni le cui entrate derivino principalmente dalla cessione a pagamento, a carico degli utenti o degli acquirenti, di beni e servizi.
83 E’ il caso di Gestione immobili FVG spa. 84 E’ il caso di Finest spa che è partecipata da Friulia spa. Più precisamente “Finest spa” è controllata da Friulia spa al
73,23%. La finalità, prevista nello statuto, è di “creare le condizioni per la nascita e lo sviluppo di iniziative di collaborazione commerciale e industriale, nel quadro di una politica di cooperazione economica e finanziaria e coerentemente con gli indirizzi generali di politica commerciale estera stabiliti dal CIPES, in Austria, nei Paesi dell’Europa centrale e balcanica, nonché nei Paesi già appartenenti all’Unione sovietica, a opera di imprese aventi stabile e prevalente organizzazione nella Regione Friuli Venezia Giulia, Veneto e Trentino-Alto Adige, ovvero da imprese o società aventi stabile organizzazione in uno Stato dell’Unione europea controllate da imprese residenti nelle menzionate Regioni, quale interlocutore privilegiato delle imprese stesse.” Sotto il profilo operativo lo statuto prevede, nell’oggetto sociale, l’assunzione di partecipazioni e la concessione di finanziamenti alle imprese citate nelle suddette finalità.
86
Albano) e casi in cui sono del tutto assenti specifiche indicazioni rilevanti ai fini de quo (fondo
per la tutela dei corsi d’acqua e della laguna di Grado e di Marano).
Più precisamente la disamina degli atti ha evidenziato ai fini che ora interessano una
situazione così sintetizzabile:
1) Fondo regionale per la protezione civile (n.9)
Le modalità gestorie sono previste dalla legge regionale n.64/1986 e dal decreto del
Presidente della Regione n.195/2005 (regolamento per le spese in economia relative a
lavori, forniture e servizi).
2) Fondo speciale gestione immobili Friuli Venezia Giulia (n.16)
L’articolo 3, comma 5, della legge regionale n.3/1998 prevede che:“... l’Amministrazione
regionale è autorizzata a stipulare apposita convenzione con la società ... in cui siano
stabiliti i termini e le modalità della gestione immobiliare e finanziaria …”.
L’articolo 6 del mandato speciale con rappresentanza stabilisce che: “... la società si
attiene alle disposizioni legislative e regolamentari proprie della Regione anche in materia di
affidamento di incarichi professionali e di appalti di lavori e forniture di beni e servizi”.
Le relazioni ai rendiconti riportano le attività poste in essere, ma non le procedure
seguite.
3) Fondo per il comprensorio minerario Cave del Predil (n.18)
L’articolo 5, comma 3, della legge regionale n.2/1999 prevede che “il fondo è
amministrato dal commissario straordinario nell’ambito delle direttive impartite dalla Giunta
regionale e con modalità di gestione da stabilirsi con apposito regolamento …”.
Il regolamento per la gestione del fondo, emesso con decreto del Presidente della Regione
n.250/1999, non prevede norme specifiche in materia di procedure di spesa.
Le relazioni allegate ai rendiconti indicano, in taluni casi, le procedure seguite tra le quali
gare, indagini di mercato, affidamenti diretti, trattative private, procedure negoziate.
4) Fondo per l’attuazione degli interventi di competenza regionale per la realizzazione degli
uffici regionali di Udine (n.23)
L’articolo 8, comma 35, della legge regionale n.2/2000 prevede che sia approvato “…
apposito regolamento per l’amministrazione del fondo …”.
Il regolamento per la gestione del fondo, emesso con decreto del Presidente della Regione
n.161/2000, non prevede norme specifiche in materia di procedure di spesa.
Le relazioni allegate ai rendiconti indicano, in taluni e limitati casi e comunque molto
sinteticamente, le procedure seguite.
5) Fondo regionale per i servizi forestali (n.24)
L’articolo 5, comma 113, della legge regionale n.4/2001 prevede che “… le modalità di
gestione del fondo possono essere stabilite con apposito regolamento”.
Il regolamento per la gestione del fondo, emesso con decreto del Presidente della Regione
n.162/2003, prevede norme specifiche in materia di procedure di spesa, in particolare
l’articolo 2 indica le tipologie di spese sostenibili, l’articolo 4 stabilisce un limite d’importo,
l’articolo 5 e ss. indicano le modalità di esecuzione delle spese in economia.
87
La relazione allegata al rendiconto 2009 (e in modo analogo anche quella del 2008)
precisa che: “In molteplici casi per l’acquisizione di forniture o servizi si è fatto ricorso alle
procedure di cui al decreto del Presidente della Regione 20 ottobre 2004 n.343/Pres.
regolamento per l’acquisizione di beni e servizi in economia della Direzione centrale risorse
agricole, naturali, forestali e montagna, o in alternativa alle procedure di cui al decreto del
Presidente della Regione 5 giugno 2003 n.0162/Pres. regolamento per la gestione del fondo
del Centro servizi per le foreste e le attività della montagna. Si segnala inoltre che per
alcuni interventi si è fatto ricorso alla disciplina organica dei lavori pubblici di cui alla legge
regionale 31 maggio 2002 n.14 e relativi regolamenti attuativi".
6) Fondo speciale per l’internazionalizzazione della Regione (n.25)
L’articolo 9, comma 8, della legge regionale n.3/2002 prevede che “… l’Amministrazione
regionale stipula con Finest spa una convenzione, … per il conferimento del mandato, la
definizione delle modalità di funzionamento e di utilizzazione del fondo …”.
Nella relazione al rendiconto 2008 sono indicate con evidenza separata le procedure
operative seguite per la selezione di consulenti e per gli acquisti di beni/servizi.
7) Fondo per la tutela dei corsi d’acqua e della laguna di Grado e Marano (n.27)
Non vi sono indicazioni sulle procedure di erogazione delle spese né nella legge né nelle
relazioni ai rendiconti.
8) Fondo per il recupero del castello di Colloredo di Monte Albano (n.33)
L’articolo 5, comma 73, della legge regionale n.17/2008 prevede che venga “… emanato il
regolamento per l’amministrazione del fondo …”.
Il regolamento per la gestione del fondo, emesso con decreto del Presidente della Regione
n.094/2009, non prevede norme specifiche in materia di procedure di spesa.
La relazione allegata al rendiconto 2009 non indica le procedure seguite in tema di spese.
Va peraltro segnalato che, ai fini della costituzione dell’ufficio di direzione dei lavori di
recupero del castello, il commissario straordinario ha ritenuto di esperire una preventiva
indagine presso l’Amministrazione regionale al fine di verificare85 l’esistenza di eventuali
idonee figure professionali in servizio presso l’Amministrazione medesima. Ciò, ai sensi
dell’articolo 15 della legge regionale 23 luglio 2009 n.12, secondo il quale il ricorso a un
incarico esterno deve essere preceduto dall’accertamento dell’impossibilità oggettiva di
utilizzare le risorse umane disponibili all’interno dell’Amministrazione.
La disamina dello specifico quadro normativo di riferimento ha quindi consentito di
rilevare l’assenza di un’organica disciplina specialistica che, per quanto concerne le fasi della
spesa, coinvolga unitariamente l’intero fenomeno delle GFB, come pure l’esistenza di una
disciplina specialistica settoriale: con riferimento alle GFB prese in considerazione in questa
sede, solo in determinati (e rari) casi sussistono, al necessario livello legislativo, esplicite
regole e principi di condotta cui i soggetti gestori sono tenuti a uniformarsi.
85 Cfr. circ.n.2 del 15.1.2010 della Direzione centrale funzione pubblica.
88
Ne consegue che le attività gestionali che comportano spesa da parte dei soggetti gestori
delle GFB non possono che avvenire in ossequio ai principi generali, in relazione alla tipologia e
alla materia cui la spesa accede e tenuto conto della natura soggettiva del gestore.
Salvo l’esame che è stato condotto, quale appendice della DAS sul rendiconto 2009, sul
fondo della protezione civile, esula però dalle finalità dell’odierno controllo una verifica della
legittimità e regolarità di siffatte operazioni da parte delle GFB, nonchè lo svolgimento di
sistematiche valutazioni in ordine all’efficacia e all’economicità delle gestioni stesse. Per altro
verso non può essere sottaciuto che una finalità del presente controllo è proprio quella di
costituire un’adeguata fonte di cognizione di un fenomeno assai articolato, al fine di indirizzare
i futuri controlli della Sezione verso situazioni e soggetti, che, sulla base dell’odierno riscontro,
paiono meritevoli di attenzione.
89
5 ANALISI FINANZIARIA DEL TRIENNIO 2007-2009
La seguente disamina finanziaria afferente i rapporti tra Regione e gestioni fuori bilancio,
riferita al triennio 2007-2009, si propone due obiettivi fondamentali, il primo dei quali è
strumentale al secondo. Si intende cioè:
1. operare una specificazione dei flussi finanziari rilevati annualmente nell’ambito della
relazione accessoria al giudizio di parificazione, circoscrivendo ai fini dell’odierna disamina
la nozione di flusso finanziario alle sole risorse strettamente riferibili alle caratteristiche
ontologiche e teleologiche delle singole gestioni fuori bilancio;
2. sulla base di tale rilevazione, rappresentare gli andamenti dei dati finanziari delle gestioni
fuori bilancio, ai fini di verificare la capacità di utilizzo delle risorse a disposizione.
Deve essere precisato che le risultanze dell’analisi possiedono un significato
esclusivamente finanziario, che non è di per sé idoneo a fornire sufficienti elementi per una
valutazione delle cause che determinano tali risultanze, essendo piuttosto utile per indirizzare,
secondo la metodologia dichiarata nella parte introduttiva di questa relazione, futuri riscontri di
carattere gestionale verso soggetti e situazioni che, sulla base dell’analisi finanziaria, risultano
meritevoli di attenzione.
5.1 Premessa metodologica e terminologica
Prima di procedere all'analisi finanziaria, è opportuno esporre alcune precisazioni di
carattere metodologico e terminologico.
Per ciascun anno del triennio 2007-2009 le gestioni fuori bilancio nn.13, 14, 15, 28 e,
limitatamente agli anni 2007 e 2008, la gestione fuori bilancio n.31 si differenziano dalle altre
per il fatto che l’esercizio contabile non decorre dall’1.1 al 31.12 dell’anno di riferimento, ma
ha inizio l’1.7 dell’anno precedente e termina il 30.6 dell’anno di riferimento. Questo
disallineamento dei dati relativi ai flussi di cassa delle cinque gestioni fuori bilancio
summenzionate rispetto alle restanti deve essere tenuto presente nel momento in cui si va a
individuare il legame esistente tra i flussi di cassa delle gestioni fuori bilancio e le entrate e
spese della Regione a beneficio delle gestioni stesse, dal momento che queste ultime sono da
riferirsi all’esercizio finanziario del bilancio regionale e quindi al periodo che va dall’1.1 al 31.12
di ciascun anno preso in considerazione86.
86 Con particolare riferimento alla gestione n.31, ai fini delle analisi da effettuare, per l’anno 2007 sono stati
considerati i flussi di cui al rendiconto 2006-2007 (periodo 1.7.2006–30.6.2007), per l’anno 2008 quelli di cui al rendiconto 2007-2008 (periodo 1.7.2007–30.6.2008), per l’anno 2009 quelli di cui al rendiconto 2009 (periodo 1.1.2009–31.12.2009) unitamente a quelli di cui al rendiconto redatto ad hoc per il secondo semestre 2008 (periodo 1.7.2008–31.12.2008).
90
Con il termine giacenza iniziale si intende l’ammontare del fondo di cassa all’inizio
dell’esercizio, quindi all’1.1 dell’anno di riferimento, tranne che per le gestioni fuori bilancio
nn.13, 14, 15, 28 e 31 dove si fa invece riferimento all’1.7 dell’anno precedente.
La giacenza finale, d'altro canto, rappresenta invece l’ammontare del fondo di cassa al
termine dell’anno di riferimento, dunque al 31.12 dello stesso, tranne che per le gestioni fuori
bilancio nn.13, 14, 15 e 28 per ciascun anno del triennio 2007-2009, e per la gestione fuori
bilancio n.31 per gli anni 2007 e 2008, dove la fine dell’esercizio coincide con il 30.6 dell’anno
di riferimento. L’esercizio preso in considerazione, per quanto le decorrenze iniziali (1.1 oppure
1.7) e finali (31.12 oppure 30.6) non siano sempre le stesse per ciascuna gestione fuori
bilancio, ha comunque sempre durata di un anno, a eccezione, e per i motivi meglio esposti
precedentemente, della gestione fuori bilancio n.31 che, per il solo esercizio 2009, presenta un
esercizio di durata pari a un anno e mezzo (1 luglio 2008 - 31 dicembre 2009).
Si fa infine presente che le elaborazioni effettuate in questa sede ed esposte nel
prosieguo sono state effettuate con dati che la Sezione di controllo ha tratto dai rendiconti
finanziari relativi agli anni 2007, 2008 e 2009 delle gestioni fuori bilancio attive nel triennio di
riferimento.87
87 Si è riscontrato nel corso dell'analisi che alcuni dati a suo tempo inviati dalla Regione ai fini della relazione
accessoria alla parificazione del rendiconto generale non corrispondono a quelli riportati nei rendiconti finanziari delle singole gestioni fuori bilancio. In particolare si sono rilevate le seguenti discrepanze di una certa entità: - gestione fuori bilancio n.1
ANNO 2007: Rendiconto: entrate = 42.360.824,86; spese = 38.134.625,01 Parifica: entrate = 39.298.050,36; spese = 35.071.850,51 C’è una differenza di euro 3.062.774,50 sia per le entrate sia per le spese.
ANNO 2008: Rendiconto: entrate = 43.650.325,85; spese = 40.049.757,40 Parifica: entrate = 43.649.248,25; spese = 40.048.679,80 C’è una differenza di euro 1.077,60 sia per le entrate sia per le spese.
- gestione fuori bilancio n.2 ANNO 2007: Rendiconto: entrate = 106.316.284,78; spese = 109.353.382,80
Parifica: entrate = 106.316.016,06; spese = 109.353.114,08 C’è una differenza di euro 268,72 sia per le entrate sia per le spese.
ANNO 2008: Rendiconto: entrate = 98.930.939,70; spese = 112.730.884,68 Parifica: entrate = 83.930.939,70; spese = 97.730.884,68 C’è una differenza di euro 15.000.000,00 sia per le entrate sia per le spese.
- gestione fuori bilancio n.3 ANNO 2008: Rendiconto: entrate = 41.085.965,64; spese = 64.196.371,47
Parifica: entrate = 41.082.988,17; spese = 64.193.394,00 C’è una differenza di euro 2.977,47 sia per le entrate sia per le spese.
- gestione fuori bilancio n.6 ANNO 2008: Rendiconto: entrate = 101,42; spese = 33.320,78
Parifica: entrate = 0; spese = 33.219,36 C’è una differenza di euro 101,42 sia per le entrate sia per le spese.
ANNO 2009: Rendiconto: entrate = 2.431,50; spese = 57.065,26 Parifica: entrate = 0; spese = 54.633,76 C’è una differenza di euro 2.431,50 sia per le entrate sia per le spese.
- gestione fuori bilancio n.16 ANNO 2008: Rendiconto: entrate = 2.733.450,54; spese = 3.903.729,43
Parifica: entrate = 2.726.552,93; spese = 3.896.831,82 C’è una differenza di euro 6.897,61 sia per le entrate sia per le spese.
Si evidenzia come il dato trasmesso ai fini della parifica risulti sempre inferiore a quello riportato nei rendiconti delle singole gestioni.
91
5.2 Contenuti dell'analisi svolta sulle spese regionali a favore delle gestioni fuori bilancio (individuazione della spesa regionale immediatamente riferibile alle finalità tipiche delle gestioni fuori bilancio)
Come anticipato, l'analisi finanziaria è innanzi tutto finalizzata a individuare, nell'ambito
dell'importo complessivo dei pagamenti eseguiti dalla Regione, la consistenza delle risorse
regionali che attengono immediatamente alle finalità tipiche di ogni singola gestione fuori
bilancio, escludendo le voci di spesa di carattere accessorio o non propriamente pertinenti con
tali finalità.
Al riguardo deve essere preliminarmente precisato che l’analisi è riferita alle sole
situazioni (ventidue gestioni fuori bilancio) in cui nel triennio 2007-2009 siano stati effettuati
trasferimenti (nella forma di pagamenti complessivi, dal momento che il bilancio delle gestioni
è di cassa) da parte della Regione a favore di gestioni fuori bilancio88.
Siffatti pagamenti sono riportati nella tabella che segue, ove sono evidenziati, per ogni
gestione fuori bilancio, i pagamenti complessivi della Regione, come comunicati in occasione
delle attività istruttorie afferenti i giudizi di parifica per gli anni 2007-2009.
FLUSSI FINANZIARI REGIONALI (PAGAMENTI COMPLESSIVI) A FAVORE DELLE GFB Gestione fuori bilancio 2007 2008 2009
5 1.550.000,00 1.550.000,00 3.262.054,19 7 --- 1.000.000,00 --- 8 11.656.194,26 7.610.679,82 13.800.000,00 9 130.407.962,35 106.828.138,03 98.673.074,79
10 5.275.000,00 3.140.000,00 4.561.754,96 11 --- 3.646.000,00 --- 12 50.216.124,26 1.015.066,63 13.861.721,92 15 53.843.895,54 58.200.000,00 48.043.104,73 16 7.676.517,67 2.703.113,48 3.904.022,71 17 2.715.000,00 --- 1.600.000,00 18 4.574.164,32 6.682.186,46 1.294.000,00 22 41.296,55* --- --- 23 9.807.644,51 --- --- 24 120.000,00 2.576.000,00 2.196.814,68 25 307.000,00 300.000,00 --- 26 7.000.000,00 3.476.068,41 295.199,66 28 12.500.000,00 10.000.000,00 9.000.000,00 30 500.000,00 --- --- 31 10.000.000,00 10.000.000,00 10.000.000,00 32 --- --- 59.292.233,09 33 --- --- 529.440,04 34 --- --- 400.000.000,00
TOTALE 308.190.799,46 218.727.252,83 670.313.420,77 * Per errore materiale il dato comunicato dalla Regione e riportato in parifica 2007 risultava pari a € 41.295,55.
Ai fini dell’analisi si è innanzitutto verificata la correttezza contabile dei dati comunicati
dalla Regione. A tale fine, è emersa in primo luogo la necessità di avere contezza di tutti i
capitoli di spesa del bilancio regionale afferenti le gestioni stesse, al fine di porre in relazione il
dato complessivo trasmesso con le risultanze da rendiconto dei singoli capitoli. A riscontro
della relativa richiesta formulata da questa Sezione, la Direzione centrale finanze, patrimonio e
88 Pertanto 15 gestioni su 37 non sono state finanziate dalla Regione nel triennio preso in considerazione.
92
programmazione ha provveduto a trasmettere l'elenco dei capitoli interessati nel triennio
2007-200989.
In secondo luogo, tenendo conto della finalità ultima del controllo, che mira a elaborare
indicatori di risultato basati sull'analisi dei trasferimenti di risorse da parte della Regione e
dell'utilizzo delle risorse da parte della gestione fuori bilancio, si è reso necessario, per
individuare il trasferimento regionale netto (direttamente connesso alle finalità della gestione),
enucleare le voci accessorie, tra cui assumono rilevante importanza quelle (riportate in partite
di giro) afferenti ritenute previdenziali, assistenziali e fiscali. Di tali voci accessorie, come
esposto in allegato 2.2, si è analizzata singolarmente la pertinenza con la voce principale di
spesa.
In terzo luogo, sempre nell'ottica di individuare il trasferimento di risorse regionali
immediatamente attinenti alle finalità di ogni singola gestione, sono state rilevate voci relative
a capitoli ibridi, che finanziano indifferentemente spese dirette della Regione e spese che
sosterrà la gestione fuori bilancio.
Il quadro di raccordo fra il dato afferente i pagamenti complessivi comunicato dalla
Regione e utilizzato per la disamina generale sui flussi finanziari in sede di parifica e i dati
risultanti dall’analisi dei capitoli indicati e rilevanti per ogni gestione fuori bilancio è riportato,
con riferimento alle gestioni di cui sopra, nelle tabelle allegate sub 2.1 alla presente relazione.
Come si può dedurre dal citato allegato 2.1, è stata verificata la congruità, sia nella tipologia
della spesa regionale sia nell’importo, tra i dati comunicati e quelli desumibili dalle risultanze
dell’analisi dei singoli capitoli per tutte le gestioni fuori bilancio. Tuttavia in relazione alle
gestioni fuori bilancio n.5 (fondo sociale dipendenti) per il capitolo 9882 (esercizio 2009), n.8
(interventi settore agricolo) per il capitolo 9874 (esercizio 2009), n.9 (protezione civile) per i
capitoli 4145 (esercizi 2007-2009), 4146 (esercizi 2007 e 2009), 4152 (esercizio 2009) e 9882
(esercizio 2009), n.12 (integrazione indennità buonuscita) per i capitoli 9670 e 9881 (esercizi
2007-2009) e 55990 (esercizio 2009), n.16 (gestione immobili) per i capitoli 149791 (esercizi
2007-2009), 1321 e 145792 (esercizi 2008-2009), 1320 e 149693 (esercizio 2009), n.24
(servizi forestali) per i capitoli 568 e 8496 (esercizio 2009) e n.26 (emergenze in agricoltura)
per il capitolo 7109 (esercizi 2008-2009), non è stata rilevata un’immediata coincidenza tra i
dati e si sono pertanto resi necessari ulteriori approfondimenti. In relazione a tali fattispecie,
l'analisi si è sviluppata quindi su due fronti: individuazione delle voci accessorie e
individuazione delle voci relative a capitoli ibridi, al fine di approdare alla definizione delle
risorse nette, trasferite dalla Regione per sostenere le finalità di ogni gestione fuori bilancio.
L'analisi ha richiesto l'esame dei mandati di pagamento (attraverso l'acquisizione della
situazione partitaria) a favore delle gestioni fuori bilancio in tutti quei casi in cui una totale
corrispondenza non risultasse già dai rispettivi rendiconti (Regione - gestione fuori bilancio).
89 Le gestioni per le quali non sono stati indicati capitoli di conferimenti regionali sono state alimentate nel triennio da
rientri o da finanziamenti di altri soggetti oppure non hanno avuto alcuna entrata. 90 Si tratta di spese tramite funzionario delegato. 91 Si tratta di spese tramite funzionario delegato. 92 Si tratta di spese tramite funzionario delegato. 93 Si tratta di spese tramite funzionario delegato.
93
Il percorso conoscitivo condotto ai fini dell’individuazione delle voci accessorie contenute
nei pagamenti regionali alle gestioni fuori bilancio è riportato nell’allegato 2.2 a questa
relazione e investe i capitoli 4145, 4146, 4152, 9874, 9881 e 9882. La disamina ha condotto a
concludere per l’accessorietà del capitolo 9881 relativo alla gestione n.12 e del capitolo 9882
relativo alle gestioni nn.5 e 9, entrambi partite di giro. Nei confronti dei capitoli 4145, 4146 e
4152 per la gestione n.9 e 9874 per la gestione n.8, gli approfondimenti condotti hanno fatto
invece propendere per una diversa qualificazione degli stessi: vanno cioè considerati attinenti
alle finalità delle singole gestioni interessate, pur essendo iscritti al titolo IV della spesa
regionale come partite di giro.
La seconda direttrice di analisi ha preso avvio dai dati trasmessi dalla Regione in base ai
quali, accanto a capitoli espressamente dedicati relativi ai conferimenti a favore di un fondo,
sussistono anche capitoli la cui denominazione, lungi dal riferirsi a una gestione extra bilancio,
appare piuttosto genericamente individuare una spesa che la Regione sostiene direttamente.
L'approfondimento al riguardo compiuto ha evidenziato che tali capitoli sono destinati non solo
a conferimenti verso gestioni fuori bilancio, ma anche a spese sostenute dalla Regione o
direttamente o attraverso funzionario delegato. L’analisi ha interessato i capitoli 9670, 559,
1321, 1497, 1320, 1457, 1496, 568, 8496 e 7109. I riscontri effettuati con riferimento
particolare alle gestioni di cui si espongono le singolarità nell’allegato 2.3 hanno messo in
evidenza come il carattere ibrido di un capitolo non abbia in concreto esercitato, ai fini che ora
interessano (individuazione delle risorse ontologicamente e teleologicamente riferibili alla
gestione fuori bilancio), alcuna influenza sui dati contabili, bensì incida sulla intrinseca
struttura del bilancio, creando una distonia con il carattere eccezionale della gestione fuori
bilancio che richiederebbe una chiara evidenza del trattamento contabile cui sono assoggettate
le risorse a tale fine allocate. Tale situazione è infatti atta a generare gravi, seppur limitate
numericamente, criticità che, in termini generali e con riferimento ai principi contabili e di
bilancio espressi agli articoli 2 e 3 della legge regionale di contabilità, possono così
sintetizzarsi:
− frammistione in uno stesso capitolo di risorse da gestire nell'ambito del bilancio regionale e
di risorse da gestire fuori bilancio: ciò pare in contrasto con la radicale diversità dei
rispettivi criteri di gestione, essendo le prime (risorse ordinarie) soggette alle normali
regole di contabilità, le seconde (gestioni fuori bilancio) esentate invece dalle stesse in
virtù di eccezionali caratteristiche individuate e riconosciute dalla legge speciale istitutiva;
− come conseguenza del punto precedente, vulnus di programmazione, che si concretizza
nell'assenza nel bilancio regionale di una chiara predeterminazione delle risorse necessarie
a gestire i fondi fuori bilancio: la quantificazione dipende solo dall'atto di impegno assunto
sul capitolo;
− difetto di trasparenza contabile: dai documenti contabili non è possibile rinvenire il dato,
separato dagli altri flussi, relativo alle sole gestioni fuori bilancio.
Quanto osservato pare che conduca ineludibilmente a una conclusione alternativa: se il
capitolo è indifferentemente utilizzato (spesa ordinaria / gestione fuori bilancio),
94
− o la gestione fuori bilancio non è sufficientemente giustificata,
− oppure la descrizione e la finalizzazione del capitolo sono improprie.
In esito all’analisi come sopra condotta, secondo le due direttrici seguite (voci accessorie
e capitoli ibridi), sono state pertanto individuate le risorse immediatamente pertinenti con la
finalità tipica della gestione fuori bilancio e cioè effettivamente finalizzate a contribuire al
raggiungimento degli obiettivi per i quali ogni gestione è stata istituita. Il risultato dell’analisi
finora condotta, che costituirà il punto di partenza per le successive valutazioni, è
rappresentato nella tabella che segue, che evidenzia per ogni gestione il trasferimento netto
della Regione in termini di pagamenti complessivi, inteso come risorse finanziarie che la
Regione distoglie dalla propria disponibilità per affidarne la gestione a soggetti che operano al
di fuori del bilancio regionale. Nella colonna "variazione" si riporta, per ogni anno, la differenza
monetaria tra l'importo comunicato come "flusso" dalla Regione in occasione dei precedenti
giudizi di parifica e il dato elaborato in questa sede e qualificato come "trasferimento netto".
95
TRASFERIMENTO NETTO DALLA REGIONE ALLE GESTIONI FUORI BILANCIO E VARIAZIONI RISPETTO AL TRASFERIMENTO LORDO GFB 2007 variazione 2008 variazione 2009 variazione
5 1.550.000,00 1.550.000,00 1.900.000,00 - 1.362.054,19 7 --- 1.000.000,00 --- 8 11.656.194,26 7.610.679,82 13.800.000,00 9 130.407.962,35 106.828.138,03 98.658.342,30 - 14.732,49
10 5.275.000,00 3.140.000,00 4.561.754,96 11 --- 3.646.000,00 --- 12 629.477,73 - 49.586.646,5394 599.474,00 - 415.592,63 13.323.417,45 - 538.304,47 15 53.843.895,54 58.200.000,00 48.043.104,73 16 7.676.517,67 2.703.113,48 3.904.022,71 17 2.715.000,00 --- 1.600.000,00 18 4.574.164,32 6.682.186,46 1.294.000,00 22 41.296,55 --- --- 23 9.807.644,51 --- --- 24 120.000,00 2.576.000,00 2.196.814,68 25 307.000,00 300.000,00 --- 26 7.000.000,00 3.476.068,41 295.199,66 28 12.500.000,00 10.000.000,00 9.000.000,00 30 500.000,00 --- --- 31 10.000.000,00 10.000.000,00 10.000.000,00 32 --- --- 59.292.233,09 33 --- --- 529.440,04 34 --- --- 400.000.000,00
TOTALE 258.604.152,93 - 49.586.646,53 218.311.660,20 - 415.592,63 668.398.329,62 - 1.915.091,15
94 Vedi per i dettagli la scheda riferita al fondo n.12 per l'anno 2007 nell'allegato 2.1.
96
Sulla base dei dati esposti si sono costruiti gli indicatori che rappresentano l'incidenza del
trasferimento netto regionale rispetto al totale delle entrate di ogni gestione fuori bilancio. Il
trasferimento netto complessivo della Regione, inteso quindi come l’insieme dei pagamenti
complessivi epurati delle somme che configurano voci accessorie, a favore delle gestioni fuori
bilancio ammonta a euro 258.604.152,93 nel 2007, a euro 218.311.660,20 nel 2008 e a euro
668.398.329,62 nel 2009 (cfr. precedente tabella). Le entrate totali complessive delle gestioni
fuori bilancio interessate da trasferimenti della Regione ammontano invece a euro
283.969.602,50 nel 2007, a euro 255.026.696,59 nel 2008 e a euro 833.452.708,13 nel 2009,
come riportato nella seguente tabella95.
ENTRATE COMPLESSIVE DELLE GESTIONI FUORI BILANCIO INTERESSATE DA TRASFERIMENTI REGIONALI
GESTIONE FUORI BILANCIO 2007 2008 2009
5 3.235.316,32 3.145.663,69 2.593.825,09
7 1.001.350,30
8 25.000.970,24 20.628.249,92 58.442.371,01
9 138.928.252,64 118.389.933,57 116.589.154,78
10 5.283.794,62 3.147.129,17 4.571.484,14
11 14.221.465,48
12 6.955.460,24 11.454.630,07 18.999.288,01
15 42.618.260,40 49.024.442,11 99.684.800,34
16 7.724.284,40 2.733.450,54 3.908.548,12
17 7.563.015,32 36.087.595,56
18 4.957.131,33 7.029.497,78 1.496.269,71
22 42.959,89
23 9.988.841,03
24 202.652,83 2.684.239,37 2.306.462,04
25 311.203,92 303.461,52
26 7.009.747,87 3.594.031,28 308.293,04
28 8.556.797,45 7.622.602,48 13.329.340,11
30 500.010,83
31 15.090.903,17 10.046.549,31 15.083.332,02
32 59.374.190,93
33 529.440,04
34 400.148.313,19
TOTALE 283.969.602,50 255.026.696,59 833.452.708,13
Per ciascuna delle ventidue gestioni fuori bilancio interessate in almeno uno degli anni del
triennio 2007-2009 da trasferimenti netti da parte della Regione, e dunque per le gestioni fuori
bilancio nn.5, 8, 9, 10, 12, 15, 16, 18, 24, 26, 28 e 31 per ogni anno del triennio, per le nn.22,
23 e 30 per il 2007, per le nn.7 e 11 per il 2008, per le nn.32, 33, e 34 per il 2009, per la n.17
per il 2007 e per il 2009, per la n.25 per il 2007 e per il 2008, l’incidenza sul totale delle
entrate della gestione fuori bilancio del corrispondente trasferimento netto della Regione
95 Se si considerano le entrate totali complessive di tutte le gestioni fuori bilancio, anche di quelle prive di conferimenti
regionali, i valori sono pari a euro 487.402.097,58 nel 2007, a euro 447.298.293,99 nel 2008 e a euro 1.242.060.619,30 nel 2009.
97
assume valori che sono quasi sempre elevati. Si riportano nella tabella che segue i valori
ottenuti in corrispondenza di tale indicatore, facendo presente che, dove la percentuale appare
più bassa, risulta più marcata l'alimentazione esterna rispetto a quella regionale.
INCIDENZA DEI TRASFERIMENTI REGIONALI SULLE ENTRATE DELLE GESTIONI FUORI BILANCIO trasferimento netto della Regione / entrate totali della
gestione fuori bilancio GESTIONE FUORI BILANCIO
2007 2008 2009
1
2
3
4
5 47,91% 49,27% 73,25%
6
7 99,87%
8 46,62% 36,89% 23,61%
9 93,87% 90,23% 84,62%
10 99,83% 99,77% 99,79%
11 25,64%
12 9,05% 5,23% 70,13%
13
14
15 126,34% 118,72% 48,20%
16 99,38% 98,89% 99,88%
17 35,90% 4,43%
18 92,27% 95,06% 86,48%
19
20
21
22 96,13%
23 98,19%
24 59,21% 95,97% 95,25%
25 98,65% 98,86%
26 99,86% 96,72% 95,75%
27
28 146,08% 131,19% 67,52%
29
30 100,00%
31 66,27% 99,54% 66,30%
32 99,86%
33 100,00%
34 99,96%
35
36
37*
TOTALE 91,07% 85,60% 80,20%
* il fondo non è stato ancora attivato
98
Deve essere precisato che i valori percentuali di cui alle gestioni fuori bilancio nn.15, 28 e
31 (percentuali riportate in corsivo), traggono fondamento nel fatto che il trasferimento della
Regione è da riferirsi al bilancio della stessa e dunque al periodo 1.1–31.12 dell’anno di
riferimento, mentre le entrate totali delle tre gestioni fuori bilancio sono da riferirsi al periodo
che va dall’1.7 dell’anno precedente fino al 30.6 dell’anno di riferimento e, per la gestione fuori
bilancio n.31 per il solo anno 2009, dall’1 luglio 2008 al 31 dicembre 2009.
Per tale motivo si ritiene preferibile evitare commenti sui dati relativi alle incidenze in
quanto il disallineamento tra i flussi delle tre gestioni fuori bilancio e quelli della Regione
potrebbe portare a conclusioni distorte. Ciò nonostante, per queste tre particolari gestioni fuori
bilancio, è stato comunque calcolato un indicatore, ottenuto dal rapporto tra i trasferimenti
netti dalla Regione (individuati sulla base dell'esercizio finanziario regionale) e le corrispondenti
entrate delle gestioni fuori bilancio (individuate sulla base dei rendiconti afferenti i periodi
come sopra specificati).
Nei confronti di tutte le altre gestioni, si ritiene di evidenziare che le gestioni fuori
bilancio nn.7, 9, 10, 16, 18, 22, 23, 24, 25, 26, 30, 32, 33 e 34 presentano, negli anni
interessati da trasferimenti netti da parte della Regione, incidenze sulle rispettive entrate totali
con valori che vanno, se si esclude un 59,21% della gestione n.24 per il 2007, da un minimo
dell’84,62% della n.9 per il 2009 a un massimo del 100% per la n.30 per il 2007 e per la n.33
per il 2009 (si tratta per entrambe del primo conferimento), e che quindi, come già anticipato
in precedenza, si presentano decisamente elevati.
Le restanti cinque gestioni fuori bilancio presentano invece incidenze percentuali più
basse e con andamenti più altalenanti. In particolare la gestione fuori bilancio n.5 è
caratterizzata da valori pari al 47,91% nel 2007, 49,27% nel 2008 e 73,25% nel 2009. Per la
gestione fuori bilancio n.8 le incidenze del trasferimento netto sulle proprie entrate totali è pari
al 46,62% nel 2007, 36,89% nel 2008 e 23,61% nel 2009, mentre la n.11 presenta un valore
del 25,64% nel 2008. L’irregolarità degli andamenti si accentua per la gestione fuori bilancio
n.12 che presenta valori del 9,05% nel 2007, 5,23% nel 2008 e 70,13% nel 2009 e per la n.17
che è caratterizzata da un 35,90% nel 2007 e da un 4,43% nel 2009.
A conferma dell’elevata incidenza del trasferimento netto della Regione a favore delle
gestioni fuori bilancio si evidenzia anche l’incidenza totale del trasferimento netto complessivo
sulle entrate di tutte le gestioni fuori bilancio interessate da trasferimenti netti in almeno uno
degli anni del triennio 2007-2009, dunque diciassette per il 2007, quindici per il 2008 e sedici
per il 2009. I valori così ottenuti sono stati del 91,07% per il 2007, dell’85,60% per il 2008 e
dell'80,20% per il 2009.
Anche escludendo le gestioni fuori bilancio nn.15, 28 e 31 per i motivi meglio specificati
sopra, i valori restano comunque elevati (83,72% per il 2007, 74,40% per il 2008 e 85,26%
per il 2009). Se poi si considera l’incidenza del trasferimento netto complessivo sulle entrate
totali complessive di tutte le gestioni fuori bilancio attive nei rispettivi anni del triennio 2007-
2009, le percentuali d’incidenza si attestano sul 53,06% per il 2007, sul 48,81% per il 2008 e
sul 53,81% per il 2009.
99
Si riportano di seguito i grafici che mettono in evidenza l’entità espressa in termini
monetari del trasferimento netto complessivo e delle entrate totali complessive, sia con
riferimento alle sole gestioni fuori bilancio interessate da trasferimenti della Regione sia con
riferimento a tutte le gestioni fuori bilancio.
RAPPORTO ENTRATE/TRASFERIMENTO REGIONALE PER LE GFB INTERESSATE DA TRASFERIMENTO REGIONALE
-
100.000.000,00
200.000.000,00
300.000.000,00
400.000.000,00
500.000.000,00
600.000.000,00
700.000.000,00
800.000.000,00
900.000.000,00
2007 2008 2009
Trasferimento nettocomplessivo dallaRegione
Entrate totalicomplessive dellegestioni fuori bilanciointeressate datrasferimenti dellaRegione
RAPPORTO ENTRATE/TRASFERIMENTO REGIONALE PER TUTTE LE GFB
-
200.000.000,00
400.000.000,00
600.000.000,00
800.000.000,00
1.000.000.000,00
1.200.000.000,00
1.400.000.000,00
2007 2008 2009
Trasferimentonetto complessivodalla Regione
Entrate totalicomplessive dellegestioni fuoribilancio
Il primo elemento che emerge dall’analisi dei dati è che quattordici gestioni fuori bilancio
su trentasei esistenti nel 2009 non hanno avuto trasferimenti da parte della Regione: si tratta
di fondi che nel triennio sono stati alimentati da entrate varie (rientri, recuperi e interessi
attivi).
Analizzando per converso le gestioni fuori bilancio che hanno ricevuto trasferimenti da
parte della Regione nel corso del triennio, si può affermare che ne hanno beneficiato in
particolar modo quelle che:
100
− operano al fine di supportare l’attività economica dei settori produttivi regionali, in ragione
della politica di sostegno che l’Amministrazione ha sempre ritenuto fondamentale per lo
sviluppo del territorio (GFB nn.7, 8, 11, 15, 17, 22, 26, 28, 31)
− svolgono attività “conferite” dalla Regione e che di conseguenza, per porre in essere le
stesse, necessitano di risorse finanziarie in via continuativa (GFB nn.9, 10, 16, 18, 23, 24,
25)
− fanno affidamento sul trasferimento regionale, in quanto lo stesso costituisce elemento
essenziale per la finalità che si propongono (GFB nn.5, 12)
− sono state costituite o attivate nel triennio (GFB nn.30, 32, 33, 34).
5.3 Contenuti dell'analisi svolta sulle entrate regionali derivanti dalle gestioni fuori bilancio (individuazione dell’entrata regionale immediatamente riferibile alle finalità tipiche delle gestioni fuori bilancio)
In analogia con quanto esposto in merito alle spese regionali, la presente parte di
relazione è riferita alle sole situazioni in cui nel triennio 2007-2009 sono state effettuate
acquisizioni (nella forma di riscossioni complessive) da parte della Regione derivanti da uscite
delle gestioni fuori bilancio. Ci si riferisce agli importi indicati nella tabella che segue, ove sono
evidenziate, per ogni gestione fuori bilancio, le riscossioni complessive della Regione come
comunicate in occasione delle attività istruttorie per la redazione della relazione accessoria ai
giudizi di parifica per gli anni 2007-2009.
FLUSSI FINANZIARI DALLE GESTIONI FUORI BILANCIO ALLA REGIONE Gestione fuori bilancio 2007 2008 2009
1 2 3
17.885,32
15.086.084,15
---
5 --- 597.627,47 1.055.931,79 8 --- --- 9.000.000,00 9 237.427,40 995.084,58 956.820,47
11 --- 4.053,39 --- 12 5.193.067,98 6.757.263,91 6.231.822,80 13 15.296,65 9.403,41 2.935.103,20 15 --- 475.937,39 --- 16 --- 202,50 --- 17 --- 4.838,04 1.660,62 18 21.041,56 19.841,77 --- 19 --- 7.595.000,00 --- 20 --- 6.205.000,00 --- 21 --- 2.350.000,00 --- 22 --- --- 4.821,29 23 --- 147.236,33 370.399,77 24 --- 12.838,15 --- 25 --- 343,20 --- 28 --- 431.160,09 ---
TOTALE 5.484.718,91 40.691.914,38 20.556.559,94
101
Anche per le entrate della Regione, si è operato seguendo il procedimento analitico
adottato nei confronti delle spese: pertanto si sono esaminati tutti i capitoli dell'entrata,
indicati dalla Regione, afferenti le gestioni fuori bilancio nel triennio 2007-2009, al fine di porre
in relazione il dato complessivo trasmesso con le risultanze da rendiconto dei singoli capitoli.
Le verifiche effettuate hanno permesso di enucleare, pure per le entrate, voci da considerare
accessorie e capitoli ibridi, di cui si esporranno nel prosieguo le giustificazioni.
Nell’allegato 3.1 di questa relazione sono riportate le tabelle che espongono il quadro di
raccordo fra il dato afferente le riscossioni complessive comunicato dalla Regione e utilizzato
per la disamina generale in sede di parifica e i dati risultanti dai capitoli indicati per ogni
gestione fuori bilancio.
Come per le spese, l'analisi ha affrontato le voci considerate accessorie, e quindi da non
computare ai fini della definizione delle entrate nette provenienti dalla gestione dei fondi,
intese come acquisizioni definitive per la Regione.
L’approfondimento è contenuto nell’allegato 3.2 di questa relazione, di cui si riporta
sinteticamente l’esito: il percorso conoscitivo ha condotto a concludere per l’accessorietà di
tutti i flussi finanziari che, provenienti dalle gestioni fuori bilancio, sono stati contabilizzati nei
capitoli d’entrata del bilancio regionale codificati al titolo VI - partite di giro (capitoli 1169,
1174, 1783 e 1784), con l’unica eccezione delle entrate affluite al capitolo 51, che vanno
invece considerate acquisizioni definitive per la Regione96. Sono stati considerati quali voci
accessorie i capitoli 13, 1170 e 1172, che, benchè non qualificati nel bilancio regionale come
partite di giro, configurano entrate strettamente collegate a un capitolo d’uscita e, per i fini che
qui interessano, possono essere assimilati a partite di giro.
I riscontri effettuati sulle entrate hanno altresì messo in evidenza il carattere ibrido di
alcuni capitoli, che si distinguono per la totale genericità della denominazione che li
rappresenta: si tratta in particolare del capitolo 1047 (sul fondo n.9) e del capitolo 522 (sul
fondo n.22) relativi a recuperi di somme erogate su capitoli di spesa di competenza delle
rispettive Direzioni; nonchè del capitolo 1070 (fondi n.12, 19 e 20) denominato "entrate non
attribuibili". Carattere ibrido presenta anche il capitolo 1350, afferente il fondo n.17 (fondo
imprese commerciali, turistiche e di servizio): si tratta di entrate regionali derivanti dal
pagamento del corrispettivo a fronte di prestazioni svolte da dipendenti regionali. Sul fondo n.9
agisce anche il capitolo 1832, che concerne l'acquisizione di fondi relativi ai compensi lordi al
netto degli oneri riflessi per incentivi per spese di progettazione e per la realizzazione di lavori
pubblici.
Solamente attraverso l'acquisizione del conto accertamenti e riscossioni è stato possibile,
per tutti i capitoli indicati, analizzare la causale del credito e individuare il debitore, al fine di
distinguere le entrate da parte delle gestioni fuori bilancio rispetto a tutte le altre. Pure sul
fronte delle entrate, anche se con minore enfasi, va quindi rilevata, come già evidenziata per le
96 In riferimento al capitolo d’entrata 51 si ricorda che anche il correlato capitolo di spesa 9874 non era stato
considerato accessorio in sede di analisi delle uscite regionali a favore delle gestioni fuori bilancio.
102
spese, l'esistenza in bilancio di capitoli che non distinguono le risorse provenienti da una
gestione fuori bilancio rispetto a un terzo debitore qualsiasi.
In esito alle operazioni effettuate, secondo quanto esposto, il risultato ottenuto, da cui
partire per le successive valutazioni, è rappresentato nella tabella che segue, che evidenzia per
ogni gestione l'acquisizione da parte della Regione (in termini di riscossioni complessive) di
risorse che, derivanti dalla gestione dei fondi, rientrano nella piena disponibilità della Regione
stessa. Nella colonna "variazione" si riporta, per ogni anno, la differenza monetaria tra
l'importo comunicato dalla Regione come "flusso" in occasione dei precedenti giudizi di parifica
e il dato elaborato in questa sede e qualificato "entrata netta".
103
ENTRATE NETTE DELLA REGIONE DALLE GESTIONI FUORI BILANCIO E VARIAZIONE RISPETTO ALLE ENTRATE LORDE GFB 2007 variazione 2008 variazione 2009 variazione
1 2 3
0,00
- 17.885,32
15.000.000,00
- 86.084,15
---
5 --- 0,00 - 597.627,47 0,00 - 1.055.931,79 8 --- --- 9.000.000,00 9 0,00 - 237.427,40 257.321,39 - 737.763,19 956.820,47
11 --- 0,00 - 4.053,39 --- 12 0,00 - 5.193.067,98 0,00 - 6.757.263,91 711,93 - 6.231.110,87 13 15.296,65 9.403,41 2.935.103,20 15 --- 173.529,52 - 302.407,87 --- 16 --- 0,00 - 202,50 --- 17 --- 0,00 - 4.838,04 1.660,62 18 0,00 - 21.041,56 0,00 - 19.841,77 --- 19 --- 7.595.000,00 --- 20 --- 6.205.000,00 --- 21 --- 2.350.000,00 --- 22 --- --- 4.821,29 23 --- 0,00 - 147.236,33 370.399,77 24 --- 0,00 - 12.838,15 --- 25 --- 0,00 - 343,20 --- 28 --- 0,00 - 431.160,09 ---
TOTALE 15.296,65 - 5.469.422,26 31.590.254,32 - 9.101.660,06 13.269.517,28 - 7.287.042,66
104
I dati relativi alle variazioni, emergenti dalla tabella, rivelano, rispetto all'omologa analisi
sulle spese regionali, una maggiore significatività monetaria, imputabile sostanzialmente ai
consistenti importi di ritenute fiscali, previdenziali e assistenziali che le gestioni fuori bilancio
"girano" alla Regione.
Sulla base dei dati esposti e nei termini già precisati, risulta possibile qualificare i flussi
netti dalle gestioni fuori bilancio verso la Regione secondo tre raggruppamenti omogenei che
ne valorizzano l'aspetto ontologico97.
A. Costituiscono un primo gruppo le entrate regionali qualificate, nella denominazione dei
relativi capitoli, rientri, rimborsi e recuperi: si tratta di vere e proprie acquisizioni, direttamente
collegate a precedenti esborsi, che entrano nella disponibilità della Regione. Ci si riferisce alle
entrate nette regionali dalle gestioni n.13 per il 2007, nn.1, 2 e 3, n.13, n.15, nn.19, 20 e 21
per il 2008, n.8 e n.9 per il 2009. Di seguito si evidenziano le peculiarità riferite alle fattispecie
che necessitano di approfondimenti.
Relativamente al FRIE (nn.1, 2 e 3), il dato fornito dalla Regione è attribuito
congiuntamente a tutti e tre i fondi: tuttavia l'esame dei singoli rendiconti delle gestioni ha
consentito di appurare che l'importo indicato attiene al solo fondo n.2. L'indicazione cumulativa
sembra sottintendere l'esistenza di un'unica attività gestionale: sul punto si è già sviluppato in
precedenza un apposito approfondimento (capitolo dedicato alle Modalità istitutive).
I rimborsi dalle gestioni nn.19 e 20 sul capitolo 1043 e n.21 sul capitolo 1053 dell'entrata
regionale si caratterizzano per essere qualificati come somme non utilizzabili sui fondi: la
Regione ha posto a siffatte entrate un vincolo di destinazione all'edilizia. Sussiste peraltro
un'ulteriore entrata derivante dai fondi nn.19 e 20 incassata sul capitolo 1070 "entrate non
attribuibili": tuttavia dalla causale si evince che si tratta anche in questo caso di rimborso di
somme disponibili. Dal momento che l'articolo 4, commi 27-34, della legge regionale
n.12/2006 impone il versamento di tali somme sul capitolo 1043 dell'entrata, l'incasso sul
capitolo 1070 appare non congruo, anche in considerazione del fatto che dal capitolo
medesimo non traspare immediatamente il vincolo di destinazione.
Con riferimento al rimborso dal fondo n.8, si rimanda alle precisazioni formulate in
allegato 2.2 sulla corrispondente anticipazione regionale.
B. Un secondo raggruppamento è costituito dalle entrate, derivanti dai fondi n.9 per il 2008
e n.17 per il 2009, riferite a versamenti effettuati a favore della Regione a fronte di prestazioni
fornite da dipendenti regionali per lo svolgimento di attività a beneficio dei fondi. Anche per tali
fattispecie si tratta di acquisizioni di risorse che entrano nella disponibilità della Regione.
97 Non costituisce gruppo a sè l'entrata sul cap.1070 "entrate non attribuibili" (fondo n.12 per il 2009), poichè di norma
tale capitolo è utilizzato in via residuale per incassi non immediatamente riconducibili al capitolo di spettanza.
105
C. L'ultimo raggruppamento attiene alle entrate regionali riferibili alla fase di chiusura di una
gestione fuori bilancio e alla conseguente liquidazione, con versamento alla Regione, dell'intero
importo ancora esistente sul fondo.
Il riferimento è alle gestioni n.22 (cooperazione in area sub danubiana croata) e n.23
(uffici regionali a Udine) che si chiudono nel 2009: conseguentemente il dato relativo alla
giacenza finale 2009 delle due gestioni risulta pari a zero.
Anche il fondo n.13 (obiettivo 2 1994-1996) si chiude nel 2009. Purtuttavia le risultanze
contabili regionali risultano fuorvianti: il capitolo 171 dell'entrata, sul quale, come indicato
espressamente nella delibera n.2742 del 3 dicembre 2009 relativa alla chiusura del fondo,
viene fatto affluire il versamento finale da parte del gestore, attiene, secondo la sua stessa
denominazione, ad acquisizioni dallo Stato per l'obiettivo 2 1997-1999 (attraverso l'analisi del
conto accertamenti e riscossioni è emerso che sul capitolo affluiscono effettivamente risorse
provenienti dallo Stato). Relativamente all'esercizio 2009, è stata iscritta anche la riscossione
(effettuata in data 17/21 dicembre 2009) su versamento da parte di Friulia spa che, nel conto
accertamenti e riscossioni, viene riferita a "estinzione conto corrente intestato a Friulia fondo
speciale". In questo caso, il rendiconto regionale non consente un'immediata evidenza
dell'avvenuta chiusura della gestione fuori bilancio e del correlato versamento alla Regione dei
fondi residuali afferenti la gestione. Lo sfasamento temporale tra il rendiconto della gestione
fuori bilancio (che chiude al 30.6) e il rendiconto regionale (31.12) comporta inoltre che la
giacenza finale 2009 del fondo, come comunicata dalla Regione, non tenga conto dell'avvenuta
chiusura dello stesso.
In sede di contraddittorio finale la Direzione centrale attività produttive, con riguardo alle
risultanze contabili afferenti alla gestione n.13 (riscossione sul cap.171), ha comunicato che
l'entrata è affluita sul predetto capitolo sulla base dell'indicazione dell'Autorità di gestione. Sul
punto si evidenzia come sia competenza dell'Amministrazione regionale l'individuazione del
capitolo cui imputare le entrate e le spese e pertanto le informazioni ottenute da soggetti
"esterni", pur concorrendo nella procedura contabile, non sollevano l'Amministrazione stessa
dal porre in essere ogni misura per la corretta gestione finanziaria.
La presente disamina sulle entrate regionali affluenti dalle gestioni fuori bilancio non può
ritenersi conclusa se non si affronta anche l'analisi della gestione n.30 (fonti energetiche
rinnovabili), per la quale peraltro la Regione ha comunicato di non aver ricevuto flussi nel
triennio: quindi nelle schede di dettaglio (allegato 3.1) il fondo n.30 non compare. Lo spunto
per estendere l'indagine è stato fornito dall'analisi dei rendiconti della gestione, e delle
relazioni allegate, dai quali è emerso che la stessa "deve intendersi chiusa" dal 12 marzo 2009.
In data 9 aprile 2009 risulta (conto accertamenti e riscossioni) il versamento alla Regione di
euro 516.943,30, corrispondenti alla giacenza del fondo (al netto della ritenuta fiscale) a quella
data. Siffatta somma è stata contabilizzata sul capitolo d'entrata 715 del bilancio regionale,
che genericamente richiama "recuperi di somme erogate su capitoli di spesa di competenza"
del Servizio gestione forestale e antincendio boschivo. Dal conto accertamenti e riscossioni di
106
tale capitolo emerge il soggetto versante (Mediocredito, gestore del fondo), ma null'altro che
possa ricondurre il versamento al fondo e alla sua chiusura.
Il mancato richiamo di quanto esposto sul fondo n.30 con riferimento ai flussi in entrata,
oltre a comportare una incompleta rappresentazione nel dato complessivo, non depone per
una piena attendibilità degli importi elaborati sulla base di quanto trasmesso.
Si ritiene pertanto ragionevole non predisporre in questo contesto indicatori che
coinvolgano dati rilevati attraverso fonti non omogenee (flussi comunicati dalla Regione ed
entrate rinvenute in sede di controllo): alla luce di quanto segnalato con riferimento al fondo
n.30, le entrate riportate nelle precedenti tabelle non possono essere ritenute esaustive e
pertanto la significatività di indici elaborati su tali presupposti si rivelerebbe parziale, poco
attendibile, se non fuorviante.
A conclusione della presente analisi, è possibile delineare un quadro di massima delle
causali di riversamento di somme alla Regione da parte delle gestioni fuori bilancio, che
interessano in modo trasversale le gestioni stesse, indipendentemente dalla classificazione che
su di esse sia stata elaborata:
− chiusura del fondo (GFB nn.13, 22, 23 e 30 per il 2009)
− restituzione di somme non utilizzate (GFB nn.1, 2, 3, 15, 19, 20 e 21 per il 2008, n.9
limitatamente al 2009, n.13 per il 2007 e 2008)
− restituzione di anticipazioni (GFB n.8 nel 2009)
− pagamento per prestazioni rese da personale regionale (GFB n.9 per il 2008 e 2009 e n.17
nel 2009).
5.4 Analisi delle movimentazioni delle gestioni fuori bilancio
I riscontri che seguono prendono in considerazione tutte le trentasei98 gestioni fuori
bilancio attive nell'arco di tempo compreso fra il 2007 e il 2009, e si basano sui dati esposti nei
rendiconti riferiti al triennio.
In primo luogo, è stato elaborato un indicatore di efficienza (vale a dire della capacità da
parte della gestione fuori bilancio di utilizzare le risorse di cui dispone), che si è costruito
rapportando le uscite sostenute in ogni anno con le risorse disponibili. Con tale locuzione
(risorse disponibili) si è intesa la somma della giacenza iniziale di cassa con le entrate riferite a
ogni esercizio.
In secondo luogo, si è voluta evidenziare l'eventuale non occasionalità di rilevanti
giacenze presso le gestioni fuori bilancio: è stato quindi analizzato il trend delle giacenze finali
di cassa nel triennio, per ogni gestione e nel dato complessivo.
98 La gestione n.37 nel 2009 non era ancora operativa.
107
A. La tabella che segue riporta i valori assunti nel triennio 2007-2009 dall’indicatore che va
a misurare l’incidenza delle uscite totali di ciascuna gestione fuori bilancio sul totale delle
risorse disponibili, cioè sulla somma di giacenza a inizio esercizio ed entrate totali.
uscite totali delle gestioni fuori bilancio / (giacenza iniziale + entrate totali) della gestione fuori bilancio GESTIONE FUORI BILANCIO
2007 2008 2009
1 69,26% 66,12% 98,07%
2 69,03% 76,17% 72,31%
3 33,35% 73,97% 99,31%
4 60,83% 0,00% 0,00%
5 88,50% 94,84% 90,78%
6 14,70% 8,71% 16,24%
7 99,10% 18,76% 40,68%
8 75,59% 98,26% 72,94%
9 88,32% 87,97% 77,33%
10 71,46% 76,41% 86,03%
11 56,04% 61,50% 34,45%
12 97,09% 98,90% 94,24%
13* 0,55% 0,33% 0,11%
14* 0,05% 0,00% 0,00%
15* 83,44% 88,15% 87,02%
16 74,64% 73,52% 80,44%
17 72,80% 46,43% 17,38%
18 92,82% 94,29% 84,84%
19 9,99% 84,94% 27,43%
20 31,16% 75,05% 28,28%
21 0,83% 87,10% 3,18%
22 50,39% 88,42% 100,00%
23 85,55% 90,39% 100,00%
24 32,04% 57,99% 37,24%
25 60,32% 47,14% 49,62%
26 14,21% 90,10% 45,15%
27 79,15% 40,35% 0,00%
28* 74,99% 64,77% 85,05%
29 0,00% 1,54% 2,42%
30 0,02% 50,29% 100,00%
31** 99,40% 98,65% 65,70%
32 35,12%
33 44,33%
34 69,97%
35 0,00%
36 0,00%
37*** * i dati sono relativi ai periodi 1.7.2006/30.6.2007, 1.7.2007/30.6.2008 e 1.7.2008/30.6.2009 ** i dati sono relativi ai periodi 1.7.2006/30.6.2007, 1.7.2007/30.6.2008 e 1.7.2008/31.12.2009 *** il fondo nel 2009 non era ancora attivato
108
L'analisi d'insieme dei dati consente di classificare le gestioni fuori bilancio, in base
all'andamento dell'indicatore di efficienza, in tre raggruppamenti:
1. gestioni che rivelano un buon utilizzo delle risorse,
2. gestioni per le quali le risorse risultano sovradimensionate rispetto all'utilizzo e
3. gestioni con un andamento irregolare nell'uso delle risorse.
Tale classificazione si basa sostanzialmente sulle percentuali sopra riportate: ulteriori
approfondimenti, al fine di comprendere le ragioni che sottendono ai dati esposti, sono stati
effettuati in relazione ai casi che presentano evidenti anomalie.
1. Le gestioni fuori bilancio nn.1, 2, 399, 5, 8, 9, 10, 12, 15, 16, 18, 22, 23, 28, 31 e 34
(pertanto sedici su trentasei attive) sono caratterizzate in generale da un buon utilizzo delle
risorse a disposizione: infatti presentano incidenze che superano sempre il 50% senza sbalzi
eccessivamente marcati nel passaggio da un anno al successivo. Su tale risultato incidono
significativamente la natura e l'oggetto dei fondi.
Nel dettaglio, infatti, le gestioni fuori bilancio nn.1, 2, 3, 8 e 34 sono fondi di rotazione,
che si caratterizzano per il ciclico afflusso e riutilizzo delle risorse conferite: una costante
domanda di finanziamento determina e giustifica la buona operatività dei fondi.
Con riferimento ai fondi nn.5, 12, 16, 28 e 31, il tratto comune che determina l'uso
costante ed elevato delle risorse può essere rinvenuto nell'attribuzione, da parte della Regione
costituente i fondi stessi, di attività considerabili ricorrenti: si tratta infatti di provvidenze a
favore dei dipendenti regionali, dell'erogazione della buonuscita, della gestione immobili della
Regione, di incentivi per il sostegno e lo sviluppo di piccole e medie imprese nonchè dello
sviluppo strategico per l'economia turistica montana.
Sono stati invece istituiti per specifici progetti, temporalmente circoscritti alla
realizzazione dell'obiettivo, i fondi nn.10 (rete autostradale con Slovenia), 15 (obiettivo 2
2000-2006), 18 (comprensorio minerario Cave del Predil), 22 (cooperazione sub danubiana
croata) e 23 (uffici regionali di Udine): tutti presentano un ottimo indice di efficienza. Il 100%
nel 2009 dei fondi n.22 e n.23 è collegato alla chiusura e liquidazione delle gestioni fuori
bilancio con riversamento delle somme residuali al bilancio della Regione.
L'ultimo fondo che presenta elevati risultati di efficienza è il fondo per la protezione civile
(n.9), la cui intrinseca natura motiva la buona operatività dello stesso.
2. Il secondo raggruppamento attiene a quelle gestioni (nn.4, 6, 13, 14, 21, 24, 25, 29, 30,
32, 33, 35 e 36, ossia tredici su trentasei attive) le cui risorse sembrano sovradimensionate
rispetto all'uso effettivo: tuttavia l'approfondimento rivolto verso ciascuna gestione ha
condotto a meglio comprendere il singolo dato.
Innanzitutto il risultato apparentemente negativo va ricollegato per le gestioni nn.32, 33,
35 e 36 alla recente costituzione delle stesse (dal 2009): i valori inferiori al 50% o addirittura
nulli possono ragionevolmente corrispondere alla fase di avvio dell'attività gestionale. 99 Con eccezione nel 2007 che presenta una percentuale del 33,35.
109
Risultano connesse ad ambiti temporali ormai definiti le attività svolte dalle gestioni
nn.13 e 14 (rispettivamente obiettivo 2 1994-1996 e obiettivo 2 1997-1999): la mera
sopravvivenza dei fondi determina il bassissimo indice di efficienza rilevato100.
La natura dei fondi nn.21 e 29, istituiti allo scopo esclusivo di concedere garanzie agli
istituti bancari erogatori di mutui o prestiti solo in caso di insolvenza del beneficiario, giustifica
indici inferiori al 5%, con l'eccezione dell'annualità 2008 per il fondo n.21 (87,10%) causata
però da una restituzione di risorse alla Regione.
Il fondo n.30 (fonti energetiche rinnovabili), benchè nella tabella sopra esposta riporti
indici apparentemente positivi negli anni 2008 e 2009, è stato caratterizzato da attività
sostanzialmente diverse da quelle finalizzate a raggiungere gli scopi per i quali era stato
istituito: i dati indicati sono influenzati dal trasferimento ad altro gestore (nel 2008) e dalle
operazioni di chiusura definitiva del fondo, con riversamento delle somme residuali alla
Regione (nel 2009).
Con riferimento al fondo n.4 (imprese artigiane nelle zone terremotate), va fatto
presente che, nonostante nel 2007 l'indice sia pari a 60,83%, questo risulta determinato da
un'uscita consistente in un contributo rettificata in seguito con un'entrata a parziale recupero
dello stesso: pertanto anche per quell'anno l'efficienza risulta in definitiva assai ridotta. Dal
momento che le richieste di finanziamenti agevolati per le imprese artigiane ubicate nei
territori colpiti da eventi sismici risultano a tutt'oggi decisamente ridimensionate rispetto
all'epoca di istituzione del fondo, la Regione ha autorizzato l'organo gestore a far confluire le
risorse residuali non utilizzate nel fondo n.6.
Infine, se gli approfondimenti svolti portano a comprendere i risultati ottenuti dalle
gestioni sopra citate, per i fondi n.6 (imprese artigiane), n.24 (servizi forestali) e n.25
(internazionalizzazione) non sono emersi elementi utili a interpretare gli indici esposti: pur
avendo a oggetto attività di natura ricorrente, i fondi non hanno dimostrato complessivamente
risultati brillanti. A completare il quadro fin qui delineato, va considerato che, tra le gestioni
fuori bilancio definibili, secondo gli indicatori esposti, meno efficienti nell’utilizzo delle risorse
disponibili, le gestioni nn.24 e 25 sono risultate quasi interamente alimentate da trasferimenti
della Regione.
3. Le rimanenti sette gestioni fuori bilancio presentano invece valori delle incidenze con
andamento nel triennio 2007-2009 molto altalenante, prima crescente e poi decrescente per le
nn.11, 19, 20 e 26, prima decrescente e poi crescente per la n.7, sempre decrescente per le
nn.17 e 27.
Il trend degli indici per tali fondi, con esclusione del n.27, va ricollegato, in generale, ai
flussi da e verso i soggetti che alimentano gli stessi: tali flussi comportano variazioni negli
elementi del rapporto con cui viene calcolato l'indice di efficienza [uscita / (giacenza iniziale +
entrata)], il quale, pur in costanza teorica della spesa per fini istituzionali, subisce evidenti
100 In riferimento al n.13 la sopravvivenza del fondo è espressamente motivata dalla Regione per far fronte alle
eventuali spese per vertenze giudiziarie a seguito di revoche dei contributi.
110
alterazioni non direttamente riconducibili a quest'ultima. In particolare, l'andamento
altalenante dei fondi nn.7, 11 e 26 e decrescente del fondo n.17 trova la propria ragione, tra
l'altro, nel consistente conferimento effettuato da parte della Regione per rifinanziare i fondi
stessi, con conseguente aumento nell'anno di riferimento di un elemento del denominatore
(entrata) e conseguentemente nell'anno successivo dell'altro elemento (giacenza iniziale). Per
converso, i fondi nn.19 e 20 nel 2008 hanno riversato risorse alla Regione, con consistente
aumento, limitatamente all'esercizio, del numeratore (uscita) non legato al raggiungimento
degli obiettivi.
Il fondo n.27 invece si caratterizza per l'aspetto teleologico che consiste nell'utilizzo delle
risorse per esigenze straordinarie a tutela dei corsi d'acqua e della laguna di Marano e Grado:
l'andamento della gestione è pertanto contrassegnato dal verificarsi o meno di tali eventi.
In sede di contraddittorio finale la Direzione centrale ambiente, energia e politiche per la
montagna ha segnalato l'opportunità di sopprimere tale gestione fuori bilancio.
A conclusione di quanto fin qui rilevato, si può dunque affermare che le risorse a
disposizione di ciascuna gestione fuori bilancio e per ogni anno del triennio non sono mai state
interamente utilizzate per le finalità caratteristiche della gestione medesima. Il grafico che
segue intende riassumere il quadro delineato nel triennio 2007-2009 e mette a confronto le
uscite totali complessive (euro 517.116.012,94 nel 2007, euro 520.241.865,51 nel 2008, euro
901.978.255,21 nel 2009) con le giacenze complessive a inizio esercizio aumentate delle
entrate totali complessive dell'esercizio medesimo (euro 726.734.880,89 nel 2007, euro
656.917.161,94 nel 2008, euro 1.378.735.915,73 nel 2009).
UTILIZZO DELLE RISORSE
0,00
200.000.000,00
400.000.000,00
600.000.000,00
800.000.000,00
1.000.000.000,00
1.200.000.000,00
1.400.000.000,00
1.600.000.000,00
2007 2008 2009
Uscite totalicomplessive
Giacenze a inizioesercizio + entratetotali complessive
B. Per meglio rappresentare la quantità di risorse non utilizzate si è proceduto a una analisi
delle giacenze finali nel triennio 2007-2009, come rappresentate nella tabella che segue, che
ha tratto i dati dai rendiconti delle gestioni.
111
GFB GIACENZA finale 2007 GIACENZA finale 2008 GIACENZA finale 2009
1 16.925.082,00 20.525.650,45 1.787.272,17
2 49.064.023,74 35.264.078,76 46.490.560,38
3 45.695.640,64 22.585.234,81 448.226,13
4 22.359,01 22.359,01 22.359,01
5 463.158,91 186.335,45 256.215,35
6 382.245,24 349.025,88 294.392,12
7 2.818,56 815.826,70 486.421,78
8 9.094.368,57 517.591,80 15.953.938,88
9 21.104.797,34 16.780.316,49 30.235.152,68
10 1.921.517,23 1.195.502,01 805.548,62
11 8.194.127,85 8.629.654,90 31.545.553,32
12 268.380,60 128.651,24 1.102.379,80
13* 2.751.461,39 2.836.538,34 2.924.128,44
14* 147.724,90 152.043,63 155.118,68
15* 10.438.244,95 7.043.479,71 13.850.995,91
16 2.576.403,42 1.406.124,53 1.039.592,32
17 3.286.336,61 4.781.061,13 33.764.557,57
18 427.702,29 425.606,25 291.386,37
19 8.361.645,99 1.417.366,73 1.537.081,70
20 9.396.325,29 2.623.545,70 2.456.928,94
21 2.643.259,37 351.704,86 374.871,85
22 42.425,42 4.950,41 -
23 3.865.920,56 376.158,69 -
24 309.531,04 1.257.543,76 2.236.915,81
25 212.907,93 272.945,39 138.968,40
26 6.574.744,30 1.007.168,36 721.474,49
27 29.065,95 17.951,26 18.172,80
28* 3.825.867,14 4.033.313,13 2.595.558,60
29 1.000.000,00 1.014.957,15 1.030.179,21
30 499.935,09 515.309,77 -
31** 90.846,62 137.300,13 5.220.499,35
32 38.519.753,83
33 294.749,63
34 120.148.313,19
35 50.010.393,19
36 70.000.000,00
37***
TOTALE 209.618.867,95 136.675.296,43 476.757.660,52
* le giacenze finali si riferiscono alla data del 30.6 di ogni anno ** le giacenze finali fanno riferimento rispettivamente al 30.6.2007, 30.6.2008 e 31.12.2009 *** il fondo nel 2009 non era ancora attivato
Le giacenze finali complessive delle gestioni fuori bilancio presentano i seguenti valori:
- euro 209.618.867,95 nel 2007
- euro 136.675.296,43 nel 2008
- euro 197.784.450,68 nel 2009 se si considerano solo le prime trentuno gestioni fuori
bilancio attive sia nel 2007 sia nel 2008
- euro 476.757.660,52 nel 2009 se si considerano tutte e trentasei le gestioni fuori bilancio.
112
L’andamento globale è dunque irregolare, essendo decrescente nel biennio 2007-2008 e
crescente nel biennio 2008-2009101. Non risulta possibile individuare un trend comune.
Relativamente all’anno 2009 e con riferimento alle sole gestioni fuori bilancio nn.22, 23 e
30 la giacenza finale presenta importi nulli, dovuti alla chiusura dei fondi. A queste gestioni,
per completezza, va ricondotta anche la gestione n.13, nonostante il dato positivo indicato in
tabella: quest'ultimo si riferisce infatti al 30 giugno 2009 in cui è stato chiuso il rendiconto del
fondo. La gestione, successivamente a tale data (riscossione regionale del 17/21 dicembre
2009), ha provveduto a versare alla Regione l'intera giacenza per chiusura della gestione
stessa.
Le altre gestioni fuori bilancio presentano giacenze finali caratterizzate da importi
positivi. In maniera particolare si pone l'accento sulle gestioni nn.2 e 9, che riportano per
l'intero triennio dati finali molto consistenti, sempre superiori ai 10 milioni di euro. Le
caratteristiche intrinseche della gestione n.9 (protezione civile), che comportano la costante
necessità di disporre di liquidità per fronteggiare eventi eccezionali, giustificano peraltro tale
risultato. Nella fattispecie n.2, nonostante la persistenza, alla fine di ogni esercizio, di una
considerevole mole di fondi, emerge tuttavia, come già rilevato, un buon rapporto fra risorse
utilizzate e risorse disponibili: si tratta di un fondo di rotazione che, caratterizzandosi per la
ciclicità dei flussi finanziari in entrata e uscita, non può essere analizzato e interpretato con un
limite temporale segnato dal singolo esercizio.
Ulteriore elemento di riflessione può essere offerto dalle gestioni che beneficiano in modo
prevalente di contribuzioni regionali. Anche alla luce delle disposizioni che prevedono l'effettiva
erogazione regionale solo a comprovata carenza di cassa delle gestioni fuori bilancio, e in
presenza di importi considerevoli delle giacenze a fine esercizio, si ritiene debba essere
valorizzata, in un'ottica di tutela degli equilibri complessivi della Regione, un'analisi a largo
raggio finalizzata a ottimizzare, in termini sia temporali sia quantitativi, la scelta regionale di
conferire proprie risorse a gestioni fuori bilancio.
Per evidenziare, sotto un altro punto di vista, quante sono state in termini monetari le
risorse rimaste inutilizzate alla fine di ogni esercizio, si espone la giacenza finale media:
- euro 6.761.898,97 nel 2007
- euro 4.408.880,53 nel 2008
- euro 6.380.143,57 nel 2009 se si considerano solo le prime trentuno gestioni fuori bilancio
già attive sia nel 2007 sia nel 2008
- euro 13.243.268,35 nel 2009 se si considerano tutte e trentasei le gestioni fuori bilancio.
Dunque, mentre l’indicatore di efficienza metteva in evidenza quanto, in termini
percentuali, delle risorse disponibili è stato effettivamente utilizzato da ogni singola gestione
fuori bilancio, i dati medi ora riportati sottolineano in modo ancora più incisivo quanto in
termini monetari è rimasto immobilizzato. La giacenza finale media di cui all’anno 2009,
101 Se si considerano solo le prime trentuno gestioni fuori bilancio, l’andamento nel triennio si presenta prima
decrescente e poi crescente per le nn.2, 5, 8, 9, 12, 15, 19, 21 e 27, prima crescente e poi decrescente per le nn.1, 7, 25, 28 e 30, sempre decrescente per le nn.3, 6, 10, 16, 18, 20, 22, 23 e 26, sempre crescente per le nn.11, 13, 14, 17, 24, 29 e 31, e infine costante solo per la n.4.
113
calcolata considerando tutte e trentasei le gestioni fuori bilancio, è pari a più del doppio di
quella calcolata considerando solamente le prime trentuno gestioni. Ciò sta a indicare che le
cinque gestioni fuori bilancio attivate nel 2009, ovvero le nn.32, 33, 34, 35 e 36, sono state
caratterizzate da giacenze finali considerevoli: in particolare per le nn.34, 35 e 36 gli importi
sono di tale rilevanza (euro 120.148.313,19 per la n.34, euro 50.010.393,19 per la n.35, euro
70.000.000,00 per la n.36) in considerazione della recente attivazione dei fondi.
Il grafico che segue riassume l'andamento della giacenza finale complessiva e mette in
evidenza l'impennata che la stessa ha subito nel passaggio dal 2008 al 2009 in seguito
all’istituzione delle cinque nuove gestioni fuori bilancio.
GIACENZE FINALI NEL TRIENNIO
0,00
100.000.000,00
200.000.000,00
300.000.000,00
400.000.000,00
500.000.000,00
600.000.000,00
2007 2008 2009
Giacenze finali complessive
114
6 APPENDICE DAS 2009
Fra i capitoli selezionati con campionamento numerico ai fini dei controlli di regolarità
intrinseca ed estrinseca nell'ambito della dichiarazione di affidabilità per il 2009 compariva
anche il capitolo 4150 (finanziamenti del fondo regionale per la protezione civile). In quella
sede, la Sezione ritenne di rimandare alla presente indagine sulle gestioni fuori bilancio
l'esame del capitolo, in tal modo evitando duplicazioni e assicurando piuttosto maggiore
organicità e pertinenza al controllo. Tutto ciò premesso, si è proceduto con le ormai
consolidate attività di verifica che, attraverso i riscontri circa la regolarità delle procedure e la
legittimità e regolarità dei singoli atti, sono finalizzate alla dichiarazione di affidabilità dei dati
sottoposti a controllo.
Il capitolo 4150 è stato quindi oggetto delle seguenti verifiche, già sviluppate, verso gli
altri capitoli selezionati, in sede di dichiarazione di affidabilità per l'esercizio 2009:
− regolarità intrinseca: conservazione dei residui passivi e attività di contenimento della
formazione di residui passivi;
− regolarità estrinseca: operazioni disposte nel 2009.
Come naturale espansione delle suddette verifiche, e adottando una metodologia che, a
regime, introdurrà un controllo teso a verificare l'esattezza dei dati anche del rendiconto di
una gestione fuori bilancio, si dà l'avvio in questa sede a riscontri su operazioni effettuate dal
fondo per la protezione civile, attraverso un campionamento su unità elementari del
rendiconto 2009 del fondo stesso.
6.1 Capitolo 4150: regolarita' intrinseca (legittimità e regolarità delle procedure)
Lo stanziamento iniziale con legge di bilancio 2009 del capitolo 4150 è pari a euro
35.730.000,00. Con due deliberazioni di Giunta regionale (n.21 di data 8 gennaio 2009 e
n.1337 di data 11 giugno 2009) si sono disposti prelevamenti dal fondo delle spese impreviste
di parte investimento a favore del capitolo 4150 rispettivamente di euro 600.000,00 (al fine di
intervenire nelle zone colpite dai gravi eventi meteorologici che hanno interessato la Regione
nella prima quindicina del mese di dicembre 2008102) ed euro 400.000,00 (al fine di
fronteggiare l'emergenza conseguente ai gravi eventi meteorologici che hanno interessato la
102 Si trattava in particolare delle violente mareggiate che si erano abbattute lungo la costa dei territori di Lignano
Sabbiadoro e Grado, causando danneggiamenti alle infrastrutture pubbliche e private.
115
Regione nel periodo compreso tra il 22 maggio e il 6 giugno 2009103). A seguito di tali
variazioni lo stanziamento definitivo sul capitolo 4150 risulta pari a euro 36.730.000,00.
Conservazione dei residui passivi104
Il presente riscontro è finalizzato ad accertare che la permanenza dei residui passivi sul
capitolo 4150 sia stata rispettosa dei limiti temporali previsti dalla legge e che,
corrispondentemente, alla scadenza dei termini, gli importi non pagati siano stati
correttamente inviati a economia di bilancio, qualora non interessati dal regime derogatorio.
La seguente tabella espone i dati relativi ai movimenti nel 2009 in conto residui passivi
relativamente al capitolo 4150, di parte capitale.
Esercizio di provenienza
Residui al 1°.1. 09 Pagamenti in conto residui
Residui da residui al 31.12. 09
Economie
2008 20.144.265,96 5.000.000,00 15.144.265,96 ---
Sussistono i presupposti per la conservazione del residuo passivo in quanto la stessa è
effettuata nell'ambito del regime ordinario (quattro anni per le spese in conto capitale).
Attività di contenimento della formazione di residui passivi105
Il secondo aspetto analizzato in questa sede concerne l'attuazione dei principi di gestione
contabile, che l'Amministrazione regionale ha tradotto nella norma di cui all'articolo 51 bis della
legge regionale di contabilità, tesi a contenere la formazione di residui passivi.
Il capitolo 4150 presenta nel 2009 impegni che non sono stati seguiti da liquidazioni, con
formazione pertanto di residui alla chiusura d'esercizio, come risulta dalla tabella che segue.
Impegni nel 2009 Pagamenti in conto competenza Residui da competenza al 31.12.09 36.730.000,00 --- 36.730.000,00
Con i decreti d'impegno adottati nel 2009, sottoposti a controllo di regolarità estrinseca
(di cui nel prosieguo), si è provveduto a impegnare le somme indicate a titolo di conferimento
a favore del fondo per la protezione civile "al fine di avere la possibilità, mediante un'adeguata
disponibilità di fondi, di sostenere le spese per gli interventi di protezione civile". La mancata
contestuale liquidazione e la conseguente formazione di residui passivi trovano riferimento e
giustificazione nel particolare regime cui le gestioni fuori bilancio sono sottoposte, in relazione
103 Si trattava di estesi e gravi fenomeni di danneggiamento alle infrastrutture pubbliche, agli edifici e beni pubblici e
privati, di abbattimento d'alberi di alto fusto, di grave compromissione della vita sociale, economica e produttiva in un'estesa area del territorio regionale.
104 Il c.3 dell’art.51 della legge regionale di contabilità n.21/2007 dispone: “Le somme impegnate possono essere conservate nel conto dei residui per non più di due o quattro anni successivi a quello cui l’impegno si riferisce a seconda che si tratti, rispettivamente, di spese correnti o di spese in conto capitale”. E il successivo c.4 recita: “Sono conservate nel conto residui oltre il termine stabilito nel c.3 le somme impegnate a carico dei capitoli relativi a limiti d’impegno, nonché le somme impegnate relative a spese per rimborso di mutui e prestiti, e per partite di giro”. Un'ulteriore deroga ai termini ordinari è prevista (art.66, c.3) per le somme impegnate a carico dei capitoli di spesa per la ricostruzione.
105 Art.51 bis della l.r.n.21/2007: "Al fine di perseguire l'accelerazione dei procedimenti di spesa e di contenere la formazione dei residui passivi, la Giunta regionale provvede: ... b) a emanare direttive alle strutture regionali per accelerare il completamento delle procedure di spesa; ..."
116
al profilo attinente proprio i conferimenti da parte della Regione. Tale aspetto sarà esaminato
nella successiva analisi di regolarità estrinseca.
6.2 Capitolo 4150: regolarita' estrinseca (legittimità e regolarità degli atti)
I criteri seguiti per il controllo di legittimità e regolarità sugli atti emanati nel 2009 con
riferimento al capitolo 4150 ricalcano le modalità utilizzate in tutte le verifiche istruttorie che
hanno preceduto le dichiarazioni di affidabilità pronunciate da questa Sezione a partire
dall'esercizio 2003. Attraverso l'esame della situazione partitaria sono stati individuati per il
2009 due decreti d'impegno e un mandato di pagamento a residui. Considerato il numero
ristretto, si è ritenuto opportuno, per una completa conoscenza del fenomeno, sottoporre a
controllo tutti gli atti, senza procedere ad alcun campionamento monetario.
Seguono le schede elaborate in esito al controllo esercitato sugli atti.
Decreto n.597 del 27.5.2009 con il quale è stata impegnata la somma di € 37.039.576,00 a carico di vari capitoli della spesa del bilancio per l'esercizio 2009 a favore del fondo regionale per la protezione civile (l.r.n.64/1986 art.33)
Nell'ambito dell'importo impegnato, € 36.330.000,00 fanno carico al cap.4150, e rappresentano lo stanziamento ordinario (gli interventi a carico degli altri capitoli sono invece dettagliatamente individuati): si tratta in altre parole del finanziamento annuale stabilito con la legge di bilancio. L’esame della documentazione ha evidenziato la regolarità della procedura seguita, la corretta imputazione della spesa, la rispondenza degli importi alla documentazione presentata.
Decreto n.1128 del 6.11.2009 con il quale è stata impegnata la somma di € 8.391.891,77 a carico di vari capitoli della spesa del bilancio per l'esercizio 2009 a favore del fondo regionale per la protezione civile (l.r.n.64/1986 art.33)
Nell'ambito dell'importo impegnato, € 400.000,00 fanno carico al cap.4150, e rappresentano lo stanziamento ordinario (gli interventi a carico degli altri capitoli sono invece dettagliatamente individuati): si tratta in altre parole del finanziamento annuale stabilito con la legge di bilancio. L’esame della documentazione ha evidenziato la regolarità della procedura seguita, la corretta imputazione della spesa, la rispondenza degli importi alla documentazione presentata.
Mandato n.1 R – € 5.000.000,00 - liquidazione e pagamento a favore del fondo regionale per la protezione civile (l.r.n.64/1986 art.33)
E’ stata esaminata la seguente documentazione: - decr.n.1084 del 27.10.2008 con il quale era stata impegnata la somma di € 66.929.196,13 a carico di
vari capitoli della spesa del bilancio per l'esercizio 2008 a favore del fondo regionale per la protezione civile, in particolare € 16.123.084,77 sul cap.4150 come stanziamento ordinario;
- decr.n.290 del 16.3.2009 con il quale sono stati liquidati e pagati € 5.000.000,00 a carico del cap.4150 a residui;
- nota n.4392 di data 1.4.2009 con cui il gestore del fondo elenca le spese da sostenere in tempi ristretti e allega l'attestazione del tesoriere sulla giacenza di cassa.
Si fa notare, con riferimento al decr.n.290, la contestuale indicazione di due diversi codici SIOPE: nelle premesse cod.2248 (trasferimenti in conto capitale a organismi regionali interni) e nel dispositivo nonchè sul mandato cod.2108 (opere per la sistemazione del suolo). Va altresì evidenziato che il cap.4150 configura lo stanziamento ordinario a favore del fondo, e quindi potrebbe coprire anche spese che non necessariamente riguardano la sola sistemazione del suolo.
* --- * In sede di contraddittorio finale la Protezione civile della Regione ha ricondotto l'attribuzione, nel decr.n.290/2009, di due diversi codici gestionali (2248 e 2108) alla differente codifica effettuata in tempi diversi sul cap.4150 del bilancio regionale. Sul punto questa Sezione, in considerazione del fatto che il predetto capitolo attiene allo stanziamento ordinario a favore del fondo per la protezione civile, ribadisce
117
che il codice gestionale 2248 rappresenterebbe meglio la tipologia di spesa regionale in esame, e che è demandata al fondo per la protezione civile, sulla base dell'effettivo utilizzo delle risorse, l'attribuzione di un codice correlato alla spesa di fatto sostenuta.
Come già richiamato nella parte iniziale della relazione, con la legge regionale n.14/2003
è stata adottata la norma (articolo 7, comma 17) secondo la quale l'Amministrazione regionale
è autorizzata a effettuare conferimenti a favore delle gestioni fuori bilancio nel momento in cui
gli organi gestori dimostrino l'effettivo fabbisogno di cassa. La successiva circolare n.16/2003
ha richiamato l'attenzione degli uffici regionali sull'impossibilità per la Ragioneria di apporre il
visto sui provvedimenti di liquidazione in assenza di precisi elementi volti a dimostrare
l'effettivo fabbisogno di cassa106 (attestazione del Tesoriere riportante la giacenza di cassa e
nota illustrativa del gestore con evidenza delle spese da sostenere).
Ciò premesso, appare di tutta evidenza come la norma sia rivolta agli uffici regionali
("l'Amministrazione regionale è autorizzata ..."), che, prima di adottare un atto di liquidazione,
dovrebbero verificare l'esistenza dei presupposti di cui sopra: questi ultimi dovrebbero quindi
rientrare nelle premesse al decreto di liquidazione come motivazione che sostiene l'adozione
dell'atto stesso. Il richiamo, nella circolare, alla Ragioneria è fatto, non perchè destinataria
della norma, ma in quanto i suoi adempimenti ("in assenza ... non potrà apporre il visto ...")
incidono sulla conclusione del procedimento.
In occasione dell'esame del mandato di pagamento n.1 R, è emerso come l'atto di
liquidazione non faccia cenno agli elementi indicati (la data del decreto è 16 marzo, quella della
richiesta di conferimento al fondo da parte del gestore è 1 aprile).
La Ragioneria ha comunque apposto il visto sul mandato (in data 6 aprile) dopo aver
avuto contezza del fabbisogno di cassa. La natura e gli scopi del fondo per la protezione civile
sono d'altronde così particolari da giustificare la necessità di fondi immediatamente disponibili
per fronteggiare tutte le improvvise emergenze del territorio. Purtuttavia, in carenza di una
previsione ad hoc per il predetto fondo, la norma vigente, che accomuna tutte le gestioni fuori
bilancio senza distinzioni, appare piuttosto chiara, in una visione efficace ed economica
dell'azione amministrativa, nel pretendere che già al momento dell'adozione dell'atto di
liquidazione sussistano e siano conosciuti gli elementi richiesti.
In sede di contraddittorio finale la Protezione civile della Regione, nel ritenere comunque
che sarebbe opportuna una previsione ad hoc per il fondo, ha assicurato l'applicazione della
suddetta disposizione di carattere generale con l'inserimento, nelle premesse ai decreti di
liquidazione, del riferimento all'esistenza dei presupposti richiesti dalla norma.
106 "... nell'ipotesi in cui il provvedimento di liquidazione con il quale si effettua il conferimento al fondo risultasse
carente della documentazione sopra individuata, la Ragioneria generale ... restituirà tale decreto".
118
6.3 Gestione fuori bilancio: fondo regionale per la protezione civile
6.3.1 Premessa metodologica e contenuti del controllo
Si affronta in questa sede per la prima volta un controllo finalizzato al riscontro
dell'affidabilità dei dati esposti nei rendiconti delle gestioni fuori bilancio. I parametri
comunemente utilizzati per il controllo propedeutico alla dichiarazione di affidabilità del
rendiconto regionale, che collegano l’affidabilità a riscontri di legittimità e di regolarità tanto
delle procedure quanto delle singole operazioni, debbono essere riferiti alla specifica disciplina
che regola le singole GFB o, in difetto di una siffatta disciplina, ai principi generali che
regolano, sia sotto il profilo dell’entrata sia sotto il profilo della spesa, l’utilizzo di risorse
pubbliche.
In particolare, relativamente al controllo della Corte dei conti sulle gestioni fuori bilancio,
i contenuti dello stesso possono essere utilmente rinvenuti nella legge n.20/1994, all'articolo 3,
comma 4, così sintetizzabili:
− verifica della corretta rappresentazione dei dati e della corrispondenza degli stessi ai
documenti giustificativi dell'entrata e della spesa (riconducibile alla regolarità);
− verifica dell'osservanza del vincolo di destinazione dell'entrata (riconducibile
all'accertamento della legittimità delle entrate);
− verifica della pertinenza della spesa con le finalità della gestione (riconducibile
all'accertamento della legittimità delle spese);
− verifica dell'osservanza dei principi di buon andamento della gestione, secondo i parametri
dell'efficacia, dell'efficienza e dell'economicità (riconducibile alla rispondenza dei risultati
dell'attività agli obiettivi stabiliti dalla legge).
Deve peraltro essere sottolineato che solo i primi tre elementi costituiscono un
immediato riferimento per il controllo sulla regolarità e legittimità degli atti delle gestioni fuori
bilancio, inquadrabile in un "contesto DAS" rivolto alla verifica dell'affidabilità dei dati. Per
converso l'ultimo parametro, ascrivibile comunque alla verifica di legittimità dell’azione
amministrativa secondo i principi affermati dalla legge n.241/1990 e sue successive
modificazioni107, possiede i connotati di uno specifico controllo gestionale finalizzato a valutare
i risultati dell'attività posta in essere in relazione agli obiettivi fissati dalla legge istitutiva del
fondo.
Ciò posto, si è proceduto alla selezione delle operazioni effettuate dal fondo per la
protezione civile, come riportato in seguito, e al loro riscontro in ossequio ai parametri
elaborati per l'accertamento dell'affidabilità dei dati del rendiconto della gestione fuori bilancio.
107 Vedasi Cass. S.U. 29.9.2003 n.14488.
119
6.3.2 Modalità di selezione delle operazioni da sottoporre a controllo
Il rendiconto 2009 del fondo regionale per la protezione civile è strutturato, per la prima
volta, secondo la codifica SIOPE e pertanto riproduce i titoli d'entrata e di spesa riportati nel
bilancio della Regione. Per poter procedere all'individuazione, a seguito di scelta professionale,
delle operazioni effettuate dal fondo regionale per la protezione civile da sottoporre a controllo,
si è reso necessario acquisire gli elenchi degli ordini di riscossione e dei mandati relativi al
2009, organizzati secondo codifica SIOPE.
Alla luce degli obiettivi del controllo, come sopra esposti, si è proceduto nei confronti del
fondo per la protezione civile, individuando, sul fronte delle entrate, in primo luogo
l'accertamento effettuato a seguito del conferimento regionale dal capitolo 4150, oggetto del
controllo DAS che precede: nell'ambito del cod.4248 (trasferimenti in conto capitale da
organismi regionali interni), si è selezionato l'ordine di riscossione n.84 del 30 aprile 2009 sul
capitolo 10 per euro 5.000.000,00. In secondo luogo sono stati enucleati alcuni codici
gestionali il cui oggetto presenta una certa significatività: in particolare sono stati individuati i
codici 4211 (trasferimenti in conto capitale da Stato per calamità naturali), 4234 (trasferimenti
in conto capitale da Comuni), 4247 (trasferimenti in conto capitale da enti e agenzie regionali)
e 4413 (trasferimenti in conto capitale da imprese private). Fra tutte le operazioni effettuate
per ogni codice, è stata sottoposta a controllo quella dall'importo più elevato: in caso di
entrata con vincolo di destinazione, la disamina si è estesa anche alla correlata spesa, al fine
di verificare l'osservanza del vincolo.
Con riferimento alle spese, invece, la selezione dei codici gestionali, nell'ambito dei quali
sottoporre a controllo alcune operazioni, si è basata su valutazioni professionali afferenti la
pertinenza della spesa con le finalità del fondo: i codici selezionati corrispondono a 1347 (altri
contratti di servizio), 1349 (organizzazione manifestazioni e convegni), 1364 (altre spese per
servizi), 2107 (altre infrastrutture), 2108 (opere per la sistemazione del suolo) e 2122
(acquisizione o realizzazione software), nell'ambito dei quali sono state esaminate l'operazione
dall'importo più elevato nonchè un'altra scelta a caso.
6.3.3 Introduzione al controllo di regolarità estrinseca
La gestione fuori bilancio relativa alla protezione civile adotta, pur in assenza di un
obbligo specifico di legge, un bilancio di previsione che con riferimento all’esercizio 2009 è
stato approvato con deliberazione di Giunta regionale n.470 del 5 marzo 2009.
Nel citato provvedimento giuntale non viene indicato esplicitamente se le previsioni
d’entrata e d’uscita seguano un principio di cassa o di competenza; tuttavia le articolate
premesse al deliberato e gli allegati alla delibera indurrebbero a ritenere che si tratti di un
bilancio di competenza mista in cui le previsioni d’entrata fanno riferimento alla cassa e quelle
d’uscita alla competenza. Tale interpretazione sembrerebbe trovare conferma anche nella
denominazione attribuita, nei prospetti di bilancio, alle colonne che contengono le previsioni
monetarie, le quali vengono intitolate “Riscossioni” nella parte entrata e “Stanziamento” nella
120
parte spesa. Sul tema va quindi rilevato che il bilancio di previsione non appare redatto sulla
base di una rigorosa applicazione delle norme di contabilità pubblica, in riferimento né alla
struttura108 né ai criteri seguiti per la determinazione degli stanziamenti di previsione.
Si evidenzia, tra l’altro, che, essendo la gestione fuori bilancio condotta con il sistema di
cassa, cioè a riscossione e pagamenti e dovendo la stessa redigere un rendiconto finanziario, ai
sensi dell’articolo 3 del d.P.R.n.689/1977, apparirebbe più coerente che il fondo protezione
civile adottasse esclusivamente un bilancio previsionale di cassa (per tutte le poste in esso
contenute), articolato, almeno nei titoli, secondo una struttura in linea con quella del
rendiconto che, a partire dall’esercizio 2009, deve essere strutturato secondo quanto stabilito
dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Regione n.26/2008.
In riferimento al 2009 il rendiconto della protezione civile non risulta invece confrontabile
con il bilancio di previsione, a causa delle diverse impostazioni seguite nella relativa redazione.
In sede di contraddittorio finale la Protezione civile della Regione ha precisato che il
fondo redige un bilancio di previsione, pur in assenza di uno specifico obbligo di legge, e che lo
stesso viene articolato in titoli tenendo conto della diversa provenienza delle fonti di
finanziamento (I: entrate/spese ordinarie, II: entrate/spese straordinarie, III: partite di giro,
IV: sezione separata, V: sezione del commissario delegato). La Protezione civile ha altresì
affermato che la finalità di detto strumento contabile è garantire una immediata e puntuale
evidenza delle risorse a disposizione e della loro diversa provenienza e destinazione. Se tale
impostazione può ritenersi comprensibile al fine di consentire una corretta e trasparente
gestione del fondo, non può trovare invece riscontro nell'attuale assetto normativo (a seguito
dell'entrata in vigore dal 2009 del decreto del Presidente della Regione n.26/2008) la
successiva affermazione della Protezione civile, secondo cui il bilancio di previsione, tuttora
articolato nei termini sopra riportati, è altresì finalizzato alla rendicontazione delle risorse a
dimostrazione dell'effettiva osservanza del vincolo di destinazione: un'impostazione secondo le
fonti di provenienza delle risorse e i correlati interventi non risponde infatti alle articolazioni di
cui al regolamento n.26/2008, per il quale il rendiconto delle gestioni fuori bilancio deve essere
redatto secondo una logica che conferisce prioritario rilievo alla conformità delle codifiche del
rendiconto stesso con quelle previste per la Regione (e quindi secondo i titoli d'entrata e di
spesa individuati e descritti nella legge regionale di contabilità e richiamati nel regolamento
medesimo). Per ottemperare alla finalità segnalata si ribadisce come parrebbe più coerente con
l'attuale sistema che il bilancio di previsione fosse redatto almeno nei titoli secondo una
struttura in linea con quella del rendiconto. Ciò anche alla luce dei principi desumibili dalla
legge regionale di contabilità per i quali bilancio di previsione e rendiconto debbono essere
redatti secondo una struttura analoga non solo per verificare i risultati rispetto agli obiettivi ma
anche per permettere la confrontabilità degli stessi documenti (articoli 3 e 64 della legge
108 Per l'entrata: tit.I entrate ordinarie; tit.II entrate straordinarie; tit.III partite di giro; tit.IV sezione separata; tit.V
sezione del commissario delegato. Per la spesa: tit.I spese ordinarie; tit.II spese straordinarie; tit.III partite di giro; tit.IV sezione separata; tit.V sezione del commissario delegato.
121
regionale n.21/2007). Non va comunque sottaciuto che la redazione del bilancio di previsione
costituisce adempimento non obbligatorio per le gestioni fuori bilancio.
6.3.4 Entrate
COD.4211 trasferimenti in conto capitale da Stato per calamità naturali
Ordine di riscossione n.32 sul cap.40 (Assegnazioni statali per interventi urgenti finalizzati) – € 5.123.194,06 - assegnazioni statali per interventi urgenti finalizzati - conferimento al fondo dal cap.4141 S (bilancio regionale) - quota 2004
E’ stata esaminata la seguente documentazione: - nota n.5215 del 30.12.2004 della Regione Abruzzo (Regione capofila della Conferenza dei Presidenti
delle Regioni e Province autonome) con la quale, ripartito fra le Regioni il fondo statale di protezione civile per l'annualità 2004 (per il Friuli Venezia Giulia € 5.123.194,06), vengono definite procedure e modalità di accesso al fondo stesso: in particolare, predisposizione da parte di ogni Regione di un programma di utilizzo delle risorse; accreditamento da parte del Ministero dell'economia delle somme spettanti, a seguito di presa d'atto dei programmi; relazione, entro il 30.11 di ogni anno, dello stato di attuazione del programma;
- delib.G.r.n.1364 del 10.6.2005 con la quale è approvato il programma di utilizzo delle risorse per l'annualità 2004: si stabilisce la "massima urgenza" nella realizzazione degli interventi, che consistono nel completamento operativo e funzionale dell'edificio da destinare alla sala interforze;
- nota n.11200 di data 3.8.2005 con cui la Protezione civile chiede alla Direzione centrale risorse economiche e finanziarie l'iscrizione al bilancio regionale della somma suindicata, a seguito della richiesta di prelevamento dell'importo dal fondo statale a favore della Regione; nel corso del 2005 la somma è completamente riscossa sul cap.1020 E del bilancio regionale e impegnata sul cap.4141 S (delib.G.r.n.2588 del 14.10.2005 e decr.n.1561 del 2.11.2005 di impegno, con il quale, fra l'altro, si dichiara che la realizzazione degli interventi è in corso);
- decr.n.66 del 26.1.2009 di liquidazione e pagamento di € 5.123.194,06 a gravare sul cap.4141 S del bilancio regionale a residui a favore del fondo regionale per la protezione civile.
Si segnala che il titolo d'entrata non riporta il codice gestionale, in violazione della prescrizione in tal senso di cui all'art.2 del regol.n.26 del 30.1.2008, recante le indicazioni per l'articolazione del rendiconto delle gestioni fuori bilancio. Il codice SIOPE 4211 è stato reperito attraverso il giornale degli ordini di riscossione. Il fondo (statale) di protezione civile, istituito dalla l.n.388 del 23.12.2000, è destinato al finanziamento degli interventi delle Regioni, diretti a potenziare il sistema di protezione civile delle stesse. Le risorse del citato fondo pertanto affluiscono dal bilancio statale a quello delle Regioni, le quali ricevono un "trasferimento in conto capitale dallo Stato". Nel caso della Regione Friuli Venezia Giulia, in conseguenza della scelta di istituire una gestione fuori bilancio per la protezione civile, le risorse sopra citate subiscono un ulteriore passaggio, in quanto dalla Regione vengono ritrasferite alla gestione fuori bilancio. Tale flusso procedimentale risulta pertanto rilevante ai fini dell'attribuzione dei codici gestionali; infatti va evidenziato come nel contesto sopra delineato la Regione Friuli Venezia Giulia funga da tramite: riceve risorse vincolate dallo Stato e le riversa al fondo ai fini del conseguimento degli obiettivi per i quali esse sono state assegnate. Lo Stato non ha quindi un rapporto diretto con la gestione fuori bilancio, la cui istituzione è stata una scelta gestoria e contabile della Regione. Appare pertanto non congrua l'attribuzione all'entrata in esame del cod.4211 (trasferimento dallo Stato), dal momento che per la gestione fuori bilancio il trasferimento avviene dalla Regione. Va inoltre rilevato come, benché la delib.G.r.n.1364/2005 definisse gli interventi programmati di assoluta urgenza e l'impegno regionale a trasferire le somme al fondo risalga al 2005, la liquidazione sia avvenuta solo nel 2009, fra l'altro senza espresse motivazioni (stati d'avanzamento o completamento: non si dispone delle relazioni annuali da presentare ogni 30.11 sullo stato di attuazione del programma). In conseguenza di ciò la Regione ha trattenuto fino al 2009 più di 5 milioni di euro impegnati dal 2005. Si ritiene che, in considerazione del fatto che il fondo presenta sempre una consistente giacenza finale, i rilevanti pagamenti effettuati negli anni siano stati affrontati con le risorse in cassa disponibili. L'esame della documentazione ha evidenziato,in riferimento agli altri aspetti diversi rispetto a quelli sopra citati, la regolarità della procedura seguita e la rispondenza degli importi alla documentazione presentata.
* --- * In sede di contraddittorio finale la Protezione civile della Regione ha segnalato, in merito all'evidenziata non congruità dell'attribuzione del cod.4211, che le risorse statali sono sempre tenute distinte da quelle regionali, il che risulterebbe corretto se il fondo ricevesse le risorse direttamente dallo Stato: la codifica attribuita rischia di rappresentare una duplicazione rispetto a quanto acquisito dalla stessa Regione da parte dello Stato.
122
- * - * - Le risorse assegnate dallo Stato risultano finalizzate alla realizzazione di interventi definiti nel programma: pertanto l'entrata risulta essere di carattere “vincolato”. Al fine di verificare il rispetto del vincolo di destinazione, il controllo si è esteso anche alle correlate spese. L’Amministrazione, a evasione della richiesta istruttoria di trasmettere i fascicoli delle spese correlate a entrate vincolate, ha inviato, in relazione all’entrata di € 5.123.194,06 di cui all’ordinativo di riscossione n.32/2009, la documentazione afferente a 48 ordini di pagamento per un ammontare complessivo di € 1.674.557,99 emessi nell’anno 2009 sul capitolo di spesa 250 del bilancio del fondo regionale di protezione civile. Il predetto cap.250 risulta essere correlato al capitolo d’entrata 40 in cui è stata incassata la reversale oggetto del controllo. Tale correlazione è esplicitata nella deliberazione di Giunta regionale n.3218 del 12.12.2005 di assestamento del bilancio di previsione del fondo regionale per la protezione civile per l’anno 2005, con la quale, a seguito dell’iscrizione sul cap.4141 della spesa del bilancio regionale dello stanziamento a favore della gestione fuori bilancio dell’importo di € 5.123.194,06, si è provveduto, tra l’altro, a incrementare per pari importo il capitolo d’uscita 250 del bilancio di previsione del fondo protezione civile. Si rileva che l’importo dei mandati di spesa trasmessi non corrisponde al totale dei pagamenti eseguiti sul cap.250 nell’anno 2009 dal fondo: la nota illustrativa in ordine al controllo eseguito dal Servizio ispettivo e riscontri contabili sul rendiconto 2009 del fondo di protezione civile evidenzia infatti pagamenti totali nel 2009 su detto capitolo per € 1.795.959,99. Si ritiene pertanto che siano stati trasmessi a questa Sezione soltanto i mandati correlati all’entrata di cui all’ordine di riscossione n.32 in esame. In merito al controllo eseguito va evidenziato che lo stesso è stato indirizzato a verificare che i pagamenti eseguiti fossero inerenti a spese ricollegabili all’entrata vincolata. In particolare in considerazione del fatto che la Giunta regionale con delib.n.1364 del 10.6.2005 ha approvato il programma di utilizzo delle risorse di cui all’art.138 c.16 della l.n.388/2000 trasferite dallo Stato per l’annualità 2004, si è verificato che i decreti di liquidazione delle spese facessero espresso richiamo alla predetta deliberazione. L’analisi della documentazione ha tuttavia fatto rilevare che non tutti i decreti relativi ai 48 ordini di pagamento citano la delib.G.r.n.1364/2005: in particolare risultano carenti in tal senso i decreti relativi a 22 mandati il cui importo complessivo ammonta a € 258.912,40, che pertanto a rigore non dovrebbero esser considerati quali spese finanziate dai fondi incassati con reversale n.32/2009. E’ comunque opportuno evidenziare in questo contesto che tutte le risorse di cui all’art.138 della l.n.388/2000 trasferite al fondo di protezione civile per le annualità dal 2001 al 2006 sono state destinate a spese finalizzate al potenziamento e sviluppo del sistema regionale di protezione civile da imputare al cap.250; pertanto, benché manchi uno stretto vincolo tra le quote in entrata assegnate annualmente e le spese sostenute sul cap.250 dal fondo, il concorso “unitario” delle risorse al medesimo scopo (realizzazione funzionale e operativa della sala regionale interforze), sebbene riferite a differenti annualità, depone a favore del loro utilizzo vincolato da parte della gestione fuori bilancio. Un secondo aspetto analizzato in relazione ai 48 mandati trasmessi è stato quello relativo all’oggetto delle spese; in particolare si è ritenuto che, dovendo le risorse vincolate in oggetto essere utilizzate ai fini della realizzazione degli interventi di completamento operativo e funzionale dell’edificio da destinare alla sala interforze, le spese correlate non potessero che riguardare beni durevoli. L’analisi delle fatture ha invece evidenziato che alcune di esse fanno riferimento a canoni di abbonamento e noleggio: spese finalizzate a dotare la protezione civile di attrezzature e servizi aventi alto contenuto tecnologico e caratterizzate da un rapido processo di obsolescenza. Pertanto, in ragione delle indicate caratteristiche dei beni/servizi cui si riferiscono, la scelta di stipulare contratti in cui si prevede di pagare un canone di abbonamento o noleggio può trovare giustificazione nella necessità di acquisire le predette risorse attraverso un sistema che consenta la loro economica e rapida sostituzione qualora la tecnologia risulti superata. Si ritiene che anche dette spese possano essere finanziate con i fondi di cui alla l.n.388/2000. Per completezza va segnalato che la protezione civile in sede di assunzione dei decreti di autorizzazione delle spese in parola ha posto le uscite relative a costi variabili e di gestione (es. traffico) a carico di altri capitoli finanziati dai fondi che la gestione fuori bilancio riceve dalla Regione ai sensi dell’art.33 della l.r.n. 64/1986.
* --- * In sede di contraddittorio finale la Protezione civile della Regione ha chiarito che all'importo dei mandati trasmessi correlati con l'ordine di riscossione n.32 va sommato l'importo del mandato n.921, oggetto di autonomo controllo, anch'esso emesso sul cap.250 della spesa.
123
COD.4234 trasferimenti in conto capitale da Comuni
Ordine di riscossione n.347 sul cap.43 (Contributi da soggetti diversi a favore delle popolazioni colpite da recente grave evento calamitoso) – € 10.000,00 - contributo della Comunità montana gemonese, Canal del Ferro e Val Canale pro popolazione Regione Abruzzo - evento sismico del 6.4.2009
E’ stata esaminata la seguente documentazione: - delib.G.r.n.1615 del 9.7.2009 con la quale sono autorizzati il proseguimento delle attività di soccorso
alle popolazioni abruzzesi fino al 31.10.2009 per una spesa di € 800.000,00, nonché l'intervento di solidarietà mediante la realizzazione di unità abitative presso il Comune di Fossa, per una spesa di € 1.802.000,00;
- delib.G.r.n.2799 del 10.12.2009 con la quale, tra l'altro, è autorizzato il proseguimento delle attività di soccorso per l'ulteriore spesa di € 405.774,71 mediante utilizzo delle donazioni accreditate al 10.12.2009.
Si segnala innanzi tutto che il titolo d'entrata non riporta il codice gestionale, in violazione della prescrizione in tal senso di cui all'art.2 del regol.n.26 del 30.1.2008, recante le indicazioni per l'articolazione del rendiconto delle gestioni fuori bilancio. In secondo luogo il codice attribuito all'entrata e indicato nel giornale degli ordini di riscossione (4234) attiene ai trasferimenti dai Comuni: più propriamente si sarebbe dovuto attribuire il cod.4236 che si riferisce ai "trasferimenti in conto capitale da Comunità montane". Le risorse acquisite rappresentano una donazione finalizzata al sostegno di una particolare iniziativa: pertanto questa risulta essere un'entrata con destinazione "vincolata". Al fine di verificare il rispetto del vincolo di destinazione, il controllo ha preso atto di quanto segnalato sul punto nella nota esplicativa che la Protezione civile ha prodotto, contestualmente alla trasmissione della documentazione, e nella quale la stessa ha chiarito che la riscossione in esame di € 10.000,00 è parte di un più consistente importo acquisito a titolo di donazioni che a sua volta, insieme ad altri fondi, è stato destinato all'attività di assistenza alle popolazioni abruzzesi e alla realizzazione di unità abitative nel Comune di Fossa: la nota precisa che entrambe le iniziative sono state portate a compimento entro il mese di dicembre 2009. L'esame della documentazione ha evidenziato l'errata attribuzione del codice gestionale. Risulta rispettato il vincolo di destinazione dell'entrata.
COD.4247 trasferimenti in conto capitale da enti e agenzie regionali
Ordine di riscossione n.248 sul cap.100 (Fondi destinati a fronteggiare i danni conseguenti ai gravi eventi alluvionali verificatisi il 29.8.2003 nel territorio regionale) – € 236.093,65 - rimborso dalla finanziaria regionale FVG Friulia spa fondo obiettivo 2 - fondi alluvione 29.8.2003 (saldo contributo ulteriori interventi salvaguardia pubblica incolumità e transito lungo la strada comunale per Studena bassa)
E’ stata esaminata la seguente documentazione: - decr.n.196 del 3.6.2009 con il quale si determina la spesa finale ammessa a finanziamento comunitario,
a seguito della conclusione dei lavori, per € 236.093,65, posti a carico del fondo speciale obiettivo 2 2000-2006, secondo il piano finanziario disposto dalla delib.G.r.n.1086 del 14.5.2009; la Friulia spa, gestore del fondo speciale, è autorizzata a rimborsare l'importo al fondo per la protezione civile;
- nota del 18.6.2009 con la quale il gestore del fondo speciale obiettivo 2 2000-2006 comunica il pagamento del suindicato importo al fondo per la protezione civile.
Si segnala innanzi tutto che il titolo d'entrata non riporta il codice gestionale, in violazione della prescrizione in tal senso di cui all'art.2 del regol.n.26 del 30.1.2008, recante le indicazioni per l'articolazione del rendiconto delle gestioni fuori bilancio. Il codice SIOPE è stato reperito attraverso il giornale degli ordini di riscossione. L'esame della documentazione ha evidenziato la regolarità della procedura seguita e la rispondenza degli importi alla documentazione presentata.
COD.4248 trasferimenti in conto capitale da organismi regionali interni
Ordine di riscossione n.84 sul cap.10 (Finanziamento regionale annuale) – € 5.000.000,00 - conferimento al fondo dal cap.4150 S (bilancio regionale) - finanziamento regionale annuale.
E’ stata esaminata la seguente documentazione: - delib.G.r.n.2025 del 9.10.2008 con la quale, fra l'altro, si prenotano le risorse a carico del cap.4150 S
del bilancio regionale 2008 (pari a complessivi € 24.723.084,77) quale stanziamento ordinario a favore del fondo per la protezione civile;
- decr.n.1084 del 27.10.2008 con il quale, fra l'altro, si impegna la somma di € 16.123.084,77 sul cap.4150 in conto competenza 2008 a favore del fondo per la protezione civile;
124
- decr.n.290 del 16.3.2009 di liquidazione e pagamento di € 5.000.000,00 a gravare sul cap.4150 S del bilancio regionale a residui a favore del fondo per la protezione civile.
Si segnala innanzi tutto che il titolo d'entrata non riporta il codice gestionale, in violazione della prescrizione in tal senso di cui all'art.2 del regol.n.26 del 30.1.2008, recante le indicazioni per l'articolazione del rendiconto delle gestioni fuori bilancio. Il codice SIOPE è stato reperito attraverso il giornale degli ordini di riscossione. Non sono allegati alla liquidazione né la dichiarazione del gestore di dover affrontare le spese nell'anno né il fabbisogno di cassa da parte del Tesoriere. Incidentalmente si richiama quanto già affermato a proposito del cap.4150 S del bilancio regionale, nella parte dedicata alla DAS (regolarità estrinseca) sul capitolo medesimo. L'esame della documentazione ha evidenziato, in riferimento agli altri aspetti diversi rispetto a quelli sopra citati, la regolarità della procedura seguita e la rispondenza degli importi alla documentazione presentata.
COD.4413 trasferimenti in conto capitale da imprese private
Ordine di riscossione n.351 sul cap.43 (Contributi da soggetti diversi a favore delle popolazioni colpite da recente grave evento calamitoso) – € 300.000,00 - contributo della Confindustra FVG pro popolazione Regione Abruzzo - evento sismico del 6.4.2009
La documentazione di riferimento è la medesima che attiene all'ordine di riscossione n.347, trattandosi della stessa tipologia di entrata (donazione per la Regione Abruzzo). Si segnala che il titolo d'entrata non riporta il codice gestionale, in violazione della prescrizione in tal senso di cui all'art.2 del regol.n.26 del 30.1.2008, recante le indicazioni per l'articolazione del rendiconto delle gestioni fuori bilancio. Il codice SIOPE è stato reperito attraverso il giornale degli ordini di riscossione. Le risorse acquisite rappresentano una donazione finalizzata al sostegno di una particolare iniziativa: pertanto questa risulta essere un'entrata con destinazione "vincolata". Al fine di verificare il rispetto del vincolo di destinazione, il controllo ha preso atto di quanto segnalato sul punto nella nota esplicativa che la Protezione civile ha prodotto, contestualmente alla trasmissione della documentazione, e nella quale la stessa ha chiarito che la riscossione in esame di € 300.000,00 è parte di un più consistente importo acquisito a titolo di donazioni che a sua volta, insieme ad altri fondi, è stato destinato all'attività di assistenza alle popolazioni abruzzesi e alla realizzazione di unità abitative nel Comune di Fossa: la nota precisa che entrambe le iniziative sono state portate a compimento entro il mese di dicembre 2009. Risulta rispettato il vincolo di destinazione dell'entrata.
6.3.5 Spese
COD.1347 altri contratti di servizio
Mandato n.1574 sul cap.71 (Spese per l’espletamento del servizio aereo regionale di protezione civile) – € 130.826,40 - servizio aereo regionale di protezione civile tramite elicotteri - pagamento fattura relativa ai mesi di luglio e agosto 2009 a una società a responsabilità limitata
E’ stata esaminata la seguente documentazione: - delib.G.r.n.2315 del 28.9.2007 con la quale è autorizzato l'avvio della gara a procedura aperta per
l'affidamento del servizio aereo regionale di protezione civile mediante elicotteri per un triennio, con contestuale approvazione del capitolato speciale d'appalto e del bando disciplinare di gara, per una spesa presunta di € 6.480.000,00 in riferimento sia al triennio di validità del contratto principale sia all'eventuale ulteriore triennio di proroga;
- contratto repertorio n.9045 del 27.3.2008 tra la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia - Protezione civile e l'associazione temporanea di imprese (ATI) tra due società a responsabilità limitata per il servizio aereo regionale di protezione civile svolto mediante elicotteri: si prevede che alla scadenza di ogni bimestre di attività l'ATI, per il tramite della Capogruppo, emetta fattura specificando i minuti di volo effettuati e allegandovi i rapporti di missione ovvero i resoconti di sessione nel caso di attività connessa alla formazione;
- decr.n.363 del 31.3.2009 con il quale è autorizzata per il servizio aereo regionale di protezione civile la spesa complessiva di € 1.080.000,00 sul cap.71 per l'esercizio 2009;
- fattura n.694 del 31.8.2009 di € 130.826,40 per i mesi di luglio e agosto; - parere favorevole alla liquidazione della fattura citata espresso dal Direttore centrale della Protezione
civile;
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- decr.n.1058 del 21.10.2009 di liquidazione della fattura di € 130.826,40. Si segnala che il titolo di spesa non riporta il codice gestionale, in violazione della prescrizione in tal senso di cui all'art.2 del regol.n.26 del 30.1.2008, recante le indicazioni per l'articolazione del rendiconto delle gestioni fuori bilancio. Il codice SIOPE è stato reperito attraverso il giornale dei mandati. Inoltre agli atti non risulta allegato il DURC. L'esame della documentazione ha evidenziato la pertinenza della spesa con le finalità della gestione (art.10 lett.a) l.r.n.64/1986), il rispetto delle fasi procedurali indicate dall'art.33 (adozione dei provvedimenti previa conforme deliberazione della Giunta regionale), l'esistenza dei presupposti contrattuali che giustificano la prestazione, la rispondenza degli importi alla documentazione presentata. Si richiama a ogni buon conto l'attenzione sul fatto che, nonostante la delib.n.2315/2007 autorizzi una spesa per il triennio contrattuale più l'eventuale triennio di proroga, recente giurisprudenza in materia (vedasi per tutte Consiglio di Stato sez.V 8.7.2008 n.3391) stabilisca la necessità di esperire una nuova gara alla scadenza del contratto.
* --- * In sede di contraddittorio finale la Protezione civile della Regione, in merito alla mancata acquisizione del DURC, ha richiamato la circ.n.122/2005 dell'INPS ai sensi della quale il DURC deve essere richiesto, in caso di appalti pubblici di servizi, per l'aggiudicazione dell'appalto (ove pretesa), per la stipula del contratto (ove previsto), all'atto della regolare esecuzione e alla liquidazione di ogni fattura (nel solo caso dei servizi di pulizia). Nel prendere atto dell'applicazione data alla circolare con riferimento al momento della liquidazione, si evidenzia tuttavia come l'espressione da parte del Direttore centrale del parere favorevole sul servizio reso possa configurarsi come atto attestante la regolare esecuzione (anche ai sensi di quanto previsto dall'art.6 del reg.n.214/2009 concernente criteri e modalità per l’espressione della valutazione di congruità economica e tecnica e dell’attestazione di conformità della prestazione contrattuale). Inoltre, in ordine alla necessità di esperire una nuova gara alla scadenza del contratto, la Protezione civile ha segnalato che l’ipotesi della proroga contrattuale era già prevista dal contratto originario (come pure dagli atti a esso propedeutici) a mezzo della clausola secondo cui sussisteva la possibilità di affidare, con procedura negoziata, nuovi servizi consistenti nella ripetizione di servizi analoghi a quelli previsti nel contratto, ai sensi dell'art.57 c.5 lett.b) del d.lgs.n.163/2006. Al riguardo si osserva incidentalmente che i presupposti per la legittimità della proroga previsti dall’art.57 predetto prevedono anche che il ricorso alla procedura negoziata senza bando è consentito solo nei tre anni successivi alla stipulazione del contratto iniziale avvenuta in data 27.3.2008.
Mandato n.1874 sul cap.71 (Spese per l’espletamento del servizio aereo regionale di protezione civile) – € 201.528,00 - servizio di telerilevamento e sorveglianza regionale di protezione civile mediante elicotteri - pagamento fattura a una società a responsabilità limitata
E’ stata esaminata la seguente documentazione: - delib.G.r.n.2814 del 18.12.2008 con la quale è autorizzata l'indizione della gara a procedura aperta per
l'affidamento del servizio aereo di telerilevamento e sorveglianza di protezione civile mediante elicotteri per un triennio, con contestuale approvazione del capitolato speciale d'appalto e del bando di gara, per una spesa complessiva presunta di € 7.500.000,00 (€ 2.500.000,00 all'anno a partire dal 2008);
- decr.n.1399 del 31.12.2008 con il quale è autorizzata per il servizio aereo di telerilevamento e sorveglianza regionale di protezione civile la spesa di € 2.500.000,00 sul cap.71 per l'esercizio 2008;
- decr.n.590 del 26.5.2009 con il quale è disposta l'aggiudicazione definitiva del servizio aereo di telerilevamento e sorveglianza di protezione civile mediante elicotteri nei confronti di un raggruppamento temporaneo d'impresa tra una società a responsabilità limitata e l'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale di Sgonico;
- contratto repertorio n.9159 del 24.6.2009 tra la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia - Protezione civile e il raggruppamento temporaneo d'impresa (RTI) per il servizio aereo di telerilevamento e sorveglianza regionale di protezione civile mediante elicotteri: vengono dettagliate con precisione le modalità di svolgimento del servizio, in particolare le procedure di attivazione, i tempi di operatività delle missioni di telerilevamento e sorveglianza, i tempi di consegna degli elaborati, le modalità di determinazione dei corrispettivi;
- decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2.10.2009 di dichiarazione dello stato di emergenza in relazione alle eccezionali avversità atmosferiche verificatesi in data 1.10.2009, nel territorio della provincia di Messina;
- nota prot.n.DPC/VATO/0062911 del 6.10.2009 con cui il Dipartimento Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri richiede alla Protezione civile regionale di effettuare un volo aereo con restituzione ortofoto e telerilevamento sulle aree del Messinese colpite dagli eventi del 1-2.10.2009;
- fattura n.60 del 26.10.2009 di € 201.528,00 per rilievo aerofotogrammetrico digitale e laser scan eseguito nella zona di Messina;
- parere favorevole alla liquidazione della fattura citata espresso dal Direttore centrale della Protezione civile;
- decr.n.1153 del 12.11.2009 di liquidazione della fattura di € 201.528,00.
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Si segnala che il titolo di spesa non riporta il codice gestionale, in violazione della prescrizione in tal senso di cui all'art.2 del regol.n.26 del 30.1.2008, recante le indicazioni per l'articolazione del rendiconto delle gestioni fuori bilancio. Il codice SIOPE è stato reperito attraverso il giornale dei mandati. L'esame della documentazione ha evidenziato che la specifica prestazione in oggetto è stata resa a fronte di una situazione di emergenza dichiarata con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, con successivo rimborso degli oneri sostenuti da parte del Dipartimento nazionale della protezione civile. E' stata verificata la rispondenza degli importi alla documentazione presentata.
COD.1349 organizzazione manifestazioni e convegni
Mandato n.162 sul cap.150 (Spese per la realizzazione del sistema informativo e dell’attività educativa nel settore della protezione civile e relativa stampa, diffusione, pubblicazione, distribuzione e divulgazione) – € 35.880,00 - attività con il volontariato di protezione civile e per la formazione di una nuova coscienza di protezione civile - XII giornata del volontariato di protezione civile: Gorizia 13.12.2008 - pagamento fattura a una società a responsabilità limitata
E’ stata esaminata la seguente documentazione: - delib.G.r.n.2463 del 20.11.2008 con la quale è autorizzata la realizzazione della manifestazione
denominata “Giornata del volontario di protezione civile” da tenersi a Gorizia in data 13.12.2008, per una spesa complessiva presunta di € 80.000,00 per l’allestimento di una o più tendostrutture riscaldate con annessi servizi igienici e la stampa di locandine;
- verbale del 25.11.2008 di apertura dei preventivi conseguente all’indagine di mercato finalizzata all’allestimento della tendostruttura e accessori, con cui viene individuata la ditta che ha formulato il preventivo più basso tra quelli inviati entro i termini previsti dalle cinque ditte invitate;
- contratto per corrispondenza commerciale n.214 del 25.11.2008 tra la Protezione civile della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e la società a responsabilità limitata aggiudicataria per l’allestimento della tendostruttura e accessori a fronte di un corrispettivo di € 29.900,00 (IVA esclusa);
- delib.G.r.n.2570 del 26.11.2008 con la quale è autorizzata, per la realizzazione della manifestazione, una spesa complessiva presunta di ulteriori € 80.000,00 (spese di organizzazione e ospitalità);
- decr.n.1219 del 27.11.2008 con il quale è autorizzata la spesa di € 160.000,00 sul cap.150 per la realizzazione delle attività previste nell’ambito della manifestazione;
- fattura n.3488 del 15.12.2008 di € 35.880,00 per noleggio materiale ai fini dell’allestimento di una o più tendostrutture nella giornata del volontariato del 13.12.2008;
- parere favorevole alla liquidazione della fattura citata espresso dal Direttore centrale della Protezione civile;
- decr.n.119 del 4.2.2009 di liquidazione della fattura di € 35.880,00. Si segnala che il titolo di spesa non riporta il codice gestionale, in violazione della prescrizione in tal senso di cui all'art.2 del regol.n.26 del 30.1.2008, recante le indicazioni per l'articolazione del rendiconto delle gestioni fuori bilancio. Il codice SIOPE è stato reperito attraverso il giornale dei mandati. L'esame della documentazione, in riferimento alla spesa di cui al mandato in esame, ha evidenziato la pertinenza della stessa con le finalità della gestione (art.33 c.3 bis l.r.n.64/1986 e art.2 lett.g) d.P.Reg.n.195/2005), il rispetto delle fasi procedurali indicate dall'art.33 (adozione dei provvedimenti previa conforme deliberazione della Giunta regionale), l'esistenza dei presupposti contrattuali che giustificano la prestazione, la rispondenza degli importi alla documentazione presentata.
Mandato n.1491 sul cap.150 (Spese per la realizzazione del sistema informativo e dell’attività educativa nel settore della protezione civile e relativa stampa, diffusione, pubblicazione, distribuzione e divulgazione) – € 973,44 - attività per il 33° Anniversario del terremoto nel Friuli Venezia Giulia. Realizzazione mostra “Terremoti d’Italia” a Villa Manin dal 18.4 al 2.6.2009 - pagamento fattura a un professionista
E’ stata esaminata la seguente documentazione: - delib.G.r.n.541 del 12.3.2009 con la quale è autorizzata l’organizzazione della mostra “Terremoti
d’Italia” presso Villa Manin dal 18.4 al 2.6.2009, per una spesa complessiva presunta di € 165.000,00; - decr.n.360 del 30.3.2009 con il quale è autorizzata la spesa di € 165.000,00 sul cap.150 per la
realizzazione della mostra; - contratto per corrispondenza commerciale n.71 del 17.4.2009 tra la Protezione civile della Regione
autonoma Friuli Venezia Giulia e un professionista per attività di collaborazione e supporto (animazione didattica rivolta agli studenti) nella gestione dei laboratori didattici di protezione civile della mostra, quantificata in 52 ore e a fronte di un corrispettivo di € 936,00 (IVA esclusa, al lordo della ritenuta d’acconto IRPEF, cui aggiungere il 4% a titolo di rivalsa per i contributi previdenziali INPS);
- fattura n.14 del 17.7.2009 di € 973,44 per attività di collaborazione e supporto nella gestione dei laboratori didattici di protezione civile della mostra;
- parere favorevole alla liquidazione della fattura citata espresso dal Direttore centrale della Protezione civile;
- decr.n.1032 del 8.10.2009 di liquidazione della fattura di € 973,44.
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Si segnala che il titolo di spesa non riporta il codice gestionale, in violazione della prescrizione in tal senso di cui all'art.2 del regol.n.26 del 30.1.2008, recante le indicazioni per l'articolazione del rendiconto delle gestioni fuori bilancio. Il codice SIOPE è stato reperito attraverso il giornale dei mandati. Si rileva che l’art.4 del contratto prevede la liquidazione del compenso entro 30 giorni dalla data di ricevimento della fattura: in concreto la fattura è pervenuta il 20.7.2009, tuttavia la liquidazione e il relativo mandato di pagamento sono datati 8.10.2009. L'esame della documentazione ha evidenziato la pertinenza della stessa con le finalità della gestione (art.33 c.3 bis l.r.n.64/1986 e art.2 lett.g) d.P.Reg.n.195/2005), il rispetto delle fasi procedurali indicate dall'art.33 (adozione dei provvedimenti previa conforme deliberazione della Giunta regionale) e la rispondenza degli importi alla documentazione presentata. Dalla documentazione trasmessa a corredo del mandato non emergono le modalità con cui la Protezione civile ha proceduto all’affidamento dell’incarico. E' stata riscontrata la pubblicazione in data 30.9.2009 sul sito internet della Regione.
* --- * In sede di contraddittorio finale la Protezione civile della Regione ha evidenziato come il riscontrato tardivo pagamento sia riconducibile a una perdurante e cronica carenza di personale riguardante il settore amministrativo. Inoltre, in merito alla mancata evidenza, nei documenti trasmessi, delle modalità di affidamento dell'incarico, la Protezione civile ha richiamato il regolamento per le spese in economia (n.195/2005) e in particolare la norma che definisce la tipologia di spese sostenibili (art.2 lett.g) nonchè quella che consente il ricorso a un unico contraente qualora la spesa non superi € 20.000,00 (art.6). Al riguardo si osserva in primo luogo che la problematica si riferisce a una fattispecie antecedente all’entrata in vigore della normativa regionale afferente il conferimento di incarichi individuali, con contratti di lavoro autonomo, di natura occasionale o coordinata e continuativa (art.15 l.r.n.12/2009, regolamernto di cui al d.P.Reg.n.331/2009). Nel merito va comunque rilevato che la norma di cui al predetto art.2 lett.g), benchè individui tra le spese dettagliatamente elencate anche l'organizzazione di mostre (caso in esame), non contempla espressamente la fattispecie dell’affidamento di incarichi esterni, che rimaneva pertanto regolata dalla disciplina generale in materia vigente all’epoca (art.7 c.6 e segg. del d.lgs.n.165/2001).
COD.1364 altre spese per servizi
Mandato n.501 sul cap.150 (Spese per la realizzazione del sistema informativo e dell’attività educativa nel settore della protezione civile e relativa stampa, diffusione, pubblicazione, distribuzione e divulgazione) – € 451,88 – Incontro decennale terremoto Umbria e Marche 27-29.9.2007 – pagamento a rimborso al datore di lavoro del costo relativo al dipendente impegnato nell’incontro
E’ stata esaminata la seguente documentazione: - delib.G.r.n.1556 del 29.6.2007 con la quale è autorizzata la realizzazione di attività in vari ambiti
operativi: addestramento e formazione, prevenzione, esercitazioni, attività di gemellaggio (tra cui la partecipazione agli incontri in occasione del decennale del terremoto Umbria e Marche), per una spesa complessiva presunta di € 90.000,00;
- decr.n.901 del 5.7.2007 con il quale è autorizzata la spesa di € 90.000,00 per la realizzazione delle attività di cui alla delib.G.r.n.1556/2007;
- nota della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della Protezione civile prot. n.DPC/VRE/55911 del 25.9.2007 in merito alle celebrazioni del X anniversario del terremoto 1997;
- fascicolo riguardante la pratica del rimborso al datore di lavoro degli emolumenti versati al lavoratore (nota di richiesta, prospetto di calcolo, attestazione di partecipazione alle attività, certificazione del Comune che il dipendente è membro della protezione civile);
- decr.n.385 del 6.4.2009 di liquidazione di € 451,88 a titolo di rimborso degli emolumenti pagati al dipendente impegnato nell’attività di gemellaggio di protezione civile nel decennale del terremoto che colpì la Regione Umbria.
Si segnala che il titolo di spesa non riporta il codice gestionale, in violazione della prescrizione in tal senso di cui all'art.2 del regol.n.26 del 30.1.2008, recante le indicazioni per l'articolazione del rendiconto delle gestioni fuori bilancio. Il codice SIOPE è stato reperito attraverso il giornale dei mandati. L'esame della documentazione ha evidenziato che il rimborso in parola è stato effettuato ai sensi dell’art.9 c.5 del d.P.R.n.194/2001 e non nell’ambito rigoroso e circoscritto a situazioni emergenziali di cui all’art.10 c.1 lettera g ter) della l.r.n.64/1986. Il pagamento in parola eseguito dal fondo (istituito per sostenere le spese relative agli interventi previsti dalla l.r.n.64/1986), riguardando una spesa rientrante comunque nell’ambito della sfera di attività di protezione civile, può ritenersi giustificato, tanto più in ragione del fatto che il relativo importo è oggetto di rimborso da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della protezione civile. E' stata verificata la rispondenza degli importi alla documentazione presentata. Si evidenziano i lunghi tempi per la conclusione del procedimento: a fronte della richiesta da parte del datore di lavoro datata 26.11.2007, ritrasmessa alla Regione il 2.12.2008, il mandato di pagamento è stato emesso in data 6.4.2009.
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* --- * In sede di contraddittorio finale la Protezione civile della Regione ha evidenziato come il riscontrato tardivo pagamento sia riconducibile a una perdurante e cronica carenza di personale riguardante il settore amministrativo.
Mandato n.957 sul cap.181 (Finanziamenti del fondo regionale per la protezione civile per interventi urgenti di solidarietà nazionale a favore delle popolazioni colpite da eventi eccezionali causati da calamità) – € 745.766,40 – partecipazione della Regione FVG all’azione di soccorso di protezione civile a favore delle popolazioni della Regione Abruzzo, colpite dal grave sisma del 6.4.2009 - servizio aereo di telerilevamento - pagamento di due fatture a una società a responsabilità limitata
E’ stata esaminata la seguente documentazione: - nota prot.n.DPC/VATO/25833 del 6.4.2009 con cui il Dipartimento Protezione civile della Presidenza del
Consiglio dei ministri richiede alla Protezione civile regionale di effettuare, mediante gli elicotteri del proprio servizio aereo di telerilevamento, il rilievo laser scan e aereofotogrammetrico dell’area interessata dall’evento sismico nel territorio della provincia dell’Aquila;
- decr.n.381 del 6.4.2009 con il quale l’Assessore alla Protezione civile autorizza, tra l’altro, la partecipazione di volontari della protezione civile regionale alle azioni di soccorso delle popolazioni colpite dall’emergenza sismica in Abruzzo, per la spesa complessiva presunta di € 1.200.000,00 per l’approntamento della colonna mobile, l’acquisizione o noleggio di beni, forniture e servizi necessari all’efficace risultato dell’azione di solidarietà nazionale, nonché per l’effettuazione del servizio di telerilevamento mediante elicottero dell’area interessata;
- contratto per corrispondenza commerciale n.46 del 6.4.2009 tra la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia - Protezione civile e una società a responsabilità limitata per la realizzazione di rilievi plano-altimetrici laser scan e aerofotogrammetrici, nonché le riprese video e infrarossi ad alta soluzione mediante elicotteri dell’area interessata dal terremoto de L’Aquila del 6.4.2009: vengono dettagliati, tra l’altro, gli standard operativi di acquisizione dei rilievi, le modalità di svolgimento del servizio e di fornitura dei rilievi, le modalità di determinazione dei corrispettivi;
- delib.G.r.n.917 del 24.4.2009 con la quale la Giunta ha ratificato il decr.n.381/2009 del 6.4.2009 con il quale l’Assessore regionale alla protezione civile ha autorizzato la partecipazione della Protezione civile regionale all’azione di soccorso nelle zone colpite dall’evento sismico del 6.4.2009;
- fatture n.13 del 29.4.2009 di € 139.415,52 e n.18 del 19.5.2009 di € 606.350,88 rispettivamente di acconto e saldo per la realizzazione dei rilievi dell’area interessata dal terremoto de L’Aquila del 6.4.2009;
- pareri favorevoli alla liquidazione delle fatture citate espressi dal Direttore centrale della Protezione civile;
- delib.G.r.n.1615 del 9.7.2009 con la quale la Giunta, dando atto delle attività svolte fino al 30.6.2009, autorizza il proseguimento delle attività di soccorso e assistenza per una spesa complessiva presunta di € 800.000,00 ;
- decr.n.771 del 9.7.2009 con il quale è autorizzata l’ulteriore spesa complessiva presunta di € 800.000,00 per fronteggiare le spese connesse con il proseguimento, fino al 31.10.2009, dell’azione di soccorso e assistenza alle popolazioni colpite dal sisma del 6.4.2009;
- decr.n.813 del 22.7.2009 di liquidazione delle fatture citate per un importo complessivo di € 745.766,40.
Si segnala che il titolo di spesa non riporta il codice gestionale, in violazione della prescrizione in tal senso di cui all'art.2 del regol.n.26 del 30.1.2008, recante le indicazioni per l'articolazione del rendiconto delle gestioni fuori bilancio. Il codice SIOPE è stato reperito attraverso il giornale dei mandati. L'esame della documentazione ha evidenziato la pertinenza della stessa con le finalità della gestione (art.9 della l.r.n.64/1986), il rispetto delle fasi procedurali indicate dall'art.33 (ratifica dei provvedimenti da parte della Giunta regionale nella fase emergenziale e adozione dei provvedimenti previa conforme deliberazione della Giunta regionale nella fase di prosecuzione) e la rispondenza degli importi alla documentazione presentata.
COD.2107 altre infrastrutture
Mandato n.89 sul cap.405 (Finanziamenti regionali finalizzati all’esecuzione di interventi di protezione civile sul territorio della Val Canale e Canal del Ferro colpiti dal grave evento alluvionale del 29.8.2003)– € 5.953,68 – manutenzione dell’impianto elettrico a servizio delle centraline di monitoraggio e illuminazione stradale installato in corrispondenza della frana sulla strada provinciale di Passo Pramollo - pagamento fattura a una società in nome collettivo
E’ stata esaminata la seguente documentazione: - decr.n.9/CD dell’8.10.2003 con il quale l’Assessore regionale alla Protezione civile, in qualità di
commissario delegato (OPCM n.3309/2003) per il superamento dell’emergenza derivante dagli eventi alluvionali del 29.8.2003 nella Regione FVG, approva la relazione tecnica concernente l’intervento
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urgente per il ripristino provvisorio della SP.110 di Passo Pramollo, in Comune di Pontebba, e autorizza, tra l’altro, la realizzazione dell’intervento urgente sulla stessa per una spesa presunta di € 3.500.000,00 di cui € 2.000.000,00 a carico del cap.400 ed € 1.500.000,00 a carico del cap.10;
- decr.n.1806 del 20.10.2003 con il quale l’Assessore regionale alla Protezione civile autorizza la spesa di € 1.500.000,00 a carico del cap.10 a valere sulle risorse aggiuntive stanziate dalla Regione, quale quota parte del finanziamento per la realizzazione dell’intervento urgente per il ripristino provvisorio della SP.110 di Passo Pramollo in Comune di Pontebba;
- delib.G.r.n.4054 del 19.12.2003 con la quale la Giunta ha ratificato il decr.n.1806 del 20.10.2003 dell’Assessore regionale alla protezione civile;
- decr.n.383/CD del 29.10.2004 con il quale l’Assessore regionale alla Protezione civile, in qualità di commissario delegato, tra l’altro, approva la relazione tecnica di perizia suppletiva e di variante concernente l’intervento urgente per il ripristino provvisorio della SP.110 di Passo Pramollo, in Comune di Pontebba, e autorizza la realizzazione degli ulteriori lavori e monitoraggi urgenti nonché la manutenzione dei sistemi di monitoraggio (provvedendo anche in alcuni casi all’affidamento) per una spesa di € 3.800.000,00;
- delib.G.r.n.360 del 24.2.2005 con la quale la Giunta ha ratificato il decr.n.383/CD del 29.10.2004 dell’Assessore regionale alla protezione civile, per la sola parte in cui si autorizza la maggiore spesa prevista di € 300.000,00 per la realizzazione degli ulteriori lavori e monitoraggi urgenti e necessari, nonché la manutenzione dei sistemi di monitoraggio;
- decr.n.473/CD del 26.9.2007 con il quale l’Assessore regionale alla Protezione civile, in qualità di commissario delegato, tra l’altro, approva la relazione tecnica e il cronoprogramma degli “interventi fondi regionali 2005” relativi all’alluvione del 29.8.2003;
- decr.n.669/CD del 21.12.2007 con il quale l’Assessore regionale alla Protezione civile, in qualità di commissario delegato, affida l’incarico di manutenzione ordinaria e straordinaria del sistema di monitoraggio dell’impianto elettrico a servizio delle centraline di monitoraggio e di illuminazione stradale installato in corrispondenza della frana sulla strada provinciale per Passo Pramollo in Comune di Pontebba, per un importo presunto di € 24.000,00;
- contratto n.1 del 2.1.2008 tra la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia - Protezione civile e una società in nome collettivo per la manutenzione ordinaria e straordinaria del sistema di monitoraggio dell’impianto elettrico;
- fattura n.51 del 15.12.2008 di € 5.953,68 per 4 interventi di manutenzione mensile dell’impianto elettrico;
- parere favorevole alla liquidazione della fattura citata espresso dal Direttore centrale della Protezione civile;
- decr.n.4/CD del 19.1.2009 di liquidazione della fattura di € 5.953,68. Si segnala che il titolo di spesa non riporta il codice gestionale, in violazione della prescrizione in tal senso di cui all'art.2 del regol.n.26 del 30.1.2008, recante le indicazioni per l'articolazione del rendiconto delle gestioni fuori bilancio. Il codice SIOPE è stato reperito attraverso il giornale dei mandati (2107): a proposito si evidenzia che, essendo la spesa relativa a manutenzioni mensili, quindi ricorrenti, più opportunamente si sarebbe dovuto attribuire il cod.1353 “Altre spese di manutenzione ordinaria e riparazioni” e conseguentemente la spesa andrebbe imputata al titolo I. Si rileva che il decr.n.669/CD/2007 è stato assunto dall’Assessore alla Protezione civile in qualità di commissario delegato avvalendosi “dei poteri conferitigli dall’art.9 c.2 prima parte della l.r. 31.12.1986 n.64, e dagli artt.1 e 8 dell’Ord.n.3309 di data 11.9.2003, anche in deroga alle disposizioni vigenti, ivi comprese quelle di contabilità pubblica, e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico”. L'esame della documentazione ha infatti evidenziato che il contratto è stato stipulato a seguito di procedura negoziata in virtù delle deroghe di cui all'art.8 dell'OPCM n.3309/2003 (e successive ordinanze). E' stata verificata la rispondenza degli importi alla documentazione presentata.
* --- * In sede di contraddittorio finale la Protezione civile della Regione, in merito all'attribuzione del codice SIOPE, ha evidenziato nelle proprie deduzioni che "i periodici pagamenti sono finalizzati alla gestione manutentiva dell'opera nel contesto dell'intervento emergenziale attribuibile, in quanto tale, alle spese d'investimento". Per la Protezione civile sembrerebbe quindi sussistere, alla luce di siffatta affermazione, l'equazione: intervento emergenziale = spesa d'investimento, il che risulta tuttavia incoerente con quanto sostenuto nelle stesse deduzioni, secondo cui l'OPCM n.3309/2003, emessa proprio per fronteggiare l'evento in parola, prevede "la possibilità di sostenere sia spese correnti che d'investimento". Da quanto previsto nel contratto con riferimento agli interventi di manutenzione ordinaria programmata e dalle fatture oggetto di pagamento del mandato in esame, emerge la natura corrente della spesa sostenuta.
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Mandato n.792 sul cap.331 (Finanziamento regionale destinato alla realizzazione delle attività urgenti di protezione civile atte a fronteggiare la situazione emergenziale conseguente agli eventi alluvionali occorsi il 26 e 27.5.2007 sul territorio regionale) – € 693.072,29 - completamento del centro di coordinamento soccorsi e del centro funzionale unico regionale presso la sede della protezione civile della Regione. Opere edili e impiantistiche - pagamento II S.A.L. a un consorzio
E’ stata esaminata la seguente documentazione: - decr.n.24/CD del 3.4.2008 con il quale l’Assessore alla Protezione civile, in qualità di commissario
delegato (ord.PCM n.3610/2007), approva la relazione della Protezione civile in cui si evidenzia la necessità di realizzare ulteriori lavori di completamento del centro coordinamento soccorsi e centro funzionale unico regionale e il relativo progetto e autorizza la realizzazione urgente dei lavori e il relativo appalto mediante procedura negoziata previo esperimento di gara ufficiosa;
- verbale del 24.4.2008 di apertura delle offerte per l’affidamento dei lavori di completamento del centro di coordinamento soccorsi e centro funzionale unico regionale – opere edili e impiantistiche, con cui viene proposto l’affidamento dei lavori al consorzio che ha offerto il maggior ribasso;
- contratto d’appalto n.28/CD del 27.8.2008 tra la Protezione civile della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e un consorzio per la realizzazione di opere edili di finitura, impiantistico aerauliche, impiantistiche elettriche, di riscaldamento, idraulico-sanitarie e di rivestimento a finire della sala interforze del centro di coordinamento soccorsi e centro funzionale unico regionale;
- decr.n.89/CD del 29.10.2008 con il quale, tra l’altro, viene liquidato il primo certificato di pagamento corrispondente al I S.A.L. di completamento del centro coordinamento soccorsi e centro funzionale unico regionale;
- II stato d’avanzamento - lavori a tutto il 30.4.2009 - per il completamento del centro di coordinamento soccorsi e centro funzionale unico regionale – opere edili e impiantistiche;
- certificato di pagamento n.2 del 30.4.2009 per il pagamento della rata n.2 di € 693.072,29 corrispondente al II S.A.L. dei lavori di completamento del centro di coordinamento soccorsi e centro funzionale unico regionale – opere edili e impiantistiche;
- fattura n.1/2009 del 4.5.2009 di € 693.072,29 per II S.A.L. di completamento del centro di coordinamento soccorsi e centro funzionale unico regionale – opere edili e impiantistiche;
- decr.n.22/CD del 11.6.2009 con il quale viene liquidato il secondo certificato di pagamento corrispondente al II S.A.L. di completamento del centro coordinamento soccorsi e centro funzionale unico regionale – opere edili e impiantistiche.
Si segnala che il titolo di spesa non riporta il codice gestionale, in violazione della prescrizione in tal senso di cui all'art.2 del regol.n.26 del 30.1.2008, recante le indicazioni per l'articolazione del rendiconto delle gestioni fuori bilancio. Il codice SIOPE è stato reperito attraverso il giornale dei mandati. Si rileva che il decr.n.24/CD/2008 è stato assunto dall’Assessore alla Protezione civile in qualità di commissario delegato avvalendosi “dei poteri conferitigli dall’Ord.n.3610/2007, anche in deroga alle disposizioni vigenti, ivi comprese quelle di contabilità pubblica, e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico”: l'esame della documentazione ha evidenziato che il contratto è stato stipulato a seguito di procedura negoziata. E’ stata verificata la rispondenza degli importi alla documentazione presentata.
COD.2108 opere per la sistemazione del suolo
Mandato n.321 sul cap.306 (Finanziamenti finalizzati agli interventi atti alla difesa del suolo e al ripristino del demanio idrico, delle infrastrutture e degli edifici danneggiati dagli eventi alluvionali verificatisi nel territorio regionale nel mese di novembre dell’anno 2002)– € 3.360.344,75 – intervento urgente di protezione civile a difesa del centro abitato di Fiume Veneto tramite la realizzazione opere di raccolta, convogliamento e recapito nel fiume Meduna di acque meteoriche lungo la SS.13 Pontebbana nei Comuni di Fiume Veneto e Zoppola - pagamento anticipazione a una società per azioni a socio unico
E’ stata esaminata la seguente documentazione: - decr.n.1098 del 7.11.2006 con il quale l’Assessore regionale alla Protezione civile autorizza la spesa di €
2.239.655,25 per la realizzazione dell’intervento urgente di protezione civile a difesa del centro abitato di Fiume Veneto tramite la realizzazione di opere di raccolta, convogliamento e recapito nel fiume Meduna di acque meteoriche lungo la SS.13 Pontebbana nei Comuni di Fiume Veneto e Zoppola, con gestione dei fondi da parte del commissario delegato nominato con OPCM n.3495/2006;
- decr.n.580/CD2 del 7.11.2006 con il quale l’Assessore regionale alla Protezione civile, in qualità di commissario delegato (OPCM n.3405/2005), autorizza la spesa di € 3.960.344,75 per la realizzazione dell’intervento urgente di protezione civile a difesa del centro abitato di Fiume Veneto, con gestione dei fondi da parte del commissario delegato nominato con OPCM n.3495/2006;
- decr.n.10/CD3 del 7.11.2006 con il quale l’Assessore regionale alla Protezione civile, in qualità di commissario delegato (OPCM n.3495/2006), tra l’altro, autorizza la realizzazione dell’intervento urgente di protezione civile a difesa del centro abitato di Fiume Veneto per una spesa presunta di € 7.200.000,00 e approva la bozza di convenzione con il soggetto attuatore (società per azioni);
131
- convenzione n.5/CD3/2006 del 22.12.2006 tra il commissario delegato (OPCM n.3495/2006) - Assessore alla Protezione civile della Regione Friuli Venezia Giulia e una società per azioni a socio unico per la realizzazione di un unico intervento integrato di messa in sicurezza del territorio e di ammodernamento della viabilità esistente inerente la SS.13 attraverso una perizia suppletiva e di variante ai lavori di sistemazione della citata strada statale;
- decr.n.3/CD3 del 17.1.2007 con il quale l’Assessore regionale alla Protezione civile, in qualità di commissario delegato (OPCM n.3495/2006), approva la citata convenzione n.5/CD3/2006 del 22.12.2006 e liquida alla società la somma di € 720.000,00 quale anticipazione spettante dopo la firma della convenzione;
- verbale della conferenza di servizi del 22.2.2007 per l’esame del progetto: perizia suppletiva e di variante ai lavori di sistemazione della SS.13 Pontebbana all’ingresso est della conurbazione pordenonese per la contestuale realizzazione di opere di raccolta, convogliamento e recapito nel fiume Meduna delle acque meteoriche ai fini della difesa idraulica del centro abitato di Fiume Veneto, con cui viene autorizzata, con prescrizioni, la realizzazione delle opere;
- nota prot.n.4774 del 29.3.2007, a firma dell’Assessore alla Protezione civile - commissario delegato, con cui lo stesso approva il progetto di perizia suppletiva e di variante ai lavori di sistemazione della SS.13 Pontebbana all’ingresso est della conurbazione pordenonese;
- nota prot.n.CTS-0002792-P del 19.2.2008 con cui la società per azioni a socio unico comunica alla Regione Friuli Venezia Giulia che il Consiglio di amministrazione della società ha approvato la perizia suppletiva e di variante ai lavori di sistemazione della SS.13 Pontebbana all’ingresso est della conurbazione pordenonese e richiede il pagamento del 70% dell’importo totale del finanziamento ai sensi dell’art.8 della convenzione;
- decr.n.13/CD3 del 3.3.2009 con il quale viene liquidata la somma di € 5.040.000,00 a favore della società per azioni a socio unico quale ulteriore anticipazione spettante ai sensi della convenzione n.5/CD3/2006 del 22.12.2006, di cui € 3.360.344,75 sul cap.306.
Si segnala che il titolo di spesa non riporta il codice gestionale, in violazione della prescrizione in tal senso di cui all'art.2 del regol.n.26 del 30.1.2008, recante le indicazioni per l'articolazione del rendiconto delle gestioni fuori bilancio. Il codice SIOPE è stato reperito attraverso il giornale dei mandati. Si rileva che il decr.n.580/CD2/2006 è stato assunto dall’Assessore alla Protezione civile in qualità di commissario delegato avvalendosi “dei poteri conferitigli dall’Ord.n.3405/2005, anche in deroga alle disposizioni vigenti, ivi comprese quelle di contabilità pubblica, e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico”: E’ stata verificata la rispondenza dell’importo liquidato a quanto prescritto dall’art.8 della convenzione.
Mandato n.1741 sul cap.405 (Finanziamenti regionali finalizzati all’esecuzione di interventi di protezione civile sul territorio della Val Canale e Canal del Ferro colpiti dal grave evento alluvionale del 29.8.2003) – € 339.039,75 – intervento di deviazione del rio Tamaroz che attraversa la frazione Tamaroz, messa in sicurezza della “fortezza” Chiusaforte, dell’abitato di Villanova dalla caduta massi dal versante, della viabilità comunale per la Val Raccolana - pagamento dell’anticipazione del finanziamento al Comune di Chiusaforte
E’ stata esaminata la seguente documentazione: - decr.n.385/CD del 6.10.2008 con il quale l’Assessore regionale alla Protezione civile, in qualità di
commissario delegato (OPCM n.3309/2003 e n.3339/2004), riconosce una serie di Enti locali territoriali quali enti attuatori subregionali (con il compito di appaltare e realizzare i lavori, nonché di provvedere alle eventuali procedure di occupazione-esproprio) di interventi di messa in sicurezza del territorio a seguito degli eventi calamitosi del 29.8.2003;
- decr.n.423/CD del 24.10.2008 con cui il soggetto attuatore del commissario delegato adotta le modalità attuative con cui gli enti attuatori completeranno gli interventi di cui al decr.n.385/CD/2008 e le modalità con cui la Protezione civile trasferirà i fondi agli stessi;
- decr.n.424/CD del 24.10.2008 con il quale l’Assessore regionale alla Protezione civile, in qualità di commissario delegato, individua nel Comune di Chiusaforte l’ente attuatore subregionale dell’intervento di deviazione del rio Tamaroz che attraversa la frazione Tamaroz, messa in sicurezza della “fortezza” Chiusaforte, dell’abitato di Villanova dalla caduta massi dal versante, della viabilità comunale per la Val Raccolana; dispone inoltre un finanziamento a favore del Comune di € 1.130.132,50 per provvedere alla realizzazione dei lavori e indica una serie di norme procedurali e prescrizioni;
- decr.n.11/CD del 20.1.2009 con il quale viene liquidato a favore del Comune di Chiusaforte l’importo di € 226.026,50 quale quota del 20% del finanziamento per la realizzazione dell’intervento di competenza;
- decr.n.31/CD del 23.1.2009 con il quale l’Assessore regionale alla Protezione civile, in qualità di commissario delegato, nomina il soggetto attuatore del commissario delegato per l’attuazione e il completamento degli interventi e delle opere del programma commissariale;
- decr.n.406/CD del 30.10.2009 con il quale viene liquidato a favore del Comune di Chiusaforte l’importo di € 339.039,75 quale quota di un ulteriore 30% del finanziamento per la realizzazione dell’intervento di competenza.
132
Si segnala che il titolo di spesa non riporta il codice gestionale, in violazione della prescrizione in tal senso di cui all'art.2 del regol.n.26 del 30.1.2008, recante le indicazioni per l'articolazione del rendiconto delle gestioni fuori bilancio. Il codice SIOPE è stato reperito attraverso il giornale dei mandati. Il commissario delegato ha agito in virtù delle OPCM n.3309/2003 e n.3339/2004 anche in deroga alle disposizioni vigenti, ivi comprese quelle di contabilità pubblica, e nel rispetto dei principi generali dell’ordinamento giuridico. E’ stata verificata la rispondenza dell’importo liquidato a quanto prescritto nelle modalità operative adottate dal soggetto attuatore del commissario delegato.
COD.2122 acquisizione o realizzazione software
Mandato n.921 sul cap.250 (Spese per interventi diretti a fronteggiare esigenze urgenti per le calamità naturali di tipo b) di cui all’art.108 del d.lgs. 31.3.1998 n.112, nonché al potenziamento del sistema di protezione civile delle Regioni) – € 121.402,00 – potenziamento sistema protezione civile: interfacciamento diversi sistemi in uso verso il sistema S.EME. - pagamento fattura a una società a responsabilità limitata
E’ stata esaminata la seguente documentazione: - decr.n.104 del 2.2.2009 con il quale è autorizzata la realizzazione di interventi finalizzati a rendere
possibile l’interconnessione dell’applicativo S.EME. (segnalazione emergenze) con i sistemi di comunicazione e di monitoraggio del centro funzionale di protezione civile mediante affidamenti diretti, per una spesa presunta complessiva di € 383.906,58;
- contratto per corrispondenza commerciale n.60 del 10.4.2009 tra la Protezione civile della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e una società a responsabilità limitata per l’acquisto di una serie di componenti hardware e software;
- fattura n.106 del 30.4.2009 di € 121.402,00 per l’acquisto di una serie di componenti hardware e software;
- parere favorevole alla liquidazione della fattura citata espresso dal Direttore centrale della Protezione civile;
- decr.n.792 del 16.7.2009 di liquidazione della fattura di € 121.402,00. Si segnala che il titolo di spesa non riporta il codice gestionale, in violazione della prescrizione in tal senso di cui all'art.2 del regol.n.26 del 30.1.2008, recante le indicazioni per l'articolazione del rendiconto delle gestioni fuori bilancio. Il codice SIOPE è stato reperito attraverso il giornale dei mandati. L'esame della documentazione ha evidenziato la pertinenza della stessa con le finalità della gestione (art.10 c.1 lett.a) l.r.n.64/1986): l’intervento da parte della Giunta regionale previsto dall'art.33 della medesima legge, pur in assenza di una specifica deliberazione, si ritiene riconducibile alle delibere di Giunta regionale citate nel decr.n.104 del 2009 che approvano il programma di utilizzo dei fondi di cui alla l.n.388/2000. E' stata verificata la rispondenza degli importi alla documentazione presentata.
Mandato n.1036 sul cap.258 (Interreg Italia Austria 2007-2013 SISSIE, servizio di informazione per la sicurezza Carinzia–FVG) – € 568,50 – Programma operativo Interreg IV Italia-Austria 2007-2013. Progetto SISSIE “Servizio di informazioni per la sicurezza Carinzia-Friuli V.G.” – pagamento fattura a un'impresa individuale
E’ stata esaminata la seguente documentazione: - delib.G.r.n.617 del 18.3.2009 con la quale la Giunta ha autorizzato la Protezione civile regionale alla
realizzazione di una serie di attività per il Progetto SISSIE “Servizio di informazioni per la sicurezza Carinzia-Friuli Venezia Giulia”, nell’ambito del Programma operativo Interreg IV Italia-Austria 2007-2013, mediante l’acquisizione di tutti i beni e servizi necessari, per una spesa complessiva di € 95.000,00;
- decr.n.326 del 23.3.2009 con il quale è autorizzata la spesa complessiva presunta di € 95.000,00 per la realizzazione del Progetto SISSIE;
- contratto per corrispondenza commerciale n.108 del 2.6.2009 tra la Protezione civile della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e un’impresa individuale per la fornitura di un rinfresco da allestire per il giorno 10.7.2009 nell’ambito dell’attuazione del programma operativo Interreg IV Italia-Austria 2007-2013 - Progetto SISSIE;
- fattura n.179 del 3.6.2009 di € 568,50 relativa a un buffet; - parere favorevole alla liquidazione della fattura citata espresso dal Direttore centrale della Protezione
civile, nelle cui premesse si fa riferimento a un incontro preparatorio organizzato presso la sede della Protezione civile per il giorno 3.6.2009;
- decr.n.857 del 7.8.2009 di liquidazione della fattura di € 568,50. Si segnala che il titolo di spesa non riporta il codice gestionale, in violazione della prescrizione in tal senso di cui all'art.2 del regol.n.26 del 30.1.2008, recante le indicazioni per l'articolazione del rendiconto delle gestioni fuori bilancio. Il codice SIOPE è stato reperito attraverso il giornale dei mandati (2122): a tal proposito si evidenzia che, essendo la spesa relativa a un rinfresco (spesa corrente), si sarebbe dovuto attribuire più propriamente il cod.1361 “Acquisto di servizi per spese di rappresentanza”. In ogni caso
133
l'attribuzione di un codice afferente l'acquisizione o la realizzazione di software non appare coerente con la tipologia di spesa sostenuta (buffet). Quest'ultima rientra tra quelle previste dall’art.2 lett.g) d.P.Reg.n.195/2005 adottato ai sensi dell’art.33 c.3 bis l.r.n.64/1986. Le fasi procedurali indicate dall'art.33 (adozione dei provvedimenti previa conforme deliberazione della Giunta regionale) sono state rispettate. E' stata altresì verificata la rispondenza degli importi pagati alla fattura presentata. In sede istruttoria si è rilevato che il contratto per corrispondenza commerciale n.108 del 2.6.2009 non è riferito alla prestazione oggetto del pagamento in esame: il primo infatti fa riferimento a un rinfresco da allestirsi per il giorno 10.7.2009, mentre la seconda riguarda un buffet tenuto il 3.6.2009. Si evidenzia inoltre che il protocollo del contratto riporta la data del 24.11.2009, successiva alla stessa prestazione. In merito alla tipologia di spesa, si ricorda che consolidata giurisprudenza di questa Corte, pur ammettendo la legittimità delle spese di rappresentanza, ha precisato che le stesse “devono assolvere a una funzione rappresentativa dell’ente verso l’esterno, nel senso di essere idonee a mantenere o ad accrescere il ruolo e il prestigio con il quale l’ente stesso, perseguendo i propri fini istituzionali, si presenta e opera nel contesto sociale, intrattenendo pubbliche relazioni; ciò induce a escludere dall’ambito concettuale delle spese di rappresentanza quelle erogate in occasione e nell’ambito dei normali rapporti istituzionali, a favore di soggetti i quali, ancorché esterni all’ente stesso, non siano tuttavia rappresentativi degli organismi di appartenenza” (cfr. sez. Veneto delib.n.456/E/L96 richiamata da sez.giur. Veneto sent.n.719/2003). Si richiama inoltre, in merito allo stesso argomento, quanto già affermato da questa Sezione a pag.122 della relazione allegata alla dichiarazione di affidabilità sul rendiconto regionale 2009, dove si evidenzia la necessità di valutare in termini obiettivi e trasparenti le voci ascrivibili a spese di rappresentanza, riconoscendo solo quelle direttamente collegabili con l’obiettivo dell’iniziativa che si intende realizzare. Negli atti è pertanto necessario dare sempre conto delle ragioni che danno origine alla spesa. Dalla documentazione allegata alla spesa in esame non risulta che ciò sia stato effettuato.
* --- * In sede di contraddittorio finale la Protezione civile della Regione, in merito all'attribuzione del codice SIOPE, ha evidenziato che la scelta del cod.2122 è derivata dall'aver considerato il progetto nella sua unitarietà. Dal momento che la finalità della codifica SIOPE va rinvenuta anche nella possibilità di rilevare la spesa secondo una classificazione omogenea e uniforme su tutto il territorio nazionale, basata sulla natura e tipologia della spesa stessa, si ritiene che il pagamento della fornitura di un rinfresco non possa essere ricondotto all'interno di un raggruppamento di spese tipicamente d'investimento (realizzazione software multilingue e di carattere transfrontaliero), indipendentemente dall'essere stato sostenuto in un contesto unitario. Il fatto che nell'ambito del progetto SISSIE siano sostenibili anche spese di rappresentanza, oggetto altresì di contribuzione comunitaria, non vale a giustificare l'attribuzione nel caso di specie di un codice afferente spese in conto capitale che risulterebbe fuorviante rispetto alla finalità sopra delineata.
6.3.6 Conclusioni
Il controllo DAS non ha riscontrato profili di illegittimità degli atti sottoposti a controllo,
essendosi rilevati esclusivamente elementi di irregolarità contabile.
In relazione agli esiti dell’attività istruttoria e nei limiti della documentazione trasmessa
si segnala, per quanto riguarda sia gli ordini di riscossione sia i mandati di pagamento
analizzati, una generalizzata violazione dell'articolo 2 del regolamento n.26 del 30 gennaio
2008, il quale prevede che i titoli di entrata e di spesa riportino i codici gestionali109. Il
confronto istruttorio ha peraltro evidenziato che siffatta risultanza è ascrivibile all’indisponibilità
nel 2009 del necessario programma informatico, la cui attivazione era demandata a INSIEL spa
sulla base di metodologie concordate e condivise con la Ragioneria regionale.
Con particolare riferimento alle operazioni di riscossione, criticità sono state rilevate in
merito sia all’attribuzione dei codici gestionali, che non sempre sono risultati conformi alla
natura sostanziale delle entrate, sia alle procedure propedeutiche alla riscossione di entrate
109 I codici gestionali sono comunque stati individuati nei giornali degli ordini di riscossione e dei mandati relativi al
2009 forniti dall’Amministrazione regionale, utilizzati per la selezione delle operazioni da sottoporre a controllo.
134
provenienti dalla Regione: il riferimento è alla previsione di cui all’articolo 7, comma 17, della
legge regionale n.14/2003, così come specificata dalla circolare regionale n.16/2003, e di cui si
è già fatto cenno in questa stessa relazione nella parte dedicata alla regolarità estrinseca sul
capitolo 4150 S del bilancio regionale cui si rimanda.
Si è infine riscontrato nei casi di entrate con vincolo di destinazione il sostanziale rispetto
dello stesso, anche in considerazione della interpretazione dinamica applicata.
In riferimento ai mandati di pagamento oggetto di controllo sono state riscontrate
occasionali irregolarità nell’attribuzione del codice gestionale e nella tempistica relativa ai
pagamenti.
Si rileva che, in relazione alle spese di cui ai mandati n.89 e n.792 sul codice 2107 e
n.321 e n.1741 sul codice 2108, l'Assessore regionale alla protezione civile ha agito in qualità
di commissario delegato nominato dal Presidente del Consiglio dei ministri con ordinanza.
Si è verificata la sostanziale pertinenza delle spese pagate con le finalità della gestione.
Trieste, 5 maggio 2011
il magistrato relatore
cons. avv. Fabrizio Picotti
Corte dei Conti
Sezione di controllo della regione Friuli Venezia Giulia
LE GESTIONI FUORI BILANCIO DELLA REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA
AL 31.12.2009
Allegati alla relazione approvata dal V Collegio
con deliberazione 5 maggio 2011 n. 13
2
INDICE
Allegato 1. Schede descrittive delle gestioni fuori bilancio................................................... 3 Allegato 2. Analisi finanziaria dei flussi regionali a favore delle gestioni fuori bilancio ........... 48
2.1 Raffronto tra i dati rilevati ai fini della parifica e l’analisi delle risorse dei capitoli dedicati .................................................................................................. 48
2.2 Percorso conoscitivo per l’individuazione delle voci accessorie ....................... 56 2.3 Percorso conoscitivo per l’individuazione dei capitoli ibridi............................. 58
Allegato 3. Analisi finanziaria delle entrate della Regione provenienti dalle gestioni fuori bilancio................................................................................................................................. 61
3.1 Raffronto tra i dati rilevati ai fini della parifica e l’analisi delle risorse dei capitoli dedicati .................................................................................................. 61
3.2 Percorso conoscitivo per l’individuazione delle voci accessorie ....................... 66
3
Allegato 1. Schede descrittive delle gestioni fuori bilancio
1. Fondo di rotazione per iniziative economiche nel territorio di Trieste e nella Provincia di Gorizia FRIE – L.n.908/1955 art.1 -
D.Lgs.n.110/2002 artt.8 e 9 - L.R.n.9/2003 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Il fondo è destinato alla concessione di mutui per la costruzione, la riattivazione, la trasformazione, l'ammodernamento e l'ampliamento di stabilimenti industriali e aziende artigiane, per costruzioni navali, per attività turistico-alberghiere e per altre iniziative necessarie allo sviluppo industriale con esclusione dei lavori pubblici e per una quota fino al 20% del fondo per il finanziamento della costruzione di alloggi di tipo popolare (art.2 c.1 l.n.908/1955).
Affluiscono al fondo (art.1 c.1 l.n.908/1955): - le somme disponibili sul fondo E.R.P. triestino e le quote d'ammortamento per capitale
e interessi relative ai mutui accordati sul fondo stesso; - (le somme disponibili presso la Sezione prestiti del Governo militare alleato e le quote
d'ammortamento per capitale e interessi sui mutui accordati dal Governo anzidetto e non convertiti in contributi a fondo perduto);
- (le quote d'ammortamento per capitale e interessi sui mutui accordati sul fondo incremento edilizio, istituito con Ordine del Governo militare alleato n.26 del 7.2.1951);
- le quote d'ammortamento per capitale e interessi sui mutui da concedersi ai sensi della presente legge;
- le somme derivanti da recuperi o estinzioni anticipate dei mutui; - l'importo che il Ministero del tesoro concede al fondo in dotazione. La Regione subentra allo Stato nella titolarità delle risorse del fondo (art.9 d.lgs.n.110/2002). In aggiunta alle risorse di cui sopra, il fondo è alimentato (art.7 l.r.n.9/2003) da: - conferimenti della Regione; - conferimenti dello Stato, di enti pubblici economici e imprese; - dai rientri delle rate di ammortamento dei finanziamenti concessi; - dagli interessi maturati sulle eventuali giacenze di tesoreria.
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note Comitato avente sede a Trieste, nominato con decreto del Presidente della Regione, previa deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alle attività produttive (art.2 l.r.n.9/2003)
Per assicurare al Comitato un adeguato supporto tecnico, amministrativo e organizzativo, l’Amministrazione regionale stipula apposita convenzione con soggetto idoneo (Mediocredito) (art.5 l.r.n.9/2003; precedentemente il fondo era gestito dalle Casse di risparmio di Trieste e Gorizia, art.3 l.n.908/1955)
Le modalità connesse alla gestione del fondo sono stabilite in apposita convenzione (art.5 l.r.n.9/2003)
4
Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.8688 del 8.7.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1503 del 31.7.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.8047 del 15.7.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.2104 del 24.9.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso Direzione regionale degli affari finanziari e del patrimonio (art.9 l.r.n.9/2003 – fino alla entrata in vigore della l.r.n.13 del 20.11.2008). Giunta regionale attraverso la Direzione centrale attività produttive (art.9 l.r.n.9/2003 – dall’entrata in vigore della l.r.n.13 del 20.11.2008).
Le procedure connesse alla rendicontazione, al monitoraggio e alla valutazione dell’efficacia degli interventi sono disciplinate dalla convenzione (art.5 l.r.n.9/2003).
2009 nota prot.n.10838 del 2.8.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1759 del 9.9.2010 di approvazione del rendiconto
Al fondo si applicano le disposizione di cui alla l.n.1041/1971 (art.7 l.r.n.9/2003).
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2. Fondo di rotazione per iniziative economiche in tutto il territorio della Regione Friuli Venezia Giulia – L.n.8/1970 artt.4 e 5 - D.Lgs.n.110/2002 artt.8 e 9 - L.R.n.9/2003
Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Il fondo è destinato a promuovere iniziative economiche in tutto il territorio della Regione, secondo le finalità e le modalità stabilite dalla l.n.908/1955 (art.4 c.2 l.n.8/1970) (vedi gestione n.1). Inoltre è aggiunta la previsione relativa alla concessione (ai settori industria, commercio, artigianato e turismo) di contributi in c/interessi e in c/capitale per la ricostruzione con finalità di sviluppo economico e sociale e di riassetto del territorio, di propulsione della produzione industriale e agricola, di potenziamento dei servizi d’incremento da occupazione, nella salvaguardia del patrimonio etnico e culturale delle popolazioni, in un quadro di sicurezza idrogeologica (art.18 l.r.n.49/1978, che richiama l’art.2 pt.1 c.1 e 2 l.n.546/1977).
Il fondo è alimentato da conferimenti della Regione, il cui ammontare è deliberato dalla Giunta regionale, nel limite degli appositi stanziamenti determinati dalla legge di bilancio regionale (art.4 l.n.8/1970). Al fondo affluiscono le risorse residue di cui alla l.r.n.49/1978 (art.8 l.r.n.9/2003). Le somme relative alla gestione separata di cui alla l.n.198/1976, nonché quelle che vi affluiranno per quote di ammortamento per capitale e interesse, per altri interessi, nonché per recuperi ed estinzione anticipata dei mutui possono essere destinate a promuovere iniziative economiche in tutto il territorio della Regione ai sensi della l.n.8/1970 (art.17 c.1 l.n.828/1982). Il fondo può ottenere anticipazioni dal fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale (art.14 c.46 l.r.n.11/2009).
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note Il fondo è gestito dal medesimo Comitato della GFB n.1 (art.6 l.n.8/1970 che richiama il Comitato di cui alla l.n.908/1955).
Per assicurare al Comitato un adeguato supporto tecnico, amministrativo e organizzativo, l’Amministrazione regionale stipula apposita convenzione con soggetto idoneo (l’art.4 l.n.8/1970 dispone che il fondo è gestito secondo le modalità di cui alla l.n.908/1955).
Le modalità connesse alla gestione del fondo sono stabilite in apposita convenzione (art.5 l.r.n.9/2003).
Il fondo in oggetto è costituito nell’ambito del fondo di rotazione di cui alla l.n.908/1955 (GFB n.1), e ha una gestione separata (art.5 l.n.8/1970).
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Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.8699 del 8.7.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1502 del 31.7.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.8047 del 15.7.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.2104 del 24.9.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso Direzione regionale degli affari finanziari e del patrimonio (art.9 l.r.n.9/2003 – fino alla entrata in vigore della l.r.n.13 del 20.11.2008). Giunta regionale attraverso la Direzione centrale attività produttive (art.9 l.r.n.9/2003 – dall’entrata in vigore della l.r.n.13 del 20.11.2008).
Le procedure connesse alla rendicontazione, al monitoraggio e alla valutazione dell’efficacia degli interventi sono disciplinate dalla convenzione (art.5 l.r.n.9/2003).
2009 nota prot.n.10841 del 2.8.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1759 del 9.9.2010 di approvazione del rendiconto
Al fondo si applicano le disposizioni di cui alla l.n.1041/1971 (art.7 l.r.n.9/2003).
Note: - l’art.18, l.r.n.49/1978 consente la concessione sul fondo di contributi in c/interessi e capitale, conseguentemente il fondo non è di rotazione per questa parte. Tuttavia, se
tale finalità aggiuntiva è limitata allo stanziamento disposto con la predetta legge, e la stessa ha esaurito le disponibilità, il fondo è da ritenersi finalizzato soltanto agli obiettivi originariamente stabiliti e pertanto va classificato di rotazione.
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3. Gestione speciale per iniziative economiche nelle zone distrutte o danneggiate dal terremoto nei territori di Udine e Pordenone – D.L.n.227/1976 art.2 convertito in L.n.336/1976 - D.Lgs.n.110/2002 artt.8 e 9 - L.R.n.9/2003
Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura La gestione speciale ha lo scopo di finanziare le iniziative economiche, ivi comprese quelle commerciali e agricole, intese alla ricostruzione e ubicate nelle zone distrutte o danneggiate dal terremoto nei territori di Udine e Pordenone (art.2 c.4 d.l.n.227/1976) (si applicano le norme di cui alla l.n.908/1955 - vedi gestione n.1).
Alla gestione speciale affluisce una quota non superiore ai 2/3 degli stanziamenti annuali in favore della sezione di cui alla l.n.198/1976 del fondo di rotazione per iniziative economiche nel territorio di Trieste e nella Provincia di Gorizia (art.2 c.2 d.l.n.227/1976).
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note Il fondo è gestito dal medesimo Comitato della GFB n.1 (art.2 c.5 d.l.n.227/1976: alla gestione speciale si applicano tutte le norme di cui l.n.908/1955).
Per assicurare al Comitato un adeguato supporto tecnico, amministrativo e organizzativo, l’Amministrazione regionale stipula apposita convenzione con soggetto idoneo (art.5 l.r.n.9/2003).
Le modalità connesse alla gestione del fondo sono stabilite in apposita convenzione (art.5 l.r.n.9/2003).
Il fondo in oggetto è costituito nell’ambito del fondo di rotazione di cui alla l.n.908/1955 (GFB n.1), e ha una gestione speciale, con contabilità separata (art.2 c.2 d.l.n.227/1976).
Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.8693 del 8.7.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1764 del 4.9.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.8047 del 15.7.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.2104 del 24.9.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso Direzione centrale attività produttive (art.9 l.r.n.9/2003) – Servizio politiche economiche e marketing territoriale.
Le procedure connesse alla rendicontazione, al monitoraggio e alla valutazione dell’efficacia degli interventi sono disciplinate dalla convenzione (art.5 l.r.n.9/2003).
2009 nota prot.n.10846 del 2.8.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1759 del 9.9.2010 di approvazione del rendiconto
Al fondo si applicano le disposizioni di cui alla l.n.1041/1971 (art.7 l.r.n.9/2003).
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4. Fondo straordinario per la concessione di finanziamenti agevolati a medio termine alle imprese artigiane ubicate nei Comuni colpiti dagli eventi sismici – L.R.n.49/1978 art.20
Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Concessione di finanziamenti (contributi in c/interessi) agevolati a medio termine alle imprese artigiane ubicate nei Comuni colpiti dagli eventi sismici dei mesi di maggio e settembre 1976 (art.20 l.r.n.49/1978 che richiama c.7 8 e 9 pt.1 art.2 l.n.546/1977).
Conferimenti regionali
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note Cassa per il credito alle imprese artigiane spa - Artigiancassa (art.20 l.r.n.49/1978)
La legge prevede l’obbligo della Cassa di tenere di gestire il fondo con contabilità separata. Convenzione tra l’Amministrazione regionale e la Cassa per il credito alle imprese artigiane
Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste
attività di controllo svolta (Servizio ispettivo e riscontri
contabili)
modalità di controllo dichiarate esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.13636 del 12.11.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.2512 del 26.11.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.8043 del 15.7.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati
Deliberazione Giunta regionale n.1773 del 30.7.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso Direzione centrale attività produttive – Servizio sostegno e promozione comparto produttivo artigianato
2009 nota prot.n.6931 del 26.5.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati
Deliberazione Giunta regionale n.1788 del 16.9.2010 di approvazione del rendiconto
Note: numerose norme regionali succedutesi nel tempo hanno autorizzato l'utilizzo dei fondi assegnati a questa GFB verso altri scopi. A titolo esemplificativo si citano: l.r.n.3/1998 art.20 (erogazioni ai sensi della l.n.8/1970), l.r.n.9/2003 art.8 (destinazione al fondo n.2 di cui alla l.n.8/1970), l.r.n.14/2003 art.6 (destinazione alle finalità di cui alla l.r.n.51/1982).
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5. Fondo sociale a favore dei dipendenti regionali - L.R.n.53/1981 art.152 e segg. Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Erogazione di prestazioni di natura sociale e assistenziale a favore del personale regionale in servizio e in quiescenza, o a superstiti familiari a carico (art.153)
- contributi regionali, annualmente, con importo determinato con la legge di approvazione del bilancio di previsione
- redditi derivanti dal deposito e dall'impiego dei capitali disponibili - ogni altra entrata eventuale (art.152)
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note
Comitato di gestione nominato con decreto del Presidente della Regione, composto da Direttore centrale dell'organizzazione, del personale e dei sistemi informativi o da un suo delegato, che lo presiede, 4 dipendenti regionali designati dalla Giunta e 4 rappresentanti del personale designati congiuntamente da OOSS, in carica 3 anni (art.155)
Il servizio di cassa del fondo sociale e' affidato a un istituto di credito pubblico, mediante apposita convenzione stipulata dal Presidente del Comitato di gestione, previa deliberazione del Comitato stesso. Gli ordinativi di pagamento e gli ordini di riscossione a valere sul fondo sono disposti con appositi ordini firmati dal Presidente e dal segretario del Comitato di gestione (art.156). Per l'erogazione di sussidi assistenziali (art.153 c.2 bis) il gestore trasferisce le somme liquidate alla Direzione centrale organizzazione, personale e sistemi informativi, che provvede al pagamento ai beneficiari tramite funzionario delegato.
Il comitato di gestione delibera su bilancio preventivo, conto consuntivo e gestione del fondo (art.155 c.6).
Vigilanza e controlli soggetto che esercita
la vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.7933 del 19.6.2008
Esattezza dei dati, regolarità delle entrate e delle spese e proficuità in rapporto alle finalità
Deliberazione Giunta regionale n.1461 del 25.7.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.6015 del 22.5.2009
Esattezza dei dati, regolarità delle entrate e delle spese e proficuità in rapporto alle finalità
Deliberazione Giunta regionale n.1863 del 6.8.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale Il rendiconto annuale della gestione del fondo e' predisposto dal Comitato di gestione entro il 31.3 successivo alla chiusura dell'esercizio finanziario ed e' approvato, previo controllo della Ragioneria generale della Regione, dalla Giunta regionale.
2009 nota prot.n.8450 del 25.6.2010
Esattezza dei dati, regolarità delle entrate e delle spese e proficuità in rapporto alle finalità
Deliberazione Giunta regionale n.1552 del 4.8.2010 di approvazione del rendiconto
Si applicano le disposizioni della l.n.1041/1971. Revisione su gestione del fondo effettuata da Collegio di revisori nominato con decreto del Presidente della Regione in carica 3 anni (art.157).
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6. Fondo per il credito agevolato a favore delle imprese artigiane – L.R.n.51/1982 art.2 (legge abrogata dalla L.R.n.12/2002) Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Fondo della l.r.n.51/1982 (artt.1 e 3): concessione di contributi sugli interessi dei mutui contratti dalle imprese artigiane, dalle cooperative artigiane e dai consorzi fra imprese artigiane per l’acquisto delle aree e dei locali necessari, per la costruzione, l’ampliamento e l’ammodernamento dei laboratori, per l’acquisto dei macchinari e delle attrezzature occorrenti, per la formazione delle scorte (sulla parte dei mutui eccedenti gli importi massimi assistibili dalla Cassa) Fondo della l.r.n.12/2002: interventi finanziari attuati a favore delle imprese artigiane per agevolare gli investimenti aziendali (riduzione dei tassi di interesse) (art.52 c.1 e 2 l.n.12/2002)
Fondo della l.r.n.51/1982: − conferimenti regionali alla dotazione del fondo (art.2 l.r.n.51/1982); − interessi maturati sui conferimenti regionali (art.7 l.r.n.51/1982) Fondo della l.r.n.12/2002: - finanziamenti della Regione (art.52 c.1 l.r.n.12/2002)
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note Comitato tecnico istituito presso la Cassa per il credito alle imprese artigiane (art.6 l.r.n.51/1982 – art.53 l.r.n.12/2002)
Cassa per il credito alle imprese artigiane spa – Artigiancassa (gestione in concessione dei fondi)
Fondo della l.r.n.12/2002: convenzione stipulata tra Regione e Artigiancassa (art.52 c.4 l.r.n.12/2002)
Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.13641 del 12.11.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.2511 del 26.11.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.8045 del 15.7.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1772 del 30.7.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso la Direzione regionale degli affari finanziari e del patrimonio (art.53 c.7 l.r.n.12/2002)
Per il fondo della l.r.n.12/2002 le modalità con cui Artigiancassa informa l’Amministrazione regionale sulla gestione dei fondi sono previste in apposita convenzione. 2009 nota prot.n.12092
del 27.8.2010 Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1789 del 16.9.2010 di approvazione del rendiconto
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7. Fondo unico regionale per il credito a favore delle imprese artigiane – L.n.949/1952 art.37 – L.n.1068/1964 (abrogata dal D.L.n.112/2008) - D.lgs.n.112/1998
Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Fondo di cui alla l.n.949/1952: concorso nel pagamento degli interessi sulle operazioni di credito a favore delle imprese artigiane (art.37 c.1) Fondo di cui alla l.n.1068/1964: garanzia per la copertura dei rischi di perdita degli istituti e aziende bancarie per operazioni di credito a medio termine a favore delle imprese artigiane (art.1)
Le dotazioni finanziarie del fondo di cui alla l.n.949/1952 sono costituite (art.37 c.2): a) dai conferimento dello Stato; b) dai conferimenti delle Regioni; c) dal dividendo spettante allo Stato sulla sua partecipazione al fondo di dotazione di
Artigiancassa; d) dall’80% dei fondi di riserva di Artigiancassa esistenti alla chiusura dell’esercizio 1957. Le dotazioni finanziarie del fondo di cui alla l.n.1068/1964 sono costituite (art.2): a) dalle somme che gli istituti e aziende di credito dovranno versare quale corrispettivo della
trattenuta dello 0,50% che le stesse banche sono tenute a operare una volta tanto, all’atto della erogazione, sull’importo originario dei finanziamenti che siano ammessi alla garanzia;
b) da contributi statali; c) da un contributo annuo della Cassa per il credito alle imprese artigiane in misura del 20%
dei suoi utili netti; d) da eventuali contributi degli istituti e aziende di credito o di altri enti e associazioni
interessati allo sviluppo e all’ammodernamento delle aziende artigiane.
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione
modalità di gestione note
Per il fondo di cui alla l.n.949/1952: Comitato tecnico regionale costituito presso gli uffici regionali della Cassa per il credito alle imprese artigiane spa – Artigianacassa (art.37 c.4) Per il fondo di cui alla l.n.1068/1964: apposito comitato (art.3)
Per il fondo di cui alla l.n.1068/1964, spetta al comitato gestore deliberare in merito a quanto attiene all’amministrazione, gestione e funzionamento del fondo (art.3 c.2 lett.d)
Vigilanza e controlli
soggetto che esercita la vigilanza
modalità previste
attività di controllo svolta (Servizio
ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.13642 del 12.11.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.2510 del 26.11.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.8132 del 17.7.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1771 del 30.7.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso Direzione centrale attività produttive – Servizio sostegno e promozione comparto produttivo artigiano
2009 nota prot.n.12091 del 27.8.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1790 del 16.9.2010 di approvazione del rendiconto
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8. Fondo di rotazione regionale per interventi nel settore agricolo - L.R.n.80/1982 (DPReg.n.328/2004 - DPReg.n.2/2008 - DPReg.n.3/2008 - DPReg.n.349/2008 - DPReg.n.125/2009 - DPReg.n.262/2009: criteri e modalità applicabili nella concessione degli aiuti)
Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Attuazione interventi creditizi (finanziamenti a breve - 12 mesi - e a medio termine - 10 anni - ad aziende agricole singole o associate, a cooperative e loro consorzi nelle zone terremotate) (artt.1 e 2). Presso il fondo è istituita una sezione speciale per l'intero territorio regionale (art.1). Sono concessi prestiti o mutui secondo l'art.5 lett.a)-n).
− conferimenti regionali (art.1); − interessi maturati nei conti fruttiferi; − quote di ammortamento per capitali e interessi
corrisposte dai beneficiari delle provvidenze; − ammontare delle estinzioni anticipate e degli importi
recuperati o riversati (art.2).
Durata di 20 anni dal 23.11.1982 (art.1): vedasi però art.7 c.13 l.r.n.13/2002 (l'Amministrazione regionale continua ad attuare gli interventi creditizi anche successivamente alla scadenza ). Le somme giacenti allo scadere del periodo di operatività saranno versate alla tesoreria regionale su apposito capitolo di entrata (art.2).
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note Direttore del Servizio investimenti aziendali e sviluppo agricolo della Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali (art.3) in conformità agli indirizzi della Giunta
Servizio competente Si prevedono apposite convenzioni per disciplinare il servizio degli istituti ed enti di credito (compensi, attuazione delle operazioni, utilizzazione delle anticipazioni, misura degli interessi sulle somme ricevute e non utilizzate) (art.2). Era costituito un comitato consultivo (art.4) poi soppresso (art.2 l.r.n.23/1997).
Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza
note
2007 nota prot.n.6749 del 26.5.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1387 del 10.7.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.5310 del 4.5.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1400 del 18.6.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale (art.3) tramite la Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali - Servizio investimenti aziendali e sviluppo agricolo
Entro 31.3 rendiconto annuale approvato, previo controllo della Ragioneria, dalla Giunta (art.3)
2009 nota prot.n.9412 del 13.7.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1677 del 25.8.2010 di approvazione del rendiconto
Al fondo si applicano le disposizioni della l.n.1041/1971 (art.8).
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9. Fondo regionale per la protezione civile - L.R.n.64/1986 art.33 (DPReg.n.195/2005: spese in economia) Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Interventi di protezione civile (c.1)
− finanziamento stabilito annualmente con la legge di approvazione del bilancio dell'Amministrazione regionale; − somme che lo Stato assegna per interventi urgenti di protezione civile da utilizzare nel Friuli Venezia Giulia; − ogni altra entrata eventuale (c.2).
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note
Presidente della Giunta regionale o Assessore dallo stesso delegato (c.3) che può gestire parte del fondo in contanti per forniture e servizi in economia, secondo apposito regolamento (c.3 bis)
Protezione civile della Regione I provvedimenti adottati in caso di urgenza e in vista di un rischio di emergenza sono sottoposti con urgenza alla ratifica della Giunta regionale (c.4). Gli altri provvedimenti sono adottati previa conforme delibera della Giunta (c.5). Gli ordinativi di pagamento, i contratti e tutta l'attività tecnica e istruttoria sono emessi dal Direttore centrale della protezione civile o suo sostituto (c.6).
E' adottato un bilancio di previsione.
Vigilanza e controlli
soggetto che esercita la vigilanza
modalità previste
attività di controllo svolta (Servizio ispettivo
e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.8552 del 3.7.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.2566 del 26.11.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.5483 del 8.5.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1237 del 28.5.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso gestore del fondo
2009 nota prot.n.10778 del 30.7.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1766 del 9.9.2010 di approvazione del rendiconto
Si applicano le disposizioni della l.n.1041/1971 (c.1). I beneficiari di finanziamenti erogati dal fondo presentano idonea documentazione giustificativa della spesa (c.7). Comuni, Province, Comunità montane, Consorzi fra Enti locali, Enti sanitari, Università ed Enti di ricerca presentano una dichiarazione sull'attività realizzata con il finanziamento (c.8). Associazioni senza fine di lucro, fondazioni e comitati presentano l'elenco analitico della documentazione giustificativa (c.9). Il gestore dispone controlli ispettivi e chiede la presentazione di documenti o chiarimenti (c.9). Dispone appositi controlli per verifiche contabili a campione sugli elenchi analitici della documentazione giustificativa (c.9).
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14
10. Fondo speciale per la realizzazione di opere autostradali necessarie ai collegamenti internazionali con la rete autostradale slovena - L.R.n.34/1991 art.4
Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Realizzazione delle opere autostradali necessarie ai collegamenti internazionali dei valichi di Trieste-Fernetti e Gorizia-S.Andrea con la rete autostradale slovena (c.1 e 2)
− conferimenti regionali Ad avvenuta realizzazione delle opere e a conclusione di ogni adempimento, anche di natura finanziaria: decreto dell'Assessore alle finanze di cessazione e liquidazione (c.6)
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note Autovie venete spa (c.3)
La legge prevede l’obbligo della società di gestione di tenere una contabilità separata afferente l’utilizzo del fondo. Una convenzione tra Regione e Autovie venete spa disciplina le modalità di funzionamento e utilizzo del fondo. La realizzazione delle opere avviene mediante la concessione alla DARS (società per le autostrade nella Repubblica slovena) di un finanziamento.
Affidamento in mandato. Convenzione per il conferimento del mandato, la disciplina delle modalità di funzionamento e di utilizzazione del fondo, l'emanazione e l'attuazione delle direttive dell'Amministrazione regionale, le modalità per il rimborso delle spese e la remunerazione degli oneri inerenti all'amministrazione del fondo (c.3).
Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.13293 del 23.9.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.2727 del 11.12.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.8335 del 27.7.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.2034 del 9.9.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso la Direzione centrale patrimonio e servizi generali - Servizio gestione partecipazioni e vigilanza enti (c.5)
Entro 30.6 trasmissione da Autovie venete spa alla Giunta di una relazione sull'andamento della gestione con le osservazioni del collegio sindacale e sullo stato di avanzamento dei lavori (c.8)
2009 nota prot.n.6902 del 25.5.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1187 del 16.6.2010 di approvazione del rendiconto
Si applicano le disposizioni della l.n.1041/1971 (c.5). Il collegio sindacale esercita poteri di controllo su interventi e operazioni e sull'amministrazione del fondo (c.7).
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11. Fondo di rotazione a favore delle imprese artigiane del Friuli Venezia Giulia – L.R.n.12/2002 capo II – D.P.Reg.n.272/2005 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura
Le dotazioni del fondo sono utilizzate (nel rispetto della disciplina comunitaria) per (art.46 l.r.n.12/2002): - l’attivazione di finanziamenti a condizioni agevolate, della durata massima di 15 anni, a favore delle imprese artigiane del Friuli Venezia Giulia;
- la concessione di finanziamenti a tasso agevolato per esigenze connesse all’acquisto, alla costruzione, all’ampliamento e all’ammodernamento dei laboratori, all’acquisto di macchinari e attrezzature e al rafforzamento e sviluppo aziendale;
- la concessione di finanziamenti a tasso agevolato, di durata non superiore a 10 anni, per il consolidamento di debiti a breve termine in debiti a medio e lungo termine, finalizzati al rafforzamento delle strutture aziendali e per altre operazioni di rimodulazione dei rapporti in essere.
Le dotazioni del fondo possono essere alimentate (art.45 c.3 l.r.n.12/2002): - dai conferimenti della Regione; - dai conferimenti dello Stato, di enti pubblici economici e imprese; - dai conferimenti delle autonomie locali e funzionali; - dai rientri delle rate di ammortamento dei finanziamenti concessi; - dagli interessi maturati sulle eventuali giacenze di tesoreria. Il fondo può ottenere anticipazioni dal fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale (art.14 c.46 l.r.n.11/2009)
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note Comitato di gestione con sede presso Mediocredito del Friuli Venezia Giulia spa, nominato con decreto del Presidente della Regione (artt.47 e 48 l.r.n.12/2002)
Mediocredito del Friuli Venezia Giulia spa (art.48 l.r.n.12/2002)
Le modalità di gestione sono definite in apposita convenzione (art.48 l.r.n.12/2002)
Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo
svolta (Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.8600 del 4.7.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1762 del 4.9.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.7756 del 7.7.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.2059 del 17.9.2009 di approvazione del rendiconto
La Giunta regionale esercita la vigilanza sulla gestione del fondo attraverso la Direzione regionale degli affari finanziari e del patrimonio (art.47 c.9 l.r.n.12/2002)
Le modalità relative all’informazione alla Regione sulla gestione e quelle connesse al monitoraggio e alla valutazione degli interventi sono definite in apposita convenzione (art.48 l.r.n.12/2002)
2009 nota prot.n.8699 del 30.6.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1793 del 16.9.2010 di approvazione del rendiconto
Al fondo di applicano le disposizioni di cui alla l.n.1041/1971 (art.45 c.2 l.r.n.12/2002)
16
12. Fondo regionale integrazione trattamento di previdenza e anticipazione della buonuscita a favore dei dipendenti regionali – L.R.n.5/1994 art.186 (finanziaria 1994)
Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Integrazione trattamento di previdenza e anticipazione della buonuscita a favore dipendenti Amministrazione regionale dal 1.1.1994, per l’istituzione dell’ente INPDAP (c.3)
a) le somme maturate ai sensi del c.4 a tutto il 31.12.1993 dal personale in servizio al 1.1.1994;
b) i contributi mensili previsti dall'art.148 c.2 3 e 4 della l.r.n.53/1981, nella misura dell'1% a carico del personale e dell'1% a carico dell'Amministrazione regionale
Gestione soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note
Direttore centrale organizzazione, personale e sistemi informativi
Servizio gestione economica, previdenziale e di quiescenza del personale
Le somme affluite al fondo possono essere investite in titoli di Stato.
Vigilanza e controlli soggetto che esercita
la vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.4735 del 3.4.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1036 del 5.6.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.4856 del 21.4.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1209 del 28.5.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso Direzione centrale funzione pubblica – Servizio gestione economica, previdenziale e di quiescenza del personale
2009 nota prot.n.7751 del 11.6.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1300 del 30.6.2010 di approvazione del rendiconto
Al fondo di applicano le disposizioni di cui alla l.n.1041/1971 (c.4).
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13. Fondo speciale per l’obiettivo 2 (1994-1996) - L.R. 28.4.1994 n.5 art.19 - L.R. 28.8.1995 n.35 - CHIUSO DAL 2009 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Concessione di contributi per favorire il sostegno delle attività produttive e dei livelli occupazionali nella Regione Friuli Venezia Giulia attraverso il finanziamento degli interventi relativi ai progetti ammissibili al finanziamento del fondo europeo di sviluppo regionale e del fondo sociale europeo nell’ambito dell’obiettivo 2 di cui all’art.1 del reg.(CEE)n.2081/1993 del Consiglio datato 20.7.1993 (riconversione Regioni frontaliere gravemente colpite dal declino industriale), con particolare riguardo alla finalità di promuovere la parità di opportunità sul mercato del lavoro (art.19 c.2 l.r.n.5/1994)
− risorse assegnate dall’Unione europea in base alla decisione della Commissione europea n.C(94)3406/1994, a valere sul fondo europeo di sviluppo regionale (FERS) e sul FSE;
− risorse assegnate dallo Stato in attuazione della delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) del 13.4.1994;
− risorse proprie che l’Amministrazione regionale è autorizzata a concedere in conformità al piano finanziario per la realizzazione degli interventi previsti dal DOCUP ob.2.
L’erogazione delle risorse alla Friulia spa per la costituzione del fondo speciale è effettuata, anche in via di anticipazione delle quote comunitarie e statali, in relazione alle esigenze finanziarie rappresentate.
Cessazione disposta con decreto del Presidente della Giunta regionale. Contestualmente, o con successivo decreto, sono definite le disposizioni concernenti la liquidazione del fondo, al termine della quale tutte le attività del fondo affluiscono al bilancio attivo della Regione. N.B. Il fondo speciale è stato chiuso nel 2009 (delib.G.r.n.2742 del 3.12.2009)
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note Finanziaria regionale Friuli Venezia Giulia – Friulia spa
istituti di credito convenzionati
La legge prevede l’obbligo della società di gestione di tenere una contabilità separata afferente l’utilizzo del fondo. L’Assessore all’industria è autorizzato a stipulare con la Friulia spa una convenzione, su conforme delibera della Giunta regionale proposta di concerto con l’Assessore alle finanze, per il conferimento del mandato e per la definizione delle modalità di funzionamento, di utilizzazione e di controllo sulla gestione del fondo stesso (c.4 art.19 l.r.n.5/1994).
Friulia spa adotta le determinazioni concernenti le iniziative attuative degli interventi del settore industriale. Le Direzioni regionali competenti provvedono all’istruttoria per i settori non di pertinenza della Friulia spa (settori non industriali) e concedono i finanziamenti e i contributi autorizzando al pagamento la stessa Friulia spa. Ad avvenuta approvazione delle graduatorie dei beneficiari, previo accertamento della conclusione di una parte o dell’intera iniziativa, viene erogato il contributo concesso (è prevista anche l’erogazione anticipata di parte del contributo previa presentazione da parte dei soggetti privati di garanzia fideiussoria).
Vigilanza e controlli
soggetto che esercita la vigilanza
modalità previste
attività di controllo svolta (Servizio ispettivo e riscontri
contabili)
modalità di controllo dichiarate esiti della vigilanza note
1.7.2006-30.6.2007
nota prot.n.5027 del 10.4.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1500 del 31.7.2008 di approvazione del rendiconto
1.7.2007-30.6.2008
nota prot.n.5881 del 20.5.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1678 del 16.7.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso la Direzione regionale dell’industria (c.6 art.19 l.r.n.5/1994)
1.7.2008-30.6.2009
nota prot.n.8696 del 30.6.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1686 del 25.8.2010 di approvazione del rendiconto
Al fondo si applicano le disposizioni di cui alla l. 25.11.1971 n.1041 (c.3).
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14. Fondo speciale per l’obiettivo 2 1997-1999 - L.R. 12.2.1998 n.3 art.14 - D.P.G.R. 22.5.1998 n.0185/Pres. (regolamento di esecuzione) Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Finanziamento degli interventi strutturali comunitari nelle zone del Friuli Venezia Giulia, previsti dal documento unico di programmazione (DOCUP) obiettivo 2, di cui all’art.1 del reg.(CEE)n.2081/1993 del Consiglio datato 20.7.1993 (riconversione Regioni frontaliere gravemente colpite dal declino industriale), per il periodo 1997–1999.
− risorse assegnate dall’Unione europea in base alla decisione della Commissione europea, a valere sul fondo europeo di sviluppo regionale (FERS) e sul fondo sociale europeo (FSE);
− risorse appositamente assegnate dallo Stato; − risorse proprie che l’Amministrazione regionale è
autorizzata a concedere in conformità al piano finanziario complessivo per la realizzazione degli interventi previsti dal DOCUP ob.2 1997-1999;
− risorse proprie regionali destinate, nell’ambito degli interventi finanziati dal FERS, prioritariamente all’integrazione delle disponibilità finanziarie di quelle azioni dove prevedibilmente risulta maggiore la domanda di intervento, con priorità per le iniziative rivolte alle imprese (distinta evidenza nel fondo).
L’erogazione delle risorse alla Friulia spa per la costituzione del fondo speciale è effettuata, anche in via di anticipazione delle quote comunitarie e statali, in relazione alle esigenze finanziarie rappresentate.
Cessazione disposta con decreto del Presidente della Giunta regionale. Contestualmente, o con successivo decreto, sono definite le disposizioni concernenti la liquidazione del fondo, al termine della quale tutte le attività del fondo affluiscono al bilancio attivo della Regione.
Gestione soggetto gestore struttura a
disposizione modalità di gestione note
Finanziaria regionale Friuli Venezia Giulia – Friulia spa
istituti di credito convenzionati
L’Assessore all’industria è autorizzato a stipulare con la Friulia spa una convenzione, su conforme delibera della Giunta regionale proposta di concerto con l’Assessore alle finanze, per il conferimento del mandato e per la definizione delle modalità di funzionamento, di utilizzazione e di controllo sulla gestione del fondo stesso (c.6 art.14 l.r.n.3/1998).
Limitatamente all’asse 1- azione 1.2. servizi finanziari, Friulia spa opera in qualità di soggetto attuatore e di beneficiario, secondo le modalità di cui all’allegato A convenzione (art.6), per gli altri assi provvede al pagamento a seguito della concessione dei finanziamenti e dell’autorizzazione al pagamento da parte delle Direzioni centrali preposte (art.7). Le Direzioni regionali competenti per l’attuazione delle azioni provvedono all’istruttoria e concedono i contributi autorizzando al pagamento la stessa Friulia spa relativamente alle iniziative connesse all’attuazione dell’obiettivo 2, conformemente alla deliberazione giuntale di approvazione delle iniziative da ammettere al finanziamento. I finanziamenti concessi possono essere erogati in via anticipata (max 70%) previa prestazione, da parte dei soggetti privati, di garanzia fideiussoria e previo accertamento dell’effettivo avvio dell’iniziativa. Gli ulteriori importi concessi sono erogati previo accertamento dell’avvenuta realizzazione, parziale o totale, dell’iniziativa.
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Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
1.7.2006-30.6.2007
nota prot.n.5226 del 15.4.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1499 del 31.7.2008 di approvazione del rendiconto
1.7.2007-30.6.2008
nota prot.n.5882 del 20.5.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1679 del 16.7.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso la Direzione dell’industria ora Direzione centrale attività produttive (art.11 convenzione)
Friulia spa è tenuta a trasmettere annualmente entro 3 mesi dall’approvazione del bilancio alla Giunta regionale per il tramite della Direzione affari finanziari e del patrimonio, il rendiconto annuale della gestione del fondo (art.10 convenzione). Friulia spa trasmette trimestralmente i dati necessari al monitoraggio finanziario del fondo in relazione ai singoli assi (art.9 convenzione).
1.7.2008-30.6.2009
nota prot.n.8697 del 30.6.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1685 del 25.8.2010 di approvazione del rendiconto
Si applicano le disposizioni di cui alla l.n.1041 del 1971 (art.10 convenzione).
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15. Fondo speciale obiettivo 2 2000-2006 - L.R. 27.11.2001 n.26 art.1 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Finanziamento degli interventi previsti dal documento unico di programmazione (DOCUP) dell’obiettivo 2 dei fondi strutturali comunitari per il periodo 2000-2006, di cui al reg.(CE)n.1260/1999 del Consiglio, datato 21.6.1999 (l’obiettivo 2 è volto a favorire la riconversione economica e sociale delle zone con difficoltà strutturali).
− risorse assegnate dall’Unione europea in base alla decisione della Commissione europea di approvazione del DOCUP, a valere sul fondo europeo di sviluppo regionale (FERS);
− risorse appositamente assegnate dallo Stato; − risorse proprie che l’Amministrazione regionale è
autorizzata a concedere a titolo di cofinanziamento del piano finanziario complessivo, a valere sul fondo di cui all’art.9 c.1 lett.d) della l.r.n.7/1999;
− ulteriori eventuali somme derivanti da rientri, economie, rimborsi o comunque destinate dalla Regione all’integrazione delle risorse previste dal piano finanziario del DOCUP.
L’erogazione delle risorse alla Friulia spa per la costituzione del fondo speciale è effettuata, anche in via di anticipazione delle quote comunitarie e statali, in relazione alle esigenze finanziarie rappresentate dalle strutture regionali attuatrici del DOCUP, entro il limite delle disponibilità annuali del piano finanziario. Gli interessi maturati sul fondo rimangono nella disponibilità del medesimo.
Cessazione disposta con decreto del Presidente della Regione. Contestualmente, o con successivo decreto, sono definite le disposizioni concernenti la liquidazione del fondo, al termine della quale tutte le attività del fondo affluiscono al bilancio attivo della Regione.
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note Finanziaria regionale Friuli Venezia Giulia – Friulia spa
istituti di credito convenzionati
La legge prevede l’obbligo della società di gestione di tenere una contabilità separata afferente l’utilizzo del fondo. Il Direttore del Servizio della promozione industriale della Direzione regionale dell’industria, su conforme deliberazione della Giunta regionale, è autorizzato a stipulare con la Friulia spa una convenzione per il conferimento del mandato e per la definizione delle modalità di funzionamento, di utilizzazione e di controllo dell’Amministrazione regionale sulla gestione del fondo stesso (c.1 art.2 l.r.n.26/2001).
Le strutture regionali competenti per l’attuazione delle misure e azioni provvedono all’istruttoria e i Direttori regionali e di Servizio autonomo preposti alle strutture regionali attuatrici concedono i finanziamenti, in conformità alle deliberazioni giuntali di approvazione delle iniziative ammesse a finanziamento, autorizzando al pagamento la stessa Friulia spa.
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Vigilanza e controlli soggetto che esercita la vigilanza
modalità previste attività di controllo svolta (Servizio ispettivo e riscontri
contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
1.7.2006-30.6.2007
nota prot.n.5026 del 10.4.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1501 del 31.7.2008 di approvazione del rendiconto
1.7.2007-30.6.2008
nota prot.n.5879 del 20.5.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1680 del 16.7.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso la Direzione regionale dell’industria (c.4 art.1 l.r.n.26/2001)
Friulia spa trasmette trimestralmente alle strutture regionali il riepilogo degli atti di impegno e pagamento registrati sul fondo per il controllo e alla Direzione industria una situazione di liquidità del fondo e semestralmente una sintesi dei pagamenti e una relazione. (art.8 convenzione). Friulia spa è tenuta a trasmettere annualmente entro 3 mesi dall’approvazione del bilancio alla Giunta regionale, per il tramite della Direzione affari finanziari e del patrimonio, il rendiconto annuale della gestione del fondo (art.9 convenzione).
1.7.2006-30.6.2007
nota prot.n.8698 del 30.6.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1687 del 25.8.2010 di approvazione del rendiconto
Il fondo è gestito secondo quanto disposto dalla l. 25.11.1971 n.1041.
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16. Fondo speciale Gestione immobili Friuli Venezia Giulia - L.R. 12.2.1998 n.3 art.3 c.5 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Il fondo viene inteso come strumento contabile per la gestione finanziaria delle attività di gestione immobiliare affidate a una costituenda società di capitali (Gestione immobili FVG spa) sulla base di specifico mandato.
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note
Gestione immobili FVG spa La legge prevede l’obbligo della società di gestione di tenere una contabilità separata afferente l’utilizzo del fondo definito speciale.
Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.7619 del 12.6.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e delle spese e la proficuità di queste ultime.
Deliberazione Giunta regionale n.1495 del 31.7.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.6699 del 12.6.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e delle spese e la proficuità di queste ultime.
Deliberazione Giunta regionale n.1793 del 30.7.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso Direzione centrale patrimonio e servizi generali - Servizio gestione patrimonio immobiliare
La società trasmette annualmente, entro 3 mesi dall’approvazione del bilancio, alla Regione (Giunta), tramite la Direzione affari finanziari e patrimonio, il rendiconto annuale della gestione del mandato (art.10 contratto di mandato).
2009 nota prot.n.9525 del 14.7.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e delle spese e la proficuità di queste ultime.
Deliberazione Giunta regionale n.1864 del 24.9.2010 di approvazione del rendiconto
La legge prevede che al fondo si applichino le disposizioni di cui alla l.n.1041/1971.
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17. Fondo speciale di rotazione a favore delle imprese commerciali, turistiche e di servizio del Friuli Venezia Giulia – L.R. 5.12.2005 n.29 art.98 - D.P.Reg. 15.11.2006 n.0354/Pres.
Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Attivazione di finanziamenti, a condizioni agevolate, della durata massima di quindici anni, nel rispetto dei limiti e principi stabiliti dal diritto comunitario, a favore delle micro, piccole e medie imprese commerciali, turistiche e di servizio del Friuli Venezia Giulia. Le dotazioni del fondo possono essere anche utilizzate per le esigenze connesse alla costruzione, all’acquisto, all’ampliamento e all’ammodernamento degli esercizi, dei magazzini, degli uffici e delle relative pertinenze, e per l’acquisto di beni strumentali all’attività esercitata, al rafforzamento delle strutture aziendali. I finanziamenti possono essere attivati anche in forma di prestito partecipativo per favorire, in particolare, la capitalizzazione e ricapitalizzazione delle imprese beneficiarie. Le dotazioni del fondo possono altresì essere utilizzate per la concessione di finanziamenti a tasso agevolato, di durata non superiore a dieci anni, per il consolidamento di debiti a breve temine in debiti a medio e lungo termine, finalizzati al rafforzamento delle strutture aziendali, nonché per altre operazioni di rimodulazione dei rapporti in essere.
Le dotazioni del fondo possono essere alimentate: - dai conferimenti di fondi ordinari della Regione; - dai conferimenti della Regione derivanti da operazioni finanziarie; - dai conferimenti dello Stato e di enti economici pubblici e privati; - dai conferimenti delle Autonomie locali e funzionali; - dai rientri, anche anticipati, delle rate di ammortamento dei
finanziamenti concessi; - dagli interessi maturati sulle eventuali giacenze di tesoreria.
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note Comitato di gestione con sede presso il Mediocredito del Friuli Venezia Giulia spa nominato con d.P.Reg., previa deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alle attività produttive.
Mediocredito del Friuli Venezia Giulia spa (assicura il supporto tecnico e organizzativo al Comitato sulla base di una convenzione stipulata con l’Amministrazione regionale).
Con decreto del Presidente della Regione, previa deliberazione della Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alle attività produttive, sono emanate le direttive sull’utilizzo delle dotazioni finanziarie del fondo, nonché sulle modalità di funzionamento del comitato di gestione.
Il Comitato di gestione, sulla base delle domande la cui istruttoria è curata da Mediocredito, delibera in merito all’ammissibilità dell’iniziativa al finanziamento agevolato e dispone la concessione del finanziamento. In fase di erogazione dei finanziamenti, Mediocredito acquisisce agli atti la documentazione comprovante l’avvenuta realizzazione delle iniziative e il sostenimento delle spese oggetto dell’agevolazione. La Direzione centrale attività produttive effettua presso Mediocredito ovvero presso le imprese beneficiarie accertamenti a campione per verificare il rispetto delle condizioni e degli adempimenti previsti per l’attivazione dei finanziamenti agevolati.
24
Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.8634 del 7.7.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1763 del 4.9.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.11468 del 9.11.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.2779 del 10.12.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso la Direzione risorse economiche e finanziarie (art.98 c.13 l.r.n.29/2005) successivamente modificato dalla l.r.n.13/2008 art.27 c.3: Giunta regionale attraverso la Direzione centrale attività produttive.
Mediocredito cura il monitoraggio e la valutazione dell’efficacia degli interventi (art.15 convenzione). La Direzione centrale risorse economiche e finanziarie può disporre verifiche sulla gestione (art.15 convenzione). L’organo gestore tramette annualmente, entro il 31.3, il rendiconto finanziario alla Direzione centrale risorse economiche e finanziarie (art.20 convenzione).
2009 nota prot.n.7657 del 10.6.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1477 del 28.7.2010 di approvazione del rendiconto
Al fondo si applicano le disposizioni di cui alla l.n.1041 del 1971.
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18. Fondo per il recupero del comprensorio minerario di Cave del Predil - L.R. 18.1.1999 n.2 art.5 - D.P.G.R. 5.8.1999 n.0250/Pres. Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Attuazione dei seguenti interventi di recupero del comprensorio minerario di Cave del Predil: - progettazione, direzione e realizzazione del piano
generale di recupero dell’area ed esecuzione del recupero con uno o più strumenti particolareggiati sentito, nell’ambito della progettazione, il parere dell’Amministrazione comunale di Tarvisio;
- proposta all’Amministrazione regionale e, successivamente all’approvazione, attuazione degli accordi di programma relativi a sistemazioni idrauliche e di ripristino ambientale delle aree già sede di attività estrattive;
- esecuzione di opere e attività delegate dal Comune di Tarvisio o dalla Comunità montana del Canal del Ferro–Valcanale;
- esecuzione, su delega dell’Amministrazione regionale, di iniziative comunitarie di sviluppo di turismo tematico.
Al fondo affluiscono: - le disponibilità ancora esistenti a valere sui finanziamenti già autorizzati a carico del bilancio regionale per interventi interessanti il recupero del comprensorio;
- i finanziamenti statali e comunitari relativi all’attuazione di programmi comunitari già approvati;
- conferimenti dell’Amministrazione regionale; - interessi maturati sulle disponibilità liquide del fondo, depositate su uno specifico conto intestato al fondo stesso;
- ogni altra eventuale entrata.
Il fondo è istituito sino alla data del 31.12.2011 (c.1 art.5 l.r.n.2/1999). Con decreto del Presidente della Giunta regionale sono stabilite le disposizioni concernenti la liquidazione del fondo.
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note Commissario straordinario nominato con decreto del Presidente della Giunta regionale, sentito il parere della Commissione competente.
Il commissario dispone, per l’esercizio delle proprie attribuzioni, di personale distaccato da uffici o Servizi della Regione, del Comune di Tarvisio, della Comunità montana del Canal del Ferro–Valcanale, da altri enti pubblici, ovvero di personale reperito mediante contratti, e può avvalersi, altresì, di prestazioni rese nell’ambito di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa o a seguito di incarichi a dipendenti pubblici.
Il fondo è amministrato dal commissario straordinario nell’ambito dei criteri e delle direttive impartite dalla Giunta regionale. Le modalità di gestione del fondo sono stabilite dal regolamento approvato con dPGr 5.8.1999 n.0250/Pres.
Il commissario straordinario è nominato per un periodo non superiore al 31.12.2011.
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Vigilanza e controlli
soggetto che esercita la vigilanza
modalità previste attività di controllo svolta (Servizio ispettivo e riscontri
contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.7061 del 29.5.2008 e n.6198 del 27.5.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1335 del 11.6.2009* di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.7612 del 3.7.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1794 del 30.7.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso Direzione regionale patrimonio e servizi generali.
Il commissario straordinario trasmette entro il 31.3 alla Direzione affari finanziari e patrimonio il rendiconto annuale della gestione del fondo (art.6 regolamento).
2009 nota prot.n.11838 del 23.8.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1865 del 24.9.2010 di approvazione del rendiconto
Il fondo è stato istituito ai sensi dell’art.9 della l.n.1041 del 1971.
* Si segnala la tempistica con cui è stato approvato il rendiconto dell'esercizio 2007.
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19. Fondo per interventi nel settore dell’edilizia abitativa – 1° bando – L.R. 20.4.1999 n.9 art.23 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Attivazione di agevolazioni da concedersi, tramite banche convenzionate con il Mediocredito del Friuli Venezia Giulia spa, ovvero direttamente, a privati in possesso dei requisiti previsti dalla l.r.n.75/1982, per interventi edilizi destinati all’acquisto, alla costruzione o completamento, ovvero al recupero o completamento di alloggi aventi le caratteristiche di edilizia residenziale pubblica. Il fondo è distinto in tre sezioni separate relative agli interventi di cui al c.2 art.23 ora abrogato: a) finanziamenti non onerosi integrativi di mutui (rotazione) b) contributi in conto interessi (erogazione) c) contributi in conto capitale (erogazione).
− conferimenti regionali − rimborso dei finanziamenti di cui alla lett.a) − parte del fondo per l’edilizia residenziale di cui al c.1
dell’art.11 della l.r.n.6/2003.
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione
modalità di gestione note
Il fondo è amministrato dal Mediocredito del Friuli Venezia Giulia spa attraverso i propri organi sociali.
Il fondo è dotato di autonomia patrimoniale e finanziaria ed è amministrato dal Mediocredito del Friuli Venezia Giulia spa con contabilità separata. Per l’attuazione degli interventi previsti si provvede mediante la stipula di apposite convenzioni tra la Regione e il Mediocredito e tra quest’ultimo e gli istituti di credito.
Il Mediocredito svolge l’istruttoria delle domande presentate, provvede alla concessione, alla determinazione dei contributi spettanti e al loro versamento ai beneficiari, previo trasferimento di fondi da parte della Regione, mentre gli istituti di credito convenzionati curano la fase di ricezione delle domande. Il Mediocredito è autorizzato a concedere ed erogare le agevolazioni anche in deroga alla decorrenza delle disponibilità finanziarie destinate al fondo mediante proprie risorse finanziarie. In tali casi, oltre alle somme anticipate, viene riconosciuto annualmente al Mediocredito sugli importi stessi, a carico del fondo, un tasso di interesse pari a quello che il Mediocredito corrisponde al fondo medesimo sulle giacenze. L’interesse annuo così corrisposto non può comunque superare l’ammontare massimo complessivo degli interessi maturati anno per anno sulle giacenze del fondo.
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Vigilanza e controlli soggetto che esercita
la vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.8549 del 3.7.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1601 del 6.8.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.6105 del 26.5.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1546 del 3.7.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso Direzione centrale ambiente e lavori pubblici – Servizio edilizia residenziale
Il Mediocredito è tenuto a trasmettere entro il 31.3 di ogni anno alla Ragioneria e alla Direzione ambiente e lavori pubblici il rendiconto annuale della gestione del fondo (art.7 convenzione). Competono al Mediocredito e alle banche convenzionate per quanto di competenza i compiti di controllo e verifica inerenti e conseguenti alla concessione delle agevolazioni (art.24 convenzione).
2009 nota prot.n.8700 del 30.6.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1640 del 25.8.2010 di approvazione del rendiconto
Al fondo si applicano le disposizioni della l.n.1041/1971.
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20. Fondo per interventi nel settore dell’edilizia abitativa – 2° bando – L.R. 20.4.1999 n.9 art.23 - L.R. 25.1.2002 n.3 art.6 c.26 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Emanazione di apposito bando per l'erogazione di contributi esclusivamente in conto interessi (lett.b) c.2 art.23 l.r.n.9/1999 - vedasi scheda n.19)
conferimento regionale
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione
modalità di gestione note
vedasi scheda n.19 vedasi scheda n.19 Vigilanza e controlli
soggetto che esercita la vigilanza
modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.7633 del 12.6.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1602 del 6.8.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.6044 del 25.5.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1547 del 3.7.2009 di approvazione del rendiconto
vedasi scheda n.19 vedasi scheda n.19 Mediocredito effettua controlli e verifiche sulle pratiche ammesse in graduatoria al fine di verificare veridicità e conformità degli atti in merito ai requisiti oggettivi e soggettivi (art.4 atto aggiuntivo).
2009 nota prot.n.8701 del 30.6.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1641 del 25.8.2010 di approvazione del rendiconto
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21. Fondo regionale di garanzia per l’edilizia residenziale - L.R. 26.2.2001 n.4 art.5 c.4 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Concessione di garanzie integrative di quella ipotecaria a favore delle banche che accordano a soggetti privati mutui fondiari per l’acquisto, la costruzione, il completamento della costruzione, il recupero o il completamento del recupero di immobili a uso residenziale, limitatamente alla prima casa (le garanzie sono rilasciate dal fondo nella forma di fideiussioni da escutere successivamente a ogni altra garanzia prestata).
− conferimenti regionali − parte del fondo per l’edilizia residenziale di cui al c.1
dell’art.11 della l.r.n.6/2003
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione
modalità di gestione note
Mediocredito del Friuli Venezia Giulia spa.
L’Amministrazione regionale è autorizzata a stipulare un’apposita convenzione per il conferimento del mandato al Mediocredito del Friuli Venezia Giulia e per la definizione delle modalità di funzionamento del fondo, del testo della fideiussione, nonché dell’entità del rimborso spese da riconoscere al Mediocredito per l’attività di progettazione e di gestione del fondo.
Al Mediocredito spetta anche la progettazione dell’impianto organizzativo del fondo, dei processi e delle attività correlate al suo funzionamento (art.5 c.10 l.r.n.4/2001).
Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.8497 del 2.7.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati e la regolarità delle entrate e spese.
Deliberazione Giunta regionale n.1603 del 6.8.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.6043 del 25.5.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati e la regolarità delle entrate e spese.
Deliberazione Giunta regionale n.1545 del 3.7.2009 di approvazione del rendiconto
Direzione regionale dell’edilizia e dei servizi tecnici.
Mediocredito è tenuto a trasmettere entro il 31.3, alla Ragioneria generale e alla Direzione edilizia e servizi tecnici il rendiconto annuale della gestione del fondo (art.7 convenzione). Competono a Mediocredito i compiti di controllo e verifica inerenti e conseguenti alla concessione delle fideiussioni (art.10 convenzione).
2009 nota prot.n.8702 del 30.6.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati e la regolarità delle entrate e spese.
Deliberazione Giunta regionale n.1639 del 25.8.2010 di approvazione del rendiconto
Al fondo si applicano le disposizioni della l.n.1041 del 1971.
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22. Fondo speciale per l'attuazione del programma di cooperazione decentrata in area subdanubiana-croata - L.R.n.2/2000 art.8 - CHIUSO NEL 2009
Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Attuazione del programma di cooperazione decentrata in area subdanubiana-croata (c.1) (spese dirette, connesse e conseguenti all'attuazione degli interventi)
− risorse all'uopo destinate dallo Stato − risorse all'uopo destinate dalla Regione (c.2)
Il fondo è stato chiuso nel 2009, mediante estinzione del relativo c/c e accredito delle somme sul conto di tesoreria della Regione Friuli Venezia Giulia
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note Informest che esercita attività esecutiva e di controllo concernente gli interventi attraverso gli organi sociali (c.1 e 4)
Convenzione per il conferimento del mandato, la definizione delle modalità di funzionamento e di utilizzazione del fondo, di controllo sulla gestione (c.3)
Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.15210 del 19.12.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.2907 del 30.12.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.6521 del 8.6.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Giunta regionale attraverso il Servizio affari internazionali e integrazione europea della Direzione centrale relazioni internazionali e comunitarie (c.4)
2009 nota prot.n.7243 del 1.6.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
L'esercizio 2009 si chiude con un fondo di cassa pari a 0. Al momento della stesura definitiva della relazione istruttoria non sono pervenute le deliberazioni di approvazione dei rendiconti 2008 e 2009.
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23. Fondo speciale per l'attuazione degli interventi di competenza regionale per la realizzazione degli uffici regionali di Udine (L.R.n.9/1996 art.70 c.4) - L.R.n.2/2000 art.8 c.33 - DPGR.n.161/2000 - CHIUSO NEL 2009
Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Progettazione e realizzazione delle opere, attuazione degli interventi specificatamente individuati nell'ambito dell'accordo di programma con il Comune di Udine (c.27, 28 e 33)
− finanziamenti previsti dal bilancio regionale − ulteriori fondi stanziati per l'attuazione delle opere di competenza regionale
previste dall'accordo di programma, per le spese per il personale e il ricorso a professionisti esterni e per le spese generali di funzionamento (c.34)
− interessi maturati sulle relative disponibilità liquide depositate in uno specifico conto corrente intestato al fondo (art.2 reg.)
Il fondo ha durata di tre anni dalla nomina del commissario (prorogabile di anno in anno). La liquidazione è stabilita con decreto del Presidente della Giunta (art.7 reg.).
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note Commissario straordinario nominato previa intesa con il Comune (c.28 e 33) per tre anni prorogabile di anno in anno (c.29)
Il commissario si avvale di personale distaccato dalla Regione, di personale a contratto, della collaborazione di personale del Comune, di consulenze e incarichi a professionali esterni (c.30).
Il commissario tiene evidenza contabile delle vicende attinenti la gestione del fondo con l'istituzione di sezioni separate: − interventi per la realizzazione della nuova sede degli uffici regionali in Udine − interventi per l'attuazione delle ulteriori opere di competenza regionale previste
dall'accordo di programma − necessità di personale, consulenze e incarichi professionali.
Vigilanza e controlli
soggetto che esercita la vigilanza
modalità previste attività di controllo svolta (Servizio ispettivo e riscontri
contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.7634 del 12.6.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1494 del 31.7.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.11165 del 28.10.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.2728 del 3.12.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale per il tramite della Direzione centrale patrimonio e servizi generali - Servizio gestione patrimonio immobiliare (art.5 reg.)
Entro 31.3 trasmissione alla Direzione regionale degli affari finanziari e del patrimonio del rendiconto annuale.
2009 nota prot.n.6500 del 18.5.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1182 del 16.6.2010 di approvazione del rendiconto
Al fondo si applicano le disposizioni della l.n.1041/1971. L'esercizio 2009 si chiude con un fondo di cassa pari a 0.
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24. Fondo regionale per i servizi forestali - L.R.n.4/2001 art.5 c.110-114 - DPReg.n.162/2003 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Gestione del Centro servizi per le foreste e le attività della montagna (c.113 e art.2 reg.). La l.r.n.9/2007 art.90 c.2 ha previsto che con le disponibilità del fondo sono realizzati i seguenti interventi: formazione e aggiornamento professionale, ivi comprese le relative attività funzionali e di supporto logistico; promozione di attività di ricerca, di sperimentazione e di didattica; ogni altro intervento rientrante nelle attribuzioni della Direzione centrale competente e autorizzato dalla Giunta regionale.
− finanziamenti pubblici, anche regionali − contribuzioni private − somme dovute dagli utenti e acquirenti di beni o servizi ceduti o
erogati − tutte le entrate finalizzate all'esclusivo finanziamento del fondo
(c.114 e art.3 reg.)
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note
Il fondo è amministrato dal Direttore del Servizio competente in materia di gestione forestale (art.90 c.3 bis l.r.n.9/2007).
personale assegnato al Centro Stabilite da apposito regolamento (c.113): vedi artt.4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14 e 15 reg. La Giunta definisce gli indirizzi per la gestione del fondo (c.114 bis).
Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.5883 del 5.5.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
2008 nota prot.n.5583 del 12.5.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1804 del 30.7.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso il Servizio gestione forestale e antincendio boschivo della Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali
Entro febbraio presentazione di apposita relazione sull'attività svolta (c.114 bis)
2009 nota prot.n.11839 del 23.8.2010
Esame della documentazione da cui vengono rilevate irregolarità (cod. SIOPE e patto di stabilità)*
Si applicano le disposizioni della l.n.1041/1971 (c.113). Al momento della stesura definitiva della relazione istruttoria non sono pervenute le deliberazioni di approvazione dei rendiconti 2007 e 2009.
* vedi capitolo della relazione "Attività di controllo e vigilanza" .
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25. Fondo speciale per l'internazionalizzazione della Regione - L.R n.3/2002 art.9 c.7 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Iniziative di sostegno e sviluppo del processo di internazionalizzazione della Regione (c.7). conferimenti regionali Gestione soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note
Finest spa (c.7) attraverso gli organi sociali (c.8)
Il fondo è gestito con contabilità separata (c.7). Convenzione per il conferimento del mandato, la definizione delle modalità di funzionamento e utilizzazione del fondo e di controllo sulla gestione (c.8)
La Giunta regionale approva le direttive riguardanti il piano delle attività concernenti l’utilizzo del fondo
Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.4778 del 4.4.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1783 del 11.9.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.6584 del 9.6.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1493 del 3.7.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso il Servizio affari internazionali e integrazione europea della Direzione centrale relazioni internazionali e comunitarie (c.8)
2009 nota prot.n.8090 del 18.6.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1352 del 8.7.2010 di approvazione del rendiconto
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26. Fondo regionale per le emergenze in agricoltura - L.R.n.22/2002 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura − indennizzo per i danni alle produzioni derivanti da avverse condizioni
atmosferiche e da calamità naturali e per le perdite causate da epizoozie, fitopatie o infestazioni parassitarie (art.1 c.2)
− indennizzi per i danni subiti dai boschi alle produzioni a causa di agenti patogeni, di avverse condizioni atmosferiche e di calamità naturali (art.1 bis)
− indennizzo per danni alle produzioni e per perdite derivanti o causate da eventi diversi dai precedenti (art.1 ter)
− in sede di prima applicazione, interventi urgenti per la BSE (art.2)
− dotazione iniziale (art.1 c.1) − finanziamenti regionali definiti con legge finanziaria o con
leggi di bilancio − ogni altra eventuale entrata − finanziamenti nazionali (art.1 c.8)
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note Direttore centrale risorse agricole, naturali e forestali o suo delegato (art.1 c.7)
Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali (art.1 c.6)
Con regolamento si determinano di volta in volta gli interventi ammissibili. Nei casi di assoluta urgenza e necessità l'amministratore dispone interventi da sottoporre con urgenza a ratifica di Giunta (art.1 c.9).
Vigilanza e controlli Soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.4734 del 3.4.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.926 del 21.5.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.3852 del 26.3.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.951 del 24.4.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso la Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali - Servizio investimenti aziendali e sviluppo agricolo
Entro 31.3 predisposizione del rendiconto finanziario che viene approvato previo controllo della Ragioneria (art.1 c.10)
2009 nota prot.n.6846 del 24.5.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1243 del 23.6.2010 di approvazione del rendiconto
Si applicano le disposizioni della l.n.1041/1971.
36
27. Fondo speciale per la tutela dei corsi d'acqua e della laguna di Marano e Grado - L.R.n.16/2002 art.55 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura − lavori urgenti di riparazione, manutenzione straordinaria e ripristino di
manufatti di difesa e regimazione idraulica − rilevamenti topografici e morfologici − consulenze e studi specialistici finalizzati alle precedenti attività − spese straordinarie di funzionamento dell'ufficio idrografico e
mareografico regionale e delle reti di rilevamento idrologico − spese straordinarie per il funzionamento del servizio di piena e per i
lavori di pronto intervento idraulico − interventi di rimessione in pristino a seguito di abusi (c.1)
− finanziamento stabilito annualmente con la legge finanziaria regionale
− finanziamenti assegnati dallo Stato per le spese straordinarie di funzionamento dell'ufficio idrografico e mareografico regionale e delle reti di rilevamento idrologico
− ogni altra entrata eventuale (c.2)
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note Direttore centrale ambiente e lavori pubblici (c.3) Servizio idraulica Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.7063 del 29.5.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1413 del 21.7.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.5668 del 14.5.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1301 del 11.6.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso Direzione centrale ambiente e lavori pubblici -Servizio idraulica
2009 nota prot.n.6585 del 19.5.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1340 del 8.7.2010 di approvazione del rendiconto
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28. Fondo per lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese - L.R.n.4/2005 art.7 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Concessione ed erogazione di incentivi per il sostegno e lo sviluppo delle piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia e in particolare per il ricorso a: - servizi di consulenza strategica o programmi di sviluppo delle competenze manageriali; - un manager a tempo; - realizzazione di progetti di ricerca; - meccanismi di trasferimento tecnologico con Università e altri enti scientifici; - più misure tra quelle sopra elencate (art.4 c.1 l.r.n.4/2005)
- conferimenti della Regione; - conferimenti di altri soggetti pubblici e privati; - eventuali rientri conseguenti alle revoche di
incentivi; - gli interessi maturati sul fondo.
Gestione soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note
Friulia spa La Regione stipula una convenzione con il soggetto gestore con cui sono disciplinati i rapporti inerenti allo svolgimento dell'attività' istruttoria, con particolare riferimento ai tempi relativi all'istruttoria di ciascuna domanda. Il fondo è dotato di piena e completa autonomia patrimoniale ed è gestito con evidenza separata (art.1 convenzione).
Vigilanza e controlli soggetto che esercita
la vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
1.7.2006-30.6.2007
nota prot.n.5355 del 17.4.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1300 del 3.7.2008 di approvazione del rendiconto
1.7.2007-30.6.2008
nota prot.n.5208 del 29.4.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1426 del 24.6.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso la Direzione centrale attività produttive - Servizio politiche economiche e marketing territoriale.
Friulia spa è tenuta a trasmettere annualmente, entro tre mesi dall’approvazione del bilancio, alla Giunta regionale, tramite la Ragioneria, il rendiconto annuale della gestione del fondo.
1.7.2008-30.6.2009
nota prot.n.8056 del 18.6.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1331 del 8.7.2010 di approvazione del rendiconto
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29. Fondo regionale di garanzia per l’accesso al credito da parte dei lavoratori precari - L.R.n.2/2006 art.8 c.6-22 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Concessione di garanzie a favore di istituti bancari che accordino forme di finanziamento a lavoratori subordinati privi di contratto di lavoro a tempo indeterminato, o difficoltà occupazionale, o co.co.co. ... residenti nel territorio regionale. I finanziamenti per i quali è richiesta la garanzia del fondo devono essere finalizzati all’acquisto mediante compravendita di beni di consumo durevoli. Le garanzie sono rilasciate dal fondo in forma di fidejussioni a rischio decrescente per importo massimo pari al finanziamento bancario e per il solo debito in linea capitale.
Conferimenti regionali Gli interessi maturati sulle giacenze del fondo incrementano la consistenza del fondo stesso (art.6 convenzione)
Gestione soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note
Il fondo è amministrato da Mediocredito, con contabilità separata, attraverso i propri organi sociali (art.3 convenzione). E' istituto un comitato di gestione.
L'Amministrazione regionale e' autorizzata a stipulare, previa deliberazione della Giunta regionale su proposta dell'Assessore regionale competente in materia di lavoro, di concerto con l'Assessore regionale competente in materia di risorse economiche e finanziarie, una convenzione per il conferimento del mandato al Mediocredito del Friuli Venezia Giulia spa e per la definizione delle modalita' di funzionamento del fondo regionale di garanzia per l'accesso al credito da parte dei lavoratori precari, dei contenuti della fideiussione, nonche' delle spese per l'attività di gestione del fondo. Il fondo è distinto contabilmente in due sezioni: la 1^ comprende le movimentazioni di cassa, la 2^ le movimentazioni relative a fidejussioni (art.4 convenzione).
A Mediocredito è conferito mandato con rappresentanza (art.3 convenzione)
Vigilanza e controlli soggetto che esercita
la vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate esiti della vigilanza note
2007 nota prot.n.7311 del 5.6.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza, la legalità e regolarità dei dati.
Deliberazione Giunta regionale n.1262 del 26.6.2008 di approvazione del rendiconto
2008 nota prot.n.6273 del 28.5.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime.
Deliberazione Giunta regionale n.1326 del 11.6.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso Direzione lavoro, formazione, università e ricerca
Mediocredito è tenuto a trasmettere annualmente, entro 31.3., alla Giunta regionale, tramite la Direzione lavoro, formazione università e ricerca il rendiconto della gestione del fondo. Competono a Mediocredito i compiti di controllo e verifica inerenti e conseguenti alla concessione delle fidejussioni (art.11 convenzione).
2009 nota prot.n.7684 del 10.6.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime.
Deliberazione Giunta regionale n.1221 del 23.6.2010 di approvazione del rendiconto
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30. Fondo speciale per incentivare l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili - L.R.n.1/2007 art.7 c.65-71 – CHIUSO NEL 2009 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura − erogazione di provvidenze finanziarie ai Comuni, alle aziende municipalizzate,
alle aziende partecipate dagli enti pubblici territoriali e alle imprese agricole e forestali che realizzano impianti per la produzione di calore o impianti di cogenerazione e strutture a essi funzionali che utilizzano biogas, la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura, ivi comprese le sostanze vegetali e animali, dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, esclusa la parte biodegradabile dei rifiuti industriali e urbani
− erogazione contributi in conto interessi su anticipazioni per l'effettuazione di cottimi di lavorazione finalizzati al taglio boschivo ai Comuni e agli altri enti pubblici in qualità di proprietari boschivi, ovvero ai soggetti da essi delegati alla gestione dei propri boschi (c.65)
− conferimenti della Regione − conferimenti di altri soggetti
pubblici e privati − eventuali rientri conseguenti alle
revoche di incentivi (c.67)
In data 25.2.2009 il Consiglio di amministrazione del Mediocredito ha deliberato di accogliere la richiesta di risoluzione consensuale della convenzione avanzata dalla Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali, disponendo il rimborso all’Amministrazione regionale delle somme conferite.
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione
modalità di gestione note
Il fondo è costituito presso la finanziaria regionale Locazioni industriali di sviluppo - Friulia Lis spa (c.65). In data 9.7.2008 Mediocredito ha acquistato il 100% del capitale di Friulia-Lis spa e in pari data si è perfezionata la fusione per incorporazione della società in Mediocredito. La fusione ha avuto effetto dal 1.8.2008 e pertanto da tale data il Mediocredito è divenuto titolare di tutto il patrimonio della società incorporata.
Convenzione per disciplinare i rapporti inerenti lo svolgimento dell'attività, i criteri per la determinazione e l'assegnazione delle provvidenze, la determinazione del compenso per il servizio reso e gli strumenti di verifica e rendicontazione (c.69).
Vigilanza e controlli Soggetto che esercita
la vigilanza modalità previste
attività di controllo svolta (Servizio ispettivo
e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate esiti della vigilanza note
2007 --- --- --- 2008 nota prot.n.5802
del 19.5.2009 Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese
Deliberazione Giunta regionale n.1805 del 30.7.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso la Direzione centrale risorse agricole, naturali e forestali - Servizio gestione forestale e antincendio boschivo (c.70)
2009 nota prot.n.7842 del 14.6.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese
Al fondo si applicano le disposizioni della l.n.1041/1971 (c.66). L'esercizio 2009 si chiude con fondo di cassa pari a 0. Al momento della stesura definitiva della relazione istruttoria non è pervenuta la deliberazione di approvazione del rendiconto 2009.
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31. Fondo speciale per la realizzazione del piano industriale di Promotur spa - L.R. 18.1.2006 n.2 art.8 c.114-116 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Sviluppo strategico dell’azione pubblica per l’economia turistica montana. Si tratta di un “fondo di dotazione” vincolato alla realizzazione del piano industriale di Promotur spa. Fino alla concorrenza di 175 milioni di euro il fondo è utilizzato per la riduzione degli oneri di ammortamento (capitale e interessi) dei mutui contratti da Promotur per la realizzazione degli interventi previsti nel piano industriale 2006-2010.
Limite di impegno ventennale di 10 milioni di euro a carico del bilancio regionale con decorrenza dal 2006.
Gestione soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note
Friulia spa La legge demanda a una convenzione la disciplina afferente l’utilizzo del “finanziamento”. La convenzione è tenuta a definire gli strumenti di utilizzo, verifica e valutazione inerenti la realizzazione del piano industriale con le risorse del fondo nonché le modalità di rendicontazione. Friulia spa mette a disposizione di Promotur spa l’intera dotazione finanziaria (art.3 convenzione).
Si tratta di un fondo di dotazione che non viene espressamente qualificato dalla legge, neanche a mezzo di richiami, quale GFB. Il fondo è dotato di piena e completa autonomia ed è gestito con evidenza separata (art.1 convenzione). Friulia spa opera in veste di mandatario con rappresentanza (art.1 convenzione)
Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo
svolta (Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate esiti della vigilanza note
1.7.2006-30.6.2007
nota prot.n.7306 del 5.6.2008
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati contabili e la legalità e regolarità delle entrate e uscite.
Deliberazione Giunta regionale n.1586 del 6.8.2008 di approvazione del rendiconto
1.7.2007-30.6.2008
nota prot.n.5582 del 12.5.2009
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati contabili e la legalità e regolarità delle entrate e uscite.
Deliberazione Giunta regionale n.1289 del 11.6.2009 di approvazione del rendiconto
Giunta regionale attraverso Direzione centrale attività produttive - Servizio sviluppo sistema turistico regionale
La legge prevede che indirizzo, verifica e valutazione inerenti la realizzazione del piano industriale con le risorse del fondo competano alla suddetta Direzione. Entro il 30.4 di ogni anno e fino alla realizzazione del piano industriale, Promotur spa per il tramite di Friulia spa, rendiconta alla Direzione centrale attività produttive lo stato di avanzamento del piano industriale e gli impieghi di capitale (art.6 convenzione). Friulia inoltre trasmette una relazione sull’andamento della gestione del fondo (art.8 convenzione). Un collegio sindacale effettua delle verifiche in ordine alla regolarità della gestione amministrativa ed esprime parere in ordine all’approvazione del rendiconto e della relazione del Consiglio d'amministrazione.
1.7.2008-31.12.2009
nota prot.n.8123 del 21.6.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati contabili e la legalità e regolarità delle entrate e uscite.
Deliberazione Giunta regionale n.1333 del 8.7.2010 approvazione del rendiconto
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32. Fondo POR FESR 2007-2013 - L.R. 21.7.2008 n.7 art.24 –D.P.Reg. 13.9.2008 n.0238/Pres. - ATTIVO DAL 2009 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Finanziamento degli interventi previsti dal programma operativo regionale (POR) FESR (Fondo europeo di sviluppo regionale) Obiettivo “competitività regionale e occupazione” per il periodo 2007-2013
Al fondo affluiscono: - le risorse assegnate dall’Unione europea in base alla
decisione della Commissione europea CE(2007)5717, del 20.11.2007, di approvazione del POR FESR 2007-2013, a valere sul fondo europeo di sviluppo regionale (FESR);
- le risorse appositamente assegnate dallo Stato; - le risorse proprie che l’Amministrazione regionale è
autorizzata a concedere a titolo di cofinanziamento regionale del piano finanziario complessivo, a valere sul fondo di cui all’art.19 c.4 lett.a) della l.r.n.21/2007;
- le risorse destinate dalla Regione alla costituzione di un parco-progetti ammissibile a finanziamento comunitario, ai sensi dell’art.19 c.4 lett.c) della l.r.n.21/2007;
- le ulteriori eventuali somme derivanti da rientri, economie, rimborsi o comunque destinate dalla Regione all’integrazione delle risorse previste dal piano finanziario del programma.
Gli interessi maturati sul fondo rimangono nella disponibilità del medesimo.
La cessazione del fondo è disposta con decreto del Presidente della Regione e, contestualmente o con successivo decreto, sono definite le disposizioni concernenti la liquidazione dello stesso. Al termine della liquidazione tutte le risorse del fondo affluiscono al bilancio della Regione.
Gestione soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note
Direzione centrale risorse economiche e finanziarie – Servizio risorse finanziarie.
Le Direzioni centrali e i Servizi della Regione sono responsabili dell’attuazione e della gestione delle attività previste dal programma operativo regionale ed è di loro competenza l’espletamento di tutti gli adempimenti previsti (art.2 lett.e) regolamento approvato con dPReg.n.238/2008)
Fondo da gestire con contabilità separata nel rispetto delle disposizioni di cui al regolamento approvato con d.P.Reg. 13.9.2008 n.0238/Pres. Il fondo è dotato di piena e completa autonomia patrimoniale. Il Servizio risorse finanziarie (soggetto pagatore) mantiene evidenza contabile separata di tutte le risorse che affluiscono al fondo a qualunque titolo, compresi gli interessi maturati sulle disponibilità del medesimo.
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Vigilanza e controlli soggetto che esercita la vigilanza
modalità previste attività di controllo svolta (Servizio ispettivo e riscontri
contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
2007 --- --- --- 2008 --- --- ---
Giunta regionale. Il gestore del fondo è tenuto a trasmettere annualmente alla Giunta regionale il rendiconto annuale della gestione del fondo.
2009 Nota prot.n.7250 del 1.6.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1184 del 16.6.2010 di approvazione del rendiconto.
Il fondo è gestito secondo quanto disposto dalla l. 25.11.1971 n.1041.
Note: il soggetto che effettua l’attività di controllo sul rendiconto appartiene alla medesima Direzione regionale del soggetto gestore del fondo.
43
33. Fondo speciale per il recupero del castello di Colloredo di Monte Albano (L.R.n.66/1991) - L.R.n.17/2008 art.5 c.67-73 - DPReg.n.94/2009 - ATTIVO DAL 2009
Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Recupero organico del castello di Colloredo di Monte Albano (c.67)
− finanziamenti previsti dal bilancio regionale per la l.n.66/1991
− fondi assegnati dalla Regione o da altri soggetti per le spese di funzionamento (c.72)
− interessi maturati sulle disponibilità liquide depositate su uno specifico conto
− ogni altra eventuale entrata (art.2 reg.)
Durata a termini di legge (3 anni prorogabile). Liquidazione del fondo stabilita con decreto del Presidente della Regione (art.7 reg.).
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note Commissario straordinario (c.67) nominato dal Presidente della Regione su delibera di Giunta per tre anni (c.68) prorogabili
Il commissario dispone di personale distaccato dalla Regione o personale a contratto, di collaborazioni e consulenze (c.69).
La gestione del fondo è disciplinata dal regolamento approvato con decr.n.94/Pres del 7.4.2009. Si applicano le condizioni della vigente convenzione di tesoreria della Regione (art.4 reg.).
Il commissario subentra nei contratti già in essere disposti dalla Regione (c.71).
Vigilanza e controlli soggetto che esercita
la vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate esiti della vigilanza
note
2007 --- --- --- 2008 --- --- ---
Giunta regionale (art.5 reg.) tramite la Direzione centrale ambiente e lavori pubblici - Direzione provinciale lavori pubblici di Udine (c.73)
Entro il 31.3 trasmissione alla Ragioneria del rendiconto annuale, con relazione sull'attività svolta e sulla gestione (art.6 reg.).
2009 nota prot.n.7247 del 1.6.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime.
Deliberazione Giunta regionale n.2683 del 21.12.2010 di approvazione del rendiconto.
Al fondo si applicano le disposizioni della l.n.1041/1971 (art.6 reg.).
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34. Fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale SSER - L.R.n.11/2009 art.14 c.39-60 - ATTIVO DAL 2009 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Interventi urgenti per fronteggiare lo stato di crisi. Al fondo è attribuita la funzione di: 1 concedere anticipazioni alle gestioni fuori bilancio indicate all’art.14 c.46 della l.r.n.11/2009;
2 acquistare obbligazioni ai sensi ovvero per le finalità di cui alle leggi regionali indicate all’art.14 c.48 l.r.n.11/2009.
− risorse proprie che l'Amministrazione regionale è autorizzata a trasferire
− cedole obbligazionarie e rientri di capitale in relazione all'acquisto di obbligazioni
− interessi maturati sulle eventuali giacenze di tesoreria − ulteriori eventuali somme derivanti da rientri,
economie, rimborsi
Cessazione disposta con decreto del Presidente della Regione: tutte le risorse affluiscono al bilancio della Regione (c.58).
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note
Assessore alla programmazione, risorse economiche e finanziarie, che può delegare il Direttore centrale programmazione, risorse economiche e finanziarie o altro dirigente della Direzione alla firma su ordini di pagamento e riscossione (c.41)
Servizio programmazione e affari generali della Direzione centrale programmazione, risorse economiche e finanziarie
Il gestore stipula apposita convenzione con l'istituto di credito per la disciplina delle modalità per l'acquisto e il rimborso delle obbligazioni, nonchè per l'utilizzo della provvista (c.48 e 51).
Il mandato ad amministrare è conferito con rappresentanza (c.41). Il fondo è autorizzato a concedere anticipazioni alle gestioni fuori bilancio espressamente indicate, con rientro delle anticipazioni entro sei anni (c.46-47). Il fondo è autorizzato ad acquistare obbligazioni della durata non superiore a sei anni.
Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
2007 --- --- --- 2008 --- --- ---
Giunta regionale attraverso la Direzione centrale programmazione, risorse economiche e finanziarie - Servizio programmazione e affari generali (c.54)
Controllo sulla gestione a seguito di trasmissione annuale del rendiconto
2009 nota prot.n.6697 del 20.5.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Deliberazione Giunta regionale n.1183 del 16.6.2010 di approvazione del rendiconto
Al fondo si applicano le disposizioni della l.n.1041/1971.
45
35. Fondo regionale di garanzia per le piccole e medie imprese – L.R.n.4/2005 art.12 bis c.3 e ss. – D.P.Reg.n.224/2009 - ATTIVO DAL 2009 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Il fondo è destinato alla concessione di cogaranzie e garanzie nella forma di fideiussioni proporzionali e relative al solo debito in linea capitale, a favore delle piccole e medie imprese aventi sede o unità produttiva nel territorio regionale, in relazione a operazioni di finanziamento a breve o di consolidamento finanziario a medio termine, nonché per operazioni di riscadenzamento, sospensione temporanea e/o allungamento di piani di ammortamento per il rimborso di pregresse esposizioni finanziarie e per altre operazioni di rimodulazione dei rapporti in essere, in linea capitale e interessi (art.12 bis c.3, 5, 7 l.r.n.4/2005).
Finanziamenti regionali. Il fondo può accedere alle controgaranzie del fondo europeo per gli investimenti (FEI) e ad altre forme di controgaranzia che vengono reputate opportune sulla base dell’evoluzione dei mercati finanziari. Al fondo possono contribuire enti pubblici e privati (CCIAA, associazioni di categoria e confidi) (art.12 bis c.12 e 13 l.r.n.4/2005). Il fondo può ottenere anticipazioni dal fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale (art.14 c.46 l.r.n.11/2009).
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note Comitato di gestione di cui all’art.2 della l.r.n.9/2003 (fondo di rotazione per le iniziative economiche nel Friuli Venezia Giulia) (GFB n.1) (art.12 bis c.6 l.r.n.4/2005)
Mediocredito del Friuli Venezia Giulia (art.12 bis c.11 l.r.n.4/2005)
Definite a mezzo convenzione (art.12 bis c.10 e 11 l.r.n.4/2005) Il fondo è costituito nell’ambito del fondo di rotazione per iniziative economiche nel Friuli Venezia Giulia ed è dotato di autonomia patrimoniale e finanziaria e amministrato con contabilità separata (art.12 bis c.3 l.r.n.4/2005)
Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste
attività di controllo svolta (Servizio ispettivo e riscontri
contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
2007 --- --- --- 2008 --- --- ---
Giunta regionale attraverso Direzione centrale attività produttive (art.12 bis c.4 l.r.n.4/2005)
2009 Nota prot.n.9610 del 15.7.2010
Esame della documentazione trasmessa dal fondo con cui è stata accertata l’esattezza dei dati, la legalità e regolarità delle entrate e spese e la proficuità di queste ultime
Delibera Giunta regionale n.1476 del 28.7.2010 di approvazione del rendiconto
46
36. Fondo regionale smobilizzo crediti – L.R.n.4/2005 art.12 ter c.10 – D.P.Reg.n.191/2009 - ATTIVO DAL 2009 Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Il fondo è destinato alla concessione alle piccole e microimprese, aventi sede o unità produttiva nel territorio regionale, di finanziamenti a breve e medio termine, per assicurare risorse liquide alle stesse (art.12 ter c.10 l.r.n.4/2005).
L’Amministrazione regionale è autorizzata a sottoscrivere emissioni obbligazionarie bancarie finalizzate al reperimento di risorse da destinare allo smobilizzo di crediti (…) (art.12 ter c.1 l.r.n.4/2005). La provvista è integrata dalle banche con un'ulteriore provvista per un importo comunque non inferiore al 20% di quello sottoscritto dall’Amministrazione regionale (art.12 ter c.2 l.r.n.4/2005). Il fondo può ottenere anticipazioni dal fondo di rotazione per la stabilizzazione del sistema economico regionale (art.14 c.46 l.r.n.11/2009).
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note Comitato di gestione di cui all’art.2 della l.r.n.9/2003 (fondo di rotazione per le iniziative economiche nel Friuli Venezia Giulia) (GFB n.1)
Il fondo in oggetto è costituito nell’ambito del fondo di rotazione per iniziative economiche nel Friuli Venezia Giulia ed è amministrato con contabilità separata (art.12 ter c.10 l.r.n.4/2005).
Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo
svolta (Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
2007 --- --- --- 2008 --- --- ---
Giunta regionale attraverso Direzione centrale attività produttive (art.12 ter c.14 l.r.n.4/2005)
2009 Nota n.9612 del 15.7.2010
Nessuna valutazione poichè il fondo è stato dotato di finanziamento nel mese di ottobre 2009
Delibera n.1475 del 28.7.2010 di approvazione del rendiconto
47
37. Fondo regionale smobilizzo crediti agricoli – L.R.n.4/2005 art.12 ter c.10 bis - NON RISULTA ANCORA ATTIVATO Quadro di riferimento
obiettivo del fondo fonti di alimentazione regime di chiusura Il fondo è destinato a concedere alle piccole e alle microimprese agricole, aventi sede o unità produttiva nel territorio regionale, finanziamenti a breve e medio termine, per assicurare risorse liquide alle stesse (art.12 ter c.10 bis l.r.n.4/2005)
Fondi regionali
Gestione
soggetto gestore struttura a disposizione modalità di gestione note
Il fondo in oggetto è costituito nell’ambito del fondo di rotazione regionale per gli interventi nel settore agricolo ed è amministrato con contabilità separata (art.12 ter c.10 bis l.r.n.4/2005).
Vigilanza e controlli soggetto che esercita la
vigilanza modalità previste attività di controllo svolta
(Servizio ispettivo e riscontri contabili)
modalità di controllo dichiarate
esiti della vigilanza note
2007 --- --- ---
2008 --- --- ---
2009 --- --- ---
48
Allegato 2. Analisi finanziaria dei flussi regionali a favore delle gestioni fuori bilancio
2.1 Raffronto tra i dati rilevati ai fini della parifica e l’analisi delle risorse dei capitoli dedicati
Di seguito si riportano, per ciascun anno del triennio, i quadri di raccordo fra il dato afferente i
pagamenti complessivi comunicato dalla Regione e utilizzato per la disamina generale sui flussi finanziari
in sede di parifica e i dati risultanti dall’analisi dei capitoli indicati dalla Regione stessa come afferenti ogni
gestione fuori bilancio. Nelle tabelle si definiscono “dedicati” quei capitoli che nella denominazione
rimandano espressamente a un conferimento a favore della gestione fuori bilancio per il conseguimento
dei fini istituzionali.
2007
5. fondo sociale dipendenti regionali dati parifica dati capitoli "dedicati" note
1.550.000,00 1.550.000,00 (cap.570 contributo annuale a favore del fondo per l'erogazione delle prestazioni)
Vi è perfetta coincidenza.
8. fondo rotazione regionale interventi settore agricolo dati parifica dati capitoli "dedicati" note 11.656.194,26 11.656.194,26
(cap.7290 finanziamento della sezione speciale del fondo - ricorso al mercato finanziario)
Vi è perfetta coincidenza.
9. fondo regionale protezione civile dati parifica dati capitoli "dedicati" note
130.407.962,35 114.581.547,59 conferimenti o finanziamenti al fondo (capp.2892, 4109, 4132, 4141, 4142, 4145, 4146, 4148, 4150, 4156, 4171, 4172, 4173, 4174, 4185, 4186, 4190, 4191, 4193, 4194)
La differenza (€ 15.826.414,76) va riferita ai capp.2899, 4104*, 4108, 4130, 4131, 4206 (spese, interventi o contributi finalizzati), che non richiamano il fondo: sommando il dato dei capitoli dedicati con questi generici si ha perfetta coincidenza con il dato comunicato per la parifica.
* Il cap.4104 non era fra quelli elencati dalla Regione come afferenti il fondo per la protezione civile: si tratta di spese effettuate tramite accreditamento a funzionario delegato. Tuttavia, considerato l'oggetto della spesa e l'importo dei pagamenti, il capitolo rientra nell'ambito dei flussi regionali a favore della protezione civile e pertanto in questa sede viene considerato ai fini dell'elaborazione del dato definitivo relativo al trasferimento netto.
10. fondo speciale realizzazione opere autostradali collegamenti internazionali rete autostradale slovena dati parifica dati capitoli "dedicati" note
5.275.000,00 --- Il dato va riferito al cap.1291 (conferimento alla Autovie venete spa per la realizzazione delle opere autostradali necessarie ai collegamenti internazionali dei valichi di Trieste-Fernetti e Gorizia-S.Andrea con la rete autostradale slovena) che non richiama espressamente il fondo: tuttavia, essendoci perfetta coincidenza nell'importo e tenuto conto dell'oggetto, si può assimilare a un conferimento dedicato.
49
12. fondo speciale integrazione indennità buonuscita e corresponsione anticipazione indennità stessa dati parifica dati capitoli "dedicati" note
50.216.124,26* --- Il dato va riferito al cap.9670 (oneri previdenziali e assistenziali a carico dell'Amministrazione regionale, nonchè conferimenti ai fondi di previdenza complementare delle quote di trattamento di fine rapporto) che è capitolo ibrido: solo dai mandati di pagamento si può individuare l'importo conferito al fondo, pari a € 629.477,73; nonchè al cap.9881 (versamento di ritenute relative a oneri previdenziali e assistenziali sugli assegni corrisposti al personale operate in qualità di sostituto d'imposta) per € 434.646,32, che è partita di giro (voce accessoria).
* Il dato comunicato dalla Regione e riportato in parifica 2007 corrispondeva alla somma dei pagamenti complessivi sui due capitoli 9670 e 9881, e non distingueva la quota parte destinata al fondo. Negli esercizi successivi il dato trasmesso è stato correttamente riferito al soli flussi a favore del fondo.
15. fondo speciale obiettivo 2 2000-2006 dati parifica dati capitoli "dedicati" note
53.843.895,54 53.843.895,54 conferimento a favore della Friulia spa per la costituzione del fondo (cap.8200 zone obiettivo 2, cap.8201 zone a sostegno transitorio e cap.8202 programma aggiuntivo regionale)
Vi è perfetta coincidenza.
16. fondo speciale Gestione immobili Friuli Venezia Giulia spa dati parifica dati capitoli "dedicati" note 7.676.517,67 --- Il dato va riferito per € 851.657,27 al cap.1512
(spese per gli oneri relativi all'esercizio del mandato alla società di capitali per lo svolgimento delle attività relative alla gestione, manutenzione e alienazione dei propri beni immobili disponibili nonchè alla manutenzione dei propri beni immobili indisponibili) che non richiama espressamente il fondo: tuttavia, tenuto conto dell'oggetto, si può assimilare a un conferimento dedicato; nonchè al cap.1497 (spese per l'acquisto anche a mezzo di operazioni di locazione finanziaria di beni immobili e per l'esecuzione di costruzioni, ricostruzioni, ampliamento, adattamento e sistemazione di fabbricati occorrenti per gli uffici regionali, compresa la manutenzione straordinaria degli immobili appartenenti o in uso alla Regione, nonchè per l'acquisto e l'esecuzione di costruzioni per sistemarvi, in caso di necessità, persone che occupano locali destinati a sede di uffici regionali o di enti e istituti dipendenti dalla Regione, nonchè per la manutenzione straordinaria degli immobili degli enti soppressi - ricorso al mercato finanziario): TUTTAVIA l'ammontare complessivo di tale capitolo (€ 15.586.399,96) da solo supera di gran lunga l'importo comunicato per la parifica. Quindi si tratta di capitolo ibrido: solo dai mandati di pagamento si può individuare l'importo conferito al fondo, pari a € 6.824.860,40. Sommando i dati dei due capitoli si ha perfetta coincidenza con il dato comunicato per la parifica.
17. fondo speciale rotazione imprese commerciali, turistiche e servizio Friuli Venezia Giulia dati parifica dati capitoli "dedicati" note 2.715.000,00 2.715.000,00
(cap.9311 conferimento al fondo - ricorso al mercato finanziario)
Vi è perfetta coincidenza.
50
18. fondo recupero comprensorio minerario Cave Predil dati parifica dati capitoli "dedicati" note
4.574.164,32 4.454.164,32 finanziamento del fondo (capp.1503 e 1511 ricorso al mercato finanziario)
La differenza (€ 120.000,00) va riferita al cap.1485 (spese per gli interventi di bonifica e recupero ambientale dei siti ex estrattivi della miniera di Raibl a Cave del Predil - apq di data 16.12.2005): sommando il dato dei capitoli dedicati con questo generico si ha perfetta coincidenza con il dato comunicato per la parifica.
22. fondo attuazione programma cooperazione decentrata area sub danubiana-croata promossa Ministero
affari esteri dati parifica dati capitoli "dedicati" note 41.296,55* 41.296,55
(cap.1218 conferimento al fondo speciale istituito presso il Centro servizi e documentazione per la cooperazione internazionale - Informest - anticipazione regionale dei fondi statali
Vi è perfetta coincidenza.
* Per errore materiale il dato comunicato dalla Regione e riportato in parifica 2007 risultava pari a € 41.295,55. 23. fondo attuazione interventi competenza regionale realizzazione uffici regionali Udine dati parifica dati capitoli "dedicati" note 9.807.644,51 --- Il dato va riferito al cap.1499 (spese per la
progettazione e la realizzazione della nuova sede di uffici regionali in Udine - ricorso al mercato finanziario) che non richiama espressamente il fondo: tuttavia, essendoci perfetta coincidenza nell'importo e tenuto conto dell'oggetto, si può assimilare a un conferimento dedicato.
24. fondo regionale servizi forestali dati parifica dati capitoli "dedicati" note 120.000,00 120.000,00
finanziamento del fondo (capp.3111 di parte capitale e 3112 di parte corrente)
Vi è perfetta coincidenza.
25. fondo speciale internazionalizzazione Regione autonoma Friuli Venezia Giulia dati parifica dati capitoli "dedicati" note
307.000,00 307.000,00 (cap.751 conferimento a favore della società finanziaria di promozione della cooperazione economica con i paesi dell'est europeo Finest spa per la costituzione del fondo per le iniziative di sostegno e di sviluppo)
Vi è perfetta coincidenza.
26. fondo regionale emergenze agricoltura dati parifica dati capitoli "dedicati" note 7.000.000,00 7.000.000,00
(cap.6410 finanziamento del fondo) Vi è perfetta coincidenza.
28. fondo regionale sviluppo competitivo piccole e medie imprese dati parifica dati capitoli "dedicati" note
12.500.000,00 12.500.000,00 (cap.8660 conferimento al fondo)
Vi è perfetta coincidenza.
30. fondo incentivare utilizzo fonti energetiche rinnovabili dati parifica dati capitoli "dedicati" note 500.000,00 500.000,00
(cap.6820 finanziamento al fondo istituito presso Friulia Lis - ora Mediocredito)
Vi è perfetta coincidenza.
31. fondo realizzazione piano industriale Promotur spa dati parifica dati capitoli "dedicati" note 10.000.000,00 10.000.000,00
(cap.9009 finanziamenti pluriennali alla finanziaria regionale FVG - Friulia spa per la costituzione di uno speciale fondo di dotazione per la realizzazione del piano industriale di Promotur spa)
Vi è perfetta coincidenza.
51
2008
5. fondo sociale dipendenti regionali dati parifica dati capitoli "dedicati" note
1.550.000,00 1.550.000,00 (cap.570 contributo annuale a favore del fondo per l'erogazione delle prestazioni)
Vi è perfetta coincidenza.
7. fondo speciale credito agevolato imprese artigiane (fondi statali ripartiti) dati parifica dati capitoli "dedicati" note 1.000.000,00 --- Il dato va riferito al cap.1391 (finanziamento alla cassa per il credito alle
imprese artigiane spa Artigiancassa per la concessione di finanziamenti ai sensi del capo I della l.r.n.51/1982 alle imprese artigiane che abbiano presentato domanda prima dell’entrata in vigore del regolamento attuativo dell’art.52 della l.r.n.12/2002) che non richiama espressamente il fondo: tuttavia, essendoci perfetta coincidenza nell'importo, si può assimilare a un conferimento dedicato, anche se l’oggetto del capitolo e i riferimenti normativi risulterebbero più aderenti alla gestione fuori bilancio n.6.
8. fondo rotazione regionale interventi settore agricolo dati parifica dati capitoli "dedicati" note 7.610.679,82 7.610.679,82
(cap.7291* finanziamento della sezione speciale del fondo)
Vi è perfetta coincidenza.
* Il cap.7291 non era stato indicato nell'elenco trasmesso dalla Regione; tuttavia un approfondimento sul rendiconto 2008 ha consentito l'elaborazione del dato definitivo.
9. fondo regionale protezione civile dati parifica dati capitoli "dedicati" note
106.828.138,03 96.698.138,03 (capp.4109, 4111, 4141, 4142, 4145, 4147, 4148, 4150, 4166, 4167, 4169, 4171, 4172, 4173, 4174, 4182, 4190, 4191, conferimenti o finanziamenti al fondo)
La differenza (€ 10.130.000,00) va riferita ai capp.4131, 4143, 4164, 4206 (spese, interventi o assegnazioni finalizzati): sommando il dato dei capitoli dedicati con questi generici si ha perfetta coincidenza con il dato comunicato per la parifica.
10. fondo speciale realizzazione opere autostradali collegamenti internazionali rete autostradale slovena dati parifica dati capitoli "dedicati" note 3.140.000,00 --- Il dato va riferito al cap.1291 (conferimento alla
Autovie venete spa per la realizzazione delle opere autostradali necessarie ai collegamenti internazionali dei valichi di Trieste-Fernetti e Gorizia-S.Andrea con la rete autostradale slovena) che non richiama espressamente il fondo: tuttavia, essendoci perfetta coincidenza nell'importo e tenuto conto dell'oggetto, si può assimilare a un conferimento dedicato.
11. fondo speciale rotazione imprese artigiane Friuli Venezia Giulia dati parifica dati capitoli "dedicati" note 3.646.000,00 3.646.000,00
conferimenti al fondo per la concessione di finanziamenti per investimenti aziendali (capp.1370 e 1371 ricorso al mercato finanziario)
Vi è perfetta coincidenza.
12. fondo speciale integrazione indennità buonuscita e corresponsione anticipazione indennità stessa dati parifica dati capitoli "dedicati" note 1.015.066,63 --- Il dato va riferito al cap.9670 (oneri previdenziali e
assistenziali a carico dell'Amministrazione regionale, nonchè conferimenti ai fondi di previdenza complementare delle quote di trattamento di fine rapporto) che è capitolo ibrido: solo dai mandati di pagamento si può individuare l'importo conferito al fondo, pari a € 599.474,00; nonchè al cap.9881 (versamento di ritenute relative a oneri previdenziali e assistenziali sugli assegni corrisposti al personale operate in qualità di sostituto d'imposta), per € 415.592,63, che è partita di giro (voce accessoria).
52
15. fondo speciale obiettivo 2 2000-2006 dati parifica dati capitoli "dedicati" note
58.200.000,00 58.200.000,00 conferimento a favore della Friulia spa per la costituzione del fondo (cap.8200 zone obiettivo 2, cap.8201 zone a sostegno transitorio e cap.8202 programma aggiuntivo regionale)
Vi è perfetta coincidenza.
16. fondo speciale Gestione immobili Friuli Venezia Giulia spa dati parifica dati capitoli "dedicati" note 2.703.113,48 --- Il dato va riferito per € 694.479,60 al cap.1512
(spese per gli oneri relativi all'esercizio del mandato alla società di capitali per lo svolgimento delle attività relative alla gestione, manutenzione e alienazione dei propri beni immobili disponibili nonchè alla manutenzione dei propri beni immobili indisponibili) che non richiama espressamente il fondo: tuttavia, tenuto conto dell'oggetto, si può assimilare a un conferimento dedicato; nonchè ai capp.1321, 1457 e 1497 (spese per la realizzazione di infrastrutture, per manutenzioni ordinarie e assicurazioni, per l'acquisto e l'esecuzione di costruzioni...): TUTTAVIA l'ammontare complessivo di tali capitoli (€ 12.385.708,73) da solo supera di gran lunga l'importo comunicato per la parifica. Quindi si tratta di capitoli ibridi: solo dai mandati di pagamento si può individuare l'importo conferito al fondo, pari rispettivamente a € 522.356,07, € 99.504,97 ed € 1.386.772,84. Sommando il dato di tutti i capitoli si ha perfetta coincidenza con il dato comunicato per la parifica.
18.fondo recupero comprensorio minerario Cave Predil dati parifica dati capitoli "dedicati" note 6.682.186,46 6.682.186,46
finanziamento del fondo (capp.1503 e 1511 ricorso al mercato finanziario)
Vi è perfetta coincidenza.
24. fondo regionale servizi forestali dati parifica dati capitoli "dedicati" note 2.576.000,00 2.576.000,00
finanziamento del fondo (capp.3111 di parte capitale e 3112 di parte corrente)
Vi è perfetta coincidenza.
25. fondo speciale internazionalizzazione Regione autonoma Friuli Venezia Giulia dati parifica dati capitoli "dedicati" note
300.000,00 300.000,00 (cap.751 conferimento a favore della società finanziaria di promozione della cooperazione economica con i paesi dell'est europeo Finest spa per la costituzione del fondo per le iniziative di sostegno e di sviluppo)
Vi è perfetta coincidenza.
26. fondo regionale emergenze agricoltura dati parifica dati capitoli "dedicati" note 3.476.068,41 1.911.068,41
(cap.6410 finanziamento del fondo) La differenza va riferita al cap.7109 (contributi in conto capitale a favore di conduttori di aziende agricole e coltivatori diretti singoli e associati, danneggiati da eccezionali avversità atmosferiche e ricadenti in zone delimitate con decreti del Ministero delle politiche agricole e forestali): TUTTAVIA l'ammontare complessivo di tale capitolo (€ 2.072.564,21), sommato a quello del capitolo dedicato, supera l'importo comunicato per la parifica. Quindi si tratta di capitolo ibrido: solo dai mandati di pagamento si può individuare l'importo conferito al fondo, pari a € 1.565.000,00. Sommando il dato del capitolo dedicato con questo generico si ha perfetta coincidenza con il dato comunicato per la parifica.
53
28. fondo regionale sviluppo competitivo piccole e medie imprese dati parifica dati capitoli "dedicati" note
10.000.000,00 10.000.000,00 (capp.8650 e 8660 conferimento al fondo)
Vi è perfetta coincidenza.
31. fondo realizzazione piano industriale Promotur spa dati parifica dati capitoli "dedicati" note 10.000.000,00 10.000.000,00
(cap.9009 finanziamenti pluriennali alla finanziaria regionale FVG - Friulia spa per la costituzione di uno speciale fondo di dotazione per la realizzazione del piano industriale di Promotur spa)
Vi è perfetta coincidenza.
2009
5. fondo sociale dipendenti regionali dati parifica dati capitoli "dedicati" note 3.262.054,19 1.900.000,00
(cap.570 contributo annuale a favore del fondo per l'erogazione delle prestazioni)
La differenza (€ 1.362.054,19) va riferita al cap.9882 (versamento di ritenute volontarie sugli assegni corrisposti al personale operate in qualità di sostituto d'imposta) che è partita di giro (voce accessoria).
8. fondo rotazione regionale interventi settore agricolo dati parifica dati capitoli "dedicati" note
13.800.000,00 4.800.000,00 (cap.7291 finanziamento della sezione speciale del fondo)
9.000.000,00 (cap.9874 anticipazioni di cassa al fondo)
Il cap.9874 è partita di giro e corrisponde in entrata al cap.51 (rimborso dell'anticipazione di cassa al fondo).
9. fondo regionale protezione civile dati parifica dati capitoli "dedicati" note 98.673.074,79 79.434.766,76
(capp.2892, 3037, 4100, 4109, 4111, 4141, 4145, 4146, 4148, 4150, 4152, 4166, 4167, 4169, 4182, 4191, 4194, 4196 conferimenti o finanziamenti al fondo)
La differenza per € 19.223.575,54 va riferita ai capp.1634, 2899, 3029, 3030, 4016, 4131, 4151, 4164, 4996 (spese, assegnazioni o interventi finalizzati): pur non richiamando espressamente il fondo, tenuto conto dell'oggetto, tali capitoli possono essere assimilati a un conferimento dedicato. La restante quota (€ 14.732,49) va riferita a un mandato sul cap.9882 (versamento di ritenute volontarie sugli assegni corrisposti al personale operate in qualità di sostituto d'imposta) che è partita di giro (voce accessoria).
10. fondo speciale realizzazione opere autostradali collegamenti internazionali rete autostradale slovena dati parifica dati capitoli "dedicati" note 4.561.754,96 --- Il dato va riferito al cap.1291 (conferimento alla
Autovie venete spa per la realizzazione delle opere autostradali necessarie ai collegamenti internazionali dei valichi di Trieste-Fernetti e Gorizia-S.Andrea con la rete autostradale slovena) che non richiama espressamente il fondo: tuttavia, essendoci perfetta coincidenza e tenuto conto dell'oggetto, si può assimilare a un conferimento dedicato.
54
12. fondo speciale integrazione indennità buonuscita e corresponsione anticipazione indennità stessa dati parifica dati capitoli "dedicati" note
13.861.721,92 12.643.676,00 (cap.606 ricapitalizzazione fondo)
La differenza (complessivamente € 1.218.045,92) va riferita al cap.559 (spese per rimborsi agli aventi diritto di somme in relazione a versamenti effettuati alla Regione e a essa non spettanti) e al cap.9670 (oneri previdenziali e assistenziali a carico dell'Amministrazione regionale, nonchè conferimenti ai fondi di previdenza complementare delle quote di trattamento di fine rapporto), che sono capitoli ibridi: solo dai mandati di pagamento si può individuare l'importo conferito al fondo (€ 52,02 sul cap.559* ed € 679.689,43 sul cap.9670); nonchè al cap.9881 (versamento di ritenute relative a oneri previdenziali e assistenziali sugli assegni corrisposti al personale operate in qualità di sostituto d'imposta) per € 538.304,47, che è partita di giro (voce accessoria).
* Si tratta di ordini di accreditamento a favore di funzionario delegato e pertanto nella situazione partitaria è riportata genericamente l'intera apertura di credito: l'importo indicato è stato calcolato per differenza e verificato attraverso gli elenchi dei titoli estinti trasmessi dalla Tesoreria (titoli n.4009205, n.4009206 e n.4009210 estinti nel mese di novembre 2009).
15. fondo speciale obiettivo 2 2000-2006 dati parifica dati capitoli "dedicati" note
48.043.104,73 48.043.104,73 conferimento a favore della Friulia spa per la costituzione del fondo (cap.8200 zone obiettivo 2, cap.8201 zone a sostegno transitorio e cap.8202 programma aggiuntivo regionale)
Vi è perfetta coincidenza.
16. fondo speciale Gestione immobili Friuli Venezia Giulia spa dati parifica dati capitoli "dedicati" note 3.904.022,71 --- Il dato va riferito per € 205.832,40 al cap.1512
(spese per gli oneri relativi all'esercizio del mandato alla società di capitali per lo svolgimento delle attività relative alla gestione, manutenzione e alienazione dei propri beni immobili disponibili nonchè alla manutenzione dei propri beni immobili indisponibili) che non richiama espressamente il fondo: tuttavia, tenuto conto dell'oggetto, si può assimilare a un conferimento dedicato; nonchè ai capp.1320, 1321, 1457, 1496 e 1497 (spese per la realizzazione di infrastrutture, per manutenzioni ordinarie e assicurazioni, per l'acquisto e l'esecuzione di costruzioni...): TUTTAVIA l'ammontare complessivo di tali capitoli (€ 12.130.706,63) da solo supera di gran lunga l'importo comunicato per la parifica. Quindi si tratta di capitoli ibridi: solo dai mandati di pagamento si può individuare l'importo conferito al fondo, pari a € 248.938,61 sul cap.1320, € 380.221,11 sul cap.1321, € 312.595,40 sul cap.1457*, € 1.475.335,19 sul cap.1496 ed € 1.281.100,00 sul cap.1497. Sommando tutti gli importi si ha perfetta coincidenza con il dato comunicato per la parifica.
* Di cui € 51.389,10 in ordinativi secondari del funzionario delegato; nella situazione partitaria è riportata genericamente l'intera apertura di credito: l'importo indicato è stato calcolato per differenza e verificato attraverso gli elenchi dei titoli estinti trasmessi dalla Tesoreria (titoli n.4007330 e n.4007331 estinti nel mese di ottobre 2009).
17. fondo speciale rotazione imprese commerciali, turistiche e servizio Friuli Venezia Giulia dati parifica dati capitoli "dedicati" note 1.600.000,00 1.600.000,00
conferimento al fondo (capp.9310 e 9311 ricorso al mercato finanziario)
Vi è perfetta coincidenza.
18.fondo recupero comprensorio minerario Cave Predil dati parifica dati capitoli "dedicati" note 1.294.000,00 1.294.000,00
(cap.1503 finanziamento del fondo) Vi è perfetta coincidenza.
55
24. fondo regionale servizi forestali dati parifica dati capitoli "dedicati" note
2.196.814,68 2.180.000,00 finanziamento del fondo (capp.3111 di parte capitale e 3112 di parte corrente)
La differenza va riferita al cap.568 (spese derivanti dall'effettuazione dei corsi previsti dal programma delle attività di formazione, aggiornamento e perfezionamento professionale per il personale regionale) e al cap.8496 (interventi per la promozione della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e per sviluppare un efficace contrasto delle forme di lavoro sommerso e irregolare): TUTTAVIA l'ammontare complessivo di tali capitoli (€ 693.964,92) sommato a quello dei capitoli dedicati supera l'importo comunicato per la parifica. Quindi si tratta di capitoli ibridi: solo dai mandati di pagamento si può individuare l'importo conferito al fondo, pari rispettivamente a € 13.118,50 ed € 3.696,18. Sommando il dato dei capitoli dedicati con questi generici si ha perfetta coincidenza con il dato comunicato per la parifica.
26. fondo regionale emergenze agricoltura dati parifica dati capitoli "dedicati" note
295.199,66 125.500,00 (cap.6410 finanziamento del fondo)
La differenza va riferita al cap.7109 (contributi in conto capitale a favore di conduttori di aziende agricole e coltivatori diretti singoli e associati, danneggiati da eccezionali avversità atmosferiche e ricadenti in zone delimitate con decreti del Ministero delle politiche agricole e forestali): TUTTAVIA l'ammontare complessivo di tale capitolo (€ 665.759,33) da solo supera di gran lunga l'importo comunicato per la parifica. Quindi si tratta di capitolo ibrido: solo dai mandati di pagamento si può individuare l'importo conferito al fondo, pari a € 169.699,66. Sommando il dato del capitolo dedicato con questo generico si ha perfetta coincidenza con il dato comunicato per la parifica.
28. fondo regionale sviluppo competitivo piccole e medie imprese dati parifica dati capitoli "dedicati" note 9.000.000,00 9.000.000,00
(capp.8650 e 8660 conferimento al fondo) Vi è perfetta coincidenza.
31. fondo realizzazione piano industriale Promotur spa dati parifica dati capitoli "dedicati" note 10.000.000,00 10.000.000,00
(cap.9009 finanziamenti pluriennali alla finanziaria regionale FVG - Friulia spa per la costituzione di uno speciale fondo di dotazione per la realizzazione del piano industriale di Promotur spa)
Vi è perfetta coincidenza.
32. fondo POR FESR 2007-2013 dati parifica dati capitoli "dedicati" note 59.292.233,09 59.292.233,09
(capp.222, 322, 323 e 324 relativi al fondo) Vi è perfetta coincidenza.
33. fondo recupero castello Colloredo Monte Albano dati parifica dati capitoli "dedicati" note 529.440,04 --- Il dato va riferito al cap.9454 (finanziamenti per la
predisposizione del piano di intervento urbanistico edilizio e del progetto esecutivo sul complesso castellano di Colloredo di Monte Albano) che non richiama espressamente il fondo: tuttavia, essendoci perfetta coincidenza nell'importo e tenuto conto dell'oggetto, si può assimilare a un conferimento dedicato.
34. fondo rotazione stabilizzazione sistema economico regionale SSER
dati parifica dati capitoli "dedicati" note 400.000.000,00 400.000.000,00
(cap.9900 trasferimenti al fondo) Vi è perfetta coincidenza.
56
2.2 Percorso conoscitivo per l’individuazione delle voci accessorie
Ai fini dell’individuazione delle voci accessorie si è ritenuto inizialmente che potessero essere
considerati tali tutti i flussi finanziari in uscita a favore delle gestioni fuori bilancio, che nel bilancio
regionale fossero codificati come partite di giro. Queste ultime, infatti, riguardano entrate e uscite
effettuate per conto di terzi e conseguentemente risultano essere per la Regione neutre dal punto di vista
finanziario, non comportando alcun aggravio di spesa. Tuttavia un’analisi più approfondita ha condotto a
ritenere che la condizione di accessorietà non potesse essere basata esclusivamente sulla sola codifica di
bilancio (partite di giro), ma fosse necessario un più attento esame della natura e destinazione delle
risorse. Sulla base di tale premessa si è proceduto innanzitutto all’individuazione, negli elenchi trasmessi
dalla Direzione centrale finanze, patrimonio e programmazione, dei capitoli appartenenti al titolo IV della
spesa (partite di giro), verificando altresì che nel bilancio dello stesso esercizio finanziario fosse presente,
per ciascuno di essi, un correlato capitolo d’entrata al titolo VI (partite di giro)1.
Nella tabella seguente si espongono i capitoli di spesa codificati quali partite di giro, che hanno
dato origine, in uno o più degli esercizi considerati (2007-2009), a movimentazioni finanziarie a favore di
gestioni fuori bilancio, nonché il numero di riferimento di queste ultime , il correlato capitolo d’entrata e
l’oggetto della partita di giro.
PARTITE DI GIRO - SPESA
Capitoli di spesa del titolo IV che hanno
dato origine a pagamenti a favore di gestioni fuori
bilancio
Gestioni fuori bilancio coinvolte
Correlati capitoli d’entrata del titolo VI
Oggetto delle partite di giro
4145 9 1038 conferimento/acquisizione dei fondi per l’intervento di ripristino della strada del Friuli
4146 9 1040 conferimento/acquisizione dei fondi relativi al mutuo contratto per le finalità di cui all’ord.P.C.M.n.3534 del 25.7.2006
4152 9 1041 conferimento/acquisizione dei fondi per gli eventi alluvionali 2002
9874 8 51 anticipazione/rimborso dell’anticipazione di cassa al fondo di rotazione regionale in agricoltura
9881 12 1781 versamento di ritenute/entrate derivanti da ritenute previdenziali e assistenziali operate in qualità di sostituto d’imposta
9882 5 – 9 1782 versamento di ritenute volontarie/entrate derivanti da ritenute operate in qualità di sostituto d’imposta
Sulla base della considerazione che la finalità dell’analisi qui condotta è rivolta principalmente
all’individuazione dei dati necessari alla costruzione di indicatori utili a meglio analizzare l’andamento
1 L’esistenza di un correlato capitolo d’entrata è stata ricercata nel bilancio di ciascun esercizio solo nel caso in cui nel capitolo di spesa fosse previsto un importo a competenza.
57
delle gestioni fuori bilancio dal punto di vista finanziario non solo in relazione all’utilizzo dei fondi da parte
delle gestioni stesse, ma soprattutto in riferimento ai trasferimenti veri e propri dalla Regione a favore
delle gestioni (depurando quindi delle voci accessorie i generali flussi analizzati in sede di parifica), si è
proceduto a esaminare la natura delle risorse appartenenti al titolo IV della spesa regionale, al fine della
relativa inclusione/esclusione nella costruzione degli indici cui si è accennato.
I primi tre capitoli della tabella (capitoli 4145, 4146 e 4152) sono accumunati dal fatto che
riguardano fondi trasferiti alla gestione fuori bilancio n.9 (protezione civile) in relazione a ben precise e
individuate situazioni di intervento. In tutti e tre i casi la Regione ha agito come tramite avendo
provveduto a riversare al fondo le risorse pervenutele da soggetti terzi (Stato, Comune di Trieste). Ai fini
che qui interessano va tuttavia evidenziato che detti mezzi finanziari sono stati destinati alla Regione,
dalle istituzioni cui sono a carico, per finalità di protezione civile e pertanto costituiscono per tale ente
un’entrata con destinazione vincolata. Il fatto che l’Amministrazione regionale abbia realizzato gli
interventi attraverso una gestione fuori bilancio attiene esclusivamente al campo delle modalità gestionali
di realizzazione degli interventi. La gestione fuori bilancio ricevente risponde infatti dell’utilizzo dei fondi
esclusivamente alla Regione; conseguentemente si ritiene che gli importi pagati sui capitoli 4145, 4146 e
4152 non possano essere considerati accessori, ma vadano inclusi nel calcolo degli indicatori, anche se
qualificati come partite di giro. La stessa denominazione dei capitoli2, in questo caso, va a sostegno della
loro inclusione, nelle precedenti tabelle di raccordo di cui all'allegato 2.1, fra i capitoli dedicati.
In riferimento al capitolo 9874, si è verificato che nel triennio oggetto di controllo (2007-2009) la
Regione ha effettuato pagamenti solo nell’esercizio 2009. La collocazione e descrizione del capitolo fanno
ritenere che si tratti di somme che la Regione ha trasferito alla gestione fuori bilancio n.8 (interventi nel
settore agricolo) al fine di sopperire a temporanee deficienze di cassa di quest’ultima, la quale
conseguentemente è tenuta alla restituzione delle somme. Dall’analisi del rendiconto regionale 2009
risulta che l’operazione di anticipazione di fondi di cassa in oggetto è stata chiusa nello stesso esercizio,
avendo la Regione pagato sul capitolo 9874 e incassato quanto anticipato sul capitolo 51. Ai fini che qui
interessano e sulla base della considerazione che gli indici da costruire seguono il principio di cassa, si
ritiene che anche detto capitolo non possa essere considerato accessorio: infatti i pagamenti effettuati su
tale voce di bilancio costituiscono in ogni caso risorse alle quali la Regione rinuncia temporaneamente e
che vengono pertanto sottratte all’utilizzo per altre finalità. Non includerle nel calcolo degli indicatori che
mettono in evidenza le risorse regionali a favore delle gestioni fuori bilancio significherebbe escludere
importi rilevanti di fondi di cassa regionali che di fatto la gestione utilizza.
Infine per quanto riguarda gli ultimi due capitoli di spesa della tabella (capitoli 9881 e 9882) che
afferiscono alle gestioni fuori bilancio n.5 (fondo sociale a favore dei dipendenti regionali), n.9 (protezione
civile) e n.12 (integrazione dell’indennità di buonuscita), si può affermare, con sufficiente cognizione, che
essi costituiscano voci accessorie, essendo i relativi pagamenti regionali fatti esclusivamente a fronte di
trattenute effettuate dalla stessa Regione nei confronti dei soggetti verso i quali essa opera in qualità di
sostituto d’imposta. In questo caso quindi l’intervento regionale non comporta alcuna scelta discrezionale
o aggravio per l’ente e i fondi che giungono alle gestioni fuori bilancio, benché materialmente versati
dalla Regione, costituiscono un’entrata per la gestione che non va classificata come regionale. In
2 Cap.4145 “conferimento al fondo della protezione civile per l'intervento di ripristino della strada del Friuli situata nel Comune di Trieste”. Cap.4146 "conferimento al fondo per la protezione civile dei fondi di cui al mutuo contratto per le finalità di cui all'ord.P.C.M.n.3534 del 25.7.2006”. Cap.4152 “conferimento al fondo della protezione civile per gli eventi alluvionali del 2002”.
58
considerazione della natura accessoria dei capitoli 9881 e 9982 gli importi utilizzati nella costruzione degli
indicatori sono stati calcolati al netto dei pagamenti che la Regione ha effettuato su detti capitoli.
2.3 Percorso conoscitivo per l’individuazione dei capitoli ibridi
L'analisi ha preso avvio dai dati trasmessi dalla Regione in base ai quali, accanto a capitoli
espressamente dedicati relativi ai conferimenti a favore di un fondo, sussistono anche capitoli la cui
denominazione, lungi dal riferirsi a una gestione extra bilancio, appare piuttosto genericamente
individuare una spesa che la Regione sostiene direttamente. Il seguente approfondimento si sofferma
sulle gestioni che nel triennio sono state interessate da flussi regionali relativi a capitoli "ibridi".
Le caratteristiche intrinseche del fondo speciale per l'integrazione dell'indennità di buonuscita e la
corresponsione dell'anticipazione dell'indennità stessa (n.12)3 incidono sulla natura dei trasferimenti
regionali: in particolare nel 2009 accanto al capitolo 606 (ricapitalizzazione fondo) la Regione indica
anche i capitoli 559 (spese per rimborsi agli aventi diritto di somme in relazione a versamenti effettuati
alla Regione e a essa non spettanti) e 9670 (oneri previdenziali e assistenziali a carico
dell'Amministrazione regionale, nonchè conferimenti ai fondi di previdenza complementare delle quote di
trattamento di fine rapporto)4, entrambi spese correnti. E' di tutta evidenza che alla genericità delle due
denominazioni si accompagnino spese di natura ibrida, a favore quindi non della sola gestione fuori
bilancio: in questo caso solamente l'analisi dei mandati di pagamento, attraverso la situazione partitaria,
ha permesso di enucleare i trasferimenti a favore del fondo e quindi di definire l'esatto trasferimento
regionale allo stesso, come si evince dalla tabella di raffronto in allegato 2.1.
Analoga criticità, ma con aspetti di maggiore complessità, si riscontra anche con riferimento al
fondo Gestione immobili (n.16): i capitoli indicati dalla Regione come afferenti la gestione fuori bilancio,
se si eccettua il capitolo 1512 che fa espresso riferimento alla società per azioni per l'esercizio del
mandato conferitole, riportano tutti una descrizione piuttosto generica di spese attinenti manutenzioni
ordinarie e straordinarie degli immobili regionali, nonchè acquisto, costruzioni, ricostruzioni,
ampliamento, adattamento e sistemazione di fabbricati. Solo attraverso l'esame dei mandati di
pagamento è stato possibile enucleare i trasferimenti a favore del fondo e quindi definire l'esatto
trasferimento regionale allo stesso. Che si tratti di capitoli ibridi è confermato dal fatto che il POG
prevede l'effettuazione della spesa "anche" con affidamento alla Gestione immobili Friuli Venezia Giulia
spa per i capitoli 1320 e 1321 (si tratta delle spese per la realizzazione delle infrastrutture destinate al
funzionamento del Collegio del mondo unito dell'Adriatico) e per il capitolo 1457 (concernente le spese
per manutenzioni ordinarie e assicurazioni dei beni immobili appartenenti al patrimonio regionale nonchè
di quelli in disponibilità in forza di atti e contratti). Per quest'ultimo in particolare e per i capitoli 1496 e
1497 (relativi a spese per l'acquisto anche a mezzo di operazioni di locazione finanziaria di beni immobili
e per l'esecuzione di costruzioni, ricostruzioni, ampliamento, adattamento e sistemazione di fabbricati
occorrenti per gli uffici regionali, compresa la manutenzione straordinaria degli immobili appartenenti o in
uso alla Regione, nonchè per l'acquisto e l'esecuzione di costruzioni per sistemarvi, in caso di necessità,
persone che occupano locali destinati a sede di uffici regionali o di enti e istituti dipendenti dalla Regione,
3 Va rammentato che al fondo accedono anche voci accessorie (cap.9881). 4 Il cap.9670 è presente anche nel 2007 e nel 2008.
59
nonchè per la manutenzione straordinaria degli immobili degli enti soppressi), il POG prevede addirittura
espressamente tre canali di spesa: con funzionario delegato, entro limiti qualitativi e quantitativi; con
modalità ordinaria; con affidamento alla Gestione immobili Friuli Venezia Giulia spa secondo il mandato
conferito. In uno stesso capitolo pertanto vengono fatte convivere modalità gestionali e contabili
radicalmente diverse. Tale assetto porta con sè l'ulteriore conseguenza già esposta in termini generali:
se le stesse finalità di spesa possono essere effettuate anche con modalità ordinarie, è arduo rinvenire
nelle medesime fattispecie quei requisiti di eccezionalità richiesti per superare il divieto, ormai
normativamente sancito anche nel contesto regionale, di gestire denaro pubblico con fondi fuori bilancio.
Anche il fondo regionale per i servizi forestali (n.24) e il fondo regionale per le emergenze in
agricoltura (n.26) appaiono caratterizzati dalla stessa problematica: con riferimento al primo, oltre ai due
capitoli, di parte corrente e capitale, che espressamente finanziano il fondo (capitoli 3112 e 3111),
risultano altri canali di alimentazione che la Regione individua nel capitolo 568 (spese derivanti
dall'effettuazione dei corsi previsti dal programma delle attività di formazione, aggiornamento e
perfezionamento professionale per il personale regionale) e nel capitolo 8496 (interventi per la
promozione della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e per sviluppare un efficace
contrasto delle forme di lavoro sommerso e irregolare). Nel secondo caso (n.26), al capitolo 6410 di
finanziamento del fondo si affiancano le risorse di cui al capitolo 7109, che concerne contributi in conto
capitale a favore di conduttori di aziende agricole e coltivatori diretti singoli e associati, danneggiati da
eccezionali avversità atmosferiche e ricadenti nelle zone delimitate con decreti del Ministero delle
politiche agricole e forestali5. Appare di tutta evidenza, pure in questi casi, la gravità della promiscuità di
una spesa ordinaria (che tale risulta anche dalla denominazione dei capitoli) con il trasferimento di fondi
verso gestioni fuori bilancio, connotate queste ultime da elementi sostanziali che dovrebbero
immediatamente distinguerle dalla cosiddetta normalità contabile. In entrambe le fattispecie si è
proceduto con l'esame dei mandati di pagamento finalizzato a enucleare i trasferimenti a favore del
fondo e quindi a definire l'esatto trasferimento regionale allo stesso. Con particolare riferimento al fondo
n.24, nella causale dei mandati emessi sul capitolo 568 non vi è mai traccia del fondo per i servizi
forestali. Per enucleare, attraverso il procedimento illustrato, la parte di pagamenti afferente la gestione
fuori bilancio, si sono dovute analizzare le causali di tutti i titoli di spesa e, soltanto a seguito di
un'operazione per differenza monetaria, è stato possibile imputare a favore del fondo un pagamento sul
capitolo (nel dettaglio, euro 13.118,50 dietro autofatture per un corso per guardie del corpo forestale
regionale).
Non si tratta di capitoli ibridi, ma di una mancata trasparenza contabile nel caso del fondo
regionale per la protezione civile (n.9)6, con riferimento, nel triennio, ai capitoli 1634, 2899, 3029, 3030,
4016, 4104, 4108, 4130, 4131, 4143, 4151, 4164, 4206 e 4996. I capitoli citati attengono tutti a spese e
interventi finalizzati e nella loro denominazione non richiamano espressamente la gestione fuori bilancio:
che si tratti di conferimento al fondo regionale per la protezione civile si può evincere solo dalle note al
POG. Pertanto, se la mera denominazione dei capitoli sembrerebbe indicare spese che la Regione debba
affrontare direttamente con modalità ordinarie e contabilizzare in bilancio nel rispetto delle fasi della
5 Il riferimento ai beneficiari finali delle risorse stanziate sul capitolo (conduttori di aziende agricole e coltivatori diretti singoli e associati), presente nella denominazione dello stesso, costituisce ulteriore elemento a sostegno di una gestione diretta della spesa da parte della Regione, attraverso ordinari canali contributivi.
6 Va rammentato che sul fondo incidono anche voci accessorie (cap.9882).
60
spesa, in realtà l'analisi del contenuto dei capitoli permette di inquadrarli come conferimenti alla gestione
fuori bilancio.
Analoga situazione è rinvenibile con riferimento alle gestioni n.7 (credito agevolato imprese
artigiane), n.10 (opere autostradali tramite Autovie venete), n.18 (Cave del Predil), n.23 (uffici regionali
di Udine) e n.33 (castello di Colloredo di Monte Albano): in tutte le fattispecie citate i capitoli, seppur
finalizzati a interventi riconducibili alle relative gestioni fuori bilancio, riportano una denominazione, e in
alcuni casi un richiamo normativo, non direttamente collegabili a un utilizzo di risorse extra bilancio
regionale.
In particolare, con riferimento al fondo per il recupero del castello di Colloredo di Monte Albano
(n.33), l'unico capitolo che alimenta il fondo (capitolo 9454) attiene, nella denominazione, a
finanziamenti per la predisposizione del piano di intervento urbanistico edilizio e del progetto esecutivo
sul complesso castellano di Colloredo di Monte Albano. La nota al POG ("esperimento gara, assegnazione
fondi, stipula contratti, impegno e pagamento corrispettivi") rende ancor più difficile l'immediato
collegamento del capitolo alla gestione fuori bilancio, tanto più che il richiamo normativo è alla legge
regionale che ha disposto il recupero del castello (legge regionale n.66/1991) e non a quella che ha
istituito il fondo (legge regionale n.17/2008, finanziaria 2009). L'analisi ha altresì rilevato che l'importo
indicato dalla Regione come flusso verso il fondo per il 2009 è stato pagato a residui, sulla base di
precedenti impegni assunti nel 2002 e nel 2005 a favore di uno studio professionale per l'incarico per i
servizi di progettazione e per gli oneri per l'esecuzione delle indagini preliminari dell'intervento. A seguito
dell'entrata in vigore della norma che ha istituito il fondo, le risorse sono state trasferite allo stesso, sulla
base della precedente decretazione (comma 71 dell'articolo 5 della legge regionale n.17/2008: "il
commissario straordinario subentra nei contratti già in essere disposti dall'Amministrazione regionale").
61
Allegato 3. Analisi finanziaria delle entrate della Regione provenienti dalle gestioni fuori bilancio
3.1 Raffronto tra i dati rilevati ai fini della parifica e l’analisi delle risorse dei capitoli dedicati
Di seguito si riportano, per ciascun anno del triennio, i quadri di raccordo fra il dato afferente le
riscossioni complessive comunicato dalla Regione e utilizzato per la disamina generale sui flussi finanziari
in sede di parifica e i dati risultanti dall’analisi dei capitoli indicati dalla Regione stessa come afferenti ogni
gestione fuori bilancio. Nelle tabelle si definiscono “dedicati” quei capitoli che nella denominazione
rimandano espressamente a un'acquisizione da parte della Regione collegata alle finalità tipiche della
gestione fuori bilancio.
2007
1. fondo rotazione iniziative economiche territorio Trieste e Provincia Gorizia FRIE 2. fondo rotazione iniziative economiche territorio Regione Friuli Venezia Giulia 3. fondo rotazione iniziative economiche territorio colpito eventi sismici Province Udine e Pordenone dati parifica dati capitoli "dedicati" note
17.885,32 --- Il dato va riferito ai capp.1783 (versamento alla Regione di ritenute fiscali operate da organismi regionali) e 1784 (versamento alla Regione di ritenute previdenziali e assistenziali operate da organismi regionali) che sono partite di giro (voci accessorie).
9. fondo regionale protezione civile dati parifica dati capitoli "dedicati" note
237.427,40 --- Il dato va riferito ai capp.1783 (versamento alla Regione di ritenute fiscali operate da organismi regionali) e 1784 (versamento alla Regione di ritenute previdenziali e assistenziali operate da organismi regionali) che sono partite di giro (voci accessorie).
12. fondo speciale integrazione indennità buonuscita e corresponsione anticipazione indennità stessa dati parifica dati capitoli "dedicati" note 5.193.067,98 143.344,73
rimborso da parte del fondo delle quote di indennità di buonuscita liquidate al personale regionale (capp.1170 e 1172)
5.049.723,25 rimborso da parte del fondo delle quote di indennità di buonuscita liquidate al personale regionale (capp.1169 e 1174)
I capp.1169 e 1174 sono partite di giro. Pur trattandosi in tutti e quattro i casi di capitoli dedicati, la natura del rimborso li fa qualificare come voci accessorie.
13. fondo speciale obiettivo 2 1994-1996 dati parifica dati capitoli "dedicati" note
15.296,65 --- Il dato va riferito al cap.1462 (recupero dalla finanziaria regionale - Friuli Venezia Giulia - Friulia spa delle somme derivanti dagli interessi sui conti correnti aperti presso le banche convenzionate in favore dei beneficiari delle azioni 1.1 e 1.5 del docup obiettivo 2 1994-1996) che non richiama espressamente il fondo: tuttavia, essendoci perfetta coincidenza nell'importo e tenuto conto dell'oggetto, si può assimilare a una acquisizione dedicata.
62
18. fondo recupero comprensorio minerario Cave Predil dati parifica dati capitoli "dedicati" note
21.041,56 --- Il dato va riferito ai capp.1783 (versamento alla Regione di ritenute fiscali operate da organismi regionali) e 1784 (versamento alla Regione di ritenute previdenziali e assistenziali operate da organismi regionali) che sono partite di giro (voci accessorie).
2008
1. fondo rotazione iniziative economiche territorio Trieste e Provincia Gorizia FRIE 2. fondo rotazione iniziative economiche territorio Regione Friuli Venezia Giulia 3. fondo rotazione iniziative economiche territorio colpito eventi sismici Province Udine e Pordenone dati parifica dati capitoli "dedicati" note
15.086.084,15 15.000.000,00 (cap.1033 rientri dalla gestione separata del fondo - FRIE)
La differenza va riferita ai capp.1783 (versamento alla Regione di ritenute fiscali operate da organismi regionali) e 1784 (versamento alla Regione di ritenute previdenziali e assistenziali operate da organismi regionali) che sono partite di giro (voci accessorie).
5. fondo sociale dipendenti regionali dati parifica dati capitoli "dedicati" note 597.627,47 --- Il dato va riferito ai capp.1783 (versamento alla
Regione di ritenute fiscali operate da organismi regionali) e 1784 (versamento alla Regione di ritenute previdenziali e assistenziali operate da organismi regionali) che sono partite di giro (voci accessorie).
9. fondo regionale protezione civile dati parifica dati capitoli "dedicati" note
995.084,58 --- Il dato va riferito al cap.1832 (acquisizione di fondi relativi ai compensi lordi al netto degli oneri riflessi per incentivi relativi a spese di progettazione e alla realizzazione di lavori pubblici), che è capitolo ibrido: solo dal conto accertamenti e riscossioni si può individuare l'importo conferito dal fondo, pari a € 257.321,39; nonchè ai capp.1783 (versamento alla Regione di ritenute fiscali operate da organismi regionali) e 1784 (versamento alla Regione di ritenute previdenziali e assistenziali operate da organismi regionali) che sono partite di giro (voci accessorie). Tenuto conto dell'oggetto, l'entrata del cap.1832 si può assimilare a una acquisizione dedicata.
11. fondo speciale rotazione imprese artigiane FVG dati parifica dati capitoli "dedicati" note
4.053,39 --- Il dato va riferito ai capp.1783 (versamento alla Regione di ritenute fiscali operate da organismi regionali) e 1784 (versamento alla Regione di ritenute previdenziali e assistenziali operate da organismi regionali) che sono partite di giro (voci accessorie).
12. fondo speciale integrazione indennità buonuscita e corresponsione anticipazione indennità stessa dati parifica dati capitoli "dedicati" note
6.757.263,91* 6.563.713,25 rimborso da parte del fondo delle quote di indennità di buonuscita liquidate al personale regionale (capp.1169 e 1174)
I capp.1169 e 1174 sono partite di giro. Pur trattandosi di capitoli dedicati, la natura del rimborso li fa qualificare come voci accessorie.
* Al dato complessivo comunicato come flusso dalla Regione attiene anche il cap.1172 per € 180.813,38, non indicato nell'elenco trasmesso come afferente il fondo n.12, ma pertinente nell'oggetto al fondo stesso e qualificabile come voce accessoria. La differenza sul totale del flusso, per € 12.737,28, va ricondotta a un incasso sul cap.1166, capitolo ibrido, la cui denominazione (rimborsi da parte dell'INPDAP e di altri enti previdenziali) fa riferimento a soggetti diversi dalla gestione fuori bilancio.
63
13. fondo speciale obiettivo 2 1994-1996 dati parifica dati capitoli "dedicati" note
9.403,41 --- Il dato va riferito al cap.1462 (recupero dalla finanziaria regionale - Friuli Venezia Giulia - Friulia spa delle somme derivanti dagli interessi sui conti correnti aperti presso le banche convenzionate in favore dei beneficiari delle azioni 1.1 e 1.5 del docup obiettivo 2 1994-1996) che non richiama espressamente il fondo: tuttavia, essendoci perfetta coincidenza nell'importo e tenuto conto dell'oggetto, si può assimilare a una acquisizione dedicata.
15. fondo speciale obiettivo 2 2000-2006 dati parifica dati capitoli "dedicati" note
475.937,39 173.529,52 (cap.539 rientri dal fondo a valere sulle azioni di assistenza tecnica)
La differenza va riferita al cap.1783 (versamento alla Regione di ritenute fiscali operate da organismi regionali) che è partita di giro (voce accessoria).
16. fondo speciale Gestione immobili Friuli Venezia Giulia spa dati parifica dati capitoli "dedicati" note
202,50 --- Il dato va riferito al cap.1783 (versamento alla Regione di ritenute fiscali operate da organismi regionali) che è partita di giro (voce accessoria).
17. fondo speciale rotazione imprese commerciali, turistiche e servizio Friuli Venezia Giulia
dati parifica dati capitoli "dedicati" note 4.838,04 --- Il dato va riferito ai capp.1783 (versamento alla
Regione di ritenute fiscali operate da organismi regionali) e 1784 (versamento alla Regione di ritenute previdenziali e assistenziali operate da organismi regionali) che sono partite di giro (voci accessorie).
18. fondo recupero comprensorio minerario Cave Predil dati parifica dati capitoli "dedicati" note
19.841,77 --- Il dato va riferito ai capp.1783 (versamento alla Regione di ritenute fiscali operate da organismi regionali) e 1784 (versamento alla Regione di ritenute previdenziali e assistenziali operate da organismi regionali) che sono partite di giro (voci accessorie).
19. fondo speciale interventi settore edilizia abitativa - 1° bando 20. fondo speciale interventi settore edilizia abitativa - 2° bando dati parifica dati capitoli "dedicati" note 7.595.000,00 6.205.000,00
12.463.900,00 (cap.1043 rimborso da Mediocredito spa delle somme non utilizzabili sul fondo - risorse da destinare al fondo edilizia residenziale) IL CAPITOLO NON DISTINGUE I DUE FONDI
La differenza (€ 1.336.100,00) va riferita al cap.1070 (entrate non attribuibili): TUTTAVIA l'ammontare complessivo di tale capitolo (€ 1.486.691,10) supera tale importo. Quindi si tratta di capitolo ibrido: solo dal conto accertamenti e riscossioni si può individuare l'importo conferito dal fondo, pari appunto a €.1.336.100,00. Sommando il dato del capitolo dedicato con questo generico si ha perfetta coincidenza con il dato comunicato per la parifica.
21. fondo regionale garanzia edilizia residenziale dati parifica dati capitoli "dedicati" note 2.350.000,00 2.350.000,00
(cap.1053 rimborso da Mediocredito spa delle somme non utilizzabili sul fondo - risorse vincolate all'edilizia)
Vi è perfetta coincidenza.
64
23. fondo attuazione interventi competenza regionale realizzazione uffici regionali Udine dati parifica dati capitoli "dedicati" note
147.236,33 --- Il dato va riferito ai capp.1783 (versamento alla Regione di ritenute fiscali operate da organismi regionali) e 1784 (versamento alla Regione di ritenute previdenziali e assistenziali operate da organismi regionali) che sono partite di giro (voci accessorie).
24. fondo regionale servizi forestali dati parifica dati capitoli "dedicati" note
12.838,15 --- Il dato va riferito al cap.1783 (versamento alla Regione di ritenute fiscali operate da organismi regionali) che è partita di giro (voce accessoria).
25. fondo speciale internazionalizzazione Regione autonoma Friuli Venezia Giulia dati parifica dati capitoli "dedicati" note
343,20 --- Il dato va riferito al cap.1783 (versamento alla Regione di ritenute fiscali operate da organismi regionali) che è partita di giro (voce accessoria).
28. fondo regionale sviluppo competitivo piccole e medie imprese dati parifica dati capitoli "dedicati" note
431.160,09 --- Il dato va riferito al cap.1783 (versamento alla Regione di ritenute fiscali operate da organismi regionali) che è partita di giro (voce accessoria).
2009
5. fondo sociale dipendenti regionali dati parifica dati capitoli "dedicati" note
1.055.931,79 1.364.355,31 (cap.13 trasferimenti dal gestore del fondo per sussidi assistenziali)
La mancata corrispondenza fra i dati è dovuta a un'entrata (€ 308.423,52) la cui causale è il versamento alla Regione di ritenute previdenziali e assistenziali operate da organismi regionali (cap.1784). Correttamente è stato indicato per la parifica solo il dato attinente i trasferimenti dal gestore del fondo per erogazione di sussidi assistenziali. TUTTAVIA, per la natura e la modalità di erogazione viene considerata voce accessoria.
8. fondo rotazione regionale interventi settore agricolo dati parifica dati capitoli "dedicati" note
9.000.000,00 9.000.000,00 (cap.51 rimborso dell'anticipazione di cassa al fondo)
Il cap.51 è partita di giro e corrisponde in uscita al cap.9874 (anticipazioni di cassa al fondo).
9. fondo regionale protezione civile dati parifica dati capitoli "dedicati" note
956.820,47 --- Il dato va riferito al cap.1047 (recupero di somme erogate su capitoli di spesa di competenza e relativi interessi) nonchè al cap.1832 (acquisizione di fondi relativi ai compensi lordi al netto degli oneri riflessi per incentivi relativi a spese di progettazione e alla realizzazione di lavori pubblici), che sono capitoli ibridi: solo dal conto accertamenti e riscossioni si possono individuare gli importi conferiti dal fondo, pari rispettivamente a € 493.689,32 e a € 463.131,15. Tenuto conto dell'oggetto, si possono assimilare a una acquisizione dedicata. Sommando i dati dei due capitoli si ha perfetta coincidenza con il dato comunicato per la parifica.
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12. fondo speciale integrazione indennità buonuscita e corresponsione anticipazione indennità stessa dati parifica dati capitoli "dedicati" note
6.231.822,80 649.185,19 rimborso da parte del fondo delle quote di indennità di buonuscita liquidate al personale regionale (cap.1172)
5.581.925,68 rimborso da parte del fondo delle quote di indennità di buonuscita liquidate al personale regionale (capp.1169 e 1174)
I capp.1169 e 1174 sono partite di giro. Pur trattandosi in tutti e tre i casi di capitoli dedicati, la natura del rimborso li fa qualificare come voci accessorie. La differenza (€ 711,93) va riferita al cap.1070 (entrate non attribuibili): TUTTAVIA l'ammontare complessivo di tale capitolo (€ 453.409,26) supera di gran lunga tale importo. Quindi si tratta di capitolo ibrido: solo dal conto accertamenti e riscossioni si può individuare l'importo conferito dal fondo. Tenuto conto dell'oggetto dell'entrata, si può assimilare a una acquisizione dedicata.
13. fondo speciale obiettivo 2 1994-1996 dati parifica dati capitoli "dedicati" note 2.935.103,20 --- Il dato va riferito per € 2.931.995,15 al cap.171
(acquisizione di assegnazioni dallo Stato per la realizzazione di interventi in attuazione dell'obiettivo 2 - cofinanziamento FESR 1997-1999) e per € 3.108,05 al cap.1462 (recupero dalla finanziaria regionale - Friuli Venezia Giulia - Friulia spa delle somme derivanti dagli interessi sui conti correnti aperti presso le banche convenzionate in favore dei beneficiari delle azioni 1.1 e 1.5 del docup obiettivo 2 1994-1996) che non richiamano espressamente il fondo. In realtà il cap.171 prevede assegnazioni dallo Stato per il periodo 1997-1999 e pertanto nell'oggetto si discosta dal fondo: TUTTAVIA, dal conto accertamenti e riscossioni è emerso sul capitolo un versamento da parte di Friulia (gestore del fondo) relativo alla chiusura e liquidazione del fondo. Nonostante l'oggetto del capitolo e il periodo di riferimento dell'obiettivo 2 (che attiene piuttosto al fondo n.14), il soggetto e la causale del versamento determinano la sua collocazione tra i flussi a favore della Regione. Il cap.1462, tenuto conto dell'oggetto, si può assimilare a una acquisizione dedicata.
17. fondo speciale rotazione imprese commerciali, turistiche e servizio Friuli Venezia Giulia dati parifica dati capitoli "dedicati" note
1.660,62 --- Il dato va riferito al cap.1350 (entrate derivanti da compensi, gettoni o indennità dovute a enti, società, aziende e amministrazioni come corrispettivo delle prestazioni rese dai dipendenti regionali): TUTTAVIA l'ammontare complessivo di tale capitolo (€ 14.268,26) supera l'importo comunicato per la parifica. Quindi si tratta di capitolo ibrido: solo dal conto accertamenti e riscossioni si può individuare l'importo conferito dal fondo, pari a € 1.660,62. Tenuto conto dell'oggetto ed essendoci perfetta coincidenza nell'importo, si può assimilare a una acquisizione dedicata.
22. fondo attuazione programma cooperazione decentrata area sub danubiana-croata promossa Ministero
affari esteri dati parifica dati capitoli "dedicati" note
4.821,29 --- Il dato va riferito al cap.522 (recupero di somme erogate su capitoli di spesa di competenza e relativi interessi), che non richiama espressamente il fondo: tuttavia, l'importo corrisponde a quello comunicato per la parifica. Tenuto conto dell'oggetto, si può assimilare a una acquisizione dedicata.
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23. fondo attuazione interventi competenza regionale realizzazione uffici regionali Udine dati parifica dati capitoli "dedicati" note
370.399,77 370.399,77 (cap.1303 rientro chiusura gestione fuori bilancio ufficio di progetto di Udine)
Vi è perfetta coincidenza.
3.2 Percorso conoscitivo per l’individuazione delle voci accessorie
Anche in riferimento alle entrate pervenute alla Regione dalle gestioni fuori bilancio nel triennio
2007-2009 si è proceduto con l'identificazione delle entrate accessorie, al fine di quantificare le risorse
che effettivamente si configurano come acquisizione d’entrata della Regione, da utilizzare nella
costruzione di indicatori segnaletici dell’andamento delle gestioni. In analogia a quanto fatto per i capitoli
di spesa, anche in questo caso, al fine di definire le cosiddette voci accessorie, l’istruttoria ha preso avvio
dall’individuazione, negli elenchi trasmessi dalla Direzione centrale finanze, patrimonio e
programmazione, dei capitoli d’entrata che hanno avuto movimentazioni finanziarie dalle gestioni fuori
bilancio e che nel bilancio regionale sono codificati come partite di giro.
PARTITE DI GIRO – ENTRATE
Capitoli di entrata del titolo VI con
riscossioni provenienti da gestioni fuori
bilancio
Gestioni fuori bilancio coinvolte
Correlati capitoli di spesa del titolo IV
Oggetto delle partite di giro
51 8 9874 anticipazione/rimborso dell’anticipazione di cassa al fondo di rotazione regionale in agricoltura
1169 12 603 erogazione/rimborso dell’indennità di buonuscita spettante al personale regionale
1174 12 604 erogazione/rimborso dell’anticipazione dell’indennità di buonuscita spettante al personale regionale
1783 1 - 2 - 3 - 5 - 9 - 11 - 15 - 16 - 17 - 18 - 23 - 24 - 25 - 28
9883 versamento all’erario/versamento alla Regione di ritenute fiscali operate da organismi regionali
1784 1 - 2 - 3 - 5 - 9 - 11 - 17 - 18 - 23
9884 versamento agli enti previdenziali/versamento alla Regione di ritenute previdenziali e assistenziali operate da organismi regionali
Il capitolo 51 evidenziato nella prima riga della tabella sopra riportata è correlato al capitolo di
spesa 9874 di cui si è già trattato in precedenza (allegato 2.2), e, in analogia e per le motivazioni già
delineate, esso non va considerato accessorio.
I capitoli 1169 e 1174 entrambi movimentati dalla gestione fuori bilancio n.12 (integrazione
dell’indennità di buonuscita e corresponsione dell’anticipazione dell’indennità stessa) riguardano il
rimborso da parte della gestione della quota parte a suo carico (la restante quota è versata dall’INPDAP)
67
rispettivamente dell’indennità di buonuscita e del suo anticipo che l’Amministrazione regionale versa nel
primo caso ai propri dipendenti cessati e nel secondo a quelli che, in costanza di rapporto, fanno richiesta
di avere un acconto. Pertanto, sebbene dal punto di vista della gestione queste uscite costituiscano vere e
proprie spese finalizzate alla realizzazione degli scopi per i quali il fondo fu costituito, dal punto di vista
della Regione le entrate che le derivano non costituiscono in alcun modo un rimborso dei conferimenti che
la stessa aveva effettuato a favore del fondo e quindi di entrate di cui la Regione può disporre
liberamente, ma semplicemente un reintegro di somme anticipate. In ragione di ciò i capitoli 1169 e 1174
vanno considerati quali voci accessorie. L’istruttoria sugli stessi capitoli 1169 e 1174 ha comportato la
necessità di estendere l’analisi, sempre nell’ambito del fondo n.12, anche ai capitoli 1170 e 1172 che
possiedono la medesima denominazione rispettivamente dei capitoli 1169 e 1174, ma che la Regione
colloca al titolo III dell’entrata del proprio bilancio. La ragione delle diverse collocazione e codifica di
entrate aventi identica natura e descrizione si rinviene in una differenziata gestione contabile che si è
succeduta nel corso degli anni, anche a causa dell’evoluzione normativa regionale in materia di indennità
di buonuscita e relativa anticipazione.
L’argomento era già stato affrontato da questa Sezione in occasione della dichiarazione di
affidabilità del rendiconto della Regione dell’esercizio 2007, in riferimento al controllo di regolarità
estrinseca sul capitolo 11717, non direttamente interessato dalla presente disamina. L’approfondimento
condotto a suo tempo, benché riferito alla voce di bilancio relativa al rimborso da parte dell’INPDAP e di
altri enti previdenziali delle quote di anticipazione dell’indennità di buonuscita, può essere esteso, in via
analogica e con i dovuti accorgimenti, anche ai rimborsi di cui si sta trattando effettuati alla Regione da
parte del fondo, in quanto uguale è il procedimento contabile seguito dalla Regione. In estrema sintesi e
riprendendo quanto già approfondito nella relazione allegata alla dichiarazione di affidabilità del
rendiconto 2007, la Regione opera come segue: le rilevazioni contabili avvengono a partite di giro nei
capitoli d’entrata 1169 e 1174, contestualmente a quelle nella parte spesa ai capitoli 603 e 604, per le
erogazioni di indennità e anticipazioni a carico del fondo effettuate a partire dall’esercizio 2006, in quanto
solo a partire da tale anno sono stati istituiti i predetti capitoli ai titoli VI dell’entrata e IV della spesa,
mentre, per i rimborsi relativi a liquidazioni non transitate in spesa a partite di giro, le scritture contabili
continuano a essere effettuate nei capitoli 1170 e 1172 (collocati al titolo III dell’entrata). In
considerazione della medesima natura dei capitoli 1169, 1174, 1170 e 1172, indipendentemente dalla
loro collocazione in bilancio e dalla classificazione data nelle precedenti tabelle di raccordo (capitoli
dedicati), gli stessi devono essere considerati voci accessorie.
Un ragionamento assimilabile alle considerazioni testè svolte sui capitoli afferenti il fondo n.12 può
estendersi al capitolo 13 (trasferimenti dal gestore del fondo sociale per sussidi assistenziali) che
interessa la gestione n.5 (fondo sociale a favore dei dipendenti regionali): il capitolo non è codificato nel
bilancio regionale come partita di giro (quindi non è richiamato nella tabella che precede), ed è collocato
al titolo III dell'entrata. Tuttavia, in virtù dell'articolo 14, commi 13-15, della legge regionale n.17/2008,
esso è strettamente collegato con il capitolo 3555 del titolo I della spesa (erogazione dei sussidi
assistenziali ai dipendenti regionali - fondo sociale) che riporta a rendiconto 2009, sotto la voce
pagamenti, lo stesso importo del capitolo 13 sotto la voce riscossioni (detratto l'importo riferibile al
capitolo 17848). Lo stesso gestore del fondo n.5, nella relazione al rendiconto 2009, afferma che, al fine
di consentire la corretta e puntale gestione dell'erogazione dei sussidi assistenziali attraverso le nuove
7 Si veda la relazione approvata dal I Collegio della Sezione di controllo della Regione Friuli Venezia Giulia con delib. 7.7.2008 n.133.
8 Si veda in proposito la scheda relativa al fondo n.5 a pag.64.
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procedure stipendiali messe a disposizione dall'INSIEL, il pagamento dei sussidi assistenziali, dal 2009,
avviene tramite funzionario delegato previo trasferimento alla Regione delle somme necessarie da parte
del gestore del fondo. Si tratta pertanto di un'entrata/uscita in cui la Regione riveste solo la figura di
tramite: stante tale impostazione i due capitoli coinvolti (13 dell'entrata e 3555 della spesa) possono
essere assimilati a partite di giro. Pertanto, anche il capitolo 13, indipendentemente dalla sua collocazione
in bilancio e dalla classificazione data nelle precedenti tabelle di raccordo (capitolo dedicato), deve essere
considerato voce accessoria.
Infine, tra le partite di giro, i capitoli 1783 e 1784 riguardano entrate che pervengono alla Regione
da propri organismi in riferimento a trattenute fiscali (capitolo 1783) e previdenziali e assistenziali
(capitolo 1784) che detti organismi effettuano nei confronti dei soggetti ai quali pagano compensi o
provvidenze (personale, collaboratori, membri di commissioni e collegi, professionisti, ecc.). Tali
trattenute, che sono poste a carico dei soggetti beneficiari, vanno riversate dal sostituto d’imposta
rispettivamente all’erario e agli istituti previdenziali. Dall’analisi degli elenchi trasmessi dalla Direzione
centrale finanze, patrimonio e programmazione è emerso che il capitolo 1783 è stato movimentato dalle
gestioni fuori bilancio nn.1, 2, 3, 5, 9, 11, 15, 16, 17, 18, 23, 24, 25 e 28, mentre il capitolo 1784 dalle
gestioni nn.1, 2, 3, 5, 9, 11, 17, 18 e 23. Dette gestioni non hanno provveduto direttamente a effettuare
il riversamento delle ritenute in parola agli enti cui competono, ma hanno “girato” le somme alla Regione,
affinché fosse quest’ultima a porre in essere gli adempimenti conseguenti. La ragione di siffatta
procedura operativa sembrerebbe rinvenirsi nella norma introdotta dall’articolo 7, comma 18, della legge
regionale n.14/2003, la quale stabilisce che “il mandato ad amministrare conferito agli organi gestori
delle gestioni fuori bilancio della Regione ... deve intendersi attribuito con rappresentanza”. Tale
interpretazione è avvalorata dalla circolare n.16 del 16 ottobre 2003, emanata in esplicazione della legge
regionale n.14/2003, la quale ha precisato che il comma 18 dell’articolo 7 è stato introdotto per “superare
particolari problematiche, di natura preminentemente fiscale, sorte in riferimento ad alcuni fondi gestiti
fuori bilancio”. In conseguenza della disposizione citata, le gestioni fuori bilancio operano in nome e per
conto della Regione e pertanto gli effetti giuridici (anche di natura fiscale e previdenziale) degli atti posti
in essere dalle gestioni (mandatarie) ricadono direttamente nella sfera giuridica dell’Amministrazione
regionale (mandante). In ragione del fatto che gli importi affluiti dalle gestioni fuori bilancio alla Regione
nei capitoli 1783 e 1784 non sono risorse che si configurano come acquisizione d’entrata regionale, gli
stessi sono stati considerati accessori ed esclusi in questa sede dal calcolo degli indicatori.
La Sezione regionale di controllo del Friuli Venezia Giulia ha svolto un’indagine di carattere
generale e sistematico sugli aspetti amministrativi, contabili e finanziari delle gestioni fuori
bilancio della Regione, disciplinate dall’art. 25 della legge regionale di programmazione
finanziaria e di contabilità. Il controllo ha evidenziato l’articolazione e la disomogeneità delle
fattispecie definite come “gestioni fuori bilancio”. La rilevanza finanziaria del fenomeno, che nel
2009 riguardava 37 gestioni fuori bilancio (GFB), è degna di nota in quanto nell’esercizio 2009
ha interessato il 9,93% degli impegni di spesa effettiva e l’11,10% dei corrispondenti
pagamenti, pari a 670 milioni di euro.
Le conclusioni del controllo, indirizzate al Consiglio regionale, evidenziano la necessità di:
• assicurare al fenomeno delle GFB, tanto al livello legislativo quanto a quello
amministrativo, un’attenzione e una cura in misura adeguata alla sua eccezionalità,
anche al fine di assicurare agli organi di gestione l’esistenza di sicuri punti di riferimento
normativo, specie per quanto attiene all’attività di spesa;
• operare, anche a mezzo di un ridimensionamento del fenomeno, una razionalizzazione e
una semplificazione del sistema delle GFB regionali, da cui consegua, in particolare, una
chiara ed espressa riferibilità di ciascuna GFB alla casistica prevista dall’articolo 25 della
legge regionale n.21/2007;
• evitare che il controllo dell’Amministrazione regionale risponda a formule e schemi
stereotipati e che sia invece idoneo a consentire lo svolgimento di fondamentali
valutazioni tese ad accertare, in doveroso ossequio alla normativa vigente, la proficuità
delle singole GFB, anche al fine delle valutazioni sulla necessità del mantenimento delle
stesse;
• rivalutare l’idoneità della stessa struttura del bilancio regionale, ove, in relazione ai
capitoli di spesa che alimentano le GFB nonchè ai capitoli d'entrata dalle GFB, non
paiono adeguatamente tutelati i principi di chiarezza e di trasparenza;
• limitare l’esistenza di significative giacenze finali e il conseguente immobilizzo di risorse
attraverso un attento monitoraggio delle risorse disponibili.