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CORSI E SEMINARI DI FORMAZIONE RETE ECOLOGICA:
RER – REP – REC e il ruolo dei PLIS giovedì 11 dicembre 2014 // Centro Studi PIM - Villa Scheibler
Dalla Rete Ecologica Regionale (RER)
a quella Comunale (REC) IL PUNTO DI VISTA DI REGIONE LOMBARDIA
a cura di dott. Fabrizio Scelsi funzionario tecnico
Struttura Valorizzazione delle Aree Protette e Biodiversità
D.G. Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Regione Lombardia
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3 dott. Fabrizio Scelsi
Argomenti trattati: Normativa regionale RER REP REC Strumenti finanziari 3 esempi di attuazione della Rete ecologica lombarda
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L.R. 86/1983 art. 3 ter, art. 3 ter “Rete ecologica regionale” (inserito con L.R. 12/2011)
DGR 27 dicembre 2007, n. 8/6415 “Criteri per l’interconnessione della RER con gli strumenti di programmazione territoriale degli Enti locali”
DGR 16 gennaio 2008, n. 8/6447 – proposta di Piano Territoriale della Regione Lombardia che prevede la realizzazione della RER, riconosciuta come infrastruttura prioritaria per la Lombardia
DGR 26 novembre 2008, n. 8/8515 – “Modalità per l’attuazione della RER in raccordo con la programmazione territoriale degli enti locali”
DGR 30 dicembre 2009, n. 8/10962 – “RER: approvazione degli elaborati finali, comprensivi del Settore Alpi e Prealpi” (introduce la VIC per la RER)
DCR 19 gennaio 2010 n. VIII/951 – “Approvazione del Piano Territoriale Regionale”
RETE ECOLOGICA LOMBARDA normativa regionale
RETE ECOLOGICA REGIONALE = Infrastruttura prioritaria per la Lombardia nell’ambito del Piano Territoriale Regionale
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http://www.sibio.servizirl.it visualizzatore per la biodiversità di Regione Lombardia
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA Viene definita infrastruttura prioritaria regionale e rappresenta lo strumento per il
raggiungimento delle finalità previste in materia di biodiversità e di servizi ecosistemici, in accordo con la definizione di ecosystem services del Millennium Ecosystem Assessment (progetto lanciato con il supporto delle Nazioni Unite nel 2001): «i benefici multipli forniti dagli ecosistemi al genere umano». Non è una rete dedicata all’esclusiva tutela della biodiversità ma ha anche l’obiettivo di rendere servizi ecosistemici al territorio.
Si articola in: 1.Un livello regionale primario, la Rete Ecologica Regionale (RER) 2.Un livello provinciale, comprendente le Reti Ecologiche Provinciali (REP) che si pongono come indirizzo e coordinamento delle reti ecologiche locali 3.Un livello locale, comprendente le Reti Ecologiche Comunali (REC), le reti ecologiche definite dai Parchi regionali, ai sensi dell’art. 3-ter della L.R. 86/83, le reti ecologiche prodotte da soggetti amministrativi vari mediante accordi di programma (es. Contratti di fiume)
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA servizi ecosistemici di interesse per la realtà lombarda
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA Il Documento di Piano del P.T.R. (approvato con DCR n. 951 del 19 gennaio 2010) riconosce alla Rete Ecologica Regionale un ruolo strategico per lo sviluppo regionale, inserendola tra le infrastrutture prioritarie: • Rete Verde Regionale • Rete Ecologica Regionale • Rete Ciclabile Regionale • Infrastrutture per la depurazione delle acque • Infrastrutture per la mobilità • Infrastrutture per la difesa del suolo • Infrastrutture per l’informazione territoriale • Infrastrutture per la banda larga • Infrastrutture per la produzione e trasporto di energia Nel rapporto con infrastrutture di trasporto, tecnologiche, industriali, turistiche, smaltimento rifiuti, occorrerà precisare nelle pianificazioni di vario livello territoriale obiettivi attuativi in grado di evitare, mitigare o compensare gli impatti.
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA
Istituti esistenti messi a sistema: Rete Natura 2000
•SIC •ZSC •ZPS
Aree protette
•Parchi nazionali e regionali •Riserva statali e regionali •Monumenti naturali •PLIS
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA Le Aree protette in Regione Lombardia sono costituite da un Parco nazionale (ca. 60.000 ha), 24 Parchi regionali (ca. 460.000 ha di cui 65.000 ha a Parco naturale), 3 Riserve naturali statali, 65 Riserve naturali regionali (ca. 10.000 ha) e 32 Monumenti naturali, a cui si aggiungono circa una novantina di PLIS
La Rete Natura 2000 in Regione Lombardia è costituita da 194 Siti di Importanza Comunitaria (SIC) e 66 Zone di Protezione Speciale per l'Avifauna (ZPS). Il numero totale dei siti (che in parte si sovrappongono) è 241
Aree a bassa pressione Aree a media pressione Aree ad alta pressione
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA obiettivi
La Rete ecologica lombarda interagisce in un’ottica di polivalenza con le diverse politiche che producono trasformazioni territoriali fornendo un contributo determinante Riqualificazione dei corsi d’acqua Coordinamento politiche ambientali e di sviluppo rurale Sostegno a pratiche agricole a maggiore compatibilità ambientale Miglioramento della sostenibilità ambientale delle imprese Promozione dell’innovazione nel campo dell’edilizia Miglioramento della qualità dell’ambiente ai fini della salvaguardia della salute del cittadino
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA strumenti attuativi
La Rete ecologica lombarda si attua prioritariamente attraverso gli strumenti programmatici per il governo del territorio definiti dalla L.R. 12/2005 su tre livelli di scala:
A livello regionale con il Piano Territoriale Regionale (art. 21 L.R. 12/2005)
A livello provinciale con i Piani Territoriali di Coordinamento Provinciale, sottoposti a parere di compatibilità della Regione Lombardia ai sensi dell’art. 17 della L.R. 12/2005
A livello comunale con i Piani del Governo del Territorio, sottoposti a parere di compatibilità alla pianificazione provinciale, o alla Regione Lombardia nel caso di province non dotate di PTCP (art. 13 della L.R. 12/2005)
Ai sensi dell’art. 3 ter della L.R. 86/83 i nuovi PTC dei Parchi regionali devono definire i contenuti della rete ecologica del parco
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA RER
Alla RER vengono riconosciuti i seguenti obiettivi: fornire al PTR un disegno degli elementi portanti degli ecosistemi lombardi, supportandolo nella sua funzione di coordinamento rispetto a piani e programmi regionali di settore fornire utili elementi nelle procedure di VAS, VIA e VIC anche al fine di prevedere interventi di deframmentazione con opere di mitigazione e compensazione consolidare e potenziare la biodiversità riconoscere le aree prioritarie per la biodiversità individuare aree e azioni per la realizzazione di nuovi ecosistemi e corridoi ecologici, anche in risposta ad eventuali impatti; dare coerenza globale alla rete Natura 2000 e mantenere le funzionalità delle Aree Protette nazionali e regionali Fornire un riconoscimento ed elementi per un loro aggiornamento alle reti di livello provinciale e locale
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA RER
L’individuazione della RER è stata condotta nell’ambito di una Convenzione Quadro tra Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l’Ambiente (DGR 29 marzo 2006 n. VIII/221) Il progetto si è sviluppato attraverso differenti fasi comprendenti l’individuazione delle Aree prioritarie per la biodiversità nella Pianura e nell’Oltrepò e successivamente nelle Alpi e Prealpi e le loro connessioni Le Aree prioritarie per la biodiversità sono state individuate da specialisti dei principali gruppi di specie animali e vegetali. Il riconoscimento di Area prioritaria è il risultato della sovrapposizione di almeno 4 layer tematici nel settore planiziale e almeno 3 nel settore alpino e prealpino. La Aree importanti per la biodiversità sono aree importanti almeno per un gruppo tematico
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA Aree prioritarie per la biodiversità
Pianura e Oltrepò: 1. Flora vascolare e
vegetazione 2. Briofite e licheni 3. Miceti 4. Invertebrati 5. Cenosi acquatiche
e pesci 6. Erpetofauna 7. Uccelli 8. Mammiferi 9. Processi ecologici
Alpi e Prealpi: 1. Flora vascolare e
vegetazione, briofite e licheni
2. Miceti 3. Invertebrati 4. Cenosi acquatiche
e pesci 5. Erpetofauna 6. Uccelli 7. Mammiferi
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA RER
La RER si compone dei seguenti elementi: 1. Elementi di primo livello
• compresi nelle Aree prioritarie per la Biodiversità • altri (in numero ridotto, aree importanti per la biodiversità o elementi di primo livello delle REP)
2. Gangli (solo per il settore di pianura e Oltrepò, aree source e aree sink) 3. Corridoi ecologici primari (in pianura generalmente i fiumi)
• ad alta antropizzazione • a bassa antropizzazione
4. Varchi (nel settore alpino e prealpino per lo più localizzati sui fiumi) • da mantenere • da deframmentare • da mantenere e deframmentare
5. Elementi di secondo livello (Aree importanti per la biodiversità o elementi di secondo livello delle REP)
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA RER
La Lombardia è stata sovrapposta ad una griglia di 240 celle rettangolari. Ogni cella rappresenta un settore di 20x12 km, pari a 240 kmq Ogni settore della RER viene quindi descritto in apposite schede e rappresentato con carta in scala 1:25.000 Lo Schema Direttore della RER è rappresentato in una carta in scala 1:250.000 inserita in quella delle infrastrutture prioritarie regionali del PTR
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA REP
Schema Direttore Provinciale è rappresentato in una carta in scala 1:100.000 mentre la Carta di Progetto è in scala 1:25.000 La REP riporta: la struttura naturalistica primaria, costituita dalle aree a più elevata naturalità i nodi provinciali, quali ambiti significativi di naturalità diffusa i corridoi verdi provinciali i varchi provinciali
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA REC
Lo Schema della REC è rappresentato in una carta in scala 1:25.000 e una carta di dettaglio in scala 1:10.000 Alle voci di legenda della REP, sono aggiunte delle voci di valenza locale, quali: Aree tutelate ulteriori • Parchi locali • Aree destinate a verde dagli strumenti urbanistici Nodi della rete • Gangli secondari da consolidare Corridoi ecologici di interesse locale Zone di riqualificazione ecologica • Progetti locali di rinaturalizzazione • Previsioni agroambientali • Aree di frangia urbane da riequilibrare Aree di supporto • Aree agricole di valenza ambientale Varchi di interesse locale
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA REC
Comune di Imbersago (LC)
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA REC
Strumenti che possono essere utilizzati per la costruzione della REC • Perequazione • Compensazioni • Oneri di urbanizzazione
Durante la procedura di VAS del PGT o di sue varianti, dovrà essere considerata la presenza di elementi della RER e le relative indicazioni, formulate da RL con la DGR 10962/2009 La Provincia verifica, in sede di compatibilità con il PTCP, l’adeguatezza dei contenuti del PGT rispetto alla rete ecologica, definendo, se necessario, prescrizioni vincolanti
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA attuazione
Svariati sono gli strumenti finanziari utilizzati per l'attuazione della rete ecologica. Alcuni esempi: La DGR 28 ottobre 2009 - n. 8/10415 «Interventi per il potenziamento del sistema regionale delle aree protette: attuazione del progetto «Dai parchi alla rete ecologica regionale», del «Programma di interventi di investimento nel patrimonio forestale regionale ricadente in aree protette» e contributo per l'attuazione del progetto speciale «Circuito Abbazie» - 531 Aree protette e bellezze naturali», per un budget complessivo di 15.000.000 €; Il Bando Regionale del 2009 “10.000 ettari di boschi e sistemi verdi multifunzionali”, cper la realizzazione di interventi in pianura o nei fondovalle, rivolto a enti pubblici e soggetti privati, per un budget complessivo di 1.700.000 €; Bandi per la Misure 214 - 216 del PSR 2007-2013, in cui viene riconosciuto un punteggio più alto per interventi localizzati nella rete ecologica; Bandi regionali per l’Asse 4 del Programma Operativo Regionale (POR ) Competitività (2007-2013), LINEA DI INTERVENTO 4.1.1.1 “Promozione e diffusione di una fruizione sostenibile nel sistema delle aree protette e nelle aree della rete ecologica lombarda attraverso la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale” “Realizzazione e promozione di itinerari turistici per la fruizione sostenibile delle risorse culturali e ambientali”
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA attuazione
Il Bando Regionale del 2008 “Interventi di riqualificazione fluviale nell’ambito dei Contratti di Fiume Seveso, e Olona, Bozzente e Lura” per un budget di 4.000.000 €; I Bandi della Fondazione Cariplo “Tutelare e valorizzare la biodiversità”, a partire dal 2007 (nel 2011 sono stati deliberati 3.090.000 €), “Qualificare gli spazi aperti in ambito urbano e periurbano”, a partire dal 2010 per tutelare e la valorizzare spazi non ancora edificati in ambito urbano, ma molto preziosi per le funzioni di connessione ecologica e per uno sviluppo sostenibile del territorio (nel 2011 sono stati deliberati 1.500.000 €) e “Tutelare la qualità delle acque” I Progetti Life ………………………….. ………………………….. …………………………..
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA Provincia di Milano – Parco Agricolo Sud Milano
Il Piano Integrato d'Area (PIA) CIRCUITO RURALE TERRACQUA Parco Agricolo Sud Milano Expo 2015 fuori le mura, ha ricevuto un finanziamento dal Programma Operativo Regionale Competitività FESR 2007-2013 “BANDO ASSE 4 EXPO 2015” - LINEA DI INTERVENTO 4.1.1.1 PORL 2007-2013. Le Azioni di sistema sono state indirizzate a: • promozione di una fruizione sostenibile
del Parco e della rete ecologica di questa parte della Lombardia;
• promozione del patrimonio agricolo del Sud Milanese;
• promozione culturale del patrimonio rurale del Sud Milanese in funzione di EXPO 2015.
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA Provincia di Milano – Parco Agricolo Sud Milano
E' stato condotto un progetto per la riqualificazione della rete ecologica del Parco Agricolo Sud Milano in 5 aree di intervento: l’Oasi di Lacchiarella (Lacchiarella) il lago di Basiglio (Basiglio) il lago Mulino di Cusico (Zibido San Giacomo) la lanca del Lamberin (Opera) la lanca di Cascina Pizzabrasa (Pieve Emanuele) Si tratta di gangli primari della Rete Ecologica Provinciale, centrali all’interno della rete ecologica. La riqualificazione naturalistica di queste aree avrà come effetto nel tempo un aumento della biodiversità non localizzato nei soli ambiti di intervento ma in un territorio molto più vasto proprio per le connessioni di rete che legano queste aree al restante territorio del Parco. Di particolare importanza l’intervento presso la lanca di Cascina Pizzabrasa, lungo il Lambro meridionale, che è stata acquisita e completamente riqualificata sotto il profilo naturalistico
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA Provincia di Milano – Parco Agricolo Sud Milano
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA Provincia di Milano – Parco Agricolo Sud Milano
Interventi realizzati: • Miglioramento habitat attraverso la rimozione di alberi (arbusteto dell'Oasi di
Lacchiarella, saliceto del lago di Basiglio) e di popolamenti di Bambuseae (Lanca di Cascina Pizzabrasa)
• Realizzazione di una zona umida per rana di Lataste e Marsilea quadrifolia
• Abbattimento alberi esotici
• Creazione fascine di legno per fauna xilofaga
• Miglioramento strutture di fruizione
• Messa a dimora di ca. 4.000 piantine forestali appartenenti a specie autoctone
• Posa nidi per avifauna
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA Provincia di Milano – Parco Agricolo Sud Milano
In attuazione della D.g.r. 28 ottobre 2009 - n. 8/10415, i parchi regionali Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud Milano hanno realizzato il progetto Rete ecologica di pianura nell’ambito dei territori agricoli delle Abbazie tra il Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud Milano Soggetti coinvolti: Regione Lombardia (ente finanziatore), Provincia di Milano – Parco Agricolo Sud Milano, Parco del Ticino lombardo Budget: 1.024.000 € Finalità: rafforzamento e consolidamento della Rete Ecologica Regionale
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA Provincia di Milano – Parco Agricolo Sud Milano
Il Parco Agricolo Sud Milano svolge la funzione di collegamento tra la valle fluviale del Ticino e quella dell’Adda
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Provincia di Milano – Parco Agricolo Sud Milano
Gli interventi realizzati hanno lo scopo di migliorare e consolidare alcuni tratti della rete ecologica in Provincia di Milano e di rafforzare l’offerta di servizi ecosistemici offerti alla popolazione locale, all’interno dell’Area prioritaria per la biodiversità «Risaie, fontanili e garzaie del Pavese e del Milanese» Miglioramento ambientale e fruitivo delle marcite del Parco Agricolo Sud Milano e del Parco del Ticino Lombardo, attraverso la riattivazione dell’irrigazione iemale Miglioramento delle rete irrigua anche al fine di fornire l’acqua iemale alle marcite Miglioramento degli habitat presenti nel SIC IT 2050010 Oasi di Lacchiarella
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Provincia di Milano – Parco Agricolo Sud Milano
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33 dott. Fabrizio Scelsi
Provincia di Milano – Parco Agricolo Sud Milano
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RETE ECOLOGICA LOMBARDA Provincia di Varese
La porzione centrale della Provincia di Varese compresa tra il Campo dei Fiori e il Ticino mostra varchi costituiti dal restringimento di elementi di primo livello in una matrice fortemente antropizzata. Si tratta di varchi da mantenere e deframmentare, al fine di mantenere il corridoio meglio strutturato per conservare una funzionalità di collegamento tra Alpi e Appennini attraverso la Pianura Padana.
Provincia di Varese Il problema
2001 2012
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Provincia di Varese Il problema
2002
2012
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Provincia di Varese il progetto
Il progetto “TIB - TRANS INSUBRIA BIONET. CONNESSIONE E MIGLIORAMENTO DI HABITAT LUNGO IL CORRIDOIO ECOLOGICO INSUBRICO ALPI - VALLE DEL TICINO” (bando Life + 2010 Natura) prende le mosse dal progetto “Rete Biodiversità: la connessione ecologica per la Biodiversità”, studio di fattibilità per la realizzazione di due corridoi ecologici, a est e a ovest del Lago di Varese, tra il Parco Regionale del Campo dei Fiori e Il Parco Regionale del Ticino (ottobre 2011 - dicembre 2015). Soggetti coinvolti: Provincia di Varese, Regione Lombardia, LIPU e Fondazione Cariplo - Budget: 3.100.000 € Sostegno: 35 comuni, 2 parchi regionali (Ticino e Campo dei Fiori), 2 ordini professionali della provincia di Varese (architetti e ingegneri), BirdLife Europa, European Foundation Centre. Obiettivi: incremento della funzionalità del corridoio ecologico che si estende su una superficie di circa 15.000 ettari e interessato da 14 siti Natura 2000 tra Campo dei Fiori e Parco del Ticino
ALPI
APPENNINI
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Provincia di Varese gli obiettivi
Contrastare perdita di biodiversità causata da frammentazione, migliorando funzionalità del corridoio ecologico tra Valle del Ticino e Prealpi varesine Ripristinare connettività Nord-Sud nel corridoio meglio strutturato tra Alpi e Appennini, incrementando la funzionalità dei varchi critici individuati lungo il corridoio ecologico Migliorare lo stato di conservazione dei siti Natura 2000 e di altre aree protette Rafforzare obiettivi ecologici nella pianificazione territoriale di livello comunale, provinciale e regionale grazie all’intento dimostrativo che anima l’intero progetto LIFE+ TIB Contrastare diffusione di specie esotiche invasive Aumentare consapevolezza delle istituzioni attraverso disseminazione dei risultati, circa la necessità di interventi di sistema a favore della connettività su larga scala Favorire cultura del riconoscimento del valore del capitale naturale e dei servizi ecosistemici da esso forniti
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1.Azioni finalizzate alla deframmentazione • 5 sottopassi per anfibi e animali di piccola taglia • 8 sottopassi per animali di piccola-media taglia realizzati con diverse tecniche • miglioramento di 3 sottopassi • 3 interventi di miglioramento sui passaggi dei corsi d’acqua 2.Azioni di miglioramento della qualità ambientale • 8 piccole zone umide e riattivazione di due già esistenti ma in fase di interramento; • realizzazione di tratti di muri a secco (circa 500 m) per favorire rettili e anfibi; • contenimento alberi esotici di particolare problematicità trasformandoli in legno morto e in microhabitat per la fauna xilofaga • 150 log pyramids • 350 nuovi esemplari di Salice bianco (Salix alba) da gestire a capitozzo • Sperimentazione di tecniche di rimozione di idrofite esotiche invasive 3.Azioni di comunicazione http://www.lifetib.it/
Provincia di Varese le azioni
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Centro Studi PIM Centro Studi per la Programmazione Intercomunale dell'area Metropolitana via Felice Orsini, 21 [Villa Scheibler] 20157 Milano e-mail: [email protected] Sito: http://www.pim.mi.it
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Referente per l’organizzazione generale Ing. Paola Pozzi [email protected]