Corriere del Mezzogiorno - «l’AS Bari è un patrimonio sportivo ......un network con le società...
Transcript of Corriere del Mezzogiorno - «l’AS Bari è un patrimonio sportivo ......un network con le società...
«l’AS Bari è un patrimonio sportivo, che genera emozioni, spettacolo e passione.
Questo patrimonio, oggi,
Rappresenta un’opportunità per la città e per i suoi imprenditori».
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La Società. Il momento attuale
La retrocessione in Serie B e i risultati di un campionato non
esaltante dal punto di vista sportivo, stanno condizionando
i due fattori fondamentali di successo per una società
sportiva, strettamente connessi tra loro:
- ricavi,
-“reputazione territoriale”.
La situazione debitoria reale appare in linea con la media
dei club italiani di livello, commisurata alle potenzialità di
uno dei club più riconosciuti in Italia, dotato di un impianto
sportivo di eccellenza e di un bacino di utenti rilevante.
Alla luce di queste considerazioni, obiettivo dell’attuale
gestione è la cessione della società per un valore stabilito
dagli attuali soci.
AS Bari – Molto più di una società sportiva
La AS Bari è un patrimonio sportivo della città e dell’intera
area del centro-sud.
L’attuale compagine societaria ha amministrato questo
patrimonio regalando alla città emozioni, successi e
momenti di passione e scoramento che sono nella logica di
un mercato sportivo.
Le potenzialità che la AS Bari è oggi in grado di esprimere
sono legate ad un nuovo modello gestionale, imperniato
sulla tipicità sportiva della società e sul ruolo dell’impianto
sportivo affidato in gestione, ma anche su una strategia di
differenziazione degli investimenti, nell’ottica dell’amplia-
mento dei ricavi.
Il ruolo della Società Sportiva
La A.S. Bari resta il cardine dell’attività della Bari Holding.
Il presente progetto, tuttavia, è finalizzato a minimizzarne
l’incidenza del risultato sportivo su quello economico.
La A.S. Bari rappresenta la leva di marketing per l’attivazione
dei progetti di marketing ideati e per la realizzazione del
progetto di rifunzionalizzazione ed ampliamento dell’area
dello Stadio San Nicola.
Dalla società sportiva dipendono, in via diretta, il programma
di azionariato popolare e l’avvio delle azioni di marketing.
Disclaimer
Tutte le indicazioni fornite nel documento sono state elaborate
partendo dai dati forniti dalla Società.
Studio Ghiretti & Associati ha adottato tutte le necessarie
precauzioni per un’attenta valutazione dei documenti e delle
informazioni, tuttavia, pur avendo svolto l’incarico con
diligenza e professionalità, non ha effettuato alcuna verifica
indipendente relativamente alla documentazione ricevuta.
Nell’utilizzo dei dati previsionali e nella loro proiezione
finanziaria siamo partiti dal presupposto che essi siano stati
elaborati su ipotesi credibili e fondate.
Qualsiasi dato fornito dovrà essere confermato da un’analisi
sistematica, che potrà essere effettuata esclusivamente in una
fase successiva alla presente.
Le potenzialità
Il modello italiano di gestione dell’attività sportiva di una
società di calcio, comprensivo dei costi di gestione
dell’impianto, risulta strutturalmente in perdita.
Il fatturato di un club, ad oggi, è fortemente condizionato
dai diritti televisivi e dalla cessione dei giocatori.
Le nuove opportunità di marketing ma, soprattutto, lo
stadio e gli investimenti ad esso collegati rappresentano la
nuova frontiera dei ricavi per una società sportiva.
Occorre, tuttavia, pianificare un modello che tenga conto
della “tipicità” del territorio e che preveda azioni e progetti
realmente integrati nel progetto del nuovo stadio.
Un progetto totalmente nuovo per l’Italia del calcio.
Le potenzialità
Per una società di questo livello, considerate le potenzialità
sportive e di marketing, appare fondamentale la permanen-
za nelle due serie maggiori per garantire la solidità
economica e la necessaria visibilità anche extra-sportiva
all’intero progetto.
La Serie A, in considerazione di uno scarto sostanziale
rispetto alla Serie B in termini di ricavi da diritti televisivi e
di valorizzazione del patrimonio giocatori, è l’ambiente
sportivo più adeguato alla società.
La permanenza nella serie cadetta per un periodo troppo
prolungato rischia di pregiudicare le potenzialità e la
sostenibilità dell’intero progetto integrato.
Il Bacino d’utenza
Bari rappresenta una delle “piazze sportive” di maggiore rilevanza
nel calcio italiano.
La 9° città italiana per popolazione ed una tra le Provincie più
popolose d’Italia; senza contare lo straordinario bacino d’utenza
rappresentato dagli emigranti, dai lavoratori all’estero e da tutti i
potenziali simpatizzanti.
Dal punto di vista sportivo occorre considerare, inoltre, che
nell’intera area del sud Italia insistono esclusivamente 6 società in
grado di militare stabilmente nelle categorie del calcio di vertice.
Tra queste società il Bari rappresenta, certamente, una di quelle con
maggiore prestigio e storia.
Il Modello sportivo
Poli-sportività e Talento.
Le due chiavi per contribuire a supportare la parte sportiva,
ponendosi in un’ottica di funzionalità totale.
Il modello, mutuato dall’esperienza del Barcellona, adeguato
ad una realtà molto diversa, può funzionare attraverso il
coinvolgimento dell’area territoriale.
Il vantaggio tangibile ed immediato per la società è la visibilità
nazionale [e non solo] che può derivarne.
Queste attività potranno essere affidate ad un Talent Manager.
Sarà necessaria la guida da parte dell’area sportiva per la
gestione dei calciatori.
Poli-Sportiva A.S. Bari
Puntare sulla coesistenza di due/tre discipline sportive a larga
diffusione di pratica [calcio + basket, volley o tennis].
Obiettivo è la differenziazione sportiva, che genera ricadute positive
in termini di ricavi, risultati, visibilità e “radicamento territoriale”. È
rilevante che le attività delle discipline diverse dal calcio possano
svolgersi nei pressi dello Stadio.
AS Bari: “Fabbrica del talento”
Il modello sportivo che regge la poli-sportiva AS Bari è la creazione di
un network con le società sportive di base del territorio barese,
nazionale e di altri Paesi. Un bacino d’utenza smisurato da cui
“attingere” nuovi talenti da valorizzare in prima squadra.
Un’azione che l’A.S. Bari ha già egregiamente avviato, che deve
essere sistematizzata e comunicata efficacemente.
“Effetto trascinamento”
Le recenti esperienze internazionali mostrano come la
realizzazione di un nuovo impianto sportivo o di un’area
ad esso annessa, hanno favorito la generazione di un
positivo e tangibile “effetto trascinamento” sul risultato
sportivo.
L’incremento di attenzione generato dal nuovo impianto e
dai servizi che ne derivano per la collettività, l’aumento
dell’esposizione mediatica della società rianimano
l’interesse dei “tifosi” e alimentano l’attenzione dei
“simpatizzanti” [categoria fondamentale per i consumi indiretti
legati al marchio AS Bari ed ai prodotti/servizi ufficiali].
Questo genera un incremento nei ricavi indiretti [quelli non
legati alla parte sportiva come i diritti e la compravendita dei giocatori].
Tali ricavi indiretti “alimentano” l’attività della società.
Perché dargli un nome?
Dare un nome al progetto serve a favorirne l’identificazione
mediatica nei riguardi della tifoseria e di tutta la città.
Il nome deve essere:
- Semplice
- Ricordabile
- Socialmente responsabile.
Bari per l’identificazione con la società sportiva.
Terra per l’allargamento del bacino d’utenza ad un’area più ampia di quella cittadina.
Fertile per favorire l’identificazione del nuovo gruppo di imprenditori e del progetto con una opportunità non soltanto sportiva ma economica e lavorativa per l’area.
Denominazione indicativa
La passione per una maglia
Il progetto di azionariato popolare rappresenta il presuppo-sto
necessario per creare attenzione e riportare passione “attorno”
alla squadra.
Agli azionisti saranno proposti 5 livelli di azionariato:
- Fan
- Friend
- Azionista
- Driver
- Partner
Qu
ota
min
ima
[Immagine indicativa]
[Immagine indicativa] Copyright by Studio Ghiretti & Associati
La società sportiva rappresenta il punto centrale di un
network di relazioni “coinvolgenti” per il territorio.
In quest’ottica la società deve puntare a migliorare la propria
“buona reputazione” sociale, radicandosi in tutte le
community del territorio e non solo.
Nelle nuove opportunità di marketing si propongono due
categorie principali:
- Progetti di “buona reputazione” e radicamento
- Progetti per la valorizzazione dello stadio.
La ricerca di partner commerciali per i progetti proposti è
collegata ai diritti di partnership “tradizionali”, che prevedono
la visibilità bordo-campo, durante i match.
Creare una rete con le società sportive del territorio per l’avvicinamento al mondo dello sport del maggior numero possibile di ragazzi, sotto l’egida della AS Bari. Non solo ricerca del talento. La AS Bari diventa, di fatto, una polisportiva sociale, sul modello attuato dal Barcellona e da altri club.
Dare la possibilità a tutti i tifosi che compiono gli anni nella settimana di un match in casa di entrare gratuitamente allo stadio. Possibilità di festeggiare il proprio compleanno a casa o in un locale pubblico con la partecipazione di alcuni giocatori della prima squadra.
Una serie di iniziative legate al tema del volontariato e della beneficenza, con il coinvolgimento diretto dei giocatori della prima squadra. Partite nelle carceri minorili, raccolta fondi per progetti di integrazione sociale, progetti per il recupero dei ragazzi soggetti a disagio sociale dell’area territoriale.
Per ogni famiglia che viene allo stadio, due biglietti per ragazzi under 14 gratis. Obiettivo è riportare i nuclei famigliari ad assistere allo spettacolo domenicale del match anche in considerazio-ne della disponibilità dei nuovi spazi commerciali realizzati dal progetto di riqualificazione dell’area.
Progetto scolastico legati ai temi del calcio e della storia della società sportiva, alla cultura dei Paesi dei calciatori attuali e del passato. Il progetto è uno strumento per il coinvolgimento del target giovani e famiglie e prevede lezioni interattive tenute dai calciatori della prima squadra nelle scuole.
Il Bari diventa ambasciatore di una cultura, testimonial di uno stile di vita, dei suoi prodotti e delle aziende che li producono. Un percorso di identificazione con i concetti della “mediterraneità”: in tutte le trasferte il Bari è accompa-gnato dall’allestimento del “Villaggio mediterraneo”.
L’impianto avrà un rapporto diretto con la comunità locale, alla
quale offrirà un facile accesso traendo vantaggio della sua
collocazione.
Si sta lavorando, con l’Amministrazione Comunale e con
l’adesione e la collaborazione dell’architetto Renzo Piano, ad una
ipotesi che dia una nuova funzionalità all’area senza stravolgerla.
L’intervento mirerà a mantenere le caratteristiche architettoniche
ed urbanistiche fondamentali dell’area esistente, intervenendo per
realizzare le strutture necessarie a garantire una gestione
profittevole per il soggetto gestore o proprietario.
La realizzazione del collega-
mento ferroviario di super-
ficie [già previsto] che
prevede una fermata nei
pressi dello stadio,
permetterà di raggiungere
l’impianto anche senza
mezzi privati in occasione
degli eventi.
Un polo ricreativo, sportivo
e culturale a disposizione di
tutta la cittadinanza.
L’edificio non sarà soltanto uno stadio, ma diventerà una
vera “area per attività ricreative pubbliche”, in cui saranno
integrate la sapiente collocazione di elementi del paesaggio
e la prevista espansione delle attività interne verso
l’esterno.
Uno sviluppo verso un modello multi-funzionale, in cui
trovino spazio servizi per la comunità locale, per i tifosi
della Società Sportiva e per tutte le categorie di soggetti in
movimento “attorno” alla città [turisti, business man, liberi
professionisti di altre città, …].
Tutte le categorie di utenti troveranno servizi e offerte 24h
su 24h e 7 giorni su 7; non solo il breve lasso di tempo della
partita.
[Bozzetto realizzato da Renzo Piano]
La configurazione funzionale raccomandata
Considerato lo stato preliminare di avanzamento dei lavori,
si prevedono alcune aree connesse al modello di business
definito e/o propedeutiche alla realizzazione di progetti
specifici.
Le aree proposte sono indicative e rispondono ad un primo
screening del territorio.
Per la definizione delle aree da realizzare, sarà necessaria
un’analisi approfondita del territorio e la configurazione
funzionale degli spazi.
La dimensione dell’intera area necessaria per la realizzazio-
ne di un progetto di ampliamento così strutturato è
compresa tra 60 e 90 ettari.