Corri dietro al tuo cuore - don Beppino Cò

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N. 1 GENNAIO/FEBBRAIO/MARZO MENSILE DI COLLEGAMENTO PER I GRUPPI DI PREGHIERA DEL RINNOVAMENTO CARISMATICO CATTOLICO MENSILE DI COLLEGAMENTO PER I GRUPPI DI PREGHIERA DEL RINNOVAMENTO CARISMATICO CATTOLICO N. 1 GENNAIO/FEBBRAIO/MARZO Corri dietro al tuo cuore Corri dietro al tuo cuore

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N. 1 GENNAIO/FEBBRAIO/MARZO

MENSILE DI COLLEGAMENTOPER I GRUPPI DI PREGHIERADEL RINNOVAMENTOCARISMATICO CATTOLICO

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N. 1 GENNAIO/FEBBRAIO/MARZO

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CORRI DIETRO AL TUO CUORE2

Stampato pressola Tipografia Artigianelli

in Pontremoli

INDICE

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Editoriale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La storia del Vescovo autore di “Tu scendi dalle stelle” . . . . . . . . . . . . . . . . .

Dopo Josè Sanchez del Rio, il Papa ha canonizzato

Il primo Martire della rivoluzione francese . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La Chiesa ha sempre affrontato bufere e tempeste . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La rivoluzione anticristiana in atto nel mondo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Le assurde pretese verso i sacerdoti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

La vera storia di Braveheart è più bella del film. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

Celebrazioni con Don Beppino . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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EDITORIALEDon Beppino

Abbiamo lasciato un anno perincominciarne uno nuovo. E tutti spe-rano che sia migliore in tutti i sensi.Un tale aveva

raccolto una serpeirrigidita dal fred-do e l’aveva riscal-data mettendoselain senso. Ma que-sta, appena ripre-sasi, uccise subitocon il suo morsovelenoso il suobenefattore. E’ unafavola di Esopoche visse nel sestosecolo avanti Cri-sto.Questo per dire

che l’ingratitudineè sempre nascostanel cuore dell’uo-mo come unaserpe velenosa. L’anno 2016 è

ormai passato.Perché non rende-re grazie a Dio pertutto ciò che ci ha

regalato? Anche quando un anno èdifficile, anche quando è pesante, aben riflettere, è molto più ciò che cioffre di quello che noi diamo. Allora,non abbiamo che da ringraziare. L’in-gratitudine è una delle peggiori formedi cecità.

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CORRI DIETRO AL TUO CUORE4All’inizio del nuovo anno vorrei

offrire a tutti la speranza. La speranzaè una merce che non ha bisogno dinastrini. Non entra neppure nei pac-chi regalo. Ma senza la speranza lavita si spegne.Non importa se forse avremo dodi-

ci mesi di incognite e di tante cosesconosciute: ciò che importa è di nonperdere la speranza.Trilussa, il poeta in dialetto roma-

nesco, ha scritto:”Chi ha perso tutto,ancora cià abbastanza se je rimane unfilo di speranza”.

LA STORIA DEL VESCOVO AUTORE DI “TU SCENDI

DALLE STELLE”Francesco Agnoli

“Tu scendi dalle stelle o re delcielo e vieni in una grotta al freddo eal gelo”: inizia così la più celebre can-zone popolare di Natale, e può venirvoglia di conoscere chi sia l’autore equale sia stata la sua vita. AlfonsoMaria de Liguori, questo il nome dicolui che la ideò, nasce a Napoli nel1696, da famiglia nobile e ricca. Datii natali, la sua vita sembrerebbe già

scritta : lo aspettano onori, ricchezze epotere. Suo padre nutre grandi ambi-zioni per il figlio, e lui ha doti nonordinarie. Studia musica, ama dipin-gere, si iscrive, a 12 anni, presso l’U-niversità di Napoli per divenire avvo-cato.

BRILLANTE AVVOCATOE BUON SAMARITANO

L’età minima per accedere al titolosono 20 anni: Alfonso viene rivestitodi una toga più grande di lui già a 16

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anni. Se l’aspirante è eccezionale, sipuò fare eccezione.Divenuto avvocato, Alfonso si

impone una moralità ferrea in unmestiere difficile. Nello stesso tempofrequenta varie confraternite che loportano per esempio a visitare i mala-ti, gli abbandona-ti del grandeospedale diNapoli, gli incu-rabili. L’ingressonella Confrater-nita della Visita-zione portava perla prima volta ilnostro brillantesamaritano adavvicinare, aincontrare, a toc-care con le suemani, ogni setti-mana, per anni,l’uomo a terra,spogliato, ferito,gemente nel fos-sato, ai bordi delsuo cammino diricco. Per ottoanni si piegheràsu di lui conorrore, conamore, con fedenella parola diGe sù : ”Que l l oche fate al più

piccolo dei miei lo fate a me”.Alfonso fa parte anche della Con-

fraternita di santa Maria della Miseri-cordia, i cui membri sono dediti alseppellimento degli indigenti, ai pretipellegrini o stranieri, e a quelli dete-nuti per indegnità nelle carceri del-

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l’Arcivescovado. Alfonso per diecianni gira per Napoli, una volta la set-timana, questuando per tutti questi. E’nel 1723, quando la carriera sembrainarrestabile, che proprio mentre sipiega su un malato degli Incurabili,egli sente come una voce che lo chia-ma:”Lascia il mondo e datti a me”.Nonostante la disperazione del padre,Alfonso segue l’ispirazione e si avviaagli studi per il sacerdozio, che saràspeso negli studi, negli scritti dimorale( tra cui la “Teologia moralis”,

la pratica del Confessore e Apparec-chio alla morte), nelle missioni alpopolo, nel confessionale, nelle celledei prigionieri, tra le prostitute, ipochi di buono e i peccatori di ognigenere.

CELESTE PATRONODEI MORALISTI

E DEI CONFESSORIQui, tra questa umanità dolorante,

l’uomo di dottrina e di carità, acquistaquella saggezza, nel trattare non solo

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CORRI DIETRO AL TUO CUORE 7con i malati nel corpo, ma anche conquelli nello spirito, che gli varrà iltitolo concesso da Pio XII nel 1950 di“celeste patrono dei moralisti e deiconfessori”. Saggezza che consiste inquel santo equilibrio con cui il santosa affrontare il peccato: condanna ilpeccato, certamente, ma piegandosianche con benignità ed amore sui pec-catori. Alfonso è un avversario delrigorismo che trasforma la vita spiri-tuale in terrorismo spirituale: confes-sa, esige e perdona, impone penitenzeche non siano eccessive e da buonammiratore di San Filippo Neri, diSan Vincenzo de Paoli e di San Fran-cesco di Sales (quello che invitava aconquistare le anime con il mielepiuttosto che con il fiele), impara adevangelizzare gli uomini con la sem-plicità( voleva farsi intendere anchedalle “menti di legno”), le devozionipopolari, la meditazione. Tenendosilontano dallo zelo amaro e dall’algidamoralità giansenista. Alfonso invita iconfratelli predicatori a non dimenti-care di inculcare il “timor di Dio”, maevitando gli eccessi, le “maledizioni”,perché le conversioni vere nasconosolo quando “entra nel cuore il santoamore di Dio”.Napoli è la città giusta per lui: così

piena di contraddizioni, di cultura e dimiseria, di fede e di superstizione, diprocessioni e di bestemmie e sacrile-gi…Un impasto in cui l’umanità dà il

meglio e il peggio di sé, e in cui nonsi può raccogliere solo ciò che brilla eriluce, a prima vista.

“TU SCENDI DALLE STELLE”E “QUANDO NASCETTE

NINNO”Napoli è anche la città della musi-

ca che Alfonso ama sin da ragazzo(abbandonerà il suo clavicembalosolo una volta diventato vescovo) eche sarà sempre per lui un modo perpregare ed istruire il popolo. Napoli èinfatti la città in cui i discepoli di sanFilippo Neri, inventore dell’Oratorio,frequentati da Alfonso già dal 1706,propongono di continuo concerti reli-giosi e ricreativi; è la città in cui gliorfani “scugnizzi” sono internati nel“Conservatori”, luoghi in cui, comedice la parola, devono esser custoditie magari educati anche attraverso lamusica.Da sant’Alfonso, “il più napoleta-

no dei santi”, avvocato, moralista,confessore, amico dei poveri è natodunque quel canto di cui si dicevaall’inizio; come pure quell’altro, bel-lissimo, in cui i Cieli fermano la loroarmonia, perché la Madonna canti lasua ninna nanna; e pure quell’altro,così dolce, in dialetto napoletano:”Quando nascette Ninno”.

Titolo originale: Santo e musicistaFonte: Libertà e Persona 13/12/2106

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DOPO JOSÈ SANCHEZ DEL RIO,IL PAPA HA CANONIZZATOIL PRIMO MARTIRE DELLARIVOLUZIONE FRANCESE

Di tutte le rivoluzioni, quella francese è stata il modello: pretiassassinati o espulsi, 250.000 vandeani massacrati perché fedelial Papa, scuole e ospedali della Chiesa soppressi.

Cristina Siccardi

Il 16 ottobre 2016sono stati canonizzati daPapa Francesco insiemeal martire Josè Sanchezdel Rio, due francesi:fratel Salomone (Guil-laume-Nicolas Louis)Leclerq, primo santomartire della Rivoluzio-ne francese e suor Elisa-beth Catez della Santis-sima Trinità.Il 12 luglio 1790

l’Assemblea nazionalecostituente franceseapprovò la Costituzionecivile del clero al fine dimodificare i rapporti fraStato e Chiesa e da que-sta iniziativa non solo si

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diede legittimità allaferoce persecuzioneai danni della Chiesae dei suoi membri,ma biforcò, a livelloecclesiastico, l’ap-partenenza: da unlato chi resistette,pagando di persona,talvolta anche con lavita; dall’altro chiscelse l’apostasia perottenere protezionedello Stato. Salomo-ne Leclerq, che nongiurò fedeltà allaCostituzione, scelsedi continuare adappartenere a Cristo.

I CRIMINIDELLA

RIVOLUZIONEFRANCESELa persecuzione

della Rivoluzionefrancese si abbattéanche sull’Istitutodelle Scuole Cristiane, fondato da sanGiovanni Battista de La Salle: la mag-gior parte dei membri rifiutò il giura-mento allo Stato e pertanto furonocacciati dalle scuole, le loro comunitàfurono disperse e i Fratelli costrettialla clandestinità.Nicolas Louis Leclercq venne sco-

perto e catturato il giorno dell’Assun-ta 1792. Rinchiuso con molti altrisacerdoti nel convento carmelitano diParigi, trasformato in carcere, il 2 set-tembre fu massacrato a colpi di spadainsieme ad altri 94 compagni di pri-gionia. Pio XI lo beatificò il 17 otto-bre 1926 congiuntamente ad altri 191

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CORRI DIETRO AL TUO CUORE10martiri di quel macabrosettembre quando, innome della libertà, del-l’uguaglianza e della fra-ternità si compironoefferati eccidi.

LA PERSECUZIONESUBITA DAI FRANCESI CATTOLICI

La persecuzione reli-giosa subita dai francesicattolici durante questoperiodo non ha equiva-lenti nella storia se nonle grandi persecuzionidel XX secolo. Di tutte,la Rivoluzione francese èstata modello, La perse-cuzione religiosa non fusolo persecuzione controi religiosi, ma una rivoltacontro il cristianesimocon il preciso intento didecristianizzare la nazio-ne. La maggioranza dei preti è stataassassinata od espulsa; 250.000 van-deani sono stati massacrati perchévolevano andare a messa e restarefedeli a Roma. Le scuole, gli ospedali,tutte le opere sociali della Chiesa ven-nero soppresse. In Vandea tutte lefamiglie, tutte le persone presso lequali si trovasse una cappella, un cro-cifisso o altro furono fucilate, le loro

case incendiate.Quello che non capisco è perché i

cattolici francesi di oggi non siano alfianco dei cattolici perseguitati nellastoria e soprattutto sotto la Rivoluzio-ne francese. Il perdono non implical’oblio e nemmeno la collaborazionecon i criminali.

Basta Bugie 26/10/2016

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LA CHIESA HA SEMPREAFFRONTATO BUFERE

E TEMPESTELa storia della Chiesa è gloriosa,ma ci sono stati scismied eresie che, dalle origini ai giorni nostri, ne hannominato l’unità interna.

Roberto de Mattei

Gesù nel Vangelo si serve di moltemetafore per indicare la Chiesa da luifondata. Una delle più calzanti è l’im-magine della barca minacciata dallatempesta.

IL PRIMO MILLENNIONel corso di duemila anni di sto-

ria, la nave della Chiesa ha sempreaffrontato bufere e tempeste.Nei suoi primi tre secoli di vita, la

Chiesa fu duramente perseguitata dal-l’Impero romano. In quest’epoca, trasan Pietro a Papa Melchiade, contem-poraneo dell’imperatore Costantino,si contano trentatre Papi. Sono tuttisanti e salvo due che soffrirono l’esi-lio, gli altri morirono martiri.Nell’anno 313 Costantino il Gran-

de concesse libertà alla Chiesa e i cri-stiani, usciti dalle catacombe, inizia-rono a gettare le basi di una nuovasocietà cristiana, ma il IV secolo, il

secolo della libertà e del trionfo dellaChiesa, fu anche il secolo della terri-bile crisi ariana.Nel V secolo l’Impero romano

crollò e la Chiesa, da sola, dovetteaffrontare le invasioni prima dei bar-bari e poi dell’Islam, che a partire dal-l’VIII secolo sommerse terre cristianecome l’Africa e l’Asia Minore, daallora mai restituite alla fede.Carlo Magno restaurò l’Impero

cristiano e fondò una civiltà cristianadel Medioevo. Però questa epoca difede non fu priva di piaghe, come lasimonia, la dissolutezza morale delclero e la ribellione degli Imperatori edei sovrani cristiani all’autorità dellaCattedra di Pietro.Dopo la morte di Carlo Magno, tra

l’882 e il 1046, vi furono 45 Papi eantipapi, di cui 15 deposti e 14 assas-sinati, imprigionati e esiliati.

IL SECONDO MILLENNIOIl Medioevo ebbe il suo apice sotto

il pontificato di Innocenzo III, ma

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CORRI DIETRO AL TUO CUORE12santa Lutgarda ebbe una visione incui il Papa le apparve tutto avvoltonelle fiamme, dicendole che sarebberimasto in purgatorio fino al Giudiziouniversale, per tre gravi colpe da luicommesse. San Roberto Bellarminocommenta:”Se un Papa così degno estimato da tutti subisce questa sorte,cosa accadrà agli altri ecclesiastici,religiosi, o laici che si macchiano diinfedeltà?Nel XIV secolo, al trasferimento

per settant’anni del Papato ad Avigno-ne seguì una crisi altrettanto terribilea quella ariana, il Grande scisma diOccidente, che vide la cristianità divi-sa tra due, e poi tre Papi, senza che siriuscisse a risolvere, fino al 1417, ilproblema della legittimità canonica.Seguì un’età che sembrò tranquil-

la, quella dell’umanesimo, che inrealtà preparò una nuova catastrofe: laRivoluzione protestante del XVI

secolo. La Chiesa reagì ancora unavolta vigorosamente, ma nei secoliXVII e XVIII si insinuò nel suo senola prima eresia che scelse di separarsidalla Chiesa, ma di rimanere al suointerno: il giansenismo.La Rivoluzione francese e Napo-

leone cercarono di distruggere ilPapato senza riuscirvi. Due Pai, PioVI e Pio VII furono esiliati da Roma eimprigionati. Quando nel 1799 morì aValence Pio VI, il municipio di quellacittà lo comunicò al Direttorio, scri-vendo che era stato sepolto l’ultimopapa della storia.

IL MODERNISMO E IL CONCILIO VATICANO IILa storia delle tempeste della

Chiesa è la storia delle persecuzioniche ha subito, ma è anche la storiadegli scismi e delle eresie che, findalle origini ne hanno minato l’unità

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CORRI DIETRO AL TUO CUORE 13interna. Gli attacchi sono sempre statipiù gravi e pericolosi di quelli esterni.I più gravi di questi attacchi, le tem-peste più terribili, sono state l’eresiaariana del IV secolo e il Grande Sci-sma d’Occidente del XIV secolo.Nel primo caso il popolo cattolico

non sapeva dove era la vera fede, per-ché i vescovi erano divisi tra ariani,semi-ariani, anti-ariani e i Papi non siesprimevano con chiarezza. Nelsecondo caso il popolo cattolico nonsapeva chi fosse il vero Papa, perchécardinali, vescovi, teologi, sovrani e

persino santi, seguivano papi diversi.Nessuno negava il Primato pontificioe perciò non si trattava di eresia, matutti seguivano due o addirittura trePapi e dunque si trovavano in quellasituazione di divisione ecclesiale chela teologia definisce scisma.Il modernismo fu una crisi poten-

zialmente superiore alle due prece-denti, ma non esplose in tutta la suavirulenza perché fu parzialmentedebellato da san Pio X.

Da “Basta Bugie”.

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LA RIVOLUZIONEANTICRISTIANA

IN ATTO NEL MONDOLa libertà dei cristiani si restringe. 1700 anni dopo la svoltacostantiniana Ci troviamo a lottare per difendere lo Spaziosociale del Cristianesimo (unica alternativa: l’insignificanza).

di Roberto de Mattei

La libertà dei cristiani si restringesempre di più nel mondo. In MedioOriente, in Africa e in Asia aumenta-no gli attacchi sistematici contro lecomunità cristiane. In un editoriale apparso il 2 giu-

gno 2013 sul “Corriere della Sera”Ernesto Galli della Loggia ci ha offer-to una puntuale descrizione dellasituazione. “Una grande rivoluzionesta silenziosamente giungendo al suoepilogo in Europa. Unarivoluzione della menta-lità e del costume collet-tivi che segna una gigan-tesca frattura rispetto alpassato: la rivoluzioneantireligiosa. Una rivolu-zione che colpisce indi-stintamente il fatto reli-gioso in sé, da qualunqueconfessione rappresenta-to, ma che per ragioni

storiche, e dal momento che è del-l’Europa che si parla, si presentacome una rivoluzione essenzialmenteanticristiana.Ormai, non solo le Chiese cristiane

sono state progressivamente espulsequasi dappertutto da ogni ambito pub-blico appena rilevante, non soloall’insieme della loro fede non vienepiù assegnato nella maggior parte delcontinente alcun ruolo realmentesignificativo nel determinare gliorientamenti delle politiche pubbliche- non solo cioè si è affermata prepo-

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CORRI DIETRO AL TUO CUORE 15tentemente la tendenza a ridurre il cri-stianesimo e la religione in genere apuro fatto privato - ma contro il cri-stianesimo stesso, a differenza di tuttele altre religioni, appare oggi lecitorivolgere le offese più aspre, le piùsanguinose contumelie”.Galli della Loggia cita a questo

punto alcuni esempi, tratti in parte dauna dettagliata denuncia pubblicatadal quotidiano “Avvenire”: in Irlandale chiese sono obbligate ad affittare lesale per le cerimonie di loro proprietà

anche per ricevimenti di nozze traomosessuali; in Danimarca il Parla-mento ha approvato una legge cheobbliga la Chiesa evangelica luteranaa celebrare matrimoni omosessualinonostante un terzo dei ministri diquesta si siano detti contrari; in Sco-zia due ostetriche cattoliche sonostate obbligate da una sentenza aprendere parte a un aborto effettuatodalle loro colleghe, mentre dal cantosuo l’Ordine dei medici inglese hastabilito che i medici stessi devono

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essere preparati a mettere da parte ilproprio credo personale riguardoalcune aree controverse.In Inghilterra a un’infermiera è

stato proibito di portare una croce alcollo durante l’orario di lavoro, men-tre una piccola tipografia è statacostretta ad affrontare le vie legali peressersi rifiutata di stampare materialeesplicitamente sessuale commissiona-tole da una rivista gay…E così via inun profluvio impressionante di casi.Oggi, 1700 ani dopo la “svolta

costantiniana” ci troviamo a lottareper difendere lo spazio sociale delCristianesimo, aggredito da nuovipersecutori. Alcuni cattolici sognanoun Cristianesimo anti-costantiniano,

che si sbarazzi della Cristianità e i lai-cisti assecondano questo sogno, per-ché sanno che la fine della Civiltà cri-stiana conduce inesorabilmente allafine del Cristianesimo. Chi, in nomedi una malintesa libertà religiosa,respinge il regime di protezioneaccordato al Cristianesimo nell’etàcostantiniana, disarma la Chiesa, fin-gendo di ignorare che in tutta la suastoria essa è sempre stata perseguitatada nemici che hanno evitato il con-fronto culturale e morale per colpirlacon i mezzi della politica, della magi-stratura e delle armi.

Fonte: Radici Cristiane, luglio 2013 8n.86)

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LE ASSURDE PRETESEVERSO I SACERDOTIdi don Aldo Bonaiuto

C’è una grande scollatura tra lavita di un ecclesiastico e la societàcivile. I preti, per la maggior parte,vivono completamente soli senzaavere nessuno accan-to e molto spessoabbandonati a se stes-si. La gente, il popolodifficilmente com-prende il propriopastore, il suo statod’animo; anzi usual-mente lo vedi celere acriticare, senza erisparmiargli nulla.Nei confronti dei reli-giosi si è diventatiiper intransigenti, avolte spietati. La crisi di valori

della società poi, hacapovolto anche ilmodello sacerdotale,riducendolo da puntodi riferimento che era,a un odierno facchinodella fede, utile a sbri-gare i compiti neces-

sari per definirsi un cristiano.Le legittime aspettative che si

devono avere verso un consacrato sisono trasformate in intolleranti eassurde pretese sul suo modo di esse-re, quasi come se dovesse forzata-mente risultare un supereroe. Di fatto

la categoria del prete èsconosciuta ai molti, ainiziare dai cattolici.La gente ignora l’e-norme difficoltà chepuò avere un sacerdo-te nel condurre unavita affettivamenteserena mantenendosiin “grazia di Dio”,cercando sempre dimediare con grandezelo e amorevolezzapur dovendo rispetta-re quelle giustedistanze affinché essosia per tutti e non diqualcuno.E quando dovesse

cadere, sbagliare,ecco tutti pronti ametterlo alla gogna;senza pietà, a partiredai propri fedeli e

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magari anche dai colleghi. Esempi tri-sti e disdicevoli per cui mentre si dicedi credere nel Vangelo, poi la realtàcontinua a essere un’altra cosa.Per i sacerdoti non si prega più e

non c’è più stima, tanto meno rispet-to. Molte realtà ecclesiali utilizzano ilprete solo per le liturgie, stile “usa egetta”, e quando ha terminato di svol-gere quelle funzioni che può solo luiamministrare, ecco che non serve più.Ci sono anche dei Vescovi che

hanno dimenticato le difficoltà delvivere da sacerdoti diventando intran-sigenti, e non sono pochi coloro che“non sentono l’odore delle propriepecore” espressione più volte ripetutada Papa Francesco. Ma il presbitero èuna persona come le altre, che habisogno di sentirsi amata e apprezza-ta, specialmente ai propri punti diriferimento. Quando ciò non avvieneecco che potrà diventare facile predadel maligno e dei suoi seguaci. La più

grande vittoria di Satana infatti èdistruggere un’anima consacrata esacerdotale, perché un singolo disce-polo di Gesù può recuperare tantepecorelle smarrite e collaborare per lasalvezza di tanta umanità.I fedeli, almeno coloro che si

dichiarano cattolici, dovrebbero pre-gare e sostenere i propri pastori al dilà dei loro umani difetti. E’ necessarioricordare la presenza sacramentaleche c’è nel sacerdote. In un mondodesacralizzato la presenza del prete èpatrimonio prezioso in quanto custo-de di Dio, della storia sacra e indica-tore dell’infinito. Ormai sembra undiscorso da sognatori…Dicono che legrandi lobby di potere voglianoannullare tutte le religioni a partire daquelle monoteiste. Il primo passo èallontanare il popolo dai suoi ministri.

Titolo originale: Come uccidere un prete

Fonte: In Terris 11/06/2015

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LA VERA STORIADI BRAVEHEART

È PIÙ BELLA DEL FILMIl personaggio interpretato da MelGibson era un cattolicofervente; pregava con i salmi ogni giorno e alla sua morte unsacerdote vede la sua anima accolta in cielo dagli angeli.

Paolo Giulisano

Epico, imperdibile, emozionan-te…E’ la lunga lista dei sinonimi per

Braveheart (Cuore impavido), il filmdel 1995 diretto e interpretato da MelGibson. Un omaggio all’eroe nazionale

scozzese William Wallace (1270-1305) il condottiero che guidò i suoiconnazionali alla ribellione control’occupazione inglese. Chi non ricor-da l’arringa prima della battaglia:”Certo, chi combatte può morire; chifugge resta vivo, almeno per un po’.Agonizzanti in un letto, fra molti annida adesso, siete sicuri che non sogne-rete di barattare, tutti i giorni cheavrete vissuto a partire da oggi, peravere un’occasione, solo un’altraoccasione, di tornare qui sul campo aurlare ai nostri nemici che possonotoglierci la vita, ma non ci toglieran-no mai la libertà?”.

LA FERVIDA FEDECATTOLICA DI WALLACE.Un dettaglio trascurato nel film è

la fervida fede cattolica di Wallace.

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CORRI DIETRO AL TUO CUORE20William nasce nel 1270, secondofiglio di Sir Malcom Wallace. Avviatoalla vita ecclesiastica, egli riceve unaaccurata educazione presso gli Ago-stiniani e i Benedettini, in Scozia e aRoma. Oltre alla madrelingua, il gaelico,

parlava correntemente l’inglese, illatino, il francese e il tedesco. Suamadre, una donna molto devota, gliregala un Salterio, che egli pregheràogni giorno della sua vita. Sin da pic-colo, William faceva frequenti pelle-grinaggi.

La tradizione vuole che egli abbiaintrapreso il noviziato presso i Bene-dettini. Un fatto di sangue sconvolgerà la

sua vita, facendogli abbandonare lavocazione religiosa e proiettandolonell’occhio del ciclone degli avveni-menti politici. Nel 1292 una pattuglia inglese al

comando di sir John Fenwick scova euccide a sangue freddo suo padre esuo fratello maggiore, colpevoli dirifiutare il giuramento a Edoardo Id’Inghilterra e di sostenere, invece, lacausa del Re scozzese John Balliol.Poco tempo dopo, William si scon-

tra con un gruppo di soldati inglesiuccidendone due e ferendone quattro.Ricercato dalle forze dell’ordine, egliripara in Dundee, dove si batte a duel-lo uccidendo il figlio del governatoreanglofilo della città, tale Selby.

NIENTE KILTBraccato dai soldati William si dà

alla macchia con un manipolo diseguaci. Il futuro eroe non indossavail kilt, come nel film di Mel Gibson,bensì un abito religioso, sotto il qualeportava la maglia di ferro. Sotto latonaca nascondeva la sua lunga spada.In queste vesti, metà monaco e metàguerriero, egli percorre le Highlands,ricevendo ad ogni passo l’appoggio

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CORRI DIETRO AL TUO CUORE 21dei contadini, chelo incitano a met-tersi a capo di unarivolta nazionale.Anche gli Agosti-niani, i Benedetti-ni e perfino ilvescovo di Gla-sgow lo esortanoin questo senso.Egli comincia adessere acclamatocome uomo prov-videnziale. Il 1° luglio

1297 Edoardo invita i nobili scozzesia firmare un accordo di pace, garan-tendo personalmente la loro incolu-mità. Giunti al luogo dell’incontro,però, vengono massacrati a sanguefreddo. Quel giorno sparisce il fiorfiore dell’aristocrazia scozzese.Anche William doveva partecipareall’incontro, ma a sorpresa sceglie dinon presentarsi. Si diffonde la voceche egli si sia fermato per ragionimisteriose in una chiesa per pregare eche sant’Andrea, patrono della Sco-zia, gli sia apparso avvertendolo dellemacchinazioni di Edoardo.

MUORE MENTREPREGA I SALMI

Seguono la decisiva vittoria delponte di Tirling (11 settembre 1297) ela non meno decisiva sconfitta di

Falkirk (22 luglio 1298). Uno dopol’altro tutti i nobili scozzesi prestanogiuramento a Edoardo, lasciando Wil-liam Wallace completamente isolato.Tradito da uno dei suoi, il 22 agosto1305 Wallace è processato a West-minster Hall, Londra, e condannato amorte. Sul patibolo egli si confessacon l’arcivescovo di Canterbury echiede, come ultimo desiderio, dipoter pregare il Salterio. Muore sven-trato mentre recita i salmi penitenzia-li. Un sacerdote inglese presente

all’esecuzione, affermerà più tardi diaver visto la sua anima accolta inCielo da una schiera di angeli.

Fonte: Il Principe Piccolo22/11/2016

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CORRI DIETRO AL TUO CUORE22

CALENDARIODELLE

CELEBRAZIONICON DON BEPPINO

GENNAIODOMENICA 15 DESIO (MI) VIA DON STUR-

ZO ORE 15DOMENICA 22 PARROCCHIA DI LUGA-

GNANO (VR) ORE 15DOMENICA 29 SOLESINO (PD) ORE 15

FEBBRAIODOMENICA 12 DESIO (MI) VIA DON STUR-

ZO ORE 15DOMENICA 19 MESTRINO (PD) ORE 15

MARZODOMENICA 5 DESIO (MI) VIA DON STUR-

ZO ORE 15

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CORRI DIETRO AL TUO CUORE 23

MARTEDI 7 CON IL GRUPPO DI DOMENI-CO-CHIESA DI S. BENEDET-TO ABATE-PIAZZETTA DONDOSSETTI (MO) ORE 20.30

DOMENICA 12 LUGAGNANO (VR) ORE 15VENERDI’ 17 CELEBRAZIONE

AL CIMITERODI MEDESANOIN RICORDO DI P. EMANUELEORE 15

DOMENICA 19 (TUTTA LA GIORNATA)PARROCCHIA S. ANTONIO-LOC. S. ANTONIO DIPAVULLO-VIA PARINI N. 2PAVULLO - CON IL GRUPPODI GIACINTO

DOMENICA 26 MONTEGROTTO (PD)ORE 15