Corporate Governance, Internal Audit e Risk Management ... · “Continua a piantare i tuoi semi,...

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FORMAZIONE Corporate Governance, Internal Audit e Risk Management

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FORMAZIONE

Corporate Governance, Internal Audit e Risk Management

“Continua a piantare i tuoi semi, perché non saprai mai quali cresceranno-

forse lo faranno tutti ”Albert Einstein

Il Catalogo Formazione per il 2018 nasce da una profonda riflessione che porta a riconoscere, nel consolidamento dell’offerta formativa e nella sua continuità nel tempo, un elemento di stabilità e di solidità tale da essere un riferimento per i professionisti dell’Internal Audit.

L’investimento di AIIA è volto, da una parte, ad affinare le competenze necessarie per svolgere in pieno il mandato di Audit, arricchendole e rendendole immediatamente applicabili grazie agli spunti raccolti dai docenti nelle interazioni e nello scambio con l’aula. Dall’altro, un occhio attento all’ambiente circostante e ai trend evolutivi permette di cogliere nuove esigenze, potenzialmente ancora inespresse, a cui dare vita e corpo per far crescere la Professione in termini di seniority.

Le risposte positive, negli ultimi anni, nei confronti delle nostre proposte di corsi extra catalogo ci portano a confermarli, anche per il 2018, come un pilastro importante e come un’ulteriore opportunità formativa per i professionisti.

Le proposte formative si arricchiscono anche grazie al dialogo continuo con i nostri partner

tecnici e istituzionali e alle sinergie, sempre più radicate, con l’area Knowledge di AIIA, con una vista che sia non solamente italiana ma anche europea e con un maggiore coordinamento ed equilibrio tra eventi e corsi.

Il 2018 vede quindi, nelle sezioni del catalogo dedicate alla gestione della Funzione, il “core” della Professione, a cui aggiungere diversi rami per sviluppare le competenze richieste ai professionisti dell’Internal Audit. In quest’ottica, si è pensato di rinnovare l’offerta formativa dedicata alle competenze settoriali e ampliare il ventaglio di corsi dedicati agli aspetti soft della Professione.

I percorsi di Alta Formazione rappresentano l’altro grande pilastro della Formazione AIIA. Quest’anno i contenuti del Diploma sono stati arricchiti dalla possibilità di mettere in pratica i concetti acquisiti partecipando ad un Business Game, in modo da simulare sul campo le dinamiche d’azienda.

La nostra formazione si completa con i corsi in-house e le proposte su misura, con cui AIIA, con la professionalità e la competenza che la contraddistinguono, accompagna il cliente nel suo percorso di crescita e sviluppo.

Buona Formazione!

LA NOSTRA VISIONEDocentiMetodologia didatticaISO

FORMAZIONE SU MISURAAUDIT TUTORING & MENTORINGALTA FORMAZIONEDiploma in Controllo e Internal AuditingDiploma in Risk Management per le Funzioni di ControlloPercorso di Specializzazione per Responsabili della Vigilanza ex D.lgs.231/01

FORMAZIONE A CATALOGOGestione della Funzione Internal Audit

CALENDARIO FORMAZIONE estraibileGovernance e Compliance NormativaRisk ManagementFraud AuditingCompetenze relazionali e managerialiSettorialeCertificazioni e Qualificazioni

INFORMAZIONI PRATICHE

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INDICE

LA NOSTRA VISIONE

5Formazione 2018

La Formazione Professionale sta assumendo sempre di più un’importanza strategica per la valorizzazione e la crescita del capitale umano. Una buona offerta formativa permette di trovare un punto di incontro tra le esigenze dell’azienda e la volontà dei professionisti di crescere in termini di conoscenze e competenze.

Una buona offerta formativa nasce dall’ascolto delle diverse esigenze espresse dai professionisti, dall’analisi dei gap di competenza, dai trend emergenti e dalle evoluzioni di mercato, e si sviluppa in un confronto continuo e a più voci per poter arrivare alla definizione della migliore proposta possibile.

AIIA, nel definire, costruire e sviluppare la propria offerta formativa, ricerca ed elabora gli spunti e i suggerimenti del corpo docenti e dei partner, valuta attentamente i feedback dei partecipanti ai corsi, si confronta con le tendenze in atto nelle realtà presidiate dagli altri Institute europei e considera i contributi emersi all’interno dei Comitati e dei Gruppi di Lavoro.

DOCENTIAIIIA da sempre pone una grande attenzione al corpo docenti, un vero asset intangibile, di alta qualità e di solida esperienza. Professionisti eccellenti appartenenti a settori diversi (Audit Manager e Senior Auditor), formatori, consulenti e docenti universitari offrono le loro conoscenze e la loro expertise per lo sviluppo professionale dei soci e non. AIIA seleziona con cura i docenti, all’interno di un processo strutturato e continuo nel tempo, e ne valuta le prestazioni in aula con l’obiettivo di mantenere sempre elevati livelli di qualità e di professionalità. L’obiettivo di AIIA è di far crescere, nel tempo, il proprio corpo docenti, e di creare una vera e propria community, in grado di nutrire e sviluppare il valore della Professione.

METODOLOGIA DIDATTICAI nostri interventi formativi utilizzano l’alternanza e l’integrazione di differenti efficaci metodologie:

Lezioni: momento fondamentale per condividere e consolidare nuove conoscenze, la lezione può assumere, in funzione dell’oggetto di studio e del profilo dei partecipanti, la forma di una lezione frontale o una modalità di insegnamento più interattiva, all’interno della quale il docente agisce da facilitatore del confronto e delle discussioni con e tra i partecipanti.

Esercitazioni: in gruppo o individuali, sono pensate per dare sostanza e per rinforzare i concetti illustrati in aula; sono quindi viste come un immediato momento di verifica dell’apprendimento e del trasferimento delle nozioni teoriche, a sostegno di un’efficace applicazione alla realtà lavorativa.

Business Case: grazie all’analisi e al confronto su casi reali, i partecipanti possono sviluppare la capacità di comprendere e valutare situazioni complesse, di individuare le possibili opzioni e di effettuare le scelte più adeguate alla soluzione dei problemi.

ISOAIIA ha da tempo adeguato le procedure operative agli standard fissati dagli organismi di certificazione di livello internazionale, ottenendo la certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2008 per il settore EA 37: istruzione per la progettazione ed erogazione di servizi formativi in ambito professionale.

La certificazione permette alle aziende di utilizzare i fondi paritetici interprofessionali per accedere a tutti i corsi di formazione AIIA, organizzati in modalità interaziendale, aziendale e Tutoring, e usufruire dei finanziamenti previsti per la formazione continua dei professionisti del settore Auditing.

FORMAZIONE SU MISURA

7Formazione 2018

Ogni realtà organizzativa è caratterizzata da complessità e peculiarità che si riflettono anche sui bisogni di sviluppo del proprio personale. Per questo motivo AIIA offre alle aziende associate programmi formativi su misura che rispondano puntualmente alle specifiche esigenze organizzative e strategiche della Funzione Internal Audit e che permettono la costruzione, nel tempo, di solidi profili professionali.

Progettare e realizzare un intervento ad hoc per l’Internal Audit richiede, da una parte, un bagaglio tecnico-specialistico di alto livello, e, dall’altra, la capacità di leggere la realtà organizzativa e di comprendere le relazioni tra i vari attori che ne fanno parte, inclusa la Funzione Internal Audit. AIIA, grazie ai propri docenti e all’esperienza maturata sul campo, è in grado di fornire questo tipo di expertise a tutto tondo, rappresentando così un vero partner formativo per l’azienda.

I nostri Docenti, infatti, appartengono a importanti realtà aziendali e consulenziali nazionali ed internazionali e sono in grado di affiancare e sostenere la Committenza nell’identificazione di esigenze formative - anche per portare in azienda le best practice internazionali - e nella proposta di un’adeguata risposta, in linea con la strategia aziendale e il ruolo dell’Internal Audit nell’organizzazione.

In questo modo ogni intervento diventa un’opportunità di apprendimento per i partecipanti in aula, ma anche per l’intera Funzione Internal Audit e per l’organizzazione nel suo complesso.

I nostri interventi in aula adottano l’approccio dell’organizational learning, rendendo i partecipanti protagonisti del proprio apprendimento, coinvolgendoli in esercitazioni di gruppo e discussioni guidate.

Grazie alla collaborazione tra Internal Audit e Docenti AIIA, è possibile valorizzare il patrimonio di esperienze e competenze dei clienti affinché l’impegno in apprendimento sia un volano per lo sviluppo della Funzione Internal Audit e contribuisca al raggiungimento degli obiettivi di business.

Nei corsi che progettiamo ed eroghiamo su misura:

• i bisogni formativi sono valutati insieme al Responsabile e al Team di Audit in modo da formulare progetti efficaci e mirati, utilizzando le soluzioni didattiche più adeguate

• i partecipanti sono omogenei per esigenze e seniority, facilitando così l’apprendimento e la possibilità di applicare quanto appreso al contesto lavorativo quotidiano

• i costi formativi vengono ottimizzati e l’impegno calibrato sulla base delle reali esigenze.

Ogni nostro intervento si distingue per:

• Assessment iniziale

• Contenuti innovativi

• Case Study

• Role Play

• Modellamento di Best Practice.

AUDIT TUTORING & MENTORING

9Formazione 2018

L’Audit Tutoring è un servizio finalizzato al supporto di Internal Auditor nella fase di disegno e start-up della Funzione. Grazie all’affiancamento da parte di un professionista Senior, verranno fornite le competenze fondamentali, necessarie per svolgere l’attività di Internal Auditing in maniera efficace e in linea con gli Standard della Professione e le best practice, in una modalità pratica e concreta.

In particolare il percorso di accompagnamento ha l’obiettivo di:

• approfondire gli Standard IPPF, il framework internazionale di riferimento per l’attività di Internal Auditing, e fornire gli elementi di background professionali necessari per lo svolgimento dell’attività di Auditing

• esaminare in maniera critica il processo di Internal Auditing fornendo gli elementi e le conoscenze per determinare cosa verificare e come valutare i punti di forza e di debolezza del Sistema di Controllo Interno dell’organizzazione

• fornire tutti i dettagli per lo sviluppo di un programma di Audit e per la sua realizzazione

• ripercorrere le varie fasi del processo di Auditing fornendo suggerimenti per completare i vari step in modo efficace ed efficiente

• preparare la funzione ad un processo di Quality Assessment Review.

L’intervento di Audit Tutoring viene progettato a valle di un’analisi dei bisogni e una valutazione dell’as-is; attraverso moduli formativi (normalmente due giornate iniziali più due di follow up collocato a circa 3 settimane di distanza) vengono affrontate le seguenti tematiche:

PRIMO MODULO:• il Sistema di Controllo Interno

• il Framework della Professione di Internal Auditor (IPPF)

• le relazioni tra l’IA e il Management

• le relazioni tra l’IA e gli altri attori della Corporate Governance

• la pianificazione dell’incarico

• la condivisione dei risultati

• il follow up e la chiusura delle azioni.

SECONDO MODULO (FOLLOW UP):• stesura del manuale di Audit

• supporto alla nuova Funzione per l’implementazione del Piano di Audit Risk-Based e l’avvio/esecuzione degli interventi

• verifica di apprendimento: discussione risultati e chiarimenti

• valutazione conformità della Funzione e opportunità di miglioramento.

A valle di questa fase, laddove venissero rintracciati ulteriori necessità di supporto, AIIA propone un percorso di Audit Mentoring, volto ad un accompagnamento mirato nelle fasi di avvio delle attività. Grazie a questo intervento gli Internal Auditor avviano una partnership collaborativa di apprendimento e crescita con un Docente altamente qualificato (Mentor), in cui quest’ultimo sostiene la crescita della Funzione attraverso il trasferimento delle proprie esperienze di successo.

ALTA FORMAZIONE

I corsi di Alta Formazione di AIIA da sempre coinvolgono gli Internal Auditor in un processo di apprendimento e specializzazione che sostiene lo sviluppo professionale. AIIA ha sviluppato percorsi finalizzati all’acquisizione e allo sviluppo di particolari competenze in determinati settori tecnici e professionali, utili ad un approfondimento e/o coerenti con una riqualificazione professionale.

11Formazione 2018

Il Diploma in “Controllo e Internal Auditing” è un percorso formativo di Qualificazione finalizzato a fornire ai partecipanti una base completa delle conoscenze e competenze richieste per sviluppare al meglio la propria carriera di Internal Auditor.

Un percorso teorico/pratico che affronta tematiche di Internal Auditing, Risk Management, Control Management e Corporate Governance, essenziali per lo svolgimento di un’efficace attività di Auditing.

Con l’obiettivo di presentare un’offerta formativa in linea con le più recenti istanze della Professione, i contenuti del Diploma sono costantemente aggiornati, integrando le attuali best practice metodologiche con il più innovativo know-how specialistico, sviluppato a livello internazionale dall’Institute of Internal Auditors e declinato da AIIA sulla base delle esigenze del contesto italiano (di normativa e di mercato).

L’edizione 2018-2019 prosegue nella logica di personalizzazione del percorso formativo. I partecipanti potranno scegliere tra due Specializzazioni in base al proprio settore di provenienza: Finanziario & Assicurativo o Manifatturiero & Servizi.Ambedue le specializzazioni affronteranno, attraverso 2 moduli formativi della durata di 2 giornate d’aula ciascuno, tematiche di Risk Management e Fraud Audit con un focus sulle esigenze specifiche di settore.

Come per l’edizione precedente, il Diploma permette di mettere in pratica e alla prova le conoscenze acquisite al termine dell’iter formativo attraverso la partecipazione a un Business Game.

Il conseguimento del Diploma rappresenta per le aziende la garanzia di competenza per i propri Internal Auditor ed è inoltre un’ottima preparazione per coloro che desiderano intraprendere il programma di Certificazione Internazionale CIA – Certified Internal Auditor.

Il Diploma è composto da un percorso caratterizzante (6 moduli didattici) e una specializzazione (Finanziario & Assicurativo o Manifatturiero & Servizi) per un totale di 14 giornate di formazione, alle quali si possono aggiungere le 2 giornate del Business Game.

IL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA SARÀ GARANTITO DAL SUPERAMENTO DI UN ESAME (MULTIPLE CHOICE TEST).

DIPLOMA IN CONTROLLO E INTERNAL AUDITING

ROMA, 7a edizioneDal 6 Aprile 2017

ALTA FORMAZIONE

Informazioni dettagliate saranno fornite sul sito http://www.aiiaweb.it/diploma-controllo-e-internal-auditing e con specifiche comunicazioni.

MODULO 1 (2 giornate)La Governance aziendale, la gestione del rischio e il Sistema di Controllo Interno

MODULO 2 (4 giornate) L’attività di Auditing: pianificare l’attività, gestire gli incarichi e migliorare la qualità

MODULO 6 (1 giornata) Case Study. Sessione di follow-up

MODULO 7 – SPECIALIZZAZIONIFinanziario & Assicurativo (4 giornate)Manifatturiero & Servizi (4 giornate)

MODULO 5 (1 giornata) IT e Internal Audit

MODULO 3 (1 giornata) Strumenti e tecniche di comunicazione nell’Audit

MODULO 4 (1 giornata) La gestione dell’impresa e l’Audit: strumenti e conoscenze specifiche

BUSINESS GAME (opzionale) - (2 giornate)Dall’universo di Audit all’esecuzione di un incarico

12 Formazione 2018

In uno scenario in continua trasformazione e caratterizzato da una forte instabilità, i sistemi di Corporate Governance si sono profondamente evoluti e al Management è sempre più richiesto di concentrarsi sull’identificazione e la gestione dei rischi di business. In questo scenario, le competenze richieste all’Internal Auditor e alle Funzioni di Controllo diventano sempre più articolate e complesse.

Il Diploma in Risk Management per le Funzioni di Controllo, giunto alla sua terza edizione, presenta i temi del Risk Management in un’ottica descrittiva e di applicazione pratica. Il Diploma rappresenta una garanzia di formazione di alto livello sul Risk Management, inteso come lo strumento di controllo idoneo ad affrontare, in maniera consapevole e metodica, la complessità in cui le diverse imprese sempre più sono destinate a operare.

Il Diploma in Risk Management per le Funzioni di Controllo ha l’obiettivo di:

• sostenere lo sviluppo di professionisti interessati ad acquisire specifiche competenze utili per operare con autorevolezza in ambito Risk Management, Risk Assessment e valutazione della idoneità dei controlli interni

• trasferire strumenti, tecniche ed esperienze e attivare un confronto fra culture aziendali diverse

• comprendere e valorizzare le relazioni tra il processo di gestione dei rischi e gli altri processi chiave di impresa.

Il Diploma in Risk Management per le Funzioni di Controllo si compone di 3 moduli formativi sviluppati in 7 giornate d’aula:

DIPLOMA IN RISK MANAGEMENT PER LE FUNZIONI DI CONTROLLO

MODULO 1 La Governance della Complessità: gestire un’organizzazione moderna, tra incertezza e rischio (2 giornate)

• Il rischio e le sue accezioni• Pericoli, vulnerabilità, gli scenari dei possibili

eventi• L’incertezza e il suo governo. Gestione delle

informazioni e controllo• Incertezza e Compliance• Strategic Risk Approach

• L’analisi dei rischi – tra scienza e pratica• “Risk Appetite” e “Risk Tolerance”, come

quantificarle a seconda dei contesti di rischio: decisioni e conseguenze

• BIA: un caso particolare di valutazione dei rischi

• Il fattore umano nei processi aziendali: rischi e opportunità

MODULO 1 (2 giornate)La Governance della Complessità: gestire un’organizzazione moderna, tra incertezza e rischio

MODULO 2 (2 giornate) L’altra faccia del Controllo di Gestione: conoscere i processi e controllare il rischio. Il ruolo del Sistema dei Controlli Interni

MODULO 3 (3 giornate) Conoscere i rischi per conoscere il proprio business: come ridurre i fattori di debolezza aumentando le probabilità di successo

13Formazione 2018

MODULO 2L’altra faccia del Controllo di Gestione: conoscere i processi e controllare il rischio. Il ruolo del Sistema dei Controlli Interni (2 giornate)

MODULO 3Conoscere i rischi per conoscere il proprio business: come ridurre i fattori di debolezza aumentando le probabilità di successo (3 giornate)

• L’incertezza nelle diverse aree della Governance

• Corporate Culture, Compliance Culture e Risk Culture (etica, ruoli e comportamenti)

• La valutazione delle diverse categorie di rischio e il “ranking”

• Governance, Sistema dei Controlli Interni, responsabilità nella gestione dei rischi

• Gestire i rischi – il Framework COSO e il Framework ISO 31000, due filosofie a confronto

• Il funzionamento del Sistema dei Controlli Interni

• Processi Aziendali. Caratteristiche e rappresentazione

• Misurare l’efficacia dei processi: Approccio Qualitativo e Approccio Quantitativo (matematico/statistico)

• Gestione della comunicazione efficace risk-oriented

• I rischi operativi• I rischi connessi all’Outsourcing dei processi• Il Rischio IT• L’Internal Auditing sulle funzioni di 2° livello

(Compliance e Risk Management)• I rischi di Supply Chain

• Il Rischio di Credito• Market Risk (Rischio di Tasso, Cambio e

Liquidità)• Il Rischio di Frode• Il Rischio Reputazionale

IL CONSEGUIMENTO DEL DIPLOMA SARÀ GARANTITO A FRONTE DELLA FREQUENZA ATTIVA (CON LA PARTECIPAZIONE ALLE ESERCITAZIONI) ALLE GIORNATE DEL CORSO E DAL SUPERAMENTO DI UN ESAME BASATO SU DOMANDE IN FORMA MULTIPLE CHOICE.

Informazioni dettagliate saranno fornite sul sito http://www.aiiaweb.it/diploma-di-risk-management-le-funzioni-di-controllo e con specifiche comunicazioni.

MILANO, 2a edizioneDal 10 Maggio 2017

Diploma inRisk Management

per le Funzionidi Controllo

ALTA FORMAZIONE

14 Formazione 2018

Il progetto formativo proposto da AIIA e AODV231 consolida l’esperienza acquisita in 16 edizioni del Percorso di Specializzazione per Responsabili della Vigilanza ex D.lgs. 231/01, nato nel 2009 e divenuto negli anni il programma di riferimento per i professionisti del settore.

Arrivati ad una maggiore maturità della normativa, nel programma vengono bilanciate in maniera nuova e aggiornata la componente teorica e quella pratica, con un maggiore spazio dedicato alla discussione in aula di casi pratici, anche di dominio pubblico; in questo modo, si offrono ai partecipanti strumenti di lavoro specifici, e concretamemente applicabili, di questo ambito normativo particolarmente ampio e soggetto a continue evoluzioni.

Il nuovo corso di specializzazione, in programma sia a Milano che a Roma, si sviluppa in 6 giornate, suddivise in 2 aree tematiche focalizzate sui diversi aspetti del D.lgs. 231/01:

• il D.lgs. 231/01: aspetti legali ed elementi di inquadramento in termini di responsabilità amministrativa degli enti, OdV, catalogo dei reati presupposto e MOG - 2 giornate

• l’OdV: il ruolo e le responsabilità, i requisiti, le attività, il rapporto con gli altri organi societari e di controllo, i flussi informativi a supporto del Modello - 4 giornate.

Il know-how e le competenze eterogenee dei docenti rappresentano la chiave del successo del percorso e aiutano i partecipanti ad acquisire un bagaglio di conoscenze facilmente trasferibile nel proprio contesto lavorativo. I feedback costanti e la risposta a esigenze di approfondimento nate durante il percorso favoriscono l’apprendimento concreto e lo scambio di esperienze tra i partecipanti.

PERCORSO DI SPECIALIZZAZIONE PER RESPONSABILI DELLA VIGILANZA EX D.LGS. 231/01

Informazioni dettagliate saranno fornite sul sito http://www.aiiaweb.it/percorso-di-specializzazione-responsabili-della-vigilanza-ex-D.lgs-23101 e con specifiche comunicazioni

MODULO 2 (4 giornate)L’Organismo di Vigilanza: il ruolo, i requisiti, le attività, le responsabilità

MODULO 1 (2 giornate)Area legale e governance aziendale

Corso dispecializzazioneper responsabili

della Vigilanzaex D.Lgs. 231/01

ALTA FORMAZIONE

MILANO, dal 14 giugno ROMA, dal 29 settembre

Edizione 2017

In collaborazione con:

Internalaudit

MASTER 2017-2018

V EDIZIONE

FORMAZIONE A CATALOGO

La formazione a catalogo è da sempre ideata e progettata sulla base dell’ascolto delle esigenze formative espresse direttamente dai Team di Internal Audit di aziende clienti e grazie al continuo confronto con il nostro Technical Center. Ogni corso a catalogo è disegnato con l’obiettivo di garantire aggiornamento e sviluppo delle skill specifiche richieste dal ruolo di Internal Auditor.

17Formazione 2018

Una Funzione Internal Audit costruita, gestita e fatta operare secondo le logiche più moderne, efficaci ed efficienti, sempre nel rispetto degli Standard della Professione, rappresenta un insostituibile valore aggiunto per l’impresa, per gli stakeholder, per gli Enti Istituzionali di Gestione e Controllo.

Essa svolge un ruolo di significativa valenza per la messa a punto del sistema di governo dell’impresa, affinché questa disponga di una ragionevole garanzia per il conseguimento dei suoi obiettivi strategici, operativi e di compliance legislativa.

Per evitare errori o più in generale impatti negativi sulla gestione aziendale, gli Internal Auditor si devono ispirare agli Standard della Professione di Internal Auditor che rappresentano la best practice di riferimento a livello internazionale.

La Funzione Internal Audit e le aspettative di Corporate GovernanceL’analisi del contesto, le aspettative dei “clienti”, i rischi e le opportunità da gestire

L’ottimizzazione della Funzione: la collocazione organizzativa, la struttura e il dimensionamento quali/quantitativo della FunzioneGli strumenti di “governo” della Funzione (indicatori, obiettivi specifici, sistemi di misurazione delle performance della Funzione, MBO)

Il processo di Audit integrato nel processo manageriale: definizione dei “momenti” in cui il RIA deve interagire con le scelte strategiche d’azienda, la creazione del valore con il contributo dell’Internal Audit

Impostare e realizzare la Risk Analysis,

predisporre la proposta di piano di Audit

I presupposti del piano di Audit e le tecniche di selezione dell’intervento: le priorità dell’attività diAudit in linea con gli obiettivi dell’organizzazioneL’ottimizzazione dell’attività di Audit Risk-Based, Audit di compliance e di antifrode nel 2015 (i compiti di IA contesto del D.lgs. 231/01, L. 262/05, D.lgs.81/08, D.lgs.196/03, ecc.)

Un approccio sperimentale per misurare gli effetti economico finanziari del “buon governo” aziendale e dell’attività di Internal Auditing

Adozione di un processo periodico di monitoraggio e valutazione (interna ed esterna): Quality Assurance

La gestione di attività di Auditing all’estero

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• costruire il focale ruolo del Responsabile di Funzione• costituire e/o implementare, organizzare e/o riorganizzare la

Funzione IA• costruire/promuovere la Risk Analysis, sulla cui base elaborare il

Piano di Audit Risk-Based orientato alle strategie dell’impresa• impostare la valutazione periodica del Sistema di Controllo

Interno• gestire e ottimizzare le attività di Reporting agli Enti Istituzionali di

Gestione e Controllo.

CONTENUTI

ROMA 5 - 6 giugno

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditGOVERNO E CONDUZIONE DELLA FUNZIONE DI INTERNAL AUDIT

DESTINATARI Il corso si rivolge ai Responsabili Internal Audit e ai Professionisti e/o Consulenti incaricati di progettare, sviluppare e monitorare Sistemi di Controllo Interno e di gestione dei rischi.

18 Formazione 2018

Il Piano di Audit: obiettivi e finalitàIndividuazione dell’universo di Audit ed elaborazione di indici di complessità

Elementi di Risk Assessment ai fini del Piano di AuditMetodologie di Risk Scoring e identificazione dei rischi (rischi interni, rischi esterni)

Definizione della strategia di copertura di Audit ed elaborazione di indici di “Audit Coverage”

Definizione dei fabbisogni di risorse e allocazione in base alla prioritizzazione degli interventi

Integrazione tra le Funzioni di ControlloDefinizione di una tassonomia di riferimento e di una base informativa comune

Condivisione di metodologie integrate di esecuzione e/o raccordo delle verifiche, che permettano alle Funzioni di Controllo l’utilizzo dei delivery e/o flussi informativi delle altre Funzioni di Controllo

Disegno delle modalità di coordinamento e flussi informativi utilizzabili in ottica di integrazione

Definizione di strumenti condivisi tra le Funzioni di Controllo

Case 1: individuazione e pesatura dei fattori di rischio con approcci tradizionali e sistemici

Case 2: allocazione delle risorse disponibili in base alla prioritizzazione degli interventi

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di: • produrre e documentare un Risk Assessment• produrre e documentare un piano di Audit Risk-Based• sviluppare una vera e propria integrazione tra i vari attori del

Sistema di Controllo Interno al fine di massimizzare le attività di verifica e controllo svolte dai diversi attori.

CONTENUTI

DESTINATARI Il corso si rivolge ai Responsabili delle Funzioni Internal Audit e agli Internal Auditor esperti che collaborano alla predisposizione del Piano di Audit.

L’attività di pianificazione, volta alla redazione di un piano di Audit pluriennale, si concretizza nell’applicazione di metodologie che, partendo da un’analisi delle aree di rischio aziendali e tenendo in considerazione la disponibilità limitata di risorse, permettono di identificare le aree di priorità in coerenza con gli obiettivi e le strategie aziendali. Inoltre, come previsto dagli Standard IPPF e dalle best pratice, le diverse Funzioni di Controllo si coordinano per definire una base informativa e una tassonomia comune, condividere una metodologia e definire strumenti di integrazione, al fine di garantire una corretta copertura delle aree di rischio e minimizzare la duplicazione delle attività.

Gli Internal Auditor devono, quindi, affinare le proprie conoscenze delle metodologie di Risk-Based Auditing per stendere un piano efficiente.

ROMA 5 - 6 marzo

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditDAL RISK ASSESSMENT AL PIANO DI INTERNAL AUDIT: LA GESTIONE DELLA FUNZIONE

19Formazione 2018

Il ruolo dell’Internal Auditor ha subito nei recenti anni una profonda evoluzione. Anche a seguito di nuove esigenze di “Control Governance”, generate da alcuni scandali finanziari ma anche dal nuovo contesto normativo e regolamentare in essere.Le Funzioni Internal Audit sono chiamate a gestire con grande attenzione il sistema di relazioni interne e devono riuscire a sostituire la rinnovata autorità, attribuita loro dai “Regulators”, con una sempre maggiore autorevolezza. Il ruolo si è così evoluto da mero controllore ex post ad attore della strategia aziendale. La Funzione deve inoltre confrontarsi anche con nuovi interlocutori interni quali le Funzioni di Risk Management e le Funzioni di Compliance.Il dialogo, quindi, con le altre funzioni aziendali è cresciuto, ma per migliorare standing e visibilità sono necessari altri sforzi. In quest’ottica, per ottenere un riconoscimento pieno del proprio ruolo, l’Internal Audit può e deve utilizzare al meglio gli strumenti di comunicazione, con l’obiettivo di far comprendere al Management e al resto dell’organizzazione che l’Internal Auditor è sempre più un partner strategico per il raggiungimento degli obiettivi aziendali.

La Comunicazione nel MarketingLa Comunicazione come arte

Gli strumenti della comunicazione: auditivi, visivi e audiovisivi applicati all’Audit. Come comunicare efficacemente per fornire risultati concreti

Il Neuromarketing: i quattro quadranti

La vendita dei vantaggi

L’approccio strategico

La comunicazione sistemica

Come misurare i risultati della sola comunicazione

Marketing della Funzione Internal AuditAssessment della situazione iniziale e obiettivi da raggiungere

Come presentarsi e cosa presentare al Top Management aziendale e agli stakeholder

Fare Audit: rapporti con gli auditati day by day. Sfide, insidie e successi

Le “armi” dell’Internal Audit: competenze tecniche e soft skill

L’importanza del feedback (satisfaction survey)

Come strutturare le presentazioni in staff meeting delle direzioni

Il processo di Marketing Management dell’Audit:

gli aspetti organizzativi

la generazione dell’idea

la selezione delle idee

lo sviluppo e la sperimentazione del concetto di report di Audit

Spunti di miglioramento e tool (internal audit newsletter, intranet aziendale)

Il corso ha l’obiettivo di:• identificare le possibili azioni che l’Internal Audit deve mettere

in atto al fine di comunicare internamente in maniera efficace ed efficiente il proprio ruolo, gli ambiti di responsabilità e le modalità con cui crea valore

• definire come presentarsi e cosa presentare al Top Management e agli stakeholder; comprendere che comunicare correttamente è creare valore

• capire e identificare chi sono gli stakeholder per trasmettere il valore aggiunto portato dall’Internal Audit.

CONTENUTI

DESTINATARI Il corso si rivolge ai Responsabili Internal Audit e Audit Manager che desiderano migliorare il proprio posizionamento e la visibilità all’interno del Gruppo e nei confronti del Top Management.

MILANO 1 ottobre

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditMARKETING DELLA FUNZIONE INTERNAL AUDIT: POSIZIONAMENTO E VALORIZZAZIONE DELLA FUNZIONE IA NELL’ORGANIZZAZIONE

20 Formazione 2018

Introduzione alla statistica e al campionamento statisticoFondamenti della statistica

Distribuzione normale e binomiale

Tipi di campionamento: statistico e non statistico, per attributi e per variabili

Formule e tabelle di calcolo – limitazioni e vantaggi delle formule approssimate

Applicazioni della statistica di baseAnalisi dei casi di non-conformità/errori con proiezione della misura effettiva di queste differenze in una popolazione di registrazioni

Esempi con l’uso di applicazioni IT specializzate

Trattamento dei casi reali (Nota: i partecipanti sono invitati a presentare casi ed esigenze effettive)

Estensioni della statistica di baseTest delle ipotesi che condizionano l’uso dei metodi statistici

Verifiche di omogeneità di campioni e popolazioni

Uso delle distribuzioni t, F, Chi quadrato

Distribuzione di Poisson: principi ed utilizzo

Correlazione lineare

Analisi conoscitive e predittive e ricerca di anomalie/frodi:Funzionalità dei CAAT

Ricerca di anomalie

Serie temporali e inferenza

Analisi di Benford: tipologie di test, condizioni d’utilizzo, valutazione dei risultati, analisi comparative

Metodi di discriminazione e classificazione dei dati

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• stabilire se un numero elevato di registrazioni o di documenti

rispondono a requisiti di esattezza o conformità, senza la possibilità di verifiche complete

• valutare la presenza o l’entità di singolarità o eccezioni all’interno di un insieme di casi, dati o documenti

• dare un giudizio sulla validità dei criteri o dei calcoli statistici presentati da altri

• introdurre all’impiego degli strumenti di supporto statistico comunemente a disposizione (funzioni statistiche dei fogli elettronici e dei CAAT).

CONTENUTI

La statistica non stabilisce le cause delle non-conformità o il motivo di fondo di risultati strani o inattesi. Tuttavia una adeguata conoscenza dei fondamenti, delle logiche e delle limitazioni/approssimazioni permette di valutare l’attendibilità di questi risultati e di pianificare ulteriori verifiche o approfondimenti.

Poiché l’Auditor impegna la propria professionalità e credibilità sui risultati dei processi statistici che sceglie o accetta di applicare, deve esser in grado di valutare con esattezza il rischio e deve saper comunicare correttamente i risultati ottenuti. Se i dati, i fatti da valutare/stabilire, oppure le condizioni, il tempo, le risorse a disposizione richiedono di modificare l’approccio o i trattamenti, occorre saper quantificare l’impatto di questi cambiamenti.

ROMA 20 - 21 marzo

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditSTRUMENTI STATISTICI PER L’INTERNAL AUDITING

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor

e a Professionisti nell’ambito del Controllo, che desiderano avere una

comprensione precisa dell’estensione delle garanzie e previsioni di tipo

statistico o desiderano introdurre, o estendere, l’uso della statistica a

previsioni e analisi di indagine.

21Formazione 2018

I reparti informaticiRuolo, caratteristiche e connotazione organizzativa

Criticità e problemi tipici

Elementi per la definizione del perimetro degli interventiArea tecnica (progettualità applicativa, controlli di autorizzazione, controlli di sicurezza)

Area organizzativa (segregazione dei ruoli, pianificazione, supporto utente)

Area di governance (conformità, supporto del business, continuità operativa)

Rischio e controllo in ambito informaticoMetodi e criteri di impiego di framework avanzati

Ottiche di valutazione e di priorizzazione dei vantaggi e dei rischi

Uso degli indicatori

Corretto grado di autonomiaValutazione dei contenuti tecnici

Quantificazione e qualificazione delle integrazioni necessarie

Ottenimento dei dati informatizzati

Non tutti gli interventi IT richiedono sensibilità o conoscenza tecnica specializzata. Alcuni interventi in organizzazioni e assetti sufficientemente stabili, o di verifica della conformità e della corretta gestione complessiva delle ITC, possono essere eseguiti anche da non tecnici.

Analogamente, verifiche funzionali del supporto informatico ai processi di business possono essere eseguiti da personale che non metta, per sua cultura, in primo piano gli aspetti tecnici. Le difficoltà si possono presentare quando la copertura, la conformità o gli aspetti di Controllo Interno da esaminare richiedono una sensibilità tecnica adeguata.

Il corso ha l’obiettivo di:• definire l’ambito di intervento più appropriato, coerentemente

con le conoscenze tecniche e la sensibilità dell’Auditor, per eseguire interventi in maniera professionale

• dimostrare l’uso corretto di framework IT avanzati (COBIT)• sensibilizzare l’Internal Auditor in modo da permettere una

corretta valutazione e coordinamento dell’eventuale supporto.

CONTENUTI

MILANO 28 febbraio

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditIT PER NON IT AUDITOR

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor non informatici che desiderano approfondire le tematiche connesse all’Information Technology.

22 Formazione 2018

Cos’è e come si definisce una strategia di analisi dati

Strategia e Knowledge Discovery System

Principali strumenti di analisi univariata

Principali strumenti di analisi multivariata

Principi di Data Mining

Tecniche di visualizzazione di dati

Classificazione, cluster e profili

Elementi di Text Mining

Analisi di un caso pilota

Definizione pratica della strategia

Organizzazione e raccolta dei dati

Linee guida per la selezione delle tecniche

Come valutare i risultati delle analisi

Stesura del piano di verifica

Il corso ha i seguenti obiettivi:• presentare il principio della strategia di analisi• introdurre il concetto di Knowledge Discovery System• illustrare le tecniche statistiche di base (campionamento,

regressione, analisi della varianza, ecc…)• illustrare alcune delle principali tecniche di data mining (cluster,

rappresentazioni su piani fattoriali, individuazioni di pattern)• introdurre l’utilizzo del Text Mining • definire una strategia su un caso concreto (proposto dai

partecipanti), illustrando l’utilizzo delle varie tecniche.

CONTENUTI

I database aziendali negli ultimi vent’anni sono costantemente cresciuti, mettendo a disposizione dell’Auditor una quantità di informazioni che per natura, tipologia ed estensione pongono all’attenzione nuovi rischi e nuove opportunità di indagine.

Di pari passo, anche le tecniche di analisi statistica e data mining a disposizione dell’Internal Auditor sono aumentate, sia per complessità che per capacità di elaborazione.La sfida è quindi che l’Auditor sia in grado di orientarsi in questo orizzonte, senza perdere di vista la natura e la specificità del suo lavoro.

Il corso offre un approccio che ricorre a strategie di analisi in cui più tecniche e metodologie diverse concorrono a fornire una conoscenza sempre più approfondita del fenomeno in esame, guidando l’Auditor fino all’attività di verifica vera e propria.

MILANO 29 - 30 maggioROMA 10 - 11 ottobre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditSTRATEGIE DI ANALISI DATI PER GLI INTERNAL AUDITOR

DESTINATARI Il corso si rivolge a Professionisti che

desiderano sviluppare le proprie competenze di strategie di analisi dati

e data mining.

23Formazione 2018

Ruolo del Continuous AuditingContinuous Auditing, Continuous Monitoring e Continuous Assurance

Benefici e rischi del Continuous Auditing

Introduzione alla pianificazione, attuazione ed esercizio del Continuous Auditing

Disegno dei controlli e risposta ai findingsProgetti pilota: approcci, tempi, risorse, risultati, indicazioni

Pacchetti informatici di supporto – caratteristiche e modalità d’uso

Metodi euristici recenti o nuovi di indagine, loro impiego

Il processo di Continuous Auditing contribuisce a garantire la conformità alle politiche e procedure aziendali. In molti casi, questo sistema può operare come strumento di «allarme» per individuare preventivamente aspetti critici del Sistema di Controllo Interno. L’uso implicito di strumenti automatizzati permette anche l’applicazione di nuove tecniche di analisi euristica in grado di evidenziare l’esistenza di problemi nascosti o non anticipati.

Il processo di Continuous Monitoring permette, invece, di avere una visibilità real time del corretto funzionamento e dei problemi dei processi operativi o di business dal punto di vista del manager.

Il collegamento e l’osmosi di approcci tra i due processi arriva in profondità, a tal punto che in determinati casi gli strumenti automatizzati possono essere i medesimi, impiegati con ottiche e scopi diversi, ma sempre con l’obiettivo di minimizzare i tempi di intervento e le conseguenze di errori, di non conformità e di potenziali frodi.

Appare evidente il vantaggio che le organizzazioni possono trarre dall’introduzione di approcci di questo tipo, in termini di risparmi diretti e di minori problemi dei sistemi operativi e di quelli di controllo.

Il corso ha l’obiettivo di:• incrementare l’efficacia delle attività di Audit per il monitoraggio

continuo del Sistema di Controllo Interno• valutare possibilità, requisiti, vantaggi e condizioni per introdurre

o utilizzare il Continuous Auditing & Continuous Monitoring nelle proprie aziende

• sfruttare i sistemi informativi disponibili• accrescere la capacità e le competenze degli Auditor e del

Management.

CONTENUTI

ROMA 16 maggio

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditCONTINUOUS AUDITING & CONTINUOUS MONITORING

DESTINATARI Il corso si rivolge agli Auditor interni ed esterni che desiderano informarsi sugli sviluppi del Continuous Auditing e del Continuous Monitoring come strumento di efficienza per un monitoraggio continuo.

24 Formazione 2018

Evoluzione dei Sistemi di Controllo Interno e dell’attività Internal Auditing

Evoluzione del SCIGR e principali framework/modelli di risk/control assessment

L’Internal Auditing tra assurance e consulenza

Standard/documenti nazionali e internazionali di riferimento

Il framework di valutazione del SCIGR

L’assurance sul disegno e sul funzionamento del Sistema di Controllo InternoLa metodologia di valutazione integrata del SCIGR

Il modello analitico e gli elementi di valutazione

Gli strumenti di rilevazione-misurazione quantitativa degli elementi del modelloLa formulazione delle valutazioni

I punti di contatto della metodologia operativa con i principali modelli internazionali (ERM, COSO, COBIT)

CASE 1: Processo di gestione incassi creditiIndividuazione degli obiettivi di controllo aziendali, dei controlli e degli attributi di valutazione

Utilizzo di strumenti di rilevazione

Valutazione del disegno dei controlli

Sviluppo di Audit Program

Valutazione del funzionamento

CASE 2: Processo di gestione degli acquistiIndividuazione degli obiettivi di controllo aziendali, dei controlli e degli attributi di valutazione

Utilizzo di strumenti di rilevazione

Valutazione del disegno dei controlli

Le specifiche valutazioni per gli ambiti di interesse del CdA, dell’Organismo di Vigilanza e del Dirigente Preposto

Il corso ha l’obiettivo di:• illustrare una metodologia operativa, coerente con i principali

framework di riferimento (ERM, COSO, ecc.)• illustrare gli strumenti di rilevazione e misurazione quantitativa del

livello di adeguatezza del modello• fornire strumenti di immediato utilizzo pratico.

CONTENUTI

Il Sistema di Controllo Interno (SCIGR) è un insieme di regole, procedure e strutture organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell’impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati.

Nell’attuale contesto economico le imprese devono dotarsi di strumenti atti a fornire una corretta valutazione qualitativa dello SCIGR.

La costruzione di un buon Sistema di Controllo Interno è fondamentale tanto quanto la sua manutenzione e la sua valutazione periodica in termini di affidabilità, sia sotto il profilo del disegno che del funzionamento dello stesso.

MILANO 8 - 9 maggioROMA 13 - 14 novembre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditMETODOLOGIA DI VALUTAZIONE DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor con

almeno 2 anni di esperienza nel ruolo e ai soggetti coinvolti a vario titolo nel processo di progettazione, definizione

e valutazione del SCIGR (ad esempio componenti di organi quali Collegio Sindacale, Comitato per il Controllo

Interno, Organismo di Vigilanza ai sensi del D.lgs. 231/01, personale delle Funzioni Risk Management, Dirigente

Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ecc.)

25Formazione 2018

Introduzione

La fase di ricerca delle ideeStimolare la creatività

Strutturare l’invenzione

Utilizzare i riferimenti normativi e procedurali

Utilizzare i riferimenti interni

Utilizzare il benchmarking (competitivo, funzionale, globale)

La fase di selezione delle ideeAccertare la fattibilità

Valutare i costi e i benefici

La fase di organizzazione degli argomentiStandardizzare (le categorie della variazione)

Assicurare la completezza (la regola delle 5 domande)

La fase di discussioneProgettare la discussione

Facilitare la condivisione

La fase di memorizzazioneOttimizzare i flussi interni

Assicurare la riusabilità

Misurare i risultati

Obiettivi e tematiche fondamentali del follow-upI controlli e la mitigazione dei rischi

La misurazione dei risultati

I 4 elementi chiave da progettare

La classificazione delle azioni correttiveLa valutazione del sistema di controllo

La criticità dei rilievi

I tempi e le responsabilità di realizzazione del piano di azioni

L’organizzazione delle attività di follow-upAutocertificazione e indipendenza

Rotazione e continuità operativa

Gli strumenti di follow-upIl database delle azioni correttive

La gestione documentale

Il reportingFormato

Tempi

Mittenti e destinatari

Condivisione ed escalation

Conclusioni

La possibilità per l’Internal Auditor di creare valore aggiunto e di stimolare la percezione del proprio apporto, anche in termini di consulenza, passa fortemente attraverso la capacità di proporre soluzioni valide in sede di raccomandazioni.

Nel corso verrà quindi presentata una metodologia sviluppata per guidare in modo semplice l’identificazione, la valutazione e la proposta delle raccomandazioni, scomponendone l’intero ciclo di vita in cinque fasi che vanno dalla ricerca delle idee alla valutazione della loro efficacia oltre a fornire una guida completa alla progettazione e realizzazione delle attività di follow-up.

Il corso si propone in particolare l’obiettivo di:• illustrare un modello integrato, che non trascuri gli aspetti di

comunicazione efficace delle raccomandazioni• promuovere un approccio orientato al miglioramento, che

si fonda sulla misurazione del contributo reale apportato all’organizzazione

• illustrare le attività di follow-up nell’ambito dell’Internal Audit, a partire dall’esame degli Standard Professionali e delle problematiche più comuni che si incontrano in fase di esecuzione

• presentare un modello che consenta di distinguere e analizzare gli elementi fondamentali che compongono l’attività di follow-up.

CONTENUTI

MILANO 21 - 22 marzoROMA 6 - 7 novembre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditLE RACCOMANDAZIONI DI AUDIT: DALLA RICERCA DELLE IDEE AL MONITORAGGIO DELLE AZIONI

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor, Audit Team Leader e Audit Manager e Responsabili Internal Audit.

26 Formazione 2018

Ruolo dell’Internal AuditorFunzioni e responsabilità

Assurance e consulenza

Aspettative del Management

Corporate Governance

Standard per la pratica professionale

Elementi di background professionale

L’intervista: preparazione ed esecuzione

L’Auditing in ottica di ”analisi dei processi”: vantaggi, caratteristiche e tecniche di rappresentazione

L’Auditing ed il Risk AssessmentLa gestione dei rischi

Principi basilari di Controllo Interno

Analisi framework di controllo: COSO-ERM

Risk-Based Audit: peculiarità e metodologie operative

Il processo di Internal AuditingPianificazione dell’incarico, comunicazione di avvio dell’Audit, indagine preliminare, meeting di apertura, programma di Audit

Procedure analitiche da utilizzare nella disamina dei processi aziendali

Modalità di effettuazione dei test: campionamento soggettivo e statistico, selezione e rappresentatività del campione, cenni ai supporti informatici

Carte di lavoro: formalizzazione, contenuto, responsabilità, supervisione e archiviazione

Evidenze di Audit: rilievi, formalizzazione dei fatti, raccomandazioni, meeting di chiusura

Il rapporto di Audit: obiettivi, contenuti, struttura, destinatari, criteri di valutazione dell’Audit

Il follow-up e sue metodologie

Fraud audit

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• utilizzare le metodologie e le tecniche più idonee nelle varie fasi

di un intervento di Audit (pianificazione, testing e reporting)• supportare la standardizzazione dei processi di Audit attraverso

l’implementazione di una metodologia allineata alle best practice professionali

• contribuire, attraverso l’utilizzo di strumenti operativi efficaci ed efficienti, alla creazione di valore aggiunto per l’organizzazione.

CONTENUTI

Come definito dagli Standard Internazionali, l’Internal Auditor deve possedere un bagaglio di competenze professionali che riguardano la padronanza nell’applicazione di procedure e tecniche di analisi dei processi, la dimestichezza con i metodi statistici nell’applicazione e interpretazione delle verifiche a campione ma anche capacità di ascolto e comunicazione efficace nei confronti del management dell’organizzazione in tutte le varie fasi: pianificazione delle attività, incontri di discussione nel corso dell’attività e confronti sui risultati degli audit.

MILANO 12 - 13 febbraio18 - 19 settembre

ROMA 9 - 10 aprile15 - 16 ottobre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditSTRUMENTI E TECNICHE PER LA PROFESSIONE DI INTERNAL AUDITOR – CORSO BASE

DESTINATARI Il lavoro si rivolge a Internal Auditor di nuova nomina o recente assunzione.

27Formazione 2018

Principi di organizzazione aziendale e elementi di analisi organizzativa

Le logiche della gestione per processiI processi aziendali e la gestione per processi

I limiti delle forme organizzative tradizionali e i vantaggi di un’organizzazione per processi

I profili di criticità dell’approccio per processi

Analisi, diagnosi e intervento sui processi Metodologie e tecniche di modellazione dei processi

La valutazione della prestazione di processo

Gli interventi di cambiamento e re-engineering dei processi

Il corso mira a fornire ai partecipanti una panoramica sulle principali metodologie dell’analisi dei processi con particolare riferimento agli aspetti di mappatura, valutazione delle performance, diagnosi organizzativa e gestionale e intervento di ridisegno e re-engineering. L’obiettivo del corso è di evidenziare come una corretta mappatura, analisi e valutazione dei processi aziendali, unitamente ad un’adeguata definizione di un sistema di indicatori di performance, rappresentino una leva fondamentale per conseguire gli obiettivi strategici dell’impresa e per l’efficace gestione e controllo dei rischi connessi alla sua attività.

Il corso ha l’obiettivo di sviluppare:• la comprensione delle logiche della gestione per processi• la capacità di utilizzo dell’approccio per processi per analizzare un

determinato contesto di impresa• la capacità di identificare gli strumenti di valutazione della

performance di processo più appropriati• la capacità di individuare le fonti di inefficienza, i fattori di rischio

e proporre azioni correttive.

CONTENUTI

MILANO 3 ottobreROMA 13 aprile

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditMAPPARE I PROCESSI E INTERVENIRE SULLA LORO ORGANIZZAZIONE

DESTINATARI Il corso si rivolge agli Internal Auditor di nuova nomina o di recente assunzione.

28 Formazione 2018

Il background della Professione – Spunti metodologiciGli Standard per la pratica professionale: corretta definizione di obiettivi e ambiti degli interventi al fine di massimizzare il valore aggiunto

Gli ambiti, le competenze e le soft skill degli Internal Auditor

La pianificazione delle attività Criteri generali e Metodologia

Gli indicatori di rischio: obiettivi e criteri per la misurazione del rischio nei principali processi aziendali, al fine di determinarne l’inclusione nel piano di Audit e definirne l’ambito di intervento

Principali Processi Aziendali e Sistema di ControlloVerranno affrontati i processi di Gestione Risorse Umane, Approvvigionamenti e Pagamenti,

Fatturazione attiva e gestione dei debitori, Investimenti

Per ciascun processo verranno affrontati:Tipologie e Perimetro dell’attività dell’Internal Auditing; Identificazione dei principali presidi di controllo (controlli chiave) a fronte degli obiettivi sottesi al processo in esame; Possibili modalità di svolgimento dei test e tecniche di campionamento; Principali IT Tool

Rapporto di Audit e Piano di Follow UpSuggerimenti e condivisione in relazione a:

rendicontazione, analitica e sintetica, delle attività di revisione svolte dall’Internal Audit

stesura del Rapporto di Audit

attività di Monitoraggio delle Azioni Correttive

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• individuare il sistema di controllo relativo ai principali processi

aziendali• supportare la standardizzazione dei processi di Audit attraverso

l’implementazione di una metodologia allineata alle best practice professionali

• contribuire, attraverso l’utilizzo di strumenti operativi efficaci ed efficienti, alla creazione di valore aggiunto per l’organizzazione.

CONTENUTI

Come definito dagli Standard Internazionali, l’Internal Auditor che ricopre ruoli rilevanti nella Funzione quali Senior Auditor, Audit Manager e RIA deve via via consolidare approfondite competenze professionali che riguardano la padronanza nell’applicazione di procedure e tecniche di analisi dei processi, la dimestichezza con i metodi statistici nell’applicazione e interpretazione delle verifiche a campione nonché la capacità di ascolto e comunicazione efficace nei confronti del Management dell’organizzazione.

Tutto quanto sopra con il fine ultimo di effettuare e soprattutto supervisionare efficacemente l’attività della Funzione, garantire che la stessa sia di costante valore aggiunto per l’organizzazione, e promuovere nonché far comprendere al Top Management quanto svolto e in particolare le criticità e gli ambiti di azione per i quali è richiesto il massimo livello di attenzione.

MILANO 11 - 12 giugno8 - 9 ottobre

ROMA 19 - 20 novembre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditSTRUMENTI E TECNICHE PER LA PROFESSIONE DI INTERNAL AUDITOR – CORSO AVANZATO

DESTINATARI Il corso si rivolge a tutti coloro

che intendano approfondire le tematiche relative alla progettazione

(Management) e alla valutazione (Internal Auditor, professionisti, revisori)

di un Sistema di Controllo Interno nei principali processi aziendali.

29Formazione 2018

IntroduzioneIl COSO Report: storia ed evoluzione

Le principali novità introdotte dal COSO 2013

Il COSO 2013 I motivi che hanno richiesto un aggiornamento del framework

Definizione di Sistema di Controllo Interno (SCI)

Le 5 componenti: Ambiente di Controllo, Risk Assessment, Attività

di Controllo, Informazione & Comunicazione, Monitoraggio

Gli obiettivi: operativi, di reporting, di compliance

I 17 principi

Valutazione di un SCI

Implicazioni e opportunità

Il COSO 2013 e l’Internal Auditing

Relazioni con gli Standard per la Pratica Professionale dell’Internal Auditing

Esempi di applicazioni pratiche

Il Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (COSO) ha aggiornato il framework di riferimento allineandolo alle attuali necessità delle organizzazioni dal punto di vista della complessità del business, dell’apporto della tecnologia e della globalizzazione.

Il COSO ha, in particolare, declinato la classiche 5 componenti di un Sistema di Controllo Interno (SCI: Ambiente di controllo, Risk Assessment, Attività di controllo, Informazione e Comunicazione, Monitoraggio) in 17 principi.

Inoltre, il “COSO 2013” ha mantenuto le 3 categorie di obiettivi del precedente framework (operativi, di reporting, di compliance) estendendone la definizione, con particolare attenzione agli obiettivi di reporting che non riguardano più esclusivamente il reporting finanziario, ma che sono estesi a tutti gli obiettivi di reporting interno ed esterno all’organizzazione.

CONTENUTI MILANO 26 ottobre

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditCOSO® REPORT 2013: UN FRAMEWORK DI RIFERIMENTO

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor che desiderano acquisire competenze di base sul COSO e sul Sistema di Controllo Interno, ai Responsabili Internal Audit che desiderano potenziare e sviluppare meccanismi di Controllo Interno.

30 Formazione 2018

Struttura organizzativa e Project ManagementProgetti e Processi e loro classificazione

Relazioni con le organizzazioni stabili

Ciclo di vita di un progetto: il ruolo degli stakeholder

Project Management: framework di riferimentoIl modello PMBOK

Panoramica sulle metodologie di PM

Processi fondamentali di PM secondo il PMBOK

Aree del Project ManagementElementi di pianificazione e controllo

Tipologie di controlli

I parametri di valutazione

Project ManagementTecniche – WBS, OBS

Diagramma di Gantt

Reticolo delle attività (PERT)

Percorso critico (CPM)

Matrici RACI

Diagrammi di carico

Budget e Cash-flow di progetto

Earned Value Management

Audit come progettoI punti di contatto e le principali differenze tra la definizione di progetto e quella di Internal Audit PM e pianificazione di Audit

Partendo dagli Standard di Audit verrà illustrato come le tecniche di Project Management possono essere utilizzate nella pianificazione e gestione degli Audit

Linee guida per l’Audit di un progetto. Verranno illustrati gli obiettivi di controllo che l’Internal Auditor deve seguire per realizzare un’attività di analisi di un qualsivoglia progetto strutturato (es. documentazione da richiedere, referenti, controlli da testare, ecc.)

WorkshopImpostazione pratica di un Piano di Audit

Revisione critica del piano

CONTENUTI

Il termine Project Management si riferisce all’insieme di attività volte alla realizzazione degli obiettivi di un progetto. Tempi, costi, qualità e allocazione di risorse sono solo alcuni degli elementi chiave di questo processo.

Il corso si propone di illustrare, dopo una panoramica sulle diverse metodologie, strumenti e tecniche di Project Management, un approccio operativo sulla gestione degli Audit alla stregua di progetti aziendali, nonché le linee guida per sottoporre ad Audit un progetto strutturato e/o complesso.

Il corso prevede un workshop pratico in cui i partecipanti avranno modo di mettere concretamente in pratica le tecniche presentate e verificare la piena comprensione delle stesse.

Gestione della Funzione Internal AuditAUDIT PROJECT MANAGEMENT: METODOLOGIE, TECNICHE E APPLICAZIONI PRATICHE

DESTINATARI Il corso si rivolge ai Responsabili

Internal Audit, Audit Manager, Audit Team Leader

È consigliato che i partecipanti abbiano una conoscenza dei principi di base del

Project Management.

MILANO 16 - 17 aprile

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

31Formazione 2018

Il processo di ProcurementProcurement Cycle: Introduzione al Supply Chain Management

Aspetti di interesse per l’Auditing: Rischi & Controlli di ciascuna fase del Procurement Cycle

Procurement e creazione del valore: il ruolo dell’Internal Audit

Procurement & Anti-CorruptionI più comuni schemi di frode nell’ambito del processo acquisti:

Corruption

Bid Rigging Schemes

Fraud schemes

I Red Flags di comportamenti fraudolenti: Tecniche e step di base per monitorarli, identificarli e documentarli

I Framework di riferimento per la strutturazione di Anti-Fraud e Anti-Corruption Program: cenni sulla ISO 37001

L’Adozione di approcci integrati per la prevenzione

Procurement & 231Sistema 231 e Framework di Controllo (SCI e ERM)

Processo Acquisti: Identificazione di Reati rilevanti, Attività sensibili e Protocolli

Nuovi Reati: Indicazioni per l’aggiornamento del Modello 231

Tecniche di Audit sulle attività sensibili del Procurement

Procurement Audit – l’Approccio Risk-BasedPreliminary Survey e Risk & Control Assessment

Definizione delle strategie di verifica e Audit sul campo

Reporting e Comunicazione

Data analytics & Continuous Auditing:

una risposta alla digitalizzazione del processo di acquisti

Competenze emergenti per gli Auditor al fine di poter fornire Insight, Proactive e Future-Focused Advice

Le attività di procurement per l’approvvigionamento da terzi di Beni (Forniture) e Prestazioni (Lavori, Servizi, Forniture in Opera, Noleggi...) costituiscono per qualsiasi azienda, indipendentemente dal settore di appartenenza, un processo critico per il successo dell’impresa, su cui insistono e si intrecciano molteplici rischi di natura eterogenea: operativi (i.e. efficacia ed efficienza delle fasi di acquisto rispetto alle esigenze di business); finanziari (i.e. corretta rilevazione contabile e delle performance); di compliance (i.e. legalità degli affidamenti); strategici (i.e. coerenza con gli obiettivi di budget). In quasi tutte le organizzazioni, il procurement è là dove il denaro circola: le Funzioni Acquisti si trovano al centro di una rete di relazioni, sia interne che esterne, che favoriscono, ove vi siano punti vulnerabili nel processo o carenze nei Controlli Interni, l’insorgenza di conflitti di interesse, da cui derivano favoritismi e frodi, compresa la corruzione. Il processo di acquisto, infine, è da sempre considerato come sensibile rispetto al rischio di incorrere in fattispecie rilevanti ex D.lgs. 231/01: sia strumentalmente, vista la stretta attinenza con la gestione delle risorse finanziarie; sia direttamente, in relazione soprattutto al rischio controparte.

CONTENUTI

MILANO 28 maggioROMA 2 ottobre

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditPROCUREMENT AUDIT, 231 & ANTI-CORRUPTION: CASI E APPLICAZIONI

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Audit Manager e Supervisor, Internal Auditor con almeno 2 anni di esperienza, professionisti della struttura di compliance, soggetti coinvolti a vario titolo nell’applicazione e monitoraggio del D.lgs. 231/01 e dei Compliance Program.

Sulla base dell’esperienza pratica acquisita sul campo, il corso intende:• evidenziare la strategicità del procurement, analizzandone

elementi chiave, rischi e controlli• illustrare metodologie e best practice per la pianificazione ed

effettuazione di un Procurement Audit• approfondire tecniche di Audit per la prevenzione,

l’identificazione e l’accertamento di fenomeni di corruzione e di altri schemi di frode, nell’ambito degli appalti

• fornire strumenti operativi per il monitoraggio della effettività dei protocolli 231 per la gestione degli acquisti.

32 Formazione 2018

Introduzione a contabilità, bilanci ed elementi fondamentali per effettuare un’attività di Audit Gli obiettivi formativi e conoscitivi delle scritture contabili: chiavi di lettura ai fini Audit

Esame del quadro normativo di riferimento, italiano, comunitario e internazionale

Esame della struttura del Bilancio di Esercizio (Formato direttive UE – Settore industriale)

Comprendere quali siano gli elementi fondamentali di un Audit in ambito amministrativo-contabile

Processi Aziendali e ContabilitàRicavi e Crediti: nozioni e principali tecniche/elementi di contabilizzazione, tecniche e procedure di Audit Esercitazione/Caso Pratico

Costi e Debiti: nozioni e principali tecniche/elementi di contabilizzazione, tecniche e procedure di Audit Esercitazione/Caso Pratico

Immobilizzazioni Tecniche: nozioni e principali tecniche/elementi di contabilizzazione, tecniche e procedure di Audit

Rischi di frodeFalso in bilancio, contabilità creativa

Case Study

L’impatto dell’IT sulla stesura dei bilanciRischi associati ai calcoli e a fogli di lavoro

ERP (Enterprise Resource Planning)

Cenni su framework di controllo Cobit applicato in ambito L.262/2005

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• aggiornare la propria conoscenza della terminologia e delle

metodologie di contabilizzazione• comprendere come i processi chiave aziendali siano correlati al

Bilancio d’Esercizio e più in generale alla reportistica economico-finanziaria

• identificare le comuni procedure di contabilità creativa• comprendere l’impatto dell’IT sui bilanci, con particolare

attinenza alle recenti applicazioni in ambito L. 262/2005.

CONTENUTI

La contabilità è lo strumento al quale è assegnato il compito di quantificare e comunicare l’andamento economico, finanziario e patrimoniale di un’impresa. Rappresenta pertanto un mezzo conoscitivo della realtà aziendale di fondamentale importanza.

L’attività svolta va dalla redazione del bilancio di previsione, proseguendo con l’assunzione degli impegni di spesa, l’accertamento delle entrate, l’emissione dei mandati di pagamento e delle reversali di incasso, l’intervento sugli stanziamenti di bilancio mediante le scritture di assestamento e termina con la stesura del Bilancio di Esercizio completo di Stato Patrimoniale, Conto Economico, Rendiconto Finanziario, Nota Integrativa e Relazione sulla Gestione.

Coprendo il flusso di informazioni dai processi aziendali alla formazione del Bilancio d’Esercizio e non solo, questo corso intende aiutare i partecipanti a capire come i processi chiave aziendali siano correlati all’informativa economico-finanziaria.

Gestione della Funzione Internal AuditACCOUNTING & FINANCE RISK PER INTERNAL AUDITOR

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor

che desiderino capire e ampliare le competenze relative al reporting

finanziario e che necessitano di un aggiornamento sui concetti di

contabilità e finanza e a Manager che desiderano ampliare le loro conoscenze

in materia di reporting finanziario e dei relativi controlli.

MILANO 15 - 16 ottobreROMA 12 - 13 marzo

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

33Formazione 2018

Il Financial AuditElementi fondamentali di Financial Audit

Gli elementi di bilancio e framework normativo

Le principali correlazioni – Aree di bilancio e cicli operativi

I cicli operativi connessi alle aree di bilancioPanoramica e caratteristiche

Concetto di controllo chiave

Disamina ed esempi di controllo chiave: i controlli operativi rilevanti ai fini del financial reporting e i controlli “puri” a presidio della reportistica finanziaria

Gli Audit di tipo Financial stanno assumendo sempre più peso nella Professione, alla luce dei requisiti posti dalla regolamentazione (es. L. 262/2005 Tutela del risparmio) nonché in considerazione della forte trasversalità degli elementi di Financial Audit all’interno di qualsiasi processo operativo.

CONTENUTI

MILANO 8 - 9 novembre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

Gestione della Funzione Internal AuditFINANCIAL AUDITING: APPROCCIO PER VOCI DI BILANCIO E CICLI OPERATIVI

DESTINATARI Il corso si rivolge a Professionisti che desiderino ampliare le competenze relative al reporting finanziario e che vogliano approfondire le correlazioni tra voci di bilancio e cicli operativi.

Il corso ha l’obiettivo di:• far comprendere la trasversalità degli elementi di Financial Audit,

a prescindere dal settore di business di riferimento• presentare, partendo da un schema di bilancio EU di aziende del

settore industriale, assicurativo e finanziario come per ciascuna voce di bilancio i cicli operativi sottostanti dell’impresa ne contribuiscano all’alimentazione

• esaminare, per ciascuno dei cicli operativi identificati, quali siano i controlli chiave a presidio dei cicli, distinguendo tra controlli operativi puri rilevanti ai fini finanziari, e controlli di puro financial reporting.

34 Formazione 2018

Gestione della Funzione Internal AuditAUDIT DELLA FUNZIONE RISORSE UMANE

Ruolo, caratteristiche e connotazioni organizzative della Funzione HR Relazioni tra Organizzazione e Risorse Umane

Strategia, Struttura e Valore: Modelli

Persone: tra regole e motivazioneI Contratti di Lavoro: tipologie e livelli

Modelli di Relazioni Industriali

Il Contratto Psicologico

Le Leve e i relativi Processi HR Ricerca e Selezione

Formazione e Addestramento

I Sistemi di Competenze e lo Sviluppo del Capitale Umano (riferimenti)

Sistemi di Valutazione (3 P) e Sistemi di Performance Management

Rewarding & Recognition

Cenni di Amministrazione del PersonaleIl processo di Pay Roll

Le Componenti della retribuzione

Sistemi di dimensionamento degli organici

Sussidi al Reddito, Incentivi e Aiuti di Stato: cenni

Mappatura delle Aree di Rischio Il Sistema della Audit Risk Map per l’HR

Il Sistema dei Controlli

Rischi Compliance: solo Health and Safety?

Rischi di Frode

Costruzione di una HR Audit Risk MapSintesi dei modelli di riferimento

Caso pratico

Il corso ha l’obiettivo di:• capire le relazioni tra strategia d’impresa e gestione delle risorse

umane• dare una panoramica generale finalizzata alla costruzione di una

Audit Risk Map delle aree tipiche della Direzione Risorse Umane • fornire ai non HR Manager una comprensione dei processi

fondamentali della Funzione Risorse Umane sui temi tipici dell’area nelle sue dinamiche evolutive, nelle interrelazioni esistenti fra elementi normativi, amministrativi e gestionali.

CONTENUTI

L’area Risorse Umane riveste un ruolo fondamentale e strategico per ogni azienda in quanto gestisce indirettamente e direttamente il capitale umano dell’organizzazione stessa.L’intervento di Audit è un’occasione unica per aiutare la Funzione a riflettere e valutare le possibilità e, al tempo stesso, le complessità insite nella misurazione e valutazione del capitale umano dell’azienda. L’Internal Auditor ha quindi l’opportunità di creare “un momento di arricchimento per l’intera organizzazione” attraverso la valutazione del contributo delle risorse umane alla generazione di valore per l’azienda, ottimizzando quindi il rapporto tra costo e performance realizzate.

MILANO 17 - 18 ottobre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a Manager non HR (Auditing, Finance, IT, Compliance)

che desiderino approfondire le proprie competenze relative alle

tematiche generali di Human Resource Management e a tutti gli

Auditor che necessitino di ampliare e sistematizzare la conoscenza dei processi e delle logiche HR in una

prospettiva di costruzione di un modello coerente di Auditing della

Funzione Risorse Umane.

35Formazione 2018

Gestione della Funzione Internal AuditAUDIT SUI SISTEMI DI COMPENSATION & BENEFIT

Evoluzione normativa e quadro di riferimentoNormativa sovranazionale e nazionale

Focus: le nuove disposizioni di Banca d’Italia in materia di “Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione” per le banche e i gruppi bancari

Il ruolo dell’Internal Audit nella normativa di riferimento

L’attività di verifica: obiettivi di controllo, punti di controllo, supporti documentali Definizione delle politiche di remunerazione:

componenti della remunerazione

il processo per l’identificazione del «personale più rilevante» secondo il Regolamento delegato (UE) n. 604 del 4 marzo 2014 (e aggiornamenti successivi)

governance e controllo dei sistemi di remunerazione

ruoli e coinvolgimento delle funzioni aziendali di controllo

ambiti di applicazione e criterio di proporzionalità

Applicazione delle Politiche di remunerazione:

rapporto tra componente variabile e componente fissa

struttura della componente variabile della remunerazione

struttura dei compensi per esponenti aziendali

politica pensionistica di fine rapporto

contenuto dell’informativa ex post per l’Assemblea dei Soci

Effettiva erogazione:

attivazione del sistema incentivante

verifiche campionarie sulle componenti erogate

trasparenza e requisiti di informativa al pubblico

Il ReportingComunicazione degli obiettivi e ambito dell’intervento di Audit, risultati, eventuali raccomandazioni e relativi piani di azione

Destinatari del Report di Audit

Timing di esecuzione e contenuto dell’attività di Reporting

Indagine comparativa: analisi della reportistica direzionale di un campione di banche

Adeguati meccanismi di remunerazione e di incentivazione favoriscono, da un lato, la competitività del mercato e il governo dell’impresa e, dall’altro, consentono di attrarre e mantenere nell’azienda soggetti aventi professionalità e capacità adeguate alle esigenze dell’impresa. Nel settore finanziarioil tema delle remunerazioni e dei sistemi di incentivazione riveste inoltre specifica rilevanza, in funzione della particolare attenzione posta dalle Autorità di Vigilanza di settore. La Funzione Internal Auditè chiamata a fornire assurance in materia attraverso una specifica e ricorrente verifica, con frequenza almeno annuale, le cui evidenze riscontrate devono essere portate a conoscenza degli Organi aziendali e delle funzioni competenti, nonché dell’Assemblea dei Soci, per l’adozione di eventuali misure correttive.

Il corso ha l’obiettivo di:• esaminare il framework normativo di riferimento e i recenti

cambiamenti introdotti• analizzare obiettivi e modalità di verifica attraverso le quali

l’Internal Audit può fornire la richiesta assurance all’Organo con Funzione di Supervisione Strategica, all’Assemblea dei Soci nonché, in ultima istanza, alla Banca d’Italia

• individuare i profili di coinvolgimento e gli ambiti di intervento delle funzioni aziendali di controllo e degli organi societari, nonché le relazioni tra questi e la Funzione Internal Audit

• approfondire le modalità per la strutturazione di una reportistica direzionale efficace per la comunicazione dei risultati in termini di timing e contenuto.

CONTENUTI

MILANO 16 febbraio

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor che svolgono o che si apprestano a svolgere attività di assurance nell’ambito dei Sistemi di Remunerazione e Incentivazione.

36 Formazione 2018

Gestione della Funzione Internal AuditL’AUDIT ALLE VENDITE: RISCHI E CONTROLLI

Il processo commerciale Analisi delle principali fasi operative del processo di vendita attraverso l’identificazione dei rischi e dei controlli, e in particolare:

esame del mercato di riferimento

definizione di una politica commerciale e del relativo iter di formazione

valutazione dei clienti potenziali

formalizzazione dell’accordo di vendita

controllo delle condizioni applicate

L’Audit alle vendite in un approccio Risk-BasedIl Risk Assessment e la valutazione del disegno dei controlli

La fase di test

La valutazione del Sistema di Controllo Interno

Il Reporting

Cenni di Continuous Auditing al processo vendite

Il corso ha l’obiettivo di:• individuare, per ognuna delle diverse fasi del processo di vendita,

i rischi che minacciano il raggiungimento degli obiettivi ed i controlli utili per la loro attenuazione

• effettuare la valutazione del Sistema di Controllo Interno• fornire esempi pratici di rischi, controlli e valutazione SCI• dare indicazioni sui possibili indicatori da attivare per svolgere il

Continuous Audit dell’area.

CONTENUTI

Il processo commerciale riveste un’importanza centrale per il successo di qualsiasi impresa e rappresenta quindi un oggetto imprescindibile nei piani di Internal Audit. Tuttavia l’audit alle vendite è reso difficoltoso, in molti casi, sia dalla variabilità delle situazioni che si possono configurare nelle diverse operazioni, sia dall’intervento, in alcuni casi, del Top Management, con il conseguente aumento della discrezionalità delle decisioni e una maggiore difficoltà di controllo delle condizioni commerciali applicate. Il corso si propone quindi di fornire gli strumenti per affrontare l’analisi del processo di vendita in modo completo ed efficace.

MILANO 15 marzo

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a tutti gli Auditor che

desiderano ampliare e sistematizzare la conoscenza dei processi e delle

logiche commerciali in una prospettiva di costruzione di un modello di Audit

alle vendite.

AuditingeRiskManagement-Banche

Master Executive Auditing e Risk Management - Banche

per Professionisti di Audit Bancario

XX EdizioneA.A. 2017/18Milano, Novembre 2017

Lo scopo del Master è quello di offrire un percorso di formazione e approfondimento con alto livello di qualificazione nelle aree dell’auditing interno e esterno, della compliance, della corporate governance e del risk management nel settore finanziario.

www.audit-banche.ittel. 050.2216434

Iscrizioni entro il 31/10/2017

38 Formazione 2018

Governance e Compliance NormativaWEB REPUTATIONAL RISK: SOCIAL MEDIA, CYBERSECURITY E PRIVACY

Reputational Risk: caratteristiche e approccioCaratteristiche del concetto di reputazione

Integrazione tra monitoraggio della reputazione e gestione del rischio

Web Reputational Risk: opportunità, cause e gestioneCaratteristiche e conseguenze legate alla Web Reputation

Il processo di monitoraggio

Web Reputation come opportunità

Introduzione ai Social Media: il fenomeno, l’utilizzo e i rischiPanoramica su Social Media e Social Business

Rischi derivanti dalla partecipazione consapevole dell’azienda

Rischi derivanti dalla presenza non gestita da parte dell’azienda

Privacy Risk: contesto, evoluzioni e gestioneCaratteristiche del rischio privacy ed elementi evolutivi del contesto attuale

Identificazione e monitoraggio dei rischi Privacy

Gestione della Privacy sui Social Media

Cyber Security: contesto, strumenti di difesa e gestione dei Data BreachPanoramica della Cyber Security, trend e risposte di mercato

Introduzione al fenomeno Data Breach

Identificazione degli strumenti di gestione (Incident Response, ecc.)

Privacy Risk: contesto, evoluzioni e gestioneCaratteristiche del rischio privacy ed elementi evolutivi del contesto attuale

Identificazione e monitoraggio dei rischi Privacy

Gestione della Privacy sui Social Media

Il ruolo dell’Internal Audit: il Cyber Security Audit come attività integrata di un modello di Cyber Risk ManagementApproccio Cyber Security by design

Il ruolo dell’Audit e il programma di Cyber Audit

Il Cyber Audit Program

Il Cyberspazio rappresenta il contesto, in continua evoluzione, di diffusione e di condivisione di informazioni e contenuti; l’accesso real-time allo user-generated content consente a lavoratori e aziende di utilizzare canali innovativi in grado di velocizzare la comunicazione e agevolare la collaborazione.

Questa innovazione dirompente abilita moderni meccanismi di comunicazione che richiedono però delle decisioni puntuali da prendere nella gestione di questi nuovi flussi.

Tali strumenti, supportati da una diffusione capillare derivante dal coinvolgimento e da strumenti easy-to-use e fun-to-use, da un lato offrono alle aziende notevoli opportunità in grado di aumentare il valore del brand, dall’altro introducono nuovi fattori di vulnerabilità e di rischio, spesso legati alla reputazione aziendale e alla sicurezza delle informazioni critiche; questi ultimi sono da presidiare al fine di minimizzare eventuali impatti di business, attraverso l’impostazione di un modello di gestione e risposta ai rischi.

CONTENUTI

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor

di aziende quotate e/o con un brand riconosciuto a livello nazionale e

internazionale.

Il corso ha l’obiettivo di:• conoscere, gestire ed evitare i rischi in cui l’azienda può incorrere

in ambito Cyber e Social Media• aiutare l’Internal Auditor a impostare un modello adeguato di

monitoraggio • definire, strutturare e ottimizzare gli aspetti relativi a un

programma di Audit in ambito Cyber.

MILANO 14 marzo

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

39Formazione 2018

Governance e Compliance NormativaQUALITY ASSURANCE & IMPROVEMENT PROGRAM: DISEGNO E IMPLEMENTAZIONE

Qualità e Internal AuditI principi e i concetti fondamentali della qualità:

valutare la conformità con gli Standard Internazionali per la pratica professionale dell’Internal Auditing (Standard)

identificare le opportunità per migliorare le prestazioni e i servizi di Controllo Interno

Gli strumenti operativi per la qualità nei prodotti e servizi

Il Programma di Miglioramento e Assicurazione della Qualità (QAIP)Gli Standard professionali di riferimento

Gli obiettivi e il disegno del modello

Unità organizzativa QAIP: ruolo, responsabilità e competenze professionali

La definizione dei processi e strumenti per le valutazioni interne continue:

strumenti operativi di pianificazione e controllo

supervisione degli incarichi

valutazioni incrociate delle carte di lavoro

KPI’s

Benchmarking

Survey

Autovalutazioni continue

Il Programma di Miglioramento e Assicurazione della Qualità (QAIP)La definizione dei processi e strumenti per le valutazioni interne periodiche e QAR interne

La comunicazione dei risultati

QAR esternaSviluppare un piano di avvicinamento alla QAR esterna

Identificare le alternative a disposizione

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• comprendere le peculiarità della qualità applicata all’Internal

Audit• acquisire le conoscenze e le tecniche operative per il disegno e

l’implementazione di un efficace QAIP• predisporre un efficace modello di QAIP, accuratamente

disegnato, efficacemente implementato e mantenuto nel tempo • preparare la Funzione per una QAR esterna.

CONTENUTI

La recente crisi finanziaria ha imposto un forte ripensamento delle modalità di gestione delle aziende. La continua ricerca di maggior efficacia, efficienza e qualità è diventata ormai imperativa.

La Funzione Internal Audit deve sviluppare e mantenere un programma di assicurazione e miglioramento della qualità (QAIP) che copra tutti gli aspetti dell’attività e ne verifichi continuamente l’efficacia portando a opportune raccomandazioni per il miglioramento.

Lo sviluppo di tale programma che comprenda valutazioni interne ed esterne, coerentemente con quanto previsto dagli Standard e dalle best practice, è un elemento essenziale per il miglioramento della Funzione Internal Audit e l’accrescimento del valore aggiunto fornito all’organizzazione.

MILANO 14 - 15 maggio

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a Chief Audit Executive e Internal Audit Manager, ai Responsabili e/o membri di un gruppo che ha il compito di sviluppare e/o implementare un programma di assicurazione e miglioramento della qualità.

Si consiglia la frequenza a partecipanti che abbiano una conoscenza approfondita degli Standard Internazionali dell’IIA e una significativa esperienza nell’attività di Internal Auditing.

40 Formazione 2018

Governance e Compliance NormativaCOMPLIANCE NORMATIVA INTEGRATA: FRAMEWORK DI CONTROLLO AGGIORNATO SU L. 262/05, D.LGS. 303/06, PRIVACY E GDPR, D.LGS. 81/08

Focus sul D.lgs. 262/05 e 303/06Il quadro normativo di riferimento

L’implementazione delle norme in azienda e diversi impatti

La valutazione di adeguatezza e di effettivo funzionamento degli Internal Control over Financial Reporting

Gli step per una corretta compliance normativa

Focus sulla Privacy e sul nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali Quadro normativo nazionale ed europeo e principali novità

UNI EN ISO 19011: introduzione alla norma

Il D.lgs. 196/03 e successivi provvedimenti (definizioni, articoli, sanzioni, allegati) - cenni

Il nuovo regolamento europeo - GDPR (struttura, principali novità, nuovi emendamenti)

Competenze dell’Auditor Privacy

Preparazione e svolgimento di una visita ispettiva interna

Focus sul D.lgs. 81/08Il nuovo sistema di tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

Deleghe - sub deleghe; funzioni - incarichi: responsabilità personali e Modello Organizzativo

L’art. 25 septies del D.lgs. 231/01:

l’art. 30 del T.U. - il Modello Organizzativo

l’analisi dei rischi

l’Organismo di Vigilanza

sanzioni: misure cautelari, sanzioni pecuniarie/interdittive

Prime interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali

Il corso rappresenta un’opportunità di aggiornamento su specifici ambiti del contesto normativo di riferimento. Rispetto alle diverse normative verranno approfondite le implicazioni derivanti dall’incarico e dalle norme adottate per evitare di incorrere nelle violazioni, nelle responsabilità e nelle sanzioni previste dalle specifiche discipline.

L. 262/05 e D.lgs. 303/06: Il modulo affronta le caratteristiche principali della legge per la tutela sul risparmio (smi) e le sue implicazioni in banca. Nella giornata d’aula i partecipanti potranno conoscere i framework di controllo relativamente al Financial Reporting, le principali attività necessarie per una concreta attuazione del disposto normativo e creare la documentazione per favorire la compliance con la Legge 262/2005

Privacy e GDPR: Il modulo fornisce conoscenze e metodologie sulle modalità di conduzione degli Audit interni per la valutazione dei Sistemi di Gestione della Privacy, con una lettura critica del passaggio dal D.lgs. 196/03 al Nuovo Regolamento Europeo 2016/679 General Data Protection Regulation

D.lgs. 81/01: Il modulo si propone di fornire ai partecipanti i principali aspetti innovativi introdotti dal T.U. 81/2008 in tema di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro con particolare riferimento alla responsabilità penale degli enti e delle persone giuridiche. A tale scopo verrà eseguito l’esame delle principali previsioni normative e dei processi aziendali maggiormente esposti ai rischi connessi alle nuove ipotesi di reato recepite dal D.lgs. 231/01.

CONTENUTI

ROMA 19 - 20 - 21 febbraio

Soci 1.400 Euro

Non Soci 1.800 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

3 giorni CPE 27 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a figure Senior della Funzione Internal Audit, a professionisti appartenenti alla

struttura di Compliance e ai Preposti al Controllo Interno.

FORMAZIONECalendario Corsi

✓ PAGINA CORSO GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DICGESTIONE DELLA FUNZIONE INTERNAL AUDIT

pag. 17 Governo e conduzione della Funzione di Internal Audit RM 5-6pag. 18 Dal Risk Assessment al piano di Internal Audit: la gestione della Funzione RM 5-6pag. 19 Marketing della Funzione IA: posizionamento e valorizzazione della Funzione IA nell'organizzazione MI 1pag. 20 Strumenti Statistici per l'Internal Auditing RM 20-21pag. 21 IT per non IT Auditor MI 28pag. 22 Strategie di analisi dati per gli Internal Auditor MI 29-30 RM 10-11pag. 23 Continuous Auditing & Continuous Monitoring RM 16pag. 24 Metodologia di valutazione del Sistema di Controllo Interno MI 8-9 RM 13-14pag. 25 Le raccomandazioni di Audit: dalla ricerca delle idee al monitoraggio delle azioni MI 21-22 RM 6-7pag. 26 Strumenti e tecniche per la professione di Internal Auditor - Corso Base MI 12-13 RM 9-10 MI 18-19 RM 15-16pag. 27 Mappare i processi ed intervenire sulla loro organizzazione RM 13 MI 3pag. 28 Strumenti e tecniche per la professione di Internal Auditor - Corso Avanzato MI 11-12 MI 8-9 RM 19-20pag. 29 COSO Report 2013: un framework di riferimento MI 26pag. 30 Audit Project Management: metodologie, tecniche e applicazioni pratiche MI 16-17pag. 31 Procurement Audit, 231 & Anti-Corruption: casi e applicazioni MI 28 RM 2pag. 32 Accounting & Finance Risk per Internal Auditor RM 12-13 MI 15-16pag. 33 Financial Auditing: approccio per voci di bilancio e cicli operativi MI 8-9pag. 34 Audit della Funzione Risorse Umane MI 17-18pag. 35 Audit sui sistemi di Compensation & Benefit MI 16pag. 36 L’audit alle vendite: rischi e controlli MI 15

GOVERNANCE E COMPLIANCE NORMATIVApag. 38 Web Reputational Risk: Social Media, Cybersecurity e Privacy MI 14pag. 39 Quality Assurance & Improvement Program: disegno e implementazione MI 14-15pag. 40 Compliance normativa integrata: framework di controllo aggiornato su L. 262/05, D.lgs. 303/06, Privacy e GDPR, D.lgs. 81/08 RM 19-20-21pag. 41 Frodi e reati "231": dalla fattispecie legale al rischio in azienda RM 14 MI 15

RISK MANAGEMENTpag. 42 Risk-Based Auditing: Standard, processi e framework di controllo MI 19-20 RM 26-27pag. 43 Control Risk Self-Assessment (CRSA) MI 26-27pag. 44 L’integrazione dei servizi di assurance RM 27-28 MI 21-22pag. 45 Analytical review dei rischi e approccio risk culture MI 16-17pag. 46 Risk Management Approach nell’assurance dei rischi aziendali MI 13-14

FRAUD AUDITINGpag. 47 Internal Auditing e frodi aziendali - Corso Base MI 19-20 RM 18-19pag. 48 Advanced Fraud Auditing: case management, interviste, indagini difensive MI 9-10 RM 8-9pag. 49 Policy Antifrode e Whistleblowing RM 15 MI 19

COMPETENZE RELAZIONALI E MANAGERIALIpag. 51 Tecniche di gestione e conduzione delle interviste nell'IA RM 14-15 MI 24-25pag. 52 Audit Report Writing RM 18-19 MI 26-27pag. 53 Tecniche di negoziazione e gestione dei conflitti nell'IA RM 7-8 MI 19-20pag. 54 Metodologie per il pensiero analitico e la risoluzione dei problemi MI 26-27

SETTORIALEpag. 55 Audit in ambito Solvency II MI 6pag. 56 Fraud Audit nel settore manifatturiero, servizi e utilities MI 7-8 RM 24-25pag. 57 Fraud Audit nel settore finanziario e assicurativo MI 5-6 RM 22-23pag. 58 Risk Assessment & Risk Management nel settore manifatturiero, servizi e utilities MI 7-8 RM 17-18pag. 59 Risk Assessment & Risk Management nel settore finanziario e assicurativo MI 5-6 RM 20-21pag. 60 Audit su tecniche di misurazione dei rischi Banking e Stress Test MI 15pag. 61 Audit sul processo del credito con focus sui NPL MI 28pag. 62 Audit sulle reti di filiali fisiche MI 10pag. 63 Rischio e instabilità nell'industria del farmaco MI 21-22

CERTIFICAZIONI E QUALIFICAZIONIpag. 64 CIA Review Course Part I RM 14-15 RM 1 MI 20-21 MI 2pag. 64 CIA Review Course Part II RM 16-17 RM 3 MI 29-30 MI 14pag. 64 CIA Review Course Part III MI 3-4/21-22 MI 5 RM 3-4/24-25 RM 8pag. 66 CCSA Corso di addestramento alla Facilitation MI 24-25pag. 67 CRMA Review Course MI 12-13pag. 68 CFSA Review Course MI 10-11-12pag. 69 Corso per l'accreditamento della qualifica di Assessor/Validator (QAR) MI 25-26-27

✓ PAGINA CORSO GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DICGESTIONE DELLA FUNZIONE INTERNAL AUDIT

pag. 17 Governo e conduzione della Funzione di Internal Audit RM 5-6pag. 18 Dal Risk Assessment al piano di Internal Audit: la gestione della Funzione RM 5-6pag. 19 Marketing della Funzione IA: posizionamento e valorizzazione della Funzione IA nell'organizzazione MI 1pag. 20 Strumenti Statistici per l'Internal Auditing RM 20-21pag. 21 IT per non IT Auditor MI 28pag. 22 Strategie di analisi dati per gli Internal Auditor MI 29-30 RM 10-11pag. 23 Continuous Auditing & Continuous Monitoring RM 16pag. 24 Metodologia di valutazione del Sistema di Controllo Interno MI 8-9 RM 13-14pag. 25 Le raccomandazioni di Audit: dalla ricerca delle idee al monitoraggio delle azioni MI 21-22 RM 6-7pag. 26 Strumenti e tecniche per la professione di Internal Auditor - Corso Base MI 12-13 RM 9-10 MI 18-19 RM 15-16pag. 27 Mappare i processi ed intervenire sulla loro organizzazione RM 13 MI 3pag. 28 Strumenti e tecniche per la professione di Internal Auditor - Corso Avanzato MI 11-12 MI 8-9 RM 19-20pag. 29 COSO Report 2013: un framework di riferimento MI 26pag. 30 Audit Project Management: metodologie, tecniche e applicazioni pratiche MI 16-17pag. 31 Procurement Audit, 231 & Anti-Corruption: casi e applicazioni MI 28 RM 2pag. 32 Accounting & Finance Risk per Internal Auditor RM 12-13 MI 15-16pag. 33 Financial Auditing: approccio per voci di bilancio e cicli operativi MI 8-9pag. 34 Audit della Funzione Risorse Umane MI 17-18pag. 35 Audit sui sistemi di Compensation & Benefit MI 16pag. 36 L’audit alle vendite: rischi e controlli MI 15

GOVERNANCE E COMPLIANCE NORMATIVApag. 38 Web Reputational Risk: Social Media, Cybersecurity e Privacy MI 14pag. 39 Quality Assurance & Improvement Program: disegno e implementazione MI 14-15pag. 40 Compliance normativa integrata: framework di controllo aggiornato su L. 262/05, D.lgs. 303/06, Privacy e GDPR, D.lgs. 81/08 RM 19-20-21pag. 41 Frodi e reati "231": dalla fattispecie legale al rischio in azienda RM 14 MI 15

RISK MANAGEMENTpag. 42 Risk-Based Auditing: Standard, processi e framework di controllo MI 19-20 RM 26-27pag. 43 Control Risk Self-Assessment (CRSA) MI 26-27pag. 44 L’integrazione dei servizi di assurance RM 27-28 MI 21-22pag. 45 Analytical review dei rischi e approccio risk culture MI 16-17pag. 46 Risk Management Approach nell’assurance dei rischi aziendali MI 13-14

FRAUD AUDITINGpag. 47 Internal Auditing e frodi aziendali - Corso Base MI 19-20 RM 18-19pag. 48 Advanced Fraud Auditing: case management, interviste, indagini difensive MI 9-10 RM 8-9pag. 49 Policy Antifrode e Whistleblowing RM 15 MI 19

COMPETENZE RELAZIONALI E MANAGERIALIpag. 51 Tecniche di gestione e conduzione delle interviste nell'IA RM 14-15 MI 24-25pag. 52 Audit Report Writing RM 18-19 MI 26-27pag. 53 Tecniche di negoziazione e gestione dei conflitti nell'IA RM 7-8 MI 19-20pag. 54 Metodologie per il pensiero analitico e la risoluzione dei problemi MI 26-27

SETTORIALEpag. 55 Audit in ambito Solvency II MI 6pag. 56 Fraud Audit nel settore manifatturiero, servizi e utilities MI 7-8 RM 24-25pag. 57 Fraud Audit nel settore finanziario e assicurativo MI 5-6 RM 22-23pag. 58 Risk Assessment & Risk Management nel settore manifatturiero, servizi e utilities MI 7-8 RM 17-18pag. 59 Risk Assessment & Risk Management nel settore finanziario e assicurativo MI 5-6 RM 20-21pag. 60 Audit su tecniche di misurazione dei rischi Banking e Stress Test MI 15pag. 61 Audit sul processo del credito con focus sui NPL MI 28pag. 62 Audit sulle reti di filiali fisiche MI 10pag. 63 Rischio e instabilità nell'industria del farmaco MI 21-22

CERTIFICAZIONI E QUALIFICAZIONIpag. 64 CIA Review Course Part I RM 14-15 RM 1 MI 20-21 MI 2pag. 64 CIA Review Course Part II RM 16-17 RM 3 MI 29-30 MI 14pag. 64 CIA Review Course Part III MI 3-4/21-22 MI 5 RM 3-4/24-25 RM 8pag. 66 CCSA Corso di addestramento alla Facilitation MI 24-25pag. 67 CRMA Review Course MI 12-13pag. 68 CFSA Review Course MI 10-11-12pag. 69 Corso per l'accreditamento della qualifica di Assessor/Validator (QAR) MI 25-26-27

via San Clemente, 1 - 20122 MilanoTel: +39 02 36581500www.aiiaweb.it

41Formazione 2018

Governance e Compliance NormativaFRODI E REATI “231”: DALLA FATTISPECIE LEGALE AL RISCHIO IN AZIENDA

Introduzione: il concetto di elusione fraudolenta del modello 231. Il rischio del concorso nei reati (le condotte di consulenti e fornitori)

I reati contro la Pubblica Amministrazione Malversazione, indebita percezione di contributi, truffa ai danni dello Stato o di altro Ente Pubblico

Corruzione, concussione, corruzione internazionale, corruzione in atti giudiziari, istigazione alla corruzione, induzione a dare o promettere utilità

Induzione a rendere dichiarazioni false o reticenti all’Autorità Giudiziaria

Reati SocietariFalse comunicazioni sociali, falso in bilancio in danno di soci o creditori, impedito controllo, illegale ripartizione di utili, illecite operazioni su azioni o quote della controllante

Omessa comunicazione di conflitto di interesse, aggiotaggio, i reati di market abuse

La corruzione tra privati

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• cogliere i rischi concreti (modus operandi) collegati alle

fattispecie di reato previste dal D.lgs. 231/01• valutare l’efficacia e l’efficienza dei controlli posti a presidio di tali

rischi• trasformare un “operational 231 Audit” in un Fraud Audit

cogliendo i segnali deboli di condotte fraudolente ad alto impatto.

CONTENUTI

Spesso si riscontra in coloro che approcciano alle attività di Audit sul modello organizzativo 231 la difficoltà di immaginare come in concreto potrebbe essere commesso uno dei molteplici reati previsti dal D.lgs. 231/01, nella propria organizzazione.

Solo implementando questa capacità si sarà in grado di valutare l’adeguatezza dei controlli predisposti o immaginarne altri più efficaci ed efficienti, contribuendo a migliorare l’idoneità del modello organizzativo.

Il corso si prefigge un’esposizione approfondita di alcuni dei principali reati previsti dal Decreto Legislativo 231/01; dalla fattispecie astratta alla loro manifestazione concreta nell’ambito dei processi aziendali tipici.

MILANO 15 novembreROMA 14 marzo

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor, a Compliance Manager responsabili di sistemi di gestione collegati al MOG 231/01 e a Consulenti già operanti nel campo della “231”.

Si consiglia la frequenza a partecipanti che abbiano conoscenze di base sul tema del D.lgs. 231/01.

42 Formazione 2018

Risk ManagementRISK-BASED AUDITING: STANDARD, PROCESSI E FRAMEWORK DI CONTROLLO

Ruolo dell’Internal Audit nell’ambito del sistema di Governance, Risk & ControlI principi e i componenti del sistema di Governance, Risk & Control

Le aspettative nei confronti dell’Internal Audit

L’approccio di Audit Risk-Based

La valutazione Risk-Based del Sistema di Controllo InternoRuoli e responsabilità nella gestione del Sistema di Controllo Interno

Le valutazioni di sintesi e quelle analitiche

Individuazione, misurazione e gestione dei rischiDefinizione e impostazione della Risk Analysis

COSO e ERM Framework

Strumenti e tecniche operative per identificazione e valutazione dei rischi

La mitigazione dei rischi: piani di azione e monitoraggio

Predisposizione del piano di Audit Risk-BasedDimensionamento quantitativo

La prioritizzazione delle attività tramite Risk Analysis e Risk Scoring

Il piano di Audit a risorse libere ed il piano a risorse disponibili

La gestione Risk-Based degli incarichi di AuditIl processo di conduzione degli incarichi

Lo sviluppo del programma di lavoro

L’attività sul campo

La comunicazione dei risultati e il monitoraggio delle azioni correttive

Un presupposto fondamentale per arrivare a una efficace struttura di Governance è l’identificazione, la misurazione, la valutazione e il monitoraggio dei rischi aziendali che ostacolano il conseguimento di tutti gli obiettivi aziendali.Questo risulta possibile attraverso il processo di Risk Assessment; ossia di una metodologia strutturata di autovalutazione dei rischi da parte del Management che, attraverso interviste guidate ai responsabili dei processi aziendali, consente di identificare i rischi che limitano o impediscono il raggiungimento degli obiettivi dell’organizzazione e di determinare il relativo livello di rischio e sviluppare strategie di controllo idonee ad assicurare una maggiore copertura delle aree in cui sono presenti i rischi significativi.

Tenuto conto della centralità dell’approccio al rischio, l’Internal Audit deve quindi svolgere la propria attività secondo le logiche Risk-Based, in linea con i requisiti espressi dagli IPPF, che rappresentano l’unico modo per un dipartimento di Audit di generare valore e soddisfare al contempo i requisiti della Professione.

CONTENUTI

MILANO 19 - 20 marzoROMA 26 - 27 settembre Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor

con 3-5 anni di esperienza, Controller e Professionisti che desiderano

acquisire o potenziare le competenze in Risk Management, analizzare il

framework di riferimento (COSO ed ERM) e utilizzare le tecniche di Risk

Management nelle attività di controllo e di Audit Engagement.

Il corso ha l’obiettivo di:• comprendere le relazioni tra strategia, governance aziendale,

gestione dei rischi e attività di controllo• fornire le conoscenze dei principali framework di riferimento

(COSO ed ERM)• fornire le conoscenze e gli strumenti per produrre un Risk

Assessment• definire le modalità per produrre un piano di Audit Risk-Based • fornire ai partecipanti gli strumenti per sviluppare un incarico

Risk-Based.

43Formazione 2018

Risk ManagementCONTROL RISK SELF-ASSESSMENT (CRSA)

Control Risk Self-Assessment: definizione e obiettiviRuolo dell’Auditor quale facilitatore (ruolo e skill)

I limiti delle valutazioni qualitative e utilizzabilità ai fini delle attività di Assurance

Implementazione, creazione e consolidamento dell’universo CRSA

Standard di valutazione da utilizzareEnterprise Risk Management (ERM), quattro categorie di obiettivi:

strategici – obiettivi di alto livello e a supporto della missione aziendale

operativi – efficace ed efficiente gestione delle risorse

reporting – l’affidabilità del reporting

conformità – osservanza delle leggi e dei regolamenti

COSO:

definizione di Sistema di Controllo Interno (SCI)

le 5 componenti: Ambiente di Controllo, Risk Assessment, Attività di Controllo, Informazione & Comunicazione, Monitoraggio

gli obiettivi: operativi, di reporting, di compliance

il COSO 2013 e l’Internal Auditing

Questionari, interviste e workshop: vantaggi e svantaggi del loro utilizzo in relazione alle loro peculiaritàPreparazione e conduzione di interviste

Predisposizione di questionari

Preparazione e conduzione di Workshop

Il corso ha l’obiettivo di:• far comprendere l’utilità e fornire il know-how necessario a

progettare e condurre attività di CRSA sia in ambiti limitati che nell’ambito di progetti complessi

• evidenziare gli impatti del CRSA sugli aspetti organizzativi e gestionali

• evidenziare il ruolo dell’Internal Auditor come esperto del Controllo Interno e l’importanza del suo coinvolgimento nella discussione e valutazione dei rischi.

CONTENUTI

Per rischio si intende qualsiasi evento in grado di pregiudicare il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Tra i diversi obiettivi aziendali (obiettivi strategici, operativi, di reporting) esiste anche l’obiettivo del rispetto delle normative vigenti (obiettivo di conformità o “compliance”).

Il Control Risk Self-Assessment (CRSA) ha l’obiettivo di fornire al Management uno strumento in grado di effettuare analisi qualitative per la gestione del rischio.

La valutazione del Sistema dei Controlli esistente all’interno delle organizzazioni è finalizzata a portare ad un livello “accettabile” i rischi individuati e rappresenta uno degli strumenti di base della Professione di Audit.

MILANO 26 - 27 novembre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge agli Internal Auditor esperti e a tutte le persone che nell’ambito aziendale hanno la necessità di sviluppare e implementare un efficace Sistema di Controllo Interno.

44 Formazione 2018

Risk ManagementL’INTEGRAZIONE DEI SERVIZI DI ASSURANCE

Prima Parte: ConnotazioneChe cosa significa integrare l’Assurance: Definizione di Combined Assurnace

L’ oggetto principale dell’Assurance

I pilastri del sistema a salvaguardia degli interessi degli stakeholder

Verso la Combined Assurance

Seconda Parte: PerformanceCome raccordare in maniera integrata i piani di tutti

Come combinare gli sforzi di tutti su un incarico specifico: L’Integrated Auditing

Come parlare con una sola voce: il Reporting Integrato Interno ed Esterno

Per ciascuna sezione saranno effettuate esercitazioni tenuto conto delle esperienze concrete

La velocità con cui gli scenari di rischio mutano e si intersecano e la pressione crescente, determinata dall’evoluzione della normativa e dall’accrescimento degli obblighi di compliance, impongono alle imprese di soddisfare la domanda di assurance con soluzioni efficaci ma anche efficienti. Tradizionalmente la risposta è stata la proliferazione di funzioni di controllo sempre più focalizzate su specifici tipologie di rischio; l’affollamento e la disorganicità che ne è derivata sta spingendo le organizzazioni a rivedere l’assetto organizzativo dei controlli, in ottica di integrazione, efficientemento, qualità e coverage dell’assurance.

CONTENUTI

MILANO 21 - 22 novembreROMA 27 - 28 marzo Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a Responsabili di

Funzione IA, Internal Audit Manager, Professionisti Internal Auditing, Risk

Management, Compliance e altri soggetti coinvolti a vario titolo nelle

attività di assurance.

Attraverso la presentazione di diversi approcci, l’analisi di un percorso critico per il coordinamento, casi pratici ed esercitazioni, questo corso ha l’obiettivo di:• fornire indicazioni operative e metodologie per valutare la

maturità della propria organizzazione in ambito di assurance e integrazione

• illustrare possibili opzioni per il miglioramento della Organizational Governance, per mettere a sistema le attività di tutti gli assurance provider

• descrivere il ruolo centrale e proattivo che in questo processo deve giocare l’Internal Audit. Al termine del corso, i partecipanti saranno in grado di:

• comprendere la natura e l’ambito di attività dei diversi service provider

• identificare le possibili strategie di integrazione e valutare quella più appropriata per la propria organizzazione

• sviluppare mappature, programmi di attività e reporting integrati, in un’ottica di ottimizzazione delle risorse disponibili.

45Formazione 2018

Risk ManagementANALYTICAL REVIEW DEI RISCHI E APPROCCIO RISK CULTURE

Analisi peculiarità dei rischi aziendali e contributo dell’Internal Audit nella loro efficace gestione in ottica di mitigazioneRischio come combinazione delle probabilità di un evento e delle sue conseguenze in logica di imprevedibilità e incertezza

Approcci significativi per identificare, valutare e gestire il rischio aziendale e approfondimenti sulle scelte metodologiche

Valutare la cultura del rischio per individuare segnali distintivi di comportamenti devianti dai valori aziendali ed etici

Esercitazione Identificazione dei «Risk Culture Control Objectives» e relativi indicatori collegati

Misurazione dei rischi e analisi delle metodologie di valutazione e gestione, con approcci tradizionali e sistemiciRuolo rinnovato per l’Internal Audit nel fornire Assurance non più solo sul presidio dei rischi ma anche sulla coerenza delle scelte di business e strategiche con i valori aziendali

Analisi delle diverse metodologie di misurazione, gestione e valutazione dei rischi

Misurabilità e misurazione dei rischi, approccio sistemico e variabili di rischio

Esercitazione Modellazione rischi potenziali e identificazione dei rischi residuali in relazione alle variabili di rischio

Questionario di verifica delle tematiche trattate

Il corso ha l’obiettivo di:• esaminare il rischio nelle sue diverse peculiarità e modalità

operative• analizzare gli approcci metodologici individuati verificando quelli

più consoni alle azioni di Audit• valutare la cultura del rischio per individuare segnali distintivi di

comportamenti devianti dai valori aziendali ed etici• inquadramento del ruolo e delle competenze che rilevano ai fini

della gestione dei rischi e della risk culture per gli Internal Auditor• fornire un approccio sistemico alla misurazione dei rischi anche in

logica evolutiva secondo le migliori best practice.

CONTENUTI

Il rischio aziendale è uno dei cardini su cui si fonda la Corporate Governance e l’elemento focale su cui si basa lo sviluppo coerente dei Sistemi di Controllo Interno a tutti i livelli dell’organizzazione. Tutte le aziende infatti, indipendentemente dalla loro dimensione o dal settore economico in cui operano, sono esposte al rischio come variabile in grado di operare a tutti i livelli dell’organizzazione. In proposito la Risk Culture è parte integrante della cultura aziendale, quale efficace strumento idoneo a perseguire un ottimale rapporto rendimento/rischio.

Per tale ragione le scelte manageriali si fondano su pratiche di adattamento al rischio e su una chiara visione di come esse possano modificare il profilo di rischio dell’azienda stessa.

MILANO 16 - 17 maggio

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a Professionisti di Audit e di Risk Management coinvolti in attività di identificazione e quantificazione dei rischi aziendali alla base dei processi di Risk Management e di Pianificazione di Audit.

46 Formazione 2018

Risk ManagementRISK MANAGEMENT APPROACH NELL’ASSURANCE DEI RISCHI AZIENDALI

Approach Risk Management secondo le migliori best practicesEvoluzione dei rischi e processo di Risk Management (Risk Assessment, Risk Reporting, Risk Treatment, Risk Monitoring)

Disamina, confronto e modalità di applicazione dei diversi framework metodologici di Risk Management

Aggiornamento del framework COSO e sua evoluzione all’ERM con focus sulla gestione dei rischi

EsercitazioneIdentificazione eventi di rischio utili alla pianificazione dei Audit con un approccio combinato COSO/COBIT

Gestire gli incarichi di Audit in ottica di Risk ManagementContributo dell’Internal Audit ed evoluzione del framework di riferimento (IPPF/COBIT)

Problematiche dei rischi di frode, loro mitigazione e relativi approcci metodologici di Fraud Auditing

Applicazioni metodologiche per la gestione dei rischi in fase assurance delle attività di Audit

EsercitazioneSimulazione di un assessment dei rischi aziendali mediante l’utilizzo di una best practice

Questionario di verifica delle tematiche trattate

CONTENUTI

Un’assunzione di rischi eccessiva e imprudente può portare al fallimento di singole imprese e causare problemi sistemici. La definizione degli obiettivi strategici, della strategia in materia dei rischi e della governance interna dell’impresa assumono rilevanza ai fini della strategia globale dell’impresa e della sua sopravvivenza. Cruciale è il ruolo della Funzione Internal Audit che è chiamata, in un’ottica di controlli di terzo livello, da un lato per controllare il regolare andamento dell’operatività e l’evoluzione dei rischi, e dall’altro a valutare l’adeguatezza, la funzionalità e l’affidabilità della struttura organizzativa e delle altre componenti del Sistema dei Controlli Interni.

MILANO 13 - 14 giugno

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a Professionisti

operanti nella Funzione Internal Audit, coinvolti in attività di identificazione e quantificazione dei rischi aziendali alla base dei processi di Risk Management

e di Pianificazione delle attività di Audit.

Il corso ha l’obiettivo di:• stimolare l’interesse all’analisi dei trend dei rischi d’impresa, loro

evoluzione nel breve, medio e lungo periodo • esaminare le problematiche dei rischi in ottica di Risk Assessment

e organizzativa con focus su taluni rischi significativi per l’impresa• assumere confidenza con le migliori best practice di Risk

Management e Fraud Auditing nell’individuazione e assessment di minaccie/rischi/obiettivi in logica evolutiva Risk Appetite.

47Formazione 2018

Fraud AuditingINTERNAL AUDITING E FRODI AZIENDALI - CORSO BASE

Definizione, caratteristiche, dimensioni del fenomeno e principali teorie criminologiche del fenomeno delle frodi occupazionali

Classificazioni delle frodi

I fattori di rischio: rischi primari e rischi secondari

Cenni di Risk Assessment. Dalle Minacce ai rischi. La Risk Evaluation: il danno da frode

Esame delle principali fattispecie di frode alla luce della normativa penale e modus operandi

Accenni alla legislazione penale speciale: le frodi nella legislazione “231”

Il TU sulla Privacy e la legislazione giuslavorista: come impostare correttamente i controlli preventivi

La policy antifrode: ruoli e responsabilità

Come integrare il Sistema di Controllo Interno in chiave di prevenzione dalle frodi: la gestione del whistleblowing

Brevi accenni ad altri “controlli” in ottica antifrode

CONTENUTI

Il tema delle frodi ai danni delle aziende rappresenta uno degli argomenti più in voga degli ultimi tempi, ma di fatto le idee che ruotano attorno a questo delicato tema del Sistema di Controllo Interno, sono estremamente confuse.Il risultato di ciò è che non solo l’assenza di adeguate competenze, strumenti adeguati e metodologie di detection, conduce irrimediabilmente a una inaccettabile sottostima del fenomeno, ma soprattutto quando un’ipotesi di frode si palesa, emergono tutte le difficoltà insormontabili derivanti dalle carenze di quelle competenze indispensabili a gestirne la verifica senza essere portatori di ulteriori rischi.Il corso rappresenta, dunque, la risposta ad un quesito di fondo: quali competenze di base sono richieste per prevenire e gestire efficacemente le frodi in azienda?

Il corso, articolato su due giornate, sarà sviluppato su una prima parte dedicata alla conoscenza della tematica, con particolare riferimento alle frodi interne: definizioni, caratteristiche e dimensioni del fenomeno, analisi delle principali teorie criminologiche, genesi del comportamento fraudolento, principali tipologie di frodi e loro caratteristiche. Nella seconda parte del corso saranno affrontate le diverse tematiche legate alla prevenzione e all’accertamento della frode, il tutto mediante accurata analisi del framework normativo di riferimento (legislazione penale, giuslavorista, privacy principalmente).

MILANO 19 - 20 febbraioROMA 18 - 19 settembre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a tutti coloro che intendano acquisire le conoscenze basiche e multidisciplinari relative a una delle problematiche più delicate del Controllo Interno; agli Internal Auditor che intendano allargare il loro spettro di competenze; a Manager e Senior di qualunque funzione aziendale che, in virtù delle loro responsabilità di controllo e di gestione di risorse, ritengano di dover approfondire le proprie conoscenze circa metodologie di prevenzione e contrasto alle frodi.

48 Formazione 2018

Fraud AuditingADVANCED FRAUD AUDITING: CASE MANAGEMENT, INTERVISTE, INDAGINI DIFENSIVE

Generalità sulle frodi: definizioni, principali teorie criminologiche, il profilo del frodatore e il danno da frodeFlow chart della gestione della frode - le fasi: segnalazione o detection, valutazione, pianificazione, verifica, redazione della relazione, determinazioni legali e diffusione

Segnalazioni di frodi: la rilevanza giuridica degli anonimi in caso di reati

La detection e la valutazione delle fonti

Strumenti di verifica: le indagini difensive penali: cosa sono? Chi le compie? Quale ruolo per il Fraud Examiner?

Strumenti di verifica: gli atti delle indagini difensive

Strumenti di verifica: la conduzione dell’intervista nella gestione della frode: framework normativo e documentazioneStrumenti di verifica: controllo diretto del datore di lavoro o ricorso ad investigatori privati?

Strumenti di verifica: ulteriori possibili controlli sui dipendenti. Framework normativo e analisi pratica

Le interviste: metodologia e documentazione. I profili legali

Come condurre l’analisi dei dati e redigere la relazione. Inferenze, ipotesi, previsioni, conclusioni: i principali vizi logici

La testimonianza penale del Fraud Examiner

I rapporti con polizia giudiziaria e Autorità Giudiziaria

CONTENUTI

Come affrontare in concreto un caso di frode? Quali sono le norme di riferimento? Come condurre un’intervista? Come trattare un problema di un caso “231” come un caso di “frode”?

Il corso, della durata di due giorni, affronta le principali tecniche pratiche di gestione di casi di frode, sia con sistemi di investigazione interna, correttamente impostati, sia mediante ricorso a particolari strumenti di Investigation, come ad esempio le investigazioni penali difensive, introdotte dalla legge 397/2000, suggerendo una metodologia utile soprattutto come Contigency Plan in caso di incident “231”, che consenta all’azienda di delimitare le responsabilità, comprendere le proprie vulnerabilità e cooperare con l’Autorità Giudiziaria attraverso una propria autonoma capacità di ricostruzione dei fatti.

MILANO 9 - 10 aprileROMA 8 - 9 ottobre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a tutti coloro che

intendano approfondire tecniche e framework normativo di riferimento per la conduzione di investigazioni

interne per frodi. In particolare, a Fraud Examiner o addetti a uffici legali e

security che intendano ampliare le loro competenze e comprendere come

affrontare un caso di frode ricorrendo a soluzioni anche di tipo normativo assolutamente innovative, come le

norme sulle indagini difensive penali.

49Formazione 2018

Fraud AuditingPOLICY ANTIFRODE E WHISTLEBLOWING

Generalità e aspettiDefinizione di frode e illecito aziendali

Rapporto tra frodi e rischi 231/01

Esempi di frodi e fattispecie penali

Il Whistleblowing nelle norme

La valenza processuale di scritti e segnalazioni anonime

La policyFunzioni e struttura di una policy antifrode

Ruoli e responsabilità nel sistema antifrode

I criteri per il Fraud Risk Assessment

L’Awerness Programm

Procedure di reporting

Tassonomia di segnalazioni e canali

Requisiti di una piattaforma di WB

La valutazione preliminare della segnalazione

La tutela del segnalante e la tutela del segnalato

I doveri dei dipendenti

Controlli sui dipendenti: quelli ammessi e quelli vietati

ValutazioniAspetti tecnico organizzativi del whistleblowing

I KPI del sistema di whistleblowing

Illustrazione di un caso di studio e dibattito

CONTENUTI

Alcuni provvedimenti recenti sono destinati ad apportare profonde modifiche al Sistema dei Controlli su comportamenti illeciti di dipendenti.

Ci si riferisce in primis all’ultimo dei decreti attuativi del Jobs Act, del 14 settembre 2015, n.151, con l’articolo 23 che indice profondamente sull’art. 4 SL, in materia di controlli a distanza.

Ma prima ancora erano intervenuti, sulla scia delle Linee Guida di ANAC, con la Determinazione n. 6 del 28 aprile 2015 in tema di Whistleblowing: • Banca d’Italia aggiornando il 21 luglio 2015 le “Disposizioni di vigilanza per le banche”• Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 introducendo le indicazioni in materia di whistleblowing come

previsto dal D.lgs. n.72 del 12 maggio 2015 di attuazione della Direttiva 2013/36/CE • la modifica al Codice di Autodisciplina per le società quotate, con l’introduzione di analogo obbligo

nel mese di luglio.

Tutto ciò suggerisce l’adozione di una policy antifrode o Linee Guida aziendali per la prevenzione e gestione degli illeciti, quale sede naturale in cui potranno essere sciolti tutti i nodi relativi ai controlli preventivi e successivi in materia di frodi e illeciti, e gli aspetti organizzativi relativi alle segnalazioni (anche) anonime e alla protezione dell’identità dei segnalanti.

Il corso, di taglio molto pratico, intende affrontare con i responsabili le soluzioni concrete riguardanti la stesura della policy, l’organizzazione e la tipologia di controlli ammessi.

MILANO 19 novembreROMA 15 maggio

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a Responsabili e addetti Internal Audit e può essere complemetare rispetto al percorso con il corso base e avanzato.

51Formazione 2018

Competenze relazionali e managerialiTECNICHE DI GESTIONE E CONDUZIONE DELLE INTERVISTE NELL’INTERNAL AUDIT

Il processo di IA: le competenze e il ruolo della comunicazione

L’intervista nel processo di IALe fasi dell’intervista

Piano pre-intervista: gli obiettivi dell’intervista, chi incontrare, quando e dove

Apertura: costruzione della fiducia

Corpo: la tecnica delle domande, quali e quando usarle. La documentazione a supporto

Approccio: gli Stili Sociali di Comunicazione (individuare lo stile dell’interlocutore e gestirlo al meglio)

Chiusura: conclusioni, riepilogo, azioni

La gestione della relazione: i confini di ruolo e il conflittoTecniche di assertività

Tecniche di ascolto attivo

Tecniche di gestione del conflitto

Il confronto: la gestione delle obiezioni e delle convinzioni limitantiLa costruzione del Rapporto: ricalco e mirroring

Focus sull’intervista di precisione: Struttura Superficiale e Struttura Profonda

Cancellazioni, generalizzazioni e distorsioni

Il Metamodello e le domande antidoto

CONTENUTI

Nell’ambito della definizione delle competenze professionali dell’Internal Auditor, il progetto di ricerca CBOK (Common Body of Knowledge) ha sottolineato l’elevata importanza delle cosiddette interpersonal skill, ovvero competenze interpersonali o relazionali indispensabili per gestire in modo efficiente ed efficace lo svolgimento delle attività di Auditing a tutti i livelli. La gestione delle interviste, strumento chiave per l’Internal Auditor, rappresenta senza dubbio l’attività in cui è richiesto maggiormente un esercizio attento e consapevole di tali competenze: grazie ad esse è infatti possibile orientare l’esito stesso della Funzione Audit.

MILANO 24 - 25 ottobreROMA 14 - 15 giugno

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge agli Internal Auditor che desiderano acquisire l’approccio tecnico e gli strumenti più idonei per gestire efficacemente le interviste.

Il corso ha l’obiettivo di:• sviluppare tecniche e strumenti innovativi per la gestione efficace

delle interviste• definire e monitorare il raggiungimento degli obiettivi

dell’intervista• stimolare gli interlocutori a instaurare e mantenere rapporti

professionali costruttivi• gestire con consapevolezza e sicurezza eventuali situazioni

critiche nella relazione con l’Auditee.

52 Formazione 2018

Competenze relazionali e managerialiAUDIT REPORT WRITING

L’obiettivo del Report WritingValutazione degli obiettivi

Destinatari del Report e strutturazione in funzione del lettore/utilizzatore

Completezza del Report in linea con il processo di Audit

I rilievi dell’AuditCriteri, condizioni, definizioni, causa, effetti

Raccomandazioni e/o piani di azione

Audit-Report Structure:Overview, Executive Summary, allegati:

intestazioni, distribuzioni, informazione Audit team

tips, automatizzazione del reporting strumenti per carte di lavoro elettroniche

Qualità dei reportCoerenza, terminologia tecnica e gergale, acronimi

Leggibilità e chiarezza della struttura

ToniDefinizione e strategia negli utilizzi dei toni

Proiezione positiva e negativa

ConclusioniRevisioni degli obiettivi dei partecipanti e piani di azioni

I report come strumento indicatore di performance dell’IA

Il consolidamento della valutazione dei rischi e del sistema di controllo (Art 123 TUF)

Dalla gestione della reportistica agli scope di compliance e comunicazione al Comitato di Controllo Interno

CONTENUTI

L’Audit Report rappresenta il principale mezzo di comunicazione delle attività di Audit. Consiste in un documento formale riassuntivo delle attività svolte nel corso dell’incarico, in cui eventuali anomalie (non conformità, punti deboli, difetti, raccomandazioni, ecc.) vengono dettagliatamente descritte e vengono suggerite le possibili azioni correttive. Affinché il report abbia valore è fondamentale sia utilizzare una comunicazione chiara, completa e oggettiva, sia diversificare la modalità di presentazione e la qualità e la quantità delle informazioni utilizzando come criterio i destinatari del report. In tale cornice diventa indispensabile conoscere e comprendere le aspettative del Management, del Board e degli Stakeholder per valutare quali informazioni sono utili e per chi.

MILANO 26 - 27 settembreROMA 18 - 19 aprile

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge agli Internal Auditor,

di qualsiasi livello, interessati ad acquisire tecniche utili alla stesura di

un rapporto di Internal Audit e che desiderano creare report di facile

lettura, utilizzando uno stile di scrittura efficiente ed efficace, al fine di favorire

le azioni del Management e fornire chiari messaggi al Board.

Il corso ha l’obiettivo di:• sviluppare tecniche e strumenti per la redazione di Audit Report

efficaci• attivare una riflessione su un metodo efficace di comunicazione

scritta• analizzare e distinguere i diversi elementi presenti nel report:

criteri, condizioni, cause, effetti e raccomandazioni• sviluppare le tecniche e le strategie per rendere le proprie

comunicazioni maggiormente convincenti• sviluppare un metodo per definire un piano di azione

individuando le priorità.

53Formazione 2018

Competenze relazionali e managerialiTECNICHE DI NEGOZIAZIONE E GESTIONE DEI CONFLITTI NELL’INTERNAL AUDIT

Definizione e analisi del conflittoDifferenziare causa e sintomo

Tipologie di conflitto

La comunicazione e l’intelligenza emotiva come strumento per prevenire e gestire il conflittoElementi base del processo comunicativo

Le emozioni nel conflitto: imparare a gestire la rabbia

La negoziazione come strumento di gestione del conflitto: definizione ed

elementi principaliApproccio integrativo

La preparazione della strategia negozialeI punti di attenzione

La definizione degli obiettivi

La costruzione della strategia

La gestione della relazione nella negoziazioneComprendere e gestire le attese della controparte

Distinguere il contenuto dalla relazione

CONTENUTI

Il conflitto è una dinamica molto comune nelle relazioni interpersonali. Tuttavia, se anticipato e gestito attraverso opportune tecniche di comunicazione, può essere vissuto in modo costruttivo.

Anche l’attività di Internal Auditing può condurre a situazioni potenzialmente conflittuali che, se non gestite, possono degenerare e compromettere lo svolgimento dell’attività.

Diviene, dunque, fondamentale adottare una strategia di mediazione del conflitto nella direzione di un confronto costruttivo che metta in evidenza gli obiettivi comuni tra le parti e che porti allo sviluppo di una gamma più ampia di idee e soluzioni.

Il corso è finalizzato ad acquisire o sviluppare le competenze di comunicazione e negoziazione necessarie per gestire in modo efficace i conflitti affrontati nella Professione.

MILANO 19 - 20 giugnoROMA 7 - 8 maggio

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge ai Responsabili e agli Internal Auditor che desiderano acquisire una preparazione tecnica specifica per gestire le negoziazioni e i conflitti che possono insorgere nell’esercizio della Professione.

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti gli strumenti per essere in grado di:• individuare i criteri di analisi delle diverse situazioni di conflitto

per comprenderne le cause e le possibili soluzioni• focalizzare i criteri per migliorare la capacità di comunicare in

modo da prevenire e gestire costruttivamente le situazioni di conflitto

• utilizzare la propria intelligenza emotiva e sviluppare l’empatia• gestire il processo negoziale, interpersonale e organizzativo,

utilizzando strumenti e tecniche funzionali al raggiungimento degli obiettivi.

54 Formazione 2018

Competenze relazionali e managerialiMETODOLOGIE PER IL PENSIERO ANALITICO E LA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI

Inquadramento generale e visione di insieme della metodologiaLe 6 fasi del problem solving: dall’identificazione alla risoluzione del problema

La definizione di problema

Il problema come opportunità

Tipologie di problema: esempi pratici

Problem finding and setting: l’identificazione e la definizione del problemaL’identificazione dei sintomi

La definizione dello stato desiderato e l’analisi del gap

Root-Cause Analysis: strumenti per l’analisi delle causeI 5 perché

Analisi di processo

Diagramma di Ishikawa

Diagramma di Pareto

Problem solving: ampliare le opzioni disponibili Tecniche creative e pensiero divergente

Brainstorming e mappe mentali

I 6 cappelli per pensare

Decision making, implementazione e verifica La matrice delle decisioni

Disegnare l’implementazione

Verifica della soluzione

CONTENUTI

Una delle principali caratteristiche dei più efficaci professional dell’Internal Audit è l’utilizzo del pensiero analitico, inteso come capacità di rilevare l’esistenza di criticità, di definirle in modo obiettivo e di analizzarne le cause in modo ampio e completo. Abbinando, al pensiero analitico e critico, le facoltà del pensiero creativo e divergente, si arricchisce la capacità di proporre soluzioni alle criticità e di selezionare tra le opzioni alternative quelle più indicate al contesto e ai bisogni reali degli interlocutori.Il corso è un laboratorio esperienziale attraverso le 6 fasi del problem solving e propone tecniche e strumenti che integrano l’approccio logico-analitico con quello del pensiero divergente. Le metodologie proposte sono adatte sia all’utilizzo individuale che in team, vengono sperimentate con esercizi, giochi e casi aziendali e propongono anche strumenti visuali di rappresentazione dei problemi e delle soluzioni.

MILANO 26 - 27 febbraio

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge agli Internal Auditor

che desiderano potenziare le proprie abilità di pensiero critico e analitico e le capacità creative

nell’approccio all’individuazione e risoluzione delle criticità.

Il corso ha l’obiettivo di:• proporre un approccio completo e integrato all’analisi e alla

risoluzione dei problemi e delle criticità• superare le principali distorsioni ricorrenti nel modo in cui i

problemi vengono affrontati • saper usare le tecniche che consentono di semplificare e

comprendere correttamente e “oggettivamente” i problemi• saper comunicare e condividere analisi e risoluzione delle criticità

individuate con soggetti ed enti coinvolti o interessati• migliorare l’approccio proattivo e propositivo nei confronti dei

problemi.

55Formazione 2018

SettorialeAUDIT IN AMBITO SOLVENCY II

Contenuto I: “Elementi cardine del framework Solvency II”Titolo: La misurazione e la mappatura del rischio SommarioInquadramento tematico

Il profilo di rischio dell’impresa assicurativa

La rilevanza dei macro rischi - aggregazione dei rischi

Valutazione “Market Consistent” di attività e passività - Determinazione del requisito patrimoniale

Informativa di mercato

Contenuto II: “Il grado di implementazione di Solvency II” Titolo: Evoluzione regolamentare SommarioBackground e obiettivi della direttiva Solvency II

Analisi dell’implementazione dei regolamenti attuativi nella UE

Il ruolo delle ESAs: convergenza mondo insurance e mondo banking

Quadro di riferimento della produzione normativa IVASS

Ripercussioni su attività di Audit

CONTENUTI

Il corso si propone di definire lo stato dell’arte nel percorso di implementazione della Direttiva 2009/138/CE, più nota come Solvency II, e di tracciarne le prospettive di maggior interesse sul piano regolamentare.L’occasione consente infatti di recuperare da un lato gli elementi portanti del framework Solvency II – ripercorrendo in tale ambito la mappatura dei rischi delle imprese assicurative e la determinazione del requisito patrimoniale – e dall’altro di introdurre, analizzare e commentare i profili evolutivi di più recente valutazione da parte della European Insurance and Occupational Pensions Authority (EIOPA).

Allo stesso tempo si delineano ambiti di crescente integrazione e convergenza tra la regolamentazione assicurativa e quella di natura bancario. E’ il caso, ad esempio, delle pratiche di risanamento e di risoluzione armonizzate per le imprese di assicurazione, su cui EIOPA ha recentemente proposto un approccio pragmatico in cui dette pratiche sono ricondotte alle fasi di preparazione e pianificazione (preparation and planning), intervento precoce (early intervention) e risoluzione (resolution) o, ancora, delle norme tecniche aventi ad oggetto le modalità di riconduzione (mapping) delle valutazioni del merito di credito effettuate dalle agenzie esterne (ECAI) a delle classi di merito standard, su cui agiscono le regole di determinazione del rischio di credito.

Lo stato dell’arte nel percorso di implementazione della Direttiva Solvency II viene successivamente analizzato a livello domestico, mediante approfondimento della produzione normativa IVASS e mapping dei contesti non ancora integralmente disciplinati.

Tale rappresentazione è funzionale all’impostazione ed esecuzione dell’intervento di Audit in ambito ORSA.

MILANO 6 giugno

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge ai Responsabili Internal Audit, ai Senior Auditor e Auditor incaricati delle verifiche in ambito Solvency, in tema di coerenza tra RAF e gestione del rischio e, in generale, sulla Funzione di Gestione del Rischio con l’obiettivo di affinare le tecniche di analisi sui rischi assicurativi e sui modelli impiegati per misurarli.

56 Formazione 2018

SettorialeFRAUD AUDIT NEL SETTORE MANIFATTURIERO, SERVIZI E UTILITIES

GeneralitàLe frodi, il codice penale e i reati “231”

Le frodi e la Professione

Alcuni dati ed esempi di frodi

Frodi apicali e frodi occupazionali

Le frodi nei diversi ambiti di rischio:

la frode nel ciclo passivo (Procurament Fraud), nel ciclo attivo e in altri processi di supporto

frode e market abuse

Il sistema di prevenzione frodi Sistema di prevenzione frodi e Sistema di Controllo Interno

Modello 231 e sistema di prevenzione frodi

Il sistema di WB per le emittenti

Il modello di prevenzione frodi secondo COSO-ERM

Indicatori di anomalia

Controlli

Il processo di gestione del caso di frodeEvidenze per provare/evidenze per decidere

La detection e le segnalazioni

La valutazione preliminare

L’investigation: i controlli sui dipendenti e il framework normativo. Controlli leciti, controlli possibili e controlli illeciti

Le tecniche di intervista: norme di riferimento, utilizzabilità nel contenzioso, metodologie e documentazione

La web analysis

Le altre tecniche di indagine

Il reporting

La testimonianza penale

Case study

CONTENUTI

Conseguire competenze specialistiche di Fraud Audit nel settore manifatturiero è di particolare interesse soprattutto perché la frode rappresenta un rischio molto trasversale che può comportare da un lato significative perdite operative, dall’altro si ricollega a rischi legali di varia natura.

Il corso permetterà ai partecipanti di valutare il rischio di frode e l’efficacia dei controlli preventivi e di condurre efficacemente sia dei Fraud Audit sia delle Fraud Investigation.

Quest’ultima parte si sofferma molto sui segnali di anomalia (detection della frode) e sulle tecniche di conduzione e documentazione delle interviste.

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor

di aziende appartenenti ai settori manifatturiero, servizi, utilities.

MILANO 7 - 8 febbraioROMA 24 - 25 settembre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

57Formazione 2018

SettorialeFRAUD AUDIT NEL SETTORE FINANZIARIO E ASSICURATIVO

CONTENUTI

Conseguire competenze specialistiche di Fraud Audit è particolarmente importante per gli Auditor del settore bancario e assicurativo sia per gli espressi richiami da parte della normativa sulla vigilanzaprudenziale di Banca d’Italia (263/06 rev.15) e Basilea, sia per i gravi impatti reputazionali che casi di frode possono comportare.

Il corso permetterà ai partecipanti di valutare il rischio di frode e l’efficacia dei controlli preventivi e di condurre efficacemente sia dei Fraud Audit sia delle Fraud Investigation.

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor di aziende appartenenti ai settori finanziario e assicurativo.

MILANO 5 - 6 marzoROMA 22 - 23 ottobre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

Generalità Le frodi e il regolatorio

Le frodi e la Professione

Alcuni dati ed esempi riferiti al mondo bancario

Frodi apicali e frodi occupazionali:

le frodi nei diversi ambiti di rischio

frode e riciclaggio, frode e usura, frode e Mifid, Procurament Fraud, frode e Market Abuse

Il sistema di prevenzione frodi Sistema di prevenzione frodi e Sistema di Controllo Interno

Modello 231 e sistema di prevenzione frodi

Il sistema di WB secondo Bankit e best practice

Il modello di prevenzione frodi secondo COSO-ERM

Indicatori di anomalia

Controlli

Il processo di gestione del caso di frode Evidenze per provare/evidenze per decidere

La detection e le segnalazioni

La valutazione preliminare

L’investigation: i controlli sui dipendenti e il framework normativo. Controlli leciti, controlli possibili e controlli illeciti

Le tecniche di intervista: norme di riferimento, utilizzabilità nel contenzioso, metodologie e documentazione

La web analysis

Le altre tecniche di indagine

Il reporting

La testimonianza penale

Case study

58 Formazione 2018

SettorialeRISK ASSESSMENT & RISK MANAGEMENT NEL SETTORE MANIFATTURIERO, SERVIZI E UTILITIES

Ruolo dell’Internal Audit nell’ambito del sistema di Governance, Risk & Control I principi e i componenti del sistema di Governance, Risk & Control

La creazione del valore attraverso il Risk Assessment

Le aspettative nei confronti dell’Internal Audit

L’approccio di Audit Risk-Based

La valutazione Risk-Based del Sistema di Controllo Interno Ruoli e responsabilità nella gestione del Sistema di Controllo Interno

Le valutazioni applicabili nel settore manifatturiero, a fronte delle best practice (COSO Report/ERM) e della principale legislazione vigente (es. D.lgs. 231/01, Sicurezza sul lavoro, rischi ambientali, ecc.)

Individuazione, misurazione e gestione dei rischi Definizione e impostazione della Risk Analysis

COSO e ERM Framework

Strumenti e tecniche operative per identificazione e valutazione dei rischi (il CRSA)

La mitigazione dei rischi: piani di azione e monitoraggio

La valutazione qualitativa e quantitativa dei rischi

Quando svolgere la Risk Analysis

I rischi gestionali e i rischi di non compliance legislativa

Predisposizione del piano di Audit Risk-Based Dimensionamento delle risorse

La prioritizzazione delle attività tramite Risk Analysis e Risk Scoring

Il piano di Audit a risorse libere ed il

piano a risorse disponibili

Le attività di piano sui rischi gestionali e su quelli di non compliance legislativa

La gestione Risk-Based degli incarichi di Audit Il processo di conduzione degli incarichi

Lo sviluppo del programma di lavoro sulla base del Risk Assessment svolto

L’attività sul campo sulla base del Risk Assessment: gli Audit di processo e gli Audit di Compliance Risk-Based

L’antifrode attraverso le logiche del Risk Assessment

La comunicazione dei risultati

Il monitoraggio delle azioni correttive

La valutazione del rischio a valle degli incarichi

Analisi di un case study pratico sulla predisposizione del Risk Assessment e del relativo piano di audit

CONTENUTI

L’identificazione, la misurazione e il monitoraggio dei rischi per le aziende che operano nel settore manifatturiero, dei servizi e delle utilities, è un presupposto fondamentale per un’efficace struttura di Governance e rappresenta un fattore chiave per il successo competitivo delle stesse. Il Risk Assessment e la successiva gestione dei rischi identificati rappresentano una metodologia strutturata di autovalutazione dei rischi da parte del Management che consente di identificare i rischi che limitano o impediscono il raggiungimento degli obiettivi societari, determinare il relativo livello di rischio e sviluppare strategie di controllo rispetto alle aree in cui sono presenti i rischi significativi. L’Internal Audit deve quindi svolgere la propria attività secondo le logiche Risk-Based.

MILANO 7 - 8 marzoROMA 17 - 18 ottobre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso è rivolto a Internal Auditor appartenenti a organizzazioni del

settore manifatturiero, servizi, utilities.

Il corso ha l’obiettivo di:• comprendere le relazioni tra strategia, Governance aziendale,

Risk Management e attività di controllo di natura gestionale• fornire le conoscenze dei principali framework di riferimento

(COSO e ERM), evoluzione e composizione• fornire le conoscenze e gli strumenti per produrre un Risk

Assessment, sia inteso a supporto del Management che ai soli fini di Audit

• definire le modalità per produrre un piano di Audit Risk-Based, tenuto conto dei rischi nonché delle risorse a disposizione.

59Formazione 2018

SettorialeRISK ASSESSMENT & RISK MANAGEMENT NEL SETTORE FINANZIARIO E ASSICURATIVO

CONTENUTI

L’identificazione, la misurazione e il monitoraggio dei rischi per le istituzioni che operano nel settore finanziario e assicurativo è un presupposto fondamentale di un’efficace struttura di Governance dell’impresa.

Il corso propone un approccio integrato alla gestione e valutazione dei rischi e meccanismi di Assurance, basato su un modello e processo di Audit che coniuga analisi dei rischi con pianificazione e governo delle attività.

MILANO 5 - 6 febbraioROMA 20 - 21 settembre

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso è rivolto a Internal Auditor appartenenti a organizzazioni del settore finanziario e assicurativo.

Il corso ha l’obiettivo di:• fornire un completo inquadramento normativo • presentare l’analisi dei processi bancari e dei metodi di

individuazione dei relativi rischi• sviluppare l’interpretazione dell’analisi dei processi focalizzata sui

rischi.

Inquadramento generale Normativa di riferimento: circolare 263 di Banca d’Italia, 15° aggiornamento – approfondimento sul ruolo dell’Internal Audit nell’ambito della gestione dei rischi

I Rischi: modelli di misurazione e valutazione e problematiche di controllo Panoramica dei rischi: 1° pilastro (credito, mercato, operativi) – 2° pilastro (liquidità, tasso, ecc..)

La struttura del Risk Management: funzioni di misurazione, funzioni di convalida

Il RAF (Risk Appetite Framework): gli effetti sulla Governance

L’Audit sul RAF

Il processo ICAAP

L’autovalutazione dell’ICAAP (a cura dell’IA)

I modelli interni di misurazione dei rischi

I modelli di rating

L’analisi delle autorità di vigilanza sul processo di controllo prudenziale (SREP)

Il ruolo dell’Internal Audit nel piano di azione conseguente allo SREP

Gli interventi di Audit sul Risk Management L’Audit sui modelli di rating (in coerenza con gli Audit sulle fasi di classificazione e valutazione dei crediti deteriorati nell’ambito del processo del credito)

Gli Audit sui rischi di tasso e liquidità

60 Formazione 2018

Il corso ha pertanto la finalità di fornire ai partecipanti:• una overview sull’evoluzione regolamentare in ambito Risk

Governance, per identificare concretamente le tecniche di misurazione dei rischi, con un occhio alle best practice

• una rappresentazione dello SREP, funzionale all’identificazione dei “passaggi chiave” dell’Assessment delle AC

• una evidenza dei focal point in fase di esecuzione di un Audit mirato sulla gestione del rischio.

SettorialeAUDIT SU TECNICHE DI MISURAZIONE DEI RISCHI BANKING E STRESS TEST

Contenuto I “Overview sull’evoluzione regolamentare in ambito Risk Governance”Titolo: La misurazione del rischio Inquadramento tematico

Normativa vigente a livello nazionale ed europeo

Evoluzione regolamentare per autorità e nuove tematiche (BIS, EBA, BCE)

Una distinzione di peso: approcci standard vs modelli interni

Contenuto II “Supervisory Review and Evaluation Process” Titolo: Lo SREP nell’analisi del rischio Background e obiettivi SREP

Analisi dell’esecuzione del processo ai fini dell’Assessment sui rischi

Valutazioni di adeguatezza

Capitale

Liquidità e Funding - ILAAP

Metrica della vigilanza prudenziale

Categorie particolari di rischio: ICT Risk

Stress testing di vigilanza e degli intermediari: linee guida

Contenuto III “Gli audit in ambito misurazione dei rischi e stress test” Titolo: Un ruolo in rapida evoluzione Mappatura dei punti di intervento dell’Audit in ambito ICAAP

Nuovi obiettivi sugli stress test e punti di intervento dell’Audit

Un compito sfidante: “Target Review of Internal Model” (TRIM)

Punti di contatto con verifiche specifiche:

ruolo dell’Audit nella valutazione della convalida dei modelli interni

valutazione di Audit in ambito Risk Management, Business Model e RAF

CONTENUTI

Nella logica del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP), la revisione interna è un player fondamentale per assicurare un buon governo del sistema bancario e, per corrispondere alle aspettative delle Autorità Competenti, deve adeguarsi a nuovi compiti, con disponibilità di mezzi, di competenze e di metodologie idonee. Lo SREP, infatti, è una vera e propria due diligence, sebbene eseguita dalle Attività Competenti, del livello di rischio assunto da una banca e, come tale, richiede maggiori attitudini quantitative alla Funzione di Revisione, dilatandone, allo stesso tempo, il “campo di gioco” a molteplici ambiti di analisi: dalle valutazioni del modello di business alla governance, dai rischi di capitale, di liquidità e di funding e all’adeguatezza delle relative coperture. Si tratta, a tutti gli effetti, di elementi tra loro interdipendenti, implicando la ricerca di una coerenza complessiva come di una capacità analitica di esecuzione di Audit “verticali e mirati” (ad esempio nel controllo della esecuzione degli stress test secondo le nuove linee guida EBA).In tale contesto, sia le linee guida SREP sia le linee guida EBA sugli stress test (Guidelines on stress testing and supervisory stress testing) forniscono nuovi standard di riferimento per l’organizzazione e la strutturazione degli stress test e più in generale sulla misurazione e gestione dei rischi.

DESTINATARI Il corso si rivolge ai Responsabili

Internal Audit, ai Senior Auditor e Auditor incaricati delle verifiche in ambito ICAAP e ILAAP, in tema di

coerenza tra RAF e gestione del rischio e, in generale, sulla Funzione di Gestione del Rischio con l’obiettivo di affinare le tecniche di analisi sui rischi

bancari e sui modelli impiegati per misurarli.

MILANO 15 febbraio

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorni CPE 9 ORE

61Formazione 2018

SettorialeAUDIT SUL PROCESSO DEL CREDITO CON FOCUS SUI NPL

Contenuto I: Inquadramento normativo sul creditoTitolo: Contesto regolamentare del Credito con focus su NPL Overview sul framework regolamentare nazionale e comunitario sul credito

Rappresentazione delle nuove linee Guida BCE sui crediti deteriorati (NPL)

Rappresentazione dei principali elementi di impatto sul Sistema dei Controlli Interni

Contenuto II: Processo e rischi del credito e le principali forme tecniche Titolo: Il processo del credito Rappresentazione del processo del credito

Rappresentazione delle principali forme tecniche creditizie

Il governo e controllo del rischio di credito (ad es. politiche creditizie)

Le principali vulnerabilità e rischi sul credito

Contenuto III: Approccio SREP per la valutazione del credito Titolo: Lo SREP nell’analisi del rischio e processo del credito Background e obiettivi SREP

Analisi dell’esecuzione del processo ai fini dell’Assessment sui rischi

Impostazione dell’Audit sul credito con le logiche SREP

Strumenti operativi per l’esecuzione dell’Audit sul credito con logiche SREP

CONTENUTI

Il modello di business bancario è orientato principalmente all’intervento creditizio che dovrebbe essere remunerato principalmente in relazione al rischio assunto. Questa prassi ha evidenziato, anche a seguito di prassi di concessione non sempre orientate ad un principio di prudenza, una vulnerabilità rilevante del sistema bancario che ha motivato a più riprese il regolatore a porre attenzione a tale ambito (ad es. AQR Approch, valutazioni immobili, standard misurazione rischio di credito). A livello di priorità della BCE per il 2017, infatti, il rischio di credito risulta tra le più significative: infatti, la BCE, nel marzo del 2017, ha pubblicato le Linee Guida per le banche sui crediti deteriorati (NPL), con l’obiettivo di monitorarne e governarne la gestione definendo un processo che considera, tra gli altri, la strategia sugli NPL, la governance e l’assetto organizzativo, le misure di concessione, la rilevazione, la valutazione e la cancellazione degli NPL. Il documento va ad inserirsi nel framework SREP, fornendo ulteriori indicazioni alle banche sulle modalità di gestione del credito (congiuntamente alla Circolare 285 di Banca d’Italia aggiornata nel 2016 con l’introduzione delle politiche di gestione delle garanzie immobiliari).

MILANO 28 settembre

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge ai Responsabili Internal Audit, ai Senior Auditor e Auditor incaricati delle verifiche in ambito Credito e Governance. In generale il corso fornisce utili spunti su tutti gli interventi di Audit che hanno impatto sull’interno processo del credito e pertanto sulle funzioni preposte alla gestione dello stesso in azienda comprensive delle funzioni di Risk Management e delle Funzioni preposte alla gestione del credito anomalo.

Il corso ha pertanto la finalità di fornire ai partecipanti:• una overview sull’evoluzione regolamentare in ambito governo

e controllo del Credito, comprensiva delle evoluzioni in ambito Vigilanza Prudenziale

• una rappresentazione del processo del credito e dei relativi rischi, nonché delle logiche dello SREP, funzionale alla identificazione dei “passaggi chiave” per l’esecuzione dell’Audit sul processo del credito

• una rappresentazione di dettaglio sulle nuove linee guida EBA sui crediti deteriorati fornendo sia una rappresentazione degli elementi tecnici organizzativi utili per l’esecuzione di un Audit sia sugli impatti in termini di sistema dei controlli interni, funzione Audit compresa.

62 Formazione 2018

SettorialeAUDIT SULLE RETI DI FILIALI FISICHE

CONTENUTI

I canali di contatto con la clientela, anche a seguito dell’evoluzione tecnologica, sono molteplici; sicuramente il canale tradizionale, ossia costituito dalle reti di filiali fisiche, permane ancora il più rilevante.Le filiali, oltre ad essere alla base del business aziendale, sono potenzialmente generatrici di significativi rischi aziendali (es. frodi, riciclaggio, etc.). Non casualmente l’ambito delle filiali fisiche è stato storicamente oggetto di verifiche mirate sia da parte della funzione di revisione interna che dell’Autorità di Vigilanza.In aggiunta, l’attività di filiale è sempre più standardizzata; pertanto l’adozione di approcci strutturati e Risk-Based, congiunti ad analisi a distanza, consentono di razionalizzare l’attività di Audit rendendola da un lato più efficiente, ma al tempo stesso più efficace.

MILANO 10 maggio

Soci 600 Euro

Non Soci 1.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

1 giorno CPE 9 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge ai Senior Auditor e

Auditor incaricati di effettuare verifiche sulle filiali.

Il corso ha l’obiettivo di fornire ai partecipanti:• le basi per poter pianificare in ottica Risk-Based gli interventi sulle

filiali• le modalità di efficientemento degli interventi sulla rete

mediante strutturati controlli a distanza e valide tecniche di campionamento

• la rappresentazione dei processi di filiale illustrando le principali normative impattate e le loro evoluzioni nonché i principali rischi che si generano sulla rete

• la rappresentazione di controlli mirati su ambiti specifici di filiale.

Pianificazione delle verifiche di rete e tipologie di verifiche su filialiIllustrazione delle caratteristiche delle reti periferiche, metodologie di pianificazione in relazione alla tipologia di filiale e di verifica

Controlli a distanza sulla reteInquadramento delle caratteristiche dei controlli a distanza e modalità di applicazione sulle reti periferiche

Tecniche di campionamentoAccenni alle tecniche di campionamento e modalità di applicazione sulle filiali

Rappresentazione dei processi di filialiIllustrazione dei principali processi di filiale e loro interazione con i processi della sede centrale

Principali normative impattanti sulla reteIllustrazione delle principali normative che impattano sulle filiali, con focus su quelle inerenti il contatto con la clientela e la rappresentazione delle loro recenti evoluzioni

Principali rischi e controlli sulla reteIllustrazione sui principali processi di filiale, le tipologie di rischi esistenti e controlli da implementare

Rappresentazione di controlli su ambiti specificiIllustrazione delle possibili check list su ambiti specifici di filiale, con rappresentazione di casi concreti sperimentati duranti interventi di Audit (ad es. credito, servizi di investimento, incassi e pagamento)

63Formazione 2018

SettorialeRISCHIO E INSTABILITÀ NELL’INDUSTRIA DEL FARMACO

Good Manufacturing Practice: range di tolleranza e fenomeni di amplificazione

Individuazione delle zone (all’interno della supply chain) che presentano alte criticità relative ai rischi di non-conformità (individuazione degli attrattori del rischio)

Pianificazione delle attività e dei reporting

Risk Analysis dal punto di vista delle frequenze e dell’impatto

Gestione del progetto di Risk Mitigation con l’ingaggio delle competenze funzionali adatte

CONTENUTI

L’aumento dei farmaci biologici (con trend costantemente in crescita) introduce rilevanti fattori di instabilità nell’intero ciclo di vita del farmaco: nelle attività di laboratorio, nei trial clinici, nel manufacturing e nella farmacovigilanza (per la gestione attiva, post registrazione, dell’intero arco di vita del farmaco).

L’instabilità rischia di produrre un ridimensionamento dell’efficacia delle stesse good practice, provocando situazioni paradossali di formale conformità e contemporanea presenza di eventi avversi. Ciò, per lo più, è dovuto all’amplificazione reciproca degli effetti delle interazioni tra variabili che pur presentano parametri conformi alle norme.

Per l’Internal Auditor si apre uno scenario in cui dovrà essere attrezzato a gestire la complessità che intercorre tra il sistema delle norme (le good pratice) e i comportamenti concreti. Il know how degli Internal Auditor operanti nel settore farmaceutico deve, infatti, svilupparsi verso competenze maggiormente orientate alla gestione e prevenzione dei rischi per amplificazione nei processi instabili.

Questo corso, dal taglio pratico e operativo, intende proporre un approfondimento in materia di Risk Management specifico per il settore farmaceutico e healthcare, in particolare per l’area del manufacturing.

MILANO 21 - 22 giugno

Soci 1.000 Euro

Non Soci 1.400 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

2 giorni CPE 18 ORE

DESTINATARI Il corso si rivolge a Internal Auditor che curano il rispetto delle conformità nell’intera supply chain e Responsabili Assicurazione di Qualità.

Il corso ha l’obiettivo di:• declinare i rischi residui nell’ambito del sistema delle Good

Manifacturing Practice • definire concreti comportamenti per la mitigazione dei rischi.

64 Formazione 2018

Certificazioni e QualificazioniCIA REVIEW COURSE – PART ICIA REVIEW COURSE – PART IICIA REVIEW COURSE – PART III

CIA REVIEW COURSE – PART I

Principi base della Professione di IADefinizione di IA

Codice Etico IIA

Standard internazionaliDefinizione degli International Standard IPPF

Standard di Connotazione, Prestazione e Applicativi

Concetti di indipendenza e obiettività

Concetti di Competenza e Diligenza professionale

Aggiornamento professionale continuo

Programma di Assurance e miglioramento della qualità

Il controllo InternoDefinizione di controllo

Sequenza, standard, adeguatezza e limiti

Segregazione delle funzioni

Tipologie di controllo e controlli secondari

Management Control

Il controllo del rischioConcetto di Rischio

Valutazione del Rischio e diverse tipologie

Risk Appetite e Risk Tolerance

Framework di Controllo: COSO/ERM

Ulteriori Framework di controllo

Fraud AuditingDefinizione di Frode

Principi di Fraud Risk Management

Il ruolo dell’Auditor nella prevenzione delle frodi

Red Flag

L’IncaricoConduzione dell’incarico

Pianificazione incarico

Preliminary survey

Questionari

L’intervista: fasi e finalità

Svolgimento dell’incarico

Carte di lavoro

Campionamento

Risultati e conclusioni

CIA REVIEW COURSE – PART II

Ruolo Strategico/Operativo dell’Internal AuditChange management

Networking

Codice Etico

Compliance Program

Governo e natura dell’incaricoGovernance e ruolo dell’IA

Politiche e procedure

Risk ManagementGestione del rischio

CONTENUTI

Il titolo di Certified Internal Auditor è la sola qualifica riconosciuta a livello internazionale per la Professione di Internal Auditor che identifica in modo univoco un professionista dell’Internal Audit. Conseguire la qualifica di CIA dimostra la validità delle proprie competenze e un forte impegno verso la Professione; è un percorso di crescita personale oltre che professionale. Gli esami avvengono in modalità Computer Based Testing (CBT) e sono disponibili in 20 lingue diverse. Il numero dei professionisti certificati in Italia è in continuo aumento. Ad oggi, se ne contano più di 440. L’obiettivo di questo percorso di formazione è di supportare il candidato che si prepara all’esame di certificazione, valutando il livello della sua preparazione e fornendogli un metodo utile ad affrontare i test, mediante la guida di un docente certificato. I corsi sono strutturati in più moduli utili ad accompagnare e sostenere la preparazione dei partecipanti. In aula si alternano lezioni frontali; esercitazioni pratiche e test simulati con domande verosimili e strutturate secondo la logica utilizzata da IIA. All’inizio della prima giornata d’aula, ogni partecipante riceverà un breve test pensato per facilitare l’avvio dei lavori dando un taglio pratico e concreto all’iter formativo.

CIA REVIEW COURSE – PARTE I

MILANO 20 - 21 settembre2 ottobre

ROMA 14 - 15 febbraio1 marzo

CIA REVIEW COURSE – PARTE II

MILANO 29 - 30 ottobre14 novembre

ROMA 16 - 17 aprile3 maggio

CIA REVIEW COURSE – PARTE III

MILANO 3 - 4 / 21 - 22 maggio5 giugno

ROMA 3 - 4 / 24 - 25 ottobre8 novembre

PARTE I - PARTE II Soci 1.800 Euro

Non Soci 2.300 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

PARTE IIISoci 2.900 Euro

Non Soci 3.500 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

65Formazione 2018

Procedimenti per la valutazione dei processi di Risk Management e ruolo dell’IA

Comunicazione Modalità di comunicazione

Comunicazione finale: giudizio, opinioni, conclusioni

Comunicazione con il Board

Qualità della comunicazione e tipologia di report

Divulgazione dei risultati: exit meeting

Predisposizione del piano di Audit Risk-BasedPiano di Audit: Input e Vincoli

Gestione delle risorse

Tipologia di incarichiIncarichi di Assurance

Financial Audit

Compliance Audit

Environmental Audit

Operational Audit

Incarichi di consulenza

Control Risk Self-AssessmentCRSA: definizione

CRSA: elementi

Audit e CRSA

Gestione degli interventiPianificazione e obiettivi dell’incarico

Ambito di copertura

Risk Assessment

Programma di lavoro e assegnazione delle risorse

Supervisione dell’incarico

Le raccomandazioni di Audit

Processo di Follow-up e Monitoraggio delle azioni correttive

CIA REVIEW COURSE – PART IIIModulo: Information TechnologySicurezza IT e sviluppo delle applicazioniSicurezza fisica logica, Protezione Informazioni, Autenticazione, Crittografia

Automazione d’Ufficio (EUC)

Controllo Modifiche Software

Sviluppo Applicativo

Sicurezza di processoProprietà e classificazione dei dati

Procedure operative e controlli

Difendere la sicurezzaPersonale dedicato alla sicurezza

Addestramento, educazione

Ruoli (Auditor)

Rispetto normative (privacy)

System InfrastructureWorkstation e Database

IT Control Framework

Impatti dell’automazione e Controlli IT

System Infrastructure and Business ContinuityAree funzionali dell’IT

ERP

Web e Comunicazioni

Licensing

Emergency planning

Modulo: FinanceManagementForecasting

Quality Management

Decision Analysis

Gestione strategiaDefinizione della strategia

Analisi del settore e Strategie competitive

Allocazione risorse

Ambiente competitivo e strategie

Analisi decisioni strategiche

Tecniche di Risk ManagementRischio inerente e Rischio residuo

Risk Appetite e Risk Tolerance

Gestire il rischio

Il ruolo dell’Internal Audit nell’ERM

Risk FrameworksEnterprise Risk Management (ERM)

Componenti del Framework

FinanzaCosto del capitale e CAPM

Valutazione degli investimenti

Finanziamenti a breve, medio e lungo termine

Derivati finanziari

Contabilità generaleI rudimenti della contabilità e del bilancio aziendale

Le principali poste di bilancio e le scritture contabili

Gli indici di bilancio

Contabilità DirezionaleIl budget: processo e tipologie

I CDR e il Transfer Pricing

La gestione dei costi

L’accumulo e l’allocazione dei costi

I metodi di calcolo del costo

Modulo: Competenze RelazionaliComportamento OrganizzativoTeoria e modelli organizzativi

Maslow: la scala dei bisogni

Organizational Politic

Stili di Management & LeadershipGruppi e dinamiche di gruppo

Processi decisionali di gruppo

Stadi di sviluppo dei gruppi

Leadership

Principali stili di leadership

Gestione dei conflittiConflict Management

Gestione del conflitto competitivo

Negoziazione

DESTINATARI I corsi si rivolgono a tutti coloro che intendano sostenere gli esami per conseguire la certificazione CIA e che vogliano confrontare e migliorare la propria preparazione. Condizione necessaria per una buona fruizione del corso è che i partecipanti abbiano già acquisito i concetti che verranno poi ripresi e indagati nel corso del ripasso con il docente.

Per maggiori informazioni relative al CIA III, consultare il sito: www.aiiaweb.it

PACCHETTOPer l’acquisto dei corsi di ripasso CIA I e CIA II è possibile usufruire delle seguenti tariffe agevolate:

Soci 3.000 Euro

Non Soci 4.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

66 Formazione 2018

Certificazioni e QualificazioniCCSA – CORSO DI ADDESTRAMENTO ALLA FACILITATION

Risk & Control FundamentalConcetto di rischio

ERM

Risk Assessment

Controllo dei rischi

COSO

CSA – aspetti concettuali e ruolo dell’AuditorCosa è il CSA: ruolo dell’Auditor

Aspetti qualificanti del CSA

CSA – Metodologie operativeWorkshop: diverse tipologie

Questionari

L’arte della facilitazioneCompetenze di base nella facilitazione

Trattamento dei soggetti “difficili”

CONTENUTI

La certificazione in Control Self-Assessment è stata introdotta dall’Institute of Internal Auditors per fornire una qualifica professionale agli Internal Auditor che intendono svolgere il ruolo di “facilitator” nell’ambito dei processi di Risk & Control Self-Assessment.

Tale metodologia, prevista anche dagli Standard della Professione, si basa su processi di autovalutazione dei rischi e controlli, che coinvolgono tutta l’organizzazione, con la finalità di fornire al Managementuna ragionevole Assurance a supporto del raggiungimento degli obiettivi di business. In tale contesto, l’Internal Auditor gioca un ruolo fondamentale, agendo in qualità di promotore del processo ed esperto delle metodologie di Self Assessment.

Se sei inserito nei processi aziendali di gestione del rischio e aspiri ad ottenere un titolo qualificante, consegui il CCSA per facilitare la cooperazione tra le parti coinvolte, rafforzare la cultura del controllo rispetto ai tuoi clienti e fornire informazioni di valore a stakeholder chiave.

Ad oggi, si contano in Italia più di 300 professionisti certificati CCSA.

MILANO 24 - 25 settembre

Soci 1.300 Euro

Non Soci 1.700 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

DESTINATARI Il corso si rivolge a tutti coloro

che intendano sostenere l’esame per la Certificazione CCSA ed è

condizione indispensabile per accedervi, in mancanza di un attestato, un’esperienza professionale pregressa

nelle materie oggetto dell’esame.

È consigliabile che i partecipanti abbiano approfondito le tematiche

oggetto della certificazione, utilizzando i manuali consigliati da

AIIA, prima della loro partecipazione al corso.

67Formazione 2018

Certificazioni e QualificazioniCRMA - REVIEW COURSE

Risk Management e Governance aziendaleRisk Management

Internal Environment

External Environment

Principi dei processi di Risk ManagementUtilizzo di benchmark e standard nei processi di RM

Identificazione del rischio, analisi e valutazione

Gestione operativa del rischio e implementazione di piani per la sua mitigazione

Revisione dei processi di RM, rischi emergenti e miglioramento

Il ruolo di Assurance sul Risk Mangement dell’Internal AuditorEsame dell’adeguatezza e tempestività del reporting sui risultati dell’attività di Risk Management

Valutazione dell’efficacia dei processi di Self-Assessment adottati dal Management

Comprensione delle informazioni al fine di pervenire ad una valutazione indipendente dell’efficacia dei mezzi di contenimento, di monitoraggio e di segnalazione dei rischi, nonché delle relative attività di controllo

Analisi delle problematiche che possono indicare carenze nei processi di Risk Management

Il ruolo di consulenza sul Risk Management dell’Internal AuditorAttività di facilitazione nell’identificazione e valutazione dei rischi

Attività di coaching nella gestione operativa dei rischi

Coordinamento delle attività di Risk Management

Consolidamento del Risk Reporting

Manutenzione e sviluppo del modello di Risk Management

Supporto nell’impianto del Risk Management

Sviluppo della strategia di RM per l’approvazione del Board

CONTENUTI

Gli eventi degli ultimi 10 anni hanno provocato significativi cambiamenti nella percezione e nella pratica dell’Internal Auditing nonché del suo ruolo rispetto alle aree del Risk Management e della Governance.

Per rispondere alle attuali esigenze, il Professional Certifications Board (PCB) dell’IIA ha istituito una nuova certificazione specialistica focalizzata sulla Risk Management Assurance (CRMA).

Questa certificazione permetterà ai professionisti di Internal Audit di dimostrare le loro competenze nell’ambito della valutazione della gestione dei rischi e, in particolare, nei seguenti aspetti:• garantire lo svolgimento dei processi aziendali attraverso il monitoraggio dei rischi e nel rispetto della

governance aziendale• sensibilizzare il Management e il comitato di Controllo Interno sui concetti di rischio e di gestione del

rischio• focalizzarsi sui rischi strategici dell’azienda• aggiungere valore alla propria azienda.

Ad oggi, si contano in Italia più di 230 professionisti certificati CRMA.

Questo percorso di formazione è rivolto a quanti desiderano confrontare e migliorare la propria preparazione per l’esame, mediante la guida di un docente specializzato: l’obiettivo è fornire un supporto conoscitivo e di metodo utile al superamento dell’esame di certificazione.

MILANO 12 - 13 novembre

Soci 1.600 Euro

Non Soci 2.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

DESTINATARI Il corso si rivolge a tutti coloro che intendano sostenere l’esame per conseguire la Certificazione CRMA, Certification in Risk Management Assurance.

Per la partecipazione al corso è preferibile che i partecipanti abbiano già effettuato l’attività di studio autonomo utilizzando i manuali consigliati da AIIA per la preparazione.

68 Formazione 2018

Certificazioni e QualificazioniCFSA – REVIEW COURSE

SERVIZI BANCARI

ProdottiPrestiti e finanziamenti

Tesoreria

ProcessiRisk-Management

Sottoscrizioni

Contesto NormativoRuolo della Banca Centrale

SERVIZI ASSICURATIVI

ProdottiTipologie di offerta

Piani pensione

ProcessiRisk-Management

Riassicurazioni

Contesto NormativoRuolo degli enti regolatori

SERVIZI FINANZIARI

ProdottiAzioni, Obbligazioni, Fondi

Derivati Finanziari

Asset Management

ProcessiAsset/Liability Management

Emissioni

Broker/Dealer

Contesto NormativoBorse e mercati

CONTENUTI

La Certificazione di Financial Services Auditor costituisce il complemento di elezione per quegli Internal Auditor che operando nel settore bancario, assicurativo o finanziario desiderano acquisire una specializzazione che riguardi direttamente la professione da loro svolta e quindi più idonea a venire riconosciuta nel proprio settore di attività.

L’esame di Certificazione CFSA è strutturato in 5 gruppi di domande. In particolare:• il primo gruppo copre tematiche generali di Auditing di chiara derivazione CIA (Standard, frodi, IT

Auditing, contabilità generale, ecc.)• i successivi tre riguardano conoscenze generali in materia di Banche, Assicurazioni e Investimenti

Mobiliari, che tutti gli Auditor del settore finanziario devono possedere, a prescindere dalla specializzazione scelta

• l’ultimo gruppo approfondisce la conoscenza della specifica disciplina scelta dal candidato. Il livello richiesto, in questa parte, è quello di padronanza.

Il Corso CFSA Review indirizza esclusivamente gli ultimi due aspetti in quanto il primo ricade nell’ambito del corsi di CIA Review.

Ad oggi, si contano in Italia più di 80 professionisti certificati CFSA.

MILANO 10-11-12 ottobre

Soci 1.600 Euro

Non Soci 2.000 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

DESTINATARI Il corso si rivolge a tutti coloro che intendano sostenere l’esame per

conseguire la Certificazione e che desiderano confrontare e migliorare la propria preparazione per l’esame,

mediante la guida di un docente specializzato.

È consigliabile che i partecipanti abbiano approfondito le tematiche

oggetto della certificazione, utilizzando i manuali consigliati da

AIIA, prima della loro partecipazione al corso.

69Formazione 2018

Certificazioni e QualificazioniCORSO PER L’ACCREDITAMENTO DELLA QUALIFICA DI ASSESSOR/VALIDATOR (QAR)

Internal Auditing: un mondo in evoluzioneLe responsabilità del Management, del board, dell’IA

International Professional Practices Framework (IPPF)

IPPF: il modello per la pratica professionale dell’IALa struttura delle International Practices

I componenti: Definizione di IA; Codice Etico; Standard; Guide Interpretative; Position Paper; Guide Pratiche

Standard per la Quality Assurance

Fattori d’impresa: rischio/controllo Gruppi coinvolti nel processo di Governance

Internal Auditing e rischi d’impresa

Il COSO cube 1992 e 2013; ERM Framework

Ambiente di AuditComponenti di una effica gestione dell’IA: le 3 P

Management Control Policy; Audit Committee Charter

Internal Audit Charter: contenuti

Valutazioni esterneObiettivi; elementi chiave

Il processo di QA esterno; il team di valutazione

La comunicazione: i giudizi sulla conformità

I tool per la Quality Assessment

Valutazioni interneMonitoraggio continuo: Deming cycle; balanced scorecard

Valutazioni periodiche: obiettivi, modalità

Le fasi del processo; il team di valutazione

Self-Assessment con convalida esterna indipendenteVantaggi Limiti

Caratteristiche; fasi del processo; i tool; risultati; raccomandazioni e action plan

Convalida esterna indipendente

Studio di un caso di riferimento

Test di preparazione all’esame di accreditamento

ESAME DI ACCREDITAMENTO

CONTENUTI

Gli Standard Internazionali della Professione prevedono che le Funzioni Internal Audit si sottopongano a valutazioni periodiche, sia interne che esterne, al fine di valutare la loro conformità alla Definizione di Internal Auditing, al Codice Etico e agli Standard per la Pratica Professionale dell’Internal Auditing – Standard di Connotazione 1312. L’Internal Audit Quality Assessment rappresenta, di fatto, uno strumento utile per valutare la qualità del servizio di Internal Audit in azienda.

Al termine del corso il partecipante sarà in grado di:• conoscere quanto previsto dagli Standard professionali in tema di valutazioni periodiche• conoscere obiettivi e metodologie per la valutazione interna ed esterna della Funzione Audit.

Circa 10 giorni prima dello svolgimento, i partecipanti riceveranno i seguenti documenti per la preparazione al corso:• Manuale Quality Assessment• Standard Internazionali per la Pratica Professionale di Internal Auditing.

MILANO 25-26-27 giugno

Soci 1.800 EuroLe quote sono intese Iva esclusa

DESTINATARI Il corso è riservato ai soci AIIA che desiderano acquisire la qualifica di External Assessor/Validator.

71Formazione 2018

MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE AI CORSI

L’iscrizione ai corsi a catalogo avviene attraverso il sito www.aiiaweb.it/formazione.

Per favorire l’apprendimento e l’interattività tra i partecipanti in aula, le iscrizioni ai corsi sono a numero chiuso. La priorità d’iscrizione sarà determinata sulla base della data di arrivo dell’iscrizione.

Le iscrizioni devono essere formalizzate almeno una settimana prima dell’inizio del corso. Le domande pervenute successivamente saranno ammesse solo in caso di disponibilità posti.

I partecipanti riceveranno conferma dell’attivazione del corso via mail, al raggiungimento del numero minimo di iscritti.L’Associazione si riserva la facoltà di annullare un corso qualora il numero degli iscritti non sia tale da garantire l’efficacia sul piano didattico, dandone comunicazione scritta a mezzo e-mail entro 3 giorni lavorativi dalla data di inizio corso.

AIIA si riserva la facoltà di sostituire i docenti indicati con altri docenti di pari livello professionale e di modificare gli argomenti trattati e le sedi dei corsi, rispetto a quanto preannunciato nel programma generale annuale.

ORARIO DEI CORSI Le lezioni si svolgono dalle 9.15 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.45.

QUOTE DI PARTECIPAZIONE Le quote di partecipazione, indicate nelle schede dei singoli corsi, sono da intendersi IVA esclusa e comprensive del materiale didattico scaricabile dall’area riservata del sito con le credenziali che verranno fornite ad ogni partecipante.Per i soci AIIA è prevista una quota di partecipazione agevolata. Per poter usufruire delle quote scontate, i soci devono essere in regola con il pagamento della quota associativa dell’anno in corso. Gli sconti non sono tra loro cumulabili e si applicano alla tariffa di riferimento (socio/non socio). Sono previsti pacchetti aziendali scontati per le organizzazioni che desiderano realizzare piani formativi per le proprie risorse.

SPECIALE STUDENTI Per tutti i corsi base, AIIA offre ai primi due soci studenti che ne fanno richiesta e che non svolgono attività lavorativa, la partecipazione alla cifra simbolica di 50,00€ al giorno. Per usufruire della promozione, la condizione di socio studente va specificata nel modulo d’iscrizione.

INFORMAZIONI PRATICHE

72 Formazione 2018

MODALITA’ DI PAGAMENTOIl pagamento dovrà essere effettuato scegliendo una delle seguenti modalità:

• carta di credito VISA o Mastercard, tramite procedura on-line sul sito AIIA

• bonifico bancario, a ricevimento fattura.

ATTESTATI DI PARTECIPAZIONE AI CORSI E PROGRAMMA CPEAl termine di ciascun corso, ai partecipanti che avranno adempiuto agli obblighi di frequenza, verrà rilasciato un Attestato di Partecipazione con l’indicazione delle ore valide per il programma CPE, ad uso di coloro che hanno conseguito una o più Certificazioni Internazionali (CIA, CCSA, CFSA, CRMA).

RINUNCIA DI PARTECIPAZIONE AL CORSO La rinuncia deve essere comunicata via mail, scrivendo all’indirizzo [email protected]. In caso di disdetta al corso entro gli otto giorni solari prima della data di inizio, AIIA rimborserà integralmente la quota versata o, su indicazione del cliente, la destinerà ad un altro corso da effettuare entro l’anno solare.

Se invece la rinuncia verrà comunicata durante gli otto giorni solari precedenti l’inizio del corso, AIIA si riterrà autorizzata a fatturare il 30% (+IVA) dell’intera quota di iscrizione. In caso di mancata presenza del partecipante al corso o di ritiro a corso già iniziato, AIIA si riterrà autorizzata ad emettere fattura per l’intero importo. Fino al giorno precedente l’inizio del corso è possibile sostituire l’iscritto. Tutti gli aggiornamenti saranno sempre disponibili sul sito www.aiiaweb.it/formazione.

NOTE

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via San Clemente, 1 - 20122 MilanoTel: +39 02 36581500www.aiiaweb.it