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CORPO NAZIONALE DEI VIGILI DEL FUOCO Sistema di Gestione Operativa L-USAR Versione 0.0 – Agosto 2014 SGO L-USAR rev 0 10 13 agosto 2014SGO L-USAR rev 0 10 13 agosto 2014 Pag. 29 SCHEDA VALUTAZIONE OPERABILITA’ E TRIAGE TECNICO DATA / / ORA MODULO _________________ ESAMINATORE DEL MANUFATTO/EDIFICIO ………………………………………………. LOCALIZZAZIONE INDIRIZZO: …………………………………… ………………………………………… NC ……. DESTINAZIONE D’USO: …………………………………………………… N° PIANI F.T. …...... N° PIANI INT. ……… Coordinate geografiche Map Datum___________ Lat.:__________Long.:_________ Quota_______ CARATTERISTICHE GENERALI SUPERFICE STIMATA MQ…………… STRUTTURA PORTANTE/COSTRUTTIVA: – Acciaio – Laterizio/Malta – Legno Cemento Armato – C.A.P. – Pietra – Vetro Altro materiale ………..…………….. SCHEMA UBICAZIONE (MAPPA) SCHEMA PLANIMETRICO DETTAGLIO DELLO SCHEMA PLANIMETRICO AREA ……….. PIANO F.T. ………… PIANO INT. ……….. DESTINAZIONE …………………... VALUTAZIONE OPERABILITA’ SCENARIO E CATEGORIZZAZIONE AREA OPERATIVA CONDIZIONI COSTRUTTIVE - STRUTTURALI FATTORI DI PERICOLO e VALUTAZIONE QUALITATIVA RISCHIO INFORMAZIONI VITTIME e CARATTERISTICHE VUOTI STABILE INSTABILE ESTREM.TE INSTABILE Fattori Pericolo/Rischio R NR T Crollo secondario PRESENZA VITTIME VIVE A A F Spazio confinato Oggetti pericolanti PRESENZA VITTIME INCERTA e GRANDI VUOTI B C G Estrusione/punte Scarsa illuminazione PRESENZA VITTIME INCERTA e PICCOLI VUOTI D E G NO VITTIME o VITTIME DECEDUTE H H H Page 1 of 21

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SCHEDA VALUTAZIONE OPERABILITA’ E TRIAGE TECNICO

DATA / / ORA MODULO _________________ ESAMINATORE DEL MANUFATTO/EDIFICIO ………………………………………… ……. LOCALIZZAZIONE

INDIRIZZO: ……………………………………

………………………………………… NC …….

DESTINAZIONE D’USO:

……………………………………………………

N° PIANI F.T. …...... N° PIANI INT. ………

Coordinate geografiche Map Datum___________

Lat.:__________Long.:_________ Quota_______

CARATTERISTICHE GENERALI

SUPERFICE STIMATA MQ……………

STRUTTURA PORTANTE/COSTRUTTIVA:

– ���� Acciaio – ���� Laterizio/Malta

– ���� Legno – ���� Cemento Armato

– ���� C.A.P. – ���� Pietra – ���� Vetro

– ���� Altro materiale ………..……………..

SCHEMA UBICAZIONE (MAPPA)

SCHEMA PLANIMETRICO

DETTAGLIO DELLO SCHEMA PLANIMETRICO

AREA ……….. PIANO F.T. ………… PIANO INT. ……….. DESTINA ZIONE …………………...

VALUTAZIONE OPERABILITA’ SCENARIO E CATEGORIZZAZION E AREA OPERATIVA

CONDIZIONI COSTRUTTIVE - STRUTTURALI

FATTORI DI PERICOLO e

VALUTAZIONE QUALITATIVA RISCHIO INFORMAZIONI VITTIME

e CARATTERISTICHE VUOTI STABILE INSTABILE ESTREM.TE

INSTABILE Fattori Pericolo/Rischio R NR T

Crollo secondario PRESENZA VITTIME VIVE A A F

Spazio confinato

Oggetti pericolanti PRESENZA VITTIME INCERTA e

GRANDI VUOTI B C G

Estrusione/punte

Scarsa illuminazione PRESENZA VITTIME INCERTA e

PICCOLI VUOTI D E G

NO VITTIME o

VITTIME DECEDUTE H H H

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BREVE DESCRIZIONE DEL DISSESTO COSTRUTTIVO

SOSTANZE ED IMPIANTI PERICOLOSI

FATTORI DI PERICOLO e VALUTAZIONE QUALITATIVA RISCHIO MISURE DI CONTROLLO E NOTE

Gas utenze domestiche (CH4/GPL) R NR T Impianti elettrici in tensione

Dispersione acqua

Sostanze tossiche e/o nocive

Fumo/Polvere

Agenti biologici

Sostanze infiammabili (liq/gas)

Sostanze esplosive

Amianto

Ambienti con scarsa % O2

Radiazioni ionizzanti (α, β, γ)

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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MINISTERO DELL’INTERNO

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE

PANNELLI INFORMATIVI STANDARDIZZATI

Scheda

3.01 Istruzione Operativa

Sistema di gestione operativa USAR

edizione

2014

Verificate le condizioni di operabilità dello scenario, il ROS del modulo riporta le principali

informazioni connesse alle condizioni di pericolosità di tipo costruttivo/strutturale, quelle derivate

dalla presenza di sostanze e/o impianti pericolosi e/o utenze attive e quelle relative alla presenza di

vittime su pannelli informativi realizzati in modo standardizzato.

Il pannello informativo utilizza simbologie e diciture sintetiche e standardizzate in maniera che ogni

operatore interpreti in maniera univoca le informazioni.

Il pannello contiene fondamentalmente 3 tipi di informazioni relative a:

- modulo USAR operante

- pericoli rilevati nella struttura collassata;

- vittime.

A – Pannello informativo

Il pannello è costituito da un insieme di simboli e termini posizionati in modo convenzionalmente

definito intorno ad un quadrato ed all’interno di un cerchio.

Il pannello deve essere possibilmente ubicato:

1. in prossimità dell’accesso all’area operativa;

2. in posizione facilmente visibile;

3. in una parete verticale di idonee dimensioni.

Il pannello informativo è:

- realizzato utilizzando una lacca indelebile spray, possibilmente di colore arancione affinché la

marcatura stessa possa resistere nel tempo ed alle intemperie.

- costituito da un quadrato di dimensioni non inferiori ad 1mx1m, che identifica l’area operativa.

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- completato con le seguenti informazioni:

• nella parte superiore esterna: pericoli emersi durante la fase di valutazione di operabilità

dello scenario relativamente a presenza di sostanze

pericolose (chimiche, biologiche e radioattive), impianti ed

utenze attive, condizioni di criticità costruttiva/strutturale e

quanto altro ritenuto necessario e presente nell’area

operativa;

• sul lato destro esterno: numero delle vittime decedute e recuperate (il dato è

aggiornato nel corso delle operazioni);

• nella parte inferiore esterna: numero delle vittime da ricercare; in caso di dato incerto si

applica a seguire il punto interrogativo “?”;

• sul lato sinistro esterno numero delle vittime estratte vive dalle macerie (il dato è

aggiornato nel corso delle operazioni).

• nella parte interna: dall’alto verso il basso:

- accessibilità o meno all’area operativa utilizzando i

termini “GO” qualora accessibile e “NO GO” nel caso in

cui le condizioni di pericolo riscontrate sono tali da non

garantire condizioni di sicurezza ammissibili per i

soccorritori (sono peraltro possibili interventi finalizzati

alla mitigazione dei pericoli inizialmente emersi che

possono far trasformare una decisione “NO GO” - che

viene barrato - in una valutazione “GO”).

- il nome della squadra che interviene;

- la data (anno/mese/giorno) con l’orario di entrata;

- la data (anno/mese/giorno) con l’orario di uscita.

Al termine della attività del modulo le informazioni contenute nel pannello devono essere

aggiornate e convenzionalmente la cessazione delle operazioni è rappresentata da una circonferenza

che racchiude tutte le informazioni contenute nel pannello.

Se esiste la ragionevole certezza che nell’area non siano presenti ulteriori vittime da ricercare e/o da

recuperare si applica un linea trasversale che assume il significato di “intervento definitivamente

ultimato”.

Di seguito si riporta la rappresentazione grafica di quanto descritto.

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ESEMPIO:

Il modulo USAR denominato “Comando VF 1” è intervenuta alle ore 9,30 del 21.03.2014.

Durante la valutazione di operabilità dello scenario è emersa presenza di gas e utenze elettriche

attive che non hanno permesso l’immediato avvio delle operazioni di ricerca.

Si è pertanto proceduto a trascrivere il NO GO sul pannello informativo (interno lato sup.)

La condizione di pericolo dovuta alla presenza di gas e di utenze elettriche attive è stata eliminata e

lo scenario è diventato operabile (barrate le indicazioni relative ai pericoli – esterno lato sup. - ed

anche la scritta “NO GO” – interno lato sup). Sul pannello è stata quindi aggiunta la scritta

“GO”.

Il modulo “Comando VF 1” ha estratto 3 vittime vive (esterno lato sx), 4 vittime decedute (esterno

lato dx) e rimane ancora 1 vittima da recuperare esterno (esterno lato inf.); poiché le informazioni

acquisite non forniscono dati certi sul numero complessivo delle vittime presenti nell’area è stato

applicato il “?”(esterno lato inf.)

Alle 15,40 del giorno stesso il modulo ha lasciato l’area operativa (cerchiatura) consegnandola ad

un altro modulo in quanto il lavoro non è ultimato (manca la barra orizzontale).

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Alle ore 15:40 del 21.03.2014 l’area operativa viene presa in consegna dal modulo “Comando VF

2” per la prosecuzione delle operazioni di ricerca e recupero della vittime mancanti all’appello.

Il modulo “Comando VF 2” procede alla realizzazione di un ulteriore pannello informativo di

sintesi della attività effettuata che ha consentito il recupero di 1 ulteriore vittima viva (esterno lato

sx) e di 1 ulteriore vittima deceduta (esterno lato dx).

Gli ulteriori accertamenti effettuati e le informazioni acquisite escludono la presenza di altri

dispersi e pertanto l’intervento si è definitivamente concluso alle ore 01,40 del 22.03.2014

(cerchiatura del pannello ed apposizione di linea orizzontale).

Nell’esempio illustrato l’attività svolta da 2 moduli intervenuto ha permesso il recupero di 9 vittime

di cui 4 vive e 5 decedute.

L’attività complessiva svolta da tutti i moduli intervenuti nella stessa area si ottiene dalla

interpretazione globale dei dati trascritti su ogni singolo pannello.

B – Marcatura relativa alla posizione delle vittime

Il sistema usato serve per indicare la posizione della/e vittima/e condotta con:

• sistema call out;

• runità cinofile.

L’esatta posizione della vittima individuata è indicata da un pannello contenente una “V” ed una

freccia posto nelle immediate vicinanze dell’area di ritrovamento:

GO

COMANDO VF 2

2014-03-21 ore 15,40

2014-03-22 ore 01,40

1 1

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La presenza di una vittima la cui posizione non è individuata con assoluta certezza (es. operazioni

condotte da unità cinofile) è indicata da un pannello contenente una “V” posto nelle immediate

vicinanze dell’area di ritrovamento

Una volta accertata la posizione effettiva della vittima si affianca alla V una freccia ad indicarne il

punto esatto.

Nel caso in cui le vittime individuate siano più di una si appone in prossimità della V il numero

corrispondete alle vittime stesse.

Nel caso in cui venga accertato che la vittima è deceduta occorre barrare la “V”.

Al termine delle operazioni di rimozione della vittima occorre cerchiare la marcatura.

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MINISTERO DELL’INTERNO

DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUB BLICO E DELLA DIFESA CIVILE

RICERCA VISIVA E VOCALE

Scheda

4.01 Istruzione Operativa

Sistema di gestione operativa L-USAR

edizione

2014

DESCRIZIONE ed OBIETTIVO

Obiettivo della ricerca visiva e vocale è di accertarsi della presenza di persone vive sotto macerie ed

in grado di comunicare con l’esterno; in questo modo è possibile procedere con maggior rapidità

alla loro individuazione e recupero.

Il richiamo vocale rappresenta un forte stimolo alla risposta per le vittime coscienti.

Per aumentare le probabilità di successo dell’operazionenell’area operativa deve essere mantenuto il

silenzio assoluto, da richiamare anche con segnale sonoro convenzionale.

ISTRUZIONE OPERATIVA

La tecnica di riferimento del sistema di ricerca visiva e vocale si sostanzia nella distribuzione del

personale sull’area operativa ad una distanza di circa 3 - 4m l’uno dall’altro.

L’inizio delle operazioni deve avvenire da una linea perimetrale dell’area operativa con ripetizione

del richiamo vocale ogni 2 - 3m.

I componenti del modulo urleranno, a turno, all’interno delle macerie con lo scopo di stimolare la

risposta di eventuali vittime rimaste intrappolate.

Dopo ogni chiamata, i soccorritori prestano attenzione in attesa di una eventuale risposta

proveniente dall’interno delle macerie.

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MINISTERO DELL’INTERNO DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO, DEL SOCCORSO PUB BLICO E DELLA DIFESA CIVILE

SISTEMA DI AVANZAMENTO IN MACERIA

Scheda

5.01 Istruzione Operativa

Sistema di gestione operativa L-USAR

edizione

2014

DESCRIZIONE

Rilevata la presenza della vittima, il ROS del modulo avvierà le operazioni di avanzamento in

macerie.

L’obiettivo sarà quello di raggiungere la vittima più rapidamente possibile, per cui si dovrà

individuare il percorso di accesso più rapido ed al tempo stesso più sicuro.

Per facilitare l’ingresso in maceria sarà rapidamente realizzato, qualora necessario, un

puntellamento speditivo e conseguentemente creato un varco di accesso per il soccorritore che

manterrà il contatto con la vittima.

Il numero di soccorritori incaricati di entrare in maceria sarà individuato dal ROS e sarà limitato al

numero strettamente necessario.

Quando le dimensioni del percorso di avanzamento non consentono l’evacuazione della vittima con

barelle, tavole spinali od altri presidi sanitari che richiedono maggior spazio per la movimentazione,

i soccorritori entro le macerie si coordineranno con il ROS per individuare un percorso di uscita

alternativo.

ISTRUZIONE OPERATIVA

Le possibili tecniche di avanzamento in macerie sono tre:

- dall’alto verso il basso

- dal basso verso l’alto

- in modo orizzontale.

Avanzamento dall’alto verso il basso

Da utilizzare quando la struttura è collassata e la possibilità di trovare vittime vive è limitata alla

presenza di spazi di sopravvivenza (grandi vuoti o piccoli vuoti). Questa tecnica permette di

raggiungere la vittima all’interno di questi spazi.

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Nel caso in cui ci sia la necessità di creare un varco di accesso, questo deve essere realizzato ad

almeno 2 m dalla vittima al fine di non compromettere ulteriormente le sua condizioni con la caduta

di detriti ed altro materiale.

I VANTAGGI di questa tecnica sono:

- gli operatori si muovono più facilmente

- gli operatori sono meno interessati da polvere e fumi delle attrezzature

- gestione delle attrezzature più agevole

Gli SVANTAGGI sono:

- la rimozione delle macerie prodotte è molto più laboriosa e faticosa

- maggior rischio di indirizzare polveri e/o fumi verso la vittima.

Avanzamento dal basso verso l’alto

Questa tecnica trova maggior impiego nei casi in cui la struttura è parzialmente collassata; se

necessario occorre provvedere a stabilizzare il percorso attraverso puntellamenti speditivi.

Anche in questo caso i varchi di avvicinamento ed accesso alla vittima non devono essere realizzati

sotto la posizione della vittima.

I VANTAGGI derivanti dall’uso di questa tecnica sono:

- la rimozione delle macerie è meno faticosa

- minor rischio di indirizzare fumi e polveri verso la vittima

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Gli SVANTAGGI sono:

- posizione degli operatori scomoda e facilmente esposta a fumi e polveri

- gestione delle attrezzature più difficoltosa e faticosa

- incremento dei rischi di infortuni degli operatori a causa della caduta di materiale.

Avanzamento in modo orizzontale

Da utilizzare quando l’edificio risulta parzialmente danneggiato ed è possibile accedere ai vari piani

dall’esterno.

Condizione prioritaria è la verifica di stabilità ed eventuale messa in sicurezza dei livelli sovrastanti

e sottostanti la via di accesso.

I VANTAGGI di questa tecnica sono:

- utilizzo di spazi vuoti esistenti per l’avanzamento in macerie (struttura parzialmente danneggiata)

- abbattimento di rischi per la vittima dovuti alle operazioni effettuate dai soccorritori per la

creazione di vie di accesso.

Gli SVANTAGG I sono:

- rischio residuo di crolli

- difficoltà di avanzamento per la presenza di arredi e altro materiale sui percorsi di avvicinamento

alla vittima.

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DIARIO DELLE OPERAZIONI E DECISIONI

Scheda

6.01 Istruzione Operativa

Sistema di gestione operativa USAR

edizione

2014

DESCRIZIONE La registrazione cronologica delle azioni intraprese e delle decisioni adottate dalla attivazione del

modulo fino alla fine delle operazioni di soccorso facilita la redazione di report ed è fondamentale

per evidenziare eventuali problematiche o criticità che hanno reso complesso e difficoltoso

l’intervento di soccorso stesso.

In allegato si riporta lo schema di “Giornale delle azioni e delle decisioni” che potrà essere adottato

e compilato per le finalità di cui sopra.

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Giornale delle operazioni e delle decisioni Sistema di Gestione Operativa L-USAR - Allegato alla istruzione operativa 6.01

ESTREMI MISSIONE

NATURA EVENTO LUOGO DATA

PROVENIENZA MODULO ROS MODULO

Vice ROS MODULO D.T.S.

COMPOSIZIONE DEL MODULO L-USAR

COMANDO QUALIFICA COGNOME NOME 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 16 17 18 19 20

COMPOSIZIONE DEL CONVOGLIO

MEZZO TARGA VF

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GIORNALE DELLE OPERAZIONI E DELLE DECISIONI

DATA ORARIO INIZIO

ORARIO TERMINE

ATTIVITA' SVOLTA / DECISIONI ASSUNTE / PROBLEMATICHE ALTRO

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ALLEGATO 1

Elenco delle attrezzature tecniche di riferimento

di una Sezione Operativa versione “Sisma”

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Elenco delle attrezzature tecniche di riferimento

di una Sezione Operativa versione “Sisma”

A. Materiale immagazzinato in appositi box entro container ISO 13S

− Analisi e valutazione sicurezza scenario

� N° 1 esplosimetro, con sensori O2 e Co � n° 1 intensimetro/dosimetro UDR 13 A

− Sicurezza operatori (protezione haz-mat)

� N° 10 tute Cat.3 Tipo 4/Bio � N° 5 maschere pieno facciale � N° 5 filtri reactor P3 � N° 5 filtri nbcr P3 � N° 100 mascherine antipolvere � N° 100 guanti monouso � N° 1 confezione di liquido antiappannante � N° 2 autorespiratori completi � N° 2 bombole scorta attacco DIN � N° 5 occhiali protettivi

− Messa in sicurezza dello scenario:

� N° 3 confezioni di nastro segnaletico � N° 10 murali (10X10cm), lunghezza massima compatibile con dimensioni

container (< 3,8 m) � N° 10 assi da cantiere (25x5cm) lunghezza massima compatibile con

dimensioni container (< 3,8 m) � N° 10 puntelli meccanici

− Salvataggio A (attrezzatura per sollevamento):

� N° 1 paranco a catena sollevamento � N° 1 leva di forza lunghezza 100 cm

− Salvataggio B (materiali taglio e demolizione)

� N° 2 dischi da taglio diamantato da 35 cm per taglio multi materiale � N° 1 pompa acqua uso manuale � raccordi vari per collegamento mototroncatrice a rete idrica o APS � N° 2 dischi abrasivi metallo cm 35 � N° 1 mola elettrica � N° 1 sega gattuccio a batteria

− Salvataggio C (materiali SAF)

� N° 1 sacco SAF 1A � N° 1 sacca con corde statiche � N° 1 sacca con corde dinamiche � N° 4 carrucole

− Salvataggio D (presidi sanitari)

� N° 1 zaino sanitario � N° 1 estricatore

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� N° 1 tavola spinale completa � N° 1 barella toboga � N° 10 sacchi recupero cadaveri � N° 2+2 sacchetti recupero arti � N° 1 kit steccobende rigide � N° 1 set collari cervicali varie misure � N° 1 defibrillatore

− Multifunzione A

� N° 1 avvitatore con set punte � N° 2 cinture da carpentiere � scatole chiodi varie misure � viti a tirafondo varie lunghezze � N° 1 sega circolare manuale elettrica � N° 2 martelli � N° 2 tenaglie � N° 5 ginocchiere � N° 20 paia guanti lavoro � N° 7 cuffie antirumore � filo di ferro � N° 2 spezzoni corda da 20mt � N° 1 mazza � N° 1 livella � N° 1 squadra � N° 1 lima (coda di topo) per lama motosega � N° 2 lame ricambio motosega � N° 20 tappi antirumore � N° 2 misuratori di distanze (metri da muratore) � N° 2 cazzuole � N° 4 cardarelle (paiole) da muratore

− Multifunzione B (comunicazioni)

� N° 9 radio “puma” complete � N° 10 torce a vento � N° 5 fumogeni per segnalazione � N° 10 segnalatori a luce chimica giallo-verde-rosso (cad.) � N° 5 bombolette vernice spray color arancio

− Multifunzione C (Illuminazione)

� N° 1 gruppo elettrogeno da 2 Kw per utilizzo in parallelo � N° 1 cavo per applicazione in parallelo � N° 1 pallone illuminante (2 KW) � N° 1 stativo per pallone illuminante � N° 2 lampade portatili complete di carica batteria da 220 V � N° 1 lampada portatile EEX � N° 1 prolunghe elettriche � N° 2 riduttori (civili/industriali/civili)

B Materiale in caricamento su AF/Combi (standardizzato)

� N° 2 gruppi elettrogeni con INVERTER 230V. 7 A Potenza max 2.000 W - Potenza in uso continuativo 1.600 W

� N° 1 cavo di collegamento in parallelo per gruppi elettrogeni

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� N° 1 palo a croce per messa a terra cm. 100 (eventualmente accorciabile) Completo di morsetti di collegamento al cavo

� N° 1 cavo in rame rivestimento G/V per messa a terra sez. 25mmq. L=10 mt. � N° 2 stativi in acciaio con alzo telescopici. � N° 2 faretti - Tensione max 230V • Potenza max 55W • Grado di protezione

IP65 • Classe isolamento II • Tubo fluorescente incluso � N° 2 Prolunghe elettriche - - IP 54 25 m � N° 1 Argano-Paranco TIRFOR portata 3200 Kg. � Fune d’acciaio originale per tirfor, con gancio ad un’estremità. L=10 mt. � Fune d’acciaio originale per tirfor, con gancio ad un’estremità,. L=30 mt. � Carrucola apribile per tirfor, portata 8000 kg. per funi Ø 16,3 � N° 1 cassetta attrezzi (valigetta attrezzi con cacciaviti, pinze, pinza grip, chiavi

combinate, tenaglia, set chiavi a brugola, set chiavi a bussola, cacciaspine, martello, metro, seghetto ferro, calibro, pinza segger, lima, chiave a rullino, ecc.)

� N° 1 rampone in acciaio forgiato (uncino da sfondamento completo di manico L=230 cm.)

� N° 1 scala italiana tipo vigili del fuoco � N° 1 lancia termica � N° 1 martello demolitore/tassellatore combinato (requisiti prestazionali di

riferimento: potenza 1.600 W, energia per singolo colpo 20 J, tecnologia antivibrante)

� scalpello a punta; - scalpello piatto; - punta elicoidale Ø 35; � N° 1 pedana isolante altezza 260mm. tensione nominale 30 kV � N° 2 tronchetto (stivale) dielettrico isolante tg. 40–45 tensione nom.20 KV � N° 2 guanti dielettrici 20 kV. � N° 1 cesoia trancia cavi isolante con manici provati a 50 KV � N° 1 fioretto isolante di salvataggio L.=2 mt.; tensione di utilizzo 63 kV � N° 1 motosega a legno professionale completa di catena e accessori � N° 1 mototroncatrice disco max Ø 350 con regolazione elettronica dell’acqua

completa di: - nr.01 disco abrasivo; - nr.01 disco diamantato Ø 350 taglio multilmateriale

� N° 1 motopompa per acque sporche con sezione detriti max 24 mm.; � N° 2 tubo in aspirazione L=2 mt. con raccordi UNI45 � N° 1 tubo in aspirazione L=2 mt. con raccordo UNI45 e filtro di fondo � N° 2 manichetta UNI 45 L=20mt. � N°1 elettropompa sommersa alimentazione 220V. HP 2,1. Per acque chiare o

sporche. Corpo girante in ghisa che permette il passaggio di parti solide pari al passaggio libero del girante stesso. Completa di cavo lung.=20 mt. Portata 840 lt/min. a 2,5 mt., prevalenza 17 mt. Uscita UNI 70

� N° 2 manichetta UNI 70 L=20mt. ) � N° 2 Kit cuscini di sollevamento in kevlar � N° 1 Cuscino in kevlar 240 KN, 310 X 1000, H 215 � N° 1 Cuscino in kevlar 100 KN, 380 X 380, H 215 � N° 1 Regolatore di pressione 200/300 Bar � N° 1 Comando doppio � N° 1 Tubazione 5 mt. Rossa � N° 1 Tubazione 5 mt. Gialla � N° 1 Tubazione 5 mt. Blu � Kit idraulico sistema CORE � N° 1 Centralina due utenze simultanee � N° 1 Tubazione sistema CORE in kevlar 5 mt. Arancio

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� N° 1 Tubazione sistema CORE in kevlar 5 mt. Verde � N° 1 Divaricatore � N° 1 Cesoia � N° 1 Cilindro/pistone telescopico � N° 1 Pompa a mano � N° 1 Minicesoia � N° 1 Innesto per kit catene + catena 3mt + catena 1,5mt + valigetta � N° 1 Cesoia tagli tondini in acciaio fino a 16mm a Batteria Versione soccorso

con 3 batterie litio, carica batteria e valigia di contenimento � N° 1 Tanica in metallo verde da 10 lt. � N° 1 Tanica olio mix per motosega da 5 + 3 lt. � N° 1 Estintore a polvere da kg. 6 34A - 233B - C � N° 1 Estintore a CO2 113B � N° 2 Lampada portatile - completa di caricabatteria da 220 v � N° 1 Cesoia tagliabulloni da 750 mm � N° 1 Sega manuale ad arco con lama da 70 cm � N° 4 Braghe in acciaio Asola-asola da 1000 mm - φ 12 mm � N° 4 Braghe in nylon doppio strato da 2000mm gialle � N° 4 Grillo Omega da 3,25 ton � N° 4 Grillo Omega da 6,5 ton � N° 2 Piccone con manico in fibra/plastica � N° 2 Badile con manico in fibra/plastica � N° 1 Ascia da sfondamento con manico in fibra/plastica � N° 1 Leva di forza con lunghezza 1000 mm � N° 1 Leva piede di porco lunghezza 700 mm

C. Materiale in caricamento su CA/PU

Caricamento standard di sicurezza (estintore ecc)

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Il presente manuale, redatto a cura di un gruppo di operatori che hanno maturato esperienze nel

settore in ambito nazionale ed internazionale, sarà aggiornato periodicamente ed a seguito della

fase di avvio e consolidamento del sistema USAR del Corpo Nazionale.

Gli estensori del manuale S.G.O. L-USAR

D.S. Claudio CHIAVACCI

D.V.D. Luigi CAPOBIANCO

CR Fabrizio GRAVERINI

CSE Alessandro SUSINI

CR Ruggero PUTOTO

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